Megalomania

di capslokid
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In fondo sono felice ***
Capitolo 2: *** Scatola dell'Ego Rosa ***
Capitolo 3: *** Blackout ***



Capitolo 1
*** In fondo sono felice ***


Megalomania
 

Sono di nuovo solo. Solo in una clinica psichiatrica. Solo ma felice. Ho ottenuto tutto quello che volevo: la ricchezza, la fama e l’onnipotenza. Tutti sanno chi sono. Tutti mi amano e tutti mi vogliono. Vi starete chiedendo se mi hanno rinchiuso perché sono pazzo. Io non sono pazzo. La gente che mi ha spedito qui dentro lo è. Mio fratello, mia mamma e il mio migliore amico. Io non sono pazzo. Io sono Jared. Un uomo di 42 anni, felice e non pazzo. Un musicista andato in rovina, secondo alcune per le droghe, secondo altri per la malattia.. e secondo me? Nessuno ha mai chiesto il mio parere. Si sono limitati a sbattermi qui dentro.
Vengono a trovarmi tre volte a settimana, mi portano libri, profumi, magliette e quando non si fanno beccare dalla vigilanza pure qualche dolce fatto in casa. Io non sono pazzo. Io sono innamorato. Di un angelo. Non è una metafora, intendo proprio un angelo, con le ali e la pelle liscia e morbida. Si chiama Colin. Viene a farmi visita ogni giorno, anche se mi basterebbe gridare il suo nome un paio di volte e lui si presenterebbe davanti a me in meno di due secondi.  

 

Paradise comes at a price, that I am not prepared to pay

 
Ogni giorno viene da me, mi abbraccia forte e mi da un bacio in fronte. Solo in fronte. Dice che sono un uomo puro, non mi può baciare in bocca. Dice che il nostro amore deve rimanere così puro com’è. Dice anche che sono bello e certe volte anche divertente. Lui invece è un tipo molto “antiquato”.
Dice di essere uno degli angeli più vecchi e saggi. Tra poco dovrebbe arrivare. Vado a lavarmi e a farmi bello. Io non sono pazzo.

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Capitolo 2
*** Scatola dell'Ego Rosa ***


26 Dicembre 2011
Los Angeles.

Casa Leto è in festa. È il mio compleanno, compio 40 anni ma naturalmente non li dimostro. I 30 Seconds to Mars molto presto si prenderanno una lunga e meritata pausa da tutto e tutti. Ritorneremo ad essere Jared, Shannon e Tomo. Tre uomini e non tre musicisti ricchi e voluti da tutti. Ma ora ritorniamo a me. Io e mio fratello siamo voluti tornare per Natale dalla mamma, così abbiamo deciso di approfittare e di restare altre tre giorni. Naturalmente lei è stata contentissima e d’accordo anche se, forse la preoccupava il fatto che c’ero pure io. Mi sono sempre sentito un peso per lei. Ma ora che ci siamo io e Jared, può stare tranquilla che non la disturberò più. Fatto sta che sono chiuso in camera da 13 ore e 45 minuti e nessuno è ancora venuto a cercarmi o solo ad assicurarsi che fossi ancora vivo.
Mio fratello ha questa paranoia, crede che io non riesca a stare più di dieci minuti da solo senza tentare il suicidio, e invece?
Sono qui da più di dieci ore e sono ancora vivo e vegeto. Sto leggendo un libro. Parla della mania.

 "La mania è caratterizzata da una immotivata e traboccante allegria ed euforia primaria, da una modificazione del corso
psichico nel senso della fuga delle idee e dell'aumento delle capacità associative..’’

 

Ho rubato questo libro dalla stanza di mio fratello. C’erano dentro dei fogli con scarabocchiati sopra il mio numero e probabilmente il numero di qualche spogliarellista. Stava organizzando tutto per il mio compleanno, me lo sento. Anche se non capisco perché tenesse i foglietti dentro questo libro.

Oggi sono particolarmente felice. Ho 40 anni e sono felice. Pochi uomini arrivano ai quaranta felici eh? Ma io non sono un uomo qualunque.. oh no.
Io sono Jared Leto, il solo e l’unico. L’inimitabile. Il bellissimo. Il simpatico. L’attore. Il cantante. Il regista. Sapete una cosa? Io oggi potrei anche morire.
Sono curioso di sapere cosa ci sia dopo la morte, anche se ci fosse il nulla. Vorrei vivere nel nulla. Voglio sapere se davvero esiste Dio.. oh sì.. perché io sono sicuro che andrò in Paradiso. Sono sempre stato un bravo bambino e ragazzo. Ho sempre pregato la sera prima di andare a letto. Però, Dio perdona tutto vero?
Avrei qualche cosa da dirgli, sapete com’è la vita da Star. Una donna ogni sera non basta. Ho avuto un’idea grandiosa! Morirò con un mazzo di carte tra le mani.
Voglio fare una partita a carte con gli Angeli. Naturalmente vincerò. Io non sbaglio mai. Oh, la porta!

Era mio fratello, dice che devo scendere di sotto, c’è una sorpresa che mi aspetta! Sarà sicuramente la spogliarellista. Si si.
Ho bisogno di un bel paio di tette da palpare. Sono mesi che il Cobra è in letargo qua sotto. Deve darsi una svegliata e darci dentro.
Sono eccitato al solo pensiero. Che cosa indosserà la spogliarellista? E se non indosserà niente? Dio mio. Ho proprio bisogno di scopare.
 

"Perché mamma sta piangendo? Shannon dimmelo! Gli hai fatto del male? Ti faccio a pezzi”
“Jared calmati. Non ho fatto nulla! Sta piangendo perché.. perché..”
“Perché l’hai picchiata! Figlio di puttana!”
“Ti ho detto che non l’ho toccata! Jared non mi costringere ad usare le maniere forti. Vieni fuori con me, per favore.”
I due fratelli uscirono dalla casa, lasciando la madre in salotto tra le lacrime.
“Allora? Dov’è la spogliarellista?” esclamò Jared iniziando a saltellare intorno al fratello.
“ Jay.. scusami.”
“Scusarti? Per cosa? Se non sei riuscito a trovare una spogliarellista non importa.. mi va bene pure una festa a sorpresa dietro, in piscina!”
Due uomini vestiti completamente di bianco si avvicinarono a Jared. Con molto gentilezza lo presero per le braccia e lo portarono dentro una macchina.
“Ah ho capito! Voi siete degli adetti! Questa è una commedia, tipo Candid Camera! Che scemo mio fratello..”
Jared sorrise innocente, tirò giù il finestrino e salutò il fratello con la mano urlandogli mille volte Grazie.
Mentre Shannon stava lì in piedi a piangere e a bisbigliare delle infinte inutili scuse.

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Capitolo 3
*** Blackout ***


31 Maggio 2013
 
 

Change everything you are
And everything you were
Your number has been called

 
Sono solo le sette di mattina e io sono già sveglio da due ore. Alle sette in punto, tutte le mattine, passa Carl, il mio infermiere preferito, a salutarmi e darmi una piccola pasticca bianca e un bicchiere di acqua. E’ un ragazzo giovane, alto, magro e stempiato. Si comporta così bene con me, è sempre carino e affettuoso.
Al contrario di Rita, quella vecchiaccia è così fastidiosa e petulante. È infermiera da quando io non ero nemmeno nato, e mi fa paura.
Colin dove sei? Ho bisogno di te proprio ora.
Mi scoppia la testa, mi rimbomba tutto qua dentro, sto male.
Ti voglio qui vicino.
Mi sta disturbando, mi sta straziando 
e si sta insinuando intorno a me.
Perché ti voglio ora, dammi il tuo cuore e la tua anima.
Mi sta tenendo, mi sta mutando, e mi sta obbligando a lottare. È l’ultima possibilità di perdere il controllo.
Non voglio lottare Colin, per favore, tienimi stretto.
Sentirò il mio cuore implodere.
Mi sto sfogando.
Scappando, sentendo la mia fede consumarsi.
Ti prego vieni.
 

Jared era troppo impegnato a pregare il suo angelo, troppo lontano dal suo cuore che non si accorse nemmeno della presenza angelica proprio dietro di lui. 
Finchè essa non lo chiamò.


“Jared! Tesoro, sono qui.” Colin avvolse il suo tesoro con le sue sporgenze piumate e riuscì finalmente a far calmare il suo animo, tormentato.
“C..Colin..” bisbigliò quasi soffocato Jared  “Dove sei stato? Mi manchi, non so cosa fare senza te. Ti prego, prego te e il tuo Dio di aiutarmi.”
Jared era sempre stato un fedele credente.
Paradiso, Inferno e Purgatorio. Ogni domenica andava in chiesa, e da due anni a questa parte aveva deciso bene di costruire una piccola “cappella” in un minuscolo angolo della stanza, dove pregare e sentirsi sicuro per almeno qualche minuto.
Ora avevo il suo Paradiso personale, e stava bene così.

It's a new dawn
It's a new day
It's a new life

For me..  And I'm feeling good

“Non dire così, Jay, io sono qui e sempre ci sarò. Cosa ti turba? Come ti senti?” Colin stava facendo del suo meglio.
“Avevo solo voglia di vederti. Non ti preoccupare, forse è la pasticca che ha fatto effetto. Ora mi sento meglio” Sorrise dolcemente il moro.
Riuscirono a trasformare quella stanza angusta in un posto più accogliente e, anche solo con le loro presenze,  riuscivano ad illuminarla.
L’angelo si cambiò, si levò quell’improponibile trench e si mise una maglietta più comoda.
Restarono per ore stesi sul letto, ognuno nelle bracce dell’altro, a parlare e coccolarsi. A sfiorarsi, a toccarsi, a capirsi.

“Ma tu quindi, sei fratello di Lucifero?” la genuità con cui Jared gli fece questa domanda, fece sorridere Colin, il quale decise di baciargli la fronte, svolazzare via
e lasciare l’americano intontito sopra il letto.
“Cazzo Colin, ti odio quando fai così!” urlò, guardando in alto Jared.

Colin era uno un po’ antiquato, ricordate? E Jared non riusciva proprio a spiegarsi molte cose.
Come faceva a capire così bene i sentimenti umani? Come faceva ad essere così sicuro di se? Dopotutto, la fede di Colin, si basava sul “sentito dire” in quanto non aveva
mai incontrato Dio di persona. Jared riuscì a capire solo una cosa: Lui aveva una grazia, al posto dell’anima.
La grazia è un dono, un segno d’amore che Dio decise di dare a tutti gli angeli, in cambio di fede.
Riuscì pure a capire che quello che vedeva tutti i giorni non era il suo vero corpo, ma bensì un tramite. La persona in carne ed ossa della quale Colin si era impossessata.
Era una persona fedele.
Si chiamava Thomas Craig. Davvero un bravo ragazzo.
Colin raccontava aneddoti “divertenti” a Jared, il quale si sforzava di capire il momento giusto in cui ridere ma soprattutto perché ridere. Gli angeli avevano un’umorismo diverso.

Dopo tanti anni, Jared poteva finalmente dire di essere felice e di essere consapevole delle proprie azioni. Forse stava guardendo e presto lo avrebbe rimandato a casa, dalla sua famiglia.
O forse stava solo sognando.

Believe me when I say goodbye forever
Is for good…
Was it a dream?

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