A New Beginning

di Dreamer_chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto iniziò con un disastro ... ***
Capitolo 2: *** Nuovi nemici, nuovi dubbi ***
Capitolo 3: *** Il ragazzo dagli occhi dorati ***
Capitolo 4: *** Il ritorno degli alieni ***
Capitolo 5: *** Primo giorno di ... Kaito Ikisatashi ***
Capitolo 6: *** Ricordi ***
Capitolo 7: *** Un potere insolito ***
Capitolo 8: *** Scoperto! ***
Capitolo 9: *** Il chiarimento ***
Capitolo 10: *** Facciamo un gioco ***
Capitolo 11: *** La festa ***
Capitolo 12: *** Il ritorno di una spada ***
Capitolo 13: *** Giornata in solitudine ***
Capitolo 14: *** Amicizia ***



Capitolo 1
*** Tutto iniziò con un disastro ... ***


Tutto iniziò con un disastro …


Pianeta degli alieni – Sotterranei della città

Ormai il pianeta viveva in pace e armonia. La neve e il gelo erano spariti, mentre la vegetazione cresceva abbondante sull’intero pianeta. Era divenuto quasi simile alla Terra, anche se le persone rispettavano molto di più il loro ambiente e quindi era meno inquinato.

Ma non tutti godevano di quella serenità. Infatti le persone più avide ed egoiste, non sopportavano il fatto che gli umani avevano vinto rimanendo sul pianeta che in realtà era di loro proprietà.

Hisaki e suo fratello Akio infatti, avevano elaborato un piano perfetto per poter distruggere l’umanità e riavere il pianeta che gli era di diritto.

-Manca ancora tanto alla fonte?- domandò Hisaki  

-Non molto, dovremmo esserci quasi- rispose Akio.

Hisaki aveva dei capelli neri non molto lunghi e due occhi azzurri quasi agghiaccianti; era malvagio e molto avido, pensava solo a se stesso e a soddisfare i suoi bisogni.

Akio invece aveva i capelli di un castano chiaro e i suoi occhi erano di un verde intenso; sembrava il più intelligente tra i due, ma anche lui era egoista quasi quanto il fratello.


-Sono stufo di aspettare!!- Esclamò Hisaki, che insieme ad Akio stavano percorrendo un tunnel nei sotterranei della loro città, che portava alla fonte dove era conservata l’unica cosa che riusciva a mantenere in vita il loro pianeta: l’acqua cristallo.

Gli alieni infatti, erano riusciti a creare una fonte di acqua cristallo, seguendo alcune indicazioni scritte molti decenni prima dai loro antenati.

-Eccoci siamo arrivati- disse Akio. Entrarono in una stanza vuota, almeno quasi … al centro della stanza c’era un cristallo meraviglioso avvolto da una luce immensa provocata da esso.

-Finalmente … quello che aspettavamo: l’acqua cristallo- disse Hisaki.

–Sei ancora convito di volerlo fare?- domandò Akio. 

–Siamo arrivati fin qui e non torno indietro!! Non permetterò che degli esseri umani s’impadroniscano del pianeta che avevamo occupato noi per primi! Se vuoi tirarti indietro fai pure, ma sappi che se ti tiri indietro sarai anche contro di me.- affermò convinto Hisaki . 

–Non voglio tirarmi indietro, era solo una domanda. Cerca di non scaldarti così facilmente.- rispose Akio.

In seguito Hisaki prese il cristallo rimuovendolo dalla base su cui era posto. Ci fu un terribile terremoto e per Hisaki e Akio era il momento di andarsene, altrimenti sarebbero stati sepolti vivi. Così i due fratelli si teletrasportarono all’interno della loro astronave, che subito fecero partire. 

**********

Nel frattempo altri tre fratelli, ma fortunatamente non più malvagi, stavano godendo della serenità che c’era quel giorno, stando all’aperto in un luogo isolato.

-E’ proprio bello stare qui fuori, non trovate ragazzi?- disse l’alieno più piccolo dei tre.

–Si hai proprio ragione Tart, in confronto alla Terra qui si sta molto meglio. L’aria è più pulita.- affermò il più grande.

–Si Pai, l’aria è più pulita, ma sinceramente alcune cose della Terra mi mancano …- rispose con un espressione un po’ malinconica quello che sembrava il fratello medio. 

–Ghish … non ti starai riferendo a…- disse Pai. Ma non ebbe tempo di finire la frase che subito gli rispose  -Che? Pai ma che hai capito? Io mi stavo riferendo al gelato!- disse divertito Ghish che scoppio a ridere seguito dagli altri due.

La scossa di terremoto però arrivò anche lì, e i tre la sentirono perfettamente.

-Cos’è stato?- chiese allarmato Pai.

–Non ne ho idea. Ma è strano, sono più di due anni che non si sono verificate scosse di terremoto.- affermò Ghish.

Ad un certo punto si aprì una spaccatura gigantesca sul terreno. La vegetazione iniziava a rinsecchirsi e si sentiva un vento gelido, che agli abitanti della città era molto familiare.

-No non può essere vero!! Com’è possibile? – esclamò Pai.

–Ma come? Avevano detto che grazie alla nuova fonte di acqua cristallo, erano riusciti a far si che il nostro pianeta rimanesse bello e pacifico per sempre!- disse quasi incredulo Ghish. 

– E se avessero rimosso il cristallo?- espresse Tart quasi incredulo di quel che stava succedendo. 

–Tart ma che dici?! Non possono rimuovere il cristallo!- disse Ghish con tono severo.

–Beh Tart non ha tutti i torti … se il pianeta si sta riducendo in questo modo, dev’essere per forza successo qualcosa al cristallo.- disse Pai. 

–E ora cosa facciamo??- domandò con tono agitato Tart.

–L’unica soluzione è di ritrovare il cristallo … non c’è altro modo, altrimenti il pianeta rischia di morire.-  rispose Pai.

–Ma come faremo da soli?- domandò Tart.

–Ce la siamo sempre cavata no? Che problema c’è?- rispose Pai.

–No Pai, Tart ha ragione. Ci serve un aiuto, siamo solo tre e questa missione è troppo pericolosa.- disse Ghish.

–Allora Ghish cosa suggerisci?- domandò Pai. 

–Io so a chi possiamo chiedere aiuto!- disse Ghish convinto.

Quasi come se Pai e Tart avessero capito a chi si stava riferendo Ghish, annuirono e corsero verso l’astronave lì vicino, partendo per una nuova meta, o almeno “vecchia” meta: il pianeta Terra.



Angolo Autrice: Bene ... eccomi con la mia prima fanfiction sulle Mew Mew. Vorrei avvertire che questo capitolo è solo un introduzione, più o meno per chiarire la situazione di quello che succede, quindi il ritorno vero e proprio delle Mew Mew sarà nel prossimo capitolo ... Spero di avervi incuriosito e che continuiate a leggere la mia storia ^^
Vi prego non siate troppo severi, anche perchè non sono eccezionalmente brava a scrivere ^^''
Ah! Un ultima cosa... ci tengo tantissimo alle recensioni quindi VI PREGO enormemente di scriverne qualcuna... vorrei sapere se la storia vi piace e inoltre è anche un modo che mi "spinge ad andare avanti" possiamo dire ...
Bene, spero che siate curiosi di quello che succederà ^^  

Alla prossima!! Kiss by Dreamer <3

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Capitolo 2
*** Nuovi nemici, nuovi dubbi ***


Nuovi nemici, nuovi dubbi


Una ragazza dai capelli rossi camminava nel buio più totale. Era spaesata e confusa. Perché si trovava lì? Perché era tutto buio? Che posto era quello? 

Ad un certo punto due occhi dorati gli appaiono davanti. Sente una voce rimbombare che dice:

  -Eih è da molto che non ci vediamo … non mi riconosci?-.

 
-STRAWBERRYYYY!!!-  Un urlò fortissimo svegliò la ragazza, interrompendola dal sogno che stava facendo.

-Strawberry! Sbrigati o farai tardi a scuola!-

 -Si mamma mi sto vestendo!!-  Urlò la ragazza.

Balzò fuori dal letto e subito si tolse il pigiama lanciandolo in aria, convinta che così facendo si sarebbe sveltita di più. Aprì l’armadio e la prima cosa che le capitò sotto gli occhi la prese e la indossò rapidamente.

Anche se ormai la ragazza aveva 16 anni, non aveva perso il viziaccio di arrivare sempre in ritardo.

Con uno scatto felino corse giù per le scale a tutta velocità.

-Io vado! Ciao mamma, ciao papà!!- urlò mentre usciva di casa.

-Cavolo ma perché tutte le volte che spengo la sveglia, mi riaddormento!!??- disse la ragazza mentre correva, ormai in preda al panico di arrivare in ritardo. 

–Strawberry Strawberry sei sempre la solita- gli disse un piccolo batuffolo rosa, che rispondeva al nome di Mash.

–Senti Mash oggi non è giornata per le prediche per favore…  aaah sono in ritardassimo!!- rispose Strawberry al richiamo di Mash. Ormai aveva quasi perso le speranze di arrivare puntuale.

Fortunatamente arrivò appena in tempo e riuscì ad entrare a scuola. Era quasi allo sfinimento ma ce l’aveva fatta, era questo che contava.

Prima ora: lezione di storia … una noia mortale per la ragazza dai capelli rossi, così noiosa che quasi ogni lezione si addormentava.

La professoressa iniziò a spiegare, ma per Strawberry stava solo dicendo parole a vanvera che in quel momento per lei non avevano significato. Cercava di resistere alla tentazione di chiudere i suoi occhi color cioccolato, ma sapeva che prima o poi si sarebbe lasciata andare nel mondo dei sogni.

Chiudeva e riapriva gli occhi di scatto cercando di pensare a qualcos’altro, ma le parole della professoressa le parevano una specie di ninna nanna per alunni, così senza pensarci alla fine si lasciò andare mentre i suoi occhi si chiudevano … lentamente …
 
-Strawberry!! Strawberry!!!- la voce misteriosa continuava a rimbombare.

–Chi sei??? Cosa vuoi da me???- chiedeva Strawberry impaurita.

–Non ha importanza! Ti prego aiutaci!!- 

-Ma perché devo aiutarvi?? E soprattutto chi devo aiutare?- 

-Il mondo è in pericolo Strawberry … sei l’unica che può salvarci … aiuto!! …- la voce si stava facendo sempre più lieve

– No aspetta!! Torna indietro!! Dimmi chi sei!! Perché il mondo è il pericolo?? … Dove sei?!-

 
-Sono qui davanti a te Strawberry!- 

La rossa aprì gli occhi di scatto, e si ritrovò davanti il volto della professoressa che la guardava minacciosa: -Signorina Momomiya, se la ritrovo di nuovo addormentata durante le mie lezioni, si ritroverà in guai seri. Sono stata abbastanza chiara??- 

-Certo … non mi addormenterò più …- disse Strawberry mortificata. Era imbarazzatissima, mentre tutta la classe rideva. Sicuramente aveva di nuovo parlato nel sonno, e i suoi compagni ovviamente, avevano sentito tutto.

–Che figuraccia!- pensò la ragazza.

Fortunatamente la giornata scolastica volò in fretta, e quando Strawberry uscì dalla scuola, vide arrivarle incontro un ragazzo moro, di cui Strawberry era follemente innamorata …

-Mark!! Sei venuto ad aspettarmi fuori dalla scuola!!- disse Strawberry correndo incontro al ragazzo dei suoi sogni.

–Ciao Strawberry. Certo, volevo aspettarti dall’uscita.- disse Mark con il suo solito sorriso cordiale.

–Sono felicissima di vederti!!- disse Strawberry piena di entusiasmo. Ormai rivedere una delle persone più importanti della sua vita, gli aveva fatto dimenticare del momento imbarazzante che aveva avuto quella mattina. Ma ad un certo punto il sorriso del ragazzo svanì: -Ascolta Strawberry … ti devo parlare.- disse in tono serio.

–Dimmi Mark! E’ successo qualcosa per caso?- chiese Strawberry in tono tranquillo con un sorriso bellissimo in viso.

–Ecco volevo dirti che … emmm … ti va se ti accompagno al caffè Mew Mew oggi?- 

-Ma certo!! Non devi neanche chiederlo!!- sorrise lei.

Mark rispose al sorriso, ma dietro ad esso si nascondeva un aria preoccupata … era davvero quello che voleva dire a Strawberry?

Qualsiasi cosa volesse dire Mark a Strawberry comunque, presto i due se ne dimenticarono e cominciarono ad incamminarsi verso il caffè.

-Beh allora a domani … ciao- 

-Aspetta Mark! Non vuoi restare?- 

-No mi dispiace … non ho tempo. Ciao a domani- 

-Ciao …-

Mark non era neanche voluto restare a fermarsi al caffè, cosa che faceva tutti i giorni.

–Che strano …- pensò Strawberry. Era preoccupata del fatto che Mark sembrava quasi “assente” . Ma con un po’ di ottimismo cacciò via quelle preoccupazioni dalla sua testa.

–Sicuramente Mark avrà avuto da fare, ultimamente è molto occupato.-  lo giustificò Strawberry.

Spalancò il grande portone del caffè –Buongiorno ragazze!!- disse Strawberry entusiasta. 

–Sei in ritardo! Come al solito … vedi di darti una mossa la prossima volta!!- le urlò contro Mina, che era come sempre seduta a bere una tazza di tè.

–Dai Mina non agitarti, sicuramente Strawberry avrà avuto da fare.- disse con calma e tranquillità Lory.

–Oppure era come sempre insieme al suo Mark!!- urlò Paddy.

–Paddy!! Perché non ti fai un po’ di affari tuoi … eheheh …- disse Strawberry tappando la bocca a Paddy.

Le ragazze erano tutte cresciute, ma erano rimaste le stesse migliori amiche di sempre.

-Buongiorno Strawberry- disse come sempre in tono gentile Kyle.

-Finalmente era ora che arrivassi … - disse Ryan sbucando fuori all’improvviso. 

–Sempre gentile tu eh … - rispose Strawberry.

–Su vai a cambiarti e non fare storie!- disse Ryan. 

Strawberry andò a cambiarsi sbuffando. Perché Ryan doveva essere sempre così scontroso con lei? Ovviamente anche lui a distanza di due anni non era cambiato affatto.

Il caffè era piano di gente, e le ragazze non ebbero un attimo di tregua … a parte Mina che come al solito non stava facendo nulla.

La giornata di duro lavoro era finita e le ragazze erano stanchissime: -Non ne posso più … sono sfinita …- disse Paddy con un tono di disperazione.

–Meno male che adesso si torna a casa!- disse Strawberry tutta contenta.

–Non così in fretta!- disse Ryan uscendo dalla sala di controllo.

–Che intendi dire?- chiese Lory.  

-Venite con me- disse Ryan.

Le ragazze arrivarono nella sala di controllo. Kyle era seduto davanti ad un computer, e sia lui che Ryan sembravano preoccupati.

-Cosa succede adesso?- chiese Strawberry.  

-Ragazze, sembra che la vostra battaglia non sia ancora finita-  disse Ryan in tono preoccupante.

–Che cosa??- dissero le ragazze contemporaneamente.  

-Avete capito bene. Oggi pomeriggio, facendo alcune ricerche, io e Kyle abbiamo scoperto di un nuovo nemico che vuole attaccarci- 

-Pensate sia un nuovo attacco degli alieni?- disse Pam con la sua solita serietà.

–Non lo sappiamo con certezza, ma siamo certi che dovrete entrare nuovamente in azione, il mondo è in pericolo!-

A questa ultima affermazione di Ryan, Strawberry ebbe un flashback: 

-Aiutaci Strawberry!! Il mondo è in pericolo!!-

Il sogno che aveva fatto … allora significava qualcosa. 

–Va tutto bene Strawberry?- chiese Lory notando che l’amica aveva un aria persa.

–Si certo, tranquilla sto bene- disse Strawberry.

–Perfetto. Noi volevamo solo avvisarvi, nel caso vedrete un nemico, sapete cosa fare. A proposito Strawberry, se Mash avverte qualche cosa di strano, faccelo sapere- disse Kyle.

–Si certo!- rispose Strawberry.

–Bene ora potete anche andarvene. A domani- concluse Ryan.

Arrivata a casa, Strawberry era stanchissima. Si buttò subito sul letto, senza guardare in faccia a nessuno. Continuava a ripensare a quello stranissimo sogno che la stava turbando da tutta la giornata. Ora che ci pensava, era un po’ di giorni che continuava a sognare la stessa cosa … lei avvolta nel buio, una voce misteriosa che le parla e … due occhi dorati che sbucano dal nulla … quelle gemme dorate gli parevano familiari … eppure non riusciva a ricordare.

Squillò il telefono: -Pronto? Chi parla?- 

-Ciao Strawberry sono Mark- 

-Oh! Ciao Mark!!- 

-Senti … domani possiamo vederci al parco Inohara? Devo parlarti … -  

-Certo Mark! Quando esco da scuola ci vediamo al parco.- 

-Ok allora a domani, ciao …-

Bene. Adesso Strawberry aveva una cosa in più da aggiungere alla “Lista dei dubbi” . Mille domande le attraversavano la mente in quel momento …  Chi era in realtà la persona del sogno? Chi sarebbero stati i nuovi nemici? Cosa doveva dirle Mark di così importante? E a chi appartenevano quegli splendidi occhi dorati nel suo sogno?


Angolo Autrice: Eccomi tornata con il secondo capitolo ^^  So che non è un gran che ... ma vi prego non abbandonatemi!! I colpi di scena devono ancora venire ... spero di avervi incuriosito nuovamente e che continuiate a seguirmi ;)
Ho visto che il capitolo precedente è piaciuto molto... e questo mi fa molto piacere!! :D  Pensavo avessi scritto una schifezza, ma dato che non è così allora tanto vale continuare no?
Ringrazio enormemente coloro che hanno recensito nel capitolo precedente (rima *-*) ovvero:
misterygirl
Amy Dickinson
lena21
Occhi_Di_Ghiaccio
_DiReCtIoNeR_97  
... ovviamente ringrazio anche coloro che hanno avuto buon cuore e inserito questa fanfiction nelle seguite/preferite/ricordate  ... e anche tutti coloro che l'hanno letta xD
Bene con i ringraziamenti ho finito...  e ci vediamo al prossimo capitolo!!
Kiss by Dreamer <3

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Capitolo 3
*** Il ragazzo dagli occhi dorati ***


Il ragazzo dagli occhi dorati

La ragazza dai capelli rossi era riuscita ad addormentarsi, ma mentre era immersa nel mondo dei sogni, non poteva neanche immaginare cosa stesse succedendo in quell’istante …

In un posto isolato non molto lontano dalla città di Tokyo, due losche figure erano appena uscite dalla loro astronave: 

-Finalmente … era ora che arrivassimo … - disse quasi scocciato l’alieno malvagio ed egoista di nome Hisaki.

–Tzè … e questo sarebbe il pianeta Terra … il nostro pianeta … guarda come l’hanno ridotto! Non dobbiamo avere pietà per quegli umani senza cuore!- continuò molto adirato Hisaki, indicando gli enormi edifici di Tokyo che si vedevano in lontananza.

–Calmati Hisaki … dobbiamo innanzi tutto usare la testa. Solo usando la strategia giusta, riusciremmo a distruggere l’umanità- rispose il fratello Akio.

–Abbiamo il cristallo!! Cosa vuoi aspettare?  Siamo noi i più forti!- esclamò Hisaki con rabbia, non capendo perché il fratello non volesse subito distruggere l’umanità con l’aiuto del cristallo che avevano rubato.

–Ricorrere subito al cristallo è un rischio … non possiamo attaccare subito senza conoscere i punti deboli del nostro nemico. Cerca di ragionare per una buona volta! Dobbiamo studiare i loro punti deboli, e poi quando avremo abbastanza informazioni, potremmo distruggere completamente il genere umano grazie al cristallo.- spiegò Akio.

–Argh… e va bene …-  disse rassegnato Hisaki.

**********

Era già mattino, e il sole splendeva a Tokyo. Come sempre Strawberry dormiva ancora, ma fortunatamente venne svegliata dal suo batuffolo volante Mash

–Strawberry Strawberry devi svegliarti- disse Mash ripetutamente in modo da svegliarla.

–Mash, è domenica … per favore fammi dormire …- rispose Strawberry mettendo la testa sotto il cuscino cercando di non sentir alcun rumore che potesse darle fastidio.

–Devi andare al caffè- continuava a ripetere Mash.

–Cavolo è vero!!!- gridò Strawberry lanciando il cuscino in aria, che sfortunatamente colpì in pieno il batuffolo rosa che stava svolazzando per la stanza.

Strawberry saltò giù dal letto, e si preparò velocemente.

Una volta pronta, la ragazza uscì velocemente correndo come una furia per cercare di arrivare puntuale. Da quando Ryan e Kyle avevano spostato gli orari della domenica, doveva andare anche di mattina, e questo ovviamente infastidiva molto la ragazza dai capelli rossi, dato che la domenica era l’unico giorno libero che aveva per dormire fino a tardi.

Arrivata al caffè, ovviamente non riuscì a scamparsi una sgridata da parte di Mina, che infatti le disse:

-Sei davvero impossibile Strawberry!! Ce la farai per un giorno ad arrivare puntuale??!!-   

-Mina dai calmati, arrabbiarti non serve a nulla … - disse Lory con la sua solita calma, cercando di far diminuire l’ira dell’amica.

–Mina ha ragione … sei davvero impossibile mia cara Strawberry …- disse il biondino di nome Ryan che era sbucato all’improvviso.

–Senti Ryan non ti ci mettere anche tu!! Se non avessi spostato gli orari anche al mattino, sarei venuta più puntuale, dato che la domenica è l’unico giorno in cui posso dormire in pace!!- rispose Strawberry arrabbiata a causa di tutte quelle accuse.

– Se abbiamo spostato gli orari ci sarà un motivo … dobbiamo stare allerta nel caso ci siano degli attacchi da parte dei nuovi nemici. E comunque anche se fosse stato pomeriggio saresti arrivata comunque in ritardo … sei la solita pigrona!- disse Ryan.

–Ripeti un po’ quello che hai detto se hai il coraggio!!!!- disse Strawberry ormai in preda all’ira.

–Su ragazzi calmatevi, non c’è bisogno di scaldarsi. Adesso l’importante è che Strawberry è riuscita ad arrivare no?- disse Kyle cercando di calmare le acque.

Ryan se ne andò con indifferenza.

Anche Strawberry si mise al lavoro. Il caffè come sempre era pieno di gente, e le ragazze furono impegnate tutta la mattina.

Verso il pomeriggio, il caffè cominciava un pochino a svuotarsi, così le ragazze ebbero un attimo per riprendere fiato.

-Non ce la faccio più … sono sfinita … - disse Strawberry stanchissima.

–Tu sei sempre stanca …- la riprese Mina.

–Beh almeno io non sono stata tutto il tempo a sorseggiare tè senza fare niente!- disse Strawberry arrabbiata.

–Ragazze dai non ricominciate a litigare- disse Paddy. 

Man mano che le ore passavano il caffè si faceva sempre più vuoto. Verso sera, quando le ragazze stavano per chiudere, comparì sulla porta un ragazzo moro dagli occhi scuri, che ovviamente a Strawberry era molto familiare.

-Ciao Strawberry- disse con un sorriso cordiale il ragazzo.

–Ciao Mark!- rispose la ragazza entusiasta.

Ad un tratto Strawberry si ricordò della telefonata che Mark gli aveva fatto la sera prima. Doveva parlarle … ma di cosa? Sul volto di Strawberry cominciò a farsi vedere un velo di preoccupazione, ma che cercava di nascondere a causa della presenza di Mark.

–Ascolta, devo parlarti. Possiamo andare insieme al parco?- domandò Mark con gentilezza, ma si poteva trasparire dalla sua voce un tono di preoccupazione.

–Certo Mark … arrivo subito- disse Strawberry. La ragazza andò a cambiarsi velocemente ed uscì dal caffè insieme a Mark.

I due s’incamminavano verso il parco. C’era silenzio, nessuno dei due iniziava la conversazione. Sembravano entrambi preoccupati, ed era la prima volta che tra i due non c’era un filo di voce che rompesse il ghiaccio.

Arrivarono al parco e si sedettero in una panchina isolata da tutti. Il sole stava tramontando lentamente e un fresco venticello di primavera, muoveva le chiome degli alberi e l’erbetta che c’era intorno ad essi. Passarono solo pochi attimi, ma in quegli attimi nella testa di Strawberry era come se stesse scoppiando una terza guerra mondiale con mille e mille domande che non la lasciavano in pace. Perché Mark doveva parlarle? Di cosa doveva parlarle? Perché era così preoccupato? Era una questione tra loro due? Era molto grave? E una domanda alla quale Strawberry aveva paura di trovare una risposta ……… voleva forse terminare tutto quello che c’era tra loro e finirla del tutto?

Alla fine la ragazza si decise a parlare e domandò – Mark di cosa devi parlarmi? E’ grave?- 

-Diciamo di si … almeno credo. Insomma è una questione un po’ difficile da spiegare … - rispose il ragazzo con un tono che traspariva tanta paura di quello che stava per dire.

– Dimmi Mark ti ascolto … - disse Strawberry cercando di calmare il ragazzo, ma soprattutto cercando di calmare sé stessa.

–Ecco Strawberry … noi siamo fidanzati ormai da due anni … ma c’è una cosa che non ti ho mai detto … credo che sia venuto il momento di dirtelo … - continuava Mark

–Si Mark … dimmi- 

-Ecco io … io …-

Mark non riuscì a terminare la frase che dall’altra parte del parco si sentì un urlo agghiacciante che sconvolse entrambi.

-O mio dio!! Scusa Mark devo andare!- disse Strawberry correndo via, mentre Mark rimase seduto sulla panchina quasi imbambolato dalla corsa improvvisa di Strawberry.

La ragazza arrivò sul posto da dove era arrivato l’urlo. Non poteva credere ai suoi occhi: un mostro gigantesco stava terrorizzando le milioni di persone che erano lì presenti in quel momento, distruggendo tutto ciò che incontrava davanti a sé; il mostro aveva dei denti aguzzi appuntiti e taglienti come sciabole, due occhi rossi che incutevano timore e il corpo era grosso e peloso simile ad un lupo. Ma la ragazza sapeva che non si trattava di un semplice mostro-lupo … doveva esserci qualcosa sotto …

Nel frattempo erano arrivate anche le altre ragazze accompagnate da Ryan: - Ryan ma che sta succedendo??- domandò la rossa quasi spaventata.

– Questo è uno dei nuovi attacchi da parte dei nuovi nemici che ancora non siamo riusciti a localizzare … si tratta di un nuovo chimero … diciamo che è un tipo di chimero che invece di essere creato dalla fusione di un alieno parassita e la forza vitale di un individuo, è stato creato sfruttando una nuova potenza causata da una forza che io e Kyle non siamo ancora riusciti a scoprire … - spiegò il biondo.

– Quindi questo significa che dobbiamo rientrare in azione!- esclamò Paddy.

– Esattamente … forza fate fuori quel chimero … ce la potete fare … SQUADRA MEW MEW IN AZIONE!!- disse Ryan per incoraggiare le ragazze.

-Mew Pam!!-  -Mew Paddy!!-  -Mew Lory!!-  -Mew Mina!!-  -Mew Berry!!-  -METAMORFOSI!!-

A distanza di due anni, le ragazze dovevano nuovamente far fuori un nuovo chimero. Sembrava molto più agguerrito e pericoloso dei chimeri che avevano incontrato gli anni scorsi, ma le nostre paladine non mollavano così facilmente!

-Fiocco d’energia!!- con il suo attaccò, Mew Pam riuscì a legare le zampe gigantesche del chimerò. Il mostro però continuava a dimenarsi per far si che la frusta di Mew Pam si spezzasse.

– Ragazze non resisterò per molto …-  disse Mew Pam chiedendo aiuto alle altre.

–Non preoccuparti ci penso io! Fiocco d’azione!!- gridò Mew Mina, che con la sua freccia colpì in pieno il chimero facendolo cadere a terra. Esso però era troppo forte, e riuscì a liberarsi del Fiocco d’energia, alzandosi in piedi molto più arrabbiato di prima.

– Tranquille ragazze ci penso io! Fiocco d’acqua!!- gridò Mew Lory, che grazie al suo getto d’acqua, riuscì a stordire il chimero per un po’.

–Ora tocca a me! Fiocco Immobilizza!!- gridò Paddy piena d’entusiasmo.

Il chimero era ormai avvolto dal budino del Fiocco Immobilizza di Mew Paddy. Con un ruggito spaventevole però, il chimero riuscì a liberarsi.

–Ma com’è possibile?- disse sconfortata Mew Paddy.

–Non molli facilmente eh? … bene sappi che neanche noi molliamo! Fiocco del Cuore!- gridò Mew Berry evocando il suo scettro a forma di cuore.

–Fiocco di luce massimo splendore!!- grazie al suo attacco Mew Berry riuscì a disintegrare il mostro.

Il mostro scomparve e al posto suo apparve una piccolissima goccia luminosa. Pareva una goccia d’acqua …

-Mew Berry prendi!- gridò Ryan lanciando una piccola boccetta di vetro a Mew Berry. La ragazza felino prese al volo la boccetta, e notando che la goccia si stava avvicinando a lei, la fece entrare dentro la boccetta di vetro. Ora dentro essa c’era quella piccola goccia d’acqua, ma a giudicare dalla luminosità non sembrava affatto una goccia normale, ma qualcosa di più …

La Mew rosa consegnò la boccetta a Ryan che subito dopo disse: -Questa deve essere la fonte di energia che ha generato il chimero… la porterò in laboratorio, così io e Kyle l’analizzeremo-  

–Dici che siamo in pericolo di nuovo Ryan?- domandò Mew Lory un po’ impaurita.

–Ho proprio paura di si … da adesso dovrete di nuovo combattere contro chimeri mostruosi, e la cosa peggiore è che sembrano molto più forti dei chimeri del passato. Questa volta la vostra missione sarà più difficile, ma dovrete mettercela tutta- disse il biondo.

–Certo!- esclamarono tutte.

–Se ce l’abbiamo fatta una volta, potremmo benissimo farcela di nuovo!- disse Mew Berry con entusiasmo incoraggiando le altre.

Ma il ricordo del ragazzo moro che era rimasto imbambolato seduto sulla panchina, attraversò la mente di Mew Berry in quel’istante.

–Oh no! Mi sono dimenticata di Mark!! Scusate devo scappare!- disse tornando normale e subito dopo correndo verso il luogo dove aveva lasciato Mark.

Ormai il buio era calato su Tokyo, i lampioni che illuminavano il parco erano già accesi. Non c’era nessuno, il parco era completamente vuoto, c’era solo una buffa ragazza dai capelli rossi raccolti da due codini, che stava correndo come una furia cercando di arrivare in tempo dal suo amato.

Riuscì ad arrivare davanti alla panchina che purtroppo era vuota. Mark non l’aveva aspettata … beh doveva immaginarselo … perché avrebbe dovuto aspettarla dopo essere corsa via in quel modo?

Scoraggiata e triste, Strawberry andò via dal parco avviandosi verso casa.

Mentre camminava nel buio sulla stradina che portava a casa sua, un ombra apparve dal nulla davanti a sé a circa un metro da terra. Strawberry era spaventata … non riusciva più ad avanzare, come se fosse inchiodata al suolo. Purtroppo a causa della scarsa luminosità non riusciva a distinguere bene il volto della figura, ma si riuscivano a vedere i contorni di due orecchie a punta tipiche degli alieni. Allora a Strawberry gli venne un illuminazione …  se fosse lui??

No … non poteva essere … riusciva appena a distinguere due occhi azzurri color ghiaccio … e da quel che ricordava, colui che gli venne in mente in quel momento, non aveva gli occhi di quel colore ma bensì due occhi color dell’oro.
Avrebbe voluto chiedergli chi era e cosa voleva, ma la sua bocca era come immobilizzata e non riusciva ad emettere nessun suono.

-Ciao … tu devi essere Strawberry …- disse la figura misteriosa.

–C-chi sei? … c-cosa vuoi da me?- domandò Strawberry impaurita.

–Rilassati … non voglio farti del male … per ora!!- detto questo l’alieno si espose alla luce di un lampione, così Strawberry riuscì a capire chiaramente con chi aveva a che fare.

-Il mio nome è Hisaki, dolcezza … - disse l’alieno avvicinandosi al volto della ragazza.

–S-stammi  l-lontana …- disse Strawberry con un filo di voce cercando di allontanare Hisaki, che era solo a qualche centimetro di distanza da lei.

–No no cara Mew Mew … tu adesso vieni subito con me!!- disse Hisaki prendendola per le spalle in modo provocatorio. –Lasciami!! Ti ho detto di lasciarmi!!- gridava Strawberry dimenandosi.

–Sta ferma! Tanto non ti sente nessuno!- diceva Hisaki ridendo divertito nel vedere la ragazza spaventata.

-Lasciala stare!! Non prendertela con lei!- una voce misteriosa gridò contro Hisaki. L’alieno lasciò Strawberry, e si girò incuriosito di chi gli avesse detto tali parole.

–Dove sei vigliacco? Non hai neanche il coraggio di farti vedere??- gridò su tutte le furie Hisaki.

Una figura misteriosa apparve dal nulla. Non si riusciva a distinguere chi fosse a causa del mantello che indossava.

–Lascia stare Strawberry. Prenditela con me piuttosto!!- il ragazzo evocò come dal nulla una coppia di sai* e si scagliò sul nemico, che però schivò il colpo.

Nell’attimo in cui Hisaki era distratto, il ragazzo misterioso prese in braccio Strawberry e volò via.

–Non finisce qui! Prima o poi dovrai arrenderti anche tu!!- gridò Hisaki.

Strawberry era confusa e allo stesso tempo spaventata. Si trovava a metri da terra, ed era in braccio a quello che lei pensava fosse uno sconosciuto … Il ragazzo aveva il volto coperto da un cappuccio, e non si riusciva a notare bene chi fosse. Ma a Strawberry sembrava familiare … anche perché, come faceva a sapere il suo nome? Doveva conoscerlo per forza  … 

-Grazie … per avermi salvata …- disse Strawberry con timidezza.

–Di nulla- si limitò a dire il ragazzo.

Stavano volando sopra Tokyo. Il ragazzo come se sapesse dove abitava Strawberry, l’accompagnò fino a casa. La finestra della sua cameretta era aperta, così il ragazzo poggiò delicatamente la rossa nel terrazzo.

Il ragazzo fece per andarsene ma prima che potesse farlo Strawberry gli chiese: –Aspetta! … io ti ho già visto da qualche parte ma … voglio sapere con certezza chi sei … potresti levarti il cappuccio?-  

Il ragazzo si avvicinò a Strawberry e disse: –Se mi tolgo il cappuccio vorresti pentirti di avermelo chiesto …-  

–Ti prego voglio solo vedere il tuo volto. Voglio sapere chi è il ragazzo che mi ha salvato- rispose Strawberry.  

–Un giorno lo scoprirai …- disse il ragazzo.  

-No! Io voglio saperlo adesso!- insisteva Strawberry. Il ragazzo si mise a ridere.  

-Che ci trovi di tanto divertente?- chiese la rossa arrabbiata.

–Mi mancava la tua determinazione micettina mia …- a quest’ultima frase il volto di Strawberry si illuminò … solo una persona poteva chiamarla in quel modo … solo quella persona poteva chiamarla così …

-Non dirmi che tu sei … - Strawberry non riuscì a terminare la frase che subito venne interrotta.  

-Basta! Ho detto fin troppo devo andare!!- disse il ragazzo mettendosi sul cornicione del terrazzo per spiccare il volo.

Il ragazzo si alzò in volo ma qualcosa lo trattenne: -E no invece non te ne vai da nessuna parte!!- disse Strawberry spiccando un balzo e prendendo per la caviglia il ragazzo.

Tirandolo a sé, Strawberry fece cadere il ragazzo sul pavimento del terrazzo, ma subito dopo lei si ritrovò sopra di lui.

Il ragazzo era bloccato dalla forte presa di Strawberry, che gli teneva saldamente i polsi in modo da non farlo scappare. Strawberry incuriosita levò il cappuccio che copriva il volto del ragazzo. Finalmente aveva visto chi era … non poteva credere ai suoi occhi …

La ragazza rimase quasi sbalordita quando i suoi occhi color cioccolato incontrarono quelli del ragazzo che era sotto di lei in quel momento … due gemme dorate che Strawberry conosceva bene.

Non riusciva più a spiaccicare una parola, non si muoveva, l’unica cosa che fece è di sgranare gli occhi.

-Ti sono mancato piccola?- domandò il ragazzo dagli occhi dorati.

-Ghish … che ci fai qui?- 

Angolo Autrice: Bene eccomi tornata ^^
Scusate se sono in ritardo ma questo capitolo è stato un po' difficile da scrivere ...
Mi scuso soprattutto perchè non so se questo capitolo mi è venuto bene come speravo ... ma non mi è mai piaciuto descrivere le battaglie ^^'' Infatti sicuramente sarà venuto uno schifo... 
Per favore recensite in tanti e fatemi sapere come è uscito il capitolo!! :)
Ringrazio tantissimissimo:
Amy Dickinson
lena21
_DiReCtIoNeR_97
misterygirl
mobo
rekuchan
Vale17_ (che ha scritto una recensione breve).
Vi ringrazio enormemente per essere riusciti a sostenermi e a seguirmi fino a qui!! :D
Sono davvero contentissima che la fanfiction vi piaccia ;)
al prossimo capitolo!!  Kiss by Dreamer <3
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*sai: per chi non lo sapesse, sono le spade che usa Ghish nei combattimenti.

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Capitolo 4
*** Il ritorno degli alieni ***


Il ritorno degli alieni

In quel momento, Strawberry era come paralizzata. Nell’istante in cui i suoi occhi color cioccolato incontrarono quelli di lui color oro, Strawberry non riuscì più a pronunciare una parola, né a muoversi … come se qualcosa la bloccasse …

-Sei ancora viva?- chiese l’alieno notando la ragazza che lo fissava con le pupille sgranate.

–Per caso ti mancava questa posizione?- continuò l’alieno con tono malizioso.

A quel punto la ragazza si risvegliò dai mille pensieri che gli erano passati per la testa in quel momento. Si accorse di quello che aveva detto Ghish, e sobbalzò all’improvviso.

–Ma come può venirti in mente una cosa del genere??!! Sei sempre il solito non cambierai mai!!- gli urlò contro arrabbiata diventando anche rossa in viso.

L’alieno si mise a ridere mentre si alzava da terra, come se l’imbarazzo della ragazza lo avesse fatto divertire.

–Mi spieghi che ci trovi di tanto divertente?- continuò Strawberry arrabbiata del fatto che Ghish non la stava ascoltando e continuava a ridere.

–Ma come, neanche un “ciao”?- rispose Ghish cercando di nascondere la sua risata e fregandosene altamente dell’ira di Strawberry, che in quel momento non faceva altro che divertirlo.

Strawberry non seppe più che dire. Come se l’alieno l’avesse zittita. Ghish iniziò ad avvicinarsi a lei lentamente. 

–E’ un po’ che non ci vediamo, e tu mi saluti così? Sgridandomi dopo averti salvato?-  In effetti non aveva tutti i torti … l’aveva appena salvata da Hisaki senza farle niente; ma allora perché Strawberry era ancora intimorita alla sua presenza? Si accorse della vicinanza tra lei e l’alieno, così indietreggiò piano piano, facendo dei piccoli passettini all’indietro.

–Beh … ti ringrazio … ma perché mi hai salvata? Lo conosci per caso?- chiese Strawberry incuriosita.

Ghish abbozzò un sorriso –Tutto a tempo debito … ci rivedremo presto Strawberry- in quel momento l’alieno scomparì, mentre Strawberry rimase imbambolata, fissando il punto da cui era sparito Ghish.

Quando la rossa "riprese coscienza" entrò in casa dalla sua finestra aperta. Era talmente stanca e frastornata, che subito dopo essersi cambiata, si buttò come un sacco di patate sul letto, addormentandosi …

La mattina dopo come al solito Strawberry non si era ancora svegliata, ma una telefonata la svegliò all’improvviso: 

-Ciao Strawberry … sono Mark-

-Ciao Mark!- sobbalzò la ragazza sentendo la sua voce.

–Ascolta mi dispiace se ieri me ne sono andato … ma ho avuto da fare … la sera ho provato a chiamarti ma non rispondevi … scusami ancora- 

-Tranquillo Mark non importa. A proposito dovevi parlarmi di qualcosa?- 

-No tranquilla … non era nulla di importante … -  

-Ne sei sicuro Mark?- 

-Si certo! Tranquilla non preoccuparti per me- 

-Se lo dici tu … -  

-Ora devo andare. Ci sentiamo ciao- 

-Ciao-

Quella telefonata aveva sconvolto Strawberry. Voleva sapere cosa voleva dirle Mark di così importante, ma il ragazzo si ostinava a non parlarne …  Beh se Mark diceva che non era nulla di importante allora perché preoccuparsi? Lei si fidava di lui, e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non perderlo.

Lo sguardo di Strawberry si posò sulla sveglia che aveva sul comodino, e senza rendersene conto era tardissimo.

-Cavoloooo!!! Devo sbrigarmi o arriverò in ritardo a scuola!!!-  

Come sempre si vestì in fretta e furia correndo fuori da casa.

Mentre correva però andò a sbattere contro qualcuno e finì per terra.  

-Aih! Mi scusi non volevo farl… ma … ma che diamine ci fai qui!!!!!-  disse Strawberry rivolta al ragazzo contro la quale aveva scontrato.  

-Sempre cordiale nei saluti eh?- rispose esso.  

-Ghish per favore … se perdo ancora tempo con te arriverò in ritardo a scuola!- rispose Strawberry con tono di disperazione.

–Ooooh … povera micetta … arriverà in ritardo a scuola … - rispose l’alieno prendendola in giro.  

-Non sei affatto divertente … - disse Strawberry arrabbiata mentre cercava di alzarsi.  

-Io volevo solo venire sotto casa tua a salutarti, ma dato che sei in ritardo … ci si vede piccola-  detto questo Ghish scomparve nel nulla.

-Possibile che deve sempre sparire e riapparire così? Bah … -  ma dopo questa riflessione, la ragazza si ricordò che stava correndo da qualche parte …

-Cavolo ma cosa mi metto a pensare a quell’alieno da strapazzo!! Sono in ritardo!!!!-  così Strawberry si rimise a correre come una forsennata.

Per un pelo riuscì ad arrivare in tempo come al solito. A scuola però non riusciva a stare attenta alle lezioni per un attimo. Si faceva sempre le stesse domande, pensava al giorno prima: pensava all’alieno misterioso che aveva tentato di rapirla, pensava a Mark e cosa volesse dirle, pensava a Ghish … già … erano due anni che non lo vedeva, ma si chiedeva cosa volesse e perché fosse tornato. Strawberry non riusciva a darsi una risposta precisa, in fondo lo sapeva che due anni prima aveva spezzato il cuore a quell’alieno, ma allora perché era tornato? 

Con tutte queste domande la giornata di scuola volò velocemente, tanto velocemente che Strawberry dovette correre subito al caffè o Ryan e Mina gli avrebbero fatto la solita ramanzina.

Strawberry spalancò il grande portone del caffè.

–Buongiorno a tutti!! … ma … ancora tu?? Possibile che mi devi seguire dappertutto??- urlò la rossa ritrovandosi una sorpresa spiacevole.

Ghish era lì al caffè e sembrava stesse parlando di una cosa importante con Ryan.

–Insomma cosa vuoi?? E’ perché stai parlando con Ryan?- continuò la ragazza.  

-Insomma Strawberry vuoi calmarti? Non sembra sia venuto con l’intenzione di attaccarci … - disse Lory per calmare la ragazza, che dopo questa frase sembrava ancora più confusa di prima. 

–Dovresti tenere a freno la tua rabbia per una buona volta … e comunque se tu fossi arrivata puntuale allora sapresti perché Ghish si trova qui- la rimproverò Mina.

Strawberry continuava a non capire … 

-Tra non molto dovrebbero arrivare anche Pai e Tart … vi spiegherò tutto nei dettagli quando arriveranno anche loro … - disse l’alieno.  

-Davvero arriverà anche Tart?? Cavolo è tantissimo che non lo vedo!! Non vedo l’ora che arrivi!- disse Paddy entusiasta del fatto che presto avrebbe rivisto il suo “amichetto” …

Ryan non diceva niente … il suo sguardo era serio come quello di Ghish …

La porta del caffè si spalancò una seconda volta.  

-Eccoci, abbiamo fatto più presto possibile- disse Pai 

-Tart!!! Che bello rivederti!!- urlò Paddy saltandole letteralmente addosso e abbracciandolo.

–Paddy… così non respiro … comunque … anche io sono … contento di vederti …- disse il piccolo alieno cercando di nascondere il suo imbarazzo.

-Per oggi sarà meglio tener chiuso il locale data la vostra presenza … comunque ora che ci siamo tutti possiamo recarci in laboratorio … - disse Ryan seriamente.

Tutti si diressero verso la porta che conduceva ai sotterranei dove c’era anche Kyle.

Arrivati al laboratorio:

-Ora potete parlarci del vostro problema … cosa avete di così importante da dirci?- domandò Ryan.  

-In questi due anni, alcuni di noi sono riusciti a creare una fonte di acqua cristallo sul nostro pianeta, in modo da far si che non si esaurisse mai e noi continuassimo a vivere felicemente. Per una causa a noi sconosciuta però, il cristallo è misteriosamente sparito e il nostro pianeta ha iniziato a rovinarsi, la vegetazione è sparita mentre l’aria gelida è tornata. Il nostro pianeta così, è diventato di nuovo inospitale per noi … - spiegò Pai.  

- E quindi perché siete venuti fin qui?- chiese Ryan.  

-Abbiamo bisogno di aiuto per far si che il nostro pianeta torni come prima- disse Ghish.  

-E perché siete venuti a chiedere proprio a noi? Non eravate abbastanza bravi da cavarvela da soli?- disse Pam con freddezza.  

-Siete stati i primi a venirmi in mente … e poi siamo solo in tre, non riusciremo a far tornare come prima il nostro pianeta- rispose Ghish.  

-Se non sbaglio voi volevate distruggere la Terra nonostante foste in tre due anni fà … dico bene? – continuò Pam sempre con la sua solita freddezza.  

-Insomma per una volta che siamo venuti a chiedervi aiuto senza attaccarvi!! Il nostro pianeta è in pericolo! E se proprio non volete aiutarci, allora ce la caveremo da soli. E’ proprio vero che voi umani siete degli egoisti!- esclamò Tart arrabbiato. 

Strawberry intervenne cercando di calmare il piccolo Tart –Noi non abbiamo detto che non vogliamo aiutarvi ma… - 

-Ma come facciamo a sapere che non si tratta di una trappola?- chiese Ryan … ma sia lui che Pam non sembrava che non volessero aiutarli …

-Non metteremo mai in palio la nostra vita con quella della nostra gente e del nostro pianeta. Speravamo che dopo l’ultima battaglia potessimo … collaborare … - disse poi Ghish con tono fermo e serio.  

–E va bene … vi aiuteremo … ma prima … - detto questo Ryan prese una pistola e la puntò contro i tre alieni.  

-Ma che vuoi fare sei impazzito Ryan??!!- disse Lory.  

-Che intenzioni hai umano?- domandò con freddezza Pai.  

-Voi state fermi …- a quel punto Ryan premette il grilletto e si senti uno sparo.

Le ragazze erano spaventate, ma Ryan e Kyle erano tranquilli. Dalla pistola però non fuoriuscì una pallottola, bensì un fascio di luce che colpì i tre alieni.

-Ma Ryan che cosa hai fatto?- domandò Strawberry preoccupata, notando che i tre alieni erano svenuti.

–Tranquilla si riprenderanno presto …-

Era passata un ora, e i tre alieni erano ancora distesi a terra. Nel frattempo le ragazze erano tornate al piano di sopra con Ryan. Strawberry sembrava preoccupata …

-Ryan … credi che Ghish e gli altri stiano bene?- domandò la rossa.  

-Ormai dovrebbe già aver fatto effetto- disse il biondo cercando di tranquillizzarla.  

-Ma cosa? Non ti capisco Ryan … -  ad un certo punto la porta che portava al sotterraneo si spalancò 

(Nda: arrivati qui mettete questa musica di sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=_Bc8cspkoKA&feature=relmfu  se la musica finisce rimettetela da capo ) 

-Ryan ma sei completamente impazzito?? Si può sapere perché ci hai fatto perdere i sensi??!!-  urlarono i tre “alieni” ormai in preda alla rabbia.  

-Ghish  … Pai … Tart … ?? Siete voi?-  domandò Strawberry incredula.  

-Certo che siamo noi! Micetta non mi riconosci?!- disse Ghish preoccupato.  

-Come è possibile?- disse Mina.  

-Già non credo ai miei occhi … - disse Lory anche lei incredula.  

-Abbiamo per caso qualcosa di strano?- domandò Pai.

Ryan porse loro uno specchio in modo da potersi guardare.

Appena osservarono la loro immagine riflessa nello specchio: -AAAAAAAAAAAAAAAA!!!!- i tre urlarono.   

-Ryan come hai potuto farci questo??!!!- gridò Tart su tutte le furie.  

-Già! Te ne pentirai! Almeno potevi avere il nostro consenso!!- aggiunse Pai anche lui molto arrabbiato.

–Tranquilli, ho solo momentaneamente modificato il vostro DNA- disse Ryan con tranquillità.  

-Che cosa??- urlò Ghish incredulo. 

I tre infatti non avevano il loro aspetto di sempre, erano più … umani! E anche i loro abiti erano cambiati …

–Se volete il nostro aiuto dovrete stare qui sulla Terra per un po’ di tempo, e se avreste il vostro aspetto originale potrebbe essere un rischio. Il vostro DNA è stato modificato, ma non resterete così per sempre. Potrete trasformarvi in umani a vostro piacimento, facendo però attenzione a non rimanere così per più di 1 giorno o l’effetto durerà in eterno.- spiegò Ryan.

–Perfetto … c’è ancora qualcos’altro???- domandò scocciato Ghish


-Si! Lavorerete qui al caffè e andrete a scuola con le nostre ragazze- continuò Ryan. 

–CHE COSA??- gridarono le ragazze.  

-CHE COSA??- gridarono anche gli alieni.     

–Avete capito bene … inizierete da domani. E non voglio ritardi …- concluse Ryan.

–Ma la scuola è da perdenti!! E poi come facciamo a sapere in quale scuola dobbiamo andare?- disse Tart sconvolto da quello che aveva detto Ryan.  


-Semplice, Tart andrà alla scuola elementare insieme a Paddy, mentre Ghish andrà nella stessa scuola media di Strawberry … Pai credo che non abbia bisogno di andare a scuola … sei abbastanza grande, perciò starai qui al caffè insieme a me e Kyle-  disse Ryan.  

-Dico ma vuoi scherzare?? Perché dobbiamo andare solo noi due, non è giusto!!- continuava a lamentarsi Tart.  

-Dai Tart guarda il lato positivo: andremo a scuola insieme!!- disse tutta contenta Paddy saltando addosso al ragazzino.

Ghish se ne stava in silenzio, come se quello che aveva detto Ryan gli andasse più che bene.  

–Bene dato che mi sembra di aver detto tutto, a domani … per oggi è tutto- disse Ryan.  

-Aspetta un attimo! Dove alloggeremo? E soprattutto come facciamo a tornare come prima?- domandò Pai.

-Starete qui al caffè nelle stanze superiori. Per tornare come prima dovete solo concentrarvi sul vostro aspetto originale, viceversa quando dovete trasformarvi in umani … a domani- concluse Ryan andandosene via. 

(Nda: qui potete anche togliere la musica di sottofondo)

Le ragazze erano sbalordite nel vedere gli alieni umanizzati. Facevano un certo effetto, soprattutto per Strawberry che osservava Ghish quasi stranita … non era abituata a vederlo così.

Andarono tutti via dal caffè tranne i tre alieni che, dato che non era necessario rimanere umani, si erano ritrasformati come erano originariamente. Le ragazze si salutarono e tornarono tutte a casa sconvolte e stanche.

Come sempre Strawberry si buttò sul letto ripensando alla giornata … continuava a pensare al “mistero di Mark” e a Ghish … Era troppo strano vederlo umano, e di certo non poteva negare che era molto carino. 

(Nda: musica di sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=OAxJjs9EfgY&feature=related 

Cacciò subito via quei pensieri e si affacciò fuori dal suo terrazzo osservando la luna e le stelle. Erano così luminose quella sera …

Guardò in basso e notò un ragazzo che se ne stava tutto solo osservando casa sua. Non si trattava esattamente di un ragazzo … ma bensì di un alieno …

-Spero che tu sia felice adesso …- sospirò l’alieno … che sembrava avere un espressione triste e amareggiata.

-Ghish che ci fai qui?- domandò Strawberry vedendo l’alieno sotto casa sua.

Ghish alzò lo sguardo e sorrise semplicemente, vedendo la ragazza sporsi leggermente dal terrazzo con un espressione interrogativa. Se ne stava in silenzio osservandola. Si alzò in volo sino a comparirle davanti.

–Sono venuto solo a salutarti … buonanotte piccola- gli disse l’alieno, che subito dopo si scostò velocemente per poi sparire.

Strawberry non capiva … da quando era tornato, non era come prima … era diverso … Sembrava triste, addolorato … Inoltre era anche cresciuto molto. Aveva un aspetto più da diciottenne e anche il fisico era cambiato. Ma cosa aveva Ghish da farlo diventare così triste? E soprattutto perché lei si preoccupava per lui? In fondo erano nemici in passato … ma perché allora sentiva di aver sbagliato qualcosa?

La ragazza decise di rientrare in casa portando con se tutti i suoi dubbi e domande che da giorni l’assillavano … un'altra giornata era finita senza neanche essere riuscita a risolvere uno degli enigmi che aveva in testa … cosa avrebbe potuto fare? 

(Nda: togliete pure la musica di sottofondo)

Dopo essersi cambiata, la ragazza andò a dormire. Chiuse gli occhi senza pensare più a niente, solo a riposare in pace. Ma qualcosa la distolse: uno spaventoso stridio acuto, si sentì provenire da fuori. La ragazza corse fuori dal suo terrazzo e si ritrovò davanti ad un chimero di dimensioni gigantesche.  

-O no! Proprio adesso!!- disse la ragazza disperata del fatto che era sola.

Il chimero era enorme con dei lunghi tentacoli di circa 5 metri. Sembrava una specie di polpo gigante.  

–Come te la cavi adesso che sei sola?- domandò una voce misteriosa.  

-Chi sei? Avanti vieni fuori!!- gridò la ragazza.

Si sentì una risata maligna provenire dalla stessa direzione da dove proveniva la voce. La figura misteriosa si decise ad uscire allo scoperto.

–Cosa? Tu!!- urlò Strawberry.  

-E già proprio io … ti sono mancato?- domandò malizioso il ragazzo.

–E comunque ti ho detto che mi chiamo Hisaki … - continuò.

–Tanto non la passerai liscia!! Mew Berry metamorfosi!!-

Cosa sarebbe accaduto a Strawberry? Sarebbe riuscita a distruggere il chimero da sola? 

Angolo Autrice: Salve a tutti cari lettori ^^
Mi dispiace moltissimo per il ritardo ... ma ho avuto un pò da fare ... comunque il capitolo è di vostro gradimento? Vi è piaciuto il colpo di scena? xD E le musiche di sottofondo ci stavano bene?  Spero di si ... e spero che il capitolo non sia venuto troppo frettoloso ...
Ringrazio in particolare:
misterygirl
_DiReCtIoNeR_97
lena21
Ninfa Azzurra
mobo
rekuchan
Amy Dickinson
Che mi recensiscono sempre ^^
Ringrazio anche tutti coloro che mi stanno seguendo ;) 
p.s. il disegno l'ho fatto io ^^''  ... ovviamente io l'ho fatto come me li immaginavo ma potete anche voi sprigionare la vostra fantasia, non voglio mettervi dei paletti. Spero comunque che vi piaccia :)
al prossimo capitolo!! Kiss by Dreamer <3

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Capitolo 5
*** Primo giorno di ... Kaito Ikisatashi ***


Primo giorno di … Kaito Ikisatashi


Era lì davanti a lei, quella creatura orribile di dimensioni gigantesche.

–Voglio proprio 
vedere come te la caverai da sola- l’aveva minacciata Hisaki.

Ma non si fece certo intimidire da quell’alieno. Infatti iniziò subito ad attaccare il chimero.

–Fiocco di luce massimo splendore!!!- gridò la ragazza.

Purtroppo però il fiocco di luce, non aveva neanche graffiato il chimero, che subito contrattaccò colpendo Mew Berry con uno dei suoi tentacoli. Avendola colpita in pieno, Mew Berry era finita a circa qualche metro di distanza da dove si trovava prima, per terra con alcuni graffi. Con grande forza di volontà, riuscì ad alzarsi ma prima che potesse contrattaccare  il chimero, questo la colpì di nuovo, facendola nuovamente cadere a terra ancora più distante di prima.  

–E’ inutile che cerchi di resistere cara Mew Mew … perché ti sarai accorta che questo non è un normale chimero … - disse compiaciuto Hisaki.  

-Può essere potente quanto vuoi, ma io non mi arrendo così facilmente!!- gridò la ragazza cercando di alzarsi da terra.  

–Vedremo … chimero attacca!!-  gridò Hisaki incitando il chimero ad attaccare.

-Fiocco d’azione!!!-  si sentì gridare. L’attacco sferrato da Mew Mina aveva colpito in pieno il chimero.

–Ragazze siete qui!- disse con un grande sorriso Mew Berry.  

-Ryan e Kyle avevano captato un segnale vicino a casa tua, così siamo subito intervenute- spiegò Lory.  

-E non siamo sole!!- disse con grande entusiamo Paddy.  

-Che intendi dire Paddy?- domandò interrogativa Mew Berry.

-Elettrosiluro!!- gridò Pai arrivando 
insieme a Ghish e Tart.

Anche il suo attacco aveva colpito perfettamente il chimero, che urlò con un gemito di dolore.

–Ci siete anche voi!- disse entusiasta Mew Berry.

–Certo! Vi ricordiamo che adesso facciamo parte anche noi della squadra … - disse Ghish.  

-Eih!! Volete anche tè e pasticcini?? Se continuate a ignorarmi distruggerò la città in pochissimo tempo …- gridò Hisaki stufo delle continue chiacchere dei suoi rivali.  

-Noi te lo impediremo!- gridò Mew Berry.  

-Tanto non ci riusciresti comunque … sei solo un rammollito!- gridò Ghish contro Hisaki.  

-Io un rammollito? Senti da chi viene la predica! Non sono io quello ha perso la testa per un essere umano!!-

A quelle parole di Hisaki, Ghish rimase 
immobile come paralizzato da quella frase che fece riflettere profondamente l’alieno dai capelli verdi. 

-Taci e pensa a combattere! Elettrosiluro!!- urlò Pai notando l’espressione di Ghish. 

L’attacco di Pai colpì il chimero stordendolo. In seguito l’attacco di Mew Paddy immobilizzò il chimero che, grazie all’attacco di Mew Berry, venne neutralizzato.  

-Allora … chi è che avrebbe distrutto la città??- domandò con un sorriso beffardo Tart.  

–Se non ce l’ho fatta questa volta non importa … la prossima volta verrò con alcuni rinforzi … - concluse Hisaki per poi sparire nel nulla. 

Una goccia luminosa cadde dal punto in cui era sparito il chimero. In quel momento Pai prese una boccetta che aveva portato con sé, e raccolse la goccia luminosa.

–Questa la porteremo al laboratorio, così io, Ryan e Kyle potremmo analizzarla.-disse Pai.

Mew Berry però notò che mancava qualcuno …  

-Un momento ma … dov’è Ghish?- domandò sorpresa dalla misteriosa scomparsa dell’alieno.


-Sarà ritornato al caffè … adesso noi dobbiamo andare. A domani …- disse Pai che in seguito volò via, andando verso il caffè insieme a Tart.
 
********

La sveglia continuava a suonare ripetutamente mentre Mash svolazzava per la stanza gridando il nome della ragazza cercando di svegliarla. Strawberry affondò ancora di più la faccia nel cuscino in modo da riprendere sonno.  

–Strawberry sbrigati farai tardi a scuola- disse Mash avvicinandosi all’orecchio della ragazza in modo che potesse sentirlo di più.

Ad un certo punto Strawberry venne invasa da un ricordo recente: 
 
*Flashback*

-Tart andrà alla scuola elementare insieme a Paddy, mentre Ghish andrà nella stessa scuola media di Strawberry … Pai credo che non abbia bisogno di andare a scuola … sei abbastanza grande, perciò starai qui al caffè insieme a me e Kyle.-  aveva appena detto Ryan …

 
-Cavoloooooooooooo oggi è il primo giorno di scuola di Ghish!!! Devo cercare di arrivare prima di lui prima che possa combinare già qualche guaio!!- gridò Strawberry saltando giù dal letto.

Si preparò in fretta per poi uscire dalla sua stanza correndo.

–Ciao mamma io corro altrimenti arrivo tardi!!-  prima che potesse mettere la mano sulla maniglia della porta per uscire, qualcuno suonò alla porta.

Strawberry aprì la porta e rimase per un attimo di sasso:

-Ciao Strawberry- disse il ragazzo sorridendo.  

-G-Ghish … s-sei tu?- domandò la ragazza stupita.  

-Certo che sono io! Ti è venuta l’amnesia per caso? Ti ricordo che devo rimanere umano finche verrò a scuola con te … - spiegò Ghish.  

-No no cioè volevo dire si si certo che mi ricordavo!! Solo che … la divisa della scuola ti fa … un certo effetto diciamo …- disse sorridendo Strawberry.  

–Chi è alla porta Strawberry?- domandò la madre arrivando da dietro.  

-Emm beh ecco … emm mamma lui è … lui è ...- balbettava Strawberry non sapendo cosa inventarsi.

–Salve signora Momomiya, il mio nome è Kaito Ikisatashi e sono un amico di Strawberry. Sono venuto a prenderla a casa per evitare che arrivi in ritardo come sempre … voglia scusarmi se non mi sono presentato prima- disse Ghish salvando la situazione.

–Oh ma che ragazzo gentile! Beh ti ringrazio per la tua disponibilità, almeno Strawberry non farà più ritardi- ringraziò Sakura.  

–Di niente per me è un piacere- disse Ghish sorridendo.    

–Emmm … mamma adesso dovremmo andare, altrimenti faremo tardi di sicuro- disse Strawberry.  

-Andate pure. Buona giornata ragazzi!- disse concludendo la signora Momomiya.

Mentre i due si incamminavano:  

-Non credere di passarla liscia facendo il carino gentiluomo con mia madre, perché ti conosco e sappi che non abbocco- disse Strawberry.  

-Non posso mica comportarmi come mi comporto normalmente, altrimenti potrebbe fraintendere. E poi sappi che se voglio posso essere gentile … ma non carino!!- rispose Ghish all’accusa di Strawberry.  

–Posso almeno sapere perché mi sei venuto a prendere fino a casa?- domandò la ragazza.  

-Beh semplicemente non avevo voglia di andare da solo, e poi non so neanche in quale sezione vai …- spiegò il ragazzo.  
-Perché ti interessa in quale sezione vado? Mica siamo in classe insieme … o almeno … non siamo in classe insieme vero??- domandò Strawberry preoccupata.  

-Sai Ryan e Kyle hanno pensato a tutto … hanno cercato di farci andare in classe insieme in modo che tu potessi “controllarmi” nel caso combinassi qualche guaio … come se non sapessi badare a me stesso …- disse Ghish.  

-Ecco peggio di così non può andare …  Ma, un momento! Come fai a sapere dei miei ritardi scusa??- domandò Strawberry.  

-I tuoi ritardi?- domandò poi Ghish.  

-Si! A mia madre hai detto che mi venivi a prendere a causa dei miei ritardi continui … allora hai qualcosa da spiegarmi.- disse poi la rossa.  

-Beh sai quando sono venuto sulla Terra due anni fa, quando non era il momento giusto per attaccarvi e quindi non avevo nulla da fare, mi divertivo a spiarti- spiegò il ragazzo.  

-C-c-cosa??  T-tu mi spiavi?? E precisamente quando mi spiavi?- domandò la ragazza.  

-Uffa quante domande … se ti spiavo non dovresti saperlo no?- disse poi Ghish.

Strawberry rimase pietrificata. Notando l’espressione della ragazza, Ghish disse: -Uff … diciamo che controllavo dove andavi e cosa facevi … eih!! non pensare male!! Ahahah certo che ti fai certi viaggioni ... poi sono io il perverso!-  disse ridendo.  

-Sei veramente un cafone!! Dovresti imparare a farti gli affari tuoi una volta tanto!- concluse poi Strawberry.

Arrivati a scuola entrarono in classe, e Ghish attirò l’attenzione di tutte le ragazze nell’aula. Quando si sedettero tutti ai propri posti, entrò l’insegnante:  -Buongiorno ragazzi, allora prima di iniziare la lezione vorrei presentarvi un vostro nuovo compagno. Vieni pure qui davanti Kaito- disse la professoressa.

Ghish, ovvero Kaito, si alzò dal suo posto, cioè quello dietro a Strawberry, e andò vicino alla cattedra.

–Avanti presentati ai tuoi compagni e non essere timido- disse la professoressa.    

-Tzè se quello è timido, io ho il DNA di un topo …- pensò Strawberry nella sua mente.   

-Emm … ciao a tutti, mi chiamo Kaito Ikisatashi e vengo da Kyoto. Spero di trovarmi bene con voi quest’anno e spero anche di essere accettato da voi-   

-Certo che Ghish che dice così mi fa un certa impressione … che sia stato mutato?? Naah spero solo che sia molto bravo a recitare …- pensò Strawberry.

Il piccolo discorsetto di Ghish aveva attirato certe occhiate di alcune ragazze della classe e bisbigli da parte dei compagni maschi.

Dopo essersi presentato, il ragazzo si andò a sedere nel banco dietro a quello di Strawberry. 

Durante la lunga giornata di scuola, i professori facevano molte domande a Ghish riguardo la lezione, per sapere le sue capacità intellettuali. A tutte le domande rispondeva giusto, e questo a Strawberry pareva strano dato che essendo un alieno, non avrebbe dovuto sapere tutte quelle cose che si studiavano sulla Terra. 

Finita la giornata di scuola Ghish e Strawberry uscirono insieme:  -AAAAH finalmente non ne potevo più … davvero le vostre giornate scolastiche sono così noiose!! Cavolo mi manca il mio pianeta …- disse Ghish non potendo più di quella lunga giornata.

–Allora potevi restarci!!- disse Strawberry in preda all’ira.  

-Mi dispiace micetta, ma se devo salvarlo dovevo pur venire qui sulla Terra … pensare che tutti i giorni sarà così … ma chi me la fatto fare di chiedere aiuto a Shirogane … - disse Ghish rassegnato.  

-Allora la prossima volta cavatela da solo …- disse Strawberry.  

-Ciao Strawberry!- una voce maschile alle spalle della ragazza l’aveva salutata.

Strawberry subito si girò –Ciao Mark!- disse la ragazza sfoggiando un grande sorriso.

Alla sua vista, Ghish rimase sorpreso. Dopo due anni aveva rincontrato il suo acerrimo nemico, colui che gli aveva portato via tutto, tutto il suo mondo era svanito a causa di quel ragazzo. Tutti i suoi piani per la conquista della Terra due anni prima, erano andati a monte, Profondo Blu gli aveva voltato le spalle e soprattutto … aveva perso la speranza di poter avere una vita felice insieme alla sua bambolina … e tutto per colpa di quel Mark. Più lo guardava mentre era felice insieme a Strawberry, più il suo odio verso quell’umano cresceva … ormai gli anni erano passati ma non avrebbe mai perdonato Mark per quello che gli aveva portato via e il rancore nei confronti del ragazzo non sarebbe mai svanito. 

-Scusa piccola ma lui chi è?- domandò Mark alla sua ragazza.  

–Ah emmm … lui è Kaito … un mio amico che viene da lontano- disse Strawberry al moro.    

-Piacere di conoscerti Kaito- disse Mark porgendo la mano.  

-Piacere mio …- rispose Ghish al saluto, stringendo la mano del suo nemico e pronunciando quelle parole con tono freddo e serio.

Non avrebbe voluto stringere la mano a colui che fino a due anni fa voleva morto, ma non aveva altra scelta, doveva agire secondo i piani e anche se era difficile doveva tenere a bada la rabbia che provava nei confronti di Mark.

-State andando al caffè?- domandò poi il ragazzo.  

-Si, vuoi accompagnarci?- chiese poi Strawberry piena di entusiasmo.  

–Mi dispiace ma adesso devo andare agli allenamenti … magari la prossima volta mi farebbe piacere conoscere meglio Kaito- disse poi il moro andandosene.

(Nda: musica di sottofondo fino alla fine del capitolo: http://www.youtube.com/watch?v=5KMzDVf2Bx4&feature=related)

-State ancora insieme … - disse Ghish con lo sguardo perso nel vuoto.  

-Certo siamo fidanzati da ben 2 anni. Pensavo fosse scontato- disse sorridendo Strawberry.  

-Già … um … scontato …- disse Ghish sempre con sguardo perso con occhi che trasparivano un misto tra rabbia e tristezza.

–Ghish qualcosa non va?- domandò Strawberry.  

–No! Sto benissimo … andiamo al caffè altrimenti gli altri si preoccuperanno …- e detto questo il ragazzo iniziò a camminare verso il caffè, mentre una ragazza dai codini rossi cercava di raggiungerlo a passi veloci. In realtà qualcosa preoccupava l'alieno ... un qualcosa che però non era ancora il momento di rivelare ... o forse semplicemente non voleva che la persona a lui più cara soffrisse ... non si sa a cosa esattamente pensava Ghish in quel momento, ma non tutti i mali vengono per caso.

Angolo Autrice: Eilaaahh ciaoo a tutti sono tornataaa!!  *schiva pomodori che vengono tirati dal pubblico imbufalito*
Noo!! Vi pregoo perdonatemi ... non volevoo aggiornare così tardi ... perdonatemiii GOMENNASAIIII!!  T-T
Emm ... ok v.v   ... comunque scusatemi davvero tanto per il ritardo ... ma in questi giorni ho avuto molto da fare ... inoltre gli ultimi giorni di scuola sono stati abbastanza duri, ma alla fine sono tornata con un nuovo capitolo!!
Da oggi spero di aggiornare più spesso ... anche perchè grazie alle vacanze avrò più tempo libero! :D
Beh ringrazio tutti voi che avete mostrato pazienza ^^'' e spero che continuate a seguirmi nonostante faccia schifo ad aggiornare ... e anche il capitolo non è dei migliori ... inoltre la musica di sottofondo non è neanche tratta dall'anime Tokyo Mew Mew, ma mi piaceva cambiare un po' ^^  
Comunque recensite in tanti!! E come sempre ringrazio coloro che stanno continuando a seguirmi ovvero:
Amy Dickinson
Stella_Jhonson
misterygirl
mobo
rekuchan
lena21
Selene6
LadyVampira93
lunina_4ever
XxMewNekoxX   
Caspita siete in tanti ... che belloo *-* 
Spero che continuate a seguirmi e ... al prossimo capitolooo!!!
kiss by Dreamer <3

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Capitolo 6
*** Ricordi ***


Ricordi


-Buongiorno a tutti!!- urlò Strawberry spalancando il grande portone del Caffè Mew Mew. 

–Eccovi finalmente … siete in ritardo- sbottò Ryan  -presto andate a cambiarvi … ah Ghish questa è la tua divisa- . 

Il ragazzo prese la divisa con malavoglia e andò nel camerino per cambiarsi, Strawberry fece lo stesso.

-Eccomi!- disse Strawberry con entusiasmo. 

-Ma… dov’è Ghish?- domandò Pai, già cambiato, non vedendo il fratello. 

-Non lo so … qualcuno di voi l’ha visto?- disse Strawberry, ma tutti negarono di averlo visto. 

–Arghh dove si è cacciato?? Tra poco arriveranno i clienti …- disse arrabbiato Ryan, così andarono tutti dalla porta del camerino 

-Ghish sei qui dentro?- disse Strawberry bussando alla porta. 

-Si! E non ho intenzione di uscire …- gridò una voce dall’interno 

-Vedi di uscire di qui perché tra poco arriveranno i clienti!!- gridò Ryan. 

-Non ci penso neanche!! Sembro un damerino … non voglio mettermi in ridicolo in questo modo!!-  esclamò l’alieno. 

-Avanti esci!! Come puoi pretendere di salvare il tuo pianeta se neanche vuoi uscire dal camerino?? … sei solo un codardo … - disse Strawberry tentando di far uscire Ghish con il suono delle suo parole provocanti. 

-Uff … e va bene … ma me la pagherete!!- a quel punto Ghish si decise a uscire.

Non stava neanche male, era molto elegante, e come Tart e Pai, aveva la stessa divisa di Kyle.

-Sei elegantissimo!! Non capisco perché facevi tante storie … - disse Srawberry vedendolo uscire. 

–Tzè ma che cavolo dici! Non sono mai stato messo in ridicolo in questo modo così umiliante … me la pagherete!- urlò Ghish allentandosi il colletto stretto. 

–Si si certo … adesso comunque va di la e inizia a prendere le ordinazioni come fanno Tart e Pai … e muoviti!- disse Ryan. 

-Aspetta un attimo!! Tu non lavori?- domandò Ghish irritato. 

-Io? Io supervisiono … e invece di fare queste domande, ti conviene sbrigarti! Altrimenti ti scordi la paga …- concluse Ryan andandosene.

Ghish era ai limiti della rabbia. Perché avrebbe dovuto sgobbare mentre quel Shirogane scansafatiche si sarebbe girato i pollici tutto il pomeriggio senza alzare un dito per aiutarli? Questo lo mandava in bestia, ma soprattutto era molto irritato per colpa della sua divisa che, secondo lui, lo faceva sembrare un perfetto damerino pronto per essere umiliato da tutti i clienti che erano in attesa.

-Non farci caso … fa così anche con me- disse sorridendo Strawberry cercando di rassicurarlo. 

-Con me non ci deve neanche provare! Altrimenti gliela faccio vedere io! Non mi interessa se mi caccia, posso salvare il mio pianeta da solo … - disse arrabbiato Ghish andandosene.

Preso il blocchetto delle ordinazioni con malavoglia, il ragazzo dai capelli verdi, si dirige nella sala dove un numero elevato di clienti stavano attendendo che il cameriere arrivasse.

Il locale era ormai pieno, ma a Ghish non faceva paura, avrebbe affrontato tutta quella gente. In fondo che ci voleva? Bastava prendere l’ordinazione e andare da Kyle per riportargliele, poi avrebbe dovuto dare al cliente ciò che desiderava. Una passeggiata … neanche doveva affrontare una battaglia! Ma Ghish non era mai stato a contatto con un cliente … però doveva farlo per il suo pianeta. Così preso il coraggio necessario andò al primo tavolo che gli era stato assegnato, dove sedevano 4 ragazze che a Ghish sembravano familiari …

-Emm … salve … cosa posso portarvi?- disse l’alieno mentre sudava, sperando che non gli dicessero qualcosa riguardo la sua divisa. 

–Eih aspetta un attimo io ti ho già visto!!- esclamò una del quartetto. 

-D-davvero?- domandò Ghish incerto. 

-Ma certo! Tu sei il nostro nuovo compagno di classe! Kaito se non sbaglio …- disse un'altra. 

-Aaah si certo sono io!- 

-Cavolo non avrei mai detto che tu lavorassi qui!!-

-Beh … sono stato assunto da poco e …-

-Ahahah sai ti sta davvero bene la divisa da lavoro!!-

-Questa? Beh ti ringrazio!-

A quella risposta, la ragazza che gli aveva fatto il complimento arrossì, e subito intervenne una seconda ragazza, facendo un'altra domanda al ragazzo.

-Quanto lavori qui?-

-Beh tutti i pomeriggi … da quando apre a quando chiude il caffè-

-Aww!! Sul serio?? Allora verremo a farti visita ogni giorno!!-

-Vi ringrazio, siete così carine a venirmi a trovare.- disse Ghish sorridendo.

A quell’affermazione le ragazze fecero un gridolino entusiasta, mentre diventavano rosse come pomodori.

Prese le 4 ordinazioni Ghish corse da Kyle per riferirgliela, e poi portò quello che desideravano le ragazze al loro tavolo.

La giornata era trascorsa velocemente, e il lavoro di Ghish era stato eccellente!!

A fine giornata mentre Ghish si dirigeva tutto pimpante al camerino:

-Eih non mi aspettavo che cambiassi umore così velocemente!- disse Strawberry contenta di vedere che il suo amico era felice.

-Sai il lavoro è andato alla grande! In fin dei conti questa divisa ha il suo fascino … un sacco di ragazze arrossivano non appena gli chiedevo l’ordinazione- disse ridendo il ragazzo.

-Ahahah sono contenta per te! … ora però vado a cambiarmi altrimenti farò tardi a casa.-

Così i due andarono a cambiarsi nei rispettivi camerini.

Fuori dal caffè tutti stavano per salutarsi:

-Beh allora ci vediamo domani- disse Ghish salutando le ragazze insieme ai suoi fratelli.

-Si a domani!- Esclamarono le ragazze.

Quando tutte le ragazze, Pai e Tart se ne andarono, Strawberry si avvicinò a Ghish:

-Ascolta Ghish … avrei bisogno di parlarti … - disse la ragazza.

A quelle parole l’alieno, che stava per andarsene, si voltò per andare da Strawberry.

-Dimmi ti ascolto-

-Meglio non parlarne qui … facciamo la strada insieme-

Così mentre Strawberry camminava, il ragazzo la seguì.

-Sai ultimamente ti vedo strano … Non sei come 2 anni fa … insomma … sei diverso. Sembra che ci sia qualcosa che non va …-

A quelle parole Ghish assunse un espressione seria, un espressione che non aveva mai avuto prima d’ora …

-Sai Strawberry … sono cambiate parecchie cose durante la mia assenza … talmente tante che non immagini … certe cose e meglio non riferirle subito … ma aspettare il momento opportuno per rivelarle-

Strawberry era sbalordita … non aveva mai visto Ghish in quello stato. Anzi a pensarci bene, non aveva mai avuto l’occasione di conoscere Ghish … l’aveva sempre respinto senza mai prendersi il tempo di conoscerlo a fondo … e adesso Strawberry si chiedeva: era davvero sicura di conoscere Ghish? No …

Non conosceva Ghish, lo conosceva solo come un suo nemico, ma non sapeva com’era quando si arrabbiava, quando era triste, quando era felice … si l’aveva visto arrabbiarsi più volte, ma non era sicura di sapere davvero quale fosse il suo carattere.

-Strawberry …-

Dopo aver pronunciato il suo nome, l’alieno si fermò e la ragazza incuriosita da ciò che volesse dirle, fece lo stesso aspettando che parlasse.

-Dimentica tutto … dimentica quello che ti ho fatto due anni fa, dimentica tutto e soprattutto … dimentica quello che provavo per te! … Adesso tu per me sei solo un amica, o meglio una compagna di squadra … e … l’unica cosa che abbiamo in comune, è di portare a termine la nostra missione … perciò non voglio che tu provi del rancore nei miei confronti di quando eravamo nemici … perché ora dobbiamo collaborare altrimenti non si conclude nulla. Ricordati invece … che per te ormai non provo più niente! … E non farò nulla per deviare la storia tra te e Mark … hai capito?-

Dicendo tutto questo, Ghish aveva la testa bassa, ma mentre pronunciava quel “hai capito”, aveva alzato lo sguardo, per poter osservare il viso della ragazza dai codini rossi, mentre le diceva quelle cose.

Strawberry si limitò ad annuire, ma dopo che ripresero a camminare disse:

-Ghish! … se … se ti serve qualcuno con cui parlare o confidarti … sappi che … puoi contare su me … -

-Grazie Strawberry-

La ragazza fece una faccia un po’ stranita, anche se l’alieno non l’aveva vista … l’aveva chiamata per nome dopo tanto tempo, senza usare nomignoli o cose del genere …

Mentre i due continuavano a camminare però, arrivò proprio colui che in quel momento, non era opportuno incontrare …

-Eih Strawberry! Ciao Kaito!-

-Mark!! Ciao!!- urlò Strawberry contenta come sempre di vederlo.

-Stai tornando a casa Strawberry?- domandò il moro.

-Si perché?-

-Dato che faccio la stessa strada, ti va se ti accompagno?-

-Certamente!!  Emm … ma …-

-Non preoccupatevi per me … volevo giusto andare a fare una passeggiata nel parco … ci vediamo domani a scuola- disse Ghish andandosene indifferente.

-Va bene … allora a domani!- disse Strawberry, ma ormai il ragazzo aveva preso a camminare verso il parco.

Mentre i due fidanzati tornavano a casa mano nella mano, Ghish era arrivato al parco Inohara.

Si stava veramente bene la sera … c’era quell’aria fresca che ti muoveva dolcemente i capelli, ma non troppo da sembrare fastidiosa …

L’alieno si era fermato davanti alla fontana centrale del parco, chiudendo gli occhi, assaporando tutta quella pace e serenità che di giorno era quasi impossibile trovare … Ormai era calato il sole, ma a lui non importava, perché voleva godersi quel momento in solitudine, con quel fresco venticello primaverile che gli dava un po’ di compagnia.

A interrompere quel momento di tranquillità, fu una presenza strana che Ghish conosceva bene … ma non si scomodò più di tanto, aprì piano piano i suoi occhi ambrati, ma non si agitò né si voltò, come se non avesse paura.

(Nda: musica di sottofondo, se finisce rimetettela da capo http://www.youtube.com/watch?v=C66uRUSe9WY&list=PL71D3120EC8C53F4D&index=7&feature=plpp_video)

-Ti vedo bene Ghish … davvero sembri esserti ripreso quasi del tutto dal tuo stato d’animo precedente … -

-Dimmi cosa vuoi e facciamo la finita … non voglio che mi disturbi quando sono per i fatti miei-

-Ma guarda come risponde il signorino … tanto so che in realtà ci soffri … dovresti saperlo anche tu no? “Dimentica tutto Strawberry” … certo … è lei che deve dimenticare non tu … - disse Hisaki imitando la sua voce quando pronunciò “Dimentica tutto Strawberry”.

-Smettila Hisaki!!! Fatti gli affari tuoi!! Io non provo più niente per Strawberry!!- urlò Ghish girandosi con rabbia, mentre il suo nemico era sospeso in aria divertito nel vedere la sua rabbia crescere.

-Ahahahah ma guarda come ti sei ridotto!! Sei più umano di quanto non lo fossi già …-

-Io non sono mai stato umano!-

-Certo non con l’aspetto … ma i tuoi sentimenti sono divenuti come i loro!! Adesso hai anche il loro aspetto … ma guardati … mi vergogno del fatto che siamo della stessa specie …-

-Non è vero …-

-Ti stanno trasformando Ghish! Stanno cercando di mutarti in un essere umano … tra non molto avrai anche le loro abitudini quotidiane … Vogliono condizionarti, ti stanno facendo il lavaggio del cervello lo capisci!!-

-Smettila Hisaki! Stai dicendo un sacco di menzogne!!-

-Ricordati di quello che sei Ghish … e ricordati di quello che ti hanno fatto gli esseri umani!-

-Non so di cosa tu stia parlando …-

-La tua cara “amica” Strawberry ti ha respinto più volte … e quel ragazzo, Mark, che ti ha quasi ucciso quando si è trasformato nel cavaliere blu … dammi retta Ghish lascia perdere questa pazzia e unisciti a me!  Riprendiamoci il nostro pianeta d’origine!-

-No … ho preso la mia decisione … -

-Sei davvero sicuro della tua decisione? … Non vorresti vendicarti? Invece di dare retta a quel Ryan, che neanche sopporti, e alle tue amiche Mew Mew … unisciti a me e riprenditi quel che ti appartiene!-

-Ho fatto una scelta e non intendo cambiare …-

-Ti piacerebbe riavere la tua cara bambolina tutta per te? Senza che quell’insulso verme di Mark ti intralci? Non vorresti vivere una vita felice insieme alla tua micetta? Credimi Ghish, avrai tutto questo se ti schieri dalla mia parte … è una promessa che ti faccio … io voglio solo aiutarti … - e mentre diceva questo Hisaki porse la mano a Ghish, nella speranza che potesse stringerla, per formare un alleanza contro le Mew Mew e riprendersi il pianeta che era di loro proprietà.

-Va via Hisaki!! Non farti più vedere! Non cercare di tentarmi e soprattutto … non mettere in mezzo Strawberry!! A me lei non interessa più … può vivere la sua vita, io le ho promesso che non la intralcerò più …- e mentre lo diceva, Ghish diede uno schiaffo deciso sulla mano di Hisaki, dato che non avrebbe mai e poi mai stretto un alleanza con lui.

-Tzè … come vuoi mio caro Ghish … hai perso un occasione unica … ma sappi che io voglio solo fare in modo che gli umani non ti influenzino … hanno portato via il nostro pianeta e non ci sono scuse per loro …-

-Tranquillo so badare a me stesso!-

Detto questo Hisaki scomparve nel nulla.

(Nda: levate pure la musica di sottofondo)

Ghish rimase per un attimo lì impalato fissando il vuoto, pensando a quello che gli aveva detto Hisaki … si stava davvero tramutando in un umano? 

No! Hisaki voleva solo tentarlo e farlo deviare dalla sua missione … non doveva pensare a quelle stupidaggini.

Così s’incammino verso il caffè, cercando di dimenticare l’accaduto.

Appena entrò le luci erano già spente, erano tutti a dormire compresi i suoi fratelli. Entro nella sua stanza, si cambiò e si mise a letto, ma non aveva sonno.

(Nda: musica di sottofondo fino alla fine del capitolo e se finisce, rimettetela da capo http://www.youtube.com/watch?v=vdk_76z38bA)

 

Pensava … ma a cosa? A Strawberry? Alle parole di Hisaki?

Non esattamente …

Anzi non proprio pensava … ma ricordava.

La sua memoria era andata indietro nel tempo fino a due anni prima …

Ricordava quando aveva visto per la prima volta Strawberry da trasformata, nella scuola media dove andava Lory, ma li lui si era solo limitato in un piccolo ghigno, che forse lei non aveva neanche notato …

Il giorno dopo … quello non lo dimenticherà mai … quando per la prima volta aveva toccato le sue labbra in bacio appassionato e allo stesso tempo improvviso … ricordava perfettamente quell’avvenimento e l’emozione che era cresciuta dentro di lui in quel piccolo istante … ma purtroppo aveva quasi dimenticato il sapore di quelle labbra così candide e innocenti … avrebbe voluto ricordare, ma quel ricordo ormai era lontano …

Ricordava anche quello spiacevole avvenimento, quando il suo chimero aveva quasi ucciso Mark, e la sua bambolina era paralizzata sia per la paura che morisse soffocato, ma anche perché il chimero le aveva bloccato le gambe e le braccia. Ricordava che era li pronto per assaporare una seconda volta il dolce sapore di quelle labbra, ma quell’insulso verme li aveva interrotti, urlando a Strawberry di non farlo … così lei subito scagliò via Ghish riuscendo a liberarsi, salvando il suo innamorato.

*Flashback*

-Tu devi essere pazzo!! Noi due non siamo fatti l’uno per l’altra! Non avresti dovuto fare del male a Mark … Me la pagherai, non mi arrendo davanti a quelli come te!!-


Queste erano le parole amare che Ghish ricordava … per lui era una pugnalata al cuore, una pugnalata così profonda e dolorosa che questo lo spinse a odiare ancora di più Mark … lui … lui voleva solo “cercare” di rivelare i suoi sentimenti … forse lo aveva fatto nel modo sbagliato, è vero non era mai stato bravo in queste cose … inoltre era un alieno, non poteva capire il modo di fare degli esseri umani.

Anche se lui sapeva che tra lui e Strawberry non sarebbe potuto funzionare niente, non era il caso di dirglielo in modo così diretto … lui lo sapeva bene, che un alieno e un essere umano non sono fatti l’uno per l’altra e non sono destinati a stare insieme … ma il fatto che Strawberry glielo aveva detto in modo così esplicito, questo lo faceva star male terribilmente, anche se non lo dava a vedere.

Un altro ricordo, era quando sorprese Strawberry per strada cercando di costringerla a venir via con lui.


*Flashback*

-Sono venuto per portarti via con me … - 

Strawberry prese a correre ma invano, dato che subito dopo si ritrovò davanti a un vicolo cieco. 

-Che peccato … è un vicolo cieco. Avanti non fare storie, vieni via con me!- 

-Scordatelo!-

-Obbedisci! Opporti non ti serve a nulla … ho preso una decisone e non torno indietro!  … sono venuto qui appositamente, non mi piace fare viaggi a vuoto!-

-Lasciami in pace! Ho una cosa importante da fare e non voglio perdere tempo con le tue sciocchezze!-

-Non è una sciocchezza portarti via con me … e non metterti a urlare. Avanti vieni via con me … non aver paura.-

 

Ricordava con quanta insistenza aveva cercato di portare via Strawberry, l’aveva implorata, eppure nonostante quel giorno si fosse in un certo senso “dichiarato”  ………


*Flashback*

-Ormai dovresti saperlo … Strawberry, ho fatto tutta questa strada per parlarti del nostro futuro. Vivremo soli io e te, senza che nessuno ci dia fastidio, non dovrai più combattere.-

-Di cosa stai parlando Ghish? Io non ti capisco … non ti capisco proprio …-

-Non importa forse è meglio così, col tempo mi capirai e mi apprezzerai.-

-Smettila io non voglio avere niente a che fare con questa storia, hai capito!-

-Non te ne pentirai. E’ inutile opporre resistenza … il tuo cuore sa di cosa sto parlando … -

 

……… eppure, non era servito a nulla. Tutti i suoi sforzi erano andati a monte, in realtà Strawberry non aveva mai provato nulla per lui, lo considerava solo un nemico. Lei non sapeva che lui avrebbe dato la vita pur di salvarla, ed è proprio quello che fece nell’ultima battaglia.

 
*Flashback*

-Sai Strawberry … in fin dei conti sono fortunato, me ne vado fra le tue braccia … addio per sempre …-  … -Stai piangendo per me Strawberry?-

-Ascoltami bene … prima di andarmene voglio dirti una cosa … i-io … io … -

 

In quell’istante avrebbe voluto dirle “ti amo” … ma non ne aveva neanche avuto il tempo, che cadde a terra ormai senza vita …

Quando però l’acqua cristallo, lo aveva fatto rivivere, avrebbe potuto dirglielo, ne aveva tutto il tempo adesso. Ma non lo fece … perché sapeva che anche se glielo avesse detto, non sarebbe servito a nulla, non lo avrebbe mai ricambiato … non sarebbero mai stati insieme, e non avrebbero mai avuto una vita felice insieme.

Non ne poteva più … forse Strawberry aveva ragione … ricordava che era talmente ossessionato da lei, che era diventato completamente pazzo. Non pensava ad altro, sempre e solo Strawberry, era il suo chiodo fisso. Lo aveva respinto in tutti i modi, e lui era come una marionetta nelle mani di un burattinaio, era impazzito, non aveva più controllo di sé.

Non voleva che andasse a finire così … forse avrebbe potuto ricominciare da capo senza Strawberry.

Erano cambiate così tante cose in quei due anni … Ghish si sentiva diverso, quando vedeva Strawberry non aveva la stessa reazione di due anni prima … ma meglio così.

Il suo nuovo obbiettivo era di dimenticare tutti i suoi ricordi, sia dolci che amari, tutto, doveva dimenticare tutto se voleva ricominciare. Adesso l’unica cosa da fare era iniziare una nuova vita come si deve, portare a termine la sua missione, e far si che Mark e Strawberry potessero vivere felici. La cosa più difficile da dimenticare, forse era il rancore per Mark, ma doveva farlo se voleva stare bene.

Era davvero quello che voleva? Era davvero deciso a dimenticare? Non si sa … e non lo sapeva neanche lui … ma se si dimenticava di tutto, sarebbe stato meglio per lui e per gli altri.

E dopo questa riflessione, Ghish si addormentò nel suo letto, sognando ancora un ultima volta il suo primo bacio, con la sua bambolina, dopo di che, avrebbe ricominciato lasciandosi tutto alle spalle.

Angolo Autrice: Ciao a tutti!!!
Allora ... prima di tutto voglio scusarmi per non aver mantenuto la mia promessa di aggiornare prima, visto che era appena iniziata l'estate ... purtroppo però ci sono stati un sacco di problemi, e non ne ho avuto il tempo. Inoltre, ironia della sorte, l'ispirazione decide di risvegliarsi proprio adesso che siamo quasi alla fine -.-''
Credetemi, sono molto dispiaciuta ma devo dire che mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo, soprattutto la parte del dialogo tra Hisaki e Ghish e anche la parte dove c'è quell'infinità di flashback uno dietro l'altro ^^''
Scusate se ci sono tutti questi flashback (presi dalle puntate tra l'altro ...) ma volevo rendere chiara l'idea dei ricordi di Ghish che lo perseguitano da anni ... 
Ho cambiato "modalità scrittura" (termine inventato da me per far capire che ho cambiato modo di scrivere) e invece di scrivere tutto di fila, da questo capitolo in poi, andrò a capo quando c'è qualche dialogo, in modo che sia più chiaro da leggere :)
(infatti se andate a vedere, ho modificato apposta anche i capitoli precedenti ^^) 
Spero che questo capitolo vi piaccia e mi raccomando recensite!!
Come sempre ringrazio le mie fan che recensiscono sempre come:
RainbowColor
Selene6
Stella_Jhonson
pampa98
misterygirl
lena21
XxMewNekoxX
Vi ringrazio tantissimo!! E al prossimo capitolo!! (che spero arrivi in meno tempo di questo -.-'')
kiss by Dreamer <3

 

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Capitolo 7
*** Un potere insolito ***


Un potere insolito


-Come hai potuto fare una cosa del genere?? Dico, perché non ragioni mai prima di fare le cose!!- lo rimproverava Akio.

-Pff … come se avessi fatto chissà che cosa … - rispose Hisaki indifferente, mentre era appoggiato ad una parete.

I due alieni erano riusciti a trovarsi una sorta di “base segreta”. Questa base però non era sulla Terra, ma bensì in un'altra dimensione: i due infatti, unendo anche i poteri dell’acqua cristallo, avevano creato un'altra dimensione dove potevano studiare i loro nemici, e allo stesso tempo nascondersi da essi.

Era simile alla dimensione aliena dove si trovavano Ghish, Pai e Tart due anni prima, ma Hisaki e Akio erano stati più organizzati, perché il loro laboratorio era al chiuso e per accedervi ci volevano le impronte digitali dei due alieni, in modo che, se fosse entrata qualche spia, non avrebbe trovato niente di interessante riguardo loro.

Quando Hisaki fece ritorno alla dimensione, trovò Akio nel laboratorio che era furibondo:

-Lo dici come se fosse una cosa da niente!!- continuò arrabbiato Akio.

-Infatti! Non era niente di che … avrei potuto ucciderli subito, senza pensarci due volte!-

-Non è questo il punto!!-

-E allora perché ti scaldi tanto?-

-Se vogliamo compiere la missione, dobbiamo compierla nel modo giusto!-

-Ma mi spieghi perché sei così arrabbiato?? Cosa ho fatto!?-

-Hai tentato di rapire uno dei nemici! E li hai attaccati due volte con dei chimeri! Questo secondo te è niente?? Non puoi sfruttare i poteri dell’acqua cristallo senza neanche saperne le conseguenze! E come se non bastasse, loro sanno già della nostra esistenza e chi sei tu … così se prima potevamo fargli un attacco a sorpresa, ora non ne abbiamo più la possibilità!! Come sempre hai la brutta abitudine di agire d’impulso … e non sei neanche riuscito a cogliere informazioni utili …-

-Va bene forse ho qualche colpa ma … qualche informazione sono riuscito a trovarla … -

-Potevi dirlo prima … avanti cosa hai trovato di interessante?-

Hisaki fece una risatina soddisfatta, poi iniziò a spiegare le informazioni che aveva trovato.

-Sembrano chiamarsi Mew Mew … so che una di loro si chiama Strawberry, li ho spiati molto a lungo sai … -

-Tutto qui?? Potevi sforzarti di più!!-

-Senti non è mica facile stare lì a spiarli da solo … e poi dopo un po’ iniziavo ad annoiarmi … -

-Sei proprio incorreggibile … - sospirava Akio.

-Non preoccuparti … anche se non sono riuscito a ricavare così tante informazioni ce la faremo … siamo noi in vantaggio-

-Si ma non dobbiamo agire d’impulso come hai fatto tu! Dobbiamo elaborare una strategia … -

-Adesso però sono stanco … ho lavorato molto in questi giorni, quindi me ne vado in camera … -

-Vai … tanto qui non servi a nulla … -

E detto questo, Hisaki fece per andarsene, poi però si girò all’improvviso: probabilmente si era dimenticato di dire qualcosa ad Akio …

-Ah! Akio … ce una cosa che non ti ho detto …-

-Cosa?-

-Ghish, Pai e Tart sono sulla Terra, e collaborano con loro … -

-Che cosa?? Stai scherzando??!!-

-Nient’affatto … quei tre ingrati stanno collaborando con il nemico contro di noi … -

-Perché non lo hai detto prima!!!??? Quei tre possono essere una minaccia … dobbiamo stare all’erta … sono pericolosi e se non facciamo attenzione rischiamo anche di fallire … -

-Tranquillo Akio … ce la faremo … ho già trovato l’anello debole della questione … -

-Chi sarebbe?-

-Non ne sono ancora sicuro … quindi te ne parlerò quando avrò le idee chiare … -

E detto questo Hisaki si allontanò con un ghigno malvagio.

Intanto Akio rimase nel laboratorio.

-Um … Mew Mew … non riuscirete a vincere … -

**********

Ghish si alzò dal letto di scatto, come se avesse avuto un incubo.

L’alieno si massaggiò le tempie, cercando di dimenticare quello che aveva sognato.

Guardò la sveglia per controllare che ora era.

Le 6:30 … era presto, ma ormai l’alieno aveva perso il sonno e decise di non riaddormentarsi più.

Si affacciò dalla finestra, e notò che il sole stava già iniziando a sorgere. Era un alba bellissima, molto più bella di quella che vedeva solitamente dal suo pianeta. Chissà cosa stava succedendo lì … il solo pensiero che la sua casa era divenuta come due anni prima, questo lo addolorava.

Per scacciare via quegli orribili pensieri, l’alieno decise di andarsi a fare una doccia.

Così si diresse in bagno, e una volta dentro, si chiuse la porta a chiave dietro di se.

Si guardò allo specchio, e notò che era di nuovo un alieno. Ryan aveva detto che se si concentravano sul loro aspetto originale, sarebbero tornati normali. Forse aveva sognato di essere di nuovo un alieno, e così si trasformò di conseguenza mentre dormiva. Doveva considerarlo un pregio, dal momento che se si fosse dimenticato di ritrasformarsi prima delle 24 ore, sarebbe rimasto umano per sempre.

Quando l’alieno si risvegliò dai suoi pensieri, diede un occhiata alla doccia, che fortunatamente non ci mise molto per capire come si usava, dal momento che sul suo pianeta non c’erano strutture del genere. Lì avevano altri modi per lavarsi, ma siccome sapeva che sulla Terra tutti usavano quel metodo, allora decise di adottarlo anche lui.

A quel punto però gli tornò in mente la frase di Hisaki:

*Flashback*

-Ti stanno trasformando Ghish! Stanno cercando di mutarti in un essere umano … tra non molto avrai anche le loro abitudini quotidiane … Vogliono condizionarti, ti stanno facendo il lavaggio del cervello lo capisci!!-

Se si stesse davvero trasformando in un umano?

No!! Non doveva pensare a quello che gli aveva detto Hisaki, altrimenti si sarebbe fatto condizionare dalle sue idee stolte. Lui era un alieno e sarebbe rimasto un alieno, doveva per forza adottare i loro metodi però, se voleva vivere con loro, ma comunque non avrebbero cambiato ciò che era in origine. Scosse la testa per cacciare via quella frase, e non ci pensò più.

Dal momento che Ghish era abituato a dormire a torso nudo, si spogliò di tutto il resto ed entrò nella doccia.

Mentre l’acqua cristallina scorreva sul suo corpo ormai bagnato, nella sua mente vagavano tanti ricordi pronti per essere dimenticati. Non era ancora sicuro del tutto della sua scelta, ma lo fece lo stesso. Si! Ora l’unica cosa che contava era il suo pianeta.

Erano piacevoli quelle gocce d’acqua fresca … l’alieno aveva un aria cupa ma non era triste. Forse quella mattina non era di ottimo umore … sperava davvero che arrivasse qualcosa, qualsiasi cosa, che potesse cambiare la sua vita …


Forse però chiedeva troppo … era incredibile quante cose gli passavano per la testa in quel momento, mentre il suo corpo veniva rinfrescato e lavato, ma era inutile pensarci dato che non avrebbe mai trovato una soluzione.


Finito di farsi la doccia, l’alieno si diresse in camera sua con un asciugamano situato all’inizio del bacino, in modo da coprirsi, e portò con se un altro asciugamano per asciugarsi i capelli.

Una volta in camera sua, iniziò ad asciugarsi i capelli, ma non sapendo che poteva usare il phon, li asciugò strofinandoli delicatamente con l’asciugamano che aveva portato con se. Dopo iniziò a vestirsi per andare a scuola e prima di uscire dalla sua stanza, effettuò la sua trasformazione per diventare umano.

Le 7:30. Tra mezz’ora doveva entrare a scuola …

Uscì dal caffè e si avviò verso l’istituto con tutta calma. Una volta arrivato si accorse che, come sempre, Strawberry non era ancora arrivata …

Sarebbe dovuto andare a prenderla fino a casa?  No … che gli importava tanto? Se arrivava in ritardo erano solo fatti suoi …

La campanella suonò e Strawberry non era ancora arrivata … finche poi vide una buffa ragazza con i codini rossi che correva a tutta velocità per arrivare puntuale. Ghish accortosi di Strawberry,  si voltò e l’aspetto mentre si divertiva a guardarla correre.

-Finalmente sei arrivata eh … - disse l’alieno sorridendo non appena la ragazza lo raggiunse.

-… Scusa … non mi è … suonata la sveglia …- disse Strawberry con il fiatone.

-L’avevo capito sai! Ahahah sei proprio incorreggibile!- disse ridendo Ghish.

Strawberry era leggermente stranita: Ghish rideva come se la sera prima non fosse successo niente … come se la loro conversazione non fosse mai avvenuta …

-Beh entriamo altrimenti ci beccheremo una bella lavata di capo!- continuò Ghish.

La ragazza annuì senza aggiungere parola, e prese a camminare insieme al ragazzo.

Entrati in classe:

-Guardate è arrivato!!- esclamò una ragazza della classe.

Un gruppo di ragazze corsero subito da Ghish, contente più che mai del suo arrivo, senza calcolare minimamente Strawberry.

-Aaaaah!! Kaito sei arrivato finalmente!- esclamarono in coro.

-Salve ragazze!- disse sorridendo Ghish.

-Senti ma è vero che lavori al Caffè Mew Mew???-

-Si … sono stato assunto da poco-

-Cavolo sul serio!!! Allora verrò sicuramente a trovarti!!-

-Vengo anche io!!-

-Anche io, anche io!!-

-Eih!! Ci sono pure io!!-

-Su non litigate. Potete venire tutte- disse con un sorriso smagliante l’alieno.

-Aaaaaah!!! Ci ha detto che potremmo venire tutte!!!-  esclamarono in coro le ragazze.

-Ahahah certo! Sono felice di essere stato accettato così velocemente da voi ragazze-

-Certo perché tu sei meraviglioso!!!- urlarono di nuovo le ragazze in coro.

-Bene … adesso se non vi spiace vado a sedermi-

-Vai pure Kaito!!!- dissero le ragazze in un terzo coretto, con gli occhi lucidissimi.

Ghish andò a sedersi dietro a Strawberry, che nel frattempo si era già sistemata nel banco.

-Hai molte ammiratrici a quanto vedo- disse Strawberry girandosi.

-Si! Non pensavo di poter diventare così popolare … - disse Ghish leggermente soddisfatto.

La lezione era cominciata. Come sempre Strawberry stava ronfando sul banco, mentre Ghish era in preda al sonno.

Ad un certo punto qualcosa distolse la mente di Ghish, che in quel momento era assorto tra i suoi pensieri. Guardò fuori dalla finestra e vide avvicinarsi verso la scuola, quella che sembrava un aquila di dimensioni gigantesche.

-A TERRA!!!!- gridò Ghish.

Tutti i compagni, compresa l’insegnante, si buttarono a terra, e l’aquila andò a finire proprio contro la scuola, rompendo tutti i vetri delle finestre.

In pochi secondi, il panico era tra gli studenti e gli insegnanti, che tentavano di riordinare le classi per scappare alla svelta.

-Ghish! E’ sicuramente un chimero!- disse Strawberry avvicinandosi a lui.

-Si! Dobbiamo trasformarci alla svelta!-

-Ma … possono vederci … non possiamo …-

-Fa come ti dico!! Altrimenti potremmo rimetterci la pelle anche noi!- disse Ghish prendendo per mano Strawberry, per poi correre via con lei, in modo da raggiungere un posto dove non potessero vederli trasformarsi.

Mentre correvano però, arrivò Mark:  -Strawberry dove stai andando! Non vedi che stanno scappando tutti!!- disse il ragazzo preoccupato.

-Mark … è complicato … ti spiegherò più tardi!- disse la rossa, per poi scappare via insieme a Ghish.

I due scapparono, mentre Mark li osservava preoccupato per la sua amata.

-Eccoci questo punto è perfetto, non c’è nessuno- disse Ghish entrato in un aula completamente vuota, mentre il resto della scuola stava scappando in preda alla paura.

Ma prima che potesserò iniziare la trasformazione, si sentì una scossa improvvisa, seguita da un urlo femminile agghiacciante.

-Qualcuno è in pericolo!- disse Strawberry allarmata.

-Vado a vedere chi … tu intanto trasformati e inizia a combattere, torno tra un minuto!- disse Ghish per poi scappare via.

Il ragazzo corse come una furia tra i corridoi della scuola, cercando la ragazza che emise l’urlo.

-Dove sei?? Rispondi!!- urlava Ghish cercando la ragazza in pericolo.

-Aiutooooooo!!!!- continuava ad urlare la ragazza misteriosa.

Dopo una lunga corsa per il corridoio del piano, Ghish sentì la voce provenire oltre una porta chiusa.

-Non preoccuparti ora ti libero!!-  disse Ghish rassicurando la ragazza.

Cercò di aprire la porta ma era chiusa, così diede diverse spallate ad essa, nel tentativo di aprirla, ma niente, la porta non si apriva. Alla fine, stufo di quella maledetta porta che non si decideva ad aprirsi, le diede un calcio deciso buttandola giù.

Oltrepassata la soglia, Ghish vide una ragazza impaurita tutta rannicchiata per terra. Ghish si avvicinò ad essa cercando di rassicurarla.

-Kaito Ikisatashi … sei tu?- domandò la ragazza.

Non erano della stessa classe, ma probabilmente aveva sentito parlare di lui, dato che nella scuola giravano molte voci sull’affascinate Kaito Ikisatashi.

-Che fai ancora qui? Cosa ti è successo?- domandò l’alieno.

-Mi sono fatta male … non riesco a camminare …- disse la ragazza mostrando una grande ferita lungo la gamba.

-Non aver paura, adesso ti faccio uscire- disse Ghish prendendola in braccio.

Il ragazzo iniziò a correre verso l’uscita, e quando la raggiunse, trovò un gruppo di insegnanti che controllavano se tutti gli alunni erano usciti dalla scuola.

Intanto erano arrivati anche alcuni soccorritori che aiutavano i feriti, così Ghish si rivolse proprio a uno di loro.

-Aiutatela per favore, è ferita-

I soccorritori presero la ragazza per medicarla, dopo di che Ghish scomparve rientrando dentro la struttura, che sembrava stesse per crollare.

Corse più che mai per raggiungere Strawberry, sperando che non le fosse successo niente.

Arrivato nell’aula dove aveva lasciato la ragazza dai codini rossi, la vide trasformata che tentava di combattere contro il chimero.

-Finalmente sei arrivato … questo chimero sembra più potente che mai …- disse Mew Berry.

-Scusa se ci ho messo tanto … tranquilla ora sono pronto!-

Così Ghish effettuò anche lui la sua trasformazione, diventando l’alieno dalle orecchie a punta, armato di sai.

-Bene bene bene … ma guarda chi si vede … il mio migliore amico Ghish! Quanto tempo eh …- disse una voce misteriosa.

-Fatti vedere Akio non mi fai paura!!- urlò con decisione l’alieno.

Akio così decise di farsi vedere.

-Salve mio caro Ghish … che succede? Adesso ti allei anche con il nemico?- domandò Akio con un sorriso beffardo.

-Come mai solo? Tuo fratello era troppo occupato a farsela sotto??- domandò Ghish tentando di cambiare discorso.

-Sbagliato mio caro Ghish … credi davvero di farmi paura?- disse Hisaki arrivandogli all’improvviso da dietro, e puntandogli una spada dietro la schiena.

-Ghish attento!!!- gridò Mew Berry, ma subito dopo venne attaccata dal chimero, (che in quel momento stava volando fuori dalla finestra) e la scaraventò al muro dell’aula.

Ghish però aveva sentito l’avvertimento, e prontamente si voltò di scatto attaccando Hisaki con uno dei suoi sai. Questo però evitò il colpo, e cercò di colpire una seconda volta il suo rivale. Ma Ghish riuscì a parare il colpo appena in tempo, e tentò ancora di colpirlo.

Mew Berry si rialzò dopo l’urto: -G-Ghish … -

-Non preoccuparti per me Strawberry!! Tu occupati del chimero!- disse Ghish impegnato a combattere con l’alieno dai capelli color carbone.

Strawberry si alzò in piedi e andò sul bordo della finestra, in modo da combattere meglio contro il chimero, che in quel momento continuava a volarle davanti.

-Fiocco di luc…-  non riuscì a pronunciare del tutto la formula che Akio lanciò una specie di sfera nera contro il suo scettro a forma di cuore, facendolo precipitare.

-Non riuscirai a sconfiggere il mio chimero!- gridò Akio.

In quel momento l’alieno, prese la sua sfera nera (che nel momento in cui era stata scagliata verso Strawberry, era rimbalzata tornando dal suo proprietario) e la divise in due, le due metà della sfera si stavano illuminando di un blu notte, così Akio, capendo che era il momento buono, riunì nuovamente con più forza le due parti della sfera, e da questa uscì uno spruzzo d’acqua talmente potente che butto a terra Strawberry facendola precipitare.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!-  Strawberry precipitava sempre più velocemente, finche due braccia non la presero.

Strawberry, che fino a due secondi prima aveva gli occhi chiusi per lo spavento, aprì gli occhi e si ritrovò tra le braccia di un alieno a lei familiare. Quest’ultimo la posò delicatamente a terra, assicurandosi che non si facesse male.

-Stai bene?- domandò Ghish.

-Si … grazie per avermi salvato … - lo ringraziò Strawberry.

Ghish aveva posato Strawberry proprio vicino a dove era caduto il suo scettro, così lo recuperò in fretta pronta ad attaccare.

-Ma che carini! Mi fate quasi pena … - disse Akio con disprezzo.

-A me invece non fanno pena per niente … eliminali chimero!!- gridò Hisaki incitando il chimero ad attaccare.

L’aquila si stava avvicinando, ma avvenne qualcosa di insolito: i sai di Ghish erano avvolti da una strana luce azzurrina.

-Che succede?- domandò Strawberry.

-Io … io non lo so!- disse Ghish poco convinto.

Anche Hisaki e Akio erano stupiti, ma Ghish sembrava sapere cosa stava succedendo …

Così l’alieno incrociò i suoi sai, pronto a scagliare contro il chimero una sfera di energia per annientarlo.

La sfera di energia che si creò era molto più luminosa, molto più grande e molto più potente di quelle che Ghish creava in passato. La sfera di energia era talmente potente e luminosa, che Hisaki e Akio si coprirono la vista con le braccia, e dopo che Ghish la scagliò contro il chimero, questo venne neutralizzato all’istante.

L’alieno dai capelli verdi richiamò una boccetta dal nulla, e raccolse la goccia luminosa che stava cadendo dal punto dove era sparito il chimero.

-Ma bravo … vedo che non hai perso il tuo potere … - disse Akio.

-Torneremo presto Ghish … e tu sarai costretto a schierarti dalla nostra parte!- continuò Hisaki, che poi sparì improvvisamente insieme a suo fratello.

Dopo aver chiuso la boccetta, Ghish tornò umano e mise la boccetta nella tasca della sua divisa, poi si voltò e fece per andarsene.

Anche Strawberry tornò normale. Era ancora sconvolta per il grande potere che avevano sprigionato i sai di Ghish, così gli chiese:

-Ghish … posso chiederti una cosa?-

Il ragazzo si fermò e dopo essersi voltato camminò verso Strawberry. Quando le fu abbastanza vicino le rispose.

-Dimmi pure … -

-Come hai fatto a sprigionare tutta quella potenza? … se ricordo bene … non hai mai creato una sfera di energia tanto potente … e poi i tuoi sai si sono anche illuminati … che significa? Tu … tu lo sai vero?-

L’alieno sorrise come per dare conferma che lui in realtà sapeva del perché i suoi sai si erano illuminati e avevano sprigionato tutta quell’energia.

-Strawberry … non posso raccontarti ogni minimo dettaglio dei miei poteri … se è successo, non è successo per caso, posso dirti solo questo-

Ghish se ne stava andando, lasciando una Strawberry immobile e delusa per la sua risposta. Ad un certo punto però si fermò e disse:

-Ricorda solo … che c’è un motivo per tutto. Quando sarà il momento saprai di più … -

E detto questo continuò a camminare. Erano caduti dalla finestra del terzo piano, ed erano atterrati dietro alla scuola, così per arrivare all’ingresso Ghish dovette aggirare l’istituto.

Arrivato dall’ingresso, tutti gli insegnanti accorsero da Ghish preoccupati   -Kaito Ikisatashi!! Finalmente ti abbiamo trovato, ma dov’è la signorina Momomiya?- domandarono preoccupati.

-Eccomi!!- Disse Strawberry correndo dagli insegnanti.

-Non preoccupatevi stiamo bene, ci siamo solo riparati sul retro della scuola- li rassicurò Ghish.

Gli insegnati adesso erano sollevati, e diedero il permesso agli alunni, che erano rimasti nell’atrio fino a quel momento, di tornare alle loro case.

Tutti si dileguarono, la scuola era ridotta malissimo a causa del chimero che aveva distrutto tutto.

Un ragazzo moro corse verso Strawberry: 

-Finalmente ti ho trovata! Non cercare mai più di fare una pazzia del genere, mi hai capito??- disse Mark leggermente arrabbiato.

-Si Mark scusa … ma non preoccuparti io sto bene … -

Detto questo Mark si buttò tra le braccia di Strawberry, e i due piccioncini si abbracciarono appassionatamente in presenza di Ghish. Un certo alieno dai capelli verdi però non aveva voglia di fare il terzo incomodo … così iniziò a camminare per andarsene.

Mentre proseguiva per la sua strada, Ghish venne fermato da una ragazza che lo chiamò a gran voce.

(Nda: musica di sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=OO8vQbW83O0&feature=bf_next&list=PL71D3120EC8C53F4D se finisce rimettetela da capo)

-Kaito! Eih Kaito aspettami!!!-

Ghish si girò e notò che la ragazza che lo stava chiamando, correva verso di lui.

Quando le arrivò davanti, finalmente la riconobbe: era proprio la ragazzina in pericolo che aveva salvato prima.

-Oh ciao! Tutto apposto? La gamba ti fa ancora male?-

-Tranquillo, vedi mi hanno fasciata!- rispose con un gran sorriso alzando leggermente la gamba per mostrarla a Ghish.

Era una ragazza davvero incantevole … aveva lunghi capelli biondi e mossi, e i suoi occhi erano verdi smeraldo. Ghish ne rimase quasi incantato mentre la fissava.

-Emmm … io mi chiamo Nako … Nako Ichinose … e sono dell'ottava classe- si presentò la biondina.

-Quindi hai solo 14 anni! Sembri molto più grande- disse Ghish sorridendo.

-Beh tu sai già come mi chiamo … sono Kaito Ikisatashi e sono della nona classe-

-Quindi hai 15 anni! Sai anche tu sembri più grande- disse Nako sorridendo.

-A dire la verità ho già 17 anni … - disse Ghish mettendosi una mano dietro alla testa.

-Ma allora … sei stato bocciato!- dedusse Nako.

-Beh … si … due volte … e visto che sono qui a Tokyo da poco, i miei hanno voluto farmi iniziare da dove ero rimasto, anche per ambientarmi meglio-

-Ah capisco-

In realtà Ryan e Kyle avevano messo Ghish nella stessa classe di Strawberry, nonostante fosse più grande di lei, altrimenti chissa cosa avrebbe potuto combinare in classe da solo. Ovviamente però non poteva raccontare a Nako tutto ciò, altrimenti avrebbe scoperto il suo segreto.

-Sei nella classe di Strawberry Momomiya vero?- domandò Nako.

-Beh si … perché?-

-Era per chiedere … sai alcune ragazze non la sopportano, solo per il fatto che si è fidanzata con il ragazzo che fino a un po’ di tempo fa era considerato il più attraente della scuola-

-Intendi Mark?-

-Si! … a dire la verità, piaceva anche a me … ma lui ha preferito Strawberry. Ci sono rimasta un po’ male a dire la verità … oh! Scusa non volevo annoiarti con le mie sciocchezze!-

-Ma no! Nient’affatto! Non mi annoi per niente. Anzi mi dispiace molto … sai ti capisco perfettamente-

-Beh non preoccuparti … non si può costringere una persona che non ti ama ad amarti … se avessi costretto Mark a stare con me, avremmo sofferto entrambi … io perché non avrei ricevuto il suo amore, e lui perché non sarebbe stato con la persona che riteneva giusta. Se è innamorato di un'altra, non posso farci niente- disse Nako sempre sorridente.

A quelle parole Ghish s’illuminò. Fino a due anni prima, voleva che Strawberry stesse con lui ha tutti i costi, ma non pensava alle conseguenze. Nako aveva ragione: una persona che non ti ama è inutile costringerla ad amarti … si soffrirebbe e basta.

-Adesso però Mark non è più considerato molto … - continuò Nako.

-E come mai?- domandò Ghish curioso.

-Beh ora ci sei tu-

-Io? Non capisco … - disse Ghish confuso.

-Ora in tutta la scuola, non si fa che parlare di te … sei molto ammirato, molto più di quanto lo era Mark-

-Ma … sono qui solo da un paio di giorni … -

-Le voci si spargono velocemente … ogni ragazza vorrebbe essere tua, sia le ragazze di prima che quelle dell’ultimo anno-

-Wow … non avrei mai immaginato di essere così popolare!-

-Lo sei eccome! Io mi accontento di esserti amica però … sai non sono il tipo da correre dietro ad ogni ragazzo carino … - disse Nako arrossendo un pochino e abbassando lo sguardo.

-Non preoccuparti. Dopo averti salvata, mi fa piacere che tu voglia essere mia amica-

I due si guardarono a lungo negli occhi, finche non vennero interrotti da una buffa ragazza che correva verso di loro. Era Strawberry che fino a due minuti prima era rimasta da sola con Mark, così si mise a correre per raggiungere l’alieno che non l’aveva aspettata.

(Nda: togliete pure la musica di sottofondo)

Arrivata nel punto dove i due ragazzi stavano chiacchierando, Strawberry si appoggiò alle sue ginocchia stanca e affaticata dalla corsa.

-Ah! Eccoti Strawberry- disse Ghish sorridendo.

-Si può sapere perché non mi hai aspettato??!!- disse Strawberry, ma poi si interruppe nel vedere che non erano soli.

-Oh … e tu chi sei?- domandò Strawberry alla ragazza dai lunghi capelli biondi.

-Emm … io sono Nako Ichinose … scusate ma adesso devo proprio andare … mi ha fatto piacere conversare con te Kaito- disse timidamente Nako.

-Piacere tutto mio!- disse con un grande sorriso Ghish.

-Ci vediamo … ciao-

E detto questo, Nako si allontanò camminando verso casa.

-Dimmi un po’ Ghish, chi è quella ragazza?- disse maliziosa Strawberry.

-E’ la ragazza che ho salvato quando la scuola stava crollando … ma perché quel tono di voce?-

-Niente niente … comunque dobbiamo parlare a Ryan e Kyle di quello che è successo oggi-

-Si hai ragione … allora andiamo-

Così i due si diressero insieme verso il Caffè Mew Mew.

Mentre camminavano però, Ghish aveva la testa altrove … chissà a cosa stava pensando …

 
Angolo Autrice:  Ciao a tutti!!
Visto questa volta ho aggiornato prima ^^  
Beh a dire la verità il capitolo era già pronto da un pò, ma prima di pubblicarlo ci tenevo a finire il disegno che ho messo :)
Vi piace il nostro Ghish sotto la doccia? xD  L'effetto bagnato non mi viene molto bene ... ma per fare questo disegno ci ho messo taaaanto impegno.
Il capitolo è venuto un pò così ... non è molto lungo però ... spero che sia di vostro gradimento :)
Chi sarà mai questa Nako in realtà? ... bah chi lo sà ... solo io!! Muahahaha xD
Emm ... ok tornando seri ...
Voglio ringraziare le mie lettrici che recensiscono sempre ^^
PinkTokyo
_Freaky97
pampa98
rattina_4ever
anna13
mobo
xXdix_infernalXx
misterygirl 
Mamma mia siete davvero tanti! Mi commuovo! :'D
Ovviamente ringrazio anche coloro che continuano a seguire anche se nn recensiscono e anche chi ha avuto buon cuore di mettermi tra gli autori preferiti :')
Se siete curiosi e volete sapere alcune anteprime dei prossimi capitoli ...
... non dovete far altro che mettere "mi piace" qui ---> 
http://www.facebook.com/DreamerEfp  (se siete su facebook ovvio ^^)
Bene emm ... io qui ho finito e ....al prossimo capitolo!!!
Kiss by Dreamer ;)

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Capitolo 8
*** Scoperto! ***


Scoperto!

-Oggi ore 15:30, un mostro di dimensioni gigantesche si abbatte sulla scuola media Daikan. Gli insegnanti hanno fatto evacuare la zona, ma la scuola resta in condizioni pessime, ci vorrà un mese o due per ripristinare la struttura. Resta misteriosa la scomparsa improvvisa del mostro avvolto da una strana luce azzurra. Uno dei fenomeni più paranormali di questi anni, anche se ultimamente ci sono stati diversi avvistamenti di mostri giganteschi e nessuno è a conoscenza della provenienza. Tokyo è in grave pericolo, dunque invitiamo i cittadini di stare all’erta. Ma adesso passiamo al gossip … -

Shirogane spense il grande schermo del computer che si trovava nel laboratorio.

-Spero solo che Strawberry e Ghish se la siano cavata … ma data la misteriosa scomparsa del chimero, penso che ce l’abbiano fatta- disse speranzoso Kyle.

Ad un certo punto la porta del laboratorio si spalancò all’improvviso:

-Ryan, Kyle! Dobbiamo parlarvi!- sbottò Strawberry appena entrata.

-Calmati Strawberry, non c’è bisogno che spalanchi la porta in questo modo … - disse Ryan con la sua solita calma.

Strawberry spiegò tutto l’accaduto, di Hisaki e Akio che avevano attaccato all’improvviso, del gigantesco chimero che aveva quasi distrutto la scuola e del potere immenso che avevano sprigionato i sai di Ghish. Tutto ciò era molto sospetto …

-Quindi se ho capito bene, i sai di Ghish hanno aumentato il loro potere nel momento in cui è corso in tuo aiuto?- domandò Ryan a Strawberry.

-Esattamente!-

Pai dava alcune occhiate a Ghish che se ne stava in silenzio, come se il fratello avesse già capito il perché di tutto quel potere. Stava per parlare e spiegare tutto, ma venne fermato da Ghish che gli lanciò un occhiata agghiacciante come per dire “non aprire bocca”. Capito ciò, Pai se ne stette in silenzio, non capendo perché il fratello non volesse rivelare la verità.

 

***********************

 

Intanto in una dimensione aliena nascosta da tutto il team delle Mew Mew e anche molto spaventosa, i due fratelli Akio e Hisaki erano nel loro laboratorio segreto che studiavano le mosse del nemico e i loro metodi di attacco. Anzi, a dire la verità era Akio quello più indaffarato, mentre Hisaki era dietro di lui che camminava a destra e sinistra innervosito dal fatto che per la terza volta aveva fallito.

-Hisaki cerca di smetterla … mi stai dando sui nervi-

-Io ti do sui nervi? Abbiamo fallito per la terza volta e tu ti innervosisci per me? Mi fai proprio ridere sai … - disse con tono scocciato e infastidito Hisaki.

-E’ vero abbiamo fallito, ma non è una grande perdita … diciamo che non ho voluto creare un chimero troppo potente. Questo attacco mi serviva solo per raccogliere le informazioni necessarie, e devo dire che sono alquanto interessanti … - rispose con la solita calma Akio.

-Certo … comunque cosa hai scoperto di nuovo, sentiamo … -

-Il potere dei sai di Ghish mi ha sbalordito molto … non avevo mai visto una tale energia sprigionare da un arma appartenente a lui … -

-Non posso darti torto … è tutto molto strano … -

-Si è alquanto strano … ma la cosa ancora più strana è un'altra … -

-Cosa?- domandò curioso Hisaki sgranando gli occhi.

-Durante l’attacco, sentivo una strana presenza intorno a noi … una presenza non umana … non ho idea di cosa fosse ma era molto familiare-

-Allora non era una mia impressione! Anche io ho sentito la stessa sensazione … cosa potrebbe essere?-

-Non lo so … ma è meglio stare all’erta … questa missione sembra più difficile di quanto ci aspettavamo- e detto questo Akio, si alzò dal posto dove era seduto e si diresse verso l’uscita del laboratorio.

-Ghish … traditore … cosa ci stai nascondendo??- disse Hisaki arrabbiato, tirando un pugno al muro e digrignando i denti.

Osservava il sangue scorrere lungo la sua mano, ma non provava dolore, provava solo rabbia. Si, rabbia! Perché Ghish doveva tradirlo così dopo quello che avevano passato insieme?

-Ma io so qual è il tuo punto debole … - e mentre pronunciava questa frase, una risata malvagia usciva dalla sua bocca, perché sapeva bene quello che Ghish non sopportava …

 

**********************

 

Al caffè Mew Mew il lavoro andava alla grande: Paddy continuava a fare acrobazie mentre serviva i tavoli, Mina era seduta al tavolino a bere il suo adorato tè … tutto procedeva normalmente.

Pai, Kyle e Ryan però erano in laboratorio ad analizzare il combattimento avvenuto quella mattina, in modo da scoprire quale fonte così potente usavano per creare quei chimeri mostruosi.

Ghish era come sempre circondato da ragazze che volevano essere servite esclusivamente da lui, e Strawberry osservava silenziosamente la scena con un leggero sorriso. Forse era felice del fatto che nonostante avesse ricevuto una delusione d’amore da parte sua, aveva trovato molte ammiratrici.

Chissà se però Ghish era felice …

Ormai si era fatto tardi e il locale stava chiudendo. Tutti erano andati a cambiarsi e gli alieni si erano ritrasformati nel loro aspetto originale. Quando ebbero finito, Kyle insieme a Ryan e Pai, salirono al piano superiore.

-Allora? Trovato nulla di interessante?- domandò Paddy.

-Abbiamo qualche indizio sulla fonte dei chimeri … mi sembra ovvio che usano un qualcosa che non proviene dalla Terra- spiegò Ryan.

-E allora da dove proviene?- chiese Tart curioso.

-Non siamo ancora riusciti a scoprirlo … - concluse Pai.

-Come sarebbe a dire? Insomma non riuscite a trovare niente!!! Ogni volta che dovete fare delle ricerche, ve ne uscite sempre con un semplice “non lo sappiamo” … possibile che non vi sforzate neanche??- urlò Ghish in preda alla rabbia.

-Cerca di darti una calmata! Sembra un compito facile ma non lo è affatto! Visto che parli tanto, allora perché non lo fai tu?!- rispose in tono provocatorio Ryan.

-Insomma smettetela! Non mi sembra il momento adatto per litigare … - disse Strawberry cercando di mettere pace tra i due.

-S-s-scusate … io … io devo andare- disse Ghish dirigendosi al piano di sopra per andare nella sua stanza.

-Ghish aspetta!- tentò di fermarlo Strawberry, ma invano perché l’alieno era già andato via.

-Tranquilla gli passera … ultimamente è molto strano ma è normale. E’ soltanto stress … tranquillizzatevi- disse Pai.

-Venite con noi in laboratorio … sapremo spiegarvi meglio- disse Kyle facendo cenno di seguirlo.

Tutti tranne Ghish, erano in laboratorio davanti a un grande schermo che proiettava la battaglia di quella mattina.

-E’ molto strano … l’ultimo chimero contro alla quale avevamo combattuto non era così potente … - notò Lory.

-Esattamente. Questi chimeri sono in grado di assumere maggiore potenza dopo aver combattuto per la prima volta. In poche parole, dopo che avete sconfitto il primo chimero, il nostro nemico ha raccolto informazioni per poterne creare uno adatto ai vostri punti deboli. Quindi purtroppo, ogni volta che ne eliminate uno, quello che verrà dopo sarà più pericoloso- spiegò Ryan.

-E’ come farsi un abito su misura, giusto?- disse Mina.

-Potrebbe essere un esempio. I chimeri sono adatti ai vostri punti deboli. Per questo quando hanno attaccato Mew Berry e Ghish, hanno usato un chimero più potente. Dovevano crearne uno adatto a loro due- continuò Ryan.

-Ma allora come faremo a sconfiggerli?- domandò preoccupata Paddy.

-Se ce l’avete fatta finora, ce la farete anche in altre battaglie. Voi siete le Mew Mew! Avete salvato la Terra una volta, e ce la farete anche questa. Ora andate a casa e riposate, domani ci attende un'altra giornata- concluse Ryan andandosene mettendo le mani dietro alla nuca.

Tutti si dileguarono. Mentre Pai e Tart si dirigevano verso le loro stanze, le ragazze uscirono dal locale e dopo essersi salutate si diressero tutte a casa.

Intanto Ghish era nella sua stanza a riflettere su ciò che aveva detto … non voleva pronunciare quelle parole, ma si sentiva molto nervoso e soprattutto strano, stressato … neanche lui conosceva la causa del suo comportamento. L’unica cosa che doveva fare era sforzarsi di mantenere la calma, senza esplosioni d’ira come faceva due anni fa … Ormai era maturo, e non doveva essere infantile arrabbiandosi per ogni cosa.

Strawberry camminava silenziosamente. Era un po’ preoccupata per Ghish, ma se Pai aveva detto di tranquillizzarsi, allora non ce n’era motivo.

Arrivata a casa, dopo aver cenato insieme ai suoi genitori, si avviò verso la sua stanza al piano superiore.

Era molto stanca, e quello che ci voleva era un bel bagno rilassante. Così andò verso il bagno e preparò l’acqua nella vasca, calda calda come piaceva a lei.

Legò i suoi capelli rossi in modo da non bagnarseli, e finalmente s’immerse nella vasca assaporando piano piano quel momento di relax. Ogni volta che faceva il bagno gli venivano in mente tante di quelle cose … di solito rifletteva sulla giornata trascorsa. Chiuse gli occhi in tutta tranquillità mentre il suo batuffolino rosa di nome Mash svolazzava per la stanza, cadendo in acqua e riemergendo subito due secondi dopo.

-Secondo te … Ghish ha qualcosa di strano?- chiese la rossa aprendo gli occhi sperando invano che il suo amichetto rispondesse.

-Forse mi sbaglio … d’altronde è sempre stato impulsivo … - continuava.

Si toccò il polso, ricordando che due anni prima, lui l’aveva tenuta stretta in quel punto per portarla via con se.

 
*Flashback*


-Lasciami andare!- gridò impaurita tentando di scappare.

-Devi fare tutto quello che ti dico, è chiaro?- urlò lui minaccioso.

 

-Incredibile quanto sia cambiato … -

Uscì dalla vasca, portando con se i dubbi e le riflessioni che aveva fatto, alla quale non aveva ancora trovato una risposta.

Si avvolse un asciugamano intorno e si diresse nella sua camera per cambiarsi.

Una volta entrata nella sua stanza:

-Buonasera micetta!- si sentì chiamare da dietro Strawberry.

-Aaaaarghh!!! Ghish che ci fai qui?- disse la ragazza girandosi si scatto sobbalzando.

-Ero venuto un po’ a trovarti … - rispose l’alieno quasi dispiaciuto che la ragazza gli avesse risposto in quel modo.

-Va subito via!!! Non vedi che sono con l’asciugamano!! Devo cambiarmi quindi esci subito dalla mia camera … e poi da dove diamine sei entrato?-

-Non è colpa mia se sei così imbranata da lasciare la finestra aperta … -

-Strawberry tutto bene?- chiese la madre dal piano di sotto.

-Emm … si si tutto bene!- rispose la rossa.

-Benissimo!- disse Ghish a sua volta.

-Zitto tu!!-

-Sicura di stare bene?- chiese di nuovo preoccupata la madre.

-Certo! … vai subito via!- rispose Strawberry abbassando il tono della voce nella seconda parte della frase, dato che era rivolta a Ghish.

-Sto venendo su!-

Sakura stava salendo le scale, Strawberry era nel panico e Ghish rideva come un matto.

Appena la madre aprì l’uscio della camera:

-Strawberry che succede?-

-Oh! Niente mamma tutto sotto controllo … stavo prendendo il pigiama!- rispose Strawberry sudando.

-Oh va bene … mi è sembrato di sentire una voce maschile, ma a quanto vedo sei sola. Devo avere le allucinazioni … e poi come fa un ragazzo a entrare qui? Scusa tesoro … la vecchiaia inizia a farsi sentire purtroppo … buonanotte!- disse Sakura sorridendo notando che non c’era nulla di strano.

-Si … buonanotte anche a te mamma- rispose la ragazza.

La porta si chiuse, e a quel punto Ghish uscì dall’armadio di Strawberry, dove era rimasto finche la madre non se ne andò.

-Ahahah avresti dovuto vedere la tua faccia!- disse l’alieno ridendo.

-Non è divertente! Se mia madre ti avesse visto, non so quanto tempo ci sarebbe voluto per farla rinvenire … -

-Tranquilla! Mi sarei nascosto comunque … ma non volevo perdermi la tua figura!-

-Sei il solito … perché sei qui?-

-Ecco io … ero solo venuto a trovarti e … a scusarmi per il comportamento di oggi … -

-Cosa?? Dimmi hai la febbre per caso?-

-No sto benissimo … so che è strano da parte mia ma … niente lascia stare … -

-Ah ok … certo che potresti scusarti meglio la prossima volta invece di entrare così all’improvviso …-

-Mi dispiace ma … dovevo farlo … e poi come potevo sapere che stavi facendo il bagno?-

-Si scusa hai ragion… ma io non ho specificato che stavo facendo il bagno!!-

-Emm … beh … intuito!-

-Ghish? Mi hai spiata?- a quel punto gli occhi della ragazza stavano diventando infuocati dalla rabbia. Come aveva osato?

-Guarda che noi alieni abbiamo molte capacità che tu non conosci … quindi non necessariamente stavo spiando … e ti ho già ripetuto che non me ne importa più nulla di te!-

-Fiuu … meglio così … comunque emm … -

-Che c’è?-

-Dovrei cambiarmi!!-

-Si scusa! Allora a domani …- e detto questo l’alieno uscì dalla finestra andandosene.

Strawberry prese il pigiama. Stava per vestirsi quando poi sentì qualcuno dire fuori dalla finestra “Che ci fai tu qui??!!”. Sembrava una voce familiare, così la ragazza si affacciò subito e non poteva credere ai suoi occhi …

-Rispondi!!- continuava a gridare.

Mark il suo ragazzo aveva pronunciato quelle parole ritrovandosi davanti a Ghish, il suo acerrimo nemico.

Questa non ci voleva! Mark aveva scoperto di Ghish … e adesso? Come sarebbe andata a finire? Sarebbero riusciti a tenere nascosto il segreto?

Angolo Autrice: Ciao a tutti!! 
Eccomi con un nuovo capitolo ^^ A dire la verità non mi piace molto ... (e quando mai mi piace un capitolo mio? O.o) non ho messo nessuna musica di sottofondo, nessun disegno, il capitolo è corto e non succede niente di interessante = capitolo penoso ...
Ma avevo voglia di aggiornare e così ho pubblicato subito quello che ho scritto finora :)
Fatemi sapere se la pensate come me o se siete più ottimisti ... 
Ringrazio i miei fedeli recensori:
misterygirl
_Freaky97
rattina_4ever
anna13
Amy Dickinson
E soprattutto i 15 che hanno messo la mia storia tra le seguite, i 2 che l'hanno messa tra le ricordate e i 7 che l'hanno messa tra le preferite ... vi ringrazio davvero di cuore! Perchè è grazie a voi che io continuo ad andare avanti, nonostante continuo a essere insoddisfatta dei miei capitoli ... continuate a seguirmi e non abbandonatemi!
Al prossimo capitolo!! (spero sia migliore di questo ...)
Kiss by Dreamer <3

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Capitolo 9
*** Il chiarimento ***


Il chiarimento

-Ti decidi a rispondere?! Cosa ci fai a casa della MIA ragazza??- continuava a gridare il ragazzo moro quasi in preda alla rabbia.

L’alieno se ne stava fermo in silenzio. Non sembrava agitato, continuava a guardare Mark con un espressione calma, come se fosse tutto normale.

-Mark!!- gridò Strawberry dalla finestra. –Non è come sembra! Lui non è un nemico! Lascia che ti spieghi!-

-Non mi pare ci sia bisogno di molte spiegazioni! Ma ora voglio sapere cosa diamine ci fa lui qui!!- disse Mark alzando lo sguardo e guardando la sua amata dal basso.
Ghish non aggiunse una parola e scomparve immediatamente capendo che quello non era il momento adatto per restare.

*****************************************************

Il mattino dopo Strawberry decise di uscire con il suo ragazzo per spiegargli tutto l’accaduto, visto che la scuola sarebbe rimasta chiusa per un paio di giorni, perché non approfittarne? Inoltre spiegare a Mark come erano andate le cose la sera precedente, non era una delle idee migliori.
La ragazza si vestì in fretta e una volta uscita si diresse al parco, dove si sarebbero visti.
Mark era già lì, seduto su una panchina con un espressione seria e irremovibile. Raramente Strawberry lo vedeva cosi … Di solito faceva quell’espressione quando era stressato o infastidito.
Lei si sedette accanto a lui e lo salutò con un piccolo “ciao”, senza l’entusiasmo che c’era le altre volte. L’aria era tesa e fredda … Strawberry sarebbe stata capace di spiegare tutto al suo ragazzo, senza che lui fraintendesse?

-Senti Mark … So che sei infastidito … Avrai sicuramente pensato chissà cosa vedendo Ghish uscire da camera mia … Ma non devi fraintendere. Non è più un nostro nemico … - Iniziò Strawberry.

-E allora cosa dovrebbe essere? Cosa è stato fin’ora? Ricordi tutte le volte che ti ha minacciata? Hai già dimenticato tutto? Strawberry, io per proteggerti ho rischiato la vita. E adesso mi vieni a dire che non è più un nemico? E allora cosa ci fa qui? Ti vuole ancora stressare? Se è così deve mettersi in testa che prima deve passare sul mio cadavere!- Rispose Mark con tono freddo.

-Mark dico sul serio. Lascia che ti spieghi. E’ venuto sulla Terra con i suoi fratelli perché il loro pianeta è in pericolo. Sono venuti a chiederci aiuto! Ghish è cambiato … Non devi dire che è ancora cattivo per azioni che ha commesso in passato. E poi anche tu alla fine, si era scoperto che eri il nostro nemico principale … Ricordi due anni fa?-

In effetti Mark sembrava essersi dimenticato di quel “dettaglio”. Nella battaglia finale di due anni prima, si era scoperto che Mark era il temuto Profondo Blu, anche se in realtà era come una sorta di “terza personalità”.

-Si ma … Lui non deve toccarti! Lo sai che divento possessivo … Se dovesse ancora provarci con te … Reagirei piuttosto male-

Strawberry sorrise a quella sua affermazione, felice del fatto che il suo ragazzo l’amava a tal punto che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di averla sempre con se.

-Devi stare tranquillo! Ghish è solo un amico che stiamo cercando di aiutare! Inoltre gli alieni che hanno attaccato il suo pianeta, recentemente hanno creato altri chimeri anche qui … Ma non chiedermi come, perché lo sai che non sono esperta in queste cose! Se ne vuoi sapere di più dovresti chiedere a Ryan … -

-Se è così, allora vi aiuterò anche io in qualche modo. Anche se il Cavaliere Blu non esiste più, posso sempre dare una mano, no?-

-Ma certo! Sarebbe fantastico!-

Dopo che i due chiarirono tutto l’accaduto, si scambiarono un bacio appassionato, come se fosse un qualcosa in più che poteva rimediare completamente il tutto. Ma loro non sapevano che qualcuno incuriosito, li osservava sopra il ramo di un albero li vicino.

-Mamma mia, quanto sono mielosi … Odio le storielle a lieto fine. Ma guardateli! Mentre si sbaciucchiano in un parco … Bleah! Sti umani … chi li capisce …- Si lamentava un antipatico alieno dai capelli neri di nome Hisaki.

-Mi annoio … Voglio un po’ di azione! Sarebbe contro i piani di Akio … Ma che male c’è se voglio divertirmi un po’? Non sarà poi così grave … Che inizi lo spettacolo allora!!- Continuava ghignando.

Forse si stava preparando per una battaglia al solo scopo di divertirsi un po’ … Oppure stava forse pensando a qualcos’altro?

Angolo Autrice: Ciao a tutti cari lettori!!! Vi prego di non uccidermi se vi ho fatto attendere così a lungo ... Vi prego!! Vi preeegooo!!! Ho avuto taaanti problemi vari ... Tutte cose che m'impedivano di scrivere ... Mi dispiace molto se ho tardato così tardi a postare un nuovo capitolo. Inoltre è un capitolo veramente orribile ora che ci penso ... E' piccolissimo!! E poi incentrato su Mark e Strawberry!! Ma cosa mi metto a fare?? Beh ... Non è il massimo, lo so. Ma è una specie di "capitolo di transizione" visto che non mi veniva in mente altro ... Eheheh ... Che autrice scansafatiche. 
Comunque spero che siate in tanti a recensire, come sempre e che non mi abbiate abbandonata nonostante il mio ritardo!! Un enorme grazie a voi che continuate a seguirmi!!
Ciaooo!! E al prossimo capitolo! (Che spero anche io di scrivere presto ...)

Dreamer ^^

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Capitolo 10
*** Facciamo un gioco ***


Facciamo un gioco

La suoneria di un cellulare interruppe quel bellissimo momento magico tra i due piccioncini.

-Scusa … E’ il mio- disse Mark prendendo il suo cellulare e rispondendo.

-Pronto? … Si … Cosa?? … Ah capisco … Non preoccupatevi, arrivo subito- Mark riattaccò il cellulare. –Sembra ci sia stato un piccolo problema in palestra con gli allenamenti … Devo andare tesoro …-

-Non preoccuparti, va pure!-

Detto questo i due si salutarono con un altro bacio romantico, dopo di che, il ragazzo si allontanò lasciando la sua ragazza sulla panchina.

-Aaah … Mi sento molto meglio adesso che ho chiarito con Mark …- sorrise la rossa.

-Oh ma che carina!! Credi forse che le tue preoccupazioni e i tuoi dubbi finiranno così?- si sentì una voce familiare provenire dall’albero lì vicino.

Strawberry sobbalzò –Cosa?? Ancora tu?! Insomma, vuoi piantarla di darmi fastidio??- la rossa si alzò in piedi capendo subito chi le aveva pronunciato quelle parole.

-Vedi di calmarti … E poi mi stavo solo annoiando … Sei un ottimo passatempo … - ghignò Hisaki che la guardava ancora dall’alto.

-Io un passatempo?! Senti, non ho voglia di combattere … Quindi lasciami in pace.-

-Ma io non ho intenzione di combattere.- l’alieno scese dall’albero e si avvicinò alla ragazza. –Nemmeno io ne ho molta voglia …-

-Cosa vuoi allora??-

-Voglio solo … Giocare un pochino con te … - detto questo l’alieno rubò a Strawberry il collarino che le aveva regalato Mark due anni prima, strappandolo dal suo collo.

-Ehi!! Maledetto! Come ti permetti?! Ridammelo subito!!- continuò Strawberry in preda all’ira.

-Nemmeno per sogno. Ora tu dovrai recuperare il tuo campanellino prima che cali il sole … Altrimenti lo terrò io per sempre!-

-Non ci penso neanche a lasciartelo!! Quel collarino è molto importante per me!!- Strawberry fece un balzo tentando di riprendersi quello che le apparteneva, ma l’alieno la schivò e volò via.

-Maledizione!!- La ragazza prese a correre inseguendo l’alieno che volava alto nel cielo.

-Tanto non puoi prendermi! Sono molto più veloce!- rideva divertito Hisaki.

La ragazza continuava a inseguirlo nonostante avesse un fiatone da far paura, ma tanto era abituata con tutte le corse che faceva quando era in ritardo.

-E’ troppo in alto … - pensò Strawberry.

Così le venne un idea: entrò in un palazzo lì vicino e salì le scale fino ad arrivare al tetto.

-Hisaki!! Non ho voglia di giocare! Restituiscimi il collarino!!- urlò spazientita la ragazza.

Hisaki le comparve davanti giocherellando con il suo collarino tra le mani.

-Oh piccola … Ti sei già stancata?- la prendeva in giro l’alieno. –Facciamo così … Per rendere più interessante il nostro gioco, se vuoi riavere il tuo prezioso oggetto, dovrai combattere con me … Ma se perdi la sfida, me lo tengo!-

-E va bene!! L’hai voluto tu! Mew Berry metamorfosi!!!-

Dopo aver pronunciato la sua formula ed essersi trasformata, Strawberry era pronta a combattere!

Hisaki richiamò dal nulla una spada con cui combatteva sempre durante le battaglie.

-Non hai nemmeno un po’ di paura?- ghignò.

-Paura di un essere come te?! Neanche per sogno!! Mi fai solo ribrezzo! Sei una persona orribile!!-

-Mamma mia! Quanti complimenti in una sola volta … Tranne per il fatto che non sono una persona dolcezza …-

Hisaki sferrò il primo colpo, che fortunatamente Strawberry riuscì a parare con il suo “Fiocco del cuore”.

-Sei proprio un bel tipetto Strawberry … Coraggiosa e combattiva ma debole e fragile allo stesso tempo …- Hisaki scoppiò in una risata malvagia.

-Non … Non sono debole!! Idiota!!-

La mew mew contrattaccò ma senza alcun risultato dal momento che Hisaki schivò ancora il colpo.

-Ah no? Dalle informazioni che ho raccolto … Ti facevi sempre proteggere da quel Cavaliere blu … E ogni volta che arrivava Ghish ti spaventavi e ne avevi paura … -

-Smettila!! Io ho fatto molto per la mia squadra! Non sono affatto una debole!-

-Permettimi di chiederti … Perché avevi così paura di Ghish se ti avesse portata via?- ghignò ancora una volta Hisaki mentre si avvicinava pericolosamente alla ragazza felino.

-Io … Io credevo mi avesse fatto del male!! Era un mio nemico e non potevo di certo allearmi con lui!!- rispose Strawberry indietreggiando.

-Allearsi? Lui non intendeva certo allearsi con te … La verità è che lui ti amava … Ti amava così tanto che ormai non pensava più ad altro … Eri il suo chiodo fisso, la sua ossessione … Era diventato completamente pazzo … - disse Hisaki divertito.

Strawberry era senza parole. L’unica cosa che fece fu di indietreggiare ancora mentre sgranava gli occhi. Sapeva molto bene che Ghish l’amava, ma non avrebbe mai pensato che era diventata addirittura la sua ossessione. Lo aveva sempre visto come un nemico crudele che se ne frega di tutto, ma in realtà era solo innamorato. E lei, non se ne era mai resa conto.

-Sei sorpresa? Strano … Eppure te lo aveva fatto capire in modo chiaro … Oltre a essere debole, sei anche tonta …-

-Sta … Sta zitto!!!- urlò Strawberry stringendo i pugni.

A quel punto Hisaki l’avvicino a se puntandole la spada alla schiena, in modo che non si allontanasse.

-Stammi bene a sentire piccola Strawberry … -

Hisaki aveva cambiato atteggiamento. Adesso aveva assunto un tono molto più duro e severo.

–Io non ti farò del male, ma tu in cambio dovrai collaborare … Ti schiererai dalla mia parte, ci tengo a precisare che non sono così idiota come Ghish e non provo nessun sentimento d’amore per voi esseri umani, ma tu sei molto potente e mi verrai comodo, solo che sei così tonta da non essertene ancora accorta … - continuò Hisaki prendendo la ragazza per il mento e avvicinandola al suo viso.

-Io … Io non voglio!! Puoi anche uccidermi ma non mi schiererò mai dalla tua parte!!- urlò Strawberry allontanandolo leggermente, ma non troppo altrimenti la lama della spada l’avrebbe trafitta.

-Mh … Peccato … - L’alieno buttò la ragazza a terra puntandole la spada al viso.

–Se vuoi continuare a essere debole e impacciata, allora fa pure … Ma intanto la battaglia di oggi l’hai persa …- ghignò sventolandole davanti il suo collarino.

 –A presto piccolina!!- e dopo queste parole, l’alieno scomparve.

(Nda: A questo punto mettete la musica di sottofondo http://www.youtube.com/watch?v=5KMzDVf2Bx4 e lasciatela fino alla fine del capitolo ^^ )

 

Mew Berry rimase immobile a terra. Ripensava alle parole dell’alieno … Era davvero così debole? Inoltre era scossa per il fatto che aveva appena scoperto: Ghish l’amava a tal punto da essere la sua ossessione e lei lo aveva respinto …

Lei non lo amava, quindi non avrebbe dovuto preoccuparsi, ma le faceva male perché ora che Ghish era un suo amico, si rese davvero conto che lo aveva sempre trattato male senza mai sapere ciò che voleva davvero.

La felicità e il sollievo che aveva provato dopo aver chiarito la situazione con il suo ragazzo, erano spariti per colpa di quell’alieno che le aveva anche portato via l’oggetto che aveva più caro.

***************************

Ghish se ne stava seduto sul davanzale della sua finestra pensando al da farsi, quando improvvisamente Hisaki gli comparve davanti.

-Ciao Ghish … Come te la passi?- salutò sarcastico l’alieno malvagio.

-Hisaki … Non hai niente di meglio da fare che andare a rompere le scatole a chi sta pensando ai fatti suoi?- rispose Ghish svogliato.

-Ho una cosa da darti … - l’alieno lanciò a Ghish il collarino che subito prese al volo.

-Che significa?- domandò l’alieno dagli occhi ambrati mentre continuava a guardare l’oggetto quasi incredulo.

-Lo ricordi bene, vero? So che lo vorresti … L’ho rubato a Strawberry … Sei felice?- ghignò Hisaki.

-Restituisciglielo. Ci tiene molto, glielo ha regalato il suo ragazzo.-

In quel momento Hisaki scoppiò in una fragorosa risata: davvero non si aspettava quella reazione. –Davvero vuoi che lo restituisca? So bene che in realtà avresti voluto darle tu una cosa del genere …-

-Ora non m’importa più. Ho promesso a me stesso che non avrei più insistito per quella ragazza e tu non mi farai cambiare idea.-

Il tono di Ghish era fermo e deciso. Non avrebbe più tentato di portarsi via Strawberry. Mai più.

-Come vuoi … Ma quello tienilo eh! Non mi va di tenere un cosino del genere … Tanto a te importa molto più di me.- detto questo, l’alieno sparì un'altra volta.

Ghish teneva in mano quel collarino. Ogni volta che lo vedeva addosso a Strawberry, la sua rabbia cresceva perché era un regalo di Mark. Ma doveva sforzarsi di mantenere la promessa che aveva fatto a se stesso. Strawberry non sarebbe mai più esistita per lui. Ma allora perché si sentì in qualche modo “sollevato” adesso che quell’oggetto lo aveva lui e non più la sua amata?

Rientrò in camera mentre continuava a osservare quel campanellino, che ad ogni minimo movimento tintinnava.

In un certo senso, due anni prima adorava quel rumore così dolce … Perché ogni volta che lo sentiva, sentiva che la sua micetta era vicina …

Ora però doveva dimenticare quel tintinnio. Così mise l’oggetto nel cassetto della sua scrivania e non lo avrebbe mai più tirato fuori. Come un ricordo amaro che resta serrato nel più profondo della sua mente, senza farlo uscire. Lasciandolo li in attesa che un ricordo più bello lo sovrastasse. 

Angolo Autrice: Ehilaaa!! Salve a tutti!! Visto?! Questa volta ho mantenuto la parola e ho aggiornato prima!!
Yeeeeeeeee!!! *esaltata* Ehm ... Si ...
Comunque spero proprio che questo capitolo vi piaccia!! Ho deciso di fare qualcosa di diverso dal solito ^^''
Nel capitolo precedente non ho ricevuto molte recensioni ... Il che mi ha buttato un pò giù di morale ... :(
Ma direi che non me la sono presa poi tanto visto che i soggetti erano Strawberry e il coso/merluzzo/scemo/tonto/mieloso/diabetico essere di nome Mark ... ^^''
Recensite in tanti però!! Voglio sapere se questo capitolo vi soddisfa ;)
Alla prossimaaa!!!

Dreamer :)

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Capitolo 11
*** La festa ***


La festa

Il sole splendeva alto sulla città e per il Team Mew Mew era un nuovo giorno. Ghish si era svegliato di buon ora quella mattina, ed era già pronto per servire le nuove clienti appena arrivate al Caffè.

-Guardate! Lui è Kaito Ikisatashi!- Esclamavano le ragazze appena attraversavano il grande portone.

A Ghish piacevano quelle attenzioni: Era come se tutte quelle che avrebbe voluto ricevere nel corso degli anni, gli fossero arrivate a raffica in poco tempo.

Il resto del Team arrivò dopo qualche minuto.

Lavorarono tutto il giorno molto duramente come al solito, finche si fece sera e per i ragazzi era ora di tornare a casa …

Ma non così presto:

-Ehi dove state andando?- Domandò Ryan notando che se ne stavano andando tutti.

-Sai abbiamo una casa anche noi, Ryan … - Disse Strawberry non vedendo l’ora di tornare a casa per poi fare un bel
bagno caldo e rilassante.

-In realtà io e Kyle vi avevamo preparato una sorpresa.-

-Shirogane che prepara sorprese? Questa proprio non me l’aspettavo!- Disse Ghish ridendo.

-Tieniti le tue battutine per te Ikisatashi … Io e Kyle abbiamo pensato di organizzare una festa per sta sera. Ecco perché abbiamo deciso di chiudere prima il locale. Sarà una festa solo per noi.-

-E a cosa dobbiamo il motivo di questa festa?- Domandò Pai.

-Alla nuova squadra. E poi credo sia anche una bella occasione per stare un po’ in compagnia dal momento che non abbiamo mai tempo libero a causa di nuovi attacchi eccetera …-

Le ragazze erano entusiaste. I tre alieni invece stettero in silenzio … Non sapevano come avrebbero dovuto comportarsi in una situazione del genere. Insomma, una festa tra umani era uguale a una festa tra alieni?

-Dovevi proprio organizzare tutto così all’improvviso, Shirogane?- Domandò infastidito Ghish.

-Qualche problema, Ikisatashi? Forse ti imbarazzano troppo queste cose?- Rispose Ryan con un leggero tono di provocazione.

-E perché mai dovrebbe imbarazzarmi?! Facciamo pure questa cavolo di festa!- Detto questo l’alieno si chiuse in camera sua.

Non capiva. Perché era così infastidito? Forse era solo nervoso ma per cosa?
 
*Flashback*
-Come vuoi … Ma quello tienilo eh! Non mi va di tenere un cosino del genere … Tanto a te importa molto più di me.-
 
Quelle parole che il suo nemico aveva pronunciato. Se fossero state proprio quelle parole a innervosirlo? Eppure era una sua scelta … Tenersi il collarino che le ricordava terribilmente la sua bambolina insieme a quello stoccafisso di Mark, oppure restituire l’oggetto alla sua proprietaria.

Nonostante non fosse più innamorato di Strawberry, voleva comunque tenere qualcosa che sapesse di lei.

Dannazione Ghish! Che cavolo ti importa di quella?! Ormai è solo un vecchio ricordo! Un ricordo che non ti appartiene più. Stai ancora ad ascoltare quell’idiota di Hisaki? Butta via lontano da te quell’oggetto! A te non importa nulla! Dovresti rifarti una vita e non viverla basandoti solo su Strawberry. Lei ha Mark ed è felice. Tu sei adirato con lei per averti spezzato il cuore e per non essersi nemmeno un po’ sforzata a capirti! Dimenticala. Per sempre.

Una vocina parlava dentro di lui come se stesse interpretando i suoi sentimenti. Lui voleva dimenticarla sul serio e ci sarebbe riuscito. Strawberry sarebbe per sempre scomparsa dalla sua testa.

-Ehi! Alieno dagli sbalzi d’umore! Vedi di farti trovare giù tra un ora!-

Ryan certe volte era davvero insopportabile. Ma Ghish doveva obbedire o avrebbe fatto tardi alla festa.

Fece una doccia veloce e si vestì con i primi abiti che gli capitarono a tiro.

Mise la mano sulla maniglia della porta con l’intendo di uscire ma poi si ricordò di una cosa: Aprì di nuovo quel cassetto. Prese l’oggetto mettendolo in tasca e uscendo dalla sua stanza per poi dirigersi al piano di sotto. Si sarebbe goduto la festa senza che strane vocine gli frullassero in testa e soprattutto senza che i ricordi sgradevoli prendessero il sopravvento.

Arrivato nel salone vide tutti gli altri che lo accolsero.

-Ce ne hai messo di tempo …- Brontolò Tart impaziente dell’inizio della festa.

Un lungo tavolo era posto al centro della sala, dove vi erano bibite di ogni tipo, dolci preparati da Kyle e qualche prelibatezza salata. Tutto sembrava invitante.

La festa era iniziata. Tutti si divertivano ridendo e scherzando tra loro.

-Guarda! So lanciarlo e afferrarlo con la bocca!- Paddy mostrò a Tart il suo numero lanciando un pezzetto di torta in alto e afferrandolo con la bocca per poi mangiarselo.

-So fare di meglio!- La provocò Tart, lanciando il pezzo di torta ancora più in alto e afferrandolo in volo.

-Ehi ma così non vale! Tu puoi volare!-

-Non è certo colpa mia se so fare cose che tu non puoi fare!- La prese in giro Tart prima di beccarsi una torta in pieno viso.

Paddy rise fino alle lacrime vedendo la faccia del piccolo alieno sconvolta in un misto tra imbarazzo e offesa. Tart afferrò anche lui un po’ di torta colpendo Paddy per poi mettersi a ridere come un matto. I due si stavano proprio divertendo.

Mina e Strawberry stavano di nuovo litigando perché quest’ultima l’aveva urtata mentre sorseggiava il suo tè pregiato di ottima qualità, facendo cadere la tazza a terra.

-Ma insomma perché non guardi mai dove metti i piedi?!- Le urlò contro Mina.

-Mi dispiace tanto!- Cercava di scusarsi Strawberry.

-Su ragazze non litigate! E’ una festa e dobbiamo divertirci!- Disse Kyle appoggiando una mano sulle teste delle ragazze.

Ryan sorrideva appena osservando quelle scene, tipiche della loro allegria.

-C’è parecchio movimento sta sera eh … - Disse Pam avvicinandosi al ragazzo.

-Già … Come in tutte le feste del resto.-

-Dì un po’ Ryan … E’ davvero quello che hai detto prima il motivo di questa festa?-

Ryan rimase sorpreso un attimo per la domanda di Pam, ma poi torno a calmarsi ricordando che si trattava pur sempre di Pam e nulla poteva sfuggirle.

-Non ti sfugge proprio nulla eh. Diciamo che non è solo per la nuova squadra e il tempo da trascorrere insieme. Voglio verificare una cosuccia.-

-Di che si tratta?-

-Quei tre nascondono qualcosa e l’unico modo per scoprirlo è quello di avere la loro fiducia. Inoltre voglio proprio vedere se il nemico si farà vivo … In modo che possiate sconfiggerlo e io possa analizzare un'altra di quelle strane gocce che lasciano i chimeri una volta spariti.-

-Sei spietato Shirogane. Ma sai … Credo che se davvero nascondessero qualcosa, non è qualcosa di cui possiamo preoccuparci troppo. In fondo penso che abbiamo fatto bene ad aiutarli.- Rispose Pam ridendo un po’ e andandosene per un'altra direzione.

Ryan aveva tante domande che gli balzavano in testa … Perché mai i loro nemici avrebbero dovuto ricominciare una guerra che sembrava essere giunta ad un accordo qualche anno fa? Se non usavano la forza vitale degli essere umani, come creavano i loro chimeri? Da dove provenivano quelle strane gocce che lasciavano ogni volta che svanivano nel nulla? Shirogane Ryan avrebbe trovato una risposta a queste domande anche se sarebbe risultato difficile. Per lui nulla era impossibile. A ogni domanda c’è una risposta e dietro a ogni risposta vi è celato un segreto che a pochi è concesso sapere.

-Ghish, qualcosa ti turba?- Domandò Pai al suo fratello minore.

-Nulla. Perché dovrebbe turbarmi qualcosa?-

-Ti vedo strano e sei nervoso. E poi non ti stai divertendo, o sbaglio?-

-Adesso devi anche metterti a fare la mammina? Sto bene … Ho solo bisogno di una boccata d’aria.-

(Nda: Ecco la musica di sottofondo da lasciare fino alla fine del capitolo! ^^ 
http://www.youtube.com/watch?v=ngPEL3o4oUU )


L’alieno dai capelli verdi uscì fuori al balcone appoggiandosi alla ringhiera che lo circondava.

Ma che gli prendeva? Doveva godersi la festa o no? Era più forte di lui. Ma come era riuscito a mantenere la calma per tutto quel tempo, così doveva continuare a fare.


Non si sentiva arrabbiato ma quella stupidissima frase continuava a tormentarlo. La cosa strana era che lì per lì non lo aveva minimamente toccato, solo adesso si sentiva infastidito. Forse perchè iniziava a rendersi conto che non sarebbe dovuto essere lui quello che doveva avere un qualcosa che sapesse di Strawberry.

Osservava le innumerevoli stelle che stavano sopra di lui. Gli mancava terribilmente il suo pianeta … Sarebbe riuscito a completare la missione senza imprevisti?

-Ehi Ghish! Che succede? Non stai bene?-

Una voce femminile fece girare di scatto l’alieno che fu sorpreso nel vedere che ancora una volta, lei era preoccupata per lui.

-Sto benissimo. Grazie Strawberry.- Rispose cercando di apparire più freddo possibile.

-Dai vieni dentro!! Ci stiamo divertendo un mondo e tra poco faremo un gioco tutti insieme!- Disse la ragazza sorridendo.

Ghish la guardò negli occhi per poi abbassare lo sguardo sul collo che vedeva così vuoto per la prima volta.

-Il tuo collarino?- Domandò facendo finta di niente.

-Oh … L’ho perso ieri … Sai mi è dispiaciuto molto dato che era un regalo molto prezioso di Mark. Vorrei tanto riaverlo …- Mentre pronunciava queste parole, Strawberry pensava a Hisaki e al suo stupido gioco che le aveva fatto perdere quell’oggetto così prezioso.

Vai!! E’ la tua occasione! Liberati immediatamente di quel collarino fastidioso!

Di nuovo quella vocina.

-Strawberry ecco … Io devo darti una cosa.- L’alieno si infilò una mano in tasca per tirare fuori il collarino suscitando la curiosità della rossa.

Quando improvvisamente … L’inevitabile.

Angolo Autrice: Salve a tuttiiii!! :)
Scusate ancora se ho ritardato un pò il capitolo ma ho avuto davvero un saaaacco di cose da fare ... Comunque spero che questo capitolo vi piaccia! Non mi è riuscito molto bene, infatti in alcune parti divento troppo frettolosa ma solo perchè questo è un capitolo di passaggio ... Scusatemi se non riesco ad aggiornare spesso e soprattutto se il capitolo non vi piace ... ^^''
Spero di ricevere una vostra recensione!! Ringrazio davvero tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate e anche a tutti i miei lettori che continuano a recensire!!
Grazie davvero di cuore!! Detto questo vi saluto eeee.... Al prossimo capitolo!! 

Dreamer ;)

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Capitolo 12
*** Il ritorno di una spada ***


Il ritorno di una spada


-Bene, bene … A quanto pare ho interrotto qualcosa.- Una risata malvagia risuonò nell’aria.

Ghish si parò davanti a Strawberry d’istinto, come se avesse riconosciuto perfettamente chi aveva riso in quel modo.

-Akio! Che ci fai qui?- Domandò l’alieno dai capelli verdi.

-Da quando fai domande del genere, Ghish? Credevo fosse ovvio.-

Il terreno iniziò a tremare. Dietro ad Akio, che in quel momento fluttuava in aria con le braccia incrociate al petto, apparve un enorme mostro: somigliava molto ad un’aquila, con la differenza che era grande il quintuplo, con artigli affilati e occhi che incutevano timore a chi li osservava.

-Ecco la mia nuovissima creazione. Carina vero?- Akio sorrideva compiaciuto del chimero che aveva creato.

-Non te la faremo passare liscia! Mew Berry metamorfosi!!-

Strawberry si trasformò mentre Ghish fece lo stesso, tornando del suo aspetto originale.

-Cosa sta succedendo??- Dalla finestra che dava sul balcone, uscì Ryan seguito dall’intero team delle Mew Mew.

-Oh eccovi tutti insieme finalmente! Così voi siete l’intera squadra … Attendevo da tanto tempo questo momento.- L’alieno ghignò. Sicuramente non aveva nulla di buono in mente.

-Che intendi? Cosa vuoi da noi, alieno?- Domandò Ryan spazientito.

-Perché dovrei venirlo a dire proprio a te? Vedrai presto qual è il nostro vero potere. Chimero attacca!!-

A quel punto l’aquila scese in picchiata verso Ghish e Strawberry. Le ragazze si trasformarono velocemente e iniziarono a sferrare attacchi contro quell’orribile mostro.

Il chimero continuava a evitare gli attacchi, e come preso dall’ira, scaraventò le ragazze sulla terra sottostante.

Mew Berry salì sul cornicione del balcone e puntò il dito contro il nemico: -Non ti permetterò di rovinare la nostra festa! Ti sconfiggeremo con il nostro gioco di squadra!-

La Mew rosa sferrò l’attacco con il suo fiocco del cuore, colpendo in pieno il chimero, che emise un gemito di dolore.

-Tutto qui il tuo aquilotto da strapazzo?- Disse Mew Berry vittoriosa per averlo colpito facilmente. Ma ancora non sapeva che Akio aveva un asso nella manica.

Infatti, l’aquila caricò un’onda di energia dal suo becco gigante, scagliandola contro tutti quelli che erano fuori dal balcone, facendoli cadere a terra.

-Dannazione … Quell’aquila sembra più potente del previsto!- Esclamò Ryan, che in quel momento era a terra e con alcune ferite causate dalla caduta.

Mew Berry e le altre si rialzarono doloranti.

-Non ci batterai così facilmente!!- 

Ghish restava a guardare mentre anche lui era a terra, finchè non si alzò all’improvviso esclamando: -Esatto! Noi siamo il team Mew Mew e non ci batterai mai!-

Akio era sorpreso a quelle parole: Ghish sembrava fermamente convinto di quello che stava dicendo, nonostante il legame che li aveva uniti per tanto tempo. L’alieno castano aveva avuto la conferma del suo tradimento.

-Caro Ghish, se dici così mi sento costretto. Non avrei mai voluto arrivare a questo punto.- Chissà perché, il tono di voce di Akio sembrava tutt’altro che preoccupato di quello che stava per fare. Finalmente poteva agire come voleva, senza essere frenato da quel legame ormai spezzato da tempo.

Con un cenno del braccio, il chimero attaccò di nuovo, questa volta scagliando la su onda di energia contro un solo bersaglio.

-Attento Ghish!!- Urlarono le ragazze per avvertirlo.

L’alieno si sarebbe aspettato un attacco del genere, infatti aveva già provveduto a ripararsi incrociando i suoi sai.

-Tutto qui quello che sai fare?- Disse ridendo l’alieno mentre continuava a ripararsi dall’onda di energia.

-Sei il solito. Ridi anche quando ti trovi in difficoltà? Se patetico.-

Mew Berry a quel punto scagliò un altro attacco contro l’aquila, che smise di emettere l’onda.

-Non parlare mai più così di Ghish! Lui è un carissimo amico! Non ti permetterò di dire che è patetico!!-

La ragazza fece per scagliare un altro attacco contro Akio, ma questo le lanciò uno dei suoi attacchi prima che potesse pronunciare la formula. La mew mew finì ad alcuni metri di distanza da dove si trovava prima.

-Sei proprio scocciante ragazzina … Dovrò eliminarti definitivamente prima del previsto.-

Le ragazze tentarono di proteggere la loro amica, ma vennero fermate dall’aquila che continuava ad attaccarle mentre agitava le sue possenti ali.

-Strawberry!!- Ghish corse verso Mew Berry tentando di salvarla dall’attacco che stava per pronunciare Akio.

-Ghish!!- La ragazza si voltò dalla sua parte, guardandolo con occhi supplichevoli mentre era sdraiata a terra piena di ferite.

I loro sguardi vennero interrotti da una luce bianca. La fine di tutto. Era troppo tardi? L’alieno dai capelli verdi era rimasto immobile a fissare il punto in cui si trovava la ragazza. Non era riuscito a intervenire in tempo.

Mentre piano piano la luce si affievoliva però, poteva notare che Mew Berry era ancora a terra e salva con gli occhi chiusi per lo spavento. Davanti a lei una figura maschile che aveva fatto da scudo grazie alla sua spada. Lo sguardo di Ghish si fece sempre più sorpreso appena la luce sparì, notando con chiarezza chi era costui. Non poteva essere vero:

-Sta tranquilla. Ci sono io a proteggerti.-

Tutti assunsero l’espressione che aveva Ghish in quel momento, compresa Mew Berry che riaprì gli occhi dopo aver udito quella voce.

Com’era possibile che non fosse sparito?

Angolo Autrice: Salve a tutti!! Vogliate davvero scusarmi per l'enorme ritardo ... Ma è iniziata la scuola e oltre al fatto che non ne posso già più, non sapevo proprio come esporre il capitolo ... Il colpo di scena vi è piaciuto? Si capisce chiaramente di chi stiamo parlando xD
Ringrazio tantissimo tutti i miei lettori che nonostante i miei continui ritardi continuano a seguirmi! Non abbandonatemi! Ho bisogno di voi per continuare ^^
Ringrazio moltissimo Any che ha avuto molta pazienza nel supportarmi e soprattutto mi ha dato l'aiuto per andare avanti! :)
Spero che il capitolo vi piaccia e che vi abbia incuriositi! Cosa succederà nel prossimo capitolo? Lo saprete presto! Alla prossimaaa! 

Dreamer :D

 

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Capitolo 13
*** Giornata in solitudine ***


Giornata in solitudine


Gli occhi di tutti erano ancora puntati su di lui.

-Sta tranquilla Strawberry. Ci sono io a proteggerti.-

Cosa ci faceva li? Era scomparso anni prima … Perché mai sarebbe dovuto tornare? E domanda più importante: Come aveva fatto a tornare?

Il ragazzo sferrò un colpo con la sua potentissima spada contro l’aquila, trafiggendogli un ala. Il chimero, non essendo più in grado di volare, cadde a terra gemendo dal dolore.

-E tu chi diavolo saresti?!- Domandò Akio scocciato.

L’interrogato non rispose. Sferrò un altro colpo al chimero stando sempre in silenzio.

-Non parli? La micia ti ha mangiato la lingua?- Rise tra se e se l’alieno.

In quel momento, il colpo della spada fu mortale per il chimero, che scomparve lasciando la solita goccia, che il ragazzo dal lungo codino biondo, prese chiudendola in una boccetta di vetro.

Akio capì che era meglio battere in ritirata, anche se intanto aveva già ricavato parecchie informazioni interessanti.

-Non posso crederci … Sei tu … - Disse tra se e se Mew Berry mentre continuava a fissare il suo salvatore.

-Ciao Strawberry!- Sorrise il biondo.

Non era il momento buono per poter conversare, così Kyle e Ryan invitarono tutti a rientrare nel caffè, in modo da poter parlare con più tranquillità.

Un volta dentro, tutti si accomodarono:

-M-Mark … Ma come hai fatto a trasformarti?- Domandò subito Strawberry impaziente di sapere la risposta.

Mark, che in quel momento era tornato delle sue sembianze originali, rispose con calma.

-Non lo so. Ho avvertito uno strano presentimento e subito dopo mi sono ritrovato trasformato da Cavaliere Blu.-

-Tutto ciò è troppo strano. Il Cavaliere Blu è scomparso due anni fa insieme a Profondo Blu.- Affermò Pam.

-Ricordiamo che il Cavaliere Blu e Profondo Blu sono la stessa persona in fin dei conti. Quindi è probabile che sia tornato.- Spiegò Ryan.

-Ma non è possibile! Strawberry lo aveva sconfitto!- Disse Paddy incredula.

Tutti nella sala non sapevano dare una risposta. Era tutto collegato alla perfezione: l’arrivo dei nuovi nemici e poi la ricomparsa del Cavaliere Blu. E se Profondo Blu si fosse risvegliato davvero? No, non poteva essere. Ghish, Pai e Tart ne avrebbero percepito subito la presenza.

-Allora che si fa?- Chiese Lory notando che tutti i suoi compagni avevano un espressione pensierosa e corrucciata in viso.

-Per il momento meglio far finta che non sia successo nulla. Mark, se avverti qualcosa di strano, vieni subito a riferircelo.- Concluse Ryan, che si ritirò nella sua stanza subito dopo.

Mark fece il solo gesto di annuire. Si alzò dalla sedia e uscì dal caffè facendo un piccolo inchino come per salutare tutti i presenti. Gli alieni tornarono nelle loro stanze, mentre le ragazze uscirono e si salutarono per poi tornare a casa. Tutte tranne Strawberry che fermò Mark appena fuori dal caffè prima che se ne andasse via.

(Nda: Da qui mettete la musica di sottofondo 
http://www.youtube.com/watch?v=OAxJjs9EfgY )

-Mark aspetta! Stai bene? E’ tutto apposto?- Domandò preoccupata.

-Si certo. Perché sei così preoccupata?-

-Ti ho visto strano … Insomma, ultimamente sei davvero strano. Centro forse io? Ho fatto qualcosa che non andava?- La rossa non aveva tutti i torti, Mark era strano da un bel pezzo e lei se ne era accorta benissimo.

 -Amore, io sto bene. Sul serio! Non farmi quell’espressione così preoccupata … Se ci fosse davvero qualcosa che non va te lo direi.- Rispose Mark sorridendo e accarezzando il viso della sua amata.

-Mark, io non capisco … Cosa sta succedendo? Ci sono troppe cose strane, troppe domande, troppe preoccupazioni … Credevo, anzi speravo che tutto questo fosse finito due anni fa …-

-Purtroppo le cose vanno in questo modo … Vedrai che andrà tutto bene. Ti proteggerò, combatteremo come abbiamo sempre fatto e dopo aver sconfitto i nemici resteremo insieme per l’eternità. Te lo prometto gattina mia.-

Strawberry, colpita da quello che aveva appena detto, lo guardò profondamente negli occhi, ricordando tutti i bei momenti passati insieme con la persona di cui si era perdutamente innamorata. Quasi con le lacrime agli occhi, si fiondò tra le sue braccia stringendolo forte. Il ragazzo fece lo stesso accarezzandole i suoi bellissimi capelli rossi che ormai le arrivavano a metà schiena. Si tenevano stretti l’un l’altra, sotto quel meraviglioso cielo stellato, come per paura che uno dei due scappasse via. Improvvisamente, Mark prese tra le mani il volto della ragazza, baciandola sulle labbra. Non era un bacio come gli altri: questo racchiudeva non solo amore, ma anche protezione, rassicurazione, un legame che non si sarebbe mai spezzato, quel legame che li avrebbe uniti per sempre.

Durante quel magico momento però, qualcuno li stava osservando, qualcuno seduto sul davanzale della sua finestra con la testa appoggiata al vetro e gli occhi puntati sul bacio di quei due.

-Sembri così felice con lui … Non ho mai capito cosa avesse più di me. Forse … Il sorriso? Le orecchio normali e non a punta? I capelli neri? Il fatto stesso di essere un umano? Magari sono tutte queste motivazioni messe insieme ma … Anche io sarei stato capace di renderti davvero felice …- L’espressione di colui che stava osservando non era infastidita o piena di gelosia alla visione di quel bacio. Era un espressione normale, che raramente prendeva possesso di quel viso durante scene di quel genere.

Hai rimpianti? 

Era ancora quella vocina antipatica che ogni tanto si faceva sentire, specialmente quando non era il momento opportuno.

-Certo che no. Lei sta bene così e io anche.-

Ne sei davvero sicuro?

-Oh ma smettila! Sempre a tormentarmi … Mi va bene così, punto! Possono fare quello che vogliono quei due. Per me possono pure sposarsi.- Affermò con freddezza.

Contento te … Ti pentirai di questo pensiero.

-Ne dubito fortemente.-

Beh, alla fine non sei riuscito neanche a darle il suo campanellino.

-Non me ne frega niente di quel campanellino. Non mi crea nessun problema.- E detto questo, l’alieno chiuse quella strana conversazione con se stesso, si allontanò dalla finestra e si sdraiò sul suo letto dimenticando quello che aveva appena visto.

(Nda: Qui potete anche togliere la musica di sottofondo)

************************

Un altra giornata si era conclusa lasciando il posto a quella successiva. Ghish si svegliò piuttosto tardi quella mattina dato che aveva dormito bene e a lungo. Inoltre con la scusa che la scuola doveva essere riparata, poteva dormire quanto voleva.

Tart era già andato a scuola, Kyle stava allestendo il locale mentre Ryan e Pai facevano alcune ricerche su quelle strane gocce che rilasciavano i chimeri una volta eliminati, anche se purtroppo non avevano ancora trovato nessuna soluzione. L’alieno così decise di andare a farsi una passeggiata in solitudine come un comune essere umano.

Dopo essersi trasformato in un normalissimo ragazzo con i capelli verdi e gli occhi dorati, uscì dal caffè dirigendosi al parco.

Una volta arrivato, camminò osservando ogni minimo dettaglio. Gli uccelli che cinguettavano mentre se ne stavano appollaiati sui rami degli alberi, la fontana centrale dalla quale sgorgava sempre acqua, i bambini che giocavano allegri mentre le loro mamme li osservavano da lontano sedute su delle panchine scambiandosi anche qualche parola … Tutte cose che lo facevano sorridere ma allo stesso tempo facevano crescere in lui una malinconia terribile e schiacciante. Anche il suo pianeta una volta era così, ma per colpa dell’avidità di Akio e Hisaki, tutto ormai era finito e dipendeva solo da lui far tornare alla normalità quelle cose che ormai avevano perso.

Soffermò lo sguardo su alcuni bambini che giocavano insieme. Non conosceva il gioco che stavano facendo ma era simile a una staffetta. Gli piaceva osservare come si impegnavano per vincere e raggiungere il loro obbiettivo. Notò però che un bambino rimaneva sempre indietro, non riuscendo a stare al passo degli altri. Lui ci provava a raggiungere quell’obbiettivo, ce la metteva tutta ma purtroppo era troppo lento e gli altri non badavano al fatto che rimanesse in disparte, a loro importava vincere. Quel bambino gli ricordava terribilmente lui, era sempre stato considerato diverso. I suoi genitori erano morti quando aveva solo tre anni e dopo essere stato adottato dalla famiglia di Pai e Tart, si era aperto un altro mondo davanti a lui. Non conosceva il passato dei suoi genitori, ma sapeva che erano poco considerati dal popolo del suo pianeta. Purtroppo non ricordava neanche quei pochi momenti che aveva passato insieme alla sua famiglia visto che era molto piccolo. Dopo un po’ che osservava quei bambini, si turbò un pochino nel vedere quello che non veniva considerato, così decise di cambiare direzione.

Il ragazzo continuò a percorrere il suo sentiero. La zona successiva era abbastanza ombreggiata, così si sdraio sul prato rilassandosi un po’ mentre il vento gli accarezzava i capelli e rinfrescava il suo bel viso. Quel clima e quella pace erano così piacevoli che l’alieno si addormentò dopo neanche dieci minuti.

Era passata qualche ora e finalmente Ghish si svegliò, notando che ormai era tardo pomeriggio. Era da tanto tempo che non si rilassava in quel modo. Ultimamente era spesso sotto stress, soprattutto da quando era arrivato sulla Terra per sconfiggere i suoi nemici, insomma una bella dormita era quello che ci voleva, anche perché purtroppo la notte riusciva a dormire poco. Egli si alzò stiracchiandosi per poi riprendere il cammino.

(Nda: Musica di sottofondo fino alla fine del capitolo: http://www.youtube.com/watch?v=LG3E4hqI9Dw)


Si diresse verso il fiume. Mentre camminava, notò un banchetto di gelati vicino al prato che costeggiava il fiume. Vide un cartello con su scritto “Offerta speciale: nuovo gelato salmastro!”. Ghish era incuriosito da questo nuovissimo gelato salmastro. Sapeva bene che il gelato della Terra era qualcosa di favoloso ma non aveva mai sentito parlare di questo nuovo tipo di gelato prima d’ora. Mise una mano in tasca e si accorse di avere qualche spicciolo, così si avvicinò al banchetto e comprò il suo gelato. Aveva una forma allungata ed era di un azzurrino simile al cielo che c’era quella mattina. Il ragazzo si sedette sull’erba del prato e diede un morso al gelato. Il suo gusto era molto strano, dolce ma salato allo stesso tempo … Un po’ simile al suo passato, bello ma pieno di ricordi che era meglio dimenticare. Ricordi salati e disprezzati da lui stesso, che purtroppo erano conservati nella sua memoria insieme ai ricordi più dolci che lo facevano stare bene. Mentre il sole tramontava, Ghish era lì, seduto vicino al fiume osservando quel panorama meraviglioso. Chissà cosa stava facendo Strawberry in quel momento.

Angolo Autrice: Ciao a tutti cari lettori! Scusate il ritardo ma ho avuto un pò da fare in questi giorni ^^'' Ma finalmente sono riuscita a pubblicare! Allora? Cosa ne pensate del capitolo? Siete curiosi di sapere cosa succederà adesso che è tornato il Cavaliere Blu?? Spero di si!! :D  L'ultima scena l'ho tratta dal gioco Kingdom Hearts 358/2 days. Lo sto giocando in questo periodo ed è bellissimo! Mi ha dato tanta ispirazione quindi non sono riuscita a resistere a mettere una scena tratta da quel gioco *-*  Ringrazio Any per avermelo fatto conoscere (Awww) xD Continuate a seguirmi e recensite in tanti! La prossima volta non tarderò!! A presto!! :*

Dreamer ;)

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Capitolo 14
*** Amicizia ***


Amicizia


Il sole era tramontato e per Ghish era ora di tornare al Caffè Mew Mew. Si sentiva rilassato, in fondo era stato un giorno libero per lui, senza impegni e combattimenti. Forse …
Camminava per il parco vuoto, illuminato solo da alcuni pali della luce. Quel gelato gli era piaciuto davvero tanto e aveva deciso di rimangiarlo prima o poi.
Mentre fece questo pensiero, sentì un rumore improvviso dietro di se. Si girò all’istante pensando si trattasse di un nemico. Niente. Probabilmente era la sua immaginazione che gli faceva brutti scherzi. Ancora un altro rumore. Questa volta girandosi notò un chimero gigantesco. Come aveva fatto a non accorgersene l’attimo prima? Somigliava molto a una specie di ragno gigante ed era a dir poco disgustoso.
L’alieno si preparò per il combattimento armandosi subito dei suoi fidati sai. Si scagliò contro la bestia a super velocità e con la sua arma tagliò di netto uno dei suoi occhi. Il ragno gemette dal dolore ma si sentì allo stesso tempo una risata provenire da sopra di lui.
-Davvero pensi ancora di poter far qualcosa contro di me, Ghish?- Chiese quella voce malvagia.
-Sai bene che sarò sempre contro di te. Smettila di insistere.-
La risata del suo nemico continuava a riecheggiare intorno a lui. Si sentiva debole, confuso, stanco e in quel momento venne colpito dal chimero.
Ghish si svegliò di colpo ancora sdraiato sull’erba. Era notte fonda e solo allora si accorse di essersi addormentato una seconda volta, probabilmente per lo stress che aveva accumulato in quei giorni.
-Cavolo era solo un sogno …- Sospirò alzandosi mentre si stiracchiava. Aveva ancora sembianze umane e decise di tornare alieno, dal momento che lo era rimasto per troppo tempo e intorno a lui non c’era anima viva.
Prese la strada per tornare al Caffè decidendo di camminare, ma si sentì chiamare da qualcuno dietro di lui.
-Ghish? Che ci fai in giro a quest’ora?- Domandò la ragazza dietro di lui. Riconobbe subito chi era quella ragazza, così si girò per rivolgerle la parola.
-Strawberry … Potrei chiedere la stessa cosa a te.- Sorrise l’alieno.
-A dire la verità non lo so con precisione … Ho fatto un sogno strano che si svolgeva in questo luogo. Appena mi sono svegliata, ho sentito una sensazione insolita, come se qualcosa o qualcuno mi dicesse di venire qui.- La rossa guardò Ghish negli occhi come per cercare una risposta, anche se sapeva che non avrebbe potuto dargliela.
-Sai … Anche io ho fatto un sogno strano. Ma può capitare! Secondo me è stato un caso.- Ridacchiò lui.
-Si hai ragione. Bhe allora ci vediamo domani!- Lo salutò la ragazza.
-Aspetta!-
-Cosa c’è?- Chiese Strawberry incuriosita.
-Visto che sei già qui potremo fare qualcosa … Da solo al Caffè mi annoio.- Sospirò Ghish.
-Ma come? Hai Pai, Tart, Ryan e Kyle. Non sei affatto solo!-
-Se provassi a svegliare Pai e Tart a quest’ora, puoi considerarmi morto per l’eternità. E poi Ryan non mi vede di buon occhio, mentre Kyle … Bhe è nel suo mondo si può dire.- Rispose ironicamente.
-Capisco … Bhe anche io mi annoierei a casa … Hai già in mente cosa fare?-
Ghish non poteva crederci. Strawberry, la ragazza di cui fino a due anni prima era innamorato perso, aveva accettato un suo invito. Certo, lui non l’amava più, ma il fatto che avrebbero passato un po’ di tempo da soli e insieme, lo rendeva felice.
-Un posto ce l’avrei.- L’alieno sorrise prendendole la mano e alzandosi in volo.
-Aaaaah!! Ghish aspetta! Che vuoi fare? Io non ho mai volato!- Strawberry sembrava terrorizzata al pensiero di precipitare a terra da un momento all’altro.
-Non preoccuparti. Non precipiterai al suolo … Bambolina.- Nel pronunciare l’ultima parola, Ghish prese in braccio la ragazza e sorrise malizioso come era suo solito fare.
-Era da un bel po’ che non ti sentivo chiamarmi così con quella faccia … E poi chi ti ha dato il permesso di prendermi in braccio?-
-Era per farti stare più sicura visto che adesso siamo molto in alto. Ma se vuoi posso tenerti semplicemente per mano.-
-No no! Va benissimo così!- Disse Strawberry stringendolo mentre guardava la grande differenza che c’era tra loro e il suolo.
-Ma come? Una gattina che ha paura delle altezze? Questa mi è nuova!- Rise Ghish per prenderla in giro mentre volava dirigendosi verso il posto che aveva in mente.
-Sai non è facile atterrare sulle zampe quando sei a metri e metri da terra! E poi ti ho detto che non ho mai volato!- Rispose a tono la rossa, mentre Ghish scoppiò in una grossa risata.
Per un attimo entrambi erano tornati esattamente come due anni prima, lui con la sua sfacciataggine e la sua malizia, lei con la sua acidità nei confronti dell’alieno, ma alcune cose li differenziavano dai Ghish e Strawberry di un tempo: erano diventati amici ed erano più cresciuti, più maturi.
Ghish arrivò a destinazione, posando la ragazza sul ciglio di un palazzo molto alto, forse uno dei più alti di Tokyo. La città era piena di luci artificiali, colorate e abbaglianti. Nonostante fosse notte, diverse macchine viaggiavano qua e là e Strawberry, anche se si trovava molto in alto, ebbe il coraggio di guardare in basso.
-Certo che la città è parecchio trafficata sta notte.- Disse Strawberry.
-E’ sempre così. Qui ci venivo spesso due anni fa e lo ricordo bene.- Rispose l’alieno sedendosi accanto a lei.
-Perché mi hai portato qui?-
-Guarda in alto.- Rispose semplicemente l’alieno dai capelli verdi.
Strawberry alzò lo sguardo e notò che si vedevano alcune stelle sopra di loro. Non si vedevano molto bene a causa delle miriadi di luci artificiali che c’erano un po’ di metri più in basso, ma si vedevano molte più stelle di quando si era a terra, essendo appunto più elevati in altitudine. Le stelle splendevano brillanti nel cielo circondando la luna piena che c’era in quella magica notte.
-E’ bellissimo … - Sorrise Straberry mentre i suoi occhi brillavano osservando quello spettacolo.
-Già …-
Tra i due calò il silenzio. Entrambi contemplavano il cielo notturno, che quella notte non aveva neanche una nuvola.
-Ghish … Ora che ci penso io non so moltissimo di te.- Disse improvvisamente la ragazza.
-Probabilmente non ti è mai interessato e lo capisco. Eravamo nemici e io … bhe te lo ricordi, no?-
-Adesso invece sono curiosa. Posso farti delle domande?-
-Si … certo.- Ghish venne colto leggermente alla sprovvista ma era comunque felice che la sua amica mostrasse curiosità per lui.
-Come sono i vostri genitori?- Chiese Strawberry all’alieno, riferendosi ovviamente ai genitori di Ghish e di conseguenza anche di Pai e Tart. Lei però non aveva tenuto conto di una cosa.
-I miei genitori non sono gli stessi di Pai e Tart. Sono morti quando avevo circa tre anni … Non me li ricordo neanche più. Molti però sul nostro pianeta, dicono che erano alieni bravissimi e molto buoni. Erano solo amareggiati dal fatto che mi avrebbero dovuto crescere in un pianeta in condizioni molto critiche. Sono stato adottato dai genitori di Pai e Tart … Sono stati molto buoni con me, anche se non ero il loro vero figlio.- C’era tristezza nella voce di Ghish, una tristezza che però cercava di nascondere con un sorriso. Non se la sentiva ancora di raccontare tutto nei dettagli, nonostante si fosse abituato all’idea di essere orfano.
-Ghish io … Non ne avevo idea! Mi dispiace così tanto … Scusami!- Rispose la rossa guardandolo con gli occhi quasi lucidi.
-Non preoccuparti bambolina! Su fammi un'altra domanda …- Disse l’alieno per scacciare ancora quel velo di tristezza rimasto. Avrebbe tanto voluto conoscere a fondo i suoi veri genitori …
-Hai mai avuto una ragazza?-
-Come mai questa domanda? Vuoi forse prenotarti?- Rise malizioso Ghish.
-Ma cosa dici?! E’ pura curiosità!!- Rispose Strawberry arrossendo leggermente per quell’affermazione così imbarazzante.
-Lo so, stavo scherzando! Comunque non ne ho avuta solo una … Ne ho avute molte. Ho anche avuto molte “serate piccanti” con ognuna di esse. Vuoi sapere i dettagli? Allora una sera, fai conto che lei avrà avuto una quarta di seno, così …-
-Fermo fermo!! Non ti ho chiesto i dettagli! Sai quanto mi importi delle ragazze con cui hai avuto le tue “serate piccanti”!- Rispose a tono la rossa, mentre il colore sulle sue guance iniziava a somigliare a quello dei suoi capelli.
-Ma come? Non vuoi qualche consiglio da un esperto in materia?- Ghignò lui.
-Cosa?? Guarda che io e Mark non abbiam… Aaah! Ma perché sto dicendo queste cose a te?! Non sono affari tuoi!- Strawberry ormai era completamente partita di testa.
-Come come? Non avete, cosa??- Chiese curioso.
-Nulla! Ho detto che non sono affari tuoi!- Rossissima e imbarazzata, Strawberry incrociò le braccia al petto. A quel punto Ghish scoppiò a ridere fino a farsi venire le lacrime agli occhi.
-Che hai da ridere tanto??- Disse Strawberry irritata.
-Scusa, scusa! Solo che eri davvero buffissima! Ti imbarazzi per cose che comunque sono normali alla tua età … Ma sai, sei perfetta così!- Rise ancora guardandola.
-Perfetta…?- Strawberry era sorpresa. Tutti le davano dell’imbranata, della pasticciona, della ritardataria, ma nessuno le aveva detto che era perfetta.
-Si cioè … Nulla lascia stare!- Rispose Ghish per cambiare argomento. Le aveva dato quell’aggettivo senza pensarci e la sua parte “razionale” si era ripresa improvvisamente.
Strawberry sospirò per poi sorridere. Parlarono molto a lungo insieme. Non avevano mai conversato da amici, soprattutto non avevano mai passato un momento da soli e questo fece sentire Ghish un po’ strano.
Si fece veramente tardi e per i due era il momento di tornare a casa.
-Ti accompagno.- Disse Ghish.
-Mi pare ovvio, visto che non ho altro modo di scendere da qui.- Ridacchiò la ragazza.
L’alieno prese di nuovo delicatamente la ragazza tra le sue braccia per poi spiccare il volo. Arrivati al balcone della camera di Strawberry, Ghish la posò a terra sempre con cautela.
-Grazie per questa serata. Sai non avrei mai pensato di dirlo ma … Sono stata bene!- Sorrise la rossa.
-Anche io sono stato bene. Se ti fa piacere possiamo rifarlo. Da buoni amici!- Rispose l’alieno dai capelli verdi.
-Certamente! Poi decideremo quando. Buonanotte Ghish!- Strawberry rientrò in camera passando dalla grande finestra che era rimasta aperta, chiudendosela alle spalle e salutando un ultima volta con un cenno di mano l’alieno.
-Buonanotte micetta.- Le rispose l’alieno con il labiale, in modo che lei lo capisse attraverso il vetro.
Ghish tornò al Caffè e mentre volava si sentiva sollevato, felice. Non gli pesava parlare con Strawberry dopo essersi rassegnato. Lei adesso aveva la sua vita e lui si sarebbe fatto la sua. Stava bene così, non aveva bisogno di rammaricarsi se la sua micetta stava con un altro. Lei era felice e a lui andava benissimo così. Erano diventati amici e quella conversazione non aveva fatto altro che rafforzare il loro legame, non poteva chiedere altro.



Angolo Autrice: Cari lettori sono tornataaaaa!! :D
Scusate se ci ho messo tutto questo tempo a pubblicare ma ci sono stati parecchi problemi ... Però se devo essere sincera questo capitolo mi convince più degli altri! O forse è una mia impressione? Fatemi sapere! Spero davvero che vi piaccia, mi sono impegnata tanto!! ^^
Ah proposito! Cosa ne pensate del nuovo format? A me sembra un pò più ordinato ma a voi piace così o volete che torni a quello vecchio? Fatemi sapere eh! 
Caspita è veramente troppo tempo che non aggiornavo questa fanfiction e mi scuso con tutti voi ... Ma adesso che sono tornata non mi ferma più nessuno! Muahahah xD
Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutti quelli che mi hanno seguita nonostante i miei continui ritardi, soprattutto chi ha recensito e ha inserito questa storia nelle preferite/ricordate/seguite! Siete veramente tanti e ... Non ho parole! Non mi aspettavo che questa storia vi piacesse così tanto! Ringrazio anche i nuovi lettori appena arrivati :)
Detto questo, spero che siate in tanti a recensire e al prossimo capitolooooo!! ;)

Dreamer :*

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