My beautiful Hampshire

di Pineapple__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Summer holidays... we are coming! ***
Capitolo 2: *** Chiamatemi Roxy ***
Capitolo 3: *** Niall's crush ***
Capitolo 4: *** Tempesta fuori e dentro di me ***
Capitolo 5: *** Animal's protest! ***
Capitolo 6: *** A volte ritornano ***
Capitolo 7: *** Tonight stars doesn't sprarkle ***
Capitolo 8: *** Eclissi ***
Capitolo 9: *** The forbidden secret ***
Capitolo 10: *** Partenza movimentata ***
Capitolo 11: *** Waterfall ***
Capitolo 12: *** Stay strong! ***
Capitolo 13: *** Il fascino del cobra ***
Capitolo 14: *** Fate, streghe, draghi, cavalieri e torte di compleanno ***



Capitolo 1
*** Summer holidays... we are coming! ***


'Giooorno! Questa è la mia prima fanfiction sui 1D quinidi siate clementi (ci potrebbero essere dei ritardi perchè sto scrivendo anche un'altra ff. Se volete dargli un'occhiata é: Anime&Manga>Yu degli Spettri> Little Sweet Hawk)! Buona Lettura! ^^ :D


"Ma perchè tarda così tanto?" sbuffò Liam, guardando ancora una volta l'orologio allacciato al suo polso "Avrà avuto un contrattempo, ma sono sicuro che arriverà" affermò Niall. Era ormai mezz'ora che aspettavano pazienti davanti alla stazione delle corriere. Fortunatamente non c'era nessuna fan in circolazione e poterono tirare un sospiro di sollievo. Finalmente, da in fondo alla via, sbucò un piccolo furgone blu con i vetri oscurati. Si fermò davanti a loro e poterono finalmente salire a bordo. "Scusate, ragazzi, abbiamo avuto un piccolo guasto al motore, ma adesso è tutto a posto" disse l'autista, un uomo basso e grassottello sulla quarantina. "A noi sta bene finchè non esplode tutto!" Louis non perse l'occasione per fare una delle sue solite battutine, che fecero ridere di gusto tutti gli altri componenti della band. I cinque presesero posto sui sedili e il mezzo partì. "Villa Hudson, stiamo arrivando!" cinguettò Zayn. "YEAH!" strepitarono gli altri quattro  di rimando. Niall si appoggiò contro lo schienale del posto e chiuse gli occhi.
Correva. Non sapeva neanche da quanto tempo stava correndo. Il cielo sopra di lui era terso, il sole splendeva di una luce accecante, l'erba bagnata dalla rugiada del primo mattino si schiacciava leggermente sotto i suoi piedi nudi. Correva. Continuava a correre. Un fresco venticello gli arrivava addosso gentilmente. Quel ragazzo era così aggraziato che sembrasse toccare a malapena il suolo. Avanzava sempre più veloce ma ancora non capiva quale fosse la sua meta. Vedeva solo una figura femminile dai lunghi capelli corvini seduta su una roccia, di spalle e poi verde, verde, verde sonfinato. Provò a chiamarla ma le parole gli morirono in bocca. Più avanzava più la ragazza si allontanava da lui. All'improvviso tutto si fece buio ma lui continuava ad andare avanti, imperterrito. Fu costretto a fermarsi solo dopo aver sbattuto contro una gigantesca bocca. Le labbra si dischiusero e... "NIALL SIAMO ARRIVATIIIIII!!!!!!!!!!". 
Il biondo aprì di scatto gli occhi e, quando riuscì a mettere bene a fuoco, vide i suoi quattro amici che si spanciavano dalle risate. "Eh?" riuscì a dire dopo un attimo di assenza totale "Niall ripigliati, siamo arrivati!" asserì Harry cercando di trattenere le risate 'Quindi era tutto un sogno...' pensò senza neache dar conto alle parole del riccio. Presero le loro valigie e scesero dal pulmino "E questa sarebbe la 'deliziosa residenza in affitto'?" sospirò Liam, dando un'occhiata ravvicinata alla villetta; sicuramente non era un'albergo a cinque stelle a cui erano abituati durante i tour. Non si aspettavano granchè, certo, ma dalle foto risultava messa meglio di quanto la vedevano adesso. "Quando la smetterai di lamentarti? Secondo me è perfetta^^" trillò Louis, con gli occhi che gli brillavano. A volte sembrava proprio un bambino "Si, finchè non ci crolla addosso" scherzò Zayn. I ragazzi scoppiarono in una sonora risata "Io propongo di entrare" disse Niall, estraendo dalla tasca dei bermuda un mazzo di chiavi "Aspetta, quelle non dovrei avercele io?" domandò Harry, tastandosi le saccoccie "In effetti si, però visto che le stavi per dimenticare sul comodino ho pensato di prenderle io" rispose con un sorrisetto beffardo "Eheheeh, hai ragione" rise imbarazzato. Il biondo girò la chiave nella serratura e la porta si aprì emettendo un cigolio sinistro. "Dan, dan, dan, dan, din, din, din, din!" Louis cercò di imitare una musicchetta horror di sottofondo, senza evidenti successi. Davanti ai cinque cantanti si stagliava una enorme scalinata impolverata. A destra stava una grande cucina dalle mattonelle azzurrie e bianche, che sarebbero andate meglio per un bagno, e a sinistra si trovava un salotto con due divani, un tavolino di vetro e una televisione a schermo piatto attaccata al muro. Zayn prese a braccetto Harry e si catapultò al piano superiore "Vediamo se c'è una bella matrimoniale!" Passarono davanti a diverse camere, ma nessuna pareva essere di loro gradimento. Ad un tratto Zayn si fermò e trascinò il riccio in una camera, buttandolo sul letto "Questa è perfetta!" esclamò briosamente. Harry si guardò intorno; quella stanza era uguale a tutte le altre eccetto per un enorme specchio. Un momento. Ecco perchè il suo amico aveva scelto quella camera. Lo guardò e lo trovò appiccicato allo specchio. Lo accarezzava dolcemente "Nelle altre stanze non c'è uno specchio così grande..." sussurrò il cantante. Il riccio scosse debolmente la testa, sconsolato "Se proprio senza speranze" lo rimproverò amichevolmente stendendosi sul soffice letto. Si alzò e si diresse verso la finestra. La aprì e vide la campagna dell'Hampshire che si estendeva a perdita d'occhio, una bellissima distesa di erba e alberi "Il panorama è così bello da farti smettere di parlare?" Louis si era introdotto nella loro camera senza essere ne visto ne sentito da nessuno dei due "Cioè, guarda che posto che abbiamo scelto per passare le vacanze... è semplicemente bellissimo..." asserì Harry con un piccolo sorriso "Oooh, ma quanto sei carino quando fai così il profondo!" disse prendendo il suo viso tra le mani e iniziare a scuoterlo energicamente. Intanto Zayn era ancora in contemplazione dello specchio. "Sai che c'è una piscina qui dietro?" chiese Louis accennando al retro con il pollice "Oh, benissimo, vado a farmi un tuffo" disse chiudendosi la porta del bagno alle spalle con un costume in mano. Uscì pochi minuti dopo con indosso dei pantaloncini arancioni che gli arrivavano fino alle ginocchia. Nella stanza non c'erano più nè Louis nè Zayn. 'Saranno già disotto' pensò il riccio prendendo il suo asciugamano. Scese le scale e andò sulla parte posteriore della villetta ma non trovò nessuno "Ragazzi? Dove siete?" chiese a gran voce "Proprio qui" sentì la voce di Niall poi fu spinto a forza nella fresca aqua dell piscina. Quando risalì in superficie vide i suoi amici piegati in due dalle risate "Questo significa guerra!" esclamò prendendo Niall per le caviglie e trascinandolo in acqua assieme a lui. Anche gli altri tre si tuffarono e iniziarono a ridere e scherzare mentre si schizzavano. A un certo punto Niall si distanziò per riprendere un po' di fiato. 'Chissà perchè ho fatto quello strano sogno. Quella ragazza... non sembrava male anche se l'ho vista solo di spalle... ma che vado a pensare!" rimuginò mentre fissava il cielo azzurro. Un spruzzo d'acqua gli arrvò in faccia distogliendolo dai suoi pensieri "Ehi, pensatore, che c'è?" gli chiese amichevolmente Liam, mettendosi di fianc a lui. "No, niente. Stavo solo pensando al sogno che ho fatto durante il viaggio, prima che quel mona di Louis mi svegliasse". Nel frattempo anche gli altri si erano avvicinati "Che sogno stavi facendo?" domandò Zayn "Com'è che mi hai chiamato?" fece Louis, abbastanza confuso. Il biondo, senza badare alla domanda di Lou, prese un lungo respiro e raccontò ai suoi amici di quello strano sogno. "Beh, certo che fai dei sogni abbastanza contorti" scherzò Harry "comunque io sinceramente non trovo un nesso con qualcosa che ti riguardi e voi?" domandò agli altri ragazzi. Anche loro fecero un segno di diniego con la testa "Magari è una connessione futura, un avvertimento su qualcosa che deve ancora succedere" ipotizzò Liam, toccandosi il mento con una mano "Forse quella ragazza dai capelli neri sarà la tua nuova fidanzata" ironizzò Louis "Si, certo, aspetta e spera Lou!" rise di gusto il biondino. Stettero ancora un pò in acqua poi uscirono e Niall andò in camera per farsi una doccia. Si spogliò (tenete a freno gli ormoni, ragazze ndIo) e si buttò sotto il getto caldo della doccia. Lasciò che l'acqua gli scorresse impetuosa sul corpo asciutto e perfetto, senza eccessi o mancanze. Un bel tipo, diciamo. Si avvolse in un asciugamano, uscì dal bagno e trovò Liam assorto nei suoi pensieri, appoggiato al davanzale della finestra, fissando il cielo che si faceva ogni minuto sempre più rosa "Poi sono io il pensatore, Liam?" scherzò prendendo un paio di slip e indossandoli. A non sentire la risposta dell'amico gli si avvicinò e gli fece oscillare la mano davanti agli occhi. Niente. Era in uno stato di trance. Niall decise una mossa disperata "Liam, attento, un CUCCHIAIO!!". A quella parola il cantante gli saltò in braccio, spaventatissimo "AAAH! Ti pergo, mandalo via!" urlò disperato "Tranquillo, non c'è nessun cucchiaio. Volevo solo riportarti alla realtà; ti eri imbambolato in una maniera assurda" ridacchiò divertito il biondo "Terapia d'urto... funziona sempre" bisbigliò scendendo dalle braccia dell'amico. Niall indossò un paio di jeans, una polo verd e un paio di Adidas bianche "Ehi, ragazzi, la cena è in tavola!" annunciò Harry facendo capolino dalla porta semi aperta "Arriviamo subito" fece il biondo finendo di allacciare le scarpe. "Che ne dite se domani andiamo a fare una camminata nel bosco?" propose Zayn quando tutti furono seduti "Non è una brutta idea ma... come ci orientiamo? Cioè, nessuno di noi ci è mai stato in quel bosco" fece notare Liam "Basterà restare sul sentiero principale" disse semplicemente Louis "Bene. Allora partiamo domani dopo pranzo" affermò Zayn. Finirono di mangiare e nel giardinetto dietro casa accesero un bel fuocherello. Il cielo era pieno di stelle. Niall arrivò per ultimo, imbracciando la sua fedele chitarra. Iniziò a suonarla davanti al falò. Le fiamme sembravano danzare, sinuose, seguendo la musica prodotta dallo strumento del ragazzo. "I want, i want, i want but that's crazy. I want, i want, i want and that's not me. I want, i want, i want to be loved by you!" cominciarono a cantare i ragazzi. Una bellissima e allegra canzone si propagò per tutta la campagna circostante. Quella sarebbe stata una vacanza indimenticabile. Ne erano assolutamente certi.

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Capitolo 2
*** Chiamatemi Roxy ***


Ciao a tutte Directioners!!! Scusate il ritardo ma ho avuto qualche problema, però adesso sono qui a scrivere il secondo capitolo! Spero vi piaccia! Ringrazio RossiRedTea per aver messo la mia storia tra i preferiti! Buona lettura e un bacione anche ai lettori silenziosi!^^ :D

"Ragazzi, di qui ci siamo già passati! Stiamo girando in tondo!" esclamò Niall, passandosi le mani tra i folti capelli biondi "Cavolo, Niall ha ragione; ci siamo completamente persi" disse Zayn accendendosi una sigaretta, che fumava solo in momenti di stress "È impossibile!" intervenne Louis, facendo scorrere un dito sulla cartina del bosco "Non siamo mai usciti dal sentiero principale!". Non c'era santo che tenga; si erano assolutamente persi. La selva inglese si estendeva a perdita d'occhio intorno ai cinque ragazzi che crcavano in tutti i modi la strada per tornare a casa. Ormai erano ore che camminavano, i loro piedi incominciavano a dolere e il cielo stava prendendo delle sfumature rossastre, ma della villetta Hudson neanche l'ombra. "E se non trovassimp più la strada?" "Ti prego, Harry, non fare l'uccellaccio del malaugurio" scherzò Louis, grattandogli amichevolmente la testa e scompigliandoli i dolci riccioli che gli scendevano gentilmente sopra la fronte. "It's not me, it's not you, there's a reason. I'm just trying read the signal i'm receivin". Una bellissima voce femminile, accompagnata dalla melodia di una chitarra sapientemente suonata, costrinsero Liam a fermarsi "Ehi, che ti prende?" chiese preoccupato il riccio "La sentite anche voi, vero? Qualcuno sta cantando Another World o sono solo io che sto impazzendo?". Anche gli altri quattro si misero in ascolto "It's like a stone on fire, can you feel it. I don't know about you girl but i believe it. Words will be just words... till you bring them to life!". Sentirono una voce provenire da una parte in cui il bosco si apriva in una gigantesca radura verdissima, uguale a quella del sogno del biondo. "No, Liam, non stai diventando pazzo. La sentiamo anche noi" lo rincuorò Niall. Iniziarono a camminare più speditamente verso la voce che stava intonando con molta maestria una delle loro canzoni. Dopo pochi minuti arrivarono in una spianata immensa. A Niall mancò per qualche istante la terra sotto i piedi; una ragazza dai lunghi capelli corvini seduta su una roccia che suonava e cantava. Sotto di lei un gragge di pecore che brucava indisturbato l'erbetta fresca. Di fianco a lei stava un lungo bastone di legno; ma della pastorella aveva ben poco; canottiea rossa, jeans attillati e converse blu. "I'll lift you up, i'll never stop you know i'll take you to another world...". Il suo canto fu interrotto dall'arrivo di un ragazzo abbastanza alto e con i capelli castani e corti. La ragazza appoggiò lo strumento gli si parò davanti con le braccia conserte. Iniziarono a parlare ma i cinque non riuscivano a sentire cosa si stessero dicendo. "NO! TE L'HO GIA' DETTO! È FINITA! POTEVI SVEGLIARTI PRIMA!" sentirono la giovane urlare arrabbiata. Pochi secondi dopo udirono anche lo schiocco di un pesante schiaffo abbattersi sulla guancia della mora, che però restò in piedi ancora con le braccia incrociate. Altri ceffoni volarono contro il suo viso ma lei restò impassibile. Quando, però, gli schiaffi si trasformarono in pugni, Louis scattò in avanti, pronto a difendere la ragazza, che ora aveva perso un po' l'equilibrio e si era appoggiata alla roccia ma era ancora in piedi, voleva fargli vedere che non aveva paura di lui e dei suoi pugni. Prima che uno di essi potesse raggiungere di nuovo il suo viso una mano bloccò il castano; era Louis "Non provare mai più a toccarla, sono stato chiaro?" sussurrò minaccioso. "Grazie mille" lo ringraziò la giovane quando il suo assalitore si fu allontanato "Ma figurati" trillò il cantante girandosi verso la ragazza. Lei, a quella vista, inidetreggiò un poco "Tu... tu sei Louis William Tomlinson?" balbettò incredula "Beh, si, fino a prova contraria..." scherzò il ragazzo "Proprio quel Louis William Tomlinson cantante dei One Direction?! No, non è possibile..." era sempre più esterrefatta "E invece si perchè sono qui! Anzi, ci siamo tutti!". La giovane si voltò e vide gli altri componenti della band avanzare verso di lei. "Adesso non farti prendere un attacco, ci siamo persi e..." Harry non riuscì a finire la frase che la ragazza scoppiò in una sonora risata, scoprendo due file di denti immacolati "Eheh... si vede che non siete di queste parti!" scherzò la mora "Dici?" rispose Zayn, cercando di trattenere un risolino divertito "Ascoltate, si sta facendo buio. Che ne dite ce vi ospito una notte da me e poi domani vi riaccompagno a casa" propose con i lucciconi agli occhi "Non vorremmo essere di troppo disturbo..." intervenne Niall, leggermente rosso in viso "Ma che disturbo e disturbo! I miei sono fuori quindi...". Raccolse il bastone e la chitarra e iniziò a scortarli attraverso la radura. Il gregge avanzava belante davanti a loro. La giovane apriva la fila "Ma che maleducata che sono! Mi chiamo Roxanne, ma voi chiamatemi pure Roxy!" annunciò sorridente. Arrivarono davanti ad un ranch e Roxy spinse le pecore dentro ad un recinto "E anche loro sono sistemate" sussurrò chiudendo il cancello. Raggiunse i cinque ragazzi e li fece accomodare in casa "Alloora... che vi preparo per cena?" domandò dirigendosi in cucina "Per favore, Roxy, anche la cena no... siamo già un peso" rispose Liam, abbassando leggermente lo sguardo "Payne, ma che dici!" scherzò la mora "Voi non siete un peso, anzi, è un onore potervi ospitare a casa mia per una notte" cinguettò rompendo delle uova in una padella. Mentre preparava da mangiare i cinque si sedettero sul divano del soggiorno "Ehi, Niall, perchè sei diventato tutto rosso?" chiese Zayn con un sorrisetto malizioso "Eh? Non credo sia possibile ma... quella è la stessa ragazza del mio sogno!" bisbigliò per non farsi sentire dalla giovane. Si voltò un attimo e incontrò due bellissimi occhi verdi-azzuri, che gli fecero un veloce occhiolino per poi riprendere a fissare attentamente il fornello. "Uuuuuh, il nostro biondino fa strage di cuori!" scherzò Harry dandogli un' amichevole spallata. Roxy si destreggiava con fare aggrazziato intorno alla tavola appoggiando piatti e posate sulla sua superficie legnosa. Non sapeva se era la realtà o un sogno. Fatto stava che gli One Direction quella notte avrebbero dormito sotto il suo stesso tetto e ora gli stava preparando una abbondante cena, sapendo dell'indole mangiona di Niall. Niall... quel ragazzo che le aveva rubato il cuore con un solo sguardo dei suoi bellissimi occhi azzurri... "È pronto!" affermò appogiando una padella al centro della tavola. I cinque cantanti si alzarono dal divano e presero posto a tavola "Posso sapere cosa ci fa una band di fama mondiale in un luogo sperduto come questo?" domandò incuriosita la mora "Perchè abbiamo deciso di passare un'estate in santa pace e questo posto ci sembrava perfetto" le spiegò Louis "Oh, si. L'Hampshire è un bel luogo per passarci le vacanze ma viverci... BAH! Poi in questa campagna isolata fuori dal mondo!" sbuffò sconsolata la diciannovenne "In effetti non ci deve essere un gran movimento da queste parti, ma è proprio per questo che è un luogo bellissimo!" intervenne Liam "Eheheh, io, sinceramente, vivrei meglio tra le affollate vie di New York, Los Angeles o Milano!" rise divertita. Finirono di mangiare e Niall si offrì per aiutarla a lavare i piatti, mentre gli altri si accomodarono nelle stanze mostrategli dalla mora. Così in cucina restarono solo loro due "Allora, Horan, che mi racconti?" chiese Roxy con un sorriso ebete stampato in faccia "Mah, ti dico che cucini davvero bene!" si complimentò il biondo facendo passare la spugna piena di schiuma sui piatti sporchi "Ma grazie, sono felice che ti sia piaciuta la cena!" disse grata la giovane "Mi passi la padella, per favore?" le chiese allungando una mano. Lei prese la padella e fece per darla al ragazzo però, accidentalmente, non calibrò la forza e il tegame finì contro la fronte del povero cantante, che si appiattì contro la credenza, dolorante "Oddio, scusami tanto, Niall!" eslcamò prendendo un po' di ghiaccio dal congelatore e posandoglielo delicatamente sul bernoccolo. Il biondo se la ritrovò a un palmo dal viso. Era una ragazza davvero bellissima. Con quei capelli neri come la notte e quegli occhioni verdiazzurri davvero... profondi. "Va un po' meglio?" gli chiese dopo qualche minuto guardandolo con dolcezza "Ehm, si... grazie Roxy" balbettò in preda a un batticuore fortissimo "Vai pure di sopra, qui finisco io". Senza farselo ripetere due volte salì le scale e entrò in una stanza apparentemente vuota. Vide un letto matrimoniale che aveva tutta l'aria di essere molto comodo. Notò con piacere una decina di loro poster attaccati alla parete. Si stese sul letto e iniziò a fissare il soffitto 'Certo che quella Roxy è proprio... una bella ragazza. Sapere che siamo i suoi idoli è una bella sensazione. Non è che mi sto..." i suoi pensieri furono troncati dal suono di una porta che si apriva e una figura dai lunghi capelli corvini "Vuoi dormire con me anche se ti ho preso a padellate in testa?" gli chiese scherzosa. Notando il rossore sul bel faccino di Niall prese una coperta "Se ti da fastidio dormire con me..." "No! Cioè, non mi da fastidio dormire con te..." disse tutto d'un fiato il biondo "Benissimo, allora, buonanotte Niall!" trillò schioccandogli un piccolo bacetto sulla guancia "'Notte Roxy!" asserì ricambiando la cortesia 'Non ci posso credere... Niall Horan mi ha dato un bacetto e mi ha detto "BUONANOTTE ROXY!"' pensò euforica prima di cadere addormentata... di fianco al suo cantante preferito. 

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Capitolo 3
*** Niall's crush ***


Buonaseraaa! Prima di tutto Buona Pasqua a tutti! Rieccomi con il terzo capitolo! Un grazie speciale a RossiRedTea per la recensione, sono felice che ti piaccia, e a katy_potter che ha messo la storia tra quelle seguite! Grazie davvero! Per la cronaca; ieri ho postato una piccola One-Shot su Louis; se volete dargli un'occhiata si chiama 'Regalo di Natale' ;D BUONA LETTURA!! <3

Roxy allungò una mano. Non sentendo la presenza di Niall di fianco a lei si tirò su di scatto "Niall? Dove sei?" chiese con la voce ancora impastata dal sonno. Nessuna risposta. Benissimo, si era immaginata tutto. In effetti era troppo bello per essere vero; incontrare gli One Direction nel bel mezzo della sperduta campagna dell'Hampshire. Si vestì con una maglietta arancione, un paio di pinocchietti azzurri e le sue amate Converse blu. Uscì dalla stanza. Mentre camminava a passi svelti lungo il corridoio le venne voglia di sbirciare dentro una camera per vedere se i cantanti erano ancora lì o se era evidentemente impazzita. Si affacciò alla stanza dove la sera prima si era 'accampato' Harry. Sbiancò. Il cantante dormiva pacificamente avvinghiato al cuscino. 'Bene, non sono impazzita' pensò sollevata 'Ma dove caspitissima si sarà cacciato Horan?'. Un tuffo al cuore. "Oh, no... no, no, no! Se quella testa di carota è uscito poi vede che gli faccio!" sbottò catapultandosi fuori. Aveva paura. Era completamente terrorizzata "NIALL! NIALL! DOVE SEI?!" gridò disperata con i lacrimoni agli occhi "Ehi, che c'e?" chiese una voce. Una voce calda e squillante. La mora si voltò e vide il biondo sull'uscio di casa che la squadrava con fare confuso "Oh, Niall... sei qui. Mi hai fatto prendere un colpo" rise nervosa la ragazza, rientrando in casa. Preparò la colazione sotto lo sguardo attento del ragazzo "Ehm... io vado a svegliare quei dormiglioni" disse appoggiando un piatto pieno di pancakes fumanti sul tavolo "Se intanto vuoi approffittare... però lascia qualcosa anche agli altri!" scherzò scompigliandogli leggermente i capelli. Salì le scale e si recò in camera di Liam. Si sedete sul bordo del letto iniziò a picchiettargli la spalla con l'indice. Dopo qualche secondo si ritrovò due pozzi color nocciola puntati su di lei "Buongiorno zuccherino!" trillò dandogli un piccolo buffetto sulla guancia "Buongiorno Roxy" rispose stropicciandosi gli occhi "Se hai fame disotto c'è la colazione... fai in fretta, sennò Niall si mangia tutto" "Non sarebbe una novità" fece con un sorrisetto divertito. Gli diede un'ultima pacca sulla spalla e si diresse da Louis. Si inginocchiò appoggiando la testa sul ciglio della branda del castano davanti al suo viso. "Tomlinson..." lo chiamò piano piano. Lui fece un gran sorriso e le appoggiò una mano sul capo "Eleanor...". A quel nome la ragazza scoppiò in una grassa risata, accasciandosi sul pavimento. Louis si sedette di guizzo e il suo viso diventò color porpora per poi mettersi a ridere di rimando "Su alzati, è pronta la colazione" affermò riprendendo un po' di fiato. Si avviò verso la stanza di Harry. Gli si avvicinò "Harry... It's time to get..."cominciò ma fu subito interrotta "No! Sono sveglioo!" disse sbarrando i suoi magnifici specchi verdi e iniziando a guardare atterrito la giovane che gli stava dinanzi "Allora su! In piedi!" gli ordinò scherzosa passandogli una mano tra quei riccioli selvaggi. Bene, mancava solo Zayn. Si diresse dal cantante e lo trovò ancora addormentato, avvolto adorabilmente(?) nelle coperte. Si appostò alla base del letto e iniziò a tirargli affettuosamente le dita dei piedi. Dopo neanche mezzo secondo vide due iridi castane che la fissavano un po' scocciate "Bensvegliato Zayn!" cinguettò "Buongiorno a te" rispose con un piccolo sorriso.
Liam stava scendendo piano piano le scale affiancato da Harry "Non credi che Niall si stia comportando in modo un po' strano?" chise il riccio. Per tutta risposta l'amico gli lnciò un'occhiata indecifrabile. Sentirono delle risate provenire dalla cucina. Affrettarono il passo e una volta arrivati videro Roxy con le lacrime agli occhi per il tanto ridere. Di fianco a lei anche Niall aveva messo su una risatina divertita "Ti prego, rifallo!" gli chiese asciugandosi gli occhi "And... here they are the... ONE DIRECTION!" ripetè per l'ennesima volta il biondo. I due scoppiarono di nuovo in una fragorosa risata "Ehi, ragazzi!" li salutò euforico il ragazzo posando lo sguardo sui suoi amici "Bella, Niall!" risposero in coro prendendo posto al tavolo. Dopo poco arrivarono anche Zayn e Louis, così furono tutti al gran comlpeto. Finirono di consumare la colazione e si avviarono verso l'uscita. Il tempo per stare con loro stava per giungere al termine "Aspettate un attimo, ho dimenticato una cosa di sopra! Torno subito!" affermò salendo le scale. "Allora, Niall, tu e Roxy?" chiese malizioso Harry, dandogli una debole gomitata "Eh? Cosa? No, ragazzi, dai, siamo solo... amici" non sapeva se definirla così; si conoscevano da neanche un giorno "Sarà..." fece Louis, strizzando un occhio "Scusate se vi ho fatto aspettare" disse la mora discendendendo le scale. Aprì la porta e uscirono. Iniziarono a camminare attraverso l'intricato bosco che circondava la radura. La diciannovenne apriva la fila affiancata dal biondo. Si guardava intorno con sguardo abbastanza preoccupato. "Roxy... c'è qualcosa che non va?" gli chiese Niall notando la sua espressione allarmata "No, no tutto apposto" sorrise cercando di nascondere la sua inquietudine "Fanno proprio scintille quei due" affermò Harry "Puoi dirlo forte" asserì Louis guardando i due piccioncini che camminavano davanti a loro. Dopo neanche mezz'oretta arrivarono davanti alla villetta Hudson "Oook, io torno indietro! Ciao ragazzi!" li salutò con un groppone alla gola "Ciao Roxy, grazie di tutto!". Si strinsero in un lungo abbraccio di gruppo "Ciao bellissima..." disse Liam asciugandosi una lacrima prepotente che gli scese sul viso "Se ti sentisse Danielle..." scherzò ritornando sui suoi passi e imboccando il sentiero da cui pochi minuti prima erano arrivati. Scomparve poco dopo, come divorata dai folti alberi. Niall entrò in casa con lo sguardo basso, sotto gli occhi preoccupati degli altri componenti della band. Poveretto; non l'avevano mai visto così abbacchiato.
La vedeva. Era inginochiata a terra, con le braccia sopra la testa per proteggersi dai colpi. Dinanzi a lei lo stesso ragazzo castano dell'altro giorno che la percuoteva senza sosta con una mazza da cricket, ripetendo "TU SEI MIA! SOLO MIA!". Avrebbe voluto avanzare per proteggerla ma i suoi piedi si erano fatti pesanti, come di cemento; non riusciva a muovere un solo passo. La ragazza puntò i suoi bellissimi occhi verdiazzurri sul ragazzo; sembravano dire "Aiuto... non ce la faccio più...". Le lacrime iniziarono a scendergli lungo le guanciotte rosee "ROXY!!!" gridò disperato.
Niall si svegliò urlando. Era madido di sudore e le stille continuavano a scorrergli copiose sul viso. Di fianco a lui, Liam, dormiva tranquillamente; fortunatamente non aveva sentito l'urlo del biondo. Si vestì in fretta e furi e uscì dalla villetta iniziando a correre come un razzo lungo il sentiero, con la vista ancora mezza appannata del sonno e dalle lacrime. Sul tavolo della cucina aveva lasciato ai suoi compagni un biglietto su cui aveva scritto "Torno -Niall-". Doveva raggiungere al più presto la radura. Doveva raggiungere Roxy. Se le fosse successo qualcosa... non se lo sarebbe mai perdonato.
Zayn, quella mattina, fu il primo a svegliarsi dopo Niall. Si preparò con calma e scese al piano di sotto per la colazione. Al centro della tavola trovò il biglietto lasciato dal biondo. 'Dove caspitissima sarà andato alle... nove e mezza della mattina?' pensò "Ehi, Zayn" lo salutò Liam comparendo alle sue spalle "Hai per caso visto Niall? Quando mi sono svegliato non c'era" domandò versandosi del succo in un bicchiere. Per tutta risposta l'amico gli passò il foglietto che stringeva tra le mani. "Bisogna andare a cercarlo!" affermò Zayn avviandosi verso l'uscita ma sentì una mano trattenerlo per il braccio; era Liam "Lo sai bene quanto me dove sta andando. Io direi di lasciarlo fare" disse sorridente lasciando la presa sull'arto del cantante "Si, hai ragione" sospirò.
Finalmente arrivò in quella verdissima spianata. La diciannovenne era sempre seduta sulla stessa roccia mentre suonava la chitarra e cantava. Sotto di lei il gregge di pecore, ma del ragazzo dai capelli castani nessuna traccia "Ehi...Roxy!" la salutò dirigendosi a grandi passi verso di lei. La mora, a sentire pronunciare il suo nome, si voltò facendo flippare(?) i suoi lunghi capelli neri. Il suo cuore perse un battito quando vide il biondo avanzare verso di lei con il suo magnifico sorriso dipinto in volto. "Ciao Niall!" trillò di rimando "Sei venuto da solo?" gli chiese quando l'uno di fronte all'altra "Vedi qualcun'altro oltre a me?" le domandò mettendo su un sorrisetto beffardo "Si, hai ragione, era un domanda stupida" sorrise imbarazzata. Si sedettero e iniziarono a chiacchierare. Parlare con quella ragazza trasmetteva a Niall uno strano senso di pace e tranquillità. "Quindi studi per diventare chitarrista? Interessante, fammi sentire qualcosa, dai!" la invitò il biondo "Ehm, ok. Vediamo cosa ti posso suonare..." si mise a rimuginare un po' sul brano da eseguire. Poi il colpo di genio. Afferrò lo strumento "Conosi Upside Down di Jack Johnson?" "Doveri averla sentita un paio di volte.." "Bene, preparati a restare di stucco!". Iniziò a far scorrere velocemente le dita sulle corde della chitarra emettendo un suono melodioso e bellissimo "Who's to say... what's impossible have they forgot this world keeps spinning and with each new day... i can feel a change in everything, as the surface breaks reflections fade but in some ways they remain the same and as my mind begins to spread its wings... theres no stopping curiosity, i wanna wanna the whole thing upside down, i'll find the things they said just can't be found, i'll share this love i find with everyone, we'll sing and dance to mother nature's songs... i don't want this feeling to go away......". Finì di cantare e appoggiò la chitarra sopra le gambe, per poi sorridere dolcemente al ragazzo che le stava di fronte. Niall, dal canto suo, era apparentemente in un altro mondo "Roxy... sei davvero bravissima!" si complimentò il cantante dopo un momento di smarrimento totale dentro quei pozzi verdiazzurri "Ehm, grazie mille, Niall" sussurrò con il viso leggermente imporporato. Passarono tutta la giornata a parlare, ridere e scherzare. Verso il tramonto la mora fece rientrare le pecore nel recinto e si offrì per accompagnarlo fino a casa. Non le dispiaceva affatto la compagnia del biondo. Mentre camminavano attraverso il bosco sentirono delle risate provenire dal fitto degli alberi. La diciannovenne si arrestò di colpo, con un'espressione spaventata sul viso "Roxy, che succede? Qualcosa non va?" domandò preoccupato. Invece di rispondergli lo prese per mano e cominciarono a correre velocissimi attraverso il sentiero "Ehi, si può sapere che succede?" chiese sempre più sotto stress "I cacciatori di frodo... non dobbiamo farci vedere ne sentire... loro cacciano anche nella stagione in cui la caccia è vietata e..." si interruppe "E?" la spronò a continuare il ragazzo "E non si faranno scrupoli ad uccidere la gente che ha visto troppo... in questo caso tu ed io...". Dopo poco arrivarono alla villetta "Rientra in casa e di anche agli altri di non uscire per nessun motivo" affermò riavviandosi verso il sentiero. Non si accorse che le loro mani erano ancora una stretta all'altra "Aspetta, vieni dentro con noi! È troppo pericoloso!" la pregò spaventato "Tranquillo, sono uscita da situazioni peggiori" gli fece un piccolo occhiolino e gli sorrice di nuovo. La abbracciò "Stai attenta, mi raccomando" disse infine. La lasciò andare e la giovane riprese a correre come un fulmine, scomparendo per il sentiero. Niall rientrò in casa. Nel soggiorno c'erano gli altri quattro componenti della band che lo aspettavano, preoccupati "TU! Luridone che non sei altro, ci hai fatto prendere un colpo! Si può sapere dove sei stato tutt'oggi?" lo rimproverò scherzoso Louis "Ragazzi, Roxy..." riuscì a dire solo quello, con un'espressione inebetita sul volto "Niall a noi puoi dirlo..." Zayn lo spronò a dire la verità. Messo alle strette, il biondo cantò "Ok, e va bene. Volete la verità? Eccola qui: IO MI SONO INNAMORATO DI QUELLA SPLENDIDA CREATURA DI NOME ROXANNE!" gridò con tutto il fiato che aveva in corpo per poi scoppiare a ridere come uno scemo. 

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Capitolo 4
*** Tempesta fuori e dentro di me ***


'Seeeeeeeeeraa! Rieccomi con il quarto capitolo! Spero vi piaccia! Un grazie megagalattico a Yli_x  che ha messo la storia tra i preferiti e a aleCarlie e a xuaoHoran che hanno messo la storia tra quelle seguite! Un bacione grandissimo anche a tutti i lettori silenziosi! PEACE, LOVE AND... ONE DIRECTION! :D <3

"She's the one, she's the one, i say it loud, she's the one, she's the one, i say it proud, ring a bell, ring a bell for the whole crowd, ring a bell, ring a bell... I'M TELLING THE WOOOOOOOOOOORDL.... THAT I'VE FOUND A GIIIIIIIIIIRL! THE ONE I CAN LIVE FOOOOOOR...". Niall continuava a cantare quella canzone accompaganta dal suono della sua fedele chitarra, appoggiato comodamente al davanzale della finestra. La pioggia continuava scendere, scrosciante, il vento soffiava impetuoso e poi lampi, tuoni, fulmini e saette illuminavano il cielo come un albero di Natale. "Sei proprio innamorato marcio, vero?" gli domandò Zayn con un sorrisetto divertito "Siiiiii....." rispose il biondo con una faccia da pesce lesso. Ormai erano giorni che aveva sempre la stessa espressione inebetita; l'avevano proprio perso. Il telefono di Niall iniziò a squillare vivacemente sul comodino. Si avvicinò, lo prese in mano e fece un mega sorrisone "È lei!" annunciò tutto contento "Fatti valere, tigre!" lo spronò Liam. Premette il dito sul tasto 'Rispondi' e si portò il cellulare all'orecchio "Pronto?" "Eeehi, ciao Niall!" era effettivamente lei "Ciao Roxy! Che c'è?" "Ehm, avrei bisogno di un aiutino, qui sta venendo giù tutto e... no, no, no, no.... AAAAAAH!" si sentì solo un gran botto sordo e la linea cadde. "Roxy! Roxy!" la chiamò ma non ottenne risposta. Tutti si misero in allarme "Che è successo?!" chiese preoccupato Louis "A saperlo! È come se le fosse caduto qualcosa addosso! Dobbiamo andare subito a vedere!" affermò catapultandosi al piano di sotto, seguito a ruota dagli altri quattro. Infilarono tempestivamente gli impermeabili e gli stivali da pioggia e uscirono. La pioggia batteva incessanteme contro i cinque ragazzi che avanzavano rapidamente sul sentiero. Niall apriva la fila; era davvero agitato, glielo si leggeva in faccia. Cosa avrebbe fatto se fosse capitato qualcosa alla ragazza? Non lo sapeva neanche lui. Sapeva solo che dovevano essere lì il prima possibile. Dopo aver raggiunto la radura iniziarono a correre verso il ranch dell'amica, veloci, con il vento che gli sferzava assiduamente le guance. Quando arrivarono videro la mora stesa a terra, sotto un cumulo di macerie legnose, che cercava disperatamente di liberarsi. Aveva una gamba incastrata ma, oltre a quello, non sembrava aver riportato ferite "Roxy!" la chiamò il biondo. Udendo il suo nome la ragazza si voltò e il suo viso completamente zuppo si illuminò; ecco i suoi soccorritori. Le corsero incontro "Non avere paura adesso ti liberiamo" la rassicurò Harry "Oh, miei eroi..." disse inarcando le labbra in un sorriso sarcastico. Liam e Niall la presero per le braccia mentre Harry, Zayn e Louis cercavano si sollevare quell'enorme pezzo di legno che teneva la mora ancorata al terreno. Piano piano riuscirono ad alzarlo e a liberare la diciannovenne, che fu poi trascinata senza pietà sul suolo fangoso. "Grazie ragazzi!" li ringraziò una volta dentro casa "Voi accomodatevi pure, io vado a cambiarmi" asserì salendo le scale e dirigendosi in camera sua. I cinque si accasciarono comodamente sul divano. Non passarono dieci minuti che Roxy ricomparve davanti a loro, perfettamente asciutta e cambiata. Indossava una maglietta viola con le maniche a tre quarti della Jack Wills, un paio di jeans e le Coq Sportif binache immacolate "Ragazzi, mi dispiace per voi, ma se questa tempesta non accenna a diminuire stanotte dovete restare di nuovo da me" dichiarò mettendo le mani sui fianchi "No, Roxy, per favore..." iniziò Liam ma fu interrotto dalla mora "E non accetterò un no come risposta. Mi avete salvata e questo è il minimo che possa fare per voi" finì guardando i cantanti. Notò che Harry era abbastanza palliduccio, aveva gli occhi lucidi e il suo corpo era scosso da deboli tremolii ma non disse niente "Ai suoi ordini!" trillò Louis, felice di poter passare un'altra notte a casa di Roxy. Niall, pur non dandolo a vedere, dentro di sè stava facendo i salti mortali con doppio carpiato avvitato in aria. Si sedette tra di loro e iniziarono a chiacchierare tranquillamente, parlando del più e del meno. A un certo punto Harry si alzò "Dove vai?" gli chiese Liam "Umh? Vado in bagno" fece semplicemente salendo le scale. Sentiva i tremori diventare sempre più forti e il respiro sempre più difficoltoso. Freddo, tanto freddo. La mora lo seguì con sguardo preoccupato finche non sparì al piano superiore. "Qualcosa non va?" le domandò Zayn, notando la sua espressione inquieta "Non ha una bella cera... non ha una bella cera per niente..." borbottò iniziando a salire velocemente gli scalini, sotto gli occhi turbati degli altri componenti della band. Il riccio si reggeva a malapena in piedi, appogiato al muro. Respirava molto faticosamente ed emetteva dei rantoli spaventosi. La ragazza gli si avvicinò "Harry..." "Sto bene Roxy, tranquilla..." non riuscì a finire la frase iniziò a tossire malamente, sentendo come se qualcuno gli stesse passando un rastrello sulla schiena, all'altezza dei polmoni. "Si certo, e io sono Babbo Natale" disse ironicamente facendosi circondare le spalle dal suo braccio e accompagnandolo in una camera. Una volta dentro lo fece stendere sul letto "Non prenderla in modo sbagliato ma devi sbottonarti la camicia". Lui eseguì, non sicuro di cosa volesse fare la mora. La giovane inizio a tastargli con la mano il petto ripetendo "Adesso fai dei respiri profondi". Il corpo del ragazzo era incredibilmente caldo e percorso tra tremiti "Complimenti signor Styles; si è preso una bella bronchite" asserì togliendo la mano dal petto e passandogliela sulla fronte. Calda. Bollente "Cazzo..." sussurrò aprendo l'armadio e prendendo una coperta che poi mise addosso al riccio. Si precipitò al piano inferiore, iniziando a cercare disperatamente nei cassetti della mobilia del soggiorno, sotto gli occhi increduli degli altri quattro ragazzi "Eccolo!" affermò trionfante. Risalì in fretta e furia le scale stringendo tra le mani un ageggio grigio di piccole dimensioni. Si recò di nuovo nella stanza di Harry e lo trovò ancora steso sul letto; le sue condizioni continuavano a precipitare inesorabilmente. Gli avvicinò il termometro alla tempia. Dopo qualche secondo sentì un bip. La sua mano tremava; aveva paura di guardare il display. Si fece coraggio e lesse. Sbiancò di colpo. La temperatura del riccio era di... trentanove e mezzo "Cazzo..." ripetè con gli occhi sbarrati "Harry, hai trentanove e mezzo... Mi dispiace, è tutta colpa mia..." si scusò la giovane abbassando lo sguardo. "Perchè mai dovrebbe essere colpa tua?" chiese il riccio, guardandola con i suoi specchi color smeraldo "Se non vi avessi chiamati... " "Ora saresti ancora sotto quelle macerie" finì per lei, inarcando le labbra in un sorriso dolcissimo. La diciannovenne alzò il viso e gli sorrise di rimando "Io vado in paese a prendere qualcosa. Non preoccuparti, adesso faccio salire qualcuno degli altri" fece, cercando di imitare alla meglio un tono rassicurante. Si recò al piano di sotto "Ragazzi, Harry sta messo abbastanza male. Gli serve un antibiotico e un antinfiammatorio quindi vado in farmacia. Qualcuno salga da lui" affermò infilandosi l'impermeabile e gli stivali di gomma "Aspetta un attimo; non vorrai uscire con questo tempaccio, spero. Io non te lo lascio fare!" la riprese Niall "Non posso credere alle mie orecchie... Horan, Harry è uno dei tuoi migliori amici e io non voglio chiamare un elicottero per un ricovero d'urgenza, capito?" mise le cose in chiaro la giovane, non sopportando che qualcuno le impedisse di fare qualcosa che si era messa in testa. Il biondo si zittì subito, quasi spaventato dalle parole di Roxy. La mora uscì di casa e la videro dirigersi in una specie di grande rimessa rossa "Allora io salgo a vedere come sta Harry" dichiarò Louis scattando in piedi e dirigendosi al piano superiore. Così nel salotto rimasero solo Zayn, Liam e Niall, ancora scioccato dalla freddezza con cui la giovano gli aveva risposto "Ehi, Niall, non ne potevi scegliere una meno tosta?" chiese il moro, cercando di sembrare il simpatico. Per tutta risposta ricevette una leggera gomitata da parte del castano; effettivamente non era il momento adatto per fare battute e tacque. Videro la fanciulla uscire dal capannone, in sella a una bellissima cavalla saura, con una simpatica lista che gli partiva dalla fronte e scendeva fino al muso. Gli diede due energiche tallonate e l'animale partì in un galoppo lanciatissimo, scomparendo poco dopo all'orizzonte. La pioggia continuava a cadere a catinelle e sembrava che non avesse la minima intenzione di smettere. Il destriero della giovane avanzava velocemente sul sentiero, lasciando dietro di se una scia di impronte di zoccoli sul terreno fangoso. La diciannovenne la comandava sapientemente, guidandola lungo la via, spronandola ogni minuto ad accellerare. Doveva assolutamente raggiungere la farmacia. Sapeva che era stata tutta colpa sua se Hazza si era ammalato e voleva mettere le cose apposto. Un altro colpo secco ai fianchi della cavalla la costrinsero a procedere ancosra più velocemente. Le sembrava quasi di volare. Ogni volta che era in sella aveva la sensazione di essere trasportata in un universo parallelo. Tutto i suoni si ovattavano, gli oggetti perdevano forma; c'erano solo lei, il cavallo e il percorso. L'animale continuava a correre, imperterrito e inarrestabile "Corri, Madison, corri" le sussurrò all'orecchio. Cloppete, cloppete.... e ancora cloppete, cloppete, cloppete finalmente arrivò in paese. Non sapeva neanche se definirlo così; una trecentina di abitanti, soprattutto ultrasessantenni, e tante casette strette l'una vicina all'altra, per lo più abitate da anziani che la notte si mettono ad urlare che c'è troppo rumore anche se, per le strade, non c'è effettivamente nessuno. Un posto di merda, diciamo. Gli unici negozi utili che si trovavano lì erano il supermercato e la farmacia. Gli altri erano principalmente botteghe di artigiani. Parcheggiò(?) il cavallo al confine del paesino e incominciò a camminare speditamente verso la farmacia, con le mani nelle tasche dell'impermeabile. Teneva il viso rivolto verso la strada per evitare che la pioggia le bagnasse anche la faccia. Entrò e fu salutata dalla farmacista, una donna bassettina con i capelli riccissimi e color oro "Ciao Roxy!" "Ciao Jennifer, scusa ma oggi vado un pò di fretta... mi dai il generico di un antibiotico e di un antifiammatorio?" tagliò corto sfoderando un falso sorriso "Subito" trillò passandole due scatole di cartone grigie e bianche "Sono dodici e cinquanta" "Eccoti. Grazie ci vediamo!" asserì uscendo. Rimontò in sella e ripartì alla volta di casa, ancora galoppando alla massima velocità.
Louis era seduto su una sedia di fianco al letto di Harry. Ormai erano alcuni minuti che il riccio si era addormentato. La situazione stava peggiorando sempre di più; gli aveva riprovato la febbre e il termometro segnava addirittura trentanove e otto. Gaurdò fuori dalla finestra, sconsolato, come se la cura potesse scendere dal cielo. E invece, dal cielo, continuava a cadere solo tantissima acqua. Un rantolo strozzato lo fece voltare di scatto per poi vedere Hazza piegato in due mentre tossiva. La vista dell'amico ridotto così male gli fece venire un nodo alla gola. Una lacrima gli scese silenziosamente sulla guancia. Scrutò all'esterno fuori e vide una figura che avanzava velocissimamente verso la casa, in sella a un cavallo dal manto marrone chiaro. 'Roxy... che cavolo, sei uscita con un tempo così?' la rimpoverò mentalmente, con il viso finalmente illuminato da un piccolo sorriso.  
"Corri, Madison, corri" ripetà la ragazza alla cavalla. Finalmente, dopo un tempo che le era sembrata un'eternità, era tornata a casa. Risistemò la cavalla nella scuderia ed entrò nella residenza. Si tolse l'impermeabile completamente zuppo e gli stivali che appoggiò vicino alla porta. Zayn e Liam erano ancora seduti sul divano con un'espressione molto preoccupata, mentre Niall camminava avanti e inidietro per il soggiorno con le mani tra i capelli "Ragazzi sono tornata. Harry?" annunciò "Ciao Roxy, Louis è di sopra con Harry, ma non ci sono buone notizie. La febbre è salita ancora" la informò il biondo, un pò più sollevato nel vedere la mora. La giovane prese una bottiglietta d'acqua dal frigo e si precipitò in camera del riccio. Entrando vide Louis in piedi davanti alla finestra "Lou?" lo chiamò la diciannovenne. Lui si voltò piano "Ciao Roxy! Hai preso le medicine per Harry?" chiese con un sorriso fino alle orecchie. Lei annuì. "Benissimo, allora lo lascio a te. So che è in buone mani..." affermò lasciando la stanza. Si sedette sulla sedia di fianco al letto del riccio e iniziò a picchiettargli la spalla con un dito. Poco dopo si ritrovò due occhi lucidi e cerchiati di nero che la fissavano confusi "Hm? Oh, Roxy sei tu!" disse quando riuscì a mettere bene a fuoco. Si alzò a sedere sul letto e lei gli passò due pasticche e la bottiglia. Il cantante le mise in bocca e le mandò giù con un pò d'acqua. "Come stai?" gli chiese preoccupata. Lui mise su un sorrisetto divertito "Come uno con la febbre e la bronchite" "Hai ragione... era una domanda stupida". La seconda domanda stupida che poneva a un componente della sua band preferita "Mi dici come sai tutte queste cose anche se studi per diventare chitarista?" "Uno stupidissimo corso estivo di medicina" rispose semplicemente. Il riccio si stese di nuovo e si addormentò. Anche lei si abbandonò sulla sedia e chiuse gli occhi.

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Capitolo 5
*** Animal's protest! ***


VAS HAPPEEEENIN GIRLS?! Oggi mi sento molto Malik xD. Comunque mi scuso per il ritardo ma ho avuto TANTO da studiare T_T. Un grande grazie a RossiRedTea per la recensione; sono davvero felice che ti piaccia, grazie per i complimenti e... Niall è proprio diventato un pesce lesso! Ti dirò, nelle ff sui One Direction manca un pò di pepe e allora volevo fare una storia si romantica che avventurosa xD Un suntuoso(?) ringraziamento anche a bennyrobin che ha messo le storie tra le preferite e a annavincentini che l'ha messa tra quelle seguite! GRAZIE A DI CUORE A TUTTI! Ecco il quinto chappy! ^^

Roxy si svegliò sentendo un qualcosa di peloso appoggiato alle sue gambe. Quando riuscì a mettere bene a fuoco la situazione vide un ragazzo dormire tranquillamente con la testa sulle sue ginocchia con metà busto fuori dal letto. Prima di mettersi ad urlare come un'ossessa fece due più due; ma certo! Era solo Harry che si era mosso nel sonno. 'Uffa Styles, come cavolo ci sei finito qui?' gli chiese mentalmente passandogli dolcemente una mano tra quei folti riccioli che le piacevano tanto. Beh, non tanto quanto quelli di... no! Non doveva pensarci! La mano scese e arrivò a toccare con la fronte del riccio. Trattenne a stento un respiro di sollievo nel sentire che la temperatura del cantante era tornata normale. Ma il suo respiro era ancora abbastanza difficoltoso. Diede un'occhiata fuori dalla finestra e vide il sole che splendeva nel cielo; finalmente la tempesta si era placata e nel cielo non c'era nemmeno una nuvola. Il suo sguardo si posò sulla radiosveglia; segnava le nove e mezza. 'Cazzo! Mi sono dimenticata di oggi! E gli altri disotto staranno morendo di fame!' pensò mentre si scrollava delicatamente il riccio di dosso. Lasciò la stanza e si diresse nella sua. Niall non c'era. Aveva paura che se la fosse presa per la rispostaccia che gli aveva dato il giorno prima. Si fece una fugace doccia, si vestì e scese disotto. Trovò gli altri quattro componenti della band seduti al tavolo che conversavano. "Ciao Roxy!" la salutò Louis con un sorriso raggiante "'Giorno ragazzi!" rispose sedendosi tra Zayn e Niall. "Harry?" chiese Liam "Sta ancora dormendo; la febbre sembra non avercela più però respira ancora male" affermò addentando un biscotto "Scusa la domanda ma... perchè quella maglietta?" domandò il biondo, indicando l'indumento grigio scuro della mora. Infatti era un pò strano che una diciannovenne girasse con una maglia con un'immagine di un cucciolo di foca morto e sopra la scritta, in rosso, 'STOP!' "Ecco c'è un piccolo problema... oggi io dovrei stare fuori casa tutto il giorno perchè ho la protesta con quelli del mio gruppo animaliista e..." si girò verso l'irlandese, guardandolo con due occhioni da cucciola "Niall mi servirebbe un favore; potresti condurre tu il gregge oggi?" 'Brutta cogliona! Cosa gli vai a chiedere un favore se ieri lo hai trattato con così tanta freddezza?!'. La ragazza abbassò un pò il viso leggermente arrossato. "Certo!" trillò Niall. La mora rialzò di scatto il volto per poi incontrare quei due oceani che le avevano rubato il cuore "Grazie mille Niall!" esclamò buttandogli le braccia al collo e schioccandogli un sonoro bacino sulla guancia. Poi si alzò "Allora io vado! Mi raccomando; quando Harry si sveglia fatelo mangiare e poi dategli l'antibiotico e l'antiffiammatorio. Niall, vieni un attimo che ti faccio vedere come si fa" asserì facendo segno al biondo di seguirla. Si recarono davanti al recinto e gli passò un lungo bastone di legno "Ascolta bene; adesso io apro il cancello e faccio uscire le pecore. Tu ti metti dietro di loro e le guidi fino alla roccia dove sto sempre io. Se qualcuna prova ad allontanarsi la riconduci con le altre, tutto chiaro?" spiegò la ragazza "Cristallino!" fece il cantante mettendosi sull'attenti. La giovane dischiuse l'inferiata e un gregge di ovini belanti si espanse davanti al ragazzo, che cercava di ricongiungere goffamente qualche animale fuggiasco al gruppo. Roxy lo prese da dietro, facendo combaciare perfettamente le sue braccia con quelle di Niall, che avvampò al contatto ravvicinato, forse anche troppo, con quell'angelo dai capelli corvini "Guarda, si fa così" gli sussurrò dolcemente all'orecchio. Le sue mani si congiunsero a quelle del biondo e, dopo aver sbattuto più volte energicamente il bastone contro il terreno, le pecore si raggrupparono disordinatamente "Ecco fatto, vai pecoraro!" scherzò lasciandolo andare e dandogli un'amichevole pacca sulla spalla. Si salutarono di nuovo e lei si diresse nella scuderia. Prese sottossella, sella e testiera e si diresse nel box di Cheyenne, una bellissima cavalla pezzata bianca e nera che le aveva regalato suo padre per il suo sedicesimo compleanno. La sistemò per bene e montò in sella. Incominciò di nuovo a galoppare velocissima attraversso la radura. In lontananza vedeva Niall intento a guidare le pecore. In un attimo lo superò urlando "CI VEDIAMO STASERA!!" e poco dopo sparì all'orizzonte, lasciando dietro di se un profumo di bagnoschiuma al limone. Il biondo respirò a pieni polmoni; il profumo di Roxy era qualcosa di paradisiaco. Quella ragazza che cavalcava con disinvoltura lasciando che il vento le passasse trai lunghi capelli neri.... era davvero bellissima, ma forse non lo spaeva neanche... "You don't know you are beautiful..." sussurrò Niall, come se lei potesse sentirlo.
Harry aprì piano gli occhi, svegliato dal suo stesso respiro. Dopo averli stripicciati per benino vide chiaramente Zayn che si stava leggermente indiavolando mentre giocava con un cubo di Rubick "Zayn?" riuscì a spiccicare Hazza. La sua voce era molto bassa e roca "Buongiorno Harry!" cinguettò il cantante spostando lo sguardo dal giochino sull'amico "Come stai?" chiese appoggiandogli una mano sulla spalla "Sto meglio, grazie. Ma... Roxy?" domandò con il viso contratto in un grande sbadiglio "Per quanto ci ha detto è andata a una manifestazione animalista". Il riccio sbiancò di colpo "E voi l'avete lasciata andare così? Ma che cazzo, non sapete quanto sono violente quelle proteste? Eppure li guardate i telegiornali!" affermò spaventato il cantante. Un colpo di tosse lo costrinse a tacere per qualche istante "È comprensibile che tu sia preoccupato ma credi di esagerare un pò?". Il riccio lo guardò con quegli bellissimi specchi color smeraldo "Si, hai ragione. È solo che... mi sto affezionando a Roxy e non voglio che le succeda qualcosa di brutto" confessò abbassando lo sguardo "Tutti noi ci stiamo affezionando a lei, Niall si è addirittura innamorato, ma se provassimo ad impedirle di fare qualcosa ci rimetterebbe in riga subito, anche se siamo i suoi cantanti preferiti. Ha un carattere molto forte quella ragazza, ma non posso dire che non sia a dir poco adorabile" sorrise Zayn "Si, è vero, è una ragazza splendida" aggiunse Hazza. Si alzarono e scesero di sotto. Al tavolo erano seduti Liam e Louis. "Ma guarda chi si è svegliato!" disse Louis tutto contento nel vedere l'amico stare un pò meglio "Ciao Harry!" lo salutò Liam. Finalmente poteva ricominciare a respirare. Era davvero preoccupato per il riccio. "Ehi, ragazzi!" rispose cercando un tono di voce un pò più acuto senza trovarlo. Fece colazione e ingoiò le pasticche, dopodichè ritornò in camera sua. Si avvicinò alla finestra e iniziò a scrutare il verdissimo paesaggio che si estendeva davanti ai suoi occhi 'Roxy... stai attenta...' si raccomandò mentalmente.
L'unico rumore che si poteva udire in quei boschi era lo strepitante goloppare di zoccoli di cavallo sul sentiero sterrato. Un suono veloce e cadenzato. Musica per la ragazza che comandava l'animale. Avanzava sempre più veloce, i suoi capelli fluttuavano soavemente nel vento. Si appiattì contro la sella e diede un altro colpo deciso ai fianchi della cavalla che accellerò ulteriormente. Si sentiva come all'ippodromo. Un sensazione magnifica. Galoppò ancora e ancora finchè finalmente non arrivò a Winchester, capoluogo dell'Hampshire. Sistemò l'animale ai confini della città e incominciò a camminare speditamente per le vie con le cuffiette dell'Ipod nelle orecchie e I WISH a palla. Vedeva i palazzi stagliarsi ai lati dei marciapiedi. Dopo pochi minuti arrivò in una piazza e vide una cinquecentina di ragazzi con striscioni e cartelloni con su scritto "STOP A QUASTI MASSACRI!" e tante immagini molto crude. Spense l'Ipod e tolse le cuffie. "Roxy!!!" sentì una voce femminile che la chiamava e vide una ragazza più o meno della sua stessa età venire verso di lei, con i suoi occhi color nocciola e i capelli corti e biondi "Bridget!" la salutò abbracciandola "Ehi, bella! Pronta a manifestare?" chiese la bionda con un sorriso fino alle orecchie "Mai stata più pronta di così!" esclamò gonfiando il petto "Allora andiamo! Oggi ci hanno chiesto di portare lo striscione più grande!" trillò tutta contenta "Yeah! Io direi di andare a compiere il nostro dovere!" scherzò avviandosi in testa alla folla. Prese una delle aste che sorreggevano il gigantesco striscione, la sua amica fece lo stesso e iniziarono ad avanzare aprendo la moltitudine di ragazzi che era affluita da tutto l'Hampshire per protestare contro gli ingiusti massacri che ogni anno gli animali di tutto il mondo subiscono. In tutta l'Inghilterra, quel giorno, in tutti i capoluoghi di tutte le regioni si sarebbe tenute proteste. A un certo punto, mentre stavano avanzando imperterriti per le vie della città, vennero fermati da una barricata di poliziotti con scudi di plastica e manganelli "Ci dispiace ragazzi, ma dovete fare marcia indietro. Questa manifestazione finisce qui!" ordinò uno di essi "Neanche per sogno! Dobbiamo continuare!" ribbatè Bridget "E se voi non vi spostate vi passeremo sopra! Non è vero ragazzi?" gridò rivolta alla ressa. Un fortissimo SI si diffuse per le vie circostanti. A quel punto tutti i ragazzi iniziarono a moversi contro i polizziotti. Il caos più totale; c'erano fumogeni e lacrimogeni che volavano da tutte le parti e poi urli, botti, grida, imprecazioni. Si udì anche qualche sparo e una parte di striscione si afflosciò di colpo. Un proiettile aveva preso di striscio la caviglia di Roxy, che si accasciò al suolo dolorante con la ferita che sanguinava. Intorno a lei c'erano solo tanto fumo, voci e figure di ragazzi che si scontravano contro gli agenti. "Roxy!!!!" sentì la voce della sua amica che la chiamava. Fu raggiunta dalla bionda che le si inginocchiò di fianco "Roxy! Oh, no sei ferita! Appoggiati a me, ti porto via da qui!"  disse aiutandola ad alzarsi "NO! Dobbiamo restare!" si impuntò la mora "Testona, non vedi che sei ferita?" La fece appoggiare a se e si allontanarono velocemente da quel marasma. Ormai si era fatta sera e le stelle cominciavano a spiccare nel cielo limpido "Ti porto in ospedale?" chiese quando furono ai confini della città "Non ce n'è bisogno è solo un graffio" sorrise cercando di nascondere il male che sentiva alla caviglia "Tu e il tuo orgoglio... ciao bellissima!" la salutò Bridget, abbracciandola "Ciao tesoro mio!" rispose montando in sella e partendo a velocità impressionante verso casa.
Niall camminava avanti e indietro per il salotto con le braccia incrociate e un'espressione MOLTO preoccupata sul volto "Niall mi metti l'ansia" sbuffò Louis abbandonandosi sul divano insieme agli altri tre cantanti. Harry stava abbastanza bene anche se la voce non gli era tornata quella di prima. "Scusami, Louis, è che..." iniziò il biondo ma fu interrotto "Si, lo sappiamo, sei in pena per Roxy" finì Zayn per lui. Accesero la TV e videro al telegiornale la protesta animalista a cui aveva partecipato la mora "Quella di oggi a Winchester, nell'Hampshire, è stata una delle più cruente manifestazioni che si sono tenute oggi in tutta l'Inghilterra. Vediamo le immagini". Una sequesnza di foto che mostravano lo scontro tra i ragazzi e le forze armate "Abbiamo appena ricevuto un video" quando lo fecero partire i cinque cambiarono colore, diventando cianotici " Come potete vedere una ragazza è stata ferita. Ci arrivano conferme che sia Roxanne Valmont". A quell'affermazione Niall si prese il viso tra le mani, disperato. Liam gli si avvicinò e gli appoggiò una mano sulla spalla "Niall... io sono sicuro che adesso arriverà. Non si fa certo mettere KO così facilmente; la nostra Roxy è una roccia!" lo rincuorò, anche se non era certo di quello che aveva appena detto. DIN DON! Il campanello suonò e il biondo scattò in piedi dirigendosi a lunghi passi verso la porta, pregando Dio che fosse lei. Parli del diavolo e... la mora era sull'uscio di casa. Viva, sanguinante ma viva. "Ciao Niall! Alloora mi fai entrare o me ne sto qui fuori?" chiese scherzosa. Si appoggiò al biondo e arrivò zoppicante in salotto, salutata dagli altri ragazzi "Harry! Come va?" domandò mentre si avvolgeva la ferita in una stretta fasciatura "Sto meglio, grazie" rispose il riccio accennando un piccolo sorriso "Ma parliamo di te... che cavolo, ti devi sempre mettere in situazioni pericolose?" sbottò Niall "Diciamo che sono un'amante del rischio!" eslcamò sorridente la diciannovenne "Va bene, signorina situazioniarischio, però cerca di non fare più cazzate del genere" si raccomandò Hazza "Cercherò di controllarmi" disse con un sorriso furbetto. No, non lo avrebbe mai fatto. Il pericolo era il suo mestiere. 

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Capitolo 6
*** A volte ritornano ***


YEAH BUDDIEEEEEE! Come va?? Un supermega grazie a RossiRedTea che mi ha lasciato quella bellissima recensione e non ti azzardare più a dire di annoiarmi con le tue recensioni perchè sono davvero fantastiche ;D e a bennyrobin, sono davvero al settimo cielo sapendo che la storia ti piaccia e mi fa piacere che ti rispecchi molto in Roxy :3 Eccomi qui con il sesto capitolo, spero vi piaccia :D

Una spiaggia bianchissima. Un mare limpido. Due ragazzi che camminavano a piedi nudi sulla riva lasciando che le fresche acque gli bagnassero delicatamente i pidei nudi. Lui biondo e con due occhi color azzurro cielo davvero stupendi, lei lunghi capelli neri come la notte e gli occhi verdiazzurri, passeggiavano tenendosi teneramente per mano. "Ti devo dire una cosa" fece lui fermandosi e iniziandola a fissare "Dimmi Niall" affermò la ragazza "Roxy... ci conosciamo da poco ma... mi sono innamorato di te" sussurrò leggermente rosso in volto. Lei lo prese per il colletto della maglietta e si scambiarono un bacio dolcissimo. All'improvviso arrivò il castano di una settimana prima, con un'espressione poco rassicurante stampata in faccia. Si avvicinò alla mora e le afferò violentemente il braccio per poi trascinarla in acqua. La giovane cercò di divincolarsi ma fu tutto inutile "Niall!" riuscì a invocare aiuto prima di essere inghiottita da quelle acque cristalline. Il ragazzo non perse tempo e si tuffò in acqua pronto a portare in salvo la mora ma i due erano misteriosamente spariti. Risalì in superficie per riprendere aria "Roxy! Dove sei?!" gridò dispertato.
Niall si svegliò di soprassalto, sbarrando gli occhi. Oddio, ma che cavolo stava facendo?! Si ritrovò a stringere Roxy tra le sue braccia, come se avesse paura che qualcuno potesse portargliela via. Le sue mani erano intorno ai fianchi della ragazza, che ancora dormiva tranquillamente con le testa appoggiata al suo petto. Una sensazione indescrivibile gli pervadeva tutto il corpo, facendolo tremare leggermente. Poi un brivido freddo gli percorse le schiena; la diciannovenne stava piano piano aprendo gli occhi. Panico totale. Richiuse i suoi e fece finta di essere addormentato. 
Roxy si destò dolcemente sentendo un contatto caldo e piacevole contro il suo corpo. Il suo cuore perse un battito quando vide Niall avvinghiato delicatamente a lei. Come cavolo ci erano finiti abbracciati? Sembrava che Niall dormisse ancora quindi si sottrasse all gentile stretta del biondo e si alzò in piedi. Solo dopo una fitta lancinante che la fece cadere pesantemente sul pavimento si ricordò della sua caviglia ferita. Il ragazzo aprì gli occhi e vide la ragazza per terra, dolorante. Scattò in piedi e le si avvicinò "Roxy, ti sei fatta male?" chiese aiutandola ad alzarsi "No, no! Mi sono solo dimenticata della caviglia malandata" sorrise risedendosi sul bordo del letto.
"Sai qualìè il tuo problema? Sei troppo orgogliosa e non vuoi mai l'aiuto di nessuno!" scherzò il biondo "Ti prego Niall, non cominciare anche tu!" sbuffò la mora "Perchè?" la stuzzicò "Fin da quando ero piccola tutti dicevano che ho un carettere forte, testardo e orgoglioso a cui non si poteva porre freno. Se dovevo dire qualcosa a qualcuno gliela dicevo in faccia senza preoccuparmi minimamente della sua reazione. Ma, in realtà, volevo solo..." si bloccò, pentita di essersi aperta troppo. Niall le appoggiò una mano sulla spalla "Roxy, se non te la senti di parlarne va bene lo stesso, ma se vuoi sfogarti ti ascolto" disse il cantante. Lei lo guardò con quei suoi bellissimi pozzi verdiazzurri pieni di gratitudine; sembravano dire "Grazie Niall... tu si che mi capisci". Era proprio vero; a volte uno sguardo valeva più di mille parole. Si vestirono e uscirono dalla camera. La giovane avanzava zoppicante lungo il corridoio, appoggiata al cantante. Quando arrivarono in cima alle scale si fermarono "E adesso?" chiese lei con un sorriso furbetto. Si sentì la terra sotto i piedi; Niall se l'era infatti caricata in spalla e stava scendendo lentamente gli scalini per non arrecare altri dolori alla caviglia della mora "Non ti peso?"  domandò titubante "Ma scherzerai! Sei leggerissima!" cinguettò il ragazzo "Basta solo che non mi prendi per uno dei tuoi cavalli" ironizzò. A quell'affermazione la ragazza scoppiò in una risata cristallina. Una melodia bellissima per il biondo. Arrivarono in fondo alle scalini e la diciannovenne scese dalla sua schiena sussurrando un debole "Grazie mille" che fece comparire un piccolo sorriso sul viso del cantante. Giunsero in cucina e videro Louis e Harry seduti al tavolo che giocavano tranquillamente a carte "Ahahaahahah! Ho vinto ancora!" gioì il riccio alzando le braccia in aria "Fortuna sfacciata... Ciao Roxy! Ciao Niall!" li salutà il castano sporgendosi per vedere meglio i due "'Giorno!" scampanellarono all'unisono. "Come va la caviglia?" domandò Hazza accennando al piede della giovane mentre si sedeva a tavola aiutata dal biondo "Va meglio, grazie. E tu come stai?" "Molto meglio, ma ho ancora un pò di tosse. Allora non era del tutto stupidissimo quel corso di medicina" affermò sorridente il ragazzo "Si, questa volta non posso darti torto" asserì inzuppando un biscotto nel tè. Roxy finì di fare colazione e si alzò appoggiandosi allo schienale della sedia "E ora dove vai?" domandò Niall "Al cinema!" rispose sarcastica "Dove vuoi che vada, a guidare il gregge!" attestò mettendo le braccia conserte "Ma non vedi che ti reggi a malapena in piedi?" la rimproverò indicando la sua ferita "Tsk..." "Dai, Roxy, sii ragionevole..." Louis cercò di convincerla a rimanere a casa e riposarsi ma una gelida occhiata da parte della mora lo zittì subito "Bene ci vediamo stasera tesori miei! Salutatemi Zayn e Liam!" cinguettò afferrando la chitarra uscendo "Sarà fatto, generale" sussurrò Harry rimischiando il mazzo e passando tre carte a Louis, seduto di fianco a lui "Quella ragazza mi farà prendere un infarto prima o poi!" sospirò Niall abbandonandosi sulla sedia "Eheheheeh, se ti può consolare, non sei il solo" ridacchiò il castano sotto i baffi "No, non mi consola per niente Lou" affermò sorridendo divertito "Cavolo, quella ragazza è indomabile. Non sopporta che qualcuno le dica cosa deve fare" disse il riccio "Si, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Tranne da quel ragazzo che abbiamo visto la prima volta che l'abbiamo incontrata. Quello che la picchiava" asserì Lou "Cazzo, Louis ha ragione! E se la venisse a importunare anche oggi?" Niall era davvero terrorizzato. Guardò fuori dalla finestra e vide Roxy che cercava di guidare alla meglio il gregge usando un bastone più piccolo come stampella. Il biondo si catapultò fuori e si recò al fianco della ragazza "Roxy... vuoi che venga con te?" le chiese preoccupato "NO! Cioè... guarda non c'è bisogno che ti disturbi troppo" sorrise. Un sorriso falso. Evidentemente non voleva che il biondo andasse a pascolare il gregge con lei. Era come se dovesse proteggerlo da qualcosa... o da qualcuno "Sicura?" domandò di nuovo "Sicurissima!" e si allontanò zoppicando, dietro la moltitudine di ovini belanti. Il biondo rientrò in casa e si diresse nella camera che condivideva con la giovane. Si stese sul letto e si mise a rimuginare "Roxy, che ti è preso? In circostanze normali avresti detto che ti sarebbe piaciuto avere un pò di compagnia. Allora perchè oggi hai rifiutato che ti accompagnassi? È come se tu mi volessi tenere nascosto qualcosa, come se mi dovessi difendere da qualcosa". Passò tutta la mattinata in quella stanza, camminando in su e in giù, sedendosi e rialzandosi di scatto per poi riprendere a fare avanti e indietro. Non riusciva proprio a dare una spiegazione all'atteggiamento della mora. Verso l'una la porta si aprì e Liam fece capolino nella stanza "Niall il pranzo è pronto" affermò guardando l'amico "Arrivo" rispose distrattamente "Qualcosa non va?" chiese preoccupato fermandosi davanti al biondo. "No, assolutamente! Beh... forse si... si, sono abbastanza preoccupato per Roxy. Se ne è andata a pascolare il gregge da sola e quando le ho chiesto se volevo che andassi con lei mi ha risposto di no, cosa che, in circostanze normali, non avrebbe mai fatto. È come se... non volesse che io vedessi qualcosa..." confessò. Liam lo stava ancora squadrando come se a parlare fosse un mezzo matto. Un profondo tuffo al cuore. Quel sogno... forse era collegato... "Oh, no! Roxy! Devo andare da lei! È in pericolo!" gridò disperato catapultandosi fuori dalla stanza. Percorse a tutta birra il corridoio e scese le scale a precipizio, sotto gli occhi quasi atterriti degli altri componenti della band. Si precepitò fuori di casa e iniziò a correre come un razzo, verso il luogo dove Roxy pascolava il gregge. Sentì le lacrime iniziare a pizzicargli leggermente gli occhi ma in qualche modo riusì a cacciarle. "Che gli è preso?" balbettò Louis sgranando i suoi occhi color del mare "Secondo me non dobbiamo preoccuparci per lui, ma per Roxy" affermò Liam scendendo piano le scale, con le mani nelle tasche dei blue jeans "Allora dobbiamo seguirlo!" asserì Harry avviandosi verso la porta "Harry, no! È una faccenda che deve risolvere da solo" lo riprese Liam, sedendosi a tavola "Liam ha ragione" intervenne Zayn facendo cenno ad Hazza di ritornare al suo posto.
Più veloce. Sempre più veloce. Niall avanzava sempre più raidamente attraverso quella distesa verdissima. Una fretta indiavolata di arrivare sul luogo lo pervadeva. "AAAAAAAAH!" un urlo strozzato. Un urlo... di una ragazza. Acellerò la sua corsa. Il terrore lo assalì. Sapeva che doveva arrivare lì il prima possibile. Appena giunto il suo cuore perse un battito; il castano teneva un braccio stretto intorno al collo della ragazza che lanciava grida di aiuto disperate. Evidentemente non riusciva a respirare con quella stretta mortale intorno al collo. Il biondo sapeva che non avrebbe retto molto quindi si lanciò all'attacco sferrandogli un pugno in faccia davvero potente. L'assalitore della giovane indietreggiò un poco lasciando la presa sulla gola della mora, che cadde priva di sensi tra le braccia del cantante. "TU! Te la farò pagare! Questa è una promessa!" ringhiò infuriato il castano puntando un dito contro Niall "Puoi farmi quel che vuoi, ma non ti azzardare mai più a toccare Roxy, ci siamo capiti?" bisbigliò, cercando di trattenersi nel saltargli addosso e riempirlo di cazzotti finchè non diventava blu. Il ragazzo si allontanò con in naso sanguinante. Il biondo fece stendere la mora per terra con la schiena appoggiata alla roccia, accennandole un piccola carezza sulla guancia. Fortunatamente era arrivato in tempo per salvarla. Ecco perchè non aveva voluto che lui la accompagnasse; non voleva coinvolgerlo in quella situazione. Dopo pochi minuti la giovane finalmente aprì gli occhi e vide Niall in piedi davanti a lei "Niall?" chiese un pò stordita "Roxy! Ti sei svegliata! Va tutto bene?" domandò preoccupato "Si tutto bene. Ma allora... tu..." farfugliò la mora "Si, l'ho allontanato. Adesso non ti farà più del male" la rassicurò scivolando a sedere di fianco a lei "Grazie mille, Niall. Adesso sai perchè avevo rifiutato quando mi hai chiesto di venire con me" sospirò sconsolata "Sapevi che ci sarebbe stato?" domandò stupito il biondo "C'è sempre. Ma la cosa curiosa è... come hai fatto TU a sapere che ero in pericolo?" chiese con un sorrisetto "Chiamalo pure sesto senso" scherzò il biondo. Anche la giovane sorrise mestamente. Passarono qualche minuto di silenzio "Mi dici perchè quel ragazzo ti fa tutto questo?" chiese il ragazzo in un momento di pazzia. La mora lo guardò con sguardo gelido ma velato da una sottile tristezza. Sospirò "Ok, apri bene le orecchie perchè sei la prima persona a cui racconto questa cosa" Il cantante si mise in attentamente in ascolto "Io odio la mia vita" cominciò la mora " i miei se ne sono andati in giro per il mondo tre anni fa lasciandomi qui da sola a lavorare nel ranch. Ma non finisce qui; poi quel ragazzo, Thomas, cominciò a interessarsi a me. Era, e continua tuttora, ad essere ossessionato da me. Siamo stati insieme per un pò; prima mi sembrava un bravo ragazzo ma poi ha incominciato a diventare possessivo nei miei confronti quindi l'ho lasciato. Quando ha saputo che stavo studiando chitarra ha rapito Ellesmere, l'unica compagnia di cui disponevo, dicendomi 'Se solo provi ad andartene la tua cagnolina fa un brutta fine'. Non sai quante volte ho tentato il suicidio. E poi due anni fa ho conosciuto voi. La vostra musica mi dava la forza di andare avanti, a credere che c'era sempre il sole che splendeva anche dietro la nuvola più nera. Diciamo che sto vivendo come un vera e propria schiava. Ecco tutto" finì la ragazza, con la voce tremante "Roxy, mi dispiace tanto..." sussurrò con un nodo alla gola circondandole le spalle con un braccio e stringendola a sè, con fare quasi fraterno "Non fa niente, Niall, davvero..." sorrise dolcemente la diciannovenne. "Te la posso fare un'altra domanda?" chiese timoroso il biondo "Certo" "Da quant'è che non piangi?" "Horan, ma che domande sono!" "Tu rispondi!" "Pff... e chi si ricorda più... saranno cinque anni". Il cantante sbarrò gli occhi. No, non poteva essere. Cinque anni... cinque lunghi anni senza sfogarsi "Perchè quella faccia stupita?" domandò con un sorriso beffardo "Cazzo e me lo chiedi pure?" sbottò "Cinque anni senza versare una sola lacrima. Io non resisterei" "Sai, a me non è mai andata giù la figura della donzella in pericolo che viene salvata dal cavaliere o della ragazza che piange davanti ai film. Io sono sempre stata per la donna indipendente e coraggiosa" disse con occhi sognanti "Però a volte bisogna sfogarsi almeno un pò" affermò guardandola con dolcezza "Forse hai ragione" ammise abbandonando la testa sulla spalla di Niall. Passarono la giornata così, appiccicati l'uno all'altra, a parlare, parlare e parlare.

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Capitolo 7
*** Tonight stars doesn't sprarkle ***


YOLOOOOOO! No, non sono ubriaca, tranquille! xD Scusate il ritarduccio ma... LO STUDIOOOOO MI PERSEGUITA! T_T Un grazie supergrandissimo a RossiRedTea che mi ha lasciato quella recensione oasdnoasjdfpaojdpèsvpjksdf0tì43! Hai visto? Il nostro Niall ha agito da vero cavaliere difensoredellagiustizia (?)! Ok, si forse ho alzato un pò il gomito (anche se non ho toccato alcolici x'D) Godetevi il capitoluccio! BUONA LETTURA! :3

DRIIIIIIIIIIIIN! DRIIIIIIIIIIIIIIN! Roxy aprì lentamente gli occhi e vide la sveglia trillare rumorosamente sul comodino. Allungò lestamente una mano e la spense per non far sentire a Niall il suo acuto scampanellare. Si alzò di scatto e guardò fuori dalla finestra; una notte buia. Grazie al cazzo, direte voi, tutte le notti sono buie. Ma quella notte le stelle non brillavano. C'era solo un piccolo spicchietto di luna che illuminava debolmente il cielo. Non l'avrebbero mai vista arrivare. 'Perfetto' pensò infilandosi tempestivamente i leggins neri, insiame a una maglia e a un paio di stivali dello stesso colore. 'Perfetto' ripetè mentalmente 'Niall non mi ha neanche...' non riuscì a finire di pensare che la luce si accese improvvisamente "Dove vai?" chiese il biondo con la voce impastata dal sonno "Ehm, vado a fare un giro. Non riesco a dormire" mentì spudoratamente la mora "Dove vai?" insistette lui, che non credeva minimamente alle parole della giovane "Uff... non posso dirtelo!" sbuffò la ragazza mettendo le braccia conserte "Perchè?" "Perchè o proveresti a fermarmi o ti offriresti di venire con me. E io non ti voglio mettere in pericolo. Ne tu ne gli altri" confessò con lo sguardo basso "Non farò niente di questo, te lo prometto" le assicurò facendo una croce sul cuore. La ragazza sospirò "Vado a salvare Ellesmere, ecco tutto" tagliò corto. La sua caviglia, negli ultimi tre giorni, era migliorata notevolmente e ora poteva ricominciare a camminare con Dio comanda "Roxy... ma che sei pazza?!" esclamò Niall, preoccupato "Visto? Ecco perchè non ti volevo dire niente!" gli rinfacciò la mora. Il biondo si alzò dal letto e si fermò davanti a lei, mettendole le mani sulle spalle "Non sono certo io che posso impedirtelo. Fai attenzione, mi raccomando" le disse dolcemente stringendola in un abbraccio. Roxy sentì che il suo corpo tremava leggermente "Niall, cheffai? Hai paura?" scherzò lei inarcando gli angoli della bocca in un sorriso furbetto "Si, ho paura che..." non riuscì a finire la frase che la diciannovenne gli appoggiò un dito sulle labbra e incominciò a fissarlo con i suoi pozzi verdiazzuri "Deve ancora nascere chi riuscirà a mettere in ginocchio Roxanne Valmont! Ci vediamo domattina!" affermò schioccandogli un fugace bacio sulla guancia e uscendo dalla stanza. 'Confermo. Nessuno può metterti in ginocchio. Fai quello che devi fare, io non ti fermerò. Ma se avrai bisogno di me e degli altri arriveremo subito. Buona fortuna, Roxy" le augurò mentalmente spegnendo la luce e ributtandosi a peso morto sul letto. Chiuse gli occhi e si addormentò quasi subito. Roxy scese con calma le scale, cercando di fare meno rumore possibile. Quando arrivò al piano inferiore trovò la luce della cucina accesa. Vide Zayn appoggiato al lavandino che beveva un bicchier d'acqua 'Cazzo, ma tutte a me devono succedere?!" pensò sconsolata. Cercò di passare senza farsi notare, ma neanche la penombra riuscì a nasconderla "Roxy! Si può sapere dove stai andando?" chiese il ragazzo avvicinandosi a lei "Ehm... è la stessa cosa che ti stavo per chiedere" cercò di rigirare la domanda contro il cantante senza evidenti successi "Io sono venuto a prendere un po' d'acqua. Dai dimmi dove vai! Non lo dico a nessuno, te lo giuro" asserì il pakistano con un meraviglioso sorriso stampato in faccia "Vadoafareunacavalcatanotturnaperchènonriescoadormire!" sussurrò tutto d'un fiato cercando di essere più credibile possibile "Ah, ok. Allora goditi la tua" fece le virgolette con le dita "cavalcata notturna" trillò risalendo le scale. La mora tirò un sospiro di sollievo; l'aveva scampata per un pelo. Uscì di casa e si diresse verso la scuderia. Con una torcia in mano prese tutto il necessario per sellare e si recò nel box di Corinto, un bellissimo stallone dal mantello nero come il carbone. Era uno dei suoi preferiti. Gli passò una mano sul collo "Buongiorno bellezza. Pronto per una missione davvero importante?" chiese sistemando il sotto sella sulla sua groppa. Per tutta risposta il cavallo si scrollò la testa "Lo prenderò per un si" fece spallucce e finì di sellare l'animale. Montò in sella e, con un colpo secco di talloni, convinse il destriero a cominciare a galoppare a tutta velocità. Il ranch di Thomas si trovava nella radura al di là del piccolo boschetto che circondava quella dove viveva lei. Non le sarebbe riuscito difficile arrivare alla spianata; conosceva quel bosco come le sue tasche. Tutto d'un tratto le vennero di nuovo in mente tutta quella serie di immagini che le facero venire una stretta al cuore; si ricordò di quella ragazzina di quattordici anni dai capelli corvini che guidava il gregge di pecore seguita a ruota da un Border Collie dal pelo blue merle con macchie nere, quegli occhi canini che erano sempre su di lei quando era triste. Quegli stupendi occhi. Se lo ricordava bene; uno azzurro, uno marrone. Dopo tanto tempo sentì le lacrime bussargli prepontemente agli occhi. No, adesso non era il mometo per il sentimentalismo. Scacciò le lacrime e diede un'altro colpo secco ai fianchi del cavallo, che accellerò ulteriormente. A quella velocità non le ci volle molto ad arrivare al ranch del suo ex. Smontò e lo legò al tronco di un'albero per poi incamminarsi furtivamente verso l'abitazione. Nessuno l'avrebbe vista, ne era sicura. Si avvicinò silenziosamente al fienile e sbirciò dentro attraverso la finestrella impolverata. Vide la sua cagnolina legata con una corda a un paletto di legno impiantato nel pavimento. Sembrava stesse dormendo. Con una potente gomitata riuscì a rompere in mille pezzi il vetro e si introdusse all'interno della rimessa. Intanto il cane era balzato in piedi, ringhiando "Ellesmere... sono io..." la voce della giovan fece calmare all'istante l'animale, che iniziò a agitare la coda all'impazzata cercando nel buio del granaio quella voce che le era mancata tanto. Tutti i suoi sensi erano in allerta. Il naso 
 Le orecchie le si erano drizzate al massimo, con il naso riusciva a sentire dopo tanto tempo QUELL'odore, gli occhi erano sbarrati, le zampe fremevano. La mora accese la torcia che stringeva nella mano e la puntò verso il cane. Le si avvicinò e le si inginocchiò di fianco, abbracciandola, affondando il viso in quel'ammaso di peli neri, bianchi e grigi. In compenso la sua faccia fu tempestata di leccatine festose. Di nuovo insieme, finalmente. "Ok, adesso stai ferma che ti libero!" sussurrò estraendo un taglierino da sotto la maglietta e cominciando a passare nervosamente la lama sulla corda, che iniziò lentamente a sfilacciarsi. Ad un tratto la luce del capanno si accese e la diciannovenne balzò in piedi, puntando il taglio verso la porta "Roxy, Roxy, Roxy... pensavi davvero che non mi fossi accorto del tuo arrivo? Sei così ingenua!" disse malignamente Thomas appoggiato comodamente a una colonna portante "Prova a fare un passo e ti infilzo!" lo minacciò cercando di sfoderare lo sguardo più freddo del mondo. Lui la guardò divertito "Facciamo così... io ti lascio andare con Ellesmere però tu..." "No" lo interruppe la giovane "te l'ho già detto... È FINITA!" asserì decisa calcando sulle ultime due parole. A quell'affermazione il castano diventò paonazzo. Le si avvicinò, guardandola in cagnesco, e le sferrò un pugno sulla guancia che la fece finire per terra. Il taglierino le sfuggì di mano e scivolò proprio sotto i piedi del ragazzo. Si chinò sopra di lei e la afferrò per i capelli, tirandoglieli fin quasi a strapparglieli. La trascinò fino al paletto e ce la legò stretta con una corda. Una volta finito il lavoro le prese il viso tra le mani "Te l'avevo detto che saresti stata mia in un modo o nell'altro!" sorrise orribilmente. La ragazza caricò le guance di saliva, fece fuoco mirando all'occhio del suo aguzzino. Il castano si alzò facendo una smorfia schifita "Quanto sei carina quando opponi tutta questa resistenza!" le si rivolse con un sorriso malizioso "PUA! Lasciami subito andare, stronzo!" ringhiò inferocita "Tu non lascerai più questo capanno! Mettitelo bene in testa!" urlò arrabbiato. Uscì sbattendo la porta. Ellesmere si avvicinò alla ragazza e le diede una leccatina sulla guancia. Lei le appoggiò una mano sulla testa, per poi scendere sulla schiena "Siamo proprio nella merda" disse sconsolata lasciando cadere pesantemente la mano sul pavimento legnoso. Le corde erano molto strette; così tanto che sentiva pulsazioni su tutto il corpo. L'unica era sperare in uno dei sogni premonitori di Niall.
Niall si ritrovò in una stanza buia. Niente porte, niente finestre. L'oscurità più fitta e tenebrosa lo circondava. Poi, improvvisamente, una luce si accese, proiettando un fascio verso una figura seduta a terra, legata saldamente a un paletto di legno. I lunghi capelli neri erano tenuti slegati e gli occhi, di un colore verdeazzurro davvero stupendi, erano puntati sul biondo. "Niall!" gridò la mora "Roxy!" urlò di rimando, avvicinandosi a lei "Te l'ho già detto che non mi piace la figura della donzella in pericolo, ma ho bisogno del tuo aiuto. Del vostro aiuto. Il salvataggio di Ellesmere è andato a finire male e ora sono messa così. La casa di Thomas è in una radura superato il boschetto. Per favore fate presto!" lo pregò con aria nervosa "Va bene, noi arriviamo, tu cerca di resistere" la rasssicurò passandole una mano sulla guancia. Ad un tratto tutto ritornò buio come la notte e si senti solo un grido disperato "ROXY!!!" urlò affranto.
Niall si svegliò gridando come un pazzo. Si calmò solo quando sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla e scuoterlo leggermente "Niall! Niall calmati!" affermò Liam, guardandolo preoccupato. Insieme a lui c'erano anche Harry, Zayn e Louis. Quando avevano sentito le grida del biondo si erano subito precipitati in camera sua, aspettandosi in un altro "sogno premonitore". "Ragazzi... Roxy... Roxy! Oddio, dobbiamo andare!" disse scattando in piedi "Aspetta un attimo! Andare dove?" domandò Louis, un pò sotto pressione "A salvare Roxy!" "Ma, guarda che Roxy è andata a cavalcare. Magari non è ancora tornata" riferì Zayn, indicando la scuderia rossa. Il biondo prese un lungo respiro e raccontò tutta la verità agli amici. Rivelò loro tutto il passato della ragazza e del suo piano per salvare Ellesmere e del sogno che lui aveva fatto e fu così che il loro colorito, da roseo, diventò bianco latte. Harry si portò una mano all'altezza del cuore; mai avrebbe immaginato  che dietro a quel sorriso così spontaneo si nascondesse così tanta sofferenza. "Ecco, adesso che sapete tutto, andiamo" ordinò dirigendosi verso la porta. Sentì una stretta trattenerlo per un braccio; era Louis "E tu vuoi andare così? Senza aver prima studiato un piano? E poi... sei ancora in pigiama" sorrise amichevolmente "Si, Lou ha ragione, dobbiamo studiare un piano" intervenne Harry "Si, si. A...avete completamente ragione. Solo che io..." le lacrime iniziarono a rigargli il volto senza preavviso. Lui lo abbassò, non volendo far vedere ai suoi amici che stava piangendo. Avrebbe voluto essere forte come Roxy... "Scusate, ragazzi. Lo so che anche voi siete preoccupati per Roxy..." disse asciugandosi gli occhi con il dorso della mano "Non avrei mai dovuto lasciarla andare... è tutta colpa mia!" singhiozzò cadendo sulle ginocchia. Zayn gli si avvicinò e lo abbracciò teneramente "Non devi dire questo. Sai com'è fatta Roxy; neanche noi avremmo potuto fermarla" lo rincuorò.
ORE 19.00
"Non funzionerà mai..." sospirò Liam sistemandosi lo scopettone sulla testa "E invece si!" insistette Louis "Allora ricapitolando; io e Liam lo distraiamo con una vendita simulata di padelle porta a porta mente Zayn, Harry e Louis cercate un modo per portare via Roxy. Ci siamo?" spiegò Niall per l'ennesima volta "SI!" dissero gli altri componenti della band all'unisono "Benissimo. Allora andiamo". Si incamminarono scomparendo attraverso il bosco che li separava dalla mora. Camminavano spediti, seguendo il sentiero sterrato che attraversava la selva in maniera serpeggiante. Mille domande ronzavano nella mente dei cinque ragazzi; ma la più insistente era 'Starà bene?'. Dopo una ventina di minuti videro che la vegetazione si apriva in una radura di modeste dimensioni al cui centro capeggiava un ranch abbastanza spazioso affiancato da un granaio verde muschio. Si avvicinarono fino al ciglio della boscaglia dove trovarono Corinto, il cavallo che la notte prima aveva montato, ancora legato ad un albero. "Ok, la missione 'SalviamoRoxyeriportiamolasanaesalvacasa' ha ufficialmente inizio! Andiamo!" sussurrò Niall recandosi verso il porticato dell'abitazione affiancato da Liam. Intanto Harry, Louis e Zayn sgusciarono furtivamente verso l'entrata del fienile, cercando di scassinare la serratura con una sottile asticella di ferro. I due suonarono alla porta e si ritrovarono poco dopo davanti a un ragazzo abbastanzo alto e dai capelli castani "Posso aiutarvi?" chiese con fare scocciato. Niall incominciò a parlare riuscendo miracolosamente a trattenere un istinto omicida verso il ragazzo "Buonasera! Siamo dell'associazione Pan4Life e vendiamo padelle resistentissime e il ricavato delle vendite lo devolviamo per i bambini del Terzo Mondo! Vuole per caso acquistare una delle nostre padelle?" cercò di sfoderare una specie di sorriso. FALSISSIMO. "No grazie faccio volentieri a meno, ne ho già troppe di padelle... Ehi, ma che stanno facendo quei tre?!" domandò notando i tre ragazzi che cercavano ancora di aprire la serratura. SBAM! Un colpo secco proprio sulla nuca e il castano cadde a terra tramortito. Dopo un attimo di stupore, il biondo si riprese e guardò Liam che aveva un sorrisetto compiaciuto stampato in faccia. Soffiò sulla padella che teneva in mano (della serie "guardatemisonounosceriffofigo") e la infilò nella borsa di plastica che si era portato appresso. Finalmente i tre cantanti riuscirono a forzare la chisura e ad entrare nella rimessa. Lo spettacolo che gli si parò davanti non fu per niente piacevole; Roxy era ancora legata al paletto di legno insieme a un cane dal pelo bianco, nero e grigio che le si era accovacciato di fianco. Piena di contusioni e segni di percosse. I suoi occhi erano serrati, il corpo rilassato, le braccia erano abbandonate lungo il corpo, come se stesse dormendo o come se fosse svenuta o... no, non ci vollero pensare. Si avvicinarono a lei e Zayn estrasse un coltello da sotto la maglietta e iniziò a passarlo sulla corda che diventò via via più lenta e alla fine si tagliò del tutto. Harry prese la ragazza in braccio "Roxy! Roxy, mi senti?" provò a chiamarla, scuotendole leggermente le spalle. Nessuna risposta "Oddio, cosa le avrà fatto per ridurla così..." sussurrò Louis, con il tono che andava dall'indignato all'affranto. Il moro si occupò anche della corda che teneva imprigionata Ellesmere e si recarono fuori, seguiti trotterellanti dall'animale. "Ragazzi!" li chiamò Niall, avvicinandosi con passo lesto ai compagni con Liam al seguito "Oh no, Roxy..." riuscì a dire solo questo quando vide la mora che non dava segni di vita, ma soprattutto... in braccio a Harry! GELOSIA PORTAMI VIA! "Tranquillo, è viva" affermò Lou posando un orecchio sul petto della giovane "Portiamola subito a casa" propose il riccio. 

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Capitolo 8
*** Eclissi ***


EH EH EEEEEHIII! Ragazze, sono tornata finalmente! :D Scusate il ritardo megagalattico ma ho avuto da studiare più si è messa in mezzo anche la gita e altri cazzi di vario genere! xD Prima di iniziare a scrivere però fatemi ringraziare quell'angelo di RossiRedTea che mi lascia sempre quelle fantasticissime recensioni; io direi di iscrivere Niall ad Hogwarts! x'D, sono felice che ti piaccia il nome Ellesmere anche a me è sempre piaicuto moltissimo e poi amo i cani; non c'è una mia storia dove non ce ne sia uno ;D. Un grazie speciale anche a Eli_directioners99 che mi ha lasciato quella bellissima recensione; sono felice che la storia ti piaccia. Continuate così siete mitiche! <3 BUONA LETTURA! ;D

'Dai che ce l'ho quasi fatta' pensò. Era ormai una buona mezz'ora che cercava di aprire gli occhi, senza successo. Niente. Era come se fossero chiuse a chiave. L'unica cosa positiva era che non sentiva più il contatto con il pavimento freddo del capanno bensì un'aderenza soffice, morbida e tiepida. Evidentemente era tornata a casa sua, ma come ci fosse arrivata non riusciva proprio a spiegarselo. Finalmente uno spiraglietto di luce si fece strada tra l'oscuritò che la circondava. Sempre più grande, sempre più grande. Quando finalmente riuscì ad aprire completamente gli occhi si rese conto di essere nella sua camera. Sentiva il corpo tutto indolenzito e intorpidito. Girò un pò con lo sguardo la camera fino a incontrare due occhi color del mare che la fissavano con trepidazione "ROXYYYY!" gridò Louis tutto contento, con uno dei suoi soliti sorrisi giganti stampati in faccia "Louis! Ciao carotaaa!" gridò di rimando buttandogli le braccia al collo. Anche lui la abbracciò "Ma se io sono qui... allora voi..." balbettò cercando di evitare lo sguardo del castano. Lou le prese il viso tra le mani "Perchè?" domandò, con gli occhi gonfi di lacrime. Quell'euforia di dieci secondi prima si era completamente dissolta nel nulla "Perchè cosa?" chiese confusa la mora "Perchè non ci hai detto che ti faceva tutto questo? Perchè non ci hai detto di aver sofferto così tanto? Perchè ti sei tenuta tutto dentro?" chiese riuscendo miracolosamente a non far scorrere le stille "Scusami Louis. Non ho voluto mettervi al corrente perchè credevo che a voi non interessasse la mia storia, ma evidentemente mi sbagliavo" disse dolcemente "E allora perchè Niall sapeva tutto?" chiese il castano passandosi una mano sotto il naso "Oh, beh.......... perchè......................". Silenzio di tomba. Il colorito della diciannovenne, da leggermente pallido, diventò rosso incandescente. Louis non riuscì a trattenere una grassa risata "Ma che carina Roxy innamorata!" scherzò il cantante. Pochi secondi podo sentì due pozzi verdiazzurri puntati su di lui carichi di movenze assassine "Uffa, qunato rompi, Tomlinson. E va bene, mi piace Niall. Se solo provi a dirgli qualcosa..." mise in bella mostra un pugno chiuso. Louis fece il gesto di chiudere le labbra con la zip "Tranquilla, non gli dico ASSOLUTAMENTE niente" giurò il castano "AAAAAAAAAAAAAAH!" si sentì un urlo disperato provenire dal piano inferiore. Sembrava molto un urlo di donna. I due si alzarono di scatto e si recarono tempestivamente disotto, scendendo le scale a precipizio. Arrivati in salotto trovarono Harry in uno stato di shock apparentemente grave, rannicchiato sul divano e intorno gli altri tre che cercavano di calmarlo. Roxy e Louis si avvicinarono "Roxy! Finalmente ti sei svegliata!" trillò Niall al settimo cielo "E che pensavi? Che sarei morta? Comunque, che ha fatto il nostro ricciolino?" chiese "Peli... zampe... GROOOSSOOOO..." farfugliò indicando la porta che dava sullo sgabuzzino aperta. La diciannovenne scoppiò in una sonora risata, sotto gli occhi allibiti degli altri quattro componenti della band "Eheheheheheh! Harry, con c'è da aver paura! È solo Jerry!" affermò allargando le braccia "Jerry?" ripetè Zayn "Aspettate qui..." si alzò e andò dentro lo sgabuzzino. Ne uscì pochi minuti dopo tenendo in mano una grande tarantola ricoperta da peli marroni-neri. Era alzata sulle zampe posteriori "Ecco questo è Jerry! Non è adorabile? Guardate, vi sta salutando!" asserì posizionandola più vicino ai cantanti. Hazza svenne, Niall, Louis e Zayn cambiarono colore. Solo Liam si fece coraggio e si avvicinò titubante "Bravo Liam! Così si fà!" scampanellò prendendo la sua mano destra e appoggiandoci sopra il grande ragno "Ehm, non parlo molto con i ragni ma... ciao Jerry" provò a intavolare una conversazione con l'aracnide "Oooooh... ma guarda quanto siete carini tutti e due!" si addolcì la mora. Guardò l'orologio "Oddio, è tardissimo!" prese la tarantola dalla mano di Liam e la riportò dentro la sua teca. Poi tornò in salotto e afferrò con un gesto fugace la sua chitarra "Ehi, ascolta Roxy... noi non vogliamo approfittare della tua ospitalità quindi, adesso che Harry è guarito, ce ne torniamo alla villetta Hudson" fece Niall prima che la ragazza uscisse "Ah, ok... Però stasera vi voglio tutti e cinque qui! Ci sarà un'eclissi totale di luna e sarà troppo bella per vederla da sola!" "Ma, Roxy..." azzardò il biondo "Niente ma! Qui stasera alle otto in punto!" si impuntò la giovane. Si avvicinò a Niall e lo abbracciò, teneendolo stretto al suo petto "Ok, ci siamo capiti. A stasera tesori miei!" disse allegramente uscendo di casa seguita a ruota da Ellesmere. Niall ritornò verso i suoi amici con una faccia indescrivibile; era una mistura tra felice, in colpa e imbarazzato. Hazza, intanto, era tornato cosciente e si stava lentamente 'riprendendo' dall'incontro, forse un pò troppo ravvicinato per i suoi gusti, con il ragno gigante "Ragazzi, grandi notizie! Siamo stati invitati ufficialmente qui stasera per vedere, a detta di Roxy, una bellissima eclissi di luna. Adesso torniamo alla villetta, ci laviamo, ci strofiniamo, ci profumiamo e dobbiamo essere qui alle otto in punto!" annunciò Niall con un sorisone fino alle orecchie "Siiiii, che bello! Un'altra sera in compagnia!" trillò Louis con i lucciconi agli occhi "Speriamo che non abbia invitato anche Jerry" rabbrividì il riccio scrollando le spalle. Sgusciarono fuori dall'abitazione "Ehi, ragazzi, andiamo a dare un'occhiata ai famosi cavalli di Roxy?" propose Zayn accennando alla scuderia rossa "Si, dai, andiamo!" accettarono. Si diressero verso la rimessa. Appena sopra entrata trovarono una grande incisione, che recitava: 'Impara a sentirti libero e in pace con te stesso. È facile... se hai un cavallo accanto'. Davvero una bellissima frase, piena di significato. Almeno per un'amazzone. Si spinsero più all'interno e trovarono sei box da cui sporgevano sei simpatiche teste equine. Niall passò davanti a tutti accennando una carezza sul muso di ciascun destriero. In fondo, nell'ultimo box, stava una cavalla dal manto immacolato, che guardava incuriosita i cinque ragazzi. Il biondo le si avvicinò e lesse il suo nome "Winter Sinphony" sussurrò distogliendo lo sguardo dalla traga con il nome dell'animale e cominciando a fissarla. Allungò una mano e le accarezzò il muso. Lei, di rimando, gli leccò leggermente la mano con la sua morbida lingua rosea "Ehi, Niall, dobbiamo andare!" disse Harry avvicinandosi al biondo "Wow, questo cavallo è bellissimo..." affermò allungando un braccio per fare anche lui una carezza però lei si sottrasse "I cavalli ti snobbano, però i ragni ti adorano!" scherzò l'irlandese con un sorrisetto divertito "Gne gne! Dai andiamo!" sbuffò un pò seccato, ma sempre con il sorriso sulle labbra "Ciao Winter Sinphony!" il biondo fece ciao ciao con la manina alla cavalla bianca e uscì dalla scuderia insieme ai suoi amici. Presero a camminare per la radura con passo svelto "CerTo che oggi fa un caldo atroce!" commentò Zayn passandosi una mano sulla fronte "Si, hai ragione. Appena torniamo mi butto nella piscina e non ne esco più!" fece Louis gesticolando con una mano "Mi aggrego! Ho talmente caldo che non credo che metterò il costume!" asserì il riccio con un sorrisetto malizioso "E quando mai l'hai messo?" intervenne Liam, facendo scoppiare tutta la band in una fragorosa risata. "Girl i see in your eyes your disappointed, cos' i'm the foolish one that you annointed with you heart, i tore it apart and girl what a mess i made upon your innocence but here i am, asking you for one more change". Più si avvicinavano più quella stupenda voce, accompagnata dal suono di una chitarra, si faceva sempre più nitida. Chi poteva essere se non Roxy? Affrettarono il passo e la videro seduta sulla solita roccia che strimpellava e cantava sulle note di 'Gotta be You'. "Can we fall, one more time? Stop the tape and rewind. Oh, and if you walk away, i know, i'll fade cos' there is nobody else. IT'S GOTTA BE YOUUUUUUUUUUUU! ONLY YOUUUUUUUUUUUUU! OOOH, IT'S GOTTA BE YOUUUUUUUUUUU. OH OH ONLY YOUUUUUUUUU!". I cinque si fermarono dietro di lei fin quando la canzone non fu finita e, quando cessò, scoppiarono in un grande applauso. La mora si voltò di scatto per poi vedere quelle cinque carote matte che la stavano acclamando "Bravissima Roxy!" esclamò Niall "Ragazzi! È da molto che siete qui?" domandò leggermente imbarazzata "Diciamo dall'inizio della canzone! Se ci serve un sesto membro ti facciamo sapere, ok?" ironizzò Louis "Eeeeh, esagerato!" il suo colorito era diventato un pò più rosso del solito "Vabbè allora noi andiamo! Ci vediamo stasera!" la salutarono ricominciando a camminare. Poco dopo sparirono, come ingoiati dal bosco. Roxy si girò verso Ellesmere, con gli occhi che le brillavano "Hai visto, Ellesmere? Niall mi ha detto che sono bravissima! Non ci posso credere!" esclamò. Si sentiva la persona più felice del mondo.
ORE 19.30
Niall era fuori dalla villetta e stava aspettando pazientemente quegli altri scalmanati. Persino da fuori si sentiva Zayn che urlava "Harry, ridammi il mio pettine!". Il biondo era vestito casual; una polo blu, un paio di pantaloni bianchi e un paio di converse nere. Il primo ad arrivare fu Liam, che gli si mise di fianco "Allora, quando hai intenzione di dirglielo?" domandò mettendogli un braccio intorno alle spalle "Beh, quando Marte, Venere e Mercurio di allineeranno... ma che razza di domande sono?! Questa cosa richiede tempo. Dovresti saperlo meglio di me" sbuffò il cantante "Ma come siamo acidi stasera!" scherzò il castano stringendo ancora di più la morsa intorno alle spalle dell'amico "Ahi, scemo mi fai male!" si lamentò sciogliendo il contatto con Liam "Niall c'è qualcosa che non va?" chiese Harry scendendo quei pochi gradini che lo separavano dal terreno "Uhm, niente! Assolutamente niente!" sorrise nervosamente "Invece secondo me c'è qualcosa" disse il riccio mettendo le braccia conserte "Vuoi che chiami Jerry?" lo sfidò Niall. A quel nome Hazza si fece piccolo piccolo, ricordando quell'accaduto per lui emotivamente scioccante. Quando arrivarono anche Louis e Zayn, con le gambe in spalla, iniziarono ad attraversare il sentiero che si estendeva all'interno del bosco. Durante il tragitto, Liam parlò tutto il tempo con Niall "Ma tu sei pazzo!" si lasciò scappare il biondo alla fine della conversazione. Il castano lo guardò con un sorrisetto divertito "Si, lo so" affermò "Ricapitolando; la invitiamo a cenare da noi, tu la inviti a ballare e poi..." non riuscì a finire la frase perchè fu interrotto da Louis "BOOM! Farete tanti tanti bambini!" disse scherzosamente con un sorriso malizioso "Ma che hai sentito tutto?" domandò Niall diventando leggermente palliduccio "Non solo io. Anche Harry e Zayn. Funzionerà vedrai!" lo rincurò il castano dandogli una pacca sulla spalla. Arrivarono al ranch dell'amica ma di lei nessuna traccia. Si recarono nel giardino antistane alla casa e la trovarono intenta a rincorrere una quindicina di conigli di vario colore, tenendone alcuni in braccio. Una scena buffissima "Roxy!" la chiamò Zayn. La ragazza alzò lo sguardo e vide la sua band preferita spanciarsi a quella vista "Ehi, ragazzi! Risolvo questo problemino tecnico e sono subito da voi!" asserì ricominciando a correre dietro ai roditori. Anche la band iniziò a tallonare i conigli, finche non riuscirono a prenderli e a rimetterli nelle loro gabbiette "Oddio, non ci posso credere che li ho fatti scappare ancora!" rise di gusto la mora "Allooooooora... chi ha fame?" chiese asciugandosi una lacrima scesa dal troppo ridere "IO!" Niall alzò una mano. Aveva un buco allo stomaco davvero enorme "Non avevo dubbi! Dai andiamo a mangiare!" affermò prendendolo per mano e trascinandolo verso una panca apparecchiata "Sono carini vero?" sussurrò Zayn all'orecchio di Harry "Si, tantissimo" rispose il riccio con i lucciconi agli occhi. Quei due ispiravano tanta tenerezza. "Bene, che si mangia?" "Eheheheh, hamburger e patatine fritte. Niall, benvenuto in paradiso!" scherzò appoggiando un paio di dischi di carne sul grill rovente "Ragazzi, voi restate a guardare? Su, a tavola!" scampanellò con un sorriso a trentadue denti, rivolta ai quattro cantanti che erano rimasti imbambolati a fissare la coppietta "Non ce lo facciamo ripetere due volte!" affermò Louis prendendo posto a tavola insieme ai suoi amici. Mangiarono come i re quella sera. Finita la cena aiutarono Roxy a sparecchiare e si sedettero a terra iniziando a cantare "Dai Roxy, facci sentire qualcosa di figo!" la invitò Louis "Questo lo volevo lasciare per dopo ma visto che insistete..." cominciò a pizzicare leggermente le corde della chitarra "She's a good girl, loves her mama, loves Jesus and America too. She's a good girl crazy 'bout Elvis, love horses and her boyfriend too, yeah yeah..." "It's a long day living in Reseda, there's a freeway runnin' throug the yard. I'm a bad boy cuz i don't even miss her, i'm a bad boy for braking her heart..." anche Harry iniziò a cantarla, essendo essa la sua canzone preferita. Dopo poche strofe anche gli altri quattro si unirono al duetto così, in tutta la campagna circostante, si levò una musica lenta e dolcissima. Quando finirono la ragazza appoggiò lo strumento sulle gambe e puntò gli occhi verso il cielo stellato "Ragazzi, gurdate che meraviglia!" bisbigliò puntando un dito davanti a se. I ragazzi alzarono lo sguardo e videro una bellissima luna color del sangue. Stettero per un bel pezzo a fissarla, estasiati "Domani mattina partiamo, allora?" domandò all'improvviso la diciannovenne "Per andare dove, scusa?" fece Liam, distogliendo lo sguardo dal corpo celeste "A neanche due giorni di viaggio da qui c'è una bellissima cateratta del fiume e io volevo portarvi a vederla..." spiegò sorridente la mora "Si! Che bello! Una scampagnata! Ci andiamo vero, ragazzi?" trillò Louis. Tutti gli occhi si fermarono su Liam; è lui il Daddy Direction, in fondo "Beh... si certo che ci veniamo!" accettò il cantante "Evvai! Hai sentito Roxy?" cinguettò Niall cingendole le spalle con il braccio "Allora belli pronti qui domani alle otto in punto!" asserì la mora con un sorriso fino alle orecchie, accoccolandosi contro il biondo.

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Capitolo 9
*** The forbidden secret ***


YO YO GIRLZ! Come vaa? Da Pesaro non ci sono novità qui il sole splende e fa caldo. Coooooomunquee prima di rimettermi a narrare le gesta dei nosti eroi ringrazio immensamente RossiRedTea e Infinity1D per quelle fantastiche recensioni ;D non so proprio come fare senza le mie fan *si segna di pagare i diritti d'autore ai One Direction*. Un grande grazie anche a faboulouis, Infinity1D e TVD forever Delena per aver messo la storia tra quelle seguite! Vi amo ragazze, tanto tanto ^^! BUONA LETTURA <3 C'è una piccolissima OS che ho scritto su Zayn, se volete dargli un'occhiata si chiama 'Ognuno è bellissimo'! :3
N.B.: In questo capitolo ci sarà una scena un pò forte; quindi chi è facilmente impressionabile salti, grazie! :D

"Va bene, va bene! Sono sveglio! Basta che la smetti con Bieber!" sospirò Zayn strofinandosi gli occhi con una mano. Davanti a lui stava Niall, imbracciando la sua chitarra, già bello pronto e pimpante. Aveva tirato l'amico giù dal letto a furia Never say never del giovane cantante canadese "Ti sei dimenticato dove dobbiamo andare oggi? Su, in piedi!" lo spronò il biondo "Oddio, hai ragione!" si ricordò il cantante buttando in aria le coperte e togliendosi il pigiama verde con su disegnato un orsacchiotto "Andiamo bene... dai fai in fretta, disotto la colazione è già pronta" affermò uscendo dalla stanza e chiudendo la porta dietro di lui. Scese le scale piano piano e si recò in cucina, dove trovò gli altri componenti della band intenti a consumare "'Gioooorno ragazzi!" li salutò prendendo posto tra Liam e Harry "Ciaoo Niall!" disse il riccio dandogli una leggera pacca sulla spalla "Come mai tutta questa euforia?" chiese portandosi alla bocca un pezzo di pancake con mezzo chilo di Nutella sopra "Che domande! Si va a fare una bella scampagnata!" rispose Louis con un sorriso fino alle orecchie "Beh, veramente c'è un altro motivo" intervenne Liam. Si avvicinò all'orecchio di Niall e gli sussurrò qualcosa che lo fece sbiancare completamente "No, dai ragazzi, non è necessario che..." non riuscì a terminare la frase che... SBRUUUUUUUM! Si sentì qualcuno cadere dalle scale. I quattro si alzarono e videro Zayn che si rialzava piano piano dal pavimento. Non riuscirono a trattenere una grassa risata, a cui si unì anche il pakistano dopo essersi ripreso dalla botta "Tornando al discorso di prima... io sto cominciando a mettere in serio dubbio la vostra stabilità mentale" fece il biondo con un sorrisetto divertito "Non mi sembra il caso di..." "Si invece!" lo interruppe Lou "Ci servono dei consigli fondati di moda e altre cose simili e chi può darceli meglio di loro?" "Ma sei sicuro che non si disturberanno troppo?" chiese il ragazzo, cercando di far abbandonare agli amici quella idea a dir poco folle "Ma che vai farneticando! Saranno strafelici di aiutarci! Te lo assicuro!" affermò il castano più convinto che mai "Bah, se lo dici tu..." il suo sguardo cadde sull'orologio; segnava le sette e mezza "Ragazzi sarà meglio andare" asserì ingoiando con foga l'ultimo pezzo di colazione "Niall ha ragione. Dobbiamo portare qualcosa? In fondo stiamo via due giorni" gli ricordò Liam, alzandosi da tavola " Ha detto 'Portate solo voi stessi'" rispose il biondo "Testuali parole; vero Niall?" lo prese in giro Harry dandogli una leggera gomitata all'altezza delle costole. Uscirono dalla villetta Hudson e presero a camminare a passo svelto lungo il sentiero che percorreva il bosco che li separava dal ranch della loro amica. Improvvisamente Zayn sentì un vociare cavernoso provenire dal folto degli alberi e si arrestò "Ehi, tutto bene?" gli domandò Liam appoggiandogli una mano sulla spalla "La sentite anche voi?" chiese, rivolto ai suoi amici. I quattro ragazzi si misero attentamente in ascolto. Il brusio di voci si faceva sempre più vicino. Tutti gli occhi si puntarono su Niall. Aveva una faccia abbastanza preoccupata. Il biondo si avvicinò ai suoi amici "Ragazzi, dobbiamo cominciare a correre. Veloci. Non parlate finchè non saremo usciti dal bosco!" ordinò con un filo di voce. I quattro annuirono e iniziarono la loro corsa. Cercavano di fare meno rumore possibile, compiendo passi lesti ma felpati. Uscirono dalla selva pochi minuti dopo, con un fiatone non indefferente "Niall adesso, perfavore, ci dici di chi erano quelle voci?" domandò Louis cercando di mantenere un certo autocontrollo "I cacciatori di frodo, che cacciano anche quando quest'ultima è proibita. Se ci dovessero scoprire non si farebbero molti problemi a farci secchi" riferì quello che gli aveva inseganto la mora "E tu queste cose come le sai?" "Esperianza personale, mio carissimo Zayn. Una volta io e Roxy abbiamo avuto un incontro ravvicinato con questi tizi. Fortunatamente non ci hanno visti, forse solo di striscio" raccontò l'irlandese ricominciando a camminare verso la fattoria della ragazza.
Roxy stava finendo di sellare l'ultimo cavallo, quello che avrebbe montato Liam; BJ, un bellissimo cavallo dal mantello baio. In un angolo della scuderia, attaccato alla presa di corrente, c'era un piccolo stereo al cui interno girava Up all Night, il primo album dei suoi idoli. Gli stessi che stavano per partire all'avventura insieme a lei. Ancora non ci credeva; aveva incontrato gli One Direction e se li era anche fatti amici. Come si può non essere amici di quelle cinque carote matte? Il suo pensiero andò per un attimo a Niall e quei suoi bellissimi occhi color del cielo, a quei suoi capelli color del sole, quella sua risata tanto contagiosa, quel suo tenerissimo modo di abbracciare le persone. Senza neanche accorgersene sul suo volto si dipinse un piccolo sorriso. Quegli attimi paradisiaci furono interrotti da una figura alta, che si parò davanti alla porta della scuderia. Una vista mostruosa, per la giovane "Sono venuto a parlarti" riferì calmo Thomas, avvicinandosi a lei "Vattene, non abbiamo niente da dirci" disse fredda, stringendo il sottopancia del cavallo "Ti prego, Roxy, torna con me... te lo chiedo per favore" la pregò congiungendo le mani "No, è finita... mi sembra di avertelo spiegato già diverse volte" asserì infilando la testiera all'animale "Ma io... io ti amo". A quelle parole la giovane si voltò di scatto, rossa di rabbia in viso "MI AMI?! Se davvero mi amavi ci pensavi su due volte prima di violentarmi!!!! Adesso fuori e non farti più vedere" sbraitò furiosa "Ma, Roxy..." tentò di farla calmare, ma si stava solo arrampicando sugli specchi "FUORI!!!!" gridò di nuovo, pestando i piedi per terra. Il castano girò i tacchi e se andò, sparendo dalla seconda entrata. Una serie di immagini iniziarono a tormentare la mente della povera ragazza; lei, stesa nel letto, completamente nuda e lui, ubriaco fradicio, che infieriva, infieriva e continuava a infierire su di lei. Si prese la testa tra le mani e si appiattì contro la porta di un box, scivolando a sedere. Dopo tanti anni sentì le lacrime rigarle assiduamente le guance. Gli occhi bruciavano, ma non solo quelli. Si sentiva andare tutta a fuoco. Improvvisamente sentì due mani tremanti posarsi sulle sue spalle. Alzò lo sguardo e vide Niall inginocchiato davanti a lei, che la guardava, sconvolto. Gli altri quattro erano in piedi dinanzi a loro, con una faccia scossa "Avete sentito tutto, vero?" domandò cercando di asciugare quel fiume in piena che le usciva dagli occhi "Si..." sussurrò il biondo mettendosi a sedere di fianco a lei, imitato da tutti gli altri "Roxy... non sappiamo cosa dire... non ci aspettavano che arrivasse a tutto questo..." balbettò Louis "Ragazzi, è tutto a posto..." cercò di rassicurarli la giovane abbozzando una smorfia che doveva sembrare un sorriso "No che non è tutto a posto!" sbottò Harry  "Se solo quel bastardo prova a rimetterti le mani addosso lo faccio nero!". Era arrabbiatissimo. Non riusciva a capacitarsi come si potesse fare tutto questo a una creatura così dolce "Ragazzi, uscite un attimo. Ci resto io con lei" bisbigliò il biondo con lo sguardo basso. I quattro cantanti se ne andarono all'esterno e nella scuderia restarono solo loro due. Il ragazzo le cinse le spalle con un braccio "Ne vuoi parlare?" chiese dolcemente accarezandole i capelli. Strano; adesso non sembrava quella ragazza orgogliosa e forte che avevano conosciuto all'inizio. Sembrava fatta di porcellana; così bella ma al contempo così fragile. Fragile, un aggettivo che mai avrebbe usato per definire Roxy, prima di vederla in quello stato. "No, perfavore, Niall. Voglio solo dimenticare... tutto quello che ha mi ha fatto... fa male, Niall, fa malissimo..." singhiozzò aggrappandosi con disperazione alla maglia del cantante. Lui la circondò le braccia intorno alla vita e la strinse in un tenero abbraccio "Lo so, lo so. Non preoccuparti, non ti farà più del male, ci siamo noi qui" provò a consolarla. Gli faceva male vederla così. Era sempre stato un tipo che non arrivava mai alle mani, ma se avesse rivisto quel verme lo avrebbe riempito di cazotti se solo avesse provato a torcerle un solo capello "Beh, adesso sarai contento" sussurrò staccandosi da lui "Perchè scusa?" domandò confuso "Sarai felice di avermi vista piangere..." "Non dirlo neanche per scherzo" la interruppe "dovresti saperlo che non mi piace vedere la ragazze piangere" le ricordò sorridendo dolcemente. 'Cazzo, sei stupendo Horan. Perchè ho così paura di dirti cosa prova per te?' pensò guardandolo negli occhi "Allora... entriamo in casa o restiamo qui tutto il giorno a sentire questo buonissimo odorino di pupù equina?" cercò di tirarle un pò su il morale. La ragazza sorrise. Un sorriso amaro, uno di quei sorrisi che si fanno per non far restare male la gente anche se non si ha nessuna voglia di ridere "Ehm... ok" sospirò alzandosi in piedi e dirigendosi a passo lento verso la sua abitazione. Passò davanti agli altri quattro ragazzi ma non li guardò e continuò a camminare con lo sguardo basso. Le lacrime scendevano ancora copiose e i singhiozzi non accennavano a diminuire. Niall si avvicinò ai suoi amici "Ragazzi, sarà meglio rimandare a domani la partenza... diamole il tempo di riprendersi" asserì scrutando la mora che entrava in casa, chiudendosi la porta alle spalle "Si, hai ragione... povera Roxy... non meritava tutto questo..." sussurrò Harry stringendo i pugni. Era furioso. Non riusciva a capacitarsi come qualcuno potesse fare quello che Thomas aveva fatto a Roxy "Io dico di entrare in casa e di vedere come sta" propose Louis incamminandosi verso la casa della loro amica. Entrarono e sentirono dei singhiozzi sommessi provenire dal piano di sopra; evidemente Roxy non si era ancora calmata "Niall, credo che debba andare da lei" disse Liam dandogli una pacca di incoraggiamento sulla spalla "E a fare cosa? Se non sono riuscito a calmarla cinque minuti fa credi che adesso ce la possa fare?" sbuffò il biondo "Allora vado io, non sopporto di vederla così" si offrì Zayn, iniziando a salire le scale e dirigendosi in camera della ragazza. La trovò seduta sul bordo del letto. Le lacrime che cadevano, schiantandosi pesantemente sul parquet, creavano un incessante ticchettio. Lo sguardo basso. Una sofferenza troppo grande gravava sulle sue spalle. Roxy non era poi quella dura che era sembrata ai nostri amici "Roxy?" domandò titubante il moro avvicinandosi alla ragazza "Hm? Oh, ciao Zayn... n-non ti ho sentito arrivare" affermò asciugandosi gli occhi con il dorso della mano "Dove sei finita?" chiese sedendosi al suo fianco "Come scusa?". Lui, per tutta risposta, le prese il viso tra le mani e lo portò davanti al suo. Si ritrovò due arrossati pozzi verdiazzurri che lo fissavano, quasi spaventati "Roxy... lo so che è difficile superare uno shock così grande però... devi farti coraggio e andare avanti. Questa non è la Roxy che abbiamo conosciuto due settimane fa. Su, basta piangere..." disse dolcemente cancellando con il pollice una riga d'acqua che le divideva il volto in tre parti "Zayn... tu hai perfettamente ragione ma... non ce la posso fare... almeno non da sola" bisbigliò abbassando lo sguardo per non incontrare quello sguardo ambrato. Si sentì quegli occhi addosso, che la guardavano con dolcezza "E secondo te perchè siamo qui? Siamo qui perchè siamo tutti preoccupati per te. Noi ti vogliamo bene e non sopportiamo di vederti ridotta così. So che è stato traumatico per te ma... non ti abbattere" asserì stringendola a sè. Sapeva che se Niall li avesse visti così ne avrebbe passate di tutte i colori ma non poteva reggere un secondo di più a vederla piangere a dirotto. Quando si staccarono notò con piacere che le lacrime erano state rimpiazzate da un piccolo sorriso "E questo cos'è?" chiese natando un ciondolo penzolare dal collo della ragazza. La mora lo tirò fuori e lo fece vedere al ragazzo; una piccola monetina con un foro al centro, dal quale passava una cordicella nera. Sul dischetto era inciso un ragazzo, un uccello tipo fenice e un specie di orco "È un portafortuna russo" gli rivelò la giovane "Russo?" domandò Zayn un pò confuso "Da dove pensi che vengano questi occhioni verdiazzurri? Dalla Grande Madre Russia, ecco da dove!" disse con un filo di voce "Aspetta un attimo, vuoi dire che..." "Zayn, non fraintendere. Non sono del tutto russa. Diciamo per metà. Mio padre è russo, ma io non so nemmeno una parola di quella lingua" ammise un pò imbarazzata "Vuoi che ti lasci sola?" domandò appoggiandole una mano sulla spalla "Se non ti è di troppo disturbo... dì anche agli altri di non venire su... voglio stare un pò per conto mio" "Ok, capisco, allora io vado...". Il ragazzo fece per uscire ma la diciannovenne lo fermò "Zayn, mi fareste un favore?" chiese afferrandolo per una manica della maglietta "Certo, dimmi pure" "Visto che ormai la frittata è fatta, partiamo domani. Mi potreste dissellare i cavalli, per favore?" "Beh... senza dubbio!" affermò con un sorrisetto nervoso; non aveva la più pallida idea di come si "dissella" un cavallo "Grazie Zayn, sei il migliore..." sussurrò schioccandogli un piccolo bacio sulla guancia e chiudendo la porta. Si buttò a peso morto sul soffice letto 'Mai incontrato dei ragazzi così... non riesco a trovare la parola per descriverli... forse asdfghjkl è la più adatta' pensò afferrando con noncuranza il suo Ipod. Mise su le cuffiette e la musica partì. Forever Young le risuonava nel cervello. Quelle stronze ricominciarono a scendere copiose, senza che Roxy potesse fare niente per impedirglielo. Nella sua mente ancora quelle immangini raccapriccianti. Si prese la testa tra le mani "Basta! Esci, esci! Non ti voglio più vedere! Io sono più forte di voi... IO SONO PIU' FORTE DI VOI!" sbraitò stringendo la morsa intorno alle tempie. All'improvviso il susseguirsi vorticoso delle immagini si bloccò, lasciando spazio ad un'altra: il sorriso di Niall. La visione più bella del mondo. Abbandonò la testa sul cuscino e chiuse gli occhi. Aveva vinto, era riuscita a essere più forte di quel doloroso ricordo.
I cinque ragazzi si ritrovarono davanti a sei cavalli perfettamente bardati e pronti. Bene, bisognava procedere "Allora, iniziamo?" fece Louis avvicinandosi a Cheyenne e iniziando a slacciarle delicatamente il sottopancia. Pochi secondi dopo tutti erano al lavoro, armeggiando affannosamente intorno ai destrieri "Ciao bellissima..." sussurrò Niall avvicinandosi a Winter Sinphony. La dissellò e le si parò davanti, accarezzandole delicatamente il morbido muso. I suoi occhi azzurri incontrarono quelli neri della giumenta "Ehi, Niall! Hai finito?" Liam gli si avvicinò e lo vide in contempalzione del'animale dal mantO bianco "Hai trovato la fidanzatina?" lo prese in giro il castano "Eh? No, ma che dici Liam! Comunque si ho fatto, ciao Sinphony!" la salutò e uscì dalla scuderia, raggiungendo i suoi amici "Secondo voi Roxy sta meglio?" domandò Harry, incrociando le braccia al petto. La risposta arrivò subito; Roxy avanzava con passo sicuro verso i cinque cantanti "Roxy! Va un pò meglio?" le chiese gentilmente Niall "Si, molto meglio grazie. Sono venuta a dissellare Winter Sinpony; quella lì non si fa toccare da nessuno. A parte me ovviamente" disse accennando alla scuderia rossa "Ma Niall, la cavalla bianca non l'hai dissellata tu?" domandò Zayn, riferito al biondo. Il ragazzo sentì su di lui due profondi occhi verdiazzurri, pieni di stupore "Beh, sarà tutto innato buonsenso equino" scherzò la mora "Si certo, mezzarussa, certo" sorrise divertito il pakistano "Mezzarussa?" esclamarono all'unisono gli altri quattro. I due si lanciarono un'occhiata complice per poi scoppiare a ridere di gusto "Dai venite dentro che vi spiego tutto!" trillò la ragazza. Quella scintilla era finalmente tornata. Roxy era di nuovo se stessa. 

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Capitolo 10
*** Partenza movimentata ***


Macciao ragazze mieee! Rieccomi qui con il decimo chappy di storia. Ma che succede?! Siamo arrivati al decimo capitolo! WOOOOOH! I wanna stay up all night and jump around until we see tehe sun!! :DDD Fatemi ringraziare quella grandissima persona di nome RossiRedTea che si ritaglia sempre due minuti della sua giornata per leggere e recensire questa storia! Non sai quanto stai facendo per me, mi stai facendo sentire importante! Grazie di cuore! <3 Grazie mille anche Eli_directioners99; ti piace davvero così tanto la mia storia? Beh, ne sono molto felice :D Detto questo io direi di passare all'azione quindi... BUONA LETTURA! ^_^

"Oh, i saw a girl brought to life. She was warm, she came around, she was dignified. She showed me what i was to cry... Well, you couldn't be that girl i adore. You don't seems to know or seems to care what your heart is for... but i don't know anymore". Roxy sentì la calda e ammaliante voce di Liam molto vicina a lei. Sul suo volto si dipinse un piccolo sorriso. Quella era la miglior sveglia del mondo. Aprì piano gli occhi e vide che il castano non era solo; c'era proprio tutta la band "There's nothing left, i used to cry, my conversation has run dry. That's what's going on, nothing fine i'm torn!" continuò Harry. La ragazza si mise a sedere sul letto e iniziò a osservare i suoi idoli che cantavano solo e unicamente per lei. Il suo corpo era tutto un fremito; i One Direction che le dedicavano una canzone che adorava, ovvero Torn "I'm all out of faith, this is how i feel, i'm cold and i am shamed lying naked on the floor. Illusion never changed into something real. I'm wide awake and i can see the perfect sky is torn!" e tutti iniziarono a intonarla, chi più chi meno, scivolando sulle leggere note della chitarra di Niall. Roxy li guardava estasiata, come una bambina a una svendita di caramelle, con i lucciconi agli occhi. Quando la canzone fu finita la mora scoppioò in un sonoro applauso "Cazzo, dovevate vincerlo voi X-Factor!" eslcamò mettendo le mani sui fianchi "Anche se non l'abbiamo vinto, guarda dove siamo adesso!" disse Louis allargando le braccia "A casa mia!" rise la ragazza, facendo scoppiare a ridere anche i cantanti "Ok, grazie della sveglia musicale però adesso uscite che mi devo cambiare" affermò spingendoli fuori dalla sua camera "Dai, aspetta, io voglio vedere!" fece Hazza con un sorrisetto malizioso "Lurido pervertito che non sei altro, fuori dalla mia stanza!" scherzò la mora chiudendo la porta in faccia ai cantanti "Wow, che ragazza fantastica..." sussurrò Niall con un'espressione sognante disegnata in faccia "Cos'hai detto, Niall?" chiese Zayn avvicinandosi al biondo "Niente, assolutemente niente!" asserì il ragazzo "Sarà. Comunque" gli circondo le spalle con un braccio "abbiamo dei piani per la tua conquista amorosa" gli bisbigliò all'orecchio "Zayn, mi stai facendo una paura non indifferente" "Grazie, faccio del mio meglio". I cinque iniziarono a scendere le scale borbottando qualcosa di incomprensibile. Roxy si tolse lestamente il pigiama e si fiondò in bagno per una veloce doccia. Si spogliò e si buttò sotto il caldo getto d'acqua. Si insaponò per bene e in tutta la toilette si spanse un buonissimo odore di frutti di bosco. Tutto d'un tratto un ricordo si fece largo nella sua mente; una bambina di sette anni che si divertiva a raccogliere le more da un rovo sotto gli occhi attenti di una donna dai lunghi capelli corvini, uguali ai suoi. Sua madre e suo padre se ne erano andati, lasciandola lì, da sola. Non li avrebbe mai perdonati per questo. Scrollò la testa per liberarsi del quel pensiero e uscì dal bagno. Fermandosi davanti allo specchio vide riflessa la sua immagine; la setosa chioma nera come la notte attaccata delicatamente al corpo a causa dell'acqua. Si guardò negli occhi; solo quel giorno si accorse che non era così bruttina come pensava. Anzi, si sentiva abbastanza bella 'Oh, no, Zayn mi ha contagiato!' pensò atterrita prendendo un intimo e indossandolo. Aprì il cassetto ed estrasse una canottiera bianca, con disegnato un trifoglio fatto di paiettes tutto sberluccicoso(?) che diceva "Hey, i'm Irish!", un paio di jeans azzurri e un paio di stivali marroncini chiari. Si asciugò per bene e scese al piano inferiore, dove trovò quelle cinque carote matte sedute al tavolo che sparavano minchiate a tutto spiano. Il suo sguardo cadde sull'orologio giallo smorto appeso al muro; segnava le cinque e tre quarti. Passò oltre la cucina. Fece per andare fuori ma una voce la bloccò sull'uscio "Ehi, Roxy. Colazione niente?" chiese Niall avvicinandosi a lei "È tardi. Devo andare a sellare i cavalli. Se mi scappa il tempo la faccio dopo" affermò sorridente "Un attimo." la bloccò di nuovo prima che potesse uscire. Si sfilò la felpa che aveva addosso e la mise sulle spalle della ragazza "Fuori fa freschino. Non vorrai prenderti un accidente, spero. Dai, vai, i destrieri aspettano solo te" le fece un piccolo occhiolino e si ricongiunse ai suoi amici, ricevendo pacche e gomitate affettuose. La giovane uscì e si diresse verso la scuderia rossa. La fresca brezza del primo mattino le accarezzava delicatamente le guance pallide. Il cielo ceruleo ingrigito era sfumato di rosa; presagio di un'imminente bellissima alba. Quelle che si riuscivano a vedere da casa sua erano semplicemente qualcosa di magico. Girò la chiave nella serratura e la porta della rimessa si aprì cigolando "'Giorno ragazzi!" li salutò la diciannovenne, avvicinandosi al box di Corinto. Oggi l'avrebbe montato lei; sapeva che, se avessero dovuto iniziare a correre, nessuno dei ragazzi avrebbe potuto riuscire a controllolarlo "Ciao splendore! Come va?" gli disse appoggiando il sottosella sulla groppa dell'animale aspettandosi, come sempre, una risposta da parte dell'animale. Finì di sellarlo e lo condusse fuori, legandolo a una piccola staccionata. Tornò dentro e fece la stessa operazione con gli altri cavalli. Appena fatta uscire Cheyenne, la giumenta che avrebbe montato Louis, Roxy notò una figura alta avvicinarsi sempre di più al capannone. Tirò un sospiro sconsolato "Sei proprio la perseveranza fatta persona, sai?" ironizzò fredda quando il ragazzo si fu fermato all'entrata della scuderia. Entrò nel box di Winter Sinphony e iniziò a prepararla "Roxy, è inutile che lo nascondi. Dai, ammettilo che mi vuoi" sorrise orribilmente Thomas "Bleah, ma neanche per sogno. Ora fuori. Devo..." non riusciì a finire la frase che il giovane la prese per un braccio e la spinse contro il muro della stalla. Le bloccò i polsi con le mani "Lasciami immediatamente" ringhiò cercando di mantenere un certo controllo "Mia o di nessun altro, a te la scelta" le sussurrò all'orecchio "A questo punto preferisco di nessuno. V-A-T-T-E-N-E!" sillabò con sguardo gelido "Risposta errata" bisbigliò avvicinandosi pericolosamente al viso della giovane. Roxy andò nel pallone. Che fare? Poi il colpo di genio. Quando il castano le fu abbastanza vicino gli tirò una potente testata, facendolo indietreggiare un poco e facendogli mollare la presa sui polsi della ragazza "Non ti conviene scherzare con il fuoco" gli rinfacciò la mora, mettendo su un sorrisetto beffardo "Come hai osato?! Stronza, questa me la paghi!!" abbaiò caricando un pugno. Stava per schiantarsi contro la guancia della povera ragazza, ma una eroica mano si intromise "Quante volte te lo devo dire? DEVI LASCIARLA STARE! L'hai fatta soffrire e nemmeno te ne sei accorto! È per questo che non ti vuole più! Mettiti il cuore in pace!" lo rimproverò Niall, apparso all'improvviso "Ancora tu?! Quando la smetterai di intrometterti?! Questo è solo affar nostro! Bah, fate come volete. Ma tornerò, non dimenticatevelo" asserì uscendo dalla scuderia "Grazie Niall..." farfugliò Roxy con il viso imporporato "Ma di niente, figurati! Qualcosa non va?" domandò notando lo sguardo basso dell'amica "Niall, sei davvero premuroso ma, per favore, non intrometterti più. Non voglio che tu venga picchiato al posto mio" "Mi dispice ma questo non posso proprio farlo. Se ti accadesse qualcosa non me lo perdonerei mai. Non fa niente se mi prendo un cazzotto al posto tuo, basta solo che tu non soffra" finì con quel suo bellissimo sorriso dipinto in volto "Oh, mi stavo per dimenticare!" esclamò il biondo prendendo un vassoio appoggiato su una sedia "Ti ho portato la colazione!" trillò avvicinandoglielo al viso "Ma quanto sei caruccio!" si addolcì schioccandolgli un bacio sulla guancia. La ragazza mangiò di gusto e finì di sellare i cavalli. Quando furono al gran completo, la ragazza spiegò il percorso "Ascoltate bene. Prima di arrivare alle cascate dobbiamo attraversare questo piccolo boschetto, un'altra radura, un altro boschetto e poi una terza radura, Quest'ultima, però, è parecchio grande quindi oggi ne attraverseremo metà poi ci fermeremo. D'accordo?" spiegò la ragazza "Certo!" cinguettarono all'unisono i membri della band. Roxy distribuì i cavalli "Oook, ragazzi. Tutti pronti. Niall vai con Winter Sinphony, Louis con Cheyenne, Harry con Madison, Liam con BJ e Zayn con Isaac. Per salire mettete il piede sinistro nella staffa e su, in marcia!" li incoraggiò la giovane, guardandoli dolcemente dall'alto del suo Corinto. Quando tutti furono montati in seIIa iniziarono a procedere, con un piacevole passo, lungo il sentiero che serpeggiva attraverso il bosco. Finalmente avevano dato inizo a quell'avventura che, di sicuro, non li avrebbe lasciati con l'amaro in bocca. La diciannovenne apriva la fila, in sella a quel cavallo dal mantello nero e lucente. Avanzava sicura di se, guidandoli tra la fitta vegetazione. Dopo una mezzora arrivarono in una modesta spianata, alla cui estremità sorgeva un ranch simile a quello di Roxy. Di Thomas nessuna traccia "Trottiamo, ragazzi?" domandò girandosi verso i cantanti "Si, dai trottiamo!" scampanellò Louis "Bene, per far trottare i cavalli dategli un colpetto secco sui fianchi e schioccate la lingua contro il palato. Mi raccomando, appoggiatevi bene sulle staffe sennò i gioiellini faranno male!" scherzò iniziando un regolare trotto. Anche gli altri partirono e, così, superarono la radura ed entrarono in un altro boschetto. Attraversarono anche quello senza problemi per poi arrivare in una GIGANTESCA radura, che si estendeva a perdita d'occhio dvanti ai nostri sei amici. L'orizzonte era solo una enorme distesa di erba verdissima "Adesso viene il bello..." disse guardando i ragazzi con un sorriso furbetto. Massì, erano pronti per il grande passo...

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Capitolo 11
*** Waterfall ***


Ok, ok si lo so che adesso vorrete tirarmi addosso quanto di più pesante e appuntito vi capiti tra le mani, ma cercate di capirmi, mi si era rotto il pc T_T  spero che nessuna di voi si sia buttata dall' Empire State Building gridando "Gazettina non pubblica più i capitoli, non voglio più vivere in questo modo!"  Comunque ringraziando quegli angeli scesi in terra di RossiRedTea e eli_directioners99 che mi lasciano sempre quelle fantasticissime recensione. Siete quasi più cucciolose di Louis! xD Un grazie speciale anche a Shelly98 che ha messo la storia tra le preferite! Smetto di parlare e mi metto a scrivere l'undicesimo chappy, SPERO VI PIACCIA! <3

Roxy rimase lì, impalata e ferma, a guardare i cinque per qualche minuto. Voleva vedere se erano davvero pronti per il 'grande passo' "Che succede?" chiese Louis, inquietato dallo sguardo della mora fisso su di loro. La ragazza mise su un sorriso furbetto "Voi vi fidate di me, vero?" domandò misteriosamente "Che domande! Certo che ci fidiamo di te!" rispose Liam a nome di tutti "Allora si vi dicessi di schioccare due baci in aria e dare un colpo secco ai fianchi dei cavalli, lo fareste?" chiese ancora "Si!" esclamarono all'unisono. Non avevano la più pallida idea di quale pazza idea avesse in mente la diciannovenne "Benissimo!" trillò con i lucciconi agli occhi "Allora; mani basse per non tirare in bocca al cavallo e appiattitevi leggermente contro la sella, i piedi ben appoggiati sulle staffe e siamo pronti a partire" spiegò mettendosi in posizione, imitata dagli altri membri della band. Al suo segnale i giovani eseguirono quello che Roxy gli aveva detto in precedenza e i cavalli partirono in uno sfrenato galoppo. Dopo essersi ripresi da un grande stupore iniziale iniziarono ad assaporare quei lunghi attimi di libertà. Sentivano l'aria che passava impetusa tra i loro capelli. Riuscivano a percepire  la potenza, ma anche la grazia, con cui i destrieri appoggiavano i loro zoccoli sul terreno erboso, che si schiacciava leggermente sotto il loro peso. Roxy aveva perfettamente ragione; il galoppo era qualcosa di magico. Riusciva a esprimere tutta quella voglia di libertà che ognuno ha nascosta nel profondo dell'anima "WOOOOOOOOOO!" gridò Harry in preda a un'esplosione euforica apparentemente grave, che provocò una risarella generale "You make me feel i'm living a teenage dream!" per qualche oscuro motivo Zayn si mise a cantare Teenage Dream di katy Perry a cui si unirono, come un branco di scemi, anche gli altri "The way you turn me on, i can't sleep, let's runaway and never look back, never look back! My heart stops, when you look at me, just one touch now baby i believe this is real let's take a chance and never look back, never look back!" cantarono in coro. Dopo poco che galoppavano la ragazza notò l'assenza dell'irlandese 'Niall sarà rimasto indietro. Forse è meglio se...' no riuscì a terminare il suo pensiero che un urlo arrivò dritto alle sue orecchie "AIUTO!!". La mora si arrestò il suo cavallo "Alt!" gridò perchè anche gli altri ragazzi si fermassero "Cosa c'è? Perchè ci siamo fermati?" chiese Harry. La diciannovenne non gli rispose e si voltò di guizzo verso il luogo da dove aveve sentito quella disperata richiesta di soccorso. Il sangue le si gelò nelle vene; vide Niall che cercava in tutti i modi possibili e immaginabili di rimare in sella mentra Winter Sinphony tirava calci e sgroppava violentemente, sballottando a destra e a manca il povero biondo "Oh, no Niall!" disse Liam iniziando ad avvicinarsi al cavallo imbizzarrito ma Roxy gli si parò davanti. Era seriamente preoccupata per il ragazzo "No, Liam tu resta qui. Un cavallo imbizzarrito è molto pericoloso. Vado io ad aiutare Niall" attestò iniziando a galoppare a velocità impressionante verso il giovane. Sapeva che un cavallo in quelle condizioni era estremamente pericoloso e che doveva fare il più presto possibile. Spronò il suo Corinto a procedere ancora più lestamente con un'altra secca tallonata nei fianchi. Non capiva proprio perchè la cavalla si fosse agitata così tanto. Di fianco a lei Ellesmere correva a pardifiato, con la lingua a spendoloni dalla bocca. Quel cane era sempre al suo fianco, ovunque andasse e in qualsiasi situazione. Quando arrivò sul posto vide gli occhi di Niall illuminarsi. Afferrò saldamente le redini della cavalla bianca e le diede un forte strattone. La giumenta si impennò un'ultima volta e si calmò di colpo. La mora tirò un sospiro di sollievo "Ehi, Niall sei tutto intero?" chiese sorridente. Uno di quei sorrisi che facevano perdere la testa al ragazzo "S-si t-t-tutto bene... m-mi sono u-u-un pò s-spaventato" sussurò con voce tremate "Sicuro?" domandò chiese dolcemente dandogli una leggera pacca sulla spalla. Il cuore ricominciò a martellargli nel petto, come la prima volta "Certo! Vai tranquilla Roxy!" scampanellò con le farfalle che svolazzano impertinenti nel suo stomaco; un pò per il fatto di essere davanti a un simile angelo un pò perchè aveva una fame nera. Con un regolare passo  tornarono dai loro amici "Niall, va tutto bene?" chiese preoccupato Zayn "Si si, non ho neanche un graffio. Tutto merito di Roxy! Se non ci fosse stata lei ora sarei un purè di Niall!" rise divertito "Super Roxy alla riscossa!" aggiunse Lou mettendosi in posa da Superman "Voi siete tutti matti" commentò scuotendo impercettibilmente la testa.
PIU' TARDI... QUELLA SERA STESSA... DOPO CENA...
"Videogioco?" "Viva Piñata" "Film romantico?" "La verità è che non gli piaci abbastanza" "Film horror?" "L'Esorcista e The Ring" "Segreti sconci?" Liam, da bravo Daddy, gli arrivò una gomitata dritta nelle costole "Harry! Ma saranno cosa da chiedere ad una ragazza?" sbuffò contrariato "Harry io non ho segreti sconci, mi dispiace per te. E comunque Liam sei davvero un cocchino di mamma!" lo beffeggiò Roxy "Va bene che è un gioco per conoscersi meglio, però chiedere cose di questo tipo non mi sembra adeguato. E poi cosa intandi con cocchino di mamma?" domandò un pò scocciato "Che ti trovi in difficoltà a parlare di queste cose. Sei proprio un... MAMA'S BOY!" scherzò afferrando la chitarra. Ellesmere le si andò ad accucciare di fianco, continuando a fissare come in estasi le fiamme crepitanti del falò "Liam, arrenditi, te l'ha messo nel culo!" scoppiò a ridere Lou, a cui si unirono tutti.  La ragazza iniziò a far scorrere velocemente sulle corde dello strumento il plettro che stringeva tra le affusolate dita, producendo un'allegra musica "Walkin on the red dirt no concrete pavement navy blue book bag on my back couple miles 'til i'm the gryhound station hope they let me ride away with them" la mora cominciò a intonare la canzone di Justin Bieber Mama's Boy. Aveva chiamato Liam così riferendosi proprio a questa canzone, che parla infatti di un ragazzo che vuole scappare di casa ma non vuole lascire la sua mamma da sola. La melodiosa voce della giovane si propagò per la campagna circostante e si arrestò solo quando la canzone fu finita "Ok, tu mi sposi, adesso!" affermò scherzoso Niall prendendole la mano "Roxy, ti sei cacciata in un bel guaio. Adesso che Niall ha scoperto che ti piace Bieber non ti lascerà in pace neanche un secondo!" la avvertì divertito Zayn "Eggià, Justin diciamo che è stato il mio primo colpo di fulmine. Ma poi siete arrivati voi e l'avete spodestato!" sorrise dando un'occhiata sognante al cielo tempestato di stelle "Allooora, continuiamo con il gioco?" chiese Harry dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante "Certo!" trillarono allegramente all'unisono "Comincio io, se non vi spiace" fece Niall "Ti sei mai pentita di una tua scelta?" domandò. Roxy capì a cosa il biondo si stava riferendo dal modo in cui la guardò; aveva gli occhi velati da una leggera tristezza. Roxy si alzò di scatto e si infilò nella sua tenda. Tutti lo guardarono con uno sguardo di rimporovero. Quando la ragazza ritornò tra loro stringeva tra le mani una fotografia "Ehi, Roxy, se non ti va di parlarne..." cominciò l'irlandese ma fu subito interrotto dalla mora "No, devo smetterla di girarci intorno. Ora o mai più. Guardatela tutti" asserì scoprendo la foto che ritraeva lei e Thomas, quando stavano ancora insieme. A un certo punto la strappò in due e la gettò nel fuoco, che la bruciò completamente senza lasciare nemmeno un rimasuglio piccolo piccolo "Lui è stata la scelta più sbagliata che potessi fare. Da questo momento non ci voglio più pensare. Per me non esiste più" disse. Fedda. Gelida "Benissimo, questa è la mia risposta. Altra domanda?" "Colore preferito?" "Che fantasia, Zayn" scherzò "Comunque è l'amaranto. Oddio che sonno. Fatemi l'ultima e dopo vado a stendermi in branda" sbadigliò assonnata "Io ne ho una! Qual'è la tua preferita delle nostra canzoni? E delle performance di X Factor?" chiese Louis sporgendosi leggermente in avanti. Quella domanda la colse completamente impreparata "Mmmmmm... direi... Stand Up e Your Song. Ok, io mi ritiro, buonanotte a tutti!" "'Notte Roxy!" le augurarono in coro prima che scomparisse dentro la tenda che avrebbe condivisono con... indovinate un pò? Con Niall? No, non questa volta. Starà in tenda con Louis, su decisione del destino avverso. I membri della band restarono fuori a chiacchierare per un altro bel pezzettino poi, presi dalla stanchezza, si fiondarono dentro le rispettive tende. Lou aprì piano la zip, pensando cha Roxy stesse dormendo e invece una mano lo prese saldamente per il braccio e lo trascinò dentro con poca grazia "Ehi, Roxy che c'è?" domandò preoccupato mentre la mora richiudeva tempestivamente l'entrata. Si sedettero sui rispettivi materassini e seguì qualche attimo di silenzio "Ho bisogno di parlare con qualcuno. Posso confidarmi con te, vero?" domandò con sguardo supplichevole "Certamente! C'è qualcosa che ti preoccupa?" chiese mettendosi di fianco a lei e circondandole le spalle con un braccio "Ti potrà sembrare strano ma ho paura di non piacere a Niall" ammise con un filo di voce "Ma smettila con questi discorsi! Non te ne sei accorta che è irrimediabilmente stracotto di te?" domandò sorridente "COSAAA?! Di me?!?!?! Credo che tu abbia capito male, caro il mio Tommo. Io non mi merito un ragazzo d'oro come lui" sospirò sconsolata "Non starò alzato un minuto di più se continui a dire queste cose su te stessa. Sei una ragazza fantastica, dolce e divertente. Tu e Niall fareste una coppia perfetta!" asserì convinto "Ma io quanto ti vorrò bene!" cinguettò abbracciandolo e appoggiando la sua guancia contro la sua "Vabbè, io mi stendo in branda. Buonanotte!" finì il castano dandole un delicato bacio sulla gota 'Niall innamorato di me.. non è possibile...' questo fu l'utlimo pensiero della ragazza prima di addormentarsi.
Harry aprì un'occhio. Poi l'altro. Sentì Zayn avvinghiato strettamente al suo torso nudo. In qualche modo riuscì a staccarselo di dosso. Aprì la zip della tenda e sporse la testa fuori. Vide l'orizzonte dipinto di un rosso incandescente, che preannunciava l'ennesima alba. Una risata gli fece dirzzare le orecchie. Uscì dalla tenda e scattò in piedi in piedi, cercando di vedere chi stesse ridendo così spontaneamente. Poi vide una figura dai lunghi capelli corvini che teneva in mano una piccola palla rossa e, ai suoi piedi, un cane dal pelo blue merle con la coda che ondeggiava forsennatamente "Pronta Ellesmere? Vai a prenderla!" tirò con forza la piccola sfera e l'animale partì al suo inseguimento. Quando finalmente l'acchiappo tornò festosa tra le braccia della sua padrona, scaraventandola praticamente a terra e leccandole affettuosamente la faccia. Solo in quel momento il riccio capì il profondo legame che legava Roxy a quel cane. Le si avvicino e le si mise di fianco "Ciao Roxy!" la salutò con quel suo magnifico sorriso "Ahahahahahah, oddio Ellesmere, dai basta!" ordinò rialzandosi in piedi "Buongiorno Harry!" ricambiò il saluto battendogli un cinque "Che fai?" chiese ingenuamente il cantante "Sto cucinando una torta" rispose sarcasticamente scagliando lontano la pallina. Ellesmere partì all'inseguimento. All'improvviso si sentì presa per i fianchi e vide Harry che la guardava con quei suoi magnifici occhioni verdissimi. Che cosa gli stava passando per la mente? Cosa voleva farle? Le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Roxy lo guardava atterrita "Sai, ci ho pensato molto e sono arrivato a una conclusione... voglio essere più di un amico per te..." le sussurò e iniziò ad avvicinarsi inesorabilmente alle sue labbra. Roxy andò nel panico; non voleva baciare Harry per il semplice motivo che lei si era innamorata di Niall, non di lui! Con uno strattone si liberò dalla stretta micidiale del riccio, proprio un secondo prima che le loro bocche si unissero "Harry, ascoltami; sei un amico fantastico, simpatico, dolce, premuroso e sei anche molto carino ma... io ti vedo più come un amico. Riesci a capire?" disse dolcemente mettendogli una mano sulla spalla "Si, si hai ragione tu. Scusami, ho corso troppo. Allora... amici?" domandò il castano allungando una mano. Nella sua voce si sentiva una nota di tristezza. Lei la strinse e trascinò in ragazzo contro il suo petto, stringendolo in un delicato abbraccio. Intanto Ellesmere era tornata con la pallina in bocca, pronta a un altro lancio. La mora gliela prese dalla bocca e la passò ad Hazza "Vuoi fare un tiro?" domandò mostrandogli la piccola sfera rossa ricoperta da tanta (e dico tanta) saliva canina. Il riccio la prese in mano titubante ma, quando vide la scintilla negli occhi del cane, non potè aspettare oltre; caricò il colpo e la scagliò lontano. Ellesmere iniziò a inseguirla con fare quasi ossessivo. Quel gioco andò avanti finchè tutti non si svegliarono e, dopo aver fatto colazione, si rimisero in cammino verso le cascate. Dopo un'oretta che procedevano con un rilassatissimo passo, Niall si avvicinò a Roxy "Ehi, Roxy, per caso sai quanto manca?" chiese sottovoce "Perchè Niall, ti sei stufato di stare in sella? Ehehehe, comunque non manca molto; dieci minuti e siamo arrivati" lo informò la ragazza "Ok. Hai mai fatto qualche gara? Chessò, salto a ostacoli?" domandò incuriosito "Per favore non nominarlo in mia presenza! Non sono una di quelle snob che fanno salto a ostacoli e dressage! Ti informo, però, che stai parlando con la campionessa Under 25 di Barrel Racing di tutto l'Hampshire. Vuoi vedere l'imitazione di un fantino che pratica la monta inglese?" lo invitò divertita "Siiii, ho voglia di un pò di risate!" trillò tutto contento. La diciannovenne aumentò la cadenza, fino ad arrivare al trotto. Sul suo viso comparve un'espressione molto.. snob "O my God, sono ore che trotto e le mie regali palle cominciano a dolere. Questo è un vero affronto! Mi rifiuto di riceve un misero stipendio di 3 milioni di sterline, almeno 5 ne voglio. Ma che diamine!" mugugnò arricciando il naso. Il biondo scoppiò in una fragorosa risata, richiamando su di se l'attenzione degli altri membri della band "Ehi, Niall, che c'è da ridere in questo modo?" domandò Louis incuriosito "Oddio, sto per morire. Dovete sentire l'imitazione dei fantini snob! È fenomenale!" eslcamò Niall "Dai, Roxy, fai vedere anche a noi!" la esortò Harry. La mora prese un lungo respiro e ripetè la scena, facendo piegare in due dalle risate tutti i ragazzi "Ehi, siamo arrivati! È QUESTA!" scampanellò giuliva la ragazza scendendo da cavallo. I cinque alzarono la teste e si ritrovarono davanti uno spettacolo mozzafiato; una cascata di più o meno dieci metri che si infrangeva con violenza contro un cumulo di rocce perfettamente levigate. I raggi del sole che illuminavano gli zampilli d'aqua creavano bellissimi arcobaleni e vicino ai loro piedi c'era un laghetto di acqua salmastra. Stettero un bel pezzo a osservare a bocca aperta quella meraviglia. Solo la voce della loro amica li riportò alla realtà "Ehi, ragazzi, bel panorama, eh? Ma aspettate di vederlo da lassù. Dai, seguitemi" affermò sorridente. I ragazzi smontarono e iniziarono a seguire la mora per la ripida e scivolosa salita che portava all'inizio della cascata. Ogni volta che Zayn guardava giù, paer la sua paura delle altezze, si attaccava a Liam come un koala coccoloso dicendo "Aiuto, Liam ho paura!" e lui gli rispondeva "Non guardare giù, mi raccomando! E poi se cadi ci sono io che ti prendo!" Sapetee come si dice: Ziam is real! Una volta arrivati in cima un panorama mozzafiato si stagliò davanti ai nostri sei amici; da quell'altezza si poteva vedere tutta la radura che avevano attraversato a cavallo e il bosco che la circondava. Restarono così per qualche minuto, senza parlare, stando solo a respirare quell'aria magica. Un gesto inconsulto, un piede messo male, una roccia sdrucciolevole, non si sapevano bene le cause ma sta di fatto che il moro scivolò e cadde da dieci metri nelle fresche acque del laghetto "Zayn! Zayn, se mi senti vieni fuori!" gridò disperata la giovane. Nessuna risposta "ZAYN!" urlarono all'unisono i cantanti, preoccupati per l'amico. Zayn era nei guai. Si sfilò tempestivamente la canottiera, i jeans e gli stivali restando in un delizioso bikini color ciliega. Prima che si buttasse al salvataggio i nostri amici notarono un simpatico colibrì blu tatuato sul fianco della giovane. Con un elegante picchetto si tuffò in acqua e iniziò a cercare il pakistano, cercando di trattenere il fiato il più possibile. Anche con la vista appannata dalle alghe e dal fango riuscì a vedere distintamente la figura di un ragazzo svenuto. Si avvicinò a lui e gli cinse la vita con le braccia per portarlo in superficie. Lo trascino con poca grazia sulla riva "Zayn, Zayn! Mi senti? Ti prego, rispondi!" lo implorò scuotendolo e facendogli un energico massaggio cardiaco. Niente. Gli occhi del ragazzo erano completamente serrati 'L'utlima possibilità. Spero che Niall non mi veda' pensò aprendogli la bocca e appoggiandoci delicatamente la sua sopra. Iniziò a immettere tutta l'aria che poteva dritto nei polmoni di Zayn. A un certo punto il ragazzo sbarrò gli occhi e sputò dell'acqua. Si guardò intorno spaesato e, non appena vide la ragazza inginocchiata al suo fianco, si fiondò tra le sue braccia, come un bambino che ha bisogno di essere consolato "Grazie Roxy, grazie. Mi hai salvato la vita, grazie mille, ti voglio bene" le sussurrò all'orecchio mentre grandi lacrime di gioia solcarono il suo viso "Ma figurati, su non piangere, anche io ti voglio bene" bisbigliò teneramente con un braccio intorno alle sue spalle.

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Capitolo 12
*** Stay strong! ***


Ciao a tutti ragazze e ragazzi (ci sono dei maschi che seguono la mia storia?) Priiiima di tutto vorrei ringraziare eli_directioners99 per la fantastica recensione che mi ha lasciato; si vede che ti sei appassionata proprio alla mia fanfiction! Mi fa davvero un grande piacere! Un grazie anche ad unbroken_directioner che mi ha dedicato quella stupendissima recensione, mi fa onore che ti piaccia, perché anche tu sei davvero bravissima a scrivere *_*! Un grazie speciale anche a Miss Horan e a stopthetraffic (bellissimo nome ù.ù) che hanno messo la storia tra le preferite, un piccolo gesto che però vale tanto (troppo profonda? D:) OK, smetto di annoiarvi e do il via al dodicesimo capitolo! Spero vi piaccia, UN BACIONE A TUTTI! <3

Roxy era stesa sul suo asciugamano da mare a godersi il cocente sole di fine agosto. Rilassarsi però non era così facile; prima di tutto perchè si sentivano le sguaiate risate di Louis che si divertiva in acqua con Harry e Niall, secondo perchè la ghiaia non era proprio il terreno più comodo per stendersi. Si tirò su lentamente e vide Zayn e Liam di fianco a lei che chiacchieravano serenamente. Dopo che aveva salvato il moro la situazione si era tranquillizzata notevolmente e ora erano tutti felici e contenti. Non si dimenticherà mai la scena appena dopo il quasi affogamento di Zayn; Liam corse da lui, lo abbracciò e gli disse dolcemente "Non provare più a farmi spaventare così! Capito?". La ragazza, sentendo pronunciare il suo nome dai due piccioncini, si voltò "Che c'è? Mi avete chiamato?" chiese guardandoli dalle lenti dei suoi Raiban "No, no! Assolutamente!" rise nervosamente il pakistano alzando in le mani davanti a se "Non è vero, bugiardo! Ho sentito chiaramente il mio nome! Dai dimmi cosa vi siete detti!" lo implorò avvicinandosi a lui e sfoderando uno dei suoi magnifici sorrisi immacolati "Davvero, non stavamo dicendo..." il cantante non potè finire di parlare perchè sentì la suoneria del suo cellulare chiamarlo insistentemente "i'm a Barbie Girl, in a Barbie World..." 'Sia ringraziato Allah!' pensò afferrando con noncuranza il telefono. Fece un mega sorrisone "Chi è?" domancò la mora, incuriosita "È la mia principessa!" affermò allontanandosi per parlare con lei "È Perrie, vero?" ipotizzò la diciannovenne voltandosi verso Liam "Sai, credo tu ci abbia preso in pieno!" scoppiarono a ridere come due perfetti idioti. Zayn si fermò solo dopo essersi distanziato una cinquantina di metri dagli amici. Premette sul tasto rispondi e si portò il ricevitore all'orecchio "Ciao cucciola" sussurrò dolcemente "ZAAAAAYN!" gridò la bionda in preda all'euforia "Ehi, urla un pò più forte, a Pechino non ti hanno sentita" ironizzò "Simpatia portami via. Allora siete riusciti a scoprire qualcosa?" chiese abbassando la voce "Poca roba; sappiamo solo che il suo colore preferito è l'amaranto. Ti chiamo se scopriamo altro che potrebbe servirvi. Ciao, adesso stacco. Ti amo" "Ciao Zayn, ci vediamo presto. Ti amo" affermò troncando la telefonata tra lei e il fidanzato. Zayn tornò tra i suoi compari con aria sognante. Roxy gli diede un piccolo pugno sul braccio "Ehi, come sta la bionda?" chiese con un sorriso stronzetto stampato in faccia "Tutto bene, grazie... ma come cappero hai fatto a sapere che era Perrie?!" domandò leggermente inquietato "Quel sorrisone non credo che tu l'abbia fatto pensando 'Wow, ho un telefono davvero figo' oppure 'Ma porca carota, perchè Paul ci deve rompere anche in vacanza?'. Linguaggio del corpo, sta tutto lì!" rispose gonfiando il petto. Si ristese sull'asciugamano. Stava per addormentarsi quando sentì due mani bagnate e gelide prenderla in braccio "Ma che cazz... TOMLINSON METTIMI GIU' IMMEDIATAMENTE!" sbraitò cercando di divincolarsi, ma fu tutto inutile. Louis la teneva saldamente stretto a se "Subito, signora!" si mise sull'attenti il castano, facendo cadere  la ragazza nelle fresche acque del lago. Dietro di lui Harry e Niall sghignazzavano divertiti. Quando riemerse vide il sorrisetto compiaciuto di Lou e il sangue le salì al cervello "Oh, questa me la paghi, caro il mio Tommo" asserì spingendolo in acqua e tenendogli la testa sotto la superficie. Il ragazzo faceva di tutto per liberarsi dalla sua micidiale presa. Alla fine riuscì ad afferrarle i polsi e la gettò davanti a se, facendola finire di nuovo sott'acqua. Quel gioco andò avanti per un bel pezzo finchè, sfiniti, decisero una piccola tregua. Stranamente, i loro amici erano spariti ed erano rimasti solo loro due. Louis se ne stava seduto vicino alla riva, lasciando che la verdastra acqua del lago gli bagnasse le gambe. Roxy gli si avvicinò e si mise a sedere di fianco a lui "Allora Lou... ti piace qui?" domandò guardando l'acqua che si schiantava violentemente contro le rocce "Si, tantissimo. Ma mai quanto bello come la persona a cui sto pensando" disse abbassando lo sguardo "Fammi indovinare... è Eleanor, vero?" tirò a indovinare la mora. Louis si voltò di scatto e la prese per le spalle, cominciandola a fissare con quei suoi bellissimi occhi color del mare "No... tu" sussurrò iniziando ad approssimare le sue labbra a quelle della ragazza. Nell'aria rimbombò il suono di un pesante schiaffo che si abbattè sulla guancia del povero castano. Roxy tremava, ancora non credeva di aver schiaffeggiato uno dei suoi cantanti preferiti. Una lacrima dopo l'altra cominciarono a scendere sul suo viso. Lou intanto la guardava con sguardo esterrefatto "Scusami Louis, non volevo prenderti a schiaffi. Ti sei dimenticato di Eleanor?! Tu stai con lei! E poi la nostra amicizia per me è toppo importante, non voglio che vada a puttane per un cazzo di bacio!" sussurrò tra i singhiozzi. Senti il muscoloso braccio di Louis circondarle le spalle "Scusami tu, Roxy. Sono stato un deficiente. So quanto ci tieni alla nostra amicizia e... ho sbagliato. Mi puoi perdonare?" fece una delle sue famigerate facce da cucciolotto bastonato. Come dirgli di no o rispondergli male? Roxy si limitò ad annuire e fu accolta tra le protettive braccia del cantante, che la strinse in un dolce abbraccio. "Dai basta piangere" le sussurrò teneramente asciugandole una lacrima "Senti, io vado a cercare quegli altri scavezzacollo. Tu resta qui e fai la brava, ok?" le schioccò un veloce bacino sulla fronte e corse all'interno del bosco. A un certo punto si ritrovò davanti i suoi amici, con un'espressione compiaciuta stampata in faccia "OK, adesso sei felice? Ha rifiutato sia me che Harry. È tutta per te!" sbuffò massaggiandosi la guancia su cui ancora era impressa la forma rossa della mano della ragazza "Grazie ragazzi, vi devo un favore!" scampanellò Niall giulivo "Va bene ragazzi, ma facciamo una promessa: nessuno giocherà più con il cuore di Roxy. D'altronde è sempre una ragazza e anche se fa di tutto per nasconderlo quando soffre si vede. Questa era solo una prova per vedere se è davvero innamorata di Niall" disse seriamente Zayn. Tutti giurarono e ritoranrono sui propri passi. Appena fuori dal bosco videro Roxy tutta intenta a cucinare a cucinare il pranzo intorno al falò, fischiettando sulle note di Kids in America. I ragazzi si avvicinarono incuriositi sentendo un buonissimo odorino provenire dal tegame sul fuoco "Ehi, Roxy, che bolle in pentola?" domandò Harry "È un semplicissimo spezzatino. Ditemi voi, invece... dove caspita siete andati?" chiese incrociando lo sguardo del biondo. I cinque andarono nel panico. Che scusa inventarsi "Beh, Harry aveva visto uno scoiattolo, ha iniziato a seguirlo e, alla fine, tutti gli siamo andati dietro" spiegò Zayn massacrandosi il labbro inferore con i denti "Davvero? Che carino! Adesso dov'è?" "Beh, è... come dire... morto" asserì Liam "Morto?" la mora ci rimase male "Si, perchè... si era fermato a mangiare una ghianda e, non vedendolo, l'abbiamo... beh... ecco... SPLAT" si espresse schiettamente il riccio "Noo! Povera creaturina! Siete dei serial killer!" scherzò distribuendo i piatti di plastica. "Ragazzi, vi devo dire una cosa importante" comunicò quando ebbero finito di mangiare "Dicci tutto" la incoraggiò Niall, seduto di fianco a lei "Domani ho l'esame per il diploma come chitarrista" attestò tutto d'un fiato "COSA?! E che aspettavi a dircelo? È una notizia megnifica, Roxy!" strepitò Louis con i lucciconi agli occhi "Magnifica un corno! Sono nervosissima!" rispose prendendosi il viso tra le mani "Dai, sono sicuro che andrà tutto a meraviglia! Perchè non ci fai sentire che canzone suonerai?" la invitò Liam. Roxy afferrò il suo strumento e, dopo averlo accordato per bene, iniziò a far scorrere dolcemente il plettro sulle corde. La rilassante melodia di So Sick si diffuse nell'aria, creando un'atmosfera calma e rassenante. Perfino gli uccelli smisero di cantare al suono di quella melodia così sapientemente suonata. La canzone andò avanti e quando finì i cinque scoppiarono in un fragoroso applauso "Roxy sei un mito!" scalpitarono in coro "Grazie mille ragazzi! Aspettate un attimo... O MIO DIO! Siamo in ritardo assoluto! Dobbiamo ripartire subito!" esclamò cacciando dentro gli zaini gli asciugamani  tutte le altre cose che avevano usato durante quella permanenza di due giorni sulle sponde del lago. Dopo nemmeno cinque minuti erano già tutti in sella "E va bene ragazzi. Si galoppa, VIA!" Roxy diede il segnale e i cavalli comincirono a correre attraverso l'immensa radura.
ORE 23.30
Ormai erano passate più di dieci ore da quando avevano lasciato la cascata ma del ranch nemmeno l'ombra. Niall, che si stava per addormentare sulla sella, si avvicinò a Roxy "Ehi, Roxy. Manca ancora molto?" chiese sbadigliando "No, ancora una mezz'oretta e siamo arrivati" sorrise cercando di nascondere una stanchezza che faceva concorrenza a quella di un ghiro in letargo. Il cielo, quella notte, era davvero uno spettacolo perchè era tempestato di luminosissime stelle. La giovane, notando uno sbadigliamento generale, prese la parola "Ehi, ragazzi! Su con la vita! Sembriamo al congresso delle mummie egizie!" scherzò, facendo scoppiare tutti in una grassa risata. Strano come quei ragazzi ridessero per così poco. Quando furono in prossimità del ranch dell'amica videro del fumo alzarsi minaccioso nel cielo. Un tuffo al cuore, una terribile sensazione le attanagliò l'anima "Ragazzi, si corre. Veloci" riferì gelidamente, spronando il suo Corinto a iniziare un lesto galoppo. I cinque, senza obbiettare, iniziarono a galoppare, seguendo la mora che li guidava sapientemente attraverso il fitto e buio bosco. L'odore di fumo si faceva ogni metro sempre più intenso e fastidioso, tanto che ai nostri amici cominciarono  pizzicare gli occhi. Il biondo puntò gli occhi sulla giovane; aveva una faccia atterrita, quasi sconvolta. Ogni tanto si voltava verso di loro, per vedere se stavano correndo alla massima velocità consentita "Dai cazzo, ragazzi, più veloci!" li esortò con voce tremante "Ma Roxy... non possiamo andare più veloci di così!" rispose Zayn, preoccupato per il comportamento nevrotico della mora. La ragazza emise un grugnito strozzato e non parlò più per tutta la durata del viaggio. Continuava a fissare insistentemente la penetrante oscurità davanti a loro. Più si avvcininavano, più riuscivano ad intravedere un'enorme palla di colore rosso. Quando, finalmente, uscirono dal bosco i loro cuori persero un battito; la scuderia di Roxy era completamente avvolta da altissime fiamme che si alzavano e si abbassavano vorticosamente. Tutti gli sguardi caddero irrimediabilmente sulla mora; aveva un'espressione indecifrabile dipinta un volto, tra l'agitato, lo spaventato e l'incazzato nero. Smontò tempestivamente da cavallo e iniziò a correre verso le fiamme "Roxy, che cavolo stai facendo?!" urlò Liam vedendola entrare nella rimessa in fiamme. La ragazza non gli rispose, si limitò a coprirsi il viso con le braccia e si addentrò in quell'inferno di fuoco. Le fiamme la circondavano completamente e la stalla stava cadendo a pezzi. Doveva fare in fretta. Provò a compiere un secondo passo ma un enorme pezzo di legno le bloccò la strada. Lo scavalcò, imperterrita, desiderosa di arrivare alla sua meta. Altri pesanti passi si susseguirono fino a che non arrivò a quella dannata mensola. Afferrò la cornice e la tenne stretta a sè "Adesso sei al sicuro" le sussurrò come se fosse una persona. Senza accorgersene, però, aveva commesso un errore madornale; aveva tolto le mani da davanti alla bocca e al naso, lasciando totale campo libero al fumo, che penetrò nei suoi polmoni facendola accasciare a terra, in preda a una violenta tosse. Era immobile, stesa sul suolo incandescente, impossibilitata a muoversi. Sentì le palpebre farsi ogni secondo più pesanti 'Beh, se svengo adesso almeno avrò una morte indolore' pensò sconsolata. Alcuni secondi prima di perdere i sensi vide una figura farsi strada tra le macerie infuocate. Era... Niall. Si sentì presa per le ascelle e trascinata all'esterno. Poi il buio più totale la attorniò completamente.
Roxy si svegliò di soprassalto, sobbalzando sul letto, madida di sudore. Tremava vistosamente. Si guardò attorno freneticamente. Si calmò solo quando sentì una dolcissima voce che le sussurrava di fianco "Buongiorno Miss Situazioniarischio". La mora si voltò e vide Niall seduto dall'altra parte del letto, che la fissava con i suoi bellissimi occhioni azzurri. La giovane si buttò letteralmente tra le sue braccia "Niall, cazzo, potevi morire. Perchè mi sei venuto a salvare? Potevo benissimo cavarmela da sola" lo rimproverò dolcemente appoggiando la testa sul suo petto "Roxy, avvisami quando smetti di spararle grosse" scherzò appoggiandole una mano sulla testa. La prese per le spalle e la sollevò, posizionandola davanti al suo viso "Promettimi che non farai più cazzate simili! Promettimelo! Se dovessi perderti io... io..." non riuscì a finire la frase che grandi e pesanti lacrime iniziarono a corrergli lungo le guance rosee. Roxy gli asciugò gli occhi con una mano "Va bene, va bene. Ma, ti prego, non piangere più. È meglio quel tuo bellissimo sorriso" lo rincuorò stringendolo in un delicato abbraccio "Ok, io la smetto però mi spieghi perchè sei entrata nella scuderia, non avevi visto che andava a fuoco?" domandò tirando su col naso "Certo che avevo visto che andava a fuoco, non sono mica ceca! Però dovevo salvare questa" gli mostrò una foto dentro una cornice di legno "Aspetta una attimo. Questa sei tu, ma questo chi è?" chiese indicando un bambino dai capelli con due vispi occhi uguali a quelli di Roxy "Lui è Alex, è il mio fratellino. Questa foto risale a quando aveva dieci anni. Sono tre anni che non lo vedo perchè i miei se lo sono portati dietro nel loro viaggio intorno al mondo. Non sai quanto mi manchi" si sentiva una forte nota di tristezza attraversare le parole della giovane "Mi dispiace tantissimo, Roxy. So come ci si sente; anche io non vedo Greg da parecchio tempo" cercò di consolarla. Si sentì quei due profondi pozzi verdiazzurri addosso "Forse non hai capito bene... sono tre anni che non lo vedo, non qualche mese!" esclamò storendo la bocca, offesa "Si, scusami, hai ragione. No dovevo fare un paragone tra la mia situazione e la tua, mi dispiace" si scusò abbassando lo sguardo "Dai, non fa niente, ho esagerato. Andiamo a fare colazione?" domandò sperando in una reazione di felicità incontrollabile nominando il vero amore di Niall: il cibo "Certo! Andiamo!" scampanellò. Si recarono fuori dalla stanza e scesero silenziosamente le scale. Quando giunsero in cucina tutti e quattro i ragazzi si avventarono su Roxy, stringendola in un abbraccio soffocante "Roxy, credevo che fossi morta!" ironizzò Louis stringendo ancora di più la presa "Ragazzi... non riesco a respirare..." disse in sospiro strozzato. A quell'affermazione tutti si staccarnono da lei e si sedettero a tavola "So ch è inutile chiederlo però... la scuderia?" domandò speranzosa "Ehm... siamo riusciti ad estinguere l'incendio però... non credo che si potrà recuperare" la informò rattristato Liam "Abbiamo anche il sospetto che non sia stato un incendio divampato così di punto in bianco... abbiamo la sensazione che sia doloso" aggiunse Harry incrociando le braccia al petto "Credo che Thomas c'entri qualcosa" intervenne Niall "È la stessa cosa che stavo pensando. Vabbè, ci parlerò un'altra volta, oggi devo concentrarmi sull'esame" asserì facendo spallucce. Finirono di consumare la colazione e Roxy salì di nuovo in camera sua per prepararsi. Si fece una veloce doccia e indossò un paio di jeans, una canottiera rosa con su scritto, in nero, "Tutti quanti voglion fare il Jazz!" (la famosa frase degli Aristogatti) e i suoi amati stivali marroni chiari. Prese una borsa abbastanza capiente e ci infilò dentro la divisa del Conservatorio di Winchester composta da una camicetta azzurra con un motivo a fiori all'altezza del petto, una gonna vecchio stile lunga fino alle ginocchia e un paio di ballerine bianche. La diciannovenne odiava con tutta se stessa quell'uniforme; la faceva sembrare una nonnina di novant'anni. Scese le scale a precipizio, afferrò la chitarra e uscì con Niall al seguito "Ti ricordi come si guida il gregge, vero?" gli domandò avvicinandosi al recinto delle pecore "Certo che mi ricordo! Comunque i cavalli sono lì. Però sono da sellare!" la informò indicando gli equini che brucavano tranquillamente l'erba. La mora annuì e spostò lo sguardo sulla scuderia, ormai ridotta a un rudere color cenere. Si avvicinò all'edificio pericolante e appoggiò una mano sull'architrave. Prese un lungo respiro e alzò lo sguardo. La frase in cima all'entrata era completamente carbonizzata. Ancora non ci credeva; il luogo dove aveva passato la maggior parte della sua vita ora non esisteva più, solo cumuli di legname bruciato. Il biondo le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla, preoccupato "Roxy... l'importante è che ora siamo salvi" la rincuorò sorridendo dolcemente "Hai ragione... però adesso io dove caspita li metto sei cavalli? Nel granaio non posso perchè starebbero sempre a mangiare il foraggio. Cosa posso fare?" chiese più a se stessa che al ragazzo "Ci penserò quando tornerò dall'esame" affermò dirigendosi verso Isaac e iniziandolo a sellare. Quel cavallo era semplicemente una meraviglia; un Appaloosa baio con spruzzate di bianco in ogni parte del corpo... cosa puoi volere di più dalla vita? 'Un bacio di Niall' pensò stringendo per l'ultima volta il sottopancia al cavallo. Montò in sella e si fece passare la borsa e la custodia che contenva la chitarra "Per le sette, le otto sono a casa. Ciao Niall!" lo salutò sorridente. Prima che potesse partire in uno dei suoi galoppi, sentì una mano toccare delicatamente la sua gamba. La mora si voltò di guizzo e vide il biondo che le sorrideva a trentadue denti. Dovette trattenersi nello scendere da cavallo e iniziare una serie interminabile di baci appassionati "Mi raccomando; STAY STRONG!" le ricordò facendole un veloce occhiolino, per poi voltarsi e dirigersi verso il recinto delle pecore. Quelle parole la colpirono come una palla di cannone. Si sentì totalmente ricaricata e, senza indugiare oltre, diede una secca tallonata nei fianchi del cavallo che iniziò la sua corsa. Ormai niente poteva più fermarla. Se Niall era con lei con il pensiero, non avrebbe mai potuto fallire. Avrebbe passato quell'esame, in un modo o nell'altro.

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Capitolo 13
*** Il fascino del cobra ***


Ehi, bella gente, Gazzettina qui presente, oh yeah(?) Uhuhhuhuhu massiamo arrivati lontano carissimi e accanitissimi lettori, sono già al tredicesimo capitolo. Voglio fare un gioco con voi (si, sono io, Jig Saw): ce la facciamo a dare a questo capitolo almeno cinque recensioni? Mi serve per vedere se ci sono ancora persone che mi seguono quindi ve lo chiedo con tutto il mio cuore da Directioner, bastano solo cinque misere recensioni! Fatevi sentireee! xD Dopo questa premessa vorrei ringraziare infinitamente Liamhugme e Eli_directioners99 per le stupende recensioni che mi hanno lasciata, non immaginate nemmeno quanto cazzo vi voglia bene *_* vorrei ringraziar di nuovo Liamhugme per aver messo la storia tra le seguite! Non credo che ci sia altro da dire quindi... che la storia abbia inizio! BUONA LETTURA! <3
Sedetevi e rilassatevi che questo capitolo sarà una pergamena! xD

La sublime calma piatta della boscaglia fu improvvisamente interrotta da un suono, ripetuto e cadenzato, di zoccoli di cavallo che avanzavano sul sentiero sterrato. Roxy era in sella ad Isaac, impegnata in uno dei suoi tipici galoppi ad alta velocità. Spronava il destriero a procedere sempre più rapidamente. Sembrava ormai che stesse per spiccare il volo. Le parole che Niall le aveva detto le continuavano a ronzare in testa, come un'ape che svolazza intorno a un fiore 'STAY STRONG, STAY STRONG, STAY STRONG, STAY STRONG...'. Perchè quelle due parole le erano rimaste così impresse nella mente? Credeva che se le avesse chiesto di sposarla ci sarebbe rimasta meno di stucco. Scosse energicamente la testa per liberarsi da quel pensiero. Ora c'era solo l'esame a cui pensare e nient'altro. Galoppò per svariate ore, in groppa al suo fidato Appaloosa, finchè non raggiunse la città di Winchester, sede del Conservatorio dove avrebbe sostenuto il suo esame. Erano quasi le tredici e i morsi della fme cominciavano a farsi sentire. Sistemò il suo cavallo alla periferia della città e iniziò a camminare speditamente verso il bar più vicino. Si guarò attorno con sguardo perso; era come se fosse la prima volta che visitava la città. Finalmente raggiunse un bar e si sedette ad uno dei tavolini fuori, iniziando a fissare intensamente la strada, persa nei suoi pensieri "Buongiorno! Cosa le porto?" la voce della cameriera la riportò sulla terra. La mora si voltò di guizzo e riconobbe subito la ragazza; occhio color nocciola e quel simpatico caschetto di capelli biondi "Bridget?" azzardò la ragazza. La bionda distolse lo sgurdo dal bloc notes per posarlo sulla diciannovenne "ROXY!!" scampanellò euforica. Si salutarono con due bacie sulle guance e si abbracciarono, contente di essersi finalmente riviste "Comunque prendo un cheesburger e una coca cola media, grazie" disse sorridente "Benissimo, torno subito! Adesso faccio pausa pranzo; mangiamo insieme?" propose la giovane "Ovvio" rispose semplicemente. La bionda scomparve all'interno della locanda e ne uscì poco dopo con due vassoi in mano. Si avvicinò e li appoggiò sul tavolo "Allora, che mi racconti?" domandò Bridgette addentando il panino "Mah, niente di che. Ieri la mia stalla è andata a fuoco e ho il presentimento..." "Che sia stato Thomas" finì per lei la ragazza "Uffa, ma quando ti deciderai a denunciarlo una volta per tutte? È inconcepibile che ti faccia tutto questo!" sbottò arrabbiata "Si, lo so, però... non voglio avere altri guai... e poi adesso ci sono loro che mi proteggono!" confessò abbassando la voce "Loro chi?" domandò incurosita la bionda "Hai presente quella band che mi piace tanto?" chiese la diciannovenne "Oh, si certo..quella bellissima band bimbominchiosa!" scherzò sorseggiando il suo tè freddo "Si, esattamente. Li ho incontrati e ci ho fatto amicizia. Sono davvero fantastici!" disse tutto d'un fiato "Si, certo e io sono andata a fare shopping a New York in sella ad un unicorno rosa" rise di gusto Bridget "Ti giuro che è la verità! Toh, ho anche le foto!" affermò Roxy avvicinandogli il cellulare al viso. La bionda vide l'immagine di loro sei mentre facevano la piramide umana con alle spalle una limpida cascata "Cioè... tu... ehm... oh" balbettò incredula la ragazza sgranando i suoi scuri occhi color nocciola "Visto? Io non dico mai cazzate. O, per meglio dire, quasi mai!" esplose a ridere la mora. Restarono per un'oretta a chiacchierare, parlando del più e del meno, di tutte le avventure che Roxy aveva vissuto insieme ai One Direction. A un certo punto lo sguardo della diciannovenne cadde sull'orologio attaccato all'entrata del bar "Oh, porca carota! Sono in ritardo! Senti, Bridget, dov'è il bagno?" domandò appoggiando una banconota da 5 sterline per pagare il pranzo "In fondo, dopo il bancone" la informò indicandole il punto "Ok" fece incamminandosi verso la toilette. Una volta dentro si recò in una delle cabine e si cambiò in fretta e furia, cacciando a forza dentro la borsa i vestiti che aveva usato in precedenza. Prima di uscire dal bagno si diede un'ultima occhiata allo specchio; si pettinò velocemente i capelli, un filo di trucco e via! Uscì dalla toilette e andò a salutare la sua amica, che era impegnata a pulire i tavolini "Ehi, Bridget, io vado che sennò faccio tardi all'esame. Ci sentiamo!" asserì abbracciandola stretta stretta "Ciao bellissima! Mi raccomando, stendili tutti!" le augurò buona fortuna schioccandole un bacio sulla guancia. Roxy riprese a camminare velocemente per la affollate vie di Winchester, tenendo lo sguardo fisso davanti a se, ripetendosi mentalmente di stare calme e che sarebbe andata tutto a meraviglia, ma nel profondo sentiva la paura attanagliarle lo stomaco in una morsa mortale. Dopo pochi minuti si ritrovò davanti a un grande e vecchio edificio; il Conservatorio di Winchester. Prese un lungo respiro ed entrò. Passò davanti alla cattedra del bidello e iniziò a salire le scale con fare aggraziato; sembrava che non toccasse nemmeno gli scalini. Arrivata al terzo piano si fermò davanti ad grande porta di legno che portava alla sala esami, la più grande di tutta la scuola. Si sedette su di una sedia nel corridoio insieme ad altri ragazzi e ai loro svariati strumenti. Aspettò pazientemente il suo turno finchè "Valmont? C'è Valmont?" chiese una signorina poco più che trentenne affacciandosi al grande portone di legno "Si, eccomi" affermò estraendo dalla custodia la sua chitarra e dirigendosi a grandi passi verso la sala. Una volta entrata vide tre professoresse sedute ad una scrivania. Una di queste era la signora Sullivan, la maestra di musica sulla cinquantina più brava di tutto il conservatorio, a parere di Roxy "Buongiorno Roxy! È molto che non ci si vede! Prego accomodati!" scampanellò la cinquantenne "Buongiorno" sussurrò prendendo posto davanti alle tre donne "Allora, che ci suoni oggi?" domandò una terza professoressa, scrutando Roxy dal vetro dei suoi occhiali "So Sick di Ne-Yo" sorrise mestamente la ragazza "Uuh, questa l'adoro! Fai vedere chi sei, Roxy!" la incoraggiò la Prof.ssa Sullivan. La mora si limitò ad annuire e iniziò a far scorrere dolcemente il plettro sulle corde dello strumento. Una musica rilassante e con una nota di malinconia si diffuse fino ad impregnare totalmente la stanza con le sue tenere note. La diciannovenne faceva attenzione a tutti i suoni, cercando di non stonare o di suonare una troppo alta o troppo bassa. Non distolse gli occhi dalla sua amata chitarra finchè la canzone non fu finita e, solo in quel momento, il suo sgurdo scivolò cautamente sulle facce delle professoresse. La professoressa Sullivan tirò un sospiro poi parlò "Roxy... sai che secondo le statistiche solo cinque di tutti quegli allievi che aspettano fuori dalla porta passeranno l'esame, vero?" domandò fissandola intensamente con i suoi occhi grigiazzurri "S-si" rispose con voce tremante "Beh... sai anche che una statistica su tre è sbagliata? In parole povere... bravissima, non abbiamo mai avuto un talento come te qui al Conservatorio. Sono lieta di annunciarti che hai passato l'esame a pieni voti. Complimenti, davvero" finì la donna con le lacrime agli occhi. La ragazza era pietrificata. Non sapeva se quello era un sogno o la realtà, ma se fosse stata la prima opzione non voleva essere svegliata per nessuno motivo. Si limitò a sorridere a trentadue denti "Grazie mille, buona giornata" sussurrò uscendo dalla porta. Avrebbe voluto gridare e dire a tutto il mondo che, finalmente, aveva passato quel maledettissimo esame.
ORE 19.30:
Niall era seduto a non fare niente sulla solita roccia dove Roxy era solita pascolare le pecore. Nonostante mancasse poco all'ora di cena il cielo era ancora completamente illuminato dall'abbagliante luce del sole. Ad un certo punto vide una figura a piedi spuntare dal folto degli alberi con al suo seguito un cavallo marrone con spruzzi bianchi su tutto il corpo. Il biondo scese a terra, scattò in piedi e la vide che correva verso di lui con le braccia spalancate "NIAAAAAALL!!" gridò euforica buttandosi tra le sue braccia "Ehi, Roxy, e tutta questa euforia da dove salta fuori?" domandò scherzoso "L'ho passato Niall, l'ho passato! E con il massimo dai voti! L'HO PASSATO!" urlò con tutto il fiato che aveva in corpo. Doveva sfogarsi in qualche modo e QUEL MODO era il migliore sulla piazza "O mio Dio, Roxy, complimenti! Sono felicissimo per te!" esclamò il cantante stringendola ancore di più "Noi abbiamo una sorpresa per te... però devi chiudere gli occhi" asserì bendandola con una bandana fucsia "Eeheheeh che avete combinato stavolta tu e i signori Pistola?" sghignazzò divertita "Lo scoprirai quando arriveremo" disse cercando di tenerla sulle spine il più possibile. Si avviarono verso il ranch, dietro a un gregge di ovini belanti. Per tutto il tragitto Roxy cercò di scoprire il mistero della grande sorpresa ma Niall non cedeva nemmeno a morire. Una volta giunti sul posto il biondo, prima di tutto, spinse le pecore dentro il loro recinto poi si posizionò dietro la mora "Pronta per la tua super super sorpresona?" domandò cercando di stuzzicarla ancore di più "Si, Niall, ti prego voglio vedere!" lo implorò ridendo "Tre... due... uno... e TADAAAAAN!" esclamò togliendo la benda dagli occhi della mora. Si ritrovò davanti quelle altre quattro carote matte agitavano le mani intorno a una costruzione di legno con sei scompartimenti all'interno. La giovane ci mise qualche secondo a capire cosa fosse poi... l'illuminazione; era una stalla! Più una tettoia che una stalla "Allora Roxy? Non ti piace?" chiese deluso Louis "Ragazzi è... è... magnifica! Grazie,  grazie, grazie mille, siete fantastici!" saltò loro addosso e li abbracciò con le lacrime agli occhi per la gioia. Troppe emozioni tutte in un giorno "E... l'esame?" domandò Liam circondandogli le spalle con un braccio "Beh, diciamo che...." aspettò un momento prima di rivelare la verità per vendicarsi di averla tenuta tanto sulle spine "È ANDATO FOTTUTISSIMAMENTE BENE! SONO PASSATA CON IL MASSIMO DEI VOTI!" attestò tutto d'un fiato la ragazza. Un grande appaluso si diffuse in tutta la campagana circostante "Roxy, io l'ho sempre detto che sei un mito!" disse Zayn con un sorriso fino alle orecchie "Però adesso bisogna festeggiare! Domani, alle otto, casa nostra , PARTY ALL NIGHT!" esserì Harry stringendola in un soffocante abbraccio "SIIII" gioirono all'unisono "Vi dispiace se invito una mia amica?" domandò sciogliendo la stretta mortale del riccio "Certo che va bene! Ma dimmi... è figa?" chiese Hazza con un sorriso malizioso "Certo! È una ragazza molto bella!" lo informò "E come si chiamerebbe?" domandò ancora con i lucciconi agli occhi "Bridget" rispose semplicemente la mora. Notò una scritta di vernice bianca ancora fresca e gocciolante. Non recitava la stessa frase che era finita carbonizzata nell'incendio ma un'altra "It's a new world, it's a new start, it's alive with the beating of young heart". La sua mente andò subito al film Spirit- Cavallo Selvaggio, che aveva visto e rivisto almeno un milione di volte. Lo considerava il più grande capolavoro della DreamWorks "Ti piace la frase?" domandò Nialla affiancandola "Si, è meravigliosa... non dovevate fare tutto questo per me... io per voi non ho fatto mai nulla" ammise abbassando lo sguardo "Starai scherzando, spero!" intervenne Louis "Ti sei dimenticata di quando ci eravamo persi e ci hai accolto anche se fossimo cinque perfetti sconosciuti? E di quando hai cavalcato sotto la tempesta per andare a prendere le medicine per Harry? Di tutte quelle volte che hai cucinato per noi non chiedendoci assolutamente niente?" finì, con un sorriso radioso stampato in faccia. Si strinsero tutti e sei in un altro abbraccio di gruppo.
IL POMERIGGIO SEGUENTE:
I cinque erano in piedi di fronte alla loro villetta, aspettando trepidanti l'arrivo di quelle tre persone che avrebbero cambiato decisamente le sorti della festa. La gamba destra di Niall tremava nervosamente e continuava a mangiucchiarsi le unghie. Liam gli appoggiò una mano sulla spalla "Ehi, Niall, va tutto bene? Ti vedo nervoso" domandò preoccupato "Si vede molto?" chiese inarcando la bocca in un sorrisetto irrequieto A un certo punto da in fondo alla strada apparve una macchina blu metallizzata che continuava ad avvicinarsi velocemente verso i cantanti. Una volta arrivata davanti alla villa si fermò, i finestrini si abbassarono e si sporse una testa femminile dai lunghi capelli castani e due vispi occhi verdi che li fissavano "Avete chiamato per una fiesta?" chiese allegramente scendendo dalla macchina e fiondandosi tra le braccia di Louis "Eleanor! Come stai?" domandò il castano stringendola in uno dei suoi dolci abbracci. La ragazza era seguita da un piccolo cagnolino con il pelo color grano "Pepper! Ma ci sei anche tu?" chiese prendendolo in braccio e facendosi leccare il naso dal cucciolo "Sai che non mi piace lasciarlo a casa da solo" esclamò allacciandogli le braccia dietro il collo "Ehi, ragazzi!" cinguettò una voce e una ragazza alta, con la carnagione abbronzata e i capelli ricci sbucò dalla semioscurità dell'abitacolo "TESORO MIOOOOO!" strepitò Liam appena vide Danielle davanti a lui, con uno dei suoi magnifici sorrisi dipinti in volto. Anche loro si abbracciarono teneramente, come se non si vedessero da tanti anni "VAS HAPPENIN', BOYS AND GIRLS?!" domandò una vocina squillante mentre la figura di una ragazza bionda e con due occhioni azzurri faceva capolino dallo sportello posteriore "Cucciolotta mia adorataaaaa!" trillò Zayn precipitandosi dalla sua amata Perrie per stamparle un dolce bacio sulle labbra. Dopo tutti quei bellssimi momenti di ricongiungimento familiare Harry prese la parola "Allora ragazze, sapete perchè vi abbiamo chiamato, vero? Dovrete trasformare Roxy in una vera principessa entro stasera! Ve la sentite, vero?" chiese infine il riccio, puntando i suoi specchi color smeraldo "Certo che ce la sentiamo! Fidatevi di noi; entro stasera la pastorella diventerà una vera e propria Cenerentola!" affermò decisa El scaricando le borse piene di vestiti, scarpe e trucchi di varie marche "Ma voi siete matte" si lasciò sfuggire Niall, per poi ricevere un'occhiata divertita da parte di Danielle "Che c'è Niall? Pensi che abbiamo portato troppa roba?" domandò ingenuamente Perrie congiungendosi con le sue amiche "Nooo, solo un pò" rispose sarcasticamente facendo scoppiare tutti in una grassa risata. Dopo essersi fatte spiegare per bene il percorso da papà Liam e dopo aver salutato i rispettivi ragazzi le Tre Grazie imboccarono lo stretto sentiero che le condusse all'interno dell'intricato bosco, seguite a ruota da Pepper "Sapete una cosa, ragazze? Zayn mia ha detto che Roxy lo ha salvato dall'affogamento. Anche se non la conosco le sono davvero riconoscente!" disse sorridente la bionda "Davvero? A me Louis ha detto che è una ragazza adorabile, se la sai prendere nel verso giusto" affermò Eleanor "Beh, se è davvero così, non vedo l'ora di conoscerla! Liam, e questa credo che sia la cosa più bella del mondo, mi ha rivelato che Niall è stracotto di lei!" le informò battendo le mani, emozionata. Tutte e tre si lasciarono scappare un piccolo "AWWWWWWWWWWW" "Non vedo l'ora di vedere la faccia che farà quando gliela porteremo completamente trasformata!" commentò Perrie iniziando a saltellare per tutta la stradicciola, sotto lo sguardo addolcito di Eleanor e Danielle. Quella era una ragazza di un'allegria e di una dolcezza unica, a dispetto di tutto quello che si legge di lei sul web. Dopo una mezz'ora di cammino si trovarono di fronte a quella famosa radura di cui i loro fidanzati la descrivevano come di magica bellezza. In effetti, l'erba verde, il sole splendente e il cielo terso rendevano il panorama davvero incantevole. Iniziarono a procedere attraverso quella grandissima spianata verdeggiante. A poco a poco iniziarono ad intravedere un ranch che diventava via via sempre più grande. Quando giunsero davanti alla fattoria notarono che non c'era nemmeno l'ombra di un essere umano, solo cinque cavalli che pascolavano indisturbati "Ragazze, voi la vedete?" chiese El guardandosi attorno alla ricerca della mora. Notò un recinto aperto con tre barili collocati al centro. Intorno allo steccato trotterellava un cane i taglia media dal pelo Blue Merle. All'imporvviso nel recinto entrò una ragazza in sella ad un cavallo pezzato che galoppava a velocità impressionante, girando vorticosamente intorno ai fusti, inclinandosi così tanto che sembrava cadesse a ogni curva che compiva. Dopo diversi giri uscì dal recinto e smontò da cavallo; indossava un paio di jeans, una camicia bianca e un paio di stivali marroni. Dal taschino estrasse un cronometro "Dieci e settanta! Siamo state brave, ma possiamo fare di meglio, Cheyenne!" affermò dandole una leggera pacca sul collo. Il cane dal perlo grigio si voltò sentendo l'odore di un altro cane e iniziò a correre verso le tre ragazze e il loro cagnolino "Ehi, Ellesmere! Dove cavolo..." non riuscì a finire la frase che vide tre figure femminili avanzare verso di lei "Ciao, piacere di conoscerti! Tu devi essere Roxy!" sorrise Perrie allungando una mano verso la diciannovenne che la strinse "O mio Dio! Non ci posso credere! Sto parlando con Eleanor Calder, Danielle Peazer e Perrie Edwards!" scoppiò la giovane allargando le braccia "Scusate ma non ce la facevo a resistere, ahahahaha! Allora, che vi porta qui?" domandò dando un'occhiata a Pepper ed Ellesmere che intanto facevano conoscenza l'uno dell'altra "Ma che domande! Siamo venute qui per prepararti al meglio per la festa di stasera!" trillò El prendendola per una mano e trascinandola dentro casa, seguite dalle altre due ragazze "Ehi, ehi, ehi. Calmiamoci un attimo. Io apprezzo quello che volete fare per me ma non voglio essere un peso per nessuno di voi" ammise alzando le mani davanti a se "Ma figurati, non sei un peso! Adesso ti spieghiamo come ti prepareremo: primadi tutto io ti laverò i capelli, Eleanor ti aiuterà con i vestiti e le scarpe e, infine, Perrie ti truccherà! Dai adesso andiamo in bagno, su!" la spronò Danielle spingendola verso la toilette. Le fece togliere la camicia e le appoggiò delicatamente la testa sul bordo del lavandino, per poi prendere un adattatore da collegare al rubinetto come se fosse il telefono di una doccia "Wow, sei proprio super attrezzata! Mi sembra di essere dalla parrucchiera!" fece mentre la ballerina le bagnava i capelli "Grazie mille! Mi fai arrossire!" sorrise dolcemente "Vabbè arrossisci pure, tanto con la tua carnagione non si vedrebbe nemmeno! " scherzò stiracchiandosi "Lo sapevo! Tu hai, come a me piace chiamarlo, il fascino del cobra!" le si illuminarono gli occhi a quelle quattro parole "Cobra?" ripetè, un pò "Si, certo! Vuol dire che fuori sembri una ragazza tanto dolce e tenera... E INVECE NO! Sei tosta e sfrontata, proprio come un cobra!" affermò più convinta che mai "Lo prenderò come un complimento" e scoppiarono a ridere. Una volta finito di lavarle i capelli, glieli avvolse in uno stretto turbante e la mora si andò a fare un bella doccia calda prima di andare da Eleanor per sciegliere il vestito. Una volta uscita si avvolse in un accappatoio e raggiunse El nella sua camera da letto. Aprì la porta e vide una marea di vestiti lunghi di diverso colore accatastati sul letto "El? Sei qui?" chiese titubante chiudendosi la porta alle spalle "Roxy! Dammi un attimo e arrivo subito" affermò la modella comparendo da dietro l'anta dell'armadio con una pila immane di vestiti lunghi. Si avvicinò al letto e li appoggiò sulla sua morbida superficie "Allora tesoro mio, hai già scelto il colore del vestito?" chiese iniziando a frugare tra le varie scatole di scarpe che si era postata appresso "Avevo intenzione di mettermi qualcosa di rosso" asserì prendend un intimo e indossandolo con ancora addosso l'accappatoio "Basta che non mi diventi così figa da portarmi via Louis!" scherzò afferrando una decina di vestiti rossi e facendoli vedere alla mora "Sai mi è venuta in mente una canzoncina!" cinguettò giuliva "Davvero? Quale?" domandò incuriosita la diciannovenne "Eccolo! Questo è perfetto!" esclamò trionfante "Ho trovato ho trovato il vestito è un pò antiquato ma se noi ci diam da fare, si può rimodernare! Con un bel nastro intorno e del punto giorno potrà alla festa andare divertirsi e ballare e sarà per tutti quanti la più bella" iniziò a canticchiare la canzone dei topini di Cenerentola, prendendo Roxy per le mani e iniziarono a saltellare comen due caprette per la stanza, in preda ad una risarella contagiosa. All'improvviso, però, il nodo che teneva chiuso l'accappatoio della mora si sciolse e restò in mutande e reggiseno davanti ad El. Cercò di coprirsi subito ma una mano glielo impedì "Che fai? Perchè ti copri?" chiese la castana fissandola con quei suoi occhioni verdi "Sai, tu sei una modella bellissima e con un fisico da paura. Mi sento un pò a disagio... dai, diciamolo... io non sono di tutta sta gran bellezza" ammise abbassando lo sguardo "ROXANNE!" tuonò la ragazza "Non voglio più sentire questi discorsi! Tu sei una ragazza bellissima, punto e basta. Non voglio più tornare sull'argomento. Dai provati questo!" disse allungando il vestito verso di lei. Roxy si avvicinò ad Eleanor e la abbracciò teneramente, sussurrandole un bedole "Grazie" all'orecchio, strappandole delicatamente il vestito dalle mani e lo indossò. La modella restò a bocca aperta "Poi dimmi se una come te non è bella!" sbuffò posizionandola davanti al grande specchio affianco al letto. In effetti era davvero splendida con quel vestito rosso sangue addosso. Fece un piccola giravolta su si stessa per vedersi meglio "Wow, El. Questo vestito è meraviglioso" commentò con i lucciconi agli occhi "No, è chi lo indossa ad essere meravigliosa" bisbgliò appoggiando la testa sulla sua spalla. Quella ragazza, fin da subito, si era dimostrata una persona fantastica, che aveva sempre la parola giusta da dire. Eleanor prese un paio di ballerine con un pò di tacco e gliele infilò delicatamente "Ok, adesso sei perfetta!" affermò fiera del suo lavoro "Grazie mille El!" trillò battendole un cinque. Uscì dalla stanza nel suo bellissimo vestito vermiglio quando Danielle la chiamò dal bagno "Ehi, Roxy! Vieni che ti asciugo i capelli" la invitò ad avvicinarsi. La giovane entrò nel bagno e la ballerina le tolse l'asciugamano dalla testa "Cavolo Roxy sei stupenda, stasera farai strage di cuori! Ricordati che Liam è mio, però!" collegando il phon alla presa di corrente "Prometto che non ci proverò con Liam! Senti Dani, non è che me li puoi fare mossi? Mi sono stufata di questi capelli alla Betty Spaghetti" domandò posando i suoi occhioni supplicanti sulla ragazza. La riccia sorrise e attaccò l'adattatore al phon. Un potente getto di aria calda fu sparato contro gli umidi capelli della diciannovenne. L'aria all'interno del bagno si fece quasi irrespirabile. Le mani di Danielle si muovevano delicatamente su e giù per la folta chioma di Roxy, dandogli un aspetto mosso e vaporoso. A lavoro finito la ragazza si guardò allo specchio e restò di stucco; i capelli mossi le stavano davvero un incanto "Grazie mille, Dani! Sei eccezionale!" scampanellò schioccandole un bacio sulla giancia "Ma di niente, piccola cobra!" scherzò appoggiandole una mano sulla testa. Scoppiarono a ridere tutte e due "Ok, adesso vado da Perrie che mi deve truccare! Wow, stasera mi sentirò proprio come una super top model" rise chiudendosi la porta alle spalle. Incominciò a camminare speditamente attraverso il corridoio. Impresa non semplice, non avendo mai indossato un paio di tacchi. Scese con calma le scale e si ritrovò davanti Perrie con un sorriso a trentadue denti "Ehi, Roxy! Wow sei bellissima, davvero!" cicalò prendendole le mani e guardandola con i lucciconi agli occhi "Grazie mille Pè!" disse inarcando gli angoli della bocca in un sorriso grato "Dai vieni che la grande Perrie ti darà il famoso tocco di classe!" attestò gonfiando il petto. La prese per una mano e la condusse in cucina, facendola sedere su una sedia. Roxy notò con suo grande stupore un'impressionante varietà di trucchi e smalti "Fammi vedere un pò. Ti piace questo?" chiese mostrandole uno smalto dello stesso colore del suo vestito "Oddio, siiii! Questo! Mettimi questo!" strepitò con un sorriso fino alle orecchie. La bionda incominciò ad applicarle gentilmente la vernice carminia sulle unghie "Allora, Roxy, ti piace qualcuno dei cinque? Spero che tu non abbia messo gli occhi su Zayn!" scherzò non staccando gli occhi dal suo lavoro di precisione "No, non ti preoccupare, so che Zayn è solo tuo. Comunque mi sono innamorata di Niall, ma io credo di non piacergli. Credo che mi veda solo come un'amica" raccontò abbassando lo sguardo "Ce la farai a conquistarlo, te lo dico io! Come farà a dire di no a questi occhioni verdiazzurri!" considerò la bionda "Comunqe Zayn mi ha raccontato che tu gli hai salvato la vita. Ti sono davvero grata!" la ringraziò mesta "Di niente! Non so perchè mi sono tuffata, ma qualcosa dentro di me ha detto di farlo e l'ho fatto, semplicemente!" rivelò pacatamente "È naturale; se un amico è in pericolo non ci pensi due volte ad aiutarlo" affermò staccando il pennellino per poi intingerlo per l'ennesima volta nel piccolo contenitore. Quando ebbe finito di applicarle lo smalto passò al viso; matita nera, rimmel nero e ombretto rosso. Un leggera passata di rossetto e il capolavoro era finito; Roxy era stata tramutata da semplice contadina jeans e camicia a signorina vestita di tutto punto. "Cavolo, sembri una dea! Niall cascherà sicuramente ai tuoi piedi, stasera!" asserì salendo le scale "Dacci mezz'ora e siamo pronte!" la avvisò sparendo al piano superiore. La mora stette altri cinque minuti buoni ad ammirarsi allo specchio; non riusciva a credere come quelle tre ragazze fossero riuscite a trasformarla in un pomeriggio solo. Guardò l'orologio; segnava le sette in punto 'Visto che ho un pò di tempo dò da mangiare a Jerry' pensò dirigendosi verso lo sgabuzzino dove teneva la sua amata tarantola. Accese la luce e si avvicinò alla teca "Ciao Jerry! Adesso ti dò la pappa, che ne dici?" domandò afferrando una manciata di lombrichi morti e buttandoli dentro la vetrinetta. Il ragno non si fiondò subito sul cibo, ma si alzò sulle zampe posteriori. La giovane lo prese in mano "Ehi, Jerry, sono io! Sono la mamma! Non mi avevi riconosciuta, vero?" chiese come se stesse parlando con un essere umano. Gli fece un'ultima carezza sul dorso e lo ripose dolcemente nella sua teca, lasciandolo mangiare in pace. Andò in cucina e si lavò per bene le mani, facendo attenzione e non sticchiarsi lo smalto. Prese con noncuranza il pc portatile e lo accese. Per pima cosa andò su uno di quei siti di gossip. Un articolo recitava: "Dove sono finiti i One Direction?". Sfrecciò con il mouse sul link e lo aprì. "I One Direction, la boyband più amata del momento, sembra essere sparita nel nulla. "Si sono presi un periodo di vacanza. Non hannno voluto riferire il luogo per evitare che fan urlanti gli rovinassero la permanenza" ci ha confessato Paul Higgins, il loro Tour Manager. Vi terremo aggiornati sulle notizie" lesse la giovane, con un sorrisetto cretino stampato in faccia "Che hai da ridere?" chiese una voce squillante. La

diciannovenne alzò lo sguardo e restò completamente senza fiato; davanti a lei c'erano Eleanor, Danielle e Perrie tutte e tre con addosso dei bellissimi vestiti. Danielle portava uno splendido abito blu abbastanza corto (http://vestitidaseraora.altervista.org/foto-vestiti-abiti-da-sera/vestito-da-sera-blu-corto.jpg) e un paio di tacchi dello stesso colore (http://www.google.it/imgres?q=tacchi+blu&num=10&um=1&hl=it&biw=1920&bih=985&tbm=isch&tbnid=VnAdjckfWsXZJM:&imgrefurl=http://chiara-chiara16.blogspot.com/2011/05/la-mia-passioneanke-se-fanno-male-sono.html&docid=FEGYpxl9GAWMnM&imgurl=http://3.bp.blogspot.com/-7s0nPU-YyP4/TcGQHnOIV8I/AAAAAAAAABY/bUg86h8CcnE/s1600/Peep%2525252520toe%2525252520in%2525252520raso%2525252520blu%2525252520con%2525252520tacco%2525252520stiletto%2525252520di%252525252012%2525252520cm%2525252520e%2525252520plateau%2525252520interno.jpg&w=589&h=522&ei=VNflT_jNAvPT4QS89ZCLAQ&zoom=1&iact=hc&vpx=875&vpy=164&dur=1897&hovh=211&hovw=239&tx=148&ty=150&sig=104190035551692546584&sqi=2&page=1&tbnh=148&tbnw=167&start=0&ndsp=52&ved=1t:429,r:4,s:0,i:81), Perrie indossava un delizioso vestito verde smeraldo (http://weheartit.com/entry/29727210) abbinato con i tacchi ( http://www.ebay.it/itm/SCARPE-DECOLTE-VERDI-NUOVE-DA-NEGOZIO-N-39-TACCO-12-/261031662337#ht_500wt_1180), Eleanor invece indossava un carinissimo vestito viola (http://www.google.it/imgres?q=vestito+da+sera+viola+corto&hl=it&gbv=2&biw=1920&bih=942&tbm=isch&tbnid=zvQOz7fGR0ExvM:&imgrefurl=http://www.cerimoniamoda.com/Abiti/cerimonia/&docid=7sqD7C-g7Wuu7M&imgurl=http://www.cerimoniamoda.com/wp-content/uploads/2012/04/viola-mono-spalla-abito-da-cocktail-corto1.jpg&w=497&h=828&ei=YcrlT-q4AfPY4QTx0qWtAQ&zoom=1&iact=hc&vpx=1372&vpy=285&dur=565&hovh=290&hovw=174&tx=118&ty=175&sig=104190035551692546584&page=1&tbnh=139&tbnw=83&start=0&ndsp=71&ved=1t:429,r:24,s:0,i:142) che faceva pandant con le sue calzature (http://www.google.it/imgres?q=tacchi+viola&start=0&num=10&um=1&hl=it&biw=1920&bih=985&tbm=isch&tbnid=U_E7xsNCfybVUM:&imgrefurl=http://www.scarpeallamoda.net/zeppe-ernesto-esposito-2.html&docid=OrNPvXmiI6ouBM&imgurl=http://www.scarpeallamoda.net/wp-content/uploads/2009/07/ernesto-esposito1-300x300.jpg&w=300&h=300&ei=T9blT7jMBtCK4gS8zdnVAQ&zoom=1&iact=hc&vpx=1654&vpy=374&dur=3732&hovh=225&hovw=225&tx=194&ty=127&sig=104190035551692546584&page=1&tbnh=151&tbnw=149&ndsp=55&ved=1t:429,r:33,s:0,i:35). Erano davvero tutte e tre da mozzare il fiato, ma nemmeno Roxy scherzava; indossava uno splendido abitino rosso (http://weheartit.com/entry/30605158) in tinta con i tacchi che le aveva dato El (http://www.google.it/imgres?q=tacchi+rossi&start=116&num=10&um=1&hl=it&biw=1920&bih=985&addh=36&tbm=isch&tbnid=K_AU_DCLSwBFhM:&imgrefurl=http://www.trovaofferte.net/cerca_prezzo_calzature_bambino_scarpe-tacchi_0.php&docid=tSjCgfrpmW4VLM&imgurl=http://img.trovaofferte.net/ebay/ebay_fashion/scarpe-donna-hoyvoy-32716-decollete-tacchi-spillo-e-plateau-rossi_4080965.jpg&w=400&h=300&ei=49TlT9HQJLKM4gSUzri9AQ&zoom=1&iact=hc&vpx=1001&vpy=350&dur=43&hovh=194&hovw=259&tx=171&ty=166&sig=104190035551692546584&sqi=2&page=3&tbnh=159&tbnw=210&ndsp=64&ved=1t:429,r:48,s:116,i:257). Benissimo, adesso erano prorpio pronte "Allora, Roxy, vuoi restare lì imbambolata o vogliamo andare?" domandò scherzosa Danielle prendendola per un braccio e trascinandola fuori dalla casa. Videro Pepper ed Ellesmere che ancora giocavano spensierati. La mora si portò le dita alla bocca e fischiò con tutto il fiato che aveva in corpo. A quel suono l'animale interruppe il gioco e si andò ad accucciare beatamente di fianco alle gambe della sua padrona, seguita a ruota dal cucciolo "Wow, una volta devi insegnarmelo!" disse la modella posando gli occhi sul cane dal pelo Blue Merle "Beh, certamente! Adesso andiamo!" affermò la mora iniziando a camminare attraverso l'estesa spianata verdeggiante. Il sole era ancora alto nel cielo benchè fossero quasi le otto. Dopo aver attraversato il boschetto che le divideva dai ragazzi si ritrovarono di fronte a una villetta circondata dagli alberi, alla fine di una stradina in ghiaia "Roxy! Ehi, Roxy!" la chiamò una voce prima. La ragazza si voltò di colpo e vide Bridgete avvicinarsi a loro in tutto il suo splendore; indossava uno stupendo abito color crema (http://www.google.it/imgres?q=cream+dress&num=10&hl=it&biw=1920&bih=985&tbm=isch&tbnid=2v8PAYTmSpwahM:&imgrefurl=http://www.stylehive.com/bookmark/beaujolais-strapless-cream-dress-8200-1308073&docid=Ez1Tqs03rOsgSM&imgurl=http://www.lulus.com/images/large/bMTmd2537champagneBa.jpg&w=340&h=420&ei=gaDtT7fvAeOF4gThn-DwDQ&zoom=1&iact=hc&vpx=412&vpy=324&dur=534&hovh=250&hovw=202&tx=114&ty=164&sig=104190035551692546584&page=1&tbnh=145&tbnw=124&start=0&ndsp=67&ved=1t:429,r:16,s:0,i:121) accompagnato da un paio di tacchi bianchi (http://www.google.it/imgres?q=tacchi+bianchi&hl=it&sa=X&biw=1920&bih=985&tbm=isch&tbnid=LUDnx_QriIG3LM:&imgrefurl=http://it.123rf.com/photo_9176714_scarpe-col-tacco-bianchi-su-sfondo-rosso.html&docid=tQFyjPiuar1UnM&imgurl=http://us.123rf.com/400wm/400/400/metlion/metlion1103/metlion110300223/9176714-scarpe-col-tacco-bianchi-su-sfondo-rosso.jpg&w=1200&h=801&ei=_6DtT9O-K6n14QTTl43nDQ&zoom=1&iact=hc&vpx=1153&vpy=165&dur=203&hovh=183&hovw=275&tx=124&ty=108&sig=104190035551692546584&page=1&tbnh=130&tbnw=180&start=0&ndsp=51&ved=1t:429,r:17,s:0,i:148). La mora le andò in contro e la abbracciò "Cazzo, Bridget, sei splendida!"esclamò dandole un'occhiata più da vicino "Ha parlato la bruttona! Sei bellissima anche tu e devo dire che i capelli mossi ti donano!" attestò schioccandole un bacio sulla guancia. Le due ritornarono davanti alla porta "Presentazioni! Allora loro sono Perrie, Eleanor e Danielle" le presentò le fidanzate di tre dei cantanti "Molto piacere! Io sono Bridget!" disse la bionda stringendo la mano alle ragazze "Ok, let's go" affermò Perrie battendo energicamente le nocche sulla porta. Non passò mezzo secondo che un ricciolino in jeans e camicia nera si parò davanti a loro "Ehi, sono arrivate le signore! Prego accomodatevi, prendo io i vostri soprabiti" scherzò assumendo un aria da gay "Smettila di fare il coglione, Styles" rise El dandogli un leggero pugno sulla spalla. Hazza le scortò fino alla veranda dove avrebbero cenato e trovarono tutti indaffarati ad apparecchiare la tavola "Coff coff" fece per attirare l'attenzione su di luie sulle ragazze. Niall fu il primo a voltarsi e, una volta che il suo sguardo cadde sulla Roxy totalmente trasformata, il suo cuore accellerò notevolmente e il suo cervello andò in tilt. Appena le ragazze si ricongiunsero con i rispettivi ragazzi e Harry incominciò ad intavolare una conversazione con Bridget, il biondo si fece coraggio ed andò a parlare con la diciannovenne "Ehi, Roxy! Come va?" chiese mostrando uno dei suoi migliori sorrisi "Tutto bene, grazie mille! Oh, ma come siamo messi bene stasera!" affermò accennando alla sua camicia azzurra e ai jeans scuri "Grazie! Però anche tu ti sei data da fare... sei uno schianto!" asserì allargando le braccia. Lei gli diede un buffetto sulla guancia "Thank you! Ma non sono stò granchè... Eleanor, Perrie e Danielle sono molto più belle di me" parlò con una nota di tristezza nella voce "Non dire così! Sei bellissima!" insistette e come premio ricevette uno sguardo addolcito da parte di Roxy. DLIN DLON! Il campanello della porta suonò e Liam si precipitò ad aprire. Dopo aver pagato ritornò tra i suoi amici con dieci scatole di pizze fumanti "PIZZA!" strepitarono in coro i ragazzi "Che c'è? Vi aspettavate caviale e champagne?" domandò scherzoso Louis notando l'espressioni attonite delle ragazze "No... ma almeno qualcosa cucinato da voi..." intervenne Danielle "Ehm... ecco... ci abbiamo provato... solo che... si, abbiamo bruciato tutto!" disse Zayn, per poi scoppiare a ridere insieme a tutti gli altri. Si sedettero a tavola e niziarono a mangiare, parlando del più e del meno. Perrie raccontò che era andata a sciare sulle alpi svizzere insieme al suo gruppo, le Little Mix, e che si era divertita un mondo. Eleanor rivelò di essere andata in vacanza in Scozia, sulle rive del lago Loch Ness "Hai visto il mostro?" domandò Liam con i lucciconi agli occhi "No, sfortunatamente, no" rise divertita. Infine Danielle disse di aver visitato le Bianche Scogliere di Dover e di esserne rimasta affascinata "Lo sai che è il mio sogno andare là? Credo che sia una cosa fantastica!" trillò Roxy con aria sognante "Ti auguro di andarci presto, è davvero un posto mozzafiato" sorrise dolcemente la ballerina. Restarono seduti a tavola a parlare per un bel pezzo, mentre il cielo si era scurito completamente ed erano apparse tantissime e brillantissime stelle "Ehi, ragazzi, andiamo a prendere il dessert" asserì Harry facendo segno a Liam, Louis e Zayn di seguirlo. I tre si alzarono e si diressero con passo felpato in cucina "Niall, che c'è per dolce?" domandò Perrie già pregustando il delizioso dessert "Eheheeheh, lo scoprirai presto" dichiarò misteriosamente. Il momento si stava avvicinando inesorabilmente e le quintalate di pizza appena ingurgitata stavano cominciando a rimischiarsi vorticosamente nel suo stomaco. A un certo punto si sentì una musica calma e dolce provenire da un piccolo spiazzo pavimentato. I lampioni attorno ad esso si accesero all'improvviso e scoprirono i quattro cantanti con un microfono in mano e uno stereo di fianco. Il biondo si alzò di scatto e tese la mano verso Roxy "Mi concederesti questo ballo?" domandò facendo un piccolo inchino. Sentì subito la morbida mano della giovane toccare la sua "Certo" sorrise mesta. Mano nella mano arrivarono al centro della pavimentazione e iniziarono a ballare un lento sulle note di The Way You Look Tonight "There was a time i was everything and nothing in only one. When you found me i was feeling like a cloud across the sun". I corpi dei due giovani si sfioravano e si muovevano armoniosamente facendo attenzione a non pestarsi i piedi l'uno con l'altra "And i need to tell you how you light up every second of the day. But in the moonlight you just shine like a beacon on the bay. And i can't explain but there's something about the way you look tonight" Niall la distanziò un pò per farl compiere un'incantevole giravolta per poi spingerla di nuovo contro di se "it takes my breath away, it's the feeling i get about you deep inside and i can't describe but there's something about the way you look tonight, it takes my breath away the way you look tonight..." Rocy e Nialle si fissavano intensamente negli occhi "Balli bene, biondino" sorrise dolcemente "Anche tu se è per questo, morettina" rise a fior di labbra il ragazzo. Prese un lungo respiro "Roxy, sono settimane che vorrei dirti una cosa, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo" ammise abbassando lo sguardo "Sono tutta orecchie" bisbigliò facendogli alzare gli occhi sul suo viso "Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perchè di notte chi la guarda possa pensare a te per ricordarti che il mio amore è importante, che non importa cosa dice la gente perchè tu mi hai protetto con la tua gelosi che anche che molto stanco il tuo sorriso non andava via..." non potè finire quella romantica frase che la ragazza gli appoggiò un dito sulle labbra "Smetti di parlare per una buona volta e baciami" sussurrò appoggiando delicatamente le sue labbra su quelle del biondo. In quel momento Niall sentì i fuochi d'artificio. Quelle labbra... quelle labbra che aveva bramato per tante settimane ora erano lì, attaccate soavemente alle sue. Le cinse i fianchi con le braccia e cacciò la sua lingua dentro la bocca della giovane. Un bacio stupendo, romantico ma allo stesso tempo pieno di passione. Quando si staccarono le si avvicinò all'orecchio "Ti amo, Roxy" mormorò "Ti amo anche io, Niall" frusciò la mora. Si strinsero in un tenero abbraccio. Finalmente... finalmente si appartenevano.

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Capitolo 14
*** Fate, streghe, draghi, cavalieri e torte di compleanno ***


CIAOO A TUTTE TESORI MIEI! Alloooora mi scuso per il ritardo ma aspettava le 5 famose recensioni citate nel precedente capitolo che purtroppo non sono arrivate T_T fortuna che ci sono quegli angeli di bunny malik, Eli_directioners99 e Liamhug me che mi hanno lasciato quelle bellissime recensioni di cui non potevo proprio fare a meno. Un grazie speciale anche a Sheloves che ha messo la storia tra quelle seguite. SIETE FANTASTICHE RAGAZZE MIE! Io direi che possimao cominciare quindi... buona lettura e un bacio anche a tutte le lettrici silenziose <3

Il ragazzo fece scivolare placidamente la mano verso l'altro lato del letto. Non sentendo la presenza del suo compagno di stanza si tirò su di guizzo "Niall? Ci sei?" domandò Liam con gli occhi ancora chiusi e la bocca impastata. Non sentendo nessuna risposta da parte del biondo si decise ad aprirli e si guardò intorno. Niente. la stanza era completamente deserta a parte per un peluche a forma di orsetto con un post-it attaccato alla fronte. Il castano si alzò di malavoglia e si avvicinò all'animale. Con un gesto secco staccò il foglietto e lo lesse ad alta voce "BUONGIORNO LIAM. SCENDI DI SOTTO" recitò confuso 'Cos'altro avranno combinato quei fuori di testa?' pensò non riuscendo a trattenere un risolino divertito. Si prese tutto il tempo possibile per prepararsi; si fece una bella doccia e si preparò con tutta calma. Si vestì con una maglietta blu della Abercrombie&Fitch, un paio di bermuda beige e un paio di Nike rosse 'Mi chiedo cosa abbiano in mente' riflettè uscendo dalla stanza che condivideva con Niall. Attraversò a grandi passi il lungo corridoio e scese piano piano le scale. Una volta arrivato al piano inferiore scorse nella cucina una figura alta con indosso un tutà rosa, delle graziose ali dello stesso colore tempestate di brillantini, un paio di collant bianche e uno di ballerine in tinta con le alucce. Su tutto questo ben di Dio capeggiava una coroncina sopra una testa... piena di capelli ricciolosi. Liam ebbe un attimo di mancamento poi si decise a parlare "Harry?" balbettò riuscendo a non scoppiare a ridere davanti al ridicolo modo in cui si era vestito l'amico. La fatina si voltò di scatto per poi sorridergli a trentadue denti "Liam!" trillò il ragazzo con una falsa voce femminile "Bensvegliato! Vieni ti ho preparatola colazione!" lo prese per mano e lo fece sedere a tavola, posizionando di fronte a lui un piatto pieno di pancake. La fata gli si sedette accanto e cominciò a fissarlo. Una scena alquanto inquietante "Ehm, mi spieghi perchè sei vestito così?" domandò addentando la sua colazione "Io mi vesto sempre così, sciocchino! Che c'è non hai mai visto una fata in vita tua?" sorrise il riccio. Liam capì che l'amico lo stava prendendo in giro però decise di stare al gioco "No, sei la prima fata che vedo. Allora che ci fai qui? Non dovresti essere nel mondo pieno di folletti e unicorni?" chiese sarcastico "Si, in effetti si. Però il mio mondo ha bisogno del tuo aiuto. La malvagia strega Nonna Flack ha rapito le nostre quattro principesse per aspirare loro tutta la bellezza e tenerla solo per sè! Ci serve qualcuno di coraggioso e impavido. Quel qualcuno... sei tu Liam" finì guardandolo con aria supplichevole "E quindi tu vuoi che io faccia la parte del cavaliere e che le vada a salvare?" domandò alzando un sopracciglio "Esatto! Ti prego Liam fallo per nostro regno!" lo implorò attaccandosi al suo braccio "Ehi, ehi, ok, va bene! Salverò io le principesse e sconfiggerò la malvagia Nonna Flack, stai tranquilla!" la rassicurò. Ormai era entrato nel personaggio. Finì la colazione ed uscirono dalla villetta "Benissimo, siamo pronti per iniziare. Per prima cosa dobbiamo di tre oggetti; i primi due ti serviranno per ammansire i due feroci draghi a guardia della fortezza della strega mentre il terzo lo adopererai per sconfiggerla. Tutto chiaro?" domandò la fatina "Cristallino" affermò Liam "Ok, adesso dobbiamo dirigerci dal vecchio contadino che ti darà l'oggetto per il drago grande. Andiamo" attestò il riccio facendo cenno all'amico di seguirlo per la stradicciola in ghiaia. Camminarono per diverse centinaia di metri quando la creatura alata si fermò "Che succede?" chiese squadrando l'amico. Hazza non parlò e si diresse verso una stradina che si inoltrava nel bosco "Di qua" disse semplicemente. Liam lo seguì snza fiatare. Non aveva idea di cosa lo avrebbe aspettato al di là di quel bosco. Dopo una decina di minuti si ritravorono davanti ad una piccola radura che terminava dolcemente con una leggera depressione del terreno. In lontananza scorsero la sagoma di una persona che tentava di trascinare un carro pieno di cocomeri. I due amici si avvicinarono all'uomo. Più si approssimavano più lui prendeva una forma terribilmente familiare. Quando gli fu di fronte scoprì che il vecchio contadino era in realtà Zayn! Portava una cappello di paglia, una camicia bianca a quadrettoni blu e una salopette. Al viso aveva attaccata una simpatica barba finta "Mi scusi, siamo alla ricerca di un oggetto che doma i draghi di grandi dimensioni e sappiamo che lei lo possiede. Ce lo potrebbe consegnare? Ci sono quattro principesse in ballo" confessò Liam gesticolando con le mani " Draghi, dici? Certo che ce l'ho! Ma prima devi farmi un favore; devi portare tutte le angurie alla fine di questo piccolo burrone, senza romperle, ovviamente!" lo avvertì mostrandogli il pesante carro contenente quei tondeggianti frutti verdi. Il castano si mise a studiare attentamente il barroccio. Dopo alcuni minuti passati a rimuginare gli venne il colpo di genio; prese il carro da di fianco e lo rovesciò, facendo si che tutte le angurie rotolassero tranquillamente sul versante dell'avvallamento. Tutti i meloni d'acqua arrivarono sani e salvi fino in fondo e, a lavoro finito, il castano si girò verso il contadino con aria soddisfatta "Bravissimo ragazzo! Aspettami qui, vado a prendere la tua ricompensa!" asserì il vecchio scomparendo dentro il suo capanno e ricomparendo un minuto dopo con in mano un enorme osso ricurvo. Lo porse al ragazzo, che prima lo guardò confuso e poi lo afferrò "Spero che riesca a salvare le principesse! Buona fortuna" sorrise mestamente. I due ringraziarono e se ne andarono "Scusa ma a cosa serve l'osso?" chiese alla fatina "Te l'ho già detto; è per il drago grande. Adesso andiamo dal Druido Solitario che ti consegnerà lo strumento per distrarre il drago piccolo" attestò accelerando il passo e ritornarono nel bosco "Trovarlo srà un'impresa. Fa sempre di tutto per nascondersi da tutto e da tutti" sospirò Harry che cominciava a sentire male ai piedi con quelle ballerine "Guarda!" lo chiamò il cantante "Che c'è Liam? Non abbiamo tempo per stare ad ammirare gli alberi, dobbiamo salvare le prinicipesse!" sbuffò il ricco per l'ennesima volta, avvicinandosi con aria scocciata all'amico "Guarda qui! Sulla corteccia di questo albero c'è intagliata una freccia! Magari sta a indicare dove si trova il Druido!" fece picchiettando l'indice sulla freccia "Bravissimo Liam, ottima osservazione!" scampanellò il riccio tutto contento. Iniziarono ad addentrasi in quella parte del bosco che diventava ogni metro sempre più fitta, seguendo la moltitudine di frecce che indicavano sempre la stessa direzione. Dopo una mezz'oretta di cammino finalmente scorsero una figura maschile incappucciata, che sonnecchiava tranquillamente appoggiato ad un albero. Si avvicinarono e Liam lo scosse leggermente. Subito si ritrovarono due occhi azzurrissimi che li fissavano intensamente. L'uomo si levò il copricapo e scoprì una chioma bionda e folta. Ecco, Niall che fa la parte del Druido Solitario "Che siete venuti a fare qui? Come osate disturbare il sonno del Druido?" chiese scocciato. Il ragazzo gli raccontò tutta la storia delle principesse rapite dalla strega Nonna Flack, dei due draghi e della sua missione. Quando la storia fu finita il vecchio di accarezzò la lunga barba che gli arrivava fino alle ginocchia, con aria pensierosa "Beh, hai nobili intenzioni e il fatto che mi abbiate trovato conta non poco. Ma per avere l'oggetto c'è una prova da superare; dovrete rispondere ad un indovinello. Allora sulla sponda di un fiume ci sono un cavolo, una capra e un lupo. Come farà il contadino a portare tutti e tre sull'altra sponda sapendo che sulla barca possono salirci uno alla volta?" domandò il Druido incrociando le mani. Il castano conosceva a memoria questo giochetto e rispose subito "Sapendo che il lupo è un carnivoro e che non mangia i vegetali... prendi la capra e la porti al di là del fiume, poi torni prendi il lupo e poi prendi il cavolo" affermò mettendo su un'aria da saputello. Il vecchio emise un sospiro rassegnato. Afferrò la sua sacca e ci frugò dentro. Dopo qualche secondo ne estrasse un morbido hamburger di gomma e lo diede al castano, che continuava a capirci sempre meno "Mi raccomando, fate attenzione. In bocca al lupo!" scherzò alzando una mano in segno di saluto verso i due ragazzi che piano piano scomparivano nel fitto bosco. Nessuno dei due osava dire una parola, Liam continuava a fissare i due doni del contadino e del Druido. La fatina prese coraggio e ruppe quell'imbrazzante silenzio "Benissimo Liam, stiamo procedendo velocemente, ci manca solo l'ultimo oggetto; quello che ti servirà per sconfiggere Nonna Flack. Dovermo dirigerci dal cavaliere più misterioso, più forte e più affascinante di tutti!" cinguettò con i lucciconi agli occhi "Fammi indovinare... è alto un e settantacinque, ha i capelli castani, due occhioni color del mare e i suoi piedi puzzano così tanto che gli uccellini cadono stecchiti dai rami degli alberi" ipotizzò con un sorrisetto divertito stampato in faccia "E tu come fai a saperlo?" domandò sconcertato "Istinto da cavaliere rombante" disse e tutti e due scoppiarono in una grassa risata. Uscirono dal bosco e ripresero a camminare per la strada in ghiaia "Allora... dove si trova questo cavaliere?" domandò scacciando una mosca che continuava ad infastidirlo ronzandogli intorno "Se non ircordo male si trova in un castello alla fine di questa strada" affermò la fatina indicando l'orizzonte 'Ma quanto ci avranno lavorato a questa cosa?' si chiese mentalmente continuando a camminare di fianco al riccio "Senti, fatina bella, manca molto? I piedi cominciano a farmi male" si lamentò Liam "Parli tu? Queste ballerine mi stanno uccidendo!" sbuffò contrariato Harry "Comunque... siamo arrivati" asserì il ragazzo vestito da fata accennando a una costruzione alatamente catapecchiosa in legno dipinta di grigio e con bue protuberanze che dovevano sembrare torri "E questo sarebbe un castello?" chiese storcendo la bocca "Ehm... in teoria si" sorrise nervosamente Hazza "Beh, è già molto che stia su. Vabbè entriamo" disse il castano avvicinandosi e bussando energicamente alla porta che, al primo tocco, venne giù come un budino. I due scoppiarono a ridere ma una voce li bloccò "Chi è stato a buttare giù la mia porta?" tuonò una voce e un ragazzo dai capelli castani e gli occhi azzurri si presentò davanti a loro con indosso un'armatura fatta di cartone e una spada di legno "Siamo venuti a cercare l'oggetto per sconfiggere la malvagia strega Nonna Flack" cercò di stare serio ma la vista di Louis conciato in quel modo gli fece uscire un risolino divertito "Si può sapere cos'avete da ridere" chiese il cavaliere "Scusa Louis, ma vestito così mi fai spisciare" confessò asciugandosi una lacrima dal troppo ridere "Non conosco questo Louis; io sono Messer Tommo e ho io lo strumento che cercate, prego accomodatevi" li invitò a entrare nel suo... ehm... castello. Si introdussero all'interno della costruzione e si sedettero intorno a un fuoco con sopra ribolliva una padella. Il cavaliere si sedette di fianco a un cofanetto e prese a fissare i due che si guardavano intorno, spaesati "Qui dentro c'è quello che ti serve" riferì accennando con la testa allo scrigno "Però, prima devi affrontare una prova. Se vuoi davvero sconfiggere la strega devi superare la tua più grande paura" attestò calmo. Liam sbarrò gli occhi. No, non potevano farlo. Messer Tommo prese una ciotola e ci verso un pò di quel liquido verdasto dentro il tegame e ci mise anche l'incubo più grande dell'amico... un cucchiaio. Liam si nascose dietro Harry, spaventatissimo. Louis tirò un sospiro esasperato "Come pretendi di salvare le principesse se ti fai sconfiggere da uno stupido cucchiaio? Ti avviso che anche la TUA principessa è in pericolo" lo avvisò "Cosa?! Quella stregaccia ha rapito Danielle?! No, questo non glielo posso perdonare" sbottò afferrando la scodella. Prese un lungo respiro e afferrò la posata sotto gli occhi stupiti dei due ragazzi. Se la portò lentamente alla bocca mandò giù il boccone. Una cucchiaiata dopo l'altra finì tutta la zuppa e alzò la scodella in segno di vittoria "AHAHAHAH TI HO SCONFITTA, MALEDETTA PAURA DEI CUCCHIAI!" strepitò trionfante. Louis sorrise e gli porse il cofanetto. Il castano lo prese e lo aprì. Si ritrovò tra le mani un bellissimo... microfono dorato. Il giovane guardò prima l'oggetto e poi il cavaliere di fronte a lui con aria interrogativa "Beh, cosa ti aspettavi, una spada dall'elsa tempestata di diamanti?" chiese sarcasticamente uscendo dalla catapecchia "Scusa ma come faccio a sconfiggere la strega con un microfono, me lo spieghi?" domandò rigirandosi tra le mani quell'oggetto che ormai conosceva come un suo familiare "Solo le note di una canzone di cui tutti sono a conoscenza sconfiggeranno la diabolica Nonna Flack. Buona fortuna, Messer Liam" li salutò e i due ricominciarono a camminare per il strada di ghiaia, in direzione della Villetta Hudson "Ok, adesso che abbiamo tutti e tre gli strumenti possiamo andare a sconfiggere la strega! Oddio, sono emozionatissima!" trillò la fata battendo le mani "Tu no, Messer Liam?" chiese notando l'espressione assente sul suo volto "Ci sei?" domandò di nuovo facendo oscillare la mano dvanti al viso del ragazzo "Si, si ci sono, scusa. Stavo solo pensando a cosa dovrei cantare alla strega per sconfiggerla. Messer Tommo ha parlato delle note di una canzone che conoscono tutti. Magari è un tormentone!" si illuminò alzando un indice "Beh, si potrebbe essere un'idea!" lo appoggiò il riccio imboccando la solita stradina attraverso il bosco che percorrevano per andare da Roxy. Camminarono lentamente e ci impiegarono una quarantina di minuti prima di ritrovarsi davanti all'enorme radura dove risiedeva il ranch della ragazza "Tu credi che ce la possa fare, fatina?" chiese pestando distrattamente la verdissima erba "No, io non lo credo. Io so che ce la fari a liberare le nostre principesse!" affermò la creatura mettendogli un braccio intorno alle spalle e dandogli un amichevole colpetto in testa con la sua bacchetta con una stella rosa in cima "Grazie della fiducia" la ringraziò affondando un dito in quell'adorabile fossetta che si veniva a creare quando il riccio sorrideva. LIRRY MOMENT MODE ON! Finalmente arrivarono alla fattoria della loro amica. Appena giunti videro un cartello "Se la strega cattiva volete incontrare perchè le principesse in salvo dovete portare, i Draghi Gemelli dovete ammansire" lesse la fatina ad alta voce "Qui la rima è un optional" scherzò Liam scoppiando a ridere. Ad un certo punto videro due quadrupedi in piedi di fronte al granzaio della diciannovenne. Avevano tutti e due una tutina viola aderente con un paio di ali e due corna finte sopra la testa "Ma quelli sono Pepper ed Ellesmere!" constatò il giovane per poi guardare la fata "La strega sarà a corto di budget!" gli fece una linguaccia la fatina "Ok, tu prendi il giocattolino e io prendo l'osso" affermò Liam passandole l'hamburger di gomma. Il ragazzo si avvivinò ad Ellesmere e le fece vedere il grande osso, lo scagliò lontanto e il cane partì al suo inseguimento. Bene uno dei Draghi Gemelli era fuori combattimento. Si girò per vedere come se la stava cavando l'amico con Pepper. Vide il cagnolino che mordicchiava indisturbato il giocattolino. Il ragazzo gli si avvicinò e gli battè un cinque. Ora mancava solo da sconfiggere la malvagia Nonna Flack "Sei pronto?" chiese Hazza appoggiando una mano su un'anta del portone di legno "Mai stato più pronto di così" affermò poggiando la mano sull'altra anta. Spinsero con forza e la porta si aprì cigolando. Si ritrovarono davanti una grande gabbia con all'interno quattro ragazze con dei bei vestiti e dai cappelli a punta con un velo sull'estremità. Stavano rannicchiate con lo sguardo basso e triste. Liam le riconobbe subito: erano Danielle, Perrie, Eleanor e Bridget. Perrie sollevò il viso e quando vide Messer Liam scattò in piedi "Messer Liam è venuto a liberarci!" strepitò con gli occhi che le brillavano "Oh mio eroe!" aggiunse Dani con sguardo sognante. Il ragazzo si avvicinò alle sbarre "Tranquille adesso vi libero" le rassicuro "POVERO ILLUSO!" rimbombò una voce e dalla semioscurità di una parte del granaio emerse una figura con una parruccha di un colore biondo scuro e un lungo naso finto. Gli occhi verdiazzurri erano ridotte a piccole fessure maligne "Lasciale subito andare, Nonna Flack!" la intimò il baldo giovane "Lasciarle andare dici? No, non credo che lo farò. Se le vuoi liberare dovrai prima passare sul mio cadavere!" abbaiò scostando il lungo mantello nero "Preparati conosco le arti magiche" lo avvertì lanciando tre petardi ai suoi piedi come se fossero oggetti magici. I mortaretti esplosero provocando una piccolo ammasso di fumo verde. Fortunatamente Liam si spostò in tempo e afferrò il suo microfono "E io ho... un microfono dorato!" la ammonì portandolo davanti a se. La strega lo guardò dall'alto verso il basso "Spero che tu stia scherzando. Non basterà certo qualche nota per mettermi KO" si prese gioco di lui con un ghingo snervante mentre altri piccoli petardi volarono contro i suoi piedi. Il ragazzo iniziò una buffissima danza cercando di evitare quei piccoli candelotti 'Eddai Liam, un tormentone! Fatti venire in mente un'idea' pensava mentre saltellava a destra e a manca. Ad un certo punto scivolò e finì steso per terra. La strega gli si avvicinò con un petardo molto più grande degli altri "Questa scenetta è troppo ridicola. Facciamola finita, adesso" sussurrò avvicinando la miccia del mortaretto alla fiamma dell'accendino. Il ragazzo non perse tempo e attaccò "Nossa, nossa, asi vocè me mata! Ai se eu te pego, ai ai se eu te pego. Delicia, delicia, asi vocè me mata! Ai se eu ti pego, ai ai se eu ti pego!" cantò con tutto il fiato che gli era rimasto. Aspettò il colpo ma questo non arrivava. Alzò la testa e vide la strega che si tappava le orecchie "Basta, basta! Quella canzone, basta!" gridava. Liam si rialzò in piedi e riprese a cantare, finchè la Nonna Flack non stramazzò al suolo priva di vita. Il ragazzo tornò alla gabbia delle principesse e la aprì con un sorrisetto soddisfatto. Ad un certo punto tutte le luci si spensero e si sentirono delle voci provenire da un lato del granaio completamente sgombero "HAPPY BIRTHDAY TO YOU. HAPPY BIRTHDAY TO YOU. HAPPY BIRTHDAY MESSER LIAM. HAPPY BIRTHDAY TO YOU!" cantarono insieme mentre avanzavano con una torta in mano. Ma certo! Come cavolo aveva fatto a dimenticarsi del suo stesso compleanno? Erano tutti lì, sia le ragazze che gli altri componenti della band. Si erano dannati così tanto... solo per fare una sorpresa a lui. Grandi lacrime di gioia cominciarono a scendere lungo il suo viso "Ragazzi... grazie ma non dovevate scervellarvi così tanto..." singhiozzò abbozzando un sorriso grato. Danielle lo abbracciò e gli diede un dolce bacio "Su, Messer Liam, soffia sulle candeline ed esprimi un desiderio" lo convinse la riccia. Il ragazo chiuse un attimo gli occhi per poi riaprirli e soffiare con tutto il fiato nei suoi polmoni sulle candeline, spegnenddole in un solo colpo. Tutti scoppiarono in un grande appluso e si strinsero intorno al festeggiato per stringerlo in un soffocante abbraccio di gruppo. I festeggiamenti si perpetuarono fper tutto il pomeriggio, tra musica e risate. Verso l'imbrunire Niall si recò da Roxy "Mi puoi accompagnare fuori? Sto cominciando a soffocare qui dentro" chiese con il suo irresistibile sguardo da cucciolotto "Certo, tesoro, andiamo" gli fece una carezza e si recarono all'esterno. Il tramonto era meravoglioso; il cielo si era dipinto di un rosso intenso mentre stormi di uccelli volavano liberi all'orizzonte. Uno spettacolo "Sai mi mancheranno questi tramonti" affermò il biondo scrutando il sole che piano piano spariva dietro le colline. Lo sguardo della mora si fece subito più malinconico; in effetti il tempo a disposizione per stare ancora con loro stava per finire. Il cantante le si avvicinò e le appoggiò una mano sulla spalla "Che hai, Roxy? Ti sei rattristata di colpo" le chiese premuroso "Stavo pensando che il tempo con voi sta per scadere. Il tempo con te sta per scadere. Io non voglio ritornare a vivere senza di te e senza gli altri. Non voglio dirvi addio" ammise abbassando lo sguardo. Niall le prese il mento e le fece alzare il viso "Non dovrai dirci addio. Ci inventeremo qualcosa, non posso lasciarti qui con quello psicopatico nei paraggi. Sei o no la mia piccola?" domandò scosandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Io non sono la piccola di nessuno, ricordatelo" sorrise mestamente. Le loro labbra si unirono in un dolcissimo bacio. Le loro lingue cominciarono una sensuale danza, intrecciandosi, cercandosi  e chiamandosi a vicenda. Quegli attimi paradisiaci furono interrotti da una voce tremante "Che cosa cazzo stai facendo con la MIA ragazza?!" sbraitò Thomas fuori di sè, avvicinandosi pericolosamente ai due. Roxy si parò davanti a Niall "Lascialo in pace, verme. Adesso io sono la ragazza di Niall, con te ho chiuso da un pezzo!" ringhiò sfoderando uno sguardo di ghiaccio "Non è possibile..." balbettò "Certo che è possibile, guarda!" sorrise la giovane prendendo il biondo per il colletto della maglietta e stampandogli un tenero, ma allo stesso tempo pieno di passione, bacio. Quando si staccarono la mora riprese a fissare Thomas, che aveva messo su un'espressione a dir poco disgustata "Ora sono sua, puoi solo farti da parte" lo avvisò con un sorrisetto beffardo "Questa storia non finisce qui. Tu" indicò Niall "me la pagherai cara per avermi portato via Roxy, questa è una promessa" latrò con sguardo assassino. Il castano girò i tacchi e se ne andò "Sei preoccupato per la sua minaccia?" domandò la diciannovenne guardandolo con aria inquieta "No, nemmeno un pò" sorrise calmo lui "Allora... dove eravamo rimasti? Ah, si..." prese Roxy per i fianchi e la baciò di nuovo.
AVVISO DELL'ULTIMA ORA: finchè non arrivo a 5 recensioni non continuo ù.ù fate vedere che ci siete :)

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