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Non avevo mai visto i loro così cupi, nemmeno dopo molti giorni lontani
dalla caccia
The Dark of the Moon
Capitolo
1
Candles
Light
Quel
giorno capii che qualcosa non andava quando, arrivata a scuola Edward non era ad aspettarmi.
Al
suo posto,però, c’era Alice con una strana espressione
in viso
-Alice?-
Non feci in tempo a domandare spiegazioni che lei si mosse verso di me
poggiando, delicatamente la mano sul mio braccio
-Bella,
devi venire con me, Si tratta di Edward…-
La
guardai stupita mentre un improvviso nodo si formava nel mio stomaco
***
Arrivata
a casa dei Cullen il mio stato d’animo peggiorò…
Non
avevo mai visto i loro occhi così cupi, nemmeno dopo molti giorni lontani dalla
caccia, ma ciò che mi spaventava era la profonda preoccupazione che leggevo in quei occhi perché non avevano mostrato un atteggiamento simile neanche
quando avevo rischiato la mia vita andando incontro a James,
quasi un anno fa…
Salii
quasi in trance le scale che portavano al piano
superiore dove si trovava la stanza di Edward. Arrivata
davanti ala porta sentii qualcuno al mio fianco
sfiorarmi prima la spalla per poi stringermi la mano. Non mi voltai verso il
vampiro al mio fianco sapevo già che era Alice-
Fissai
attonita il legno della porta chiusa davanti ai miei occhi ,respirai
a fondo tentando di scacciare l’angoscia che mi pervadeva…ero sicura che
neanche l’influsso di Jasper sarebbe stato capace di
modificare i sentimenti che provavo.
Con
un movimento deciso afferrai la maniglia e spinsi avanti la porta.
La
stanza era in penombra, illuminata solo da alcune candele accese che gettavano
una tremolante luce sulla stanza ma abbastanza per
permettere alla mia vista umana di vedere all’interno.
I miei occhi si abituarono quasi subito
alla semioscurità , permettendomi didistinguere la figura di Edward
distesa e immobile sul letto che era stranamente comparso in sostituzione del
divano
Titubante
e con il cuore in gola mi avvicinai al letto
I
suoi occhi erano chiusi, i lineamenti del suo bel viso distesi e le labbra
erano leggermente dischiuse.
Se non avessi saputo che i vampiri non dormivano, avrei detto
che Edward stava solo dormendo…
-
Edward?- Provai a chiamarlo
Solo
dopo,pochi interminabili attimi lui aprì lentamente le
palpebre- Bella?- Chiamò il mio nome in un sussurro si voltò piano verso di me facendo
il suo solito sorriso sghembo.
-Che
ti sta succedendo?- Chiesi in preda al panico
Lo vidi muovere le labbra ma nessun suono
uscirne , mi avvicinai al suo viso e lui cercò di
sfiorarmi la guancia con la sua mano gelida ma si bloccò a metà del movimento e
il suo braccio ricadde sulle coperte e i suoi occhi si chiusero improvvisamente
Sentii
le lacrime calde scendermi sul volto e, disperata, tentai d’abbracciarlo ma la
presa ferrea di Alice mi trattenne
-
Calmati Bella!- Cercò di tranquillizzarmi, inutilmente.
-
Cosa gli è successo?- Domandai, nuovamente, tra i
singhiozzi
-
Non lo sappiamo- Rispose pacata Alice – Carlisle sta cercando di riuscire a capire di cosa si
tratta…-
-
Cosa gli succederà?- Chiesi sapendo che non avrei
ottenuto risposta
-
Mi dispiace- Rispose portandomi via dalla stanza
Mi
lasciai portare via senza controbattere, mi sentivo stordita ,
tutte le mie sicurezze svanite dal momento in cui gli occhi di Edward si erano chiusi
***
Chiesi
a Alice di riportarmi, subito a casa.
Non
appena tornai a casa mi precipitai in camera mia e mi gettai sul letto
affondando la testa sul cuscino.
Poi,
casualmente, girai la testa verso destra e vidi, poggiata sul comodino, la
conchiglia che Jacob mi aveva regalato quella volte
che ero andata con Mike e gli altria La Push
“Jacob”, improvvisamente mi ricordai che era stato lui a
raccontarmi la leggenda dei “freddi”
“E se lui sapesse qualcosa? Se fosse in
grado d’aiutarmi a capire cosa sta succedendo a Edward?”
Quel
pensiero bastò per farmi scattare in piedi, precipitarmi al piano di sotto,
afferrare le chiavi del pick-up e dirigermi verso la riserva indiana.
Il
viaggio sembrò durare un eternità, poi, finalmente
arrivai a casa di Jacob, scesi e bussai
freneticamente alla porta. Qualche istante dopo Jacob
aprì la porta
-
Bella!- Esclamò sorpreso – Che cosa ti è successo?- Domandò notando i miei
occhi rossi
Alla
sua domanda, ripensando a Edward in quella stanza,
non riuscii a trattenere un singhiozzo e alla fine scoppiai nuovamente in
lacrime, mentre lui cercava di consolarmi in qualche modo e mi faceva
accomodare all’interno
Cercando
di suonare tranquilla e di calmarmi (giusto il tantoda permettermi di raccontare quello che era
successo senza singhiozzare ad ogni parola), raccontai a Jacob
la situazioneed immediatamente mi sorprese il fatto che lui non fece nemmeno una piega! Era
come se se lo fosse aspettato.
Lo
guardai interrogativamente eJacob abbassò il
suo sguardo a terra – Credo sia colpa di mio padre –
Disse infine lasciandomi di stucco e senza parole
-
Che intendi dire?- Gli domandai con una voce così calma e pacata
da sorprendere anche me
Lui
si limitò a guardarmi un attimo negli occhi ed ad abbassare, di nuovo, lo
sguardo a terra – Ieri sera, non volendo, o sorpreso mio padre a compiere un
rito…- Fece una pausa mentre il mio cuore batteva impassibilmente veloce, in attesa che continuasse
-
Solo dopo mi sono ricordato che quel rito, in realtà, è una maledizione per i
freddi- Terminò tornando a fissarmi negli occhi
-
D-di cosa si tratta?...Come
faccio ad aiutarlo?-Cercai di suonare normale quando in realtà fui presa dal
panico
-
Non so bene di cosa si tratti, ricordo solo una specie
d’avvertimento ma..- Spiegò Jacob, d’un tratto
riluttante a proseguire
-
Dimmelo Jacob! Ti prego!- Lo
implorai tra le lacrime
Lally e Ithil sperano che
questo primo ( e strano) capitolo vi sia piaciuto (commentate per favore se no,
noi due poverette ci deprimiamo eh ^_-). NonostanteEdward sia il nostro personaggio preferito, non
lostiamo trattando molto bene. ^^”(
dobbiamo dire che la scena sul letto ha fatto prendere male anche a noi ç_ç)
Ok tagliamo
corto
Al prossimo
capitolo!
Kiss
Lally & Ithil ( se volete
contattarci ecco la
nostra email: lallyandithil@hotmail.it)
Le
parole di Jacob riecheggiavano nella mia mente…
Non poteva essere vero!. Edward
non poteva essere stato maledetto. Non, semplicemente, non era possibileche quella maledizione l’avrebbe fatto
dormire per sempre… che non avrebbe più riaperto i suoi bellissimi occhi color
caramello,che non avrei più sentito la sua voce
pronunciare il mio nome….Che non avrei più avuto il
mio angelo accanto a me!
Tutto
quello era peggio di qualsiasi incubo. Era tutto troppo orribile per sembrare vero!
-
Dimmi, c’è un modo p-per spezzare questa
maledizione?- Chiesi a Jacob mentre cercavo di
riprendere il controllo di me stessa, di non cedere alla disperazione e al pianto
-
Mi dispiace, non lo so!- Ripose con un tono di voce
quasi supplichevole
-
Dov’è tuo padre?!- Dissi scattando, improvvisamente in piedi
-
No Bella,aspetta!-Esclamò Jacob
allarmato dalla mia reazione (che sorprese anche me)
–
Ascolta, lascia che lo chieda ioa mio
padre, va bene?- Domandò fissandomi negli occhi – Va a
casa, troveremo una soluzione – M’incoraggiò
***
Chissà
come mi lasciai convincere da Jacob a non cercare Billyma infondo di lui mi fidavo
così risalii sul mio pck-up…ma non andai a casa mia.
No, andai a casa di Edward
Arrivata davanti alla villa dei Cullen, salii in fretta gli scalini dell’ingresso, feci per
bussare ma la porta si spalancò davanti a me e vidi comparire la figura di Esme e, vedendola, non riuscii
più a trattenere le lacrime.
-Entra
cara…- Mi cinse le spalle e in silenzio mi condusse in
salotto dove tutta la famiglia era riunita. Non tutta per la verità, mancava la
persona per me più importante.
In
quel momento era come se ,intorno a me, il tempo si
fosse fermato, i vampiri sedevano immobili, senza nemmeno respirare, con lo
sguardo perso nel vuoto. Solo i miei singhiozzi risuonavano nella stanza
interrompendo quell’assoluto e schiacciante silenzio
Improvvisamente
Alice emise un sospiro e tutti si voltarono verso di lei
-Sei
riuscita a vedere qualcosa?- Chiese speranzoso Jasper
-
Sempre la stessa cosa: una foresta oscura, un cielo senza luna….e poi vedo in
lontananza due figure ma non riesco a vederle, sono sfocate…tento d’avvicinarmi
ma non ci riesco.E’ come se “qualcosa”
mi stesse “bloccando”, impedendomi di vedere il futuro-
Gli
altri la guardarono interrogativamente
-
Non mi è mai successa una cosa del genere- Ammise
Alice preoccupata.
-
Forse è colpa della maledizione- Le parole mi uscirono di bocca senza
pensarcie tutti si girarono velocemente
nella mia direzione
-
Cosa vuoi dire Bella?- Chiese cautamente Esme
Gli
sguardi cupi e speranzosi di tutti loro mi convinsero a raccontare quello che Jacob mi aveva detto.
Quando ebbi terminato un nuovo silenzio avvolse tutti loro facendo sembrare il mio—e
unico—terribilmente rumoroso, poi fu Carlisle a
romperlo
-Almeno
ora sappiamoda dove cominciare…Grazie
Bella-
-
Si, ora…sappiamo di chi è la colpa!- Scattò Rosalie e fece per alzarsi ma la
mano di Emmett , che si
poggiò sul suo braccio, la interruppe
-
P..Posso vedere Edward?- Chiesi presa dall’improvvisa
smania di vederlo anche per un solo, minuscolo, secondo. Per tutta risposta
Alice si alzò tanto velocemente che riuscii appena a vederla
-
Vieni,ti riaccompagno a casa- E prima di aspettare una
mia risposta mi trascinò, per l’ennesima volta, via di lì
-
Perché?---Perché non lo posso vedere?- Urlai in preda
ad un misto di panico, rabbia e disperazione e mentre Alice mi portava via i
loro occhi puntarono nuovamente su di me permettendomi di vedere l’infinita
tristezza che vi era nascosta
-
E’ meglio così- Rispose inaspettatamente Carlisle
***
Nonostante con Aliceavessi un buon rapporto, in macchina non parlai, anzi smisi di
singhiozzare e non staccai il mio sguardo dal finestrino anche se ,in realtà,
non stavo affatto prestando attenzione a quello che c’era fuori
Dopo
che Alice miebbe lasciata
davanti casa, con lentezza indescrivibile entrai e mi lasciai cadere sul
divano.
Mi
sentivo frastornata, stordita, con la mentre vuota
eccetto un unico e costante pensiero…
“Come
posso aiutare Edward?”
Ero
ancora lì a fissare una televisione che non sentivo e non vedevo quandosentii il rumore di una macchina parcheggiare
davanti casa e corsi a vedere.
Charlie era tornato prima del previsto, non solo ma
seduto nel sedile del passeggero c’era Jacobche riconobbi nonostante non riuscii a vedere
il suo viso perché ,stranamente, teneva la testa china
Mi
precipitai fuori di casa nello stesso momento in cui Chiarlie
usciva dalla macchina, il viso stanco e gli occhi lucidi, come se avesse pianto
anche lui
-
C—Cosa è successo?- Domandai curiosa mentre sentivo le
farfalle agitarsi nel mio stomaco
Charlie prima mi fissò in faccia (dopo aver pianto il
mio aspetto non era certo un gran che bello spettacolo), abbassò lo sguardo in
terra e fece per aprir bocca ma Jacob uscì dalla
macchina e mi guardò: gli occhi rossi e gonfi e le lacrime rigavano le sue guance
-
Hanno ucciso mio padre- Disse bruscamente,fissandomi
-
Cosa?- Non riuscivo a credere a quello che mi aveva appena detto…semplicemente
non ci riuscivo
-
UNA DEI FREDDI HA UCCISO MIO PADRE- Ripeté con rabbia e disprezzo mentre io non
riuscivo più a muovermi , schiacciata dal peso del suo
sguardo.
Uno
sguardo ferito, di rabbia, di dolore…e che prometteva vendetta.
Ok ci siamo fatte attendere parecchio ma alla fine ecco a voi
il capitolo due (anche se un pocortino). Noi speriamo che vi sia piaciuto e vi diamo
appuntamento alla prossima puntata XD
Ithil: beh si in questo capitolo abbiamo
fatto KillBill-ops…KillBilly
XD.
Grazie
1000 a: vampirejunkie, catgirl,
jimmina e faith15 per i commenti perché ci avete reso davvero felici ^^
Kiss
Ithil & Lally
Vampirejunkie: grazie per i complimenti ^^ ehehe si speriamo che ci saranno sempre fic
su questo bel libro ** (fic alla conquista del mondo yeahhh XD)
Catgirl: eeeh non ci
ricordare cosa stiamo facendo al povero Ed…per fortuna che è il nostro
personaggio preferito…se no chissà cosa gli combinavamo ^^
Jimmina: ehi ciao cara vecchia conoscenza ^^ sisi io e la mia friend
cercheremo di scrivere in fretta **
Faith: come vedi abbiamo continuato e ci siamo vendicate del
vecchietto eheheheheh *risata sadica*
Lunghi
e interminabili istanti passarono, mentre fissai sbigottita Jacob
e Charlie.
Chiusi gli occhi, cercando conforto in quel
buio momentaneo, illudendomi che quando li avrei riaperti fosse
andato tutto meglio, nonostante ben sapessi che non era possibile.
Riapri
gli occhi e Jacob mi fissò ancora con quello sguardo
pieno di odio ,che non si adattava al suo viso
gentile, , Charlie, nel frattempo, si era avvicinato a
me-Bella?- Sussurrò piano
Deglutii
a fatica, il mio corpo si rifiutava di fare un solo movimento e la mia mente
faticava ad accettare l’idea che uno di loro avesse ucciso Billy.
“Non è possibile”
Tutto questo deve essere un sogno…prima Edward—e il solo pensiero bastò a farmi stare peggio—e ora questo
Feci
un profondo respiro-Entriamo- Riuscii a dire controllando la mia voce
Charlie mi face passare un braccio intorno alle spalle
– So che è difficile da accettare- Mi consolò lui
anche se non riuscì a mascherare ,completamente, la voce rotta dal dolore.Jacob si limitò a
seguirci in silenzio.
Appena
chiusa la porta d’ingresso, cercai di scuotermi dallo stato in cui ero caduta. Dovevo farlo soprattutto per Charlie, Billy era stato per lui un amico, uno dei migliori…e
anche per Jacob…
Si perché nella mia mente aveva cominciato ad insinuarsi la
certezza che se io non avessi detto chi era stato a lanciare la maledizione,
ora, probabilmente—anzi sicuramente— Billy non
sarebbe morto e né Jacob né Charlie
avrebbero sofferto
-Come
?- Domandai a Jacob fissandolo negli occhi
-
Bella, non ti dispiace se resta qui con te . Devo
tornare alla centrale…per— Non finì la frase
-
Certo- Risposi calma e cercando di usare il mio normale tono di voce
Dopo
che Charlie se ne fu andato—non prima di averci
lanciato un ultimo sguardo pieno di tristezza e qualcosa che non riuscii a identificare— io e Jacob
rimanemmo da soli.
Per
qualche minuto restammo in silenzio, interrotto solo dal ticchettare
dell’orologio a muro.
Fui
io la prima a rompere quella situazione di stallo sedendomi sul divano mentre Jacob si accomodò sull’unica poltrona, non smettendo ,però, di fissarmi
-
Mi spiace…- Dissi e Jacob nascose il viso tra le mani
-Perché?-Domandò
con un filo di voce – Perché gli e l’hai detto?..—
Chiese all’improvvisò puntandomi con quel suo sguardo arrabbiato, con tanta
ferocia che stentai a riconoscere il ragazzo che conoscevo, e con tanto odio da
farmi sobbalzare
-Io—non
credevo—…Non lo so, ..Non sai quanto mi spiace—
Balbettai dispiaciuta
In
fondo le sue parole non avevano fatto altro che provare quello che già
sapevo…che era colpa mia
-
Per te è facile parlare!-Scattò- Tuo padre…è ancora
vivo! Il mio NO! NO perché LO HANNO UCCISO- Urlò
saltando in piedi
Quelle
parole mi colpirono direttamente al cuore, facendo si
che alcune lacrime sfuggissero dai miei occhi, ma quello non era il momento di
mettersi a piangere, no dovevo scoprire cosa era successo! – Com-e …chi è
stato…come?- Mormorai con la voce spezzata
Jacob mi diede le spalle- Non so chi…ma
sono stati loro-
-Come
fai ha esserne sicuro?-Non riuscii a nascondere un
pizzico di rabbia , lui se ne accorse e si voltò verso di me sorridendo
amaramente
-
Perché l’ho visto con i miei occhi…- Rispose
lasciandomi sbalordita. Fece una pausa e proseguì- Ero andato alla spiaggia,
stavo tornando a casa quando…- La sua voce s’incrinò – Ho visto mio padre
venir…- Faceva sempre più fatica a parlare mente qualche singhiozzò sfuggi
dalle sue labbra
-
Venir?- Suggerii delicatamente
-
V—Steso a terra, la finestra rotta…non feci in tempo a
correre in suo aiuto che una figura esile e con i capelli biondisi materializzò sopra di lui….in pochi secondi non c’era più…aveva spezzato il collo di
mio padre- Terminò appoggiandosi con una mano al muro.
Non
so per quanto avevo trattenuto il respiro…
Improvvisamente
il comportamento di Jacobebbe un
repentino cambio, si voltò verso di me
-
Ora non saprai mai come si spezza la maledizione, e sai una cosa…sono felice? uno di loro per mio
padre… - Disse sprezzante, scrutandomi in volto per vedere la mia reazione
-
NO!...Edward non c’entra
niente- Alzai la voce in preda a una crisi isterica
-
Non m’importa…io non ti aiuterò…- Fece per uscire dalla stanza
-
Aspetta!- Lo richiamai disperata
-
No…i freddi hanno rotto l’accordo- Aprì la porta-
Addio Bella- E uscì sbattendosela alle spalle.
Rimasi
a fissare la porta, incurante delle lacrime che mi stavano bagnando il viso.
Un
unico ,egoistico, pensiero nella mia testa
“Non
posso perdere Edward” Il solo pensarciscatenò una fitta didolore, talmente intensa da farmi
boccheggiare.
-
No, NO..ci
deve essere ancora una minuscola speranza,….Edward—Sussurrai al vuoto che c’era nella stanza e al
vuoto che si era improvvisamente creato dentro di me.
Saaalvela qui presenteLally vi saluta
e ringrazia per le recensioni: Elychan, faith15, Miss
Trent e MewPam per le recensioni *saltella per la felicità*
Allora devo dirvi che se questo capitolo
vi ha fatto pena..è colpa mia perché l’ho scritto da sola (ehm io e la mia
amica Ithil ora ci vediamo raramente…e per non andare
per le lunghe ho “preso in mano la situazione)
Alla prossima (mi auguro)
Baci,
Lally
Elychan & Faith15: contenta che vi sia piaciuta.
Spero (speriamo) di riuscire ad aggiornare abbastanza velocemente
Miss Trent: waahsi io ho finito di leggere
New Moon (bello *ç*) e ieri ho finto di rileggere twilight ^^ , si povero Jacob lo
stiamo trattando male (ma non ce ne pentiamo U_U) ci
dispiace, però, di far male al povero Edward *sospir* (si anche a me fa venire l’istinto da infermierina *ç*)
MewPam:
woow la prima è la nostra?? Yeahh
ne siamo onoratissimissime .
Eh probabilmente nel prossimo capitolo saprai chi è stato (anche se in questo
capitolo…si capisce) ^^
No so per quanto tempo rimasi immobile a fissare il vuoto,
forse minuti o forse pochi secondi, so solo che tornai alla realtà quando
qualcuno bussò alla porta.
Ancora scossa e vacillante l’aprii trovandomi a fissare due occhi
dorati, un viso bianchissimo contornato da capelli neri corti
- Alice- Senza aggiungere altro le feci
segno di entrare eleiaccettòvarcando la soglia della porta , come sempre si
mosse con una grazia tale da far invidia ad una danzatrice.
- Mi dispiace così tanto Bella- Dissenon appena ebbi
richiuso la porta con calma. La sua voce era calmaeppure in fondo, in fondo contenevaun emozione che non
riuscivo a ben definire
- Non devi scusarti con me- Le parole
mi uscirono più dure di quanto intendessi
Lei mi guardò afflitta- E’ colpa mia…se
solo fossi riuscita a vedere che Rose—Lasciò la frase
in sospeso
- Ormai non ci possiamo
fare niente- Mi lasciai accasciare contro il legno duro della porta.
Il senso di vuoto era stato lentamente
rimpiazzato da un innaturale calma e un ancor più innaturale senso di gelo che
aveva cominciato a invadere il mio cuore
La vampira mi fissò in
attesaesospirai
- Avete scoperto il modo per rompere la
maledizione?- Feci la domanda che più mi angosciava. Alice mi diede la risposta
che con tutta me stessa temevo. -No..-
Si avvicinò a mi posò la mano granitica e fredda sulla spalla- …ma Bella, giuro
che troveremo un modo- Mi rassicurò fissandomi intensamente negli occhi
-Lo dobbiamo
trovare- Sussurrai flebilmente ma sapevo che lei l’aveva
sentito e difatti annuì impercettibilmente
-E grazie a te abbiamo qualcosa da cui partire-
“E grazie a me ora Billy
è morto” Pensai ma non dissi niente
- C’è qualcosa che non va?-Domandò Alice, probabilmente il mio viso
aveva fatto trapelare qualcosa
- Niente- Mentii
altrimenti avrei dovuto dire che c’era tutto che non andava- Jacob ha detto che
Rosalie ha rotto l’accordo- M’affrettai a cambiare discorso ma neanche quella
questione era poco “semplice”- …Di cosa si tratta?-
Alice dapprima sembrò valutare la mia
domanda poi i suoi occhi si persero nel vuoto e parlò
- Si tratta di un accordo che molto
tempo fa Carlisle fece con gli anziani Queillette…noi non avremmo
ucciso nessun essere umano, non saremmo entrati nella loro riserva e
loro ci avrebbero permesso di vivere qui in pace-
- C-che vuoi dire? Che
dovete andarvene?- Chiesi mentre la calma soccombeva sotto al
panico in cui quella risposta mi aveva mandato
-Si…prima che lor— Bella
questo non di riguarda, non preoccuparti- Improvvisamente
cambiò argomento lasciandomi sbigottita per il repentino cambio
- M-ma non è giusto!...E’ stato Billy che ha
cominciato!- Balbettai
– Si…è vero. Sono stai loro a cominciare- Alice fece una pausa e sembrò valutare un pensiero che piacevole perché
la sua bocca si tese appena, in un sorriso –Per questo Carlisle
ha organizzato un nuovo incontro con gli anziani…beh con i nuovi anziani.
Questo ci darà più tempo- Terminò mentre i lineamenti del suo viso tornavano a
farsi seri
La sua sicurezza me fece
riacquistare coraggio- Perché non me l’avete fatto vedere?- Domandai di scatto
(il ricordo ancora vivo nella mia mente) Purtroppo non feci in tempo ad
ottenere risposta
- Devo andare- Esclamò- Ne riparliamo domani
mattina- Poi sparìnello stesso istante
in cui sentii la macchina di Charlievenir parcheggiata nel vialetto davanti casa.
Il resto della giornata passò stranamente in
fretta.
Io e Charlie non parlammo
molto, anzi a dirla tutta ci scambiammo solo qualche
sguardo.Del resto Charlieera addolorato perBilly e io… beh non
era come se non lo fossi ma il mio cervello stava mettendo tutto se stesso
nell’impresa di trovare soluzione o almeno di trovare il significato
all’avvertimento che Jacob mi aveva detto.
Preparai la
cena senza nemmeno il solito rumore TV accessoe appena finito, lavai velocemente i piatti
-Senti Bella, io vado giù alla riserva…tu?- Disse mesto, osservando attentamente la mia
espressione.
Abbassai,velocemente, gli
occhi a terra -Io— preferisco restare
qui…non me la sento…credo che andrò a dormire presto- Biasciaci qualche scusa
ma non era necessario Charlie aveva capito che non mi
andava di andare alla riserva e poi, quello che era successo nel
pomeriggio,non avevo voglia di vedere
Jacob
Dopo averlo salutato mi precipitai al piano
superiore, andai nel bagno comune e mi preparai per andare a letto. Una volta tornata in camera presi un foglio di carta dal
cassetto e presi una penna scarabocchiando sul foglio bianco l’unico indizio
che avevo per salvare Edward
Coloro
che non chiudono mai gli occhi
Saranno
costretti a dormire
Un
sonno senza sogni
Con
il tempo perderanno la forza
Un
sonno eterno li aspetta
Nella notte di luna nuova
Avrai
tempo per scegliere:
Il
sangue è la chiave
Una
vita per una morte
Questa
è la scelta
Al
tramonto della luna nera
Il
tempo sarà finito
Niente
più possibilità
Solo
un sonno lungo un eternità
“la luna nera”
La luna nuova…e Alice aveva visto qualcosa avvenire
in un bosco non illuminato dalla luna.
Quindi era sicuro che qualunque cosa sarebbe dovuta accadere, sarebbe avvenuta
nella notte di luna nuova.…e a quella notte mancavano esattamente tre giorni
“il sangue è la chiave”
E va bene, era la chiave…ma il sangue di chi?
“Questa è la scelta…Una vita per una morte”
A chi aspetta la scelta? E
cosa si tratta esattamente?
Fu con quelle domande che, senza nemmeno rendermene
conto, mi addormentai.
Mi trovavo al centro diuna radura immersa nel buio ma sapevo che non si trattava di quella che
conoscevo bene, quella in cui Edward mi aveva mostrato per la prima volta
l’effetto che il sole aveva sulla sua pelle .
No quella radura era a me estranea e le ombre degli
alberi che la contornavano sembravano dense e minacciose.
Poi il mio sguardo cadde su una
figura appoggiata al tronco di un albero di fronte a me, la sua pelle bianca
sembrava brillare in tutta quell’oscurità…
Il mio cuore ebbe un sussulto, come faceva ogni
volta che lo vedevo…
Edward
Improvvisamente, inaspettatamente il sogno cambiò , un improvvisa luce mi abbagliò e quando riaprii gli occhi
mi ritrovai nella radura in pieno giorno. Non c’erail sole, era coperto dalle nubi tipiche di ForksedEdward era sempre lì, all’ombra di quell’albero che sembrava ergesi più in alto degli altri,
gli occhi chiusi.
Li aprii lentamente e incrociò il mio sguardo. I
suoi occhinon erano
di quel bellissimo color caramello, erano neri. Un
nero talmente cupo da ricordarmi quelli di James nel
momento in cui stava per uccidermi.
Per un attimo mi bloccai sul posto mentre lui,
senza staccare un secondo il suo sguardo dal mio,si avvicinava a passo lento
.
Scossi la testa per scacciare il
pensiero di James e dei suoi occhi via dalla mia
“E’Edward e
non ha nessuna intenzione di farmi del male” Ricordai
a me stessa
Eppure.. quello era un Edward
diverso dal solito…il suo sguardo
aveva scatenato uno strano senso di paura , un senso di paura che veniva
direttamente dal profondo del mio essere …
-Edward?-Domandai incerta
Lui si bloccò di colpo a pochi passi da me
fissandomi, immobile come una statua, una statua tanto bella da togliere il
fiato .
Per un attimo mi persi ad osservare il vento
giocare con i suoi capelli rossicci
In quel momento un sorriso malizioso inclinò le sue
labbra mostrando i denti perfettamente dritti e bianchi. Ma
quello non era il sorrisosghembo che
amavo …quello era il sorriso del cacciatore…della parte dentro di lui che
bravata il mio sangue.
-Bella- La voce vellutata ma anche tagliente
Improvvisamente, in meno di un secondo, venni scaraventata a terra. Lui ,sopra
di me, m’impedìqualsiasi movimento con
la sua presa d’acciaio.
L’oscurità tornò ad avvolgermi più fitta di prima.
Non vedevo più niente solo immenso buio.
Non feci in tempo a dire una sola parola o ariprendermi dallo shockche sentii il suo
respiro gelido sul mio collo e poi…qualcosa di appuntito penetrare in esso
mentre una fitta lancinante mi pervadeva
Urlai risvegliandomi di soprassalto,rabbrividii e scossi la testa con
l’intenzione di dissipare le immagini di quel sogno…le immagini di quegli occhi
cupi ed affamati le immagini di quel Edward “diverso”.
Guardai fuori dalla
finestra dove la luce fioca aveva cominciato a farsi largo tra la corte di
nubi
“Era solo un sogno”Cantilenai a me stessa cercando
di calmare la miriade di sensazioni che il sogno aveva scatenato. Purtroppo,
nonostante i miei tentativi, non riuscii a tornare a dormire.
Perdonatemi se il capitolo 4 si è fatto attendere ma ci ho
lavorato appena possibile e poi consolatevi con il fatto che è più lungo del
precedente ^^. Spero vi sia piaciuto.
Grazie mille a: MewPam, Elychan, Avalon e Miss Trent per le
recensioni
Uhm forse con questo capitolo e con il sogno vi ho fatto
preoccupare un pochino…eeh vedrete cosa succederà
*ride* ah si il sogno e la paura di Bella avranno un
senso più in là!^^
Alla prossima
Lally
MewPam:Non preoccuparti se avevo intenzione di
mettere spoiler di New Moon avrei messo
l’avvertimento o altro…Tranquilla qui non ci saranno spoiler di New Moon e a dirla tutta anche io non amo molto Jacob ahah (ma questo credo si fosse notato) e nemmeno Billy (W KillBilly
)
Elychan:
eh si sempre tragico ma tutto ha uno scopo…ehm
comunque credoche anchequesto capitolo sia abbastanza tragico
Avalon:Aaah come farei a vivere senza qualche minaccia
di morte? No non ci riuscirei comunque per uccidermi
c’è la fila (a causa di come una volta ho concluso una storia…) quindi prego
prendi il biglietto! Scherzi a parte, tengo molto a questa fic
e mi piace scriverla altrimenti non l’avrei continuata senza Ithil (comunque piùo meno avevamo delineato la “scaletta”)
Prometto che la fic avrà una fine!Ora sei più
tranquilla? ^^
Miss Trent:ok come si dice “la
speranza è l’ultima a morire”?...forse lo salverò (o salveremo
se Ithil torna per il finale) o forse no…vedrai. Nel
frattempo sono curiosa di sapere se il capitolo ti è piaciuto hihi
-Bella?!
Tutto bene? - La porta si aprì quel tanto che bastava per permettere alla testa
di Charlie di sbirciare nella camera
-
Ho solo avuto un brutto sogno, non preoccuparti- Lo rassicurai cercando di
assumere un espressione tranquilla.
Charlie
annuì e dopo avermi salutato chiuse la porta ( a quanto pareva la mia
spiegazione gli era stata sufficiente ).
Non
potevo tornare a dormire ma nemmeno volevo scendere di sotto, così scesi dal
lettoe rovistai nel cassetto della
scrivania in cerca del mio lettore cd e del vecchio paio di cuffie. Appena le
ebbi trovate presi il cd che Phil
mi aveva regalato per il compleanno e lo inserii, dopodiché tornai sotto le
coperte e mi limitai a fissare il soffitto cercando di concentrami solo
nell’ascoltare la musica edi
tenerei miei pensieri a bada. Purtroppo
fallii miseramente perché anche ad occhi aperti rivedevo quel sogno nei minimi
particolari.
Allora
mi tolsi velocemente le cuffie, scesi dal letto per la seconda volta e afferraiil mio beauty case dirigendomi in bagno. Per
passare ancora più tempo mi feci pure la doccia, feci il tutto più lentamente
possibile, prestando attenzione a ogni mio singolo
movimento.
Tutto
per non pensarci maanche quella era un attività che teneva poco impegnata la mente così fallii,
nuovamente, nel mio proposito di non pensare al sogno
Quando scesi a fare
colazione Charlie, fortunatamente, era giù uscito.
Mi
preparai la consueta tazza di cereali e dopo averla risciacquata infilai l’impermeabile eafferrai le chiavi del pick-up.
Quella
mattinaa Forks ,stranamente, non pioveva—o almeno non ancora—la fioca luce
che prima era riuscita a penetrare la cortina di nubi, ora, stava rapidamente
svanendo, e il cielo si stava facendo sempre più cupo e nero.
Arrivata a scuola notai, immediatamente, Alice che mi
aspettava vicino alla caffetteria. Parcheggiai nel primo posto libero e mi
precipitai, o quasi, verso di lei!
-
Alice!- La saluta ansiosa
Alla
sua sola vista una miriade di domande in attesa di
rispostami sommersero
-
Bella …calma!-Disse con la sua voce
argentea , sembrava preoccupata dalla mia reazione.
-Allora?-
Domandai agitata, lei sapeva a cosa mi riferivo.
-
Dopo la scuola…- Sentenziò
Rimasi
di sasso- Ma…-Balbettai incredula, mi ero aspettata
una risposta non più temporeggiamenti!
Lei
sembrò capire il mio stato d’animo e la sua espressione s’addolcì- E’ meglio che ne parliamo con calma e da soli …Ci vediamo
alla fine delle lezioni- Mi salutò andandosene
La
mattinata passò lentamente, non prestai attenzione alle lezioni, ero presa da
altro...tentavo—senza successo— di dare risposta alle domande della sera prima
Finalmente
la campanella decretò la fine della lezione di inglese,
recuperai in fretta le mie cose e senza aspettare nemmeno Jess
mi avviai verso la mensa.
-Bella
aspetta!- Mi chiamò Jessica raggiungendomi- Che ti
prende? Ultimamente sei strana! E’ per Cullen?...Come sta? Mi hanno detto che sta male o qualcosa del
genere- Mi tempestò di domande, a molte delle quali
non sapevo che rispondere- e –a dire il vero— anche se avessi saputo cosa
rispondere, di certo non l’avrei detto a lei
“Come
sta?” Già come stava? Perché non mi hanno permesso di
vederlo?
La
mia mente mi mostrò le immagini di Edward
in quella stanza, su quel letto e immediatamente mi si formò un nodo in gola,
lo stomaco mi si strinse e faticai a respirare mentre le lacrime minacciarono
di sfuggire dai miei occhi
-
Bella?- Domandò Jess fissandomi.
-
N—non è niente…è che— Fortunatamente l’arrivo alla mensa mi evitò di rispondere
Al
tavolo dei Cullen, non c’era nessuno e vedere quel
tavolo vuoto mi faceva ancor più sentire la sua mancanza…
Senza
neanche badare a cosa misi nel vassoio, mi trascinai al tavolo di Mike e mi sedei vicino ad Angela, sicura
che almeno lei non avrebbe tempestato di domande come—sicuramente— avrebbe
fatto Jessica.
Non
ascoltai nemmeno un secondo della conversazione, i miei occhi
erano puntati su un unico luogo…un tavolo vuoto.
Quando
suonò la campanella della fine della pausa pranzo non
me ne accorsi nemmeno, notai solo Mike e gli altri
alzarsi così feci altrettanto anche io. Mugolai un saluto e mi trascinai verso
la lezione di biologia e sapevo già che il mio compagno di banco non ci sarebbe
stato.
Una
nuova emozione cominciò ad impossessarsi di me…la solitudine. Quel genere di
solitudine che ti fa sentire distante dal mondo, la solitudine che , anche quando cammini in mezzo, ti fa sembrare che intorno
a te non ci sia nessuno…la solitudine dovuta alla mancanza ,al tuo fianco,
della persona che ami più al mondo.
Biologia fu una vera tortura, ogni singolo
secondo fissavo l’orologio, con la vana speranza che
il tempo andasse avanti, avanti fino alla fine delle lezione…avanti fino al
momento in cui avrei avuto le tanto agognate risposte.
Grazie
al cielo, dopo quella che sembrò un infinita eternità
la lezione terminò e io mi precipitai fuori , trovando Alice ad aspettarmi
vicino al parcheggio
-
Ho riportato a casa il tuo pick-up- Esordì con una
mesta e leggera curvatura delle labbra.
Solo
allora, dopo un occhiata veloce al parcheggio, notai
che effettivamente il pick-up non era più al suo posto
-
Vieni, andiamo…- Alice mi prese per mano e mi trascinò
verso la sua macchina.
***
-
Allora, una volta arrivati posso avere delle
risposte?- Domandai cercando di non suonare agitata o isterica
-
Si- Rispose lei senza girarsi a guardarmi
-
E…posso anche vederlo?- Domandai speranzosa e
fermamente convinta a trovare un modo per riuscire a vedere Edward
-
Si- Di nuovo rispose secca
- Cosa c’è Alice?-
Cominciavo
a insospettirmi, quello non era un comportamento
normale per lei…ci doveva essere qualcosa sotto!
-Lo
vedrai-
Quelle
furono le sue ultime parole fino l’arrivo a casa loro.
Scesa
dalla macchina, restai, per un po’, immobile davanti alla porta…
Una porta che , una
volta oltrepassata, mi avrebbe permesso di vederlo, una porta che conduceva
alle risposte
Alice
aprì l’aprì con gesto deciso. All’interno tutto era
silenzioso e vuoto, un vuoto schiacciante , quasi
desolato, che fece aumentare i battiti del mio cuore e agitare le farfalle nel
mio stomaco; il tutto mentre il mio respiro si faceva irregolare e l’ansia mi
attanagliava
Mi
mossi in direzione del piano superiore, ma Alice mi trattene, delicatamente,
per un braccio un espressione non ben definita –forse
addolorata— sul suo viso delicato
-Bella-
Sospirò- ..Prima devo mostrarti una cosa-
La
guardai curiosa e lei mi fece segno di seguirla in salotto.
Sul
tavolino era appoggiato un libro logorato e consumato dal tempo,la vampira lo prese tra le mani e con delicatezza lo sfogliò,
evidentemente in cerca di qualcosa
Mi
avvicinai, a lei, curiosa
-
Non abbiamo trovato la soluzione…ma Carlisle ha
trovato questo- Mi porse il libro aperto su una pagina
spiegazzata e ingiallita
Con
mani tremanti—avevo paura di rovinarlo vista la mia
goffaggine— lo presi.
Naturalmente
era scritto a mano, con un inchiostro nero ormai sbiadito e, anche sela calligrafia era minuta,il testo era ben leggibile.
Non
so definire le emozioni che provai appena terminato di leggere l’ultima
riga…forse confusione, forse shock ma non paura.
Fissai
la pagina, poi Alice ,edi nuovo la pagina.
No,
non paura…
Se
l’avvertimento era per me –ma di questo ero ormai
certa— …non m’importava di perdere una cosa preziosa, perché se non salvavo Edward avrei perso comunque la cosa più importante e
preziosa della mia vita, più della mia
stessa vita.
Di
nuovo, guardai Alice che contraccambiò il mio sguardo con uno
sofferente
-Parla
di me?...Devo essere io a scegliere?- Domandai con
calma innaturale, in fondo ,avevo già
preso la mia decisione ,inconsciamente, l’avevo già presa anche prima di
leggere quello che Carlisle aveva scoperto
La
vampira non rispose e evitò il mio sguardo
-
Crediamo, ma non ne siamo, non ne sono sicura e Bella, se tu devi rischiare la
vita…- Fece una lunga pausa-…troveremo un altro modo-
Rimasi
in silenzio, sapevo cosa non aveva detto “se tu devi rischiare la vita per lui…Edward non se lo perdonerebbe mai
”
Sospirai- Ora posso andare da lui?- Chiesi, nuovamente,
calma … avevo già accettato cosa la profezia comportava e allora perché
agitarmi?
Lei
mi guardò sorpresa, forse si era aspettata una reazione diversa, poi annuì e mi
accompagnò fino alla porta della sua stanza.
Mentre salivo le scale, il mio cuore tornò a
martellare nel mio petto. Ogni singola particella del mio corpo voleva vederlo,
arrivai di fronte alla porta, con gli occhi che mi bruciavano per l’intensità
del desiderio .
Con
sicurezza aprii la porta ed entrai.
Le
candele erano spente e dalla finestrapotei vedere la pioggia scendere copiosa mentre una fioca luce
illuminava la stanza
Il
mio sguardo cercò la sua figura ed eccola…
Uno
stupendo ed immobile angelo dai capelli color bronzo stava
dormendo in quel letto.
Talmente
bello da superare ogni immaginazione …
Senza
preavviso i miei occhi si rigarono di lacrime, lacrime di gioia per averlo
rivisto e lacrime di dolore al pensiero che se quell’angelo
non avesse più riaperto gli occhi…Il mio cuore minacciò di esplodere mentre mi
avvicinavo al letto e mi sedevo sul bordo
-Edward?- Chiamai
Non
rispose
Mi
avvicinai al suo viso e chinai la testa, con un dito tremante sfiorai la sua
guancia liscia e fredda—più fredda di quanto ricordassi—Poi
continuai, tracciando il contorno della sua mascella…ma mi bloccai quando una
mia lacrima cadde su quella pelle candida e due occhi d’oro intenso fissarono i
miei
Sentii
le mie labbra curvarsi in un sorriso e mi passai, velocemente
,una mano per asciugare le lacrime che offuscavano la mia vista
Lui
si alzò, velocissimo—troppo veloce perché io vedessi il movimento—a sedere , la mia mano nella sua
-Bella…-Sussurrò
con la voce vellutata e impossibilmenteirresistibile
-Come
stai?- Non feci in tempo a chiederlo che mi ritrovai
dalle sue braccia, la testa poggiata sulla sua spalla dura come il marmo e il
suo viso affondato nei miei capelli
-
Ora che ti ho rivista, bene…- Sussurrò inalando il mio
profumo- Ma…non so quanto tempo ho a disposizione…prima che –Sentii la presa
delle sue braccia allentarsi e venni presa dal panico
-Edward??-
-
Promettimi che non rischierai la vita per me…- Stava già scivolando nel sonno
Mi
scostai da lui per guardarlo in faccia, il mio stesso viso contorto
dall’angoscia
-
Promettimelo…- Ripeté sfiorando le lacrime sulla mia guancia con quella mano
pallida e gelida
Non
risposi, ero terrorizzata da quella scena, i suoi occhi si erano già richiusi –
Ti amo— Riuscì a dire prima di sprofondare nuovamente nel sonno
Mi
portai le mani al viso, nel tentativo di fermare le lacrime, nel tentativo di
impedire a me stessa di andare in pezzi
Respirai
a fondo
-
Non posso farti questa promessa Edward, non posso-
Sussurrai e posa le mie labbra calde sulle sue ,
fredde come sempre
Lentamentemi alzai in piedie m’incamminai verso la porta,con la mano sulla maniglia gettai un ultima occhiata all’angelo che rischiava di scomparire
per sempre dalla mia vita , ed infine, uscii da quella stanzacon la risoluzione che avrei fatto qualsiasi
cosa in mio potere per spezzare quella maledizione, qualunque cosa…anche
perdere la vita.
Ecco a voi una delle scene che mi sono piaciute di più
scrivere e ammetto che ne sono orgogliosa. (ehm forse l’incontro di Edward e Bella mi è uscito un
tantino strappalacrime)
Bene,
spero vi sia piaciuto e vi prego di farmi sapere la vostra opinione,
impressione e/o commenti
Alla
prossima
Lally
Un
grazie infinito a: Edward e Bella 4 ever, Elychan, MewPam e Dana per i commenti
*all’autrice brillano gli occhi dall’emozione*
Edward&Bella 4 ever : ehm si il tuo desiderio è stato esaudito nel capitolo 2
(se non sbaglio) Billy è felicemente (per noi) passato a miglior vita. No
non lascerò incompiuta questa fic perché mi sto
auto-appassionando a scriverla. Ps:prego
mettiti in fila…e prendi il biglietto..sai c’è la
fila per uccidermi XD
Elychan:eeeeh non so come finirà la fic…*sorriso a 36 denti*
MewPam: a dire il vero Ed doveva comparire nel capitolo precedente ma ho deciso di
dedicargli un capitolo a parte *sbav*
Dana:
eheh se non sbaglio fra due capitoli
si saprà cosa succede ad Edward ^^ sii quello bello,
bello come un dio …*sospir* (ops
sto sbavando sulla tastiera!)
Appena
uscita dalla stanza mi ritrovai accanto Alice
-
Puoi riportarmi a casa?- Le chiesi ancora prima che avesse il tempo di replicare . Lei non ebbe niente da ridire e acconsentì
Un
piano aveva cominciato a prendere forma nella mia testa…
***
Il
viaggio in macchina, da sola con lei era il momento perfetto
, il momento buono
-
Alice?- Chiesi esitante
-Si?-
Rispose dado un occhiata nella mia direzione per poi
tornare a concentrarsi sulla strada
-
Devi farmi una promessa…- Iniziai cercando d’apparire calma
-
Che genere di promessa?- Chiese mettendomi in
difficoltà perché quella era la domanda a cui non volevo rispondere
-
Mh…promettie
basta- Cercai di evadere alla risposta
Alice
si concentrò su di me e mi scrutò in volto
-
Bella, cosa vuoi che ti prometta?-
-
Che mi aiuterai- Dissi sicura e cancellando ogni
emozione –che mi avrebbe potuto tradire—dal mio viso
I
suoi occhi divennero due fessure mentre sondava la mia risposta- Esattamente in
cosa ti dovrei aiutare?-
No,
decisamente le cose non stavano andando bene, la
dovevo prima far promettere…
-
Prometti, se no non te lo dico- Ribattei, suonando
come una bambina capricciosa
-
Prometto- Acconsentì confusa e con esitazione nella
voce
-
Bene- Presi fiato- Allora mi devi aiutare a salvare Edward,
anche se—se potrebbe costarmi la vita- Dissi con voce
normale
-
NO!- Esclamò lei arrabbiata, non l’avevo mai vista furiosa
-
Hai promesso- Le ricordai non badando alla sua
espressione
-
Tu mi hai ingannato!- Sibilò guardandomi dritto negli occhi
-
Alice…- Fu il mio turno di fissare il parabrezza – Credi davvero che se Edward dormisse per sempre, io vivrei ugualmente?...Anzi sapere che lui è in quelle condizioni, vederlo ma
sapere che non riaprirà più gli occhi e sapere che avrei potuto fare qualcosa
per cambiare gli eventi...credi ,veramente , che potrei vivere con quel peso
nel cuore?-
Le
mie parole sembrarono colpirla e poi, finalmente….- Cosa devo
dare?-
Un
grande sorriso si dipinse sul mio viso- Grazie
Alice…Grazie-
-
Perché mi ringrazi Bella, forse sto segnando la tua
stessa morte!- Rispose afflitta
-
Beh questa volta ne’ io ne’ tu sappiamo come finirà-
Ammisi cercando di assumere un tono leggero
-
Già…io non so come finirà e questo mi preoccupa ancora di più-
La
conversazione stava prendendo una piega che non mi piaceva così cercai qualcosa
per cambiare, momentaneamente, argomento
-
Ah, devi ancora dirmi della tregua-
-
Carlisle ha mandato Rose dal clan che vive a Denali, …gli anzianistanno ancora discutendo, per ora siamo in una
situazione di stallo… ma credo che…per non peggiorare la situazione ,
presto…lasceremo Forks.-
Cercai
di non dare perso a cosa quelle parole significassero e mi concentrai sul
problema più grave e imminente
-
L’unica cosa sicura è che il bosco c’entra qualcosa…quindi conosci un posto
“sicuro “ doveportare Edward
nella notte di luna nuova?-
La
vampira ci rifletté- Si…conosco una radura a nord
della riserva indiana, quello è un posto—neutrale…sicuro.-
Avrei
voluto chiederle cosa esattamente significasse “neutrale” ma decisi di lasciar
correre, in fondo mi ero assicurata l’aiuto di Alice e
mi bastava
-
Ah un'altra cosa…-
-
Cosa?- Domandò lei nuovamente sospettosa
-
Non devi dirlo a nessun altro…-
Non
volevo che gli altri m’impedissero di provare a spezzare la maledizione.
Alice
sospirò –Va bene- Acconsentì sconfitta
Ormai
avevo deciso … e sarei andata fino in fondo . Ora, non
mi restava che aspettare la sera della luna nuova
Mancavano
solo due giorni,e poi in un modo o nell’altro sarebbe
tutto finito…
____________________
Si, so che è
corto…ma verrete ricompensati un certo capitolo 9, il
prossimo lo posto domani visto che è un capitolo di “passaggio” ed è lungo una pagina.
^^
Grazie a: Dana, MewPameElychan
per i commenti e ringrazio anche chi solo segue la storia. Tuttavia, come mio
solito v’invito a farmi sapere i vostri commenti e opinioni, perché oltre a
darmi forza nel continuare a scrivere…mi servono a migliorare la storia
Dana: sono molto contenta che ti sia piaciuto, perché non so
descrivere quanto impegno ho messo in quella scena e
mi fa piacere che tu e gli altri che l’hanno letto l’abbiano apprezzata
MewPam:
ci credi se ti dico che io mi stavo per commuovere mentre scrivevo la scena? ^^
Elychan: beh puoi sempre sperare
nell’happy end…^^ (ma non è garantita eh!)
I
due giorni che mi separarono dalla notte di luna nuova
furono i più lunghi.
Il
tempo sembrava non passare mai, il giorno sembrava non passare mai, niente
riusciva a tenere la mia attenzione abbastanza a lungo da permettermi di non
pensare a quella notte.
Io
e Alice ci eravamo messe d’accordo, il pomeriggio
sarei andata a casa loro, sarei stata con Edward
(avevo insistito particolarmente su questo punto) e quando sarebbe venuto il
momento per me per tornare a casa …Alice avrebbe ciavrebbe accompagnato nel
posto stabilito.
Avrei
aspettato, aspettato chelui si
svegliasse, avrei provato a farlo ragionare anche se ero c’erta che non
avrebbe “collaborato”, mai e poi mai avrebbe accettato di bere il mio sangue.
Ma
avevo elaborato un piano,fortunatamente Edward non riusciva a leggere la mia mente o sarebbe stato
tutto inutile.
Così
i secondi passarono, i minuti divennero ore e le ore giorni ed
finalmente dopo una notte insonne i miei occhi si aprirono alla luce di
uno—stranamente—soleggiato mattino, il mattino che segnava che il giorno atteso
era arrivato…quella notte la luna non sarebbe stata luminosa nel cielo, il
mattino che mi ricordava che il tempo di Edward stava
scadendo…
La
mattinata fu lenta ed inesorabile, l’ansia ormai la faceva da padrone, non
riuscivo a stare attenta più di un secondo.
Mike e Jess dopo un po’ avevano smesso
di provare a farmi fare conversazione e mi lasciarono
ai miei pensieri.
Finita
la scuola tornai a casa per lasciare il pick-up, avevo
già avvertito Charlie che per cena non sarei tornata—ma
che gli avevo lasciato qualcosa da scaldare nel micro-onde— perché sarei andata
al cinema con Alice.
A
dire il vero il mio sarebbe stato— quasi sicuramente—un viaggio destinato ad
essere di sola andata. Ma poco importava, in fondo non
avevo particolare paura di morire, no se lo facevo per la persona che amavo
La casa dei Cullen
era vuota….una volta tanto la fortuna mi aveva dato una mano, infattiCarlisle era a lavoro, Emmett era
con Rose , Jasper edEsme stavano proseguendo le ricerche per
trovare un alternativa per salvare Edward, un
alternativa a me e il mio sangue…certo loro non erano a conoscenza del fatto
che non era necessario, visto che avevo già deciso e “programmato” tutto.
Il
pomeriggio fu il piùduro
da sopportare, lo passai accanto ad Edward, una sedia
era stata preparata per me affianco al letto, mi sedei e poggiai la testa
accanto la sua mano.
Alice
mi aveva spiegato che più il tempo passava e meno frequentemente si svegliava…
Sospirai
cercando di calmarmi, e di non piangere. Posai delicatamente la mano sulla sua.
Sapevo
che non poteva sentirmi, eppure sussurrai il suo nome perché volevo che sapesse
che io ero comunque sempre lì , accanto a lui , forse
era una cosa stupida
Chiusi
gli occhi…
In
tutta quell’assoluta immobilità …il battito del mio
cuore risultava troppo alto.
Probabilmente,
presto quel cuoresi sarebbe fermato…cercai di essere spaventata a quel pensiero ma semplicemente
non ci riuscivo, non lo ero.
Quello
che realmente mi spaventava non era il pensiero della morte in se ma il
pensiero che non l’avrei più rivisto. Da un lato,
però, ero sicura che il suo ricordo, la sua immagine sarebbe rimasta indelebile
nella mia anima.
-Bella?-
Chiamò una voce
Immediatamente
sveglia—alla fine mi ero addormentata mano nella mano con Edward—
balzai in piedi, dentro di me una piccola parte si era illusa che la voce che mi aveva chiamato fosse sua , invece si trattava di Alice
Mi
ci volle un po’ prima che i miei occhi si abituassero alla semi-oscurità…era giunto il tramonto
Guardai
sorpresa Alice che ricambiò il mio sguardo con uno serio dei suoi occhi dorati
-
E’ ora di andare- La sua voce terribilmente bassa, appena udibile dalle mie
orecchie
Lasciai
la mano fredda e immobile che stringevo nella mia. -Andiamo!- Dissi
Perché stavo facendo tutto quello?
Semplice,
per far si che quegli occhi si riaprissero, che quella
bocca s’incurvasse nel sorriso sghembo mozzafiato che adoravo…anche se…si
sarebbe inclinato per una persona diversa da me.
***
Il
paesaggio scorreva veloce mentre la luce del sole svaniva e la notte incalzava.
Eravamo
quasi arrivati a destinazione quando improvvisamente Alice fermò
la macchina…
-Alice?-
Domandai
Lei
non rispose subito, solo allora notai il suo sguardo
assente, lo stesso guardo…di quando aveva una visione!
-
Che succede?- Chiesi più curiosa che altro
-
Dobbiamo sbrigarci…uno di loro sta venendo qui.- Fece
una pausa-Lascerò te e Edward alla radura poi lo
terrò”occupato”- Esclamò rimettendo subito in moto la macchina e proseguendo a
tutta velocità verso la nostra meta
-
C..cosa? Chi sta vedendo qui?- Balbettai colta alla
sprovvista ma lei non rispose e imboccò un sentiero quasi invisibile dalla
strada principale.
Dopo
un tempo non ben definito inchiodò la macchina.
In
pochi istanti mi ritrovai nelle sue braccia, non feci in tempo a serrare gli
occhi che Alice poggiò i miei piedi a terra,ai margini
di una radura. Rimasi a bocca aperta nel notare che quel posto era molto simile
alla radura del mio sogno ma dopo lo stupore iniziale non ci badai
più di tanto. In fondo immaginai che tutte le radure—a parte una— si
somigliassero,e poi importava realmente? Anche se
fosse stata la stesso luogo del sogno, cosa sarebbe
cambiato?...niente
***
Poggiai
la schiena al tronco di un albero, Edward accanto a
me sempre bellissimo: la testa inclinata da una parte, appoggiata al tronco di
un albero, una statua perfetta e irreale per quanto mozzafiato.
Poi
mi sistemai di fronte a lui e appoggiai la testa sulle ginocchia, cercando
d’imprimere nella mia mente ogni singolo, suo minimo
particolare almeno fino a che c’era abbastanza luce da notare il modo in cui i
suoi capelli s’illuminavano di riflessi alla luce svanente , il suo profilo, le
sue palpebre socchiuse, la sua bocca ma anche le sue mani candide e
affusolate…ogni cosa.
Da
quel momento in cui la notte prese il posto del giorno, la foresta si fece –stranamente—
silenziosa , animata da una pace innaturale e io persi
concezione del tempo tanto che m’addormentai
-Bella?-
Di nuovoqualcuno michiamò.
Seppi
istantaneamente a chi apparteneva quella voce…
Spalancai
gli occhi, il suo viso a pochi centimetri dal mio- Edward!-Esclami abbracciandolo senza pensarci due volte.
Diversamente
da quanto era accaduto nella stanza, lui non ricambiò il mio abbraccio e ,anzi, con delicatezza mi scostò da lui e mi fissò serio
mentre io lo guardai perplessa, non riuscendo a capire il motivo di quella sua
reazione
-
…Dove sono?-
-
In un posto sicuro-
-Sicuro?-
Chiese nuovamente non smettendo di fissarmi
-
Edward, per favore, non abbiamo molto
tempo…dobbiamo sbrigarci- Lo incitai
-
Sbrigarci per cosa?- Il suo sopracciglio si alzò leggermente mentre rifletteva ,poi capì a cosa mi riferivo e immediatamente fu in piedi,
a qualche passo di distanza da me
-
Se intendi dire che tu vuoi sacrificarti per salvare me-…NO,ASSOLUTAMENTE
NO!- Rabbia si dipinse sul suo angelico volto
Non
mi scomposi più di tanto alla sua reazione, d’altronde era
quello che mi ero aspettata, invece lentamente mi alzai in piedi
-
Quindi sapevi della maledizione?- Domandai con un
tocco di stizza
-
Carlisle me l’ha detto e mi ha detto anche cosa ha
scoperto…- Terminò,nuovamente calmo
-
Perché non vuoi che ti aiuti?- Lo fissai ostinata
-
Aiutarmi?...Bella, e secondo te io dovrei lasciarti
morire per—
-
Si!- Affermai senza la minima esitazione , senza
lasciare che terminasse la frase
Lui
mi guardò scioccato dalla mia risposta,poi spostò il
suo sguardo verso un punto non ben definito al margine della radura
-
Tu hai una vita…io non vivo più da molto tempo, ormai- I suoi occhi color
caramello tornarono a posarsi su di me e quella volta avevano lo sguardo più
dolce che avessi mai visto, dolce e ricolmo di tristezza e dolore
indescrivibili ed infiniti – Dovrei essere morto, ed è
meglio che le cose vadano così:… una volta addormentato per sempre, una volta
che non sarò più accanto a te …tu non rischierai più la vita, e potrai andare
avanti per la tua strada…sicuramente troverai qualcun altro, qualcuno migliore
di me-
Quelle
parole mi spezzarono il cuore, perché capii che ci credeva veramente, credeva
veramente che sarei stata in grado di andare avanti, di trovare qualcun altro
d’amare come avevo amato lui, se non di più.
No non poteva davvero credere che era meglio se lui non
avrebbe più riaperto gli occhi
Leginocchia cedettero e ,
istantaneamente, due braccia marmoree mi sorressero.
Il
mio cuore divennepesante ed cominciò a battere freneticamente mentre il respirò mi
rimase in gola…Una fitta di puro dolore proveniente dal mio cuore mi investì
-Bella
stai bene?- La voce vellutata preoccupata ed ansiosa
I
miei occhi vennero inondati dalle lacrime mentre con
l’ultima forza rimasta in corpo mi rialzavo sui miei piedi e mi stringevo a lui
-
Non puoi…non puoi pensare che io possa vivere senza di te- Dissi
tra un singhiozzo e l’altro con la testa appoggiata sul suo petto duro e gli
occhi chiusi
-
Si che lo farai- Ripeté con tono dolce
-
No che non lo farò…come puoi credere che starei meglio senza di te! COME PUOI?!- Ribattei stringendomi ancora di più a lui, se fosse
stato un essere umano sicuramente l’avrei stritolato
-
Per favore Bella, non chiedermi di…- Rispose facendomi un passo indietro e
prendendo il mio viso tra le mani ghiacciate – di prendere la tua vita per
salvarmi, per salvare quella che non è vita. La mia non è
vita, tu hai anni davanti a te…io ho vissuto abbastanza-
-
Si anni di solitudine, anni senza la persona che
amo…anni senza la metà del mio cuore…senza il significato della mia vita…perché
tu sei il significato della mia
intera esistenza!-
Uno
sguardo straziato comparve sul suo viso
-
Anchetu sei la mia vita,il significato della mia esistenza…e proprio
per questo non posso permetterti di fare una cosa del genere-
-Ma…- Stavo per ribattere ma le sue labbra premute sulle mie m’impedirono
di dire altro
Un
braccio scivolò intorno alla mia vita e la mano fredda accarezzo
la mia guancia.
All’inizio
le lebbra erano state semplicemente premute,
poi—diversamente dal solito— il bacio divenne qualcosa in più, le se labbra non
rimasero ferme e io presa dalla foga allacciai le braccia intorno al suo collo,
immergendo le mie dita nei suoi capelli. Edward mi
strinse ancora di più a lui…
Quello
era il bacio per dirmi addio, ne ero sicura perché un
bacio simile me lo aveva dato quando James mi aveva
preso di mira e io e lui ci eravamo separati senza sapere se ci saremmo
rincontrati
Ad
un tratto allentò la presa su di me e l’attimo successivo era seduto ai piedi
diun albero che mi guardavada due passi di distanza mentre io ero lì
impalata che lo fissavo
Nonostante
fosse notte , vedevo tutto nella minima perfezione
Il
sorriso sghembo comparve sulle sue labbra, i suoi occhi si chiusero un attimo ed
il cuore mi salì in gola .
Scattai
in avanti,inginocchiandomi al suo fianco
I
suoi occhi si aprirono, ma mi resi conto che quello
chi stava costando fatica, il braccio era inerte e il tronco dell’albero gli
faceva da supporto
Sorrise
nuovamente, nuovamente il mio cuore cercò di andare in pezzi
I
nostri nasi si sfiorarono
- Addio
Bella-Gli
occhi si chiusero , la sua bocca rimase semidischiusa
No,
non era troppo tardi…non ancora
Mi
morsi il labbro e lo baciai sperando che funzionasse, che una goccia di sangue
fosse sufficiente a risvegliarlo…
Improvvisamente
la sua lingua saettò sulle labbra per assaggiare il sapore di quello che io
avevo lasciato, il sapore del mio sangue.
Le
palpebre saettarono immediatamente aperte e due occhi che sapevo essere neri mi
fissarono mentre un sorriso malizioso prendeva il posto di quello sghembo
-Bella…-
Rimasi
immobile, in attesa dell’inevitabile e aspettata fine
Dopotutto
il mio sogno era destinato ad avverarsima andava bene così…
Non
feci in tempo a battere le ciglia che mi ritrovai
stesa a terra, tra l’erba e il terriccio umido, due mani gelide mi bloccarono nella
loro presa implacabile .
Un
ringhio uscì dalle labbra del mio angelo—angelo che per era
diventato messaggero di morte—poi sentii le sue zanne affondare nel mio collo
Andava bene così…
In fondo cosa potevo chiedere di meglio se non morire per e
per mano della persona che amavo?
Per
qualche istante fissai l’oscura distesa, disseminata di stelle, del cielo
notturno, poi la vista cominciò ad offuscarsi mentre il mio corpo diventava
pesante ed immobile i miei occhi si chiusero;e iniziai
a sprofondare nell’oscurità…
Improvvisamente ,il mio subconscio— in un ultimo istante di lucidità— mi
ricordò che c’era qualcosa che non andava….qualcosa
che mancava, che avrei dovuto sentire dolore : quando il dolore caratteristico
di quando il veleno è entrato in circolo e la trasformazione iniziata …
L’oscurità
divenne più fitta, persi coscienza di me e del mio corpo e fluttuai nell’oscurità
Un
urlò straziato squarciò quel momento di calma e pace mentre
io continuai a sprofondare sempre più giù nell’abisso della morte
Poi…qualcosa
cambiò, qualcosa mi strappò dalla pace e tranquillità …un dolore lancinante che
mi riportò in superficie e mi rece cosciente del
dolore indescrivibilmente atroce investì
il mio corpo
L’oscurità
divenne meno densa
Qualcuno
urlava …
Riuscii
a percepire che qualcuno mi aveva preso tra le sue
braccia , poi sprofondai nuovamente nell’oscurità, un oscurità diversa fatta di
solo ed unico dolore che investiva ogni singola cellula del mio corpo
In questo
capitolo ho davvero messo tutta me stessa, spero sia
uscito bene. (a me, personalmente piace molto) Comunque
i “punti oscuri” di questo capitolo verranno chiariti nel prossimo, perché sarà
Edward a raccontare (uh spero di riuscire bene in
questa impresa)
Thanksto: Elychan, Dana, MewPam e Selene89 (grazie
davvero)
Dana:ehm visto che oggi sono di ottimo umore posto sia il cap 8 e il 9 ^^
Selene89:
ti ringrazio per i complimenti (eh si anche io, se non
si era capito, sono un una fan accanita e fissata con Twilight,
da qa quando l’ho letto è rimasto per sempre nel mio
cuore **) eh si sono cosciente che la fila è lunga lunga…XD
MewPam: eh si ho dato un tocco imprevedibile alla sue decisioni ^^”
Elychan:
eh si mi sa che dovrai aspettare ancora un po’ per
sapere il finale …eheheh *sorriso a 36 denti*
Lentamente e inesorabilmente il
sonno si stava impossessando del mio corpo trascinandomi velocemente verso
l’incoscienza.
Era stato difficile dire addio a
Bella, il pensiero di non rivederla più mi faceva soffrire nel più profondo dei modi. Ma era
veramente meglio in quel modo.
Una volta uscito dalla sua vita, non l’avrei più messa a rischio con la mia presenza,
avrebbe potuto andare avanti, come se io non fossi mai esistito. E anche se si rifiutava di credere che sarebbe riuscita a dimenticarmi, il
tempo le avrebbe fatto cambiare idea…
E poi come—come poteva credere che avrei lasciato
che si sacrificasse per me?...Un mostro?
Avrei dovuto lasciare che la luce della oscurità eterna—qual’ era la
mia esistenza— si spegnesse per me?
Il mio corpo iniziava ad essere pensante mentre
tutto diventava tranquillo e pieno di pace
Infondo non era male
dormire per sempre, no se avreiavuto
l’immagine e il ricordo di Bella a farmi compagnia per tutto il tempo.
Ormai mi ero arreso a soccombere all’incoscienza
quando lo sentii…
L’ odore del sangue…l’odore del suo sangue inconfondibile per quel suo
profumo vagamente floreale
Qualcosa dentro di me scattò.
I miei occhi si spalancarono e sentii il sapore
del sangue sulla mia lingua.
No! Urlai a me stesso ma non riuscivo a riavere il
controllo del mio corpo.
Vedevo
Bella ma era come se fossi uno spettatore, distante…la parte non razionale di
me, il mostro, aveva preso il controllo
Sentii le mie labbra curvarsi in un sorriso maligno
Combattei con tutto me stesso, preso dal panico:…non
potevo farle del male, non potevo!
Balzai in avanti, un ringhiorisuonò tra le mie labbra
NO!NO!NO…NON BELLA! NON BELLA!!Urlai a me stesso
E lei….era così calma, come se non avesse paura
come se le andasse bene cosa stava succedendo
NO! NON DEVE SUCCEDERE!! BELLA...NO NON LEI!
Ma fu tutto inutile, persi la battaglia contro me stesso…e la morsi.
Il suo sangue caldo invase la mia gola, sentii la
forza ritornare con ogni goccia di quel liquido ma no
volevo… volevo che la forza non tornasse , volevo lasciarmi andare al sonno e dormire
senza possibilità di risveglio .
Di nuovo, lottai disperatamente per riavere il controllo, per
riavere il controllo in tempo e poi…finalmente ci riuscii ,
riuscii a fermarmi ma…
Troppo tardi, sentivo il battito del suo cuore diminuire
Bella,aveva gli occhi chiusi, sembrava così calma, tranquilla …addormentata
Il mio viso si contorse in una smorfia di dolore,
mentre il mio cuore andava in pezzi.
Alla fine avevo fatto del male alla persona a cui
non avrei mai voluto, alla persona che amavo.
Ma in quel momento mi accorsi di una cosa…
Era tutto troppo calmo, se la trasformazione era
iniziata, se il veleno era già entrato in circolo allora—Non feci in tempo a
finire la frase che sentii qualcuno avvicinarsi alla radura…Alice!
Lessi la
sua mente e vidi cosa aveva visto nella
sua visione…
Bella non si sarebbe risvegliata…per qualche
motivo il veleno non era entrato in circolo e lei sarebbe morta ma non sarebbe
stata condannata ad un esistenza da mostro
Il suo polso stava diventando sempre più debole,
ormai aveva perso coscienza
Potevo, davvero, lasciarla morire davanti ai miei
occhi?
Che dovevo fare? Dovevo prendere una decisione, in fretta!
Se la lasciavo
andare…sarebbe andata in un posto dove io non avrei mai potuto mai e poi mai
raggiungerla, perché sicuramenteil
paradiso sarebbe stato il posto di Bella ma non il mio, no quello di un anima
dannata .
I secondi passavano e io dovevo scegliere…
E alla fine scelsi…
…La condannai a un
esistenza come la mia.
Servì tutta la mia forza per morderla nuovamente
Istanti passarono lunghi e insopportabili mentre
aspettavo che la trasformazione iniziasse .
Mi spezzò il cuore sentire il suo grido di
dolore…da lì in avanti l’aspettavano tre giorni di
dolore indescrivibile ed insopportabile…perché alla fine io avevo compiuto la
scelta più egoistica, non potevo sopportare l’idea di averla lontana e l’avevo
strappata alle braccia di una dolce morte per averla accanto, nonostante il
prezzo fosse quella di farla diventare come me.
“Che mostro egoista che
sono. “
***
Tre giorni,
Tre giorni in cui ogni volta mi si spezzava il
cuore vederla consumata da un dolore che conoscevo, capivo e per questo…odiavo
Tre giorni che passai
accanto a lei, anche se in quello stato era difficile che sentisse che ero
accanto a lei…non importava. Era il minimo che potevo fare.
Ero orribile, tutto quello era successo per colpa mia…
***
Buio, oscurità e fitte di dolore.
Da quanto tempo quella cosa era cominciata?...Non me lo ricordavo, non sapevo nemmeno quanto tempo
fosse passato.
Ogni singola parte del mio
corpo, anche quella più minuscola, bruciava
Era come essere arsa
viva, ma peggio perché non aveva fine
C’erano dei momenti in cui ero più cosciente di me
stessa e, in uno di quei momenti, mi sembrò d’udire qualcuno cantare una
magnifica melodia, così dolce da sembrare una ninna nanna…
Poi, dopo quello che era
sembratoun tempo interminabile , il
dolore cominciò a diminuire
Il buio che mi circondava divenne meno oscuro fino
a che il dolore cessò del tuttoe una leggera luce grigiastra cominciò a
illuminare la mia prigione di tenebra
Piano, piano ricominciai
ad essere consapevole della presenza del mio corpo
…Aprii gli occhi
Mi ci volle poco per mettere a fuoco: capii di essere morta.
Non c’era altra spiegazione, perché vidi un
bellissimo angelo dagli occhi d’oro e i capelli color bronzo
sorridermi, anche se sembrava un po’ triste.
Rimasi immobile, stordita da quella visione stupefacente
Finalmente, riuscii ad aprire bocca
- Chi sei?- Sussurrai a quell’angelo
Shock e sgomento si dipinsero su quel volto candido
- Sono Edward- Rispose,poi, con la voce più vellutata che avessi mai sentito
Ed ecco a voi il capitolo 10 ^^.
Spero di non avervi deluso, di essere riuscita bene nell’impresa ecc. Mi raccomando,
commentate!
Baci,
Lally
Grazie di cuore a: Elychan, Daisy Potter, Selene89, baby_bunny, MewPam e Dana per i commenti e
grazie anche a tutti coloro che seguono la storia
Elychan: credo che questo capitolo
abbia risposto alle tue domande
Daisy Potter: ti ringrazio per i
complimenti, sono felice che la storia ti sia piaciuta, fammi sapere cosa ne
pensi di questo numero 10 eh!
Selene89: bene, meno persone che vogliono
la mia morte!yuppie. Dico seriamente nel capitolo 9 ho messo tutto il
mio cuore, tutte le emozioni che provi quando leggo un buon libro (twilight in primo) e
beh…felice che l’effetto sia riuscito bene ^^
Baby_bunny: beh sono entrambi
salvi…^^”
MewPam:
eeh ecco a te il capitolo 10, con un finale piuttosto
inquietante direi!
Dana: wow tutti questi complimenti mi stanno facendo
diventare rossa rossa come un pomodoro!
Ora che ero completamente sveglia, decisi di
provare a mettermi a sedere ma non feci in tempo a pensarlo, a dare inizio al
movimento che ero già in quella posizione.
Tutto sembrava strano, così diverso dal solito—
- Bella, ascoltami- Due mani affusolate si
posarono sulle mie spalle e il ragazzo che aveva detto
di chiamarsi Edward, avvicinò il suo viso al mio-
devi stare calma, so che tutto ti sembrerà strano, incredibile ma ti spiegherò
tutto e capirai- Curiosa lo guardai, c’era sicurezza nelle sue parole ma anche
qualcosa di più profondo, un emozione che non capivo
Nonostante non lo conoscessi o forse lo conoscevo
ma non ne avevo memoria decisi di seguire il suo
consiglio, di stare calma…qualcosa diceva di fidarmi.
Fu in quel momento che lo sentii o meglio non
sentii niente…il battito del mio cuore nonc’era.
Spaventata lo guardai in quei
meravigliosi iridi color caramello- Cosa mi— Un dito si posò sulle mie
labbra – Per favore- Supplicò quell’angelo con lo
sguardo straziato- Non crederai a quello che ti dirò ma è la verità- Sussurrò
In quell’istante con la
coda dell’occhio vidi un piccolo specchio appeso al muro, mi bastò un attimo
per essere lì davanti
Edward non mi fermò
Con gli occhi a terra—per qualche strano motivo
non avevo il coraggio di guardare il mio riflesso—accarezzai la superficie del
vetro, normalmente sarebbe stato freddo ma ai miei
sensi non lo era.
Osservai la mano che aveva sfiorato il vetro, era
la mia ma ,in un certo senso, non lo era: era più
pallida,forse più sottile e affusolata, con l’altra mano sfiorai la pelle,
anch’essa diversa in un modo che non comprendevo: più liscia, vellutata ma più
“forte”
Infine alzai lo sguardo, il mio viso mi sembrò più
“appuntito”-spigoloso i lineamenti più belli—in un certo senso—, delle occhiaie
scure erano comparse sotto i miei occhi ma non fu
quello che mi sorprese ,e spaventò nello stesso istante, fu il colore delle mie
iridi
I miei occhi dovevano essere marroni ma gli occhi
che mi fissarono da quello specchio erano rossi, un rosso leggermente più scuro
di quello del sangue ma…rossi
Improvvisamente, immediatamente il ragazzo dai
capelli bronzei fu accanto a me
Mi voltai a guardarlo ma la sua espressione
m’interruppe dal dire qualcosa.
Diverse emozioni stavano combattendo sul suo viso
e nel suo sguardo ma quando parlò era serissimo- I nuovi vampiri hanno gli
occhi rossi per via del sangue che era in circolo prima
che la trasformazione iniziasse—Si fermò a guardarmi e un leggero sorriso
incurvò le sue labbra illuminando il suo viso- Ti avevo detto che era
incredibile,no?-
Era impossibile, sicuramente stava scherzando…ma
il mio cuore non batteva, e la velocità con cui ero
mossa…non avevo forse sentito, da qualche parte ,che quelle erano le
caratteristiche dei vampiri?
Eppure sembrava così assurdo.
Un pensiero mi balenò in mente,
allora al mio risveglio non mi ero sbagliata io ero davvero—
Come sono morta?- Gli
domandai
Improvvisamente, lui si fece
cupo—avevo fatto la domanda sbagliata—fece una pausa poi in un sospiro
rispose – per colpa mia—
Lo guardai stupita—Non è una risposta, e poi mi
rifiuto di credere alla tue parole— Ribattei
- La solita Bella- Quelle parole portarono un
sorriso amaro sul suo viso angelico
Anche se non ricordavo come ero
finita in quella situazione, non potevo e volevo credere che quel ragazzo tanto
bello fosse stato la causa della mia morte.
“Non poteva essere”Un pensiero che proveniva non dalla mia mente
ma dal profondo di quel nuovo “io”
In quell’istante la
porta si aprì e una ragazza dai capelli neri corti e ispidi,
delicata e minuta
come un elfo fece il suo ingresso in quella camera. Subito si voltò verso
di me, sorridente
Anche la nuova arrivata aveva il viso candido, le stesse occhiaie mie e del
ragazzo e gli occhi dorati
- Alice- Disse Edward in
tono fermo
La ragazza si bloccò –immobile come una statua— al
suo posto e guardò curiosa l’altro- Che c’è?-
- Bella, ti ricordi di lei?- Chiese lui, rivolto a
me
- No- Risposi mentre la nuova arrivata ci guardava
stupita
- Non l’avevi visto,vero?...Che
Bella non si sarebbe ricordata di me- Una triste nota accompagno quella parole-
..o di noi- Terminò
Li sguardo della ragazza si spostò su di me,sorpreso e afflitto- No non l’avevo
previsto-Fece una pausa – Qual è l’ultima
cosa che ricordi?- Chiese con lo sguardo dorato penetrante
Cercai di concentrarmi per ricordare ma era tutto cos’ confuso, offuscato – Ricordo di aver parlato per
qualche motivo con Jacob e la scuola ma è tutto confuso…ah Charlie—Mi
bloccai al pensiero di mio padre – CHARLIE!-Come stava? Sapeva cosa mi era successo?
- Calma è tutto apposto per ora Carlisle gli ha detto che hai una malattia rara e
contagiosa e che ti abbiamo portato in un posto “particolare” per curarti-
Rispose Edward
Buffo che…se fossi stata via, il
mio cure-sicuramente- avrebbe battuto all’impazzata…ma in quel momento
il pensiero che Charlie stava bene, e che anche Renéé di conseguenza non si sarebbe troppo preoccupata (o
almeno non quanto lo avrebbe fatto se avesse saputo la realtà)
Quando mi riscossi da quei pensieri Alice era giù uscita dalla stanza metreEdward mi stava porgendo la sua mano – Vieni, ti presento
gli altri-
Sorrisi e senza esitazione presi la sua mano
Non avevo memoria di quel ragazzo ma il mio cuore,in qualche modo
inspiegabile, si ricordava di lui , perché una strana sensazione mi pervase
quando afferrai la sua mano…
Sicura e tranquilla ,anche
se molto confusa , lo seguii fuori dalla stanza
Note:
quello che dice Edward, ovvero il fatto degli occhi
rossi dei nuovi vampiri ..è tutto vero visto che
proviene direttamente da una intervista ala grande stepheniemeyer ^^
Et
voilà ecco il n.11!Spero vi sia piaciuto e come
sempre v’invito a commentare! Grazie di cuore aElychan, Selene89, Daisy_Potter, baby_buny , Dana e MewPam per i commenti
Elychan:
ultimamente ho molto tempo libero eh si vede eh?!
Selene89: uuh non posso svelarti niente però ti posso dire che nel
prossimo capitolo si scoprirà il motivo dell’amnesia di Bella!^^ .Oooh hanno cominciato ad
uccidermi?? Ma allora il tizio appostato dietro la
porta era un killer XD. Hii chiami Japseruccio per farmi diventare vampira..che fico scriverei giorno
e notte ** ß(non ci sperare, chi è che ti
vorrebbe trai piedi per l’eternità , io
no di sicuro. Nd. Jasper)
Dana: eh
vedi i cap 9/10 li reputo i migliori mai scritti^^
Daisy_potter: vuoi un fazzoletto?^^…comunque è stata una
pena scrivere quel capitolo, mi sentivo male IO!
Baby_Bunny:
yess non si ricorda più di edward o dei cullen ^^
MewPam: eeeeh vedremo come si
risolverà!...scusa c’è un killer fuori dalla finestra..si prendi pure il numero intanto io vado a sistemare il
killer *lo fa cadere dalla finestra ..killer:arghhgeronimoooo* XD
Il
soggiorno era grande e spazioso, sei persone erano riunite lì, Alice e altre
cinque…tutte di una bellezza inaudita.
Quando
entrai nella stanza , si lanciarono sguardi interrogativi e inquieti.
Probabilmente stavano decidendo sul da farsi
Le
presentazioni furono veloci, anzi velocissime, Edward si limitò a dire il nome
delle persone presenti della stanza. Carlisle e Esme sorrisero dolcemente,
Jasper mi salutò con un cenno della testa, lo stesso Emmett e una certa Rosalie
mi lanciò un occhiataccia
-
Alice ci ha dato la notizia- Iniziò Carlisle
-
Perché?- Domando Edward, un'unica parola ma piena di significati ed emozioni
represse
Carlisle
guardò me, poi gli altri che dovevano essere il resto della famiglia
-Credo
che dipenda dalla maledizione- Disse
-
Questo spiega anche il perché io non l’avevo previsto- Intervenne
Alice
Mi
trentenni dal chiedere di cosa stessero parlando, il silenzio era
totale
-
La maledizione diceva che una cosa preziosa sarebbe stata persa, probabilmente
la vita-
-
Ma Bella ha perso la vita- Intervenne
brusco Edward facendomi sobbalzare
Tutti
gli sguardi si volsero verso di me, quasi…allarmai
-
Ah…non vi preoccupate- Li tranquillizzai
Lasciai
la mano di Edward, avrei voluto sedermi sul divano accanto ad Alice ma avevo
paura di muovermi alla svelta. La cosa della velocità mi stupiva e scioccava
abbastanza quindi di restare lì dove ero.
-
Quello che sto cercando di dire è che in qualche modo la maledizione ha preso
una cosa preziosa per lei, non la vita ma i ricordi- Terminò Carlisle
Ammetto
che non stavo capendo niente di quella conversazione e che aspettavo una
spiegazione
-
Non ho intenzione di lasciarla così, tornerò a Forks…Jacob Black potrebbe
saperne qualcosa- Intervenne lui
-
Non puoi tornare a Forks rischieresti di rovinare tutto, siamo riusciti a
ristabilire la tregua e ora non puoi rimettere piede lì- Intervenne
Rosalie
-
La tregua che grazie a te abbiamo rotto!- Ringhiò Edward -Se non fossi stata
così avventata sicuramente non saremmo arrivati a questo, e forse non Bella non
avrebbe dovuto— Lo sguardo che rivolse verso di me era addolorato
-
Sempre e solo Bella!!- Esclamò lei
-
Rosalie- Edward pronunciò il suo nome come un avvertimento
-
Vi sembra questo il modo di comportarvi?- Li rimproverò
Esme
-Scusate
ma…se non siamo a Forks dove siamo?- Domandai un po’ perché l’affermazione di
Edward mi aveva incuriosito un po’ per alleggerire la situazione
-
“Neah Bay”- Rispose Emmet
Neah
Bay , a quanto ne sapevo, era una piccola città a nord della OlympicPeninsula.
-
Forse è meglio che le spieghiamo qualcosa- Intervenne Jasper
Così
mi spiegarono della tregua tra i Quileute e i vampiri, il fatto che loro si
nutrissero di sangue animale ed ecco il perché dei loro occhi dorati, mi
spiegarono anche che Rosalie aveva ucciso il padre di Billy perché era stato lui
a lanciare la maledizione su Edward.
Risposero
a tutte le mie domande, tutte tranne quella a cui volevo di più una risposta. Io
cosa c’entravo con la maledizione? Cosa era successo nella notte di luna nuova
di tre anni giorni prima? E poi c’era un’altra domanda –che non chiesi ma che
volevo sapere— “Che legame c’era tra me e Edward?”
Ma
dissero che toccava a lui rispondere a tutto ciò, machequello non era il momento giusto: prima
preferivano tentare di ridarmi i ricordi e Edward era determinato ad andare a La
push a tutti i costi
-E
se chiamassi Jacob?- Intervenni prima che cominciasse una nuova discussione
-
Che intendi dire?- Chiese Alice mentre lui sembrò considerare la mia
domanda
-
Beh se gli dessi appuntamento da qualche parte in un posto…sicuro, in un posto
dove la tregua non sarebbe messa a rischio?-
-
Puoi provare ma non puoi venire- Rispose Edward
Lo
guardai interrogativa
-
Sarebbe pericoloso…, per lui- Terminò la frase con un immenso
sforzo
-
O-oh ok, però una telefonata è sicura no?- Sorrisi
-
Si, immagino di si- disse mentre un sorriso—poco convinto—si mostrava sulle sue
labbra
Avevo
capito cosa intendesse pericoloso, un giovane vampiro vicino ad un un mano...ora
sapevo cos’era lo strano senso di “sete” che avevo, per ora era facile da
ignorare ma immagino che più il tempo sarebbe passato e più sarebbe stato
difficile.
Ora,però,
non era il momento per pensarci, dovevo chiamare Jacob,giusto?Fortunatamente il suo numero me lo
ricordavo
***
Al
primo squillo Jacob rispose
-
Pronto?-
-Jacob
sono Bella!- Eslcamai, ero felice di sentire una voce “familiare” o di cui
ricordassi il suono
-
Bella come stai?- Rispose con tono preoccupato
-
Bene-
-
Charlie mi ha detto della malattia, mi dispiace così tanto…non avrei dovuto
trattarti così male l’altra volta- Sembrava realmente preoccupato e
dispiaciuto
-
L’altra volta?- Domandai
-
Si a casa tua quando ti ho detto quelle cose orribili-
-Oh
non fa niente , tutta acqua passata,ok?- Proseguii, tanto della conversazione
con lui ricordavo poco niente
-
Davvero, non sai quanto mi dispiace, anche se ero arrabbiato—sconvolto per la
morte—
-
Jacob! Sul serio, acqua passata!- Lo sforzo della sua voce mi aveva allarmato,
non volevo che stesse più male di quanto non lo fosse già
-Ascolta,
Jacob mi serve il tuo aiuto…ci potremmo incontrare a Old Royal? So che è lontano
ma ti prego, è una cosa importante-
Per
un attimo non rispose- Quando?-
-
Domani, incrocio della statale 110 che porta a Old Royal- Risposi
-
A domani allora-
-Jacob?-
- Si?-
-
A domani- Chiusi la conversazione …forse gli avrei dovuto dire che
all’appuntamento non ci sarei stata io ma Edward
Con questo capitolo la fine si
avvicina, manca esattamente il capitolo 13 e l’epilogo (che probabilmente
posterò insieme al capitolo suddetto)
Grazie a: Elychan, Selene89, Mew
Pam e Dana per i commenti al capitolo 11 ^^
Ps: ho molto tempo libero visto che
ho terminato la scuola ßragioniera in cerca di lavoro
XD
Alla prossima
Baci,
Lally
Mew Pam. Totalmente inventata, mi
sono servita di New Moon e gli outtakes(scene eliminate ) e extra presi dal sito
della meyer per capire meglio i personaggi per il resto totalmente inventata. Mh
si metto molto impegno in questa fic, non so perché ma mi ci sono appassionata a
scriverla e poi i personaggi di twilight sono fantastici che…adoro scrivere
^^
Dana: ehehgrazie per i complimenti (quando inizio
una storia prima o poi la finisco, ogni tanto poi…dipende da come la storia mi
prende o dalla mia “ispirazione”), beh i capitoli 9/10 sono anche i miei
preferiti ma ammetto che mi piace anche anche il 13 e l’epilogo anche se non
emozionanti come il 9 e 10…in un certo senso sono profondi credo (ma quando li
metterò leggerai eheh). Eh si la scrittrice…non è forse il sogno di quasi tutti
di quelli che scrivono fanfic?
Elychan: eeh tempo libero, tempo
libero che bello :p beh senza tempo libero penso che pure io
impazzirei
Selene89: buona fortuna nel
costringere Jasperuccio, forse il finale non sarà come ve l’aspettate , forse un
po strano…vedrete! Si ho tempo libero…i disoccupati ce l’hanno (ok però sono
occupata con la scuola guida eh!) Immagino che con questo capitolo tu abbia
capito il perché dell’amnesia. ^^. Eeh vena romantica…io ho la vena tragica e
sadica!XD (ma le pubblichi poi le storielle romantiche?**)
La
strada scorreva veloce sotto le ruote della Volvo, il tramonto era passato da
poco, presto sarei arrivato al luogo dell’appuntamento, presto avrei saputo come
farle riavere i suoi ricordi.
Ridarle
i ricordi, era il minimo che potessi fare.
Oppure
ero egoista perché volevo che si ricordasse di me? Del tempo meraviglioso che
avevamo passato insieme?
Jacob black era puntuale, almeno questo
gli e lo concedevo, ma mi irritava il fatto che i suoi pensieri fossero
concentrati su Bella, e questo m’irritava terribilmente, ma era inutile che me la
prendessi con lui ,o con Rosalie ,quando il vero colpevole ero io…e lo sapevo
benissimo.
Jacob
Black fu sorpreso di vedermi ,anzi, direi molto arrabbiato di vedermi. Non si
aspettava che io fossi ancora vivo
-Che
ci fai TU qui?- Domandò rabbioso
-
Bella non poteva venire- Dissi in tono piatto
Immediatamente
pensò che ero stato io ad impedirle
di venire , e si chiese perché ero
in piedi davanti a lui quando avrei dovuto dormire un sonno
eterno
-
E’ grazie a Bella se sono ancora qui- Risposi prima che desse voce ai suoi
pensieri, non avevo intenzioni di perdere tempo
-
C..-
-
Come faccio? Non t’interessa- Nuovamente risposi senza che avesse fatto la
domanda
-
Cosa le hai fatto?- Domandò decisamente furioso
-
Niente- Risposi pacato
Il
mio tono non gli piacque, lasciai che afferrasse la manica del mia
giacca
-
Bastardo, cosa le è successo per colpa tua?- Chiese
Per
una volta gli dissi quello che realmente voleva sapere- Ora…è come noi-
Lui
sembrò oltraggiato da quella mia risposta, per un attimo non riuscì ad aprire
bocca e io ignorai la moltitudine di domande che vorticavano nella sua mente e
lasciai che il tempo scorresse
-
PER COLPA TUA!COME HAI POTUTO?- Urlò
Mi
scostai da lui, lentamente, e lo fissai negli occhi – Credi che se avessi avuto
altra scelta l’avrei fatto?-
-NON
AVEVI SCELTA?! SI COME NO!- Sbraitò
-
Avrei dovuto lasciarla morire di fronte ai miei occhi?- Stavo per perdere la
calma e non era una buona cosa, dovevo riportare il discorso su un piano più
“tranquillo”.
-
E’ PER COLPA TUA!- Ribatté
-
Lo so- purtroppo era la verità
La
risposta lo fece fermare, stava cercando di leggere l’espressione del mio viso-
Però Bella ha perso la memoria, crediamo sia per via della maledizione-
Jacob
rimase di stucco, i pensieri confusi
-
Sai come fare per—Iniziai ma mi fermai quando i suoi pensieri risposero al posto
della sua bocca“Non è possibile non c’è un modo”
-
Deve esserci un modo- Insistetti
-
NON C’E’…NON C’è …non capisci? Nessuno si è mai sacrificato per salvare un
freddo, nessuno! Non c’è un modo per tornare indietro. Mi
dispiace…Bella…-Biascicò angosciato
Non
fece in tempo a dire altro perché avevo già rimesso e in moto ed ero
partito.
Doveva
esserci
un modo…o come avrei potuto ripresentarmi da lei? Cos’avrei dovuto dirle? “ Mi
dispiace non c’è più speranza?” e “ Sai, prima che succedesse tutto questo io e
te eravamo innamorati…” No l’ultima
non me la potevo dire, mi sembrava come costringerla ad amarmi di nuovo. No, non
potevo, non volevo…non era giusto!
***
Ero
seduta sullo sgabello davanti ad un pianoforte a coda, che avevo scoperto in una
stanza attigua al salotto.
A
dire il vero stavo decidendo se provare a toccare un tasto con la punta del dito
ma, se c’era il rischio che lo rompessi quando ero –facevo fatica a
dirlo—“umana” figuriamoci in quella mia nuova condizione.
E
il fatto che prima, per errore avessi premuto la mano troppo forte sulla sedia
mandandola in frantumi, non contribuiva affatto ad aumentare la fiducia in me
stessa !...Poi non volevo rovinare il suo pianoforte.
Strano
come ogni volta che pensassi a lui—a Edward— una strana sensazione pervadesse il
mio corpo, una sensazione tanto forte da oscurare tutte le altre;un misto di
eccitazione, senso di sicurezza e“qualcosa” , qualcosa a cui trovavo difficile dare un
nome
Ero
ancora là quando Edward entrò nella stanza
-Ciao-
Saluto sorridendo, ma il sorriso non arrivava nemmeno agli occhi e capii che
qualcosa non andava
Si
sedé accanto a me- Guarda che lo puoi toccare, non morde eh!- Scherzò notando
l’occhiata che gettaiall’oggetto
-
In realtà…mi sto preoccupando che, maldestra come sono, lo potrei
rovinare…irreparabilmente-Dissi
imbronciata, stavo segretamente desiderando che una risata cancellasse lo
sguardo afflitto dai suoi occhi
Rise
leggermente – Si , credo che per quanto riguarda l’essere maldestri tu sia
irrecuperabile-
-
Ah grazie tante- Esclamai fingendo d’essere arrabbiata e tornando a concentrarmi
sui tasti del pianoforte – Com’è andata?- Chiesi a voce
bassa
Con
la coda dell’occhio lo vidi irrigidirsi
-
Non—bene, ma non ti preoccupare troverò un modo per farti riavere quello che hai
perso- Rispose sforzandosi di apparire sicuro di
quell’affermazione
Era
così preoccupato per me, un nuovo vortice di emozioni mi avvolse e decisi di
fargli una delle domande che erano rimaste senza risposta- Per favore -
Sussurrai – Dimmi cosa è successo nella notte di luna nuova, ti prego…lo devo sapere- Supplicai
Edward
mi fissò , bloccandomi con il suo sguardo color caramello- Va bene- Si arrese e
spezzò il contatto visivo tra noi, distogliendo lo
sguardo.
-
Come ti ho già detto è colpa mia se ti trovi in questa situazione—se seicosì…- la voce remota e distante, un sussurro nella notte
Rimasi
in silenzio, in attesa che proseguisse ma avrei voluto urlagli di smetterla di
dire che era colpa sua.
-
Io ero stato colpito da una maledizione che mi avrebbe costretto a dormire per
sempre…- Diede un occhiata fulminea nella mia direzione poi tornò a guardare
altrove- tu, nonostante io non volessi… tu— Ripeté l’ultima sillaba con
dolcezza
-Io?-
Suggerii decisa ad andare fino in fondo
-
Tu…hai deciso di sacrificare la tua vita per me, e Bella io non avrei voluto
davvero farti diventare come me, un mostro…ma non potevo lasciarti morire. No,
no… quando l’avevi fatto per me…Non davanti ai miei occhi- Ormai la sua voce era
spezzata,addolorata,il viso ancora rivolto lontano da
me
Istintivamente
presi la sua mano e la portai alla mia guancia strofinandola sulla mia pelle-
Basta così – Immediatamente il suo viso fu vicino al mio e iolo presi trale mie mani- Non voglio che tu soffra
nel ricordare quello che successo- Sussurrai fissando quell’oro intenso
-
Bella- Sussurrò lui
Lasciai
cadere le mie mani e abbassai lo sguardo sul mio grembo
-
Non— Non ho nessun ricordo ma…- La sua mano mi accarezzò delicatamente il viso-
ma una cosa la ricordo- Lo guardai , ormai i nostri nasi si sfioravano – non è
esattamente un ricordo è una sensazione…troppo forte e profonda per essere
ignorata…- Chiusi gli occhi- anche se la mia mente non ha memoria…il mio cuore,
io, la mia essenza si ricorda di te- Riaprii gli occhi per vedere il più
magnifico dei sorrisi sbocciare sulle sue labbra, un sorriso sghembo tanto bello
da togliere il fiato- E poi beh di ricordi ne possiamo creare di nuovi no?-
Sorrisi felice, e di vedere finalmente un sorriso sincero
-
Hai ragione- Sussurrò chinandosi verso di me – Bella, ti voglio bene- Disse
mentre le sue labbra si poggiavano sulla mia guancia
Finalmente
avevo trovato un nome a quel “qualcosa “ ….amore.
Epilogo
-New
Life-
Un
anno dopo…
Con
il passare del tempo—alla fine—avevo recuperato tutti o in parte i miei ricordi,
e a quelli se n’erano aggiunti dei nuovi…nuovi e stupendi ricordi di me e Edward
e dei Cullen
Ancora
non potevamo mettere piede a Forks, ma Jacob si era impegnato a farci
riaccettare dai Quileute e io speravo che ci riuscisse. Nel frattempo, tenevo a
bada Charlie e Reneé con almeno due telefonate al giorno e grazie a Carlisle
riuscivo a trovare sempre qualche malattia altamente contagiosa e inadatta alle
visite. Forse era questo che non aveva fatto correre Charlie a chiamare l’FBI e
Reneé a precipitarsi di corsa a Neah Bay , forse era la fiducia che i miei
riponevano in me o forse si trattava solo di fortuna.
Per
il resto, dopo che avevo iniziato con la “dieta” dei Cullen i miei occhi , se
ancora non erano color oro almeno, ora, tendevano al color ambra. Inoltre—oltre
alla sete— stavo imparando a controllare meglio le mie capacità, beh certo
controllare la velocità era di gran lunga più facile che controllare la sete ma
in fondo avevo tempo giusto? E poi anche i rapporti con Rosalie si erano
sistemati, Emmett era il solito simpaticone e Jasper e Alice ...insomma mi
sentivo ,comunque, a casa.
Ogni
tanto quando al tramonto guardavo fuori dalla finestra della nostra camera—mia e
di Edward— la mia mente tornava a Forks a Charlie, Mike , Jess , Angela…alla
scuola, ad una vita che sembrava lontana secoli
Stavo,
appunto, guardando fuori dalla finestra l’orizzonte diventare sempre più scuro
quando percepii qualcuno arrivare alle mie spalle. Sorrisi nello stesso istante
in cuidue braccia si strinsero
intorno alla mia vita.
-
Ti manca Forks?- Domandò Edward con le labbra sul mio collo. Il suo fiato sulla
mia pelleprovocò una scossa di
elettricità lungo la mia spina dorsale
-
Non è una cosa insopportabile- Mi girai per vederlo in viso.
Un
viso che non mi sarei mai stancata di guardare,toccare, sfiorare o
baciare
-E
poi..- Iniziai allacciandogli le braccia intorno al collo – Ora, è questa la mia
nuova casa…e la mia nuova famiglia- Sorrisi imitata da lui
-Bella…?-
Chiese stringendomi a lui e annusando i miei capelli
-
Si?-
Edward
mi fissò con uno sguardo intenso e penetrante negli occhi - Sai una cosa?-
-
Cosa?- Chiesi guardandolo interrogativamente
Lui
sorrise maliziosamente, e si chinò per baciarmi ma si fermò prima di toccare le
mie labbra - Ti amo- Sussurrò
Sorrisi
– Ti amo anche io - Risposi prima di stringermi ancor di più a lui edi baciarlo
Lui,
quella notte non mi aveva ucciso, non ero morta perché una nuova
vita—diversa—era cominciata. E cosa c’era di meglio che una vita –infinita—da
passare accanto alla persona che ami?...Niente
Ok mi stanno luccicando gli occhi,
dalla tristezza di aver finito una delle storie che più mi ha divertito e
emozionato scrivere. E spero che abbia emozionato anche tutti voi, mi auguro che
il finale che ho scelto e scritto vi sia piaciuto (dovete farmi sapere o non mi
metterò l’anima in pace)
Ringrazio tutti coloro che via via
hanno recensito questa storia: Dana, Elychan,Mew Pam, Selene89, baby_bunny,
Daisy_Potter, Miss Trent, Avalon, Cat Girl, Faith15, e Edward e Bella 4ever.
Ringrazio anche Ithil (mi spiace che tu abbia dovuto lasciare ma beh spero che
tu sia soddisfatta del mio lavoro)
Baci,
Lally
Ah prima di salutarvi
definitivamente…ne approfitto per chiede un favore a tutti voi fan di twilight,
se vi va stavo pensando ad una one-shot in cui i personaggi (di twilight
s’intente!) deveno rispondere alla corrispondenza (l’idea me l’ha data Harriet
con una sua storia) e mi chiedevo se vi va di fare la parte della
“corrrispondeza”, scrivendo lettere ai personaggi—tipo complimenti, minaccia (a
Billy XD per esempio), domande ecc… se non vi dispiace l’idea fatemi sapere a:
nightseer@hotmail.it
Dana: credo di non meritarmi la
morte per il finale brutto vero?
Selene89: grazie per i complimenti,
quando metti le tue storie…beh le voglio leggere ^^
Mew Pam: io sono eroinomane, perché
terminato New Moon, ho ricominciato twilight e ora di nuovo new moon (anche se
vado lenta per via dello scribacchiare fic e la scuola guida che mi prende ma
non c’è fretta…tanto per averlo in italiano a voglia ad aspettare)Beh il finale
ora l’hai letto e non ho altro da dire (noo chi è che scrive frasi sibilline
io??XD)
Elychan: beh alla fine jacob si è
riscattato, Billy è “felicemente” (per noi) nella tomba, Edward e Bella sono
insieme e…che altro c’è da dire? Per me è un bel finale ^^