Incontro, scontro e matrimonio

di M4RT1
(/viewuser.php?uid=145684)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando una maga... babbana, incontra i Malandrini ***
Capitolo 2: *** Quando una babbana... maga prende in giro James Potter ***
Capitolo 3: *** Qualche anno più tardi ***



Capitolo 1
*** Quando una maga... babbana, incontra i Malandrini ***


Cara Lily,
qui ad Hogwarts la cosa si fa seria: le materie sono sempre di più, sempre più difficili e soprattutto sempre più noiose. Sì, so che non potrai mai concepire che fare incantesimi possa essere noioso, ma ti assicuro che passare un’ora intera a tentare di far spuntare i baffi a James Potter non è piacevole.
Ho saputo che stai scegliendo l’Università: sono sicura che non avrai problemi, ma scegli bene!
Tornerò a casa per Natale e ti porterò quelle Cioccorane che ti piacciono tanto.
Ora vado perché Sirius Black (un altro deficiente della mia classe) sta cercando di rovesciarmi in testa una boccetta di Inchiostro Cambiacolore.
Un bacio anche a mamma e papà.
Con affetto, Tunia.
 

Lily rilesse la lettera un paio di volte, poi la poggiò sulla scrivania: era abituata a ricevere scritti del genere, dove sua sorella si lamentava a causa delle lezioni troppo noiose, delle pozioni difficili e dei compagni stupidi, ma non ci aveva mai fatto l’abitudine.
-Lils! Tunia ti ha scritto?- chiese sua madre dalla cucina.
-Sì, mamma!
-Cosa dice?
-Il solito…
-Fare pozioni non è poi così divertente?- domandò suo padre, intento a leggere il giornale.
-Per me resta uno spasso!- ribattè la madre.
Ed eccoli lì, di nuovo a litigare sulla sorte della loro primogenita.
Lily sospirò e prese il cappotto.
-Dove vai, cara?
-Esco!
Il padre la guardò, soddisfatto:
-Ah, la nostra Lils! Da quando quel Piton è partito, tutto va molto meglio!
La ragazza salutò la madre e uscì, un po’ stizzita.
Erano passati quasi sette anni da quel mattino, quello che sconvolse le vite degli Evans e dei Piton in una volta sola.
 
*-Lily! Lily! Quel Piton aveva ragione! Guarda, Lily!
La bambina dai capelli castani, quella più grande, corse verso la sorellina stringendo un foglio tra le dita sudate.
-E’ lei?
-Sì!
Aveva sorriso, Lily: non riusciva ad essere gelosa della sorella, non ancora…*
 
Da quel giorno Lily e Severus si erano frequentati sempre meno.
Il giorno della partenza Severus aveva dato un bacetto sulla guancia alla più piccola delle Evans, ma poi era entrato nel treno con Petunia.
E lei era stata esclusa dal loro mondo.
Non era arrabbiata: in effetti, si ripeteva, non era colpa di nessuno.
Era solo il destino: sua sorella era strega, lei no.
E Severus sì.
-Ciao, tu sei la sorella di Petunia?
Lily, persa nei suoi pensieri, sobbalzò alla vista di quel ragazzo.
-Chi sei? Cosa vuoi da me?- chiese, sulla difensiva.
-Sono Sirius Black!
Per un attimo la ragazza pensò di stare sognando: un mago fuori casa sua? Roba da non credere!
-Tu sei… tu stai in classe con mia sorella!- esclamò, non appena riuscì a riprendere la parola.
-Sì! In effetti mi ci ha mandato lei, qui!- rispose il ragazzo.
Aveva capelli castani lunghi fino alle spalle, un cappotto un po’ troppo fuori moda per essere credibile e grandi, profondi occhi neri.
Ma le sembrava piuttosto antipatico.
-Ah, sì? E cosa ti ha detto?
-Che le serve il suo pigiama verde!
-Non poteva venire personalmente?
-Ehi! Calma! E comunque… non tutti sono come noi!
Lily la prese come un’offesa.
-Noi? Chi, noi?
-Noi Malandrini!
La ragazza batté le ciglia, ostentando un’espressione attonita.
-E allora?
-E allora, non è che i comuni mortali possano uscire dal Castello come e quando gli pare, lo sai?
Lily non lo sapeva, ma annuì.
-Certo che lo so!
Il ragazzo rise sotto i baffi:
-Sì, sì… come no!
-Senti- gli disse allora lei –Ho fretta e non ho voglia di parlare con te. Se vuoi il pigiama di mia sorella vado a prendertelo, ma poi devi andartene, chiaro?
Lui annuì:
-Non mi aspettavo niente di più gentile, dalla sorellina della Evans!- la sbeffeggiò il ragazzo, seguendola.
-Ehilà, gente! Salve!
Un altro ragazzo, più alto del primo, comparve dietro di loro.
-Ehilà, Ramoso!
-Ramoso?
La ragazza si girò:
-Oh, hai compagnia! Che c’è? Credevi di non farcela da solo?
-Ignorala…- borbottò Sirius, ma in realtà Lily aveva ragione: lui con i Babbani non ci sapeva proprio fare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Quando una babbana... maga prende in giro James Potter ***


Cara Tunia,
oggi ho conosciuto due dei tuoi compagni. E’ gente strana, e non perché sono maghi.
Quando è arrivato il secondo, quello con gli occhiali, mi è quasi venuto un colpo: non che sia brutto, eh, ma non ha fatto altro che parlare di scope volanti e Quidditch (credo si chiami così, quello sport di cui mi hai parlato).
Credo di piacergli.
Te lo saresti mai immaginato? Io e un mago?
A papà verrà un colpo!
Ci vediamo presto, un bacio
Lils

 
Petunia Evans lesse attonita le ultime righe, poi ripiegò il foglio e scese in Sala Comune.
-E così, Potter, ti piace mia sorella?
Il suddetto Potter era troppo impegnato a giocare a Sparaschiocco con Remus Lupin per accorgersi del guaio in cui si stava cacciando:
-Beh, sì… la trovo carina!
Furono quelle ultime tre parole a interrompere  le attività della scolaresca intera.
-A Potter piace una ragazza?- domandò Alice, una compagna di stanza di Petunia.
-A Potter piace veramente una ragazza?- rincarò Frank Paciock, uscendo dalla doccia.
Sirius Black non trovò di meglio da fare che scoppiare a ridere, seguito da Peter Minus.
-A Potter la piace la sorella di Evans! A Potter piace la sorella di Evans!
James Potter si accorse troppo tardi di essersi auto-condannato a morte certa.
-Non ho detto che mi piace!- urlò, al di sopra del frastuono.
-Sì, l’hai detto!- lo accusò Sirius.
-Ho detto solo che la trovo carina!
Petunia rise sguaiatamente insieme ad Alice, mentre il povero Potter rinunciava a smentire i vari coretti e si sedeva, imbronciato.
-E’ davvero carina?- bisbigliò Peter dopo un po’ –Perché se è carina, potrei farci un pensierino…
-Tu?
Peter si offese.
-Sì! Perché, cosa c’è che non va?
-Tu… tu… tu non sei me!
-Meglio!- gridò Sirius, saltando sulla poltroncina.
-No!- urlò James.
-Ma allora è vero che ti piace!
James Potter rinunciò a rispondere.
 
 
 
ty� om� 0� style='font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"; color:#131806;background:#F9F9FF'>Aveva sorriso, Lily: non riusciva ad essere gelosa della sorella, non ancora…*
 
Da quel giorno Lily e Severus si erano frequentati sempre meno.
Il giorno della partenza Severus aveva dato un bacetto sulla guancia alla più piccola delle Evans, ma poi era entrato nel treno con Petunia.
E lei era stata esclusa dal loro mondo.
Non era arrabbiata: in effetti, si ripeteva, non era colpa di nessuno.
Era solo il destino: sua sorella era strega, lei no.
E Severus sì.
-Ciao, tu sei la sorella di Petunia?
Lily, persa nei suoi pensieri, sobbalzò alla vista di quel ragazzo.
-Chi sei? Cosa vuoi da me?- chiese, sulla difensiva.
-Sono Sirius Black!
Per un attimo la ragazza pensò di stare sognando: un mago fuori casa sua? Roba da non credere!
-Tu sei… tu stai in classe con mia sorella!- esclamò, non appena riuscì a riprendere la parola.
-Sì! In effetti mi ci ha mandato lei, qui!- rispose il ragazzo.
Aveva capelli castani lunghi fino alle spalle, un cappotto un po’ troppo fuori moda per essere credibile e grandi, profondi occhi neri.
Ma le sembrava piuttosto antipatico.
-Ah, sì? E cosa ti ha detto?
-Che le serve il suo pigiama verde!
-Non poteva venire personalmente?
-Ehi! Calma! E comunque… non tutti sono come noi!
Lily la prese come un’offesa.
-Noi? Chi, noi?
-Noi Malandrini!
La ragazza batté le ciglia, ostentando un’espressione attonita.
-E allora?
-E allora, non è che i comuni mortali possano uscire dal Castello come e quando gli pare, lo sai?
Lily non lo sapeva, ma annuì.
-Certo che lo so!
Il ragazzo rise sotto i baffi:
-Sì, sì… come no!
-Senti- gli disse allora lei –Ho fretta e non ho voglia di parlare con te. Se vuoi il pigiama di mia sorella vado a prendertelo, ma poi devi andartene, chiaro?
Lui annuì:
-Non mi aspettavo niente di più gentile, dalla sorellina della Evans!- la sbeffeggiò il ragazzo, seguendola.
-Ehilà, gente! Salve!
Un altro ragazzo, più alto del primo, comparve dietro di loro.
-Ehilà, Ramoso!
-Ramoso?
La ragazza si girò:
-Oh, hai compagnia! Che c’è? Credevi di non farcela da solo?
-Ignorala…- borbottò Sirius, ma in realtà Lily aveva ragione: lui con i Babbani non ci sapeva proprio fare.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Qualche anno più tardi ***


-Sei bellissima!
La signora Evans sospirò, guardando il vestito bianco che la più piccola delle sue figlie indossava.
-E’ un bravo ragazzo, quel James Potter!- brontolò il padre.
Petunia Evans spedì un ultimo gufo al Ministero e tornò dentro.
-E allora, il tuo lavoro allo Sportello… com’è che si chiama?
-Sportello di Consulenza Flagelli!
-Sì, beh… come va?
La maggiore delle sorelle sbuffò:
-Una noia… non viene altro che gente che…
-SALVEEEEEEEEEE!
Un ventenne James Potter fece capolino dalla porta.
-Fermo!- gridò Petunia –Fermo! Tu non puoi vedere la sposa!
Il ragazzo scosse la testa.
-D’accordo… volevo solo accertarmi che la sposa stesse bene…
-Ma certo che sta bene!- commentò Petunia, acida –Perché non dovrebbe?
-Beh…- concluse James –Forse perché è incinta?
A memoria d’uomo, in un matrimonio, la madre della sposa non era mai svenuta con tanto anticipo.
 
co� n � 0� di Petunia.
-A Potter piace veramente una ragazza?- rincarò Frank Paciock, uscendo dalla doccia.
Sirius Black non trovò di meglio da fare che scoppiare a ridere, seguito da Peter Minus.
-A Potter la piace la sorella di Evans! A Potter piace la sorella di Evans!
James Potter si accorse troppo tardi di essersi auto-condannato a morte certa.
-Non ho detto che mi piace!- urlò, al di sopra del frastuono.
-Sì, l’hai detto!- lo accusò Sirius.
-Ho detto solo che la trovo carina!
Petunia rise sguaiatamente insieme ad Alice, mentre il povero Potter rinunciava a smentire i vari coretti e si sedeva, imbronciato.
-E’ davvero carina?- bisbigliò Peter dopo un po’ –Perché se è carina, potrei farci un pensierino…
-Tu?
Peter si offese.
-Sì! Perché, cosa c’è che non va?
-Tu… tu… tu non sei me!
-Meglio!- gridò Sirius, saltando sulla poltroncina.
-No!- urlò James.
-Ma allora è vero che ti piace!
James Potter rinunciò a rispondere.
 
 
 
ty� om� 0� style='font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:"Times New Roman","serif"; color:#131806;background:#F9F9FF'>Aveva sorriso, Lily: non riusciva ad essere gelosa della sorella, non ancora…*
 
Da quel giorno Lily e Severus si erano frequentati sempre meno.
Il giorno della partenza Severus aveva dato un bacetto sulla guancia alla più piccola delle Evans, ma poi era entrato nel treno con Petunia.
E lei era stata esclusa dal loro mondo.
Non era arrabbiata: in effetti, si ripeteva, non era colpa di nessuno.
Era solo il destino: sua sorella era strega, lei no.
E Severus sì.
-Ciao, tu sei la sorella di Petunia?
Lily, persa nei suoi pensieri, sobbalzò alla vista di quel ragazzo.
-Chi sei? Cosa vuoi da me?- chiese, sulla difensiva.
-Sono Sirius Black!
Per un attimo la ragazza pensò di stare sognando: un mago fuori casa sua? Roba da non credere!
-Tu sei… tu stai in classe con mia sorella!- esclamò, non appena riuscì a riprendere la parola.
-Sì! In effetti mi ci ha mandato lei, qui!- rispose il ragazzo.
Aveva capelli castani lunghi fino alle spalle, un cappotto un po’ troppo fuori moda per essere credibile e grandi, profondi occhi neri.
Ma le sembrava piuttosto antipatico.
-Ah, sì? E cosa ti ha detto?
-Che le serve il suo pigiama verde!
-Non poteva venire personalmente?
-Ehi! Calma! E comunque… non tutti sono come noi!
Lily la prese come un’offesa.
-Noi? Chi, noi?
-Noi Malandrini!
La ragazza batté le ciglia, ostentando un’espressione attonita.
-E allora?
-E allora, non è che i comuni mortali possano uscire dal Castello come e quando gli pare, lo sai?
Lily non lo sapeva, ma annuì.
-Certo che lo so!
Il ragazzo rise sotto i baffi:
-Sì, sì… come no!
-Senti- gli disse allora lei –Ho fretta e non ho voglia di parlare con te. Se vuoi il pigiama di mia sorella vado a prendertelo, ma poi devi andartene, chiaro?
Lui annuì:
-Non mi aspettavo niente di più gentile, dalla sorellina della Evans!- la sbeffeggiò il ragazzo, seguendola.
-Ehilà, gente! Salve!
Un altro ragazzo, più alto del primo, comparve dietro di loro.
-Ehilà, Ramoso!
-Ramoso?
La ragazza si girò:
-Oh, hai compagnia! Che c’è? Credevi di non farcela da solo?
-Ignorala…- borbottò Sirius, ma in realtà Lily aveva ragione: lui con i Babbani non ci sapeva proprio fare.

N.d.A.: ok, ecco i giudizi u.u
Per chi non l'avesse capito, dovevo scrivere una Lily/James utilizzando Petunia Dursley e l'avvertimento What if? E questo è quel che ne è uscito. Spero vi sia piaciuto ^^


Quinta Classificata a parimerito: Incontro, scontro e matrimonio di M4RT1 

- da 0 a 10 per la correttezza grammaticale, lessicale e stilistica: 7,5/10 
Devo complimentarmi con te per quanto riguarda la correttezza grammatica e sintattica: possiedi un’ottima conoscenza di tutte le regole basilari, che ti hanno concesso di scrivere una storia corretta e senza sbavature di alcun genere. Infatti appare chiara e scorrevole, ed è risultato molto piacevole leggerla. Il punteggio poco più che discreto, tuttavia, è dovuto agli altri elementi della sezione. Il tuo lessico è molto semplice e talvolta scheletrico: si sente la mancanza di metafore e di elementi un po’ più preziosi e intriganti che avrebbero approfondito la tua storia in maniera decisiva. Un altro difetto della tua storia risiede nella sua organizzazione: ho trovato fin troppo presenti i dialoghi diretti rispetto alle scene prettamente narrative e descrittive…quest’ultime avrebbero donato alla tua storia uno spessore notevole, mentre i dialoghi fin troppo densi hanno reso la tua storia un po’ troppo scheletrica e simile ad un copione teatrale. Inoltre mi è dispiaciuto non poter vedere la relazione tra Lily e James evolversi e svilupparsi più intensamente. 
- da 0 a 10 per lo sviluppo del desiderio/indizi: 10/10 
Sei riuscita a rispettare al meglio le condizioni da te scelte, e dal punteggio puoi dedurre che sei stata in assoluto una delle migliori in questa sezione: il punteggio ottimale non l’hai ricevuto solo per aver inserito l’avvertimento What If? ma anche per esserti sforzata di creare una situazione originale, singolare e allo stesso tempo estremamente realistica. Non mi sarebbe dispiaciuta una scena del genere nel canon, e questa è la prova di quanto mi sia affezionata alla tua visione e alla costruzione della tua What If?. Anche il personaggio di Petunia, assolutamente canon e credibile, è stato inserito al meglio nella tua storia: non è una mera comparsa, al contrario! Proprio grazie a lei le vicende della storia prendono forma e costruiscono una trama davvero intrigante e interessante. È proprio quello che speravo di ottenere, ovvero il fatto che le costrizioni venissero sfruttate al massimo e che diventassero parte integrante della storia, non solo un elemento decorativo e aggiuntivo senza alcun legame con la trama. 
- da 0 a 10 per la caratterizzazione dei personaggi: 7/10 
Come puoi vedere dal punteggio, in questa sezione invece ho dei dubbi. Inizio col dirti che le sorelle Evans sono davvero ottime: abbiamo una Lily affatto gelosa di Petunia(come probabilmente sarebbe avvenuto nel caso la tua What If? rientrasse nel canon), piuttosto sprezzante durante il suo primo incontro con i Malandrini e infine una sposa radiosa; e poi abbiamo una Petunia che anche con la magia nelle vene e un’uniforme addosso non perde la sua puntigliosità e acidità. Attraverso la sua missiva e i suoi dialoghi traspare tutto il suo carattere velenoso e un po’ controverso, e me la immagino alle prese con i G.U.F.O e con le pozioni. Devo dire di essere rimasta invece piuttosto confusa da alcune azioni dei Malandrini: il fatto che siano usciti da Hogwarts senza una motivazione veramente importante e soprattutto senza destare il minimo sospetto nel personale e negli insegnanti della scuola mi sembra alquanto paradossale. Inoltre trovo piuttosto dubbio il fatto che siano “evasi” dalla scuola per fare un favore piuttosto banale a Petunia, che non mi pare che coltivi dei rapporti di amicizia con i Malandrini e che, tra l’altro, avrebbe potuto farsi inviare il maglione via gufo dai genitori. I caratteri dei Malandrini sono fondamentalmente corretti: James e Sirius sono capaci, un po’ sbruffoni e sicuri di sé, ma le vicende che vivono non rispecchiano minimamente la loro indole. 
- da 0 a 10 per l'originalità: 9,5/10 
In questa sezione, ovviamente, non posso non premiarti: anche se hai usato una delle coppie più canon e usate in assoluto(di cui ho dovuto tener conto, anche se in minor parte), hai sfruttato al meglio le vicende narrative sviluppate nella tua storia, cosicché le avventure della coppia sono risultate originali e decisamente fuori dagli schemi. Ti faccio i miei complimenti anche per la caratterizzazione di Petunia, che sei riuscita a trasformare nella protagonista e allo steso tempo nel fulcro della storia, invece limitarti a nominarla blandamente: sei riuscita a renderla con un IC perfetto e allo stesso tempo hai completamente stravolto le sue caratteristiche, creando un personaggio innovativo e originale. Un bonus per il finale, comico e genuino! 
Totale: 34/40 


Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1010117