Spie ad Hogwarts??

di Jessire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Valerie, Andrea e Diana ***
Capitolo 2: *** 8 teste rosse...un occhialuto...qui mi sorge un dubbio ***
Capitolo 3: *** comunicazione.... ***
Capitolo 4: *** Madama McClan e il ragazzo biondo ***
Capitolo 5: *** incontro inaspettato ***
Capitolo 6: *** smistamento ***
Capitolo 7: *** lezioni ***
Capitolo 8: *** ragazze grissino e non ragazze grissino...questo è il dilemma! ***
Capitolo 9: *** A.A.A.CERCASI..... ***
Capitolo 10: *** per la sala comune dei serpeverde....da questa parte... ***
Capitolo 11: *** sala serpeverde..piano ***
Capitolo 12: *** stai mangiando il MIO piano...Nott ***



Capitolo 1
*** Valerie, Andrea e Diana ***


Il centro cittadino si Ottery St Catchpale fu invaso da un gruppo di turisti che dovette fermarsi a dormire nell’alberghetto della cittadina

Il centro cittadino di Ottery St Catchpale fu invaso da un gruppo di turisti che dovette fermarsi a dormire nell’alberghetto della cittadina.

Il gruppo stava passeggiando tranquillamente per le stradine impantanate

, quando tre ragazze si staccarono dal gruppo per farsi ad osservare meravigliate una casa stile ‘800.

Questa casa era cosparsa di mille lucine argentate che ronzavano attorno alle finestre…meraviglioso.

-sembra quasi magia!-

-è favoloso!-

Si girarono per ritornare verso il gruppo ma...la compagnia era sparita.

Un po’ impaurite si guardarono attorno ma nessuna traccia del famoso gruppo

Ad Andrea salì la rabbia e divenne rossa come un pomodoro.

-         ma è possibile che ogni volta che esco con voi ci ritroviamo sempre disperse??-

-         eh!!- sospirò Valerie- è il destino.-

Diana in tono teatrale- oh mio destino crudele!!!-

Valerie scoppiò a ridere.

-         che hai tu da ridere??? E tu- si rivolse a Diana- smettila di prendermi per il didietro!!!-

le due ragazze alzarono gli occhi al cielo esasperate.

-         coraggio su! Non arrabbiarti!!-

-         vedrai che tutto andrà bene e il destino ci guiderà verso..-

-         la direzione giustaaaaaaa!- Valerie alzò le braccia al cielo imitando il gesto di chiamare il destino

-         basta fare le stupide! Piuttosto pensiamo a dove andare. Qui ci sono due sentieri. Quale prendiamo?-

-         attimo di riflessione.

Valerie ruppe il silenzio. Si portò un dito alla bocca e dopo averlo leccato( no vomitate qui mi raccomando!nda) lo sollevò in cielo e disse:

-         Di qua!-

Così le tre ragazze decisero di prendere il sentiero a destra: tra l’altro il più fangoso dei due.

Dopo una ventina di minuti di cammino si ritrovarono in aperta campagna. Una valle tutta verde…dannatamente, fottutamente verde.

Diana escalmò - Oh wow! È tutto così verde…tutto fottutamente verde!!!-

Andrea si guardò meglio intorno e, intravedendo un enorme puntino a forma di cono, disse- ehi!! Ma quella è una casa!! Andiamo a chiedere informazioni!-

Si avvicinarono e videro che nel giardino di quella casa c’erano delle persone occupate a una cosa stramba: stavano chini su dei cespugli con degli omini, simili ai nani in porcellana, in mano.

-         ehi!! Delle persone in giardino!-

-         già. Per fortuna! Così ci evitano l’imbarazzo di suonare il campanello- affermò Diana

-         ma in ogni caso io mi sento a disagio.- brontolò Valerie

-         ma perché?- chiesero le altre due

-         perché arriviamo lì all’improvviso e non sappiamo che persone ci troveremo davanti…e poi- gli occhi le divennero lucidi

-         e poi cosa?-

-          poi mi manca il mio lettore cd!! Voglio tornare in albergo e rivedere tutte le mie cose!!!-

-         O mio Dio!! Inizia!!!!-

-         Eh cosa vuoi farci, Andrea?? Il suo criceto è in sciopero.-  confermò Diana

-         È sottopagato?-.

-         Penso di sì.-

-         Allora questo spiega tutto-

-         Ma volete finirla di parlare come se io non ci fossi???- si spazientì Valerie

Man mano che le ragazze si avvicinavano alla casa, poterono sentire delle risate e dei gemiti soffocati.

Le ragazze si fermarono e si guardarono negli occhi. Il silenzio fu rotto da Diana che disse

-certo che questi gemiti sono molto equivoci!!!!-

-già…sono molto compromettenti.-

Valerie stava per ribattere quando STONK!

Fu catapultata a terra da un omino in miniatura sembrava: con una barba bianca folta e un cappello lungo a punta.

L’omino in questione la ferì alla guancia con una delle sue lunghe unghie e poi corse via.

-         ehi tu brutto coso!!!!!!!!!!come osi ferirmi e poi scappare????-

nel frattempo i ragazzi del cortile si stavano avvicinando correndo.

-ma stupido guarda cosa hai fatto??-urlò uno dei ragazzi

Quando questi ragazzi furono a portata d’occhio più soddisfacente, le ragazze videro che tutti e tre erano forniti di capelli rosso acceso e due di loro erano gemelli.

-state bene?- chiese uno dei gemelli

Andrea - noi sì –

poi indicò il terreno dove c’era ancora Valerie

- lei no però-

La ragazza in questione aveva i capelli tutti scarmigliati da cui sembrava provenire una dose eccessiva di elettronegatività e gli occhi molto scintillanti

-         Chi è stato???- chiese tentando di darsi una calmata

Tre dita indicarono tre persone diverse.

-lui-

-lui-

-lui-

-         Val…calmati, non fare sciocchezze!- cercò di calmarla Andrea

Diana nel frattempo si stava guardando le unghie e guardava di sottecchi uno dei ragazzi in particolare.era il più basso di tutti ma aveva i capelli più accesi e un po’ più lunghi degli altri

-         io le starei lontana…è un brutto segno quando è presa così!-

appena finite queste parole :

SCIAFF! SCIAFF!SCIAFF!

I ragazzi furono schiaffeggiati dalla furia Valerie

- ma..ma perché?-chiese il ragazzo più basso

- tu cosa credi Ronnino??- rispose per la ragazza uno di gemelli con tono sarcastico

- perché le hai scaraventato uno gnomo addosso, no?!- intervenne l’altro gemello

Diana si fiondò su Ronnino senza un motivo

-Che bel ragazzo!!! Lo voglio tutto per me!!!- pensò Diana che nel frattempo non aveva tolto gli occhi di dosso a “Ronnino”

Il ragazzo sconvolto – scusa ma tu chi sei??-

-oh!! Io sono Diana ma tu puoi chiamarmi anche tesoro mio…o luce della mia vita-

-no che non ti chiamo tesoro mio…e tu non chiamarmi Ronnino.-

Uno dei gemelli- oppure puoi chiamarlo Ron l’imbranato-

Ron ormai rosso in volto dalla rabbia- OPPURE PUÓ CHIAMARMI RON DATO CHE QUESTO È IL MIO NOME!!!-

Valerie e Andrea erano, nel frattempo, piegate in due dalle risate.

I due gemelli se ne accorsero e si avvicinarono.

- e voi come vi chiamate?-

-io sono Valerie- e la ragazza gli tese la mano mentre con l’altra si portava una ciocca di cappelli lisci e neri dietro l’orecchio

-piacere..io sono Fred- e le strinse calorosamente la mano

- io invece sono George- l’altro gemello le strinse la mano e poi aspettò che l’altra ragazza si presentasse

- io sono Andrea- e anche lei strinse le mani di entrambi i giovani

- da dove venite??-chiesero i ragazzi curiosi del loro strano accento

- Italia!!-

Valerie si mise a cantare- pom pompom pom pompooom pom…. pom pompom pom pompooom pom-( inno del campionato_nda)

Diana si mise ad urlare, una volta che Valerie ebbe pietà delle loro orecchie,- CAMPIONI DEL MONDO!!!!!CAMPIONI DEL MONDO!!!!-

George si rivolse a Fred- ma di cosa stanno parlando??-

-boh!- rispose l’altro

Andrea intervenne e li consolò con un semplice- lasciatele perdere!-

Fred disse ancora- come avrete già capito, lui è il nostro fratellino Ron- poi abbassò la voce e si chinò su Valerie - ..oppure Ronnino il perfettino o lo stupidino..fa lo stesso-

Valerie ebbe un altro attacco di ridarella e si dovette appoggiare a Fred per non perdere l’equilibrio.

All’improvviso un urlo squarciò la deliziosa armonia della campagna inglese

-FRED!GEORGE!RON! BRUTTI DISGRAZIATI!!!!!TORNATE SUBITO A CASA!!!!-

Valerie sconvolta disse- ma chi è?Hitler in gonnella?-

Fred, George e Ron- è nostra madre-

 

 

 

 

 

mi lasciate un commentino?? vi è piaciuta la mia idea di giovani spie adolescenti???

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Capitolo 2
*** 8 teste rosse...un occhialuto...qui mi sorge un dubbio ***


Hitler in gonnella arrivò in giardino e prese per le orecchie i tre ragazzi

“Hitler in gonnella” arrivò in giardino e prese per le orecchie i tre ragazzi.

-         brutti disgraziati che non siete altro! Ma ditemi voi se devo avere degli stupidi troll come figl..- ma si fermò guardando le ragazze.

Sorrise- Oh care! Buon giorno siete le nuove amiche dei miei ragazze?-

-         ma se appena adesso li chiamava Troll??!!- disse sottovoce Valerie ad Andrea

-         ehm…in realtà siamo delle turiste- chiarì Diana

-         oh turiste qui a Ottery St Catchpale??fantastico! allora dovete assolutamente venire a casa con noi!!- dichiarò la mamma Weasley

-         si tanto ormai diamo asilo pure ai topi, vero Ronald caro?- disse Fred imitando la voce della signora Weasley

-         che stai dicendo?? Intanto io c’è l’ho un animale tutto mio. Voi non avete nulla- disse alzando orgoglioso la testa Ron

-         oh ma caro fratellino noi abbiamo qualcosa di più importante vero George?-

-         già Fred-

-         state parlando della mappa dei Malandrini?- chiese sussurrando Valerie

-         e tu come fai a sapere della mappa??- urlò George

-         zitto stupido sennò quello lì sente!!- gli diede una gomitata Fred indicando Ron che intanto guardava preoccupato Diana che gli si era appiccicata al braccio.

-         Da dove venite care?-

-         Italia -

-         ragazze questa è nostra madre. Mamma lei è Valerie- e indicò una ragazza alta dai capelli neri lunghi e lisci con occhi scuri

-         questa è Andrea- disse George indicando una ragazza dai capelli marrone scuro e tagliati a baschetto che la facevano assomigliare ad una mela cotogna.

Ron alla fine scocciato fino alle punte dei capelli della ragazza con capelli marroni e mescé bionde la presentò a sua mamma- lei è Diana-

La ragazza interviene- no un attimo. Il mio nome completo è Diana, Afrodite, Marietta, Astolfa, Lauretta, Ursula, Tatiana, Helen, Ileana, Enrichetta, Mausica Lee Aston…ma chiamatemi pure Diana e…- Valerie e Andrea per farla smettere le ficcarono la testa nella pozzanghera lì vicino.

-         piacere io sono Molly Weasley. Allora venite a casa nostra vero? Ma come mai vi trovate qui in piena valle??-

-         ci siamo perse.-

-         o beh allora non potete rifiutare il mio invito. Su andiamo a casa- e indicò la catapecchia posta in lontananza con il tetto a punta.

-         Cosa?? O mio Dioo!! Vivere lì??- sussurrò Andrea

-         Sta zitta e cammina- le sibilò contro Valerie

-         O che bella casa!! È lì che abita il mio Ronnino!! Vi rendete conto??!!-

-         Se ci rendiamo conto che sei pazza?? Sì pienamente…e ormai da tempo- dissero in coro Andrea e Valerie.

Entrate nella “catapecchia” si stupirono molto perché la casa non era sporca, vecchia  con mobili pieni di buchi fatti dai tarli o pieni di muffa. Era una casa accogliente e molto calda. Era luminosa e piena di colori vivaci.

-         wow!! È casa vostra questa??- chiese Valerie ai gemelli

-         già. È molto piccola però-

-         piccola?? La mia casa è piccola!!!questa è una reggia!!!- escalmò Diana

-         ma perché dite che è piccola??-chiese Andrea

-         perché la nostra famiglia è molto numerosa: ci siamo noi due,  Ron, Charlie e Bill i nostri fratelli maggiori ma che ora non vivono più a casa, Ginny e Percy. Poi arrivano anche harry e hermione i migliori amici di Ron…quindi aggiungi i nostri genitori.. e siamo in ben 11 persone.-

-         wow!! Una bella famiglia numerosa!!- escalmò colpita Valerie

-         già molto numerosa e molto rompiscatole- disse una ragazza con i capelli rossi appena arrivata.

-         Ciao io sono Ginny. Voi siete le ragazze di Fred, George e Ron??- si presentò la ragazza

-         NOOO!!!!siamo solo delle turiste che si sono perse-

-         Beh…lei non  mi sembra solo una turista-disse ginny indicando Diana appiccicata al braccio di Ron

-         Beh lei ha una cotta per Ron da parecchio-

-         Ma se lo conosce da pochi minuti!-si intromise Fred

-         Fred…che ti devo dire?? È come se lo conoscesse da…-

-         Da sempre!!- disse con voce sognante Diana sempre appiccicata al braccio del povero Ron.

-         Su su.. adesso tutti a lavarsi le mani che si mangia!!!-disse la Mrs Weasley

-         Si mangia di già? Sono solo le sei!!- brontolò Valerie

-         Qui si mangia presto e si va a letto presto-

-         Da noi questo si chiama andare a letto con le galline!- esclamò  Diana

-         Stai zitta! Siamo ospiti qui non facciamo ci riconoscere pure qui!!-Valerie le lanciò uno sguardo omicida

Cenarono e poi si ritirarono nella camera in cui avrebbero dormito per quella notte.

Si sedettero sui tre letti e parlarono dei fatti accaduti durante il giorno

-         beh.. i gemelli sono davvero caaariiinii!!- escalmò Valerie

-         già…ma mai quanto il mio Ronnino..-

-         e tu Andrea?? Chi trovi carino??-chiesero curiose

la ragazza rispose- il nano nel giardino-

-         il nano?? Quando lo hai visto??-

-         prima di cena. Ho buttato l’occhio nel giardino e ho visto un nano vicino alla panchina. Ma sembrava un nano con le batterie-

-         perché??-

-         perchè si muoveva anche. Devo chiedere dove lo hanno preso perché è così carinooo!!!-

Il giorno dopo.

Le ragazze furono svegliate da un urlo spaventoso.

-         Ronald Weasley!! Come fai a essere così deficiente??-

-         Ehi! Ma chè è??- disse assonnata Valerie stropicciandosi gli occhi

-         Il finimondo!!- escalmò entrando Ginny

-         Come mai urlano così??-

-         Perché Ron  è inciampato su Grattastinchi ed Hermione non glielo vuole perdonare.-

-         È meglio soffrire che essere soffritti!- disse Diana imitando un tono sapiente

-         Cosa??- chiese smarrita Ginny

-         Nulla nulla. Lascia perdere le sue cavolate…il cervello deve ancora iniziare a funzionare .-

Le ragazze si vestirono e scesero per la colazione e per conoscere i nuovi arrivati.

Altra voce  sconosciuta urlante- Ron!! Hermione!! Volete darvi un contegno??!!Calmatevi!!-

Valerie commentò scuotendo la testa- altro pazzo che urla!!!!-

-         siamo davvero arrivate al finimondo!- intervenne Andrea

Scesero le scale ma a metà incontrarono un ostacolo: inciamparono Grattastinchi.

Le ragazze ruzzolarono sino alla fine delle scale.

-         per Merlino!! Adesso ci mettete pure voi!!- disse una ragazza dai capelli scuri e molto mossi e con i denti davanti leggermente più grandi.

-         Stai lontana da loro!- la minacciarono i gemelli intervenendo per la prima volta da quando i round Granger-Weasley, con Potter come mediatore e arbitro, iniziarono.

-         Ahi! Ahi!- si lamentarono le ragazze alzandosi tutte doloranti.

Diana si avvicina a Ron guardandolo intensamente- lo ripeto, è davvero un ragazzo bellissimo!-

Hermione le lancia un’occhiata omicida- non ti permettere-

All’improvviso arrivarono due gufi con delle lettere sul becco. I membri di casa Weasley si guardarono imbarazzati e poi aprirono le lettere.

-         wow! Come su Harry Potter!- escalmò Andrea

Intanto nella testa di Diana un vulcano di ragionamenti era esploso:- 8 teste rosse = Weasley; 1 ragazzo occhialuto con cicatrice e si chiama Harry; 1 ragazza  rompiscatole con capelli mossi e denti davanti grandi chiamata Hermione…-

-         qua mi sorge un dubbio-disse a alta voce

-         ma che novità!! Tu sei fatta di dubbi-

Diana tornò ad osservare la famiglia Weasley più i due nuovi arrivati dall’alto al basso, fissando i loro movimenti e ascoltando i loro discorsi. Un pensiero le balenò in testa…

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Capitolo 3
*** comunicazione.... ***


-

-         assomigliate un po’ ai personaggi principali di Harry Potter-

Tutti si guardarono sconcertati

-         ma noi siamo i personaggi di Harry Potter.- dissero le teste rosse

-         e io sono Harry Potter- disse il quattrocchi

-         e io sono Hermione Granger- disse la ragazza rompiscatole

-         sul serio???- chiese sorpresa Valerie

-         Val.- rispose Fred

-         wow!! Così possiamo modificare la storia della Rowling??-

-         no-

-         cosa??? Uffi! Cattivi!!!- brontolò Diana e mise il broncio per tutta la mattina

Nel pomeriggio arrivò un vecchietto molto simpatico ma vestito stranamente…molto stranamente. Vestito viola e lungo, cappello dello stesso colore a punta, capelli e barba molto lunghi e bianchissimi.

Appena il vecchietto entrò, le ragazze furono trascinate in giardino dai ragazzi Weasley.

Le fecero sedere sulla panchina e le chiesero delle informazioni sulla loro scuola.

-         beh…come struttura lascia molto molto a desiderare. Come insegnamento è abbastanza completo e…-

-         ma avete anche voi le Case??- chiese Fred

-         no. Abbiamo diverse classi in base all’età di noi studenti e siamo divisi in corsi: il corso a, b, c, d ed e.-

-         ma avete i dormitori??-

-         no perché non dormiamo a scuola come voi. Ogni pomeriggio noi torniamo a casa-

-         sul serio??-

-         già. Ma la vostra scuola è più divertente!!!- escalmò Andrea

-         eh tu e il tuo Neville Paciock- dissero insieme Diana e Valerie con una strana luce negli occhi

-         ma che state dicendo????-

-         eh l’amore…l’amour-

-         basta!!! Non è vero!!- urlò Andrea

 I tre ragazzi scoppiarono a ridere facendo arrossire le ragazze.

-    scusate-

-    non vi scusate!!siete troppo simpatiche!!!!- esclamarono assieme i tre scoppiando di nuovo a ridere seguiti a ruota dalle ragazze

 

Nel frattempo in casa si discuteva del piano per scoprire le prossime mosse dei Mangiamorte, facendo entrare a Hogwarts delle persone fidate per scoprire questi segreti.

-         ci sarebbero delle persone molto fidate nell’Ordine…-disse Silente ma fu interrotto dalle risate delle ragazze

-         chi sono??-chiese sorridendo anche lui

-         tre turiste italiane, si sono perse ieri e le abbiamo invitate a trascorrere un po’ di tempo con noi-

-         sono babbane??-

-         sì –

-         come si chiamano?-

-         Valerie, Andrea e Diana-

-         Ehm…forse…forse ho trovato la soluzione. Conoscono un po’ il nostro mondo?-

-         Un pochino sì.-

-         Bene. Allora è deciso, saranno loro le nuove studentesse della scuola.-

-         Cosa?? Ma non le sembra un po’ troppo..-

-         Rischioso?? Pericoloso? Oppure emozionante? Saranno molto utile all’ordine e…a loro stesse- disse con una voce strana

-         Preside…lei sa qualcosa che noi non sappiamo delle nostre ospiti vero??-

-         Solo il tempo potrà rispondere alla vostra domanda-

-         Allora sarà meglio chiamarle e informarle-

La signora Weasley andò a chiamare  le ragazze e le portò dentro.

-         ragazze lui è il professor…-

-         SILENTE!!!- escalmò Diana esultante

-         Piacere signorina..?-

-         Diana Lee Aston-

-         E voi siete le signorine…?-

-         Valerie Diamond …-

-         Andrea  AppleQuince…-

-         Bene signorine…sediamoci, devo chiedervi un favore-

-         Lei? Silente il preside di Hogwarts che chiede qualcosa a noi semplici babbane??- chiese Diana

-         Sì…sapete presumo che in questo mondo i Mangiamorte stanno spargendo paura e terrore ovunque. Noi dobbiamo fermarli.-

-         Sì sappiamo tutto questo. Come possiamo aiutarvi??- chiese Valerie

-         Venendo a Hogwarts-

-         COSAAA???!!!!!!!- esclamarono sorprese davvero le tre ragazze

-         Allora ci vediamo il primo settembre al castello- disse alzandosi con un sorriso

-         Ma come..?? come fa a sapere che accetteremo??-

-         Beh dovreste saperlo…avete letto i libri no?-

-         È vero. Un momento…lei è un Legimentes.-

-         Allora ci vediamo il primo settembre e rivolgetevi a Molly e ai suoi figli per qualsiasi cosa di cui avete bisogno. Sono anche loro dei maghi.E non riferite a nessuno della vostra missione su cui riceverete delle informazioni più avanti.-

-         Ma.. noi non sappiamo nulla delle materie né di pozioni e né…-

-         Buona.. buona…ci penseremo dopo. Vi metterò in una casa dove tutti gli studenti vi possano dare una mano per studiare e per sopravvivere da quest’anno.-

-         Cosa significa da quest’anno?? Verremmo anche il prossimo??-

-         Il tempo risponderà a questa domanda. Adesso devo andare-

Dopo brevi saluti se ne andò e le ragazze poterono tornare in giardino dagli altri ragazzi Weasley.

-         cosa succede?’ cos’è quella faccia sorridente??-

-         eh eh.. verremo a Hogwarts!!! Verremo a Hogwarts!!!!- dissero scoppiando a ridere di felicità e abbracciandosi. Coinvolsero anche i ragazzi nell’abbraccio che ricambiarono.

-         Wow!!!! Ma perché??-

-         Ehm…non possiamo dirlo-

-         Cosa??? Daiii!!- dissero Fred e George facendo la faccia da bambini supplichevoli

-         Forse più avanti!!-disse con fare cospiratorio Diana. Poi i suoi occhi divennero luccicanti mentre guardava un uomo attraversare il giardino e rivolgere a tutto il gruppo un sorriso.

-         -Oh che bell’uomo! Così maturo, così intelligente, così vissuto..-

Poi arrivò un’altra donna, Tonks, che si avvicinò a Lupin e lo baciò.

Il cuore di Diana stava scoppiando di delusione.

-Uffi! Ma qui non c’è nessuno di libero??-

-    ci siamo noi!!- dicono i gemelli

-    o mio Dio!!- disse Valerie  divenendo pallida e facendo preoccupare le amiche

-    che succede??-

-    O MIO DIO!!! Ci sarà anche Piton!!!Santa Maria!!! Porca Padella!!!!! Un anno con quello stronzo!!!!!!quanto lo odio lui e i suoi capelli unti!!!!!!!-

-    cavolo!! È vero!!- dissero Andrea e Diana

-    dai ragazze! Vi daremo una mano noi e i nostri amici!- Fred e George cercarono di sollevare loro il morale.

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Capitolo 4
*** Madama McClan e il ragazzo biondo ***


Rimasero alla tana anche il giorno dopo il cui pomeriggio fu stracolmo di: acquisti

Rimasero alla tana anche il giorno dopo il cui pomeriggio fu stracolmo di: acquisti!

Già. Le ragazze con Fred, George, Ron e i due ragazzi “nuovi”( herm e Harry..nda) andarono a Diagon Alley per comprare il necessario che sarebbe servito loro una volta ad Hogwarts

La prima tappa fu Madama McClan dove le ragazze acquistarono la loro divisa.

Entrarono tutte eccitate perché Hermione aveva detto loro che li non c’erano solo uniformi ma anche abiti qualsiasi e così la loro voglia di acquistare abiti succinti e più appariscenti di quelli che indossavano e che possedevano, comparve.

La donna ascoltò le idee che avevano in mente e disse loro di entrare negli appositi camerini e che lei si sarebbe data da fare per trovare qualcosa di loro gusto e che non costasse il galeone di Merlino( al posto di dire l’ira di Dio..nda).

Diana, trovata la divisa si sistemò sul divanetto poco lontano dal camerino di Valerie.

Quest’ultima si provò alla velocità della luce i vestiti portati da Madama McClan mentre Andrea nel camerino poco lontano si lamentava di quanto fossero attillati Quando Valerie uscì rimase spiazzata.

Davanti a lei c’era un ragazzo stupendo: biondo, alto, ben fatto con un petto ben scolpito lasciato intravedere dai due bottoni slacciati della camicia rigorosamente nera. L’unico punto che non le piaceva poi tanto era il gelido azzurro dei suoi occhi anche se in quel momento assunsero una sfumatura calda. Il ragazzo stava studiando appassionatamente e dettagliatamente la ragazza che aveva addosso una gonna che non le arrivava neanche alle ginocchia, una camicia bianca a cui non aveva allacciato i lacci e che lasciavano intravedere un pezzo di pelle tra il petto e la base del collo.

Tra loro c’era un silenzio un po’ imbarazzante.

Valerie trovò il coraggio e la voce e lo salutò- ciao-

-         ciao. Se posso darti un consiglio, devi comprare questa divisa.–

le disse annuendo, soffermandosi sulle curve della ragazze appena accennate sotto il maglione e alle gambe snelle ricoperte dai calzettoni grigi che le arrivavano sino alle ginocchia.

-                     grazie- mormorò un po’ imbarazzata da tanto interesse

-                     vieni ad Hogwarts quindi- disse o meglio affermò il ragazzo

-                     sì- disse Valerie mettendosi dietro la spalle una ciocca di capelli lunghi e neri che le era ricaduta davanti 

-                     Come ti chiami? Di  che Casa sei?-

-                     Mi chiamo Valerie. Non so in che Casa sono perché devo ancora essere smestata-

-                     Smestata??- chiese alzando un sopracciglio. La corresse- si dice smistata. Non sei inglese. Da dove vieni?-

-                     Italia.-

-                     E perché sei qui in Inghilterra?-

-                     Ero una turista, poi ho scoperto Hogwarts diciamo e…e sono stata iscritta-

-                     Allora spero tu sia nella mia di Casa. Chissà potremmo divertirci durante le pallose giornate scolastiche- e disse con uno sguardo malizioso.

-                     Adesso devo andare, ci si vede!- e strizzandole l’occhio se ne andò con le mani in tasca.

Andrea uscì dal suo camerino con la divisa in mano. La porse a Madama McClan che nel frattempo era giunta nel loro spazio.

-                     ho sentito una voce. Chi era?-

-                     un ragazzo bellissimo!!! Viene ad Hogwarts-

-                     come si chiama?-

-                     non lo so . Non gliel’ho chiesto- disse mettendo il broncio Valerie

-                     com’è fisicamente?-

-                     alto, ben fatto, biondo e un po’ pallidino -

-                     mi ricorda qualcuno.. forse è.. no è impossibile sia lui…boh, lo scopriremo il primo settembre. Su andiamo a salvare Ron perché ho visto Diana dirigersi verso di lui non appena Hermione si è allontanata.-

Prendendo a braccetto Valerie Andrea uscì dal negozio ringraziando infinitamente la proprietaria che in cambio rivolse loro un sorriso smagliante.

Comprarono anche dei calderoni, molte piume, dei libri vuoti con pagine ingiallite e delle pergamene. Poi si diressero in un altro negozio in cui comprarono gli ingredienti per le pozioni.

Si fermarono a sorseggiare un po’ di succo di zucca ai Tre Manici di Scopa dove incontrarono un ragazzo pasticcione ma molto simpatico. Neville Paciock si presentò e fece subito colpo sulla nostra Andrea.

Valerie e Diana se ne accorsero e dettero una gomitata all’amica- eh! Hai trovato il maghetto del tuo cuore!!! Non è commovete!!!!! La nostra ragazza ha finalmente trovato un ragazzo!!!! Si è finalmente innamorata!!-

Le due ragazze si asciugarono le finte lacrime e singhiozzarono per un po’ sotto lo sguardo divertito di Fred, George e Ron; ma anche sotto lo sguardo omicida di Andrea.

-    scusa???- sibilò la ragazza

-    dai!! Ammetti la verità!-

-    non devi nascondere il tuo amore verso questo ragazzo. Ti fai solo del male!-

-    ma quale amore e amore!!!-

-    ma sì!!! I tuoi occhi luccicavano come piccole stelle nel cielo scuro- disse Diana tirando fuori la sua dote poetica.

-    luccicavano perché quello stupido ha tirato su un mucchio di terra spostando la sedia!!!!!-

-    ma dove sono andati Hermione e Harry?-chiese Valerie cambiando discorso

-    conoscendo Hermione sarò al Ghirigoro dove vendono libri-

-    libri?? Wow!! Ci voglio andare anche io. Valerie mi accompagni??!!!-

-    Cosa?? No adesso!! Dai!!-

-      dai!!! Ti suuuppliiiccooo!- disse Diana facendo gli occhietti dolci e supplichevoli

-       chi accompagna me però??? Ti prego Fred non puoi lasciarmi da sola con questa pazza!!- supplicò a sua volta Valerie

Il ragazzo accettò di buon grado seguito da George che si affiancò a Diana, mentre Ron e Andrea andavano al negozio dove vendevano gli accessori per il  Quiddich.

Al Ghirigoro Diana si ritrovò con gli occhi luccicanti da quanti libri su Merlino, Morgana e la nascita del regno di Inghilterra e di altre tematiche  c’erano.

-                     o mio Dio!!!comprerei tutto questo reparto!!-

-                     peccato che di soldi non ne hai molti-

-                     eh posso sempre chiedere ai miei di inviarmene degli altri che poi farò cambiare dalla Gringott, come abbiamo fatto questo pomeriggio.-

-                     ahh!! Meglio che esco da questo reparto sennò impazzisco!!!- disse Valerie mettendosi le mani nei capelli

-                     ti accompagno- disse Fred prendendo per la vita la ragazza. Poi le chiese dove volesse andare.

-                     Fammi vedere il tuo reparto preferito-

-                      

-                     Wow!!!! È davvero fornitissimo!!!- disse la ragazza quando si ritrovò nel reparto dei fumetti su maghi e streghe famose.

Fred si avvicinò al fumetto in cui c’era un vecchio dalla barba bianca e dal sorriso gentile che si muoveva su una scopa vecchia.- questo è Albus Silente il nostro preside-

-                     me lo ricordo. È venuto ieri e ci ha detto che saremmo venute a Hogwarts-

-                     approposito.. vedi la nostra scuola non ha solo Case gentili e dai modi garbati. C’è anche la Casa dei Serpeverde che..-

-                     ho capito. Sono freddi, stupidi, maleducati…-

-                     brava!! Hai capito. Quindi se hai problemi puoi sempre venire da noi cioè da me e Fred e noi ti..-

-                     sarete i nostri principi azzurri che correranno in nostro soccorso se un cattivo tenta di rapirci!!- lo prese in giro

-                     mai dire mai Val! non è una normale scuola Hogwarts e può succedere di tutto-

-                     ok ok.. vorrà dire che se mi trovo in difficoltà correrò da te, mio salvatore- gli disse buttandogli le braccia al collo. Scoppiarono a ridere attirandosi gli sguardi degli altri ragazzi presenti nel reparto fumetti. Fred l’abbracciò a sua volta e poi si diressero verso la cassa dato che sia lei che Fred volevano comprare dei fumetti.

-                     Vai tu- le disse quando arrivarono davanti alla cassa- prima le signore-

-                     Oh quanto è gentile, milord!- gli disse Valerie sorridendo

-                     Mentre tu paghi io vado a riprendere George e Diana. Aspettaci nell’ingresso della libreria d’accordo-

-                     Sì. Vai pure-

La ragazza pagò e si diresse verso l’ingresso.

Sentì una persona sfiorarla quasi, e poi fermarsi a pochi metri da lei. Alzò gli occhi dal libro di Hogwarts:” nuova storia di Hogwarts” e vide davanti a lei il ragazzo biondo incontrato da Madama McClan. Il ragazzo le stava sorridendo maliziosamente e anche lei si aprì in un sorriso felice di rivederlo. Lo salutò con la mano e lui ricambiò con un cenno del capo e una strizzatina di occhi. Purtroppo lui si dissolse nel nulla in pochi secondi e Fred tornò con gli altri così si diressero verso casa.

 

 

allora...che ne pensate di quest'altro capitolo?? un bacio a tutti e grazie mille alle persone che hanno recensito.

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Capitolo 5
*** incontro inaspettato ***


Il primo settembre arrivò in fretta e le ragazze erano tutte eccitate per la nuova vita che avrebbero intrapreso e soprattutto Diana per la vicinanza prolungata accanto al suo Ronnino del cuore

Il primo settembre arrivò in fretta e le ragazze erano tutte eccitate per la nuova vita che avrebbero intrapreso e soprattutto Diana per la vicinanza prolungata accanto al suo Ronnino del cuore.

Si alzarono presto, non senza difficoltà e si fiondarono in bagno urlando.

-                     no!!! È mio il bagno!!!!!!!-

-                     prima io che sono la più vecchia del gruppo e ho bisogno di più tempo!-

-                     basta a me scappa devo andarci!!!-

Finalmente le ragazze furono pronte e scesero a colazione.

-                     non siamo le uniche con un sonno terribile allora..- sussurrò Valerie a Diana

-                     cosa pretendevi che alle sette tutti siano belli svegli e pimpanti????-

-                     beh io lo sono.-

-                     e chissà forse il motivo è il biondino che hai incontrato un po’ di giorni fa da Madama McClan??- disse alzando u sopracciglio e con u sorriso furbetto Andrea

-                     non è vero- disse Valerie con un tono di voce che contraddiva quello appena detto

Si sedettero tranquille al tavolo e mangiarono un po’ di cereali con un po’ di succo di zucca.

-                     bene ragazzi…prendete i vostri bauli e preparatevi i giardino. Io vado a prendere la giacca.- disse Mrs Weasley

I ragazzi salirono di sopra e scesero poco dopo preceduti dal bagaglio di ciascun ragazzo.

Il baule incantato di Valerie andò a finire addosso ad hermione che rischiò l’osso del collo cadendo dall’ultima rampa di scale.   

-                     ops…scusami mi è scappato-

-                     la prossima volta avvertimi e cerca di non distrarti mentre incanti e trasporti u baule di due quintali.- disse con voce severa la mora

-                     scusa- borbottò Valerie allontanandosi dalla ragazza e avvicinandosi a Fred rossa in viso.

-                     Che c’è?- chiese il rosso

-                     Nulla nulla-

Diana intervenne- centra il fatto che hai tentato di far fuori Hermione?-

-    Sì…cavolo non lho fatto apposta!-

-    Beh per me avresti pure potuto farla fuori definitamene-

-    Io non avrei pianto di sicuro- disse con u sorriso Fred

-    Manco io- disse George

Le macchine del Ministero arrivarono con a bordo i signor Weasley tutto sorridente per vedere, dopo tanto  tempo, la partenza dei sui deliziosi figli per Hogwarts.

Salirono e dopo mezz’ora scesero alla stazione di King Cross facendo adagiare i bauli nei carrelli disponibili lì fuori.

Attraversarono la barriera ed entrarono nel fatidico caos da primo giorno di scuola nel binario 9 e tre quarti.

I ragazzi salirono e cercarono uno scompartimento libero in cui potessero stare tutti assieme.

Fred e George però se ne andarono quasi subito per trovare il loro migliore amico Lee Jordan ma promisero di tornare qualche volta a trovarle.

Herm, Harry e Ron si sedettero sul sedile di fronte mentre le ragazze italiane sull’altro leggendo dei libri o ascoltando della musica con dei lettori cd magici e appena inventati.

Valerie e Diana stavano facendo un test sulla Gazzetta Del Profeta quando la porta del loro scompartimento si aprì e poco dopo si chiuse di scatto. Nessuna delle due alzò lo sguardo convinte che fossero Fred e george.

Poi però la persona parlò e fece drizzare la testa a Valerie.

-                     guarda chi si rivede!!! Valerie…Valerie…che fai qui con queste pezze da piedi???-

-                     veramente era ospite da me- disse orgoglioso Ron

-                     sta zitto Lenticchia. – si rivolse a Valerie- vuoi venire nel mio scompartimento? Qui è fin troppo affollato.-

-                     veramente non lo era fino poco tempo fa Malfoy-

-                     Malfoy?? Malfoy?? Non mi è nuovo questo nome- pensò Valerie

-                     Veramente noi qui stiamo bene, sei tu che dovresti andartene- disse Diana

-                     E tu chi saresti scusa??- disse aspro e maleducato Malfoy

-                     Una sua amica- disse Diana indicando Valerie

-                     Anche tu italiana-

-                     Era una domanda?? O piuttosto un’affermazione??-

-                     Una constatazione. Quindi…un momento…i vostri genitori non sono babbani vero???-

-                     Babbani?? E che te frega??- chiese Valerie

-                     O mio Dio Val!! lo sai chi è?? Draco Malfoy il ragazzo più bastardo della scuola!!-

-                     O mio Dio!! Ho preso una cotta per questo idiota!!!-

-                     Idiota?? Ehi bella nessuno mi dà dell’idiota!! Hai capito??- le disse Draco puntandole la bacchetta sulla gola.

-                     Ehi buono buono!- disse con voce rotta Valerie

-                     Cosa?? Non ho capito-

-                     Ti supplico tira via quella bacchetta-

-                     Più tu m supplichi più io mi eccito. Più io m eccito e più tu sei in pericolo-

-                     Ma tu non toccheresti mai una ragazza con il sangue sporco no?- disse tranquilla hermione guardando il giornale che aveva in mano

-                     Cosa?? Sei una Mezzosangue??- disse sorpreso e disgustato Draco

Valerie non rispose ma abbassò il capo.

-                     Mannaggia a quella rompiscatole di Hermione- maledisse Valerie

Quel silenzio era più eloquente di mille parole. Draco lasciò cadere il braccio con cui aveva schiacciato la ragazza al sedile e tirò via dalla sua gola la bacchetta.

-                     questo cambia tutto. Dimentica quello che ti ho detto l’altro giorno. Io l’ho già fatto in questo preciso momento- e detto questo il biondino se ne andò.

Diana abbracciò subito la ragazza tremante e la tentò di consolare.

-                     su…sai che è uno stronzo numero uno! È una cacchetta puzzolente e con la puzza sotto il naso. Scommetto che non appena gli si spezza scoppia a piangere-

A quel pensiero Valerie sorrise. Si asciugò una lacrimuccia sfuggita alle lunghe ciglia nere e sorrise a Ron e Harry che la guardavano un po’ male.

-    che succede? Ho fatto qualcosa di male?-

-    sì l’hai detto tu. Hai preso una cotta per quel furetto.-

-    non l’ho mica deciso io. pensi che sia felice di vedermi trattare da schifo?? Che mi piaccia essere insultata?? Che mi piaccia essere guardata come mi guarda lui con quello sguardo freddo e disgustato come poco fa?? Cose che sicuramente farà da ora in poi.-

I due ragazzi non dissero niente e tornarono a giocare a Spara Chiodo da cui si erano cimentati da poco.

Intanto le ragazze sai erano alzate e con la scusa di andare in bagno uscirono da quello scompartimento asfissiante e dai così freschi ricordi orrendi.

Dopo essersi dedicate ai bisogni fisiologici decisero di andare dai gemelli.

-                     loro sì sono sicura ti tireranno su di morale- disse Diana.

Attraversando il corridoio purtroppo incontrarono Malfoy da solo.

Gli passarono davanti senza degnarlo di uno sguardo ma, mentre Diana entrava nello scompartimento in cui c’erano i gemelli e il loro migliore amico, Valerie non resistette. Si girò e incontrò  un paio di occhi grigi fissi su quelli di lei e sulla sua figura. Malfoy era davanti al bagno, fermo, girato verso di loro e con gli occhi fissi su Valerie che sussultò quando si rese conto dell’attenzione del biondino. Malfoy si girò e poi scomparve nel primo scompartimento dove, presumeva Valerie dalla risata acuta sentita, c’erano la Parkinson e gli altri compagni Serpeverdi.

Fred la spinse all’interno dello scompartimento e la fece sedere  presentandole Lee Jordan.

-                     ciao.- salutò Valerie educatamente il ragazzo che fu subito sommerso di domande di Diana.

-                     Scusate ma in questo momento non sono molto in vena di parlare.-

-                     Che succede??-chiese George

-                     Nulla nulla. Passerà tra un po’.-

Il resto del viaggio lo svolsero nello scompartimento dei gemelli e dopo un po’ anche Valerie si sciolse e decise di non pensare all’offesa subita.

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Capitolo 6
*** smistamento ***


Arrivate a scuola scesero assieme agli altri studenti e si diressero verso un enorme omone con u na barba molto ispida: Hagrid

Arrivate a scuola scesero assieme agli altri studenti e si diressero verso un enorme omone con una barba molto ispida: Hagrid.

Quando furono a portata della sua manona le salutò gioisamente.

che ci abbia scambiate per qualcun atro?-

io penso di no.- disse Valerie

beh non resta che scoprirlo, no?! Avviciniamoci.- disse Andrea tirando fuori, almeno questa volta, la sua vena sapiente

tanto più male di così non può andare.-

hagrid le vide avvicinarsi e si preparò i sorriso più dolce e sereno mai visto.

salve ragazze! Come è andato i viaggio?-

bene grazie ma avremo una domanda da farle, professore.- disse Diana subito

Alla parola professore Hagrid, come al solito, divenne rosso e fece un sorriso un pò imbarazzato.

ditemi pure-

noi dovremmo attraversare il lago..no dico il Lago Nero…con quelle barchette che sembrano più delle assi messe lì a caso che delle barche comode e resistenti.- protestò Diana

beh…l’unico mezzo è questo e lo si usa da molti anni ormai.-

ma perché qualcuno è sopravvissuto??-

certo!! Tutti gli studenti qui intorno sono vivi no?!-

la scusi ma è un po’…emozionata e non sa bene quello che dice-cercò di riportare la calma Andrea

d’accordo…su avanti salite sulle barche che sennò facciamo tardi al banchetto-

Le ragazze, anche se di mala voglia, ci salirono e tremarono per tutto il tragitto poiché nell’acqua si vedeva un’ombra enorme e scura molto vicina alle barche e dato il loro leggero movimento molto poco rassicurante c’erano molte possibilità di finire lì in acqua farle da compagnia.

 

Scesero dalle barchette e assieme agli altri studenti e entrarono nell’immenso castello illuminato dalle luci delle lanterne poste tutte intorno all’immensa costruzione.

Nell’Ingresso c’era la professoressa McGranitt ad attendere i nuovi studenti.

bene…adesso attraverseremo la Sala Grande e sarete smistati davanti a tutta la scuola.-

ma beeene! Incute tranquillità da tutti i pori- sussurrò ad Andrea, Valerie

Le porte della Sala Grande si aprirono e tutta la scuola si voltò per osservare l’ingresso delle nuovi generazioni di studenti.

Le nostre amiche furono le ultime ad essere smistate, naturalmente con tutta la loro immensa tranquillità salirono i pochi scalini che le separavano dallo sgabello in cui era posato il cappello Parlante, quando la professoressa lesse i loro nomi

 

-                       Andrea AppleQuince

Andrea si avvicinò titubante e si sedette sul malconcio sgabello. La professoressa le pose il cappello sulla testa e dopo un po’ il Cappello urlò  - Corvonero-

Andrea si alzò e raggiunse quel tavolo.

 

-                       Diana, Afrodite, Marietta, Astolfa, Lauretta, Ursula, Tatiana, Helen, Ileana, Enrichetta, Mausica Lee Aston –

-                       Ma dove sono??-

-                       Ma chi sono??-

-                       Io non le vedo-

Questi erano gli i interrogativi che passavano da tavolo a tavolo quando gli studenti sentirono questa sfilza di nomi

Diana si erse in tutta la sua piccolezza e approfittò dello sgabello lì vicino e ci si mise in piedi.

-                       sono io!!!!-

La Sala Grande si zittì all’istante.

Il cappello fu posto sopra la testa di Diana e poco dopo urlò  - Serpeverde-

-    nooo!! Io volevo stare con il mio Ronnino e i miei gemellino preferiti!!!!-. disse guardando nella direzione del tavolo dei Grifoni dove le persone appena nominate cercavano di nascondersi o di scomparire sotto terra.

La McGranitt la spinse verso il tavolo dei Corvonero e poi disse l’ultimo nome della lista

-                       Valerie Diamond

Valerie si sedette sullo sgabello tranquilla poiché dedusse di essere nella stessa Casa delle sue amiche dato che le loro intelligenze erano molto simili. Ma il Cappello disse-  SerpGrifodnoro !-

Tutta la tavolata dei Grifoni esplose in esclamazioni di felicità e in applausi fragorosi. Persino la professoressa di Trasfigurazione fece uno strappo al suo rigido protocollo e le diede una rapida carezza sulla spalla.

Valerie guardò smarrita le sue amiche rimaste pure loro a bocca aperta mentre si dirigeva al suo tavolo. Si sedette tra george e Fred che le avevano fatto posto, e tutti i compagni lì attorno le fecero le congratulazioni e subito si offrirono di darle ripetizioni dato che ormai la voce che lei  e le sue amiche erano nuove del tutto si era sparsa in velocità. 

La cena si svolse tranquillamente e quando finì si sentì piena e stanca.

Fred e George si alzarono.

-                       Noi andiamo in dormitorio. Vuoi venire anche tu?-

-                       posso?? Non ci sono altre cose che devo sapere? Per esempio: quale sia la mia camera?-

-                       beh fuori dalle porte ci sono scritti i nomi quindi non ci sono problemi- rispose alzando le spalle George

-                       ma voi ragazzi non potevate venire nei dormitori delle ragazze!-

-                       noi siamo i mitici gemelli Weasley, no?! Scoviamo tutti  i modi possibili per distruggere i nervi e la tranquillità delle persone.- disse con un sorriso furbo Fred

-                       provate a capitarmi in camera e ve la vedrete brutta!- li minacciò Valerie socchiudendo gli occhi

-                       capito..capito-

-                       affermativo-

-                       allora?? Che stiamo aspettando? Sto per cadere dal sonno!- si lamentò Valerie

-                       Andiamo!!!!!!-

Passando dalla porta della Sala Grande si trovò a portata di spalla Malfoy che la guardò con disgusto ma le lasciò cadere nella tasca della divisa un pezzo di pergamena e le sussurrò –leggi dopo-

Lei e i gemelli si dileguarono in meno di due minuti e salirono come razzi le scale fino ad arrivare al quadro della Signora Grassa che li salutò calorosamente e soprattutto diede appuntamento a Valerie per – fare due chiacchiere, cara!-

-                       wow!!- disse Valerie appena entrata e osservando estasiata la stanza.

Era una stanza circolare, calda e accogliente. C’era un enorme camino che riscaldava tutta la sala. La stanza era cosparsa di morbide e comode poltrone e tavoli con sedie per fare i compiti.

I colori erano l’oro e il rosso acceso. Ai muri erano appesi milioni di quadri con personaggi che si muovevano e, addirittura, parlavano e si muovevano da una pittura all’altra.

Il dormitorio aveva 5 letti a baldacchino con velluto rosso, 5 comodini e affianco a essi i bauli, una porta sul lato  destro della stanza in cui c’era il bagno.

La mattina dopo Valerie scese da sola nella Sala Grande verso le sette e mezza per fare colazione. Con suo sollievo trovò per strada Fred e George così non arrivò da sola.. Si sedette e poco dopo venne raggiunta dalle sue due migliori amiche.

-                       e voi che ci fate qua? Non dovreste essere lì?- chiese Valerie indicando il tavolo in cui c’era Malfoy che mangiava tranquillamente guardandosi intorno

-                       non più per fortuna. Sono così freddi, e non hanno il senso dell’umorismo. Così abbiamo deciso di cambiare Casa.-

-                       e come avete fatto?-

-                       con i soldi, no??!! Si ottiene tutto con questi meravigliosi gettoni d’oro. Silentoccio caro..- chiamò Diana

-                       cos’è tutta questa familiarità con il preside?-

-                       eh è un così caro vecchietto simpatico e gentile.-

-                       no comment- disse Valerie scuotendo la testa

-                       ah approposito. Ieri sera ho sentito che malfoy parlava di te in maniera strana..-

-                       non me ne frega più di tanto- disse alzando le spalle Valerie

-                       nooo!!!!!!!! Lo stai solo mangiando con gli occhi, eh??!!-

-                       non è assolutamente vero. Lo sto solo fissando insistentemente-

-                       ecco appunto e io che ho detto!!-

-                       bonebone - disse Andrea imitando l’espressone di Maurizio Costanzo facendo ridere le sue amiche

Al suono di quelle risate soavi e sgorganti , tutta la tavola delle Serpi si girò verso le ragazze.

 

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Capitolo 7
*** lezioni ***


La prima lezione era Pozioni

La prima lezione era Pozioni.

-                     o mio Dio! Di bene in meglio. Due ore di Pozioni con quel sudicio e unticcio Piton-

-                     no si dice Spiton - precisò Diana

-                     d’accordo. Credo sia giunta l’ora di dire addio alla visione soave di Malfoy che mangia, Val. è ora di andare nei sotterranei sennò poi Spiton ci toglie punti se arriviamo in ritardo.- disse con aria austera Andrea

-                     e questo dove lo hai sentito?-

-                     dai libri di HP no??!!-

Valerie e Diana scossero sconsolate la testa.

Scesero nei sotterranei e si ritrovarono davanti alla porta di Piton.

-                     che facciamo? Entriamo o no?-

-                     per me è meglio se aspettiamo che apra lui-

-                     Già così intanto aspettiamo che arrivino anche gli altri Grifondoro. Sento dei rumori speriamo siano loro.-

Ma le preghiere di Andrea non furono ascoltate poiché arrivarono malfoy e i suoi compagni che si posizionarono davanti alle ragazze con le schiene appoggiate al muro freddo di pietra.

-                     ma chi abbia qua?? La traditrice con il nome impronunciabile e la traditrice che sembra una mela Cotogna.- poi si girò verso Valerie ma faticò a trovare un insulto così disse la solita battuta- e qui la sporca mezzosangue peggiore di tutta Hogwarts-

-                     per tua informazione Malfoy noi non siamo delle Mezzosangue ma Purosangue come te e i tuoi stupidi scagnozzi. E poi…sarò meglio io che te, lurido, imputridito e puzzolente furetto peggiore di tutto il mondo, sia babbano sia magico-

Malfoy stava per ribattere ma arrivarono gli altri Grifoni, capeggiati da Ron, Harry e Hermione.

I Grifoni si misero tra i Serpeverde e le ragazze ed in questo modo evitarono che l’occhiata omicida di Draco arrivasse alla diretta interessata: Valerie.

Pochi secondi dopo la porta dell’aula di Pozioni venne aperta e Piton mise fuori la testa invitando, anche se sarebbe meglio dire ordinò, agli studenti di entrare.

Come al solito i Grifoni si stavano mettendo dalla parte opposta ai Serpeverde ma…Draco prese per un braccio Valerie e la fece sedere con poca delicatezza nel banco in cui si sedeva lui di solito.

Dietro Zabini si sedette con Nott e nel banco vicino a loro erano sedute Diana e Andrea che guardavano preoccupate l’amica.

Piton fece l’appello e una volta finito si rivolse alla scolaresca socchiudendo gli occhi. Non era un buon segno.

-                     bene bene. Cosa abbiamo qui: tre nuove studenti. Bene bene.-

Piton si avvicinò alla più vicina ragazza nuova: Valerie.

-                     allora signorina Diamond, ci dica che ingredienti servono per la pozione Felix-

-                     ehm…non lo so professore- disse piano Valerie

-                     ha detto che non lo sa professore- disse ad alta voce Malfoy

-                     sta zitto, scemo!-

-                     prof mi ha insultato- disse malfoy tutto orgoglioso

-                     ma bene…oltre a non sapere nulla di pozioni insulta anche gli studenti??bene. Allora ci vuole una bella…punizione-

Draco sghignazzava a più che non posso. Valerie gli lanciò uno sguardo infuocato e scrisse nella sua pergamena.

-                     che stronzo! – mise la pergamena al centro del banco per farla leggere anche a Malfoy

-                     Me la pagherai!nessuno offende Draco Malfoy--

-                     non vedo l’ora!! Cosa credi che tema una Mezzosangue come te??-

-                     ah no?? Voglio vedere se ti piombo davanti all’improvviso e ti spiaccio sul muro con una bacchetta appiccicata alla gola-

-                     ti tirerei un calcio lì dove non batte il sole, l’oggetto di cui tu ti vanti tant, e poi scapperei via come un fulmine e direi a tutti che ti ho accorciato il cosino-

-                     non ci proverei se fossi in te!-

-                     e chi lo dice? Tu?! Ah mi fai ridere. Sei solo un povero ragazzo che si crede di essere chissà chi. Non hai amici e godi a infondere paura agli altri così potrai stuzzicarli quando vuoi. In questo modo loro si guarderanno da te; non sopporto questo tuo comportamento da fighetto -

-                     non ti ho chiesto io di dirmi la tua opinione. E poi non mi venire a dire che non ti piaccio!!-

-                     ma sentilo!!Non ti risponderei per nulla al mondo!! Basta!-

e con un colpo secco Valerie prese la pergamena e la mise nella borsa.

Piton intanto godeva dell’imbarazzo di Andrea dopo la sua domanda

-                     signorina AppleQuince, mi dica a cosa serve la pozione Polisucco-

-                     ehm…- Andrea diventò subito rossa e abbassò gli occhi

-                     allora? Sto aspettando una risposta-

-                     uhm…ehm..-

-                     io lo so professore- urlò Diana alzando la mano

Piton non la guardò nemmeno.

-                     non lo sa signorina AppleQuince??-

-                     no signore-

-                     bene, 20 punti in meno per Grifondoro. Adesso- colpì la lavagna con la bacchetta- copiate quello che c’è scritto-

Il resto dell’ora lo passarono a copiare le indicazioni scritte alla lavagna.

Lezione di trasfigurazione

Questa volta le ragazze si sedettero vicine e aspetatrono l’ordine della professoressa.

-                     bene ragazzi. In questa lezione inizieremo a trasformare le cose. Tirate fuori il libro e leggete le pagine dalla 152 alla 156. Poi, prendete la bacchetta- e prese anche lei la sua- e scandite bene: Porcellinus!- e fece quello appena detto. un calice d’argento simile a quelli che avevano davanti ogni ragazzo in classe, si trasformò in un porcellino rosa e paffuto.

-                     Bene. Il risultato è questo. Adesso…leggete- e tornò a sedersi sulla cattedra

Le ragazze iniziarono a leggere. Dopo mezz’ora presero la bacchetta e cercarono di trasformare il calice in un porcellino.

Il risultato fu che il calice di Valerie si trasformò in una non ben definita massa rosa e con la faccia da maialino; al calice di Andrea spuntarono le orecchie e la coda; Diana invece effettuò senza problemi la trasformazione e il suo porcellino balzò giù dal banco e iniziò a esplorare la classe assieme al porcellino di Hermione che lanciò subito un’occhiata omicida a Diana.

-                     benissimo. Allora 10 punti alla signorina granger e dieci per la signorina Lee Aston.-

la campanella suonò e la classe si svuotò.

Tutti i Grifondoro se ne andarono in giardino, dato il bel sole tiepido mentre i Serpeverdi si rintanarono nella loro fredda Casa.

 

 

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Capitolo 8
*** ragazze grissino e non ragazze grissino...questo è il dilemma! ***


-

-         dracucciolo!!- un urlo rovinò la magnifica aria di tranquillità dovuta alla mancanza di lezioni di quel pomeriggio.

Tre ragazze se ne stavano a passeggiare per i corridoi bui del settimo piano.

-         Valerie stattene un po’ zitta- rimproverò Andrea

-         Ma scusa...voglio dire a tutto il mondo che mi piace Draco Malfoy!!!!!

-         Noi non la conosciamo- Andrea e Diana si coprirono gli occhi con le mani

-         ma si può sapere perché ti ostini a chiamarlo Dracucciolo??? Non penso proprio che a lui piaccia-

-         lo so…ma la ragazza che si comporta così è sempre appiccicata a lui-

-         ho capito. Tipico atteggiamento da…-

-         ehi! Voi tre! Che fate in questo piano??!!- urlò un ragazzo dai capelli neri, sbucato chissà dove.

-         È una scuola libera, no??- disse Diana- e c’è ne andiamo in giro tranquillamente-

-         Beh è il caso che lasciate questo piano-

-         E perché scusa??? Noi stiamo dove ci pare. Se questo ti da fastidio vacci tu via- disse Valerie.

-          Un momento- Andrea guardò meglio la divisa del ragazzo e vide una cosa orribile: il simbolo del serpente

-         VIA RAGAZZE! È UN SERPEVERDE!!!- e alzò un braccio verso l’alto

-         Calme…eddai tutto sto casino solo perché sono una Serpe-

-         Scusa un attimo. MA ti sei dimenticato di un piccolo dettaglio: noi siamo Grifondoro e voi Serpi, cosa fate ai Grifoni?? Li tormentate, li torturate e peggio…-

-         Non me lo sono dimenticato-

-         E allora che ci fai qui a parlare ancora con noi??-

-         Perché ho sentito il tuo discorso- disse il ragazzo indicando Valerie

-         Il mio discors…ooohhhhh…o..ehm..sì insomma..- disse Valerie diventando un po’ rossa sulle guance

-         Ehm…stava parlando lei- disse indicando Diana.

Diana come risposta le scoccò un’occhiata torva.

-         E allora che vuoi?? Vuoi prenderla in giro?? Fila che non è aria quando ci siamo noi!- dissero i gemelli spuntando all’improvviso.

-         Volevo solo dirle di comportarsi normalmente e non imitare altre persone. Draco non sopporta le imitazioni, ancor più se sono fatte da cani-

-         Ehi! Come ti permetti??!! E poi scusa chi sei tu per dirmi questo?!-disse alterandosi Valerie

-         Ehm…io me ne vado..ciao ciao- e con un rapido saluto della mano Diana se ne va

-         Ma che amica!!- brontolò Andrea- lasciarmi qui da sola con questa pazza-

-         Semplicemente il miglior amico di Draco, Blaise Zabini- rispose il ragazzo a tono

-         Blaise? Ma non eri nero?- chiese Andrea

-         No, la Rowling non mi ha descritto molto bene-

-         aveva detto” un ragazzo nero…”-

-         Ma non ha precisato se i capelli, o i vestiti o la pelle…e adesso avete visto che sono normale come voi..anzi..più di voi-

-         D’accordo..beh adesso andiamo ragazze! Su!- Fred e George presero per un braccio sia Andrea che Valerie

-         George, vengo dopo. Vado un attimo in biblioteca. Chissà che un bel libro mi distragga dal rompere la faccia a questo bell’imbusto…o chissà potrei trovare il modo di ucciderti nel sonno, mio caro- disse rivolgendosi malignamente a Blaise

I grifoni risero. Valerie girò le spalle a Blaise e raggiunse le scale.

Vi ricordate che le scale di Hogwarts cambiano spesso? Bene, proprio in quel momento decisero di staccarsi dal settimo piano e raggiungere chissà quale altro piano.

Valerie scese completamente le scale e avanzò nella penombra del corridoio.

-Che strano, ho sentito dei mormorii-pensò Valerie ascoltando bene

- ..sono proprio mormorii..o mio Dio! Ma io queste due voci le conosco!!! Diana e Ron!!!- pensò la ragazza.

I due stavano avanzando e per non farsi scoprire ( dato che Diana ha sempre l’accusa pronta..nd_Valerie)( scusa meee!! Sai che non è vero!nd_a) si nascose dentro un corridoio buio forte.

- ehi! Cercati un altro posto!- borbottò rauco qualcuno

- senti tu, chiunque tu sia, stai zitto! Non l’ho fatto apposta a finire in questo posto, e se non mi nascondo mi becco una bella predica dalla mia amica. Le ho sempre odiate le sue ramanzine, quindi appena lei e il suo amico se ne vanno ti lascio da solo.-

Peccato che l’amica in questione, Diana con la sua solita grazia simile ad un elefante, inciampò in un dito del piede di un’armatura.

Stava per cadere ma viene prontamente sorretta da Ron che le disse- mi sbaglio o hai messo su qualche chiletto?-

-         ma che te frega scusa?? Sono meglio del grissino Hermione! Io almeno ho qualcosa da far toccare, altro che quella lì-

Ron rimase interdetto da quella foga avvenuta sulla ragazza

A Draco nel frattempo si era formato uno strano sorrisetto. ( Draco era il ragazzo nascosto nel buoi con Valerie…nd_a)

- sbaglio o la tua amica si sta offrendo a Lenticchia?-

- ma che cavolo spari?? Certo che no!- disse la ragazza orripilata

- comunque ha ragione-

- su cosa?-

- sul fatto che noi ragazzi non preferiamo le ragazze grissino. Preferisco le ragazze…-

Valerie lo interruppe- e come classificheresti la Parkinson-Carlino?-

-         ragazza grissino- si abbassa su Valerie e le sussurra con voce roca- preferisco te. Verresti in camera mia..-

-         NO!-urlò Valerie

-         ma se io ti piaccio-

-         chi te lo dice?-

-         Blaise. Che mi ha detto di averlo sentito direttamente dalla tua bocca-

-         Ma…ecco.. ho cambiato idea.-

-         Non ti piaccio più?- con un ghigno sorpreso Draco

-         Sì…più o meno-

-         Nessuno lascia Draco Malfoy!-

Passa Pansy a braccetto con Harry. ( non so se è chiara questa scena e il collegamento fatto con le parole del biondino..nd_a)

Ron e diana sentendo delle voci corrono verso il nascondiglio degli altri due.

Ron chiese sorpreso –e voi che ci fate qui al buio?-

E Diana disse con un sorriso malizioso –da soli ??!!-

 

Durante il giorno seguente Draco non potè fare a meno di notare l’assenza degli sguardi adoranti di Valerie.  La ragazza, dopo lo scambio di opinioni della sera prima, non aveva più guardato né parlato con il giovane biondo .

Stava sempre con le sue amiche e i due gemelli Weasley .

Nella mente del biondino si creò uno strano, contorto e il primo piano che richiedeva la collaborazione di alcune Grifoni.

 

 

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Capitolo 9
*** A.A.A.CERCASI..... ***


Sei e trenta del mattino: nel tranquillo dormitorio dei grifondoro…

Sei e trenta del mattino: nel tranquillo dormitorio dei grifondoro…

 

-VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA…VOGLIO UNA VITA….SOTTO QUESTO SOLE è BELLO PEDALARE SE…ROMAAAAA NON FAR LA STUPIDAAAA STASEEEEERAAAAA….-

 

L’intero castello di Hogwarts si lanciò in un urlo di risposta.

 

-DIANAAAAAA CRETINAAAAA!!-

 

Valerie ed Andrea alzarono un indice.

 

-Veramente era non far la stupida…-

 

Diana si girò a guardarle compassionevole.

 

-Credo si riferissero a me, non alla canzone.-

 

-Ahhh….DIANA brutta deficiente sono le sei e mezza del mattino!!!-

 

-Eh, in mancanza della radio sveglia…-

 

-Si ma le lezioni iniziano tra un’ora e mezza!-

 

-E noi ora ci rimettiamo a letto!-

 

Valerie e Andrea si stesero a letto, tirandosi le coperte fino al mento e lanciando occhiate torve a Diana.

Avevano chiuso gli occhi da nemmeno tre secondi quando sentirono alcuni sbuffi strani.

 

Valerie si tirò su a sedere.

 

-Una caldaia?-

 

Andrea sospirò rassegnata.

 

-No, è Diana che stira.-

 

-IN ALTO MAAAAR, IN ALTO MAR!!!! NON VOGLIO MICA LUNAAAAA...-

 

 

 

 

Poco più tardi…

 

 

-Mettetevi tutti in fila, branco di maniaci!-

 

-Valerie, non è carino urlare dietro ai futuri ragazzi e mariti, nonché amanti e chissà cos’altro di Andrea, contando che ci penserà già lei ad urlare dietro a questi poveretti quando saranno assieme…-

 

Diana afferrò l’autoparlante.

 

-BENE…METTETEVI IN UNA FILA DECENTE E RISPETTATE IL VOSTRO TURNO. NELL’AGENDA C’è POSTO PER TUTTI E ANDREA è MOLTO DISPONIBILE…-

 

Valerie sussurrò agli angoli della bocca:

 

-Se…chi è quella disponibile?-

 

Diana e Valerie erano sedute dietro un piccolo banco davanti al quale si trovava una lunga fila di ragazzi. Nello spiazzo davanti alla porta della sala Grande e in tutti i corridoi svolazzavano strani volantini fuxia:

 

PER UNA BUONA CAUSA

 

 

 

A.A.A. CERCASI RAGAZZO IDEALE

 

PER QUESTA IDEALE RAGAZZA

 

(foto di Andrea)

 

 

POSSIBILMENTE BELLO,

 

RICCO,

 

AFFASCINANTE

 

FEDELE

 

…INSOMMA PERFETTO

 

 

 

INSOMMA: NO PERDITEMPO

 

 

 

Info: Valerie e Diana, GRIFONDORO

 

 

 

 

 

 

Valerie strappò il megafono dalle mani di Diana.

 

 

-Avanti il primo…-

 

Diana lo guardò con faccia schifata.

 

-No che schifo, non va bene.-

 

Valerie alzò gli occhi al cielo.

 

-Avanti il prossimo.-

 

Diana fece una smorfia.

 

-Naaaa, lui neanche.-

 

-Questo no, è un primino, tu sei troppo basso, ehi tu!-

 

Un ragazzo di serpeverde si indicò sorpreso con un dito. Diana sorrise diabolica.

 

-Si tu. Giovedì alle 16:00 davanti al lago.-

 

Diana si girò verso il prossimo pretendente e rimase a bocca aperta. Valerie non seppe trattenersi.

 

-NEVILLE?-

 

-Si?-

 

Diana si riprese.

 

-Neville?

 

-Sssi…-

 

-T-tu vuoi uscire con…con Andrea?-

 

-si..-

 

-Domani alle cinque, ok?-

 

Neville se ne andò. Valerie si girò verso Diana.

 

-Ma, domani alle cinque Andrea ha la punizione con Piton…-

 

-Appunto…-

 

Sedici tassorosso, due serpeverde, cinque corvonero e sei grifondoro più tardi…Le due sembravano cadute in coma catatonico e dormicchiavano sul tavolo.

 

-Salve bellezze, c’è posto per me?-

 

Diana fu la prima a riprendersi.

 

-Blaise! Certo…ehm…Valerie? L’agenda….Valerie?-

 

Diana diede alcuni colpetti con il gomito all’amica, che dormicchiava.

 

-Mmmm gnomDracucciolo…-

 

-No, è Blaise.-

 

-BLAISE?- Valerie scattò a sedere, gli occhi famelici a cuoricini puntati su Blaise.

 

Diana alzò gli occhi al cielo.

 

-Sei bello?-

 

-Si-

 

-Sei affascinante?-

 

-Si-

 

-Sei ricco?-

 

-Si-

 

- sei intenzionato a uscire veramente con lei?-

 

- sì-

 

- d’accordo.. allora domani alle 3-

 

-Dov’è il mio Dracucciolo? In giro con un’altra come al solito?- aggiunse più cupa Valerie

 

-non sono venuto qui per parlare di lui..-

 

-Per parlare di chi, Zab?-

 

-Di te Malfoy-

 

Diana guardò torva Draco.

 

-E tu che ci fai qui?-

 

-Era l’unico modo per arrivare alla tua amichetta lì di fianco.-

 

Valerie arrossì pericolosamente prima di afflosciarsi sulla sedia. Diana la guardò,poi le saltò sopra e cominciò a farle aria.

 

-Che hai? Oddio Valerie, hai la febbre? Stai male? Ti è venuto un colpo di sole? Stai per vomitare? Sei in iperventilazione, sei in asfissia? Sei stata troppo a testa in giù???-

 

-A testa in giù?-

 

Diana afferrò la bacchetta e la puntò verso Blaise.

 

-Si, così…-

 

Blaise si ritrovò sospeso a mezz’aria con la testa in giù.

 

Draco guardò con aria di sufficienza Blaise, prima di rivolgersi a Diana.

 

-Avrà le sue cose…-

 

Valerie si riprese in un lampo.

 

-brutto deficiente, stupido, disgraziato, idiota, cretino, odioso e….-

 

Diana teneva in mano il dizionario degli insulti di Salazar serpeverde.

 

-Babbano?-

 

-BABBANO! Giusto...-

 

Draco ghignò.

 

-Non è che ti piace ancora il sottoscritto?-

 

Valerie se ne andò sbuffando, seguita da Draco.

 

Diana scrutava l’orizzonte pensosa. Ad un tratto partì una sirena, ed un lampeggiante gigante si accese in mezzo alla piazza.

I gemelli si affacciarono da un portico.

 

-DIANA, ARRIVA ANDREA!!!!-

 

Diana afferrò pronta il megafono.

 

-CODICE TRECENTOSESSANTADUESIMO: EVACUARE LA ZONA, PUPA IN VISTA. RIPETO EVACUARE LA ZONA, E NON CALPESTATE LE AIUOLE O I POVERETTI CHE CADONO A TERRA NELLA RESSA. NON LASCIATE PER TERRA I FAZZOLETTI E DATE DA BERE AI VOSTRI CANI…E…-

 

Al che, Fred afferrò Diana per la vita e se la caricò in spalla scappando.

 

La piazza era vuota, tranne che per i volantini e…

 

-QUALCUNO MI PUÓ AIUTARE???-

 

Blaise zabini, il più affascinante tra i Serpeverde, era ancora appeso a testa in giù in mezzo alla piazzola. Andrea lo vide e gli si avvicinò.

 

-Che ci fai appeso a testa in giù?-

 

-Secondo te?-

 

-non hai una bacchetta?-

 

-SECONDO TE?-

 

-ok, ti tiro giù io.-

 

Memore dei suoi tre giorni ad hogwarts, dopo una buona mezzora Andrea indovinò l’incantesimo giusto. Blaise cadde a terra di testa.

 

-AHIA!!! Cazz…-

 

-Oh scusa! Ti accompagno in infermeria?-

 

-         non voglio andare in infermeria da quella vecchia arpia-

 

-         allora vuoi che ti accompagni in dormitorio?-

 

Blaise si illuminò e la guardò malizioso  - sìì-

 

FINE CAPITOLO

 

 

 

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Capitolo 10
*** per la sala comune dei serpeverde....da questa parte... ***


Blaise e Andrea camminavano lungo il corridoio che portava alla sala comune dei Serpeverde

Blaise e Andrea camminavano lungo il corridoio che portava alla sala comune dei Serpeverde. Man mano che scendevano l’atmosfera si faceva sempre più buia e fredda tanto da far rabbrividire Andrea.

Blaise se ne accorse e le lanciò un’occhiatina dalla dubbia interpretazione.

 

-Vuoi che ti scaldi tra le mie braccia?-

 

-Te lo puoi scordare…-

 

-Come?-

 

-Cosa come?-

 

-Come me lo scordo?-

 

-Scordarti cosa?-

 

-Ma l’hai appena detto!-

 

Andrea lo guardò con aria spaesata come un cucciolo di foca che incontra un’orca assassina per strada la quale chiede indicazioni per il bar di Gino.

 

Giunti in prossimità delle scale che portavano ai sotterranei , Blaise fermò la ragazza.

 

- Adesso ti devo bendare!-

 

- P-Perché?- chiese smarrita

 

- Nessuno può vedere dov’è posto precisamente il nostro ingresso per i dormitori-

 

Passa uno di Corvonero che, indicando con un dito le scale di sotterranei, chiamò a gran voce la massa di studenti che lo seguiva da lontano.

 

- EHI!! DI QUA PER IL FESTINO NELLA SALA DEI SERPEVERDE!! TRA POCO DARANNO INIZIO AL LIMBO CON LA MCGRANITT E PITON !!!-

 

- Ah…- rifletté un attimo la ragazza sulle parole del moro- EHI! MA IO NON CI ENTRO LÍ DENTRO MANCO MORTA!!-

 

- sta zitta!! Mi servirebbe proprio una mela-

 

- ma io ho solo un’arancia-

 

- non importa va bene lo stesso- e presa l’arancia dalle mani di Andrea gliela ficcò in bocca

 

- mhpmhpmhpmhpmhp!!!!- disse con voce minacciosa Andrea

 

- tanto non ti sento! Tanto non ti sento- disse Blaise ridacchiando

 

Si avvicinò alla ragazza e le pose le mani sulla vita.

 

-Oh.. hai dei gran begli occhi!-

 

Chissà come, ma l’arancia scomparve e Andrea ritornò ad aprire quella caverna senza fondo

 

- guarda che i miei occhi non sono lì, stupido di un Serpeverde idiota-

 

- bene…e adesso…SI VA IN GIOSTRA!!!!-disse il ragazzo sghignazzando iniziando a far girare Andrea

 

- a-a-i-i-u-u-t-t-o-o- mormorò Andrea ormai instabile sulle proprie gambe

 

- bene e adesso…stai ferma qui  che io vado lì-

 

-l-lì dove??-

 

-  vuoi stare zitta o no??!!!-

 

- d’accordo, d’accordo-

 

Blaise si allontanò.

 

Giunto davanti al ritratto del Barone Sanguinario che, con un cenno del cappello in cui c’era un’ enorme piuma, lo salutò elegantemente per poi dire- parola d’ordine-

 

- Grifondoro idioti, Corvonero di più e i Tassorosso non sono considerati- e l’ingresso per la Sala Comune comparve dietro al ritratto del Barone

 

Il moro tornò a prendere Andrea alla fine delle scale, e tornò indietro trascinandola sempre bendata.

 

- Cazz..- sentii la ragazza mormorare

 

- che c’è?-

 

- niente. Si è chiuso l’ingresso-

 

- io lo sapevo. Sei un’idiota!! Come sai i quadri si aprono solo per pochi minuti, e da qui alla fine delle scale sono più di cinque minuti!-

 

- ma chi ti credi di essere??!!-

 

- Andrea AppleQuince, no?-

 

- meglio lasciar perdere-mormorò Blaise sconsolato

 

- Allora?? Che vogliamo fare??-chiese Andrea

 

- TU verrai nella MIA sala comune…non accetto un NO!! CHIARO??- disse minaccioso

 

- Chiaro- mormorò impaurita Andrea

 

Questa volta pronunciò la parola d’ordine davanti al Barone con Andrea al fianco, bendata e con le orecchie tappate dalle mani del ragazzo.

 

Non appena mise piede all’interno della Sala Comune delle Serpe Andrea fu “presa in custodia” da Tiger e Goyle che la trascinarono di peso all’interno della prima porta del primo piano del dormitorio maschile dei Serpeverdi.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** sala serpeverde..piano ***


Entrata nella camera, vide un’enorme poltrona rossa girata verso la finestra e l’unica fonte di luce era proprio un riflettore che puntava proprio sulla poltrona

 

Entrata nella camera, vide un’enorme poltrona rossa girata verso la finestra e l’unica fonte di luce era proprio un riflettore che puntava proprio sulla poltrona.

 

Draco era in piedi e ghignò quando Tiger e Goyle legarono Andrea ad una sedia.

 

La poltrona pian piano si girò.

 

Diana con le gambe incrociate e Grattastinchi appallottolato in esse.

 

- ammmmmmmmmm-

 

- ehi traditrice!- urlò draco

 

- un po’ di rispetto!- brontolò dietro al ragazzo Diana

 

Draco tirò una gomitata nella costole di Diana- ehi, boss!-

 

Diana aprì gli occhi e cominciò ad accarezzare Grattastinchi

 

- bene picciotti-

 

Andrea stupita le disse- ma non eri in Sala Grande con me poco tempo fa?-

 

Diana schioccò le dita e Tiger e Goyle imbavagliarono Andrea

 

Diana - Bene. Ovviamente la missione è molto pericolosa e richiede una preparazione ed un’intelligenza elevata-

 

- e cosa centri tu, allora?- disse Andrea

 

- ehi! Come hai fatto a liberti dal bagaglio??-

 

- eh! Ho un’intelligenza più elevata alla tua e una furbizia più estesa della tua-

 

- ma come osi…- disse Diana  alzandosi dalla poltrona pericolosamente

 

Draco intervenne evitando la rissa- ehi voi due! Smettetela!! Ma ditemi voi se devo avere a che fare con due come voi!-

 

- e allora perché cavolo ci hai chiamate??-

 

- perché siete le uniche che possono svolgere il mio piano-

 

- cosa avremo in cambio??- chiese Diana esternando la sua vena serventese

 

Draco pensò un po’ e poi - le chiavi dell’ufficio del preside-

 

Diana si erge in tutta la sua piccolezza e afferra Andrea per il colletto

 

- OH!LA CHIAVE PER IL POTERE…IL POTEEEEEEEERE!-

Andrea mezza strozzata - cofcofcof…e che cacchio! Ho capito! Ma perché ti interessa così tanto?? On c’è nulla di interessante lì!-

 

Diana socchiude gli occhi- e così potrai mangiare la collezione di orsetti di zucchero filato del vecchiaccio…-

 

Andrea si illumina - IL POTEEEEERE!-

 

Diana e Andrea si precipitano da Draco- ci stiamo!-

 

Diana si rivolge a Tiger e Goyle- Slegate Andrea adesso. E non toccate punti strani…-

 

I ragazzi escono ma si imbattono in Valerie

 

- che ci fate qui?-

 

- stavamo cercando Grattastinchi -

 

- ma c’è l’avete in mano!-

 

- lo abbiamo appena trovato-

 

- e perché ci sono anche Malfoy e gli altri due scimmioni?- disse Valerie ignorando lo scricchiolio delle nocche di Tiger e Goyle

 

- ci hanno seguito- disse Andrea guadagnandosi uno sguardo di fuoco da Draco

 

- ma bene…adesso la colpa è mia..-

 

- beh in effetti sì è tua- dice con aria di chi la sa lunga Diana

 

Valerie tira un pugno a Draco giustificandosi con un – me lo dovevi-

 

Poi la ragazza tutta sorridente- bene. Andiamo a pranzo?-

 

Come al solito il pranzo alla tavolata dei Grifoni fdu costellato di chiacchiere, risate e allegria e naturalmente da occhiate storte ai Serpeverde.

 

Diana e Andrea teneva sott’occhio Draco, pronte ad attuare il piano “ riacchiappa Valerie” come l’aveva denominato Diana.

 

- non è che avete fatto una cosa in tre? No aspetta in 5?- chiese preoccupata Valerie

 

- ma che cacchio dici?-Diana e Andrea sorprese

 

- da Malfoy ci si può aspettare di tutto-

 

- non oserei mai mettere le mie mani addosso a quel furetto platinato- dichiara con aria solenne Andrea

 

- ah già! Tu le metti addosso solo a Neville-

 

- COSA???!!!!!- Andrea quasi si strozzo con il succo di zucca

- ma l’avete fatto tu e Neville?-

 

- certo che no!!-

 

- Fred curioso si intromette- chi ha fatto cosa?-

 

- niente- disse Andrea

 

- sesso..-

 

- valerie! ma che..-

 

Chiese Fred sempre più curioso - e con chi?-

 

- con Malfoy- disse Andrea riducendo a due fessure i suoi begli occhietti

 

- COSA??!no…Valerie dimmi che non è vero!- Fred fece gli occhi da bambino impaurito

 

- ma che centro io, poi?! No che non l’ho fatto con Malfoy, lo farò solo con te-

 

-Davvero?- Frec sempre più felice

 

- ehm..noo!- guarda Diana- ppuò succedere con lei-

 

-wow! Davvero??-

 

- vai da lei e chiediglielo-

 

SCIAFF

 

Fred ritorna da Valerie con un bel segno rosso sulla guancia sinistra.

 

- no eh?- chiese con non curanza la ragazza

 

Fred come risposta mugolò qualcosa e tornò a mangiare sotto lo sguardo del gemello, George, ancora stupito per l’intraprendenza di Fred.

 

Cena finita, tutti gli studenti si alzano e si dirigono verso la Sala d’Ingresso.

 

Valerie ad un certo punto sentì un profumo vicino…un profumo inconfondibile proprio come il suio

proprietario.

 

- Malfoy…quando ti deciderai a cambiare profumo? Mi viene il voltastomaco-

 

Ad un occhiata di Draco, Diana intervenne- ma no che a tre picee il profumo di Malfoy. Vero?-

 

Facendo sventolare la boccetta davanti al naso di Valerie.

 

La ragazza dimostra di essere in trance e così Draco, approfittando del momento dice con voce maliziosa e sensuale- se vuoi venire in camera mia, ho una bella collezione di questi profumi-

 

Per fortuna Diana interviene e brontolò- ma che camera e camera-

 

Presi i ragazzi, li condusse all’interno di una stanza lì vicino.

 

La classe si trasformò in un immenso negozio di profumi…ogni scaffale ne conteneva una mezza dozzina.

 

Draco ammaliato si avvicina ad uno e letta l’etichetta azzurrina disse- uhm…questo azzurro è uguale al mio-

 

Si gira a destra- toh! Anche io ho questo profumo-

 

Si gira a sinistra - oh! Ma guarda te che coincidenza-

 

Le ragazze si guardano scuotendo la testa, sconsolate.

 

Poi, finalmente, Draco si sveglia e disse- ehi! Ma questa è la mia collezione!-

 

 Valerie comprensiva ( o meglio facendo finta di esserlo..nd_Valerie) si avvicina e posatagli una mano sulla spalla mormora

 

- capisco i tuoi seri problemi mentali, Draco. Davvero.-

 

Draco le prese la mano e la strinse tra le sue calde.

 

Si avvicinò a lei…e le indietreggiava.

 

- ma perché anche se io mi avvicino non riesco a raggiungerti?-

 

- scemo sto indietreggiando sempre di più!-

 

- scemo a chi?-

 

Disse lui con voce dura

 

- no Dracucciolo..no amoruccio puccio..non fare cavolate!-

 

Draco si avvicina sempre di più

 

Finalmente Andrea e Diana si decidono ad intervenire e stritolano un braccio al biondo.

 

Diana- ehi Draco dai…-

 

- nessuno da dello scemo ad un Malfoy-

 

- ma devi ammettere che aveva ragio…ehm..ok niente niente- disse lei fermandosi a metà del suo ragionamento data l’occhiata omicida del biondino

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** stai mangiando il MIO piano...Nott ***


 

Valere e Diana discutevano nelle cucine mentre quest’ultima impastava dei biscotti al cocco.

 

-Secondo te vanno bene cinque uova nell’impasto?- Fece di rimando Diana.

 

Valere non la degnò di uno sguardo. –Però anch’io devo trovare qualcuno per il nostro astuto piano.

 

-Quale nostro piano? Ops, cacchio mi è caduta una buccia nell’impasto, che faccio la lascio?

 

Valere, che mormorava tra se e se, infilò l’indice nell’impasto e lo portò alla bocca. Storse il naso, poi ne prese dell’altro.

 

-    Valery, stai mangiando il MIO piano…

 

-    Il tuo piano? Ma stavamo parlando del mio piano…

 

Diana alzò gli occhi al cielo e si rimise ad impastare. Una decina di elfi domestici sussultarono appena rovesciò sul tavolo un boccale di burro fuso.

 

-    Padroncina, non può lasciare fare a noi elfi domestici, si?

 

-    Zitto scorfano.- Sibilò Diana.

 

Valere guardò prima l’amica infarinata dalla testa ai piedi, poi la schiera di elfi domestici che le fissava, infine l’impasto che aveva mangiato.

 

-    Diana, ma che fai? Ti alleni per la prova del cuoco?

 

-    Ah, ah. Divertente…no, sto preparando dei biscotti.

 

-    E perché, di grazia?

 

-    Perché…- spiegò quest’ultima guardandola negli occhi- Tu hai deciso che vuoi seguire Malfoy ad Hogsmeade…

 

-    E allora? Ci andiamo con i biscotti?

 

-    No, ci andiamo con dei ragazzi…Non possiamo pedinare Malfoy da sole, penserebbe che lo stiamo spiando…

 

-Perché, noi che dobbiamo fare?

 

-    Spiarlo. Però…se invece ci attorniamo di una schiera di ragazzi, oltre al fatto di non fargli credere che tu lo stia spiando e che quindi ti importi qualcosa di lui, lo farai ingelosire….

 

Gli occhi di Valere luccicarono sadici. – Ingegnoso. Ma, in che modo ci servono i biscotti?

 

-    Beh, se dobbiamo invitare dei ragazzi, ho pensato che era meglio prenderli per la gola…

 

Valere la guardò compassionevole. –Potevi usare un lazzo se volevi prenderli per la gola, li avresti uccisi prima…

 

Al chè, Diana sembrò essere improvvisamente affetta da un tic nervoso all’occhio.

 

-    Cosa vorresti dire scusa?

 

Valere sbuffò, afferrò una cucchiaiata di impasto e la ficcò in bocca a Diana.

 

-    Che schifo!!

 

-    Appunto…- Mormorò Valery.

 

Pochi minuti dopo uscirono dalla cucina, lasciando agli elfi domestici il corrispettivo di mezza sala grande piena di impasto da pulire.

 

-    Prima che mi interrompessi,- cominciò Valere mentre camminavano nei corridoi solitari –Ti dicevo che devi trovare un modo per far cadere ai tuoi piedi Fred e George, così ti possono accompagnare.

 

-    Buona idea, e tu chi hai intenzione di invitare?

 

Valere sbuffò rassegnata. –Non ne ho idea. Devo trovare un modo per far ingelosire veramente Malfoy.

 

-    Mmm, sicuramente un serpeverde sarebbe adatto, uno che lo conosce bene.

 

-    Chi è l’amico più vicino a Draco dopo Blaise?

 

Diana ci pensò qualche secondo. –Nott.

 

-    Il più bello?

 

-    Nott.

 

-Il più rinomato ed affascinante?

 

-    Nott.

 

Gli occhi di Valery fiammeggiavano di passione.

 

-Il più romantico.

 

-    Gazza.

 

-    CHI?

 

-    No, era per vedere se mi stavi ascoltando. Comunque Nott, te lo sto ripetendo dall’inizio.

 

-    Ok, vada per Nott.

 

Ma Diana non l’ascoltava, stava infatti rimurginando per conto suo.

 

-    Diana? I tuoi occhi mi fanno paura, che hai in mente?

 

-    Tre ammiratori non ci bastano. Ci vuole di più…

 

-    In che senso?

 

-    Lascia fare a me…

 

 

 

 

 

Tutti gli alunni pronti per andare ad Hogsmeade si voltarono quando un ammasso d’oro li accecò.

 

La carrozza in questione si fermò davanti al cancello principale di Hogwarts. Subito un tappeto rosso venne srotolato dall’entrata alla carrozza e di fianco ad esso, dodici tra i ragazzi più carini di Hogwarts vi si portarono al fianco con un cesto di petali rossi in mano.

 

Dalla carrozza scese un trombettiere ed un piccolo elfo con un rotolo di papiro in mano.

 

Partirono gli squilli di tromba e i portoni di Hogwarts si spalancarono, rivelando due eteree figure.

 

-    Ma chi cavolo sono?- Sussurrò Blaise ad Andrea.

 

La ragazza strinse le labbra in uno sguardo sofferente. –Spero di non saperlo…

 

Blaise non capì cosa intendeva, ma lasciò perdere e si avvicinarono a Draco e Pansy che li aspettavano vicino ai cancelli.

 

-    Ciao Blaise, ciao Andrea.- Ridacchiò Pansy mentre si strusciava sul braccio di Draco.

 

Andrea si trattenne dal non vomitare, mentre Tiger e Goyle si chiedevano se dovevano intervenire. Ma Malfoy non parve farci caso. Si era alzato sulle punte dei piedi e cercava di vedere chi erano le due figure apparse prima.

 

Ma la folla era troppa, così non rimase che aspettare che passassero lì davanti.

 

 

 

 

Intanto….

 

 

 

 

-    Diana, che…cavolo…hai….fatto…?- Sibilò Valery con l’angolo della bocca alla sua amica che la trascinava per il gomito.

 

Diana ride e si sventolò il ventaglio davanti alla faccia.

 

-    Tranquilla. E’ tutto sotto controllo.

 

-    Vedo.

 

Le due continuarono la loro discesa sul tappeto rosso, mentre i dodici galoppini spargevano petali di fiori al loro passaggio.

 

La folla urlava ed applaudiva.

 

-    Mi spieghi perché siamo vestite come due dame dell’ottocento?

 

-    Beh, dovevamo far ingelosire Malfoy e mi sono detta….se dobbiamo farlo, tanto vale fare le cose in grande, così se ne accorge.

 

-    Tutti se ne sono accorti…porc…

 

Ma non fece a tempo a continuare, perché tre cavalieri vennero loro incontro, aiutandole a salire sulla carrozza.

 

-    Valery…- Sorrise Nott baciandole la mano.

 

-    Wow.

 

Diana sorrise. –Visto? Non è poi così male…

 

Fred e George afferrarono le mani di Diana e le baciarono.

 

La ragazza guardò allibita le sue mani.

 

-    Che schifo, ci avete lasciato la saliva!!

 

Valery la guardò ghignando. – Ricordati Diana, non è poi così male.

 

Diana si nascose dietro il ventaglio, gli occhi ridotti a fessure.

 

 

 

 

-    Oh, mio Dio.

 

Andrea era seduta a terra, mentre Blaise le sventolava un foglio per farle aria davanti al viso.

 

-    Non posso crederci. Lo sapevo…- Si lamentò lei.

 

-    Suvvia, devi ammettere che hanno stile.

 

-    E tu questo lo chiami stile? Io la chiamo pazzia. – Sibilò lei.

 

Ed il gruppetto si diresse ad Hogsmeade tutto silenzioso.

 

-    Dracuccio, che hai?

 

Ma Draco non rispose, era intento a guardare la carrozza dorata che sfrecciava in lontananza verso il paesino.

 

 

 

 

 

 



ohhhh eccccoooomi qui di nuovooooo! con un altro chapterrrrr...kiss kiss

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