Torn~

di Kyoro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Follia ***
Capitolo 2: *** Fuga ***
Capitolo 3: *** Jeju ***
Capitolo 4: *** Princess?? ***
Capitolo 5: *** Gelosia ***
Capitolo 6: *** Who are you? ***
Capitolo 7: *** Ordini e Obblighi ***



Capitolo 1
*** Follia ***


Salve!:D Vi siete appena avventurati in un viaggio senza ritorno uhuhasdg xD Si, ok.. a parte gli scherzi, spero vi piaccia il primo capitolo di quella che sarà una long fic~~
Per qualsiasi cosa chiedete..ehmm.e poooi..non so più che scrivere >.<  Vabbè..Grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno ( perché lo farete, vero, vero? T.T xD) questo capitolo *w* Chu~~

Ps: Si, mi ci sono impegnata(?) a colorare le parole sopra(e anche qui se è per questo xD) u.u lol

Scusate eventuali errori :)




Faticavo a respirare, mentre mio fratello parlava con la nostra nuova padrona di casa. Nonostante il condizionatore al massimo, l'aria era leggera, secca e vuota. Immaginai che fosse come soffrire d'asma, questa lotta costante per una boccata d'aria, la sensazione di non riuscire mai a riempire i polmoni. Guardai torva Kibum. Con tutte le mete possibili, aveva scelto di traslocare in una caotica metropoli. Ho capito, mi voleva reprimere.

Seguimmo l'andatura dondolante della signora Kwon oltre la porta di servizio della casa, e all'istante ci rituffammo nel caos più totale. Mi irritava, risucchiava tutta l'umidità dal corpo come un grosso aspirapolvere e mi faceva sentire debole. Eravamo a Busan da sole poche ore e dovevo già fare i conti con questi alti palazzi che mi opprimevono.
Le chiavi tintinnavano nella mano della signora Kwon. - L'affitto si paga in anticipo-
Lasciai che Kibum la rassicurasse ed entrai in casa.
Osservai il salottino spoglio e triste, sentì la puzza leggera di polvere. Se è possibile, il morale mi scese ancora più giù.
-Non male- annunciò Kibum sorridente.
Lo guardai - Si, certo-
-Bè, è una sistemazione temporanea.- Fece spallucce, - E di certo la colpa non è mia.-
Irrigidì i muscoli del volto e strinsi forte i pugni - E quindi sarebbe mia?!-
Scosse la testa con uno sorriso, poi si avvicinò posandomi le mani sulle spalle.
Abbassò la testa alla mia altezza - Ci riuscirai a diplomarti questa volta?- Kibum aveva smesso da tempo di preoccuparsi del mio andamento scolastico, ma adesso era diverso. Dovevo andare bene.
- Chi può dirlo?- risposi scrollando le spalle.
A quanto pareva, in qualsiasi scuola andassi, risultavo antipatica ai compagni, prima ancora che dicessi o facessi alcunché. Avevo come la sensazione che in me ci fosse qualcosa di sbagliato e che tutti lo sapessero. Mi sforzavo di andare d'accordo con gli altri, ma riuscivo a sopportare le provocazioni solo fino ad un certo punto, poi iniziavo a reagire. Presidi e professori non ci pensavano due volte ad espellermi, probabilmente perché nutrivano nei miei confronti gli stessi sentimenti dei ragazzi.
Ero un corpo estraneo, punto e basta.
- Tanto per avvisarti: la sto prendendo sul serio-, fece Kibum. -Ho deciso che ti diplomerai quest'anno e in questa scuola-.
-Fantastico-, sospirai appoggiandomi ad una parete ingiallita.
 

-Kim Lyn, presentati alla classe-annunciò la professoressa Chung.
Tanto bastava a bloccarmi lo stomaco. Era la terza ora, e per la terza volta mi toccava ripetere la stessa scena.
Mi alzai scostando la sedia dal banco giusto il necessario per fare un leggero inchino e mi rimisi a sedere infastidita da quei trenta paia di occhi che mi scrutavano.
In particolare quelli di Lee Taemin. Da quanto avevo capito, era qui da una settimana e di conseguenza era l'unico alunno arrivato dopo di me. Ogni volta che mi capitava di guardarlo, lo trovavo a fissarmi sfrontatamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Era stranamente taciturno e infatti non lo avevo ancora sentito parlare, nonostante frequentassimo ben quattro corsi in comune *. Aveva gli occhi nocciola e i capelli evidentemente tinti di un castano chiaro, che portava lunghi più o meno fino alle spalle. Molto spesso raccolti in una coda o quant'altro.
Era davvero bello, ma non riuscivo a trovarlo attraente perché mi straniva troppo.

- Signorina Kim! Signorina Kim! Mi spiace disturbare i suoi viaggi mentali, ma che ne dice di provare a stare attenta alla lezione? -. La Chung mi rivolse un sorriso acido, per poi continuare. -Ho saputo delle sue varie espulsioni.. i suoi genitori dovranno essere così affranti. Provi a studiare, non è così difficile. A meno che non sia una decerebrata. Lei lo è signorina? In questo caso dovrebbe cambiare corsi..opp.. -. continuava a parlare con addosso quel sorrisino sfrontato. Parlare dei miei genitori? Mi dava ai nervi.
Il sangue cominciò a pulsare prepotente nelle vene. Cercai di respirare profondamente con il naso per mantenere la calma, ma l'unico risultato fu una fitta tremenda allo stomaco. In bocca si insinuò un sapore strano: era sangue, perché mi ero morsa troppo forte il labbro interno.
- Vorrei, vorrei..che stesse zitta, che mi lasciasse in pace!- continuavo a ripetere nella mia mente senza sosta. Nel giro di pochi secondi, la sua espressione si rilassò e il suo sguardo diviene vitreo.
- Che stavo dicendo?-, si chiese con fare smarrito,-Dove eravamo arrivati?- per un attimo apparve perplessa, ma poi riprese subito la lezione.
Non sapevo cosa fosse ciò che facevo e mi sforzavo di non pensarci per non nominarlo. Recentemente avevo scoperto che se fissavo qualcuno con sufficiente intensità, ero in grado di convincerlo a fare ciò che volevo.
Mi sembrava fantastico, ma cercavo di farlo il meno possibile. In parte perché mi sentivo una pazza a credere fosse possibile una cosa del genere, nonostante funzionasse tutte le volte. Ma soprattutto perché non mi piaceva: mi faceva sentire manipolatrice e sleale.

Quando la campanella finalmente suonò, sgaiattolai veloce fuori dalla classe e giunta al mio armadietto iniziai a cambiare i libri. Poi, senza neanche bisogno di guardare, mi resi conto che dietro di me c'era Taemin. Sbirciai dietro di me e nello stesso instante, fece un cenno con la testa ricambiando il mio sguardo.
Avevo sopportato il suo comportamento per una settimana intera, ora però non ne potevo più.
- Ehi!- gli feci chiudendo l'armadietto di botto. Attraversai il corridoio, dritta verso di lui. -Perché mi fissi?-
-Perché mi stai di fronte- rispose tranquillamente Taemin con un sorriso.
-Tu mi fissi, sempre-, insistei. -E' strano. Sei strano-.

-Tutti lo fanno- fece spallucce.
-Non mi hai risposto. Tu, perché lo fai?- domandai di nuovo.
- Se ti da fastidio, posso anche smetterla- rispose cominciando a camminare.
- Non ho detto questo. Voglio solo sapere il perché!- quasi urlai.
- Quindi vuoi che ti guardi?-sogghignò divertito.
Sospirai pesantemente afferrandolo per un braccio, puntando i miei occhi nei suoi. Si, lo stavo per fare di nuovo.-Dimmi il perché!- pensai con fermezza.
Taemin posò un mano sul mio fianco, e con uno strattone fece attutire in nostri corpi. Accosto il viso al mio, come intento nel baciarmi. Vidi i suoi occhi sciogliersi nei miei e il cuore mi arrivò in gola. Stava veramente per farlo? Ma più importante l'avrei lasciato fare?

Deviò leggermente direzione - Con me il tuo trucchetto non funziona.- mi soffiò nell'orecchio facendomi rabbrividire.
Lo allontanai immediatamente, sorpresa - M-ma di c-che parli?! Quale trucchetto?!-
Che mi avesse scoperto? No, impossibile. A stento io, sapevo ciò che potevo o che credevo di saper fare.
Mi guardò in cagnesco -Quindi, la Principessa è anche bugiarda..-
Principessa? Rimasi a bocca aperta non sapendo cosa dire, pensando che sul serio quel ragazzo fosse strano forte.
- Non mi sono mai ritenuta una persona strana..anzi.- affermò come se mi avesse appena letto nella mente. - Oh shit, non mi dire che questo legge nel pensiero- pensai.
- Eh già .- concluse.
- No, impossibile! Sto impazzendo!- mi avviai verso il cortile a grandi falcate, bisognosa di aria fresca. Ma Taemin mi afferrò per il polso dirigendosi dalla parte opposta.
- Laciami! Ho detto lasciami!- cercai di divincolarmi, ma senza successo. Per essere così esile, aveva una stretta abbastanza forte.

-Zitta o ti troveranno stavolta!- mi urlò contro.
- Ma chi? Ma che cavolo stai dicendo!- Impuntai i piedi al pavimento, per poi sedermici completamente; impedendogli di trasportarmi oltre.

Taemin ancora con la mano stretta sul mio polso, sbuffò spostando in aria di poco la sua frangia - Mi avevano detto che eri testarda.-, alzò gli occhi al cielo, -Bene, faremo a modo mio allora.- sorrise divertito, e subito mi pentii del mio gesto.
Si piegò su di me, passando un braccio dietro la mia schiena e con l'altro afferrò le gambe tirandomi su di peso. Mi trovai il suo viso a poca distanza dal mio per la seconda volta in poco tempo, potevo sentire il suo respiro caldo invadermi il volto. Il cuore prese a battere più forte e sentii le guance bruciare. Scossi la testa, cercando di acquistare un po' di lucidità. Ma Taemin si avvicinò ancora di più, giuro, adesso erano pochi millimetri a dividere le sue labbra carnose dalle mie, quasi invisibili per quanto erano sottili. Chiusi gli occhi e..
- Mai pensato di metterti a dieta?- ridacchiò iniziando a camminare veloce, con me ancora in braccio.
A quel punto spalancai gli occhi, ritirando tutte le cose positive che avevo cominciato a pensare su di lui-EHI! Ma che caz..Allora o mi metti giù o..ecco..altrimenti io..-
-Cosa? Mi obbligherai? Te lo già detto, su di me non funziona!-

Rimasi spiazzata. Forse questa mia capacità era reale, e Taemin se n'era accorto e quindi su di lui non funzionava. Come se non bastasse mi aveva dato la sensazione che potesse leggermi nella mente. Ma tutto questo era un ragionamento assurdo. Non ci capivo più nulla. Forse stavo sognando. Si, un incubo.
Alla fine arrivammo di fronte ad una porta. Taemin l'aprì con un po' di difficoltà, dato che gli limitavo certi movimenti. Ma non mi azzardai a muovere un muscolo per aiutarlo. Finalmente ci riuscì, fiondandosi all'interno di essa. Dopodichè mi lasciò cadere per terra con un tonfo e chiuse a chiave .
- Ahi , ahia- mormorai massaggiandomi il sedere. Mi alzai guardandomi intorno.
-Wow, il ripostiglio. Di classe il ragazzo- pensai disgustata.
-Tks..- Taemin si girò appena per guardarmi storto. Eccola, ancora quell'impressione.

- Senti..non ho intenzione di farti nulla di ciò che pensi. Dobbiamo solo aspettare un po' che se ne vadano.-, disse poggiandosi a braccia conserte ad uno scaffale pieno di cianfrusaglie vecchie, -Ah.. e poi..non sei affatto il mio tipo. Quindi tranquilla-.sorrise beffardo.
- Io gli spacco la testa- pensai portandomi le mani sulle tempie, massaggiandole. Feci un profondo respiro
-Da quanto ho capito mi stai proteggendo da qualcosa, giusto?-
Si limitò ad annuire. - Bene..ti stai divertendo?-

Mi guardò stralunato -E' il mio lav..-
-Non me ne frega un accidenti! Non ho intenzione di mandare avanti questo teatrino! Esigo delle spiegazioni, o me ne vado!-
Mi fissò per un minuto interminabile, nel quale cercai di mantenere uno sguardo rigido e severo.
Alla fine Taemin sospirò - Non è compito mio..-
-Bene!- Raggiunsi la porta cercando di aprirla, quando Taemin ci si parò davanti.
-Faresti meglio a spostarti..- lo avvisai con tono piatto. Ma lui non osò muoversi. -Spost..- cercai di urlare, ma mi tappò la bocca con una mano.
-Shh!-mi intimò. 
Stavo per mordergli la mano e liberarmi, quando sentì delle voce aldilà della porta.

-L'hai trovata?- era una voce femminile e stridula.
-No, ne ho perso le tracce. Quel moccioso del trovatore deve averla portata già via!- r
ispose un'altra maschile e rude.
-Dannazione Bang! Sei proprio un coglione! Come hai fatto a perderla?!-insistette la prima voce.
- Donna, sarà meglio che tu taccia! -
- Come osi?Sono un tuo superiore! Porta rispetto!-
- Si, certo! Una donna? Una donna mio superiore? Ma per favore!-
- Ehi, ehi..ragazzi calmatevi. Che cosa sono tutte queste urla? L'abbiamo persa, ma la ritroveremo molto presto-
si introdusse una terza voce. Era soffice e sensuale.
- Si, Jonghyun!- dissero all'unisono le altre due. E poi scomparvero.



*Ho deciso che il sistema scolastico sarà come quello americano.
*Le parole in corsivo sono i pensieri oppure frasi importanti per il continuo della storia.

 

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Capitolo 2
*** Fuga ***


Taemin rilasciò lentamente la presa su di me, allontanandosi.
Riuscii a respirare di nuovo normalmente. E non solo perchè mi stava letteralmente soffocando con la sua mano, ma anche perché la sua vicinanza mi rendeva nervosa al punto di non inspirare regolarmente.
- Sono andati – disse portandosi una mano sulla fronte sospirando rumorosamente.
-Chi sono?- domandai furiosa tra i denti, dopo aver acquistato un po' di lucidità.
Non fiatò. Aprì la porta, uscendo, e ignorando del tutto la mia domanda.
-Dobbiamo andare via di qui- disse infine.
Mi affrettai a seguirlo, mentre camminava a passo veloce lungo i corridoi della scuola.
-Senti, io ho sul serio bis..-
- Ce la fai ad andare a casa, prendere il minimo indispensabile e tornare qui entro un'ora?Anzi no, ti veng..- 
-Cosa?!- lo interruppi.
-Hai capito.- ,mi fulminò prontamente con lo sguardo, -Quelli sono tipi che ritornano. Non sei più al sicuro in questo luogo. E' ora che tu conosca la tua vera casa.- ,mi guardò con un velo di tristezza nei suoi occhi, - Mi dispiace. Avevamo deciso di aspettare un'età più consona. Ma visto che stai già usando la “persuasione”, credo sia opportuno che torni nel nostro insediamento. Stai sviluppando in fretta-.
-Che? Sei fuori di testa- Tremavo per lo shock e la paura, e non sapevo cosa pensare.
Non avrei dovuto dargli retta, me ne sarei dovuta andare a casa e basta.

Taemin sospirò nuovamente. -D'accordo. Pensaci bene, Lyn- era passato ad argomentare la sua tesi, come se fosse realmente sostenibile.
- Non ti sei mai realmente integrata da nessuna parte. Sei iraconda. Sei molto intelligente, ma hai anche una soglia dell'attenzione molto bassa. In compenso però, le tue capacità fisiche sono straordinarie: sei veloce, forte e resistente. Ti piacciono gli spazi aperti e sconfinati. I tuoi genitori, per quanto li amassi, li hai sempre sentiti come qualcosa lontano da te. Hai questa strana capacità..la persuasione-.
-Ma di che si tratta?- , chiesi piano, perché a quel punto mi risultava difficile anche solo articolare le parole.
Arrendendomi, smisi del tutto di pensare che non sapevo di cosa stessimo parlando.

-Il termine tecnico sarebbe piscocinesi. E' una forma di controllo mentale.-
Trovavo inquietante sentirlo parlare di una cosa simile, con quel tono tranquillo.
-Come fai a saperlo?-,gli chiesi, -Come fai a sapere che ho questo potere? Come hai fatto solo a capire che lo stavo usando? E perché me ne dovrei andare da qui?-
-Esperienza. Sono un trovatore, è il mio lavoro.-,rispose piatto- Ora però dobbiamo andare. Ti spiegherò durante il viaggio-.
Mi afferrò di nuovo per il polso, trascinandomi. - Aspetta! Io non vado da nessuna parte!-
-Lyn, per favore..-
-Non mi puoi costringere!- detto questo, mi divincolai e cominciai a correre spedita verso casa.
Si, una cosa effettivamente era vera, ero veloce. Molto.

-Lyn!!Non puoi scappare da me!-

 

 

Mi buttai a peso morto sul letto, rimuginando sulle parole di Taemin:la persuasione e il fatto che mi voleva portare via.
Via, da questa città che odiavo. Ma per portarmi dove e da chi? Era assurdo. Eppure c'era verità nelle sue parole. Ogni singola parola, era vera.

Caddi in preda all'inquietudine e al disagio.

Mi alzai da tavola senza aver finito di cenare, procurandomi occhiatacce e commentini stizziti da parte di Kibum; ma non gli diedi tanto peso e me ne ritornai in camera mia. Mi misi a sbirciare da dietro le tende; sicura di vedere Taemin appostato da qualche parte, ma niente. Ogni volta che tornavo a cercarlo e non lo trovavo, il cuore mi faceva un po' più male.
Mi girai e rigirai nel letto per tutta la notte. Verso le cinque del mattino avevo ormai rinunciato a dormire. Guardai di nuovo verso la finestra e stavolta vidi un'ombra.
In fretta e furia, scavalcai il davanzale e uscii sulla tettoia. Cercai di aggrapparmi ad un ramo di un albero, per poi saltare giù.
Taemin si era dimenticato di dire quanto fossi istintiva.
La strada era completamente deserta. Strinsi le braccia intorno al corpo, non curante di andare in giro in pigiama.
 Udii dei passi dietro di me. Ma a giudicare dal brivido di inquietudine che mi corse lungo la schiena, ero certa che non fosse Taemin.
Mi voltai, lentamente.


Dietro di me a pochi metri di distanza c'era una ragazza. Nella luce soffusa dei lampioni sembrava stupenda. Poco dopo mi accorsi che non era sola: alle sue spalle un ragazzo biondo, alquanto robusto e alto, cominciò a fissarmi in cagnesco.

-Kim Lyn, penso che tu debba venire con noi- mi sorrise maligna. Riconobbi la voce stridula, e a quel punto capii che ero nei guai.
-Apprezzo davvero l'invito, ma devo proprio andare, mio fratello mi starà cercando- risposi dandogli le spalle e cominciando a camminare.
Ma non feci nemmeno due passi, che il cammino mi fu bloccato da un terzo individuo.
Era basso, ma muscoloso e imponente. I capelli scuri, velati da un strato di cera, erano tirati in alto; lasciandogli la fronte scoperta. Gli occhi sottili non sembravano incutere terrore, anzi erano rassicuranti e seducenti. E le labbra per quanto sottili, erano ben delineate e rosate. Accortosi che lo stavo studiando, mi sorrise sghembo.
-Salve, principessa- mi soffiò ad un palmo dal viso.
-Dai Jong! Ci pensiamo noi a lei. Non rovinarci la festa!- si lamentò l'orango tango biondo.
Mi scrutò ancora per qualche secondo – Non la danneggiate-, disse deciso, con gli occhi sbarrati e febbrili.- Non possiamo farle del male-.
Neanche finì la frase, che me lo trovai dietro le spalle. Mi afferrò il braccio e lo strinse con forza. Tanto da farmi piegare con le ginocchia sul terreno. Cercai di assestargli una gomitata nello stomaco, ma lo schivò con prontezza. Nel frattempo la ragazza osservava la scena divertita.
Il tipo mi prese per la vita, issandomi sulla sua spalla. Urlai e scalciai più forte che potevo. Riuscii a stancarlo, perchè mi lasciò cadere per terra. Tentai di rialzarmi, ma il ragazzo cominciò a tirarmi precisi calci all'altezza della milza. Tutto era diventato improvvisamente bianco e il sangue si faceva largo nella bocca.
Quando il ragazzo, che avevo capito chiamassero Jong, raggiunse l'omaccione biondo e gli conficco un pugno in pieno stomaco – Ho detto di non farle male- sibilò tra i denti.
Questo si contorse a terra dal dolore, tossendo ogni tanto.
Jong fece un gesto con il capo alla ragazza, che immediatamente mi affiancò, sollevandomi da terra. Pensai di urlare di nuovo, ma cambiai idea alle sue parole.
-Se emetti un solo suono, ti renderò tutto ancora più difficile- mi minacciò ,- Forse non mi è permesso toccarti, ma possi farti desiderare di essere morta-
Non riuscivo a respirare. In quel momento avrei voluto che Taemin mi portasse via, che mi salvasse.
-Dai, caricala in macchina. E tu, alzati!- ordinò Jong. Quindi era lui il capo...

Cercai di divincolarmi con tutte le mie forze. - Smettila! Tanto, in un modo o nell'altro, ti porteremo via!-
-Non credo proprio!- urlò Taemin. La sua voce fu come un'ondata di aria fresca e pura che pervase tutto il mio corpo.
-Maledizione!- imprecò la ragazza,- E' tutta colpa tua! Hai solo perso tempo!- rimproverò al biondo, che le rivolse uno sguardo di ghiaccio, ma non fiatò; forse ancora troppo spossato per il colpo subito prima.
Jong sorrise. - Odio fare a botte con te, Taemin..-
-Bhe, potevi pensarci prima!- e detto questo gli si fiondò addosso.
Negavo totalmente la possibilità che Taemin ce la potesse fare contro uno come Jong. Insomma, lui era praticamente uno stecchino, mentre Jong era chiaramente ben piazzato in fatto di muscoli. Per non contare che aveva appena messo al tappeto il colosso biondo con un solo colpo!
Mi portai le mani agli occhi, sentendo ancora la presa della ragazza su di me. 
Sembrava terrorizzata. Aveva paura di..Taemin?

A quel punto, osservai il combattimento incuriosita. Jong cercava in tutti i modi di colpirlo, ma ogni colpo andava inevitabilmente a vuoto. Al contrario, Taemin, centrava ogni singolo pugno e calcio sfiancando l'avversario. Eppure, c'era qualcosa che non quadrava. Era come se Taemin riuscisse a capire già in precedenza le mosse di Jong.
Lo colpì sulla mascella, buttandolo e terra e facendogli uscire del sangue da quelle labbra che avevo contemplato pochi attimi prima.
-Tu e i tuoi poteri del cavolo!- disse rabbioso, rialzandosi e pulendosi con la manica della giacca di pelle che indossava.
E lì capii. Taemin, da quanto avevo capito quella mattina, era telepatico. Sapeva leggere nel pensiero! Ecco il perché di tutta quella paura nell'aria. Da un certo punto di vista, Taemin era intoccabile.

Dopo essere finito rovinosamente a terra per l'ennesima volta, il ragazzo biondo cercò di correre in suo soccorso. - Bang! Non ti avvicinare!-lo intimò Jong.
-Bang?! Ma che nome di merda..- pensai.
Notai lo sguardo divertito di Taemin. Che mi avesse sentito?
-Basta!  Kris, lascia la ragazza. Bang, entra in macchina e metti in moto. Hai vinto! Ce ne andiamo!- affermò Jong, con un respiro affannoso.
Taemin mi si avvicinò immediatamente, stringendo forte la mia mano nella sua. Osservai Jong tristemente, mentre saliva in macchina. Dopotutto lui aveva cercato di proteggermi, e un po' mi dispiaceva per come l'aveva conciato Taemin. Vidi che mi rivolse un ultimo sguardo, mentre si passava la lingua sulle labbra per leccarsi via il rimanete sangue. Arrossii visibilmente, e accorgendosene sorrise; per poi scomparire dalla mia vista verso le vie della città.

Dopo che furono lontani, sentii i muscoli di Taemin rilassarsi e lo sguardo divenire più dolce. Si voltò verso di me, scrutandomi per bene.
Inaspettatamente mi abbracciò.
Rimasi con le braccia paralizzate lungo il mio corpo, totalmente sorpresa da quel gesto. 
E sussultai quando le sue mani mi strinsero un po' più forte all'altezza della vita, e la testa si appoggio sulla mia spalla.
-Avrei dovuto esserci, mi dispiace- disse mentre si separava da me, lasciandomi una strana sensazione di vuoto nel petto.- Stai bene?-
Annuii. -Carino il pigiama- ridacchiò osservando l'enorme papera gialla stampata sulla maglietta. Arrossii di colpo, coprendomi quanto più potevo.
-Stupido..- misi il broncio.

Feci una svelta analisi della situazione. Dei tizi mi volevano rapire, per chissà quali motivi a me ancora  nascosti, Taemin mi aveva salvato grazie ai suoi poteri, Taemin era stato veramente un figo, Taemin mi aveva abbracciato, Taemin mi stava sorridendo, Taemin era..era..stupendo – AAAAAAAAAH!- urlai in prenda al panico dei miei pensieri.
-Che c'è?- chiese spaventato.
-Dovresti saperlo..tu sai leggere nel pensiero- dissi cominciando a camminare avanti, troppo imbarazzata per guardarlo in faccia.
-In verità con te il mio potere non funziona molto bene. Spesso non ti sento. Anzi sono rare le occasioni in cui ci riesco. Penso sia dovuto al tuo sviluppo o dalle tue emozioni. In poche parole, sei tu che decidi cosa devo sentire o no di quello che stai pensando.-
Mi bloccai, voltandomi. - Davvero?- chiesi eccitata.
Annuì – Adesso non ne sei perfettamente in grado. Dovresti perfezionarlo con un po' di addestramento. Ma c'è tempo, ora andiamo, ti spiegherò il resto in macchina.- mi posò una mano sui reni perchè lo seguissi.
-In macchina?- Mi bloccai sul posto e la pressione del suo palmo sulla mia schiena si fece più forte, finchè non si rese conto che non mi sarei mossa. - Non vengo in macchina. Devo andare a casa prima che mio fratello si accorga che non ci sono.-
- Non è tuo fr..- si trattenne dal dire qualcosa, guardò dall'altro lato della strada e sospirò. -Non puoi tornare lì. Lo so che non è ciò che desideri, ma non sei più al sicuro qui. I Joseon* ti hanno trovata. Non posso permetterti di restare.-
- Non capisco nemmeno chi siano questi Joseon..- dissi confusa.
-Quelli erano i Joseon!- urlò, indicando la via sulla quale era avvenuto lo scontro. Un leggero vento gli scopigliò i capelli lasciati sciolti, rendendolo ancora più affascinante.
-Oh..intendi Jong e gli altri?- chiesi senza pensarci.
-Jong?! Jong! Lo chiami anche con un diminutivo, quel tizio?! Ha cercato di rapirti!Lui è il cattivo, Lyn!- urlò afferrandomi il polso.
Lo fulminai con lo sguardo – E tu chi sei? - domandai, - Non vado da nessuna parte senza mio fratello!-
-Bene! Così sia! Se questo vorrà dire che ti potrò proteggere..-mi sfiorò con la mano la guancia, che subito si scaldò al suo tocco, - ..allora mi sta bene.-




* Sarebbe il clan(?) nemico di quello di Taemin.
Scusate eventuali errori :)



Grazie a tutti coloro che sono arrivati a leggere fino alla fine e a quelli che ci hanno provato xD Si, lo so..può sembrare un po' noiosa questa storia. Aspettate solo un altro po'. Le cose si faranno più interessanti. Ci saranno nuovi personaggi e nuovi casini lol Grazie ancora :D~

 

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Capitolo 3
*** Jeju ***





-WHAAAAT?- urlò Kibum dal sedile posteriore della macchina. Afferrò i lati dei nostri sedili con le mani, e facendosi avanti con il sedere, vi si pose in mezzo.
 Sospirò -Sentite ragazzi, smettetela di fare scherzi e torniamo a casa, eh?- propose con un sorrisetto stanco, lasciando che la testa gli cadesse in avanti.
Taemin aprì le dita sul volante, e le distese lentamente -Non possiamo-
Kibum strabuzzò gli occhi -Primo, io non ti ho mai visto. Come posso fidarmi? Soprattutto dopo le stronzate che mi hai raccont..-
-Non sono stronzate, Kibum- mi limitai a dire, ormai convinta anche io che non lo fossero.
-Oh davvero? E quindi tu saresti la principessa di un dannatissimo clan di svalvolati e avresti dei “strani poteri“- accentuò con gesti delle mani - e per di più dobbiamo scappare  perché dei tizi ti vogliono morta?!- urlò esasperato.
- Esattamente- rispose piatto Taemin, prima che potessi ribattere su qualsiasi cosa.
- Ed io?- domandò in un sussurro. - Io che cosa sono?-
-Un semplice umano-
Kibum sembrava ancora più confuso.- Ma è mia sorel..-
-No, non lo è..-
Mi voltai sconvolta verso Taemin. -C-che stai dicendo?!-
La sua espressione era indecifrabile. Frenò di colpo e spense i fari, girandosi verso di me. Avevo già le lacrime agli occhi.
La persona su cui avevo sempre contato, sulla quale avevo fondato la mia esistenza..non era mio fratello?
-Lyn, non ho il permesso di dirti oltre. Ho già oltrepassato il limite- mi intrappolò in quelle iridi nocciola, con le pupille dilatate, grandi e nere come la pece. Strane ma bellissime.
Kibum fremeva dalla rabbia, cominciò a sbraitare che non era possibile,e che erano tutte storie inventate. 
- Cos’è che vuoi? Una dimostrazione pratica?!- gli domandò scocciato -I tuoi pensieri mi stanno facendo diventare pazzo! Cerca di controllarti!- affermò scompigliandosi la frangia.
-P-pensieri?-
Lo fulminò con lo sguardo -Stai pensando che vorresti tanto scendere dalla macchina e prendermi a calci; ti stai chiedendo che tipo di relazione ci sia tra noi due- disse indicandoci - e che in fondo..anche tu sapevi che Lyn non fosse tua sorella. Smettila di fare il finto sorpreso.- strinse forte il volante, tanto che le nocche sbiancarono.
 A quel punto la testa si fece tanto pesante, da non riuscire più a distinguere ciò che avevo di fronte.
Inevitabilmente svenni tra le lacrime.
 
- Sto solo cercando di proteggerla Kibum..- sentii mormorare Taemin, nel mio dormiveglia.
-Lo so. L’ho capito adesso- rispose tranquillo.
Silenzio.
-Da quanto lo sai?-
-Cosa?-
-Che non è tua sorella-
Kibum sospirò pesantemente. - Da sempre.- sussultai, fingendo di dormire ancora.
-Mia madre..un giorno la portò a casa. Non ricordo bene cosa disse, solo che l’aveva trovata a piangere in una strada affollata di Seul. Era terrorizzata e sola. Aveva più o meno due anni. Non mi sorprende che non si ricordi nulla. Abbiamo cominciato a prenderci cura di lei: i miei genitori si sono affezionati quasi subito. Quando..dopo un incidente stradale, sono morti. Da lì è cambiato tutto. C’eravamo solo io e lei, è stato veramente difficile all’inizio; ma ora le cose sembravano andare meglio. Invece..-
- Non ti preoccupare. Andrà tutto bene. Finché Lyn vivrà nel nostro regno, non correrà pericoli.-
Non udii risposte da Kibum e così con respiri profondi mi proposi di calmarmi. Aprii timidamente gli occhi, scrutando a poco a poco, le figure che mi affiancavano.
Taemin, sempre al volante, appariva esausto. Chissà da quante ore stava guidando. Kibum d’altro canto, non era conciato nel migliori dei modi. 
Si accorse di me e mi sorrise, ricambiai flebilmente.
-Stai meglio?- mi chiese.
Mi limitai ad annuire. 
- E’da un bel po’ che è sveglia e origlia le nostre conversazioni- aggiunse Taemin ridacchiando.
Arrossii di colpo. - M-ma che dici?- mi voltai verso il finestrino, incrociando le braccia al petto. 
-Ma come fa ad accorgersi sempre di tutto? Pensavo non potesse leggermi nel pensiero così facilmente!- pensai.
Taemin rise - Le emozioni Lyn, sono le emozioni che ti fregano-.
Spalancai gli occhi - Smettila di entrare nella mia testa!-gli diedi una pacca sulla spalla.
Taemin non smetteva di ridere e Kibum si guardava la scena un po’confuso. - Sul serio, non c'è niente tra voi due?- chiese.
Avvampai in preda al panico, mi voltai verso di lui. -Kibum, NO! Mai e poi mai! A lui preferirei il mio più acerrimo nemico!- senza volere pensai a Jong, al suo sguardo languido e il sorrisino sghembo. 
Sentii lo sguardo di Taemin perforarmi. -Cazzo mi ha letto nel pensiero!Cazzo ha capito!Ti prego, ti prego, ti prego.- sprofondai nel mio sedile scongiurando tutti i santi, ma fortunatamente non arrivò nessun rimprovero da parte sua.
 
Arrivammo in aeroporto, dove prendemmo il primo volo per Jeju. Si, quella sarebbe diventata la mia nuova casa.
L’isola di Jeju-do.
 
Il panorama era diverso, eravamo circondati da alte rupi coperte d’alberi. La macchina che avevano mandato a prenderci, faceva su e giù tra le colline e le valli, immersa in un paesaggio mozzafiato. Alla fine l’autista rallentò e imboccammo una strada laterale che conduceva in cima ad una altura. Da lì la strada ricominciava a scendere, serpeggiando tra gli alberi, oltre i quali riuscivo a intravedere un cancello metallico. Taemin salutò la guardia con un cenno del capo, facendoci segno di procedere. Una volta entrati scoprii che i pendii erano costellati di case bellissime.
Ci fermammo davanti a una villa sontuosa, praticamente appollaiata sul ciglio di un promontorio. Era di un bianco candido, adornata da lunghi rampicanti.
- Dove siamo?- chiesi posando lo sguardo su Taemin, tenendo ancora la bocca aperta dalla meraviglia.
Sorrise in quel modo che mi faceva correre i brividi lungo la schiena - Ci siamo. Benvenuta a casa, Lyn-
-Ehi!- si lamentò Kibum.
-Si si ,anche tu- gli rispose con una linguaccia.
Appena entrati, ci trovammo davanti un ragazzo. Sembrava avesse più o meno la mia età. Aveva una cascata di capelli castani, quasi sul rossiccio che gli copriva la fronte. Era carino.
Sembrava confuso dalla nostra presenza, ma dopo aver visto Taemin capì qualcosa e fece un grande sorriso.
-Oh mio Dio. Tu devi essere Lyn- cercò di sorreggere la pila di libri che aveva tra le braccia.
Restai imbarazzata dal sorriso che mi rivolse, soprattutto perché ero in pigiama e avevo dei lividi lungo le braccia. Non ero presentabile, insomma.
- Ehm, si- bofonchiai goffamente.
-Oh, scusa, io sono Jinki- disse posandosi una mano sul petto, facendo così cadere a terra i libri. Immediatamente si piegò a raccoglierli scusandosi più volte. Cercai di aiutarlo, ma Taemin mi trattenne, come se ci fosse qualcosa di sbagliato nel farlo.
- Scusate ancora, ma devo andare a lezione- raccolse l’ultimo libro da terra- E’ stato davvero un piacere incontrarti, Lyn. Sono certo che avremo modo di passare molto altro tempo insieme-
Detto questo uscì di corsa.
-Chi era quello?- chiese Kubum.
-Jinki-
Alzò gli occhi al cielo - L’avevo capito il nome, ma..è suo fratello?- 
Mi immobilizzai a quella parola.
-No- rispose secco Taemin.
Ci condusse di fronte ad una porta enorme, completamente intagliata in legno. L’aprì senza esitare, facendoci strada all’interno.
Sembrava un normalissimo studio: con vari ritratti e dipinti sparsi sulle pareti, un’ elegante scrivania, e da un lato un salottino con dei grossi divani di pelle bordò. Su uno di questi, vi era seduta una signora molto giovane che beveva tranquillamente un bicchiere di vino rosso, mentre osservava da fuori le finestre il paesaggio selvatico che tanto amavo.
-Byol?- disse Taemin con cautela, dandomi l’idea che quella donna lo mettesse in soggezione. Istintivamente mi nascosi dietro le spalle di Kibum.
-Tae!- esclamò la donna con voce angelica. Si alzò e gli corse incontro abbracciandolo.
-Sei già di ritorno. Non sei ferito, vero?- lo prese per le spalle osservando eventuali lividi, e infine sorrise. -Ne sono ancora più convinta. Sei il miglior trovatore di tutta l’isola.- 
-Non dica così- rispose accarezzandosi il collo imbarazzato.
-Fa anche il timido, adesso?!-pensai con un pizzico d‘astio.
Taemin si schiarì la voce. - Le ho portato vostra figlia-
Time out!Vostra che cosa?!?!
Si scostò da lui, e fece qualche passo verso di me. Cominciai a respirare con fatica. Kibum notato il mio disagio, mi prese e strinse forte la mano.
-Lyn..sei davvero tu?- la voce sembrava morirle in gola. Era nervosa quanto me.
Non mi diede il tempo di rispondere, che mi abbracciò stretta.
- Non sai quanto ti ho cercato! Finalmente sei qui con me, con noi!- mi accarezzò delicatamente i capelli con una mano.
Notato il mio stato (pigiama e ferite varie), si separò e rivolse lo sguardo verso Taemin.
-Si, sono stati loro- disse all'improvviso Taemin.- L’hanno attaccata questa mattina presto, a capo c’era Jonghyun. Hanno deciso di fare sul serio.- era come se avesse risposto ad una domanda che non era stata mai posta. E lì capì che doveva essere uno dei poteri di mia madre. 
-Capisco- affermò, guardando Kibum.
- E lui?- chiese accigliata a Taemin.
- E’ mio fratello- risposi - Cioè..il mio fratellastro..-
- E perché è qui?- percepii un po’ di alterazione nella sua voce.
-Sono stata io. Non avrei mai lasciato Busan senza di lui. Ho insistito che partisse con noi.- conclusi prendendomi la colpa.
Byol alzò un sopracciglio sorpresa dalla mia risposta. Poi sospirò e le sue labbra si aprirono in un sorriso. - Bene, si troverà benissimo con Jinki. L’avete già conosciuto, no?-
Annuimmo, non capendo il perchè di tale affermazione.
 - M-mio padre?- azzardai la domanda.
Byol sbiancò, per poi darmi le spalle - E’ morto. Tanto tempo fa.-
- Oh..- mormorai.
- Ad ogni modo, penso che tu sia curiosa, no? Di quello che ti sta accadendo, e tutto il resto. Ti spiegherò tutto, adesso-
 
-Noi apparteniamo alla dinastia dei Kyoro, da cui deriva in nome Corea. Siamo all’origine di tutto.-gesticolò con le mani,- Siamo esseri strettamente imparentati con gli umani, ma più in sintonia con noi stessi. La nostra intelligenza, la nostra bellezza e i nostri poteri superano di gran lunga quelli degli umani.- fece cenno con la testa, indicando Kibum, che le rispose con uno sguardo acido. Cosa assurda, perché io avevo sempre ritenuto mio fratello..ehmm fratellastro, molto più bello e affascinante di me.
-La differenza tra lo stile di vita di noi Kyoro e quello degli umani è fondamentalmente una.-, proseguì. - Noi vogliamo una vita tranquilla, in comunione con la terra e con noi stessi. Operiamo per rafforzare i nostri poteri, che usiamo per migliorare le nostre vite, per proteggerci e proteggere ciò che ci circonda. Tutta la nostra vita è dedita a questo. Jeju e il nostro regno esistono solo allo scopo di salvaguardare e migliorare la vita dei Kyoro.-
-Wow- esclamò Kibum, e Byol si fece scappare un sorrisetto colmo di orgoglio.
  - Tu sei nata in tempi difficili, Lyn- continuò il suo discorso - C’era guerra aperta tra noi e i Joseon, quelli che ti hanno attaccata. Avevano invaso il palazzo, non ho avuto altra scelta che nasconderti in una famiglia umana. - il mio volto era ricoperto di lacrime - Mi dispiace-, si avvicinò, -ma se non l’avessi fatto, saresti morta. Ho preferito metterti al sicuro,e sistemare la situazione qui a Jeju. I Joseon sono una popolazione apparentemente debole. Non hanno poteri, sono più che altro forti fisicamente come Jonghyun, o Bang. Ma quella volta, erano riusciti a colpire in profondità. Ti volevano a tutti i costi, come adesso..-
- Ma perché?- chiesi stravolta.
-Sei potente, e sei la mia unica figlia ed erede al trono. Un giorno diventerai la regina, per questo ti vogliono morta. Per annientarci in partenza- concluse.
Ero stanca e stordita. Non avrei potuto reggere così tante responsabilità.
-Non ti preoccupare, andrà tutto bene- sentii la voce di Byol nella mia testa. Fu stranissimo e improvviso, ma allo stesso tempo mi tranquillizzò.

Taemin ci camminava di fronte, guidandoci lungo un corridoio immacolato.
Afferrai la mano di Kibum e gli sorrisi.
- Non dovreste tenervi per mano.- mormorò Taemin, voltando di poco la testa.
- E perché mai?- chiesi adirata.
-Ora che sapete di non essere fratelli, le cose tra di voi potrebbero degenerare e creare situazioni..ecco, sconvenienti- spiegò tranquillamente.
-Ma dico sei matto?!- esclamò Kibum arrossendo in volto. - Tu, piuttosto, stalle lontano adesso!-
Taemin si paralizzò sul posto - Io? Non mi è permesso toccarla.-rispose stralunato.
-Non è detto che tu non lo faccia!- 
Erano faccia a faccia a discutere su cose inutili. Mi porta una mano sulla fronte.
-Hai tanto la faccia d’angioletto, ma in realtà sei un pervertito. Ti ho inquadrato ragazzino!-
-P-pervertito? Ragazzino? Ma quanti anni pensi che io abbia, brutto gatto spelacchiato?- gli rispose a tono Taemin.
- Yah! Avrai si e no, sedici anni! Ah, e comunque sei un po’ indentro con i tempi. I capelli lunghi andavano di moda negli anni ‘80. Passa quando hai tempo, che ti raso a zero.- scoppiò a ridere Kibum, fiero della sua offesa ben mirata.
- Per tua informazione ne ho diciannove! E non me ne frega un accidenti della moda! Ho cose più importanti da fare, come salvare Lyn!-
-Si, ma Lyn tiene più a me!-
-Ma che cavolo centra ?!- lo guardò esasperato.
Kibum gonfiò le guance irritato e Taemin si portò le mani sui fianchi.
-Stop, stop, stop! Ne ho abbastanza. Ai miei occhi avete tutti e due tre anni.- sospirai.
-Dove è la mia stanza? Voglio farmi una doccia.- chiesi esausta.
- Terza porta a destra. La tua Kibum, quinta porta a sinistra- rispose secco.
-Come fai a conoscere così bene la casa?-
-Ci vivo, a periodi. La mia stanza è proprio a fianco alla tua- mi rispose.
-Che cosa?- si lamentò Kibum.
-La devo proteggere. Adesso non sono più il suo trovatore, ma la sua guardia del corpo..diciamo. Ordini di Byol.- lo zittì, anche se Kibum non sembrava ancora del tutto convinto.
 
 

Quando uscii dalla doccia, avvolta in un accappatoio vaporoso, rimasi sorpresa dal vedere Jinki seduto sul mio letto.
Aveva in mano un libro, e lo leggeva come se fosse la cosa più interessante del mondo. I capelli lisci gli cadevano in avanti, lasciando intravedere gli occhi espressivi e vispi . Con le dita ,ogni tanto, si tormentava il labbro inferiore; per poi lasciarlo in pace giusto il tempo di cambiare pagina.
Alzò il capo pensieroso, e finalmente si accorse di me. 
Scatto in piedi arrossendo, delle goccioline di sudore presero forma sulla sua fronte. - M-mi dispiace! Non pensavo fossi n-nuda, cioè in accapp..Perdonami.-disse infine dandomi le spalle.
- Non è niente, non ti preoccupare- dissi, un po’imbarazzata dalla situazione.
 -Volevo solo fare una chiacchierata, dato che prima non abbiamo avuto molto tempo- disse ancora girato.
-Jinki, puoi voltarti. Dopotutto sono coperta- 
Lui seguì le mie parole, girandosi con una lentezza impressionante.
- Allora? Ti trovi bene qui?- disse con lo sguardo basso.
Mi sedetti sul letto, invitandolo a fare lo stesso. - Non lo so. Sono appena arrivata. Per di più non mi sento affatto una principessa- sospirai.
-Strano. Perchè ai miei occhi lo sembri.- sorrise.
Jinki fissò lo sguardo in un punto preciso del mio volto. Si avvicinò tentando di scostarmi una ciocca bagnata dal viso. La mise dietro l’orecchio con calma - I tuoi capelli sono molto belli- disse sorridendo calorosamente, soffermando la mano lì dove era. 
Rimasi un po’ spiazzata da quel gesto, cominciando a perdermi in quel suo sguardo rassicurante.
 
-Lyn! Hai finito la doccia?- Taemin aprì la porta di camera mia, trovandosi davanti quella scena.

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Capitolo 4
*** Princess?? ***


Scusate infinitamente per il ritardo e per la brevità del capitolo :)
Grazie per aver messo la storia tra le seguite e preferite, mi fate taaaanto felice *w*

Grazie a chi lascia sempre un commento, siete gentilissime :D <3 Quindi GRAZIE a Simmylove, Lucifer90, Denji Lee, Kistae, feilin e kim maddy for ever ! :D
 
Bhe, buona lettura ^^ Al prossimo!







 
Taemin PoV
 
 
Seguii con lo sguardo Lyn mentre chiudeva la porta dietro di se, per poi spostarlo truce su Kibum. 
- Questo hippy del cavolo!- sentii forte e chiaro nei suoi pensieri. Sospirai, desiderando ancora una volta di non possedere un potere del genere. Certo era unico, o come dicevano gli altri, utile..straordinario. Così straordinario da condurmi a palazzo a soli sei anni, e prestare i miei “utili” servigi alla Regina e al popolo.
Ma per quanto fosse speciale, si poteva considerare anche molto fastidioso.
Non c’era mai quiete nelle mia testa, non dormivo, non vi era cosa che non conoscessi o che non avrei potuto sapere. La curiosità e le novità erano privilegi che non mi appartenevano più. Fino a quando non mi fu assegnata Lyn, e allora tutto era cambiato.
Era la prima i quali pensieri mi erano in qualche modo celati, come nascosti da un potente scudo invisibile; che cedeva solo quando le sue emozioni si facevano più forti. E così li percepivo come fossero delle interferenze molto labili.
In un primo momento, l’idea di non poterla percepire mi spaventava. Non sapevo come approcciarla o parlarle. Era come fare un passo nel vuoto. La fissavo durante le lezioni, in continuazione, sperando di riuscire a captare qualcosa..ma niente. Era irraggiungibile e adesso mi piaceva quella sensazione di scoprire piano e con calma una persona.
 
Feci un giro lungo i corridoi, indeciso se dare un ultima occhiata a Lyn; dopotutto era stata sballottata per più di un giorno intero e il mio comportamento non era stato dei migliori.
Esitai di fronte alla sua porta, presi un profondo respiro e mi imposi un sorriso sulle labbra; che però si spense quasi subito.
Un sentimento mai provato prima mi invase del tutto. Serrai le mascelle e strinsi con forza i pugni fino a far sbiancare le nocche.
La mano di Jinki le carezzava gentilmente i capelli umidi, fino a portarli dietro l’orecchio. I suoi occhi, a pochi centimetri di distanza, erano puntati in quelli di Lyn, che per di più era solo in accappatoio.
Fremetti e i quell’istante i due si voltarono sorpresi. Jinki si alzò di scatto, raggiungendo il lato del letto a baldacchino; intanto Lyn cercava di coprirsi con le braccia in modo goffo. - Ma se eri così tranquilla pochi attimi fa..ed ora?!- mi inquietai ancora di più.
-Tu, fuori!- scandii con rabbia, rivolgendogli uno sguardo di pietra.
- Tae, giuro non è come pensi..- gli lessi nella mente.
-ORA!- ruggii.
Jinki abbasso il capo, incamminandosi rassegnato verso la porta. Si fermò sullo stipite per rivolgere l’ultimo sguardo a Lyn.
- Ci vediamo dopo- le sorrise dolcemente.
-Non penso proprio.- tagliai corto, sbattendogli la porta in faccia.
 
Piantai il mio sguardo feroce in quello di Lyn, cercai di vedere nella sua mente cosa fosse successo, ma non ci riuscii.
Lentamente indietreggiò, dirigendosi verso il bagno.
- Dove credi di andare?- gli chiesi seccato.
- A vestirmi- rispose confusa, indicando il bagno.
-Ah certo, e solo adesso per te è un problema stare mezza nuda di fronte a un ragazzo?!-urlai.
-Senti, mi dispiace..Io..Non avevo intenzione di..insomma..Non ho fatto nulla!-concluse con tono duro.
-Avresti dovuto saperlo, Lyn! Dovresti sapere che le tue azioni hanno delle conseguenze e che quello che fai conta! Devi stare lontano da Jinki!-
-Ma io non ho fatto un bel niente! E non gli starò lontano, mettitelo in testa!-

 
 
Lyn PoV

 
 
Taemin scattò improvvisamente verso di me, spaventandomi al punto da indurmi a indietreggiare. Urtai il muro con la schiena, mentre lui mi si parava davanti.
Appoggiò un braccio contro la parete, stringendomi a un fianco e avvicinando il suo viso al mio.
 Arrivò con le labbra sul mio orecchio - Cosa avrei dovuto pensare allora?- soffiò provocandomi dei brividi lungo la schiena.
- N-non lo so, m-ma..- ritornò a fissarmi negli occhi con quello sguardo acceso di rabbia.
- Sai bene cosa si pensa quando un ragazzo e una ragazza si trovano da soli in una stanza. Molto peggio, se quella ragazza è laprincipessa e lui un Onew*..- strusciò le labbra sul mio collo, ripercorrendolo più volte. 
-C-che f-fai?-Le gambe mi tremavano e mi morsi le labbra per trattenere un gemito. Abbassò di poco l’accappatoio, scoprendomi la spalla e cominciando a lasciare umidi baci su di essa.
Mi agitai, se è possibile, ancora di più- N-non so n-nemmeno che significa Onew -, farfugliai.- N-non ho fatto nulla..-riuscii a finire.
Sospirò e indietreggiò definitivamente - Lo so!- disse d’un tratto raggiante.
-Eh?- esclamai spontaneamente.
- L’ho appena visto nella tua mente.- sorrise, quasi rasserenato - Ok, adesso vatti a cambiare, io ti aspetto fuori- mi diede le spalle e cominciò a camminare.
Sbarrai gli occhi, avendo capito finalmente a cosa aveva mirato fin dall‘inizio.
Mi ricoprì la spalla, portandomi una mano sul collo. - Taemin ti sei scordato una cosa..- mormorai.
-Cosa?- si voltò spaesato.
Lo raggiunsi - Questo!- gli mollai un sonoro schiaffo, cercando di fargli più male possibile.
-Sei un animale! Per leggermi nella mente, sei arrivato fino a questo! Hai superato il limite Lee Taemin!-
Mi guardò sbalordito, toccandosi la guancia arrossata.
Abbassai lo sguardo, per nascondere le lacrime -Sparisci! Mi fai schifo!- gli ordinai cercando di utilizzare il mio potere. 
Sembrò funzionare, perché l’unica cosa che udì fu la porta sbattere.
 
La mano mi bruciava, me la portai davanti agli occhi notando quanto fosse rossa e gonfia. Mi asciugai le lacrime con la manica dell’accappatoio e decisi che fosse l'ora di vestirsi.
Mi misi al letto decisa a dormire. Ma il pensiero di Taemin non mi lasciava in pace; e quando finalmente presi sonno, nemmeno i sogni mi diedero tregua. Continuavo a svegliarmi, impaurita dallo stesso identico sogno.
La figura di uomo forte e orgoglioso sovrastava sopra un trono rosso e sfavillante. Ai suoi piedi vi erano tre ragazzi, inginocchiati. 
-Non siamo riusciti a prenderla, Maestà..- disse una voce roca e famigliare, appena alzò il viso dal pavimento lo riconobbi. Era Jonghyun! E al suo fianco vi erano Bang e Kris. Il volto dell’uomo, leggermente oscurato, si corrucciò.
-Siete una delusione! Portatela da me! Ad ogni costo!- sbraitò infuriato.
 
 
Sentii bussare alla porta, guardai la sveglia che ormai segnava le otto del mattino. - Taemin, vai via!- mi rigirai nelle coperte.
La porta si spalancò -Sono Kibum, per tua inforamazione.- entrò sedendosi ai bordi del letto.
-Taemin mi ha detto di dirti che tua madre ti aspetta nel suo studio. Ma è successo qualcosa? Mi è sembrato un po’ strano..non ha risposto come al solito alle mie provocazioni su quei suoi orribili capelli..- mi tirai su e lo guardai. - OH MIO DIO!- urlò scattando in piedi.
-Che c’è?- dissi portandomi una mano sul cuore dalla sorpresa.
-Sei orrenda!- proclamò con estrema naturalezza.
Lo fulminai con lo sguardo e mi alzai dal letto. -Sempre molto gentile.-
-No, nel senso..ma hai dormito sta notte? Hai una faccia! Sembri un fantasma, anzi uno zombie; no forse più un vamp..-
-Ho afferrato il concetto.- gli risposi seccata.
Kibum cominciò ad osservarmi mentre cercavo di trovare dei vestiti da mettermi. -Dimmi quel che mi devi chiedere. Lo sai che non sopporto quando mi fissi in quel modo..-
-Avete litigato, vero?- domandò.
-Chi?- chiesi non curante.
-Tu e Taemin. Anche lui aveva quella stessa identica faccia stamattina..e poi..-
-Kibum, non ho voglia di parlarne.- 
Così senza aggiungere altro, mi sorrise un’ ultima volta e uscì.
Sbuffai scegliendo in fine del vestiti a cavolo e raggiunsi mia madre.
 
Bussai. - Entra pure-
- Mamma, mi volevi ?- domandai intimidita dalla sua presenza.
-Non mi chiamare con quell’appellativo. Lo so che può sembrare poco materno da parte mia. Ma non è nelle nostre usanze. Chiamami Byol e basta- concluse un sorriso un po’ forzato.
-O-ok- 
-Dobbiamo parlare dei tuoi poteri. Come già sai, sei potente, ma ti serve un addestramento. Ecco perché ho chiamato una persona a palazzo. Non ti far ingannare dalle sue apparenze, e molto più forte di quanto può sembrare. Dopo di me, si può considerare il più valido nel paese. Anche più di Taemin.- a quel nome fremetti leggermente.
-Cercherò di fare del mio meglio- risposi piatta. Feci per andare, ma mi richiamò. 
-Lyn, sta sera a cena abbiamo ospiti importanti. In casi tragici sarebbero i successori al trono, quindi voglio che ti comporti al meglio. E inoltre- diede un’occhiata veloce ai miei vestiti, sembrando un po’ disgustata - ti devi vestire elegante. Non voglio brutte figure. Sei la principessa, dopotutto.- sorrise stucchevole.
Uscii dalla sua stanza, e quando fui abbastanza lontano lasciai un urlo per sfogarmi - “Sei la principessa, dopotutto”- ,feci il verso a Byol,-Che palle con questa principessa! Sei la principessa di là, di qua, di su, di giù! Non ne posso più!- urlai portandomi le mani tra i capelli.
-Principessa?- udii la voce di un ragazzo che mi chiamava, tanto per cambiare “principessa”.
- Che c’è?!- mi voltai furiosa, stufa di quell'appellativo.
Il ragazzo si schiarì la voce, un po’ sorpreso dalla mia reazione. Era alto e muscoloso, i lineamenti del volto erano dolci e rasserenanti, gli occhi  grandi e scuri, davano l’impressione che fosse una persona molto sicura di sé; infine i capelli anch’essi scuri, gli ricadevano sulla fronte morbidi e sinuosi.
Fece un leggero inchino - Choi Minho, d’ora in poi il tuo insegnante, piacere-







*Onew non è il nome o soprannome di Jinki, ma bensì ciò che è in realtà. Le sue capacità lo rendono un Onew. OK, suona strano..ma mi piaceva l'idea xD



Grazie :)

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Capitolo 5
*** Gelosia ***


Saaaalve ^.^
Non ci ho messo molto, no? xD
Bha..il capitolo non mi soddisfa del tutto, ma dopo averlo scritto e riscritto più volte alla fine ho deciso di lasciarlo così.. Spero di non deludervi o annoiarvi con questa pallaaaaa lol

GRAZIE a coloro che leggono e lasciano sempre un commento! Sul serio, fa sempre molto (anche troppo per me xD) piacere vedere che la storia piace e incuriosisce :D
Beh buona lettura! Lo spero vivamente per voi xD
Grazie ancora e scusate eventuali errori.
Per qualsiasi incomprensione chiedete pure :D
Chu <3







-Come prego?- la mascella mi cedette dalla sorpresa, dando vita ad un’orrenda espressione sul mio volto.
Notata la sua inflessibilità, mi ricomposi immediatamente, schiarendomi la voce e poggiando le mani sui fianchi.
-Tu- ,lo indicai,- saresti un insegnante? Avrai più o meno la mia età..-
Non che avessi qualcosa in contrario, ma per essere considerato il secondo più potente dopo la regina, mi sarei aspettata come minimo un eremita con capelli bianchi e tanto di barba grigia kilometrica.
Rimase stupito dalla domanda -  Si, ci sono dei problemi principessa?-
Alzai gli occhi al cielo - Si, ci sono eccome!-
Ancora una volta rimase interdetto dalle mie parole - Io..mi disp..-
Lo interruppi - Lyn!- dissi guardandolo con un leggero broncio.
Lui di tutta risposta, sembrò ancora più spaesato. -Cosa?- chiese.
-Mi chiamo Lyn- ,enfatizzai toccandomi il petto con il palmo aperto,- non principessa- conclusi speranzosa.
-Oh..Lyn- saggiò quelle lettere con lentezza infinita, poi alzò lo sguardo ripetendolo nuovamente e con più sicurezza. - E’ davvero un bel nome - sorrise dolcemente. Gli occhi si assottigliarono e sulle guancie comparvero delle fossette poco pronunciate che fecero automaticamente sorridere anche me.
-Andiamo?- mi invitò con un gesto della mano a proseguire verso le scale poco distanti.
- Faremo un po’ di lezione nella sala da ballo. Ci sei già stata?- 
-Veramente no- ammisi salendo i primi scalini.
-Ti piacerà, vedrai. Le finestre sono altissime, come i soffitti del resto. Quindi è luminosissima e davvero molto spaziosa. Il luogo in assoluto più bello di tutto il palazzo- sorrise trasmettendomi uno spiraglio di serenità. 
Ci voleva proprio dopo la giornataccia di ieri.
-Lyn!- sentii urlare. La sua voce arrivò alle mia orecchie come un fischio assordante. Non volevo vederlo, o almeno non ancora. Il solo pensiero di incontrare quel suo sguardo languido mi innervosiva.
Diedi una svelta occhiata alle mie spalle, dopo di che, strinsi forti i pugni e cominciai a correre a perdifiato.
 
-Non lo devo vedere, non lo devo vedere, non lo devo vedere! Dannazione a te, Taemin! Ti odio per mettermi così a disagio- pensai cercando di regolare il mio respiro.
Minho , che non si aspettava una reazione del genere, prima guardò torvo Taemin e poi corse al mio inseguimento.
-Non correre lungo le scale!- gridò ormai a pochi metri da me. Cacchio se era veloce. Beh, io di certo non avevo le sue gambe lunghe come ponti che gli permettevano di fare tre o quattro scalini alla volta!
- Per favore, lasciam..- nella foga misi male un piede, rischiando di cadere all’indietro. Chiusi gli occhi dallo spavento, e quando li riaprii, altri due grandi occhi mi stavano scrutando preoccupati.
-M-minho-
-Tutto bene?- chiese facendo pressione sul braccio che mi circondava la vita. Abbassai lo sguardo imbarazzata, notando che le mie mani erano comodamente poggiate sul suo petto muscoloso.
-Stai bene Lyn?- ripeté scuotendomi un po’ e facendomi involontariamente avvicinare ancora di più al suo volto.
Rimasi immobile, con lo sguardo che vagava da tutte le parti e la gola improvvisamente secca.
-Lyn!- esclamò un po’ stridulo.
-Oh- presi un respiro- S-si sto bene- sorrisi a malapena.
-Menomale- si scostò sollevato.
- Avete finito?!- la voce irritata di Taemin mi fece sussultare, provocandomi un lungo brivido su tutta la schiena. -Sto cominciando davvero a seccarmi di queste scenette..- disse incrociando le braccia al petto, perforandomi con lo sguardo.
Cercai di mantenere il controllo, ma i miei occhi si posarono quasi subito su quelle sue labbra così piene e carnose..e automaticamente esplose in me il desiderio di entrarci un’altra volta in contatto. Scossi la testa decisa. 
- No, Taemin è un bastardo manipolatore. Lyn, autocontrollo.- dissi a me stessa.
Così ricambiai lo sguardo d’astio, per poi sorridere allegramente a Minho.
- Non dovevamo allenarci?-
Annuì sospettoso - Minnie..-
-Non chiamarmi così- affermò conciso, voltando la testa dall‘altro lato.
Minho sospirò con un tenero sorriso sulle labbra -Taemin, scusaci ma noi abbiamo da fare- concluse appoggiandomi una mano dietro al fianco, incitandomi a camminare.
-Tsk, ti piacerebbe- ci sbarrò la strada con entrambe le braccia ben spalancate- La principessa non va da nessuna parte senza di me!- roteai gli occhi al cielo a quell’affermazione e mi inquietai.


 
 
Taemin PoV
 

 
-Come farei se il grande e forte Lee Taemin non fosse al mio fianco a proteggermi !-iniziò ironica- So badare a me stessa! Ma va bene, vieni. Basta che non mi parli, ok?- esclamò Lyn con un sorriso acido, per poi afferrare la mano di Minho e trascinarlo con se.
-Cosa?!- scattai immediatamente, distanziandoli.- Niente contatti fisici-decretai.
Afferrai per il braccio Lyn, costringendola a seguirmi.
-Ehi! Lasciami sottospecie di hippy!- continuava a dimenarsi.
-Sei fastidiosa! Stai un po’ ferma!-
Ma di tutta risposta, si agitò ancora di più - Taemin, lasciami! Mi stai facendo male! Ho detto lasciami sottospecie di donna camuffata!-
E lì mi paralizzai - Come scusa?- mi avvicinai guardandola di traverso. 
- Cosa hai appena detto? Donna camuffata?!- respirai profondamente.
-Ehmm..ecco..- cominciò a mordersi le labbra nervosamente.
- Voleva dire che con questo taglio sei molto femminile Minnie, giusto?- disse Minho, liberando dalla mia presa Lyn che si limitò ad annuire.
Sbarrai gli occhi. - Ti ci metti anche tu adesso?- lo fulminai , poi ritornai con lo sguardo sul volto pallido di Lyn.
Mi concentrai per poter leggere nella sua mente, ma niente. Che fastidio!
- Lyn, tu prosegui lungo questo corridoio.Trovi la sala da ballo sulla destra. Io ti raggiungo tra un po’- le suggerì Minho.
Sbuffò, poi annuì timidamente dandoci le spalle. Fece qualche passo, esitando se procedere o no. Infine si voltò e mi fulminò con lo sguardo.
-Crepa idiota!- i suoi pensieri feroci, mi rimbombarono nella testa.
-Ehi tu! Come ti sei permss..-
-A dopo Minho- disse sorridendogli un' ultima volta. 
Mi rimboccai le maniche innervosito - Quella ragazza..Non la sopporto!-
- Non direi- sentenziò Minho.
- Eh?-
- Oggi la tua aurea ha un colore diverso la solito- commentò portandosi una mano sotto il mento circospetto.
Sussultai. Sapevo che i poteri di Minho non fallivano mai, specialmente quando riusciva a captare i sentimenti e le emozioni delle persone intorno a lui con un solo sguardo. Queste auree, come le chiamava lui, erano di diversi colori e circondavano il corpo della persona. Ogni colore, un emozione.
-Non so di cosa parli- risposi secco.
Non osavo immaginare cosa avesse visto, e nemmeno lo volevo sapere.
I miei sentimenti erano le uniche cose che sentivo veramente appartenermi. Mi dava fastidio che qualcuno potesse riconoscerli in un istante. 
Ma d’altro canto io avevo più o meno le stesse capacità, forse erano anche peggiori sotto questo punto di vista.
- Dico che sembrava molt..-
-Avresti potuto usare la telecinesi- cambiai discorso.
-Come?-
Lo guardai dritto negli occhi - Con Lyn. Avresti potuto usarla, invece di afferrarla al volo in quel modo. Sarebbe stato più semplice, no?-
Minho rise di gusto - Si, avrei potuto. Ma non mi andava- rispose con tranquillità.
Feci per parlare, ma mi interruppe - Geloso?-
Spalancai gli occhi sorpreso. - Ma che dici? E’ solo il mio lavoro- cominciai a camminare.
- La tua aurea è rossa. Di solito è blu scura, con lievi variazioni sul celeste..- lo sentii nella sua mente.
-Non fare finta di non sentirmi. Rossa, ovvero passion..-
-Hyung, no!-mi bloccai, quasi urlando.
Sospirò, raggiungendomi a grandi passi. -Spero sul serio che sia così. Lo sai che il suo futuro è già deciso. Non puoi innam..-
-Minho..non mettere alla prova la mia pazienza- gli dissi seccato.
 
- Non c’è niente di niente. Solo lavoro, Taemin- cercai di autocovincermi.
 
 
                                                               ***
 
 
Quando entrammo nella sala da ballo, mi sorpresi spiacevolmente di trovare Lyn a chiacchierare amorevolmente con Jinki. Incrociai le braccia al petto, storcendo le labbra con disappunto. Evidentemente non aveva afferrato il concetto. Lyn era off limits per lui. La rabbia prese completamente il sopravvento su di me, quando la vidi ridere ad ogni sua stupida battuta o imitazione. Strinsi i pugni e mi morsi la lingua, cercando di non ascoltare i pensieri dell’Onew. 
-Che bel sorriso-
-Deve avere delle guance morbidissime..-
- Le sue labbra sono così invitanti..se potessi..-
Non ne potevo più. Doveva starle lontano! Il motivo non mi era ancora chiaro, ma doveva essere così. Altrimenti..sarei impazzito.
Cercai di avanzare, ma Minho mi bloccò rivolgendomi uno sguardo severo. - La tua aurea, controllala. Se continui così, arriverai con il fare provare gelosia anche a me!- sentii forte e chiaro nella mente la sua preoccupazione. Infatti, difetto del potere di Minho era che se un’emozione di un’altra persona era così forte e travolgente, allora anche lui veniva come trasportato in essa; e puntualmente finiva con il provarla a discapito delle persone intorno a lui.
Venni riportato ala realtà dalle risate incontenibili di Lyn.
-Jinki sei troppo divertente! Ho le lacrime agli occhi!-  gli diede un leggero buffo sulla spalla e lui, imbarazzato, si portò una mano dietro la nuca come suo solito fare.
-Non devi andare in laboratorio?- sputai incattivito.
Finalmente si voltarono, accorgendosi di noi. Lyn si ammutolì di colpo e la mente di Jinki cominciò a vagare negli episodi di ieri. Poi si ricompose e parlò - Per oggi ho finito- sorrise guardando Lyn.
-Un solo altro sorriso e giuro che..-
-Laboratorio? Che sei un scienziato, per caso?- domandò Lyn ridacchiando.
-Emm più o meno..-
- Non essere così modesto- iniziò Minho- Jinki è un Onew, per precisione l’unico della sua specie ancora in vita-
 

 
Minho PoV
 
 
A quella parola, l’aurea arancione tenue di Lyn tremò leggermente. Che l’avesse già sentita prima?
-Le sue capacità sono formidabili. Ha un’ intelligenza superiore alla norma, anzi direi che non ha limiti. Definirlo un genio è un’offesa.- conclusi.
-In poche parole una super secchia. Niente di che..-affermò piatto Taemin.
L’aurea di Lyn questa volta cambiò radicalmente colore, passando ad un viola scuro con delle striature nere, che simboleggiavano rabbia e agitazione. 
-Scusi Mr perfezione, se non siamo e non saremo mai così speciali come lei!- quasi gridò.
-Lyn non c’è bisogno- gli disse pacatamente Jinki. Poi si volse verso Taemin che sembrò scosso. - Ora vado, dovevo comunque cercare delle cose in biblioteca - ridacchiò, e a lui s’aggiunse Lyn. -Ok, ci vediamo dopo però..-
 

 
Lyn PoV

 
-Non puoi. Ti devi preparare per la cena di sta sera con tua madre e gli ospiti- affermò conciso Taemin.
Minho mi sembrò improvvisamente turbato.
-Ah già è vero..Allora ti faccio sapere quando ho un attimo libero..-
-Non hai attimi liberi. Ciao Jinki- disse piatto Taemin appoggiandosi di schiena ad una parete.
Jinki uscì salutandoci e la sala si ammutolì.
- Stupido di un ragazzo! Anzi ragazza, con quei capelli del cavolo! Maleducato, presuntuoso, prepotente, viziato! Come può trattare così una persona! Stupido, stupido, stupido!- pensai sbattendo leggermente i piedi a terra.
-Hai intenzione di insultarmi ancora a lungo?- disse alzando leggermente il capo nella mia direzione 
-Shit!- sussurrai fingendo indifferenza.
-Iniziamo?- dissi con un sorriso troppo tirato, sperando quindi che una volta iniziata la lezione, Minho avrebbe mandato via Taemin.
Ma lui acconsentì con un cenno della testa e non aggiunse altro.
-Allora..- iniziò.
-Aspetta, ma Taemin? Non se ne va?-
-No- mi rispose il diretto interessato.
-Oh si!-
-Oh no!- continuò tenendomi testa.
-Taemin farà da cavia..ecco perché..- 
Strabuzzò gli occhi -Beh ragazzi io dovrei andare. La regina mi sta chiamando..si sapete mentalmente.- rise nervosamente, indietreggiando- Mi raccomando impegnati Lyn- e detto questo si dileguò immediatamente fuori dalla stanza.
Rimasi a bocca spalancata - Vigliacco!- urlai sperando mi avesse sentito.
 
                                                                   ***
 
-Iniziamo- Minho alzò un braccio in aria, piegando leggermente le dita delle mani. Non so nemmeno io come accadde, ma una sedia, che si trovava dalla parte completamente opposta della sala , si mosse da sola affiancandoci.
-C-che c-cosa..?- mi sforzai di chiedere.
- Telecinesi. Oltre alla persuasione puoi esercitare altri due poteri. Essendo anche tua madre telecinetica, di sicuro devi esserlo anche tu-
- Oh..- 
Minho sorrise - Ora prova tu-
-Eh???-
 
                                                                    ***
 
 
Kibum PoV
 
 
Stavo sistemando i miei nuovi e splendenti vestiti in ordine cromatico, quando qualcuno bussò alla porta.
-Avanti!- dissi con un tono un po’ stridulo.
-K-kibum…- 
Mi voltai sorpreso - Taemin?-
- Senti..dovrei chiederti un ..- cominciò a dire affievolendo di pari passo la voce, rendendo incomprensibile l’ultima parola.
-Un cosa?!-
- Avrei bisogno di un..- esito un attimo - favore..- infine disse quasi fosse contro la sua stessa volontà.
-Oh-oh, bene, bene. Cosa ti serve hippy?- dissi con tono altezzoso.
A quella parola si irrigidì e mi fulminò con lo sguardo, ma pochi attimi dopo fece un lungo sospiro e mise da parte l’astio.
-Hai mai tagliato i c-capelli?-
Sbarrai gli occhi sbalordito - Perché? Non vorrai mica..?-
Annuì - Penso che tu abbia ragione..Insomma..Tagliami i capelli per favore!-affermò deciso.
Gli portai un braccio a circondargli le spalle. - Tae, abbiamo iniziato con il piede sbagliato, giusto? - annuì ancora una volta,- Ma ora mi vieni a chiedere aiuto sul tuo orribile stile e mi rendi la persona più felice del mondo. Sono commosso. - dissi in tono teatrale, facendo finta di asciugarmi una lacrimuccia.
-Ti stavi annoiando, non è vero?- mi guardò sospettoso.
-Tremendamente- ammisi ridacchiando.




Grazie per aver letto fino alla fine :D

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Capitolo 6
*** Who are you? ***



Hello! Immagino(dato il colossale ritardo) non vi ricordiate a che punto eravamo rimasti xD
Quindi..riassuntino: Lyn, dopo essere stata dalla madre che le dice di una cena importante che averrà la sera stessa, scopre che il suo "insegnate" è Choi Minho; un ragazzo molto giovane e attraente con poteri straordinari, ovvero telecinesi e empatia(?), vbb chiamiamola così xD E' molto più potente di Taemin, che quindi rimane al suo fianco solo con l'incarico di "body guard". Durante l'allenamento spunta fuori Jinki( che è un Onew, ovvero ha capacità intellettive formidabili) e Taemin naturalmente gli deve rompere le scatole perché legge nei suoi pensieri che è cotto di Lyn. Minho si accorge di questo suo atteggiamento e capisce che in realtà Taemin prova qualcosa per Lyn. In fine Tae va da Kibum chiedendogli di tagliargli i capelli, imbarazzato dall'idea che Lyn gli aveva dato della donna ahah xD 
OK, si è capito che faccio schifo con i riassunti eh? xD
Spero vi piaccia...
SPOILER del capitolo: un bel cattivone entrarà nel palazzo e incontrerà Kibum u.u
Buona lettura :D
Ps: scusate eventuali errori.









Lyn PoV
 
 
Mi abbandonai sul letto esausta. L’allenamento era appena finito e Minho mi aveva lasciato davanti alla porta della mia camera con un sorriso incoraggiante. Il risultato di ore ed ore di lavoro?
Nulla.
Rimasi ancora per qualche minuto distesa, pensando a tutto quello che mi era successo in pochi giorni.
-Oh shit!- imprecai alzandomi con un balzo dal letto. - La cena!!-
Mi catapultai nell’enorme cabina armadio afferrando a caso un paio di skinny, una camicia bianca che ricadeva morbida sui fianchi e delle converse.
Cercai di sorridere allo specchio, dandomi qualche pacca sul viso per sembrare meno assonnata.
- Ok, andiamo- dissi poco convinta.
- Dove vorresti andare conciata così?!- 
Riconobbi immediatamente la voce.
-Taemin, quando sei entrato? Non ti ho sent..- appena mi voltai, misi bene a fuoco la sua figura e rimasi alquanto scioccata nel vederlo. 
-C-che cosa è successo ai tuoi c-capelli?- farfugliai avvicinandomi.
Ancora con la bocca aperta, tesi una mano in avanti; arrivando ad intrecciare le dita tra i suoi capelli, spostandogli di poco la frangia. 
Lo vidi socchiudere leggermente gli occhi, mentre dalle labbra gli usciva un sospiro sommesso.
Ritirai la mano sorpresa e lui si pietrificò all’istante sbarrando gli occhi.
-B-bhe, che c’è? Non mi posso tagliare i capelli?!- esclamò imbarazzato.
Risi di cuore guardando l’espressione buffa che aveva in viso.
-Lo hai fatto perché ti ho detto che sembravi una donna, vero??- dissi scoppiando in una risata ancora più forte.
Taemin incrociò le braccia al petto, cominciando a picchiettare il piede sul pavimento innervosito.
-Stai bene- gli dissi infine sinceramente.
Rimase per un attimo interdetto, fissando un punto indefinito del mio volto. Poi si riprese scuotendo la testa, abbassò leggermente il capo e mi ringraziò con un sussurro.
-Comunque ti devi cambiare- disse con una smorfia di disgusto, dirigendosi verso l’armadio .
- Perché?- chiesi osservandomi allo specchio.
-Devi essere elegante. Così sembri una sempliciotta, non una princip..- si interruppe spaventato dal sguardo di fuoco che gli stavo lanciando.
Si schiarì la voce, afferrando un vestito da sera dalla cabina armadio.
Misi il broncio, contrariata dall’indossare una cosa del genere.
-Non attacca. Vai, provati questo- disse facendomi vedere un’abito nero,lungo , con uno spacco vertiginoso e delle scollature decisamente troppo ampie per una come me.
-Muoviti. Vestiti, truccati e sistemati quel nidi di rovi che hai in testa- affermò gettandomi praticamente addosso il vestito.
-Idiota- mormorai.
Mi guardò di sbieco, e capii che discutere sarebbe stato inutile; così mi chiusi in bagno cominciando a spogliarmi svogliatamente.


                                                                                   ****
 
-T-taemin?- balbettai sporgendomi con la testa fuori dalla porta.
-Hai finito finalmente!?- si girò scocciato.
Scossi il capo timidamente. - N-non riesco a chiudere la cerniera sulla s-schiena..non è che p-potresti..?- uscii completamente fuori con lo sguardo basso, voltandomi e scostando tutti i capelli su di una spalla.

 
 
Taemin PoV
 
 
Così era troppo! Trasalii deglutendo a fatica e allungai le mani tremanti sulla cerniera.
La schiena candida di Lyn era quasi del tutto scoperta, e lasciava scorgere il suo corpo longilineo.
Desiderai toccarla, accarezzarla delicatamente con i polpastrelli delle dita,  percorrerla con le labbra; ma mi imposi di scacciare via quei pensieri. Mi morsi il labbro inferiore facendo vagare lo sguardo sul soffitto, cercando di resistere a quella tentazione.
Chiusi la cerniera con lentezza infinita, rilasciando un sospiro sollevato quando finii il mio compito. 
La guardai ammaliato, e infine mi arresi. 
Automaticamente feci un passo in avanti, annullando del tutto le distanze tra i nostri corpi. Avvolsi le braccia intorno alla sua vita e poggiai il capo sulla sua spalla.
- Forse, dovresti cambiarti- le soffiai all’orecchio.
Percepii dei brividi lungo tutta la sua schiena, che mi incoraggiarono a proseguire. 
Immersi il viso sul suo collo, beandomi del profumo di quella pelle così chiara e liscia.
-T-tae..min..- farfugliò ed io la strinsi ancora di più prendendo un profondo respiro, in modo che la sua fragranza mi riempisse i polmoni.
-Mi dispiace..-,iniziai, - Non avrei dovuto comportarmi in quel modo la scorsa volta. Non so cosa mi fosse preso. Ma..ecco..dovevo sapere se..insomma, perdonami- conclusi affranto.
Si voltò senza dire una parola. Osservai i suoi occhi lucidi, il volto imperlato e quelle sue labbra sottili e rosate.
Ne rimasi ipnotizzato.
-..E perdonami anche per questo-
La presi per le spalle e mi avvicinai in uno scatto. Le mie labbra trovarono finalmente pace sulle sue, calde e morbide.
Portai una mano sulla sua guancia, carezzandola teneramente con il pollice. Feci scendere l’altra sulla sua vita, incurvandola e facendola incontrare con il mio petto.
Inaspettatamente le sue mani si intrufolarono tra i miei capelli. Gioii e mi sentii esplodere a quel contatto, così da non riuscirmi più a controllare.
Approfondii il bacio, facendo incontrare le nostre lingue, sospirando prepotentemente nella sua bocca e beandomi dei suoi gemiti sommessi dalle mie labbra.
Cominciai con le mani a percorrere con decisione la sua schiena, scendendo ogni tanto sulle cosce; mentre con le labbra lasciavo umidi baci sul suo collo.
-Taemin..-sussurrò con affannò.
-Uhm?- mugugnai troppo preso a leccare i contorni del suo orecchio.
-Aah..- gemette.
Sorrisi desideroso di vedere il suo volto in quel momento.
Le sue gote arrossate, gli occhi lucidi e il respiro completamente sotto il mio controllo, mi fecero nuovamente sorridere come un ebete.
-Mi piaci-
 
 
Lyn PoV
 
 
Taemin mi stava perforando con lo sguardo. Non potevo sostenere tanto desiderio nei suoi occhi. Più cercavo di sfuggirgli, più la tentazione di guardalo accresceva. Quella sua espressione mai vista prima sul suo volto, era riservata esclusivamente a me. Mossi le mani verso il suo petto, risalendo fino al suo volto.
Certo che piaceva anche a me, ma non avevo il coraggio di andare avanti. Rimasi lì, con le mani salde sulle sue tiepidi guance e gli occhi fissi nei suoi.
Bussarono alla porta e in un secondo ci trovavamo ai lati opposti della stanza, intenti ad osservare con interesse oggetti della camera. 
Entrò una ragazza dall’aspetto vagamente familiare.- Vi aspetta la regina per accogliere gli ospiti-
-Dille che arriviamo, Jin- ordinò Taemin.
Quella di risposta piegò il capo, uscendo, e lasciandoci con un’ultima occhiata curiosa.
-Chi è?-chiesi.
-La sorella dell’Onew- rispose, ed i nostri sguardi s’incontrarono di nuovo causando ad entrambi imbarazzo.
-A-andiamo?- propose.
Annuii abbassando lo sguardo, del tutto incapace di guardarlo in volto.



                                                                         *****

 
Appenna entrammo nella sala da pranzo scorsi delle persone sedute già sulla sontuosa tavola.
-Oh Lyn, sei incantevole!- esclamò Byol raggiungendomi sulla porta con un sorriso soddisfatto.- Ma prego, siediti. Ti presento i nostri ospiti-
Sorrisi voltandomi per un attimo, notando Taemin che si allontanava.
Mi rivolsi nuovamente a mia madre, occupando l’unico posto libero e scoprendo i loro volti.
-M-minho..ma tu..-
-Si, Minho è il secondo successore al trono dei Kyoro. Loro sono il padre e la madre; i marchesi Choi- affermò Byol.
Mi sforzai di sorridere e salutai educatamente.
-Principessa, noi e la regina, avremmo un' importante notizia per entrambi- disse il padre indicando me e Minho con lo sguardo.
-Vai dritto al punto YunGyeom?!- domando Byol storcendo la bocca e acquisendo un tono preoccupato.
 
Guardai in direzione di Minho chiedendo con lo sguardo spiegazioni, ma si limitò a mimarmi con le labbra un - Non ne ho idea-.
 
 
 
 
Kibum PoV
 
 
Mi coricai a letto, pur non avendo un briciolo di sonno. Poggiai il capo sul cuscino, lamentandomi silenziosamente per quanto fosse duro e scomodo. Portai le mani sopra il ventre e le incrociai sospirando rumorosamente.
- Odio questo posto- mormorai con gli occhi lucidi.
 
-Qualsiasi parte tu vada, verrò con te. Perché sei la mia casa. Se non ci sei tu, la mia vita diventa inutile.- le dissi quel giorno in cui fummo costretti a scappare.
 
Ora ripensandoci non so se l’avrei fatto di nuovo. Questo luogo, questo dannato palazzo era così perfetto e sfavillante da farmi sentire fragile. 
Una bolla di sapone.
Si, ero un’invisibile e minuscola bolla di sapone. E Lyn era la principessa: sempre troppo impegnata per preoccuparsi del suo fratellastro, troppo pensierosa per ricordarsi di me.
Mi rigirai nel letto avvicinando le gambe al petto e circondandole con le braccia.
Pensai di aver preso finalmente sonno, ma mi sbagliai.
Sospirai per l’ennesima volta, mentre mi alzavo dal letto e mi dirigevo in cucina desideroso di un po’ di latte caldo.
Scesi le scale arrivando al piano terra. La cucina del palazzo era enorme, proprio come una di quelle professionali. Non accessi le luci per paura che mi scoprissero, facendomi guidare solo dalla luce che proveniva dall’ampia finestra che sovrastava una parete.
D’un tratto un gelido colpo di vento mi raggiunse, facendomi accapponare la pelle. Sentii anche un pesante tonfo e dei sospiri soffocati. Mi guardai intorno, accorgendomi con spavento che la finestra si era del tutto spalancata.
- Ma che strano..- mormorai avvicinandomi.
Feci qualche passo in avanti, quando i miei piedi si scontrarono con qualcosa di duro a terra. Sussultai cercando di non perdere l’equilibrio.
-Che cosa è?- avvicinai il volto alla “cosa”, piegandomi sulle ginocchia. Focalizzai con difficoltà, ma alla fine capii che era una persona.
Istintivamente cercai di urlare, ma una mano arrivò alla mia bocca soffocandomi in dei muti lamenti.
-Shh!- mi ammonì una voce bassa e roca, di sicuro quella di un uomo.
Cercai di mordergli la mano dura e quasi callosa, ma la forza che imprimeva sul mio volto era troppa.
Notati i miei tentativi andati a vuoto, sogghignò divertito mandandomi su tutte le furie.
-Ehi, stai calmo..- mi sussurrò lascivo in un orecchio. Poi lo sentii respirare affannosamente, fino ad emettere un grido di dolore.
Rallentò la presa - A..iuto- disse con difficoltà, per poi rantolare al suolo.
-Hey! Hey!- lo scossi ripetutamente. - Oh merda! Che faccio? Che faccio?! Che diamine faccio!- esclamai mettendomi le mani tra i capelli, alternando lo sguardo tra la porta della cucina e il corpo senza forza ai miei piedi.
Il ragazzo tossì malamente.
Lo fissai inerme al suolo - Eh no! Nonononono! Io non ti trasporto da nessuna parte- incrociai le braccia al petto.
-Non ci penso proprio!- conclusi guardandolo con la coda dell’occhio.
Mi morsi un labbro nervoso- Però..non posso lasciarlo così..-
Sbuffai buttando la braccia lungo il corpo.
Dopo pochi minuti, il ragazzo era sulle mie spalle ed io mi affannavo e impegnavo a non rovesciarlo a terra.
-Sei p-pesantino, sai?-
Arrivai in camera con fatica e me lo scrollai di dosso in un solo gesto. Questo atterrò sul letto con un tonfo e un lamento sommesso.
Lo infilai più che potei sotto le coperte adagiandogli il capo sul cuscino.
-Grazie- sussurrò.
Mi sedetti al suo fianco, - Chi sei? Che ti è successo?-
Non rispose. Si alzò leggermente con il busto appoggiando la schiena alla ringhiera del letto. Cominciò a sbottonarsi con fatica la camicia che aveva addosso.
Sgranai gli occhi -Che fai?!- chiesi a disagio.
Ma dalle sue labbra non uscì una parola. E solo allora, assottigliando lo sguardo, mi accorsi della ferita che aveva all’altezza della costola. Tesi le dita verso quel taglio profondo da cui fuoriusciva del sangue. - S-sei f-ferito- balbettai.
Mi alzai di scatto accendendo la luce e cercando tra i vari cassetti delle bende e disinfettanti.
-Dovrebbero essere..-ne aprii ancora un altro- qui!- esclami in fine.
Mi diressi verso il ragazzo con ancora gli occhi sulle garze e disinfettanti che avevo in mano.
-Non c’è bisogno..- mi disse.
-Non dire cavolate!- alzai il capo e appena lo vidi mi prese una fitta al petto.
Era di una bellezza disarmante. E dopo aver osservato ogni particolare del suo volto, aver incontrato i suoi occhi profondi, inevitabilmente finii con l’esaminare il suo corpo scolpito; desiderando sul serio di poter tracciare un dito lungo quei perfetti addominali.
Risalii sul suo volto, notando un sorrisetto sfrontato sulle labbra leggermente screpolate, che immaginai di inumidire io stesso.
Scossi la testa imbarazzato dei miei stessi pensieri -Emm..- mi avvicinai concentrandomi sula ferita.
-N-non esce più sangue- costatai stranito.
-Guarisco in fretta- mi sorrise, poi continuo - Io sono Jonghyun- allungò la mano.
-Oh..io sono Ki-ki..-
Sorrise nuovamente passandosi distrattamente una mano sul petto. 
-Key? Come chiave? Che nome particolare..-
Sussultai- No..io..- provai a spiegarmi.
-E’ bello, ti si addice- constatò maliziosamente.
Cercai di recuperare un briciolo di ragione, ma alla fine mi arresi.
-Si, lo penso anche io-






Il prossimo capitolo è già in cantiere soooo don't worry xD

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Capitolo 7
*** Ordini e Obblighi ***


Hiii~~Ho Fatto presto, no? Ve l'avevo detto che era quasi pronto u.u
Rivelazioni in questo capitoletto *.*  Finalmente si riesce a capire qualche cosa in più ;)
Bhe..ringrazio di cuore coloro che seguono e commentano questa ff <3
Scusate per eventuali errori :D
Buona letturaaa! Sperando che vi piaccia...fatemi sapere eh!xD Ci conto u.u

 
 









Durante la cena~


Minho PoV
 
 
La tensione era facilmente palpabile nell’aria. In più la mia capacità mi imponeva di guardare quelle loro auree, quei loro sentimenti celati a tutti tranne che ai miei occhi. Osservando attentamente, notai l’aurea di Lyn cambiare con una frequenza e rapidità incredibile dai colori più scuri a quelli più chiari e solari.
Era successo qualcosa. Ma scoprirlo mi era impossibile; quei cambiamenti erano troppo veloci anche per me.
Senza farmi accorgere usai la telecinesi, muovendole il cibo nel piatto, andando a formare alla buona uno smiley.
Lyn sorrise, alzando lo sguardo e fissandomi sorpresa.
 - Tutto bene?- mimai con le labbra.
Lei annuì spostando subito lo sguardo sulla porta dall’altro capo della sala.
-Oh, Taemin. Sei arrivato- annunciò la regina.
-Serve qualcosa? Perché mi hai fatto chiamare?- chiese con un leggero inchino, sbirciando nella direzione di Lyn.
-Abbiamo una cosa da dirvi..- aggiunse mio padre.
Taemin alzò il capo di scatto, spalancando gli occhi quasi terrorizzato.
-Non vedo come posso centrare in una cosa del genere!- ringhiò furioso. La sua aurea non aspettò molto per mutare colore dal suo naturale blu cobalto, ad un nero con delle punte rosse fuoco.
-Cosa!?Non ho intenzione di smettere di proteggerla!- quasi urlò.
Evidentemente aveva letto nelle loro menti, e non gli stava piacendo..per niente.
-Taemin perché hai una tale reazione?- chiese Byol seccata.
-Di che si tratta? Fateci sapere- mi intromisi cercando di dare una spiegazione a quella situazione.
Mio padre sorrise soddisfatto - Posso?- chiese alla regina che annuì malinconica.
Si schiarì la voce - Minho, tu e la principessa vi sposerete-
Lyn si alzò rumorosamente dalla sedia facendola cadere con un tonfo sul pavimento e infine adirata sbatté le mani sulla lunga tavola.
Taemin dall’altro canto, tremò leggermente al sentire pronunciare quelle parole, stringendo i pungi fino a far sbiancare le nocche.
- C-che cos è questa storia?!- urlò Lyn.
-Principessa!- urlò Byol alzandosi anche lei inquietata da quella mancanza di rispetto.
-Io..sono Lyn! Non principessa! Basta con questa principessa del cavolo!- le rispose alzando ancora di più la voce, poi mi guardò - Di qualcosa, dannazione!- mi urlò nella mente.
Sobbalzai sorpreso, poi presi un profondo respiro e mi alzai con calma.
-Farò come i miei genitori e la regina desiderano- dissi con tono piatto, trattenendo il mio lato irrequieto.
 - Non posso disubbidire - dissi sperando che il mio pensiero arrivasse a Taemin.
-Cosa?!- esclamò Lyn con le lacrime agli occhi.
Abbassò lo sguardo puntandolo sul pavimento. Qualche lacrima lasciò tristemente i suoi occhi morendo a terra. 
- Mi dispiace- fece una pausa rotta da un singhiozzo, poi alzò il volto guardando dritta negli occhi la regina. 
- Non ho intenzione di sposare una persona che non amo!- urlò, e Byol si portò una mano al petto sconvolta. La sua aurea tremò lievemente, come se fosse stata toccata nel profondo da quelle parole o come se le stesse rivivendo.
Detto questo farfugliò altre scuse e si avviò verso l’uscita.
La raggiunsi afferrandola per il polso e la feci voltare verso di me.
-Non puoi comportarti in questo modo- la rimproverai- Dobbiamo fare come hanno detto. Siamo gli unici successori al trono, hanno scelto il meglio per noi. Ci sposeremo, sono ordini-
Lyn sorrise affranta - E’proprio questo il punto. Perché sono ordini, non amore- disse seria.
-Lyn per favore ragiona!- la strattonai -L’amore..verrà con il tempo. Sposami.- tentai d’abbracciarla ma Taemin si mise improvvisamente davanti, bloccandomi .
-Non ci provare..- mi intimò cupo - Ti ho avvertito.- concluse dandomi le spalle, afferrando la mano di Lyn e trascinandola fuori con il volto scuro e rabbioso.
 
 
 
Taemin PoV
 
 
- Non possono farlo. Non possono, non possono!- sbraitai stringendo con forza la mano di Lyn.
-T-taemin..forse..dovremmo fare come ci dicono..-
Rimasi allibito - Che cosa stai dicendo?! Vuoi sposarti? Ci tieni così tanto a sposarti con Minho?!-  le chiesi furioso.
Notata la sua esitazione, mi precipitai sulle sue labbra saggiandole e mordendole avidamente. Lambii con forza la sua vita, stringendola e avvicinandola a me. Premetti le mani lungo la sua schiena, ripercorrendola più e più volte.
-Sei mia- mormorai portando infine le mani sul suo volto, lasciandole teneri baci a stampo alternandoli con le parole- Non..dirlo..mai più-
 
 
 
Lyn PoV
 
 
 
Sorrisi un po’ malinconica, tesi le braccia intrecciandole attorno al suo collo. Salii in punta di piedi arrivando con le labbra fino al suo orecchio. 
- Hai ragione- sussurrai prima di lasciare un bacio alla base di esso. Taemin fremette lievemente.
Cominciai a tracciare una scia lungo tutta la sua mascella, salendo ogni tanto su quelle morbide e irresistibili guance.
- Anche tu- gli dissi riprendendo il discorso di prima.
-Cosa?- chiese non capendo.
-Mi piaci- risposi prima di posare un leggero bacio sulle sue labbra, che fu subito catturato e trasformato in qualcosa di più.
Mi afferrò alla base del collo facendo pressione con le dita su di esso, mentre la sua lingua carezzava la mia.
Mi strinsi di più a lui, indietreggiando fino a finire contro la porta di uno dei quei tanti corridoi.
Taemin spostò le labbra andando a succhiare la parte dietro il mio orecchio. I suoi sospiri mozzati e il calore che trasmetteva mi fecero impazzire. Gemetti e presa dalla foga, mi scontrai con la maniglia della porta, abbassandola e quindi aprendola.
Persi l’equilibrio trascinandomi dietro Taemin, che prontamente scambiò le posizioni, così che cadesse sul pavimento al posto mio.
Rimasi per un po’ con la testa sul suo petto, che si abbassava e rialzava con affanno. Ascoltai i frenetici battiti del suo cuore. Erano per me? Possibile gli facessi una simile reazione?
Arrossii alzando lo sguardo per crogiolarmi nei suoi grandi occhi nocciola.
-No, impossibile deve essere un sogno. - risi.
Lui arricciò il naso corrucciando le sopracciglia.
-Perché ridi?-
-Leggimi nella mente e lo saprai..- gli risposi sfrontata andandolo di nuovo a baciare.
Lui si stacco con delicatezza - Lo sai che è quasi del tutto impossibile per me leggerti nella mente..-rispose frustrato.
-Problema tuo- risposi sorridendo sulle sue labbra.
Mi prese per i polsi, invertendo le posizioni e bloccandoli ai lati della mia testa.
-Devo proprio trovare una soluzione allora..- sussurrò provocante andando a tracciare con il naso una linea immaginaria lungo il mio collo. 
Lo sentii inspirare profondamente, poi risalì sul mio volto e i nostri occhi s’incontrarono.
Sorrise, e mi prese un colpo. Perché non era solo un semplice piegarsi di labbra il suo, ma un vero e proprio miracolo. Un dolcissimo e inaspettato miracolo.
 -Ti voglio- presi il suo viso tra le mani baciandolo e lasciandolo di stucco.
 


 
 
Nello stesso momento in camera di Kibum
~

 
 
Jonghyun PoV
 
 
 
-Allora mi dici che ti è successo?- mi chiese Key curioso mentre riponeva al loro posto le bende che naturalmente si erano dimostrate inutili. Noi della dinastia dei Jeoson non avremmo le loro capacità mentali o chissà che altro. Ma una volta feriti guariamo in poco tempo.
Queste sono le nostre abilità: forza e resistenza.
 Sospirai abbassando lo sguardo - Mi è stato affibbiata la nomina di traditore dal mio re e dai miei compagni; mi sono ritrovato un insormontabile muro davanti agli occhi. Non avuto altro modo che scappare, inseguito e ferito dalla mia stessa gente per ordine di una persona che consideravo un padre.. -
 Key spalancò gli occhi impaurito. Risi per sdrammatizzare la situazione, ma lui rimase inflessibile.
Si avvicinò preoccupato, sorprendendomi. Nessuno si era mai riposto l’obbligo di preoccuparsi per me.
 
-Sentimenti, dici? Devono essere una bella cosa..-mormorò Siwon seduto sul suo trono.
- Jonghyun togliteli dalla testa! Noi non siamo fatti così! Non amiamo, non proviamo nulla per le altre persone! E se lo facciamo è solo per obblighi. Siamo diversi; quante volte te lo devo ripetere? Esegui gli ordini e basta!-
-Ma anche tu con Byol..non..- provai a dire.
-Non la devi nemmeno nominare quella donna!- mi intimò.- Fai strage di tutto e tutti a Kyoro e riportami mia figlia!- urlò.
Poi si portò le mani alle tempie massaggiandole e sospirando rumorosamente.
- Sei l’unico che può farlo..Questo regno, i Jeoson hanno bisogno di un erede; lo capisci? Lyn è la mia legittima figlia. Come tale ha il dovere di governare dopo la mia morte.-
-E non potremmo..-
-Jonghyun! Un’altra parola contro la mia volontà e ti considererò un traditore-

 
Key mi chiamò riscuotendomi dai miei pensieri. - Jonghyun, chi sono? Chi è questa gente? Qui c’è un esercito potente..devi vedere i strani poteri che hanno.. Potrebbero..-
-No!- dissi fermamente. -Non voglio coinvolgere innocenti. Nessuno deve sapere che sono qui.- affermai alzandomi dal letto.
-Che fai?- chiese avvicinandosi pericolosamente.
Mi afferrò per i fianchi nudi come per sorreggermi. Le sue mani fredde a contatto con la mia pelle bollente erano un goduria.
-Tu non vai da nessuna parte- decretò Key.
Poggiò entrambe le mani sui miei pettorali cercando di spingermi sul letto. Ma la sua pressione era troppo leggera per il mio corpo, ormai completamente in forze.
-Ehmm..- si morse le labbra imbarazzato e spostò lo sguardo felino sui suoi piedi.
Sorrisi. Gli afferrai le mani facendole scorrerle su tutto il mio busto, fermandole occasionalmente sulla ferita ormai del tutto cicatrizzata.
Ok, ammetto di averlo fatto anche con un po’ di malizia, curioso di vedere la sua reazione. Ma principalmente volevo che capisse che stavo bene.
Key arrossì ancora di più, potevo sentire le mani tremargli e il respiro farsi pesante.
-Visto! Sto bene. Guarisco in fretta, te l’ho detto- conclusi abbandonando quel contatto.
-Uhm- mormorò fissando sconvolto un punto davanti a lui, mentre le braccia gli ricadevano molli lungo il corpo.
-Key?- lo chiamai muovendo velocemente una mano davanti ai suoi occhi.
-Key!- lo chiamai ancora.
Finalmente rinsavì - Con chi parli? Chi è Key?- chiese.
Assunsi un’espressione confusa - Ma che..Sei tu, no? Stai bene?-
-Oh già! Key! Si, si io sono Key!- sorrise gesticolando in modo impacciato.
Risi di gusto, andando a recuperare la mia camicia - Sai, sembra quasi che io ti piaccia..- costatai abbottonando i primi bottoni.
Si pietrificò sul posto, per poi scoppiare in una risata isterica.
-Che simpatico che sei! Ah..ah..ah- esclamò voltandosi, fingendosi indaffarato.
-E’ normale. Ti capisco, sono un bel ragazzo dopotutto. E’ alquanto inevitabile un interessamento nei miei confronti.- sorrisi beffardo - Ma come dire..sei troppo mingherlino e hai degli zigomi troppo pronunciati..- enfatizzai le parole scoppiando in una risata teatrale- No,non sei proprio il mio tipo, mi dispiace. Oddio hai un bel sedere ora che ti guardo meglio..ma..-
 
 
 
Kibum PoV
 
 
Mi trattenni più che potei, ma quel ragazzo sembrava non finire di parlare a vanvera. Afferrai un cuscino, mi voltai, e glielo tirai addosso con vigore.
-Ehi! Hai finito di dire stronzate?!- sbottai.
Avanzai furioso nella sua direzione - Ma che ti salta in mente?! Che c’è appena attacchi a parlare non riesci a fermarti più dal dire stupidaggini?! Sei malato?! No, perché non trovo altre spiegazioni alla tua stronzaggine abissale!- urlai ad un palmo dal suo volto.
- Così ti hanno dato del traditore, eh? Ti hanno cacciato?Sei sicuro che non volessero semplicemente liberarsi di un pezzo di merda, presuntuoso e sbruffone come te?!- continuai già consapevole di aver superato il limite, e lo lessi nei suoi occhi che si accesero di rabbia.
In un attimo Jonghyun mi afferrò per la maglia, sollevandomi da terra con estrema facilità. Mi sbatté con prepotenza al muro, tenendo sempre salda la presa sulla maglia. Aveva le sopracciglia aggrottate, le palpebre tese, gli occhi piccoli e scuri mi fissavano duramente e le labbra erano serrate a forza per trattenere il tremolio che le percorreva.
- Stammi bene a sentire..- scandì bene le parole cercando di intimidirmi.
 Mandai giù il groppo che mi si era formato in gola.
-Nessuno si rivolge a me con questi toni, chiaro?- puntualizzò conciso facendo pressione sul suo corpo, schiacciandomi ancora di più contro il muro. 
- C’è sempre una prima volta. E poi sei stato tu ad iniziare con quelle cavolate..Io mi sono solo difeso. Ed ora lasciami scimmione!- cercai di tenergli testa.
-Tsk..Quindi dovrei imparare le buone maniere da un ragazzino?- inclinò la testa, mordendosi un labbro pensieroso.
- Ho detto lasciami!- cercai di liberarmi, ma senza successo.
Si prese qualche minuto per osservarmi. - Bhe..dopotutto sei carino quando ti arrabbi- rise prendendomi con la mano libera per il mento.
- Che ne dici..- fece scendere lentamente la mano lungo il petto fino ad arrivare al cavallo dei miei pantaloni -..di divertirci un po‘..uhm?- mormorò stringendolo in un pungo da sopra i jeans.
Mugugnai inclinando la testa da un lato e respirando a fatica.
 Jonghyun sorrise soddisfatto - Lo prendo come un si.- mi soffiò lascivo in un orecchio.




 

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