Earth.

di La Chiave di Do
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pietre ***
Capitolo 2: *** Radici ***
Capitolo 3: *** Scalata ***
Capitolo 4: *** Eclittica ***
Capitolo 5: *** Montagna ***
Capitolo 6: *** Rotazione ***
Capitolo 7: *** Isola ***
Capitolo 8: *** Frana ***
Capitolo 9: *** Terremoto ***
Capitolo 10: *** Germoglio ***
Capitolo 11: *** Polvere ***
Capitolo 12: *** Terra ***



Capitolo 1
*** Pietre ***


The Four Elements: Earth

1. Pietre 2. Radici 3. Scalata 4. Ecittica
5. Montagna 6. Rotazione 7. Isola 8. Frana
9. Terremoto 10. Germoglio 11. A scelta 12. Terra

Completate 12/12




DISCLAIMER
Questa fanfic è autografa ed inedita,
i protagonisti non sono di mia pro-
-prietà e con questa storia non si
intende offenderli o lucrare.

 

La Chiave di Do
Per partecipare a questa challenge ho voluto affidare ad ogni
elemento una scimmietta, in base alla loro indole, o quella che
ho imparato a conoscere in ore di interviste e di amore incondi-
-zionato per la loro musica. E' anche una sfida, avendo io sempre
scritto solo su Alex, e un tributo a coloro che di solito lascio in
secondo piano: a ognuno un elemento, a ognuno 12 drabbles.


 




          1.   Pietre

 

E adesso se ne stava li' di fronte a lui, in lacrime, accusandolo, dandogli del figlio di puttana, a lui e a tutti gli altri.

Non capiva perchè se la prendesse con lui e glielo disse.

Non lo capisci, Matt?” strillo' lei “Con questa storia del contratto, dell'album, del tour! Non considerate piu' nessuno al di fuori di voi stessi, ormai!”

Era allibito e non riusciva a condividere una sola parola: a lui sembrava che non fosse cambiato nulla.

Quattro cuori di pietra!” fece la ragazza andandosene.

Pietre preziose” penso' Matt fregandosene.

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Capitolo 2
*** Radici ***


           2.   Radici

 

Tornando a casa gli venne spontaneo pensare a come tutto era cominciato.

Aveva ancora ben chiara in mente la faccia degli altri -probabilmente uguale alla sua- quando navigando distrattamente avevano scoperto quasi per caso che tutta Sheffield era impazzita per loro.

Si, cazzo!” aveva strillato Jamie correndo per tutta la stanza.

Le reazioni di genitori e amici erano state molteplici, dalle piu' entusiaste alle piu' disfattiste, ma quella che maggiormente gli si era imposta nella mente era stata quella di Alex.

Stiamo mettendo radici” aveva detto semplicemente in un mezzo sorriso.

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Capitolo 3
*** Scalata ***


          3.   Scalata

 

I dati incontrovertibili delle classifiche si stagliavano sempre piu' vertiginosi davanti ai loro occhi.

Non riuscivano ad avere reazioni esagerate come il loro successo: erano troppo sgomenti, quasi spaventati dalla sua portata.

Era il trenta gennaio quando la telefonata della Domino aveva cristallizzato il clima di festa della sala prove, ancora ridicolmente piccola e spoglia per delle rockstar.

Rispose lui, Matt il diplomatico.

Bella scalata, ragazzi” fece una voce soddisfatta “dopo dodici anni qualcuno batte gli Oasis...”

Suonavano come un abbraccio quelle parole.

Mise il vivavoce.

Quanto abbiamo fatto?” chiese in ansia.

Trecentosessantacinquemilasettecentotrentacinque copie” disse “Complimenti Monkeys, siete nel Guinness... dei primati”.

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Capitolo 4
*** Eclittica ***


          4.   Eclittica

 

A Matt, ma forse anche agli altri compagni, quella sensazione splendidamente nauseante era sempre piu' chiara e vicina.

Gli sembrava che il mondo intero, per qualche assurda ragione, stesse loro turbinando intorno, e con lui l'intera popolazione umana, armata di microfoni e macchine fotografiche.

Il pianeta, curioso, ruotava attorno a loro come ad un nuovo sole.

Ma la stanchezza accumulata, sempre piu' pesante, gli faceva capire piu' chiaramente che la linea che si sentiva addosso non era altro che un'eclittica, e che a girare freneticamente attorno al mondo erano soltanto loro quattro.

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Capitolo 5
*** Montagna ***


          5.   Montagna

 

E ora ritrovarsi a guardare il mondo dall'alto, anche piu' in alto degli altri vista la sopraelevazione della batteria, lo faceva sentire una sorta di divinità.

Non poteva immaginare una vetta piu' alta e anche se fosse esistita francamente non gliene sarebbe fregato assolutamente niente di raggiungerla.

Rivoli di sudore come cascate d'alta quota mentre dai suoi polsi scaturivano i suoni piu' primordiali e profondi della terra.

Forte, immobile ed invincibile, come una statua di roccia, ma vivace e animale come una Bestia Agile sulla cima del suo trono: la montagna.

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Capitolo 6
*** Rotazione ***


          6.   Rotazione

 

...e per la prossima mi serve la tua voce, Matt”.

Matt cerco' il suo sguardo attonito.

La mia!?”

Alex sorrise.

Si, la tua, problemi forse? Ti è sempre piaciuto cantare!”

Sospiro', cercando le parole adatte a rispondergli.

Al, io sono un batterista” disse “Sei tu la voce d'angelo per cui le ragazze lanciano reggiseni sul palco!”

Quello stavolta rise di gusto.

Io non sono un cantante, Matt!”

Gli rubo' le bacchette di mano e lo spinse giu' dallo sgabello.

Battè un quattro quarti violento e scomposto.

Devi urlare, Matt, pronto?” ridacchio' passandogli il testo “D sta per...?”

Delizioso?”

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Capitolo 7
*** Isola ***


          7.   Isola

 

Tregua!” grido' appena rientrato in albergo accasciandosi sul letto “Sono morto!”

Jamie rise, seguito a ruota dagli altri due.

Tu sei morto? Noi no?” gli lanciarono una bottiglia d'acqua naturale che si scolo' a canna.

Allungo' le mani, ferite dalle bacchette.

Voi avete questo!?”

Nick allungo' il braccio.

Vuoi la mia mano rotta?” disse “O quella di Al? Ci si è spezzato sopra una corda...”

Matt sbuffo' e li maledisse massaggiandosi le dita.

In fondo pero' quella camera d'albergo era l'unica isola pacifica che potevano permettersi, i ragazzi l'unica famiglia.

Un'isola, un po' come casa, ma meno lontana.

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Capitolo 8
*** Frana ***


          8.   Frana

 

Quella camera, capace di mutarsi nel terreno piu' friabile e instabile.

Sotto le sue mani ruvide aveva ceduto anche lei, sconosciuta e perfetta come molte altre.

O meglio, non era certo che toccandola la frana dei sentimenti lo avrebbe risparmiato, non poteva esserlo, ma di certo era stata lei la prima a cadere.

In fondo i pendii della passione erano morbidi e cedevoli come le sue curve.

La voleva, li', subito.

Dimentico del fatto che i ragazzi sarebbero tornati in hotel nel giro di qualche ora Matt si lascio' franare in lei.

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Capitolo 9
*** Terremoto ***


          9.   Terremoto

 

Suonare e fare l'amore, per un batterista, doveva essere la stessa cosa.

Questione di orgoglio maschile, di virilità da salvaguardare, di dominazione al limite della violenza.

Eppure non ne era mai stato capace.

D'altronde nessuno sarebbe potuto mai entrare nella sua camera da letto a scoprircelo attento e premuroso come in qualunque sua altra attività.

Non avrebbe mentito del tutto, in fondo, dato che nell'anima sentiva comunque lo stesso terremoto che provocava battendo le pelli.

Il cuore come cassa, la mente un rullante frenetico, le dita di lei delicatissime bacchette da swing.

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Capitolo 10
*** Germoglio ***


          10.   Germoglio

 

Dopo tutti quegli anni in giro per il mondo come vere rockstar -cosa che non poteva negare di essere diventato- aveva ancora ben chiaro in mente quel primo germoglio di magia nel negozio di musica di Sheffield.

Si era seduto allo sgabellino con un paio di Vic Firth infilategli in mano dal proprietario che lo aveva incitato a battere un colpo, per vedere se il suono gli piaceva.

Lo battè sul rullante e ne senti' tremare la cordiera.

Piu' forte ragazzo!” aveva riso quello.

Un colpo piu' forte sulla corona e rimase di stucco.

Una sola metà della bacchetta spezzata era ancora nella sua mano.

Mi piace” disse.

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Capitolo 11
*** Polvere ***


          11.   Polvere

 

 

Il libro che Alex stava leggendo prima di addormentarsi gli scivolo' dalle mani ricadendo con un tonfo sul pavimento della stanza di quel lussuoso albergo di Los Angeles, proprio di fronte al suo letto.

Matt si alzo' dal divano per raccoglierlo.

Stupido secchione” rise scuotendo la testa “Tu e i tuoi stupidi libri... a che servono i libri ad una rockstar?”.

Glielo appoggio' sulle gambe in modo che non cadesse di nuovo, poi s'incuriosi' e ne lesse il titolo, sospettando il solito libro di poesie.

Lo riprese e sedette di fronte all'amico iniziando a sfogliare le prime pagine:

Una sera me ne stavo a sedere sul letto della mia stanza d'albergo, a Bunker Hill, nel cuore di Los Angeles...

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Capitolo 12
*** Terra ***


          12.   Terra

 

 

Riusciva come a percepirla sempre per primo, anche a undicimila chilometri, con l'America alle spalle.

Sembrava che avessero una sorta di legame speciale, intimo.

Non che per gli altri non fosse lo stesso, casa è casa per tutti, ma Matt la sentiva e la respirava: se stava parlando d'altro taceva improvvisamente, se stava ascoltando musica toglieva le cuffiette dalle orecchie, se stava dormendo si svegliava.

Come un bambino chiedeva il silenzio e appoggiava il naso al finestrino, indicando una macchia scura e ancora distante nel blu, sotto le nuvole, laggiu'.

Terra!” strillava gioioso “Terra inglese!”

Erano a casa.

 



  

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