La mia vita di GiulyHermy99 (/viewuser.php?uid=170126)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I miei fratelloni ***
Capitolo 3: *** Ancora un anno. ***
Capitolo 4: *** Ginevra Molly Weasley ***
Capitolo 5: *** Lo Smistamento. ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Se qualcuno mi dovesse chiedere che cosa voglio
dalla vita, risponderei: grazie tante, ho già tutto.
Forse non è proprio vero, nella mia famiglia siamo in nove e
i soldi arrivano raramente a fine mese. Ma a nessuno importa le cose
costose o pregiate. L'importante siamo noi. Per quanto i soldi possano
valere, per la mia famiglia non c'è gioia più
grande che lo stare insieme.
E se c'è una cosa della quale non sento la mancanza
è proprio questa: l'amore. L'amore per la mia famiglia, per
i miei parenti, per i miei amici. Ricevuto e contraccambiato con
altrettanto affetto e dolcezza. Me l'hanno sempre detto: i soldi non
fanno la felicità. E io ci credo.
Soltanto l'amore riesce a renderti la persona più felice del
mondo. Ed io lo sono.
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Capitolo 2 *** I miei fratelloni ***
Eccomi qua, lo sento questo sarà l'anno più brutto per me. Siamo a fine estate e fra neppure una settimana anche il mio fratellone Ron andrà a Hogwarts con Fred, George e Percy, ed io mi ritroverò sola a casa con mamma e papà. Non ce la farò mai a sopportare un intero anno, se si esclude le festività, senza di loro. Fino a tre mesi fa erano tutti via apparte me e Ronnie, ma adesso che andrò via anche lui cosa farò per tutto questo tempo?
I miei fratelloni... Forse per molte ragazze è difficile essere circondata da soli maschi, ma io ormai ci ho fatto l'abitudine, sono la settima figlia della famiglia, dopo esattamente sei maschi. Sono semplice, tranquilla e, ovviamente, porto il marchio Weasley: lentiggini e dei capelli rossi che vengono invidiati da molti, per poi cosa non lo so davvero.
Adoro la mia vita, certo i miei genitori non sono certo ricchi e non è facile tirare su sette figli, ma per il resto tutto è perfetto. Un attimo, mi sono dimenticata di dirvi qualcosa: la mia è una famiglia di maghi da generazioni.
Ok, adesso dubitate delle mie facoltà mentali non è vero? Eppure è così, infatti fra una settimana anche il mio fratellone Ron andrà alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Ed io mi ritroverò qui da sola, senza poter condividere con qualcuno eccetto i miei genitori questo anno infernale. A me manca ancora un anno per essere ammessa: ho solo 10 anni.
In tutta la mia famiglia ognuno è riuscito a trovare o sta capendo la propria strada: Bill e Charlie lavorano già, il primo fa lo Spezzaincantesimi per la Gringott e il secondo è sempre in Romania a lovorare con i draghi, all'età di 14 anni quando portò in casa il primo draghetto fece prendere quasi un infarto alla mamma.
Credo che Percy sia il più strano dei Weasley, vuole sempre puntare in altro, ora che poi è diventato Prefetto non fa altro che sfoggiare per tutta casa la sua nuova spilla. Il suo sogno, credo che molti l'hanno capito, punta così in altro che non si rende conto che facendo così prima o poi cadrà giù: vuole diventare Ministro della Magia
Fred e George. Che dire non posso mica parlarne separatamente, infatti sono gemelli e per quanti dicono che la maggior parte di questi sia uguale solo nell'aspetto si sbaglia molto, infatti loro sono identici in tutto: due pesti incredibili. Sono stati quelli che si sono dedicati di più a crescermi, hanno fatto di tutto per non farmi assomigliare ai modi pomposi di Percy. Riuscivano a divertirmi in continuazione. I miei due fratelloni inseparbili, che fanno preoccupare ogni dannatissimo anno la mamma con un sacco di lettere dal preside di Hogwarts. Quei due ne combinano sempre una! Il loro sogno è sempre stato aprire un negozio di scherzi, fin dall'età di 6 anni. Chi dice che non ce la faranno?
Ron, il mio dolce fratello. Mi hanno sempre raccontato che quando sono nata non ne è stato molto contento, abbiamo solo un anno di differenza e si sentiva escluso perchè dalla mia nascita lo avevano messo da parte. A me quando me lo raccontano non mi sembra vero, siamo sempre stati così uniti, è in un certo senso il mio migliore amico, il mio compagno di giochi e lo è sempre stato. Rieccomi al punto di partenza: come farò quest'anno senza di lui? Mi mancherà, lo so già.
Ed io? Che cosa mi succederà con il passare degli anni? Non ho vere e proprie passioni, non so cosa è meglio per me.
- Tesoro, dove sei? Ginny...
Ecco, il tornare di questa voce. Una cosa che non cambierà, la voce di mia madre per farmi rientrare per la cena. E con ancora un po' di broncio mi dirigo verso casa.
- Ehi sorellina hai intensione di tenere quella espressione ancora per molto altro tempo?
- Ahaha, quanto sei spiritoso Ron. E se provassi a convincere mamma e papà a farmi venire quest'anno insieme a voi?
Non so da dove mi è venuta fuori questa idea, ma non è neppure tanto orribile.
- E dai, piccola. Prova a pazientare ancora un anno e poi verrai anche tu a far ammattire i professori di Hogwarts.
Non mi ha convinto, ma gli faccio un sorriso forzato. Lui si accontenta, mi prende per mano e andiamo a cena. Che bello stare a mangiare in famiglia!
- Ragazzi, allora domani andiamo tutti a Diagon Alley a comprare le ultime cose per tutti. Ginny ci accompagni?
Mamma mi rivolge un sorriso incoraggiante facendomi questa domanda. Un solo anno, un anno e poi potrò andare anche io. Continuavo a ripetermi questo.
- Ma certo mamma. Non vedo l'ora.
Troverò qualcosa da fare in questo anno, starò vicino a mamma. A me manca solo un anno per andare a Hogwarts ma a lei manca un anno per veder andare via tutti i suoi figli di casa per la maggior parte del tempo. Le starò vicino il più possibile.
Allora, l'altra volta ho lascito tutto in sospeso, con un prologo di pochissime righe. Come primo capitolo a me non convince molto, negli ultimi giorni ho fatto indigestione di cioccolato e inizio a credere che abbia modificato le mie facoltà mentali. In quanti lo credono ?? cmq ne approffitto per augurare a tutti una buona Pasqua in ritardo . E vi prego. RECENSITE. Un bacio a tutti, al prossimo capitolo e a chiunque piaccia vi prego di leggere Rincominciare a vivere e di dirmi che cosa ne pensate.
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Capitolo 3 *** Ancora un anno. ***
1 Settembre.
La casa è un caos totale. Mamma urla per tutta la casa ai miei cari, dolci e ovviamente sempre obbidienti fratelloni di muoversi a fare le valige, che avevano promesso di aver fatto la sera prima, cosa che si è rivelata la balla più grossa del secolo. Sono in camera di Ron ad aiutarlo a infilare gli ultimi oggetti nella valigia, amche lui il solito ritardatario però!
Lo guardo negli occhi, è agitato. Strano, fino a ieri sera non vedeva l'ora di salire su quel incredibile treno per partire per Hogwarts e adesso non se la sente.
- Ron va tutto bene?
Il mio sguardo è indagatorio: non so che gli prende.
- Ginny, e se non dovessi farcela? Se non dovessi riuscire a essere all'altezza di Fred e George nel Quidditch e negli scherzi? Oppure bravo come Percy? Oppure...
- Ron, sarai te, questo è l'importante. A mamma e papà non importa niente di quanto non sarai come loro. Per i nostri genitori è sempre una felicità e un trauma vedere partire per la prima volta un figlio a Howgarts, non te ne sei mai accorto? Non lo fa solo con i primi, loro stanno male ogni volta perchè tengono ad ogni figlio, indifferentemente da quello che fa.
- Ginny, ora mi inizio a preoccupare, si può sapere come fai a sapere tutte queste cose?
- Io osservo, Ron.
- Anche io osservo, ma non ti saprei...
Un urlo arriva dal piano di sotto:
- Ginny, Ron. Ma che fine avete fatto? Muovetevi che facciamo tardi.
In pochi attimi siamo tutti sulla macchina per dirigerci a King's Cross, la stazione ferroviaria che avrebbe portato i miei fratelli a Hogwarts. Ancora un anno, ancora un anno...
Ma è possibile che la mia mente non sappia ripetersi altro?
La stazione si apre ai miei occhi. Un edificio enorme, non so neppure quanto potrebbe occupare. E' bellissima, ogni volta che la vedo non so descriverla in altri modi. Mia madre invece non riesce a capire il motivo per tutti i Babbani, persone senza neanche una goccia di magia nel sangue, sono lì in tantissimi. E ci avviamo verso i binari 9 e 10 con mia madre che chiede, soltanto per vedere se siamo attenti:
- Allora, binario numero?
- Nove e tre quarti! Mamma posso andare anch'io...
Imploro disperata. Ma è possibile che io sia l'unica a dover rimanere a casa? Tanto la risposta di mia madre è fin troppo ovvia:
- Tu sei troppo piccola, Ginny. Sta' zitta, adesso. Va bene, Percy, vai avanti tu.
Dopo poco Percy è già sparito dietro la barriera fra i binari 9 e 10. Fred e George come sempre si mettono a scherzare facendo esasperare la mamma, che ha perfettamente ragione. Ma è possibile che ci rinfaccino ogni volta che non capiamo chi è uno e chi è l'altro? Nessuno ci è mai riuscito usando un ragionamento, di solito chi ci azzecca è perchè ha avuto fortuna.
Prima che Ron parti verso la colonna si avvicina a noi un ragazzino con i capelli neri e gli occhi verde smeraldo. Ne rimango completamente impressionata. E' molto carino.
Ginny, ma che ragionamenti fai, nemmeno lo conosci!
-Mi scusi!-
-Salve, ragazzo- dice mia madre.
Lui diventa improvvisamente rosso. Fa tenerezza, ha qualcosa di strano, particolare. Deve essere molto timido e impaurito, chissà che fine hanno fatto i suoi genitori...
-E’ la prima volta che vai a Hogwarts? Anche Ron è nuovo.
Lui è ancora più intimidito.
- Sì. Il fatto è... il fatto è che non so come...
- Come raggiungere il binario?
Lui afferma con un cenno della testa alla domanda di mia madre, che gli spiega in poche parole come raggiungere il binario per raggiungere Hogwarts. Lui ascoltando le parole di mia madre si prepara per andare e pochi attimi dopo è già sparito. Io torno alla realtà, mi ha fatto un po' strano parlare con quel ragazzino, chissà perchè? E senza rendermene neppure conto attraverso insieme a mamma e Ron la colonna per ritrovarci davanti al binario nove e tre quearti, di fronte alla grande locomotiva rossa.
Il posto è pieno di gente, dai ragazzi di 11 anni a quelli di 17. Fred e George sono scomparsi nel nulla, mentre io guardo Ron diventare sempre più agitato ed eccitato allo stesso tempo.
Vediamo due teste rosse uguali correre verso di noi al grido di nostra madre:
- Fred? George? Siete lì?
Mamma intanto si mette a pulire il naso di Ron, coperto da una macchia nera, mentre Percy ci viene incontro, preso in giro per essere diventato Prefetto dai miei dolci fratelli.
-Oh, tu sei un prefetto, Percy?- chiese uno dei gemelli con aria di grande sorpresa.
-Avresti dovuto dircelo, non ne sapevamo niente.
-Aspetta un attimo, mi ricordo di avergli sentito dire qualcosa in proposito- disse l'altro gemello.
-Una volta...
-O due volte...
-Un minuto...
-Tutta l'estate...
-Oh, fatela finita!- esclamò il prefetto Percy.
Mamma come al solito cerca di far promettere a entrambi i gemelli di stare buoni (come se fosse possibile, dico io), ma uno dei due, non so bene chi, interviene facendole cambiare il discorso, che stava dando l'idea a quei due di far saltare in aria i gabinetti di Hogwarts.
-Ehi, mamma, vediamo se indovini chi abbiamo appena incontrato sul treno! Sai quel ragazzo coi capelli neri che era vicino a noi alla stazione? Lo sai chi è?
-Chi è?
-Harry Potter.
Non ci posso credere. Harry Potter. Ecco che cosa aveva di tanto speciale quel ragazzo: Harry Potter, il bambino sopravvissuto, colui che ha fatto scomparire Tu-sai-chi. Colui che un tempo giuravo che mi sarei sposata. Allora chiedo con voce supplicante:
-Oh, mamma, posso salire sul treno per vederlo? Mamma, ti prego...
-L'hai già visto, Ginny, e quel povero ragazzo non è mica un animale dello zoo. Ma davvero è lui, Fred? Come lo sai?
-Gliel'ho chiesto. Ho visto la cicatrice. E' proprio... come un fulmine.
-Povero caro... non c'è da stupirsi che fosse solo, mi dicevo. E' stato così beneducato quando mi ha chiesto come raggiungere il binario!
-Ma a parte questo, pensi che ricordi che aspetto aveva Tu-Sai-Chi?
D'un tratto la madre assunse un'aria molto severa.
-Ti proibisco di chiederglielo, Fred! Non ti azzardare a farlo. Non c'è proprio bisogno di ricordarglielo il primo giorno di scuola.
-D'accordo, non ti agitare tanto.
Si udì un fischio.
- Forza ragazzi, salite.
Io sono già scoppiata a piangere e loro fanno di tutto per tirarmi su di morale, come hanno sempre fatto in tutti questi anni.
-Non piangere, Ginny, ti manderemo stormi di gufi.
-Ti manderemo una tazza del gabinetto da Hogwarts.
Ovviamente si beccano le sgridate di mamma ma almeno mi fanno ridere, mentre le lacrime continuano a scendere, formando piccoli fiumiciattoli sul mio viso. Riescono a farmi ridere anche nei momenti più tristi, sono incredibili. E così continuo a seguire il treno, ripetendo a me stessa che l'anno prossimo sarei stata io a entrare in quella scuola, sarei stata io a salire su quel treno per conoscere Harry Potter.
Allora, nuovo capitolo, nuovi incontri... non è esattamente quello che avrei voluto scrivere ma mi è venuto così. e poi ho pensato che l'interesse di Ginny fosse solo perchè è famoso, dal tronde nn può mica provare già qualcosa per lui! cmq spero che qualcuno mi lasci un piccolo commento. Quello scritto in corsivo è ovviamente stato preso dalla versione italiana di Harry Potter e la pietra filosofale, che all'inizio avevo intensione di scrivere con mie parole, ma poi mi sono resa conto che non sarei mai riuscita a eguagliare la Rowling.
Giulia
Ps.: a chiunque faccia voglia ho aperto un nuovo accaunt insieme ad alcune mie amiche in cui abbiamo intensione di descrivere tutte le incertezze che attraversa una ragazza adolescenziale.Abbiamo già postato la prima one-shot, a cui vogliamo collegare altri piccoli Flash-back. Quindi a chiunque vada di leggere le nostre storie cerchi come autore : Beautiful Girls 99. Grazie a tutti quelli che ci seguiranno. |
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Capitolo 4 *** Ginevra Molly Weasley ***
Estate 1992
Durante questa notte non so fare altro che rigirarmi nel letto,
rivolgendo il mio sguardo alle luminose stelle che brillano in questo
cielo di inoltrato luglio. E' passato ormai un anno da quando ho
accompagnato i miei fratelli alla stazione per andare ad Hogwarts e
adesso manca quasi un mese per la mia partenza. L'eccitazione mi
coinvolge ogni notte, facendomi perdere il sonno che tarda ad arrivare.
Ho paura di non essere altezza di tutto quello che accadrà
dopo questa estate, ora capisco che cosa ha provato Ron l'anno scorso:
la paura di non riuscire, o di non avvicinarsi lontanamente, a tutto
quello che hanno combinato i miei fratelli durante i loro sette anni di
scuola.
Ron nonostante tutto è riuscito a farsi conoscere
già dal suo primo giorno, diventando il migliore amico di
Harry Potter. Durante questo anno è riuscito a farsi mettere
in punizione non so quante volte, facendo perdere al Grifondoro un
sacco di punti. Nell'ultimo mese ha fatto preoccupare moltissimo mamma
e papà, seguendo Harry nella ricerca della Pietra
Filosofale, facendosi quasi ammazzare insieme al suo caro amico, che ha
avuto la sfortuna di rincontrasi con Tu-Sai-Chi, dal quale è
riuscito a salvarsi nuovamente.
Adesso è anche lui a non farmi trovare il sonno, tutti in
famiglia, compresi i miei genitori, ormai si sono accorti della mia
cotta pazzesca per il miglior amico di mio fratello, al quale ho
chiesto più notizie possibili su questo fantastico ragazzo,
che ormai è presente in ogni mio pensiero. I miei fratelli
non fanno altro che prendermi in giro per questa mia "ossessione", come
ormai l'hanno definita.
Ma voglio precisare, non è solo la mia ossessione: quasto
ragazzo sta facendo preoccupare tutta la mia numerosa famiglia,
compresa ovviamente la sottoscritta. Da quando è finita la
scuola ed è iniziata questa calda e lunga estate non ha
risposto a neppure una delle tante lettere che gli ha spedito mio
fratello. I miei genitori sono così preoccupati che li ho
sentiti discutere sul fatto che se entro questo venerdì non
arriva una risposta andranno loro stessi a controllare. Ron ci ha
spiegato piuttosto bene come viene trattato dalla sua in un certo senso
"famiglia": la sorella di sua madre lo ha accolto in casa ma
è contraria a tutte le persone possedenti poteri magici,
considera queste "anormali", delle persone che non dovrebbero esistere
a questo mondo. Dai racconti di Ron si capisce che non vive una vita
molto facile, ma forse è proprio questo che lo rende
così interessante ai miei occhi.
Il cielo fuori sembra solo una tavola nera, illuminata dalla tiepida
luce proveniente dalla luna e le sue stelle. Mi sono sempre domandata
se al di là di questo mondo esistono altre forme di vita,
che vivono lontane miglia e miglia da noi. D'altronde se esistoni i
maghi perchè non può esistere qualcun'altro oltre
a noi umani? E' impossibile che questa meraviglioso cielo sia soltanto
occupato da noi umani.
Forse proprio questa è la magia più grande: la
vita.
Improvvisamente mi tocca chiudere gli occhi, perchè vengono
accecati da una forte luce che è comparsa nel buio del
cielo, facendolo risplendere. Una volta che mi riabituo al fulgore
accecante riesco a scorgere due puntini luminosi che si allontanano
verso le case distanti dalla nostra abitazione. Quando lo scopriranno
mamma e papà i miei fratelli saranno davvero nei guai...
E con questo pensiero che mi vortica nella mente, riesco finalmente a
prendere sonno, che, nonostante abbia tardato ad arrivare, si fa
sentire con insistenza.
La luce fa risplendere la stanza, illuminando i miei occhi appena
svegli. Ma sfortunatamente non è stata lei a svegliarmi,
bensì le urla incessanti e isteriche di mia madre,
provenienti dai piani inferiori, che vagano per tutta casa
incuriosandomi.
I miei fratelli sono stati evidentemente beccati, per poi cosa non lo
so davvero. Ieri notte ero troppo stanca per mettermi a ragionare sui
possibili motivi per cui hanno preso la macchina volante di
papà senza il suo consenso. Meglio andare a controllare...
Non è possibile, lui è qui. LUI E' QUI. Oh mamma
mia...
Ok, Ginny, riordina il tuo cervello. Sono scesa e me lo sono ritrovata
davanti. A quanto pare stanotte Fred, Gerge e Ron hanno pensato bene di
prendere la macchina per volare verso Little Whinging fino a casa di
Harry, liberandolo dai suoi zii che lo avevano rinchiuso con le sbarre
alla finestra per non farlo tornare più a Hogwarts. Oddio,
poverino...
Harry Potter in casa mia... Oddio, ma è mai possibile? Sono
una Weasley, non mi faccio mettere i piedi in testa da niente e nessuno
e adesso basta un ragazzo per sconvolgere tutta la mia vita?
Comunque appena ho incrociato i suoi occhi ho fatto uno grido e sono
scappata in camera mia.
Adesso sono rifugiata qui: ma è mai possibile che io sia
stata così tonta? No, vi prego, qualcuno mi venga ad
ammazzare, non uscirò mai più da questa stanza,
mi rintanerò qui per tutta l'Estate. Lo giuro. Ma
perchè mi sono presa una cotta proprio per questo ragazzo?
Ma soprattutto perchè devo averlo in giro per casa, quasi
sicuramente mettendomi in ridicolo davanti a lui?
Sento Ron trascinarlo in camera su e sbircio fuori dalla mia porta
mentre ci passano davanti, sentendo la loro conversazione e percependo
i suoi occhi fissi su di me.
-È Ginny… È strano che sia
così timida. Di solito non sta mai zitta….
Giuro che questa a mio fratello gliela faccio pagare... Mamma mia che
figura...
Decisione presa: non rimarrò chiusa qui per tutta l'estate,
ma per tutta la vita.
Ok, i giorni sono passati e io ho ripreso a compartarmi da persona
normale. Oddio, da persona normale non proprio, dubito che quest'ultime
riescano a fare la cavolata di infilare un gomito nel piattino del
burro davanti alla persona del quale è innamorata, come ha
fatto la sottoscritta. Ma direi che è già un buon
punto il fatto che io non stia tutto il giorno rintanata in camera mia
per la vergogna. Il problema infatti è che mi comporto da
bambina infantile soltanto davanti a lui, infatti sapere che i suoi
occhi mi stanno addosso mi manda in suggestione.
Fortunatamente solo lui si accorge delle cavolate che combino proprio
in sua presenza, sennò i miei fratelli mi
avrebbero preso in giro a vita, ricoprendomi di battutte idiote e
ridolini insulsi. Harry fa di tutto per non mettermi in
difficolà, al contrario, è sempre così
dolce...
Ma mai possibile che lui sia perfetto? Ho sempre sentito parlare di
come avesse fatto fuggire Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, ma non di
come il suo cuore fosse esageratamente grande, come sono riuscita a
capire in questi giorni passati ad osservarlo.
Fantastico, stiamo girando per Diagon Alley a cercare Harry, che
prendendo per la prima volta la Polvere Volante deve aver sbagliato
camino, ritrovandosi chissà dove. E' già da un
po' che giriamo per tutte queste bancarelle festose, i colori
circondano ogni cosa facendo sembrare tutto più allegro e
invitando un sacco di gente ad entrare nei vari tipi di negozi.
Improvvisamente mamma lancia un grido e mi trascina fino al punto in
cui si trova Harry insieme al resto della famiglia e una ragazza con
corporatura minuta, molto acqua e sapone e con una folta capigliatura
bruna. Se ho capito bene dovrebbe essere Hermione Granger, la
più brava dell'anno di Harry e Ron e la loro migliore amica,
che ovviamente è stata coinvolta nella ricerca della Pietra
Filosofale. Si presenta subito e direi che al primo impatto non
è tanto male. Veniamo subito divise e io mi ritrovata
trascinata da mia madre fino al negozio di vestiti, riempito con grandi
quantità di abiti, stoffe e metri.
Dopo poco usciamo dal negozio che inizia a riempirsi di gente per
dirigerci all'appuntamento con il resto della famiglia al Ghirigoro,
per comprare tutti libri che serviranno a ognuno di noi quest'anno.
Bene, dopo la fantastica vista di mia madre che è incantata
da Gilderoy Allock, mi ritrovo a sentire un biondino con i capelli
ossigenati offendere Harry e io ovviamente lo difendo, ricevendo una
risposta che non avrei mai immaginato:
- Potter, ti sei fatto una ragazza.
Oddio, sto diventando dello stesso colore dei miei capelli, ma
è possibile che io arrossisca solo davanti a lui? Oh mamma
mia, che figura...
Dopo poco vedo mio padre e quello che penso sia il genitore di questo
ragazzino insopportabile discutere vivacemente, e sento offese molto
significative sulla situazione economica della nostra famiglia. Quando
il Signor Malfoy prende il libro di seconda mano dal mio calderone,
mostrandolo come se fosse spazzatura, mio padre non lo sopporta
più e gli si azzuffa contro, mandando a soqquadro tutti gli
scaffali e facendo cadere i numerosi libri che poco prima ci erano
appoggiati.
In poche parole un giornata memorabile. In un certo senso il solito
giro annuo che facciamo a Diagon Alley, ma diverso perchè
era per me, per comprare oggetti magici e la mia bacchetta. Il mio
primo anno, il mio primo giorno... oddio, ma è domani!
Chissà come sarà, chissà se le cose
andranno davvero bene, senza alcun problema ma soprattutto
chissà se riuscirò a non fare altre brutte figure
davanti a Harry...
Chissà se riuscirò a mostrare a tutti la vera
Ginevra Molly Weasley.
Allora
eccomi di ritorno. So che questo capitolo non è niente di
che e per questo mi incavolerei di nuovo. Infatti ho passato tutto il
trenta d'aprile a scrivere e arrivo alla sera, proprio nel momento in
cui sto per salvare e cosa accade? Il mio computer va in
surriscaldazione e si spenge facendomi perdere tutti i dati. Ormai sono
così terrorizzata che riaccada si nuovo che salvo a ogni
frase che faccio XD.
Comunque
ho deciso di dedicare più tempo a questa FF tralasciando un
po' la tristezza della ripresa del dopo guerra. In questa settimana mio
padre ha già preso parte a due funerali e io non ce la
faccio più a vedere il dolore in ogni cosa che
faccio e visto che scrivo proprio per rilassarmi, ho deciso di prendere
una pausa da "Rincominciare a vivere"
Bene,
spero che questo capitolo, sebbene orribile confrontato a quello
iniziale, vi piaccia. Vi kiedo solo una cosa, RECENSITE...
ok,
troppo esigente??
Vabbè
vi lascio alle vostre cose e saluto tutti. Un bacio,
Giulia
Ps.: mi scuso per eventuali errori di battitura, ma sono di fretta...
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Capitolo 5 *** Lo Smistamento. ***
Buon giorno!!!!!!!!!
Mamma mia, è da quasi un mese che non aggiorno quindi scusatemi per questo immenso ritardo, ma l'ultimo mese di scuola è davvero impossibile da sopportare.
Dedico questo capitolo a ....
Risa Koizumi che ha recensito tutti e quattro i capitoli.
Questo capitolo è molto più lungo del solito, spero che vi piaccia e vi chiedo perdono se trovate errori ma sono si fretta.
Un bacio a tutti.
Questa mattina sta diventando sempre più strana. Il solito ennesimo 1 settembre, soltanto una cosa è diversa.
L'unica differenza? Io oggi non mi sento triste come un'anno fa, al contrario la mia euforia si fa sentire. Tra meno di un'ora sarò su quel treno, pronta per partire per la più fantastica avventura che si sia mai vista. Non sono certo la prima ad entrare in questa magnifica nuova vita, ma l'euforia per l'esser giunto il mio momento si fa sentire, vorrei trasmetterla al mondo intero, urlando dalla gioia.
Basta essere la bambina di casa, ora me ne vado anche io e, per quanto mi dispiaccia lasciare questa accogliente e amorevole dimora, non vedo l'ora che questo nuovo capitolo della mia vita abbia inizio. Non vedo l'ora di far vedere quel che valgo.
La macchina continua a scorrere velocemente per arrivare alla Stazione di King's Cross, siamo in un ritardo pazzesco e direi che, come prima volta, perdere il treno non è la situazione più allettante.
Mancano 5 minuti alle 11 e le colonne dei binari nove e dieci sono davanti ai miei occhi. Io e mamma partiamo insieme contro il muro trasportando il mio pesante baule fino alla parte opposta.
Il treno inizia a fischiare e io mi ritrovo tra le braccia di mia madre.
- Mamma, per favore...
- Tesoro, ti prego non combinare guai e...
- Sto andando a Hogwarts, non in guerra! Cosa vuoi che mi accada a scuola? Al massimo mi brucerò i capelli con il fuoco del calderone.
- Ok, però ricordati che non ci vedremo fino a Natale. Mi mancherai.
- Anche tu mamma. Però adesso devo andare se non voglio perdere il treno...
Vengo di nuovo stretta in un soffocante abbraccio, che ricambio con un stretta salda. Salgo sul treno approffitando del fatto che Fred e George hanno già trasportato a bordo il mio baule. E mentre sono su, poco prima che il treno parti mi accorgo che la mia maglia è coperta da lacrime, le stesse lacrime che adesso stanno rigando ininterrottamente il volto di mia madre.
Per quanto mi faccia male vedere mia madre in questo stato non posso fare a meno di sentirmi felice, perché quelle lacrime sono il segno che sto davvero per andarmene di casa, sto per prendere quella strada che mi darà la possibilità si scegliere il mio futuro.
Nell'ultimo anno non ho fatto che pensare al Quidditch, soprattutto dopo aver scoperto che Harry è entrato come più giovane cercatore dell'ultimo secolo. Ogni pomeriggio andavo a rubare le scope rimaste a casa dei miei fratelli, tirando le pluffe in punti precisi.
- Ginny!
I miei pensieri fuorono interrotti dalla voce di Hermione, proveniente da uno scompartimento alle mie spalle.
- Hermione, ciao.
- Hai visto in giro Harry e Ron? Non li ho ancora trovati.
- Saranno in giro a combinare qualcosa, mettendosi nei guai...
- Probabile, non riescono a farne a meno. Vuoi restare qui in questo scompartimento?
- Ok.
I miei occhi non fanno altro che guardare il paesaggio che passa velocemente al di fuori del finestrino. Il verde che mi circonda mi fa stare bene, la natura in alcuni casi riesce a rilassarmi con un solo sguardo. Questa distesa infinta di verde, gli alberi che producono quella che per me è musica, con i loro fruscii. I ruscelli che Perchè è questo che sono, a volte mi sento proprio come quell'aquila che adesso vola sulle nostre teste. Libera, è così che mi sento, un'anima libera che vuole farsi sentire.
A volte desiderei essere soltanto come quell'aquila, non avere pensieri e sentirmi libera, riuscendo a toccare il cielo dalla gioia.
L'unica cosa che voglio è che le persone riescano a vedere la vera parte di me, quella combattente e cocciuta, che non riesce a smuovere nessuno. Io so questa: combattente, fiera di sè e sopratutto impaziente di scoprire cosa diventerò, facendo valere le mie capacità.
Hermione nota il mio sguardo assorto e cerca di entrare nei miei pensieri.
- Agitata?
- No, al contrario. Sono eccitata, emozionata. Ma non agitata anche se forse un po' dovrei esserlo. E' solo che non vedo l'ora di poter far vedere la stoffa del quale sono fatta.
- Beata te che non lo sei... Io lo ero talmente tanto che mi sono imparata tutti i libri di testo a memoria, avevo paura che essendo una Nata Babbana sarei stata diversa...
- Questo non lo dovevi nemmeno pensare. Essere Nata Babbana non significa essere diversa, sei anche te una strega, forse addirittura superiore a quelli che si definiscono "Purosangue".
Hermione mi guarda strana, quasi riconoscente ma allo stesso tempo sorpresa.
- Che c'è?
- No, è solo che a malapena mi conosci e sei completamente sincera e te stessa.
- Sono sempre stata così. Sono cocciuta, irresponsabile, ho un pessimo carattere ma sono sempre sincera, e quando una cosa la penso non posso non dare la mia opinione. Non riesco a farne a meno, non riesco proprio a comprendere come facciano un sacco di persone a mentire. La cosa che mi stupisce più di tutte è che alcune non mentono solo alle persone che gli stanno attorno, ma anche a loro stessi.
- Sai, credo che forse hai proprio ragione...
- Ma si può sapere che fine hanno fatto Ron ed Harry?
Io ed Hermione ci stiamo mettendo le nostre divise, mentre il treno si avvicina sempre di più alla meta. I finestrini mostrano già il cielo scuro, illuminato scarsamente dalla luna e dalle stelle. La fine dell'estate è completamente alle porte, si vede anche con un solo sguardo. E ormai manca poco all'arrivo, all'inizio della scuola.
Nonostante manchi così poco per arrivare a Hogwarts di Ron ed Harry neppure l'ombra...
Sembrano spariti dalla circolazione e conoscendo quei due questa cosa non è un fatto positivo.
- Ginny, io inizio a preoccuparmi seriamente, ogni volta che spariscono improvvisamente succede qualcosa, non li abbiamo trovati da nessuna parte. Se hanno perso il treno...
- Dai, Hermione non pensiamo al peggio, è probabile che siano in uno scompartimento che non abbiamo controllato.
- In questo caso incrocio le dita, quei due riescono a mettersi nei guai anche quando si trovano a migliaia di chilometri di distanza da loro. Come va? L'agitazione ha preso il sopravvento sull'eccitazione o quella è impossibile da battere?
- Lo dubito seriamente, devo dire che inizio a preoccuparmi. E se non fossi all'altezza di tutto questo? E se non fossi abbastanza brava?
- Non puoi saperlo finchè non tenti, l'ignoto è sempre proccupante, perchè non sai mai a cosa vai in contro. Ma se quella è la tua strada l'unica cosa che ti resta è mettere tutte le carte in tavola e lanciarti nel gioco.
- Ora capisco perchè Ron si sente sottopressione quando sei presente. Si può sapere da dove tiri fuori queste pillole di vita?
La porta scorrevole dello scompartimento si apre, con le nostre risate ancora presenti nell'aria, facendo entrare i miei due gemelli preferiti.
- Notizie di quei due scavezzacollo?
- Sorellina credevamo che lo sapeste voi...
- Cioè, non è ancora iniziato l'anno e si sono già cacciati nei guai...
- Ci stanno superando...
- Questa cosa non va affatto bene...
- Ragazzi mi dispiace interrompere il vostro scambio di battute gemellari, ma quei due sono scomparsi e non abbiamo notizie su dove potrebbero essere!
- George, in effetti mi chiedevo se qualcuno avesse acquisito l'isteria di nostra madre...
- Già, Fred. Una sorellina minore già isterica a undici anni non mi sembra una bella cosa, no?
Hermione mi guarda esasperata. In effetti sono pienamente daccordo con lei. Ma quando la smetteranno questi due di fare i bambini?
- Ragazzi, siamo seri. Sapete che fine hanno fatto quei due?
- Niente di niente...
- Sono scomparsi nel nulla...
Il treno si ferma improvvisamente. Siamo arrivati a destinazione.
Con difficoltà riesco a trasportare il baule fino al punto in cui un uomo alto almeno tre volte più del normale sta chiamando:
- Primo anno! Alunni del primo anno da questa parte.
- Buona fortuna, Ginny. Ci vediamo in Sala Grande, dopo lo Smistamento.
Hermione si avvia piano piano verso le carrozza mentre noi del primo anno ci avviamo impauriti verso le sponde del Lago Nero, dove Hagrid indica a ogni gruppo la scialuppa sulla quale devono salire. E io aspetto aspetto impaziente il mio turno.
-Sei una Weasley, giusto?
Io annuisco flebilmente e in pochi attimi mi ritrovo su quella barca che ondeggia pericolosamente sulla piatta superficie del Lago, che viene increspata dai movimenti oscillanti.
So cosa sta per accadere, ho già vissuto questo momenti attraverso i ricordi di Ron per tutta l'estate: la traversata sul Lago, la Sala Grande e lo Smistamento. Sembra così strano aver raggiunto questo momento, mi sento così confusa...
- Non siete emozionati a entrare in una Scuola di Magia? Io non sapevo che esistessero fino a quando non mi è arrivata la lettera. Mio padre non se lo sarebbe mai aspettato, è anche per questo che ho deciso di portargli un sacco di foto sulla vita qui a Hogwarts. A proposito, io sono Colin Canon. Voi?
- Luna Lovegood.
- Ginny Weasley.
- Demelza Robins.
In me che non si dica si ritrovare dall'altra parte del lago, accolti da una professora con lo sguardo rigido e severo, che inizia a parlare.
-Benvenuti a Hogwarts. Il banchetto per l'inizio dell'anno scolastico avrà luogo tra breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nei vostri dormitori. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante, perché per tutto il tempo che passerete qui a Hogwarts, il vostro dormitorio sarà un po' come la vostra famiglia. Frequenterete le lezioni con i vostri compagni di dormitorio, dormirete nei locali destinati al vostro dormitorio e passerete il tempo libero nella sala di ritrovo del vostro dormitorio. I quattro dormitori si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ciascuno ha la sua nobile storia e ciascuno ha sfornato maghi e streghe di prim'ordine. Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti al vostro dormitorio, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell'anno, il dormitorio che avrà totalizzato più punti verrà premiato con una coppa, il che costituisce un grande onore. Spero che ognuno di voi darà lustro al dormitorio cui verrà destinato. La Cerimonia dello Smistamento inizierà tra pochi minuti, davanti a tutti gli altri studenti. Nell'attesa, vi suggerisco di farvi belli più che potete.
Detto questo mandò uno sguardo inquisitore a alcuni ragazzini vestiti piuttosto trasandatamente, per poi sparire dietro alla grande porta che porta in Sala Grande. Pochi minuti dopo ci ritroviamo noi stessi ad attraversare questa immenso ingresso che ci fa sfilare davanti a tutta la popolazione di Hogwarts, pronti per lo Smistamento.
Tra i ragazzi noto le buffe smorfie di George e Fred, il sorriso un po' esasperato di Lee, seduto al loro fianco, il sorriso composto di Percy e il magnifico sorriso di Hermione, che occupa tutto il suo viso facendolo risplendere. Cerco con lo sguard i ragazzi per tutto il tavolo del Grifondoro, ma dei due neppure l'ombra.
Lo Smistamento ha inizio e quel ragazzino, Colin Canon, è uno dei primi a essere smistato in Grinfondoro, la nobile casa in cui spero di finire anche io.
Il cappello continua a urlare i nomi delle differenti case, mentre io rimango a fissare imbambolata la meravigliosa distesa di stelle che ricopre il soffitto. Ogni piccola cosa qui è magica, e non potrei essere più felice di così. In pochi minuti si arriva fino alla fine dello Smistamento e di conseguenza al mio turno.
- Ginevra Molly Weasley!
Dopo pochi attimi la mia visione viene oscurata dal cappello, che inizia a sussurrarmi nell'orecchio.
- Oh, un'altra Weasley, femmina questa volta. Vedo un cervello niente male, voglia di mettersi in mostra ma soprattutto coraggio, coraggio da vendere. Direi che non vogliamo andare contro la tradiozione, è? In questo caso: Grifondoro!
Il cappello urla l'ultima parole all'intera Sala e mi dirigo verso il tavolo rosso e oro che in questo momento è scoppiato in applausi festanti per aver acquisito un nuovo membro.
La cena passa in fretta e il nostro prefetto, Percy, ci porta fino ai dormitori in Sala Comune. A quanto pare riesco a cogliere un discorso dei ragazzi ancora in Sala:
- E' vero. Sembra che Potter e Weasley siano arrivati qui con una macchina volante, si siano schiantati contro il Platano Picchiatore e che poi siano stati beccati da Piton. Non sappiamo altro.
Fantastico, quei due fanno proprio di tutto per mettersi nei guai...
Uno scoppio di applausi esplode letteralmente nella stanza e Harry e Ron vengono trascinati dentro, accolti dalla sgridata dei miei fratelli.
- Dite un po'. Perchè non ci avete chiamati?
E io, con il sorriso divertito ed esasperato, ancora presente sulle mie labbra mi dirigo verso i dormitori. La mia prima notte a Hogwarts sta per incominciare.
Così come la mia vita.
Allora piaciuto?
Bhe, la scelta è solo vostra.
Vorrei ringraziare immensamente Sandyblack94, leloale e Milagros per aver inserito la mia fan fiction tra le preferite/seguite.
E ovviamente colei a cui è dedicato il capitolo e che mi ha recensito.
Un bacio,
Giulia.
Ps.: l'immagine l'ho trovata su internet ed è da me modificata. |
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