Più della mia stessa vita

di sara felton
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto comincia da qui ***
Capitolo 2: *** Piccola ***
Capitolo 3: *** Non si torna indietro ***
Capitolo 4: *** Lei ***
Capitolo 5: *** Non sono di nessuno ***
Capitolo 6: *** Torto e ragione ***
Capitolo 7: *** Anima ferita ***
Capitolo 8: *** Mi arrendo ***
Capitolo 9: *** Soli ***
Capitolo 10: *** Senza fiato ***
Capitolo 11: *** Decisioni difficili ***
Capitolo 12: *** Tredici anni ***
Capitolo 13: *** Il bene e il male ***
Capitolo 14: *** Senza alcuna pietà ***
Capitolo 15: *** Nero su bianco ***
Capitolo 16: *** Buio ***
Capitolo 17: *** Senza via d' uscita ***
Capitolo 18: *** Fin dentro l'Anima ***
Capitolo 19: *** Confessioni ***
Capitolo 20: *** Vivere o Morire ***
Capitolo 21: *** Cenere nel vento ***
Capitolo 22: *** Oltre le parole ***
Capitolo 23: *** Via ***
Capitolo 24: *** Sangue freddo ***
Capitolo 25: *** Solo per lei ***
Capitolo 26: *** Da un altro punto di vista ***
Capitolo 27: *** Fino alla fine ***
Capitolo 28: *** Ricominciare da zero ***
Capitolo 29: *** Imbarazzanti sospetti ***
Capitolo 30: *** Per sempre ***



Capitolo 1
*** Tutto comincia da qui ***


Una piccola peste con gli occhioni verdi si precipitò al tavolo imbandito dei Serpeverde
 
-Daphneeeeeee!!!Hai visto??Sono una di voi!! –

Roteando gli occhi Pansy si scostò appena in tempo per non essere travolta da Malfoy che veniva spintonato e quasi buttato a terra dalla panca di legno lucido.


-Oh....scusa…-

Un sorriso tenero e innocente fece sbollire la rabbia di Draco all'istante.

Daphne tamburellò con un dito sul tavolo sbuffando...

- Pansy...Blaise...voi la conoscete già...Draco e tutti gli altri...Lei è mia sorella Astoria -


Blaise diede un buffetto sulla guancia ad Astoria che contraccambiò con un pizzicotto sul braccio.

Draco osservò il profilo della piccola seduta a accanto a lui.
 
Magra,delicata,la pelle diafana,le guance rosee.
I capelli ondulati,un po' spettinati,castano cioccolato con dei leggeri riflessi miele le ricadevano sulle spalle.
Le labbra rosse,a cuore.
Gli occhi grandi,verdi,con ciglia lunghe e folte.

-Sembra una bambolina di porcellana vero?-

Blaise sembrò leggergli nel pensiero pronunciando quelle parole.
 
In effetti ,era proprio ciò che quella bimba di undici anni gli ricordava.

-Non devi andare a sederti con gli altri del primo anno rompiscatole?-

La voce stridula di Pansy riecheggiò nella sala comune.

-Ok….. -

Con un cenno Astoria salutò tutti e si avviò triste all’altro capo del tavolo.
 

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Capitolo 2
*** Piccola ***


Guardando con disgusto le facce felici dei Grifondoro,Malfoy addentò la sua mela .

-Hagrid professore....quello zoticone...!Questa scuola non poteva cadere più in basso di così...!-


-Vi presento Fierobecco!-
 
 Esordì Hagrid tutto emozionato.

-Mi raccomando,fate molta attenzione…è un po’ suscettibile..-
 
Astoria,nascosta dietro un albero con una sua compagna,lo guardò con la bocca spalancata.

Voleva accarezzarlo...La prima cosa che balenò nella sua mente fù questa.
 
Guardò la Granger e vide nei suoi occhi la stessa luce di meraviglia nel guardare quell'essere maestoso con le ali.

-Forza Harry monta in sella!-
 
 Con uno spintone Hagrid catapultò il ragazzo sopra Fierobecco.

-Non è giusto....a noi del primo anno non sarebbe mai permesso cavalcarlo...-
 
 Astoria si appoggiò al tronco con le braccia conserte.

Harry esultava circondato dai compagni.
 
Probabilmente più per essere sopravvissuto al volo che per altro.

Astoriaapprofittò della distrazione dei presenti e si avvicinò quatta a Fierobecco.
 
Sempre più vicina.
 
Cauta.
 
In silenzio.
 
Finchè non riuscì a sfiorare una piuma candida.

Le vennero le lacrime agli occhi.
 
 -Che meraviglia....-
 
Sospirò facendo scorrere la manina lungo le ali dell'animale.

Fù un secondo.
 
Fierobecco si accorse della sua presenza e si agitò.
 
Si tirò su con le zampe piene di artigli ricurvi verso di lei pronto ad attaccare.

-Ria!!!Oh mio Dio!!!!!-
 
Daphne si coprì il volto con le mani.

Astoria si sentì afferrare.
 
In un attimo era diventato tutto nero.
 
Poi capì di essere sotto il mantello di uno studente.


-Draco..!...hagrid aiuto!!!!!!!!!!-


Malfoy aveva il braccio ricoperto di sangue e giaceva a terra


-Hagrid bisogna portarlo subito in infermeria!!-
 
 
 La Granger gridò portandosi le mani sulla bocca terrorizzata.


Mentre Hagrid,spaventato più di loro,accompagnava Malfoy ad essere medicato Astoria si tirò su da terra.
 
 
-Ria tesoro!!Tesoro stai bene??-
 
 Daphne piangeva.
 
-Oh ma vai al diavolo Daphne spostati!!-
 
Con uno spintone Pansy cacciò l'amica e afferrò Astoria dal mantello.
 
-Tu..!!!Come hai osato far fare male al mio Draco??Comeeee???Piccola stupida mocciosa!!!-
 
Astoria aveva gli occhi sgranati.
 
-Io...io non...non volevo giuro...!!-
 
 
Il nodo in gola le strozzò il respiro...sembrava un macigno.
 
-Pansy smettila subito!Falla finita!-

Blaise tirò via con uno strattone le mani di Pansy dalla divisa di Astoria che fissava a terra senza parlare.
 
-Andiamo...per oggi ne ho avuto abbastanza-
 
Daphne fece per prendere per mano la sorella ma la vide sfrecciare dal lato opposto.
 
-Astoria dove stai andando..??-
 
Cercò di afferrarle il braccio.
 
-Lasciami Daphne!...-
 
Astoria si liberò della presa e corse verso la scuola.

Arrivò in infermeria che già piangeva,non aveva il coraggio di guardare.
Era colpa sua.
tutta colpa sua Pansy aveva ragione.
 

Si avvicinò al letto dove Draco era sdraiato e si sedette sul bordo.
Appoggiò la manina sulla benda.
 
-Ehi...non preoccuparti così...non è così grave-
 
Astoria accarezzò la stoffa chiara.
 
-Non importa...non volevo che succedesse...sono stata una stupida...-
 
Malfoy sorrise alzando le spalle.
 
-A undici anni anni ti è permesso anche questo -
 
Astoria lo guardò storto.
 
-Mmh...grazie tante-
 
Draco notò il muso lungo e scoppiò a ridere.
 
-Dai scherzavo...!O meglio,intendevo dire che a undici  anni ti è permesso voler provare ad accarezzare un mostro con gli artigli affilati!-
 
Astoria roteò gli occhi esasperata.
 
-Non mi fai ridere Malfoy!-
 
-Ahahahah!A me fa ridere però!-
 
Astoria mise il broncio e gli diede le spalle.
 
-Vado...ho lezione-
 
Fece per andarsene ma arrivata a metà strada si bloccò...
 
-Malfoy...?-
 
-Si?-
 
Astoria tornò verso il ragazzo e gli buttò le braccia al collo.
 
-Grazie per avermi salvata-
 
Gli stampò un bacio sulla guancia e sparì oltre la porta.


Qualcosa di sordo fece un tonfo nel petto di Draco.
 
Si adagiò sul cuscino ancora confuso.

C'era qualcosa in quella ragazzina che nemmeno lui capiva.
 
Non riusciva ad essere arrabbiato con lei.
 
Non voleva che si facesse male.
 
Non sopportava quando Pansy le dava addosso.
 
Ma da quando gli importava di qualcuno che non fosse sé stesso??
 
Il braccio iniziava a fare più male.
 
La medicina cominciava a perdere il suo effetto.
 
 
-Devo essere impazzito...-
 
Tenendosi il braccio con l'altra mano Draco si addormentò,sperando in cuor suo che quell’uragano di undici anni  non si ficcasse di nuovo nei guai.
 
 

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Capitolo 3
*** Non si torna indietro ***


  - Da quando cerchi di suicidarti per salvare un altro essere umano?-
 
-Falla finita Blaise...-
 
Draco afferrò con aria assente il calice di fronte a lui.
 
Perchè non si faceva gli affari suoi??
 
Blaise ridacchiò tra sé e sé e si sedette incrociando le braccia al petto.
 
- Bhè...come vuoi....comunque ti ringrazio....Astoria è come una sorella per me...Daphne non si abbasserebbe mai a ringraziarti ma ti è molto riconoscente -
 
Draco spalancò le braccia esasperato.
 
- Oh insomma cosa avrei dovuto fare??Lasciare che la uccidesse??-
 
Era palese.
Malfoy si stava spazientendo.
 
- Và bene!Và bene!Capitolo chiuso!-
 
Con un sorrisetto beffardo Blaise aprì il libro davanti a sé e ricominciò a leggere,non era da tutti i giorni vedere uno spiraglio di umanità nell'amico,anche se lui lo conosceva molto bene.
 
...
 
- Sei invitato a cena a casa nostra questo Natale... tu e i tuoi genitori-
Pansy tirò via un ciuffo di capelli dal viso con la mano.
 
- Ci saranno anche gli Zabin e i Greengrass-
 
Draco sollevò lo sguardo dal suo libro.
 
- Ah....ok....-
 
Si lasciò cadere sul divano e si stropicciò la faccia con le mani.
Odiava queste cene fatte di pettegolezzi e frivolezze.
 
                                                 …
 
Passò un mese e quell'indesiderata sera arrivò in men che non si dica.
Mentre si preparava, Draco pensò a quanto sarebbe stato ancora più noioso e deprimente restare a casa con i suoi.
O peggio.
A scuola con Potter che ogni Natale lo trascorreva tra quelle quattro mura.
 
- Forza e coraggio....-
Afferrò il cappotto e uscì di casa seguito da sua madre e suo padre.
 
 
                                                  …
 
 
- Auguri!-
 
Pansy saltò al collo di Draco e gli schioccò un bacio a fior di labbra.
 
- Vieni...dammi il cappotto-
 
 Lo prese per mano lo fece accomodare in sala da pranzo.
 
La cena iniziò bene.
 
Astoria pensò che ogni pietanza esistente sulla terra fosse posata su quella tavola.
 
- Dove metti tutto quel cibo?-
 
 Blaise ridacchiò osservandola mentre addentava l'ennesima fetta di torta.
 
-Ha preso da me!-
 
 La signora Greengrass rispose in modo scherzoso portando l’attenzione dei presenti su di lei.
 
- Volevo informarvi della decisione che io e mio marito abbiamo preso...-
La donna posò la forchetta al lato del piatto e incrociò le dita delle mani.
-Devo andare da mia madre....la nonna di Daphne e Astoria....non sta bene e ha bisogno di aiuto-
Si voltò a guardare le sue figlie per qualche secondo.
 
-Starò via per qualche mese...almeno fin chè non si riprenderà del tutto...e  porterò Astoria con me... Non finirà il primo anno ad Hogwarts....-
 
Astoria deglutì.
 
Per un istante si rese conto di non riuscire più a muoversi.
 
-Ma mamma....ci saremo io e papà...penseremo noi a lei....!-
 
Dapne prese per mano la sorellina stringendola forte.
 
-Daphne ,tesoro,tu devi studiare...e tuo padre lavora e ha mille pensieri per la testa...non sarei tranquilla...lo faccio per tutti voi...devo essere sicura che la mia assenza non gravi sulla nostra famiglia!-
 
Con un sospiro la donna concluse.
 
- Ormai la decisione è presa....Astoria tornerà ad Hogwarts il prossimo anno...dopo l'estate...ho già parlato con il professor Silente...-
 
Riprese la forchetta in mano distrattamente.
 
-E poi detto tra noi non c'è nulla che io e mia madre non potremmo insegnarle riguardo il programma del primo anno..non rimarrà indietro con gli studi.-
 
Tutti si guardarono per qualche istante senza battere ciglio.
 
Poi una donna all’altro capo del tavolo sollevò il bicchiere.
 
- E' giusto così cara....-
 
Narcissa sorrise all'amica.
 
-Avrei agito allo stesso modo.-
 

 
Draco si voltò.
 
Cercò Astoria con lo sguardo ma non la vide.
 
Si alzò e uscì dalla stanza.
 
Gli altri commensali avevano ripreso a ridere e scherzare come nulla fosse.
 
Lui no.
 
Dopo qualche metro sentì un singhiozzo,uscì sull'uscio e trovò la piccola seduta con le ginocchia strette al petto...immersa nelle lacrime.
-Astoria...-
 
Astoria sollevò appena lo sguardo,poi riappoggiò la testa tra le ginocchia.
 
-Ti prego Malfoy lasciami sola-
 
Senza ascoltarla Draco si sedette sugli scalini accanto a lei.
- Non fare così....passerà in fretta...e tornerai qui da tua sorella,tuo papà...e i tuoi amici.-
 
-Non è vero!-
 
Astoria alzò il volto e Draco notò gli occhi ormai stracolmi di lacrime e rabbia.
 
-Non mi hanno chiesto nulla!Cosa ne pensassi...se per me andava bene..nulla!Io non voglio lasciarvi!Non voglio andare via!Perchè a me??Cos'ho fatto di male??-
 
Draco non aveva parole.
Non sapeva cosa fare.
Ma avrebbe tanto voluto non vederla più piangere e non capiva il perchè.
 
 
Senza nemmeno rendersi conto di ciò che faceva raccolse una lacrima di Astoria con un dito.
 
-Apri la mano-
 
Confusa Astoria lo ascoltò.
 
Porse il palmo della manina.
 
Appena la lacrima toccò la sua mano si trasformò in cristallo.
 
Sembrava un diamante.
 
Con un sorriso Astoria lo guardò stupefatta.
 
Malfoy  notò l’espressione della piccola e sorrise a sua volta.
 
- Almeno ti ho fatta sorridere...-
 
Draco le richiuse la mano con la sua e pronunciate poche parole un filo d'argento creò una collana che racchiuse la pietra luccicante.
 
Astoria era senza parole.
 
-Ma è bellissima!Riuscirò anch'io a fare meraviglie simili un giorno?-
Draco legò la collana al collo di Astoria scostandole i capelli morbidi.
 
-Quando tornerai te le insegnerò io-
 
Per un attimo sentì un nodo in gola.
 
Solo per un attimo.
 
Astoria lo stava abbracciando stretto e aveva ricominciato a sentire le lacrime della piccola solcarle il volto.
 
-Non piangere Ria...-
 
Ma Astoria  ormai aveva ricominciato a singhiozzare.
 
-Mi mancherai Draco....davvero....non dimenticarti di me ….me lo prometti?-
 
Draco strinse forte quell’esile corpicino ricacciando indietro le lacrime.
 
- Te lo prometto-
 

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Capitolo 4
*** Lei ***


-Blaise.....mi passi una piuma?-
 
Daphne accartocciò il foglio su cui stava scrivendo.
 
-Siamo quasi arrivati ad Hogwarts ti conviene prepararti-
 
Blaise porse il mantello alla ragazza e iniziò a riordinare le sue cose sparse sul sedile del vagone.
 
Il treno arrivò puntuale,gli studenti iniziarono ad incontrare i vecchi amici e a scambiarsi baci e abbracci.
 
-Dov'è tua sorella?-
 
Pansy trafficava con le valige facendo rotolare cose qua e là.
 
-Non doveva ricominciare quest'anno?-
 
Daphne salutò con un cenno della mano Daco che arrivava dal fondo del treno con passo deciso.
 
-Arriva domani mattina con mamma...la porta qui lei-
 
Pansy si voltò.
 
Aveva già scordato di aver chiesto di Astoria.
 
-Capito-
 
 
                                                        …
 
 
 
-Hai visto Potter?...Chi l’avrebbe mai detto!-
 
Blaise diede una pacca sulla spalla dell'amico.
 
-Il furbo…chissà come avrà fatto a fregare il Calice di Fuoco!.....Roba da esperti!-
 
Draco si voltò a guardarlo con aria schifata.
-Ma fammi il piacere Blaise.....è stato aiutato da qualcuno...e comunque adesso voglio proprio vedere dove andrà a parare-
 
Blaise lo guardò sottecchi.
 
-Magari vince...-
 
Draco si aprì in una fragorosa risata.
 
-Cos'è ti va di scherzare??-
 
Malfoy prese una sigaretta e si sistemò su un ramo del grande albero.
 
Blaise fece per sedersi ma vide una figura camminare trascinando i piedi.
 
-Eccolo lì...sta arrivando-
 
Potter camminava dritto e spedito con aria afflitta.
 
Che preda facile.
Con un balzo draco scese dall'albero.
 
-Perchè così teso Potter?Mio padre e d io abbiamo scommesso sai?Per me non duri più di dieci minuti in questo torneo...lui non è d'accordo...secondo lui neanche cinque!-
 
Harry gli andò vicino con fare minaccioso.
 
-Non mi interessa cosa dice tuo padre Malfoy!Lui è un vile...e un codardo.....e tu sei patetico!-
 
Come osava??
 
Come osava anche solo nominare suo padre??
 
Senza pensarci troppo Draco estrasse la bacchetta.
 
Poi si ritrovò a terra.
 
Cosa stava succedendo?
 
Si sentiva strano.
 
Abbassò lo sguardo e vide una zampina bianca e Malocchio Moody sembrava tremendamente più alto del solito.
 
“Oddio...sono un topo...un coniglio...un furetto!”
 
 
Scappò più in fretta che poteva,inciampò nella coda,ruzzolò più volte nell'erba,ma non riusciva a smettere di correre.
 
Poi, ad un tratto, qualcosa o qualcuno lo afferrò.
 
 
                                                …
 
 
-Quello è un pazzo scatenato!Dovrebbero rinchiuderla certa gente!-
 
Una voce familiare costrinse Draco ad alzare la testa,che ormai ,grazie ad un incantesimo apparso dal nulla, era tornata normale.
 
Del furetto non c'era più traccia.
 
Si tirò su in piedi e si spolverò la divisa mentre cercava di mettere a fuoco la sagoma di fronte a lui.
-Ciao Draco!-
 
Il cuore perse un battito.
 
-As.....Astoria?sei proprio tu?-
 
-E chi sennò?-
 
La ragazza gli tolse una foglia dai capelli,poi l'abbracciò stretto.
 
-E' bello rivederti..-
 
Paralizzato.
 
Ecco come si sentiva in quel momento.
 
Avrebbe voluto stringerla forte e dirle che anche per lui era bello rivederla,se fosse stata la bimba che aveva lasciato probabilmente ci sarebbe riuscito.
 
Ma non era più una bambina.
 
Quella che ora era avvinghiata stretta a lui era una giovane ragazza,poco più bassa di lui di una decina di centimetri,con un fisico asciutto e sinuoso,tutto ciò che la rendeva bambina l'aveva abbandonata.
Tranne che per le guance,sempre rosee.
 
E gli occhioni verdi
 
E le labbra rosse....le sue labbra .
 
Oddio.
 
Draco si liberò dell'abbraccio con uno scatto fulmineo.
 
Si..ehm......come stai?-
 
Astoria lo guardò mordendosi le labbra confusa.
-.......bene...grazie..-
 
Lo vide grattarsi la testa rosso in viso.
 
-Tutto bene Malfoy?-
 
Draco ficcò le mani in tasca spavaldo.
 
-Ma certo!Torniamo a scuola Daphne ti starà sicuramente cercando!-
 
Si avviarono verso la scuola,uno accanto all’altra, continuando entrambi ad osservarsi di nascosto.
 
 
                                                   …
 
 
-O santo cielo Astoria!Guarda come sei cresciuta!!-
 
Blaise prese tra le braccia la ragazza e la fece girare.
 
-Blaise!!Così mi fai vomitare!!!-
 
Astoria rideva felice
 
Era tornata.
 
-Ma non dovevi arrivare domani?-
 
Pansy sollevò un sopraciglio squadrandola da capo a piedi.
 
-Ci siamo sbrigate prima...-
 
Daphne abbracciò stretta sua sorella.
 
-Come sono felice che tu sia tornata..-
 
Daphne.
 
Sempre a fare l'altezzosa con la puzza sotto il naso eppure capace di slanci di affetto degni di un Griffondoro.
Astoria strinse più forte la sorella e la riempì di baci.
 
 
                                              …
 
Draco guardò Pansy che dormiva accanto a lui.
 
Si accese una sigaretta e aspirò forte.
 
Quante volte erano andati a letto insieme'.
 
Eppure mai si era sentito minimamente imbarazzato, o emozionato.
 
Ne con Pansy,ne con tutte le altre con cui era stato.
 
Spense la sigaretta e svegliò l'amica.
 
-Pansy devi andartene-
 
Assonnata Pansy ficcò la testa sotto il cuscino.
 
-Mmmmm...ancora cinque minuti-
 
Non poteva rischiare di addormentarsi con lei lì...le regole della scuola erano severe su questo,femmine/dormitorio femminile....Maschi/dormitorio maschile.
 
-Pansy alzati subito!Voglio dormire anch'io!-
 
Trascinandosi giù dal letto Pansy si infilò nel bagno ancora nuda.
 
 
                                             …
 
 
 
-Dove sei stata sta notte??Alle 5:00 mi sono girata nel letto e tu non eri nel tuo!-
 
Daphne guardò con fare severo Pansy che sbadigliava davanti alla sua colazione
 
-Indovina...-
 
Pansy ammiccò.
 
-Aaaaaaaaa.....capito....bhè in ogni caso non tornare così tardi!Se vi beccano sono guai!-
 
Pansy prese un sorso di latte dalla tazza sorridendo.
 
-Ricevuto...-
 
Addentò un biscotto e fece di nuovo l'occhiolino all'amica.
 
-Vado in biblioteca...ci vediamo dopo a lezione....ciao nènè-
 
Si voltò a guardare la ragazza a fianco a lei seria.
 
-Ciao Astoria-
 
                                                  …
 
-Cosa è successo...?Di cosa parlavate..?-
 
Astoria spalmò altro burro sulla fetta biscottata già stracolma.
 
-Di niente Ria....sei troppo piccola per certi discorsi.-
 
-Oh mio Dio!Ho due anni in meno di te non sono mica una mocciosa di tre anni!-
 
Daphne roteò gli occhi.
 
-ok..Parlavamo di sesso!-
 
Astoria annuì.
 
-Ah...ok.........sesso con chi??-
 
-Buongiorno...-
 
Draco si sedette di fronte a loro e si versò del caffè in una tazza.
 
-Dormito bene Draco??-
 
Blaise addentò ridacchiando una fetta di pane convinto che l'amico avesse recepito il messaggio.
 
-Benissimo grazie-
 
-Come mai hai le occhiaie?-
 
Draco sollevò gli occhi fulminandolo con lo sguardo.
 
-Blaise piantala.-
 
Ridacchiando Blaise si versò anche lui il caffè.
 
Aveva capito bene?
 
Pansy e...Draco??
 
Sesso???
 
No.
 
Insomma dai stavano sicuramente scherzando.
 
 
Astoria posò la tazza sul tavolo e guardò negli occhi Blaise.
 
-Blaise....Credi che Pansy smetterà mai di trattarmi come fossi un insetto da schiacciare?Insomma....da quando sono tornata me ne ha già dette e fatte di tutti i colori-
 
Blaise scosse la testa.
 
-Bhè....credo che fin chè il tuo bel faccino ronzerà per la scuola la storia non cambierà molto Ria...-
 
Astoria lo guardò masticando un enorme pezzo di torta.
 
-In che senso scusa??-
 
Blaise buttò gli occhi al cielo.
-Oh andiamo Astoria!sei bellissima!Hai visto come ti guardano i ragazzi??-
 
Astoria deglutì rumorosamente facendo arrabbiare Daphne per la scarsa finezza.
 
-Cooooosa??Ma non dire scemenze Blaise!Non ha nessun motivo di essere gelosa di me!-
 
Blaise la guardò con le sopraciglia sollevate.
 
-Questo lo dici tu!Confesso che se non stessi già con tua sorella io.....-
 
Guardò  Daphne e le fece un sorrisetto complice seguito da un occhiolino.
 
Daphne sorrise.
 
-E poi deve proteggere dalla concorrenza il suo Dracuccio non lo dimenticare!-
 
Il  SUO Dracuccio??
.Allora aveva capito bene,non era uno scherzo.
 
-Quindi stanno insieme-
 
Astoria allontanò con un gesto involontario il resto della sua colazione.
 
-Bhè....non proprio....-
 
Daphne lo spintonò in malo modo guardandolo storto.
 
-Blaise….!potresti tralasciare i dettagli per favore??-
 
Blaise si morse le labbra.
 
-Bhè..insomma diciamo che sono.....intimi..e solo quello!Così va bene??-
 
Daphne gongolò su sé stessa.
 
-Così va bene....-
 
 
.-Intimi..........-
 
 
 
Astoria raccolse lo zaino da terra e sentì la testa che le girava.
 
-io vado a lezione-
 
Girò i tacchi e si  allontanò dai due innamorati già troppo intenti a scambiarsi effusioni.
 

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Capitolo 5
*** Non sono di nessuno ***


-Harry..si può sapere cosa stai fissando da più di un ora??-
 
Ron si sporse per capire cosa stesse attirando così l'attenzione dell'amico.
 
-Chi è quella...?-
 
Harry afferrò Ron per la giacca e lo rimise al suo posto.
 
-E' Astoria Greengrass!Che fai non la riconosci più??-
 
Ron si passò una mano tra i capelli con la bocca spalancata.
 
-Miseriaccia....-
 
-Ieri mi ha salutato e mi ha chiesto come sto...Una Serpeverde che mi chiede come sto ti rendi conto??-
 
Harry volse nuovamente lo sguardo verso Astoria.
 
-Sua sorella una volta mi ha chiamato per nome....ma solo perchè mi stava insultando-
 
 Ron si passò una mano tra i capelli rossi scuotendo la testa.
 
-Lei non è come sua sorella Ron...-
 
Weasley fissò Harry finchè lui non voltò la testa dal suo lato.
 
-Harry....che  per caso ti piace...?-
 
-Cosa...?Io...no...!Cioè....non lo so....!Possiamo cambiare argomento?-
 
Harry si affacciò alla finestra e appoggiò la testa tra le mani.
 
-Domani c'è la prima prova del Torneo tre Maghi…ho cose più importanti a cui pensare-
 
 
                                                 …
 
 
 
-Cosa stai facendo?-
 
Malfoy guardò Astoria sdraiata sull'erba a pancia in giù senza ottenere risposta.
 
-Astoria!?-
 
-Mmh??-
 
Draco si abbassò a guardare l’oggetto che stringeva tra le mani.
 
-Cavoli…quando leggi sei immersa nel tuo mondo!-
 
Draco si mise a pancia in giù e la vide riposare gli occhi sul libro.
 
Poi li risollevò incrociando quelli di lui a pochi centimetri di distanza.
 
-Ehi..non fissarmi così mi metti a disagio!-
 
Malfoy la ignorò e continuò a guardarla.
 
I riflessi miele dei capelli brillavano al sole.
 
E non solo quelli.
 
Qualcosa al collo della ragazza catturò la sua attenzione.
 
-Astoria ma...è la collana che ti ho dato io quella??...Ce l'hai ancora?-
 
Astoria portò una mano al collo e prese tra le dita la lacrima brillante come uno Swarovski.
 
Alzò lo sguardo e incrociò quello di Draco.
 
 
-Non l'ho mai tolta-
 
 
 
                                                      …
 
 
-Cosa metto per il ballo del Ceppo..??Cosa??-
 
Pansy in piena crisi isterica lanciava vestiti per aria nella stanza appena riordinata da Daphne.
 
-Santo cielo Pansy la vuoi finire di incasinare tutto??-
 
Astoria guardava divertita,prese uno dei vestiti accatastati sul pavimento e lo appoggiò sul petto.
 
-Ti ha invitata qualcuno?-
 
Pansy parlava continuando ad aggiustare tulle e lustrini di fronte allo specchio.
 
-Ehm...si.....Tre persone...ma non sono sicura di...-
 
-Tre???E chi sarebbero?-
 
Pansy tolse dalla testa l'ennesimo abito e si girò verso Astoria.
 
-Cormac McLaggen....Theodore Nott.....e....-
 
-Ohhhhh bhè....nessuno di così importante insomma!-
 
 Pansy si girò nuovamente verso lo specchi ridacchiando.
 
-.............E Harry......Harry Potter.-
 
Daphne buttò a terra le scarpe che aveva in mano guardandola con gli occhi sgranati.
 
-Stai scherzando Ria...??Non puoi andare con lui..!E' fuori discussione ma siamo pazzi??...ma come ha anche solo osato chiedertelo???-
 
Daphne sbraitava e camminava avanti e indietro per la stanza gesticolando mentre Pansy fissava Astoria ancora intontita dalla notizia.
 
-Ragazze...per favore!Non ho detto che andrò con lui...!Mi avete chiesto e io..-
 
-E tu non ci andrai!Questo è poco ma sicuro!-
 
Sbottò Daphne.
-Vuoi calmarti???.........Non andrò con Potter al ballo....contenta??....Non era nelle mie intenzioni andare con lui nemmeno prima di dirlo a voi!-
 
Daphne si mise a sedere.
 
-Tu mi farai venire un'infarto Astoria-
 
 
                                                   …
 
 
 
-Tu....!-
 
In meno di un secondo Harry si trovò con la schiena contro il muro sollevato da terra.
 
-Dimmi come ti sei permesso anche solo di rivolgere la parola ad Astoria!-
 
Draco strinse così forte che sentì le mani indolenzite.
 
-Non sono affari che ti riguardano Malfoy!E comunque ha detto di no...non verrà con me al ballo!-
 
Malfoy lo strattonò violentemente.
 
-Non sono affari miei??Astoria è la sorella di Daphne,Daphne è mia amica...ed è una Serpeverde Potter non dimenticartelo..........lei è affare mio!-
 
In quel preciso istante Astoria,che aveva assistito a tutta la scena, sentì il sangue ribollire.
 
-Scusami??Non che me ne freghi qualcosa di Potter,senza offesa Harry ma è così,...ma da quando io sarei ''Affare tuo???''-
 
Draco la guardò confuso.
 
-Cosa?-
 
-Tu porterai al ballo Pansy...!Non mi risulta di essere né tua sorella né tanto meno tua figlia!Perciò se permetti Draco....le decisioni le prendo da sola!-
 
Detto questo Astoria girò i tacchi e se ne andò lasciando Malfoy ancora con la bacchetta puntata contro Potter.
 
 
                                            …
 
 
-Perchè hai detto quelle cose??Io ti difendo e tu reagisci così??-
 
Draco l'aveva raggiunta e presa per un braccio.
 
-Oh ma per favore Draco!Tu non mi hai difesa!A te ha dato solo fastidio che Potter avesse sconfinato nel tuo dannato territorio!-
 
Draco scosse la testa.
 
-Non sai quello che dici Astoria!-
 
-E' così Draco e tu lo sai...!Ora se vuoi scusarmi vado a dare conferma al mio cavaliere-
 
Draco si morse le labbra e strinse i pugni.
 
-E chi sarebbe di grazia...?-
 
-Non che siano affari tuoi ma ho deciso di andarci con McLaggen..-
 
-E' un maniaco pervertito Astoria!-
 
Astoria si voltò con la bocca spalancata.
 
-Ma senti chi parla!Ti porti a letto mezza scuola Draco!Le voci girano sai, cosa credi??-
 
 
Touchè.
 
 
-Astoria...tu non capisci...sto solo cercando di metterti in guardia!-
 
-Non ce né bisogno,so badare a me stessa....E io non sono Pansy-
 
Malfoy la guardò dritta negli occhi scuotendo la testa.
 
-Guarda che Pansy è stata solo con me-
 
-Oh che cosa romantica......-
 
-Ma perchè fai così??-
 
Astoria aggiustò con un gesto secco la tracolla sulla spalla.
 
-Lascia perdere Malfoy...ora vado,ho da fare-
 
 
                                               …
 
 
-Blaise posso chiederti una cosa?-
 
Seduta sul divano della sala comune dei Serpeverde,Astoria appoggiò la testa sulla spalla dell'amico.
 
-Ma certo...tutto quello che vuoi-
 
-Com'è andata tra Pansy e Draco...insomma...come sono finiti a letto insieme?-
 
Blaise si voltò a guardarla mordendosi le labbra.
 
A lui non la dava a bere.
 
-E com'è che lo vuoi sapere?-
 
Astoria si strinse nelle spalle.
 
-Così...per fare un po' di conversazione.-
 
-Ah davvero?-
Astoria lo guardò storto dandogli una gomitata.
 
-Blaise...rispondi alla domanda!-
 
-Bhè..che ti devo dire...Pansy ha sempre voluto che Draco fosse il primo...e lui l'ha accontentata.-
 
Astoria scosse la testa con un’espressione schifata.
 
-Che gesto magnanimo!Poverino che sforzo..!-
 
Blaise scoppiò a ridere.
 
-Noto una punta di sarcasmo nelle tue parole..-
 
Astoria lanciò via dal divano un cuscino e si sdraiò con le gambe sul bracciolo.
 
-Lo trovo rivoltante....andare a letto con le altre mentre lei lo aspetta come un cagnolino fa con il suo padrone!Io lo ucciderei!Se venisse a letto con me e poi facesse sesso con un altra un avada kedavra non glielo leverebbe nessuno!-
 
Blaise strabuzzò gli occhi.
 
-Se facesse sesso con te???Astoria!-
 
-Che c'è??Era così per dire!-
 
-Bhè non prendere questo discorso con tua sorella se non vuoi che le vengano i capelli bianchi!-
 
Astoria si tirò su sedendosi.
 
-Cos'è adesso si gioca anche a “Salva la virtù di Astoria” per caso??-
 
Blaise portò una mano al petto.
 
-Uhhhh...ffiuuu...grazie di avermelo confermato-
 
Astoria era confusa.
 
-Che cosa??-
 
-Che sei ancora vergine!sono molto più tranquillo adesso!-
 
Astoria prese un altro cuscino e glielo diede in testa .
 
-Mhà!!-
 
Scoppiò a ridere.
 
 
-Vai al diavolo Blaise!!!!!!-
 
Blaise le mise un braccio sulla spalla e la baciò in fronte.
 
-La mia piccola Astoria-
 
-…Già.....la Piccola Astoria....-
 
Con un sospiro Astoria si alzò dal divano.
 
Quell’aggettivo cominciava davvero a darle fastidio.
 
 

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Capitolo 6
*** Torto e ragione ***


-Ria come sto?-
 
Daphne fece una giravolta e il vestito lilla si mosse sinuoso.
 
-Sei bellissima Daphne.....-
 
Astoria sfilò dalla scatola il vestito che sua madre le aveva spedito e fece scorrere la seta color cipria tra le dita.
 
-Indossalo!Così ti aiuto ad allacciare il corpetto....è uno di quelli che si intrecciano dietro.-
 
Fece scivolare l'abito lungo il corpo e rimase per un attimo a fissarsi allo specchio.
 
-Tiriamo su i capelli-
 
Daphne con pochi gesti raccolse i capelli della sorella lasciando che qualche ciocca ricadesse morbida sulle spalle.
 
-Ma guardati.....splendida...-
 
Astoria arrossì guardandosi allo specchio.
 
-Grazie....-
 
In quel preciso momento bussarono forte alla porta della camera.
 
-Pansy!Ti vuoi muovere??-
 
Pansy aprì la porta del bagno e tirò fuori la testa.
 
-Arrivo!!Gli dite che sto arrivando??-
 
Astoria  si voltò a guardarla.
 
Era ancora in alto mare.
 
-Tanto io sto uscendo...McLaggen mi sta aspettando-
 
Astoria prese da sopra il letto della sorella il copri spalle velato e aprì la porta.
 
 
-Pansy sta arrivando,è quasi pronta-
 
Malfoy credette per un attimo che le parole gli si fossero incastrate in quello strano garbuglio che sentiva allo stomaco.
 
-Ah...Ok...e...ehm....sei...sei davvero....davvero...-
 
Astoria abbassò lo sguardo timida.
 
-Si.....bhè...grazie…anche tu-
 
 
Con passo svelto Astoria scese le scale e ritrovò Cormac che si fissava le scarpe intento ad aspettarla.
 
-Ciao...scusa se ho fatto tardi...-
 
McLaggen sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi.
 
-Bhè!Cavolo!Ne è valsa la pena!guarda qui che roba!-
 
Astoria arrossì tremendamente.
 
-EhEh...già.....che dici andiamo?-
 
 
                                              …
 
 
 
 
I campioni tre maghi e le loro dame sfilarono di fronte a loro e diedero inizio alle danze,tutti quella sera sembravano euforici,per una volta Hogwarts aveva abbandonato i soliti schemi.
 
 
-Ti stai divertendo?-
 
Mclaggen sussurrò piano all'orecchio di Astoria.
 
-No...sono stanca...si è davvero fatto tardi-
Cormac si stiracchiò e guardò verso l’uscita.
 
-Che ne dici se andassimo un po' fuori?riposiamo i nostri poveri timpani!-
 
Astoria annuì e si alzò subito in piedi.
 
-Buona idea-
 
Cormac la prese sotto braccio e i due si incamminarono verso il cortile.
 
-Che nottata!Un caldo pazzesco!Si sta bene qui!-
 
Astoria era intenta a guardare le stelle.
 
-Eh già…-
 
Una mano le cinse la vita e la fece voltare di scatto.
 
Astoria si ritrovò il viso di McLaggen praticamente ad un millimetro dal suo naso.
 
-Che fai??-
 
-Non mi dirai che sei venuta qui fuori con me per niente?-
 
Astoria si divincolò dalla stretta.
 
-Ma di che diavolo stai blaterando??-
 
Corma cercò di riportarla a sé.
 
-Oh andiamo Astoria....lo so che anche tu lo vuoi...-
 
McLaggen fece scorrere la sua mano sul corpetto della ragazza e con un dito fece scivolare la spallina di velo scoprendole una spalla.
 
Un sonoro ceffone fece allontanare McLaggen nel giro di un secondo.
 
-Stai lontano da me Cornac....ti ho avvisato-
 
                                                …
 
 
 
Astoria rientrò a scuola cercando di disfare l'acconciatura che Daphne aveva fatto.
 
-Che idiota!Sono stata proprio una stupida !-
 
-Hai!!-
 
Draco si ritrovò il tacco di Astoria proprio su un piede.
 
-Dove cavolo te ne vai così di corsa??-
 
-Vado...non lo so!Lontana da qui!-
 
Malfoy notò l’espressione arrabbiata e corrugò le sopraciglia.
 
-Cos'è successo Astoria…?-
 
Astoria scosse la testa sbuffando.
 
-Non qui...andiamocene....davvero-
 
Scrutò la pista da ballo.
 
-Credi che Pansy si accorgerà se manchi per qualche minuto?-
 
Draco fece finta di pensarci su.
 
-Assolutamente no!-
 
Astoria prese Draco per mano e lo condusse in uno dei corridoi.
 
-Tu sai farla apparire?-
 
Draco la guardò confuso.
 
-Cosa?-
 
-La stanza delle necessità-
 
Malfoy sorrise.
 
-Tutti possiamo farlo!-
 
Astoria si passò una mano sul viso cercando di calmare i nervi.
 
-Bhè...io non sono in vena....puoi pensarci tu per favore??-
 
Draco fissò il muro e chiuse gli occhi.
 
In men che non si dica la porta della stanza delle necessità comparve di fronte a loro.
 
-Grazie a Dio.....-
 
Astoria aprì la porta ed entrò.
 
All'interno vi era un salotto,con un camino scoppiettante,due divani messi uno accanto all'altro ad angolo...e nient'altro.
 
-Ahhhhh....Finalmente un po' di pace!-
 
Astoria si sistemò tra i cuscini e si tolse le scarpe.
 
Draco la guardò divertito.
 
-Non fanno per te eh..?Le feste...i balli...-
 
Astoria scosse la testa guardando il fuoco nel camino.
 
-No-
 
Malfoy si sdraiò sull'altro divano.
 
-Neanche per me-
 
Si voltò a guardarla e vide che aveva chiuso gli occhi.
 
In quell’istante pensò davvero di non riuscire a trattenersi nel baciare quelle labbra.
 
-Astoria?.....Mi dici cos'è successo...?....Non ti avrà...si insomma..fatto del male?-
 
Astoria lo guardò sorridendo.
 
-Se così fosse non sarebbe vivo per poterlo raccontare-
 
Ecco.
 
quando Draco si domandava il perchè Astoria Greengrass,così fragile e delicata, fosse stata smistata dal cappello parlante nei Serpeverd,.queste risposte gli chiarivano subito le idee.
 
Ridacchiò tra sé e sé.
 
-Allora cos'è successo?-
 
Astoria sospirò facendo spallucce.
 
-E' successo che avevi ragione tu...dovevo ascoltarti...Mclaggen è davvero un maniaco pervertito-
 
Draco si mise a sedere.
-Che ti ha fatto??-
 
Astoria lo guardò ridendo.
 
-Ma nulla!...voleva baciarmi...o qualcosa di più-
 
Malfoy sentì il sangue andargli dritto in testa.
 
-Ma io gli ho dato un ceffone e me ne sono andata.....non condividerei una coppa gelato con lui figurarsi il mio primo bacio!-
 
Malfoy la fissò per un attimo.
 
-Primo bacio...?-
 
Astoria si morse le labbra.
 
Non avrebbe dovuto dirlo.
 
Ma cosa le era saltato in mente??
 
-Ora....ora voglio dormire un po'...-
 
Draco abbassò gli occhi sorridendo.
 
-Va bene....-
 
Si adagiarono ognuno sul proprio divano.
 
-Astoria…?-
 
-Mmh..?-
 
-Te l’avevo detto-
 
Un cuscino colpì in piena faccia Draco che scoppiò in una fragorosa risata.
 

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Capitolo 7
*** Anima ferita ***


Il sole accecante del mattino entrò prepotente dalla finestra e svegliò Blaise colpendolo dritto in volto,si stropicciò gli occhi e si tirò su a fatica dal letto.
Il ballo era stato pesante,era decisamente tornato troppo tardi.
Fece per andare a prepararsi un bagno caldo quando notò il letto di Draco ancora intatto.
 
-Ma dove diavolo avrà dormito?-
 
In effetti,quando stava con Pansy era sempre lei a venire in camera sua e non viceversa.
Infilatosi nella vasca e deciso a rilassarsi lasciò che la schiuma bianca e l'acqua calda accarezzassero la sua pelle scura,in men che non si dica i problemi di Malfoy erano già un lontano ricordo.
 
-Mmmm....ma che ore sono..?-
 
Cercando con la mano la sveglia sul comodino Astoria si rese conto di non essere esattamente dove credeva.
 
-Oh Dio!!!Oh mio Dio!!-
 
Svegliato di soprassalto da quelle urla Draco spalancò gli occhi.
Ebbe appena il tempo di capire dove si trovava che un'Astoria delirante lo afferrò per un braccio e iniziò a correre.
 
-Per l'amor del cielo Ria ti vuoi calmare??-
 
-Calmare????-Gridò Astoria con il fiato corto
 
-Forse tu non ti rendi conto Malfoy!!-
 
Stanco di correre Draco si appoggiò ad una parete per riprendere fiato costringendo Astoria a fermarsi a sua volta.
 
-Senti-
 
Draco riprese fiato
 
-Ci siamo addormentati nella stanza delle necessità...nulla di grave può capitare a tutti!-
 
Astoria si coprì gli occhi con le mani in preda ad un attacco d'ansia
 
-Daphne avrà già fatto partire le ricerche!Non oso immaginare la sua faccia quando questa mattina ha scoperto che non sono rientrata!Avrà già anche avvisato mamma e papà!Sono morta Draco!Morta e sepolta!-
 
Malfoy si avvicinò ad Astoria e le prese il viso tra le mani,sollevandolo verso di lui così che potesse guardarlo dritto negli occhi.
 
-Andrà tutto bene Ria..mi inventerò io qualcosa basta che tu stia calma,d'accordo?-
 
Astoria non rispose,era vicino...troppo vicino a lei,il suo respiro accelerò senza che lei potesse controllarlo,per la prima volta in vita sua si sentiva completamente disarmata.
 
-Non vorrei interrompere tale... Idilio.-
 
Piton scandì lentamente l'ultima parola.
 
 -Ma Signor Malfoy,potrebbe delucidarmi sul perchè lei e la signorina Greengrass siete ancora entrambi vestiti con gli abiti da ballo invece che con le rispettive divise come tutti i vostri compagni qui presenti?E soprattutto.....posso chiedervi dove avete passato la notte e la mattinata visto che non eravate di certo nelle vostre classi a seguire le lezioni?-
 
Impettito e senza muovere ciglio il professor Piton attendeva risposta mentre tutti gli studenti di Hogwarts,che in quel preciso istante stavano affollando i corridoi uscendo dalle classi ,fissavano Malfoy e Astoria ancora imbambolati nella stessa posizione,incapaci di muovere anche un solo un muscolo.
 
-Professor Piton noi..ecco ieri sera noi...-
 
Astoria iniziò a balbettare e con lo sguardo cercò Daphne, quando la trovò si accorse di come tenesse i pugni serrati.
 
Era pronta ad esplodere.
 
Poi notò Pansy, lei non sembrava arrabbiata....ma aveva portato una mano all'altezza del petto...come se qualcosa l'avesse colpita.
 
Astoria cercò di continuare la frase.
 
-Noi...-
 
Draco la interruppe facendo un passo avanti verso Piton.
 
-Ho bevuto troppo ieri sera e Astoria mi ha soccorso,quando mi sono addormentato per non lasciarmi solo mi è rimasta accanto...e si è addormentata anche lei.-
 
Draco parlò tutto d'un fiato,Piton alzò un sopraciglio con la faccia disgustata.
 
-Davvero....toccante signor Malfoy-
 
Draco trattenne il respiro sentendo la rabbia salire.
 
-Cinquanta punti verranno tolti alla casa dei Serpeverde-
 
Un brusio di lamentele si alzò per i corridoi.
 
Senza più degnarli di uno sguardo Piton si diresse nella direzione opposta a dove era venuto.
 
-Astoria...-
 
Daphne,con le braccia incrociate fissava seria sua sorella.
 
-Vieni subito qui-
 
Astoria si diresse a testa bassa verso sua sorella,incapace di guardare altrove.
 
In quel momento avrebbe voluto sparire...non essere mai nata...o per lo meno,non essere mai tornata ad Hogwards.
 
Daphne la freddò con lo sguardo.
 
-Vai a farti una doccia,dopo dobbiamo parlare.-
 
Astoria obbedì senza fiatare e si diresse in camera sua,come era riuscita a cacciarsi in un malinteso così colossale??
 
Fece una doccia calda e si buttò sul letto con i capelli ancora bagnati.
 
Perchè l'aveva difesa?Era stata lei ad insistere per andare nella stanza delle necessità,lo aveva trascinato praticamente con la forza,poteva benissimo fregarsene e lasciare che se la sbrigasse da sola.
 
Ma non l'aveva fatto.
 
Il ricordo di Malfoy a un millimetro dal suo viso intento a rassicurarla le provocò un brivido.
 
Confusa dai suoi stessi pensieri Astoria finì di prepararsi e uscì dalla camera pronta ad affrontare la predica della sorella,ma,poco prima di arrivare alla sala comune dei Serpeverde la voce di Pansy rotta dal pianto la fece fermare di colpo.
 
-Perchè mi hai fatto questo??Perchè??-
 
In punta di piedi Astoria arrivò alla fine del muro e si sporse di poco per capire cosa stesse accadendo.
 
Pansy aggrappata alla camicia bianca di Draco con la testa appoggiata al suo petto singhiozzava senza sosta.
 
-Pansy basta!Ti ho già spiegato cos'è successo!Adesso piantala di piangere fammi il favore!-
 
Pansy tirò su il viso fino ad incrociare i suoi occhi scuri e lucidi con quelli del ragazzo.
 
-Io lo so che provi qualcosa per quella ragazza!...ti conosco!.....Io.....ti conosco da troppo tempo Draco!....Lo so!Lo sento!Lo neghi anche a te stesso ma è così!-
 
Un fiume di lacrime scese ancora più impetuoso da quegli occhi già stracolmi.
 
Astoria sentì un nodo alla gola..era troppo persino per la Parkinson...troppo per chiunque.
 
-Pansy non ti ho mai giurato amore eterno e questo tu lo sai dall'inizio!E comunque sia con Astoria,ti ripeto,non c'è stato niente................e mai niente ci sarà!-
 
Qualcosa nel petto di Astoria si ruppe,sentì improvvisamente le gambe deboli,fu costretta ad accasciarsi a terra per non cadere.
 
-Perchè non riesci ad amarmi..?Perchè non mi permetti di amarti …..?-
 
La voce di Pansy ormai era un sussurro.
Le lacrime inumidivano persino i suoi capelli corvini.
 
Poi silenzio.
 
Troppo silenzio.
 
Astoria sapeva cosa stava succedendo e non voleva guardare,ma qualcosa più forte di lei la costrinse a farlo.
 
Le stesse mani che poche ore prima circondavano il suo viso avevano preso delicatamente quello di Pansy...un bacio dolce ma falso portò via tutte le sue lacrime,mentre quelle di Astoria cominciavano a rigarle il volto senza che lei nemmeno se ne rendesse conto.
 

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Capitolo 8
*** Mi arrendo ***


Entrare in biblioteca dopo ciò che era accaduto non fu semplice.
 
-forse sto esagerando-
 
Forse non fissavano tutti lei.
 
Prese coraggio e alzò gli occhi dal pavimento cercando un posto libero per sistemarsi tranquilla a studiare.
 
La prima persona che vide fu Pansy,intenta a scribacchiare qualcosa su un foglio.
 
-Dannazione-
 
Astoria tirò dritto sperando che la ragazza fosse totalmente immersa in ciò che stava facendo per accorgersi della sua presenza.
 
In effetti Pansy sembrò non notarla minimamente.
 
-Quando finirà tutta questa storia??-
 
Astoria tirò indietro i capelli con una mano sbuffando esausta.
 
Passeggiò facendo scorrere le dita sui libri impolverati senza una meta ben precisa,scorgendo ogni tanto occhiate inquisitorie da parte di gruppetti di ragazze.
 
-Si... ho capito... -
 
Astoria sussurrava tra sé e sé con il sorrisetto sulle labbra.
 
-Siete quelle che Malfoy si porta a letto quando gli pare e mi odiate perchè credete abbia messo gli artigli su di lui-
 
Ridacchiò divertita.
 
-Messaggio ricevuto-
 
Stanca di camminare e rassegnata all'idea di essere osservata Astoria si sedette sugli scalini della scala a chiocciola,aprì il suo libro ma la voce troppo alta di Ginny Weasley catturò la sua attenzione.
 
-Hermione posso farti una domanda?Però devi rispondermi sinceramente-
 
La guardò sottecchi.
 
-,Mettendo da parte l'orgoglio-
 
Hermione staccò gli occhi dal librone gigantesco e sorrise all'amica.
 
-Non c'è problema-
 
Hermione rispose incrociando le braccia.
 
-Non trovi che Malfoy si sia comportato da perfetto cavaliere ieri?-
 
Ginny spiegazzò nervosamente un'angolo del quaderdo degli appunti.
 
-Insomma...hai visto come cercava di coprire la Greengrass?Perchè si è capito che la stava difendendo dai....Io l'ho osservato per tutto il ballo e non ha toccato un goccio d'alcol...in più sono andati via insieme ed erano tutti e due più che sobri.-
 
Hermione fissava l'amica con gli occhi spalancati,senza riuscire a far uscire dalla bocca niente di sensato.
 
-Hermione la vuoi smettere di guardarmi così??dimmi cosa ne pensi!-
 
Hermione si ricompose e si sistemò sulla sedia raddrizzando la schiena,poi prese fiato.
 
-Penso che una certa mia amica che è andata al ballo con un certo mio amico non avrebbe dovuto passare l'intera serata a fissare Draco Malfoy!-
 
Ginny nascose il viso tra le mani sorridendo imbarazzata.
 
_Dio..lo so!!!Ma andiamo l'hai visto?hai visto cos'è diventato??Non mentirmi Hermione...non a me...!-
 
Hermione rise nervosa.
 
-Senti Ginny smettila!!Non possiamo parlare così di lui!...dai insomma...è Malfoy!-
 
Ginny ridendo si appoggiò allo schienale con una mano sulla fronte,guardò Hermione rossa in volto fissare fuori dalla finestra e si girò anche lei.
 
Draco in cortile rideva e scherzava con Tiger e Krum ignaro dei loro sguardi.
 
-Già...-
 
Sospirò Ginny.
 
-e' solo Malfoy-.
 
Astoria seguì tutta la conversazione con una mano sulla bocca,era scioccata,non poteva crederci.... la Grifondoro per eccellenza Hermione Granger!
 
Provò a concentrarsi sul libro ma ridacchiò tra le pagine per tutto il resto del tempo.
 
Era bello ridere di nuovo...ma le parole di Draco dette la sera prima rimbombarono nuovamente nella sua mente.
 
-Lui non sarà mai di nessuno.....-
 
Chiuse il libro e rinunciò a studiare,ormai la testa era altrove.
 
-Per quanto hai deciso di ignorarmi?-
 
Astoria di ritorno dalla biblioteca fu presa delicatamente per un braccio da Draco.
 
-Non.....non ti sto ignorando Draco.....davvero-
 
Malfoy allentò la presa.
 
-Perchè a me sembra il contrario allora?-
 
Astoria sentì che le lacrime cercavano di uscire e le ricacciò indietro deglutendo.
 
-Ho solo......ho solo pensato che sarebbe stato meglio per tutti allontanarmi un po' da te-
 
Draco la fulminò con lo sguardo,Astoria sentì raggelare il sangue nelle vene,sapeva che avrebbe preteso una spiegazione più chiara da lì a poco.
 
-Di cosa stai parlando Astoria?Cosa sta succedendo?-
 
Così dicendo Malfoy appoggiò i palmi delle mani sul muro bloccandola con il suo corpo.
 
-La verità-
 
Pronunciò quelle parole così vicino al suo viso che per un attimo Astoria ebbe paura che udisse i battiti del suo cuore impazzito e il respiro accelerato.
 
Astoria prese fiato.
 
-Vi ho visti ieri....tu e Pansy-
 
Si morse le labbra.
 
-E ho sentito tutto quello che avete detto-
 
Malfoy la guardava in silenzio.
 
-Trasformi in cristallo anche le sue lacrime ogni volta che la fai piangere così?-
 
Astoria pronunciò questa frase con il magone,le lacrime avevano avuto la meglio.
 
Con il dorso della mano si asciugò gli occhi.
 
-Non mi piace Pansy,con me si è sempre comportata in maniera orribile e tu lo sai....ma quello che gli fai tu...oh..!Quello supera ogni crudeltà umana-
 
Draco scosse la testa.
 
-Ma cosa dovrei fare secondo te eh??Gli ho parlato schietto!Sa benissimo che non la porterò all'altare e non otterrà mai un “Ti Amo”da me!cosa dovrei fare ancora??-
 
Astoria lo spinse via con tutte le sue forze.
 
-Non usarla!almeno passale quello non usarla Draco!Smettila di regalarle momenti felici per poi gettarla nella spazzatura quando non ne hai più bisogno!-
 
Draco e Astoria rimasero in silenzio per più di un minuto,fissando il pavimento.
 
Sembrò un'eternità.
 
-Quindi è questo il punto... tu mi odi..?-
 
Draco non alzava lo sguardo.
 
-Cosa?....Io non ti odio Draco..-
 
-Allora cosa..?-
 
Draco le prese le mani immobili lungo i fianchi.
 
-dimmelo Ria...ti prego...non può essere solo per Pansy,non ti credo-
 
Astoria chiuse gli occhi e appoggiò delicatamente la fronte sul petto di Draco.
 
-Ria....-
 
-Non posso dirtelo...-
 
sussurrò piano.
 
-Lo sai che a me puoi dire tutto-
 
Astoria rise nervosa tra la sua maglia.
 
-Perchè?Perchè sono piccola?una tua amica?Perchè sono come una sorella??-
 
Draco staccò piano Astoria dal suo petto per guardarla in viso.
 
-Di cosa stai parlando?-
 
Astoria sorrise aprendo gli occhi.
 
-Ho sentito quando hai detto a Pansy che tra me e te non era successo nulla.............e che mai succederà-
 
Malfoy sorrise mordendosi il labbro.
 
Ora aveva capito.
 
-Ria..-
 
Astoria lo zittì con un gesto.
 
-No...va bene così...
 
-No Astoria stammi a sentire ok?-
 
Astoria fece un lungo sospiro e lo guardò dritto negli occhi,era stato come liberarsi di un macigno.
 
Malfoy aveva ripreso la sua solita espressione da furbo e la guardava divertito.
 
-Che c'è?-
 
Malfoy ficcò le mani in tasca ridendo .
 
-Ho mentito ok..?Ho detto così per farla smettere di piangere!-
 
Astoria si sentì mancare l'aria.
 
-Cosa??????-
 
Draco si portò le mani ai capelli.
 
-Lo so!Lo so!Orribile...disgustoso...meschino...-
 
Quanto avrebbe voluto polverizzarlo in quel momento??
 
-Tu sei...tu sei......-
 
Ma non fece in tempo a completare la frase che Draco le prese le mani e le cinse intorno al suo collo,appoggiando il naso al suo.
 
-Cosa?-
 
Un brivido corse lungo la schiena di Astoria.
 
-Tuo?-
 
 

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Capitolo 9
*** Soli ***


La porta della biblioteca si aprì di colpo e un libro cadde rovinosamente al suolo dalle braccia di Hermione.

Astoria e Draco voltarono di scatto la testa spaventati dal rumore.

-Ehm...scusate-

Ginny prese sotto braccio l'amica e la portò via di corsa.

-Granger.....-

Malfoy seguì con lo sguardo le due ragazze finchè non sparirono oltre il lungo corridoio.

Astoria portò le mani sulle guance incandescenti,non era successo niente,niente di niente,eppure non riusciva a smettere di tremare come una foglia.

Alzò lo sguardo e vide Draco con le mani in tasca che la osservava con un sorrisetto malizioso sulle labbra.

Era decisamente consapevole dell'effetto che aveva su di lei.

Grandioso.

-Che ore sono...?-

Astoria mise in spalla la tracolla colma di libri.

-E' quasi ora di pranzo.....hai fame?-

Che domanda assurda...almeno un migliaio di farfalle svolazzavano nel suo stomaco riempiendolo completamente.

-No....decisamente niente fame...ma dobbiamo andare comunque-

Si incamminarono in silenzio,uno a fianco all'altra,ma poco prima di arrivare a metà strada Draco si fermò.

-Vieni con me-

Così dicendo la prese per mano e cambiò direzione.

Astoria lo seguì in silenzio finchè non arrivarono alla loro sala comune.

Poi si fermò di colpo.

il cuore aveva ricominciato a martellare nel petto.

Malfoy si voltò a guardarla confuso.

-Che c'è..?-

Astoria guardò in direzione del dormitorio maschile dei Serpeverde.

-Dove....dove mi stai portando..?-

Draco aggrottò le sopraciglia.

-Nella mia camera.....perchè?-

Le farfalle nello stomaco si erano appena trasformate in enormi draghi alati.

-Io....-

Draco sembrò afferrare.

-Cosa.....ma...aspetta che hai capito??-

Astoria rigirava nervosamente l'anello con la perla che portava all'indice.

Draco si avvicinò di nuovo e le fermò le mani con le sue.

-Astoria...volevo solo stare un pò con te,senza tutta quella gente tra i piedi.......che fai non ti fidi di me?-

Questa volta fù Astoria a sorridere maliziosamente.

-Fidarmi di "Me le faccio tutte Malfoy"?-

Sistemò nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-No......decisamente no.-

Malfoy si morse il labbro in un'espressione colpevole,facendola di nuovo arrossire tremendamente.

-Ah......ma davvero...?-

Camminò lento verso di lei fino a costringerla ad appoggiarsi al grande tavolo al centro della stanza.

-Hai così paura di me...?-

Di nuovo in iperventilazione,non era possibile,non poteva torturarla così.

Draco smise di sorridere e prese un'espressione accigliata.

-Ria....non ti farei mai una cosa simile-

-A cosa ti riferisci...?-

Draco la guardò serio.

-Lo sai....-

-Ma io voglio che tu lo faccia!-

Questa volta fù Malfoy a rimanere spiazzato.

Astoria si morse la lingua,ma come le era uscita una cosa simile??

-Cioè io....non......non volevo dire questo è solo che...-

Chiuse gli occhi e prese coraggio.

-Perchè con me no e con le altre si?-

Astoria attese la risposta fissandolo senza battere ciglio.

Malfoy fece un sospiro e si stropicciò la faccia con le mani.

Voleva farlo impazzire o cosa?Probabilmente non si rendeva conto della forza di volontà che stava impiegando da mesi per non saltarle addosso mandando al diavolo le buone maniere.

-Ria..ascolta.-

La mise a sedere sul tavolo tirandola su per i fianchi e si sedette accanto a lei.

-Non succederà niente del genere-

Si voltò a guardarla.

-Non finchè hai dodici anni.

Astoria lo stava fulminando con lo sguardo.

-Tu e Pansy avevate dodici anni quando l'avete fatto la prima volta-

-E questo chi tel'ha detto?-

-Daphne!-

Draco roteò gli occhi.

-Questo è irrilevante!E poi ne avevamo tredici.-

-Sai che differenza!-

Draco scese dal tavolo disperato e si mise di fronte ad Astoria,tra le sue gambe.

-Senti...non è solo per questo Ria.....ci tengo a te...non voglio che bruci le tappe come ho fatto io-

Astoria si zittì e lo fissò teneramente.

-Cosa hai detto...?-

-Che non voglio che tu...-

-No...prima di questo-

Draco sorrise.

-Che ci tengo a te?-

Astoria abbassò timida gli occhi.

-Pensavo lo sapessi già-

Draco sorrideva divertito nel vederla così in imbarazzo.

-Bhè...è sempre bello sentirselo dire-

Con delicatezza Draco le accarezzò la fronte e scese lungo le guance morbide.

Astoria piegò lievemente la testa da un lato per appoggiarsi alla sua mano.

-Quindi non è che non mi vuoi...-

Draco appoggiò la fronte alla sua.

-Credo di non aver mai voluto così tanto qualcosa in tutta la mia esistenza-

Astoria si avvinghiò a lui con le gambe e lo abbracciò stretto.

-Quindi hai deciso di non toccarmi nemmeno con un dito.-

Affondò il viso tra i capelli dorati di Draco.

-Non ce la farai..-

Sussurro.

-Non uno come te-

Adesso era Draco ad avere il fiato corto.

-Astoria...-

Astoria rise sotto i baffi.

-Che ho fatto??-

Malfoy parlò a pochi millimetri dal suo collo facendola rabbrividire.

-Se mi provochi ancora mando a stendere i buoni propositi e ti trascino all'istante in camera mia-

Astoria si morse le labbra sorridendo

Si....forse era meglio farla finita.

-Posso vederla lo stesso?-

-La mia camera?-

Astoria sorrise.

-Si-

Draco fece un profondo sospiro.

Pessima idea.

La fece scendere dal tavolo prendendola per la vita e la condusse in camera sua e di Blaise.

Astoria entrò guardandosi intorno,l'enorme camera da letto con i tendaggi verdi sembrava una reggia.

-Però!...Tuo padre e la madre di Blaise non hanno badato a spese!-

Draco prese una sigaretta dal cassetto e la guardò divertito.

-La tua com'è?-

Astoria storse il naso.

-Una normalissima camera da letto di Hogwarts...-

Si voltò a guardare i letti matrimoniali a baldacchino.

-Con dei normalissimi letti ad una piazza-

Malfoy aspirò il fumo sorridendo.

-Se vuoi puoi dormire qui qualche volta-

Astoria avvertì un formicolio allo stomaco e si voltò verso il camino acceso dando le spalle a Darco.

-Se tu me lo permettessi lo farei-

Malfoy sorrise con gli occhi bassi, si avvicinò a lei e lanciò il mozzicone della sigaretta nel fuoco del camino,poi la prese per le mani avvicinandosi al letto camminando all'indietro lentamente.

-Bisogna stare attenti a quello che si chiede-

Ridacchiò vedendo le guance di Astoria prendere nuovamente fuoco.

-Soprattutto ad un Serpeverde signorina Greengrass-.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Senza fiato ***


Mancavano pochi passi al letto.
 
Draco voltò piano Astoria e la fece sdraiare sul materasso morbido.
Poggiò un ginocchio sul bordo mettendo i gomiti ai lati del suo corpo e si sdraiò piano su di lei.
Avvertì subito i battiti del cuore impazziti nel suo petto e la vide stringere le coperte con le mani.
 
Darco sorrise e si tirò su sui gomiti tenendosi la testa con una mano.
 
-Lo vedi….?-
 
Sussurrò piano.
 
-Non sei ancora pronta per certe cose…-
 
Così dicendo le prese le mani liberando le coperte dalla stretta.
 
Astoria sentì Draco allontanarsi e lo afferrò per il mantello della divisa.
 
-Resta qui…-
 
Tirando piano lo costrinse ad abbassarsi nuovamente su di lei.
 
-Ria…ti prego…non fare così…-
 
Malfoy strofinò il viso tra i capelli profumati di Astoria,ormai anche il suo cuore batteva all’impazzata senza che lui potesse fare nulla per calmarlo,il contatto così vicino dei loro corpi lo stava facendo letteralmente impazzire ma, a quanto pareva, Astoria non sembrava curarsene.
 
-Baciami….-
 
Il cuore di Malfoy si bloccò per alcuni secondi in gola.
 
-Non posso….-
 
-Certo che puoi…-
 
Draco strinse i pugni inspirando forte.
 
Doveva calmarsi.
 
-Non riuscirei più a fermarmi-
 
Sussurrò sul suo collo.
 
Astoria sollevò il viso dalla sua divisa e lo guardò intensamente negli occhi.
 
-Allora non farlo....-
 
Al diavolo tutto.
 
Draco si chinò sulle sue labbra.
 
Sfioradole appena le accarezzò con le proprie.
Sentì il respiro di Astoria farsi convulso.
Le prese il viso tra le mani e chiudendo gli occhi la baciò piano,
una serie di baci lenti e delicati si depositarono sulle labbra di Astoria che oramai era completamente abbandonata a lui.
 
-Draco..?..Sei lì dentro?-
 
Senza curarsi della risposta Blaise spalancò la porta della camera.
 
-Cosa…..cosa diavolo sta succedendo qui??-
Serrò la mascella stringendo i pugni.
 
-Blaise….rilassati ok?-
 
Blaise lo guardò storto.
 
-Rilassarmi??....Draco…ringrazia che sei mio amico perché se così non fosse saresti già morto!-
 
Astoria raccolse la tracolla e scappò verso la porta,arrivata vicino a Blaise lo fissò implorante negli occhi.
 
-Ti prego…ti prego Blaise non dirlo a mia sorella!-
Uscì sbattendo violentemente la porta.
 
 
 
-Cosa diavolo credi di fare..??-
 
Blaise era decisamente su tutte le furie.
 
-Non ti permetterò di farle del male Draco!Io sono tuo amico e non ti ho mai impedito di fare ciò che volevi con chi volevi,ma Astoria no…lei no!-
 
-Blaise tu non capisci…-
 
-Ooooohh  io capisco eccome!-
 
Draco si avvicinò all’amico e gli poggiò le mani sulle spalle fissandolo dritto negli occhi neri.
 
-No…tu non capisci.-
 
Blaise sembrò cambiare espressione.
 
-Mi stai…..mi stai dicendo che ti sei innamorato di Astoria Draco?-
 
Malfoy avvertì una fitta allo stomaco.
 
“Amore”…..che parolona!
 
-Non lo so….io…..voglio solo che lei stia bene.-
 
Un’enorme sorriso si aprì sulle labbra dei Blaise.
 
-Vieni qui!-
 
Lo circondò con un braccio rifilandogli una sonora pacca sulle spalle.
 
-Chissà magari un giorno allora diventeremo cognati!-
 
Draco sgranò gli occhi spintonandolo.
 
-Mha…!Vai al diavolo Blaise!!-
 
-Eh dai scherzavo!Quanto sei permaloso!-
 
Draco accese una sigaretta e si buttò sul letto sbuffando.
 
-Blaise…?-
 
-Mmh?-
 
Malfoy si coprì la faccia con le mani.
 
-Mi sta facendo diventare matto…-
 
Una sonora risata riempì la stanza facendo ridere anche lui 

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Capitolo 11
*** Decisioni difficili ***


Girando e rigirando ciò che aveva nel piatto Astoria rinunciò a mangiare.
 
Aveva lo stomaco troppo chiuso.
 
Bevve un sorso di succo di zucca e si voltò a guardare verso il fondo della lunga tavolata.
 
Draco,Blaise,Daphne e gli altri mangiavano composti senza fiatare.
A vederli così sembrava che Blaise avesse tenuto la bocca chiusa.
 
Bene.
 
Prese un altro sorso di succo e notò che Malfoy la stava guardando.
Per poco non affogò.
 
-Calma Astoria.-
 
Lasciò perdere tutto e si diresse a lezione.
Come se in quello stato avesse mai potuto seguire qualcosa.
 
Mancavano pochi giorni alla fine dell’anno scolastico e lei sarebbe tornata a casa con Daphne e i suoi per le vacanze estive.
 
E Draco lo stesso.
 
Il pensiero dei tre mesi di lontananza forzata le fecero venire il mal di testa.
Prese la piuma appoggiata sul banco e si obbligò a seguire ciò che la professoressa McGranitt stava spiegando.
 
 
-Ehi!-
 
Uscito dall’aula Draco la raggiunse correndo.
 
-Che fai non mi saluti neanche?-
 
Astoria strinse i libri al petto.
 
-Draco….dobbiamo parlare.-
 
Malfoy la seguì in silenzio su una delle panchine del cortile,si sedette accanto a lei e aspettò che parlasse.
 
-Tra poco finirà la scuola-
 
Draco fissò l’erba sotto di loro.
 
-Lo so….-
 
Astoria si voltò a guardarlo,i capelli biondi ricadevano sugli occhi accarezzandogli il viso.
Sentì una stretta al cuore.
 
-Voglio che tu passi una bella estate…noi non potremo vederci e…non voglio che tu te la rovini per colpa mia-
 
Dondolò un piede dalla panchina.
 
-Tre mesi sono tanti.-
 
Malfoy si voltò a guardarla ridacchiando.
 
-Stai dicendo che mi lasci libero?-
 
Astoria aveva gli occhi lucidi.
 
-Si…..-
 
Con delicatezza Draco scostò una ciocca di capelli dalla fronte di Astoria guardandola teneramente.
 
-Non succederà nulla di tutto quello che ti sta passando per la testa Ria-
 
Astoria sospirò.
 
-Questo non lo puoi sapere…che cosa hai fatto le estati scorse? Dai sentiamo!-
 
Draco guardò di lato con fare pensieroso nel tentativo di ricordare tutte le ragazze che in effetti lui Blaise e gli altri avevano conosciuto.
 
-Ok….mi arrendo.-
 
Si morse le labbra ridacchiando.
 
-Ma sta volta è diverso.-
 
Astoria sollevò le sopraciglia perfette.
 
-Si…..come no.-
 
Draco fece un sospiro e la circondò con un braccio.
 
-Insomma rimandi tutto al prossimo anno?-
 
La portò più vicina a sé.
 
-Niente lettere…niente visite…niente di niente?-
 
Astoria lo guardò negli occhi grigi e intensi.
 Deglutì sentendosi male.
 
-Niente di niente Malfoy-
 
Draco scosse la testa continuando a fissarla.
 
-Tutto questo è ridicolo!-
 
Astoria socchiuse gli occhi e si appoggiò alla sua spalla.
 
-E’ quello che ho deciso Draco….Rispettalo.-
 
Malfoy le carezzò una guancia e la fece voltare verso di lui.
 
-Io voglio solo te-
 
Sussurrò sulle sue labbra.
 
Lentamente si chinò a baciarla.
Sentì Astoria tremare e la strinse più forte.
 
Non fu come il loro primo bacio,casto,tenero e puro,questa volta chi la stava baciando era decisamente il Draco Malfoy che tutte conoscevano.
 
Astoria avvampò e si sentì mancare,il corpo scosso da mille brividi.
 
Draco si allontanò piano e lei si aggrappò alla sua giacca nera respirando a fatica.
 
Alzò gli occhi e notò il solito sorrisetto malizioso.
 
-La vuoi piantare Draco??-
 
Malfoy scoppià in una fragorosa risata.
 
-La mia piccola innocente Ria….-
 
Astoria lo guardò male per finta.
 
-Andiamo…faremo tardi.-
 
 
                                           …
 
 
Era bello tornare a casa,il profumo dell’aria estiva invadeva ogni stanza.
Astoria sistemò la sua camera rimettendo ogni oggetto come le piaceva.
 
Odiava quando i domestici spostavano le sue cose.
 
Tre mesi di relax l’attendevano…ma anche tre mesi senza sapere dove e soprattutto con chi Malfoy avrebbe trascorso le vacanze.
 
-Basta Astoria è inutile pensarci-.
 
Si fece una doccia,infilò un vestito leggero e scese per la cena.
 
Daphne era già seduta al tavolo elegantemente apparecchiato intenta ad ascoltare sua madre.
 
-Il prossimo anno Dolores Umbridge acquisirà la cattedra di Difesa contro le arti oscure -
 
La madre parlò mentre versava del vino nel suo calice  e in quello del marito.
Astoria si mise seduta accanto a suo padre.
 
-Mi raccomando ragazze-
 
La madre le guardò con fare severo.
 
-Fate valere il vostro buon nome-.
 

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Capitolo 12
*** Tredici anni ***


L’aria fresca della notte aveva cullato e accarezzato Astoria  facendola finalmente addormentare.
L’intera casa era immersa nel silenzio e nel buio.
 
-Astoria…!..Astoria!!-
 
Sgranò gli occhi terrorizzata.
 
Era stato un incubo o qualcuno aveva sussurrato il suo nome?
Rimase immobile nel letto sentendo le mani congelare dalla paura.
 
Poi qualcosa colpì la finestra chiusa.
 
Astoria scese dal letto e afferrò la bacchetta sulla scrivania.
 
-Lumos-
 
Procedette a passo lento fino alla finestra,le gambe le tremavano senza che lei riuscisse a controllarle.
 
-Ehi…!Che vuoi fare schiantarmi??-
 
Astoria guardò con gli occhi spalancati e una mano che copriva la bocca Draco Malfoy sulla scopa sospeso a mezz’aria.
 
-Oh mio Dio!!!Draco ma…..ma tu sei matto!!!!Vuoi farmi morire di paura???-
 
Malfoy si accostò alla finestra e ridacchiò vedendo l’espressione arrabbiata della ragazza.
 
-Ora che mi hai sgridato e insultato….posso entrare che dici?-
 
Astoria lo guardò con la bocca aperta.
 
-Cos’è vuoi che mio padre ti cruci subito o và bene anche più tardi?-
 
Draco rise e scavalcò la finestra con un balzo.
 
-Questo sarebbe il suo pigiama Greengrass?-
 
Astoria si guardò le gambe.
 
Aveva indosso solo la camicia e niente pantaloni.
 
-Bhè scusa tanto ma non aspettavo certo visite sai??-
 
Prese a tirarsi più giù la casacca cercando per la stanza i pantaloni che sembravano magicamente scomparsi.
 
-Cosa ci fai qui?-
 
Draco era appoggiato alla scrivania e guardava, tenendola tra le mani, una suo foto da piccola.
 
-E’ il tuo compleanno Ria…-
 
Malfoy alzò lo sguardo.
 
-Cos’è adesso non posso nemmeno più farti gli auguri?-
 
Astoria rinunciò a cercare i pantaloni del pigiama e si sistemò a gambe incrociate sul letto.
 
-Pensavo te lo fossi dimenticato-
 
Draco la raggiunse e si sdraiò a fianco a lei.
 
-Mai…-
 
Astoria sorrise e abbassò lo sguardo su di lui.
 
Per un attimo realizzò di avere Malfoy  in camera sua, sdraiato sul  suo letto, con lei mezza nuda.
 
-Se ci beccano i miei è la fine-
 
Draco ridacchiò con gli occhi chiusi.
 
-Magari sono contenti di vederci insieme che ne sai?-
 
Astoria si distese a fianco a lui sbuffando.
 
-Hai fatto qualcosa di interessante in questi tre mesi?-
 
Draco sempre con gli occhi chiusi sorrise capendo perfettamente dove voleva andare a parare.
 
-Mmmmm….si…molto interessante.-
 
Astoria si girò su un fianco sorreggendo la testa con una mano.
 
-Racconta.-
 
Draco aprì gli occhi e ritrovò il viso di Astoria a pochi centimetri dal suo,i capelli spettinati le ricadevano morbidi da un lato.
 
Dio quant’era bella.
 
-Bhè…certi particolari non li posso proprio dire…troppo spinti-
 
Astoria rise e gli diede uno spintone.
 
-Falla finita!-
 
Draco le prese una ciocca di capelli e iniziò a giocherellarci.
 
-Cosa vuoi per i tuoi tredici anni Ria?-
 
-Lo sai cosa voglio-
 
Draco sentì qualcosa che si contorceva in fondo allo stomaco.
 
-Quello è escluso-
 
Astoria prese ad accarezzargli i capelli scostandoli dalla sua fronte.
 
-Adesso ho esattamente l’età in cui tu hai avuto la tua prima volta.
 
Si chinò su di lui con il viso fino a sfiorargli il naso.
 
-Non puoi più fare obiezioni-
 
Darco le poggiò un dito sulla fronte rimettendola al suo posto.
 
-Posso eccome!Non ho mai detto che arrivata all’età in cui l’ho fatto io l’avresti fatto anche tu!-
 
Incrociò le braccia dietro la testa.
 
-Mi dispiace ma non c’è niente che tu possa fare o dire per farmi cambiare idea-
 
Senza nemmeno avere il tempo di impedirglielo Draco si ritrovò Astoria seduta a cavalcioni su di lui.
 
-Niente niente….?-
 
Prese le mani di Draco e guidandole con le sue le fece risalire lentamente dal ginocchio al  bordo della camicia appoggiato sulle  cosce morbide e delicate.
 
Malfoy sentì il fiato mancargli in gola.
 
Non poteva cedere così.
 
Sfilò le mani dalle sue e afferrò Astoria dai fianchi girandosi a pancia in giù sul letto.
 
Adesso era lui a guardarla dall’alto.
 
-Credi davvero di potermi sconvolgere più di quanto io possa fare a te Astoria?-
 
Parlò a voce bassa tirando su piano le braccia di Astoria fin dietro la testa.
 
Astoria intrecciò le dita alle sue.
 
-Non mi fai paura Draco-
 
Malfoy liberò una mano e le accarezzò il collo scendendo fin sulla clavicola.
 
-Tu non sai cosa potrei farti…-
 
Fece scorrere ancora più giù la mano fino ad arrivare a sfiorare l’ombelico.
 
Astoria sentì il fiato abbandonarla e il cuore uscire dal petto.
 
Con una lentezza disarmante Draco la baciò intensamente  sentendola tremare sotto di lui.
Fece scivolare le mani sulle gambe morbide di Astoria e le avvinghiò ai suoi fianchi.
Prese a scendere ancora di più con la mano,fino ad arrivare al bordo degli slip.
 
-As…....aspetta-
 
-No….è troppo tardi-
 
Fece scorrere un dito sul  suo ventre sollevando di poco l’elastico.
 
Poi alzò il viso dal suo collo e la guardò.
 
Astoria si era coperta il viso con le mani in un attacco di totale imbarazzo.
 
Malfoy rise passandosi una mano tra i capelli.
 
-Allora…?-
 
Astoria udendolo spostò le mani dal volto e lo guardò con aria terrorizzata.
 
-Che fine ha fatto il tuo coraggio?-
 
Si chinò nuovamente su di lei e la baciò teneramente.
 
-Quando sarai pronta lo capirai-
 
Astoria le buttò le braccia al collo e lo strinse forte.
 
-Non andare via-
 
Draco prese le coperte dal fondo del letto e le sistemò su di lei.
 
-Dormi Ria…-
 
Le accarezzò la guancia con un dito.
 
-Ci vediamo domani a scuola-.
 

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Capitolo 13
*** Il bene e il male ***


All’arrivo ad Hogsmeade Draco notò subito Harry Potter e la sua combriccola camminare di fronte a loro lungo il treno.
Aumentò il passo fino a raggiungerli.
 
-Mi sorprende che il ministero ti lasci girare ancora libero Potter!-
 
Hermione si voltò di scatto e strinse la cartella al petto.
 
Per quanto fosse meschino e cattivo ciò che stava dicendo al suo migliore amico non potè fare altro che notare quanto Malfoy si fosse fatto ancora più dannatamente bello.
Draco era sempre più alto,i capelli biondi un po’ spettinati incorniciavano un viso a dir poco perfetto e l’abito nero contribuiva a renderlo ancora più elegante e sofisticato,cosa ben lontana da Ron ed Harry.
 
-Ti conviene godertela finchè puoi-
 
Sogghignò Malfoy con fare minaccioso.
 
-Immagino che ci sia una cella ad Azkaban con il tuo nome sopra!-
 
Pansy ridacchiava mentre Dapnhe e Astoria osservavano la scena divertite.
 
 
 
Una rondine di carta svolazzò sulla testa degli studenti incantati  finchè non fù ridotta in cenere.
 
Con un sorrisetto forzato sulla faccia e la vocina stridula Dolores Umbridge salutò la classe e iniziò la lezione.
 
Malfoy seduto accanto a Pansy ascoltò Potter rifilare le sue  lamentele riguardo al programma di studio ad una Umbridge decisamente alterata.
 
-Che idiota….-
 
Draco si tirò indietro sulla sedia.
 
-Perché non chiude quella bocca?-
 
Pansy si voltò a guardarlo ridendo e sentì una stretta al cuore.
 
Era tanto che lui non le rivolgeva quasi più la parola.
 
Le mancava…
Le mancava da morire.
 
-Draco ci vediamo questa sera…?-
 
Malfoy la guardò serio.
 
-No Pansy….ti ho già spiegato che le cose sono cambiate-
 
Pansy appoggiò una mano sul suo braccio parlando a bassa voce in modo che la Umbridge non la udisse.
 
-Non voglio promesse Draco!...Voglio solo stare un po’ con te…solo quello-
 
Draco le spostò la mano delicatamente dal suo braccio guardandola negli occhi.
 
-Fattene una ragione Pansy…è finita-
 
 
                                                …
 
 
-Voglio unirmi alla squadra di inquisizione-
 
Astoria sollevò lo sguardo sul ramo dove Malfoy stava sdraiato.
 
-E chi te lo fa fare…?-
 
Draco saltò giù dal ramo e si sedette accanto ad Astoria intenta a leggere il suo libro.
 
-Mio padre-
 
Astoria lo guardò con un sopraciglio alzato.
 
-E poi credo anch’io che Potter stia tramando qualcosa-
 
Astoria chiuse il libro sospirando,in cuor suo sapeva benissimo che le cose stavano effettivamente così.
 
-Vedi di non cacciarti nei guai-
 
Draco si sdraiò con la testa appoggiata sulle sue gambe.
 
-Ah ma allora ti preoccupi per me…-
 
Astoria sorrise e si chinò a baciarlo teneramente,Draco le prese il viso con una mano mentre l’altra rimase appoggiata sul petto.
Il bacio durò così a lungo che nemmeno si resero conto di avere spettatori intorno a loro.
 
-Guardali Hermione…-
 
Ginny richiamò all’attenzione l’amica perché vedesse ciò che vedeva lei.
 
-L’avresti mai detto che Draco Malfoy ha un cuore??-
 
Hermione voltò lo sguardo e si rigirò immediatamente.
Qualcosa le aveva fatto male.
Sarebbe stato meglio non aver assistito a quella scena.
 
-Cos’hai…?-
 
Ginny notò l’espressione strana di Hermione e si avvicinò posandole un braccio sulla spalla.
 
-Niente Ginny…andiamo via di qui-
 
 
 
                                             …
 
 
 
-Abbiamo preso la signorina Cho signor Malfoy,per interrogarla-
 
La Umbridge versò dell’altro thè nella sua tazza di porcellana.
 
-Ho bisogno del suo aiuto,sono sicura che come me avrà capito che gli studenti stanno tramando qualcosa alle mie spalle-
 
Draco in piedi di fronte alla scrivania aspettò che la professoressa finisse di parlare.
 
-Abbiamo provato di tutto…resta il Veritaserum ma il professor Piton  deve finire di prepararlo,ci vorranno giorni e io non posso più aspettare-
 
Dolores alzò lo sguardo su Draco e lo guardò con espressione furente.
 
-Devo sapere cosa sta accadendo signor Malfoy,usi tutti i mezzi che le sembrano opportuni,qualunque cosa!-
 
Dolores Umbridge si alzò lentamente dalla sedia.
 
-Le do l’autorizzazione io stessa,per il bene di questa scuola e del Ministro stesso!-
 
Si avvicinò a Draco e lo guardò con il solito sorrisetto forzato.
 
-Suo padre sarà molto fiero di lei…penserò io stessa a riferirgli ciò che sta facendo per me…e per il Ministero-
 
 
 
                                          …
 
Draco entrò nella stanza e trovò Cho Chang seduta su una sedia con gli occhi arrossati.
 
-Bene bene…..chi si vede!-
 
Con un sorrisetto maligno Malfoy afferrò una sedia e ci si mise a cavalcioni di fronte a lei.
 
-Sei soddisfatta di aver aiutato Potterino Cho?guarda dove ti ha portata….-
 
Cho lo fissava con gli occhi ridotti a due fessure.
 
-Non ti dirò niente Malfoy…per me puoi andare all’inferno!-
 
Draco si alzò di scatto e buttò la sedia lontano da lui con un calcio,afferrò Cho dal mantello e la sbattè forte contro il muro.
 
-Fossi in te non farei tanto la furba!-
 
Draco strinse più forte la divisa con le mani.
 
-O devo passare alle maniere forti?-
 
Cho voltò il viso e fissò Malfoy dritto negli occhi.
 
-Fai quello che vuoi Draco…la mia bocca resta serrata-
 
 
 
Qualunque cosa.
 
 
 
 
Draco estrasse la bacchetta.
 
-Crucio!-
 
Cho cadette al suolo gridando e contorcendosi dal dolore.
 
-Ti avevo avvisata!Ora Parla!-
 
Cho si rannicchiò su se stessa e si mise a piangere stringendo le gambe al petto.
 
-No!-
 
Malfoy la prese per un braccio e la fece voltare.
 
-Sei una stupida Cho!Perchè stai sopportando tutto questo??-
 
Cho deglutì e un filo di voce uscì dalle sue labbra.
 
-Per Harry…solo per Harry…-
 
Malfoy lasciò il braccio di Cho e si lasciò cadere per terra.
 
 
Per Astoria avrebbe fatto la stessa cosa.
 
 
 
-Te lo faranno dire lo stesso lo sai vero?In un modo o nell’altro-
 
Cho fissò il soffitto stringendosi le braccia al petto con il viso rigato di lacrime.
 
-Lo so-
 
 
 
 
                                        …
 
 
 
-Dove sei stato..?-
 
Astoria raggiunse Malfoy che camminava a passo svelto nel corridoio.
 
-Nulla di importante-
 
Astoria corrugò la fronte.
 
-Sicuro…?Sembri un po’….scosso-
 
La prese per mano e la fece sedere su degli scalini poco distanti da loro.
 
-Voglio dirti una cosa Ria..-
 
Astoria lo osservò incerta.
 
-Dimmi….-
 
Malfoy sospirò e le prese le mani nelle sue.
 
-Non è facile dirlo….decisamente no…-
 
Astoria iniziava ad agitarsi.
 
-Draco per favore vuoi dirmi cosa sta succedendo o no?-
 
Malfoy sollevò gli occhi e incrociò quelli verdi di Astoria.
 
-Ti amo……..io ti amo Ria-
 
Le accarezzò il viso teneramente.
 
-E farei qualunque cosa per proteggerti-
 
 
Astoria restò per un attimo senza fiato,ogni suono,odore e immagine presenti intorno a loro  sembrò scomparire senza lasciare traccia.
 
Restavano solo loro due.
 
-Anch’io  ti amo Draco-
 
Astoria lo strinse forte a sé come fosse l’ultima volta.
 
-Più della mia stessa vita.-
 

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Capitolo 14
*** Senza alcuna pietà ***


-Professor Piton!-
 
Dolores Umbridge sgranò gli occhietti terrificanti.
 
-Mi sta forse dicendo che il Veritaserum non è ancora pronto??-
 
Piton con aria impassibile si voltò a guardare la faccia paonazza della donna.
 
-Mi rincresce molto…ma certi ingredienti fondamentali sono ecco…scomparsi dalle mie scorte-
 
La Umbridge spezzò in due la bacchetta  in un impeto d’ira.
 
-Mi mandi i signori Zabini e Malfoy per cortesia-
 
Piton girò i tacchi e scomparve oltre la porta.
 
 
                                               …
 
 
Darco e Blaise entrarono nell’ufficio della Umbridge e la trovarono ad aspettarli con un enorme sorrisetto stampato in volto.
 
-Sedetevi miei cari…-
 
Spostarono le sedie e si misero seduti uno accanto all’altro.
 
La Umbridge sistemò il centrino sul tavolo di fronte a lei.
 
-Ditemi ragazzi….qualche novità’?-
 
Blaise guardò di sfuggita Darco che fissava il nulla di fronte a lui.
 
-No professoressa…..nessuno ha parlato-
 
La Umbridge trapassò con lo sguardo da parte a parte i due ragazzi.
 
-Insomma….ho sbagliato a contare sul vostro aiuto-
 
Blaise corrugò la fronte.
 
-Noi abbiamo fatto il possibile!E così Tiger…Goyle e tutti gli altri!-
 
La Umbrige aspettò che il ragazzo finisse di parlare e si sistemò sulla sedia.
 
-Mi dispiace caro ragazzo…-
 
Incrociò le dita delle mani e appoggiò i gomiti sulla scrivania.
 
-Non posso fidarmi di nessuno…per me potreste aver fallito perché fingete lealtà al Ministero mentre in realtà coprite i vostri compagni-
 
Ridacchiò nervosa.
 
-Avete un’ultima possibilità,dopodiché le conseguenze saranno severe anche per voi….sono stata chiara?-
 
 
                                          …
 
Draco e Blaise uscirono dalla stanza in totale silenzio.
Il pensiero fisso alle rispettive famiglie,alla reazione che avrebbero avuto nel sapere che i loro figli avevano fallito miseramente un compito affidato dalla Umbridge e per estensione stessa dal  Ministro in persona.
Un’umiliazione troppo grande per qualunque famiglia Purosangue come le loro.
 
Poi Malfoy si fermò fissando il pavimento.
 
-La Granger Blaise-
 
Alzò lo sguardo per incrociare quello dell’amico.
 
-Aiutami a trascinarla in qualche modo lontano da Potter e Weasley e la farò parlare-
 
-Ok-
 
Blaise?
 
Il ragazzo si voltò a guardarlo.
 
-Non dire niente ad Astoria-
 
Blaise annuì in silenzio.
 
 
 
                                                 …
 
 
-Buon giorno Granger…-
 
Blaise apparve da dietro un angolo facendo sussultare Hermione per lo spavento.
 
-Mi chiedevo se saresti mai stata capace di mollare i tuoi amichetti per cinque minuti….iniziavo a non sperarci più!-
 
La guardò divertito,con un sorriso meschino sulla faccia.
 
-Cosa vuoi da me Zabini…?-
 
Hermione si strinse le braccia al petto parlando in un sussurrò roco.
 
-Io niente!...Ma Draco ha qualcosa da dirti-
 
I suoi occhi e il suono della sua voce tradivano ogni cattiva intenzione.
 
-Io non vengo da nessuna parte con te…ne tantomeno con Malfoy,ora,se vuoi scusarmi..-
 
Fece per scansarlo e passare oltre ma Blaise la afferrò stretta per un braccio.
 
-Forse non ci siamo capiti Mezzosangue-
 
Ringhiò.
 
-Non ti stavo chiedendo il permesso-
 
 
 
                                              …
 
 
 
Malfoy entrò in camera sua e vide la Granger in piedi vicino alla finestra mentre Blaise la teneva stretta da dietro.
Si accese una sigaretta e si avvicinò a passo lento aspirando il fumo.
 
-Và bene Granger tagliamo corto e finiamola subito-
 
Pochi passi e Malfoy le fù di fronte.
 
-Dimmi cosa sta tramando  il tuo caro Potter-
 
Hermione lo fissava a testa alta,troppo orgogliosa per ammettere di avere paura.
 
-Credi davvero che tradirei il mio migliore amico in questo modo Malfoy?-
 
Rise nervosa.
 
-Devi esserti bevuto il cervello-
 
Blaise da dietro la strattonò.
 
-Fossi in te modererei i termini Granger-
 
Malfoy gettò la cenere della sigaretta per terra.
 
-lasciaci soli Blaise-
 
Il ragazzò liberò Hermione dalla presa e uscì senza fiatare dalla stanza lanciandogli un’ultima occhiata.
 
Draco aspettò che Blaise chiudesse la porta.
Afferrò per le spalle Hermione e la buttò sul letto.
Sfilò la bacchetta dal mantello e la puntò dritta alla gola della ragazza.
 
-In questi cinque anni ho desiderato così tanto questo momento che tu nemmeno immagini-
 
Hermione lo fissava immobile senza tradire alcuna emozione.
 
-Fartela pagare per tutte le umiliazioni,per tutti gli insulti,farti pagare anche solo il fatto di essere venuta al mondo sporca mezzosangue-
 
Hermione respirava a fatica fissandolo con occhi spenti.
 
-Mi fai schifo Malfoy..-
 
Draco la guardò con un ghigno senza scostare la bacchetta.
 
-Ma davvero….?-
 
Ridacchiò tra sé e sé.
 
-A giudicare da come mi guardi ultimamente avrei detto esattamente il contrario Granger-
 
Hermione deglutì.
L’aveva notato.
L’aveva scoperta.
 
-Pensavi non me ne fossi accorto vero....?-
 
Hermione si tirò su seduta con uno scatto.
 
-Lasciami andare Malfoy!!Fammi uscire!!-
 
Draco la spintonò da una spalla costringendola a sdraiarsi nuovamente.
 
-Resta giù!-
 
Hermione alzò le mani in segno di resa.
 
-Quindi…..-
 
Malfoy si abbassò su di lei fino ad arrivare a pochi centimetri dal suo viso.
 
-Se io ti permettessi di baciarmi o fare l’amore con me saresti onorata...-
 
Hermione  era paralizzata.
Avrebbe voluto spingerlo via e scappare.
Avrebbe voluto fargli male e strappargli quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia.
Lo odiava..
Lo odiava più di chiunque altro…
Ma riusciva solo a tremare sotto quegli occhi grigi e gelidi che trapassavano i suoi.
 
 
-Non lo faresti mai….non ti abbasseresti mai a tanto..non un Serpeverde purosangue come te-
 
Draco sogghignò.
Il suo piano stava funzionando esattamente come aveva sperato.
Si stava arrendendo.
 
-Se lo faccio…-
 
Le sollevò il mento prendendolo con le dita e si avvicinò sussurrando piano.
 
-Tu mi dirai di Potter?-
 
Hermione tremò e le parole uscirono con un filo di voce.
 
-Non…..non posso-
 
Malfoy sfiorò impercettibilmente la bocca di Hermione.
 
-Lo farai si o no Granger..?-
 
Hermione chiuse gli occhi.
 
 Due grosse lacrime le rigarono il volto.
 
-Lo farò…-
 
Malfoy le prese il viso tra le mani e catturò le sue labbra.
Un bacio lungo,interminabile,intenso,che lasciò senza fiato entrambi.
Poi si staccò piano e poggiò la fronte su quella incandescente di lei.
 
-Cosa sta cospirando Granger…..?dimmelo-
 
Hermione piangeva, le mani coprivano il viso.
 
-Gli faranno del male..?-
 
Malfoy le scostò le mani e la fissò serio.
 
-Granger non me lo fare ripetere due volte-
 
-Un esercito…..-
 
Draco spalancò gli occhi guardandola con le labbra socchiuse.
 
-Stanno formando un esercito per proteggersi da tu sai chi-
 
Hermione scoppiò di nuovo a piangere sentendosi morire.
 
-Dove sono?-
 
Draco ormai aveva ottenuto ciò che voleva.
 
-La stanza delle necessità…-
 
Hermione alzò gli occhi pieni di lacrime su di lui.
 
-Sono tutti nella stanza delle necessità-
 
Malfoy si tirò su in piedi e la fece alzare con uno strattone.
 
-Grazie…grazie mille Granger..!-
 
Sogghignò guardando il suo sguardo pieno di odio.
 
-O forse dovresti ringraziarmi tu per aver esaudito in parte il tuo desiderio nascosto!-
 
Accendendosi un’altra sigaretta si avvicinò a grandi passi alla porta e chiamò Blaise seduto sul divano verde petrolio della sala comune.
 
-Vieni qua Blaise…!-
 
Hermione si lasciò cadere sul pavimento portandosi le mani ai capelli.
 
-Fatto.-
 

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Capitolo 15
*** Nero su bianco ***


Con la coda dell’occhio Ginny vide correre Hermione in lontananza e fiondarsi in camera loro.
Preoccupata per l’amica raggiunse in fretta la stanza e bussò piano.
 
-Hermione…?Hermione tutto bene…?-
 
Dall’altra parte nessuno rispose.
 
Ginny aprì lentamente la porta e trovò Hermione rannicchiata sul letto sconvolta da un mare di lacrime.
 
-Cos’è successo??-
 
Si fiondò da lei e le cinse le spalle con un braccio tentando con l’altra mano di spostarle i capelli appiccicati al viso.
 
-Ho fatto una cosa orribile Ginny!-
 
I singhiozzi non cessavano di soffocarla.
 
-Ti prego…ti prego Ginny tu devi perdonarmi..!-
 
Hermione si aggrappò alla camicetta dell’amica bagnandola di lacrime.
 
-Sono stata una stupida!Una debole,ingenua maledetta stupida!-
 
Ginny non riusciva a calmarla.
 
-Basta ti prego io… non capisco…fammi capire…!-
 
Hermione appoggiò la fronte sulla spalla di Ginny,le prese la mano e con gli occhi umidi e  rossi iniziò a parlare,consapevole che, una volta terminato, l’amica molto probabilmente non l’avrebbe mai più guardata in faccia.
 
Ginny ascoltò tutto senza fiatare,ogni tanto con la mano libera carezzava con un gesto materno i capelli di Hermione.
 
-Ginny……..che cosa mi è successo….?-
 
Ginny strinse più forte la mano ad Hermione.
 
Hermione la guardò con gli occhi pieni di vergogna.
 
-Ho rovinato tutto….ho tradito tutti…..anche te-
 
Ginny asciugò, accarezzandole il viso, un’altra lacrima dalla guancia.
 
-Non lo saprà mai nessuno Herm….hai capito…?Non lo dirò a nessuno-
 
Hermione nascose di nuovo il viso sulla spalla dell’amica.
 
-Dentro di me saprò sempre la verità però…-
 
Ginny la tirò su dalle spalle per guardarla negli occhi.
 
-Imparerai a conviverci….Ormai quello che è fatto è fatto,non si torna indietro-
 
Ginny si alzò dal letto e scrutò fuori dalla finestra.
 
-A pensarci meglio….-
 
Si voltò verso Hermione.
 
-A qualcuno decisamente lo dirò-
 
Ginny uscì dalla stanza lasciando Hermione da sola e confusa, scese le scale due a due e ,recatosi in cortile,si avvicinò con passo deciso alla ragazza che stava leggendo sotto l’ombra del grande albero.
 
-Ciao Astoria-
 
Astoria alzò il viso e la guardò incerta.
 
-Posso parlarti?-
 
 
 
                                              …
 
 
Seduto al tavolo dei Serpeverde Malfoy alzò gli occhi verso l’enorme porta d’ingresso.
Astoria era immobile,le braccia penzolavano lungo l’esile corpo come fossero senza vita,i suoi occhi gonfi e iniettati di sangue lo guardavano senza espressione.
Vide Ginny Weasley spuntarle da dietro e  passarle una mano sulla spalla,come a confortarla, per poi dirigersi dritta al tavolo dei Grifondoro.
 
Astoria,con lo sguardo vitreo e assente, voltò dal lato opposto e si sedette al fondo della sua tavolata.
 
Draco si alzò per raggiungerla e, mentre attraversava lo spazio che li divideva, voltò nuovamente lo sguardo verso la tavolata dei Grifondoro dove Ginny lo fissava con un sorriso maligno sulle labbra e gli occhi ridotti a due fessure.
 
Astoria si accorse di lui e si alzò uscendo dalla sala,lentamente,procedeva barcollando,gli occhi velati di lacrime fissavano il nulla davanti a lei.
 
-Astoria…che cosa ti ha detto?-
 
Nessuna risposta.
 
-Astoria ti prego guardami!Cosa ti ha raccontato?!-
 
Astoria continuò a camminare dritta davanti a sé.
 
Malfoy la prese per un braccio nell’intento di fermarla.
 
-Non mi toccare…-
 
Astoria parlò con un filo di voce quasi impercettibile.
 
-Non mi toccare Draco-
 
Malfoy lasciò la presa,sentì il cuore rimbombargli nei timpani.
 
-Astoria…lascia che ti spieghi-
 
Astoria si fermò di fronte alla porta del bagno delle ragazze poggiando la mano sul pomello dorato.
 
-Mi è già stato spiegato tutto molto dettagliatamente…-
 
Draco cominciò a tremare,le mani strette a pugno diventarono di ghiaccio.
Astoria lasciò scivolare via la mano dal pomello e si girò di poco per guardarlo
 
-Almeno sei riuscito ad ottenere ciò che hai sempre sognato?-
 
La voce tremava.
 
-Tuo padre ti ha stretto forte a sé dandoti una pacca sulla spalla straripante di orgoglio paterno?-
 
Draco abbassò la testa.
 
Astoria sorrise a labbra strette.
 
-Come immaginavo..-
 
Entrò nel bagno e richiuse la porta dietro di se.
 
Malfoy vi si appoggiò e scivolò lentamente con la schiena fino a sedersi a terra,dall’altro lato,Astoria fece esattamente la stessa cosa.
 
La campanella di fine lezione suonò e gli studenti riempirono i corridoi,Draco li guardava andare e venire davanti ai suoi occhi senza muovere ciglio.
 
Solo l’arrivo di Hermione Granger gli fece voltare la testa.
La guardò camminare di fronte a lui e quando fu sicuro che lei potesse sentirlo prese fiato per parlare.
 
-Quando ti ho puntato la bacchetta contro…in camera mia…-
 
Hermione si fermò poco più avanti dandogli le spalle.
 
-Ho pronunciato a bassa voce la maledizione Imperius-
 
Hermione strinse più forte i libri al petto.
 
 
-Per questo hai fatto ciò che ti ho chiesto…..per questo hai permesso che io ti baciassi senza opporre resistenza-
 
Hermione immobile tirò su col naso e deglutì.
 
Draco abbassò gli occhi.
 
-Non sei stata te a tradirli-
 
Hermione si asciugò gli occhi con la manica dandogli sempre le spalle.
 
-Grazie per avermelo detto-
 
Proseguì a camminare a passo svelto,mentre Draco poggiò di nuovo la testa indietro sulla porta,come se cercasse di sentire Astoria più vicina a lui.
 
 
 
                                               …
 
 
Le ore passarono interminabili,Malfoy restò immobile nella stessa posizione finchè Astoria non aprì piano la porta e uscì sul corridoio.
Era notte fonda.
 
-Mi sono addormentata…-
 
Draco la guardò dal basso accennando un sorriso.
 
-L’avevo immaginato-
 
Astoria si sedette accanto a lui, rimase per un po’ in silenzio fissando l’enorme finestra  a volta di fronte a loro.
 
-Mi dispiace per quello che ho detto su tuo padre…non avrei dovuto-
 
La voce di Astoria  si era fatta calma e pacata.
 
-Hai detto solo la pura verità-
 
Anche Draco fissava il cielo notturno oltre la finestra.
 
-Perché elemosini così il suo amore?-
 
Malfoy annuì a testa bassa.
 
-Mi chiedo la stessa cosa da quasi sedici anni-
 
Astoria provò l’immenso bisogno di abbracciarlo ma non lo fece.
 
-Forse non è destino Draco….-
 
Malfoy voltò la testa verso di lei.
 
-Forse non siamo destinati l’uno all’altra tutto qui…-
 
Astoria girò il viso verso di lui rivelando gli occhi stracolmi di lacrime.
 
Draco cercò di  avvicinarla a sé ma Astoria lo allontanò piano con le braccia.
 
-Ria…… amore ti prego vieni qui-
 
 
La avvolse nel mantello e la strinse più forte che poteva respirando nei suoi capelli.
 
-Non dirlo mai più…non dirlo neanche per scherzo-
 
Astoria piangeva disperata.
 
-Ho paura… .ho paura Draco…-
 
Affondò di più il viso tra le sue braccia senza riuscire a controllare i singhiozzi.
 
-Amarti  mi uccide…ho paura di soffrire di nuovo…non ce la faccio Draco…perdonami…. non ce la faccio….-
 
Malfoy la stringeva forte con gli occhi chiusi,cullandola tra le sue braccia.
 
-C’è una cosa che devo mostrarti da parecchio tempo Ria…-
 
Astoria sollevò il viso dal suo petto,Draco le asciugò le lacrime con un angolo del mantello che la ricopriva.
 
-Il tuo regalo di compleanno ricordi?...-
 
Astoria si strinse nelle spalle passandosi la manica sul viso
 
-Ma sono passati mesi ormai….-
Draco sorrise.
 
-C’è voluto un po’ più del previsto a convincere tuo padre..-
 
Astoria si mise più dritta con la schiena.
 
-Mio padre?....Cosa c’entra mio padre?-
 
Draco infilò la mano nel mantello e tirò fuori una pergamena spiegazzata.
 
-E’ solo una copia ovviamente…l’originale ce l’ha lui-
 
Astoria la prese tra le mani guardandola confusa.
 
Draco si morse le labbra sorridendo.
 
-Non la apri?-
 
Astoria fece scorrere le dita sulla pergamena e lesse le prime parole, solo le prime,dopodiché la lasciò cadere per portarsi le mani alla bocca.
 
A terra,un contratto prematrimoniale stipulato come di norma nelle loro famiglie,portava la firma di Lucius Malfoy e quella di suo padre.
 
-Io…..io….-
 
Darco la strinse di nuovo a sé.
 
-Dì semplicemente di si Astoria…-
 
Astoria lo guardò fisso negli occhi credendo di morire.

-………….Si-
 
Malfoy la baciò così intensamente da farle dimenticare per un attimo il motivo di tanta passione.
 
-Diventerai mia moglie un giorno Astoria-
 
Astoria non riusciva ancora a capire se stesse sognando o meno.
 
-Tra…...tra quanto tempo?-
 
Draco la guardò divertito avvampare.
 
-Bhè…non c’è una data Ria…ovvio che devi compiere almeno sedici anni!-
 
Si sdraiarono entrambi sul marmo freddo,stringendosi la mano,continuando a guardare il cielo dall’immensa finestra.
 
-Parlavi di destino..-
 
Malfoy si voltò a guardarla.
 
-Il mio nome,Draco,deriva da una costellazione,quella del Drago appunto,il tuo,Astoria,significa “Stella”…e guarda lassù-
 
Draco puntò il dito disegnando linee immaginarie unendo le stelle.
 
-Quella è la costellazione dello Scorpione….cioè Scorpius e ci siamo esattamente sotto in questo momento che tu ricorderai per il resto della tua vita! -
 
Astoria ridacchiò divertita.
 
-Adesso non te ne uscire con frasi fatte del tipo “Siamo scritti nelle stelle” perché ritratto la mia risposta!-
 
-Ahahhahahha!!!..Va bene!Va bene!...Cercavo solo di essere romantico!-
 
Prese Astoria per mano e si tirò su da terra raccogliendo il contratto.
 
-Andiamo…altrimenti domani non riusciremo a svegliarci-
 
Attraversarono il corridoio stretti l’uno accanto all’altra,i loro occhi fusi gli uni dentro gli altri.
Arrivati davanti alla sala comune Draco la prese in braccio.
 
Astoria scoppiò a ridere divertita.
 
-Che cosa combini??-
 
Draco varcò la porta aprendola con la schiena.
 
-Prego........ futura Signora Malfoy-.
 

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Capitolo 16
*** Buio ***


-..No….!!....Noooooooooooooooooooooo!!!!!!-
 
Daphne vide Pansy accasciarsi al suolo stringendosi forte i capelli corvini.
Un urlo straziante riecheggiò nella stanza facendole raggelare il sangue.
 
-Pansy…Pansy ti prego non fare così!-
 
Daphne si abbassò sull’amica stringendola forte,cercando con le mani di farle alzare il viso.
 
-Ho dovuto…!Volevo essere io a dirtelo prima che lo facesse qualcun altro!Ho dovuto Pansy perdonami!!-
 
Pansy si appallottolò ancora di più verso le ginocchia,le lacrime gocciolavano copiose sul pavimento.
 
-Oh Daphne….!..Daphne ti prego!!-
 
Daphne sentì Pansy cercare di respirare e la vide portarsi una mano alla gola.
L’aveva vista piangere innumerevoli volte per Draco,ma questa era la prima in assoluto che pensò davvero che il suo cuore avrebbe ceduto e smesso di batterle nel petto.
 
In quel preciso istante Malfoy entrò nella sala comune dei Serpeverde e vide Pansy accasciata sul pavimento.
Lanciò un’occhiata a Daphne che senza parlare gli fece intendere di averle appena detto del contratto,quel contratto che, Pansy aveva sempre sperato fino all’ultimo, sarebbe stato un giorno consegnato da suo padre a quello di Draco.
 
Pansy si tirò su lentamente dal pavimento,trascinando i piedi,sentendo mancare le forze si appoggiò ad una poltrona con una mano e la testa bassa.
 
Draco gli fù subito vicino pronto a sorreggerla in caso fosse caduta.
 
-Pansy….-
 
Fece per toccarle una spalla ma la ragazza lo fermò aprendo il palmo della mano come a proteggersi.
 
-Non toccarmi….-
 
Pansy sollevò gli occhi scuri traboccanti di lacrime,il viso contorto dal dolore.
 
-Io muoio....se tu mi tocchi-
 
 
 
                                               …
 
 
 
Astoria uscì esausta dall’aula di pozioni e si diresse in cortile.
Non aver dormito la notte prima l’aveva letteralmente devastata.
 
Si sedette sull’erba,sotto una quercia, avendo cura di evitare il sole,la sua pelle chiara e delicata non l’aveva mai sopportato molto.
 
Tentando invano di concentrarsi sui compiti incrociò la Granger con lo sguardo.
 
Hermione posò per un attimo lo sguardo su di lei per poi voltarsi nuovamente a parlare con Hagrid.
 
Il pensiero del bacio tra Darco e Hermione la colpì come un pugno.
Sentì il respiro venirle meno.
Automaticamente Astoria si portò una mano sullo stomaco.
 
-Devo smetterla di pensarci-
 
Si strofinò il viso con le mani e quando riaprì gli occhi notò che guardandosi attorno avrebbe potuto contare sulla punta delle dita le ragazze che in effetti con Malfoy non ci avevano mai avuto niente a che fare.
 
Chiuse il libro con un tonfo sordo e lo lanciò dall’altra parte della siepe.
 
-Non pensarci un corno!-
 
Incrociò le braccia sul petto e vide Luna Lovegood camminare nella sua direzione e fermarsi proprio di fronte a lei.
 
-Ciao Astoria…-
 
Luna la salutò sorridendo con la sua solita aria sognante.
 
-Sbaglio o sei nervosa oggi…?-
 
Astoria lanciò nuovamente un’ occhiataccia alla fauna femminile che brulicava nel cortile della scuola.
 
Poi guardò Luna.
 
La svampita Luna Lovegood.
 
Di sicuro Draco con lei non aveva avuto mai nulla a che fare.
 
-Tu non sai quanto sono felice di vederti-
 
Proclamò Astoria.
 
-Che carina….-
 
Luna non aveva di sicuro capito il vero significato di quella frase scambiandola ingenuamente per un complimento.
 
 
                                             …
 
 
 
Draco spostò delicatamente i capelli dal collo di Astoria e vi depositò un bacio,
Astoria rabbrividì.
 
-Ho bisogno di concentrarmi su questo dannato esame…e tu così non mi aiuti di sicuro!-
 
Darco sorrise senza staccarsi dal suo collo.
 
-Sono due classi avanti a te,posso insegnarti queste stupidaggini in meno di un secondo-
 
Sfilò la piuma dalla mano di Astoria e la cinse per la vita sollevandola dalla sedia.
 
-Vieni qui…-
 
Prese a sbottonarle la camicetta senza staccare le labbra dalle sue,accarezzò piano il ventre scendendo verso la gonna della divisa.
 
-Cosa hai provato a baciarla?-
 
Malfoy si fermò bruscamente guardandola negli occhi.
 
-Cos’ho provato a baciare chi?-
 
Astoria afferrò la sua camicetta dalle mani di Draco e cominciò a riabbottonarsi.
 
-La Granger e chi sennò??-
 
Darco si portò le mani al volto.
 
-Dio Astoria ma davvero ne dobbiamo parlare??-
 
Astoria lo guardò con le braccia conserte.
 
-Se vuoi continuare da dove abbiamo interrotto si…ne dobbiamo parlare!-
 
Malfoy si appoggiò alla parete anche lui incrociando le braccia.
 
-Niente…assolutamente niente!....L’ho fatto solo per arrivare dove volevo e tu lo sai!Stop!Fine!Perchè continuiamo a discuterne??-
 
Si voltò a guardarla.
 
Astoria lo fissava con il broncio.
 
Draco sorrise inclinando la testa.
 
-Ma quanto sei carina quando fai la gelosa……?-
 
 
                                              …
 
 
 
Blaise sollevò la valigia pesante di Daphne sulla reticola porta bagagli del treno,un altro anno ad Hogwarts era terminato.
 
-Hai letto…?Sulla Gazzetta del profeta….-
 
Daphne girò il giornale verso Blaise.
 
-Sirius Black è stato ucciso-
 
Blaise ridacchiò.
 
-Ecco perché Potter aveva quella faccia ieri…E’ morto il suo padrino preferito!Sono devastato dal dolore…-
 
Daphne gli porse il giornale avvicinandosi seria.
 
-Il problema non è quello…leggi chi è stato-
 
-Bellatrix Lestrange…-
 
Blaise guardò fuori dal finestrino.
 
-La zia di Darco non ha perso tempo,sembra faccia di tutto per essere di nuovo rinchiusa ad Azkaban!-
 
Daphne si guardò intorno.
 
-Dov’è Draco?-
 
-E’ venuta sua madre a prenderlo…ora capisco anche il perché-
 
Scesi dal treno Blaise e Daphne ritrovarono Astoria immobile,con i bagagli intorno che fissava un punto lontano.
 
-Cosa c’è?-
 
Blaise guardò lo stesso punto che stava fissando Astoria.
 
 Nascosti dal fumo della locomotiva si intravedevano Draco e sua madre per mano,immobili.
Non lontano da loro,degli uomini vestiti di nero li controllavano a vista.
 
Astoria corrugò la fronte.
 
-E’ successo qualcosa-
 
Si mise a correre nella loro direzione senza riprendere fiato,Blaise e Daphne la seguirono senza battere ciglio.
 
-Astoria…-
 
Suo padre le si parò davanti.
 
-Cosa succede papà??-
 
Daphne e Balise lo fissarono attendendo risposta.
 
-Hanno arrestato Lucius..…L’hanno scoperto…hanno catturato lui e altri Mangiamorte.-
 
Si toccò il braccio sinistro.
 
-il  padre di Draco verrà portato ad Azkaban questo pomeriggio-
 
Astoria portò le mani alla bocca e fece per correre verso Draco.
 
-No…-
 
Suo padre la fermò nuovamente.
 
-Adesso non è il momento,tra poco lo vedranno per l’ultima volta prima dell’arresto-
 
Astoria guardò oltre le spalle del padre alzandosi in punta di piedi.
 
Draco si girò verso sua madre e le baciò delicatamente la guancia,il volto pallido e gli occhi segnati come se non dormisse da mesi.
Narcissa era immobile,con il viso tirato rigato di lacrime,incredibilmente nobile ed elegante anche in un momento così disperato e pieno di dolore.
 
-Darco……-
 
Astoria sentì le gambe tremare.
 
Draco alzò la testa e incrociò gli occhi di Astoria per un istante,poi li riabbassò chiudendoli, stringendo più forte la mano di sua madre.
 

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Capitolo 17
*** Senza via d' uscita ***


Tre mesi.
Tre interminabili mesi dove l’unico modo per avere notizie di Draco fù leggere i giornali.
 
Astoria, quasi ogni giorno ,si recava di fronte a Malfoy Manor,stringeva le mani sul cancello e vi si appoggiava con la fronte,rimaneva in quella posizione per ore,poi,scesa la sera,tornava a casa.
 
Tre mesi a ripetere gli stessi movimenti per cercare di non crollare,come se una piccola variazione avesse potuto provocare la rottura del suo fragile cuore e frantumarlo in mille pezzi.
 
Quella sera,rientrando a casa,Astoria sentì delle voci familiari discutere animatamente in soggiorno.
 
-Ho bisogno di parlare con Piton…-
 
Narcissa era seduta sul loro divano,tra le mani tremanti reggeva un calice di vino rosso.
 
-Smettila Cissy!!il Signore Oscuro tel’ha impedito!!-
 
Sua sorella Bellatrix camminava con aria nervosa avanti e indietro per la stanza.
 
Narcissa le rivolse uno sguardo triste.
 
-Non ho atra scelta…-
 
Scoppiò a piangere stringendo più forte il calice ancora pieno.
 
-E’solo un ragazzo…ha  sedici anni...-
 
Bellatrix sgranò gli occhi.
 
-Dovresti essere onorata Cissy!E così anche Draco!!-
 
Astoria entrò nella stanza senza fare rumore,sua madre e suo padre si voltarono all’unisuno e si scambiarono un’occhiata preoccupata.
 
-Astoria…-
 
Narcissa si alzò dal divano e la abbracciò stretta,le prese il viso tra le mani guardandola teneramente negli occhi con un sorriso materno.
 
Astoria sollevò gli occhi.
 
-Dov’è Draco….?-
 
Rimase immobile,il volto senza espressione.
 
-Tesoro…-
 
Gli occhi di Narcissa si riempirono di lacrime che però non scesero lungo le guance scavate.
 
-E’ impegnato in una cosa importante….ma tra qualche giorno vi ritroverete a scuola…capito?-
 
Astoria non cambiò espressione,anche i suoi occhi però cominciarono ad inumidirsi.
 
Bellatrix passò dietro di loro guardandole seria,appoggiò le mani bianche sulle spalle di Astoria.
 
-Andiamo Cissy-
 
 
 
 
                                                …
 
 
Daphne si sedette sul treno accanto a sua sorella e le prese la mano,erano mesi che non la vedeva sorridere,da quando loro padre era stato reclutato dai Mangiamorte e Draco era scomparso la tensione e l’obbligo di tenere la bocca chiusa l’avevano devastata.
 
-Draco è nell’altro scompartimento…con Pansy e Blaise-
 
Astoria non levò gli occhi dal finestrino ma strinse più forte la mano di sua sorella.
 
Entrarono ad Hogwarts e attesero che Silente finisse il suo discorso.
 
Con lo sguardo cercò Draco fino a quando non lo intravide in mezzo alla folla di studenti intenti ad alzarsi e a recarsi nei dormitori.
 
Malfoy sorreggeva il viso con una mano,lo sguardo perso nel vuoto,il viso sciupato era segnato da profonde occhiaie e la sua pelle sembrava incredibilmente ancora più pallida.
 
Astoria si portò una mano al petto.
 
-Ciao…-
 
Blaise si chinò per salutarla con un bacio sulla guancia,notò subito dove gli occhi di Astoria erano puntati.
 
-Vai da lui…-
 
Dicendo così le mise una mano sulla spalla e si allontanò verso il corridoio.
 
Si mise in piedi e cominciò a camminare verso di lui.
Man mano che si avvicinava il cuore aumentava il suo battito e un enorme nodo in gola le bloccava sempre di più il respiro.
 
Draco sollevò lo sguardo e la  vide.
Si alzò anche lui dal tavolo e la raggiunse correndo.
La afferrò stretta,sentendo il suo esile corpo cedere e abbandonarsi  alle sue braccia.
Aggrappata alla sua divisa Astoria scoppiò a piangere singhiozzando.
Tutte le lacrime che per tre mesi aveva ricacciato coraggiosamente indietro adesso stavano uscendo a fiotti.
 
-Dimmi che cosa succede Draco….ti prego dimmelo…-
 
Astoria parlava tra i singhiozzi.
 
-Non posso Ria…mi dispiace..-
 
Astoria sollevò il volto verso di lui,i suoi occhi rossi e segnati le provocarono un brivido gelido.
 
-Lascia che ti aiuti…-
 
Astoria le prese il viso stretto tra le mani.
 
-Draco.. lasciati aiutare da me…!-
 
Draco la guardò teneramente.
Con la mano tremante le accarezzò   la fronte.
 
-Nessuno può aiutarmi-
 
Prese Astoria per mano e la condusse fuori in corridoio.
 
-Ascoltami attentamente Astoria…-
 
La voce di Draco tremava.
 
-Devi stare fuori da tutto questo…-
 
Malfoy la fissò dritta negli occhi lucidi.
 
-Promettimi una cosa…giuramelo-
 
Astoria strinse gli occhi facendo scendere le lacrime.
 
-No…-
 
Draco le afferrò il viso.
 
-Ria…!Devi stare lontana da me hai capito??...Promettimelo!-
 
-No!!-
 
Draco alzò di più la voce,il respiro iniziava  a mancare nel petto.
 
-Astoria non fare la stupida lo faccio per il tuo bene!-
 
Cercò di nuovo i suoi occhi fermandole il viso con le mani.
-E’ pericoloso....Ria ascoltami….voglio solo proteggerti…-
 
Senza più forze Astoria chiuse gli occhi e appoggiò la testa sulla parete dietro di lei.
 
-Preferisco morire piuttosto che lasciarti solo ad affrontare tutto-
 
Draco la strattonò dalle spalle.
 
-Non dirlo neanche per scherzo Astoria!-
 
Astoria lo guardava impassibile.
 
-Non ti permetterò di correre rischi per causa mia!-
 
Draco ormai gridava scosso dalla rabbia.
 
Astoria rimase in silenzio per qualche istante aspettando che si calmasse.
 
-Non spetta a te decidere….è una mia scelta-
 
Malfoy diede un pugno sul muro con violenza proprio a fianco a lei.
 
-Perché devi essere così cocciuta??-
 
Astoria,spaventata da quel gesto iniziò ad ansimare.
Darco se ne accorse e la prese tra le braccia.
 
-Scusami Ria…non volevo-
 
Astoria si avvinghiò di nuovo stretta a lui.
 
-Ti amo Draco…lo sai vero…?-
 
Malfoy la strinse più forte.
Le sue lacrime bagnarono i capelli di Astoria.
Spostò il viso e baciò con dolcezza le sue labbra.
Quelle labbra che, in quei lunghi mesi, gli erano mancate così tanto.
 

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Capitolo 18
*** Fin dentro l'Anima ***


-Che cos’è?-
 
Astoria passò la mano sull’oggetto di fronte a lei lisciando il legno impolverato.
 
-Un armadio svanitore,ci entri e puoi smaterializzarti ovunque ce ne sia uno identico-
 
Draco si tolse la giacca e qualcosa di nero sul suo avambraccio guizzò a gli occhi di Astoria.
Senza dare nell’occhio si avvicinò a lui di qualche passo.
 
-E cosa ci dovresti fare?-
 
Draco studiava l’armadio da vicino.
 
-Ripararlo…-
 
Con un gesto rapido Astoria afferrò il braccio sinistro di Malfoy e sollevò con un colpo secco la manica.
Il marchio nero,con il suo teschio e l’enorme serpente che gli usciva dalla bocca era lì davanti ai suoi occhi.
Identico a quello di suo padre.
 
Draco ritrasse il braccio riabbassando rapidamente la manica.
 
-Credevi davvero che non lo sapessi Draco…?Mi reputi così tremendamente ingenua?-
 
Draco si sedette su un baule alle sue spalle sbuffando,tenedosi la testa con le mani.
 
-E così…hai preso il posto di tuo padre….-
 
Draco la guardò in silenzio.
 
-Anche Tiger e Goyle sono Mangiamorte vero?-
 
Draco annuì.
 
-Te li trascini sempre dietro per il castello…l’avevo immaginato-
 
Astoria si sedette sul baule accanto a lui.
 
-Cosa ti ha chiesto di fare…?..Il Signore Oscuro…-
 
Draco scosse la testa.
 
-Mi ha proibito di parlarne Astoria-
 
Astoria si alzò agitando le braccia.
 
-Oh!Al diavolo Draco!!Ormai che differenza fa tenermi nascosti i dettagli??-
 
Malfoy sollevò lo sguardo su di lei mordendosi le labbra.
 
Aveva ragione.
 
-Silente…..-
 
Sussurrò.
 
-Mi ha ordinato di uccidere Silente-
 
Astoria rimase senza fiato,a bocca aperta,completamente paralizzata per alcuni secondi.
 
-Ma cosa…ma come…Silente…!il preside di Hogwarts!Il mago più potente di tutti i tempi!!-
 
Draco abbassò lo sguardo.
 
-Come pretende che tu…-
 
Astoria si fermò un attimo con lo sguardo fisso nel vuoto.
 
-Lo sta facendo per vendetta...-
 
Sollevò il suo sguardo su di lui.
 
-Lo sta facendo per punire tuo padre…perché ha fallito la missione che gli era stata affidata-
 
Draco strinse i pugni.
 
-Non mi importa il perché Astoria io porterò a termine il mio compito!-
 
-Ma Draco stammi a sent….-
 
-No tu stammi a sentire!!-
 
Draco si alzò di scatto in piedi gridando.
 
-Ma non capisci??Devo farlo!Devo uccidere Silente!-
 
Astoria vide gli occhi di Draco riempirsi di lacrime.
 
-O lui ucciderà me…-
 
Ci fu un attimo di silenzio,Astoria provò a parlare ma le parole le morirono in gola.
 
L’avrebbe ucciso…..se Draco falliva, Voldemort l’avrebbe ucciso.
 
Avanzò verso di lui e lo prese delicatamente per un polso facendolo sedere nuovamente accanto a lei.
 
-Allora non fallirai…-
 
Darco voltò la testa verso Astoria.
 
-Costi quel che costi Draco tu ucciderai Silente-
 
 
                                              …
 
 
 
La neve ricoprì rapidamente il paesaggio con il suo manto bianco,Ron,Hermione  e Harry si recarono ai “Tre manici di scopa”per una burrobirra.
Mentre toglievano i cappotti innevati,Hermione notò Katie Bell entrare nel bagno delle ragazze.
 
-Cos’è quella cosa che ha  in mano katie?-
 
Harry la guardò appoggiando il boccale vuoto sul tavolo.
 
-Non ne ho la più pallida idea!-
 
Una volta usciti sentirono un urlo straziante che gli fece raggelare il sangue nelle vene.
 
Katie era sospesa per aria come se volasse,il volto contorto in una smorfia di dolore,pochi istanti e cadde rovinosamente al suolo perdendo i sensi.
 
-Aiuto!!Aiutatela vi prego!!!-
 
 
Hagrid accorse e prese la ragazza tra le braccia,vide Harry cercare di prendere la collana antica e preziosa che era caduta dalle sue mani.
 
-Non la toccare Harry!Quella collana è maledetta!-
 
 
                                         …
 
 
 
-E’ stato Malfoy!Ne sono certo!-
 
Piton e la McGrannit si scambiarono un’occhiata confusa.
 
-Signor Potter…il Signor  Malfoy è rimasto con me per tutto il pomeriggio,a finire i compiti che non aveva terminato-
 
Piton lo guardò dall’alto in basso come se volesse schiacciarlo.
 
-Un’accusa grave la sua Signor Potter-
 
Hermione,che fino a quel momento era rimasta in silenzio,fece due passi avanti.
 
-Astoria Greengrass stava guardando quella collana da Magie Sinister qualche giorno fa professor Piton,l’ho vista con i miei occhi-
 
Tutti si voltarono a guardarla all’unisono.
 
-Signorina Granger…-
 
Piton parlò lentamente.
 
-La signorina Greengrass proviene da una famiglia ricca e nobile,è assolutamente normale che si interessi a oggetti così costosi e  elaborati-
 
-Ma professore…-
 
-Adesso basta!-
 
La McGrannit aveva perso la pazienza.
 
-Nei vostri dormitori….subito!-
 
 
                                            
 
 
                                           …
 
 
 
-Quella stupida!...Le avevo detto esplicitamente di non aprire il pacchetto!-
 
Astoria camminava a vanti e indietro per la stanza.
 
-Doveva consegnarlo a Silente e Basta!Nemmeno l’Imperius ha annullato la sua curiosità!-
 
Draco la cinse dai fianchi.
 
-Basta Ria…calmati adesso-
 
Astoria si passò le mani tra i capelli.
 
-Già….calmarmi-
 
Draco voltò lo sguardo e indicò una bottiglia di vino sul tavolo.
 
-E quella cos’è?-
 
Astoria la guardò distratta.
 
-Ho messo all’interno un potente veleno…Avevo intenzione di metterla tra le scorte di Silente ma ci sono troppi controlli in giro!-
 
Draco rigirò la bottiglia tra le mani pensieroso.
 
-Draco…?-
 
Malfoy alzò lo sguardo.
 
-Una volta che avrai aggiustato l’armadio svanitore cosa succederà?-
 
Draco posò la bottiglia sul tavolo.
 
-Mia zia Bellatrix e gli altri Mangiamorte potranno entrare nel castello senza essere scoperti-
 
Astoria si rimise a sedere.
 
-Ho capito-
 
-Astoria…-
 
Malfoy la guardò serio.
 
-Tu non ci sarai…mi sono spiegato?-
 
Astoria sollevò il capo.
 
-Intendi quando ucciderai Silente?-
 
-Si-
 
Astoria riabbassò gli occhi intrecciando le dita le une con le altre.
 
-Questo è tutto da vedere-
 
 
 
                                            …
 
 
Mesi e mesi di tentativi falliti portarono Draco  all’esasperazione,l’armadio svanitore non voleva saperne di funzionare,tutto quello che loro vi ponevano tornava indietro distrutto, o peggio,morto.
Malfoy scese nella sala comune e intravide Katie Bell,il suo sguardo inquisitore e quello delle altre compagne gli fecero pensare che forse ricordava qualcosa.
 
Un brivido gelato gli percorse la schiena.
 
Katie forse ricordava Astoria….
 
Katie forse l’avrebbe accusata e denunciata a Silente…
 
Astoria…
 
.No….
 
Non poteva…
 
Non doveva succedere.
 
Un’attacco di panico lo colpì violentemente.
 
Corse nel bagno e si sciacquò la faccia con un gesto convulso.
Appoggiò le mani ai bordi del lavandino cominciando a piangere a singhiozzi,era stremato…era stanco e soprattutto, temeva per la vita di entrambi.
 
Astoria,vedendolo entrare sconvolto nel bagno, lo raggiunse di corsa.
 
-Draco…-
 
Malfoy si girò con gli occhi sgranati.
 
-Che cosa….-
 
Ma non fece in tempo a finire la frase che Potter entrò a grandi passi nel bagno.
 
-So cosa hai fatto Malfoy!A me non la dai a bere!So cosa sta succedendo!-
 
Astoria fece appena in tempo a scansarsi che un incantesimo proveniente dalla bacchetta di Draco mancò Potter e  si schiantò conto la tubatura  rompendola e allagando completamente il bagno.
 
Si buttò a terra in un angolo mentre Harry e Draco combattevano lanciandosi incantesimi di ogni tipo davanti ai suoi occhi terrorizzati.
 
-Sectumsempra!-
 
Malfoy rimase immobile per un’istante e poi lasciò cadere la bacchetta a terra accasciandosi sul pavimento allagato.
 
Sul suo petto, un’enorme macchia scarlatta cominciò ad allargarsi e ad invadere ogni centimetro del suo corpo.
 
-Noooooo!!!!-
 
Astoria si gettò su di lui inzuppandosi di acqua e sangue.
 
-Io …io non volevo…!-
 
Potter con gli occhi sgranati si avvicinò a loro guardando Draco agonizzante.
 
-Avada Kedavra!-
 
L’anatema che uccide scaturì dalla bacchetta di Astoria e  mancò di un soffio Potter che si appiattì contro il muro terrorizzato.
 
Piton corse dentro afferrando la bacchetta dalle mani di Astoria e lanciandola lontana da lei,poi si chinò su Malfoy e guardò Harry.
 
-Fuori di qui Potter!immediatamente!-
 
Harry aprì la porta e scappò oltre il corridoio.
 
Piton estrasse la bacchetta e cominciò a passarla sul corpo di Draco cantilenando una formula magica,Astoria,china su di lui, vide il sangue fuoriuscito dal suo corpo riassorbirsi lentamente.
 
-Dovrebbe essere tutto a posto-
 
Astoria osservò con il fiato sospeso Draco riaprire piano gli occhi e scoppiò a piangere china sul suo petto.
 
Piton li guardò per un istante e poi uscì dal bagno lasciando la porta aperta.
 
Draco si rimise in piedi aiutato da Astoria e insieme si allontanarono zoppicando.
 
 
                                               …
 
 
 
Una volta in camera,Astoria sfilò delicatamente la camicia inzuppata di Draco,facendo attenzione a non fargli male.
Passò le mani sul suo petto,pulendo le chiazze di sangue che ancora lo sporcavano e notò che non vi erano ferite,ne cicatrici.
 
-Oh Draco…Draco stai bene…non hai nulla…!-
 
Gli occhi di Astoria traboccarono di lacrime.
La voce rotta dai singhiozzi.
 
-Per un attimo ho creduto che  fossi morto…!-
 
Si aggrappò al suo petto stringendolo forte.
 
-Per un istante ho creduto di averti perso per sempre…!-
 
Draco la cullò tra le sue braccia.
 
-Va tutto bene Ria…sto bene…-
 
Astoria affondò il viso nel suo collo,intrecciando le dita tra i capelli bagnati.
 
-Fammi restare qui con te sta notte…Ti prego… non ti voglio lasciare-
 
Draco la baciò sulla testa continuando a cullarla.
 
-Va bene Ria…resta a dormire qui con me-
 
Si infilarono sotto le coperte stretti l’uno all’altra,senza  più  dire nulla.
La consapevolezza di ciò che stavano affrontando insieme, valeva più di mille parole.
 
 
-Potrebbero ucciderci entrambi... -
 
Astoria parlò appoggiata al suo petto mentre Draco le accarezzava i capelli morbidi.
 
-Forse questi sono gli ultimi momenti che potremo passare insieme-
 
Alzò la testa e si avvicinò al suo viso.
 
-Non voglio perdermi niente…….niente Draco-
 
La verità di quelle parole li colpì come un fulmine.
 
In quel momento così pieno di paura e di morte tutto ciò che prima sembrava importante ora pareva stupido e insensato.
 
Draco la prese dolcemente e la sdraiò sotto di lui,accarezzò con le labbra ogni centimetro della sua pelle sentendola tremare sotto il suo tocco.
Le loro dita si intrecciarono mentre i respiri si facevano più intensi,Astoria affondò le unghie nella sua schiena velata di sudore,  le labbra bruciavano…il cuore aveva raggiunto il suo limite…nessun dolore…nessun ripensamento…nulla in quel momento avrebbe potuto essere più intenso di cosi…………  salvo un’esplosione di calore che la costrinse a buttare indietro la testa facendole sfuggire un gemito.
 
Malfoy la guardò riprendersi scostandole una ciocca di capelli dalle labbra rosse.
Il respiro di Astoria si fece piano piano più lento.
 
-Tutto bene Ria….?-
 
Astoria si portò una mano sulla fronte febbricitante.
 
-Non fare domande idiote-
 
Risero di gusto dopo tante lacrime,forse i buoni propositi non erano il loro forte……forse erano semplicemente e irrimediabilmente Serpeverde…..ma una cosa era certa…. si amavano.
E questa era l’unica cosa che in quel momento per loro contava.
 

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Capitolo 19
*** Confessioni ***


-Conviene che vi vestiate e scendiate giù a fare colazione piccioncini-
 
Blaise, in piedi di fronte al letto, sogghignava divertito con le braccia conserte.
 
-Oh ma che ca…!!-
 
Astoria si attorcigliò nelle lenzuola cadendo rovinosamente per terra.
Malfoy si sporse oltre il letto per vedere se si era fatta male.
 
-Dannazione Blaise!!-
 
Con una mano la afferrò per un braccio rimettendola al suo posto.
 
-Ehi che vuoi??-
 
Blaise rideva sotto i baffi.
 
-E’ anche camera mia questa sai?-
 
Draco gli lanciò un cuscino guardandolo male.
 
-Non dovevi essere a casa in permesso per due giorni?-
 
Blaise scaraventò il cuscino dall’altra parte della camera.
 
-Bhè…sono appena tornato-
 
Voltò le spalle e fece per uscire dalla porta,poi si voltò nuovamente.
 
-A quanto pare appena in tempo!-
 
Blaise uscì sbattendo la porta e Draco si voltò a guardare Astoria divertito.
 
Aveva portato le lenzuola sopra la testa.
 
 
 
                                                  …
 
 
 
-Hai qualcosa di diverso…..-
 
Astoria sgranò gli occhi e  trattenne in bocca un sorso di caffelatte guardando sua sorella scrutarla ad occhi socchiusi.
 
Poi deglutì rumorosamente.
 
-C….Come scusa….?-
 
Daphne continuava a fissarla con insistenza.
 
-Non lo so…….sei strana-
 
Astoria ridacchiò nervosamente appoggiando la tazza sul tavolo.
 
-Eh…ehehehe….ma che vai dicendo…..-
 
In quel preciso istante Blaise si sedette a fianco a Daphne con la sua solita faccia da furbo.
 
-Già Astoria….illuminaci…!-
 
Blaise si sistemò sulla sedia con le braccia conserte.
 
-E’ successo qualcosa di interessante..?Sembri così….radiosa oggi!-
 
Astoria lanciò un’occhiataccia fulminante nella sua direzione e Daphne la guardò con ancora più sospetto.
 
-Ma che sta succedendo?...Perchè quelle facce??-
 
Astoria sentì il sudore freddo scenderle lungo il collo, afferrò le sue cose e si alzò dalla sedia.
 
-Io vado a lezione!-
 
Daphne si voltò verso Blaise con aria confusa.
 
-Ma che le prende?-
 
Blaise esplose in una fragorosa risata senza dare risposta.
 
 
 
                                            …
 
 
 
-Io lo uccido Blaise!!Lo uccido!!-
 
Imprecando tra sé e sé Astoria attraversò di fretta il corridoio,svoltò l’angolo e si ritrovò di fronte Harry.
 
Entrambi fecero un balzo indietro e si puntarono contro la bacchetta.
Potter aveva gli occhi iniettati di sangue.
 
-Hai cercato di uccidermi ieri Astoria!...Tu sei pazza!!-
 
Astoria rimase impassibile.
 
-Hai quasi ammazzato Draco Potter!Ringrazia di essere ancora vivo per raccontarlo!-
 
Harry respirava a fatica.
 
-Malfoy è la persona peggiore che io abbia mai incontrato Astoria!Perchè sei dalla sua parte….?...Perchè??-
 
Astoria rise fissandolo con gli occhi ridotti a due fessure.
 
-Tu non sai niente di Draco….niente!....Non lo conosci!Non vali neanche un suo dito Potter ricordatelo bene!!-
 
La bacchetta di Harry tremava convulsa.
 
-Hai ancora la possibilità di passare dalla parte giusta Astoria…Noi possiamo proteggerti!Io posso proteggerti!-
 
Astoria lo guardò sconvolta.
 
-Tu vuoi proteggermi Potter?...Tu??-
 
Rise nervosamente e si avvicinò di qualche passo.
 
-Non mi unirei a voi stupidi Grifondioti neanche se fosse l’ultima mia ora di vita!-
 
Harry sgranò gli occhi.
 
-Ti farai ammazzare Astoria!-
 
Astoria abbassò con un colpo secco la bacchetta.
 
-E sia allora!...Morirò!-
 
Harry si avvicinò di più a lei.
 
-Non farlo Ria…-
 
Astoria sentì lo stomaco contorcersi e sollevò gli occhi fulminandolo.
 
-Non ti permettere di chiamarmi così Potter-
 
Harry rise nervosamente.
 
-Perché…?Perchè lo può fare solo lui…?-
 
Astoria lo vide avvicinarsi nuovamente e fece un passo indietro.
 
-Cosa stai cercando di fare..?-
 
Harry la guardò negli occhi.
 
-Voglio che tu capisca che hai un’alternativa…voglio che tu sappia che io per te farei qualunque cosa.
 
Astoria scosse la testa incredula con gli occhi sgranati.
 
-E poi dici che io sono pazza….-
 
Harry la prese dalle spalle.
 
-Promettimi solo che ci penserai-
 
Astoria si tolse bruscamente le sue mani di dosso.
 
-Se mi tocchi ancora ti uccido hai capito…?-
 
Si voltò e fece per andarsene.
 
-Ti uccido per davvero questa volta Potter-
 
 
 
                                               …
 
 
 
-Finito?-
 
Draco prese il libro dalle mani di Astoria e lo scaraventò più in là sul tavolo.
 
-Si……credo di si-
 
Draco si avvicinò e la baciò prendendole il viso con una mano.
 
-Allora hai un po’ di tempo per me…?-
 
Astoria arrossì sorridendo.
 
-Ehm…..Blaise sarà qui tra poco…con Daphne-
 
Malfoy scese con le labbra lungo il collo.
 
-Bhè….Blaise e Daphne troveranno la porta chiusa….-
 
Con il cuore che già andava in fibrillazione Astoria si alzò di scatto dalla sedia.
 
-No..!Aspetta….!-
 
Darco la guardò confuso con la bocca  aperta.
 
-Io…ecco Daphne oggi faceva domande eh…-
 
Astoria iniziò ad agitarsi.
 
-E Blaise…oh!Lui cavolo devo proprio fargliela pagare a Blaise!!-
 
Darco si avvicinò mordendosi le labbra sorridendo.
 
-Ed era come se mia sorella lo sapesse…insomma…continuava a fissarmi e…-
 
Malfoy le prese il viso tra le mani.
 
-Ria…?ho capito-
 
Astoria si coprì il viso incandescente con le mani.
 
-Ma nessuno può capire un bel niente solo guardandoti.…insomma…è fantascienza ok?-
 
Astoria sospirò scoprendosi il viso e passandosi le mani tra i capelli.
 
-Lo so…..-
 
Darco l’abbracciò sorridendo.
 
-Ti stai solo facendo un sacco di paranoie….cos’è ti senti in colpa?-
 
Astoria lo guardò negli occhi con il viso affondato nella sua divisa.
 
-Neanche un po’-
 
Malfoy la tirò su dalla vita e la prese in braccio,si avvicinò al letto e si sedette con lei a cavalcioni.
 
-Se vuoi possiamo far finta che non sia successo nulla e poi dopo il matrimonio…-
 
Astoria si chinò su di lui slacciandogli il mantello.
 
-Non provarci neanche per scherzo Malfoy…-
 
Draco allentò il nodo della cravatta di Astoria e la sfilò piano continuando a baciarla.
 
-Forse se lo dicessi a tua sorella ti sentiresti la coscienza più a posto…-
 
Astoria sospirò tra i suoi capelli.
 
-Grazie per aver rovinato l’atmosfera-
 
Si alzò e si appoggiò al davanzale pensierosa.
 
Draco rimase per un attimo in silenzio a fissarla,poi si alzò anche lui e si mise a fianco a lei a scrutare il nulla.
 
-Astoria?-
 
-Si?-
 
Draco parlò continuando a fissare il vuoto sotto di loro.
 
-Se di nuovo apro bocca in momenti come questi mandando tutto all’aria per favore…..uccidimi-
 
Astoria scoppiò a ridere prendendolo sotto braccio.
 
-Però hai ragione…devo dirlo a Daphne-
 
 
                                         …
 
 
 
-Tu cooooooooooosaaaaa???-
 
Daphne lasciò cadere la spazzola sul comò e si girò a guardare Astoria con gli occhi spalancati.
 
-Daphne…è successo…senti…..noi ci amiamo!-
 
Daphne sembrava sull’orlo di una crisi di nervi.
 
-E questo cosa centra Ria??Non potevate aspettare??C’è un contratto prematrimoniale che fretta avevate??-
 
Astoria si sedette sul letto incrociando le braccia.
 
-Ma nessuna fretta Daph!....E’ che in quel momento…-
 
Astoria guardò sorridendo distratta il pavimento.
 
-Era tutto così perfetto….-
 
Daphne si sedette accanto a lei sospirando.
 
-Ok….ho capito…so cosa intendi-
 
Astoria si voltò a guardarla.
 
-E’ successo così anche con Blaise?-
 
Daphne rise grattandosi una guancia.
 
-Si….una cosa del genere….-
 
Astoria sorrise.
 
-Non lo dirai a mamma e papà vero…?-
 
Daphne si voltò a guardarla con gli occhi sgranati.
 
-Cos’è vuoi morire??-
 
Risero insieme come quando erano piccole,quando combinando una marachella o rompendo qualcosa si difendevano dando la colpa all’elfo domestico.
 
-E com’è stato…?....E’ andato tutto bene?-
 
Daphne la fissò interrogativa mordendosi le labbra.
 
Astoria avvampò portandosi le mani al viso.
 
-Che domande mi fai??-
 
Daphne rideva anche lei rossa in volto.
 
-Oh e dai..!.....è stato bello?-
 
Astoria si morse le labbra.
 
-Se bello significa volere che quel momento non finisse mai….-
 
Daphne roteò gli occhi.
 
-Allora è andata decisamente bene-
 
Si alzò e scostò le tende guardando fuori.
 
-Astoria?....Chi sono quelle?-
 
Astoria la raggiunse e guardò dove la sorella le stava indicando.
Draco avanzava verso la scuola con due ragazze al suo fianco.
 
Astoria aprì la finestra per guardare meglio.
 
-Chi diavolo di un accidenti sono quelle????-
 
Corse di sotto e avanzò a grandi passi verso Draco fulminando le due ragazze con lo sguardo che,vedendola,si guardarono una con l’altra preoccupate.
 
Darco la prese per le spalle avvicinandosi al suo orecchio.
 
-Sono Tiger e Goyle Astoria….hanno preso la pozione polisucco,ci faranno da guardia mentre riproviamo ad aggiustare l’armadio svanitore-
 
Astoria le guardò di nuovo scrutandole attentamente.
 
-Che cavolo Draco…potevate sceglierne due meno carine!-
 
Malfoy rise e la prese per mano.
 
-Vieni con me..?-
 
Astoria lo prese sotto braccio incrociando le dita alle sue.
 
-Non dovresti nemmeno più chiederlo-
 

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Capitolo 20
*** Vivere o Morire ***


-Ha funzionato….-
 
Prendendo il passerotto ancora vivo dall’armadio svanitore Astoria sentì per un attimo le forze venirle meno.
 
-Draco guarda ha funzionato!....Ce l’hai fatta…!-
 
Per un secondo Malfoy rimase di spalle,come se il fatto di esserci riuscito lo terrorizzasse a tal punto da non voler guardare.
 
Poi si voltò.
 
-Ci siamo riusciti………insieme-
 
Astoria si avvicinò e gli prese la mano tremante.
 
-Io non ho fatto nulla…-
 
Si fissarono a lungo in silenzio,entrambi consapevoli che da li a poco Draco avrebbe dovuto assolvere il suo compito,con la paura nel cuore che, forse, non avrebbero mai più potuto guardarsi così negli occhi.
 
-Devo avvisare Tiger e Goyle…terranno d’occhio Silente e mi avviseranno quando sarà il momento..-
 
Astoria tremò ma non lo diede a vedere.
 
-Io…..io posso fare qualcosa…?-
 
Draco le passò una mano dietro i capelli appoggiando la fronte alla sua con gli occhi chiusi.
 
-Si….-
 
La voce tremò così come la mano tra i suoi capelli.
 
-Puoi dirmi che andrà tutto bene…..e che mi ami…..e che qualunque cosa mi accadrà tu ti metterai in salvo-
 
Aprì gli occhi trovando quelli di Astoria inondati di lacrime.
 
-Promettimelo Ria…scapperai…..ti nasconderai…..promettimi che ti salverai la vita se non potrò salvartela  io stesso..-
 
Astoria lo afferrò per il colletto e strinse più forte che poteva,lacrime di rabbia,di amore,di paura scaturirono da quegli occhi ormai troppo stanchi per continuare a trattenerle.
 
Con le parole che le morivano in gola Astoria prese il viso di Draco tra le mani.
 
-Andrà tutto bene…..Amore mio…andrà tutto bene…e…io me la caverò….e quando tutto questo sarà finito…-
 
Astoria non riusciva nemmeno più a respirare.
 
-Ci sposeremo e avremo tanti bambini…e invecchieremo…e moriremo quando saremo stanchi e da buttare…-
 
Draco sorrise amaramente mentre le lacrime continuavano a scorrere.
 
-Non adesso……non così…..-
 
Astoria gli sollevò il viso perché la guardasse negli occhi.
 
-Hai capito Darco??....Non farmi lo scherzo di farti ammazzare…!-
 
Ormai il suo era un grido disperato.
 
-Non lo fare…!.....Ti prego non lo fare amore mio…….-
 
Darco la strinse più forte asciugandole le lacrime con una mano teneramente.
 
-Ssssshhh….basta….basta così…Ria…-
 
Astoria si appoggiò al suo petto respirando piano,ora che sentiva il cuore di lui battere calmo nel petto anche la crisi di piantò stava lentamente passando.
 
-Tu devi portarmi all’altare Malfoy…mel’hai promesso…-
 
Sussurò piano mentre Draco la cullava.
 
-E lo farò Ria….non me lo perderei per nulla al mondo….non perderei te per nulla al mondo-
 
 
Si baciarono con ancora il sapore delle lacrime sulle labbra,riuscendo a malapena a riprendere fiato,cercando in tutti i modi di aggrapparsi l’una all’altra per paura di perdersi.
I vestiti piano piano scivolarono via,portando con loro una parte di dolore e amarezza.
Restarono abbracciati occhi negli occhi per quasi tutta la notte,senza dirsi una parola,come se non ne esistessero di abbastanza profonde per spiegare il loro amore.
 
-E’ stato……-
 
Astoria si morse le labbra arrossendo.
 
-E’ stato così….intenso…-
 
Draco la guardava come se fosse la cosa più bella che avesse mai visto.
 
-Non pensavo potesse superare la prima volta…e invece è stato così…-
 
Draco le accarezzò una spalla nuda sorridendo.
 
-Forse adesso ti sei sentita meno in imbarazzo…meno in colpa…-
 
Astoria si appoggiò sul suo petto lasciandosi coccolare.
 
-Come ci si può sentire in colpa  quando si è così tremendamente felici…?-
 
Malfoy non rispose,continuò ad accarezzarle dolcemente la schiena illuminata dalla luna fin che non la sentì addormentarsi respirando piano su di lui.
 
 
 
                                                   …
 
 
Nel cuore della notte Astoria aprì gli occhi e si trovò sola nella stanza delle necessità.
Si voltò dove prima era Draco,ma non lo trovò accanto a lei.
Raccolse i vestiti da terra e una folata di aria gelida la fece rabbrividire.
 
Poi un urlo lancinante la fece girare di scatto.
 
Una donna…?
 
Uno studente…?
 
Astoria si strinse tra le braccia da sola.
 
Si affacciò alla finestra con gli occhi pieni di paura,cercando di mettere a fuoco nel buio più nero.
 
Poi lo vide.
 
Vide Draco con la bacchetta puntata su Silente,vide quest’ultimo accasciarsi sempre di più su se stesso,sembrava stanco,sembrava debole.
 
Astoria corse con quanto fiato aveva in gola.
 
Vide la zia di Darco,Bellatrix, e altri uomini combattere gridando e esultando,ma non ci dette importanza.
 
Tutto quello che voleva era arrivare da lui,voleva raggiungerlo il prima possibile,prima che fosse troppo tardi.
 
Il cuore scoppiava nel petto ma Astoria non si fermò,salì le scale della torre di astronomia due a due fin che non si trovò di fronte Potter.
 
Sembrava paralizzato.
 
Qualcuno l’aveva immobilizzato.
 
Astoria guardò su e vide Malfoy tremare con la bacchetta,il viso contorto in un’espressione di paura.
 
Salì gli ultimi scalini ritrovandoseli di fronte.
 
Silente la guardò con gli occhi pieni di pietà.
 
-Astoria…piccola Astoria…-
 
Astoria sgranò gli occhi paralizzata,il fiato le si bloccò in gola.
 
-Non ti macchierai di nero l’anima anche te con una cosa così orribile..?-
 
Draco fece qualche passo avanti.
 
-Stia zitto!Lei non centra niente!La cosa riguarda solo me e lei!-
 
Silente si voltò vedendo arrivare Bellatrix e gli altri mangiamorte.
 
Sorrise come se sapesse già tutto.
 
-Fallo Draco!!Fallo subito!Ora!!-
 
Silente si girò verso Astoria sentendola gridare a squarciagola.
 
Astoria non ricambiò lo sguardo.
 
-Uccidilo!Uccidilo Draco!Fallo!!-
 
Astoria gridava supplicandolo in lacrime.
 
La bacchetta di Malfoy ormai tremava in maniera convulsa.
 
Silente sembrò volesse prendere la sua.
 
Draco se ne accorse e colpì per primo.
 
-Expelliarmus!!-
 
La bacchetta di sambuco volò oltre le sue mani,Astoria la raccolse e la infilò nel mantello.
 
-Vi prego…..vi prego ragazzi miei-
 
-Avada Kedavra!!-
 
Draco e Astoria si voltarono di scatto contro chi aveva lanciato l’anatema che uccide.
 
Piton li aveva preceduti.
 
Piton aveva ucciso Silente salvando Draco dal peccato più grave.
 
Silente precipitò giù,ormai senza vita,dalla torre di astronomia.
 
Piton si voltò a guardarli con un espressione sconvolta sul viso.
 
-Fuori!Correte!Scappate subito!-
 
Draco prese Astoria per mano e iniziò a correre,arrivò all’ingresso della scuola e si girò stringendole le mani.
 
-Tu devi restare qui Astoria hai capito??-
 
Astoria era sotto Shock.
 
-No!!...Io vengo con te!...Tu non puoi…!!-
 
Darco la scosse dalle spalle.
 
-Resta qui Astoria!!...Torno a prenderti capito…?Ritorno a prenderti!!-
 
Astoria  vide Draco allontanarsi seguito da sua zia e gli altri mangiamorte,sollevò per un attimo gli occhi al cielo.
 
Il marchio nero si ergeva con tutto il suo orrore,formando una nuvola verdastra sopra la scuola.
 
Astoria si accasciò a terra con le gambe rannicchiate al petto e le mani a coprire le orecchie.
 
-Signorina Greengrass!E’ pericoloso!!Venga subito qui!-
 
Il professor Lumacorno cercò di portarla in salvo all’interno dell’edificio ignaro di ciò che lei  sapeva.
 
-Hanno ucciso il professor Silente signorina Greengrass-
 
Astoria camminava per forza di inerzia…con gli occhi fissi nel vuoto.
 
Il professor Lumacorno la portò in mezzo agli altri studenti spaventati.
Silente era li davanti a loro,steso al suolo,Harry chino su di lui singhiozzava mentre la professoressa McGrannit alzò la bacchetta in segno di lutto illuminandone la punta.
 
Tutti gli studenti fecero la stessa cosa in lacrime.
 
Il marchio nero nel cielo iniziò a dissolversi lentamente.
 
Anche Astoria lo fece,sollevò la bacchetta in lacrime.
 
 
Ma le lacrime non erano per Sielnte.
 
Le sue lacrime erano solo per lui…per quel ragazzo scappato nel buio lasciandola lì a fingere con tutti gli altri.
 
Quel ragazzo che forse, non sarebbe più tornato da lei.
 
 
-Astoria!!!....Astoria!-
 
Daphne,Blaise,Pansy e gli altri corsero verso di lei.
 
-Tesoro!Stai bene?...Dov’è Draco..?L’hai visto?-
 
Astoria non rispose a nessuna di queste domande.
 
-Lo so io dov’è il vostro Draco!-
 
Potter avanzò verso di loro con ancora le guance rigate di lacrime.
 
-E lo sa anche lei…non è vero Astoria…?-
 
Astoria sollevò lievemente lo sguardo per poi riabbassarlo nuovamente.
 
-Perché non gli dici come è andata?-
 
Harry gridava scosso dalla rabbia.
 
-Perché non gli dici come lo avete guardato morire??-
 
Daphne si parò di fronte alla sorella.
 
-Di cosa sta parlando??Cosa sta dicendo??......Rispondimi!!-
 
Ma Astoria non fece in tempo ad aprire bocca che Malfoy si materializzò in una fumata nera,la afferrò stretta e scomparve con lei di nuovo nel nulla lasciando tutti immobili a fissare il punto dove prima si trovava.
 
 
                                                  …
 
 
Si rimaterializzarono a Malfoy Manor.
Astoria rimase per qualche secondo aggrappata  alla giacca di Draco.
Era la prima volta che si smaterializzava e sentì che stava per vomitare.
 
-E’ tutto ok…adesso ti passa-
 
Astoria lo guardò respirando a fatica.
 
-Io…per un secondo ho pensato che non saresti tornato-
 
Draco scosse la testa.
 
-Mai-
 
La porta si aprì sbattendo,Astoria si girò.
 
Voldemort camminava dritto nella loro direzione.
Dietro di lui,Lucius,Narcissa e Bellatrix entrarono in silenzio nella stanza.
 
Il cuore di Astoria accelerò i battiti e iniziò a tremare,il Signore Oscuro era di fronte a lei e la fissava con lo sguardo folle.
 
Draco le strinse più forte la mano e la circondò con le braccia.
 
La voleva proteggere.
 
-Tranquillo…tranquillo ragazzo….-
 
Voldemort parlò con voce calma e inquietante.
 
-Tu sei Astoria Greengrass non è vero..?-
 
Astoria annuì,incapace di compiere qualsiasi altro movimento.
 
-Bene…!-
 
Il viso di Voldemort si aprì in un ghigno.
 
-Accomodati Astoria….sono sicuro che diventeremo ottimi amici….non è vero Draco..?-
 
Draco guardava il pavimento evitando il suo sguardo,senza smettere però per un secondo di stringerla a sé.
 

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Capitolo 21
*** Cenere nel vento ***


Per minuti che sembrarono un’eternità,Voldemort fissò Astoria dritta negli occhi.
Draco non si mosse.
Continuò a stringerla con fermezza senza fiatare.
Astoria non scostò lo sguardo,non tremò,non tradì il minimo accenno di paura.
 
-Dimmi Astoria….-
 
Finalmente Voldemort si decise a parlare.
 
-Che cosa sei disposta a fare per Draco…?-
 
Astoria rispose con un filo di voce.
 
-Qualsiasi cosa-
 
Voldemort si avvicinò di un altro passo.
 
-E… dimmi Astoria….-
 
Draco vide la mano grigia e pallida del Signore Oscuro avvicinarsi alla guancia rosea e delicata di Astoria,il respiro gli si fermò in gola e miliardi di spilli invasero la sua testa.
 
-Che cosa saresti disposta a fare…...per me?-
 
Astoria deglutì e prese fiato.
 
-Qualsiasi cosa mio Signore-
 
Voldemort allontanò la mano dalla guancia di Astoria sorridendo.
 
-Sai mia cara ragazza…-
 
La sua voce era strascicata,lenta,raggelante.
 
-Ho bisogno di potermi fidare di te…Tu mi capisci vero…?-
 
Astoria annuì.
 
-Ho bisogno di sapere che la tua lealtà è sincera fino in fondo…-
 
Voldemort si fece serio.
 
-Hai qualcosa che mi appartiene-
 
Draco non capì il perché di quella frase,ma Astoria si.
 
Infilò la mano nel mantello della divisa e tirò fuori la Bacchetta di Sambuco di Silente porgendogliela.
 
Voldemort si aprì in un sorriso agghiacciante.
 
-Brava ragazza…-
 
Ghignò euforico.
 
-Brava la mia Astoria…-
 
Draco strinse i denti.
 
Astoria non era sua.
 
-Sei stata intelligente e sveglia nel prenderla e nasconderla…-
 
Voldemort rigirava la bacchetta di sambuco tra le mani scrutandola.
 
-Anche se avrei giurato l’avresti data a Draco tentando di nascondermelo…o magari tenuta per te….-
 
Infilò nella veste la bacchetta e tornò con lo sguardo su di lei.
 
-Ora posso permetterti di unirti a noi…sono sicuro che ti troverai bene…tuo padre è uno dei miei uomini migliori-
 
Un enorme serpente strisciò davanti ai loro piedi,Voldemort lo accarezzò come se fosse un tenero cagnolino.
 
-Vieni Nagini….andiamo a riposare-
 
Seguito dal serpente il Signore Oscuro si smaterializzò davanti ai loro occhi.
 
 
                                                   …
 
Draco sentì Astoria espirare il fiato che aveva trattenuto fino a quel momento.
Le afferrò l’altra mano,la avvicinò a lui e la strinse più forte che poteva
 
-Non mi ero accorto che l’avessi raccolta….la bacchetta di sambuco-
 
Astoria lo afferrò da un polso.
 
-Draco…lui la brama da tempo…l’ho capito -
 
Draco la guardò confuso.
 
-Non riferire mai a nessuno che sei stato te a disarmare Silente sulla torre-
 
Astoria gli prese il viso tra le mani.
 
-Mi hai sentita Draco..?A nessuno!Ne va della tua vita!-
 
Draco cominciò a capire.
 
-Io ho disarmato Silente…quella bacchetta ora appartiene a me….ubbidisce solo a me…-
 
Astoria annuì.
 
-Ma lui questo non lo sa e non deve saperlo mi sono spiegata?-
 
Draco guardò verso la porta.
 
-Abbassa la voce…-
 
Astoria continuò in un sussurro.
 
-Voldemort sa che io l’ho raccolta perché tua zia Bellatrix era già su per le scale della torre e deve avermi vista-
 
Draco ascoltava attento ogni sillaba.
 
-Ma non può sapere chi di noi l’ha disarmato…o se è semplicemente caduta a terra quando Piton l’ha ucciso-
 
Draco spalancò gli occhi.
 
-Piton……..crederà che il padrone della bacchetta ora sia Piton-
 
Astoria annuì di nuovo.
 
-Esatto-
 
 
 
 
 
                                                  …
 
 
 
Narcissa entrò nella stanza e trovò Draco e Astoria addormentati sul divano.
 
Prese una coperta e li coprì piano,tentando di non svegliarli.
 
-Narcissa…-
 
Astoria aprì piano gli occhi.
 
-Dove sono i miei genitori…?-
 
L a madre di Draco le rivolse un sorriso rassicurante.
 
-Arriveranno domani…Lucius gli ha già fatto sapere che tu sei qui con noi e che tua sorella Daphne è al sicuro a scuola-
 
Astoria sentì come un pugno nello stomaco.
 
-Daphne…chissà come sarà preoccupata….-
 
Narcissa le prese la mano.
 
-Tua madre le ha spiegato tutto..e poi Daphne è molto più sveglia di quanto lasci intendere giusto?-
 
Astoria accennò un sorriso.
 
-Giusto…-
 
Draco si mosse piano nel sonno e Narcissa si avvicinò a lui, le scostò i capelli dalla fronte e vi depositò un bacio delicato.
 
Astoria sentì stringersi il cuore da tanta tenerezza.
Narcisa notò il suo sguardo e le sorrise dolcemente.
 
-Tu non sai quanto io sia felice che Draco abbia scelto te…-
 
Astoria arrossì sorridendo.
 
-Mi ricordi molto me alla tua età sai…?-
 
Narcissa abbassò gli occhi.
 
-Come te  avrei fatto qualunque cosa per il bene di Lucius…-
 
Astoria si alzò dal divano e andò a sedersi accanto a lei.
 
-Narcissa…tu stai ancora facendo qualunque cosa per il bene di tuo marito-
 
Narcissa si coprì la bocca con una mano,le lacrime cominciarono a scendere copiose.
 
-Narcissa….-
 
Astoria posò una mano sulla sua.
 
-Scusami tesoro…scusami…-
 
Narcissa si asciugò le lacrime velocemente.
 
-Dovrei essere io a consolarti e invece guarda qui…-
 
Astoria la guardò sentendo un nodo alla gola,il marito e il figlio erano la sua unica ragione di vita.
 
Come Draco lo era per lei.
 
La persona che dormiva a fianco a loro su quel divano le legava in maniera indissolubile.
 
-Voglio darti una cosa Astoria-
 
Narcissa slacciò un sottile braccialetto di brillanti verdi dal suo polso.
 
-Sono smeraldi…-
 
Lo agganciò a quello di Astoria che rimase a guardarlo incantata.
 
-Ma è splendido…-
 
Narcissa sorrise.
 
-Era della nonna di Draco…la madre di Lucius…lo regalò a me quando entrai a far parte della loro famiglia sposandolo-
 
Astoria si toccò il polso.
 
-Ma allora è un ricordo!Narcissa non posso accettare..-
 
Narcissa posò le mani sulle sue.
 
-Devi tesoro…è un cimelio…un giorno lo passerai a tua figlia…o a tua nuora come io sto facendo con te-
 
Astoria tremò impercettibilmente.
 
-E’ così da secoli…-
 
Narcissa le accarezzò la fronte teneramente.
 
-Ben venuta in famiglia Astoria…-
 
Astoria scoppiò a piangere e Narcissa la strinse al petto.
 
-Su…su….adesso torna a dormire-
 
 
                                            …
 
 
 
Draco aprì gli occhi e non vide Astoria da nessuna parte,il sole ormai era alto,forse era già pomeriggio.
Vagò per la casa finchè non sentì dei rumori in cucina.
 
-Ehi…ti sei svegliato finalmente…-
 
Astoria armeggiava con un mestolo.
 
-Cosa stai facendo?Abbiamo i domestici sai??-
 
Astoria lo guardò storto.
 
-Sono perfettamente in grado di preparare una colazione Malfoy..-
 
Draco ridacchiò e la cinse per i fianchi.
 
-Tutta questa brutta storia non ti ha fatto passare l’appetito vedo…-
 
In padella sfrigolavano quantità industriali di cibo.
 
Astoria sbuffò.
 
-Non mangio credo da…..tre giorni…!-
 
Astoria si tolse il grembiule e lo appoggiò sulla cucina.
 
-Mi piace la tua casa….-
 
Si guardò intorno sorridendo felice.
 
-Non eri già venuta?-
 
Astoria lo fulminò con lo sguardo.
 
-No….ti confondi con qualcun’altra Malfoy!-
 
Imbronciata si voltò nuovamente e  ricominciò a trafficare.
 
Malfoy le baciò una guancia abbracciato a lei da dietro,poi prese una fetta di pane abbrustolito e iniziò a mangiare.
 
 
-Ehi!!Chi ti ha detto che era per te??-
 
Si rincorsero ridendo per la cucina finchè Draco non notò il braccialetto al suo polso.
 
La guardò negli occhi sorridendo.
 
-Ma…sbaglio o quello è di mia madre…?-
 
Astoria si afferrò il polso mordendosi le labbra.
 
-E allora…?-
 
Draco la prese in braccio facendola girare.
 
-E allora…..meglio che tu no abbia ripensamenti riguardo il matrimonio signorina Greengrass…-
 
Draco indicò il bracciale.
 
-Perché quello nella mia famiglia è un vincolo!-
 
Astoria gli fece la linguaccia ridacchiando.
 
-Non mi spaventi Draco…aspetta di vedere quando mio padre e mia madre ti chiederanno se da anziani potranno trasferirsi da noi e poi vedremo chi avrà ripensamenti!-
 
Risero come matti fin che non sentirono un rumore al piano di sotto.
 
Draco si affacciò e prese per mano Astoria.
 
-Sono arrivati i tuoi genitori-
 
Astoria corse giù dalle scale e si precipitò tra le braccia di sua madre che la strinse forte.
 
Scoppiò in lacrime mentre si rendeva conto di quanto il suo profumo e il suo calore le erano mancati.
 
Suo padre avanzò verso Draco e lo guardò serio.
 
-Dobbiamo parlare-
 
Malfoy guardò Astoria.
 
Non si era accorta di niente.
 
-Va bene…andiamo di là-
 
Entrati in salone Draco aspettò che l’uomo parlasse.
 
 
-Quando ho acconsentito a farti sposare mia figlia…non ti ho venduto anche la sua vita Draco-
 
Draco non rispose.
 
-L’hai messa in questo guaio,l’hai portata qui…-
 
La voce si stava sempre più alterando.
 
-E io che ho sempre giurato che mai e poi mai le mie figlie avrebbero guardato Lord Voldemort negli occhi!.....Mai!!-
 
Draco scosse la testa.
 
-Non era mia intenzione…Astoria ha capito tutto e…-
 
L’uomo sgranò gli occhi.
 
-Ma certo che ha capito tutto!E’ una ragazza intelligente Draco sei tu che avresti dovuto rifiutare il suo aiuto!-
 
Draco abbassò la testa.
 
L’uomo si avviò verso la porta,poi si fermò.
 
-Ritratto tutto….il contratto è annullato…oggi ne parlerò con tuo padre-
 
Fece per andarsene ma si voltò di nuovo.
 
-Anzi no!...Non sarò io a spezzare il cuore della mia bambina!-
 
Si avvicinò a lui a grandi passi e lo afferrò per la giacca.
 
-Tu le dirai che il matrimonio è annullato!Tu ti inventerai una scusa plausibile!-
 
Draco respirava ormai a fatica.
 
-Tu l’hai cacciata in questo guaio e tu la farai uscire che ti piaccia o no!Dille che non la vuoi più…inventati quello che vuoi non mi interessa!-
 
Lo strattonò lontano da se fissndolo con gli occhi pieni di odio.
 
Poi si allontanò girandosi per l’ultima volta.
 
-E Draco…..se succede qualcosa ad Astoria….-
 
Non finì la frase.
 
Si voltò uscendo sbattendo violentemente la porta.
 
 
Draco rimase immobile.
 
Per un attimo tutto il mondo si sbriciolò come cenere al vento.
 
 Appoggiò una mano su una sedia come se stesse per disintegrarsi anche lui.
 
Astoria ignara di tutto entrò piano nella stanza e lo guardò incerta.
 
-Tutto bene Draco..?-
 
Draco alzò il viso e si sforzò di sorridere.
 
Non poteva dirle nulla.
 
Non ora.
 
Non voleva.
 
La strinse forte al cuore pregando di avere la forza di non crollare del tutto,sentendo che le gambe non lo avrebbero retto ancora per molto.
 
 
Astoria sollevò di nuovo il viso per guardarlo.
 
-Cosa c’è…?-
 
Malfoy la baciò piano sulle labbra.
 
-Tutto bene Ria…-
 
Astoria gli accarezzò il viso preoccupata.
 
-Non sembra andare tutto bene….-
 
Malfoy le baciò il palmo della mano.
 
-Sono solo un po’ stanco-
 
Con il cuore che sanguinava Draco le prese il viso tra le mani e la baciò intensamente,sentendo tutto il dolore del mondo,sentendo la sua stessa anima andare in pezzi.
 
La allontanò da se piano e prese fiato.
 
-Sta sera dobbiamo parlare di una cosa Astoria,una cosa importante-
 
Astoria lo ascoltò serena.
 
-Va bene…tutto quello che vuoi-
 
Draco sentì freddo all’improvviso,un unico pensiero si insidiò nella sua mente.
 
Tutto quello che voleva era lei…
 
Tutto quello che aveva….. era lei.
 

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Capitolo 22
*** Oltre le parole ***


Astoria passò un dito sul braccialetto osservandolo luccicare al riflesso della luna.
La brezza della sera era così piacevole che socchiuse gli occhi per avvertirla meglio sul viso.
 
-Ria….-
 
Draco arrivò alle sue spalle con l’aria cupa e le mani in tasca.
 
Astoria notò la sua aria preoccupata e  gli si avvicinò scrutandolo.
 
-Ma insomma…che cos’hai…?So che c’è qualcosa che non va..-
 
Draco deglutì senza riuscire a parlare,abbassò gli occhi evitando il suo sguardo.
La prese per mano e iniziarono a passeggiare lentamente tra gli alberi.
 
-Voglio che tu torni ad Hogwarts Astoria-
 
Astoria si fermò di colpo.
 
-Cosa…?...Ma…Draco io non voglio!-
 
Draco guardava dritto avanti a sé.
 
-Non importa cosa vuoi te…-
 
La voce di Draco era insolitamente dura.
 
-Devi stare al sicuro..con tua sorella e gli altri-
 
Si fermò prendendola dalle spalle in modo che lei potesse guardarlo negli occhi.
 
-Piton ti proteggerà…vi proteggerà tutti…e io…sarò più tranquillo-
 
Astoria lo fissava con la bocca spalancata.
 
-Ma….noi non potremo vederci…-
 
Afferrò stretta la sua giacca.
 
-Draco non potremo più vederci chissà per quanto tempo se tu mi mandi via!Chi può sapere quando tutto questo finirà??-
 
Malfoy liberò la giacca dalla stretta delle sue mani.
 
-Lo so….ma le priorità ora sono altre…-
 
Astoria sentì un dolore lancinante al petto e automaticamente vi ci appoggiò una mano sopra.
 
-Priorità…..-
 
Aspettò che Draco si voltasse di nuovo,afferrò la bacchetta e la puntò verso di lui.
 
-Legilimens!!-
 
Miliardi di immagini le arrivarono alla mente tutte insieme.
 
C’erano loro.
 
Lei da piccola che lo guardava da lontano,la lacrima trasformata in cristallo,il loro primo bacio,lei che rideva litigando con Blaise…
 
C’era lui.
 
Mentre da piccolo restava dietro la finestra ad aspettare che suo padre tornasse,il suo primo volo sulla scopa,la prima pozione venuta male,Le mani di sua madre che gli accarezzavano il viso prima di dormire,le risate con gli amici.
 
E di nuovo lei.
 
 
E di nuovo loro.
 
 
E poi arrivò ciò che Astoria stava cercando.
 
 
Suo padre che lo minacciava urlando,l’angoscia che aveva provato  nell’udire quelle parole,il dubbio che avesse ragione,la paura di vederla morire per colpa sua,il contratto annullato…le mille scuse pensate e ripensate durante quelle ore per non farla soffrire.
 
 
 
Il Flashback si interruppe bruscamente.
 
Astoria vide Draco appoggiato ad un albero fissarla respirando a fatica e si rese conto di essere anche lei sull’orlo di svenire.
 
Si accasciò a terra esausta ,facendo scivolare via dalle dita la bacchetta.
 
-As….Astoria ti prego…-
 
Ma Astoria si rimise in piedi all’istante e iniziò a correre in direzione della casa.
 
Spalancò la porta del salone e vi trovò suo padre seduto a tavola con sua madre,Narcissa e Lucius.
 
-Tu…..!!....Come hai potuto papà…!!-
 
La voce di Astoria era rotta dalle lacrime.
 
Suo padre si alzò per andarle incontro.
 
-No…!!Resta li dove sei!-
 
Il padre di Astoria si portò una mano sul viso capendo.
 
-Ti prego tesoro….l’ho fatto solo per il tuo bene…non odiarmi così!-
 
In quel momento Draco entrò nella stanza,il padre di Astoria lo fulminò con lo sguardo.
 
-E tu!....Non sei nemmeno riuscito a fare ciò che ti avevo chiesto e sei andato a raccontarle tutto!-
 
Sfilò la bacchetta e gliela puntò contro in un impeto d’ira.
 
Astoria fece la stessa cosa e la puntò verso suo padre.
 
Sua madre balzò in piedi con gli occhi sgranati.
 
-Ma cosa fai??...Punti la bacchetta a tuo padre!Astoria sei impazzita??-
 
Astoria non cambiò espressione.
 
-Ho scagliato contro Draco un Legilimens…..lui non mi ha detto nulla…ho fatto tutto da sola…sapevo che c’era qualcosa che non andava-
 
Narcissa si alzò guardandoli confusa.
 
-Per favore…per favore adesso basta…abbassate le bacchette-
 
Il padre di Astoria abbassò la sua piano,guardando prima Draco e poi sua figlia.
 
Astoria ancora non aveva abbassato la sua.
 
-Lo ami a tal punto da puntare la bacchetta contro il tuo stesso padre..-
 
Astoria scoppiò in lacrime.
 
-Tu non mi hai dato scelta!La tua è puntata su di lui!-
 
Lucius si interpose tra i due.
 
-Parliamone con calma ok…?...Sedetevi-
 
Il padre di Astoria si lasciò cadere su una sedia.
 
-Non c’è bisogno di parlarne….ho capito-
 
Astoria si asciugò le lacrime con una mano guardandolo storto e afferrò il braccio di Draco che la strinse al petto.
 
Narcissa e la madre di Astoria si guardarono e sorrisero complici.
 
Il parde di Astoria le guardò corrugando la fronte.
 
Poi scosse la testa.
 
-Pff…..Adolescenti….-
 
 
                                           …
 
 
 
-Credo davvero che sia meglio se tu torni ad Hogwarts Astoria..-
 
Avvolta tra le lenzuola candide e contemplando il soffitto della camera da letto,Astoria scosse la testa.
 
-E’ escluso-
 
Draco si sollevò su un gomito reggendo la testa con una mano.
 
-So che in questo momento lo odi ma tuo padre ha ragione…qui è pericoloso-
 
Astoria si stiracchiò.
 
-Lo è anche lì-
 
Draco rise della sua cocciutaggine e si abbassò per baciarla sulla fronte.
 
-Ti avrei sposata comunque lo sai…?In un modo o nell’altro,con o senza contratto-
 
Astoria lo avvicinò di più a se portandolo sopra di lei.
 
-Lo so…l’ho visto nella tua mente…-
 
Sfiorò il naso sul suo.
 
-Hai cercato di allontanarmi per prendere tempo e tranquillizzare mio padre…-
 
Draco scese a baciarle il collo.
 
-E per proteggerti…continuo a pensare che dovresti tornare a scuola-
 
Astoria si avvinghiò a lui con le gambe baciandolo intensamente.
 
-E perdemi tutto questo…?-
 
Ricominciarono da dove avevano interrotto senza nemmeno più ricordarsi il motivo di quella conversazione.
 
 
                                            …
 
 
Osservandola dormire Draco percorse sfiorndolo il profilo del suo corpo,la luna illuminava la pelle chiara di Astoria , i capelli sparsi sul cuscino morbidamente,le labbra socchiuse,il respiro tranquillo.
 
Prese il lenzuolo ai piedi del letto e la coprì ,poi si abbassò dandole un bacio a fior di labbra.
 
Non gli sembrava possibile che fosse sua.
 
Ed era così bella che il solo guardarla faceva male.
 
Astoria si mosse lentamente e cambiò posizione scoprendosi nuovamente.
 
Malfoy rise tra se e se.
 
-Mmmmm……cosa c’è..?-
 
Si era svegliata.
 
Draco la prese tra le braccia e si accoccolò più vicino a lei.
 
-Niente….-
 
Ridacchiò.
 
-Attenti al mio sonno scoprendoti di continuo-
 
Astoria rise con gli occhi ancora chiusi.
 
-Vuoi che mi metta qualcosa addosso..?-
 
Draco si avvicinò al suo orecchio sussurrando.
 
-Non ci provare neanche per scherzo….!-
 
Ridacchiarono abbracciati fin che lo stomaco di Astoria non brontolò.
 
-Ho fame…-
 
Draco sogghignò.
 
-Già…tanto per cambiare!-
 
Astoria gli diede un pizzicotto sul braccio e scese dal letto.
 
 
 
                                                      …
 
 
 
Astoria si avviò verso la cucina per prepararsi qualcosa da mangiare mentre Draco tornò a dormire.
 
Aprì la porta e vi trovò sua zia Bellatrix trafficare rumorosamente.
 
-Oh….scusa…volevo solo..-
 
Bellatrix la guardò seria e si rimise a rovistare nei cassetti come nulla fosse.
 
Astoria entrò e aprì la dispensa.
 
-Non si usa più dormire in camere separate prima del matrimonio?-
 
Bellatrix la guardava appoggiata ad un mobile con un sopraciglio alzato.
 
Astoria venne percorsa da un brivido ghiacciato.
 
-Ehm…..s..si…solo che ….mi sento più al sicuro a non stare da sola-
 
Bellatrix si sedette a tavola reggendo una tazza di thè.
 
-Si…sono sicura che è questo il motivo….-
 
Astoria si voltò nuovamente verso la cucina,avrebbe voluto sprofondare negli inferi.
 
Bellatrix mescolò lentamente il thè continuando a tenere gli occhi su di lei.
Poi appoggiò il cucchiaino sul tavolo e incrociò le dita delle mani.
 
-Il Signore Oscuro mi ha chiesto di parlarti…-
 
Astoria mollò tutto e si girò a fissarla,il cuore le si era completamente bloccato in gola.
 
-C…cosa…?-
 
Bellatrix continuava a guardarla senza fare il minimo movimento.
 
-Vuole che tu tenga d’occhio la situazione ad Hogwarts-
 
Afferrò la tazza e bevve un sorso senza staccare lo sguardo.
 
-Vuole che tu faccia da spia e riferisca a Piton qualunque faccenda sospetta finchè non entreremo in azione -
 
Astoria sentì le gambe tremare.
 
-Ma… se qualcuno lì mi scoprisse….se….. capissero che sono io a riferire…..mi ucciderebbero-
 
Bellatrix si alzò dalla sedia battendo i pugni sul tavolo con gli occhi sgranati.
 
-Questi sono problemi tuoi!!-
 
Astoria deglutì.
 
-Lui non ha tempo per le tue paure….-
 
Fece il giro del tavolo e si avvicinò a lei sollevandole il mento con un dito.
 
Poi la guardò sorridendo.
 
-Vuoi sposare mio nipote….?...bene….!.-
 
Si avvicinò di più a lei fissandola negli occhi.
 
-Draco è un Mangiamorte e tu hai scelto di stare al suo fianco-
 
Astoria si appoggiò al mobile dietro di lei.
 
Sentì le forze venirle meno.
 
Bellatrix ormai sussurrava al suo orecchio.
 
-Al suo fianco nel bene e nel male….-
 
La guardò di nuovo fissa negli occhi con un ghigno stampato in volto.
 
 
-Ben venuta in famiglia Astoria-
 

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Capitolo 23
*** Via ***


Piton bussò alla porta di casa Malfoy che era già notte fonda.
 
Narcissa aprì la porta e si mise da parte per farlo entrare.
 
-Severus…..che piacere…-
 
Lord Voldemort seduto a capo dell’enorme tavola sorrise digrignando i denti.
 
-Mio Signore…sono venuto a prendere Astoria come mi aveva chiesto-
 
Piton parlò con la sua solita voce calma e strascicata.
 
Voldemort voltò lo sguardo verso la madre di Astoria che lo guardò con gli occhi sbarrati.
 
-Sarà qui a minuti…mio Signore-
 
Draco,seduto accanto a suo padre e sua madre fissava il tavolo.
 
Pochi attimi dopo Astoria scese le scale trascinando con se la valigia.
 
Gli occhi bassi a fissare i suoi piedi mentre procedevano uno avanti all’altro.
 
Draco si alzò e le tolse la valigia dalle mani accompagnandola fino alla porta.
 
-La scarpa….è slacciata-
 
Draco gliela indicò senza guardarla negli occhi.
 
Astoria si chinò a stingere forte i lacci delle sue Converse verde petrolio e due lacrime caddero sul pavimento.
 
Piton abbassò gli occhi su di lei udendo un singhiozzo.
 
Malfoy la tirò su in piedi prendendola piano da un braccio e la strinse forte al petto.
 
Senza dire nulla.
 
Senza una parola.
 
In quel momento esistette solo il battere dei loro cuori all’unisono.
 
Astoria respirò profondamente tra i suoi capelli,come se volesse in qualche modo imprimere quel profumo nella memoria.
Draco accarezzò con il dorso della mano la sua guancia,con la fronte appoggiata alla sua e gli occhi chiusi,senza avere il coraggio di aprirli,qualcosa dentro di lui gridava,ma non poteva darlo a vedere.
 
-Coraggio….coraggio ragazzi miei…-
 
Voldemort parlò spalancando le braccia.
 
-Non siate maleducati…la nostra ospite attende!-
 
La professoressa Charity Burbage esalò un lamento agonizzante sospesa sopra le loro teste.
 
Draco scostò piano Astoria dal suo petto e la guardò negli occhi verdi e pieni di tristezza.
 
Uno sguardo che,senza parlare,disse tante cose.
Divisero piano le mani,accarezzandosi le dita,portandole entrambi lungo i fianchi.
 
-E’ ora di andare-
 
Piton aprì la porta sollevando la valigia da terra,si voltò per vedere se Astoria lo stava seguendo ma notò che né lei né Draco si erano mossi di un millimetro.
 
-Astoria…-
 
Astoria indietreggiò di qualche passo,uscendo dalla porta senza perdere il contatto visivo.
 
Con uno sventolio di bacchetta Voldemort chiuse la porta sbattendo.
 
Draco rimase lì a fissarla,come se potesse in qualche modo vedere attraverso.
 
-Coraggio Draco…torna al tuo posto-
 
Voldemort osservò il ragazzo risedersi a tavola e alzò lo sguardo verso la professoressa Burbage.
 
-Avada Kedavra!!-
 
La Burbage cadde rovinosamente sul tavolo priva di vita proprio di fronte a Draco.
 
Malfoy sgranò gli occhi ma rimase immobile,il respiro rotto dal terrore.
 
Voldemort si aprì in un ghigno raccapricciante guardando l’enorme serpente strisciare lento sul tavolo.
 
-Nagini……la cena-
 
 
 
 
                                              …
 
 
 
Piton camminava avanti e Astoria dietro.
 
Lui con passo svelto e deciso.
 
Lei trascinando a fatica sé stessa,senza smettere di piangere.
 
Poi l’aria mancò dai polmoni,Astoria si portò una mano alla gola e si accasciò a terra.
 
Piton si voltò e la raggiunse camminando lentamente.
 
-Astoria alzati-
 
Astoria era rannicchiata su sé stessa.
 
-No……….non ci riesco...non ce la faccio…-
 
La voce strozzata in una supplica.
 
-Voglio tornare da lui….-
 
Le lacrime bruciavano sulla pelle.
 
-La prego mi faccia tornare indietro…..la prego…io non posso…-
 
Piton si chinò e la afferrò dalle spalle tirandola su.
 
-Adesso basta!-
 
Astoria si divincolò.
 
-No….!!!....Lei non capisce…..!!-
 
Non riusciva a calmare i singhiozzi.
 
Piton afferrò la bacchetta e fece apparire un calice.
 
-Aguamenti!-
 
L’acqua in un secondo lo riempì fino all’orlo.
 
Lo porse ad Astoria e la obbligò a bere  per cercare di calmarla.
 
In effetti funzionò.
 
Anche se le lacrime non lasciarono il suo volto.
 
Astoria,in ginocchio,appoggiò il calice a terra e sollevò lo sguardo su di lui.
 
-E’ mai stato tanto innamorato di qualcuno…al punto…di non preoccuparsi più di sé stesso..?-
 
Piton la guardò confuso.
 
Astoria scosse la testa.
 
-Vuoi solo……stare con lui…-
 
Abbassò lo sguardo e continuò.
 
-Quando mi guarda il mio cuore……si ferma-
 
Astoria si strinse nelle braccia facendo scendere le lacrime.
 
-Quando sento il suo respiro sulla pelle mi fa…….male-
 
Deglutì a fatica.
 
-Ha mai desiderato così tanto una persona….al punto…..da smettere di esistere…?-
 
Astoria sollevò gli occhi e incrociò quelli lucidi di Severus.
 
Poi ad un tratto lo vide prendere fiato tremando.
 
-Si-
 
Astoria non si aspettava quella risposta.
 
Non da Severus Piton.
 
Lo guardò scrutando la sua espressione.
 
Sembrava soffrire.
Sembrava ricordare qualcosa che in passato,sicuramente,gli aveva fatto molto male.
 
Piton si ricompose e la guardò fissa negli occhi.
 
-Astoria… stammi a sentire-
 
La prese dalle spalle.
 
-Si può impazzire d’amore…..si può morire d’amore…ma devi lo stesso riuscire a rialzarti e andare avanti….mi sono spiegato?-
 
Astoria si rialzò in silenzio aggrappandosi alla sua mano.
 
Prima che lei potesse dire, o peggio, chiedere qualunque cosa,
Astoria vide Piton riafferrare nuovamente la sua valigia e rimettersi in marcia con lo sguardo freddo e severo di sempre.
 
                                          …
 
 
-Tesoro…-
 
Narcissa entrò nel salone dove Draco stava seduto immobile su una poltrona fissando il crepitio del fuoco nel camino.
 
-Vieni a mangiare qualcosa…-
 
Draco scosse la testa.
 
-Mamma ti prego…non ho fame-
 
Narcissa si sedette su un bracciolo guardandolo in silenzio.
 
-Astoria starà bene Draco…-
 
Draco strinse i pugni.
 
Una fitta allo stomaco lo colpì con violenza.
 
-Questo tu non puoi saperlo-
 
Narcissa sollevò il braccio e glielo mostrò sollevando la manica di pizzo.
 
Draco non notò nulla e  la guardò confuso.
 
-Cosa c’è?-
 
Narcissa disegnò con un dito delle linee che si intravedevano appena.
 
-Piton ha pronunciato il voto infrangibile…con me-
 
Draco sollevò lo sguardo stupefatto.
 
-Finchè Severus veglierà su Astoria nulla di male potrà succederle….l’ha giurato sulla sua vita-
 
Narcissa sorrise accarezzando i capelli del figlio.
 
-Perché…?....Perchè l’ha fatto..?-
 
Draco non riusciva a spiegarsi un gesto così disinteressato da parte di un uomo che non aveva mai mostrato il benché minimo calore umano.
 
-Io credo…-
 
Narcissa scosse la testa pensierosa.
 
-Credo  che te e Astoria gli ricordiate lui e …-
 
Narcissa sorrise amaramente senza pronunciare l’ultimo nome,poi si portò una mano alla bocca come  se volesse bloccare quel pensiero prima che venisse fuori.
 
Draco non riusciva a capire.
 
-Lui e chi…?-
 
Narcissa scosse la testa.
 
-Lascia stare…l’importante è che ora tu stia tranquillo riguardo ad Astoria-
 
Lo baciò in fronte lasciandolo pieno di domande.
 
-Vieni a mangiare…dai coraggio-
 
 
                                               …
 
 
 
 
Piton si fermò di fronte all’enorme portone e si girò verso Astoria.
 
-Da qui in avanti niente confidenze con me signorina Greengrass-
 
Astoria lo fissò in silenzio.
 
-Qui torniamo ad essere Preside e alunna,nessuno deve sospettare nulla-
 
Astoria annuì.
 
-D’accordo…-
 
Piton fece un cenno con la testa.
 
-Molto bene-
 
Fece per aprire ma si voltò nuovamente.
 
-Tranne a Tiger,Goyle,Blaise,Pansy e a sua sorella Daphne che sono al corrente della situazione,agli altri studenti e professori ho riferito che è stata in permesso per malattia fin’ora…così ho giustificato questi giorni di assenza-
 
Astoria annuì di nuovo.
 
-Va bene…grazie-
 
Entrarono e si divisero subito,Piton andò verso lo studio mentre Astoria salì le scale e raggiunse i dormitori.
 
-Entrò in punta di piedi in camera di sua sorella e la trovò che dormiva tranquilla.
 
Sentì l’impulso irrefrenabile di abbracciarla ma si trattenne.
 
Non voleva spaventarla.
 
Si distese accanto a lei senza fare rumore e la abbracciò piano.
 
Daphne si mosse nel sonno ma continuò a dormire beata.
 
Astoria si tirò su a guardarla e le diede un bacio delicato sulla fronte,si appoggiò anche lei sul cuscino chiudendo esausta gli occhi.
 
-Buona notte Nènè……mi sei mancata-
 

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Capitolo 24
*** Sangue freddo ***


Astoria si sentì abbracciare stretta nel sonno e aprì piano gli occhi.
 
Sua sorella si era svegliata,e fuori il sole era già alto.
 
-Oh Ria….Ria tesoro….!-
 
Daphne la strinse così forte che ad Astoria mancò per un attimo il fiato.
 
-Sei tornata….!-
 
Daphne scoppiò in lacrime.
 
Astoria appoggiò la fronte alla sua.
 
-Su Daphne calmati….sto bene…è tutto ok-
 
Daphne si asciugò una lacrima.
 
-Mi hai fatto morire!Smaterializzarvi a quel modo!Fin che mamma non mi ha spiegato le cose ho pensato che ti fosse successo qualcosa di grave!-
 
Astoria abbassò gli occhi colpevole.
 
-Non farmi mai più uno scherzo simile!Ci siamo capite Ria??-
 
Dall’altra parte della stanza Pansy scese piano dal letto.
 
Avanzò verso di loro in silenzio,con le gambe che tremavano.
 
Astoria la vide guardarla con le mani nelle mani e la bocca socchiusa e capì in un secondo cosa le stesse per chiedere.
 
-Draco…..-
 
Deglutì aspettandosi forse il peggio.
 
-Astoria……..Draco sta bene….?-
 
Astoria la guardò con gli occhi pieni di compassione.
 
Amavano la stessa persona.
 
Sapeva esattamente cosa stava provando.
 
-Si Pansy…..stai tranquilla….Draco sta bene-
 
La vide esalare un sospiro di sollievo chiudendo gli occhi e portarsi le mani al viso,si sedette ai piedi del letto in lacrime.
 
-Scusami….scusami lo so che non ho nessun diritto di….-
 
Astoria le appoggiò una mano sul braccio.
 
-No Pansy…..non devi scusarti di nulla…-
 
Pansy si asciugò le lacrime e si alzò, prese la vestaglia appoggiata ad una sedia,poi si chiuse in bagno.
 
Daphne e Astoria rimasero per un attimo in silenzio a sentire i singhiozzi provenire dalla porta chiusa.
 
 
 
                                                    …
 
 
 
Entrare nella sala Grande le provocava sempre un brivido di terrore,anche se oramai erano passati quattro mesi dal suo rientro a scuola.
 
Osservò gli sguardi dei compagni.
 
Nessuno sembrava sorpreso di vederla o sospettare qualcosa,nemmeno gli insegnanti.
 
Astoria si sedette tra sua sorella e Blaise senza comunque riuscire a smettere di tremare.
 
Pochi minuti dopo,Goyle le si parò di fronte.
 
-Vieni con me-
 
Astoria guardò con gli occhi pieni di terrore Blaise che si alzò prendendola per mano.
 
-Tranquilla…vengo anch’io-
 
Daphne li guardò spaventata.
 
-Tu resta qui Daph….non ti preoccupare-
 
Goyle aspettò che Astoria e Blaise lo seguissero e iniziò a camminare spedito.
 
-Dove stiamo andando…?-
 
Il cuore di Astoria aveva ripreso a battere frenetico.
 
Goyle non rispose e continuò a camminare.
 
Entrarono nella sala comune dei Serpeverde controllando che fosse vuota.
 
-Blaise,resta fuori e controlla che non entri nessuno-
 
Blaise diede un’ultima occhiata ad Astoria e chiuse la porta dietro di se appoggiandosi ad essa con le spalle.
 
Astoria vide Goyle riempire due calici di vino e porgergliene uno.
 
-Bevi un sorso…mi sembri troppo nervosa-
 
Astoria appoggiò il suo calice sul mobile a fianco.
 
-Facciamola finita Goyle…sto bene…dimmi quello che devi dirmi-
 
Goyle bevve un sorso di vino con gli occhi bassi.
 
-Avverrà sabato prossimo…al calare della notte attaccheranno Hogwarts-
 
Astoria sentì il respiro fermarsi in gola.
 
-Come lo sai..?...Chi te l’ha detto?-
 
Goyle bevve un altro sorso guardandola fissa negli occhi.
 
-Draco…?-
 
Astoria sussurrò quel nome come se potesse sentire dolore solo pronunciandolo.
 
-Tel’ha detto Draco…?-
 
Goyle fece un sorrisetto strano e annuì.
 
Astoria cercò di trattenere le lacrime.
 
-Allora sta bene…..come sta…?...Come hai fatto a vederlo?-
 
-Sono anch’io un Mangiamorte Astoria,ho le mie risorse-
 
Goyle si alzò e andò verso la finestra guardando fuori pensieroso.
 
-Dev’essere impazzito…. Draco…se tu fossi mia non ti avrei mai mandato qui da sola rischiando di farti linciare-
 
Astoria sentì una fitta allo stomaco.
 
-Probabilmente non si  rende conto che se ti scoprono quelli ti ammazzano senza pensarci due volte-
 
Astoria strinse i pugni.
 
-Bhè Goyle…non sono tua….perciò questo non è un problema che ti riguarda-
 
Goyle la guardò storto e buttò giù l’ultimo sorso di vino svuotando il bicchiere.
 
-Si..bhè..Quello che dovevo dirti tel’ho detto….sappiati regolare-
 
 
 
                                           …
 
 
-Preside….?-
 
Piton si voltò verso la porta trovando Astoria in piedi che lo fissava seria.
 
-Ho bisogno di parlarle-
 
Piton fece un cenno con la testa indicandole la sedia di fronte a lui.
 
-Goyle  mi ha informato…-
 
Piton la guardava in silenzio.
 
-Ho bisogno di infiltrarmi tra i Grifondoro,per sapere se qualcuno sa qualcosa…-
 
Astoria sollevò la mano e Piton notò che tra due dita reggeva una piccola ciocca di capelli biondi.
 
-Ho bisogno di un po’ di pozione polisucco preside….-
 
Piton osservò per un attimo la ciocca tra le sue dita.
 
-Di chi sono…?-
 
-Di Lavanda Brown…glieli ho tagliati nel sonno-
 
Piton si alzò e aprì l’armadio delle scorte,prese una piccola fiala da uno degli scaffali impolverati e gliela porse.
 
-Fai attenzione Astoria…l’effetto non dura molto-
 
Astoria annuì e afferrò la fiala con mano tremante.
 
-Potrebbe servirmene di più…per più giorni-
 
Piton la guardò serio,poi si voltò nuovamente verso l’armadio delle scorte.
 
-Non c’è problema-
 
 
                                                 …
 
 
 
 
Astoria appoggiò le mani sul lavandino del bagno dei prefetti fissandosi allo specchio.
Osservò il suo viso pallido e stanco e si stropicciò gli occhi.
Accarezzò la collana di Draco e il braccialetto di Narcissa e li sfilò entrambi mettendoli in tasca,tolse anche l’anello con la perla dall’indice,per evitare che qualcuno potesse notarlo.
 
Afferrò la ciocca di capelli e la unì alla pozione.
 
-Coraggio Astoria….-
 
Chiuse gli occhi e bevve tutto in un sorso con il naso arricciato per il disgusto.
 
 
Pochi istanti dopo vide il suo viso diventare più pieno,i capelli da castano cioccolato divennero in breve tempo biondi e boccolosi,gli occhi verdi si scurirono diventando marrone scuro.
 
Nel giro di qualche secondo quella riflessa nello specchio non era più Astoria Greengrass.
 
 
Ma Lavanda Brown.
 
 
                                                 …
 
 
-Ciao Lavanda…-
 
Dean Thomas la vide entrare nella sala comune dei Grifondoro e le fece un cenno.
 
Astoria entrò guardandosi intorno,non era mai stata lì.
 
Abituata al verde e argento  che primeggiava in tutta la sala comune dei Serpeverde il rosso e oro della sala dei Grifondoro sembrava quasi accecarla.
 
Spostò lo sguardo sugli altri studenti.
 
Luna,Seamus,Ginny,Cho,Padma e tutti gli altri avevano appena formato un gruppetto intorno a qualcosa.
 
Sentì un boato di gioia alzarsi all’improvviso e vide comparire Neville Paciock da un tunnel buio e stretto nascosto dietro un quadro.
 
-Guardate un po’ chi c’è..!-
 
Per un istante Astoria smise di respirare.
 
Harry Potter,Hermione Granger e Ronald Weasley sbucarono dal tunnel accolti da urla e applausi.
 
Astoria si appiattì contro il muro con gli occhi sgranati.
 
Era tornato.
 
 
Harry Potter era tornato a scuola.
 
Lui sapeva.
 
Sapeva che quella notte lei c’era.
 
Avrebbe detto tutto.
 
Da quel momento, non sarebbe più stata al sicuro.
 
Si ricordò che non poteva essere riconosciuta e prese coraggio,si avvicinò al gruppo come se nulla fosse.
 
Harry blaterò qualcosa su un oggetto da trovare,la guardò un paio di volte dritta negli occhi senza capire ovviamente con chi stava davvero incrociando lo sguardo.
 
Poi ad un tratto la nominò.
 
Disse il suo nome.
 
Stava parlando di lei.
 
 
-Astoria Greengrass era con Malfoy quella notte,ha visto morire Silente…-
 
Neville sgranò gli occhi confuso.
 
-Ma Harry….Astoria è tornata a scuola almeno tre quattro mesi fa!-
 
Harry si voltò di scatto.
 
-Che cosa??-
 
-Si Harry…-
 
Cho annuì mettendo una mano sulla spalla a Neville.
 
-Astoria sta frequentando normalmente le lezioni…sei sicuro che sia coinvolta?-
 
Harry li guardò per un attimo in silenzio,incrociò lo sguardo di Hermione e di Ron.
 
Sembravano preoccupati quanto lui.
 
-E’ una spia…sta facendo da tramite per voi sapete chi…dobbiamo trovarla……..subito-
 
 
Astoria sentì il sangue congelarsi nelle vene,non si mosse di un millimetro,anche se quel corpo non era il suo era come se riuscisse a sentire lo stesso i loro sguardi inquisitori puntati su di lei.
 
Cominciò a tremare fin che Luna non si voltò verso di lei.
 
-Stai bene Lavanda..?-
 
Astoria la guardò sforzandosi di sorridere.
 
-Si…devo andare in bagno..-
 
Così dicendo uscì dalla stanza e chiuse piano la porta,iniziò a correre con quanto fiato aveva in corpo,si chiuse nel bagno e lanciando una veloce occhiata allo specchio notò che le fattezze di Lavanda Brown la stavano abbandonando.
 
Di nuovo ritrovò i suoi occhi  verdi pieni di terrore fissarla dall’altra parte dello specchio.
 
Portò una mano alla gola mentre gli occhi iniziarono a gonfiarsi di lacrime.
 
-Signore….signore ti prego aiutami…..-
 
Si accasciò a terra con le mani sul volto senza trovare più il coraggio di uscire da quella porta.
Per minuti che sembrarono ore rimase così immobile sul pavimento.
 
Poi un pensiero la scosse.
 
-Draco…-
 
Era il momento di fare quello per cui lei e Draco avevano combattuto tanto.
 
Quello per cui avevano sofferto.
 
Quello per cui stavano  rischiando la vita tutti i giorni.
 
Asciugandosi gli occhi con una manica,Astoria si alzò e uscì piano dal bagno.
 
Percorse il corridoio controllando il respiro,cercando di mantenere la calma.
 
Entrò nell’ufficio del preside in silenzio.
 
Piton sollevò lo sguardo e la guardò confuso.
 
Astoria lo guardò dritto negli occhi neri.
 
-Harry Potter-
 
Piton sgranò gli occhi trattenendo il respiro.
 
-Harry Potter è tornato-
 
 
                                           …
 
 
 
 
-Lo sa….Piton sa che sei qui-
 
Ginny corse dentro la sala comune dei Grifondoro con lo sguardo terrorizzato.
 
Pochi istanti dopo tutti gli studenti furono radunati nella sala grande sotto ordine del Preside.
 
Immobili e senza fiatare,attesero tutti,Grifondoro,Corvonero,Tassorosso e Serpeverde ,che Piton iniziasse a parlare.
 
-So che Harry Potter è all’interno dell’edificio-
 
Piton parlò con gli occhi fissi su un punto indefinito.
 
-Se qualcuno sapesse e non parlasse,o cercasse di aiutarlo,studente o professore che sia,sarà considerato colpevole-
 
Il silenzio regnò nella sala grande.
 
Ma solo per poco.
 
Harry Potter sbucò dal gruppo dei Grifondoro,corse verso i Serpeverde e afferrò Astoria puntandole la bacchetta al collo.
 
Daphne lanciò un urlo lancinante coprendosi gli occhi.
 
Piton sfilò la sua dal mantello e la puntò verso di lui con gli occhi pieni di terrore.
 
-Lasciala subito Potter!Combatti da uomo a uomo!-
 
Astoria chiuse gli occhi.
 
Forse sarebbe morta di li a poco.
 
Piton fece per sollevare la bacchetta ma una voce stracicata e tenebrosa risuonò nella stanza.
 
 
Era come se provenisse dall’aldilà.
 
 
 
“Consegnatemi Potter….e sarete tutti risparmiati………………..consegnatemi Potter……e sarete………………………. ricompensati……”
 
 
 
Astoria aprì gli occhi e vide le facce terrorizzate degli studenti.
 
Qualcuno era accasciato a terra rannicchiato.
 
Altri si coprivano le orecchie.
 
Poi, una voce molto più acuta di quella di prima,si distinse nel silenzio.
 
-Che cosa aspettate??...Potter è li!...Qualcuno lo prenda!-
 
Pansy indicò Potter e per qualche istante tutti rimasero impietriti.
 
Poi,tutte le case,tranne i Serpeverde si pararono di fronte a lui puntando la bacchetta verso la Parkinson.
 
La professoressa McGrannit scosse la testa.
 
-Signor Gazza…accompagni la Signorina Parkinson e gli altri studenti della casa Serpeverde giù nelle segrete per favore-
 
 
Un applauso si alzò all’interno della sala Grande.
 
In fila indiana Pansy,Daphne e tutti gli altri seguirono Gazza a testa bassa.
 
Astoria fece un passo verso di loro ma Potter la strinse più forte facendole quasi mancare il respiro.
 
-Tu no…-
 
Astoria incrociò lo sguardo disperato di sua sorella e chiuse gli occhi.
 
-Tu resti con me-
 

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Capitolo 25
*** Solo per lei ***


-Laciami andare …fammi tornare da mia sorella-
 
Astoria camminava guardando avanti a sé, sentendo i polsi stretti in una morsa.
 
-Tu non vuoi andare da tua sorella Astoria...-
 
Harry procedeva lentamente dietro di lei tenendola ferma.
 
-Come hai potuto….?-
 
La stretta sui polsi si fece più salda.
 
-Come può una ragazza come te avere un cuore così gelido da non provare compassione per un povero vecchio e stanco…?-
 
Astoria scosse la testa con un sorriso amaro stampato sulle labbra.
 
-Cosa avresti fatto se l’alternativa fosse stata la vita della persona che ami..?-
 
Harry si fermò per un momento e la voltò verso di se lentamente.
 
-E’ questo allora…?Ha minacciato di ucciderlo…?-
 
Vide gli occhi di Astoria diventare improvvisamente più lucidi.
 
-Si…..di uccidere lui….e la sua famiglia-
 
Harry scosse la testa guardando il pavimento.
 
-E Malfoy ha giustamente pensato bene di aggiungere te alla lista-
 
Astoria alzò di scatto lo sguardo.
 
-Lui non mi ha costretto Potter!...Mettitelo in testa una volta per tutte!Ho deciso da sola!Non lo avrei mai abbandonato!....Mai!!-
 
Harry serrò la mascella.
 
-Lui ha avuto paura Ria….aveva bisogno di te-
 
-Potter  ti ho già detto di non chiamarmi in quel modo!....E piantala!Tu non sai niente!-
 
Harry la strattonò.
 
-E invece so qualcosa!...So che per ben quattro mesi non si è minimamente degnato di controllare se eri viva o morta Astoria!-
 
La vide abbassare di colpo gli occhi.
 
Rimasero in silenzio appoggiati alla parete, fissando il muro di fronte a loro,le mani di Harry ancora strette attorno ai suoi polsi.
 
-Devi dirmi quello che sai Astoria…non obbligarmi ad usare l’Imperius su di te-
 
Astoria lo guardò con gli occhi sgranati.
 
-Non osare…non provarci nemmeno Potter hai capito?-
 
Harry le aprì piano il mantello e afferrò la sua bacchetta mettendosela in tasca.
 
-Ancora ti venissero strane idee…-
 
-Ridammela….!-
 
Harry scosse la testa.
 
-Dimmi quello che sai Astoria…ti do l’ultima possibilità-
 
Astoria rise nervosamente.
 
-E poi cosa Potter…?...Mi uccidi..?-
 
Harry la portò più vicina a sé con uno strattone fissandola dritta negli occhi.
 
-E poi…-
 
Prese fiato.
 
-Una volta che io e Voldemort saremo faccia a faccia….gli rivelerò chi è il vero padrone della Bacchetta di Sambuco-
 
Astoria sentì un tonfo sordo nel petto,la saliva le si azzerò nel giro di pochi secondi.
 
-Ho visto tutto ricordi…?Ho visto Malfoy disarmare Silente…-
 
Astoria scossa dai brividi sentì il sudore ghiacciato invaderle il corpo.
 
Le sue esili dita si strinsero attorno alle sue mani.
 
-…..Ti prego….ti prego farò tutto quello che vuoi…-
 
Lacrime incandescenti le scesero dagli occhi senza che lei nemmeno se ne accorgesse.
 
-Ti prego…..per favore  Harry non farlo-
 
Vederla piangere gli faceva male,odiava sé stesso ogni volta che quegli occhi si riempivano di lacrime.
 
Avrebbe voluto odiarla.
 
Avrebbe voluto essere in grado di non tremare ogni volta che le era vicino.
 
Avrebbe voluto imporsi con la forza,trattarla male,torturarla per costringerla  a parlare.
 
Ma non ne aveva la forza.
 
Non voleva farlo.
 
L’unica cosa che gli rimaneva era minacciarla di toccare quella persona che lei si ostinava ad amare tanto.
 
 
Le prese il viso tra le mani,sentendo la pelle morbida e delicata delle guance, con i polpastrelli asciugò le lacrime che le bagnavano.
 
Il respiro gli si fermò in gola mentre gli occhi verdi e splendidi di Astoria erano fissi dentro i suoi.
 
 
 
 
                                                     …
 
 
 
Draco si materializzò ad Hogwarts  in mezzo alla confusione più totale.
 
Studenti  e professori  erano ormai già troppo impegnati, chi a scappare,chi a prepararsi a combattere.
 
Proprio in quel momento Goyle e Blaise gli passarono di fronte correndo.
 
Li afferrò entrambi per il colletto e li trascinò via con sé senza badare alle loro facce spaventate.
 
-Draco!-
 
Malfoy camminava spedito senza voltarsi.
 
Blaise lo afferrò per una manica.
 
-Fermati un attimo maledizione!-
 
-Non c’è tempo Blaise!-
 
Goyle arrancava dietro di loro già senza fiato.
 
-Dove…..Dove  stai andando??-
 
Draco estrasse la bacchetta da dentro la giacca nera.
 
-Dobbiamo sbrigarci!Dove sono tutti gli altri?-
 
Blaise si appoggiò per qualche secondo al muro per riprendere fiato.
 
-Nelle….nelle segrete….-
 
Draco  lo guardò stranito e si fermò contro voglia nonostante il fiato corto.
 
-Ma…Draco…… Astoria non è lì…-
 
Malfoy si voltò verso Goyle con gli occhi sgranati.
 
-Come sarebbe a dire non è lì….-
 
Qualcuno nella scuola aveva già iniziato ad urlare.
 
-Blaise!...Rispondimi!-
 
Blaise alzò gli occhi verso di lui e subito li riabbassò sul pavimento.
 
-Potter….Potter  l’ha presa…..l’ha portata via…-
 
Draco strinse la bacchetta così forte che per poco non la frantumò in mille pezzi.
 
Gli occhi gli si iniettarono di sangue.
 
-E voi dov’eravate??....Dove??-
 
Blaise allargò le braccia disperato.
 
-Draco non abbiamo potuto fare niente!Tu non c’eri! non puoi capire come sono andate le cose!-
 
Malfoy aveva perso il controllo.
 
Puntò la bacchetta  alle loro gole come se stese per ucciderli da un momento all’altro.
 
-Dovevate proteggerla!-
 
Gridò così forte che per poco il fiato non lo abbandonò del tutto.
 
-Me l’avevate promesso!-
 
La bacchetta tremante puntata conto i suoi amici più fidati.
 
-E Piton dov’era??Perchè anche lui non ha fatto niente??-
 
Blaise teneva le mani avanti cercando di calmarlo.
 
-Ha combattuto contro la McGrannit Draco!E poi si è smaterializzato!-
 
Goyle era appiattito contro la parete.
 
-Pensavamo fosse venuto da voi là fuori!Pensavamo l’avessi visto!-
 
Draco lanciò un ultimo sguardo d’odio verso di loro e riprese a correre.
 
Corse con tutto il fiato che aveva in gola.
 
Setacciò tutta la scuola.
 
Li cercò ovunque.
 
E corse ancora.
 
E ancora.
 
E ancora…
 
Finchè non li vide.
 
 
Occhi negli occhi.
 
Potter con il suo viso tra le mani.
 
Astoria immersa nelle lacrime.
 
 
Si accasciò conto la parete sentendosi mancare.
 
Si portò una mano al petto ansimando.
 
Per un attimo l’unica cosa che i suoi occhi videro furono le mani di Potter su di lei.
 
 
Estrasse la bacchetta e iniziò ad avvicinarsi piano.
 
Il terrore di vederli avvicinare ancora di più l’uno all’altra superò per un istante quello di morire.
 
 
-Levale….levale le mani di dosso-
 
Draco tremava.
 
La sua voce tremava.
 
Astoria e Harry si voltarono all’unisono.
 
 
-Ti ho detto…..levale le mani di dosso Potter-
 
 
Harry abbassò le braccia lungo il corpo ma afferrò di nuovo saldamente i polsi di Astoria.
 
-Vattene Malfoy…vai a combattere per il tuo Oscuro Signore,tanto non puoi uccidermi deve farlo lui giusto…?-
 
Harry parlò in un sibilo.
 
-La proteggo io fin che sono in vita…e se mi capitasse qualcosa ci penserà l’Ordine della Fenice…visto che a te a quanto pare la cosa non preoccupa affatto-
 
Draco tremava così forte da non riuscire a controllare la bacchetta.
 
-Draco….-
 
Astoria lo chiamò  in un sussurro.
 
Malfoy incrociò per un attimo il suo sguardo per poi tornare su Harry che riprese a parlare.
 
-Stavo appunto dicendo ad Astoria qui….-
 
Lo vide stringerla di più a sé.
 
-Che Lord Voldemort sarà davvero felice di sapere che sei tu il vero padrone della Bacchetta di Sambuco…….e di ucciderti appena possibile per prenderne il possesso-
 
Draco deglutì.
 
Harry avvicinò Astoria ancora di qualche centimetro.
 
-Decidi Malfoy…-
 
Prese fiato e continuò a fissarlo con cattiveria.
 
-O te ne vai e lasci Astoria qui con me al sicuro…-
 
Draco vide Astoria scuotere la testa con gli occhi sgranati.
 
-O io dico tutto al tuo caro Voldemort………Scegli-
 
 
 
Ci fu un silenzio agghiacciante per diversi minuti.
 
L’unico suono, era quello dei loro respiri.
 
 
Poi Draco abbassò la bacchetta e guardò Astoria dritta negli occhi.
 
 
-Resta qui…….resta qui al sicuro-
 
Astoria sentì il fiato mancargli dal petto.
 
Se Harry non l’avesse tenuta così saldamente, le gambe non l’avrebbero  retta
 
-E tu Potter….dì pure tutto quello che vuoi a Voldemort. -
 
Harry lo guardò confuso.
 
Draco buttò a terra la sua bacchetta e  guardò Astoria negli occhi.
 
La voce gli uscì a fatica.
 
-Non ti ho mai lasciata sola in questi quattro mesi…ho sempre saputo dove fossi e cosa stessi facendo…ogni giorno …ogni ora…-
 
Astoria inizò a singhiozzare.
 
-Ma non ti merito…..ti ho messa in pericolo troppe volte…-
 
La vide scuotere la testa senza che le parole riuscissero ad uscire.
 
-E se non posso averti…………..tanto vale morire-
 
Diede un calcio alla bacchetta che rotolò ai loro piedi.
 
-No……..Draco ti prego non lo fare….non lo fare….-
 
La voce di Astoria  strozzata in una supplica.
 
Draco la guardò teneramente,un sorriso amaro e pieno di dolore comparve sul suo viso.
 
-Ti amo Ria…….-
 
 
Le lanciò un’ultimo sguardo.
 
 
-Ti ho sempre amata tanto….-
 
 
Un movimento veloce e si smaterializzò sotto i loro occhi.
 
 
 
Astoria si divincolò dalla stretta di Harry  e cadde in ginocchio,afferò la bacchetta di Draco e la portò al petto stiringendola forte.
 
Harry restò lì a sentirla gridare di dolore.
 
Senza riuscire a parlare.
 
Con ancora le parole di Malfoy che gli rimbombavano in testa.
 
Poi si chinò su di lei.
 
-Andiamo……andiamo Astoria vieni raggiungiamo gli altri-
 
Con uno scatto fulmineo Astoria scattò in piedi.
 
-Expelliarmus!!-
 
 
Harry vide la sua bacchetta volare lontano da lui.
 
 
 Con gli occhi iniettati di sangue Astoria  puntò alla gola di Harry la bacchetta di Draco .
 
-Ridammi la mia bacchetta Potter!-
 
Harry non fece in tempo a infilare la mano nel mantello che Astoria gliela strappò via.
 
-Adesso tu vieni con me-
 

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Capitolo 26
*** Da un altro punto di vista ***


-Cammina!…..cammina  Potter!-
 
Tenendolo stretto per il colletto e con la bacchetta puntata alla gola Astoria obbligò Harry a  percorrere il lungo corridoio fino ad arrivare di fronte ad una porta.
 
-Tu sei pazza…-
 
-Stai zitto!Aprila!-
 
Oltrepassata la porta Harry si ritrovò a strizzare gli occhi per mettere a fuoco nel buio.
 
Poi qualcosa lo fece girare di scatto.
 
Un bagliore.
 
Una fiammella.
 
Qualcuno nell’ombra  appoggiato alla parete si era appena acceso una sigaretta.
 
 
-Però…..ho recitato così bene che non credevo che Ria avesse afferrato!-
 
Malfoy con un sorrisetto  stampato sulla faccia fissò Harry soffiando via il fumo.
 
-Incendio!-
 
Con un colpo di bacchetta Astoria appiccò il fuoco nel camino.
 
Harry non riusciva a parlare,sgranò gli occhi e rimase a fissare i loro sguardi complici con la bocca aperta.
 
-Credevi davvero che me ne sarei andato senza di lei Potter?-
 
Harry deglutì.
 
Draco si avvicinò a lui lentamente.
 
-Ho buttato a terra la bacchetta e le ho dato un calcio apposta perché potesse prenderla…..per  poi disarmarti e riprendersi la sua-
 
-Voi…..voi mi avete ingannato!-
 
-Petrificus totalus!-
 
Malfoy immobilizzò Potter che cadde a terra con un tonfo sordo.
 
Astoria si avvicinò a Draco e gli restituì la sua bacchetta,gli passò una mano dietro la nuca e lo attirò a se.
 
Un  bacio lungo e intenso fermò per qualche istante anche per loro il tempo nella stanza.
 
-Come potevo non capire…..?Io so sempre cosa vuoi dirmi….mi è bastato uno sguardo-
 
Draco sorrise e la prese per mano.
 
-E poi non getteresti mai via la tua bacchetta in quel modo…-
 
Si voltarono di nuovo verso Harry che giaceva immobile.
 
-Bene bene….-
 
Draco scosse la testa.
 
-E’ ora di portarlo da lui-
 
-Mmmmm…non possiamo restare un altro po’ soli…?-
 
Malfoy si morse le labbra ridendo.
 
-Ria…….-
 
Astoria ridacchiò aggrappata al suo collo.
 
-Che c’è??....Non ci vediamo da quattro mesi!-
 
Draco le diede un bacio sul naso.
 
-Dopo…….ti sembra il momento?-
 
Astoria ci pensò un po’ su imbronciata.
 
-Non vedo come una guerra possa essere motivo di distrazione…-
 
Malfoy ridendo si posizionò di fronte a Harry e sciolse l’incantesimo.
 
Harry si tirò su in piedi ansimando.
 
Draco e Astoria gli puntarono di nuovo la bacchetta contro.
 
-Forza Potter non farlo attendere…ha concesso a tutti  un’ ora…ti aspetta nella foresta proibita-
 
Harry li guardò entrambi con gli occhi pieni di disgusto.
 
-Finirete ad Azkaban…tutti e due!-
 
Draco e Astoria ridacchiarono.
 
-E tu finirai morto ammazzato…..adesso muoviti!-
 
Harry avanzò verso la porta con la testa bassa.
 
-Ah…. Potter!-
 
Non fece in tempo a girarsi che un sonoro pugno lo colpì in piena faccia.
 
-Questo è per averle messo le mani addosso!-
 
 
 
 
 
                                             …
 
 
 
 
Attraversarono la scuola e uscirono.
 
I corpi dei caduti giacevano immobili a terra.
 
Draco vide Astoria sgranare gli occhi e glieli coprì con una mano.
 
-Non guardare Ria…..-
 
Astoria li strinse forte continuando a camminare veloce.
 
Arrivarono vicino al molo quando un rantolo li fece voltare di scatto.
 
Voldemort si smaterializzò a pochi metri da loro seguito da Nagini.
 
Piton giaceva immerso nel sangue a terra.
 
Corsero verso di lui e Astoria si chinò,con una mano cercò di bloccare il flusso di sangue che fuoriusciva dalla sua gola.
 
-Pr…prendila….ti prego….prendila-
 
Con un filo di voce Piton indicò il suo viso dove qualcosa di azzurro e gassoso simile ad una lacrima stava scorrendo rigandogli  la guancia.
 
Era un ricordo.
 
Harry si abbassò su di lui impotente.
 
-Guardami….-
 
L’ultimo sguardo e Piton smise di respirare.
 
-No……-
 
Astoria si appoggiò su di lui in lacrime.
 
Draco rimase in piedi immobile,lui e Harry si scambiarono un’occhiata.
 
-L’ha fatto perchè convinto che Piton fosse il proprietario della Bacchetta di Sambuco…..-
 
Harry lo fissò con gli occhi rossi.
 
-Dovevi esserci tu al suo posto…-
 
Draco non rispose,si voltò e uscì dalla porta.
 
Astoria si rimise in piedi e di nuovo puntò la bacchetta contro  Harry asciugandosi le lacrime con la manica.
 
-Ringrazia che non ti crucio per la frase che ti è appena uscita dalla bocca-
 
Uscirono anche loro e raggiunsero Draco che rigirava tra le mani la fiala con all’interno il ricordo di Piton.
 
-Voglio vederlo…andiamo al pensatoio-
 
 
 
 
                                                   …
 
 
 
-Versala……-
 
Astoria fece scorrere il liquido azzurro fin che la fiala non si svuotò completamente nel pensatoio di pietra.
 
Ed eccoli lì.
 
I ricordi di Severus Piton davanti ai loro occhi.
 
 
Lui e la madre di Harry da piccoli,il loro essere così legati anche se tanto differenti,il suo amore puro e incondizionato  per quella bimba dai capelli rossi che aumentava di giorno in giorno,lo smistamento in due case differenti che gli aveva spezzato il cuore,l’odio nel vederla innamorata di James Potter,il dolore di sentirla sempre più lontana da lui.
E poi lo strazio di vederla morire per mano di Voldemort,la promessa a Silente e a sè stesso  di proteggere il suo unico figlio.
Il fingere per anni lealtà alla persona che gli aveva tolto ciò che di più caro aveva nella vita,l’angoscia di vedere negli occhi di Harry lo stesso sguardo della sua amata Lily.
 
E poi la profezia.
 
Silente che confessava a Piton che Harry sarebbe dovuto morire per mano del Signore Oscuro,che solo in quel modo, anche Voldemort, avrebbe cessato di esistere.
 
Harry era il settimo Horcrux,quello creato per sbaglio,il sacrificio di Lily l’aveva salvato quella notte,aveva dato la sua vita per quella del figlio compiendo un atto di puro amore, ma una parte di Voldemort si era aggrappata  a Harry e fin che viveva in lui,non sarebbe mai potuto morire.
 
 
I ricordi cessarono e Darco,Astoria e Harry rimasero in silenzio per molto tempo.
 
Ognuno con i propri pensieri.
 
Ognuno con le proprie paure.
 
Poi Astoria vide Harry accasciarsi a terra,lo sguardo completamente perso nel vuoto.
 
Doveva morire.
 
Non aveva scelta.
 
Combattere ormai era inutile.
 
 
Draco si voltò a guardarlo,forse per la prima volta senza provare quell’odio profondo che per anni lo aveva assalito.
 
 
-Mi…mi consegno a lui…se mi sacrifico attivo una protezione verso tutti…come ha fatto mia madre con me…così non potrà toccare nessuno…….sarete  tutti al sicuro-
 
Draco e Astoria lo fissarono senza parlare.
 
 
-Voi restate qui….-
 
Si alzò e fece per uscire.
 
-Malfoy…?-
 
Darco alzò gli occhi verso di lui.
 
-Proteggila….lascia perdere tutto e mettila in salvo-
 
 
 
 
                                              …
 
 
 
 
 
-E’ di questo che parlava mia madre….-
 
Draco e Astoria,seduti per terra appoggiati l’uno all’altra fissavano la porta dalla quale era appena uscito Harry.
 
-Mi ha detto che Piton aveva pronunciato con lei il voto infrangibile per proteggerti…e che secondo lei il motivo era perché io e te le ricordavamo qualcuno-
 
Astoria incrociò le dita alle sue.
 
-Adesso sappiamo chi…..lui e Lily Potter….-
 
Astoria avvertì un brivido nel ricordare ciò che Piton le aveva detto quella notte del rientro a scuola.
 
Draco scosse la testa.
 
-Non so come avrei reagito se fosse successo a te…-
 
Astoria alzò lo sguardo verso di lui.
 
-Intendi……se io fossi morta…?-
 
Draco strinse gli occhi e la abbracciò stretta.
 
-Sssshhh….basta…non ne voglio più parlare-
 
Astoria lo cinse al collo con le braccia e appoggiò la fronte alla sua.
 
Rimasero così,teneramente abbracciati,comprendendo più a fondo la fortuna che avevano ad essere ancora lì l’uno accanto all’altra.
 
Draco la baciò piano,respirando quel profumo che per mesi aveva solo potuto ricordare.
 
-Andiamocene Ria…..scappiamo via di qui..io e te-
 
Astoria incrociò i suoi occhi.
 
-Ma…..e i miei genitori….e ….i tuoi…...-
 
Scosse la testa sentendo un nodo alla gola.
 
-Non possiamo abbandonarli……-
 
Draco le prese il viso tra le mani.
 
-Astoria le loro scelte non sono le nostre!Non voglio più avere a che fare con questa storia!Voglio solo portarti via da qui!-
 
Draco la strinse forte.
 
-Lontana….al sicuro….-
 
Astoria scoppiò in lacrime stringendosi al suo petto.
 
-Ci troveranno….e ci ammazzeranno senza pensarci due volte Draco….siamo traditori!-
 
Draco rimase per un po’ in silenzio.
 
-La Bacchetta di Sambuco…-
 
Astoria alzò lo sguardo.
 
-Se riesco a prenderla a Voldemort e Harry ne diventa il padrone disarmandomi avrà qualche possibilità in più….è la bacchetta più potente al mondo!-
 
Astoria si alzò in piedi.
 
-Vuoi farti uccidere Malfoy??-
 
La sua voce tremò.
 
-Disarmare Voldemort!Che idea suicida è mai questa??-
 
Draco si tirtò su anche lui da terra.
 
-Cosa vuoi che ti dica Ria…!Abbiamo altre alternative..?-
 
Astoria incrociò le braccia appoggiandosi alla parete.
 
-Si….aspettare e vedere cosa succede-
 
Draco si appoggiò a fianco a lei.
 
Per qualche istante fissarono il vuoto senza parlare.
 
-Non mi permetterai mai di fare una cosa simile vero…?-
 
-Non fin che sono sicura che andresti incontro a morte certa-
 
Astoria incrociò di nuovo le sue dita a quelle di Draco.
 
-Noi restiamo qua……non mi piacciono gli atti di eroismo Draco-
 
Malfoy scosse la testa sorridendo.
 
-E se vince Voldemort….cosa facciamo..?-
 
Astoria alzò le spalle.
 
-Ci stampiamo un sorriso finto sulla faccia e esultiamo insieme agli altri-
 
Draco ridacchiò.
 
-E se vince Potter…?-
 
-Ci stampiamo un sorriso finto sulla faccia e esultiamo insieme agli altri-
 
Draco scoppiò a ridere.
 
-Bhè….questo si che si chiama istinto di sopravvivenza!-
 
Astoria lo abbracciò stretto.
 
-Non me ne frega niente Draco…voglio solo che tutto questo finisca-
 
Malfoy la cullò tra le braccia baciandole la testa.
 
-Lo so…anch’io…-
 
-Restiamo qui o torniamo a scuola..?-
 
Draco guardò fuori dalla vetrata.
 
-Torniamo a scuola ma nascondiamoci dagli altri…non devono vederci-
 
Uscirono piano controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi,sorpassarono le macerie che ricoprivano la scuola e da dietro un masso guardarono gli altri piangere i caduti e curare i feriti.
 
Astoria strinse forte la bacchetta nella mano sentendo le lacrime riempirle gli occhi.
 
-Non volevo che succedesse tutto questo….-
 
Draco toccò piano il suo viso con la fronte.
 
-Lo so….nemmeno io lo volevo-
 
La prese per mano e abbassandosi per non essere visti si infilarono in un corridoio.
 
-Dove stiamo andando..?-
 
-Lumos-
 
Draco accese la punta della bacchetta per fare più luce.
 
-Andiamo nelle segrete….a liberare tua sorella e gli altri-
 
-Povera Daphne…sarò in pena per me…per Blaise…-
 
Draco cambiò espressione.
 
-Io con Blaise ho ancora un conto in sospeso per averti fatta catturare da Potter-
 
Astoria lo guardò storto.
 
-Draco non hai visto la dinamica della cosa…è successo tutto in una frazione di secondo-
 
-Mmh…..si….difendilo anche!-
 
Astoria sorrise scompigliandogli i capelli.
 
-Ma smettila!E’ la verità!Blaise non poteva fare nulla in quel momento!-
 
Draco sbuffò guardandola storto.
 
-Va bene..va bene…-
 
Arrivarono vicino alle segrete ma Astoria lo prese per un braccio.
 
-Aspetta..-
 
Lo fece appoggiare alla parete e si strinse a lui.
 
-Ti prego…-
 
Sfiorò con il viso il suo collo.
 
Draco si abbassò ridacchiando a baciarle una spalla recependo il messaggio.
 
-Non ho parole per il tuo scegliere i momenti meno opportuni-
 
Astoria prese a sbottonargli la camicia nera,la giacca giaceva già sul pavimento di pietra.
 
-Senti…oltre il fatto di non sapere come finirà tutta questa storia…-
 
Astoria  allentò il nodo della cravatta sfilandola piano.
 
-Tra poco libererai un’intera squadra di Serpeverde che cominceranno a lagnarsi per come sono stati trattati o a piagnucolare per quanto sta accadendo perciò…-
 
Slacciò la cintura dei pantaloni mentre Draco la guardava divertito.
 
-Mi concedi un minimo di distrazione prima di affrontare tutto il resto o chiedo troppo..?-
 
Malfoy la sollevò da terra e la appoggiò alla parete lasciando che Astoria lo circondasse con le gambe.
 
-Credo che farò questo sforzo…-
 

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Capitolo 27
*** Fino alla fine ***


-Allora….?Sei a posto o no..?-
 
Astoria si voltò verso Draco cercando di sistemarsi al meglio i capelli.
 
-Si…un minuto-
 
Darco ridacchiò scuotendo la testa.
 
-Sei sconvolta….-
 
Astoria lo sorpassò con passo svelto facendogli la linguaccia.
 
 
Scesero le scale e seguirono il vociare agitato che riempiva le segrete trovando in fretta la strada.
 
 
Un enorme applauso con tanto di fischi di approvazione li accolse non appena i compagni si accorsero di loro.
 
 
-Daphne!Dove sei?-
 
 
Daphne si fece largo a spintoni tra i compagni per arrivare ad abbracciare sua sorella.
 
 
-Tesoro mio!-
 
 
Daphne la strinse forte,poi si scostò guardando prima lei e poi Draco.
 
 
-Perché vi siete scambiati la cravatta….?-
 
 
Astoria si voltò verso Malfoy intento a parlare con Nott e poi si guardò il petto.
 
 
La sua cravatta era nera,come il completo indossato da lui, mentre Draco aveva addosso quella verde argento con tanto di stemma dei Serpeverde .
 
 
Quella della sua divisa.
 
 
Alzò gli occhi su sua sorella guardandola con un sorriso innocente.
 
 
-Ehehehe…..già….strano…-
 
 
Daphne cambiò espressione spalancando la bocca.
 
 
-Astoria ti prego non dirmi che…...No guarda lasciamo stare non voglio saperlo!-
 
 
Pansy, in piedi a fianco al loro, abbassò lo sguardo e si voltò dall’altra parte.
 
 
 
 
                                                  …
 
 
 
Uscirono piano dalle segrete,intimandosi il silenzio a vicenda.
Arrivarono all’uscita della scuola e trovarono tutti gli insegnanti e il resto degli studenti  sulla scalinata principale a fissare un punto di fronte a loro.
 
 
 
Poi un urlo.
 
 
 
Qualcuno aveva visto qualcosa che l’aveva sconvolto.
 
 
La folla di sopravvissuti si ritrovò a guardare il corpo di  Harry Potter senza vita tra le braccia tremanti di Hagrid.
 
 
Harry Potter era morto.
 
 
Era lì davanti ai loro occhi spalancati.
 
 
Voldemort e gli altri Mangiamorte,dietro di loro, fissavano tutti con un ghigno stampato sulla faccia.
 
 
Un boato si alzò dalla folla di sopravvissuti.
 
 
-No!!Harry!!Harry nooo!!!-
 
 
Hermione,Ron,la professoressa McGrannit,tutti gridarono alla vista di quel corpo martoriato.
 
 
-Silenzio!!E’ finita!Hagrid posalo ai miei piedi dov’è giusto che stia!-
 
 
Voldemort si voltò a guardare i loro occhi pieni di lacrime.
 
 
-Da questo momento riporrete la vostra lealtà e fiducia in me!Forza….fatevi avanti e unitevi a noi-
 
 
Draco e Astoria rimasero immobili.
 
 
Senza tradire alcuna emozione.
 
 
Poi una voce flebile si udì nel silenzio.
 
 
-Draco…Dra…Draco…vieni qui-
 
 
Lucius Malfoy fece un cenno al figlio.
 
 
Draco lo guardò ma rimase immobile.
 
 
Con un movimento impercettibile afferrò la mano di Astoria e la strinse forte.
 
 
Un’altra voce più sottile risuonò nell’aria.
 
 
-Astoria…Daphne….-
 
 
Daphne lanciò un’occhiata alla sorella e poi corse verso i suoi genitori seguita da Blaise che raggiunse sua madre.
 
 
Molti altri studenti della casa dei Serpeverde fecero esattamente la stessa cosa.
 
 
Daphne si voltò verso la scalinata.
 
 
Astoria non si mosse.
 
 
Draco a fianco a lei strinse di più la mano nella sua.
 
 
-Draco….Astoria…..venite qua-
 
 
Il sussurro dolce e rassicurante di Narcissa fece alzare i loro sguardi fissi per terra.
 
 
Si guardarono un secondo negli occhi,come per chiedere conferma l’uno all’altra.
 
 
Intrecciarono le dita e scesero piano la scalinata.
 
 
Gli occhi dei compagni puntati addosso.
 
 
Astoria sentì il loro odio penetrarle fin dentro le ossa.
 
 
Voldemort  li accolse a metà strada abbracciandoli.
 
 
-Bravi……….bravi i miei ragazzi……-
 
 
Rabbrividì sotto il suo tocco gelido.
 
 
Voldemort sciolse l’inquietante abbraccio e Draco e Astoria corsero tra le braccia dei genitori.
 
 
-Bene!Chi altro…?-
 
 
Neville Paciock  avanzò verso di lui ma si fermò a metà strada.
 
 
-Mi unirò a te quando l’inferno gelerà!-
 
 
Un urlo all’unisono scosse le mura di Hogwarts.
 
 
-Esercito di Silente!!!-
 
 
In quel preciso istante,sotto gli occhi esterrefatti di tutti i presenti Harry Potter si rimise in piedi con urla di stupore e acclamazioni.
 
 
Era ancora vivo.
 
 
Aveva finto per tutto il tempo.
 
 
Voldemort ringhiò.
 
 
Astoria riuscì solo a vedere le luci abbaglianti dei lampi delle bacchette.
 
 
Regnava il caos.
 
 
Draco l’afferrò stretta scaraventandola dietro di lui e rispose agli attacchi che arrivavano da tutte le parti.
 
 
Per ore non fecero altro che combattere,cercando di non perdersi di vista,tenendo lo sguardo l’una sull’altra.
 
 
Altre persone furono ferite.
 
Molte di loro persero la vita.
 
 
Voldemort e Harry combattevano tra di loro con gli sguardi folli.
 
 
Poi Voldemort alzò la bacchetta di Sambuco in un gesto convulso.
 
 
Fù un attimo.
 
 
Harry si voltò verso Draco.
 
 
-Expelliarmus!!-
 
 
La bacchetta di Draco volò per aria e Harry la raccolse.
 
 
-Non hai più possibilità Voldemort!Ho disarmato Draco!-
 
 
Voldemort lo guardò confuso.
 
 
-E con questo…?-
 
 
Gli occhi gialli vibravano di rabbia.
 
 
Harry sogghignò.
 
 
-E’ stato lui a disarmare Silente non Piton!-
 
 
Voldemort sgranò gli occhi.
 
 
-Malfoy era diventato il proprietario della bacchetta di Sambuco!Ora io l’ho disarmato! -
 
 
Harry gridava con il pugno chiuso sulla bacchetta di Draco.
 
 
-La bacchetta di Sambuco che hai in mano è mia!!Sono io il suo padrone adesso!!-
 
 
Voldemort furente alzò la bacchetta verso Harry con un urlo raggelante.
 
 
Si fissarono dritti negli occhi e gridarono all’unisono con tutta la rabbia che avevano in corpo.
 
 
-Avada Kedawra!!-
 
 
-Expelliarmus!!-
 
 
La bacchetta di Sambuco riconobbe il suo padrone.
 
L’anatema che uccide rimbalzò verso Voldemort  che si accasciò al suolo.
 
 
Vuoto e inerme Voldemort esalò il suo ultimo respiro.
 
 
 
Harry senza più fiato rimase a fissare il guscio vuoto del suo nemico.
 
 
 
Astoria corse verso Draco mentre le urla e le acclamazioni di gioia circondavano Harry.
 
 
-Andiamo Draco!....E’ finita! E’ tutto finito!.....Non possiamo restare qui!-
 
 
Astoria gridava sopra il frastuono tirandolo per la giacca.
 
 
Malfoy scostò gli occhi dal corpo svuotato di Voldemort per incrociare quelli di Astoria.
 
 
Si alzò da terra e la prese tra le braccia,incrociò per un attimo lo sguardo di Potter  e sparì smaterializzandosi.
 

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Capitolo 28
*** Ricominciare da zero ***


-Stai bene….?-
 
 
Draco scostò delicatamente una ciocca di capelli dalla fronte di Astoria.
 
 
-Si perché..?-
 
-Non lo so ti vedo pensierosa…-
 
 
Astoria gli prese la mano e continuò a passeggiare spostando con i piedi le foglie secche di fronte a lei.
 
 
Era passato un anno da quel giorno di morte.
 Guardando il sole filtrare dagli alberi e ascoltando nient’altro che il lieve soffio del vento la guerra sembrava lontana.
Quasi non fosse mai accaduta.
 
-C’è una cosa che mi chiedo da tanto…-
 
 
Draco parlò guardando pensieroso di fronte a lui.
 
 
-Secondo te perché ci hanno lasciato in pace…?-
 
 
Si voltò a guardarla.
 
 
-Voglio dire…sapevano dove trovarci…ci avrebbero messo poco e niente a prenderci tutti e sbatterci ad Azkaban…-
 
Astoria lo guardava in silenzio.
 
 
-Insomma abbiamo combattuto contro di loro…perché gli altri sono stati catturati mentre le nostre famiglie e i nostri amici sono stati risparmiati…?-
 
Astoria si voltò verso di lui sospirando, prendendogli le mani.
 
 
-C’è una cosa che devo dirti Draco….-
 
 
Draco si fermò e la guardò per un attimo.
 
 
-Sapevo che c’era qualcosa….-
 
 
Astoria si passò una mano tra i capelli sorridendo.
 
 
-Ma no….non è niente…però voglio dirtela-
 
 
Draco si appoggiò ad un albero con la schiena incrociando le braccia.
 
Astoria si morse le labbra titubante.
 
 
-Io……sono andata a parlare con  Harry quella notte ….ho aspettato che tu ti addormentassi e mi sono smaterializzata ad Hogwarts...nella sala comune dei Grifondoro-
 
 
Draco deglutì senza riuscire a parlare.
 
 
-Era la prima volta che mi smaterializzavo da sola…a momenti perdevo i sensi…-
 
 
Astoria sorrise al ricordo,poi lo guardò.
 
Draco era immobile con la bocca a perta.
 
 
Capendo che era meglio dare spiegazioni più precise all’istante si avvicinò a lui e gli prese di nuovo le mani.
 
 
-Sono andata da lui e l’ho svegliato,si è spaventato all’inizio,credeva avessi brutte intenzioni…-
 
 
Draco prese un lungo respiro.
 
 
-Astoria per favore dimmi cos’è successo perché sento che mi sta per venire un attacco di cuore-
 
 
Astoria lo guardò teneramente.
 
 
-Gli ho chiesto che intenzioni avevano…che cosa ci avrebbero fatto…se ci avrebbero dato la caccia per sempre-
 
 
Malfoy strabuzzò gli occhi.
 
 
-Astoria tu sei pazza!Perchè sei così impulsiva??E se ti avesse fatto del male??Se ti avesse catturata??-
 
 
Astoria scosse la testa.
 
 
-Sapevo che non l’avrebbe mai fatto…-
 
 
Lo guardò negli occhi sicura che avrebbe capito.
 
 
-Non a me….e tu lo sai-
 
 
Draco si passò le mani sulla faccia con un gesto nervoso.
 
 
-Va bene e che ti ha detto…?-
 
 
Astoria guardò in basso per qualche istante.
 
 
Ricordò Harry che le prendeva il viso tra le mani parlandole per l’ennesima volta della possibilità di avere una vita tranquilla e normale a fianco a lui.
Ricordò come lei le aveva ripetuto che senza Draco non avrebbe mai potuto vivere.
Ricordò il casto bacio sulla guancia che gli aveva dato sentendolo tremare mentre l’abbracciava stretta.
Ricordò le mani che non volevano più lasciare le sue e le lacrime dietro gli occhiali.
Ricordò la promessa di proteggerla anche da lontano,per sempre,e che nessuno le avrebbe mai fatto del male,ne a lei ne alle persone che amava.
 
Harry Potter le aveva regalato la libertà.
Solo per puro,disperato e incondizionato amore.
 
 
Poi realizzò che era meglio risparmiare tutti questi dettagli al ragazzo pallido e in preda ad un attacco di panico di fronte a lei.
 
 
 
-Ha detto di no….ha detto che non ci avrebbero toccato-
 
 
Draco si morse le labbra.
 
 
-E il motivo di questa decisione…?-
 
 
Astoria sorrise.
 
 
-Si vede che non ci odiava poi così tanto-
 
 
Malfoy si riappoggiò all’albero,sentiva la testa scoppiargli.
 
 
-Astoria c’è altro che mi devi dire…perché se è così fallo adesso-
 
 
Astoria lo guardò confusa.
 
 
-Ma di cosa stai parlando..?-
 
 
Draco chiuse gli occhi.
 
 
-Hai…..avete….Oh…Dio…aspetta…dammi un minuto-
 
 
Si portò una mano al petto e una sulla fronte come se stesse per morire da un momento all’altro.
 
 
Astoria afferrò al volo.
 
 
-Draco!!Stai scherzando??...No!!Non è successo nulla di quello che stai pensando!!-
 
 
Si avvicinò svelta a lui abbracciandolo stretto.
 
 
-Dio ma come puoi anche solo pensare una cosa simile..??-
 
 
Draco sollevò il volto guardandola quasi con timore.
 
 
-Davvero…neanche un bacio..?-
 
 
-Ma assolutamente no!!-
 
 
La strinse forte e la baciò intensamente togliendole per un secondo il respiro.
 
 
Astoria barcollò per un attimo con il fiato corto.
 
 
Draco sorrise.
 
 
-Smetterai mai di tremare ogni volta che ti bacio…?-
 
 
Astoria sfregò il viso con il suo.
 
 
-No……credo proprio di no…-
 
 
 
Si sedettero ai piedi dell’albero ancora stretti l’uno all’altra.
 
 
-Ria…..-
 
 
Astoria sorrise sentendosi chiamare di nuovo come solo lui poteva fare.
 
La rabbia gli era passata.
 
 
-Dimmi…-
 
 
Draco incrociò le dita alle sue.
 
 
-Tra poco è di nuovo il tuo compleanno….te ne sei accorta..?-
 
 
Astoria sollevò le sopraciglia.
 
 
-Cavoli….me ne stavo quasi dimenticando…sedici anni…-
 
 
Darco si voltò a guardarla.
 
 
-Già…-
 
 
Rimasero qualche istante in silenzio godendosi la brezza arrivare dagli alberi.
 
 
Poi Astoria sentì Draco sfilare una mano dalla sua piano e afferrargli la mano sinistra.
 
 
-Che cosa stai facendo…?-
 
 
Draco le diede un leggero bacio a fior di labbra.
 
 
-Sssschhhhh….è già difficile così…-
 
 
Con gli occhi puntati dentro i suoi e la mano che tremava Draco infilò il suo anello con lo stemma di famiglia,quello da cui non si separava mai, all’anulare di Astoria.
 
 
-Sposami Ria….-
 
 
 
Astoria non reagì subito,se si fosse mossa anche solo di un millimetro probabilmente sarebbe svenuta per terra.
 
 
-Non te la senti….?...Vuoi aspettare ancora..?-
 
 
Draco la guardò con tenerezza.
 
 
Astoria sentì il respiro mancarle nel petto.
 
 
-No…..io…non voglio aspettare affatto..!-
 
 
Draco sorrise mordendosi le labbra.
 
 
-Ok allora…..è deciso..?...lo facciamo davvero…?-
 
 
Astoria si portò le mani al volto febbricitante.
 
 
-Lo facciamo davvero….-
 
 
-Subito dopo il tuo compleanno….?-
 
 
Astoria tremava.
 
-Si….-
 
 
 
Si strinsero forte,sentendo i loro cuori nel petto battere all’impazzata.
 
 
 
-Ehi ragazzi…!-
 
 
Daphne e Blaise apparvero da lontano salutandoli.
 
 
-E’ pronto a tavola vi stiamo aspettando…-
 
 
Arrivarono di fronte a loro notando i sorrisi strani sui volti.
 
 
-Che succede?-
 
 
Astoria e Draco si guardarono per un istante.
 
 
-Daphne…Blaise..-
 
 
La voce che ancora tremava.
 
 
-Dobbiamo dirvi una cosa…-
 

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Capitolo 29
*** Imbarazzanti sospetti ***


-….C……cosa…?-
 
 
Astoria incrociò i sorrisi emozionati di sua madre e Narcissa
mentre aspettava che suo padre finisse la frase.
 
 
-Oh…ti prego…ti prego Astoria dimmi che non sei incinta…-
 
 
Astoria si sentì avvampare e notò che Draco aveva appena nascosto la faccia con una mano.
 
 
-Oh mio Dio papà no!!Ma cosa vai a pensare??-
 
 
-Cosa dovrei pensare Astoria??Avete sedici e diciotto anni ma cos’è tutta questa fretta??-
 
 
Astoria si morse nervosa le labbra.
 
 
-Papà…..siamo promessi….che differenza può fare….?-
 
 
Voltò lo sguardo verso Draco guardandolo teneramente.
 
 
-Io voglio lui….per sempre…e nient’altro-
 
 
Draco  abbassò gli occhi sorridendo per poi tornare con lo sguardo su di lei.
 
 
Astoria arrossì.
 
 
-Tesoro….-
 
 
La signora Greengrass si alzò dal divano e raggiunse il marito.
 
 
-Noi ci siamo sposati poco più grandi di loro…lo reputi un errore?-
 
 
Il padre di Astoria prese la mano di sua moglie e vi posò un bacio.
 
 
-Ma no….assolutamente no…-
 
 
La madre di Astoria tornò al divano facendo un occhiolino sprezzante alla figlia.
 
 
Draco si avvicinò ad Astoria e le cinse la vita avvicinandosi al suo orecchio.
 
 
-Tua madre sa sempre come metterlo nel sacco-
 
 
Astoria rise sotto i baffi.
 
 
-Eh già!-
 
 
Si sedettero a tavola,per tutto il pranzo regnò un religioso e inquietante  silenzio.
 
 
Draco si avvicinò di nuovo a lei sussurrando.
 
 
-Che dici li abbiamo sconvolti abbastanza?-
 
 
Astoria ridacchiò facendosi andare per traverso l’acqua.
 
 
-E piantala!dagli il tempo di metabolizzare la cosa!-
 
 
Daphne dall’altro lato del tavolo osservava tutti  sorridendo imbarazzata.
 
 
 
 
                                              …
 
 
 
 
Finita la cena Astoria salutò Draco con un bacio e salì in camera sua.
 
Uscita dalla doccia  si ritrovò Daphne ad aspettarla seduta sul suo letto.
 
 
-Ehi…che c’è?-
 
 
Si sedette accanto a lei strofinando l’asciugamano tra i capelli.
 
 
-Ria…guardami..-
 
 
Astoria posò l’asciugamano sul letto e guardò la sorella negli occhi.
 
 
-Me lo diresti se fossi  incinta vero…?-
 
 
-Oh santo cielo Daph!!Non ci credo che me lo stai chiedendo anche tu!-
 
 
Daphne si passò nervosa una mano tra i capelli.
 
 
-Ok…scusa…scusa!..Ma dovevo chiedertelo…non sarei riuscita ad andare a dormire!-
 
 
Astoria sbuffò con le braccia incrociate camminando avanti e indietro per la stanza.
 
-Insomma  possibile che nessuno di voi si fidi di me??-
 
 
Daphne si alzò e l’abbracciò stretta.
 
 
-Ma si Ria è solo che…..-
 
 
La strinse forte e per un attimo rimase in silenzio.
 
 
-Cosa c’è Daphne…?-
 
 
Daphne si scostò e Astoria notò gli occhi lucidi.
 
 
-E’ che te ne vai….mi lasci qui da sola…oddio…ti sposi…non mi sembra possibile-
 
 
Astoria accarezzò piano i capelli biondi di sua sorella.
 
 
-Non ci avevo nemmeno pensato…-
 
 
-A cosa…?-
 
 
Astoria scosse la testa con un sorriso.
 
 
-Che sarei andata via di casa…-
 
 
Daphne sorrise.
 
 
-Eh già…avrai la tua casetta…il tuo elfo domestico…-
 
 
Scompigliò i capelli bagnati di Astoria.
 
 
-E soprattutto avrai a disposizione Malfoy giorno e notte per darvi alla pazza gioia senza essere continuamente scoperti!-
 
 
Astoria lanciò una veloce occhiata allo specchio vedendosi tremendamente rossa in volto.
 
 
-Wow….-
 
 
Si buttò sul letto con le mani sul viso.
 
 
-Non farmici pensare….!!-
 
 
 
                                               …
 
 
 
-Draco….?-
 
 
Lucius bussò piano alla stanza del figlio.
 
 
Draco corrugò le sopraciglia,era strano vederlo in camera sua.
 
 
-Dimmi papà-
 
 
Lucius passeggiò in silenzio nella stanza per qualche secondo.
 
 
-Io…si bhè….Insomma…stai per fare il grande passo allora..?-
 
 
Draco lo osservava confuso.
 
 
In diciotto anni mai Lucius Malfoy aveva cercato di intrattenere una conversazione con lui.
 
 
-Stavo pensando…che mi piace Astoria…sono contento che entri in famiglia-
 
 
-Grazie papà-
 
 
Lucius  si fermò al centro della stanza guardando il pavimento.
 
 
-Si..ecco…io volevo solo farti sapere che noi ci siamo….io e tua madre-
 
 
Lo guardò negli occhi.
 
 
-Contate su di noi…per qualunque cosa-
 
 
Draco sentì un nodo alla gola soffocarlo.
 
 
-Lo faremo…grazie papà-
 
 
Lucius fece per uscire ma si fermò guardandolo nuovamente.
Poi si avvicinò a lui e gli passò un braccio sulle spalle.
 
 
Draco avvertì il suo imbarazzo pari quasi a quello che provava lui.
 
 
-Congratulazioni figliolo-
 
 
In meno di un secondo Lucius sparì fuori dalla porta così com’era entrato.
 
 
 
                                               …
 
 
 
-Astoria…-
 
 
Sua madre bussò piano alla porta.
 
 
Astoria sollevò assonnata la testa dal cuscino.
 
 
-Oh scusami…stavi ancora dormendo!-
 
 
Astoria si mise a sedere sul letto.
 
 
-Ma no mamma… tranquilla entra-
 
 
La signora Greengrass entrò nella stanza con un enorme scatola tra le braccia.
 
 
-Ascolta tesoro…voglio solo che tu lo veda…non sei obbligata ad usare questo…-
 
Astoria la guardò confusa stropicciandosi gli occhi.
 
 
Slegò piano il nastro che la  sigillava.
 
 
-Era mio….ma voglio che tu scelga di testa tua…è il tuo matrimonio…-
 
 
Davanti agli occhi ancora socchiusi di Astoria si posò sul letto un magnifico abito da sposa color avorio.
 
 
-Oddio mamma….è…è stupendo..-
 
 
La madre sorrise teneramente.
 
 
-Lo vuoi provare..?-
 
 
Astoria si morse le labbra,vedersi con un abito da sposa non avrebbe di certo calmato la sua agitazione pre- matrimoniale.
 
 
-Io…….va bene….lo provo-
 
 
Si tolse il pigiama e accarezzò la gonna morbida dell’abito,con l’aiuto di sua madre infilò il vestito dando le spalle allo specchio.
 
 
-Oh mio Dio tesoro…-
 
 
Sua madre già piangeva.
 
 
Perfetto.
 
 
 
-No mamma…ti prego dai non fare così!-
 
 
-Voltati…guardati…-
 
 
Astoria si girò piano,con gli occhi chiusi,aveva il terrore del riflesso che lo specchio avrebbe mandato.
 
 
-Oh…!-
 
 
Il cuore perse un battito.
 
 
Per quanto si fosse appena svegliata,per quanto i suoi capelli castani fossero tremendamente spettinati e per quanto non credesse ai suoi occhi,quell’abito le stava d’incanto.
 
Il corpetto minuziosamente lavorato cingeva la sua vita sottile alla perfezione,le maniche trasparenti, di tulle ricamato,avvolgevano le sue braccia per poi aprirsi  morbide al fondo,la gonna ,ampia ,di un morbido velo quasi impalpabile,con un drappo laterale fermato da una piccola  rosa, accarezzava ondeggiando il pavimento.
 
Un abito semplice.
 
Puro.
 
 
Come lo aveva sempre sognato.
 
 
Astoria sentì le gambe tramare.
 
 
 
-E poi c’è questo…-
 
 
 
La signora Greengrass si avvicinò e puntò un lungo velo bordato di seta luccicante ai capelli della figlia.
 
 
Astoria si portò le mani alla bocca.
 
 
-Sembri una principessa tesoro mio…-
 
 
Si voltò in lacrime verso la madre e l’abbracciò stretta.
 
 
-Mamma….basta dirti grazie?-
 
 
La madre la strinse ancora più forte.
 
 
-Non devi ringraziarmi di niente amore mio..-
 
 
Astoria si voltò di nuovo verso lo specchio.
 
 
-Posso darti un consiglio…?-
 
 
-Ma certo…-
 
 
La signora Greengrass passò le dita tra i capelli lunghi e morbidi di Astoria.
 
 
-Lascia i capelli sciolti…li hai lunghi quasi fino alla vita…è un peccato raccoglierli-
 
Prese una piccola orchidea bianca staccandola dal vaso sul davanzale e la sistemò puntando una ciocca lateralmente.
 
 
-Ecco…una qui…e le altre sparse tra i capelli…che ne dici..?-
 
 
Astoria guardò la splendida  sposa di fronte a lei che le sorrideva dallo specchio.
 
 
Portò le mani sui fianchi.
 
 
-Dico che a Malfoy gli prenderà un colpo quando mi vedrà!-
 

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Capitolo 30
*** Per sempre ***


 -Astoria ma che ci fai ancora sveglia??-
 
 
Daphne entrando di colpo in cucina fece sobbalzare la sorella affacciata alla finestra.
 
 
-Non riesco a dormire….non ce la faccio proprio!-
 
 
Daphne le prese il viso tra le mani.
 
 
-Astoria…sai quanto trucco ti ci vorrà domani per coprire le occhiaie di un’intera notte insonne?-
 
 
Astoria si stropicciò il volto.
 
 
-Ufffff………..va bene…va bene…me ne vado a letto…-
 
 
Si infilò sotto le coperte e riprese a fissare il soffitto,migliaia di pensieri le affollarono la testa come sciami di fastidiose zanzare.
 
 
-Ooooohhh!!Basta!!-
 
 
Scese dal letto e uscì dalla camera in silenzio,tornò in cucina e si piazzò di fronte al frigo decisa a mangiare qualcosa.
 
 
Niente fame.
 
 
-Che strazio…..-
 
 
Aprì la porta e uscì fuori in giardino passeggiando sull’erba umida di rugiada con il naso in su verso la luna.
 
Voltò per un istante lo sguardo verso l’arco ricoperto di edera e fiori bianchi che l’attendeva da lì a poche ore.
 
 
 Poi si sentì chiamare.
 
 
-Ria…..-
 
 
-Oh cavolo!!-
 
 
Astoria si nascose dietro un pilastro.
 
 
Draco scoppià a ridere.
 
 
-Ma che combini…?Vieni qui!-
 
 
Astoria gli fece cenno con la mano di fermarsi li dov’era.
 
 
-Porta sfortuna vedere la sposa prima del matrimonio!!-
 
 
Draco si appoggiò dall’altra parte del pilastro dandole la schiena.
 
 
-Ma davvero….non lo sapevo!-
 
 
Astoria scosse la testa ridacchiando.
 
 
-Come mai sei qua fuori anche tu?-
 
 
-Stavo fumando una sigaretta…-
 
 
Le prese una mano portando il braccio dietro di sé.
 
 
-Ohh…e dai….sei agitato per domani vero?-
 
 
Draco soffiò via il fumo sorridendo.
 
 
-Un po’….-
 
-Bhè…..idem-
 
 
Draco sorrise buttando la cenere a terra.
 
 
-Hai qualche ripensamento…?-
 
 
Astoria quasi si voltò a guardarlo ma poi si girò nuovamente.
 
 
-Non dire idiozie!........Perchè tu si..?-
 
 
Malfoy scosse la testa.
 
 
-Io non vedo l’ora che sia domani Ria…-
 
 
Astoria gli strinse di più la mano.
 
 
-Ecco…..in questo momento vorrei proprio abbracciarti e riempirti di baci-
 
 
-Ma non puoi…!Porta sfortuna!-
 
 
Malfoy sfilò la mano dalla sua.
 
 
-Draco…?-
 
 
Astoria si voltò ma senza che se ne fosse accorta Draco era già rientrato in casa.
 
 
 
 
                                             …
 
 
 
 
-Astoria……Astoria svegliati…-
 
 
Astoria tirò su la testa dal cuscino con un aria decisamente sconvolta.
 
 
-Ma….ma che ore sono?-
 
 
Daphne era già pronta,truccata e con il vestito da damigella indossato.
 
 
-Sono le sei di mattina…..dai forza!-
 
 
-Ma Daphne!Il matrimonio è alle undici!Mi sarò addormentata tipo due ore fa!!-
 
 
Daphne sbuffò tirandola per un braccio.
 
 
-Ria vedi di scendere da sto letto o ti ci butto giù a forza!Abbiamo mille cose da fare!-
 
 
Astoria facendo appello a tutta la sua forza di volontà si trascinò fuori dalle coperte calde.
 
 
-Dov’è Draco….?-
 
 
-E io che ne so?-
 
 
Astoria sbirciò fuori dalla finestra nella speranza di vederlo.
 
 
Daphne la vide e tirò la tenda davanti al suo naso.
 
 
-Ooohhh…ma insomma riesci a stare un minuto senza di lui e concentrarti su te stessa?Dai vieni qua che ti trucco!-
 
 
Astoria si sedette di fronte allo specchio guardando la sorella armeggiare dentro il beauty case.
 
 
Le tirò su i capelli con una pinza sorridendole.
 
 
-Sei talmente bella che è un peccato metterti questa roba in faccia-
 
 
-Allora non mettermela….semplice no?-
 
 
Daphne ridacchiò.
 
 
 -E dai……un ombretto delicato,una passata di rimmel e un po’ di lucidalabbra….solo questo giuro!-
 
 
Astoria si appoggiò allo schienale con le braccia conserte.
 
 
-Non avrei scampo comunque con te…-
 
 
-Togli la collana-
 
 
Astoria strinse tra le dita la lacrima di cristallo.
 
 
-No…voglio sposarmi con questa…-
 
 
Daphne le sorrise teneramente.
 
 
Poi qualcuno bussò alla porta.
 
 
-Posso entrare…?-
 
 
Astoria nel riflesso dello specchio vide entrare Pansy in un abito blu da cerimonia.
 
 
Per poco non cadde dalla sedia.
 
 
-Pansy…..ciao…-
 
 
Guardò Daphne che le ricambiò lo sguardo continuando ad armeggiare nei suoi capelli.
 
 
-Ascolta….io non volevo invitarti…cioè ….volevo…ma non volevo sbatterti in faccia tutto questo…sono stati i nostri genitori…sai che sono amici con i tuoi …….e…-
 
 
Pansy scosse la testa.
 
 
-Astoria…. non importa…..va bene così-
 
 
Astoria sospirò accasciandosi sulla sedia.
 
 
Pansy fece per girarsi ma si voltò di nuovo verso di loro.
 
 
-Posso…..posso andare a salutare Draco…?-
 
 
Astoria deglutì.
 
 
-S….si…certo-
 
 
Pansy uscì dalla porta chiudendola dietro di se.
 
 
Astoria guardò dallo specchio sua sorella con gli occhi da cane bastonato.
 
 
-Ohhh…falla finita Astoria!Va solo a salutarlo!-
 
 
Astoria prese a mordicchiarsi le unghie e Daphne le colpì la mano.
 
 
-Piantala!!-
 
 
 
 
                                              …
 
 
 
 
-Draco…?-
 
 
Pansy bussò piano alla porta.
 
 
Malfoy le aprì già pronto e vestito.
 
 
-Oddio…..sei….-
 
 
Pansy abbassò gli occhi sorridendo.
 
 
-Mi fa effetto vederti così…-
 
 
Draco sorrise e uscì dalla stanza.
 
 
-Sei arrivata presto…-
 
 
Pansy si morse le labbra.
 
 
-Volevo salutarti prima che.…-
 
 
Draco ficcò le mani in tasca notando la sua espressione triste.
 
 
-Sei sicura di voler assistere al matrimonio Pansy…..perchè non sei obbligata a farlo-
 
 
Pansy si voltò sorridendo ma con gli occhi lucidi.
 
 
-Non voglio mancare al tuo matrimonio Malfoy…chiunque sia la sposa-
 
 
Draco le poggiò una mano sulla spalla.
 
 
-Non volevo farti del male….non era mia intenzione farti soffrire così…-
 
 
Una lacrima scivolò giù lungo la guancia di Pansy che la asciugò svelta con il dorso della mano.
 
 
-Lo so….-
 
 
Alzò lo sguardo verso di lui.
 
 
-Posso….posso almeno abbracciarti e farti le mie congratulazioni..?-
 
 
Draco la abbracciò sentendola tremare sul suo petto.
 
 
Stava di nuovo piangendo.
 
 
-Pansy….non fare così…-
 
 
-Scusa…-
 
 
Pansy sciolse l’abbraccio e si asciugò il viso.
 
 
-Un giorno ti innamorerai della persona giusta e ti renderai conto di aver sprecato tutte queste lacrime-
 
 
Pansy scosse la testa.
 
 
-No…..io…non amerò mai nessuno come amo te Draco-
 
 
Malfoy abbassò gli occhi.
 
 
-Anche quando un giorno mi sposerò…anche quando avrò dei bambini…......mai-
 
 
Draco scosse la testa guardandola serio.
 
 
-Pansy…questo ancora non puoi saperlo-
 
 
-E invece è così…..-
 
 
 
Si voltarono sentendo dei passi dirigersi verso di loro.
 
 
-Ehi!Sposino!....Dai muoviti andiamo!-
 
 
Blaise fece l’occhiolino a Pansy e si portò via l’amico trascinandolo per un braccio.
 
 
-Che combini…??-
 
 
-Ma niente è venuta a salutarmi!-
 
 
L’amico lo guardò con sospetto.
 
 
- Blaise ….falla finita!-
 
 
Blaise ridacchiò spintonandolo.
 
 
-Allora….sei pronto…?E’ quasi ora…!-
 
 
Draco sbirciò dalla finestra vedendo tutti gli invitati che già stavano iniziando a prendere posto.
 
 
-Tu sei li all’altare vicino a me vero?-
 
 
Blaise guardò Draco in preda all’agitazione e le appoggiò un braccio sulle spalle sorridendo.
 
 
-Ma certo…!Sono il tuo testimone di nozze!Non ti abbandono niente panico!-
 
 
 
 
                                            …
 
 
 
 
 
-No Daph……Daph non te ne andare che fai..?-
 
 
-Astoria piantala devo andare a prendere i cestini!Devo entrare prima di te e spargere i petali di rose bianche ricordi?-
 
 
Astoria si sventolò con la mano cercando di controllare il respiro.
 
 
-Ma…..ma non puoi lasciarmi qui da sola…!Ti prego..!-
 
 
-Uh mamma mia!..Tanto adesso arriva papà!Deve o no accompagnarti all’altare??-
 
 
Astoria sgranò gli occhi e sentì ancora di più il panico assalirla.
 
 
-Oddio….papà…!...Io muoio….-
 
 
Daphne lanciò l’ultima occhiata  alla sorella prima di uscire e le fece l’occhiolino.
 
 
-Sei splendida Ria…..ti voglio bene!-
 
 
 
 
 
                                               …
 
 
 
 
 
-Tesoro dobbiamo andare….pronta?-
 
 
Astoria deglutì senza riuscire a rispondere.
 
 
-Se inciampo  nel vestito giuro che mollo tutto e scappo-
 
 
Suo padre sorrise e le accarezzò una guancia.
 
 
-Ti tengo io…dai andiamo-
 
 
 
Una romantica melodia diede il via all’entrata della sposa.
 
 
 
 
Un passo davanti all’altro.
 
Senza perdere l’equilibrio.
 
Senza respirare e fissando il prato sotto i suoi piedi.
 
 
 
 
Non voleva guardare,il solo pensiero di alzare lo sguardo e ritrovare tutti quegli occhi puntati su di lei la terrorizzava a morte.
 
 
Complimenti ed acclamazioni iniziarono ad arrivare dai due lati della navata.
 
 
Il cuore le rimbombava nelle orecchie.
 
 
Poi,a metà strada,finalmente sollevò timida lo sguardo.
 
 
Sua madre era in lacrime come al solito, seguita da Narcissa,Daphne e altri innumerevoli parenti e amici di cui nemmeno ricordava il nome.
 
 
Spostò lo sguardo verso suo padre.
 
 
-Un giorno mi spiegherete perché abbiamo dovuto invitare mezzo mondo-
 
 
-Ssssshhhh……pensa a camminare!-
 
 
 
Astoria scostò lo sguardo e incrociò quello di Blaise che le fece l’occhiolino.
 
 
Un’occhiata  a Pansy con gli occhi rossi.
 
 
 
E poi vide lui.
 
 
 
Malfoy l’aspettava all’altare guardandola emozionato come fosse la prima volta.
 
In un abito che lo faceva sembrare ancora più bello se mai fosse stato possibile.
 
 
Astoria sentì le gambe tremare e le guance andarle in fiamme.
 
 
Per tutto il percorso che ancora li divideva non riuscì a staccare gli occhi dai suoi.
 
 
Suo padre le diede un tenero bacio sulla guancia e accompagnò la sua mano su quella di Draco.
 
 
 
-Sei splendida…….-
 
 
Draco sussurrò a bassa voce,poi sorrise notando la collana.
 
 
-Anche tu….-
 
 
Si strinsero le mani tremando,continuando a fissarsi negli occhi.
 
 
-Possiamo iniziare?-
 
 
Draco si voltò verso il funzionario civile del ministero e fece un cenno con la testa.
 
 
-Bene…ripetete con me…..Io Draco Malfoy…..-
 
 
 
E da quel momento esistettero solo loro.
 
 
 
-Io,Draco Malfoy…prendo te Astoria Greengrass come mia sposa…-
 
 
Astoria sentì il cuore tremare.
 
 
-Prometto di esserti fedele sempre….nella gioia e nel dolore…..in salute e in malattia….. e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita-
 
 
Draco vide Astoria cercare di trattenere le lacrime.
 
 
-Io Astoria Greengrass…prendo te Draco Malfoy come mio sposo…prometto di esserti fedele sempre,nella gioia e nel dolore……in salute e in malattia….e di amarti….e onorarti….tutti i giorni della mia vita-
 
 
Draco le sorrise teneramente.
 
 
Una bimba che a Malfoy ricordò per un istante Astoria da piccola si intrufolò tra di loro porgendo il cuscinetto con le fedi nuziali.
 
 
 
-Devo darlo a voi questo??-
 
 
Astoria sorrise.
 
 
-Si….grazie-
 
 
Diede un bacio alla bimba che appoggiò il cuscino di fronte a loro e tornò al suo posto saltellando sotto il sole splendente.
 
 
Draco prese una delle fedi.
 
 
Di nuovo i loro occhi puntati gli uni dentro gli altri.
 
 
-Astoria…ricevi questo anello,simbolo del mio amore e della mia fedeltà…-
 
 
Una semplice fede di oro giallo,come quelle dei loro genitori, corse  delicatamente lungo l’anulare di Astoria.
 
 
-Draco…..ricevi questo anello,simbolo del mio amore e della mia fedeltà-
 
 
Con la mano che tremava e il cuore a mille anche Astoria infilò la fede al dito di Draco.
 
Il funzionario allargò le braccia.
 
 
-Con il potere a me conferito io vi dichiaro marito e moglie-
 
 
Si girò verso Draco.
 
 
-Ora può baciare la sposa-
 
 
Malfoy prese il viso di Astoria tra le mani e la baciò con una tale passione che dopo qualche  secondo Daphne guardò Blaise perplessa.
 
 
-Ehi…..ehi basta!!-
 
 
Blaise bisbigliò verso di loro notando l’espressione imbarazzata dei presenti.
 
 
Astoria e Draco si staccarono e un enorme applauso scoppiò tutto per loro.
 
 
 
 
 
                                                    …
 
 
 
 
-E’ l’ora dei discorsi!!...Chi comincia??-
 
 
Blaise sconvolto dalle ore di ballo e decisamente alticcio si alzò dalla sedia con un calice in mano.
 
 
-Bhè…comincio io…..ragazzi…io vi voglio tanto tanto bene….-
 
 
Daphne iniziava già a preoccuparsi.
 
 
-E sono contento perché finalmente non mi ritroverò più a beccarvi il mattino dopo in camera mia….ahahhah!!....Vi ricordate..??-
 
 
-Oooohhhh!!Oh mio dio!!!Io ti uccido Blaise!Sta volta sei morto!!-
 
 
Astoria brandiva minacciosa la paletta della torta.
 
 
Gli invitati scoppiarono tutti a ridere,tutti, tranne ovviamente suo padre che li guardò malissimo consolato come sempre dalla moglie.
 
 
-Balliamo…?-
 
 
Draco la prese per mano facendole sbollire tutta la rabbia.
 
 
-Sei stanca…?-
 
 
Ondeggiando con il vestito Astoria fece una piroetta.
 
 
-Sono a pezzi…-
 
 
Draco sorrise.
 
 
-Anch’io…..che ne dici se molliamo tutti e facciamo una passeggiata..?-
 
 
Astoria lo abbracciò stretto e Draco le fece fare un caschè.
 
 
-Mi hai letto nel pensiero-
 
 
 
Sgattaiolarono via mentre tutti erano distratti e  presi a ballare e si incamminarono  fin che non sentirono la musica in lontananza.
 
 
-Senti che tranquillità!-
 
 
Astoria sistemò alla meglio il vestito e si sdraiò sull’erba sotto il cielo stellato.
 
 
Draco si stese a fianco a lei portando le braccia dietro la testa.
 
 
Rimasero per qualche istante in silenzio a fissare le stelle cullati dalla brezza della sera.
 
 
-Una tua anziana prozia prima mi ha toccato la pancia e mi ha detto che avremo un figlio maschio-
 
 
Draco si portò una mano alla fronte.
 
 
-Ahahahhah!!So di chi stai parlando…è sempre la solita!-
 
 
Astria sorrise scuotendo la testa.
 
 
-Che ne sai magari ha ragione…-
 
 
Draco si voltò a guardarla.
 
 
-In che senso…?-
 
 
Astoria ridacchiò.
 
 
-Non sono incinta stai tranquillo!-
 
 
Draco scosse la testa.
 
 
-Non mi spaventavo anche se lo eri sai?-
 
 
Astoria le si accoccolò più vicina.
 
 
-Hai appena detto una cosa bellissima…..-
 
 
Draco le baciò la fronte.
 
 
-Bhè sei mia moglie adesso…-
 
 
Astoria sentì un brivido.
 
Doveva ancora abituarsi alla parola “moglie”.
 
 
 
-Sai…..ho persino pensato al nome…..se fosse maschio…-
 
 
Draco si voltò a guardarla sorridendo.
 
 
-Che cosa…??-
 
 
Astoria ridacchiò.
 
 
-Eh dai…!!Noi donne facciamo queste cose cosa vuoi??-
 
 
-Dai sentiamo…!-
 
 
Astoria si morse le labbra.
 
 
-Ricordi  quando parlavi delle costellazioni…?Del mio e del tuo nome..?-
 
 
-Si-
 
 
-Ricordi che eravamo sotto ad una costellazione in particolare quella sera…?-
 
 
-Scorpius…-
 
 
 
-Eccola la….-
 
 
Astoria disegnò una linea immaginaria unendo le stelle sopra di loro.
 
 
Draco spalancò gli occhi.
 
 
-Oddio Ria non dirmi che lo vuoi chiamare Scorpius!!e’ un nome orribile!!-
 
 
Astoria si tirò sù su un gomito.
 
 
-E allora?...A me piace!-
 
 
Si sdraiò di nuovo guardando con gli occhi che brillavano la costellazione.
 
 
-Ed è perfetto……tutto nostro…-
 
 
Draco si voltò a baciarla.
 
 
-E poi non l’hai detto anche  tu quella volta…?-
 
 
-Che cosa…?-
 
 
Astoria voltò il viso verso di lui guardandolo teneramente.
 
 
 -Che siamo scritti nelle stelle...-
 
 
Malfoy strofinò il naso contro il suo.
 
 
-La mia piccola pazza romantica Astoria….-
 
 
 
Si sdraiarono di nuovo stringendosi forte,guardando incantati le stelle di Scorpius luccicare sopra le loro teste.
 
 
 
 Ignari di quanto un giorno tutte quelle  parole dette quasi per scherzo sarebbero divenute realtà.
 
 
 
Ignari che quel nome, un giorno, sarebbe davvero appartenuto a qualcuno che avrebbero amato più della loro stessa vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 






Ragazze……..ff finita e sono i lacrime…non so come farò senza Ria e Draco…davvero…mi sento male!! :’( 
 
Comunque….volevo ringraziare tutti quelli che mi hanno seguita fin dall’inizio e che con le loro recensioni mi hanno spinta a continuare,senza non ce l’avrei fatta lo dico sempre.
Ringrazio  Queen_Gi  Morgana_D   Nirvanavita  mikilily  Kia_screamo91   e   _aspasia_  perché grazie alle loro bellissime recensioni mi hanno fatta sorridere e piangere e emozionare ad ogni capitolo facendomi sentire molto JKR………hihihiihiihiii!!!….;D
Vi voglio bene!!!!!!!!!!!!!!!!!Un bacio a tutteeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!! <3

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