Don't you know, you spin me out of control.

di You found me
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Take me away. ***
Capitolo 2: *** 2. I just want you to know who I am. ***
Capitolo 3: *** 3. Look into my eyes. ***
Capitolo 4: *** 4. I've lost myself in your eyes. ***
Capitolo 5: *** 5. Under the lights. ***
Capitolo 6: *** 6. What does speak better than a song? ***
Capitolo 7: *** 7. Could you find the right words? ***
Capitolo 8: *** 8. So I could see clearly now, the rain has gone. ***



Capitolo 1
*** 1. Take me away. ***


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1.  Take me away.

 

Due settimane.

Due settimane starò a Londra, con Hadley, per studiare. E sì, noi andiamo certamente per imparare meglio l'inglese, ma a 18 anni, dopo aver sognato quella città con tutto il cuore, e sapendo che i tuoi idoli, i One Direction vivono lì, trovi altri motivi per starci, oltre lo studio. Sogni ogni attimo, immaginando di poterli miracolosamente incontrare, ma poi ti metti l'anima in pace, le cose vanno così, non ci si può fare nulla.

Il giorno della partenza corro da tutte le parti della casa, non vedo l'ora di salire su quell'aereo e scappare da questa banalità che irradia il mio paese.

Sto mettendo via le ultime cose, non porterò nulla di esagerato, giusto il necessario per stare a Londra, e secondo la mia logica, ho riempito due valigie abbastanza grandi.

Arriva da me Hadley e mia mamma ci accompagna a Malpensa, l'aereo è fra tre ore.

In macchina non finisco più di parlare, sono tutta felice e preoccupata allo stesso tempo, anche se so abbastanza bene l'inglese, ho paura di non capire bene qualcosa o di non riuscire a parlare. Ma ormai è abitudine, l'insicurezza fa parte di me. Ma c'è la mia amica che mi stringe forte la mano, che condivide tutta la mia enorme emozione, che sta sentendo le stesse cose, ne sono sicura.

-Ma davvero saremo lì tra qualche ora?- Domando, anche se è ovvio, solo perchè ho bisogno di credere alla realtà.

-Sì, ma ora stai calma! No, okay, non ci riesco nemmeno io- risponde Hadley.

-Mamma, quanto cavolo manca?- chiedo pregando.

-Lo sai benissimo che manca poco, ora stai un po' zitta, su!-.

-Almeno accendi la radio, per favore, almeno mi passa un po' l'ansia-. Sono sempre stata così, la musica mi calma, mi entra nelle vene e mi fa passare tutto, ha un ruolo fondamentale nella mia vita.

La radio si accende, e lo speaker parla, parla, e parla. Ma una benedetta canzone? Non faccio in tempo a formulare il pensiero e lo speaker inizia a esaudire le richieste. Una ragazza chiede di dedicare Look After You al fidanzato, e io mi riempio di brividi per tutta la schiena.

Stringo forte la mano di Hadley, tanto da stritolarla, lei capisce subito. Pensare anche solo di trovarmi nello stesso stato dei 1D, mi fa tremare. Quella canzone poi, che inevitabilmente fa comparire gli occhioni di Louis nella mia povera testa, mi rende felice in una maniera quasi impossibile. Eppure, prima che quei cinque ragazzi entrassero a far parte della mia vita, non avrei mai immaginato di potermi sentire così leggera e piena di gioia.

*

Fortunatamente il tempo è passato in fretta, e siamo sedute sull'aereo.

Salutare mia mamma è stato difficile, ma alla fine ho dovuto muovermi, se no avrei perso il volo.

-Hadley, merda, mi sento mancare la terra sotto i piedi!- Dico.

-Alexis, forse perchè siamo in aereo, demente?- risponde sarcastica.

-Ahahah, forse perchè tra poco arriveremo nella città che sogno da quando avevo circa 5 anni?-

-In effetti, è una scusa plausibile-.

*

Ed ecco che l'aereo è atterrato e inizio a perdere la testa leggendo tutte le cose in inglese e sentendo l'aria di Londra nei polmoni. Non ci credo, sto camminando in questa città, la città dei miei sogni.

-Siamo qui Hadley, santo cielo!-Dico, praticamente gridando!

-Sssh, non parlare così forte in italiano, la gente ti guarda come un'idemoniata!-

-Eh, dettagli, dammi il tempo di ambientarmi-.

-Comunque è vero, siamo qui, non ci credo!-

-Andiamo a recuperare le valigie, così andiamo in hotel, sono stanca morta-.

-E che novità, muoviti, che ti accompagno in casa di riposo, vecchia rincoglionita!-

-Ma grazie, ti voglio bene, eh-.

-Anche io stordita!-

E Hadley è sempre la solita.

*Dopo mezz'ora riesco a recuperare la mia valigia e a chiamare un taxi.

Arriviamo in albergo ed io, entrata in camera, non faccio nemmeno in tempo a spogliarmi che crollo sul letto, morta dal sonno, e Hadley lo stesso.

*

Il giorno dopo mi sveglio, realizzo dove mi trovo e inizio ad urlare nuovamente.

-Haaaaaaaaldey, siamo a Londra cavolo!-

-Alexis, ho capito dove siamo, l'hai detto almeno settecentoquattordici volte da quando siamo qui, ora puoi alzare quel culo e vestirti? Non voglio fare colazione dopo l'ora di pranzo!-

-Subito!-

E in un secondo mi alzo dal letto, scatto in bagno, mi faccio una doccia veloce, mi sistemo un po', mi vesto, e sono pronta.

Scendiamo e facciamo colazione, anche se io rimango tipo paralizzata davanti a tutto quel bacon, e opto per una brioches.

E mangio in un minuto, sto già correndo fuori, con una piantina di Londra in mano, intenzionata a non fermarmi un attimo, ma naturalmente, inciampo come una cretina e Hadley scoppia a ridere come una malata, io pure e non riesco a rialzarmi. Piango dal ridere, e poi mi alzo.

-Sei tanto drogata che sembra ti sia fumata un baubab!-Dice Hadley.

-Ma sentila!-

E finalmente, ci incamminiamo verso il Big Ben.

Lì davanti sono incantata, è qualcosa di fantastico poter vedere una cosa che hai visto sempre e solo in foto con i tuoi occhi, ed ero imbambolata lì da cinque minuti buoni.

-AAAAAAAALEXIS! PIANETA TERRA!- Mi strilla Hadley, e io mi ricompongo, ma sono tutta emozionata, e quasi piango al pensiero di trovarmi lì.

Giriamo un po' nei paraggi, e continuo a vedere persone che assomigliano a Louis, ma ci sono abituata, mi succede molto spesso anche in Italia.

-Ma che cavolo hai, sei sempre a fissare chiunque in giro!- chiede ridendo Hadley.

-E parla quella che stava morendo per aver visto uno che assomiglia un pochino a Zayn!-

E poi, girandomi, spalanco bene gli occhi, perchè ne ero sicura, era.....





Ciaaaaaao!
Allora, questa è la mia prima FF, e non credo sia bella come le altre, seriamente, ma spero che vi piaccia almeno un po' fino ad ora...
I ragazzi arriveranno a breve, non preoccupatevi!
Bhè, spero davvero che qualcuno la leggerà, e se vi va recensite, sia positivamente che non, così almeno capisco un po' cosa migliorare.

#Much Love

-Alice.




 

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Capitolo 2
*** 2. I just want you to know who I am. ***


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2. I just want you to know who i am.


*Consiglio di leggere questo capitolo ascoltando Iris, dei Goo goo dolls, che mi ha dato l'ispirazione, e Wonderwall degli Oasis, BUONA LETTURA! :)


“I just want you to know who I am. “

Credo che sia così. Ormai tutti mi conoscono per il ragazzo famoso che gira da uno stato all'altro con gli altri componenti del gruppo. Anche la mia ragazza, dopo tutto, non credo sappia chi realmente sono. Questo perchè tutti mi credono lo scemo del gruppo, che ride e scherza sempre. Ma lo faccio per nascondere quanto in realtà sono complicato. Io sono talmente strano e difficile da capire che non mi comprendo nemmeno da solo.

Oggi i ragazzi mi hanno chiesto se andiamo a fare un giro a Londra, anche se sono talmente stanco per ieri, sono stato sveglio con Eleanor fino a tardi. Non ho la minima voglia di mettere il piede fuori di casa, solo che se non esco mi trascinano fuori loro.

Mi alzo dal letto e spengo l'IPod, questa mattina ho ascoltato Iris almeno venti volte e direi che è il caso di smetterla. Non voglio per nulla al mondo deprimermi, non parlerò di questa mia “confusione” se si può chiamare così, con nessuno. Nemmeno con Zayn, la persona di cui mi fido di più.

Prendo una maglietta, un paio di jeans e vado in bagno. Mi infilo un po' nella doccia, ho giusto un po' di tempo. E comincio a pensare di nuovo. Non voglio pensare, quanta pesantezza.

Stasera usciremo, devo smettere di avere pensieri che mi appesantiscono.

Mi continuo a chiedere se non ci sia il bisogno di cambiare un qualcosa della mia vita. Quando parlo con Eleanor mi sembra che dall'altra parte non ci sia quello che voglio davvero. Niente da toglierle, è una ragazza fantastica, ma ho sempre l'impressione di parlare da solo, di non avere la ragazza “giusta”.

Sono pronto e Liam è in macchina con gli altri che mi aspetta. Salgo e saluto tutti sorridendo. Non devo far trasparire un grammo dei miei problemi, mi farebbero decisamente troppe domande.

Parliamo delle solite scemate, e ogni tanto vorrei discutere anche di qualcosa di serio, ma poi mi rendo conto che preferisco la leggerezza dei discorsi che facciamo tra di noi.

-Dove andiamo di bello?- chiedo.

-Direi che potremmo fare un semplice giro per Londra e mangiare qualcosina per pranzo- mi risponde Liam, che coordina tutto come sempre.

-Perfetto! Devo cercare una maglietta nuova!- esclama Zayn

-A me piace la parte del pranzo- risponde Niall, come gli è solito.

-Okay, dove volete, ma stasera io pretendo di uscire- dico, convinto a smettere di ragionare sul senso della vita. Diventerò filosofo.

-Ed ecco il Louis che amo!- grida Harry, stritolandomi.

E tutti ridono, sono sorpresi dalla mia voglia di uscire improvvisa. Ultimamente volevo sempre stare in casa, è per questo che erano costretti a trascinarmi fuori.

-Come è andata ieri sera con Eleanor?- chiede Zayn.

-Bene, siamo stati insieme fino a tardi. Siamo usciti a ballare e poi siamo stati un po' da me- rispondo.

-E avete scopato come ricci!-grida il solito Harry, scatenando le risate di tutti.

-Tu sei sempre il solito porco! Comunque sì, Hazza- rispondo ridendo anche io.

-Dove andiamo allora stasera?- chiede Niall.

-Al Fabric- urlo io, che amo quel locale.

-Per me è okay- dice Harry. E tutti gli altri acconsentono.

Parcheggiamo la macchina e andiamo a farci un giro per la città. Quante volte l'ho vista, ma il punto è che non stanca mai. È sempre bellissimo passare davanti ad Harrods, o vedere l'immensità del Big Ben. Ora siamo proprio qui. C'è un po' di vento che mi accarezza il viso. Ho i brividi perchè la felpa che indosso è leggera. Vorrei potermi togliere questi occhiali da sole, ma ho idea di cosa potrebbe succedere se li togliessi. Mi riconoscerebbero cinquecento persone.

E questa è un'altra delle cose che non mi piacciono più. Siamo tutti felicissimi di avere delle fans. Ma a volte è brutto vedere che loro vogliano solo una foto per farsi vedere dalle amiche, che ti conoscano per il cantante che viene fuori nelle interviste. Vorrei una ragazza con cui parlare, che veda ciò che sono davvero e non quello che sembro. Le ragazze mi si avvicinano solo perchè sono famoso.

Camminiamo lentamente per le vie di Londra, sempre conosciute, ma tranquille. A quest'ora del mattino non c'è confusione. Sono le dieci e camminare qui è perfetto.

Zayn mi trascina in un negozio per accompagnarlo a prendere la maglietta, e con quella scusa mi chiede cos'ho. Io rimango pietrificato. Non so cosa dirgli, e non riesco a credere al fatto che lui si sia accorto di come sto.

-Penso troppo- tento di tagliare corto io.

-Perchè?-cerca di chiedere spiegazioni lui.

-Semplicemente perchè non so più cosa voglio. Non capisco se Eleanor è quella giusta. Non capisco se ho bisogno di cambiare. Vorrei solo qualcuno che non lasci risposte vuote ai miei problemi. Che mi parli e mi faccia chiarire le idee, senza acconsentire ad ogni singola cosa.-spiego, sempre con parole povere.

-Hai bisogno di staccare, e questa sera usciamo, che occasione migliore? Non pensare troppo, è una cosa che ti ripeto sempre, lo so, ma è vero. A volte il troppo pensare ti mette solo più confusione-risponde Zayn.

Compra una maglietta è usciamo dal negozio. Raggiungiamo gli altri e ci avviamo verso un bar per mangiare un panino.

-Hai chiamato Eleanor per stasera?-mi chiede Liam.

-No, ora le mando un messaggio.-rispondo.

Ciao splendore, stasera andiamo al Fabric, ti passo a prendere per le nove. Ti amo. Lou.”- Le scrivo.

La risposta arriva subito.

Certo amore mio, a stasera. Ti amo anch'io. El.”

Dopo mangiato mi accompagnano a casa, e io mi butto sul letto, con l'IPod.

”'Cause it’s broken broken, something got broken.”

Si, qualcosa si è rotto in me, ma non capisco cosa.

Mi addormento e mi sveglio dopo un'ora. Mi preparo, metto i miei pantaloni rossi con la maglietta a righe ed esco.

Saluto di nuovo tutti, e Zayn mi sussurra.

-Non pensare.-

-Ecco, lascio correre tutto. Devo divertirmi. Grazie.- Rispondo.

-Ma di cosa?-risponde Zayn facendomi l'occhiolino.

Passiamo a prendere Eleanor, si siede in baccio a me e mi bacia. Io rispondo al suo bacio con foga. Ho deciso che farò qualsiasi cosa che mi impedisca di riflettere.

Arriviamo al locale ed entriamo. Oggi c'è molta gente.

Spero vivamente che nessuno mi riconosca.

Mi metto a ballare in mezzo alla folla. Mi guardo intorno. La musica è fortissima. Le persone sono una incollata all'altra, e vedo solo la mia ragazza che si struscia su di me. Tutto il resto, pensieri e riflessioni, non contano.

Ciao a tutti! :3

Il capitolo è spesso noioso, ma la storia prenderà una bella svolta. Tutto questo girare attorno ai personaggi è per far capire un po' la situazione, prima di far accadere i fatti. Ringrazio le persone che hanno letto, e quello splendore della mia amica Ilaria che mi sostiene sempre. Sarei molto felice se voi recensiste. Il prossimo capitolo arriverà molto presto. :)

Love, Alice xx



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Capitolo 3
*** 3. Look into my eyes. ***


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3. Look into my eyes.


Alexis.


Io e Hadley abbiamo deciso di uscire per stasera. Non sapevamo dove andare, oggi ci hanno consigliato di andare al Fabric, hanno detto che è uno dei 10 locali migliori di Londra.

Non so che cosa mettermi, mi sento una botte con qualsiasi cosa. Non dico così per essere compatita o per sentirmi dire il contrario. Io non mi sento mai a mio agio, mai.

Metto un vestitino nero che mi arriva alle ginocchia e un paio di scarpe con il tacco. Mi trucco e mi do una sistemata ai capelli. In qualche modo sono pronta per uscire.

Prendiamo un taxi, e ci metto circa cinque minuti a spiegare dove portarci. Non mi sono ancora adattata all'inglese, e mi viene ancora da rispondere in italiano.

Ci lascia davanti alla discoteca ed entriamo.

Il locale è fantastico. La musica è fortissima ed è pieno di gente. Riconosco un remix di Release Me, di Agnes, e subito andiamo a ballare. Mi innervosisco quando mi sento toccare, non mi conoscono e odio le mani degli sconosciuti sul mio corpo. Li scanso nervosa, e mi dirigo verso il bancone per prendere qualcosa da bere.

Mentre cammino vado a sbattere. Non capisco nulla. La musica forte, le urla delle persone. Poi alzo gli occhi e lo vedo. Credo che l'istinto mi stia facendo venire gli occhi lucidi d'impulso. Ho creduto sin dall'inizio che nonostante fossi a Londra, non avrei mai incontrato i miei cinque idoli, tra cui il ragazzo di cui sono tremendamente innamorata da tempo. E ora, quei due occhi così splendidamente profondi, quelle labbra così perfette, quel viso angelico, si trovano davanti alla mia faccia completamente sconvolta. Credo che gli occhi mi stiano brillando in un modo anormale, che le gambe tremino troppo. Ma non avete idea di quanto la mia felicità mi abbia riempita, troppo. Quel ragazzo l'ho sognato notte e giorno, e il semplice fatto di averlo davanti mi fa sentire la persona più fortunata del mondo.

-Scusami- riesco a dire con le lacrime agli occhi dalla gioia.

-Oh, niente- risponde con la voce più dolce che le mie orecchie abbiano mai sentito.

E ci guardiamo negli occhi. Posso guardarli. Posso vedere ciò che fino ad ora ho visto solo in foto. Lui stava guardando nei miei occhi, scavava al mio stesso modo. I miei occhi marroni sono dentro i suoi occhi azzurri, ci stanno annegando. E quello scambio di sguardi è l'attimo più bello che io abbia mai vissuto. Non ci credo.

-Louis, ci sei?- urla una voce femminile. La riconosco subito, è Eleanor.

Allora mi sposto e vado verso Hadley, che sta parlando con una ragazza. I passi per allontanarmi da lui sono i più duri che abbia mai fatto.

-Ciao!- dico io.

-Alexis, dov'eri? Hai gli occhi lucidi, che succede?- mi chiede Hadley.

-Ero, cioè, praticamente, non ci credo- rispondo, senza riuscire a parlare.

-Okay, ho capito, mi racconterai! Lei è Katy, l'ho appena conosciuta.- mi dice.

-Piacere, Alexis!- mi presento sorridendo.

-Piacere mio, Katy- mi risponde, anche lei sorridendo.

-Sei di qui?- chiedo.

-Sì, abito in un paese qui vicino.-

-Che fortuna, un giorno vorrei abitare qui anche io.-

-Siete simpatiche, se volete domani possiamo andare a fare un giro per Londra, chiamo i miei amici e vi mostro dei bei posti.- ci propone.

-Certo, grazie mille. Noi siamo al London Lodge hotel, sai dov'è?-

-Si, ho presente. Passiamo a prendervi noi.-

-Perfetto, grazie!-

-Di niente, ci divertiremo a stare insieme.-

-Ora andiamo a ballare un po'?- Propone Hadley.

-Okay-rispondo.

Torniamo in mezzo alla pista. Io sono ancora completamente scossa, non riesco quasi a reggermi in piedi. Ma mi perdo nella musica, con il ricordo di quegli occhi, di quel viso, della cosa più bella che potessi chiedere di vedere.

Ora c'era Without you, tutti ballano e urlano, noi comprese.

Sono le 3 e decidiamo di andare a casa. Salutiamo Katy e ci mettiamo d'accordo per l'orario, il giorno dopo. Poi con un taxi torniamo in albergo.

-Allora, che è successo?- mi chiede con più calma Hadley, quando siamo in camera.

-Ho visto Louis. E non ci credo, non ci riesco- e scoppio in lacrime.

-Ehi, ehi, calmati. Ma perchè piangi?-

-Perchè era troppo perfetto per essere vero. Perchè è uscito per un attimo dai miei sogni, per essere realtà.-

Ciaaaaaaao a tutti!

La storia non è seguitissima, e mi piacerebbe davvero tantissimo ricevere recensioni, mi farebbero andare avanti con molto più piacere.

Ringrazio comunque se qualcuno ha letto, mi impegnerò nell'andare avanti. Un bacione grande grande.

Alice. xx



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Capitolo 4
*** 4. I've lost myself in your eyes. ***


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4. I've lost myself in your eyes.

Louis.
 
Eleanor si struscia su di me. Sento il suo bellissimo corpo sul mio, i brividi sulla pelle. La desidero fisicamente, ma non so a che livello sono innamorato di lei. I suoi capelli scuri le scivolano sul vestito che lascia tutto scoperto. Non è mai stata vergognosa, ha un fisico da paura e non si copre mai tanto. Le sue labbra non mi lasciano che una grandissima voglia di baciarla. Ma come sempre, se penso, rovino tutto. Non devo lasciare che in questa situazione si metta in mezzo il mio pesante cervello, devo solo lasciarmi andare, proprio come fa lei. Ballo, mi dimentico tutto. Non sono Louis, sono un corpo che si fa trascinare dalla musica, da tutto ciò che gli sta intorno.
Eleanor mi guarda negli occhi, e per istinto mordo le sue labbra, accontento il mio forte desiderio. La sento mia. La stringo, mi concentro sul suo corpo. Balliamo, ci trasciniamo insieme nella musica, stiamo uno attaccato all'altra.
Poi decido di andare a prendere qualcosa da bere, cerco di spostarmi da questo ammasso di persone che mi evita di respirare. Appena esco dalla folla cammino veloce verso il bar. Mi guardo intorno, le luci sono fortissime e mi fanno girare la testa. Qualcosa mi blocca la strada. Mi scontro con una ragazza. I suoi occhi mi guardano pieni di emozione, ho l'impressione che voglia scappare a piangere. Ma non salta come fanno tutte, non urla. Resta così, ferma, con quei suoi occhi scuri e profondi che mi guardano. Ed è lì, in quei due occhi, che vedo finalmente ciò che voglio vedere, una persona. Non la conosco, ma quella luce che ha nel suo sguardo mi dà l'impressione di una ragazza vera, completa. Quei due pozzi di sentimenti, lucidi e brillanti, sono così perfetti che vorrei poter restare lì di più. Le nostre emozioni si mischiano, si intrecciano, si parlano. Ma senza parole.
Lei è notevolmente imbarazzata per essermi arrivata addosso.
-Scusami- mi dice, con una voce dolce e bassa.
-Oh, niente!- dico io, tornando alla realtà.
La guardo bene  per intero. Ha dei bellissimi capelli biondi e ricci che le cadono leggeri sulle spalle. Indossa un vestito nero che copre il suo corpo stupendo fino alle ginocchia. Indossa un paio di scarpe con il tacco. Si morde il labbro inferiore un po' nervosa, e così, insicura come sembra, mi lascia una voglia di stringerla forte a me. Si accorge che la guardo e diventa rossa. Il suo dolce viso si colora di rosso, è dolce e muoio dalla voglia di parlarle.
-Louis, ci sei?-urla Eleanor.
La ragazza mi scivola di fianco e sparisce dietro la folla. Vorrei poter correre a cercarla, ma non posso. Se n'è andata. Sono un pirla. Sono rimasta lì a guardarla nella sua visibile insicurezza e sono solo riuscito a farla imbarazzare. Stupido, stupido, sono uno stupido. Ma quello sguardo, quello scavare nei suoi occhi profondi e segreti, mi ha toccato davvero.
Torniamo a ballare, e cerco di togliermi quei momenti dalla testa, in due minuti l'ho incontrata e in meno tempo è sparita, non torna più, per questo torno a concentrarmi sul corpo mozzafiato di Eleanor.
C'è Without you, e con i ragazzi balliamo. L'amica di Niall, Katy, non si trova più. Ma ci divertiamo, stiamo tutti insieme, spensierati. E l'ultima parola è davvero quella che mi piace di più. Zayn ha bevuto abbastanza, e ora sta ballando come un pinguino ubriaco.
Dopo tre ore decidiamo di andare a casa, sono più o meno le tre e mezza del mattino. La strada è quasi vuota e in giro non c'è nessuno. La mia ragazza si siede di nuovo sulle mie cambe, e spontaneamente mi tocca cercando di eccitarmi.
 Guida Liam e ci accompagna a casa. Per prima Eleanor, che prima di scendere mi dà un bacio profondo, lungo, che mi fa venire voglia di spogliarla, di stare da solo con lei.
-Buonanotte splendore-le dico dolcemente.
-Buonanotte a te amore mio, buonanotte scemotti!-grida Eleanor.
-Buonanotte!-rispondono gli altri.
Io fisso il paesaggio fuori dal finestrino, come al solito sono assorto nei miei pensieri. A volte tutto mi sembra così banale, la mia vita mi sembra così monotona e uguale. Concerti e discoteche, sesso, ma non cambia mai nulla.
Mi lasciano a casa, saluto tutti e ringrazio per la serata.
-Domani pomeriggio andiamo ancora a farci un giro tesoruccio, ricordati- mi dice Harry, e Liam scoppia a ridere.
-Okay amore mio!- rispondo, e mimo un bacio.
Entro in casa e vado piano in bagno. Mi inizio a spogliare e mi guardo nello specchio. Mi viene da chiedermi se sono io, la persona che dà per scontato tutto e che fa le cose perchè devono essere fatte mi ha sostituito.
Mi lavo la faccia con l'acqua fredda come me e mi infilo il pigiama.
Mi metto sotto le coperte, stanco morto, ma l'unica cosa che mi viene in mente, stranamente, sono quei due occhi scuri di quella ragazza. Ma io sto con Eleanor, e così stanno le cose. Quei due occhi, avrei voluto andare oltre, avrei voluto portare alla luce il mistero che nascondevano.
 



Heeeeeello! c:
Spesso succederà qualcosa di inaspettato, spero che fino ad ora la storia vi piaccia. Vi sarei davvero grata se mi recensiste, mi darebbe più voglia di andare avanti. RIngrazio davvero con tutta me stessa chi legge. Un bacione grande grande,
Alice :)



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Capitolo 5
*** 5. Under the lights. ***


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5. Under the lights.

Alexis.

Il giorno dopo mi sveglio con gli occhi che mi bruciano. Devo aver pianto abbastanza per tutto quello che è successo. Ma credo sia normale. Pensate di riuscire ad andare nel posto che sognate da quando portate il pannolino. E pensate, che in pochi minuti, in una sera come tante, siete in discoteca e andate a sbattere addosso al vostro idolo. Bene, credo sia una cosa che sembra abbastanza costruita, ma non è cosí. Sono ancora scossa, e ho pianto per la velocità di quegli sguardi, e per il movimento invisibile degli avvenimenti. Sono piú o meno le nove e un quarto, ma stranamente non ho sonno. Vado in bagno e mi infilo sotto la doccia. L'acqua calda che amo tanto mi scivola addosso, e cade a terra insieme ai miei pensieri, ai miei troppi pensieri. Le gocce sfiorano la mia pelle, e mi sento come avvolta da delle braccia sicure. Mi scende ancora qualche lacrima, ma grazie al cielo si confonde con il getto della doccia, e si perde. Mi sciacquo bene i capelli e mi lavo meglio con il bagnoschiuma. Dopo circa mezz'ora esco dalla doccia. Mi spazzolo i capelli, troppo lunghi per i miei gusti, e li asciugo. Si arricciano bene come sempre e mi arrivano poco piú in basso della spalla. Mi infilo la biancheria e vado a raccattare i vestiti per oggi pomeriggio, Katy passa a prenderci per andare a fare un giro. Mentre vado verso l'armadio, vedo Hadley che dorme come un angioletto, mi dispiace svegliarla. Dopo aver scavato bene tra i vestiti, scelgo un paio di pantaloni stretti blu, una maglietta bianca con una stampa di Kurt Cobain e una giacca nera. Torno in bagno con i vestiti e mi vesto lentamente. La mia mente sta ancora annegando in quegli occhi blu, non è ancora tornata. Mi trucco un po' e sono pronta. Decido di mettermi a leggere un po' per far passare il tempo, mentre aspetto Hadley per la colazione. Sto rileggendo Eclipse, non voglio impegnarmi con nulla di nuovo, ho troppi pensieri che affollano la mia testa. Mi passa la voglia anche di leggere, quindi accendo il computer e mi metto a controllare la posta. Ci sono un po' di mail da twitter. E qui mi viene da riflettere. Quante ore attaccata al computer per essere seguita dai miei idoli? E credo che continueró fino ai 90 anni. E il punto è che twitto sempre la stessa frase "Non cambiate mai, è grazie a voi che credo nei miei sogni. Siete speciali xx". È una scemata, ma a me viene sempre in mente questo. Se dovessi mai chiedergli un favore, direi di non cambiare mai. Ma un attimo, perchè sto riflettendo. Voglio anche io un criceto in pausa pranzo al posto del cervello, penso cosí tanto da fondere tutta la mia materia grigia.
Dopo un po', finalmente, Hadley dà segni di vita. Mugugna un "buongiorno" e si solleva dal letto.
-Da quanto sei sveglia?- mi domanda.
-Da un po'. Non avevo sonno.- rispondo.
Mi porta una mano alla fronte.
-Alexis, ma stai bene? Tu hai perennemente sonno. Chiamo un dottore?- chiede seria.
-Io chiamerei uno psicologo per te. Ma ti pare?! Sto benissimo!-
-Okay, io ti credo.-
-Ma se non ti muovi, non facciamo colazione, e poi vedi come non ti faccio stare bene!-
-Si, scappo!-
Rapidamente si lava la faccia e si dà una sciacquata. Si mette un paio di Jeans e una t-shirt e si trucca.
Scendiamo al piano di sotto. Io prendo un tè e una brioche, Hadley un po' di latte. Mentre mangiamo parliamo un po'.
-Ti sei ripresa da ieri sera?-mi chiede.
-Si, abbastanza. Ho pianto un po', ancora non ne capisco bene il motivo ma credo che sia la troppa fretta degli eventi.-
-Probabile tesoro, è normale. Ma l'hai visto!-
-Si, santo cielo, e non ci credo!-rispondo sorridendo.
-Stai sorridendo come un imbecille!-
-Sei dolce come l'acido murriatico-.
Torniamo in camera, prendiamo le borse ed usciamo a fare un giro. Stiamo nei dintorni dell'albergo.
All'ora di pranzo entriamo a mangiare un panino in un bar, e velocemente torniamo in hotel. A breve arriverà Katy.
Alle tre in punto, Katy viene a prenderci.
-Ciaaaaaaaao!- la saluto io sorridente.
-Eeeehi!- saluta Hadley.
-Alexis, Haldey, sono felice di vedervi! I miei amici hanno avuto un impegno e probabilmente ci raggiungeranno questa sera, nessun problema?-
-Ma va, ci mancherebbe!-rispondo. E lei mi sembra parecchio sorpresa.
-Allora, dove si va?-chiede Hadley.
-Siete mai state da Harrods?-ci domanda.
-Purtroppo no-.
-Bene, che aspettiamo?-.
Prendiamo la metropolitana e arriviamo a Knightsbridge. Io e Hadley ci guardiamo negli occhi stupefatte. Quei magazzini sono enormi, e anche questa volta il mio sogno è uscito da una foto. Entriamo e subito rimango stranita dalla splendida entrata, e mi sento una bambina in un negozio di giocattoli. Insieme giriamo e rigiriamo il posto. Ci facciamo quattro risate insieme e dopo circa due ore decidiamo che è ora di uscire. Ho comprato una borsa e credo che ci ritornerò nei prossimi giorni per comprare qualcos'altro.
Andiamo verso un bar per mangiare qualcosina. Il locale è molto carino. I muri sono di colori tenui e irradiano calma e tranquillità. Per me è una sensazione molto piacevole.
-Cosa fai di solito qui a Londra, Katy?- le chiedo interessata.
-Di solito esco con i miei amici, ero con loro anche ieri sera, al Fabric- mi risponde.
-Oh, davvero? Non li ho visti! Erano quelli che dovevano venire oggi?- chiede Hadley.
-Sì, ma volete dire che voi non sapete chi sono quei miei amici?- ci domanda interdetta Katy.
-No! Come mai dovremmo saperlo?-rispondo.
-Sul serio non siete uscite con me solo per arrivare a loro?- ci chiede ancora insistente.
-Aspetta un secondo, ma chi sono questi tuoi amici?-
-Bene, se allora non siete come le altre, li conoscerete stasera, quando usciremo.-
-Ma come mai questa faccia stranita?- le domando.
-Perchè di solito le ragazze che escono con me lo fanno solo per arrivare ai miei amici. E io ho capito solo ora che non è il vostro caso. Non facendoli venire ho diciamo, "messo alla prova" la vostra sincerità.-
-Che stronze! Non ne capisco il motivo!-
-Lo capirai questa sera.-
Beviamo un tè e usciamo dal bar. Prendiamo la metropolitana e finalmente arriviamo all'albergo. Ci salutiamo e ci dice che ci passerà a prendere per le dieci.
-Sono felicissima di avervi incontrate.- ci dice sorridendo.
-E anche noi lo siamo, sinceramente!- le rispondiamo.
Io e Haldey saliamo in camera e io mi butto subito sul letto per il male ai piedi.
-Ma santo cielo, quanto cavolo abbiamo camminato?- urlo.
-E riecco la vecchietta da casa di riposo. Bentornata vecchia stordita!- mi risponde Hadley.
E io mi alzo per abbracciarla. Le voglio troppo bene, anche se è stronza.
Questo pomeriggio ci siamo divertite tantissimo. Abbiamo scattato un sacco di foto e riso fino alle lacrime. Abbiamo girato più o meno la metà di Harrods, perchè poi siamo uscite. Avrei comprato di tutto, era qualcosa di fantastico. Katy ci ha mostrato dei posti bellissimi, e abbiamo parlato tanto. Scandiva bene le parole e capire tutto era facilissimo.
Ora sono in camera con Hadley e stiamo parlando un po'.
-Sembrava strana Katy, riguardo a quella cosa degli amici.- inizio io.
-Già! Ne parlava come se avesse chi sa chi come amici, era strano.-
-Non so che pensare, ma non importa. Ci divertiremo, come sempre-.
-Bene, ora però prepariamoci!-
Apro l'armadio e fisso i vestiti. Decido per un abito fino al ginocchio, blu scuro, con delle spalline sottili. Guardo le scarpe e ne prendo un paio blu alte. Con calma vado in bagno, verso lo specchio. Non mi piace ciò che vedo. Mi do una sistemata ai capelli ricci che mi scivolano sulle spalle. Mi vesto e mi trucco. Guardo Hadley che è stupenda. Indossa un vestito nero e sta benissimo.
-Hadley, sei consapevole di essere una figa?-le dico.
-Alexis, lo sai di esserlo anche tu?-mi risponde.
E ci mettiamo a ridere. Ridiamo insieme, ci sentiamo leggere. Solo insieme sappiamo ridere così, facendoci venire le lacrime agli occhi.
Mi arriva un messaggio di Katy.
"Ci vediamo al Lightbox per le 22.30, purtroppo non riesco a venire a prendervi. Un bacio splendori. K."
Le rispondo subito dandole la conferma e poi scendiamo per cenare.
Mangiamo un piatto di pasta velocemente e torniamo un po' in camera prima di uscire.
Ci sediamo sul letto e prendo l'Ipod. Metto la riproduzione casuale e parte "Taken". Siamo in completo silenzio, ci facciamo trasportare dalla musica. Abbiamo il corpo in quella stanza, ma l'anima che vola lontano, tra sogni e realtà in cui crediamo solo noi, ma ci va bene così. Sappiamo che i nostri idoli resteranno sempre tali e che non potranno essere di più. Ma non ce lo diciamo. Non vogliamo dircelo. Noi ci diciamo quello che vorremmo sapere e ci sentiamo felici. Perchè non c'è nulla di più bello dei sogni.
Sono le 21 e usciamo per andare al Lightbox. Ho trovato prima l'indirizzo su internet e lo spiego al tassista.
Guardo il cielo nella notte, e ancora non mi capacito di essere qui, di star vivendo questo sogno.
Arriviamo ed entriamo, rimaniamo meravigliate.
Okay, mi meraviglio per poco evidentemente, ma questo locale è stupendo. Le luci sono fantastiche e la musica è ottima. C'è tanta gente e ci mettiamo del tempo per riuscire a trovare Katy.
Ci avviciniamo e lei corre a salutarci.
-Ciao Alexis, ciao Hadley!- ci dice.
-Ciaaaao Katy!- rispondiamo.
-Venite, vi presento i miei amici!-.
Camminiamo, seguendola, e appena arriviamo dai suoi amici, rimango pietrificata.
-Oh cazzo.- dico sottovoce.
-Confermo- mi sussurra Hadley.
-Non so se già li conoscete, loro sono Harry, Niall, Zayn, Liam, Danielle, Louis ed Eleanor-.
Ho gli occhi che mi brillano, sono completamente scioccata. Le mie ginocchia tremano e riesco a malapena a sussurrare.
-Piacere, sono Alexis- dico sottovoce.
-E io Hadley- dice la mia amica.
-Eeeehi, piacere di conoscervi!-dice Harry.
-Katy ha parlato benissimo di voi-dice Niall.
Io non mi ricordo nemmno come mi chiamo da come sono scossa. Non riesco a crederci, santo cielo.
Mi volto verso Louis e noto Eleanor che gli sta avvinghiata attorno.
Incrocio i suoi occhi blu, e di nuovo mi sembra di stare su un altro pianeta. I miei occhi scuri che scavano nei suoi chiari, che cercano di più, che sono curiosi di sapere che persona c'è dentro. E se gli occhi sono sul serio lo specchio dell'anima, Louis deve essere davvero la persona più splendida che io abbia mai incontrato.
Sembra un po' scioccato, e quando vedo Eleanor voltarsi verso di me, scosto velocemente lo sguardo.
-Alexis, ora hai capito il perchè?-mi chiede Katy.
-Oh, ah, ehm...si, in effetti!- rispondo, tornando ad appoggiare i piedi sul pavimento.
-Eleanor, mi accompagni a prendere un drink?-chiede Danielle.
-Certo, arrivo- risponde alzandosi la ragazza.
Mi volto verso Zayn e noto che sta praticamente mangiando Hadley con lo sguardo. Lei lo stesso. E d'impulso mi viene da ridere. Hadley si volta verso di me.
-Muori!-mi dice.
-Ahahah, ma dai, su, stai sbavando!-rispondo ridendo.
-Ma sentila!-
Torno con lo sguardo verso Louis, e mi accorgo con stupore che anche lui è rivolto verso di me. Mi sorride, e io sento le mie ginocchia cedere. Potrei cadere da un momento all'altro, spero solo che Hadley non mi lasci qui a terra da sola. Non so con quale forza, ricambio il sorriso e poi prendo Hadley per la mano. La porto con me verso la pista e propongo di andare a ballare. Tutti si alzano e mi seguono. Non volevo scollarmi da quegli occhi, i più belli che io possa sognare, ma credo che non avrei resistito allo scoppiare a piangere. Santo cielo, quante emozioni in poco tempo, tutto questo non mi sembra vero.
Balliamo tutti quanti, anche Eleanor e Danielle quando tornano. La vedo strusciarsi su Louis, ma non posso dire nulla, io non sono niente per lui, e lui è tutto per me. C'è "Give me everything" e tutti cantiamo e ridiamo.
Ci sediamo un po' sui divanetti, e noto con piacere che Zayn e Haldey parlano per bene. Io mi metto a parlare con Katy ed Harry, e sono così felice da non riuscire nemmeno a pensare.
-Non ci credo, sai quanto ho sognato questo momento? Sembra una frase fatta, ma è vero, lo sento e lo penso sul serio.- dico rivolta a Harry.
-Ahahah, è davvero un piacere conoscerti, e spero che ci conosceremo meglio nei prossimi giorni!-mi risponde. E avete presente quando sentite interviste sopra interviste? Quando sentite la voce dei vostri idoli solo dietro ad un computer. Bene, sentire la voce profonda di Harry mi sta facendo un effetto che non potrebbe darmi nemmeno la droga più forte del mondo. Tutto intorno a me gira.
-Certamente!-risponde Katy per me.
Mi volto un secondo e dietro di me incontro di nuovo quei due occhioni così perfetti e profondi. La cosa in cui sono annegata fin troppo.
-Ciao-. Dice Louis sorridendomi.
Ed ecco che mi manca la terra sotto ai piedi
.




-Hi beautiful people!
Spero con tutto il mio cuore che questa storia vi piaccia. Credetemi, sarei molto ma molto felice di ricevere una recensione, mi impegno tanto e cerco di tenere sempre la storia aggiornata. Vorrei sapere anche se c'è qualcosa che non va o che non suona bene. A livello di incontri non vorrei essere molto ovvia, quindi cercherò di far sembrare le cose il più casuale possibile, per quanto sia fattibile. Ringrazio tanto chi legge.
I really love you. C: <3

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Capitolo 6
*** 6. What does speak better than a song? ***


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6. What does speak better than a song?



Louis.

Sono le 4 del mattino e sono a casa.
Io sul serio non ci credo, quando ho rivisto quegli occhi scuri ero incredulo. Ci scavavo ancora dentro, li esploravo, ma non riuscivo a scoprire il mistero che celavano. Il punto è che ero con Eleanor, ed è lei che ho avvinghiata in questo momento, al mio corpo, nel mio letto. La stringo più forte, le ricordo che è mia, la circondo con le mie braccia. Prendo a baciarla, prima con delicatezza, poi con foga e passione. Le mordo le labbra, faccio giocare la mia lingua con la sua. Lei è ciò che è mio, e non devo pensare a nessun altra. Tutto va così, fino a quando non devo parlare con lei. Le sfioro il seno, e lei geme.
-Louis, ho bevuto troppo, sono stanca e non ho voglia di farlo ora- dice Eleanor.
-Okay tesoro, dormiamo un po'!- rispondo.
Sento il cellulare suonare, mi sporgo verso il comodino e lo sblocco.
"So che sei sveglio e che sei impegnato con Eleanor, mio porcellino, ma volevo solo avvisarti che domani sera andiamo a mangiare una pizza tutti insieme, con le ragazze che Katy ci ha presentato ieri sera. Zayn ha parlato così tanto con Hadley che ha scoperto di trovarsi benissimo con lei, e vuole conoscerla meglio. Ciao amore mio, Harry".
Avverto Eleanor e lei è subito d'accordo, quindi mando un messaggio di conferma a Harry e poi mi metto a dormire con le mani calde di Eleanor che stringono il mio petto, e le bacio la fronte per darle la buonanotte.
Ma no, io non mi addormento.
Questo è uno dei tanti attimi in cui mi metto a pensare e riflettere, e guardo bene la ragazza che si trova nel letto di fianco a me. Lei è splendida, davvero, non so chi sarebbe tanto malato da lasciarla. Solo che al pensiero di quei capelli biondi che si muovevano insieme a quella ragazza timida, e gli occhi scuri e dolci, che facevano trasparire in più la sua insicurezza. Non so, io avrei voluto potergli dire che lei è splendida, ma non potevo.
Quando si è girata, le ho detto "ciao", e lei mi ha risposto ricambiando, sorridendo. Aveva lo sguardo brillante, che le luccicava, si vedeva chiaramente.
Basta, ora devo dormire, ora!
E così, guardando la splendida Eleanor e sognandola completamente diversa, come quella tipa insicura, mi sentivo davvero a casa, nel mio cuore.


Alexis.

Sono le 4 del mattino e io sono appena uscita dal bagno in pigiama.
Sto bevendo una cioccolata calda, e vedo Hadley che è al settimo cielo sul suo letto, seduta. Prendo una coperta e me la avvolgo addosso.
-Guarda che se sorridi troppo ti si incastrano le mosche tra i denti!- le dico in tono ironico.
-No, ma perchè tu ci credi, ma quello, e quell'altro, oh cazzo- dice lei spaesata.
-No, non ci credo nemmeno io-
-Ma vedi, è stranissimo quando i tuoi sogni si materializzano. E quanto li abbiamo sognati?-
-E quanti attimi di debolezza abbiamo avuto?-
-Si, ricordo bene tutte le volte che volte che volevo lasciar perdere tutto. Tutte le volte che per farci forza abbiamo avuto bisogno l'una dell'altra.-
-Ma ora vedi? Ci abbiamo creduto, e tu guarda come stiamo. Abbiamo appena incontrato quei cinque ragazzi, che hanno fatto parte dei nostri sogni più profondi. E questo perchè non abbiamo mai smesso un attimo di sperare-.
-Ma senti un po', quella faccia da drogata depressa è a causa del mojito che ti è andato di traverso o di qualcos'altro?-
-Zucchero, ti dovrebbe servire dello zucchero. Ma sei così dolce 24 ore su 24 allora-
-E tu risponderai prima che sorga il sole?-
-Ero scioccata, non ti basta?-
-No amore mio, all'inizio ho notato bene come eri scioccata, ma poi, ho visto come ti guardavi la coppietta felice e contenta-
-Si, sai del mio amore profondo per quel ragazzo, ma Louis è fidanzato, e nonostante i suoi occhi siano la cosa più bella che io abbia mai visto, devo solo dimenticarmi di tutto. Piuttosto tu, e il fatto che non hai che parlato e parlato con Zayn..?-
-Non avrei mai nemmeno sognato di avere tante cose in comune con lui. Quello sembra il ragazzo dei miei sogni. Legge e ama parlare-
-Oh, abbiamo trovato compagnia per la ragazza che non chiude la bocca nemmeno con lo scotch. Ahahaha-
-Gnè gnè-
-Ma tu non hai idea di quanto io sia felice per te, davvero ma davvero infinitamente-.
-Ma allo stesso tempo io non sono felice del fatto che tu non riesca a guardare Louis negli occhi! Sembrava stranito-.
-Q-questo non è assolutamente vero! Io riesco a guardarlo negli occhi. Per me non ha nulla di diverso dagli altri-.
-Si, ovvio, e io mi chiamo Ermenegildo-.
-Ma non importa tesoro, io non riesco a guardarlo quando è con lei. Quella ragazza lo rende suo, come se gli mettesse un'etichetta di proprietà privata-.
-Non pensarci, lei non è te-.
-E io non sono lei, purtroppo-.
-Ti ricordo che il tuo caro vecchio Cobain, diceva "Voler essere qualcun altro è uno sreco della persona che sei"-.
-Esatto, dimenticavo. Altro che filosofi, quell'uomo era un genio, ne aveva sempre per ogni situazione. Comunque ora evito di pensarci. Louis è impegnato, e su questo non ci piove-.
Mi alzo un secondo dal letto e prendo il cellulare. Lo accendo e rimango stupita dal trovarmi un messaggio di Katy.
"Ciao ragazze! domani sera andiamo a mangiare tutti insieme una pizza, domani vi faccio sapere i dettagli. Notte! xx"
Avverto velocemente Hadley e mi sento avvolta da una gioia incondizionata. Mi alzo per spegnere la luce e inciampo in qualcosa.
Hadley scoppia a ridere e io noto la sua borsa, sul pavimento, nel bel mezzo della stanza.
-Razza di testa d'uovo sodo, l'armadio non è in America, o come minimo potevi appoggiarla sulla scrivania! Sei conscia del fatto che il mio equilibrio è pari a quello di un elefante su un filo?!-
-AHAHAHAHAH- è la risposta che ottengo.
-Guarda, dormi che è meglio!-
Spengo la luce e con calma raggiungo il mio letto. Mi sdraio e chiudo gli occhi. Amo la sensazione che hai prima di addormentarti. Non devi preoccuparti di nulla, solo di chiuderti fuori dal mondo e sognare, fino al risveglio. E ogni volta che mi escludo dal mondo, torna quello sguardo, quel sorriso sghembo. Torna Louis, che è l'unica Persona fuori dal mio mondo che fa parte della realtà che desidero.
*
Apro gli occhi con "Don't you remember" di Adele. Ho la voce impastata dal sonno, ma mi metto a cantare. Amo questa canzone, ma mai come "Set fire to the rain". Hadley mi vede sorridere e cantare ed è felice.
-Santo cielo, Alexis, da quanto non ti sento cantare!-mi dice subito.
-Tu mi fai svegliare con questa canzone, scusa ma se permetti-
-Io so che tu canti solo quando sei felice in una maniera esorbitante-.
-Ovviamente lo sono. Hadley, sei loquace eh!-
Scatto in bagno, entro in doccia e canto anche "Set fire to the rain" che è appena partita. Sento Hadley parlare al telefono, ma non capisco bene, tra musica e getto dell'acqua.
Ci siamo svegliate leggermente tardi, è mezzogiorno.
Mi vesto, mi sistemo i capelli e mi trucco. Scendiamo per pranzare e poi torniamo in camera.
-Hadley, non so te, ma io sono stanca morta e vorrei dormire un po' prima di uscire-le dico.
-Dormiamo va, razza di sfaticata-mi risponde.
Ci svegliamo alle sei e iniziamo a prepararci.
Vado in bagno e mi sciacquo il viso con l'acqua fredda. Ora mi sento più normale, sono uscita dall'effetto zombie. Apro l'armadio e vedo un vestito semplice che però attira fortemente la mia attenzione. Si tratta di un vestito nero molto semplice, ma splendido per la sua semplicità. Non l'ho mai messo, e ora è arrivato il momento. Vado in bagno e mi contorno gli occhi di scuro. Non sono esagerata, mi piaccio così. Non credo di essermi mai sentita tanto in pace con me stessa. E Hadley me ne dà la conferma.
Metto un paio di scarpe alte nere, e sono pronta. Infilo un paio di ballerine nella borsa, per sicurezza.
Alle otto e un quarto aspettiamo Katy che ci viene a prendere con la sua macchina.
-Hadley, Alexis, vi siete superate. Siete troppo fantastiche!-ci dice.
-Ma mai quanto te-rispondiamo noi-.
-Abbiamo scelto una pizzeria in periferia, con i ragazzi sarebbe un casino andare i posti molto frequentati-.
-Va benissimo!-risponde Hadley.
Arriviamo davanti alla pizzeria e io ho il cuore che batte troppo forte. Mi martella nel petto come non ha mai fatto, è una sensazione anomala.
Entriamo e c'è subito un'aria accogliente. Il posto è davvero molto carino, c'è un bel palco, l'atmosfera è calda e piacevole.
Ci accompagnano al tavolo e gli altri sono già seduti. Salutiamo tutti, ma io cerco di tenermi sempre e comunque lontana da Louis, perchè non ci riesco, è tutto troppo difficile. Mi siedo tra Hadley ed Harry, e davanti a me c'è Katy.
-Allora ragazze, cosa avete fatto oggi?-ci chiede Harry.
-Bene, ci siamo svegliate a mezzogiorno, e visto che Alexis hai in testa un criceto russo in prognosi riservata, perennemente addormentato, ci siamo messe a dormire praticamente fino alle sei- risponde dolcemente Hadley.
-Tesoro, tu hai sempre la dolcezza di un cane in calore- ribatto io.
Gli altri scoppiano a ridere per la nostra intelligente discussione. Ma noi siamo così, di normalità ce n'è ben poca.
-Vado a fumarmi una sigaretta, Hadley, mi accompagni?-chiede Zayn, dopo mangiato.
-Certo-risponde lei, e io la fulmino con gli occhi perchè mi sta lasciando da sola.
I due si alzano e vanno verso l'uscita.
-Vediamo, come passi le tue giornate in Italia, Alexis?-mi chiede Niall.
-Allora.. Passo a volte le ore su twitter per farmi seguire da voi, twitto sempre lo stesso messaggio, ma nessuno lo caga mai. Ma purtroppo questo è il destino di una fan-rispondo con sincerità, sorridendo.
-Aspetta, c'è una ragazza che twitta sempre la stessa frase!-si intromette Liam.
-Ahahah, oddio-rido io.
-Si, credo che sia qualcosa come "non cambiate mai, è grazie a voi che credo nei miei sogni!", mi sembra che si chiami "I love you more."-continua poi.
-Oddio, ora piango! Sono io- rispondo.
-Ma che dolce, sul serio. Prometto che appena metto mano al computer, ti seguo subito. Anzi, faccio ora con il cellulare!-dice Harry, andando su twitter.
-E anche io!- dicono coordinati Danielle e Liam.
-Subito!- si aggiungono Eleanor e Niall.
Louis sta zitto.
Ma io ho le lacrime agli occhi dalla gioia, mi alzo e li abbraccio tutti.
-Io giuro che non so come ringraziarvi, non mi sono mai sentita tanto felice in vita mia. Davvero, grazie a voi ho imparato a credere nei sogni, a credere in qualcosa di splendido. E io sono qui con voi, non mi sembra possibile. Non so come farvi capire che è come se tutti i miei sogni più grandi si fossero materializzati completamente. Grazie, è tutto ciò che riesco a dire- dico.
Harry mi bacia una guancia e mi sorride, insieme agli altri.
-Non ringraziarci, non possiamo che esserne felici-dice Liam.
-Ora sei qui con noi- mi dice Danielle.
Ci raggiungono al tavolo anche Zayn e Hadley.
-Aaallora, cosa ci siamo persi?-chiede Zayn.
Harry gli spiega velocemente la situazione e anche lui mi sorride.
No, credo che la sensazione che provo è esattamente quella di volare sulle nuvole, e non mi sono fatta una canna.
-Bene, buonasera a tutti! Questa è la serata karaoke, e voglio vedere molte persone!- dice il proprietario del locale sul palco.
-Iniziamo con "Viva la vida", abbiamo qualche volontario?- continua.
Si alzano Niall e Harry e si avviano verso il palco. Noi tutti ci alziamo dal tavolo per avvicinarci a loro.
Non vorrei ripeterlo troppo spesso, ma non è possibile. Io non li avevo mai visti, quindi sicuramente non potevo essere stata a un loro concerto, ma adesso trovarmeli a cantare, non credo di riuscirci.
Conosco molto bene la canzone, quindi canto nella mia testa con loro. Hadley mi dice sempre che ho una bella voce, ma davanti agli altri mi paralizzo. Tutti urliamo, e a me scende anche una lacrima. Questo spettacolo è bellissimo, e vorrei davvero che non se ne andasse mai dai miei occhi, mai.
Le loro voci dal vivo sono così perfette, così vere. Canto nel pensiero parola per parola, finalmente li sento veramente.
Quando finisce la canzone tutti ci mettiamo ad urlare e applaudire. Harry nota le mie lacrime agli occhi e mi sorride, facendomi l'occhiolino.
-Bene, ora voglio sentire un ragazzo e una ragazza con Iris, dei Goo goo dolls- chiede il presentatore.
-Vai tu Louis, la conosci benissimo!-lo incita Liam.
-Certo, ora vado-risponde Louis.
-Io non ci vengo-stabilisce Eleanor.
-Dai Alexis, vai tu! So benissimo quanto ami quella canzone!-mi spinge Hadley.
La fulmino con lo sguardo, non ha idea della paura che mi pervade.
Io sul serio vado in panico davanti ad un pubblico, non ci riesco.
-Su dai allora, andiamo-dice Louis.
Camminiamo verso al palco e mi scappa un "Ho paura".
-Il segreto è non pensarci, sembra banale ma è vero-mi incoraggia Louis.
Siamo sul palco, e io già so che sarà un disastro, mi bloccherò e non ce la farò. Questa è la mia sicurezza, molto forte devo dire.
Inizia la base. Conosco quella canzone come le mie tasche, solo Dio sa quante volte l'ho ascoltata.
 
"And I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right now"
 
Inizia a cantare Louis. Ma non sta guardando il globo con le parole. Lui sta guardando i miei occhi, sta cercando di darmi coraggio. E conosco il suo sguardo, è quello che ho io quando penso a lui. Lo capisco perchè mi trasmette le stesse emozioni. Lui è qui, davanti a me, e sta cantando, con me. Dio, giuro che non ci può essere scena più perfetta. Il mio cuore scalpita, sembra che voglia scappare dal mio petto. E non so dove, trovo il coraggio di continuare..
 
"And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
'Cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight"
 
Continuo io. Canto ogni parola con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima. Davvero, non so come la mia voce abbia fatto ad uscire, ma sto cantando. E lui è completamente scioccato, non se lo aspettava. Ha gli occhi che brillano, esattamente come i miei. Mi sento vicina a lui, non mi sento più quell'una in un milione di fans. Canto anche io guardandolo negli occhi, conosco troppo bene questa canzone, e trovo tutto il coraggio di cui ho bisogno nel suo sguardo. Ogni singola parola è per lui, dalla prima lettera all'ultima. Perchè le parole sono tutto, sono ciò che permette l'espressione, e se messe nella musica, sono meglio di tutto ciò che si possa immaginare.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am"

Continua lui, e sottolinea bene l'ultima frase. Ammicca con gli occhi, come se mi stesse dicendo "tutto ciò è vero".
 
"And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
When everything feels like the movies
Yeah you bleed just to know you're alive"
 
Non so dove, trovo ancora la forza di continuare. Mi sembra di parlare con lui, attraverso la musica. Non è altro che un dialogo, che non proviene dalla nostra testa, ma dalle nostre emozioni più profonde. Mi sento viva e completa. Finisco e gli sorrido, lui ricambia, con lo sguardo che si illumina sul serio, come il mio.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am"
 
Ripete lui, sorridendo e rispondendomi. Mi manca la terra sotto i piedi, ma prendo il coraggio a due mani.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am."
 
Ripeto, e come lui, scandisco bene l'ultima frase. Cerco di fargli capire chè è il mio desiderio.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am"


Rpete Louis per l'ennesima volta. Ma non mi stancherei mai di sentire quella parole dalla su bocca. Mi scende una lacrima, ma mi faccio forza, e concludo con la frase più vera, magari banale per molti, che potessi dirgli.
 
"I just want you to know who I am
I just want you to know who I am
I just want you to know who I am."
Ed è l'ultima cosa che dico. Forte e chiaro gli dico che voglio lui per sapere chi sono. Forse non capisce, forse non mi capisce nessuno. Ma almeno io sto dicendo ciò che ho sempre sognato di dirgli. Questa frase me l'ero portata nel cuore, dall'Italia, ovunque sia andata. E ora l'ho detta. Ho portato il mio sogno alla luce.
*
Il proprietario del locale è entusiasta e ci fa i complimenti.
Io scendo dal palco e corro in bagno piangendo. Corro con i tacchi e non so come ci riesca, ma non capisco più niente. Tutto è successo nel tempo di una canzone, come tante altre, che hanno scandito il tempo dei miei sogni, ma ora, purtroppo, so che devo tornare ad appoggiare i piedi sulla terra.



CIAAAAAAO! :3
Aaaallora, spero davvero con tutta me stessa che la storia piaccia, e che qualcuno la stia leggendo. Ribadisco per la centoventiquattresima volta che mi farebbe tanto piacere ricevere delle recensioni, per savere cosa va bene e cosa no. Molto ma molto presto la storia prenderà dei risvolti sorprendenti. :)
I love you so much. <3

Alice.
 




 




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Capitolo 7
*** 7. Could you find the right words? ***


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7. Could you find the right words?


Louis.
Sono sconvolto.
E credo che la parola sconvolto non basti a descrivere ciò che ho dentro, perchè non potrebbe riuscirci nemmeno il miglior poeta del mondo.
Eravamo sul palco, ma io quasi mi aspettavo che Alexis facesse scena muta, potevo vedere chiaramente la paura nei suoi occhi timidi e insicuri.
Io amo Iris, quella canzone è qualcosa di splendido, ma mai prima d'ora mi aveva lasciato tante emozioni.
Quando ho iniziato a cantare non ho nemmeno notato il globo, perchè ero completamente preso da lei. Lei che mi sembrava tanto dolce e carina. Lei che volevo stringere. Lei a cui volevo dare coraggio. Guardavo i suoi ricci scivolarle sulle spalle. La osservavo mentre si mordeva il labbro inferiore per l'agitazione. Avevo davanti agli occhi quel corpo perfetto, avvolto da un vestito molto semplice, ed era questo che mi piaceva, era semplice. Semplice nel suo essere, al di là dei vestiti. A tavola parlava di sentimenti veri, di come è una nostra fan, e ciò mi riempiva il cuore, ma stavo zitto. Cosa potevo dire?
Cantavo, e con gli occhi, con lo sguardo cercavo di farle capire che ciò che dicevo era vero, cercavo di trasmetterle delle emozioni. 
Ma non riuscivo a credere a ciò che stava succedendo quando, dopo la prima strofa, lei ha iniziato a cantare.
Mi guardava negli occhi, anche lei si era dimenticata delle parole sullo schermo, ma non ne sbagliava una. I suoi occhi brillavano, ma ora di emozione, e i miei con i suoi. Aveva una voce bellissima, una voce che mi faceva venire i brividi, ma non era solo quello.
Ci guardavamo, e quella canzone diceva tutto per noi, perchè non saremmo mai stati capaci di trovare altre parole. Eravamo chiusi da soli nel nostro momento, lontani dal pubblico. Solo nei suoi occhi potevo trovare ciò che volevo vedere veramente.
Le strofe si succedevano, una dopo l'altra, e sembravano suonare come una poesia, perfette l'una con l'altra.
Sembrava davvero un dialogo, tra di noi, solo noi.
Quando dicevo "I just want you to know who I am" le facevo capire che era vero, e anche lei mi sottolineava la stessa cosa.
Ero in estasi, non mi sembrava reale, non mi sembrava che quell'istante perfetto potesse essere vero.
Finita la canzone però, lei è scesa ed è scappata in bagno, e ora siamo qui tutti seduti al tavolo, tranne Hadley che è andata a cercarla.
Mi scende una lacrima, e la nascondo subito. Sono emozionato, troppo, perchè tutt'ora mi sembra surreale.
Ma adesso, devo tornare alla realtà, perchè mi sembra di fluttuare troppo tra i miei pensieri. Ma come posso tornare alla realtà con quegli occhi scuri disegnati nella mia testa?

Alexis.
-Dai Ale, esci!-mi prega bussando sulla porta Hadley.
-Ma perchè dovrei uscire?-rispondo.
-Perchè fuori c'è uno scioccatissimo Louis, di cui molto probabilmente non hai notato la faccia sconvolta sul palco-
-Ma per che cosa? Che senso avrebbe essere sconvolti per me? Sono io che tra poco non mi reggo in piedi per ciò che è successo-
-Evidentemente sei sorda. Non hai idea di quanto sei stata fantastica, quasi non ti riconoscevo nemmeno io. Dove hai trovato tutto quel coraggio?-
-Nei suoi occhi, dall'inizio alla fine-.
-Però, mi chiedo io, stai facendo una figura di merda che non finisce più a stare qui dentro, e non ti vorrei ricordare chi c'è seduto a quel tavolo, perchè se no mi sconvolgo anche io. E spero vivamente che non ti si sia nemmeno sbavato il trucco-
Apro la porta, esco e la abbraccio. Ma può essere sempre così? Può ogni volta farmi ridere in questo modo?
Mi do una sistemata agli occhi e poi esco.
-Alexis! Che è successo?-mi chiede Liam.
-Troppa emozione, non riuscivo a smettere di piangere-rispondo, e sorrido.
-Ahahah, tesoro, tranquilla!-mi dice Katy.
-Non preoccuparti, su che passa-mi sorride Harry.
Liam mi fa l'occhiolino. 
Ma Louis no, il mio sguardo non arriva a lui, non ce la fa. Il mio sguardo ha paura. Ho troppa paura di scoppiare di nuovo in lacrime, quindi mi concentro su Katy che mi sta parlando.
La serata passa così, tra chiacchere e sciocchezze, e i miei occhi restano sempre lontani da quelli di Louis.
Ci salutiamo e Katy ci dice che ci vedremo domani o dopodomani. 
*
Arriviamo in albergo, entriamo in camera e io butto le scarpe dietro la porta perchè non mi reggo più in piedi.
Entro in bagno, mi strucco e mi lego i capelli. Poi infilo il pigiama e mi siedo sul letto.
-Adesso, emerita testa di biscotto, mi spieghi perchè non hai nemmeno guardato Louis, per tutta la sera- chiarisce Hadley.
-Hadley, perchè non ci riuscivo, chiaro?-
-E perchè? Mi vuoi spiegare tutto?-.
-Perchè io sono innamorata di quel ragazzo da quando ho iniziato ad ascoltare i One Direction. Io non riesco a credere a ciò che è successo, perchè mi sembra un sogno, il sogno più bello che potessi immaginare. Lui è troppo per me. Io non riesco ad andare avanti nemmeno un giorno senza vedere una sua foto per trovare il coraggio di fare tutto. E sai bene che io non canto davanti a nessuno, ma nei suoi occhi ho trovato la luce che mi ha spinto a provarci, a cantare. E anche se poteva sembrare solo una canzone, in questo modo io gli ho detto davvero quello che pensavo-.
-Ma allora perchè scappi?-
-Tesoro, è un ragionamento semplice, lui è fidanzato. Le cose stanno così, e io non posso cambiare nulla. Poi lui non prova nulla per me, che senso avrebbe illudermi inutilmente?-
-Ciò non deve ostacolare i tuoi sogni-.
-Hadley, non riesco a guardarlo negli occhi, mi sento in imbarazzo, è tutto così difficile. Vorrei potergli dire la verità, ma per prima cosa non mi è possibile, e in secondo luogo non ne avrei mai il coraggio. Santo cielo, desidero solo che lui sappia tutto, senza bisogno delle mie parole che metterebbero solo più confusione-
-Non saprei cosa dirti. Quella è una decisione che devi prendere tu interiormente, ma io ti consiglio solo di muoverti. Non staremo qui molto e l'unica cosa che posso dirti è di non perdere tempo-.
-Ci devo pensare, non sono azioni che mi escono a comando. Ma tu, quando sei uscita con Zayn?-le sorrido.
-No Alexis, non ne parliamo perchè se tu non credi al fatto di aver conosciuto Louis, io non credo nemmeno di essere a Londra a questo punto. Eravamo fuori, nell'ala fumatori, e mi ha chiesto se domani mi andava di uscire con lui, da soli. Ma io non sapevo cosa rispondere, non ti voglio lasciare da sola, e quindi gli ho detto che gli avrei fatto sapere.
-Su, muoviti, quante minchia di canne ti sei fatta?! Tu adesso prendi immediatamente quel cellulare e scrivi subito a Zayn che domani ci sei, e che andate a farvi un giro, ORA!
Hadley si alza di corsa, io ho la faccia viola e incredula, e non le lascio tregua fino a quando non manda un messaggio a Zayn, e riceve risposta quasi immediata.
-Oddio, tu non hai la minima idea di quanto sono felice per te tesoro!-le dico, stringendola.
-Grazie, davvero, te lo dico con tutta me stessa-.
-Non devi ringraziarmi di nulla. Ora però vorrei dormire, sono stanca morta-.
-Certamente!-
Mi infilo sotto le coperte, sento il dolce caldo che mi pervade. Sono felice con tutta me stessa per la mia amica, e cerco di dimenticarmi dei miei problemi.
Hadley spegne la luce e chiudo gli occhi, mi lascio portare nei sogni, il luogo più bello del mondo, anche se in questo momento non si differenziano molto con la realtà. 
*
Mi sveglio e strofino gli occhi prima di prendere coscienza. Mi giro e guardo la piccola sveglia che ho sul comodino. Sono le 11.00, e Hadley è già in bagno che armeggia per prepararsi. Mi viene da ridere d'istinto, perchè non l'ho mai vista così intenta nel pettinarsi i capelli. Si gira verso di me sentendo la risata.
-Alla buon ora, vecchia stordita!-mi dice.
-Buongiorno anche a te, comunque-le rispondo.
-Ahahah!-
-Ma da quanto sei sveglia?-
-Credo dalle 9, perchè?-
Scoppio a ridere, ora sono più convinta che mai del fatto che la sera prima si è fatta qualche canna.
-No, dico, per le 15.30 sei pronta o ti ci vuole ancora molto?!-
-Ahah, spiritosa! No, sono pronta. Piuttosto tu, vestiti che scendiamo a pranzare!-
Mi alzo lentamente dal letto, vado in bagno e mi lavo la faccia. Tornerò dopo a farmi la doccia. Con una calma inaudita indosso un paio di jeans e una tshirt, mi faccio la coda e sono pronta.
Mangiamo un piatto di pasta e io devo fare i conti con l'agitazione di Hadley che la fa scalpitare.
-Ma ti calmi? Sono abbastanza certa del fatto che andrà tutto alla perfezione-la tranquillizzo con sincerità.
-Va bene, faccio il possibile-risponde.
Finiamo di mangiare e torniamo in camera. 
-Sei bellissima, credimi, e andrà tutto perfettamente. Te lo meriti in tutto e per tutto-le dico.
-Grazie, e spero davvero che anche per te le cose si risolvano-
Alle 15.30 arriva Zayn e le fa uno squillo sul cellulare. La abbraccio forte e lei scende.
Io sono rimasta da sola, quindi decido di controllare un attimo il computer.
Accendo tutto e vado su Twitter.
Non ci credo e scoppio a piangere. Harry, Liam, Danielle, Niall, Eleanor hanno mantenuto la loro promessa e ora mi seguono.
Anche Louis mi segue, e io non posso reggere un emozione in più.
Twitto ancora ad ognuno di loro un "non cambiate mai, è grazie a voi se ho imparato a credere nei miei sogni. xx".
Può essere banale farlo di nuovo, ma io resto sempre e comunque una loro fan, e loro sono sempre i miei idoli.
*
Non so più cosa fare, sono solo le 16.30 e ho già pulito la camera, riordinato le mie cose, sistemato l'armadio, e non trovo più nulla in cui mettere mano. Mi siedo sul letto e mi guardo intorno. Sento i rumori della stanza di fianco, e credo di non essermi mai sentita così annoiata. Non posso uscire, ho il senso dell'orientamento di un criceto bendato, potrei perdermi in due metri, senza Hadley che si ricorda le strade. Sono in piena ansia, la sto aspettando e spero con tutta me stessa che le cose stiano andando bene. Vedo l'Ipod sul comodino, e mi sembra la cosa più emozionante del mondo. Scatto in piedi e lo prendo in mano. Mi ributto sul letto e sento un po' di brividi di freddo, così mi infilo sotto alle coperte. Metto subito la riproduzione casuale..
"Invisbile, sto cercando te, ma tu, tu non mi vedi mai. Invisibile, vengo verso te, ma tu, non so se mi vedrai."
E le parole scivolano così, via leggere. Chiudo gli occhi, mi sento davvero invisibile, ora come mai.
 
 
Hadley.
Sono con Zayn ed tutto assoluamente perfetto. Stiamo facendo una passeggiata e mi sento incredibilmente a mio agio. Mi dispiace solo di aver lasciato da sola in albergo Alexis, scommetto che starà dormendo, quella dorme sempre.
-Ma Alexis è strana con Louis, non gli parla mai!-dice ad un tratto Zayn uscendo dalla conversazione riguardante i libri di qualche minuto prima.
-Non è strana, è solo una situazione un po' difficile-rispondo.
-In che senso, scusa?-.
-Lei è innamorata di lui, in una maniera indefinibile, ma non può dirglielo. Non riesce nemmeno a guardarlo negli occhi per come si sente. Non riesco a spiegarti nemmeno io ciò che prova, perchè non lo si può capire fino a quando lo si vive. Tutto questo è l'amore di una fan, forte e incomprensibile la maggior parte delle volte-.
-Non me lo aspettavo davvero, è impossibile-.
-Questa è la realtà. E te ne posso dare anche la dimostrazione-.
-Dimmi pure-.
-Alexis ha una paura matta di cantare davanti alle persone, immagina poi davanti a voi cinque. Ma con Louis no, è stato qualcosa di troppo intenso da capire. Per intenderci, lei ha trovato il coraggio che non ha mai avuto negli occhi di Louis. Ma lo fa spesso! Ricordo ogni volta che aveva qualcosa di importante, guardava la sua foto e si sentiva più sicura. Ma ora tutto è avvenuto materialmente-.
-Wow, non so che dirti. Credo che sia qualcosa di forte però, da quello che mi hai spiegato. Vorrei che non soffrisse così, ma Louis vuole vivere una vita alla "Sesso e discoteca" in continuazione. Io vedo chiaramente che lui non è innamorato di Eleanor, ma non posso che dirgli di fare ciò che vuole-.
-A me dispiace molto per lei, anche perchè ha realizzato il suo sogno ed ora deve fare due passi indietro perchè nel sognare si è sporta troppo avanti-.
-In effetti non ci sono soluzioni, Louis non potrebbe mai lasciare Eleanor. Alexis non ne può stare bene sicuramente, ma tra una settimana e qualche giorno ve ne andrete, e lei tornerà come prima-.
-Già-dico, quando i miei occhi diventano tristi e si spengono all'improvviso. Non voglio andare via, non sono mai stata felice come lo sono ora.
Lo guardo intensamente negli occhi, quegli occhi color cioccolato che ho guardato solo in foto. Ma ora sono qui, davanti a me, e non riesco a non sorridere, è una reazione spontanea. Anche lui risponde, e tutto mi sembra una fantasia perfetta, è troppo surreale. Lo vedo avvicinarsi, qualche centimetro. Sono completamente imbambolata e sto guardando i suoi capelli così in ordine, i miei non sono mai così. Ancora qualche centimetro, e ad ogni attimo il mio cuore prende a battere più forte. Diminuiscono i centimetri e aumentano i battiti. Ora vedo quegli occhi così vicini, quello sguardo così profondo che mi ricorda in qualche modo due tunnel in cui inoltrarsi, senza sapere dove portanto. Io so solo che voglio entrare in quei tunnel. E non ho idea di come, in che modo, dopo qualche secondo sento le sue labbra premere sulle mie. Questo è un semplice e comune bacio, che però mi sta riempendo di brividi fino alle punte dei capelli. Mi sembra di fluttuare nell'aria, di non essere davvero ferma nella strada che porta all'albergo. Poi il bacio si fa più forte e sento la sua lingua muoversi sulle mie labbra per entrare. Socchiudo un pochino la bocca e lascio giocare la sua lingua con la mia. Sono piena di brividi, ovunque. Ci stacchiamo per respirare e lui mi sorride. Un sorriso che mi fa dimenticare tutto, ogni cattivo pensiero. Non mi importa quando tornerò, ora sono qui per vivere tutto, ora per ora, minuto per minuto e attimo per attimo.
 
Zayn.
Salutarla e lasciarla in albergo è stato duro, ma alla fine ho dovuto cedere. Non so cosa mi sia successo, ma lei mi piace. Riesco a parlare e non si lamenta perchè parlo troppo. Allo stesso modo anche lei parla molto e questo è piacevole. Ora sto aspettando Louis in un bar, mi ha mandato un messaggio per vederci. Oddio, non riesco a togliermi dalla testa quegli occhi chiari e profondi e quel sorriso perfetto e sincero.
Louis arriva dopo dieci minuti, perchè senza arrivare tardi non è capace di vivere.
-Eeeeehi!-mi saluta.
-Ma ciao!-rispondo.
-Tutto bene? Cosa combinavi?-
-Si, tutto okay. Ma, nulla di che, fissavo interessato il soffitto lilla del bar, non ho mai visto niente di così interessante. E tu, come stai?-Ma sei spiritoso eh! I soliti problemucci, ma per il resto bene-.
Ordiniamo un aperitivo, sono più o meno le sette.
-Che hai fatto nel pomeriggio?-mi chiede.
-Sono uscito con Hadley-rispondo, e mi scappa un sorriso.
-Okay, sorridi. Domanda fatidica: ti piace?-
-Si, non ho mai trovato nessuno come lei, non devo fingere perchè è esattamente uguale a me-.
-Sono davvero ma davvero felice per te Zayn!-
-Grazie, davvero. E tu con Eleanor?-
-La solita storia, tutto sesso e niente parole-.
-Quando imparerai a ragionare col cervello al posto di quello che hai tra le gambe sarà troppo tardi. Apri bene gli occhi-.
-In che senso?-
-Lo abbiamo capito tutti che tu non ami Eleanor e che ci stai insieme solo perchè è bella. E non vedi che c'è una ragazza che è innamorata davvero di te-. Subito mi pento di ciò che ho detto, sicuramente Hadley non me l'ha detto per andare a cantarlo in giro.
-Cosa?-
Non ha nemmeno senso non continuare il discorso, le cose non si dicono a metà.
-Alexis-.
-Prego?-
-Hai capito benissimo-.
 
Louis.
Alexis? Non mi rivolge nemmeno la parola. Non è vero, mi starà prendendo in giro sicuramente.
-Ma non mi parla nemmeno!-esclamo.
-Non hai capito proprio nulla allora. Lei è una nostra fan, e conoscerti è stato vedere il sogno più bello materializzarsi. Non ti parla non perchè non ti sopporta, ma perchè sei fidanzato e non vuole infierire-.
-Santo cielo, tutto ciò è impossibile? Lo hai sognato stanotte?-.
-Me lo ha detto Hadley-.
-Ah-.
-E lei ti piace?-
-Dall'istante in cui mi ci sono scontrato-.
-Ma naturalmente tu stai con Eleanor-.
-Non posso lasciarla, ma non voglio nemmeno che Alexis continui a non parlarmi, mi sento sbagliato-.
-Non lo sei, hai bisgno solo di capire te stesso e quello di cui hai bisogno-.
Devo capire me stesso? Direi che è categoricamente impossibile.
 
Alexis.
Hadley è tornata in albergo completamente scombussolata e con un sorriso da ebete in faccia. Spriamo che si riprenda entro domani, non mi ha ancora raccontato nulla.
-Daaaai, è una tortura!-le dico.
-Ma dammi il tempo di riprendermi!-.
-Testa di minchia, è passata un'ora-.
-Okay, okay. Allora, abbiamo parlato tutto il pomeriggio, e poi, ad un certo punto, mi ha baciata-.
-Cosacosacosacosacosa? Oh santo cielo! Raccontami tutto!-.
-Prima vado a farmi una doccia, ho camminato troppo-.
-Va bene, ma dopo voglio sapere tutto, dettaglio per dettaglio, ti sia chiaro-.
Sento vibrare il cellulare, mi è arrivato un messaggio.
Mi sporgo sul letto morbido e afferro in cellulare dal comodino.
Mi sdraio a pancia in giù e apro il messaggio.
"Ciao, sono Louis. avrei bisogno di parlarti, ti va di vederci domani? potremmo andare a farci un giro in città, che ne pensi? Fammi sapere. xx"



Heeeeeeeeeello people!
Allora, il prossimo capitolo sarà più caruccio, ma le cose devono succedere per qualche motivazione, quindi ho usato questo capitolo per far capire come si arriverà al successivo.. RIngrazio con tutto il mio cuore chi recensisce e le persone che hanno messo la storia in seguite/preferite/ricordate, mi rendete davvero felice. Non mi dispiacerebbe ricevere qualche recensione in più, ma che ci devo fare?
Love, Alice xx


 
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Capitolo 8
*** 8. So I could see clearly now, the rain has gone. ***


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8. So I could see clearly now, the rain has gone.
 
Alexis.

-HAAAAAAAADLEEEEEEEEY!-urlo immediatamente.
-Sono in doccia, che cavolo succede? Ti sei rotta un'unghia?!-risponde molto dolcemente lei.
-Va bene, ora non te lo dico, ma domani io non metto il piede fuori dall'hotel-.
-Mi spiegheresti il senso di questo improvviso attaccamento nei confronti dell'albergo?-.
-Mi è appena arrivato un messaggio, decisamente inaspettato, e sono in procinto di scoppiare a piangere-.
-Che cosa sta succedendo? Vuoi parlare o continuare a darmi mezze risposte ancora per molto?-.
-Louis-.
Sento il getto della doccia spegnersi di colpo.
-COOOOSA!?-sbotta lei correndo avvolta in un asciugamano fuori dal bagno.
-Mi è appena arrivato un messaggio di Louis con scritto "Ciao, sono Louis. avrei bisogno di parlarti, ti va di vederci domani? potremmo andare a farci un giro in città, che ne pensi? Fammi sapere. xx" , Hadley, cazzocazzocazzo! Io credo che sia uno scherzo, ma se fosse vero non ce la farei-.
-Fammi capire un momento, tu hai intenzione di stare in hotel domani?-.
-Esattamente, non voglio uscire-.
-No, ora ti spiego come andranno le cose. Tu domani uscirai, e sentirai per bene cosa deve dirti. Se tu non vorrai uscire, ti spingerò fuori a calci nel sedere, chiaro?-.
-No!-
-Non ho chiesto la tua conferma-.
-Okay, giusto perchè non ho più voglia di discutere, ma ho troppa paura-.
-Non preoccuparti, devi ascoltare ciò che deve dirti. E io so che tu vuoi uscire-.
Scendiamo a cenare ma io sono completamente assorta nei miei pensieri assurdi. Non capisco più nulla, è tutto decisamente troppo complicato.
*
Dopo cena stiamo sveglie in camera a guardare un po' di televisione.
-Ma poi hai risposto al messaggio?-mi chiede Hadley.
-No!-rispondo.
-MUUUOVITI! Stai aspettando la venuta del messia?-
"Ciao Louis! Certo, che succede? Passi tu qui? xx", scrivo. 
La risposta è quasi immediata.
"Ce ne hai messo di tempo! Non preoccuparti, ne parleremo domani. Si, mi faccio spiegare qual è l'hotel da Katy e credo di esser lì per le tre. A domani xx"
Ma un secondo, ho il suo numero. Prima avrei regalato ogni singolo capo di abbigliamento del mio armadio per avere il suo numero. No, non è possibile, punto.
Dopo un po' decido che è ora di dormire, abbraccio Hadley e vado a sdraiarmi piano piano nel letto.
*
Apro gli occhi di colpo appena sento la sveglia. Sono le dieci del mattino e scatto giù dal letto, devo prepararmi.
Entro in doccia e mi sento un po' più calma e tranquilla. Esco e vado davanti allo specchio, lego i capelli, mi infilo i pantaloni della tuta, una t-shirt e silenziosamente, senza svegliare Hadley, scendo a fare colazione.
Torno in camera e vado in bagno. Spalmo un po' di crema su viso e corpo poi vado a scegliere i vestiti.
Prendo un paio di jeans abbastanza stretti con una semplice t-shirt. Mi vesto e mi trucco un po', poi infilo un paio di Converse e sono pronta. Sono le undici, sveglio Hadley che è scioccata dal vedermi già pronta.
-Devo commuovermi?-dice.
-Gnè gnè, vestiti che voglio mangiare presto-.
Si prepara lentamente e per mezzogiorno scendiamo a pranzo.
Torniamo in camera e lei inizia a farmi la predica.
-Qualsiasi cosa sia, mantieni la calma-mi dice.
-Okay-.
Il tempo passa decisamente troppo in fretta e alle 3 il mio cellulare vibra.
"Ehi, sono giù, quando vuoi scendi! Lou xx"
Prendo la borsa e mi avvio verso la porta.
-Io sono con te, sempre e comunque-mi dice Hadley.
Torno indietro e la abbraccio forte, poi finalmente esco.
Quando metto il piede nella hall lo vedo fuori. Non credo che un'opera d'arte possa mai essere bella quanto lui. Non riesco a trovare un paragone che regga per quel ragazzo splendido. Piano piano vado verso l'uscita, ogni passo è un macigno.
-Ehi!-saluto, e mi meraviglio di come quella mezza parolina sia uscita dalla mia bocca.
-Ciao Alexis!-risponde sorridendomi lui.
Collasso, reggetemi, non sto in piedi. In qualche modo ricambio il sorriso, con i miei occhi che brillano di già.
-Dove andiamo di bello?-chiedo.
-Andiamo a farci un giretto, vorrei parlarti un po'-.
-Okay! Ma di cosa?-.
-Non preoccuparti, nulla di grave-.
-Va bene, andiamo-.
Iniziamo a camminare verso il centro. L'aria fresca mi accarezza la pelle, il tempo non è molto bello, potrebbe piovere da un momento all'altro, ma ciò non importa, tutto attorno a me sembra un'immagine sfuocata e insensata. Come sempre, lui è l'unico punto fermo e importante del mio universo.
-Allora, vorrei capire il tuo strano atteggiamento nei miei confronti-inizia lui.
-O santo cielo-rispondo, facendogli spuntare un sorrisetto sghembo.
-Non voglio metterti a disagio, ma ho notato che con me sei fredda e distaccata-.
-Tutto è molto strano per chiunque, è una storia complicata e probabilmente dopo avertela raccontata non avrò più il coraggio di guardarti negli occhi. Vuoi davvero sentirla?-.
-Si, ma non preoccuparti-.
-Io sono innamorata di te. Ciò può sembrare la più grande cazzata che possa esistere, ma è vero. Da quando ti ho visto per la prima volta, quando ho guardato i tuoi occhi in una foto, sei diventato l'unico punto fermo e importante della mia vita. Da quando ho ascoltato la tua voce per la prima volta, ho capito quel che vuol dire realmente sognare. Dirti queste parole è difficilissimo, e in realtà non so nemmeno come facciano ad uscirmi, perchè non ce ne sono di parole. Ogni singola lettera di queste frasi minimizza ciò che sei per me, è impossibile potertelo dire o poterti almeno far capire quello che provo. Mi sento ogni giorno più sciocca, più ingenua, ma tutto perchè non riesco a trovare un senso a tutto questo. "Lost and insicure, you found me". Diciamo che queste parole un pochino, in piccola parte, possono aiutarmi, perchè nulla parla meglio della musica. Mi comporto stranamente perchè non riesco a guardarti negli occhi, non riesco a scontrarmi sempre con la realtà. Non hai idea di come sia brutto dover sempre andare incontro alle cose reali e dover fingere che non sia successo nulla in me-.
Non parla, io mi sento una deficiente. Ma che cosa ho in testa? Louis mi avrà preso per una pazza che sta dicendo cavolate su cavolate senza senso compiuto. Ma tutto questo è realtà e non so nemmeno come ho fatto a dire tutto.
Arriviamo in centro e camminiamo, in silenzio. Si è messo gli occhiali da sole, evidentemente non vuole essere riconosciuto. Non oso dire parola, sto morendo dentro. Giriamo intorno, in queste vie che per me sono ancora nuove, magari per lui sono anche banali.
-Il cielo è orribile, conviene avviarci verso l'albergo. Vorrei togliermi gli occhiali da sole, ti da fastidio se prendiamo una strada di periferia?-chiede, spezzando il silenzio.
-Eeeh, s-si, okay!-rispondo.
Ricominciamo a camminare, prendiamo una stradina che non avevo mai visto. Sento solo il rumore dei passi e di qualche uccellino, per il resto nulla, non parla.
-Non credere che sia uno stronzo, sto solo cercando il modo migliore per risponderti-dice ad un certo punto, e io mi sento sollevata.
-Ti dispiace se ci sediamo un secondo su quella panchina? Mi escono le stringhe dalle scarpe e vorrei sistemarle-chiede.
-No, non preoccuparti-.
Ci avviamo verso la panchina e ci sediamo. L'aria è umida e sta per piovere, si vede chiaramente.
-Stasera partiamo, abbiamo un concerto in Francia-.
-Oh, è splendido-rispondo, ancora completamente in imbarazzo.
-Ah, riguardo a prima..-continua lui. Mi guarda negli occhi, e io alla vista di quell'azzurro meravigliosamente perfetto mi sento di nuovo sicura. Quegli occhi sono questo, lui è questo, la mia sicurezza.
-Hai ragione, a volte le parole minimizzano-dice.
Ed è lì, in pochi secondi che sento la sua mano muoversi e sfiorarmi la gamba. Vedo il suo viso muoversi lentamente verso di me. Ogni centimetro si stampa nella mia mente, perchè mi sembra eterno, come in un fermo immagine. Sento le sue labbra sulle mie e giuro che non può esserci un attimo più perfetto, ne sono realmente sicura. Le sua mani sfiorano la mia schiena, per poi poggiarcisi e stringermi con delicatezza. Quanto amo le sue mani, quelle mani così belle e delicate che sono sempre comparse nei miei sogni. Le sue labbra morbide accarezzano le mie con dolcezza. Lo sento, mi sta rispondendo. La sua lingua sfiora le mie labbra, e io le socchiudo permettendogli di entrare. La mia lingua sente la sua, mi sento unita a lui. Ogni contatto è una parola, impossibile da trovare e che capiamo solo noi due. Le nostre lingue si toccano, si desiderano. Muove le mani sulla mia schiena, e io non mi sono mai sentita così protetta, così tutto. Le nostre labbra sono unite, solo noi capiamo davvero cosa vuol dire. Mi accarezza i capelli e io non capisco più nulla, non mi sento più me stessa, mi sento per un attimo la persona più felice del mondo.
Ci stacchiamo per respirare e a me scende una lacrima.
-Ecco la mia risposta-mi dice sorridendomi.
-Grazie-rispondo.
-Di cosa?-
-Per ciò che sei, per ciò che sei stato, e per il bacio-.
-Non devi ringraziarmi, e il bacio te l'ho dato solo perchè morivo dalla voglia di farlo, sul serio. Mi sembrava naturalmente anche il modo migliore per risponderti-.
Sono incredula e tutto mi sembra impossibile, ma sta succedendo.
Sento qualche goccia toccarmi il braccio, e in pochi minuti si mette a piovere a dirotto.
-O mio Dio, lì c'è la fermata del'autobus, andiamo là sotto!-urlo.
Corriamo velocemente per qualche metro e lui mi tira per la mano.
-Mando un messaggio a Zayn e gli dico di venirci a prendere. Se continua così finisce che arrivo tardi per stasera-dice.
Ora lo guardo ancora negli occhi, lo sento così vicino. Non mi sembra la solita persona famosa inavvicinabile, mi sembra il ragazzo che ho sempre sognato.
-Non è possibile-dico.
-Non devi pensare, è vietato-. Mi attira verso di sè e mi bacia ancora.
Siamo bagnati dai pochi minuti in cui siamo stati sotto l'acqua, ma non potrebbe importarmene di meno.
Sento ancora le sue labbra, la sua lingua. Questa volta con un po' di coraggio mi stringo a lui, e lui mi accarezza. Ci baciamo con più foga, e io non vorrei mai e poi mai staccarmi da lui. Le sue labbra delicate sono la cosa più dolce che possa chiedere, e sentire il suo profumo inebriante così da vicino è perfetto. Lo sento davvero con me, non mi sento più una stupida. Mi accarezza il palato con la lingua, e io gli mordo delicatamente il labbro. Sono un brivido unico, dai piedi alle punte dei capelli. Lo desidero, con tutta me stessa.
Ci stacchiamo ancora per il bisogno di respirare, e io mi stringo a lui. Lui mi tiene stretta tra le braccia e quando vede arrivare la macchina di Zayn scioglie delicatamente l'abbraccio.
Saliamo e salutiamo entrambi Zayn. Gli spiego dov'è il mio albergo e lo ringrazio per il passaggio. Mi giro e incontro per un attimo lo sguardo di Louis che mi sorride, poi però torna subito verso il finestrino. Arriviamo all'albergo.
-Grazie mille Zayn, ciao Louis, grazie per il pomeriggio!-dico.
-Ma di niente, ciao!-mi risponde Zayn.
-A prestissimo-risponde invece Louis.



Ciaaaaaaao! <3
Bene, sono all'ottavo capitolo e spero che sia di vostro gradimento :)
Successivamente la storia sarà più movimentata con più colpi di scena *w*
Ribadisco (non mi prendete a sprangate) che vorrei ricevere più recensioni, ma evidentemente la storia non è questo granchè, avere ragione. Per questo capitolo mi aspettavo qualcosa di più carino.. ma bhuu.
Ringrazio sempre che legge e chi a messo la storia in seguite/preferite/ricordate, e un grazie speciale va alla mia amica che mi controlla i capitoli e che mi sostiene sempre.
Love you, so much.
 Alice. <3


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