Get out, get out, get outta my head.

di Directioner_s
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Piacere noi siamo le INNAMORATE. ***
Capitolo 2: *** Prologo, di cinque ragazze. ***
Capitolo 3: *** Aspettando loro, buttandoci nel nostro mondo! ***
Capitolo 4: *** Under the lights tonight, you stole my heart, with just one look. ***



Capitolo 1
*** Piacere noi siamo le INNAMORATE. ***


	Il sole cominciava a picchiettare forte sulle facce di cinque ragazze.

Era una mattina come le altre anzi era diversa. Finalmente si vedeva il sole splendere, e finalmente si sentiva l'odore dell'estate, probabilmente un'estate indimenticabile.
Alessia, era l'unica delle ragazze che domiva ancora, mentre le altre facevano baccano per tutta casa sua. Lei alla visione dei raggi del sole sulla sua pelle si svegliò lentamente, alzandosi sempre di più con il corpo spinta dalle braccia, si soffermò quando vide le quattro ragazze ridere, urlare, giocare, saltellare. Per la ragazza era la visione più bella, che potesse vedere a prima mattina.
Si soffermò respirando lentamente, guardano a una a una le ragazze e iniziò a ridere anche lei.

Prov.Alessia.
Era una bellissima giornata, cosa si poteva desiderare di più, di vedere quattro amiche ridere, amiche con la mia stessa passione, mentre si coccolavano con affetto.
Mi soffermai a guardare chi c'era vicino al mio armadio, e come sempre era lei, Giusi.
  • Giusi, o meglio Giuseppina. Questo era il suo nome, ma noi tutte la chiamavamo con un semplice nomignolo. Lei nel gruppo aveva il ruolo della ragazza semplice, solare. Era bionda cenere, riccia, riccia naturale, con due occhi grandi verdi. Amava ridere, stare bene e passare il tempo con le sue amiche, cioè NOI. Era diversa rispetto alle altre, lei non gli piaceva molto la scuola, pensava più a suicidarsi che a cosa doveva dire ad una interrogazione. Amava vestirsi sempre adatta e pronta per ogni occasiona, sfoggianto la sua semplicità. E come tutte, anche lei era una DIRECTIONER, e il suo segreto e che amava da morire Louis.
Era lì a provarsi una marea dei miei vestiti, approffitando del fatto che dormivo. Dopo aver visto Giusi, continuare a non far caso che ero sveglia, spostai lo sguardo verso la mia scrivania, il computer. Lì c'era Pia.
  • Pia, il suo nome e Mariapia, ma lei si irrita al nome Maria, cosa stupida, come lei. Conoscevo Mariapia da moltissimo tempo ormai undici anni, che la sopportavo, ovviamente in modo positivo. Ha dei bellissimi occhi profondi, di un marrone mai visto, e dei capelli corti lisci. Era stupenda nella sua semplicità, l'adoravo per il fatto che lei riusciva sempre ad essere così ottimista, nei giorni più cupi. Era sempre pronta per un battuta, che non faceva ridere, ma con la sua risata coinvolgeva il gruppo. Lei era quella che non si interessava alla dieta, e che mandavo giù ogni tipo di mangiare, tranne i broccoli. Lei era uguale a Niall, per questo amava follemente quell'irlandese.

La vidi troppo occupata per accorgersi che anch'io esistevo, era troppo occupata a stare con il mio computer, sul twitter di Niall. Era troppo occupata dai suoi pensieri, che non si accorgeva neanche che stava leggendo sempre gli stessi post. E continuai a stare seduta sul letto, spostando lo sguardo verso la porta, quando vidi Rossi.


  • Rossi, era Rossana. Lei era la “mamma” del gruppo. Mentre noi facevamo errori lei ci correggeva preoccupandosi sempre per il prossimo. Non piangeva mai, non buttava mai una lcrima, era sempre forte e pronta per ogni ostacolo da affrontare. Ha i capelli biondo cenere, anche lei, proprio come Giusi. E degli occhi che erano così profondi e grandi che esprimevano dolcezza e sentimento. Sembrava la più adulta del gruppo, perchè era la migliore a prendersi e gestire le sue responsabilità e anche le nostre, bè era come una mamma per noi. Anche lei aveva il suo sogno, e anche lei amava gli ONE DIRECTION , ma sopratutto amava Liam, perchè era respondabile rispetto agli altri, così lo ritenva lei.
Era l'unica in quella stanza che si accorse della mia presenza, e appena mi vide scappò da me, mi diede un bacio a schiocco sulla guancia, e mi abbracciò forte.
La vidi lì, ridere come una scema, forse era pazza in quel momento, ma aveva quella cosa per far ridere anche me. Le diedi anch'io un bacio e l'abbracciai forte.
Essendo ancora abbracciata a Rossi, continuai a spostare il mio sguardo, ne mancava una, e la vidi correre verso di Mariapia al computer.
  • Lei era Nina, si chiamava Ana. Si è trasferita in italia e ci conoscevamo da abbastanza, eravamo come sorelle, unite. Non ci siamo mai divise per una scelta eravamo sempre noi. Era alta, tanto che mi faceva sentire bassa. Aveva quei capelli a boccolo alle punte, di color nero, nero scuro. E quegli occhi che chiunque si sarebbe perso in quella stronzaggine della ragazza. Era sempre perfetta, amava la sua vita così com'era, e si sentiva orgogliosa di essere ciò che era. Rispetto alle altre io e lei siamo molto uguali, semplicemente due stronze, a volte. Lei aveva il suo sogno, condiviso con noi, conoscere Harry Styles e sposarsi con lui. Non si poteva dire che la ragazza non viveva di sogni eh.
Dopo qualche secondo di urla, e di canzoni. Mi alzai dal letto, insieme alla mia cara Rossi, e tirai un cuscino a quella zuccona di Giusi, che si girò e mi guardò con aria da sfida. Mi misi in piedi puntandogli un dito addosso e mi misi a gridare.
<< Cosa ci fai nel mio armadio, con i miei vestiti, scema?!.>> la guardai con un sorrisetto malizioso, e lei come sempre mi guardò con quell'aria da scema che aveva, quall'aria da sfida, che faceva paura a chiunque.
Si abbassò e prese lentamente il cuscino lo impugnò e cominciò a gridare qulle maledettissime parole.
<< TUTTI ALL'ATTACCO.>>  Lanciandomi il cuscino e correndo verso di me ridendo.
Iniziammo a fare la battaglia con i cuscini tutte e cinque, bè, volevo che quel momento non finisse mai. Ma dopo mezz'ora eravamo così stanche che ci sdraiammo tutte sul letto in fila indiana, guardando il soffitto.


Prov. Giusi!.
Saltare addosso ad Alessia, metterla kappa'o, e chi l'avrebbe mai detto che quella scema questa volta avrebbe perso. Era semplicemente fantastico vedere ridere le persone che ritenevo la mia seconda famiglia, passare le giornate con loro sperando con non finissero mai, bè, quello era uno dei miei pensieri!.
Dopo aver besticciato scherzosamente, con la battaglia dei cuscini e il solletico, eravamo straziate, stanchissime, che ci sdraiammo sul quel cavolo di letto, in cui la sera prima avevamo dormito. In quel momento in quella stanza regnava un silenzio tombale quando Pia, decise di scioglierlo.
<< Ragazza, lo so che sembrerà strano, anzi stranissimo. Ma io ho fame.>> mettendo il boncio, e le braccia stese sul letto.
A quelle parole scoppiammò a ridere, e alzandomi decisi di rispondere.
<< No Pia, non è strano. Era strano che ancora non avevi chiesto del cibo.>> dissi, facendogli l'occhilino, e dopo questo mi beccai una guardata cattiva da Pia.
<< E che, ero troppo occupata prima, per aver fame.>> disse lei, guardandomi ancora male.
<< Zucchina, in che mondo eri prima?!.>> si intromise quella dai capelli neri, Nina.
<< Dai, non sfottete, lo so. Niall non mi guarderebbe mai, non farebbe mai quello che ho fatto io, cioè guardare tutto il suo profilo. Ma io lo amo ragazze, amo quell'irlandese.>> Aggiunse Pia, scacciando una lacrima dal suo viso.
Ci alzammo tutte e ci appoggiammo con la schiena, allo schienale del letto matrimoniale. Vedevo gli occhi di Pia lucidi, quando parlava di lui era sempre così.

Prov.Pia!.

Sapevo quello che avevo detto in quel momento, avevo detto i sentimenti che provavo per Niall Horan, il componente della boyban anglo-americana. Le ragazze mi guardavano, e dopo un poco cademmo di nuovo in quel silenzio tombale. E questa volta a distruggerlo fu Rossi.
<< Sarebbe davvero fantastico, se potessimo vederli anche solo per un secondo. maledetta distanza.>> Disse la ragazza, con un filo di tristezza nella voce.
<< Ehi, Ehi. Piantatela, non fate le sciocche. Questa è la nostra estate e noi invece di passarla al mare, siamo chiuse in quattro mura su un letto come depresse del cazzo. Bè, non li conosciamo di persona, ma sono sicura che non vogliono che noi ci deprimiamo per loro, cazzo.>> Aggiunse Alessia, con il suo solito sorrisetto comprato.
La guardammo, la ragazza per una volta aveva detto qualcosa di sensato, e non era sotto l'alcol, wow, stava facendo progressi.
  • Alessia, o meglio Ale chiamata da noi. Era sempre la solita, era l'unica spericolata in tutti sensi. Amava godersi la vita, e quando dico godersi mi riferisco a tutto quello che poteva combinare. Quando si arrabbiava, era tutta ADDIOFINEZZA. Era semplice, come tutte noi, anche se faceva la forte ma infondo era debole. Era magrissima, e mangiava tantissimo, peggio di me, aveva i capelli ricci e castano scuro. E poi aveva degli occhi piccolini, ma li riconoscevi sempre, erano color mare, cristallini. Erano spettacolari, se non fosse perchè lei li odiava. Era anche lei una DIRECTIONER come tutte noi, ma a differenza nostra lei amava Zayn, DJ Malik.
Dopo esserci guardate in facce, annuirono tutte compresa me. E ci alzammo per andare in cucina, sempre ridendo. Alessia scese e si fermò allo stereo, prese il suo CD UP ALL NIGHT, e lo mise tutto ad alto volume, senza importarsene della gente che viveva a finaco e voleva ancora dormire, infondo era solo le 9:00 di un'inizio estate.

Prov.Ana!.
Eravamo tutte di sotto, e ci stavamo accomadando al tavolo. La mamma di Alessia, era stata così gentile da lasciarci cosa libera per lintera mattinata. Finchè non fossimo andati al mare. Bè, la prima regola però, era quella di non mettere la musica ad alto volume, sennò i vicini o quelli del piano di sopra si sarebbero lamentati. Ma alla figlia probabilmente non gli importavano questi problemi.
Arrivò con noi Alessia, dopo aver fatto partire STOLE MY HEART.
Questa canzone era in tutto di emozioni. Era la canzone che ci aveva fatto unire in un solo sogno, LORO.
Iniziammo a mangiare, e finimmo piene, tranne Pia, lei non era mai piena. Ci almzammo tutte, tranne Giusi e Pia. Giusi continuava a guardare sconvolta a Pia, e Pia come sempre continuava a mangiare la rimanenza. Finchè non mi venne una brillante idea.
Perchè non andiamo a prepararci, per andare al mare, ora!. dissi normalmente.
Non feci molto caso a quello che avevo detto, perchè avevo ragione non era pallida, ma neanche scura come Pia e Alessia.
<< Oh si, merda. andiamo a prepararci, sento che quest'estate a dalla nostra parte.>> disse le ricciolina, alzandosi velocemente dal tavolo e dirigendosi nella stanza di Ale.
<< Giusi, non dire mai più merda, e tu Ale, non dire mai più cazzo, avete capito.>> Disse Rossi, con serietà.
La guardammo e iniziammo a ridere a lungo. Finchè Non risposero le due in coro.
<< si, capito. MAMMAAAAA.>> Gridando dalla loro stanza.

Prov.Rossi!.
Ne ero sicura, me lo sentivo quest'estate sarebbe andato diversamente, sarebbe andato tutto diversamente e positivamente.
Le guardai, e pensai per un secondo che erano sceme. Bè, pretendevo qualcosina di troppo è vero, ma adoravo l'affetto che mi davano, conoscendo e sopportando il mio carattere da premurosa. Andammo in camera, raggiungendo le due disperate che si erono chiuse, una in bagno e l'altra nella stanza dove avevamo dormito la sera precedente. Bussai, e l'unica risposta che avevo ottenuto era un aspetta, per tutte le camere di quella stanza.
Vidi aprirsi con tutta flemma la porta della stanza di Alessia, da cui usciva la riccia, Giusi. Con il suo costume a righe, arancione e bianco. La guardai prima di entrare e chiudermi la porta alle spalle.
Dopo essermi messa il mio costume, rosso!. Raggiunsi le ragazze fuori, e Alessia chiuse la porta di casa sua. Dopo qualche ora a piedi, arrivammo, per tutto il tragitto non uscii una parola dalla bocca di tutte noi. Arrivati e dopositato le nostre cose ci cacciammo tutto, ci mettemmo in fila indiana, guardando le nostre mani, pensando a loro one direction, e ci buttammo tutte e cinque all'inizio della nuova estate, estate 2012.


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Capitolo 2
*** Prologo, di cinque ragazze. ***


 Una nostra amica due anni fa si Innamorò” di un cantante, a noi non era mai successo prima d'ora. Sembrava una cosa stupida innamorarsi di una persona così lontana!.
La vedevamo piangere anche solo guardando una sua foto sullo schermo di un computer o in televisione. Ci chiedevamo come potesse essere possibile. Perchè? Ci chiedevamo come poteva provare un sentimento così forte per una persona, che non sapeva neanche della sua esistenza.
Cercavamo una risposta a tutto ciò, ma non arrivava
. Molte volte abbiamo fatto le stupide, dicendole di lasciar perdere questo ragazzo, dimenticalo, le dicevamo. Ma a l'amore non si comanda, è impossibile!.
Adesso noi ci troviamo dall'altra parte, la risposta alla domanda che continuavamo a porci, si è posta davanti ai nostri occhi, sottoforma di cinque ragazzi STUPENDI , che si sono appropriati della nostra vita, dei nostri cuori. E che ci hanno fatto provare l'amore che può provare un essere umano.
Cinque ragazzi un pò strani, ma fu amore a prima vista, anzi a primo ascolto. Le loro voci ci facevano emozionare, come se avessimo lo stomaco pieno di fuochi d'artificio che iniziano a scoppiettare. Erano la ragione per cui il nostro cuore batteva, come se fossero le loro voci, e i loro sorrisi a darci la forza di rialzarci, in ogni momento.
I nostri genitori pensano che sia un semplice cotta, una crisi adolescenziale e che col tempo passerà. Ma è giusto credere nei porpri sogni, no?!.
Loro sono la ragione per cui qualche lacrima spunta sui nostri visi, la ragione per cui sorridiamo. I nostri amici vogliono una risposta, del perchè siamo innamorati di loro. Ma, una risposta semplicemente non c'è!.
A l'amore non ci sono spiegazioni, ti colpisce in pieno e basta, non c'è cura!.
Siamo felici così, siamo felici e fiera di essere innamorata dei ONE DIRECTION.

  • Louis, bè. Lui è come Peter Pan, non cresce mai.
  • Liam, con quel sorriso così dolce che ti mette sicurezza.
  • Zayn, la perfezione. La sua voce così rassicurante, e il suo sguardo così ammiccante.
  • Harry, l'inglese dai ricci sexi, che con la sua voce riesce sempre a strapparti una marea di lacrime.
  • Niall, insicuro, bello, dolce. Semplicemente tutto.
Le nostre stanze tappezzate di poster, i loro libri sulla nostra scrivania, e i loro cd accanto al computer, che racchiudono la cosa che ci ha fatto innamorare di loro; LE LORO VOCI!


 

E guarare i loro poster sul muro della tua camera, e tutto quello che hai vissuto grazie a loro, inzia a percorrere i tuoi pensieri. Come le scene di un film, tutte le emozioni, i stati d'animo e anche i sorrisi!.
Dopotutto, siamo certe di una cosa. Non ci siamo mai pentite di amarli, rifaremo tutto d'accapo, perchè il sentimento e quello di una vera fan pazza, ma innamorata. Non ci siamo mai pentite di essere delle Directioners!.


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Capitolo 3
*** Aspettando loro, buttandoci nel nostro mondo! ***


Eravamo qualcosa di speciale, solo noi, cinque ragazze, stesso sogno, stessa vita!.


Prov. Giusi!.
Come sempre, avevamo dato inizio a questa nuova estate che ci aspettava. Eravamo solo noi nell'acqua, in un'acqua limpida e calda, dove solo il sole batteva sulla nostra carnagione. Mentre prendevo a schizzi Rossi, vidi Ale alzarsi e andare a passo svelto verso il nostro ombrellone. Era strana, era penseriosa tante penseriosa che neanche mi sentì quando lo chiamai.
<< Aleee, Alèè. Ehilà.>> Iniziai a gridare come una pazza, attirando l'attenzione delle persone che erano accanto, e volevano un pò di pace.
La ragazza, continuò a camminare senza ascoltare, ancora nella fase penseriosa. Così decisi di dirigermi verso l'ombrellone, e sedermi vicino a lei.
<< Ehi, terra chiama Alessia.>> Le dissi, passandogli la mano davanti al suo volto. Lei si voltò verso il mio viso, e si misi a ridere.
<< Giù, ma che vuoi?!.>> Mi disse, con il suo solito umorismo.
<< Bè, non lo so. Sono venuta a coccolare un'amica che sta male, forse!?.>> Dissi io, guardandola diritta negli occhi.
Ooh riconoscevo quei occhi azzurro mare, sapevo che stava per piangere, ma non comprendevo il motivo!.
<< Ooh, amica mia. Vai a farti fottere, perchè sto perfettamente bene.>> Disse, ridendo. Con la sua solita stonzaggine.  Così la guardai male, sapevo che quando era triste, la rabbia si impossessava di lei, e sapeva che sparava una marea di cazzate.

Prov.Alessia.
Bè, Giusi mi aveva capita, come sempre d'altronde. Non mi mancava niente, ma il vuoto che avevo dentro si faceva sentire, il vuoto era LUI. E' assurdo immaginare come un ragazzo mai visto abbia rubato il mio cuore di pietra, e mi chiedevo come faceva a strapparmi sempre delle lacrime, senza motivo. Giusi era ancora senduta là, a guardarmi, il silenzio tra me e lei si faceva sentire, odiavo quel momento perchè sapevo che sarei scoppiata in lacrime. Così spostai lo sguardo da lei, verso le ragazze che giocavano in acqua, schizzandosi. E poi verso il cielo, per non far scendere quella maledettissima lacrima.
<< Non piangere, perchè ho imparato i tuoi gesti so quando scoppi, e ora stai scoppiando. Non so cosa ti manca, ma io ti dico che sei fantastica, e hai noi, che non ti lasceremo mai!.>> Disse Giusi, vedendomi spostare la sgurado in aria, e interrompendo quel silenzio che c'era.
<< Tu non puoi capire. Ovvio non mi manca niente, e so anche che ho voi. Ma c'è sempre quel vuoto, che solo Zayn, lo può riempire.>> Mi sentivo strana, avevo detto l'emozione che provavo, avevo fatto scoppiare metà dei fuochi d'artificio che avevo nel mio stomaco.
<< So, cosa provi. Questo si chiama AMORE, sai?!. Ma sai anche bene, che si chiama illusione.>>
Aveva ragione, mi stavo facendo del male, illudendomi con una certa emozione chiamata amore per qualcuno che non sapeva della mia esistenza.
<< Gente come lui non fa parte del nostro mondo Alè.>> Aggiunse, con un tono di convinzione. Si alzò e mi porse la mano ridendo. Così ci andammo a buttare nel nostro mondo.

Prov. Ana!.
Eravamo da due ore in acqua, eravamo sempre le solite, ad uralre in una spiaggia dove regnava il silenzio. Sentivo sempre lo sguardo della gente su di me, e sulle ragazze. Ci guardavano male per le urla che causavamo, ma non ci è mai fregato di quello che pensava la gente, figuratevi se ci pensavamo ora.
<< Ragazze, meglio tornare all'ombrellone. Perchè ci siamo da troppo in acqua.>> Disse Rossana, interrompendo i miei pensieri.
<< No dai, restiamo un altro pò.>> Risposi, e annuirono tutte facendo gli occhioni dolci a Rossi.
<< No perchè il sole se ne sta per andare, e dopo non ci possiamo asciugare. E penso che sono già le cinque e mezzo.>>
Eravamo così tanto in acqua, ero così tanto presa dai miei pensieri che non me ne accorsi, dell'ora.
<< Ok, allora arriviamo amore mio.>> rispose Mariapia alzandosi frettolosamente dall'acqua, e dirigendosi all'ombrellone, dove tutte la seguimmo.
Ci mettemmo in fila indiana, come sempre d'altronde. Sopra i nostri teli da mare, ci sdraiammo. e iniziammò a prendere sole.
<< Oddio i miei capelli sono troppo gonfi, neanche Louis mi noterebbe in questo momento, faccio letterelamente schifo, oddio.>> disse Giusi, guardandosi attentamente a lo specchietto della sua borsa. Tutta la guardammo e ci mettemmo a ridere per la sua affermazione.
<< Gente come loro non fanno parte del nostro mondo Giù, quindi tranquilla che nessun Louis Tomlison, ti noterà.>> Aggiunse Ale, con un'aria di qualcuno che la sapeva lunga. Giusi la guardò per un secondo, finchè non gli spuntò una risatina ironica, da prenderla in giro.
Erano le 6:00 e io dovevo essere a casa per le sei e mezzo, iniziammo ad icamminarci ognuno per conto suo, per sfortuna non avevamo le case vicine.

Prov. Mariapia!.
Era ovvio, non avevo toccato cibo, il mare mi aveva messo un certo languorino allo stomaco. Mentre mi toccavo lo stomaco e speravo di arrivare al più presto a casa per mangiare, mi squillò il telefonino. Speravo in quel momento che fosse una notifica di twitter che diceva '' @NiallOfficial ti sta seguendo. '' Ok, lo speravo, ma appena vidi il messaggio mi resi conto che era solo un'illusione. Si trattava di una festa per inizio estate, una notifica di facebook, solite feste in discoteca che noi, non potevamo dire di no.
Così invia di cosa un messaggio alle ragazze:

Questa sera discoteca, inizio anno nuovo ragazze, passo a prendrvi per le 10, mi raccomando fatevi trovare pronte, baci chicas, e jum jum. Ho fame! Pia, xoxo.
 

Prov.Rossi!.
Ero appena rientrata e stavo quasi per farmi una bella doccia fresca, quando vidi il telefono farsi di mille colori e scattare la canzone MORE THAN THIS. Lo presi, e iniziai a leggere, mi spuntò un sorriso quando avevo letto '' jum jum, Ho fame.'' Era ovvio che era Pia, solo lei si firmava così.
Decisi di andare a parlare con mia madre, sapendo che lei era un pò contro a queste feste, ma si fidava di me, e sapeva anche che s enon c'ero io le ragazze avrebbero fatto di tutto, pure perdere la verginità, no ora non esagero, scherzo ovvio.
<< Mamma, mammina mia, solo mia.>> Le dissi con un sorriso da viso angelico.
<< Rossi, Rossi mia, dimmi cosa ti serve, per ridurti a un viso angelico!?.>> Disse, guardando ancora i fornelli.
<< Ma neanche mi hai guardata. Vabbè non importa.>> Stoppandomi, e prendendo fiato decisi di dire tutta ad una volta con gli occhi chiusi.
<< Stasera c'è una festa in spiaggia, per inizio estate, e io ci devo andare, perchè dobbiamo andarci. Posso andarci?.>>
<< Ora capisco il tuo visetto da angioletto. Comunque è sulla spiaggia, chi l'ha organizata?.>> disse mia madre con una faccia da farmi quasi paura.
<< Amici, Francesco, lo sai. Ci saranno i genitori, non girerà neessun tipo di alcool, e saremo sottosorvegliati per tutta la festa. E non ci sarà gente estranea.>> Sapevo di mentire, non l'avevo mai fatto, ma se avessi detto la verità mia madre mi avrebbe sicuramente detto di NO.
Guardai mia madre, quando la vidi sospirare e fare un piccolo cenno con la testa per dire si.
In quel momento ero feliccissima, finalmente andavo a una festa, la mia prima festa!.



 


 

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Capitolo 4
*** Under the lights tonight, you stole my heart, with just one look. ***


Ok, questa canzone ricorda loro. Queste voci sono le.. LORO VOCI!.
 


Prov.Mariapia!.
Le ragazze mi avevano avvisato che venivano. E io ovviamente al mio rientro avevo subito mangiato e poi fatto una doccia fresca '' scacciapensieri ''. Niall, mi stava uccidendo giorno dopo giorno ero innamorata, ma subito dopo scacciai questi pensieri orribili dalla testa, e il mio sguardò puntò sull'orologio.
<< Oddio, sono già le nove e mezzo.>> Gridai per tutta la casa, non pensavo che il tempo era passato così velocemente, mentre mia madre faceva con calma, io mi inizia ad alterare, e andare di cosa in camera mia.
Arrivati in una piccola stanzetta, iniziai a cacciare tutti i vestitini, che avevo nell'armadio, tirando fuori un urlo forte.
<< In questo armadio non c'è un .......>> Non feci in tempo a completare la frase che vidi davanti ai miei occhi un paio di pantacollants stretti neri, e di sopra ci misi una magliettina lunga fino alla vite, non molto larga bianca. Infine mi misi un paio di ballerine nere con un fiocco bianco-argento. Non mi truccai molto preferivo essere notata per quello che ero, e poi perchè non mi sapevo truccare, mettevo solo un velo di matita sotto l'occhio e basta. I capelli li lascia sciolti ricci, un riccio mosso.
Ero perfetta, mi sentivo soddisfatta di me stessa, di come ero vestita quella sera, e di come avevo abbinato un capo senza chiamare la mia cara stilista Giusi.
Mi guardai per cinque minuti allo specchio, poi scesi per avviarmi a casa di Alessia, dove lì ci incontrammo tutte.

Prov.Giusi!.

<< I wanna stay up all night, and jump around until we see the sun
I wanna stay up all night and find a girl and tell her she's the one
We'll hold on to the feeling.. >>

Iniziai a cantare il ritornello di UP ALL NIGHT senzza farmi tanti problemi, saltavo sul letto, e facevo qualche specie di balletto strano, proprio come se stassi facendo un concerto, ma vidi la porta della mia stanza aprirsi e spuntare un piccola testolina riccia castana.
<< Già, ma che ti guardi?!. Fila in cucina, che io mi devo preparare, pulce.>> Le dissi guardandola male. Vedevo che lei rideva, era sempre così, io cercavo di imitare il personaggio, immaginando di stare ad un concerto e lei veniva a rompere proprio a me, in quel preiso momento.

  • Già, Giada. Mia sorella di dieci anni, la chiamavo pulce perchè era sempre in mezzo ai piedi quando facevo qualche figuraccia. lei c'era ma no per salvarmi da buana sorella, ma per prendermi per il culo. Ha i capelli castano chiaro, e ricci. Due grandi occhi verdi dove mi ci potevo riflettere perfettamente. Ed era una rompi scatole. E come sua sorella, cioè me, anche lei ama i ONE DIRECTION, sopratutto Louis, ed era un motivo in più per ucciderla, e farla fuori definitivamente.
<< Ok, me ne sto andando, ero sola venuta a dirti che sono già le nove e mezzo e penso che ti dovresti preparare in fretta. E anche che non voglio una crescita rallentata, per questo ti chiedo di non cantare più. Grazie.>> Disse chiudendo la porta velocemente, per non vedere la mia reazione.
Non potevo crederci, aveva per caso un vocabolario, dove li prendeva questi vocaboli, infondo a soli 10 anni, non è stupida, lo so, però non so mettere io due parole del genere e le sa mettere lei. Pff, mi disconcentrai andando verso l'armadio.
Presi il secondo vestito, era rosso corto, era din sopra al ginocchio e si legava dietro la schiena. Mi misi dei tacchi rossi, ma non troppo alti, non volevo dar troppo nell'occhio. Andai in bagno di corsa, non mi truccai molto, la semplicità era un dono, e l'apprezzavo. Così mi misi un licida labbra rosato, e il mascara blu scuro, che riflettava sui miei occhi verdi. Ero pronta, scesi, salutai i miei e quella pulce e andai verso casa di Ale.

Prov.Rossi!.
Ero in confusione, discoteca, festa, ragazzi, divertimento. Ancora non mi entravano bene in testa. Per le altre era semplice non era la prima festa che facevano, ne avevano fatto molte altre, ma per me era la prima, ed ero un pò anziosa. Feci tutto di corsa, mentre mi aiutava mia sorell più grande a scegliere cosa indossare. Misi un pinocchietto, che arrivava alla caviglia, era di jeans chiaro e stretto. Poi, decisi che maglia indossare, dopo molto decisi di mettere quella verde al collo a V, indossai delle semplici ballerine con un pò di tacchetto, di color nero. Per il trucco ci pensava come sempre mia sorella, un pò di fondotinta, matita nera chiara per i miei occhi color miele, e un licida labbra bianco. Capelli sciolti. Si ero pronta, ero anziosa, ma scesi e anch'io mi dirigevo verso casa di Alessia, sperando di non essere la prima ad arrivare, come sempre!.

Prov. Ana!.
<< Voglio solo divertirmi, tutta la notte. Fanculo gli uomini per un attimo. Fanculo i miei sogno abbastanza ma non troppo erotici con Mr.Sexi Styles, Fanculo TUTTI.>> Dissi pensando ad alta voce, dirigendomi verso l'armadio.
Ero in panico, volevo dare ne l'occhio, ma anche no. Volevo farmi notare, ma per la mia semplicità senza esagerare. Ecco i drammi di ogni estate. Afferrai un vestitino nero, senza pensarci un attimo. Aveva la scollatura per tutta la schiena, a V, ed era brillantinato, un nero molto acceso. Era corto, fino alla coscia, non pensavo di esagera infondo avevo sempre 16 anni. Misi un paio di scarpe con il tacco alto abbastanza, rosse fuoco, aperte davanti. Poi passai al trucco.
<< Ana, semplice, cazzo. Non esagerare.>> Continuavo a dirmi guardandomi allo specchio.
Presi il mio borsone dove conteneva di tutto. Mi feci un pò di ritocco alle guanciotte, facendole più scure. Poi presi l'eyeliner e lo passai spra l'occhio piccolo che avevo, e misi un pò di mascara, alle labbra misi il solito rosso attraente e provocante, che adoravo. I capelli li lascia da una lato sciolti, da poter far notare i miei boccoli. Ero pronta, anche se nella testa c'era MR.SEXI. Mi incamminai verso casa di Alessia, e arrivai vidi Rossi, Pia, e Giusi, erano stupende, e se lo meritavano questa serata, sopratutto Rossi.

Prov. Alessia.
Le ragazze erono di sotto che mi stavano aspettando, e io per colpa di mia madre stavo facendo ritardo, sempre la solita, continuai a torturami.
Meno male che avevo già pronto quello che dovevo mettere. Un vestitino fino metà coscia Blu mare, per far risaltare i miei occhi. Era velato e stava perfetto con il mio fisico mediterraneo, senza vanterie. Poi misi un paio di scarpe sempre blu elettrico, con un tacco abbastanza alto da non far notare molto che ero bassa. Lasciai scendere i miei capelli da un lato in una treccia, e tirai il ciuffo dietro gonfiandolo. Misi un pò di eyeliner sopra l'occhio, mascara, e matita sotto l'occhio, ora si che riflettavano gli occhi color mare che avevo. Scesi di corsa, e vidi le ragazze scherzare, erano stupende. si girarono verso di me.
<< Pronte zuccone?.>> dissi a loro facendogli l'occhiolino.
<< Questa è la nostra estate, ragazze.>> Disse Rossi, con il suo lito sorriso a 32 denti.
Dopo esserci fatte lasciare in discoteca da mia cugina, ci girammo verso di Rossi, sapevamo che era la sua prima festa, e la vedevamo eletrizzata ma allo stesso tempo anziosa.
<< Ok, Rossi tranquilla, nessuno ti mangia. Sappiamo tutti che tu sei una tipa responsabile, non farti prendere dall'ansia.>> disse Ana, tranquillizando la ragazza.
Entrammo nel locale, era pieno di gente, e come sempre non potevo stare lontano dal giro di vodka alla fragola.
Mentre mi avvicinavo al bancone, Giusi mi afferrò per un polso.
<< Prima balliamo, dopo bevi, baby.>> Disse ridendo come una pazza, ovviamente non potevo dire di no, metre ballavamo senza fermarci, vedemmo chiudere le luci, restammo al buio, e sentimmo partire STOLE MY HEART questa volta però dal vivo.


Le cinque ragazze non potevono credere di aver davanti quei ragazzi che gli regalavano gioia, emozione, e tante lacrime. A volte amare, ma a volte quelle lacrime sapevano di amore, semplicemente amore.
Li vedevano cantare, erano a bocca aperta, non sapevano come reagire, erano immobili che non si accorsero neanche che la canzone era finita!.

 

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