Death is the greatest fear

di ddddirectionerr
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter one ***
Capitolo 3: *** Chapter two. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***




Prologo.




Quella mattina Giselle era particolarmente triste , quel giorno erano passati quindici anni dalla morte della  sua migliore amica  , e dal que giorno ne soffre ancora  .
Giselle è sposata con Zayn Malik, un uomo, cantante di fama mondiale. Alto, moro, con occhi castani che ti scioglierebbero ad un solo sguardo,
un uomo con cui ha due figli  , Ashley. Una ragazza di quindici anni, intelligente, sportiva, alta castana e con un colore di occhi indescrivibile.
Il loro secondo figlio è Zack un bimbo di dieci anni, bassino per la sua età ma molto furbo. Sexy come il padre e dolce come la madre.
Giselle, invece, è una donna sui trentadue anni , capelli rosso fuoco e  occhi color nocciola. Una donna da invidiare, con una forza di milioni di uomini in un solo corpo.
Stava seduta sul divano, che guardava in un punto fisso del televisore, senza dar conto a ciò che stavano trasmettendo.
I suoi pensieri però, vengono interrotti dalla voce angelica di suo marito.
"Amore che cosa hai ?" Chiede il marito sedendosi al suo fianco, lasciandole un dolce bacio sulla guancia.
" Mi manca" Disse Giselle facendosi scappare qualche lacrima . 
A Zayn bastarono quelle parole per capire di chi si trattava . Aveva sempre cercato di farla stare meglio ,
ma in quel giorno dell'anno era sempre stata triste ricordando la morte dell'amica, la quale morte aveva coinvolto anche quella del suo migliore amico.
Ma nonostante tutto lui andava avanti e cercava di essere in qualche modo felice in quel giorno di nostalgia.
" Amore dobbiamo andare avanti sono passati 15 anni" Disse stringendogli la mano come segno di conforto.
Per farle capire che lui c'era e ci sarà per sempre. 
"Come puoi chiedermi di andare avanti ? Ogni anno è sempre la stessa storia, tu mi dici di andare avanti e io puntualmente ti urlo in faccia che mi manca" Disse alzando di poco il tono della voce.
"Lo so scusa... neanche io riesco a dimenticare tutto quello che è successo " Disse facendosi scappare una lacrima e asciugandola subito dopo.
Doveva essere forte per la moglie, almeno uno di loro doveva essere spostegno per l'altro. 
Zayn è sempre stato un ragazzo forte che nascondeva i suoi sentimenti ma , anche lui , in questo giorno dell'anno non riusciava a nasconderli  . 
Giselle diede un bacio sulle labbra a suo marito e si mise ai fornelli , cucinando un piatto italiano , le lasagne, il piatto preferito della sua migliore amica.
Con contorno di cotoletta e patatine, questo invece era il piatto preferito del fidanzato della sua migliore amica, morto anche lui in quel incidente disastroso.
 
" Zayn , Ashley , Zack . Mettete la tavola " Urlò Giselle dalla cucina per farsi sentire
" No mi scoccio sto chattando " Disse Ashley urlando dalla sua camera
" l'adolescenza " disse Giselle sbuffando . 
Poi vide entrare in cucina suo marito e suo figlio per prendere le cose da stitemare sulla tavola . 
" Ti amo " Sussurrò il marito all'orecchio della moglie per poi scomparire in soggiorno. 
Giselle non sapeva come suo marito ruisciva anche con un piccolo gesto a mandarla in tilt. Una cosa da veri maghi pensò.
" Mamma , mammaaa . " La chiamò il figlio entusiasto
" Si tesoro ? " Chiese lei tenendo d'occhio le pentole sui fornelli.
" A che ora arriva zia Emely e zio Louis ? " Chiese il figlio sperando di vedere presto i suoi " zii ".
Li chiamava così perché Emely e Giselle sono migliore amiche e Zayn e Louis lo stesso .
E ogni anno in  quel giorno dell'anno si riunivano tutti per l'anniversario della morte dei loro migliori amici . 
" Presto tesoro " Disse la mamma accarezzandogli la testa e dandogli un leggero bacio . 
D'un tratto l'attenzione di tutti si concentrò sul campanello della porta che prese a suonare.
" Amore vai ad aprire saranno di sicuro gli zii " Disse Giselle al figlio incitandolo con una pacca sul culetto.
Zack si precipitò alla porta e andò ad aprire.
" Buonasera " Disse Louis entrando in casa e sfoggiando sorriso soffocato.
" ZIOOO " ulrò di gioia Zack correndogli incontro.
" Heyy mattacchione tutto bene ? " Disse prendendolo in braccio . 
" Si tu ? " Disse il bambino educatamente, sorridendogli.
" Bene, adesso scendi che sei pesante " Disse Louis cercando di essere il più credibile è possibile, mettendo il ragazzino per terra . 
" La mamma?" Disse Emely spuntando dalle spalle di Louis nonché marito . 
" Di là in cucina " Si mise in mezzo la figlia sbucando da una delle tante porte presenti nella casa.
Emely, salutò i ragazzi e andò in cucina ad aiutare l'amica.
" Hey amico tutto bene ? " Chiese Zayn rivolgendosi a Louis 
" Beh Brò si va avanti" Disse Louis sedendosi sul divano insieme all'amico
" Ti capisco " Disse dandogli una pacca sulla spalla.
Entrarono in salotto Emely e Giselle, che chiacchieravano.
" Ecco mangiamo " Disse Giselle mettendo il piatto di lasagne a tavola .
Si sedettero a tavola e il campanello riprese a suonare nuovamente.
Questa volta ad alzarsi da tavola e andare ad aprire, fu proprio Giselle che con un lieve sorriso,
cercando di soffocare il dolore, accolse gli ultimi arrivati. Harry e Liam. 
"Le vostre ragazze?" chiese Zayn alzatosi da tavola per raggiungere la mioglie.
"Oggi è un giorno in famiglia e le nostre ragazze non lo sono ancora" disse Harry, precedendo Liam.
Si scambiarono i saluti e poi finalmente, senza altre interruzioni si sedettero a tavola e mangiarono.
Dopo mangiato , come sempre , si misero tutti seduti a cerchio, chi sulle poltrone, chi per terra e c'era chi addirittura sedeva sulla tavola.
Con ovviamente i bambini che sedevano al centro del cerchio, che curiosi ascoltavano le barzellette, le storie,
e le cose Hot che raccontavano le persone adulte presenti in quel cerchio.
Poi ad Ashley venne un dubbio" Mamma ma io non ho capito una cosa " Disse la ragazza interrompendo il discorso che si era creato.
" Si dici tesoro " Disse la mamma guardadola e aspettando che ella parlasse
" Ma come sono morti ? " chiese la ragazza curiosa.
In effetti i bambini partecipavano ad ogni loro riunione, ma non erano mai venuti a conoscenza della vera causa della morte di quei due loro migliori amici.
"Facciamo una cosa, visto che oggi ricordiamo tutto, ti racconto tutta la storia a anche quando si sono conosciuti, ti va?"
disse il padre entrando nella discussione.
" Si, almeno l'anno prossimo saprò il perchè partecipo a queste riunioni " Disse in modo sarcastico la ragazza
" Amore la racconti tu o preferisci che la racconti io ? " Chiese Zayn preoccupatosi della moglie che non aveva alcuna intenzione di proferire parola.
" La racconto io, ce la faccio" Disse Giselle sorridendo debolmente al marito.
Giselle avrebbe raccontato tutta la storia, anche di quando si erano conosciute,
di quando l'amica aveva avuto la sua prima cotta, di quando la sua amica la svegliò nel bel mezzo della notte per dirle che aveva appena fatto l'amore con il suo fidanzato,
e avrebbe anche raccontato che quella stessa notte, l'amica conobbe la morte.

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Capitolo 2
*** Chapter one ***







A fateful meeting.




Giselle prese coraggio ed iniziò a parlare"Allora bambini...la storia di questa ragazza e ragazzo che noi tanto amiamo..inizia così...
 
Abby era una semplice ragazza:sportiva  , con il sorriso sempre stampato in faccia , era bionda con occhi neri, intensi,
che guardandoti qualche minuto in più riusciva a penetrarti e capire che tipo di persona sei. 
Aveva passato un'infanzia particolarmente difficile, tra la morte dei genitori,quando lei aveva solo cinque anni.
In un incidente aereo in ritorno dall 'Italia . Fu mandata in un orfanotrofio ,
nessuno della sua famiglia voleva avere a che fare con lei,troppo addolorati dalla morte dei loro parenti.
 Fu affidata alla famiglia Tomlinson , dove, con il passare del tempo iniziò, a pensare che fosse davvero la sua famiglia,
ambientandosi e sentendosi a proprio agio in mezzo a persone così ben educate.
C'era la signora Jhoanna, la signora di casa, colei che la accolse a braccia aperte e con un sorriso stampato sulla faccia,
così contenta di avere un'altra figlia. Una donna, sulla trentina, abbastanza alta, bionda e con occhi azzurri. Era una donna bellissima.
In quel poco tempo che abitava lì, Abby ebbe una mamma, una di quelle che non aveva mai avuto.
Una di quelle che ti ascolta e che ti da consigli, una di quelle che ti consola nei momenti peggiori.
Le piaceva quella sensazione di protezione che aveva Jhoanna verso i suoi confronti. La faceva sentire amata.
Ebbe l'opportunità di conoscere anche gli altri membri della famiglia, che le erano sembrati buoni e contenti di avere un altro membro della famiglia in casa.
C'erano Daisy e Phoebe, due bambine gemelle sui sette anni, bionde con degli occhioni azzurri da far invidia a qualsiasi cosa di azzurro.
C'era Felicite una ragazzina sugli undici anni, castana anche lei con occhi azzurri, tutte probabilmente eredidati dalla madre.
Poi c'era Charlotte, si faceva chiamare Lottie dagli amici, aveva sedici anni, anche essa bionda con gli occhi azzurri.
Una ragazza molto vivace agli occhi delle persone.
E poi c'era il ragazzo che più l'aveva colpita. Louis, un ragazzo alto sulla ventina, castano, occhi azzurri.
Abby pensava fosse un dio, il dio della luce. Aveva una pelle liscissima, pensò in un certo momento di essersi innamorata,
ma era il suo fratellastro e lei doveva assolutamente togliersi dalla testa di poter avere una qualche chance con egli.
In quella famiglia mancava però una figura materna, i genitori erano divorziati e raramente il padre di quei ragazzi li faceva visita.
Abby ebbe paura di questo. Ma la rassicurò il fatto di avere un fratello maggiore come Luois, che la proteggesse, se solo lei gli fosse entrata in simpatia.

Come sua abitudine Abby si alzò alla buon'ora e uscendo di casa andò a fare jogging , e come ovviamente faceva,  
mise le cuffie e allontanandosi dal mondo esterno incominciò il suo allenamentò.
Adorava sentire musica sopratutto quelle di Justin Bieber
. Le piaceva molto la sua musica, aveva una voce sensuale e melodica,
rilassante, con la quale avrebbe dormito per ore se solo si fosse stesa su un morbido letto.
Mentre attraversava, un'auto frenò bruscamente, evitando per fortuna di investire la ragazza ,
così si avvicinò al finestrino e vide un ragazzo stupendo,
biondo * Sicuramente tinto * pensò Abby fissando poi lo sguardo sui suoi occhi color cielo sui quali ci soffermò.
"Ma sei pazzo? Potevi rischiare di uccidermi! " urlò Abby alzando la voce a ogni parola.
" Peccato che non l'ho fatto " Disse lui con tono antipatico.
" Ma vaffanculo " Disse andandosene lasciandolo impetrito.
Abby non riusciva a capire come dietro a  tanta bellezza si nascondesse un ragazzo con tanto di antipatia.
Quelle persone non avevano alcun diritto di vivere, doveva essere emarginate, mandate in esilio o qualcosa del genere.
Questè e come la pensava Abby, decisa su cosa voleva dire.
Dopo un'ora decise di tornare a casa e farsi una bella doccia rilassante, immegersi nel pieno dei suoi pensieri e poi farsi, magari un bel pisolino sul suo lettino. 
"Sono a casa !" urlà Abby entrando e buttando le chiavi sopra al divano.
Sembrava che in casa non ci fosse nessuno, poi scorse una figura venirle in contro: il suo bel fratellino.
"Hey sorellina" Disse Louis ,  , scendendo le scale, in tutto il suo splendore,con un suo amico .
 Che lei conosceva bene . Era quello che la stava per investire, quello che la stava per uccidere.
"E che ci fa lui qui ?!" Disse indicando con disprezzo il ragazzo al suo fianco.
"Lui e Niall , e fa parte della Band " Disse il fratello tutto tranquillo.
Abby non riuscì a capire di quale Band stesse parlando così lo guardò con un espressione interrogativa 
"Oh tu non lo sai , o almeno non c'eri quando è successo tutto" La ragazza lo guardò di nuovo con espressione interrogativa,
non che fosse scema, ma non riusciva a capire il senso delle parole che uscivano dalla bocca del ragazzo.
"Eri in viaggio" Disse andando in cucina a prendere una bottiglina d'acqua.
Abby lo seguì a ruota.
"Le audizioni per XFactor ?" replicò ancora  lui sperando che alla sorella venissero a mente le informazioni
"Ahh sii ora mi ricordo" Disse lei facendo una faccia tra il sorpreso e un po scocciato perché avrebbe visto quel ragazzo quasi sempre.
"Come è andato l'allenamento?" chiese Luois alquanto interessato sull'argomento.
Luois glielo chiedeva sempre, ogni volta che usciva di casa le faceva il quinto grado. Era super protettivo nei suoi confronti.
Come lo era ovviamente con tutte le altre sorelle.
"è andato bene, ho incontrato un maniaco e ho incominciato a correre" disse facendo la vaga, e fingendo un espressione di terrore.
"E ti ha fatto del male?" chiese il ragazzo in modo veloce e preoccupato, abbandonando quello che stava facendo.
"No ti volevo solo prendere in giro" disse Abby ridendo e stambando un bacio sulla guancia del fratello.
"Sei una stronza.." disse mettendo su un finto broncio.
" Vabbene io vado di sopra a farmi la doccia " Disse Abby ridendo sparendo sulle scale per entrare nel bagno.
Abby e Louis si volevano molto bene pur non essendo fratelli di sangue .  Avevano un rapporto unito si dicevano tutto , non litigavano quasi mai ,
si difendevano a vicenda ed erano molto gelosi l'uno dell'altro. Luois era proprio quello che serviva ad Abby per essere felice,
oltre ovviamente a quella bellissima famiglia, che pensava le fosse data in dono da Dio stesso.
Una volta in camera sua prese il cambio dei vestiti e andò in bagno . 
La ragazza  adorava farsi la doccia era come se ogni suo pensiero fosse tirato via insieme all 'acqua .
Si rilassava e amava sentire l'acqua bollente sul suo fragile corpo. Facendola sentire libera, come l'aria, e bella come il sole.
Ma pultroppo le cose belle durarono poco , infatti a distruggere il suo momento di relax furono dei colpetti sulla porta.
"Sono sotto alla doccia chi è?" Chiese lei sbuffando sonoramente.
"Sono Louis , muoviti giu ci sono i miei amici" Disse il ragazzo aspettando ovviamente una risposta dall'altra stanza.
" Lou... " Pensò prima alle parole da dire " Sto uscendo  " Disse scocciata.
Chiuse quel meraviglioso getto d'acqua , prese l'asciugamano e si asciugò , mettendosela attorno al seno . 
Una volta asciutta si vestì, infilandosi un pantaloncino e una cannottiera e appena finì si asciugò la sua distesa di capelli biondi,lisci e fluenti.
Una volta pronta scese di sotto in modo tale da salutare tutti e poi risalirsene di sopra . 
"Buonasera" Disse raggiungendo gli altri che erano seduti tutti sul divano.
C'era chi aveva una chitarra in mano, chi giocava ai videogiochi e chi semplicemente scherzava prendendosi a botte con il proprio avversario.
A vederli così erano carini e simpatici.
"Oh sorellina sei qui, finalmente" disse Luois avvicinandosi a lei.
"Si mi hanno trattenuto gli gnomi del bagno" disse lei in modo sarcastico, in modo da far ridere la maggior parte dei presenti,
apparte quel Niall che aveva un espressione di superiorità sul volto.
"Simpatica, comunque voglio presentarti...Zayn" disse trascinandola vicino a lui.
I due si strinsero la mano e il ragazzo le sorrise in modo rassicurante.
"Poi qui c'è Harry" disse avvicinandola ad un  ragazzo riccio con degli occhi fantastici, il quale le fece un occhiolino.
"E per ultimo ma non meno importante...Liam" disse Louis.
I ragazzi le piacevano tanto, erano quasi tutti simpatici, ma il ragazzo che odiava e che in quel momento
voleva prendere a calci era quel Niall che si credeva di essere un divo.
Dopo le presentazioni decise di andare in cucina, prepararsi in fretta un panino e poi sparire al piano di sopra,
con l'intenzione di non farsi vedere per almeno il resto della giornata.

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Capitolo 3
*** Chapter two. ***




That Boy Rebel.






Una volta nella sua camera , la ragazza accese la televisione ,  
si distese a terra  a guardare  la partita di football del Chelsea . 
Amava il football , come ogni altro sport ,
ma vedere i suoi calciatori preferiti vincere ,per lei era andare sulle stelle . 
Dopo circa una mezz'ora in cui nessuno dei giocatori dava segni di vita, segnò Drogba sul rigore .
Abby iniziò ad urlare  dalla gioia , il fratello sentendo delle urla si diresse nella camera di sua sorella spaventato . 
"Che succede?" Disse Louis spalancando la porta e vedendo la sua sorellina saltare sul letto ripetendo " Drogba " lo fece sorridere 
"HA SEGNATO DROGBA" Disse Abby scendendo dal letto per andare ad abbracciare suo fratello .
"Mi hai fatto spaventare" Disse Louis staccandosi e guardandola come per fargli un rimprovero 
"Scusa , ma non ci posso fare niente , SE SONO BRAVISSIMI" Disse risendendosi a terra e rivolgere  di nuovo la sua attenzione alla partita.
Nel frattempo salirono gli amici di Louis, che spaventati quanto lui, lo seguirono.
"Che succede?" Chiese Liam guardando prima Abby per terra e poi Louis.
"Niente ha solo segnato il Chelsea"Disse Louis in modo da farli tranquillizzare 
"Cosa? Chi? Quando? Dove? Perchè?" Chiese il biondo di Niall precipitandosi affianco alla ragazza di fronte alla televisione 
"Drogba" Disse la ragazza sorridendo , ma vedendo che il ragazzo le fece una smorfia, la rabbia pervase in se.
"FUORI DA QUESTA STANZA" Disse spingendo il ragazzo al suo fianco.
I ragazzi uscirono lasciando la ragazza , nuovamente , sola . Amava stare da sola ,
in quei momenti rifletteva molto sulla vita , sui ragazzi , sui voti che prendeva a scuola e su molte altre cose .
Ha sempre pensato a rendere la sua nuova famiglia fiera di sè , studiando molto ,
facendo molto sport e interessarsi meno dei ragazzi. Dava molto se stessa sulle cose che faceva e il silenzio l'aiutava anche a rispondere a delle domande a cui lei a volte non sapeva rispondersi, e troppo personali oppure troppo intelligenti da chiedere a suo fratello.
Immersa nei suoi pensieri, non si era accorta che la partita era finita, e anche con un bel puntenggio, rendendola felice di tifare una squadra forte.Decise di scendere  di sotto per mangiare qualcosa, ovviamente leggero, così avrebbe avuto dopo la possibilità di andare a nuotare.
"Come è finita la partita?" Chiese il fratello vedendo la sorella sorridere come un ebete.
"tre a zero per noi" Disse, sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori.
"I tuoi amici?" chiese Abby, guardandosi intorno, e non vedendo nessuno.
"Sono in giardino, a fare qualcosa di cretino, sicuramente" disse il ragazzo. Come se lui non fosse cretino,
solo perchè era il più grande della Band, pensò Abby.
"Che si mangia?" aggiunse poi la ragazza del tutto indifferente di dove fossero i suoi amici.
"Ma è possibile che tu mangi sempre ?" chiese il fratello, mostrando un tono di ironia in quello che aveva detto.
"E' possibile che sembri la mamma ?" Ribattè la ragazza facendogli una linguaccia.
"Ma sono solo le cinque del pomeriggio" trovò una scusa il ragazzo per non farla mangiare.
"Vabbene, mi faccio un pezzo di pane con la nutella" Disse per poi prendere ciò che serviva e spalmò della nutella su un pezzo di pane. Quella si che era vita, pensò prima di addentare quella prelibatezza.
"Ti va di giocare con noi, in giardino?" chiese Luois spuntando dalla porta del giardino.
"Certo mamma" rispose  Abby ridendo e andando a sedersi sulla sua sedia preferita in giardino.
Era la sua sedia preferita perchè era all'ombra, sotto un albero grande, e da lì passava una leggera aria fresca,
dove Abby trovava semplice rilassarsi. Ma era occupata da Niall.
"Levati dalla MIA sedia" Disse la ragazza calcando sulla parolina "MIA".
"Perché c'è scritto il tuo nome ?" Chiese il ragazzo con tono di superiorità.
"Si" ribattè la ragazza.
"E dove? non lo vedo" 
"Se tu alzi il tuo culo moscio te lo faccio vedere"
Niall così fece, si alzò e osservò la sedia. Rimase deluso dallo scoprire che su quella sedia
c'era davvero scritto il suo nome, con affianco un cuoricino.
"Bravo bimbo" Disse Abby sedendosi compiaciuta incrociando le gambe.
"Comunque, oltre alla finezza, mia sorella è anche molto dolce" disse Louis nascondendo l'imbarazzo
della figura che le aveva appena fatto fare la sorella.
La ragazza sorrise, anche se notò la strana espressione di imbarazzo del fratello.
"Comunque sia, io non vi conosco sul serio" disse la ragazza, sciogliendo quel silenzio che circondava quel giardino.
"Allora lui è Liam , ha paura dei cucchiai , è fidanzato , è molto altletico , proprio come te , vabbè e lo vedi è proprio un bel ragazzo"disse Luois indicando il ragazzo suo fianco.
"Hey fratellino non è che sei Gay?" chiese la ragazza, e tutti si misero a ridere per la semplice battuta che aveva fatto.
"No, lo sai, che mi piace dare delle opinioni sulle persone" ribatté il ragazzo fingendosi offeso.  
La ragazza, nel frattempo, si era alzata ed era andata a dare un bacio sulla guancia del fratello.  
Proprio per fargli capire che lei stava scherzando.
E proprio quando stava per risedersi, per uno scherzo del destino, suonarono al campanello.
"Giselle" Disse Abby accogliendo l'amica con abbraccio abbastanza caloroso. 
"Emely" disse la ragazza, notando la presenza di un altra ragazza castana con occhi azzurri , nonché altra sua migliore amica.
"quando la smetterai di salutarci così...calorosamente? finirai per soffocarci" disse Gieselle staccandosi da quell'abbraccio omicida.
"Penso... mai" disse facendo accomodare dentro le ragazze.
"Hey fratellino mi piacerebbe ascoltare le paure dei tuoi amici , ma devo andare a fare shopping con Giselle ed Emely ti dispiace?" chiese Abby andando dal fratello per avvisarlo della sua uscita.
"Non ti preoccupare...e ciao Emely" Disse il fratello guardando la ragazza con occhi innamorati, sognanti.
Essì Louis aveva una cotta per Emely , e lei aveva una cotta per lui . Ma nessuno dei due riusciva a dichiararsi.
Troppo imbarazzati, troppo chiusi e timidi da confessare il proprio amore.
"Ciao Louis" lo salutò Emely abbassando il capo vero, imbarazzata.
"Sei bellissima oggi" Disse Louis attirando verso di se, gli sguardi scontertati delle persone che aveva intorno.
"Si anche tu sei bellissimo, noi dobbiamo andare...Ciao"  Abby concluse velocemente quello scambio di sguardi,
tirandosi le due amiche per un braccio e uscendo fuori da quella casa.
E mentre uscivano di casa, Emely dava dei leggeri pizzicotti sulle braccia di Abby, giusto per attirare la sua attenzione.
"Che vuoi?" chiese Abby, volgendo l'attenzione, da un cane che faceva i propri bisogni, alla sua amica che aveva le guance rosso fuoco.
"Hai sentito? Ha detto che sono bellissima" Disse Emely felice. 
Lo si poteva notare, se non dal suo sorriso, dai suoi occhi,
perchè quelli sono lo specchio dell'anima e ti mostrano ciò che una persona prova in un preciso istante.
E lei era felice, di aver ricevuto anche il complimento più banale.
"Ma perché non ci provi?" disse Abby fermandosi e posizionandosi davanti a lei.
"No, non gli piaccio" disse abbassando il capo verso il basso, assumendo un espressione triste.
"Se non gli piacevi, non ti avrebbe fatto nessun complimento" intervenne Giselle. La ragazza più saggia del gruppo. 
"Grazie SanSei, e comunque parla di te in continuazione" disse Abby rivolgendo un inchino a Giselle, per poi rassicurare Emely. 
"Davvero?" Chiese l'amica assumendo di nuovo un espressione felice, come se fosse appena rinata. 
"Si" disse Abby incominciando di nuovo a camminare, prendendo sotto braccia le sue due amiche.
"Senti Abby ma chi erano quei ragazzi?" chiese Giselle, incuriosita dalla presenza di così tanti ragazzi affascinanti in quella casa.
"Amici di mio fratello" rispose indifferente la ragazza.
"Mi presenteresti quello bruno?" chiese ancora una volta Giselle.
Abby, annuì, e capì subito di chi lei parlasse. Sicuramente Zayn, pensò.
E poi per la testa le passarano le immagini dei ragazzi. E poi di quel Niall, quel ragazzo ribelle, che odiava tanto.

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