Osservando il cielo mano nella mano!?!?

di Queen of the Night
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chi sei? ***
Capitolo 2: *** Un sorriso per te! ***



Capitolo 1
*** Chi sei? ***


Salve a tutti, questa è la mia prima FF su HXH, vorrei presentarmi;
Sono Queen of the Night e ho già pubblicato altre due FF
1) Alice e cercatori...Narumi e Karen (Alice Academy)
2) Lacrime di sangue per amore (Criminal Minds)
Spero che anche questa FF vi piaccia, molto probabilmente pubblicherò ogni de settimane.


CHI SEI?

Ciao, mi chiamo Sophie ho 13 anni e abito a Venezia con il mio tutore, Metz.
I miei genitori sono morti quando io avevo poco più di 1 anno per colpa di un
incidente aereo.
Mia mamma si chiamava Sophia, aveva 24 anni ed era una Musical-Hunter e nella
sua vita reale era una famosissima cantante, mentre mio padre si chiamava Kaito,
aveva 26 anni ed era un Archeological-Hunter, un mito.
Alla loro morte sono stata adottata da un amico di mio padre che mi ha cresciuta e
allevata fino ad ora.
Per i primi 4 anni siamo rimasti a vivere in Inghilterra, la città natale di mia madre, e
poi negli ultimi dieci siamo venuti qui a Venezia.
La casa è stupenda, si trova in centro, ha il piano terra, il primo piano e la mansarda;
al piano terra c'è una grande entrata con un tappeto rosso rettangolare, a sinistra la cucina
con la sala e a destra l'ufficio personale di Metz.
Al primo piano ci sono 5 stanze e tre bagni; la stanza di Metz è sbito dopo le scale mentre
la mia è quella in fondo al corridoio a destra.
Ma il posto che adoro in assoluto è la mansarda; quando siamo arrivati era solo un ammasso
di ragnatele e polvere, insomma una vera schifezza, ma con l tempo e con l'aiuto dei miei amici
l'ho trasformata in una specie di base per riunirci, e l'ho fatta insonorizzare per evitare orecchi indiscreti.
Bhe, questa è casa mia e un piccolo riassnto della miavita... ah dimenticavo, io sono
alta nella media e molto magra, con capelli lunghi fino alle spalle neri e gli occhi color
del cielo, Metz dice che sono un dono del celo stesso e che assomiglio molto a ma madre.


 



Era una giornata come tante altre, ma non immaginavo che alla fine avrei avuto
molte domande senza risposta.
Come ttte le mattine, non ho sentito ne Metz che usciva ne le tre sveglie a mia disposizione,
quindi Seiji e Hiroto mi hanno svegliato alla loro maniera, con una trombetta da stadio
che mi ha fatto fare un  salto fino al soffitto.
Seiji e Hiroto sono i miei due migliori amici, Seiji è biondo con gli occhi verdi e un
carattere gentle e affettuoso, ma non è ingenuo, che vede un lato positivo in tutto
quello che accade, mentre Hiroto ha i capelli neri e gli occhi blu e ha una carattere
scontroso e scorbutico, ma nei momenti di bisogno sa darmi la forza di cui ho bisogno.
Dopo avergliene dette di tutti i colori sono andata in bagno, mi sono preparata e mi sono
vestita, con una T-Shirt verde, dei Jeans blu, corti e delle All-star megagalattiche; mi sono
messa una pinza nei capelli e mi sono truccata con la matita e l mascara blu che risaltano
ancora di più i miei occhi.
Dopo essere uscita di casa siamo andati al Parakiss a fare colazione, mentre io bevevo un
cappuccino e una brioche ho ricevuto un messaggio da Anna:

Arriviamo un po' più tardi perchè Satzuki non si è alzato presto,
Baci,
Anna ;)



Quando Anna e Satzuchi furono arrivati, aspettammo che finissero la colazione e mentre loro
si dirigevano verso scuola io, Seiji e Hiroto andammo Central Town a fare un nuovo record,
arrivare a scuola in meno di 5 minuti in skate... record superato.
Dopo di questo ci fuorono solo lezioni noiosamente noiose che passai a dormire.
Nel pomeriggio andammo tutti alla spiaggia veneta a fare surf e a prendere il sole, poi sono
tornata a casa.
Seiji e Hirot son fratelli e hanno in coprifuoco alle dieci, ma i loro genitori son sempre fuori
per lavoro fino a tardi, quindi anche quella sera a mezzanotte erano li a fari compagnia mentre
aspettavo il ritorno di Metz.
Sentii aprire la porta, era Metz, fec uscire i due agazzi dalla finestra per non essere
scoperti e andai alla porta ad accoglierlo.
Ma Metz non era da solo, con lui c'era un ragazzo alto più o meno come me, era coperto
con un mantello marrone davvero orrendo e aveva lo sguardo basso.
" Lui è Kurapika, i suoi genitori sono stati uccisi da delle persone molto cattive; te lo affido,
io devo andare alla poliza " Detto questo se ne andò.
Lui restò li, immobile, mi avvicinai e lo portai dentro, andammo nel bagno;
riempii la vasca di acqua calda e finalmente gli feci togliere quell obrobrio che aveva addosso.
VISIONE CELESTIALE... E DEPRIMENTE ALLO STESSO TEMPO...
Aveva i capelli biondi a caschetto e una corporatura magrissima.
I suoi occhi mi spaventavano, erano di un colore rosso, scarlatti all'interno dei quali c'era
tutto l'odio e la sofferenza del mondo.
Gli tolsi la maglia, era ricoperto di sangue, non suo; continuava a rimanere mmobile, così
presi una spugna e iniziai a pulirlo, molto delicatamente, come se quel ragazzi dagli occhi
color cremisi si potesse infrangere come il vetro se toccato troppo forte.
Gli diedi dei vestit puliti di Metz, troppo lunghi, ma non avevo altro e buttai i suoi che erano
inutilizzabili anche se lavati con amuchina.
Come ho detto la casa è molto grande quindi non ebbi difficoltà a trovagli una stanza,
di fianco alla mia; era molto ampia, con pavimento riscaldato, camino, letto a una piazza e 
mezza e una scrivania; le pareti blu e il legni marrone.
Si sedette sul letto a guardare il fuoco; andai a prenderle qualcosa di caldo.
Scesa in salotto trovai Metz che leggeva un giornale, ero talmente impegnata ad osservare
Kurapika che non lo avevo sentito arrivare.
" Come sta? " Mi chiese.
" Non lo so, non ha detto una parola, ma... " Non ebbi il tempo di finire la domanda.
" Sono le due, è tardi vai a dormire, domani ti darò tutte le spiegazioni che vuoi. "
Certo, come no, e come sempre se la sarebbe filata per evitare di rispondere alle mie domande.
Tornai nella stanza di Kurapika, con una tazza di the fumante; era ancora li a fissare
il fuoco con i suoi occhi rossi. Alimetai il fuoco in modo che rimanesse acceso tutta la notte.
Quando ne uscii la casa era piombata nell'oscurità, i camini si erano spenti e Metz 
era andato a dormire, così anche io andai nella mia camera, ma non riuscivo a prendere sonno,
pensavo a quel ragazzo che sitrovava nella stanza a fianco alla mia.
Erano le 5 del mattino finalmente la stancezza prese il sopravvento sui miei pensieri.


Fineeeeeeeeeeeeeeeee... primo capitolo :) bhe rispetto alle mie aòtre storie è piuttosto lungo, ne vado fiera.
Mi raccomando recensite in molto voglio sapere cosa ne pensate anche se negativamente, le critiche sono ben accette.
Baci,
Queen of the Night! :)









 

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Capitolo 2
*** Un sorriso per te! ***


Salve a tutti rieccomi con un nuovo capitolo!
Spero che vi piacciano :)




Erano ormai due settimane che Kurapika passava nel silenzio più assoluto senza uscire
da quella camera; potevo capirlo, in fondo aveva passato un periodo assolutamente orribile,
però non poteva continure così, sarebbe rimasto distrutto dal suo stesso dolore, e io questo
non lo volevo, perchè per qualche strano motivo, anche se non gli avevo mai parlato riuscivo a
capire e a comprendere il dolore che doveva provare.
Avevo deciso, non lo avrei lasciato nell'auto-distruzione, lo avrei aiutato, aiutato a dimenticare.
Mi alzai dal tavolo e andai verso le scale, ma qualcosa mi afferrò il braccio, mi girai di scatto,
era Metz.
" No Sophie, lascialo stare, dagli il tempo di sfogarsi e di trovare un po' di serenità " Mi disse lui
con aria di comprensione.
" Ma Metz sono due settimane che non mangia non beve e non dorme! " Dissi con un filo di rabbia.
Mi guardò come se avesse intuito i miei pensieri, poi sorrise.
" E va bene, fai un tentativo - Mi disse mentre tornava in cucina rassegnato dalla mia testardaggine-
ma sii delicata! "
Si raccomandò.
Salii le scale e spalancai la porta della sua camera; non mi degnò di uno sguardò, continuò
a guardare il fuoco con la sua solita aria malinconi.
Mi stavo arrabbiando; Andai a tirare su la serranda.
" Kurapika " Lo chiamai con un tono di voce un po' alto; niente.
Andai verso di lui e  tirais per il collett della maglia - troppo grande - e lu mi osservo un po' stupito -
menomale, finalmente un'espressione un po' diversa-
" Kurapika ascoltami, capisco quello che provi, ma non puoi continuare così, finirai per farti
del male da solo, non è questo quello che vorrebbe la tua gente, vebbero che tu continuassi
a vivere, sei giovane non è troppo tardi gli dissi urlando arrabbiata, lui non fece una piega,
rimase nel suo silenzio.



Meno male che le avevo detto di essere delicata.   --.--                                    (Pensiero Metz! ) 



" Avanti reagisci, di qualcosa, cosa ti costa! " Continuai con le lacrime agli occhi.
"Ora basta" Disse flebile.
" Cosa ? " Chiesi non avendolo sentito.
" Ora basta urlò più forte staccandosi dalla mia presa.
" Kurapika " Lo chiamai
" Zitta, stai zitta, tu non sai niente, non puoi capire niente, non puoi sapere come mi sento
io, ho visto tutta la mia gente essere fatta fuori da persone senza cuore, ho visto i miei genitori
morire sotto i miei occhi, ho visto mia madre sorridermi mentre quei vermi le infliggevano il
colpo di grazia. Come puoi dire di capire ciò che provo! "
La stanza piombò nel silenzio, lui continuava a guardarmi con quei suoi occhi rossi e io ero li
in piedi ad osservarlo.
Abbassai lo sguardo e mi diressi verso di lui.
Gli tirai un schiaffo che lo fece indietreggiare. MI guardò sbalordito.
Alzai lo sguardo sorridendogli, mi avvicinai d nuovo e lo abbracciai forte,
Scoppiò a piangere.
Lo lasciai sfogare, si strinse ancora più forte a me come se non volesse che lo lasciassi solo.
" Sta tranquillo, non mi muovo di qui! " gli dissi per tranquillizzarlo.

Restammo li per quasi un'ora, poi si staccò da me e mi guadò.
" Mi dspiace, non so cosa mi sia preso! " Disse.
Gli sorrisi.
" Non ti preoccupare, lo so, io ti starò vicina, per qualsiasi tu abbia bisogno potrai contare su di me! "
" Io... "
" Si - tuonai senza lasciarlo finire- ti aiuterò, ti aiuterò ad avere la tua vendetta, ma adesso no,
adesso devi vivere la tua vita, quando sarà il momento accadrà tutto ciò che deve accadere! "
Chiuse gli occhi.
" Ti ringrazio, sei dolcissima, e hai saputo darmi la speranza che avevo perso ormai. "
Riaprì gli occhi sorridendomi,.
Erano stupendi, due occhi color acqua-marina che uniti a quel sorriso lo facevano diventare
ancora più bello di quanto già non fosse.

Pensiero Kurapika
Stare in sua compagia è bellissimo, ogni volta che entra da quella porta sento un senso di dolcezza e di protezione che non avevo mai provato prima.
Abbracciarla è meglio, mi sento protetto ancora di più, come se niente in questo mondo ppotesse farmi del male.
E' una senzazione stupenda!



Fine secondo capitolo, spero davvero che vi sia piaciuto, recensite per farmi sapere
cosa ne pensate, anche se è negativo... :)
Baci!
Queen of the Night! Kiss <3







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