The best mistake I've ever made

di Leyton_Nenny
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo sapevamo tutti che sarebbe successo. Tutti tranne voi due. ***
Capitolo 2: *** Il solito ***
Capitolo 3: *** Nuove Regole ***



Capitolo 1
*** Lo sapevamo tutti che sarebbe successo. Tutti tranne voi due. ***


Io e Harry ci conosciamo da poco: esattamente da tre anni.
Mi sono trasferita dalla Francia per poter iniziare l' università a Londra.
È stato lì che l' ho conosciuto: e ora stiamo facendo la magistrale in biologia.
Ancora in classe insieme, ancora accanto di banco.
Ancora compagni.
E io non potrei chiedere di meglio.
“Buongiorno, Rachel”
“Ehi... Beh, non so quanto possa essere buono questo giorno.”
“E si vede: hai una faccia. Ore piccole ieri notte?”
“No. O meglio, forse.”
Lui ride. Ride sempre. E alle volte è quasi snervante.
“Che è successo?”
Io sbuffo.
“Gli ex. Sai come sono. Sempre pronti a trovare una scusa.”
Agito la mano in aria, come a sottintendere le cose che lui e solo lui poteva capire.
Lui ride di nuovo.
“Oh sì... gli stessi ex che ti portano in macchina ovunque? Quegli ex?!”
Lo dice tra le risate.
E io non posso fare a meno di ridere.
“Però abbiamo chiuso. E definitivamente questa volta. Deve solo trovare una ragione per andare avanti.”
Simon ci raggiunge alle spalle: è un nostro amico. Anche Simon ha fatto con noi la triennale e ora ha scelto la nostra stessa magistrale, gli altri che facevano con noi il triennio hanno scelto altri indirizzi.
“Ehi piccioncini!”
“Ehi, Sim!”
“Come ci hai chiamato?”
“Che hai mangiato Rachel a colazione? Pane e acidità?”
Harry ride.
“No, sono gli ex” risponde Harry per me.
“Ah, quindi tutto come al solito.” Loro ridono, e io sbuffo.
“Guarda che il mio non era un commento acido. È solo che mi hai dato un' idea. Harry, mi accompagni a prendere il caffè?”
Simon ride: “Accompagnala che poi è triste perchè ha preso il caffè da sola!”
Harry ride alla sua battuta: sempre questa storia. Ricordi dal triennio, come sempre.
“Me lo rinfaccerai anche per tutta la magistrale?”

Il fatto è che ai primi giorni del triennio io costrinsi Simon a prendere il caffè con me perchè secondo me è maledettamente triste prendere il caffè da soli. Da quel giorno ogni momento in cui prende il caffè da solo, se ne esce dicendo: “Lo vedi come sono triste a prendere il caffè da solo?”

Harry mi prende a braccetto e mi da una spintarella.
“Andiamo su”
Usciamo e poi lui si ferma, costringendomi a fare lo stesso.
“A cosa stai pensando?”
Classico di Harry: riesce sempre a capire quando penso qualcosa.
“Beh, ricordi quello che ha detto Simon?”
Harry mi guarda interrogativo.
“Dai, la cosa dei piccioncini...”
Ma Harry non muta la sua espressione. Io sbuffo. È intelligente, ma a volte tarda a comprendere le cose, specie quelle a cui penso io.
“Ricordi che devo aiutare questo ex a trovare una ragione per lasciarmi in pace?”
Harry annuisce senza parlare.
“Beh, è semplice: tu sarai la ragione.”
Harry mi guarda interrogativo, come sempre. E io sospiro.
“Fingiamo di stare insieme no?”
“Non ci penso nemmeno! Insomma Rachel, questo è crudele.”
“No. E' l' unico modo. A parte trovare un altro ragazzo vero. Ma per ora non c'è nessuno, e io non ne posso più.”
“Andiamo Rachel, è assurdo!”
“Rendiamolo un gioco allora. Ti va di giocare?”
“A cosa?”
“A chi s' innamora per primo.”
Harry sorride
“Perderai Rachel.”
“Oppure tu, Harry.”
“Non sono abituato a perdere.”
“Vedremo.”
Rientriamo in classe ridendo. E Simon ci guarda interrogativo.
“Che succede?”
“Nulla. Lo sai che stiamo insieme?”
Simon sorride.
“Lo sapevamo tutti che sarebbe successo. Tutti tranne voi due.”


salve!
Ecco a voi una nuova Long! Boh, alla fine non credo venga fuori una vera e propria long ma vabbè.
Okay, so che ho molte storie iniziate e roba varia e che dovrei in teoria (e anche in pratica) finirle ma quest' idea mi fogava troppo.
Sarà che ho sempre scritto di Harry come cantante e mai come studente, ma boh. M' ispirava e basta.
Proseguirò le altre, lo prometto.
Specie Not Enought che ho già cominciato.
Detto questo, spero vi sia piaciuta la storia.
Un bacio.
-J

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Capitolo 2
*** Il solito ***


“Sei una stronza”
Io siede comodamente sul muretto davanti alla mensa universitaria.
“Hai finito?”
“No. Mi hai preso in giro per tutto questo tempo!”
“Due settimane per te sono tutto questo tempo?! Senza offesa, ma nemmeno mi conosci”
“Credevo di sì”
“Beh, hai sbagliato – alzo le spalle leccando una piccola quantità dal gelato che stringo tra le mani – mi conoscevi da quanto? Un mese?”
“In realtà erano trentasette giorni, ora più ora meno”
“Wow, ho sbagliato di una settimana”
“Sei giorni in realtà, il mese scorso ne aveva trentuno”
Torno a guardarlo smettendo di dedicare attenzione al mozzicone rimasto del cono gelato.
“Cazzo, sei proprio un matematico” commento. In realtà vorrei dire sfigato, ma poi probabilmente mi sentirei in colpa. Sono cinque giorni che John mi aspetta fuori di facoltà per parlare della nostra rottura.
Ma cosa devo dire? Lui mi stava appiccicato, era asfissiante. E io mi sentivo soffocare a stargli vicino.
Fortunatamente Harry arriva a salvarmi.
“Ancora a importunare la mia ragazza? La vuoi lasciare in pace?!” dice spingendo l'altro contro il muretto su cui sono appoggiata. “La pianti una buona volta? Lei. Non. Ti. Vuole.” sibila a denti stretti.
Istintivamente mi alzo: quello sguardo di Harry mi sta spaventando.
“Andiamo Harry, ha capito. Ora lascialo, amore.” dico avvicinandomi a lui dopo aver lasciato cadere il gelato e stringo tra le mani il suo braccio. Harry lo libera istantaneamente facendolo leggermente barcollare all' indietro.
John fortunatamente evita di cadere grazie a un movimento preciso degli addominali e si allontana.
Quando è abbastanza distante sorrido.
“Complimenti socio, non ti facevo un così bravo attore”
“Prendi poco per il culo e muoviti, altrimenti rendo pubblica la nostra rottura” e iniziamo a ridere.
“Oh la coppietta felice!”
Harry mi bacia la fronte.
“Non potremo esserlo di più” dice stringendomi forte.
Sono dieci giorni che io e Harry abbiamo messo in piedi questa falsa relazione per evitare che John mi stressi ma la cosa ha funzionato solo per i primi cinque giorni.
Appena presa la decisione, abbiamo deciso di tenere la cosa segreta. Anche perché per noi è una scommessa, un gioco quasi.
Io mi alzo in punta dei piedi e lo bacio delicatamente sulle labbra: un bacio a stampo per noi non significa nulla.
“Siamo così... innamorati” dico guardandolo con un sorriso enorme.
Simon si porta una mano dietro la testa: sembra leggermente in imbarazzo.
“Mi sento tanto terzo incomodo” commenta.
Io sorrido “Ma non lo sei, stai tranquillo”
Simon mi guarda con un espressione triste.

Il caso vuole che Simon si sia innamorato di me il primo anno di università ma io non gli ho mai dato troppo spago.
Ovviamente, col passare degli anni lui ci ha messo una pietra sopra, però la cosa ogni tanto fa comunque un certo effetto.

Harry mi stringe ancora più forte sciogliendo quel pensiero.
“A cosa pensi?” chiede sfiorando il mio naso con il suo.
“A cosa c'è per pranzo. Ricordi Lucas? Lui indovinava sempre il menù”
“Beh anche Simon alle volte lo sapeva”
“Sì, ma io solo perchè lo controllavo su internet” commenta lui cercando di farci notare la sua presenza.
Io sorrido. “Giusto. Chi paga oggi?”
Harry alza e abbassa le spalle “ Credo stia a me”
Dato che nessuno ha mai tre sterline e mezzo ci siamo accordati di pagare una volta ciascuno, anche se io pago una volta ogni due dato che spendo due sterline dal momento che sono vegetariana. Il totale è esattamente di nove sterline.
Harry tira fuori una banconota da dieci e mi prende per mano.
“Cosa prende oggi il mio amore?”
Io rido “Molto probabilmente il risotto dato che di solito è quello il piatto vegetariano e poi un contorno a caso. E se il contorno non è decente punterò all' insalata”
Harry ride “Bastava dire il solito, amore mio.”

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Capitolo 3
*** Nuove Regole ***


La situazione con Harry è sempre la stessa che vi ho descritto nei due capitoli introduttivi. Sì, perchè non posso mica partire in medias res, vi pare?
Ovviamente siamo ancora in sfida.
Sì, perché io non ho la minima voglia di perdere. Sarà lui ad innamorarsi, oh sì. E s'innamorerà così tanto che non riuscirà a togliermi dalla sua testa.
Ovviamente, perché la nostra falsa relazione sia credibile, dobbiamo attenerci a regole ben precise.
Il che vuol dire che dobbiamo andare al ballo insieme, a primavera.
E io non ne ho la minima voglia.
Ma quando Mindy, una biondina slavata che va dietro al mio finto ragazzo, mi ha chiesto se Harry mi aveva invitata, ho ovviamente detto di sì.
Cavolo, di certo non lascio a lei l'onore di andare con il mio migliore amico. Perché, proprio come ho già detto, lui è mio. E io sono molto possessiva.
“Amore, passi alle sette stasera, vero?” Harry era appena entrato in classe e Mindy lo stava guardando adorante, patetica tra l'altro.
“Oh sì, certo... - aveva iniziato a dire completamente assorto nei suoi pensieri, per poi aggiungere – aspetta, cos...” ma non gli avevo dato modo di finire, dato che l'avevo baciato chiudendo ogni discussione.
E ora mi ritrovo a dover indossare tacchi nero opaco e un abito rosso, mentre finisco di truccarmi. Odio i balli scolastici, dico davvero.
Ore e ore a ballare con scarpe e abiti scomodissimi.
Niente alcool, niente di niente. Puoi solo ballare, e annoiarti a morte.
“Racheeel, c'è qui un gentiluomo che ti aspetta per andare al ballo!” la voce di mia madre mi distrae dai miei pensieri, rendendo ancora più evidente la realtà: mi attende una serata infernale, menomale c'è Harry, con lui accanto mi divertirò perlomeno. O almeno lo spero.
“Amore, sei bellissima – posso vedere il suo sguardo ironico sotto il cesto di capelli gellati che si ritrova – il rosso ti dona”
Questo sarcasmo è irritante, dico sul serio. Se non fosse per Mindy probabilmente me ne starei a casa a guardare un film qualsiasi con i pantaloni della tuta, una felpa e le mie morbidissime pantofole.
Sì, perché la cosa migliore di quando non c'è un ballo è che puoi stare a fare la pantofolaia e nessuno se la prende a male. Mangi popcorn o schifezze varie e guardi un film aspettando che il sonno sopraggiunga.
Comunque, Harry mi porge la mano e mi da un piccolo bacio sul dorso.
Ehi, è scorretto. Non vale giocare così. Il baciamano è offlimits, devo ricordarmi di mettere un po' di regole quando torno a casa.
E la prima sarà che Mindy Connor deve starci a un palmo dal culo.
La seconda che deve evitare certi tipi di contatti come il baciamano, mi fa strano. Sì, perché non ci sarebbe nulla di male se fosse una cosa innocente ma io so per certo che lo fa solo per la sua strategia. E questo è sleale, dannatamente sleale.
E la terza sarà che... okay, forse non ci sarà. Ma solo perché ancora non ha fatto nulla di dannatamente sbagliato per meritarsi una regola.
E la quarta sarà solo per me: non devo e non posso innamorarmi di Harry Styles. Harry Styles è solo un amico, un ottimo amico dannatamente dolce che... okay, basta. Devo finirla. Sì, perché lui è SOLO un mio amico, sia chiaro. E se m'innamorassi sarebbe tutto dannatamente complicato... o forse no?
Non pensiamoci.
Quindi quinta regola: NON pensare a Harry Styles.
Ops, l' ho appena fatto. Ma solo per fare la regola, sia chiaro. Inizio da ora.






Salve!
Okay, come avete capito ho cambiato  un po' stile. 
Sì, perché non mi veniva bene continuare questa storia sempre su quello stile lì, non sapevo più che inventarmi.
Quindi ho dovuto cambiare, spero che vi  piaccia lo stesso.
Al prossimo capitolo - continuate a sperare e a recensire.
Sempre vostra,
-J
ps: se foste così deliziose da passare a lasciare un commentino anche alle mie altre fanfiction ve ne sarei eternamente grata.

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