Rincontrarsi, cent'anni dopo.

di Melody Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Avviso ***
Capitolo 3: *** La mia famiglia. ***
Capitolo 4: *** Tornare a casa ***
Capitolo 5: *** Primo giorno di scuola (prima parte) ***
Capitolo 6: *** primo giorno di scuola (seconda parte) ***
Capitolo 7: *** State lontani da me. (prima parte). ***
Capitolo 8: *** State lontani da me. (seconda parte) ***
Capitolo 9: *** Impossibile! ***
Capitolo 10: *** Decisione (prima parte). ***
Capitolo 11: *** Decisione (seconda parte) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
 
Non sei la persona giusta per me, Bella!
Promettimi di non fare cose insensate, io in cambio ti prometto che da adesso in poi non mi rivedrai più!
Sarà, come se non fossi mai esistito.
 
 
Da allora sono trascorsi cent’anni. Cent’anni, da quando il mio unico amore mi ha lasciato.
 Cent’anni, da quando ogni notte sogno quel maledetto giorno nel bosco di Forks.
 Ogni maledetta notte, rivedo lui, il mio bell’angelo che mi ripete:
“sarà come se non fosse mai esistito”.
Bè, potrà essere: immortale, bello, ma mi ha mentito.
Mi ha promesso, che sarebbe stato come se lui non fosse mai esistito, come se non l’ho avessi mai incontrato e invece… ogni maledetta notte lo sogno, sogno il nostro ultimo incontro, sogno quel maledetto 13 settembre, sogno quello stupido incidente di cent’anni fa. Sogno tutti i meravigliosi momenti trascorsi con lui e la sua famiglia,  con Alice, la mia migliore amica tutti mi dicevano che mi volevano bene!
“Fai parte della nostra famiglia, cara”  mi ripeteva sempre Esme
“sei come una sorella, Bella!” mi diceva Alice
“noi ci saremo sempre per te!” ripetevano tutti
Bugiardi! Tutti mi hanno mentito. Tutti si sono presi gioco di me.
Tutti, tranne lei. Rosalie, lei ha sempre esposto la sua antipatia nei miei confronti. Lei, è sempre stata sincera con me. Ma loro, mi hanno illusa e poi abbandonata.
Ma adesso, è tutto cambiato!
 In cent’anni, sono anch’io un immortale, certo non sono una vampira, ma io e le mie sorelle siamo magiche, speciali unite da un grande segreto. Un segreto alla quale non rinunceremo mai. Da quando abbiamo subito, la metamorfosi l’acqua è nostra amica.
L’acqua ci protegge.
 L’acqua ci ha donato l’immortalità, donandoci poteri fuori dal comune!
 
 
Spero che vi piaccia!
A presto, Melody Potter!
 
  

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Capitolo 2
*** Avviso ***


Avviso: non avrei mai voluto metterlo, ma mi trovo costretta! La ff è sospesa fino a settembre. Il capitolo è quasi pronto, ma visto che domani parto per le vacanze sarà difficile aggiornare . Continuerò a scrivere in modo che al mio rientro possa aggiornare!
 Alla prossima spero, Melody Potter!

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Capitolo 3
*** La mia famiglia. ***


 
Capitolo uno
 
La mia famiglia
 
Pov. Bella
 
Mi presento, mi chiamo Isabella Marie Swan Benjamin! Ho lunghi capelli castani lisci e occhi castani scuri.
Cosa fuori dal comune, sono una sirena!
Dimostro diciotto anni, ma in realtà ne ho quasi cento. Oltre ad essere una sirena, ho poteri legati all’acqua e ai fenomeni atmosferici, infatti sono in grado di cristallizzarla e di rendere l’acqua gelatinoso e di creare forti trombe d’aria.
 Vivo da sempre con le mie sorelle, mia figlia e le mie nipotine a Gold Coast:  una piccola città del sud della costa dell’Australia.  Ma da una settimana a questa parte,  abbiamo deciso di  lasciare la calda e assolata Gold Coast per  trasferirci nella più piovosa e umida cittadina d’America: Forks.
Le mie sorelle, si chiamano: Emma, Rikki, e Cleo.
 
Emma: ha lunghi capelli lisci e biondi e due occhi azzurro mare. È molto competitiva, saggia e responsabile. Emma, gestisce insieme a me una gioielleria. La gioielleria in questione, è un po’ particolare, visto che i nostri articoli le creiamo noi: con i nostri poteri e con l’acqua di mare. i suoi poteri di sirena, sono: gelare l’acqua e dar vita a una tempesta di neve o grandine a seconda del suo umore.
Cleo: ha lunghi capelli ricci castani e due occhi verdi smeraldo. È molto dolce e sincera. Lei, lavora al parco acquatico di Gold  Coast, come addestratrice di delfini. I suoi poteri di sirena sono il  manipolare l’acqua e di controllare il vento.
Infine, abbiamo Rikki: lei ha lunghi capelli biondi e mossi e due occhi azzurri. Rikki è egocentrica, orgogliosa, irritante e molto protettiva nei nostri confronti! Lei, gestisce il Rikki’s caffè. I suoi poteri di sirena sono il far evaporare l’acqua e di attirare fulmini e tuoni.
Ognuna di noi ha caratteri diversi, ma la cosa che ci accomuna è l’essere ciò che siamo: Sirene e le nostre meravigliose figlie, speciali come noi.
 Emma, Cleo e Rikki si sono trasformate in una notte di luna piena nella piscina naturale dell’Isola Mako, all’età di sedici anni.  Io invece, ho subito la metamorfosi all’ età diciotto anni, in una baia del sud dell’Irlanda, sempre in una notte di luna piena. Ho incontrato le mie sorelle subito dopo la mia trasformazione da allora non ci siamo mai separate.  
+++
 
Mia figlia Sophie, dimostra e si comporta come una bimba di cinque anni, ma in realtà ne ha già sessanta come le sue cuginette. A quanto pare, le figlie delle sirene crescono molto lentamente. Sono trascorsi sessant’anni dalla sua nascita, e non ostante questo ancora  dimostra cinque anni. Non so, se sia normale, ma farei qualunque cosa per la mia bambina. Da quando, Will è morto vent’anni fa, mi sono ripromessa che farò di tutto per proteggerla e per occuparmi di lei. Dopo tutto, io e le mie sorelle abbiamo l’eternità per occuparci di loro!  
Sophie, porta il nome di mia cognata, la sorella maggiore di mio marito, Will! Lei, ha capelli mossi castano chiaro, come il padre; e due occhi castani scuri, come i miei. Anche lei, appena sfiora l’acqua subisce la metamorfosi!
 Questo, è uno dei motivi principali che ne Sophie ne le sue cuginette, per maggior sicurezza non sono mai andate in una scuola materna. È una bimba molto vivace, va molto d’accordo con Amanda, Christy e Luise, adora le sue zie, le piace nuotare con i delfini. Sono molto protettiva nei suoi confronti, ed il mio piccolo miracolo. Anche lei ha i miei stessi poteri, è si diverte ad usarli. L’unica cosa che mi di spiace è che: né mio marito Will, né mia madre, ne Charlie non l’hanno e non l’ha vedranno mai crescere.
Amanda, è figlia di Cleo. Ha capelli lisci e biondi come Lewis il suo papà, e occhi verdi come sua madre. È inutile dire che anche lei è una sirena. E’ timida,  adora andare al parco acquatico per vedere sua madre che addestra i delfini, anche a lei piace nuotare e collezionare conchiglie.
Luise, è figlia di Emma. Ha capelli lunghi castani come suo padre Ash, e occhi azzurri come Emma. Anche lei è una sirena molto vivace, va molto d’accordo con le sue cuginette, adora nuotare con i delfini ed è molto competitiva come sua madre.  Questo suo lato di carattere, la porta spesso a litigare con la piccola Christy!
Luise, ha preso il nome di Luise Chadmad; un ex sirena che ci ha aiutate durante i nostri primi anni da sirene! Emma era molto affezionata a lei, è per questo che lei e Ash le hanno dato il suo nome. Anche Luise, come Emma ha il potere di gelare l’acqua.
Infine, abbiamo Christy. È figlia di Rikki e Zain. Christy, è tutta sua madre sia dall’aspetto, che dal carattere; diciamo che è la più vivace e la più birbante di tutte e quattro. ha lunghi capelli  mossi e biondi e due occhi di un intenso azzurro mare. Adora nuotare con i delfini, passa molto tempo sull’isola Mako,  tant’è che una volta sua madre l’ha persa di vista e dopo averla cercata per tutto l’oceano infine l’abbiamo trovata a Mako alla piscina naturale, va molto d’accordo con le sue cuginette.
+++
È mattina presto, Sophie si è addormentata tre ore fa, abbiamo passato quasi tutta la notte ha nuotare; le piccole non volevano uscire dall’acqua, ma appena arrivate a casa sono sprofondate in un sonno profondo. Ogni volta che nuotiamo è sempre così, prima fanno capricci per uscire dall’acqua e poi nemmeno il tempo di entrare in casa si addormentano, beate loro. Da quando con le mie sorelle abbiamo deciso, che questo autunno lo passiamo a Forks; la notte ho gli incubi sogno Edward, sogno il nostro ultimo incontro, e mi sveglio sempre di soprassalto. 
Eppure, ormai sono trascorsi cent’anni, da quando mi ha mollata! Ormai ho superato quel brutto  momento! Mi sono rifatta una vita, ho sposato Will, ho incontrato le mie sorelle,  ho vissuto per quasi novanta anni con mio marito e mia figlia. Allora, perché continuo a sognarlo, perché quell’incubo mi perseguita? Sono le sette e mezza del mattino, è inutile restare ancora a letto, rischio di svegliare la mia piccola Sophie. Così decido di alzarmi!
Vado in bagno, per rilassarmi riempio la vasca mi levo il pigiama e entro non appena sfioro l’acqua: come per magia le gambe si trasformano in un'unica cosa, una coda! Resto a mollo, per un bella mezz’ora dopo di che: tiro via il tappo dalla vasca, mi asciugo, e mi vesto con un paio di pantaloncini verdi e una maglietta scollata nera. Mi pettino i capelli e li lego in una alta coda. Dopo di che ritorno in camera, Sophie dorme ancora dopo tutto sono ancora le otto, meglio che dorme un altro po’ così… scendo in cucina e trovo le mie sorelle che parlano sottovoce; appena mi sentono arrivare Cleo chiede:
“buongiorno, sorellina dormito bene?”
Mi siedo accanto Rikki e rispondo:
“si più o meno!” Emma mi porge una tazza di caffè, comprensiva chiede:
“ancora quel sogno?” bevo un sorso di caffè, e poi sussurro:
“purtroppo, si! Non sono riuscita ha chiudere occhio!”
“Bells, non sei costretta! Possiamo andare da qualche altra parte!” esclama Rikki.
“no, ragazze! ormai è tutto pronto, e poi Jacob e Eva hanno ripulito la villa, ci hanno iscritte a scuola per non parlare del locale  che abbiamo acquistato! ”
“ne sei sicura? Chi ci rimetterà, sei tu?” mi chiede Emma.
“di sicura, non ne sono poi così tanto, ma in cent’anni abbiamo vissuto in ogni parte del mondo, scartando sempre la possibilità di vivere a Forks, solo per paura di rincontrarli, non posso continuare così!” dico mentre scuoto la testa.
“Noi ti capiamo, ma non vedo perché ti devi complicare la vita! Insomma, possiamo andare da qualche altra parte?” dice Cleo
“dove? Abbiamo deciso tutte e quattro di ritornare al liceo dopo cent’anni!  Forks, è l’unico posto dove abbiamo qualcuno che si possa prendere cura delle bambine, mentre noi siamo a scuola!  Eva è come noi, lei conosce le bambine e sa come comportarsi con loro!” dico, già Eva è una sirena da più di mille anni si è trasformata, proprio nella laguna del sud della costa dell’Irlanda proprio, dove cent’anni fa mi sono trasformata io. Ci siamo incontrate cent’anni fa  a Forks ed è l’imprinting di Jacob anche loro hanno avuto due figlie e come: Sophie, Amanda, Luise e Christy  sono sirene anche  loro dimostrano cinque anni.
“bè su questo hai ragione, ma non per fare la parte della solita sirena egocentrica: ma mi tocca farvi notare che anche se Eva è una sirena, e conosce le bambine e sa del nostro segreto quelle quattro pesti più le altre due pesti conosciute come Sarah e Jane la faranno impazzire sai come sono fatte se entrano in acqua, chi le acchiappa più! E’ già abbastanza difficile stare dietro a quattro piccole sirene figuriamoci starne dietro a sei!”
“Su questo hai ragione, ma mentre noi saremo a scuola dubito che Eva le porti in spiaggia! Sa benissimo i rischi che corre!come hai detto tu anche lei ha due piccole sirene di cui occuparsi” dice Emma.
“ok, Bella la decisione aspetta a te! Se tu sei convinta che puoi farcela allora va bene!” esclama Rikki
“si sono convinta!”dico poco convinta.
“bugiarda! Comunque sia, se dovrebbero esserci e ti complicheranno la vita hai due alternative: o andiamo via da Forks!” dice Rikki seria e continua con un sorriso che non promette nulla di buono; conosco quel sorriso è il tipico sorriso canzoniero che  ha sempre riservato a Will, Lewis e Zain quando faceva loro degli scherzi:
“oppure…” continua pensierosa
“oppure?” le chiede Cleo, interessata e curiosa di sapere cos’ha in mente nostra sorella e qualunque cosa sia, molto probabilmente porterà lei e Emma a battibeccare come sempre:
“oppure, la sottoscritta gli incenerisce!” dichiara l’egocentrica mentre sorride, è ovvio che scherza.
“Rikki!” la riprende Emma.
“che c’è?” domanda lei, mentre Cleo alza gli occhi al cielo e io esasperata scuoto la testa.
“oh insomma, nessuno può prendersi gioco delle mie sorelle!” esclama esasperata.  Credo, che sia meglio cambiare discorso così dico:
“ormai è tutto pronto, per la partenza devo solo  mettere in valigia le ultime cose!”
“si, lo stesso vale per me. aspetto solo che Luise si svegli!” dice Emma.
“ah, bè se aspettiamo loro che si svegliano sorelline… ne dubito che partiremo entro oggi!” dichiara Rikki.
“hai chiamato, Jacob?” chiede Cleo,
“si! Verrà lui a prenderci a all’aeroporto di Seattle!“
“ davvero? Il lupacchiotto, verrà a prenderci? Secondo voi, dimostra sempre venticinque anni come la scorsa primavera… o sembrerà ancora più vecchio?” già, Jacob e gli altri Quileute sono dei licantropi. Io e le mie sorelle, l’abbiamo scoperto per caso; solo perché Victoria mi voleva morta; e la psicopatica per ottenere la mia morte: ha ben pensato di dar vita a un esercito di vampiri neonati, che sono stati distrutti da me le mie sorelle Eva e i licantropi. Sto per rispondere ma non faccio in tempo perché sentiamo le piccoline che scendono e  litigano :
“non è vero, il mio potere, è più bello del tuo!” dice Christy
“ non è vero il mio potere è il più bello!” interviene Luise, è inutile quelle due sono identiche a Emma e Rikky,
“siete bugiarde tutte è due! Perché io e Amanda abbiamo i poteri più belli!” dice la mia Sophie, mentre entra in cucina seguita dalle altre e poi mi chiede mentre viene in braccio:
“ Mamma, è vero che i poteri più belli: sono quelli miei e di Amanda?”
La prendo in braccio,  le do  un bacio sulla guancia che lei ricambia e poi le dico:
“tutti i vostri poteri sono belli, tesoro, perché ognuna di voi ha poteri diversi! Ed  è questo: che vi rende speciale!”
“però, loro non possono fare questo!” interviene  Amanda, mentre mette la sua manina a forma di cupola verso il lavello della cucina, da vita a una bolla d’acqua  dandole la forma di un delfino.
“oppure, questo!” interviene la mia piccolina mentre mette il palmo della sua mano verso l’alto, sempre in direzione del delfino creato con l’acqua da Amanda, e lo rende gelatinoso!
“ però voi due non sapete fare questo!” dice Luise, mentre veloce stende il suo braccino verso il delfino, apre il palmo della sua mano è come per magia lo gela. Nel frattempo, Emma prepara la colazione alle piccole e come me Cleo e Rikki sorride; fino a quanto:  Christy con il suo potere scioglie il delfino e l’acqua va addosso a Amanda; quest’ultima nel giro di pochi secondi si ritrova per terra con la coda! A quel punto, la piccola Amanda prova a  usare il suo  potere contro Christy, ma per nostra fortuna Rikky interviene:
“Amanda,  amore della zia; non vorrai fare scoppiare una guerra d’acqua vero?” si avvicina alla piccola, e con i suoi poteri la coda scompare.
“ecco fatto!”dice Rikki
“ha iniziato lei! Mi ha bagnata!” esclama Amanda
“non è vero!” risponde  a tono Christy
“invece si! Hai distrutto il delfino, con il tuo potere!” la rimbecca Luise e inutile sono identiche a Emma e Rikki.
“Luise, basta!” la riprende Emma, con tono severo e poi riprende:
“venite a fare colazione, comunque zia Bella ha ragione tutti i vostri poteri sono belli!”
“esatto, uniti sono ancora più belli!” dice Rikky mentre si rivolge a Christy;
“i vostri poteri sono speciali, come voi!”aggiunge Cleo e riprende mentre si rivolge a sua figlia:
“ e non voglio più vederti usare il tuo potere su Christy, Amanda, o sulle altre tue cuginette! Capito?”
“si mamma!” dice lei.
“ adesso fate colazione, che tra due ore si parte!” annuncio
“mamma? Perché dobbiamo andar via? Non possiamo restare qui? non voglio andare a Forks!” dichiara Sophie.
“si, nemmeno noi!” dicono all’unisono: Amanda, Christy e Luise, se non altro su questo sono tutte d’accordo.
“come, non avete voglia di vedere Zia Eva, zio Jacob, Sarah e Jenny!” dico
“noi, vogliamo restare qui per sempre!” dice Christy;
“questa è casa nostra!”annuncia Sophie
“e a Forks non c’è Mako, se non andiamo a Mako, poi lei si offende!” dice Amanda.
“no che non si offende. E poi, non è per sempre torneremo a Natale e la prossima primavera!” dice Emma con pazienza.
“ ma Forks non ci piace! Il sole non c’è mai e piove sempre!” dice Luise. È chi le da torto, sarà difficile laggiù per noi proteggere il nostro bel segreto.
“ma in compenso passerete le giornate con zia Eva e le vostre cuginette Sarah e Jenny!”esclama Cleo.
“mamma, andremo via nuotando?” chiede Christy
“no tesoro, andremo in aereo!” le risponde Rikki.
“ ma è così noioso, L’aereo!” annuncia Christy con un smorfia tipica di sua madre.
 “ok! Avete finito di fare colazione?” chiedo, tutte annuiscono e poi continuo
“bene, Sophie che ne dici se mi aiuti a sistemare le ultime cose?”
“va bene, mamma!”dice, lei poco convinta.
Sette  ore più tardi, dopo molte altre proteste da parte delle bambine finalmente atterriamo a Porte Angeles dove come previsto all’uscita dell’aeroporto troviamo Jacob ad aspettarci!
 






Come molte  avevano intuito: Bella, è una sirena! ho dato a Bella i poteri della Bella di H20, quindi è stata lei ad innamorarsi di Will Benjamin e nella mia storia si sono sposati ed hanno avuto una figlia, Sophie! Come avete letto, ho messo che Sophie e le altre piccole sirene dovrebbero avere sessant’anni, ma ne dimostrano e si comportano come bimbe di cinque. Ho pensato alla  rapida crescita di Renèsmee, ho soltanto convertito il processo!  Nel telefilm esiste una sirena di nome Eva, per lo meno, viene nominata nell’ultimo episodio della terza stagione; di lei non si nientete solo che è sparita dopo aver salvato la terra dalla cometa, io ho pensato di inserirla! Spero che la storia possa piacervi.
 

 a presto
Melody Potter! 

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Capitolo 4
*** Tornare a casa ***


Capitolo due
 
Tornare a casa!
 
 
Pov. Edward
 
 
 
Sono trascorsi cent’anni, da quando: sono morto per la seconda volta!
Cent’anni, da quando ho conosciuto: la mia dolce e piccola Bella!
Cent’anni, da quando: mi sono reso conto, che per lei il mio mondo è troppo pericoloso.
Cent’anni, da quando le ho mentito, dicendole: che lei non è, e non sarebbe mai stata la persona adatta per me!
Cent’anni, da quando: ho costretto la mia famiglia, ha scappare da Forks.
In cent’anni, è tutto cambiato!
Io, e la mia famiglia siamo cambiati, in peggio.
Emmett, non scherza più come prima, Alice non è il  solito folletto allegro di sempre, perfino Rosalie è cambiata. Per non parlare di Esme e di Carlisle ma in particolar modo  Jasper.
Lui, Jasper  si tormenta da cent’anni. Si da la colpa, per ciò che è accaduto un secolo fa,alla festa di compleanno di Bella. Più volte, ho sempre detto e ridetto, che lui non ha colpa… qui se qualcuno è colpevole di tutta la sofferenza che c’è in questa famiglia quel colpevole, sono: IO. Rosalie, ha sempre avuto ragione.
Adesso dopo cent’anni, si torna a Forks, con l’aggiunta di un nuovo membro della famiglia.
Da quasi un secolo  a questa parte, alla famiglia Cullen si è aggiunta: Charlotte  Grecie Watsford. La più piccola, della famiglia. È considerata da tutti, la sorellina da proteggere. Charlotte, dimostra diciotto anni, ma in realtà ne ha quasi cento. Ha lunghi capelli rosso fuoco lisci fin sotto la schiena e due occhi verdi smeraldo. Lei, non è come noi! Ma è  un po’ speciale, è una sirena!
Ha alle spalle, un passato più tosto difficile. Si è trasformata in sirena, quasi novant’anni fa in Australia. Li, ha conosciuto altre tre sirene.
Sirene, che da ciò che ci ha raccontato, non l’ha sopportavano, al tal punto di sottrarle i suoi poteri da sirena. Ma fortunatamente, dopo quell’episodio Charlotte, ha riacquistato misteriosamente  i suoi poteri e adesso fa parte di noi! in questi anni abbiamo imparato a conoscerla, è una brava ragazza a cui piace essere ciò che è, ma che soffre per ciò che le hanno fatto quelle tre sirene. Con noi, si trova bene e ci ha conquistato tutti con la sua allegria e spontaneità!
 
Pov. Alice
 
Dopo cent’anni, abbiamo deciso di tornare a Forks!
 Non sarà per niente facile vivere qui,  per tutti noi; in particolar modo per… Edward!
E’ qui, dove mio fratello, ha conosciuto: la sua anima gemella!
E’ qui, dove io ho conosciuto: la mia migliore amica!
La mia migliore amica, che ho deluso, con la mia partenza affrettata!
Ma purtroppo, cent’anni fa sono stata costretta, a partire senza salutarla!
Il tutto, per un incidente!
 Se, solo quel maledetto 13 settembre di cent’anni fa, avrei dato retta alla mia migliore amica, tutto ciò non sarebbe accaduto!
 Se cent’anni fa, le avrei dato retta, lei.. adesso farebbe ufficialmente parte della  nostra famiglia e molto probabile sarebbe come noi!
 invece, a causa  della mia testardaggine, lei non c’è più!
Non ha mai, sposato Edward!
E… non la rivedrò più. Nessuno di noi, non l’ha rivedrà più!
Adesso io e miei fratelli siamo a Forks; Esme e Carlisle arrivano questa sera con la piccola Charlotte! Noi, siamo tornati qui una settimana fa, per preparare la camera della nostra sorellina!
È già, da quasi cent’anni, alla famiglia Cullen, si è aggiunta una nuovo componente molto speciale!
Charlotte, è una sirena! Come la chiama Emmett, una sirena lunatica, molto lunatica. Questo, perché a ogni luna piena  la nostra sorellina, fa cose insensate e la mattina dopo non ricorda niente.
“secondo te le piacerà?” chiedo a Rosalie, mentre indico le pareti della sua camera: le abbiamo dipinte di blu come l’oceano!
“Ali, sta tranquilla! Charlotte, adora questo colore!”risponde Jazz.
“la lunatica, adora: tutto ciò, che ha che fare con l’oceano! Tranquilla!”interviene l’orso con un sorriso;
“e prima che lo chiedi: anche il modo, in cui le abbiamo arredato la camera le piacerà! Lo sai meglio di noi Ali, sta tranquilla!” interviene Edward.
 “si, hai ragione! Comunque, ormai abbiamo finito, non vedo l’ora di riabbracciare la nostra sorellina, così andremo a fare shopping!”
“non ricominciare, Alice!”esclama Edward, mentre alza gli occhi al cielo.
“oh, ma perché?”dico delusa.
“sai benissimo, che prima di farci vedere in giro; Carlisle deve rinnovare il patto con i licantropi!” giusto; ci sono i cani a piede libero.
“è fondamentale! Soprattutto, per Charlotte visto che passa molto tempo in spiaggia che a casa!”
“secondo voi, le daranno il permesso, di entrare nel loro territorio?” chiedo.
“Perché mai, non dovrebbero? Lei, non è una vampira!” ci fa notare Emmett.
“non è un vampiro, ma  fa parte della nostra famiglia! E non è, nemmeno un umana!” esclama, il mio Jazz.
“sono certa; che Carlisle, troverà un modo per metterci d’accordo!” interviene Rosalie.
“spero, che tu abbia ragione! Nuotare, è il passatempo preferito di nostra sorella, oltre che il disegno!” dico.

Pov. Charlotte
 
È passato un secolo, da quando ho scoperto, che nonna Grecie era una sirena!
È passato un secolo, da quando  ho conosciuto, e mi sono innamorata di Lewis!
Un secolo ,da quando ho capito che lui, non era interessato a me; ma a quell’insulsa di Cleo!
È trascorso un secolo, quando ho provato invano, a far perdere i poteri a quelle tre finte Sirene!
Era quello il mio piano! Togliere a Cleo, Rikki e Emma i poteri di sirena.
Loro, non meritano di essere così speciali. Solo io, dovevo esserlo!
Ma, purtroppo… quella notte ho fallito. Ho fallito, per due motivi: loro erano sirene da più di due anni, erano in grado di controllarsi anche sotto l’effetto della luna piena! Mentre, io a quei tempi mi ero trasformata da poco più di un mese. Non riuscivo a controllare bene i miei poteri, e non sapevo resistere all’influsso della luna piena! Come, ora del resto.
Di quella notte, non ricordo nulla. L’unica cosa, che ricordo, è solo che:  come per magia, mi sono ritrovata  a mollo nella piscina naturale dell’isola Mako! Senza coda, senza i miei bei poteri.  Mentre, quelle tre finte sirene, mi guardavano e mi sorridevano contente, non ero più un pericolo per loro!
Illuse! Ecco sono, quelle tre. Perché  dopo qualche giorno, misteriosamente i miei poteri ritornarono e con essi; tutta la mia coda!  Decisi di non dire niente a nessuno; tantomeno  Lewis!  Delle volte, penso… che sarebbe divertente rincontrarle; chissà come reagiranno nel rivedermi! Insomma quelle povere finte sirene, credono che  io non sono più una sirena!
Da allora, sono trascorsi cent’anni. Non sono, invecchiata per niente! Dimostro, i miei bei diciotto anni! Dopo la morte di mamma, ho iniziato a girovagare per il mondo, o meglio per l’oceano, stando ben attenta a tenermi lontana da Gold Coast. Fino a quanto, un giorno, non  ho incontrato  la mia nuova famiglia; i Cullen. 
Già, i Cullen, devo molto a loro. Per me, sono la mia seconda famiglia!
E come famiglia, è molto speciale; anche se loro si definiscono dei mostri, ma io so che non lo sono!
La famiglia Cullen, è composta da sette vampiri. Vampiri, vegetariani! E’ così che loro si divertono, a definirsi! Non sono cattivi, e non sono dei mostri, altrimenti non si nutrirebbero di sangue animale! Loro, hanno fatto molto per me negli ultimi settantacinque anni; mi hanno accolta nella loro famiglia come una di loro, devo molto a loro.
“Charlotte, cara è ora di andare! Sei, pronta piccola?” la voce cristallina e soave  di Esme, arriva dal piano di sotto.
“si, mamma arrivo!” urlo, in risposta. Guardo, per l’ultima volta la camera, che mi ha ospitata negli ultimi due anni.  Dopo di che, esco mi chiudo la porta alle spalle, e scendo le scale. Ai piedi delle scal,e trovo  ad aspettarmi; il volto dolce di mia madre: Esme.
Esme; è una vampira da lunghi capelli caramello mossi, un viso a forma di cuore e un immenso amore materno sia: nei miei confronti, che nei confronti dei miei cinque fratelli.
“su cara, Carlisle ci aspetta in macchina; il viaggio per arrivare all’aeroporto è lungo,rischiamo di perdere l’aereo!”   dice, mentre mi porge la mano che io afferro. Usciamo di casa; papà ci aspetta in auto. Esme, intanto chiude la porta a chiave. Dopo di che, saliamo nell’auto che Carlisle ha affittato, quest’ultimo esclama:
“ non preoccuparti, Charlotte. Vedrai, Forks ti piacerà! E stai tranquilla, nessuna verrà mai a sapere ciò che sei! Non sei sola, i tuoi fratelli ti aiuteranno! E quando diluvierà, vorrà dire che restai a casa!” dice Carlisle.  Carlisle, è un vampiro sui trenta anni. E’ Alto, Biondo.  Grazie al suo dono, di sapersi controllare davanti all’odore del sangue umano, è un medico. Annuisco soltanto, andare in un città dove piove quasi sempre, per me può rivelarsi un vero e proprio problema; ma come dice Carlisle: non sono sola.
Finalmente siamo arrivati, a porte Angeles. Fra non molto; rivedrò i miei fratelli. Loro, sono a Forks da una settimana, per sistemare la mia camera. Chissà, come l’hanno arredata? Sicuramente, sarà magnifica; i miei fratelli, hanno buon gusto nel arredare, ristrutturare e nel vestire.
“guarda cara, siamo  arrivati!” mi informa Esme; mentre Carlisle ferma l’auto davanti a una  grande villa bianca. Non è diversa, alla nostra vecchia casa! Ha un immenso giardino, e come tutte le nostre ex-ville, è a due piani. Munita di grandi vetrate, cosa fuori dal normale intorno alla casa c’è anche un bosco. Scendo dall’auto, insieme a mamma e papà; la porta di casa si apre, e Alice una delle mie sorelle ci viene incontro. Alice, è una vampira dai capelli corvini sparati in aria. Dimostra, diciassette anni. Ha il dono, di vedere il futuro, e una passione per lo shopping.
“ciao, sorellina, com’è andato il viaggio? Hai, fame? Ti siamo, mancati? Edward, ti ha prenotato la pizza! Ci sei, mancata molto!” come al solito, inizia a parlare a raffica, nello stesso tempo mi avvolge in uno dei suoi abbracci
“Alice, falla respirare!” la riprende Jasper; suo marito. Jasper, è un vampiro alto e  biondo. Lui, oltre ad avere il dono, di trattenere Alice quando è in vena di andare a fare shopping; ha anche il dono di manipolare le emozioni altrui. Anche lui mi abbraccia, è esclama:
“ben arrivata!”
“ci sei mancata tanto, in questa settimana!” esclama Rosalie, mentre anche lei mi avvolge in un abbraccio; seguita dal marito Emmett. Rosalie, dimostra diciotto anni. E’ alta e bellissima, da fare invidia ad una top model. Ha capelli biondi, ed è dotata di una grande forza di volontà! Emmett, dimostra anche lui diciotto anni. Ha capelli ricci castani, e alto e robusto. Il suo dono, è la sua forza.  Quando mi stacco da loro,  vengo avvolta da un altro abbraccio, quello di Edward! Edward, dimostra diciassette anni, ha capelli bronzei e legge nel pensiero di chiunque; compreso il mio.
“Ben arrivata, a  Forks! spero, che ti troverai bene qui!” dice
“lo spero, anch’io!” dico. 

Pov. Jacob
 
Sono all’aeroporto, di Port Angeles! Oggi, arriva la mia migliore amica. Con le sue sorelle, e le mie belle nipotine!
Finalmente, dopo cento anni; Bella la mia migliore amica, e mia cognata ha deciso di trascorrere un anno qui a Forks!
So per certo; che per lei non sarà affatto facile vivere qui: sia per il clima, che  per i suoi ricordi!
 Bella, sa che ci sono molte probabilità; che  loro possono trovarsi  qui. Spero, proprio, che le sanguisughe non tornino proprio adesso!
A distrarmi dai miei pensieri;  sono le voci delle mie piccole nipotine, che urlano e corrono in mia direzione:
“zio, Jake!”
“ehi, ciao, allora? Com’è, andato il viaggio?” chiedo a le tre piccole pesti, mentre mi chino per prenderle in braccio.
“è stato noioso!” dice la piccola Christy, una bimba di cinque anni da lunghi capelli mossi  e biondi e due occhi azzurri.
“molto, noioso!” aggiungono contemporaneamente. Sophie, Amanda e Luise;
“è stato, molto stressante!” dice Rikki, una delle sorelle di Bella, e di mia moglie Eva.
“queste tre pesti, non hanno fatto altro che  fare chiasso!” interviene Emma;
“non è vero, zia!”esclama Christy, indignata.
“noi, non abbiamo fatto, niente!”aggiunge Luise.
“ah,non avete fatto niente, eh? Allora, come mai: il frullato, di quel bambino che avevi accanto magicamente:  prima si è gelatinato, poi si è gelato, e infine si è surriscaldato. A tal punto, che il bicchiere gli si è sciolto, in mano?” esclama Emma, in tono di rimprovero.
“lui, ci faceva le smorfie!”interviene Sophie.
“qualunque cosa faceva, tesoro mio non dovevate usare i vostri poteri!”esclama Bella in tono severo. Dopo di che, si rivolge a me e chiede mentre mi abbraccia:.
“ciao, Jake! Come va? Le bambine, e Eva come stanno?”
“ stanno, abbastanza bene! Sono nella vostra villa, Eva sta preparando la cena!” dico, mentre indico alle ragazze di salire sull’auto.
 
 

Pov. Bella


Finalmente, siamo a Forks!
Il viaggio in aereo, è stato come ha detto Rikki, a dir poco stressante!
Le nostre bambine, si sono divertite per l’intero viaggio; ha usare il loro poteri su un bambino. Quest’ultimo,  ha detta della mia Sophie: “faceva le smorfie”; così le bambine in particolar modo: Christy, Luise e mia figlia:hanno avuto, la brillante idea di punire il bambino con i loro poteri!
Questo, non mi piace! Io e le altre, dobbiamo trovare il modo; di far capire alle nostre figlie, che non devono usare: i loro poteri su chiunque, specialmente in pubblico!
Adesso, siamo nella nostra villa; che Eva e Jacob ci hanno acquistato! È una villa a quattro piani, forse un po’ più piccola della villa di Gold Coast! Ma, non è male. Al pian terreno: abbiamo un spazioso soggiorno ben arredato, sala da pranzo molto spaziosa, e   la cucina che  non è da meno.
Mentre, nei  quattro piani superiori, ci sono le nostre stanze!
Abbiamo, un piano a testa. Le stanze: sono bellissime, spaziose, e ben arredate! Per me e Sophie, scelgo: la camera al secondo piano; Rikki e Christy, scelgono: la camera al primo piano; Cleo e Amanda quella del terzo piano; mentre Emma e Luise in comune accordo, prendono  la camera del quarto piano!
Ogni camera, ha gli stessi arredamenti, le pareti sono di un vivace blu oceano.  Nella parete vicino alla porta, vi è un grande armadio a muro bianco; mentre nella parete di fronte c’è un grande letto a baldacchino, e  una grande scrivania, una libreria, e un divano!
Ogni camera, è munita: di bagno e balcone personale!
Adesso, siamo tutti in cucina per la cena:
“complimenti Eva, è tutto buono!” si complimenta Emma con nostra sorella; una ragazza sui vent’anni, dai lunghi capelli corvini lisci e occhi di un castano chiaro.
“si, nonnina è tutto buono!” interviene Rikki.
“com’è, che mia  hai chiamata?” domanda Eva.
“nonnina! Sei, la più vecchia di noi!” dice Rikki, come se nulla fosse, con un alzata di spalle.
“appunto, perché sono più grande, dovresti portarmi rispetto; ragazzina!” dice Eva, mentre si finge offesa e continua:
“e poi, neanche voi, siete così tanto giovani!”
“questo, non è vero! Tu ,hai più di mille anni, noi… ne abbiamo appena cento!” le fa notare, l’egocentrica. 
“Rikki!” la riprende Emma, esasperata e continua:
“non devi parlare, così davanti alle bambine!”
“sono d’accordo,  con lei Rikki!” interviene Cleo.
“invece di questo, io mi preoccuperei di altro ragazze!” dichiaro
“cioè?”chiedono tutti.
“non mi piace, quello che hanno fatto, le bambine sull’aereo! Non deve, accadere più!”
“perché, sorellina che hanno combinato?” chiede Eva.
“hanno usato i loro poteri, sull’aereo!” spiega Rikki, e continua, mimando con le dita delle virgolette:
 “su un bambino, ha detta di Sophie quel bambino: –faceva le smorfie-!”  
“bè ragazze sono d’accordo con voi, ma i poteri fanno parte di loro!”dice nostra sorella.
“ho capito Eva. Ma, devono capire; che non possono usare, i loro poteri ne su di loro ne tantomeno su gli altri bambini!”
“in particolar, modo in pubblico!”dichiaro.
“è sbagliato, e lo devono capire! Un conto è giocare tra di loro e un altro è usare i loro poteri in pubblico, e su gli estranei!” dice Emma
“quindi che volete fare?”chiede Rikki e continua:
“le abbiamo già sgridate, per quello che hanno fatto!”
“credi che basterà?”chiede Emma scettica
“in, effetti no!” dice Rikki e continua:
“ok, d’accordo.. loro si aspettano la nuotatina notturna, questa notte niente nuotatina!”tutti la guardiamo sorpresi.
“perché, mi guardate così?” chiede le.i
“non è da te, dire quello, che hai appena detto!” le fa notare Cleo
“bè lo so, ma devono capire…”l’egocentrica, non riesce a finire la frase; che Eva le si avvicina e le scompiglia i capelli e dichiara :
“sei, cresciuta ragazzina!”
“spiritosa!” le risponde, Rikki.
“ci avete, già iscritte a scuola?” chiedo
“si, certo!” dice Eva.
“eh?che avete raccontato?”chiede Emma.
“giusto, qual è la versione?”interviene Cleo.
“ semplice, siete tutte mie cugine! I vostri genitori, sono morti in un incidente d’auto. Visto, che sono l’unica vostra parente stretta, i servizi sociali vi hanno affidato tutte quante a me!”
“wow! Ma, avete dimenticato, un particolare!” dice Rikki
“cioè?”
“noi vivremo qua da sole, siamo state affidate a voi!” le fa notare l’egocentrica
“per caso, hai intensione, di portarti qualcuno a casa?”
“qualcuno? In che senso?” chiede Cleo
“avete intenzione, di stringere amicizia?”
“NO!” esclamiamo tutte e quattro, contemporaneamente, è troppo rischioso.
“quindi, non è un problema! Comunque, sanno tutti che io e Jacob, vivremo qui con voi! Perciò… non ci sono problemi.”ci spiega Eva.
“e il locale com’è, grande?”chiede Rikki
“si abbastanza, è già tutto a posto. Vi ho anche già selezionato, il personale…dovete solo decidere quando inaugurarlo!”
“fantastico! Che ne dite, di inaugurarlo domenica!”propone Rikki.
“a proposito, quando inizia la scuola?” chiedo.
“il primo settembre, Bells!”
“ok, ci sono notizie di loro?” chiedo ancora.
“no, fino ad ora, non si è visto nessuno!”dice il mio migliore amico.
“non preoccuparti, in tal caso c’è ne andremo!” esclama Emma
“o, come ti ho già detto, prima di partire: posso incenerirli!”ripropone l’egocentrica.
“RIKKI!” esclamano, tutte insieme le mie sorelle.
“no, non c’è ne sarà bisogno! Basterà, ignorarli!” dico, al meno spero.
“non preoccuparti, in tal caso posso sempre modificare il patto!” propone Jacob.
“cioè?” domandiamo tutte
“basterà, aggiungere, un particolare al vecchio patto! Dirò che per nessun motivo devono avvicinarsi alle sorelle Gilbert, visto che siete le cugine di mia moglie!”ci spiega il mio migliore amico.
“funzionerà?”chiede Cleo
“si! Perché, non voglio avere, niente a che fare con loro!” annuncio.
 
  Spero che il capitolo vi piaccia!
A presto, Melody Potter 

n

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Capitolo 5
*** Primo giorno di scuola (prima parte) ***


Capitolo 3
 
Primo giorno di scuola
(prima parte)
 
Pov. Rikki
 
Siamo a Forks, da tre settimane.
Con le mie sorelle, abbiamo deciso ad una limità, di tornare a scuola. Non è che la cosa mi attira, ma: Emma, Bella e Cleo vogliono tornare al liceo. Così abbiamo deciso, di trascorrere quest’anno a Forks.
Qui a Forks c’è nostra sorella Eva,  oltre a lei ci sono molti brutti ricordi per nostra sorella Bella.  Non so se… sia una buona idea, trascorrere qui l’autunno, ma secondo Bells: mentre noi siamo a scuola, nostra sorella Eva, può occuparsi delle nostre piccole bambine.
È per questo, che due settimane fa:  abbiamo lasciato, la nostra calda e assolata Australia… per venire nella città più umida, e piovosa d’America Forks!
 Finalmente per la gioia di: Emma, Bella e Cleo, è arrivato  il nostro primo giorno di scuola. E con essa,  purtroppo è arrivata la possibilità, che le ferite di Bella possono riaprirsi nuovamente! Sono le sette, e siamo tutte in cucina.
Oddio! E’  da un secolo che, non mi alzavo più  così presto!
Mi domando per quale motivo, le mie sorelle si sono intestardite: con la storia di tornare al liceo.
Comunque, ormai è tardi per i ripensamenti.
Così raggiungo le mie sorelle giù in cucina, seguita dalla mia piccola Christy.
“Bells, non siamo costrette…”  sento Emma, che si rivolge a Bella.
“giusto, sorellina cambiamo scuola!” dico, mentre entro in cucina e mi siedo al tavolo, con le mie sorelle. Nel frattempo Eva, mi porge una tazza di caffè.
“No, ragazze.. loro sono qui!  E se non li vedo a scuola, ci sono molto possibilità che io possa incontrarli ovunque! ” dice Bella.
“d’accordo ma… così però, chi ci sta male sei tu…” tenta Cleo.
“Jacob, gli ha detto che: devono, tenersi lontano da noi! vedrete che sarà così…”esclama Bella, in direzione di Jacob.
“Bella… qui non si tratta, se ti girano alla larga o meno… si tratta che nemmeno tu, sei tanto convinta di andare a scuola e… rivederli!”interviene, nostro cognato.    
“Hai paura, di incontrarli…”inizia Cleo.
“Si è vero! Ho paura, di incontrarli. Ma per loro, non possiamo mandare a monte i nostri progetti! E poi… sorelline mie, sono davvero curiosa!” esclama Bella.
“E di che?” chiede Cleo.
“Mi credono morta! Se sono tornati dopo cento anni, dal mio diciottesimo compleanno, l’hanno fatto per evitare di incontrarmi!”
“fammi capire bene!  Loro sono tornati, dopo un secolo perché   ti credono  morta?” interviene, per la prima volta Eva. Nostra sorella annuisce e dice:
“ ha mantenuto, la promessa. Almeno, secondo lui.”
“quale promessa?”chiede confuso Jacob.
“Non l’avrei più rivisti! Non avrebbe, più interferito nella mia vita!” spiega Bella,
“allora, Bells hai ragione!” interviene, di nuovo nostro cognato.
“Jacob! Ma che dici?” le domanda Eva.
“Si sono d’accordo!”intervengo e dichiaro:
“dobbiamo, andare a scuola!”
“Rikky!” mi riprendono le mie sorelle, a parte Bella che mi sorride.
“Che c’è?” chiedo esasperata, e continuo:  
“Bella ha ragione, ad essere curiosa! A questo punto, anch’io lo sono!”
“si può sapere, di che parli?” domanda Emma.
“Semplice! Lui  ha promesso che Bells, non l’avrebbe più rivisto, e nemmeno avrebbe provato a contattarla giusto?” annuiscono tutti, e io continuo:
“loro sono tornati, per questo! Sono sicuri di non incontrarla, loro non sanno che lei è una sirena e che è ancora viva! Per cui… non siete tutte curiose di vedere come si comporteranno,  e che faccia faranno nel rivedere  la nostra sorellina?”
“ho capito Rikki, però ci rimetterà Bella!” mi fa notare Emma.
“No, ci rimetteranno loro!” dichiara Bella, e continua:
“sono sposata, vedova. Ma pur sempre, sposata! Oltre a quello Jacob è stato chiaro, non devono avvicinarsi alle sorelle Gilbert! E io sono una Gilbert, perciò non dovrei avere problemi. Anche perché, Edward rispetterà il patto. Carlisle, si fida di lui e degli altri! perciò…”
“ Giusto, ma se ti vedranno, vorranno delle spiegazioni!” le fa notare Eva. Oh uffa, perché si devono complicare la vita?
“Spiegazioni, che io non sono  tenuta a dare! Lui un secolo fa, ha fatto una scelta! E io lo rispettata, mi sono rifatta una vita, ho una famiglia e devo pensare alla mia Sophie. Adesso tocca a lui, rispettare la mia scelta! Deve starmi lontano, devono tutti starmi lontani!”  dichiara Bella e continua:
“comunque, sono convinta… che non daranno molto peso alla mia presenza! Cento anni fa, sono andanti via senza degnarmi di un saluto. Non vedo perché, adesso dovrei dare a loro certe spiegazioni!”
“giusto, in tal caso posso sempre incenerirli!” propongo.
“RIKKY!” esclamano tutte insieme: Eva, Emma e Cleo. Mentre Bella mi sorride e Jacob alza gli occhi al cielo.

Pov. Emma.
 
Siamo alle solite.
Rikky delle volte è… insopportabile!
La fa, facile lei.
Li incenerisce!
Sa benissimo che non può incenerirli, a meno che non sia Bella a volerlo! 
Oggi è il nostro primo giorno di scuola, alla High school di Forks!
Jacob tre settimane fa, ci ha informati che i Cullen: la famiglia dei vampiri, di cui  ne fa parte quel vampiro, che cento anni fa ha fotto soffrire nostra sorella sono tornati!
Bella, è più che convinta di voler andare a scuola.
Tutti abbiamo provato, di farle cambiare idea!
Ma lei vuole andarci.
 Così dopo una piccola riunione in cucina, alla fine si è arrivata alla conclusione:  che Bella, non darà peso alla loro presenza. Vuole, frequentare la scuola e pretende che i vampiri le stiano lontani.  Lei è curiosa, nel vedere che faccia fanno quando la vedranno, viva e vegeta!
Devo ammetterlo, anch’io sono curiosa, ma mi preoccupo per Bella!
Lei è convinta che può farcela nel rivederli; anch’io ne sono convinta ma… questo, non vuol dire che non devo preoccuparmi!
Spero solo che Bells ha ragione, che sa quel che fa. Spero solo che… loro non tenteranno di avvicinarla!
 Sono preoccupata, di come può reagire Bella nel rivederli.
Mentre penso a tutto ciò, sono in  camera mia. Sono tornata su per cambiarmi, così apro la mia cabina armadio e scelgo un paio di Blu Jeans e  una maglietta a maniche corte nera, e delle ballerine! Raccolgo i capelli, in una coda alta; prendo il mio zaino e scendo giù. Non appena arrivo al pian terreno la mia Luise mi corre incontro e esclama contenta:
“mammina, è vero che: oggi stiamo a casa di zia Eva?” le sorrido, la prendo in braccio e rispondo:
“certo, sei contenta?”
“si, però voglio andare a nuotare!” mi fa presente, la mia piccolina.
“anche noi!” esclamano le altre.
“Certo piccole! Quando torneremo, andremo tutte insieme!” esclama Bella, mentre si rivolge alla sua Sophie.
“Certo, andremo a nuotare: tutte quante insieme!” interviene Cleo.
“però, dovete prometterci una cosa!” dice Rikky, mentre guarda particolarmente sua figlia!
“che cosa mamma?” le domanda Christy.
“dovete fare, quel che dicono zia Eva e zio Jake!” inizia Bella,
“non dovete: usare i vostri poteri fra di voi; ne tantomeno su gli altri bambini!”dice Cleo.
“se gli zii, vi portano in spiaggia a fare una passeggiata: non dovete entrare in acqua!” esclama Rikky.
“e dovete ubbidire agli zii!” dico
“non dovete, allontanarvi da loro!” dice di nuovo Cleo.
“e non dovete parlare, con gli sconosciuti!” interviene di nuovo Rikky.
“ma se noi facciamo come dite, poi ci promettete che questa sera andiamo tutte quante a nuotare?” domanda Luise.
“certo tesoro!” dico.
“C’è lo promettete?” chiede Amanda,
“certo! Voi, però fate le brave!” risponde Cleo. Le piccole annuiscono.
Prima di andar via, Bella si rivolge a Eva:
“se dovreste avere dei problemi, con le piccole chiamateci!”
“tranquilla, siamo in due! Sappiamo cavarcela…” dice nostra sorella
“appunto, sai… anche noi abbiamo due piccole sirene!”interviene Jake.
“che unite alle nostre, in tutto sono sei sirene!” lo prende in giro Rikky,
“più tosto…. state voi attente!”ci raccomanda, nostro cognato.
“tranquillo Jake! Loro non si avvicineranno!”interviene Bella sicura.
“d’accordo allora, a più tardi!”ci saluta Eva.
“ciao!” diciamo tutte,e saliamo nella nostra auto.
Mi domando, a cosa andiamo incontro. Speriamo Bene.
 
Pov. Cleo.

Oggi, è il nostro primo giorno di scuola. Non vedo l’ora, che iniziano le lezioni e che finiscano! Soprattutto, per tornare a casa dalla mia piccola Amanda;spero proprio che non faranno impazzire Eva e Jacob!
Sono in auto con le mie sorelle, Bella è seduta acconto a me sul sedile posteriore; mentre Rikky è al posto di guida,  Emma è seduta sul lato del passeggero! Guardo fuori dal finestrino, qui è tutto verde e Grigio!
Il paesaggio, per quanto possa essere diverso, da quello a cui sono abituata non mi piace un granché! Sarà perché… sono abituata al sole e a l’aria di mare… Comunque, spero che non piova. Eccoci qui, Rikky è appena entrata al parcheggio della scuola, parcheggiamo l’auto…


Pov. Bella.

Siamo appena arrivate a scuola, sono ancora le sette e trenta cinque. Il parcheggio è deserto. Apparte  per la presenza, di due auto molto famigliari. Una Volvo c30 grigia metallizzata, e un fuoristrada. Li riconosco rispettivamente: come l’auto di Edward e di Emmett.
Grandioso! Penso, di prima mattina. E io… che mi sono illusa, che li avrei incontrati per l’ora di pranzo! Le mie sorelle, si accorgono che il mio sguardo è diretto nelle due auto.
“Va tutto bene, Bella?” mi chiede Emma.
“Se vuoi, possiamo lasciare perdere!” propone Rikky.
“No!” dico.
“vuoi che usi i miei poteri su di te, in modo che ti possa cambiare aspetto?” mi chiede gentile Cleo.
Giusto! Ognuna di noi, oltre ai poteri legati all’acqua: ha doni personalizzati che ci distinguano proprio come i doni dei vampiri. Allora, Cleo è in grado di cambiare aspetto, e di cambiarlo agli altri. Emma, può teletrasportarsi o teletrasportarci, ovunque lei voglia. Rikky,può collegare tra di noi le nostri menti. Questo ci permette di parlare, tra noi nel pensiero. Eva, può spostare gli oggetti con la mente. Per quanto riguarda me, sono dotata di uno scudo psichico e fisico: che  mi permette di difendere me, e  chiunque io voglia contro gli attacchi mentali e corporali. È per questo motivo che il potere di Edward, non ha mai funzionato con me.
“No, Cleo! Va bene così, scendiamo!” dico.
Scendiamo dall’auto,  ci dirigiamo in segreteria. Vedo che qui, non è cambiato niente.
Ad accoglierci: c’è una signora dai capelli ricci e castani chiari, e due occhi azzurri.
“buon giorno, care! Posso esservi utile?” ci chiede, mentre ci osserva dalla testa ai piedi.
Vedo che qui dopo cento anni, la gente non è cambiata affatto! È stato così, anche cento anni fa. Tutti erano curiosi: di parlare e vedere la figlia dello sceriffo Swan!
Il tutto: per poter trovare un qualche difetto, o sparlare alle mie spalle.
“Si, credo proprio di si! Siamo le sorelle Gilbert.” Esclamo.
“oh, si certo! Vostra cugina, è stata qua per iscrivervi!” dice la segretaria,
-ma va? D’avvero?- pensa Rikky, e continua:
-doveva dircelo lei, che ci aveva iscritte Eva- 
-Rikky, per favore non è il momento!- pensa Emma.
Nel frattempo, la signora ci porge: i nostri orari,  le piantine della scuola e esclama:
“ecco qua! Il vostro orario, Eva ha insisto affinché avreste frequentato gli stessi corsi, difatti è così! Comunque, fate firmare i vostri orari ai professori e dopo le lezioni, riportatemeli!”
“grazie mille!” esclama Emma.
“arrivederci, e buona giornata!” esclama Rikky.
“grazie cara, passate una buona giornata anche voi!”risponde la segreteria.
“Ma sono tutti così? E quello che ci aspetta. Sopportare gli sguardi curiosi di persone, che potrebbero essere i nostri pronipoti?” chiede sarcastica Rikky.
“Oltre a questo, ci sarà anche chi farà a gara per diventare nostra amica; solo per guadagnarsi un po’ di popolarità all’interno della scuola!” esclamo riluttante, mentre ripenso: al mio primo giorno di scuola, di cento anni fa quando ho conosciuto Jessica!
“davvero?” chiede sconvolta Cleo, annuisco solo.
“Oh, fantastico! È ufficiale, odio già questo posto!” dichiara Rikky, in tono melodrammatico che fa ridere tutte quante.
“cosa abbiamo, in prima ora?” chiede Emma.
“spagnolo! Edificio uno, e di qua venite!” dico, durante il tragitto una ragazza da i capelli ricci e neri ci ferma e chiede:
“Ciao. Voi dovete essere, le sorelle Gilbert vero?”
“si!” dico.
“io sono Rebecca Newton! Che lezione avete, posso accompagnarvi!”propone la ragazza con troppo esultanza.
”No grazie, non disturbarti. Facciamo da sole!” esclama Rikky, un po’ scontrosa. Mentre soppassa la ragazza, che c’è rimasta male dalla risposta di nostra sorella.
“era proprio necessario, essere così scontrosa?” le chiede Cleo.
“sbaglio: ho abbiamo  detto, di non legare con nessuno?” esclama Rikky.
“si ma… ci sono modi e modi, per tenerci lontane dalle persone!” le risponde Emma.
“ah davvero? E quali sarebbero?” domanda Rikky e continua:
“non so vediamo, per esempio… avresti potuto evitare di essere così scontrosa?” ribatte Emma.
“io, non sono stata scontrosa! Le ho soltanto detto, che non abbiamo bisogno del suo aiuto! Insomma Bella conosce la scuola, meglio di quella ragazzina.” Continua Rikky.
Nel frattempo, siamo arrivate all’aula di spagnolo.
“ecco siamo arrivate!” dico così, interrompo la discussione tra Emma e Rikky. Entriamo in classe, e notiamo che la professoressa è già arrivata. È una donna alta e snella, sui trenta cinque anni, dai capelli rossicci e lisci con due occhi verdi. Non appena ci vede, ci chiede:
“buongiorno, ragazze. posso aiutarvi?”
“ Siamo le sorelle Gilbert!”dico, mentre le possiamo i nostri orari. Lei li afferra, li firma e c’è li restituisce infine esclama:
“oh si, le nuove alunne!” ci porge i nostri libri.
“ecco, i vostri libri! Potete sedervi, qui davanti!” esclama poi e indica quattro banchi vuoti.  Ci sediamo.
Dopo la lezione di spagnolo, abbiamo letteratura, francese, Arte, biologia. dei Cullen ancora nessuna traccia.
Adesso c’è la pausa a pranzo. Con le mie sorelle, subito dopo biologia andiamo agli armadietti, posiamo i  nostri zaini, e ci dirigiamo verso la mensa.
Fino ad ora non abbiamo visto i Cullen, ma molto probabile li incontriamo alla mensa. Così arriviamo in sala mensa, noto che in questi anni non è affatto cambiata! Appena entriamo, prendiamo un vassoio ciascuna, e insieme a turno pendiamo un pezzo di pizza e una coca cola a testa.
Dopo di che: raggiungiamo un tavolo,  ci sediamo; attorno a noi si sentono gli altri studenti che scherzano e parlano. Quando all’improvviso cala il silenzio nella sala mensa.
Mi volto. E’ li vedo entrare. Tutti e cinque, non sono cambiati per niente in cento anni! Sono proprio come li ricordavo:Alice con Jasper, Rosalie con Emmett e infine Lui Edward seguito da una ragazza dai lunghi capelli rossi lisci e occhi verdi. Prima di riuscire ad attirare, l’attenzione su di me o sulle mie sorelle mi volto, alzo lo scudo e avvolgo le mie sorelle.
-che succede, perché questo silenzio innaturale?- chiede mentalmente Rikky;
-perché sono arrivati!- dico sempre mentalmente e continuo:
- i Cullen, a quanto pare attirano sempre l’attenzione!-  Le mie sorelle si voltano, è evidente che vogliono vedere che aspetto hanno i fratelli Cullen:
-ehi?- chiede all’improvviso Rikky e continua:
-ma non erano in cinque? -
-evidentemente, Esme e Carlisle… hanno deciso di adottare qualcun altro!- dico con un alzata di spalle indifferente.
- ma quella è Charlotte!- esclama Cleo.
-Charlotte? Charlotte Watsford?- le chiede Rikky e continua:
- ma che dici Cleo, non può essere lei!-
-non è più una sirena!-aggiunge Emma
-allora perché ci saluta?- chiede Cleo con gli occhi fuori dalle orbite e poi aggiunge a voce alta e si alza:
“dobbiamo andare via! E subito!”
-Cleo, fermati!- le dice Rikky mentalmente.
-Rikky ha ragione Cleo…-inizia Emma ma Cleo, la interrompe sempre mentalmente:
- voi siete matte! Vi siete dimenticate… che quella voleva toglierci i poteri!-
- si può sapere, di che diamine state parlando?- chiedo esasperata.
“voleva toglierci i poteri! ” dice Cleo questa volta a voce alta.
“ma infine… la magia le si è ritorta contro! Almeno così credevamo…”
Infine chiedo  mentalmente:
-ma se ha perso i suoi poteri… che diamine ci fa qui? Non mi pare, che sia stata trasformata in vampira!-
-Bella. domanda sorellina! Allora, che facciamo?- chiede Rikky
-niente! non voglio avere niente a che fare…  con quella psicopatica! Deve stare lontana da me, in particolar modo da Amanda!-
-Che centra, tua figlia adesso?-chiedo perplessa
-potrebbe avere la brillante idea di portarmela via, visto che Amanda è figlia anche Lewis! –
-non succederà nulla, di simile!- la rassicura Emma.
Nel frattempo, la pausa a pranzo è finita. Io  e le mie sorelle ci alziamo, posiamo i nostri vassoi. Dopo di che, usciamo dalla sala. Nel raggiungere l’uscita: passiamo proprio davanti al tavolo dei Cullen, che nel vedermi sgranano gli occhi dalla sorpresa!
Mi sa che i nostri problemi, non saranno loro ma… quella Charlotte! Mi domando se Jacob sa di lei! Appena usciamo di qua, devo chiederglielo.
 
Spero che vi piaccia,
a presto, Melody Potter! 

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Capitolo 6
*** primo giorno di scuola (seconda parte) ***


Capitolo quattro

Primo giorno di scuola

(seconda parte)
 
Pov charlotte

Oggi è il nostro primo giorno, di scuola! Sono le sei e mezza di mattina,  sono appena rientrata a casa. Questa notte: non sono proprio, riuscita a chiudere occhio!
Mi sono svegliata all’una, e visto che non riuscivo ha dormire, sono andata in spiaggia ha nuotare!
È favoloso, nuotare di notte!
L’oceano sembra… più magico del solito!
Durante la mia nuotatina fuori orario, ho pensato e ripensato: al nostro incontro, di quindici giorni fa con i licantropi!
È già, ho appena scoperto, che oltre: alle sirene e ai vampiri, esistono anche i licantropi. Comunque, quindici giorni fa, con la mia famiglia siamo andati al confine del nostro territorio.
Il tutto, per rinnovare: un antico patto, stipulato secoli fa,  con i licantropi.
Secondo questo antico, ma importante patto: noi Cullen, possiamo vivere qui a Forks, solo: se evitiamo di cacciare, in questa città! E per nessuna ragione, dobbiamo sconfinare nel loro territorio!
In altre parole: noi Cullen, non possiamo addentrarci… nella riserva indiana.
 Per questo motivo: papà ha voluto portarmi con loro, in modo di poter essere presentata ai licantropi. Ma allo stesso tempo, vuole chiedere a quest’ultimi: il permesso, almeno per me, di poter andare alla riserva ogni volta che voglio!
 
Inizio Flash back

 “come puoi sentire, dal suo odore: lei non è un vampiro!” dice papà rivolto, al capo branco e continua:
“vi chiediamo di rivedere il patto: almeno per lei! Charlotte, non è umana, ne tantomeno un vampiro! Mia figlia odora l’oceano, e non è pericolosa!”
“lo vedo, è una sirena!” come diavolo fa, un licantropo a sapere dell’esistenza delle sirene? Penso sconvolta, anche i miei fratelli con mamma e papà lo sono.
Il licantropo, in questione si chiama Jacob, ed è il capo branco. E’ un ragazzo che dimostra su per giù venticinque anni,  ha pelle bronzea, capelli neri e occhi dello stesso colore. Con lui, ci sono due enormi lupi, grandi tanto quanto degli orsi!
“come fai…” sta per chiedere mamma, ma il licantropo la interrompe e dichiara:
“mia moglie, è come lei! Ho riconosciuto l’odore, anche se in realtà sento più puzza di succhiasangue, che di pesce! D’accordo, solo tu hai il permesso di entrare alla riserva. So cosa significa, essere sirena! Mia moglie e le mie figlie, passano molto tempo in spiaggia che in casa. Sarebbe meschino, da parte nostra negarti di entrare in spiaggia!”
“ti ringrazio… per aver capito le esigenze, di Charlotte!” il licantropo annuisce solo e riprende:
“ adesso però, devo chiedervi io una cosa. E’ un avvertimento, che riguarda più voi, che Charlotte: state lontani dalle sorelle Gilbert, sono le cugine di mia moglie. Non avvicinatevi a loro per nessun motivo!”Carlisle annuisce, mentre Rosalie chiede sprezzante:
“perche mai, dovremmo avvicinarci loro?”
“lo scoprirete presto!” detto questo, senza degnarci di un saluto: scompare tra la vegetazione.

Fine flash back.


Da allora, sono trascorse tre settimane. E non faccio altro, che pensare alle parole di quel licantropo.
“state lontani, dalle sorelle Gilbert!” a parte me. Per quale motivo, solo io posso avvicinarmi alle sorelle Gilbert?
E chi sono, le sorelle Gilbert?
Gilbert! Questo cognome, mi è famigliare. Non so il perché, ma ho una strana sensazione, per non dire una certezza.
Secondo me le sorelle Gilbert, non sono altro che: Emma, Cleo e Rikky!
Se è così, non vedo l’ora, di vedere le loro facce nel vedermi!  
Sono solo curiosa, di vedere come reagiscono nel rivedermi!
Non sono mica, una stupida!
Non voglio rischiare, di perdere la mia famiglia. Ho sbagliato una volta, e non ci sarà una seconda volta! Tutto quello che voglio: è che loro sappiano che io ancora ho i miei poteri, e che come loro sono speciale!
Nient’altro! Non ho intensione di avvicinarle, non voglio avere niente a che fare con loro! E… poi devo ammetterlo, non mi sono mai piaciute!
Intanto sono già arrivata a casa, scendo dall’auto, e nemmeno il tempo di entrare che Alice: mi prende per mano e mi trascina al piano di sopra e dice:
“su forza, è tardi!  Non abbiamo molto, tempo per prepararti! Ti ho preparato la vasca da bagno e i vestiti che devi indossare!  Per non parlare che devi ancora fare colazione!”
“Alice, non preoccuparti non faremo tardi!” dico esasperata, mentre entro nella vasca da bagno. Non appena sfioro l’acqua: le mie gambe, mutano in una coda da pesce.
“lo so! Ma la prossima volta, cerca di rientrare un po’ più presto!” esclama lei.
“Sai, che quando nuoto, perdo la cognizione del tempo!” dico.
“Si, lo so!” dice lei. Dopo dieci minuti, tiro via il tappo dalla vasca. Mi asciugo con uno dei miei poteri. Esco dalla vasca, indosso l’accappatoio e esco dal bagno.
Vado in camera, e indosso: i Jeans neri e la maglietta bianca, che Alice mi ha preparato  e le infradito bianche. Dopo di che: prendo il mio zaino, e scendo giù in cucina. Dove trovo mamma, che non appena mi vede mi sorride, mi porge la tazza di cappuccino e il cornetto al cioccolato; infine chiede premurosa:
“ti sei divertita, a nuotare?”
“si, l’oceano di notte è favoloso!” rispondo entusiasta.
Nel frattempo, i miei fratelli ci raggiungono:
“buongiorno, sorellina!” mi saluta Emmett, scompigliandomi i capelli.
“ sei pronta, per il nostro prima giorno di scuola?” mi chiede Jasper.
“più che pronta!” esclamo con un sorriso; e poi penso: non vedo l’ora, che iniziano le lezioni e di vedere se sono loro o no.
“loro chi?” mi chiede Edward curioso.
“ve lo dico dopo!”mi limito a dire, con un sorriso.
“se hai finito, credo che sia meglio andare! Sono già le sette, prima che iniziano le lezioni dobbiamo passere in segreteria!” esclama Alice. Così, salutiamo mamma;  scendiamo giù in garage. Jasper e Alice seguono Rosalie e Emmett sulla Jeep di quest’ultimo, faccio per seguirli ma Edward mi richiama:
“Charlotte, non ci stiamo tutti! Noi due andiamo con la mia Volvo!”
“ok!” dico.



Pov alice


Oggi, è il nostro primo giorno di scuola.
Sarà dura per tutti noi, tornare al liceo di Forks; in particolar modo per Edward! E là, che abbiamo conosciuto: Bella.
E là che, tutto ha avuto inizio.
 Non sarà facile per nessuno di noi, anche per nostra sorella Charlotte!
Già Charlotte! La nostra sorellina, da quando: abbiamo incontrato i licantropi si comporta in un modo più strano del solito.
Addirittura questa notte si è svegliata all’una, e visto che non riusciva a prendere sonno: ha deciso di andare in spiaggia ed è rientrata solo un ora fa!
È strana, questa situazione. Non capisco, questo suo comportamento. Non è la prima volta che torna al liceo, l’ultima volta è stato due anni fa: ed era più che tranquilla!
Adesso, io e Jazz siamo nella Jeep di Emmett con quest’ultimo e Rosalie; mentre Charlotte è andata con Edward con la Volvo di quest’ultimo!
Mentre penso a tutto questo, Emmett entra nel parcheggio della scuola. Noto, che nulla è cambiato in cento anni. Scendiamo dalla Jeep, dopo un paio di secondi: arrivano Edward e Charlotte. Parcheggiano, vicino alla Jeep di Emmett.  Scendono dall’auto. Charlotte, si guarda intorno e poi esclama delusa:
“non c’è, ancora nessuno!”
“bè,  sono le sette e un quarto,  ancora è presto!” le fa notare Rosalie.
“andiamo in segreteria, dobbiamo prendere i nostri orari!” dice Edward.


Pov Edward


Con Charlotte, siamo appena arrivati: al parcheggio della scuola! Parcheggio la mia Volvo, proprio acconto al fuori strada di Emmett. Charlotte si guarda intorno e poi esclama delusa:
“non c’è ancora nessuno!”
“bè,  sono le sette e un quarto,  ancora è presto!” le fa notare Rosalie.
“andiamo in segreteria, dobbiamo prendere i nostri orari!” dico.
“in cento anni, non è cambiato niente!” esclama Emmett.
“qualcosa è cambiato!” sussurro in modo che solo i miei fratelli -ad eccezione di Charlotte- possano sentirmi e continuo:
“Bella non c’è più!”
-è stata una tua scelta, Edward!- pensa Rose
“si lo so!”  sussurro. Nel frattempo, siamo appena arrivati in segreteria. Ad accoglierci: c’è una signora dai capelli ricci e castani chiari, e due occhi azzurri.
“buon giorno, ragazzi! Posso esservi utile?” ci chiede, mentre ci osserva dalla testa ai piedi. Sembra quasi incantata da noi, del resto: facciamo questo effetto a tutti gli umani!
“Si! Siamo i fratelli, Cullen!” esclama Rosalie.
“oh bè si certo….” Balbetta la donna, a disagio, e continua mentre ci porge la piantina della scuola e il nostro orario:
“ecco qui… questi sono i vostri … orari e la cartina della scuola! Fateli firmare, dai vostri insegnati e … poi riportatemeli!”
“grazie e arrivederci!”dico a nome di tutti
“passate una… buona giornata!”esclama la donna.


Pov. Jasper


Siamo appena usciti dalla segreteria, della scuola. La segretaria, come cento anno fa, ci ha consegnato i nostri orari e la piantina della scuola. 
“che materie abbiamo, oggi Edward?”  chiede, la piccola Charlotte.
Nostra sorella, è l’unica ad essere eccitata, per il nostro prima giorno di scuola.
In questi giorni, il suo stato d’animo è cambiato  radicalmente: da sospettoso a  preoccupato, impaziente e eccitato ! Non ho mai visto, Charlotte così.
Molto probabile, la sua preoccupazione è riferita al fatto del tempo che come sempre è nuvoloso. Lei non è abituata al clima di qui, alle nuvole e alla pioggia! Lei è abituata al sole e al caldo… Infine, sento Edward che le risponde:
“Arte, seconda ora biologia, poi spagnolo e letteratura! mentre dopo la pausa a pranzo abbiamo: francese,  trigonometria e civica!”
“di un po’ lunatica: come mai tutta questa, impazienza?” le chiede Emmett.
“è un segreto!” esclama lei, con un alzata di spalle.
Un segreto? Che segreto? Chiedo mentalmente a mia fratello Edward. Quest’ultimo, ascoltando le mie mute domande, alza le spalle e poi esclama in un sussurro in modo che solo noi vampiri, possiamo sentirlo:
“non ne ho, la più pallida idea!”.
Pov. Rosalie
Oggi, è il nostro primo giorno di scuola!
 la più eccitata di tutti fra noi Cullen, è la piccola Charlotte! Le prime quattro ore di lezione le passiamo tutti insieme,  da una lezione all’altra.
Questa volta con Carlisle e Esme, abbiamo deciso: che frequenteremo tutti quanti l’ultimo anno del liceo. Per questo,  Esme ci ha iscritti, tutti quanti agli stessi corsi, in modo di non poter lasciare sola Charlotte.
Adesso è arrivata l’ora di pranzo,  l’entusiasmo di Charlotte si è affievolito molto! Come se la nostra sorellina, fosse delusa di qualcosa.
Entriamo nella sala mensa, e come accade sempre il vociare degli studenti non appena varchiamo l’entrata, si ferma di colpo!  Tutti gli sguardi, sono su di noi! Ignoriamo tutto ciò, dopo di che  ognuno di noi prende un vassoio,  a turno prendiamo un po’  di tutto, dopo di che ci dirigiamo ad un tavolo!


Pov. Emmett.


Siamo in sala mensa, ci siamo appena seduti in un tavolo. Charlotte si siete tra me e la mia Rosalie.  Tra di noi, la piccola Charlotte è l’unica che mangia il cibo della mensa.
 Tra un boccone e l’altro del suo pezzo di pizza, la lunatica inizia a guardarsi intorno. Come se: stesse cercando qualcuno.
Fino a quando il suo sguardo, si ferma al tavolo che sta dall’altra parte della sala mensa, che è occupato: da  quattro ragazze.
Una delle ragazze, ci da le spalle: ha lunghi capelli castani legati in una treccia! Affianco a lei: c’è un’altra ragazza sempre dai capelli castani legati in un chignon, i suoi occhi sono di un verde più chiaro, rispetto a quelli della piccola charlotte.
Infine ci sono due ragazze entrambe dai capelli biondi e occhi azzurri, l’unica differenza delle due è che la prima ha i capelli raccolti in una coda alta; mentre la seconda ha i capelli sciolti!   Tre di loro, una in particolar modo ci guarda a dir poco sconvolta.  Charlotte sorride a quelle tre ragazze,  alza una mano e in segno di saluto.
“Charlotte, che succede?” le chiede Alice, e continua:
“chi stai salutando?”
“le sorelle Gilbert!” dice la lunatica, mentre continua a sorridere e salutare quelle tre ragazze, che guardano nostra sorella con aria più che sconvolta.
“le sorelle Gilbert? Quelle, che il licantropo, ha chiesto a noi cinque  di stare lontane?” le chiede Jasper.
“esatto!” risponde lei.
“le hai conosciute in spiaggia, Charlotte?”  le chiede Jasper sospettoso,
“al dire il vero, le conosco da un secolo!” ci spiega, noi sgraniamo gli occhi poi Edward le chiede:
“mi stai dicendo, che quelle tre sono..”
“le tre sirene, che cento anni fa mi hanno tolto i poteri si! O… almeno era ciò che credevano loro…” dice lei.
“vedete, la più sconvolta?” ci chiede
“la ragazza dai capelli castani, e occhi verdi?” chiedo, mia sorella annuisce e poi ci spiega:
“ e dall’aria ingenua;quella è Cleo! L’altra accanto, è Emma la competitiva, l’altra bionda coi capelli sciolti e l’aria da ribelle è Rikki, l’egocentrica!”
“e la ragazza, che ci da le spalle?” chiede Edward.
“Non ne ho idea, Edward! Forse è la moglie di quel licantropo…”azzarda nostra sorella.
“ecco perché eri così… impaziente!”dico,
“già!”
“erano loro, il segreto di prima?” chiede Rosalie,
“si!”
“tu sapevi che loro…” inizia il folletto,
“no Alice, non ne ero sicura!” ammette Charlottebe continua:
“avevo solo dei sospetti”.
“da quando?” le chiede Jasper
“da quando, abbiamo incontrato i licantropi! Loro vi hanno esplicemente detto, di stare alla larga dalle Gilbert,ed Emma è una Gilbert…”
“perché… non c’e ne ai parlato prima?” le chiede Rosalie,
“non ero sicura!”  dichiara lei semplicemente.
“adesso, che vuoi fare?” chiede Alice,
“niente, le loro facce…. mi bastano e avanzano!”dice nostra sorella, con un ghigno.
“lo sai che sono, più che sconvolte?” le fa notare Jasper.
“Per forza loro non sapevano, del ritorno dei mie poteri!”esclama Charlotte e continua:
“Edward cosa pensano?”
“non ne ho idea!” dichiara lui.
“che vuoi dire?”chiedo
“non riesci a sentirli?” chiede Rosalie. Nostro fratello, scuote la testa. E’ strano: l’unica persona che Ed, non è mai riuscito a sentire era Bella! Nel frattempo suona la campana, segna la fine della pausa pranzo. Le quattro sorelle, si alzano  posano i loro vassoi… e poi insieme: raggiungono  l’uscita della sala mensa e ci passano davanti:
“oh mio dio!” esclamiamo io e Rosalie
“è impossibile!” interviene Alice
“non ci credo!” Esclama Jasper
“Bella!” sussurra solo Edward. Nel frattempo, Bella si volta e la cosa strana è che non guarda noi, ma Charlotte!
 
 
Spero che vi piaccia!
A Presto Melody Potter!
 
 
  

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Capitolo 7
*** State lontani da me. (prima parte). ***



Capitolo cinque



State lontani da me.


(Prima parte)


 
Pov. Emma



Finalmente, il primo giorno di scuola: è giunto al termine! 
La giornata, è iniziata nei migliori dei modi, ed è terminata nei peggiori dei modi!
Abbiamo scoperto, a nostre spese: che due corsi sono in comune con quelli dei Cullen, ovvero civica e trigonometria. E per tutte noi, in particolar modo per Cleo, è stata una vera e proprio tortura! 
È da due ore, che ci sentiamo addosso: gli sguardi insistenti dei Cullen, in particolar modo di Edward e Charlotte.
Charlotte, che diamine ci fa qua, per quanto ne sappiano aveva perso i suoi poteri… e perché sta con i Cullen?
-forse vuoi dire: perché Jacob non ci ha informati?-chiede Rikki mentalmente, durante l’ora di civica.
-ragazze, non date peso alla loro presenza! Se siete preoccupate, loro lo sapranno!- ci fa notare Bella, e continua:
-ignorateli e calmatevi! Ho alzato lo scudo su tutte, quindi non sentono i nostri pensieri. Ma possono sentire, il nostro stato d’animo. Volete dare a Charlotte: la soddisfazione, che siete sconvolte, per la sua presenza?-
-No, affatto- pensiamo tutte.
-allora fate finta, che non ci sono!- dice Bella.
Adesso le lezioni, sono appena terminate. Usciamo dall’aula di Trigonometria, ci dirigiamo verso i nostri armadietti, prendiamo tutti i nostri libri e andiamo insieme in segreteria. Lasciamo i fogli dell’orario firmato alla segretaria, e poi ci dirigiamo verso la nostra auto.
-non ci credo!- pensa Cleo nel panico, nel vedere i fratelli Cullen fermi davanti alla nostra auto.
-Ci aspettano- dico.
- che faccia tosta!-esclama Rikki, e continua:
-ok! Posso incenerirli?-
-calmati sorellina!- pensa Bells.
 
 
Pov. Cleo
 
Non ci credo!
È impossibile!
Come può essere?
Come fa Charlotte, ad essere ancora viva!
Aveva perso la coda, e suoi poteri! Allora, perché sta qui, davanti alla nostra auto? Insieme ai fratelli, Cullen? Non è una vampira. Rispetto agli altri Cullen: i suoi occhi non sono come quelli dei vampiri… dorati, ma verdi proprio come cento anni fa…
-Bells, eri certa che: non si sarebbero avvicinati…- dico mentalmente.
Ci fermiamo davanti ai Cullen, non con l’intensione di parlare con loro, ma con l’intenzione di salire in macchina ed andare via.


Pov. Bella


Le lezioni sono appena terminate, siamo appena uscite dalla segreteria. Stiamo per raggiungere la nostra auto.
Quando arriviamo al parcheggio, notiamo che proprio davanti alla nostra auto ad aspettarci: ci sono “i Cullen” accompagnati da quella Charlotte.
Le mie sorelle sono più che sconvolte, forse più di me. ognuno di loro mentalmente mi fanno notare la loro agitazione: Emma li insulta mentalmente. Cleo, lei è la più sconvolta. Mentre Rikki, bè… lei è la solita. Difatti non appena ci fermiamo davanti a loro, la sirena più egocentrica del mondo propone di: “incenerirli!”,  restiamo un secondo ferme tutte quante.
Cleo più che preoccupata, sempre mentalmente mi fa notare:
-Bells, eri certa che: non si sarebbero avvicinati…-
Non le rispondo. Sono più tosto impegnata, ad osservare i volti dei Cullen: sembrano… tutti sollevati e contenti nel vedermi! Ma questa volta: non mi faccio incantare da nessuno di loro. Dopo di che seguita dalle mie sorelle, li soppassiamo,  saliamo sulla nostra auto, prima di chiudere la portiera esclamo:
“state lontani da me!” dopo di che, chiudo la portiera.
Questa volta, ci sto io al posto di guida: Rikki è sul lato del passeggero, mentre Emma e Cleo sul sedile posteriore.


Pov. Rikky


Siamo sulla nostra auto, stiamo tornando a casa, come prima giorno di scuola è stato proprio stressante.
L’unica che sembra calma: è Bella!  Ecco perché, ci sta lei al posto di guida.
È incredibile, come si sia ribaltata la situazione. Questa mattina era Bells, quella a dir poco agitata, adesso invece… siamo noi più  di tutte: Cleo.
Non la biasimo, chi  si sarebbe mai aspettata, una cosa del genere? Chi si  sarebbe aspettato, che Charlotte è ancora viva? A proposito, com’è possibile?
Quella notte: Lewis era più che certo, che l’influsso della luna piena era diverso del solito! Quella notte come ogni cinquanta anni, qualunque sirena si trovi alla piscina naturale perde i poteri… per sempre!
E allora perché, Charlotte è ancora viva, e soprattutto perché Charlotte dimostra ancora diciotto anni? Quella notte: io, Emma e Cleo le abbiamo fatto fare, per legittima difesa… un tuffo nella piscina naturale.  L’abbiamo vista, senza coda! Forse.. era temporaneo? Come nelle notti di eclisse?
“Non credo Rikki!” esclama Emma, e continua:
“ricordi, cos’ha detto il signora Chadmad? È così che lei,  la nonna di Charlotte e Julie, hanno perso i loro poteri!”
“questo però… non spiega perché Charlotte è immune!”
“No che non era, immune!”esclama Cleo
“l’abbiamo vista! L’abbiamo vista perdere i poteri, quando l’abbiamo lasciata cadere nella piscina naturale, di Mako! ricordate?”
“Sta di fatto, che è ancora qui! Ed è una sirena, non un vampiro!” ci fa notare Emma.
“cosa facciamo?” chiede Cleo nel panico, e continua:
“non voglio avere, niente a che fare con lei!”
“tranquilla, sorellina non succederà! È una Cullen, ricordi? Starà lontana da noi!” la rassicura Bella.
“Tu… non la conosci! È una pazza! Farà di tutto, per infastidirci!” dice Cleo.
“Non è il tipo di persona, che segue le regole Bells!” interviene Emma.
“Un momento!” dico e continuo:
“secondo voi, Jacob sa di Charlotte?”
Nel frattempo, siamo arrivate a casa. La prima a scendere dall’auto, è Cleo. Ad accoglierla la piccola Amanda, seguita dalle altre piccoline che ci vengono incontro. Io e le mie sorelle, afferiamo a volo le nostre piccole.  Ad assistere a questa scena: ci sono Eva, Jake e i fratelli di quest’ultimo, nonché Leah e Seth!
 
Pov. Jacob.

Ho trascorso l’intera giornata nei boschi, con mia moglie le mie figlie e le nostre nipotine! Con noi, ci sono anche: Seth e Leah, gli unici licantropi rimasti del vecchio branco.
Già io e miei due fratelli, siamo gli unici rimasti. Tutti gli altri: compreso Sam sono invecchiati con le loro rispettive mogli.
Adesso, il capo branco anche se siamo in tre: sono io! Mentre penso a tutto questo, non mi accorgo che siamo arrivati a casa delle mie cognate.
“zia Eva? Quando torna la mamma, con le zie?” chiede la piccola Sophie.
Mia moglie guarda l’ora dal suo orologio a polso, e poi risponde:
“tra qualche minuto, piccola!”
“e poi… andremo a nuotare tutte insieme?” ci chiede Jenny, una delle due nostre figlie.
“ma certo!” la rassicura Eva, e continua:
“che ne dite di fare merenda, mentre aspettiamo le vostre mamme?”
“SII!” esclamano, tutte quante insieme.
“Leah grazie, per averci aiutati!” esclama Eva.
“lo sai che adoro stare con le bambine, e poi sono anche le mie nipotine!”risponde Leah. È strano, da come è cambiata Leah: non ha mai sopportato Bella! Ma da quando la mia migliore amica, è diventata una sirena e ha cambiato idea sui Cullen, e su ogni altro sanguisuga: Leah ha cambiato atteggiamento nei suoi confronti!
“secondo te, hanno avuto dei problemi con le succhiasangue?” mi chiede Seth, mentre entra in casa, seguite dalle nostre figlie e preceduto dalle nostre nipotine.
“no, non credo! I Cullen, hanno sempre rispettato, il nostro accordo!”dico.
“Bè si, ma Bella e le altre… non sono delle Quileute, al meno non per loro!” mi fa notare Leah e continua:
“Bella, era tranquilla?”
“non tanto, ma non mi preoccuperei! Non è sola, ha le sue sorelle, e le idee abbastanza chiare!”dico.
“che vuoi dire?” mi chiede Seth
“non vuole avere alcun tipo di rapporto, con quei vampiri!” interviene mia moglie.
“quella ragazza, è cambiata molto!”dichiara Leah.
“questo perché ha una figlia da crescere, e soprattutto è rimasta delusa dal loro comportamento!”dice Eva
“si è accorta… con che tipo di creature aveva a che fare! A proprie spese… ma l’importante che infine ha capito…” esclamo. Nel frattempo, sento il rumore di un auto che si avvicina:
“arrivano!” dico. Le mie nipoti sentendomi dire così, si precipitano fuori di corsa:
“bambine non correte!” le riprende Eva, ma le piccole non si fermano così usciamo tutti. La prima a scendere dall’auto è Cleo. La piccola Amanda, le corre incontro seguita dalle altre, nel giro di pochi minuti le nostri nipotine si trovano fra le braccia delle loro rispettive madri.
 
Pov. Eva


“Bambine non correte” esclamo, ma le piccole non mi ascoltano, si precipitano fuori seguite da Jenny e Sarah! Così con mio marito, e i miei cognati Leah e Seth seguiamo fuori le piccole.
Nel frattempo, le mie sorelle: hanno appena parcheggiato, la loro auto.
La prima a scendere, è Cleo. La piccola Amanda, le corre incontro seguita dalle altre. Nel giro di pochi minuti, le nostri nipotine si trovano fra le braccia delle loro rispettive madri.
  “mamma adesso andiamo a nuotare?” chiede  Christy a Rikky.
“voi avete fatto le brave, o avete fatto impazzire gli zii?” chiede Bella a Sophie.
“siamo state, brave!”inizia Luise.
 “Gli zii, ci hanno portato: in giro per i boschi” continua Christy,
“insieme a zia Leah, e zio Seth!” continua entusiasta Sophie.
“ abbiamo fatto un pic-nic!” interviene  la piccola Amanda, ancora fra le braccia delle madre.
“e poi siamo andati in spiaggia!” intervengono insieme le mie piccole:Jenny e Sarah.
“ma davvero?” chiede curiosa Rikky, e poi continuo sospettosa:
“non è che siete entrate in acqua?”
“NO!” esclamano tutte quante.
“abbiamo giocato con la sabbia, con zio Seth!” interviene Jenny.
“si lo abbiamo, seppellito!” esclamano tutte quante.
“quindi, vi siete divertite?” chiede Cleo.
“tantissimo!” urlano tutte insieme, e poi Amanda chiede:
“mamma, quando andiamo a nuotare!”
“Tra un po’ piccoline. Adesso mamma, e le zie devono parlare con zio Jacob e con zia Eva!” spiega Cleo, in tono grave. Mentre con uno sguardo, fulmina mio marito.  E continua rivolgendosi a Seth e Leah:
“vi dispiace, stare un po’ con le bambine?”
“No, affatto!” risponde Leah, e poi si rivolge alle piccole:
“su andiamo in giardino!”
Guardiamo, le bambine allontanarsi con Leah e Seth.  Dopo di che entriamo in casa, non appena chiudiamo la porta:
“ci sono problemi?” domanda Jacob.
“non so, forse puoi dircelo tu?” esclama furibonda Cleo.
“Cleo, non capisco…” inizia mio marito.
“Ma sei impazzito? O cosa?”esplode in fine
“avresti dovuto avvertirci Jake!” dice Emma.
“di che parli?” chiede confuso mio marito
“come ti è saltato in mente?” continua Cleo
“di fare che?” chiede ancora Jacob.
“sapevi che i Cullen hanno un nuovo membro in famiglia?” chiede calma Bella.
“oh, si Charlotte! E’ una sirena”
“che cosa? Un'altra?” chiedo sorpresa.
“TU LO SAPEVI?” urla Cleo ignorandomi.
“Si certo! Il capo clan: mi ha chiesto il permesso, almeno per lei di farla entrare in spiaggia!” spiega Jacob.
“è tu naturalmente: hai detto di no?” chiede Rikki, in tono ovvio,
“veramente, ho dato il mio consenso!” dice Jacob
“ma sei impazzito, per caso?”chiede Cleo sconvolta.
“Cleo, lei non è un vampiro!” le faccio notare.
“ma è  pericolosa,  tanto come  un vampiro!”ci fa notare Emma.
“avresti dovuto avvertirci!” dice Bella.
“la conoscete?”chiedo
“si certo! E per quanto ne sappiamo non dovrebbe essere più una sirena!”interviene Rikky.
“perché?” chiede Jacob. Così le mie sorelle ci spiegano cos’è successo cento anni fa. In poche parole questa Charlotte, ha tentato di togliere i poteri alle mie sorelle, in particolar modo era gelosa del rapporto fra Cleo e Lewis.
“Io non ne sapevo niente, di questa storia!” dice mio marito e continua:
“altrimenti non avrei mai dato il permesso, a quella sirena di entrare in spiaggia!” e continua ancora:
“vi ha dato gratta capi?”  
“No, non ci ha rivolto la parola!” spiega Rikky.
“e le e i succhiasangue?”domanda Jake a Bella.
“erano al dir poco sconvolti, nel vedermi!” dichiara lei compiaciuta.
“tanto quanto, noi nel vedere Charlotte!” interviene Cleo.
“scusatemi!” esclama Leah, mentre entra in casa e continua:
“ho ascoltato tutto…e mi chiedevo cos’hai intensione di fare Jake?”
“la domanda giusta, è cos’ha intensione di fare Charlotte!” esclama Bella e continua:
“io non ho mai avuto a che fare, con lei! Ma Cleo… è fuori di se, e bisogna fare qualcosa”
“ragazze, non posso negarle il permesso di entrare in spiaggia!” dice mio marito.
“che cosa?” domanda sconvolta Cleo.
“Cleo, cerca di capire è una sirena…”
“e come voi, adora l’oceano!” le spiega Jacob
“è complicare, la vita a noi!” interviene Rikky.
“Però, Jake ha ragione!”interviene Emma
“Emma, non ricominciare: con la storia che è la nipote di  Grecie ! Non farti venire in mente, che dobbiamo accettarla! Non dopo tutto quello, che ha fatto!”interviene Rikky. Certo che questa Charlotte, non è ben vista dalle mie sorelle!
“Non dico questo! Cento anni fa non l’ha conoscevo… e poi era giusto aiutarla no?”
“insomma era sirena da poc,o e non sapeva controllare i suoi poteri! Noi abbiamo provato ad aiutarla e accetarla…” inizia Emma, Rikky l’ha interrompe:
“si è guarda come, ci ha ringraziati:ha tentato di mettere Lewis contro di noi, per e ha rubato il ciondolo di Cleo! Cosa peggiore, dopo tutto l’aiuto che le abbiamo dato… si rivolta contro di noi, secondo voi è normale?”
“voi avete fatto, ciò che ritenevate giusto!” intervengo e continuo:
“anche voi avete ricevuto, aiuto dalla signora Chadmad! È io… ho aiutato Bella, con i suoi poteri! Ed è la stessa, cosa che fanno: Jacob, Leah e Seth quando nascono nuovi licantropi! Ragazze, voi avete agito bene… è questa Charlotte, che si è comportata male!”
“ho capito però…” inizia Cleo ma intervengo nuovo:
“ascoltatemi, so quello che intendete dire! Ma è successo, cento anni fa! Può darsi che sia cambiata, è cresciuta anzi siete cresciute anche voi. Allora eravate soltanto delle ragazzine di sedici anni, ma adesso siete adulte, siete cambiate”
“Non ci starai dicendo che… dobbiamo riaccettarla fra di noi vero?”chiede Emma
“preferirei tornarmene, in Australia più tosto!” esclama decisa Cleo.
“così gli e la darai vinta!” interviene Bella, e continua:
“anche per me oggi, è stato particolarmente difficile! Avere lo sguardo di Edward e dei suoi fratelli addosso! Ma ho sopportato. Cleo, tu non puoi rinunciare a quello che hai progettato per te per evitare lei!Non sarà, facile nemmeno per me con lui a scuola, ma non alcuna intensione di frequentarlo o di riavvicinarlo.  Ve lo già detto, mio marito sarà sempre e solo il mio Will. Avevo già deciso di ignorarli, ed è ciò che farò! Tu credi che Lewis, se fossi qui ti permetterebbe di rinunciare ai tuoi progetti per lei.. oppure se Will fosse qui  permetterebbe a me di rinunciare a tutto?”
“No!”dice solo Cleo
“esatto! Quindi ti propongo una cosa, resteremo qui almeno per una settimana. In tal caso che Charlotte, ci darà fastidio in qualunque modo…”
“prenderò dei provvedimenti!” interviene Jacob
“veramente stavo per proporre di cambiare scuola, ma va bene lo stesso!”dice Bella
“cambiare scuola?” chiede Cleo.
“anche alla riserva, hanno una scuola no?” chiede Bella.
“ovviamente!” esclama mio marito.
 “allora ci stai Cleo?” chiede Bella a nostra sorella.
“si!” dice lei.
“vedrai sorellina andrà tutto bene!” la rassicuro.
“e a te com’è andata?”chiede all’improviso Jacob a Bella.
“Bene! Loro stavano per avvicinarsi, ma gli e lo impedito! Gli ho detto di stare lontani da me!”
“credi che basti?” le chiede Leah.
“No, credo che ci riproveranno! Ma sarà del tutto inutile, l’ultima volta: ero soltanto un ingenua ragazzina che si è fatta raggirare dalla loro bellezza! Questa volta: non riusciranno ad illudermi di nuovo! Nessuno di loro dovrà avvicinarsi a me.” dice Bella sicura di se.
“ noi ti aiuteremo Bella!” esclama Jacob.
“No, Jake! Farò da sola.” Dice sicura mia sorella. Bella è abbastanza forte. Spero soltanto che ne i Cullen e ne questa Charlotte ci diano fastidio.



Spero che vi piaccia.
A presto Melody Potter!
 
 
 
 
 
 
 
 
  

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Capitolo 8
*** State lontani da me. (seconda parte) ***


Capitolo sei



State lontani da me
(seconda parte)


Pov. Charlotte.



Avevo ragione!


I miei sospetti erano giusti, le sorelle Gilbert, in realtà, non sono altro che: Emma, Rikky e Cleo; con l’aggiunta di un'altra sirena!
Una cosa che, non dimenticherò mai, sono le loro facce: a dir poco sconvolte!
Già sconvolte, proprio come quelle dei miei fratelli! I mie fratelli, in particolar modo Edward. Lui è il più sconvolto, ma non per vie di: Emma, Rikky e Cleo, ma per via dell’altra sirena. Isabella Swan, so chi è.

Tempo fa Edward, mi ha parlato di lei. Si sono incontrati qui a Forks, un secolo fa. Era la sua ragazza, quando ancora era umana. Edward in un primo momento l’ha odiata, per due motivi uno: era attratta dal suo odore, in poche parole la ragazza era o forse è ancora la sua cantante, la sua anima gemella. Due, Edward non è mai riuscito a leggerle nei pensieri. Poi però, l’odio si è trasformato: in amore. Ma purtroppo: in seguito a degli sfortunati eventi, Edward ha scelto di lasciare Bella, per la sua incolumità! Adesso, dopo cento anni, i due si sono rincontrati. Lei è un immortale, una sirena come me. Spero tanto, che i due si possano chiarire. Lo spero per Edward, si merita un po’ di felicità.


Adesso però, devo pensare a un modo: per poter nuotare.
Non posso, e non voglio assolutamente andare alla riserva.
Rischio di incontrare: Cleo e le altre. Meglio, non dar noie! Non voglio litigare con loro, e di certo non sarò io ad iniziare un litigio. Non voglio, essere di certo io, la causa di una guerra fra la mia famiglia e la famiglia di quelle tre.
Quindi, devo stare buona: ignorare quelle tre. Dopo tutto, oggi non è andata così male, e poi a scuola non sono sola, ho i miei fratelli! Mentre penso a tutto questo, sono nel fiume vicino casa nostra. La mia intensione era quella di dipingere, visto che il luogo è da immortalare; fino a quanto non poso per terra il pennello, e mi tuffo nel fiume. Come sempre, nel giro di pochi secondi: la metamorfosi è completa! Ora al posto delle mie gambe: vi è la mia coda. Dopo di che, immersa nell’acqua  mi metto in pancia in  su e chiudo gli occhi. E' talmente rilassante,  e piacevole stare così..
Sto in questa posizione non so per quanto tempo, fino a quanto non sento la voce dolce di mia madre che preoccupata mi chiede:


“Charlotte, stai bene cara?” apro gli occhi, e mi accorgo che oltre a mia madre vi è anche Rosalie, entrambe sembrano preoccupate.
“si, mi sono solo addormentata!” spiego e continuo:
“è successo qualcosa?”
“No, sono già le sette! Non ti abbiamo vista, da quando siamo rientrati da scuola!” spiega Rosalie. Cosa? Sono già le sette? Cavoli, ci credo che sono preoccupati. Esco subito dal fiume: mamma e Rose, allungano le loro mani, io le afferro.  Insieme, mi tirano fuori dall’acqua. Una volta fuori: appoggio entrambi i palmi delle mie mani   sopra l’ombelico. Piano, piano chiudo le dita fino a formare un pugno: nel giro di pochi minuti, la mia coda scompare e torno in forma umana. Rose mi aiuta ad alzarmi. Nel frattempo: mamma raccoglie i pennelli, i colori e la tela. Insieme ci dirigiamo a casa.


Pov. Esme


I ragazzi sono tornati da scuola, da quattro ore.
Mi hanno raccontato, cos’è successo.
Charlotte, ha rivisto le tre sirene, di cui cento anni fa le hanno tolto i poteri -che poi misteriosamente, per fortuna di mia figlia le sono ritornati-; per quanto riguarda Edward e gli altri, hanno rincontrato Bella.
La nostra piccola, Bella! La mia bambina, è incredibile quando i ragazzi mi hanno informato appena sono rientrati, non ci credevo.



A quanto pare Bella, adesso è come la mia piccola Charlotte. La mia piccola Bella è una sirena, e a quanto ho capito le sue sorelle sono le Gilbert, non che quelle tre ex amiche di Charlotte!
È un sollievo sapere che la piccola Bella, è ancora viva! Spero proprio che le cose ritornino come una volta, spero proprio che non ci riserva rancore:

“Esme, credo che questo non sarà facile!” sussurra Edward, evidentemente ha sentito i miei pensieri, nel frattempo mi raggiunge in cucina e continua:

“lei prima di salire sulla sua auto, mi  ha esplicemente detto: di stare lontana da lei!”
“veramente, ci ha chiesto: di starle tutti quanti lontani!” interviene Alice, in tono triste e continua:
“ma perché? Io non capisco?”

“forse: è la moglie di quel cane!” interviene Edward,

“o forse è semplicemente, furiosa con te!” esclama Rosalie,

“Rose!” riprendo mia figlia

“non solo con lui, Rosalie. E’ furiosa, con tutti!   Furiosa e delusa…”esclama Jasper.

“avete visto la lunatica?” chiede Emmett, evidentemente crede che sia meglio cambiare discorso. Tutti sappiamo, come la pensa Rosalie, della scelta che cento anni fa Edward  ha fatto.

“Emmett, quante volte ti ho detto di non chiamare, così tua sorella!” lo riprendo in tono severo.

“comunque, è da quando siamo rientrati, che non la vedo!” interviene Edward,

“lo vista dirigersi verso il fiume Esme, con tutto l’occorrente per dipingere!” dice Jasper e continua:

“era un po’… troppo confusa!”

“povera cara, forse è rimasta sorpresa, nel vedere quelle tre ragazze!”dico.

“Esme, lei non era affatto: sorpresa!” Dichiara Rosalie.

“Aveva dei sospetti!” interviene Emmett.

“dovevi vederla, quando loro si sono accorte… di lei! Era soddisfatta: dalla loro espressioni sconvolte!” interviene Jasper,

“aspettate, Charlotte aveva dei sospetti?” chiedo.

“si!” esclama Edward

“da quando?”richiedo,

“da quando, Black, ci ha avvertito: di stare alla larga, dalle sorelle Gilbert!” interviene Alice.

“vedi Esme, in realtà, una di loro si chiama realmente: Gilbert! È così che ha capito tutto, per lo meno ha iniziato ad avere dei sospetti!”mi spiega Rosalie,

“sospetti più che fondati, direi!”esclamo e continuo:

“d’accordo! Credo che sia meglio vedere, che combina sono già le sette, ed è già buio! A quest’ora, non può dipingere! E poi la sua cena, è quasi pronta!”

“vengo con te Esme!” esclama Rosalie. Io e Rose, usciamo dal retro e raggiungiamo il fiume: è proprio dietro i primi alberi, che circondano la nostra villetta.

“ecco la sua tela, e i suoi pennelli!” esclama rosalie

“ma Charlotte? Dov’è?” chiedo preoccupata. Più ci avvicinano al fiume, più  la puzza di pesce aumenta. Infine la troviamo nel fiume, con le sembianze di sirena con il viso rivolto verso l’alto e con gli occhi chiusi, dorme! Povera piccola, deve essere stanca… oltre che sconvolta. Charlotte può sembrare una ragazza forte, ma in realtà è molto fragile.

“Questa ragazza, è un caso disperato!” esclama Rosalie con disappunto, e continua:

“come diamine fa, ad addormentarsi a mollo!”

“Rose” dico e riprendo:

“come voi, ha avuto una giornata pesante!” nel frattempo, entro anch’io nel fiume:  

“Charlotte, stai bene cara?” mia figlia apre gli occhi, e si accorge che con   me  c’è anche Rosalie, entrambe la osserviamo preoccupate:

“si, mi sono solo addormentata!” spiega e continua:

“è successo qualcosa?”

“No, sono già le sette! Non ti abbiamo vista, da quando siamo rientrati da scuola!”  le spiega Rosalie. Esco subito dal fiume.

 Nel frattempo Charlotte mi imita: io e Rose, le porgiamo  le  mani, lei   le afferra.  Con l’aiuto di Rosalie, la  tiriamo fuori dall’acqua. Una volta fuori, Charlotte: appoggia entrambi i palmi delle sue mani,   sopra l’ombelico. Piano, piano chiude le dita, fino a formare un pugno: nel giro di pochi minuti, la sua coda scompare e torna in forma umana. Rosalie,  aiuta  Charlotte ad alzarmi. Nel frattempo, io  raccolgo  i  suoi:pennelli, i colori e la tela. Insieme ci dirigiamo a casa.


Pov. Edward


Non ci credo, è a dir poco sconvolgente! Bella la mia Bella è ancora viva, ed è un immortale! Oggi lo rivista per la prima volta, dopo un secolo. Non è cambiata affatto. È  proprio, come la ricordavo. L’unica cosa in lei che è cambiata è il fatto che è una sirena, ed è una Gilbert.

E mi tocca starle il più lontano possibile, il capo branco ci ha chiesto di stare lontani da lei o meglio da loro!  È dura vederla, e avere la consapevolezza che non posso avvicinarla… che non posso parlarci. Con lei abbiamo in comune due lezioni. Oggi ci ha volontariamente… ignorati. E poi prima di salire sulla sua auto con le sue sorelle, ci ha sussurrato in modo abbastanza freddo:

“state lontani da me!”

 Siamo rimasti tutti impietriti dalla sua richiesta, ma forse ha ragione! A tutti i diritti, di non volerci fra i piedi. Forse ha capito, che la nostra natura per lei è un pericolo? O forse cosa molto più probabile… è la moglie di quel licantropo? Comunque sia adesso che lo ritrovata, farò il modo di non perderla più. Mentre penso a tutto questo, sento i pensieri di Esme provenire dalla cucina, spera che come il resto della mia famiglia, che con Bella torni tutto come prima. Così la raggiungo e le sussurro:

“Esme, credo che questo… non sarà facile!” e continuo:

“lei prima di salire sulla sua auto, mi ha esplicemente detto: di stare lontana da lei!”

“veramente ci ha chiesto, di starle tutti quanti lontani!” interviene Alice, in tono triste e continua:

“ma perché? Io non capisco?”

“forse è la moglie di quel cane!” dico

“o forse è semplicemente furiosa con te!” esclama Rosalie pungente, in effetti forse Rosalie ha ragione.

“Rose!”  la riprende Esme in tono severo

“non solo con lui Rosalie, è furiosa con tutti!   Furiosa e delusa…”esclama Jasper. Delusa e furiosa! Ho esperienza di avere a che fare: con sirene deluse e furiose. Per esempio: Charlotte! Ma si sa, che nostra sorella quando perde il controllo è per via dell’influsso della luna piena; chissà se anche Bella e le sue sorelle hanno lo stesso problema. Bisogna scoprirlo, non vorrei che per il prossimo plenilunio: dovremmo difenderci da cinque sirene! A distogliermi dai miei pensieri, è Emmett che per cambiar discorso chiede:

“avete visto la lunatica?”

“Emmett, quante volte ti ho detto di non chiamare, così tua sorella!” lo riprende  Esme, in tono severo.

“comunque, è da quando siamo rientrati, che non la vedo!” dico preoccupato. Dove diamine, si è cacciata?  Con il troppo pensare a Bella, mi sono totalmente dimenticato di mia sorella. Sono ore che non la vedo, anche lei deve essere preoccupata per quelle tre, anche se non lo da a vedere! Spero proprio che non avremo guai a causa loro, e spero che a causa di quelle tre Bella non si metta contro di noi!

 “lo vista dirigersi verso il fiume Esme, con tutto l’occorrente per dipingere!” dice Jasper. Evidentemente: ha sentito la mia preoccupazione, o quella di Esme molto probabile siamo tutti in pensiero per lei.

“era un po’ troppo.. confusa!”ci rivela Jasper,

“povera cara, forse è rimasta sorpresa, nel vedere quelle tre ragazze!”dice Esme.

“Esme lei non era affatto sorpresa!” Dichiara Rosalie.

“Aveva dei sospetti!” interviene Emmett,

“dovevi vederla, quando loro si sono accorte di lei! Era soddisfatta dalla loro espressioni: sconvolte!” interviene Jasper,

“aspettate, Charlotte aveva dei sospetti?” chiede Esme.

“si!” dico

“da quando?” ci chiede di nuovo.

“da quando Black, ci ha avvertito: di stare alla larga, dalle sorelle Gilbert!” interviene Alice.

“vedi Esme, in realtà una di loro, si chiama realmente Gilbert! È così che ha capito tutto, per lo meno ha iniziato ad avere dei sospetti!”mi spiega Rosalie,

“sospetti più che fondati direi!”esclama Esme e continua:



“d’accordo, credo che sia meglio vedere che combina sono già le sette! Ed è già buio a quest’ora, non può dipingere! E poi la sua cena è quasi pronta!”

“vengo con te Esme!” esclama Rosalie. Charlotte e Rosalie sono molto unite, credo che  Rose vede la piccola sirena come una figlia! È molto protettiva nei suoi confronti, come tutti noi d’altronde. Cerchiamo sempre di accontentarla, il più possibile! Ma il suo rapporto con Rose, è molto più intimo e così lo è anche Esme! 
 

Pov. Carlisle.

Sono già le otto di sera, il mio turno all’ospedale: è appena finito così torno a casa!
Oggi per i ragazzi: è stato il loro primo giorno di scuola! Chissà come hanno passato la giornata! So che Charlotte, la piccola di casa Cullen era… molto agitata. Talmente agitata, che ha passato tutta la notte a nuotare!
Mentre penso a tutto questo, sono già arrivato a casa.
Scendo dall’auto. Entro in casa.
Trovo tutta la mia famiglia, seduta in soggiorno. Tutti ad eccezione di Charlotte, probabile sarà ancora a La Push in spiaggia penso.

“No, è di sopra!”mi comunica Edward. Strano, di solito a quest’ora non c’è mai in casa.

“vado a chiamarla, c’è una cosa che devi sapere!” dichiara mia moglie. Quando Charlotte ci raggiunge: mi raccontano di Bella e delle sue sorelle che non sono altro quelle tre sirene che tempo fa hanno avuto… chiamiamolo pure:  un piccolo diverbio, con mia figlia! 

“quindi Bella, adesso è una Gilbert?”

“così pare… e ci ha esplicemente detto: di starle alla larga!”esclama Alice e continua:

“avresti dovuto sentire, il suo tono freddo e distaccato! Ci ha ignorati… come se non ci conoscesse!”

“Alice, non ha tutti torti!” le fa notare  Jasper, in tono dolce.

“cara siamo andati via senza salutarla, siamo spariti così all’improvviso dalla sua vita!” dice Esme e continua:

“è normale che c’è l’abbia con noi…”

“oppure è sposata, con Black!”esclama Edward.

“bè secondo me: dovete chiederglielo perché vi ha detto di starle lontani, vi pare?” ci chiede Charlotte.

“Non possiamo, il patto c’è lo impedisce cara! Ci impedisce di avvicinarci a lei!”le spiega Esme:


“ma non è giusto, insomma a loro che importa se parlate o meno con lei!”aggiunge la piccola Charlotte.

“tu più tosto, come mai non sei in spiaggia? Tua madre, ha detto che oggi non sei andata alla riserva, vai adesso?”chiedo a Charlotte.

“No, non ci vado! Non credo che metterò più piede, in quella spiaggia!” dichiara convinta lei.

“Cosa?” esclama Emmett, e continua:

“ma perché?”

“perché adesso che so chi sono realmente le Gilbert, non voglio avere a che fare con loro!”

“va bene cara, ma tu non puoi rinunciare a nuotare per loro… è poi il capobranco ti ha dato il permesso di entrare, nel loro confine!” le faccio notare.

“lo so, ma adesso: che Rikky, Emma e Cleo sanno di me… è meglio  non entrare alla riserva! E poi… non vorrei che nascessero, litigi inutili  fra di voi e i licantropi!”ci spiega Charlotte.

“Charlotte, tu adori nuotare!” le fa notare Rosalie, e continua:


“non è giusto, che per loro tu rinunci, a ciò che ti piace!”

“ma infatti non ci rinuncio! Troverò un altro modo, per nuotare ci saranno altre spiagge… dove andare!”

“non qui nei dintorni!”dice Edward.

“allora nei fine settimana andremo in qualche altra città dove vi sono spiagge!”


“oppure puoi smettere di preoccuparti, e andare alla riserva! Non hai niente, di cui temere! Il capobranco ti ha dato il permesso, devi solo ignorarle!” esclama Rose.

“Rose ha ragione! Se cento anni fa, è successo ciò che è successo. non vuol dire che riaccada di nuovo! Ormai siete cresciute, non siete più delle ragazzine quindi non c’è bisogno che vi fate dispetti o che litigate tra di voi! Voi siete adulte ormai, è visto che oggi tu hai ignorato loro, e loro hanno ignorato te… non credo che ci saranno rischi di litigi!”le fa notare Jasper

“cara, non è necessario che tu rinunci… a ciò che ti piace! In tal caso se dovresti avere problemi, ne parleremo col capo branco!” la rassicura Esme,

“e poi… non credo che Bella permetta alle sue sorelle, di dar vita a un litigio fra di voi! Non l’ho farebbe, mai!”interviene Alice.

“giusto, quindi che aspetti vai tranquilla! E non fare tardi!”interviene Jasper.  Charlotte non è molto convinta, ma in fine decide di andare.

“non l’ho mai vista così indecisa: sull’argomento nuoto!” Esclama Edward.

“chi avrebbe immaginato: che ci saremmo trovati, in una situazione del genere!” aggiunge affranto Emmett.

“vedrete, che tutto si risolverà!” dico

“in tal caso andremo via!” interviene di nuovo, Edward.

“cosa? E Bella?”chiede sconvolta Alice.

“Alice, non dobbiamo illuderci: che con Bella possa  tornare tutto alla normalità!”esclama Edward e continua:

“hai sentito anche  tu, il tono con cui ci ha chiesto di non avvicinarci a lei! Se non ci riusciremo la lasceremo stare!”

“cosa? Ma io rivoglio, la mia migliore amica!” ci fa notare il folletto.

“e io  rivoglio, mia sorella!” interviene Emmett e da man forte alla sorella.

“si, è io vorrei tanto: che tutto tornasse come cento anni fa! Ma se lei non vuole… non possiamo fare altro che fare ciò che ci ha chiesto!”esclama comprensiva Esme.

Mia moglie, ha sempre considerato Bella come una figlia. Quella ragazza in pochi mesi ha conquistato il bene di tutti. Per fino Rosalie, anche se i suoi atteggiamenti nei confronti di Bella sono sempre stati freddi; tutti sappiamo che in realtà Rose a modo suo le ha voluto bene… anche se ne è resa conto troppo tardi.

“ è tutta colpa mia. Se per il suo diciottesimo compleanno, non avrei cercato di ucciderla non saremmo in questa situazione assurda! E tu non soffriresti in questo modo!” esclama Jasper,

“non è colpa tua Jazz! Sarebbe successo lo stesso, prima o poi!” dichiara Edward.

“quindi che facciamo?” chiede Rosalie.

“Io voglio provare, a parlare con Bella!” interviene testarda Alice, e continua:


“e non guardatemi così! In tal caso scapperemo! Ma voglio tentare!”

“sono d’accordo, con Alice!” interviene Rosalie, e poi continua:

“infondo Black, ci ha chiesto di stare lontane dalle sorelle Gilbert. Ma noi sappiamo: che Bella non è una Gilbert quindi… non corriamo rischi! Infondo solo una di quelle tre ragazze, ha quel cognome! Mentre le altre due compresa Bella hanno adottato adottato! Infondo il vero cognome di Bella è pur sempre Swan!  In altre parole non infrangiamo nessun patto!”.

Infondo il ragionamento di rosalie, non fa una piega, in tal caso come ha detto Alice se tutto andrà storto andremo via!

Nessuno ribatte, questo vuol dire che sono tutti d’accordo.

“bene allora! Siamo d’accordo!” spero solo che Bella, ci perdoni per lo meno e che col tempo possa tornere… tutto come prima!
 




Spero che vi piaccia!
A presto, Melody Potter! 

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Capitolo 9
*** Impossibile! ***





Capitolo sette




Impossibile


 
 
 
Pov Edward



Sono trascorsi quindici giorni: da quando ho rincontrato Bella.
Quindici giorni: da quando Charlotte, ha rivisto quelle tre sirene.
Quindici giorni: da quando tutti noi, abbiamo convinto Charlotte, nel frequentare la riserva indiana.
Da quindici giorni, con la  mia famiglia: abbiamo deciso di provare ad avvicinarci a Bella.
Ma lei, non ci rende le cose facile.
Le abbiamo provate tutte: abbiamo tentato di aspettarla alla fine delle lezioni  che abbiamo in comune.
Abbiamo provato ad aspettarla, vicino al suo armadietto.
Abbiamo tentato di fermarla, prima dell’inizio delle lezioni. Ma niente! Lei non ci da il tempo di avvicinarci abbastanza: che ci evita di proposito.
Oggi Alice, ha tentato di avvicinarla nella sala mensa. Ma non appena Bella, si è accorta delle intenzioni del folletto: è uscita di corsa seguita dalle sue sorelle.
Sussurrando, la solita frase in tono freddo:
“sta lontana da me! State tutti, lontani da me!” 
  Inutile dire: che il folletto, ci è rimasta male.
E non solo lei, tutti noi!
Inizio a pensare realmente che Bella: è sposata con Black, o con qualcun altro...
In quel caso, la lascerò in pace. Ma prima, voglio scoprire se è come penso: spero solo di sbagliarmi. Adesso sono a casa, come succede da  quindici giorni  non appena rientriamo, Esme ci chiede in tono premuroso:
“allora? Siete riusciti, a parlare con la nostra Bella?”
“No! Esme, trova sempre un modo… per evitarci!” esclama delusa Alice.
“prima  o poi, riusciremo a chiarire!”  la rassicura Jasper.
“volete che provi io ad avvicinarla?” propone all’improvviso, Charlotte.
“E come, farai con le altre ?” chiede Esme e continua:
“avevi detto… che non volevi avvicinarti a loro!”
“lo so mamma! Ma per una volta posso fare un eccezione. Dopo tutto non devo parlare: con Emma, Rikky e Cleo ma con Bella, no?” risponde mia sorella.
“no, Charlotte! Almeno per il momento…” dico
“ma Edward, le avete provate tutte. Fate provare me… almeno posso provare a convincerla ad ascoltarvi!”non è male come idea penso.
“perché invece, non andiamo ha trovarla, a casa sua?” chiede all’improvviso Rosalie.
“Giusto!” interviene Emmett e continua:
“per lo meno così, avremo modo di parlarle! Non potrà evitarci!”
“a meno che: non ci chiude la porta… in faccia!” ci fa notare Alice.
Così eccoci qui, tutti quanti: ad eccezione di Charlotte, lei è in spiaggia in questo momento. Non è stato difficile, intercettare le  scie di Bella e delle sue sorelle.
-Devo ammetterlo- pensa Alice e continua:
-è molto bella la loro casa, hanno buon gusto!- ci avviciniamo alla porta, Esme suona il campanello.
Nessuno di noi, immagina cosa stiamo per scoprire.
 
 
Pov. Alice



Sono trascorsi quindici giorni, da quando: abbiamo rincontrato Bella!
 Da quindici giorni,  con i miei fratelli: tentiamo in tutti i modi di parlare con la mia sorellina!
Quindici giorni, che lei ci ignora.
Le abbiamo tentate tutte, ma lei: fa finta di non conoscerci, ci evita molto abilmente.
E per di più sta sempre insieme, alle sue sorelle. Non si staccano mai. Ma perché fa così… noi vogliamo soltanto scusarci, e se possiamo rimediare in qualche modo, ma lei non c’è lo permette.
Adesso, siamo in sala mensa.
Bella, è sempre seduta con le sue sorelle: al solito tavolo.
Hanno appena, finito di pranzare. Rimangono ancora: cinque minuti, prima dell’inizio delle lezioni. Così decisa: mi alzo e mi dirigo verso il tavolo della persona, che un tempo, e ancora   fino ad oggi considero mia sorella.
Sento i miei fratelli che mi bisbigliano di tornare indietro, ma non gli do ascolto. Sono a metà tragitto, Bella si accorge di me.  Non appena capisce le mie intenzioni: si alza dal suo tavolo, seguita a ruota dalle sue sorelle. Insieme, si dirigono dalla parte opposta rispetto dove mi trovo io. Mentre si dirige verso l’uscita della mensa, la sento sussurrare:
“sta lontana da me! state tutti lontani da me!”  è sempre così! Come facciamo a chiederle scusa, se lei continua a rifiutarsi di parlare con noi!
“tranquilla Alice! Prima o poi riusciremo a parlarle!” esclama Edward, mentre guarda il punto in cui Bella è sparita.
“si, tranquilla folletto! Non può ignorarci in eterno!” mi rassicura  Emmett.
 
Adesso siamo appena tornati a casa. Abbiamo raccontato tutto: a Esme e a Carlisle. Infine Rosalie, propone di affrontare Bella direttamente a casa sua. Così senza pensarci su due volte, ad eccezione di charlotte siamo davanti a una bellissima villetta a quattro piani.
-hanno buon gusto-penso. Seguiamo Esme e Carlisle fino alla parta, Esme suona il campanello è..
Nessuno di noi immagina, cosa stiamo per scoprire.
 
 
Pov Charlotte
 
Sono trascorsi quindici giorni, da quanto ho incontrato: Emma, Rikky e Cleo! Quindici giorni, da quando la mia famiglia: mi ha convinto a frequentare normalmente la spiaggia di La Push.
Devo ammetterlo, ho fatto bene a dare retta alla mia famiglia! Non ho mai incontrato, le Gilbert durante le mie nuotate: in qualunque fascia oraria.
Chissà perché?
Forse perché: i loro orari, non coincidono ai miei?
Comunque chi se ne frega, l’importante è non incontrarle! 
A scuola mi ignorano, anzi a scuola ci ignoriamo reciprocamente! Fino ad ora, non ho avuto problemi.
Gli unici, che al momento hanno dei problemi: sono i miei fratelli! Da quando i miei fratelli in particolar modo: Alice e Edward, hanno rivisto Bella, hanno fatto di tutto per tentare di riavvicinarla ma lei… gli ignora.
Gli evita prontamente! Chissà il perché? Che sia spinta: da quelle tre antipatiche ha comportarsi così, nei confronti dei mie fratelli? O forse come dicono i miei fratelli: è solo furiosa e delusa, dal loro comportamento di un secolo fa! Adesso siamo tutti a casa, mamma come sempre chiede se la situazione con Bella è cambiata; ma i miei fratelli danno sempre la stessa risposta! Così propongo ai miei fratelli di fare provare me:
“per lo meno, posso provare a convincerla di ascoltarvi!”
“e come farai con le altre ?” mi fa notare mamma e continua:
“avevi detto, che non volevi avvicinarti a loro!” giusto! avvicinarmi a Bella vuol dire avvicinarsi a quelle tre, e sono certa che per allontanarmi c’è il rischio che decidono di usare contro di me: i loro poteri.
Ma infine, non importa io non lo faccio per me, ma per la mia famiglia infine rispondo:
“lo so mamma! Ma per una volta posso fare un eccezione, dopo tutto non devo parlare con: Emma, Rikky e Cleo ma con Bella, no?” rispondo.
“no, Charlotte! Almeno per il momento…” dice Edward, forse ha ascoltato i miei pensieri. Infine, il tutto si risolve con la proposta di rosalie: cioè di affrontare Bella a casa sua. Tutti sono d’accordo. 
“tu non vieni cara?” mi chiede mamma.
“No! Di sicuro, se vengo io, non vi faranno nemmeno entrare! Preferisco andare in spiaggia!” dico
“d’accordo cara! Sta attenta e torna per cena!” mi raccomanda mamma.
“ok! Ci vediamo più tardi!” dico
“prendi la mia Jeep!” dice Emmett, mentre mi lancia le sue chiavi.
 esco di casa e scendo in garage, salgo sul fuori strada di Emmett e mi dirigo verso La Push!


Pov. Bella


Sono trascorsi quindici giorni, dal primo giorno di scuola.
Quindici giorni, da quando ho rivisto i Cullen.
Quindici giorni, da quando con Eva e Jake, abbiamo convinto: Cleo, Emma e Rikky, a restare qui.
A quanto pare, io Eva abbiamo ragione sull’argomento: Charlotte.
Infatti  quella sirena, almeno fino adesso non ci ha dato alcun fastidio a scuola; ciò significa che per lo meno è cambiata. Meglio così, una preoccupazione in meno.
L’unica cosa, in cui io e Eva non siamo riuscite: è nel convincere le mie sorelle, in particolar modo Cleo, nel frequentare la spiaggia di La Push. La mia sorellina, si rifiuta categoricamente di entrare in spiaggia. Questo ci porta a usare il potere di Emma, quindi ogni volta per nuotare: che sia mattina, pomeriggio o sera; Emma è costretta a teletrasportarci tutte quante sull’isola di Mako.
Per quanto riguarda me, bè le cose non vanno poi così tanto bene.
La mia situazione, è tutt’altra  che diversa. Come ho previsto, i Cullen tentano in ogni modo di avvicinarsi a me. Ma fino ad ora, non ci sono riusciti.
Come questa mattina. E già, Alice ha tentato senza successo di avvicinarmi, all’ora di pranzo. Si è alzata dal suo tavolo: con un sorriso abbastanza fiducioso. Che le si è spento, non appena io e le mie sorelle, mentre  lei veniva verso di noi, ci siamo alzate e siamo uscite dalla sala mensa.
Prima di uscire le ho sussurrato, come sempre la stessa frase:
“sta lontana da me! state tutti lontani da me!”.
Ancora non capisco: perché si comportano così. Che diamine vogliono? Sono spariti tutti quanti un secolo fa, così nel nulla. Mi hanno ignorata fino a quindici giorni fa,  e adesso? Che vogliono? Se credono che gli permetta,  di entrare nuovamente nella mia vita: si sbagliano e anche di grosso! Non riusciranno ad illudermi di nuovo… non sono più una ragazzina, e non mi farò più prendere in giro! Adesso ho delle responsabilità, e cosa più importante: anche se sono vedova sono pur sempre sposata!
 Adesso sono a casa, Emma e Cleo sono al locale. Io e Rikky, siamo a casa con le bambine con noi, ci sono Eva con Jenny e Sarah.
Sono le quattro di pomeriggio. Con Eva abbiamo appena finito di preparare la torta al cioccolato; mentre Rikky tenta di tenere un po’ occupate le bambine in soggiorno, al meno ci prova: perché all’improvviso tutte quante, ci raggiungono in cucina, seguite da una Rikky a dir poco esasperata.
“mamma, è pronta la torta?” chiede Sarah impaziente,
“si, su sedetevi!”  le risponde sua madre.
“finalmente!” esclamano tutte quante.
“finalmente, dovrei dirlo io! Mi hanno fatto impazzire di là, sei sicura che si comportano bene quando noi non ci siamo?” chiede mia sorella sospettosa a Eva.
“certo che si comportano bene!” le risponde in tono ovvio, nostra sorella.
“noi siamo brave, con gli zii mamma!” esclama in tono offeso Christy, mentre va in braccio a Rikky che le risponde:
“io ho dei seri dubbi!” e continua:
“voi state buone: solo quando dormite… se siamo fortunate!”
“Non è vero!” dice la mia Sophie, anche lei viene imbraccio a me. nel frattempo Eva divide la torta e esclama:
“su bambine venite a sedervi! E non ascoltate zia Rikky, lei dice così perché vuole giocare  con voi!”
“ e vero zia?” chiede Amanda.
“certo! Quando non mi fate impazzire però…” dice lei.  Nessuna delle bambine ribatte all’ultima affermazione di Rikky, sono tutte  e sei occupate a divorare la torta al cioccolato. Nel frattempo suonano, alla porta. Eva fa per alzarsi, ma visto che io ho già finito la mia porzione e lei no, le dico:
“lascia Eva, vado io!” metto Sophie sulla sedia, visto che sta imbraccio a me esco dalla cucina.  Raggiungo la porta. La apro, è resto un po’ stupita nel vedere chi è. Impossibile, ma che diamine ci fanno qui! Ma non hanno, nulla di meglio da fare  oltre che infastidirmi? Davanti alla porta, ci sono i Cullen, al completo.   I più vicini a me sono Esme e Carlisle. Coloro, che un secolo fa consideravo i miei: genitori.
Rimango: impalata davanti alla porta, ad osservare il viso dolce di Esme.  Mi guarda con aria compressiva. Sembra quasi combattuta: non sa se avvicinarsi a me… oppure no.
Per quanto riguarda me, una mia parte mi dice di abbracciarla, di abbracciarli tutti; ma l’altra parte di me: mi dice di cacciarli via. Visto che non parlo…  è Esme ha prendere in mano la situazione:
“Bella, cara…” inizia la vampira in tono dolce. Si avvina a me,  allarga le braccia. Capisco subito, che vuol fare: vuole abbracciarmi, ma non gli e lo permetto mi allontano, lei resta.. delusa dal mio gesto.
“ma che ti prende?” chiede Alice, impaziente e continua mentre si avvicina:
“siamo noi! perché fai così?” non rispondo
“alice!” la riprende Carlisle con aria bonaria, e poi si rivolge a me:
“Bella, non sai quanto siamo felici piccola di rivederti!” non so che fare. Ma finalmente, all’improvviso arriva Rikky! Evidentemente, mia sorella: ha sentito i miei pensieri agitati così esclama:
“ma non vi arrendete mai… vero?”
 
Pov. Rikky


Sono trascorsi quindici giorni, dal primo giorno di scuola.
Le previsioni di Eva e Bella,  nei confronti di Charlotte si sono avverate. Fino ad ora Charlotte, non si è minimamente avvicinata  a noi. Almeno, fino a oggi.
Non so… forse le nostre sorelle hanno ragione, o forse Charlotte sta architettando qualcosa alle nostre spalle. Comunque, per il momento Charlotte sembra inoffensiva, e spero che non ci dia problemi. Al momento: gli unici che ci stanno dando dei fastidi sono i Cullen.
Mi domando: cosa hanno in mente. Da quindici giorni, non fanno altro che girarci intorno.
Credo che tentano in tutti i modi: di riavvicinare Bella. Ma mia sorella… ha dimostrato, che non vuole avere niente a che fare con loro. Ma a quanto pare o non capiscono, o fanno finta di non capire, oppure hanno deciso di irritare  Bella. Non so come mia sorella, può sopportare tutto ciò… se io sarei stata al suo posto: dubito che sarei stata capace di evitarli così abilmente, più tosto gli avrei inceneriti da un bel pezzo; ma Bella dice che ignorandoli prima o poi   la pianteranno di tentare di riavvicinarla.
Lo spero proprio.
 Per il bene di Bella, anche perché mia sorella sembra calma ma in realtà so che non lo è. Adesso sono a casa: con Bella, Eva, la mia Christy  e tutte le mie nipotine. Siamo in cucina, a fare merenda: con la torta al cioccolato, preparata da Eva e Bella.
 È tutto tranquillo, fino a quanto qualcuno suona alla porta. Bella va ad aprire. Grazie al mio potere, sento i pensieri di Bella: un po’ troppo confusi. Così mi alzo e la raggiungo. Eva mi guarda confusa. Mentalmente mi chiede, che succede. Le dico, di stare tranquilla e di tenere buone le bambine. Raggiungo Bella, e ciò che vedo non mi piace affatto. Fuori dalla parta, ci sono i fratelli Cullen, accompagnati da altri due vampiri. Credo di sapere chi sono, Bella ci ha parlato anche di questi due. Una danna, alta slanciata con capelli color caramello e viso estremamente dolce:  deve essere Esme Cullen. Affianco a lei, vi è un uomo alto biondo,  credo che sia Carlisle il capo clan o meglio il capo famiglia. Però, questa volta  i fratelli Cullen, hanno  portato rinforzi. Anche se… non capisco proprio perché venire a casa.  Infrangono il patto in questo modo, è Jacob conoscendolo li caccerà. Rimango in silenzio e mentalmente, dico a mia sorella se vuole aiuto lei dice di no, così rimango in disparte.
“Bella, cara…” inizia la vampira in tono dolce, mentre si avvina a mia sorella: e allarga le braccia.  Mia sorella capisce subito che vuol fare:
-vuole abbracciarmi,- pensa, e continua sempre mentalmente rivolta a me:
- ma non gli e lo permetto- Bella fa un passo indietro, e si  allontana dalla vampira, quest’ultima  resta.. delusa dal gesto di mia sorella.
“ma che ti prende?” chiede Alice impaziente, una vampira minuta con capelli corvina sparati in aria: sembra quasi un folletto, e continua mentre si avvicina a Bells:
“siamo noi! perché fai così?” mia sorella non risponde.
“alice!” la riprende il Capo famiglia  con aria bonaria, e poi si rivolge a Bella:
“Bella, non sai quanto siamo felici piccola di rivederti!”  Bella  non sa più che fare, così decido di intervenire e esclamo:
“ma non vi arrendete mai… vero?”
“Ciao” Esclama amichevole Esme e continua:
“piacere di conoscerti, io Sono Esme, lui è mio marito Carlisle e loro sono…” la interrompo bruscamente e esclamo:
“so perfettamente chi siete!” continuo:
“Sappiamo, tutto di voi! E non capisco che ci fate qui…”
“siamo qui per Bella!” esclama convinta Alice e continua:
“lei è la mia migliore amica, è nostra sorella!”
“vorremmo… che tu entri nuovamente a far parte delle nostre vite!” esclama…  il vampiro robusto, credo che sia  Emmett.
“bella perché ci ignori a scuola?” chiede Alice e continua:
“abbiamo provato in mille, modi per parlarti e tu ci hai evitato volontariamente… perché?”
“forse perché, non vuole avere a che fare con voi?” chiedo sarcastica.   Dopo di che Bella si riprende, non so forse a causa della domanda del folletto, o forse grazie alla mia la presenza. Comunque, Bells riprende la situazione in mano, e interviene in tono freddo:
 “ quale parte della frase: lasciatemi in pace e state lontani da me… non capite?” e continua:
“che volete da me?”
“sei parte della famiglia, sei mie sorella e la mia migliore…” inizia Alice che faccia tosta, penso.
“parte della famiglia?” chiede nuovamente  in tono freddo  mia sorella, e continua a voce alta:
“tu, anzi voi mi considerate parte della famiglia?”
“si certo!” esclama in tono ovvio Alice.
“e da quando, la famiglia abbandona così di punto in bianco un suo membro?”tutti i Cullen, rimangono impietriti dalla  domanda posta a loro da mia sorella. Evidentemente, non si aspettavano una reazione di questo tipo, da parte sua. Nel frattempo i pensieri di mia sorella sono questi:
- Ma che si aspettavano: che gli avrei accolti a braccia aperte, dopo la loro brusca  partenza di un secolo fa?- bene, si è ripresa dallo shock.
“Bella…”inizia all’improvviso Edward Cullen.
“NO, non  tu, non osare parlarmi e chiamarmi Bella! Sbaglio o un secolo fa avevi detto: non sei la persona giusta per me Bella? Che diamine vuoi adesso? Che diamine volete tutti quanti dopo un secolo?” domanda furiosa.
“ Bella… ci di spiace tanto!” esclama Esme che viene interrotta da Bells bruscamente:
“anche a me! ma siete andati via senza degnarmi di un saluto, siete spariti così… nel nulla! E adesso dopo un secolo, riapparite così magicamente e pretendete che vi permetta di rientrare nella mia vita, così come se niente fosse?”
“bella, loro non centrano niente. Sono stato io a volerlo! Gli ho obbligati io!” esclama Edward e continua:
“se cento anni fa, ti ho detto quelle cose è stato per il tuo bene, per proteggerti! Non è vero che non ti amavo, se ti ho allontanata è stato per il tuo bene! Hai rischiato molte volte la tua vita stando accanto a noi!”
“avresti dovuto pensarci prima!” intervengo  e continuo:,
“non dopo un secolo!”
“hai ragione ad avercela con noi! ma…” interviene la vampira Bionda, Rosalie, lei è stata l’unica che non ha mai accettato: mia sorella nella sua famiglia. Bella interrompe anche lei, è esclama rivolto a Edward:
“ Cosa credi di ottenere, con quello che mi hai rivelato?”
“la tua amicizia…!”  propone Emmett poco convinto.
 Bella non risponde,  ma sento i suoi pensieri:
-loro mi rivogliono nella loro famiglia, Edward mi ha appena rivelato che ancora mi ama e mi ha lascito per proteggermi, quel gesto gli si addice proprio.-
A quel punto mentalmente, le chiedo:
-non vorrai mica perdonarli vero?- non mi risponde, è confusa molto confusa. Evidentemente, non si aspettava la dichiarazione del  vampiro cioè: che  l’ama e  l’ ha sempre amata e se l’ha mollata cento anni fa l’ha fatto per proteggerla.
 A distoglierla dai suoi pensieri, e dai suoi dubbi: è la piccola Sophie, che come un uragano si fionda fra le braccia della madre  e esclama:
“mammina, mammina!” mia sorella si  volta all’improvviso, si abbassa e prende la piccola  Sophie imbraccio:
“mamma andiamo dalle zie? Vogliamo andare a nuotare!” dice la piccola peste. Nel frattempo Eva ci raggiunge e esclama:
“scusami Bells, non sono riuscita a trattenerla!”
“Non fa niente Eva!” e poi si rivolge ai Cullen, che sembrano sconvolti nel vedere Sophie,
-forse adesso mi  lasceranno in pace- pensa Bella, infine con sicurezza esclama rivolta ai vampiri:
“mi di spiace, ma non farò mai parte della vostra famiglia! Mi avete illusa e mentito una volta, non riaccadrà più! Andate via, e lasciatemi vivere l’eternità in pace!”
I vampiri, non se lo fanno ripetere due volte. Osservano Bella che stringe a se Sophie. Dopo di che senza, aggiungere una parola si voltano e iniziano a correre veloci.  Eva compressiva si avvicina a nostra sorella, e in tono dolce le chiede:
“Bells, sorellina stai bene?”
“Si!” dice lei
“sei sicura?” chiedo io
“vuoi che chiami Jacob?” interviene  Eva.
“no…” dice lei
“Bells, credo che forse sia meglio riferire a Jacob…” inizio ma lei mi interrompe:
“No, più tosto… ho voglia di andare via per qualche giorno…!”
“cosa? E la scuola? E tutto il resto?” chiedo io
“Rikky non ho intenzione di rinunciare ai nostri piani… voglio solo trascorrere qualche giorno con mia figlia… a Mako o alla laguna! Lontana da loro…”
“ho capito hai bisogno di riflettere…”esclamo.
 
Spero che vi piaccia!
A presto Melody Potter. 

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Capitolo 10
*** Decisione (prima parte). ***


Capitolo otto.

Decisione

(prima parte)
 

Pov. Bella


Sono trascorsi due giorni, dalla visita inaspettata dei Cullen!

Due giorni da quando, ho rivisto tutti i Cullen al completo, compresi: Esme e Carlisle!

Due giorni da quando, ho urlato a tutti loro di stare lontani da me!
 
Due giorni da quando: Edward mi ha rivelato, il vero motivo che un secolo fa l’ha spinto ha lasciarmi.
“Bella, loro non centrano niente. Sono stato io, ha volerlo! Gli ho obbligati io!” mi ha rivelato, Edward e continua:
“se cento anni fa, ti ho detto quelle cose: è stato per il tuo bene. Per proteggerti! Non è vero, che non ti amavo. Se ti ho allontanata, è stato per il tuo bene! Hai rischiato molte volte la tua vita, stando accanto a noi!”.

Da due giorni: non faccio altro, che pensare a queste due frasi.
E a quanto io ho sofferto… dopo la sua partenza! Come si fa, a prendere una decisione del genere? Come ha potuto, lasciarmi e mentirmi per tutto questo tempo? Come si permette dopo un secolo, di pretendere che tutto torni normale? Come possono pretendere, tutti quanti loro che io li riaccetti nella mia vita?

Stavo per cascarci di nuovo. Devo ammetterlo! Per  fortuna: che la mia piccola Sophie, è intervenuta nel momento giusto. All’improvviso come una furia: mi sono ritrovata mia figlia, fra le braccia.
La mia piccolina senza volerlo: mi  ha aiutata ha ricordarmi di mio marito, e  del male involontario che mi hanno procurato quella famiglia di vampiri. Non appena mi sono ritrovata, Sophie fra le mie braccia ho detto loro più che convinta:
“mi di spiace, ma non farò mai parte della vostra famiglia! Mi avete illusa e mentito una volta. Non riaccadrà più! Andate via e lasciatemi vivere, l’eternità in pace!”. Rassegnati  e sconvolti, dalla presenza di mia figlia, gli ho visti andar via.

Non dimenticherò mai: i loro visi sofferenti, ed è proprio questo che mi ha spinto ad andare via da Forks.

“ho bisogno di una pausa!” ho detto, alle mie sorelle.

“ho bisogno, di stare un po’ sola: con mia figlia!”

“ho bisogno di andare a Mako, o alla laguna con la mia bambina. Per riflettere!” Le ho rassicurate:

“Solo qualche giorno, poi ritorno!”

Poche convinte, le mie sorelle, mi hanno lasciata andare. Ma non da sola, con me ci sono  la mia Sophie, mia sorella Emma e la piccola Luise.

Così eccomi qui, a Gold Coast. Siamo appena tornate da Mako, ho affidato mia figlia a Emma. Mentre io raggiungo il cimitero.  Vado a far visita  alla tomba del mio Will, mio marito.

“Non hai idea, di quanto mi manchi Will. Se solo tu adesso fossi qui, non mi troverei in questa situazione!” sussurro non appena arrivo alla sua

lapide, e vi poso sopra  dei fiori e  continuo:

“che devo fare?” Non so per quanto tempo, resto seduta davanti alla tomba di Will; fino a quanto all’improvviso: mi torna in mente tutto ciò che ho passato dopo la sua partenza, dopo la loro partenza…

Finalmente ho capito, non ho più dubbi!

Adesso ho capito cosa devo fare!

Finalmente: ho preso la mia decisione definitiva!

Nel frattempo: il mio cellulare inizia a vibrare! Lo prendo e guarda sul display chi è.

“Emma!”, che sarà mai successo?  Rispondo a mia sorella, a quanto pare Eva ha chiamato Emma,e le ha detto che:  Jacob con Leah e Seth in questo momento sono a casa Cullen! Mio cognato: ha deciso di mandar via i vampiri, da Forks a causa di quella loro visita poco gradita a casa nostra!

Scuoto la testa… esasperata.

Prima di venire qui, ho chiesto  a Jake e alle mie sorelle: di  non fare niente e di non intervenire; ma a quanto pare come al solito mio cognato ha fatto di testa sua! Così guardo per l’ultima volta, la tomba di mio marito e gli sussurro:

“tornerò appena possibile Will! Manterrò la promessa che ti ho fatto: sarò forte per Sophie e la proteggerò per sempre!” dopo di che raggiungo Emma, e con il suo potere: ci teletrasportiamo a casa di Eva, e di mio cognato!
 
Pov.Cleo


Bella, è a Mako da due giorni. Con lei, c’è Emma. Hanno appena chiamato, dicono che restano laggiù fino a domani! Chissà se tutta questa storia, finirà il più presto possibile! Chissà che decisione, prenderà Bells.
 Qualunque essa sia, spero che sia la decisione giusta:sia per nostra sorella, che  per la piccola Sophie. Intanto siamo appena arrivate con Rikky e le bambine, a casa di nostra sorella Eva. Non appena scendiamo dall’auto, le nostre nipotine Jane e Sarah ci  vengono incontro e dicono:
“mamma e papà litigano!” difatti sentiamo le voci alterate di Jacob e Eva. Guardo Rikky che esclama:
“che diamine succede?” dopo di che, mi rivolgo alle bambine:
“restate qui, noi vediamo cosa succede!” così entriamo in casa, ma le piccole ci seguono…
 
Pov. Eva


Sono trascorsi due giorni, da quando i Cullen: si sono presentati a casa delle mie sorelle!

Due giorni da quanto, Bells ha detto loro di starle lontani!

 Dopo quell’incontro: Bella ha deciso di trascorrere qualche giorno a Mako, con la piccola Sophie. Con loro ci sono: Emma e Luise!

 Prima di andar via, mia sorella: ha raccomandato per il momento a mio marito Jacob, di non prendere alcun provvedimento nei confronti dei vampiri!

Mio marito ha aspettato per due giorni, ma visto che Bells non è ancora tornata: ha deciso di intervenire.

“Jacob! Credo che sia il caso: che aspetti il ritorno di Bella!” gli faccio notare. Sono ore che tento di far ragionare mio marito.

“Non è necessario!” ribatte lui.

“Jacob, cos’hai intenzione di fare?” chiedo preoccupata.

“Non sono stupido. So benissimo: che loro sono in sette e noi in tre… mi limiterò soltanto a cacciarli via… da Forks!” esclama lui.

“chi è, che vuoi mandare via da Forks?” chiede Cleo, mentre entra in casa seguita, da Rikky e le bambine.

“I succhiasangue!” risponde solo Jacob.

“mamma, che cosa sono i succhiasangue?” chiede Amanda a Cleo.

“Bambine, perché: non andate fuori a giocare?” chiede Rikky, di rimando alle piccole.

“prima vogliamo sapere, cosa sono…”interviene mia figlia Jane ma la interrompo subito:

“Jane, va fuori con tua sorella e le tue cugine!” la piccola fa per protestare, ma continuo in tono severo:

 “Altrimenti, oggi pomeriggio niente spiaggia!”quest’ultima frase, convince immediatamente le mie bambine e le loro cuginette, ad andare fuori di corsa.

“si può sapere: che diamine succede?” chiede Rikky,

“jacob ha deciso di intervenire, vuole cacciare via i Cullen!” spiego

“ah! Sono super d’accordo, con te! Ma Bella…” dice Rikky

“Bella, è via da due giorni! Potrebbe decidere: di non tornare!” interviene Leah.

“E’ l’unico modo, di far tornare Bella!” dichiara Seth.

“o di farla infuriare!” fa notare Cleo.

“Jake! Fidatevi di Bella. Sono certa: che prenderà la decisione giusta, dalle il tempo di schiarirsi le idee!” dico.

“Giusto, non è da sola! Con lei c’è Emma, sono certa che lei l’aiuterà a fare la scelta giusta!” interviene nuovamente Cleo. Mio marito testardo: raggiunge la porta infine  Rikky  dice:

“Eva, ha ragione, Jacob!  So che le tue intenzioni sono buone, sono più che buone…e  se hai preso questa decisone: è solo e soltanto per il bene di Bella! Credimi se fosse per me, gli avrei inceneriti quindici giorni fa…”

“Rikky!!!” la interrompo e continuo:

“così non sei di aiuto!” lei mi ignora, e continua rivolta a Jacob:

“Mi fido, di Bella! E sono certa: che farà la scelta giusta. Fai passare tutto oggi. Se Bells:  entro domani mattina, non è ancora tornata… ti darò man forte! Ma almeno aspetta fino a domani!”

“No!” esclama secco e deciso, Jacob. Dopo di che rientra in casa, spezza i fili del telefono e mi distrugge il mio cellulare.

“ma che fai?” chiedo a occhi sgranati, mentre mi distrugge il mio cellulare.

“Evito che avvertite, Bella!” dopo di che seguito dai miei cognati, esce di casa.

Tutte guardiamo Jacob e gli altri, correre verso il bosco. Sorprese dal gesto di mio marito! Infine dopo dieci minuti, Rikky esclama:

“ Eva, senza offesa: lo sai che tuo marito è un idiota?”

“RIKKY!” la riprende Cleo.

“ti ha distrutto il tuo cellulare, ha tagliato i fili del telefono di casa! Ma si è dimenticato dei nostri!” esclama Rikky, con un sorriso, mentre prende il suo telefonino e poi mi chiede sarcastica:

“Che facciamo? Avvertiamo Bella?”

“ovvio!” dico.

“il marito è tuo! Tu sei la sorella maggiore, aspetta a te informare Bells! Buona fortuna sorellona.” Esclama: la sirena più egocentrica di tutto

l’oceano, mentre mi lancia il suo telefonino che afferro prontamente al volo!
 
Pov. Rikky.
 
Con Cleo e le bambine, siamo appena arrivate alla riserva di la Push, più precisamente: siamo a casa di nostra sorella Eva, e di nostro cognato Jacob!

Non appena siamo arrivate,  sentiamo Eva e il marito  che litigano.

 In poche parole, Jacob ha deciso: di cacciare da Forks  i vampiri, o meglio i Cullen.

Visto che quest’ultimi, hanno infranto una parte del patto: ossia avvicinasi a Bella.

In tutti i modi, con Eva e Cleo, abbiamo tentato di dissuaderlo da questo sua idea. Visto che Bella, prima di andar via: ci ha supplicato di non intervenire e di non prendere dei provvedimenti, fino al suo ritorno!

Purtroppo per noi, mio cognato non è dello stesso avviso.

Così, in pratica Jacob: ha tagliato i fili del telefono di casa, e distrutto il cellulare di Eva, il tutto: per impedirci, di avvisare Bella! Dopo di che, è andato via seguito a ruota da Leah e Seth.  Mio cognato: è il lupo più idiota, dell’universo.
Insomma ha avuto una grande idea: nel distruggere i cellulare della moglie e mettere fuori uso il telefono di casa; però si è dimenticato che anch’io e Cleo possediamo un telefono cellulare.  Per non parlare, che io e le mie sorelle, possiamo raggiungere Bella e Emma: in meno di un secondo, ci basta raggiungere la spiaggia e tuffarci in acqua.

Idiota! Come diamine fa, a dimenticarsi di noi due?  Come fa a dimenticarsi: che sua moglie e le sue cognate sono sirene, e che in qualunque momento possiamo raggiungere qualsiasi posto a nuoto!

Comunque quando lui esce di casa, il tempo di assicurarmi che è abbastanza lontano dalla riserva: passo il mio telefonino a mia sorella Eva. Tanto per evitare che mio cognato, distrugga anche il mio telefonino: ma soprattutto, per evitare che anche mia sorella, resti vedova a causa della sottoscritta. Perché, molto probabile avrei incenerito mio cognato, se quest’ultimo mi avrebbe mandato in frantumi il mio telefonino. Poco, ma sicuro!

 Comunque, infine Eva chiama Emma. Dopo mezz’ora, le mie sorelle ci raggiungono usando: il teletrasporto di Emma. 
 
 
Pov. Emma


Sono nella nostra villa di Gold Coast, con mia nipote Sophie e mia figlia Luise.

Siamo appena tornate, da Mako.

 Mia sorella Bella: è andata al  cimitero, a far visita alla tomba di suo marito. Le bambine. sono in giardino che giocano.

E’ tutto tranquillo, fino a quanto il cellulare inizia a squillare. E’ Eva:  in tono preoccupato, mi consiglia di avvertire Bella, che Jacob con Leah e

Seth hanno deciso di cacciar via i Cullen da Forks. A causa della loro visita, a casa nostra.
Non appena saluto Eva, telefono a Bella. Le racconto tutto.

Mi raggiunge subito.  In fretta: prendiamo le bambine, e con il mio potere ci teletrasportiamo a casa di Eva.

Non appena arriviamo: le bambine, corrono incontro alle loro cuginette. Vediamo le piccole andare in soggiorno, infine Bella chiede alle nostre sorelle:

 “è successo qualcosa, perché Jake ha preso quella decisone?”

“per proteggerti, e perché hanno infranto il patto!” le fa notare Rikky.

“ Ormai hanno capito, non c’è bisogno che li manda via!” dice Bella, mentre esce di casa e raggiunge la nostra auto.  Io e le mie sorelle la seguiamo fuori poi Eva le chiede:

“dove vai?”

“ devo chiarire una volta per tutte, con i Cullen! E a fermare tuo marito, Eva!” dichiara Bells.

“Ma perché? Hai cambiato idea?” chiede Rikky

“no, Rikky. Certo, che no! Io amo, e amerò per sempre: Will!” risponde Bells convinta.

“Allora perché…” inizia Cleo.

“Voglio che capiscono, il motivo della mia decisione…” ci spiega nostra sorella.

“Credo che l’abbiamo già capito…” le  faccio notare.

“Non si tratta solo, di Sophie!” dice Bells,

“ E allora, di che cosa si tratta?”le  chiede Rikky

“voglio che Edward, sappia quello che ho passato dopo la sua partenza! Solo così mi lasceranno in pace!” dichiara Bella.

“Non puoi semplicemente, lasciare che Jake li mandi via?” le chiede esasperata Rikky.

“ No non è giusto, che loro per la mia presenza rinunciano ai loro piani! Come non è giusto che io per loro rinuncio ai miei!” ci fa notare nostra sorella.

“Io non ti capisco! A causa loro sei andata via per due giorni…”Esclama Rikky

“Ma sono qui, no? E non me ne andrò, non c’è ne andremo! Però voglio che sappiano. Che fate? Venite con me o no?” dice infine Bella.

“D’accordo, andiamo!” esclama in fine Rikky.

“Aspettate, con le bambine non ci stiamo tutte, in macchina!” ci fa notare Eva. Infine teletrasporto, tutte a Villa Cullen. Non appena arriviamo, troviamo Jacob che dice in tono sprezzante, verso i vampiri:

“avete infranto, una parte del patto! Non potete più restare, ne tornare qui!”

“ tutto questo, non è necessario Jacob!” esclama Bella.
 
Pov. Jacob


Bella è scappata, da Forks da due giorni!

 È incredibile: la storia si è ripetuta, di nuovo.

Anche un secolo fa: Bella è stata costretta, a scappare da Forks.

Un secolo fa Bella, è stata costretta di lasciare suo padre: solo perché questa città le ricordava  quel vampiro!
Ma adesso basta, Bella manca da due giorni, è tutto: a causa di quei succhiasangue.

La mia migliore amica, ci ha assicurato: che sarebbe tornata, ma  sono trascorsi due giorni da quando Bella e Emma sono andate a Gold Coast. 

E per quanto ne posso sapere Bella, può decidere di non tornare a causa di quel succhiasangue.

 Così con Leah e Seth: decidiamo non di ucciderli, perché loro sono in maggioranza… mentre  noi  licantropi siamo in tre; ma posso sempre cacciarli via da Forks, e fare il modo che non tornino più!

Mia moglie Eva, e le mie cognate Cleo e Rikky: hanno tentato in tutti i modi, di dissuadermi dalla mia idea.

Ma io, resto sempre fermo sulla, mia decisione. Così, sotto lo sguardo incredulo: di mia moglie, delle sue sorelle e dei miei fratelli: frantumo il cellulare di mia moglie e taglio i fili del telefono di casa, in modo di evitare che avvertono Bella. Dopo di che, usciamo di casa. Ci trasformiamo.  Iniziamo a correre, verso la casa dei succhiasangue. Non appena raggiungiamo, la loro abitazione: escono tutti fuori  compresa Charlotte, molto probabile ci hanno sentiti arrivare o hanno soltanto fiutato il nostro odore.

“avete, infranto una parte del patto! Non potete più restare, ne tornare qui!” comunico direttamente senza tanti giri di parole; ma una voce molto familiare interviene dietro di me:

“ tutto questo, non è necessario Jacob!” è Bella.

È tornata, non capisco: come hanno fatto a rintracciarla, così in fretta…
 
 
 
Spero che vi piaccia.
A presto, Melody Potter! 

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Capitolo 11
*** Decisione (seconda parte) ***


Capitolo nove.

Decisione.

(seconda parte)


Pov. Edward

Sono trascorsi due giorni, da quando: con la mia famiglia, abbiamo deciso di affrontare Bella tutti insieme. Siamo andati, a  casa sua.
La nostra intenzione, era quella di scusarci con lei, e di convincerla nel frequentarci. Ma purtroppo, come temevo, non è andata molto bene!
Adesso, capisco perché, ogni volta che, abbiamo tentato di avvicinarla, ci ha sempre detto:
“state lontani da me!” Bella, la mia Bella, è sposata e ha una figlia. Infondo, è quello che, ho sempre voluto per lei.
Ma mi rendo conto, che così: l’ho persa per sempre!
Non dimenticherò mai: il suo tono freddo, e deluso nei miei confronti!
Ma soprattutto, non dimenticherò mai: quella bambina. Quella bellissima bambina: dai lunghi capelli mossi castani chiari quasi sul biondo, e due bei occhi cioccolatosi proprio… come quelli di Bella.
Non dimenticherò, mai il modo: in cui ho visto quella bambina,  fiondarsi di corsa fra le braccia di Bella. Non dimenticherò mai, il modo in cui Bella: rapida accoglie la piccola fra le sue braccia. Non dimenticherò mai: il tono freddo nei nostri confronti.
 “mi di spiace, ma non farò mai parte… della vostra famiglia! Mi avete: illusa e mentito una volta, non riaccadrà più! Andate via e lasciatemi vivere, l’eternità in pace!”.
Mentre penso a tutto questo, sono a casa più precisamente:  nella mia stanza.
sono arrivato a una conclusione: devo andare via da Forks, non c’è niente da fare qui. Ma questa volta, non costringo nessuno vado da solo…
“niente affatto!”esclama la voce cristallina di Alice, evidentemente ha visto le mie intenzioni. Mi volto e vedo: tutti i miei fratelli compresa Charlotte, entrare nella mia stanza.


Pov. Rosalie


Sono trascorsi due giorni, da quanto abbiamo tentato. di chiarire con Bella.
È inutile dire che: non abbiamo raggiunto, il nostro scopo!
Al momento, tutta la mia famiglia sta soffrendo: Esme e Carlisle per aver perso per la seconda volta una figlia, il mio Emmett per aver perso una sorella. Ma chi soffre più di tutti sono: Edward perché si è reso conto, che ha perso il suo unico amore per sempre. Alice bè il nostro folletto, ha perso la sua migliore amica. E infine: c’è Jasper. Lui si colpevolizza, si da la colpa di tutto. Si ritiene il responsabile della separazione: tra Bella e  nostro fratello!
Adesso sono in soggiorno, con il resto della mia famiglia, ad eccezione di Edward. Lui, è rinchiuso da due giorni, nella sua stanza. Non ci credo, la nostra famiglia soffre di nuovo. Capisco, la delusione della recente decisione di Bella; ma secondo me… stanno un po’ troppo esagerando.
Devono pensare che per lo meno: Bella in un modo o nell’altro adesso sta bene, e ancora viva e cosa più importante ha una figlia. Mi ritrovo nuovamente a invidiare quella ragazza. Per lo meno Edward, sotto questo punto di vista dovrebbe essere contento per lei. Infondo: è questo uno dei motivi che, un secolo fa ha spinto Edward ha lasciarla. Per permetterle: di rifarsi e di vivere una vita da umana, senza rischiare di metterla in pericolo, ma soprattutto per evitare di trasformarla in un mostro. Mentre penso a tutto questo, all’improvviso, vediamo lo sguardo del folletto… perdersi nel vuoto una visione. Quando si riprende sussurra solo:
 “vuole andarsene” tutti sappiamo che si riferisce a Edward. Così seguiamo il folletto, su per le scale. Come una furia Alice, apre la porta della stanza di nostro fratello e esclama:
“niente affatto!”
“tu non andrai, da nessuna parte, Edward!” puntualizzo.
 “già l’ultima volta, non ti sei fatto vedere per cinque anni, ricordi?” interviene il mio orso.
 “se mai, c’è ne andremo tutti quanti!”interviene Jasper.
“io non capisco: perché dobbiamo andarcene, o perché tu devi andartene!” intervengo  e continuo:
“cento anni fa: hai deciso di lasciare Bella. Avevi un buon motivo, anche se  devo ammetterlo… il modo in cui l’hai allontanata da te e da tutti noi: non mi è piaciuto affatto! Lei adesso è una sirena. L’hai rivista. Sta bene! E cosa più importante: a messo su famiglia. Questo è uno dei  motivi, che ti ha spinto a lasciarla! Hai desiderato, per lei  una vita normale,  ed è ciò che ha avuto, più o meno. Hai voluto, che ti dimenticasse: l‘ha fatto! Quindi, perché rovinarci di nuovo? Possiamo: semplicemente starle lontani! Ricordi, un secolo fa hai insistito: affinché, non interferissimo,  nella sua vita! Ci siamo riusciti, per un secolo. Adesso c’è ci ha chiesto lei, di starle lontani. Non credi: che  sia giusto, nei suoi confronti, rispettare la sua scelta?”
“è per questo che voglio andare via!” dice
“bè stai sbagliando!” interviene Charlotte, all’improvviso e continua:
“siete stati voi ad insistere: nel frequentare la riserva, ricordi? Io non volevo metterci più piede. Ma  voi, tu per primo mi hai fatto notare: che non è giusto che io rinunci a ciò che   mi piace…”
“ non è la stessa cosa, Charlotte!” le fa notare, quel testardo di Edward.
“Si, invece! Tu stai rinunciando: all’opportunità di vivere qui, con la tua famiglia per lei. Proprio come io, avevo deciso di non  frequentare la riserva, per quelle tre! ”le fa notare, la piccola Charlotte.
“I motivi, sono diversi…”tenta mio fratello di nuovo, ma Charlotte, lo interrompe nuovamente :
“forse, ma lei ti ha solo chiesto: di starle lontano. Non di andartene, dalla città! Può darsi che col tempo, cambia idea… e si riavvicinerà di nuovo!”
 “Non credo Charlotte! Bella, non vuole avere più niente, a che fare con noi!” interviene Esme in tono triste, mentre entra in camera di mio fratello, seguito da Carlisle quest’ultimo esclama:
“ha le sue ragioni!”
“E secondo voi, questa è una buona scusa, per andarcene? O per rinunciare ai nostri progetti?”chiede di nuovo Charlotte, mentre ci guarda a uno a uno.
-non ha affatto torto Edward!-  faccio notare  mentalmente, a mio fratello.
 
 
 
 
 
Pov. Emmett


Siamo tutti nella camera di Edward, nostro fratello: ha deciso di nuovo, di andare via da Forks, per via: di Bella. Charlotte  cerca di convincere, Edward di non andare, fino a quanto Edward all’improvviso esclama:
“i licantropi: non sono d’accordo con te, Charlotte!!”
“che cosa?”chiede Charlotte.
“Sono fuori Charlotte! Vogliono parlare, con noi! Vogliono cacciarci via…” dice Edward
Immediatamente, scendiamo al pian terreno. Apriamo la porta e usciamo tutti fuori. Ad attenderci, ci sono Jacob Black e il suo… chiamiamolo: “Branco”!
Jacob Black, non ci da nemmeno il tempo di uscire fuori, che va subito al punto:  ci fa notare, che non abbiamo rispettato parte del patto. Di conseguenza, ci chiede di lasciare Forks, e di non farne più ritorno!
Carlisle sta per rispondere. Ma, non fa in tempo. Perché  all’improvviso: dietro i licantropi, così come per magia dal nulla, appare Bella con sua figlia e le sue sorelle e… con  altre cinque bambine.
Bella esclama: “ tutto questo, non è necessario Jacob!”
Il licantropo si volta sorpreso nel vedere Bella. La sirena di nome Eva, si avvicina al capo branco, tiene per mano due bambine, che entrambe si precipitano fra le braccia del lupo. Il capo branco sembra sorpreso, nel vedere Bella e le chiede:
“come avete fatto…”
“ad avvisare Bells?” chiede sarcastica la sirena di nome Rikky, e continua:
“Sei, un idiota, cagnatino mio!”
“Rikky!!” la riprende la sirena: di nome Emma.
 “Che c’è? È vero!” risponde lei in fare egocentrico.
“ Non è il momento!” interviene la sirena: di nome Cleo. Ma Rikky ignora le sorelle, è rivolta al cognato, esclama sarcastica:
“Se volevi evitare: che noi non avvisassimo Bella: avresti dovuto non solo distruggere il cellulare di tua moglie, e tagliare i fili del telefono di casa tua… ma avresti dovuto distruggere anche i  nostri cellulari!” dice mentre indica se stessa e la sorella Cleo, e poi riprende:
“E già che c’eri, dovevi prosciugare l’oceano!” adesso ho capito: perché Charlotte la sopranomina  egocentrica. Le tre sorelle scuotano la testa in segno di esasperazione, mentre il licantropo sorride e Bella… bè lei si limita solo ad alzare gli occhi al cielo. A quanto pare Bella e le altre, sono abituate a scene del genere.
-queste sirene: sono più lunatiche, della nostra Charlotte!- penso e continuo:
-non mi dispiacerebbe frequentarle, se con  Bella riallacciassimo i rapporti! -
 
“ mamma: cosa significa prosciugare, l’oceano?” chiede all’improvviso, la bambina che Rikky, tiene  per mano:
“e una cosa brutta?” chiede preoccupata, la bambina imbraccio a Cleo.
“molto brutta!” risponde Rikky,  in tono grave.
“allora zio Jake, ha fatto bene a non farlo!” interviene la figlia di Bella in tono ovvio e sollevato.
“si è vero!” esclamano. tutte le altre.
“Non preoccupatevi! Non succederà mai!” le rassicura Emma.
“la zia scherzava!” le interviene Bella.


Pov. alice

 
Siamo tutti fuori in giardino, con noi ci sono: i licantropi, Bella  le sue sorelle e altre cinque bambine oltre alla figlia di quella che un tempo, e fino ad oggi considero ancora mia sorella! 
Il capobranco ci ha chiesto di andare via da Forks, e non tornare più, ma Bella dice che non è necessario. Così dopo aver assistito a una discussione: tra Rikky e il capobranco,  più tosto comica; tento di avvicinarmi a Bella. Visto che ha fatto notare a suo cognato,  “ormai sono più che certa, che   il capobranco, non è suo marito. Visto che quest’ultimo ha fra le braccia, la sirena di nome Eva insieme alle sue figlie.”
Mi avvicino a Bella, sono sicura che ha cambiato idea sul frequentarci ma quanto lei capisce le mie intenzione, esclama rivolta a me…
 
Pov. Charlotte


Siamo tutti in giardino, abbiamo ospiti: se così si può definire… certa gente!
Qui davanti a noi ci sono: i tre licantropi che sono stati raggiunti con un apparizione ad effetto speciale, da quelle antipatiche di Emma, Cleo Rikky.
Accompagnate: dalla maleducata Bella Swan, e da una sirena sconosciuta! Ognuna di loro tiene per mano una bambina, apparte la sirena che non conosco che tiene per mano due gemelline! A quanto pare: Bella Swan non è l’unica, ad avere una figlia.
Devo ammetterlo, anche se non ho mai sopportato: Emma, Cleo e Rikky mi spiace tanto il modo in cui, un secolo fa abbiamo rotto il nostro rapporto!
Appena sono apparse Rikky: ha dato spettacolo delle sue doti di: egocentrismo! Dimostrandomi che: dopo un secolo, non è cambiata.
Credo che la mia famiglia, non dimenticherà mai la scena a cui abbiamo assistito poco fa. Quasi tutti i miei fratelli in particolar modo Emmett: faticavano ad trattenere le risate.
Devo ammetterlo: è stato molto comico, quando Rikky ha suggerito al capobranco in tono sarcastico di: “prosciugare l’oceano!”.
Mentre penso a tutto questo, vedo Alice avvicinarsi a Bella, quest’ultima non appena si accorge e capisce le intenzioni, del  folletto esclama:
“perché ho detto: che non è necessario che lasciate Forks, non significa che ho cambiato idea!” mia sorella si ferma di colpo delusa, dalla sua affermazione. Tutti quanti guardano Bella. Questo è troppo, penso.  Furiosa: soppasso tutta la mia famiglia, è non appena arrivo davanti, a quella maleducata che non è altro chiedo:
 “non ti pare, che stai esagerando?” e continuo:
“loro vogliono soltanto: chiederti scusa, per ciò che è successo un secolo fa!”
“ Non è affar tuo, Charlotte!” interviene Emma.
“Si invece! Visto che faccio parte: di questa famiglia!” dichiaro.
“Charlotte, tesoro lascia stare!” inizia mamma.
“NO, che non lascio stare! E’ da quindici giorni, che cercate in tutti modi di riavvicinarla: non credi che per educazione, dovresti almeno ascoltare ciò che hanno da dirti?” chiedo  a Bella.
“ Sai Charlotte, tu sei l’ultima persona qui presente: che può permettersi di dare consigli! Comunque se nostra sorella reagisce così: ha i suoi buoni motivi!” interviene  furiosa Rikky, indicando la mia famiglia.
 “ Edward ha già dato le sue spiegazione! Che bisogno c’è: di comportarsi in questo modo! Che centrano Alice e gli altri in tutto questo? Il problema è fra te e Edward, non  fra te e tutti loro”le faccio notare sempre a voce alta.
Bella sta per rispondermi, ma non fa in tempo, perché: all’improvviso sua  figlia si allontana dalla madre, si posizione di fronte a me. Stende il braccino con il palmo della sua mano verso il cielo, e da vita: a una piccola tromba d’aria, che mi  travolge e mi allontana da sua madre. Tutti sorpresi, sgranano gli occhi, compresa Bella, che in tono severo si rivolge a sua figlia:
“ Sophie, quante volte ti ho detto: di non usare i tuoi poteri, in questo modo!”
“ma mamma, lei ti urlava contro! E poi… anche lei è una sirena” si difenda la bambina.
“questo non è un buon motivo: per usare i tuoi poteri in questo modo!” le fa notare Bella, mentre viene verso di me e  prima ancora, che la mia famiglia possa fare qualcosa.
Bè almeno: adesso sta dimostrando, di avere ancora, un po’ di buone maniere. Infine Bella mi raggiunge, mi  porge la mano, mi aiuta ad alzarmi; infine in tono dispiaciuto esclama:
“mi dispiace molto, Charlotte! Ti sei fatta male?”
“no sto bene grazie!” le rispondo, e accetto  la sua mano. Bella  infine,  esclama rivolta alla piccola Sophie:
“Sophie, chiedi scusa!”
“Non c’è bisogno, e solo una bambina…” le faccio notare,
“una bambina, che deve capire: che non deve usare i suoi poteri, in questo modo! Avanti Sophie, chiedi scusa !”  dice Bella.
La bambina ci  raggiunge, e infine esclama:
“mi dispiace tanto,  Charlotte non lo faccio più!” le sorrido, infine rassicuro la piccola:
“non preoccuparti, non fa niente!”
 

Pov. Esme


Siamo tutti fuori in giardino.  Con noi ci sono i licantropi, con Bella le sue sorelle e sei splendide bambine. A quanto ho capito: se Bella è qui, e solo perché il capobranco vuole mandarci via; ma Bella non è d’accordo con lui. infine dopo un piccolo diverbio fra mia figlia Charlotte, e la piccola Sophie la bambina di Bella: che si è risolto con l’intervento severo di quest’ultima, nei confronti della piccola propongo:
“Bella!” e continuo:
“che ne dici se: entrate tutti in casa, e parliamo con calma!”
“non mi pare il caso!” interviene, il capobranco dei licantropi.
“Jacob!” lo riprende sua moglie, e continua in direzione del marito:
“la decisione, aspetta solo a Bella!”
Pov. Carlisle
Siamo tutti fuori, nel nostro giardino. Mia moglie Esme dopo un piccolo incidente fra Charlotte, e la bambina di Bella che si è risolto nei migliori dei modi propone: a quest’ultima e alle sue sorelle di entrare in casa, in modo di poter parlare più tranquillamente.
“Grazie Esme… ma no!” declina gentilmente l’invito Bella, e continua rivolta al cognato:
 “A momenti, andiamo via. Sono qui solo perché: Eva mi ha avvisato su cosa Jacob aveva in mente di fare!” e continua in direzione del licantropo:
“Non  ti avevo chiesto: di non prendere, provvedimenti finché non sarei tornata?”chiede Bella.
“Si ma visto che: tardavi a tornare…” inizia l’altro licantropo, ma Bella lo interrompe seccata e chiede:
“avete avuto, la brillante idea: di interferire?”
“Almeno così saresti tornata!”si difende il cognato
“sarei tornata ugualmente!”replica Bella.
“perché dove sei stata?” chiede Alice
 
 
Pov. Jasper


Bella a appena declinato: l’invito di Esme di entrare in casa. Ci ha spiegato il motivo per cui è qui. Ha appena finito di discutere, con il licantropo. Secondo l’ex migliore amica del mio folletto: i lupi non dovevano interferire. Difatti per quello che ho capito: il capobranco ci ha chiesto di lasciare Forks, e di non farne più ritorno, perché Bella negli ultimi due giorni non è stata in città. A quanto pare a causa nostra. Quando Bella e il licantropo terminano la discussione, la mia Alice chiede a Bella:
“perché, dove sei stata?”
“A Mako, con: Sophie, Emma e Luise!”risponde lei mentre indica Emma e la bambina, e poi continua rivolta alla mia famiglia:
“ L’altro ieri mi avete colta di sorpresa. Non mi aspettavo, una vostra visita! E devo ammetterlo: se la mia piccola Sophie, non ci avrebbe interrotti molto probabile,  forse… sarebbe tornato tutto come prima! per questo sono andata via… avevo bisogno di stare un po’ sola per riflettere sul da farsi…”
“ecco perché: loro se ne devono andare!” interviene nuovamente il licantropo, mentre ci indica.
“Nessuno, deve andarsene Jacob! Non è giusto, sono qui solo per chiarire nient’altro!” dichiara Bella.
“Bella non c’è niente: da chiarire. Ormai tutto è chiaro hai una famiglia e non vuoi avere niente a che fare con noi e con me…”interviene Edward.
“hai detto bene: non voglio avere niente a che fare con voi; in particolar modo con te! Ma non per Sophie, ma perché un secolo fa  senza rendervene conto mi avete delusa… tutti quanti!” ci fa notare lei, e poi continua mentre punta il suo sguardo su tutti noi in particolar modo su mio fratello Edward:
 “Tu mi hai mentito. Per proteggermi, da un pericolo che non esisteva! E voi? Siete spariti dalla mia vita, senza una motivazione valida…”si interrompe un attimo e poi continua in direzione del folletto:
“tu, Alice per prima!”
“ma… io Bella”inizia il folletto, in tono triste:
“No, Alice dicevi che per te ero e sono ancora tua sorella,  dicevi che mi consideravi e mi consideri ancora tua amica: ma un secolo fa  sei partita senza degnarmi di un saluto!”le fa notare Bella nel suo tono e nel suo  stato d’animo sento molta delusione nei nostri confronti.
“ e voi?” chiede in direzione di Esme e  di Carlisle e continua ancora:
“dicevate sempre che per voi ero come una figlia. Eppure non ci avete pensato più di una volta, a partire senza degnarmi di un saluto!”.  
Se Bella è venuta qui: per farci sentire in colpa e per farci vergognare  per ciò che è accaduto un secolo fa, devo ammetterlo: ci sta riuscendo. 
Visto che gli stati d’animo: che sento di tutti i componenti della mia famiglia, è proprio questo il senso di colpa. Infine decido di intervenire, infondo la responsabilità di  tutta questa situazione è solo mia:
“Bella…” e continuo:
“è tutta colpa mia!”
“No, che non lo è!”  Mi fa notare convinta, e continua in direzione di Edward: “Dopotutto Jasper, non sei stato tu a mentirmi  e a lasciarmi.. per cosa poi? Per proteggermi? Bè, non ha funzionato affatto!”
 “che cosa vuoi dire?” chiede Edward
“dopo la tua partenza… dopo la vostra partenza: ho passato un periodo di depressione! Charlie, era preoccupato. Non potevo dargli torto, visto che: non mangiavo, non dormivo, non uscivo se non per andare a scuola! Infine Charlie, riuscì a convincermi  di lasciare Forks! Seguì il suo consiglio, andai  a vivere con Renèe e Phil.  Quest’ultimi, da poco tempo, dalla Florida si erano trasferiti in Irlanda! Devo ammetterlo: non è stata una brutta idea. È lì che in una notte di luna piena, diventai una sirena! Dopo la mia trasformazione: iniziai a stare meglio, mi ripresi alla svelta. Finalmente: avevo trovato un modo che mi distraeva, che non mi faceva pensare a voi, un modo che non mi faceva pensare a te: nuotare!  Passavo molto più tempo: in spiaggia che a casa!  Poi però con Renèe ci trasferimmo  in Australia: a Gold Coast. Qui conobbi le mie amiche, o se preferite le mie sorelle. Legai in fretta con loro, presto scoprii che loro erano come me. Poi conobbi Will, lui scoprii subito il mio segreto, ci innamorammo. Subito dopo il diploma, decisi di tornare qui a Forks; con me portai le mie amiche i loro rispettivi fidanzati e il mio Will!” Bella, fa una pausa e poi riprende:
“li portai a La Push, alla riserva: volevo presentarli, al mio migliore amico! Qui scoprii il segreto dei licantropi!”
“ e noi licantropi:scoprimmo il vostro! Presentai Eva a Bella e le altre! E poi…” interviene Jacob
“fino a quanto un giorno, non incontrai Lourent!” riprende Bella
“che cosa?” domanda Edward teso.
“Già, per fortuna il branco era nei dintorni. Lo eliminarono subito! Comunque infine la sua visita fu utile al branco. Victoria voleva vendicarsi, di te uccidendo me!  Scoprimmo: che la pazza, aveva dato origine, a un esercito di neonati. noi ci unimmo ai licantropi, e insieme a loro e con i nostri poteri da sirene, riuscimmo ad eliminare sia Victoria che il suo esercito! Dopo due anni: sposai Will e dopo altre due anni nacque Sophie”
 “Bella ci dispiace…”inizia Carlisle, ma viene subito interrotto da Edward:
“all’epoca credevo: che fosse una buona idea, andarmene ma adesso…”
“adesso, niente Edward! Un secolo fa mi hai mentito, e hai preso la tua decisione! Mi avete tutti quanti: ignorata per un secolo, e adesso? Adesso, sono io che vi voglio fuori dalla mia vita! Siete riusciti ad ignorami per un secolo, potete farlo per sempre!”
“Cosa? perché?” chiede la mai Alice, in tono triste:
“Perché lo voglio io!”esclama Bella. Alice sta per ribattere, ma Bella non le da il tempo:
“perché è meglio, così Alice! Potrei anche perdonarvi, ma: chi mi assicura  che fra due settimana, o fra un mese, o fra un anno, Edward non decida nuovamente che tutti voi siete pericolosi, per me! Non posso permettermi, di cadere nuovamente in depressione! Ho una figlia adesso. Devo occuparmi, di lei. E non posso permettermi distrazione o illusioni, da parte vostra. Inoltre, anche se Will non c’è più, amo e amerò per sempre lui!” nessuno di noi ribatte, così Bella riprende:
“Forse: se saresti tornato, dopo qualche mese… forse non saremmo in questa situazione! Ma devo ammetterlo: avevi ragione. Non sono la persona giusta per te… e tu non sei la persona giusta per me! Quindi vi chiedo: non di andarvene da Forks, perché non è giusto che voi rinunciate ai vostri programmi! Proprio come non è giusto, che noi rinunciamo ai nostri. Ma vi chiedo di stare: lontani da me ignoratemi, dopo tutto ci siete riusciti per un secolo! Potete farlo per sempre!”
“se è quello che vuoi Bella, rispettiamo la tua decisione!” esclama Esme, in tono triste e rassegnato, mentre con Carlisle si avvicinano a Bella. Questa volta l’ex fidanzata di Edward: non si allontana, ma ricambia l’abbraccio di Esme e Carlisle. Ad essere sincero: ricambia l’abbraccio di tutti, per fino di Edward che le sussurra:
“hai la nostra, parola! Non tenteremo, più di avvicinarti…”
“a meno che: non sia tu a volerlo!” le fa presente Emmett.
“mi di spiace tanto Bella, per non esserti stata amica!” esclama Rosalie mentre l’abbraccia a sua volta.
“mi mancherai, tanto sorellina! Anche se hai deciso così, sarai per sempre mia sorella!” esclama Alice, mentre anche  lei, in tono rassegnato:  avvolge Bella in un abbraccio.
 
“è tutta colpa mia!” le dico
“no, che non lo è Jazz! Non colpevolizzarti, non è colpa tua…” dichiara bella, ma la interrompo di nuovo convinto:
 
“si invece, se non fosse stato per me…” adesso è Bella, che mi interrompe e mi fa notare:
 
“non avrei mai conosciuto Will, non avrei la mia Sophie, non avrei conosciuto le mie sorelle, e cosa più importante: non sarei mai diventata una sirena!”
“quindi, non sentirti in colpa!” dice e abbraccia anche me.
  Per ultima abbraccia perfino,  Charlotte e esclama:
“mi spiace molto, per quello che ha fatto, Sophie! Spero che risolverai i tuoi problemi con le mie sorelle! Sarebbe bello, conoscerti meglio!”
“lo spero anch’io” esclama mia sorella, e poi continua in direzione di Emma Rikky e Cleo:
“Mi spiace molto: per ciò che è successo, tra di noi un secolo fa!” infine in particolar modo, si rivolge a Cleo:
“Scusami Cleo per: aver tentato di toglierti i poteri! Ma fra la mie gelosia nei tuoi confronti, e nei confronti di Lewis, e fra l’influsso della luna piena: non riuscivo a controllarmi! So che non vi fiderete mai di me, per ciò che ho fatto, ma spero che un giorno saremo amiche!”
“un giorno forse…”interviene Rikky.
“ma non oggi!” esclama Emma.
“Specialmente non dopo esserti ritorta contro di noi, dopo l’aiuto che ti abbiamo dato, all’inizio della tua trasformazione: puoi scordartelo.”esclama Cleo
“almeno per il momento!”interviene Rikky
“no, può scordarselo per sempre! Anche se hai dimostrato che sei cambiata… io non mi fido di te!”dichiara Cleo e continua:
“ e come Bella: ha promesso a suo marito di proteggere sempre Sophie, anch’io ho promesso a Lewis, di proteggere la nostra Amanda. Quindi mi dispiace, ma io personalmente: non voglio avere niente a che fare con te! Ne ora, ne in futuro.”
“si ti capisco! Comunque sappiate: che non vi darò alcun fastidio! Potete stare tranquille, non ho alcuna intenzione di scatenare litigi: fra la mia famiglia e la vostra!”
Dopo quest’ultima affermazione, Charlotte rientra in casa. Subito dopo: Bella e le sue sorelle così come sono apparse: scompaiono nel nulla, portandosi dietro i tre licantropi. Dopo di che: anche noi rientriamo in casa.
 
 
+++++
 
Molto probabilmente: molte avrebbero preferito che Bella e Edward tornassero insieme! Ma non sono riuscita, a trovare un finale diverso per questa ff; soprattutto dopo i motivi che Bella ha spiegato a Edward! Per cui: spero che il finale, non vi abbia deluso.
 
Ringrazio chi ha recensito, chi ha inserito la storia fra le seguite, chi ha inserito la storia fra le ricordate e chi fra le preferite. Ringrazio anche a chi ha solo letto.
 
Spero che l’ultimo capitolo vi piaccia!
A presto spero, Melody Potter! 

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