Corro.
Vigliacco. Solamente un
vigliacco.
Credo non ci sia altro modo per
definirmi, se non questo.
Nella mia vita non ho fatto
altro che fuggire, sempre.
Mi sono chiesto spesso se fossi
capace di fare altro.
Sembrerebbe di si, perlomeno in
parte.
Perché è vero che sto fuggendo
di nuovo, ma stavolta non ho scelto la via più semplice.
Se solo mi potessi vedere in
questo momento… smetteresti di piangere?
Lo sto facendo per te,
sai?
Hai idea di quanto io stia
rischiando?
Ma non mi importa. Non
più.
Corro.
Vorrei con tutto il cuore non
essere così vigliacco.
Vigliacco, perché non sono
neanche capace di non fuggire di fronte alle mie stesse parole.
Non voglio che
succeda.
Non odiarmi.
Non cancellarmi dal tuo
cuore.
Non lo sopporterei.
E pensare che l’ho chiesto io
stesso. Chiedi e ti sarà dato. Che modo di dire…pericoloso.
Corro. Continuo a correre. Non
ho alcuna intenzione di fermarmi. Non voglio. Non finché non ti avrò raggiunta.
Ormai sono così vicino..
Ecco. Konoha , è qui, di fronte
di a me…
Sono decisamente un
vigliacco.
Non ho neppure il coraggio di
muovermi.
Eppure basterebbe così
poco…
Solo pochi passi.
Tu sei li. Perché non riesco a
muovermi ?
La risposta è sempre
quella.
Sono un
vigliacco.
Ho paura. Paura, perché non ho
idea di come potresti reagire.
O forse, è proprio perché ho
paura di saperlo che non riesco a muovermi.
Che riflessione inutile.
Muoviti, stupido Uchiha.
Riesco finalmente a muovere un
passo.
Per arrivare alla conclusione,
che, tutto sommato, sarebbe stato meglio rimanere dov’ero.
Ti volti.
E io sono allo
scoperto.
Io e la mia stupidità
innata.
Mi guardi. Mi guardi e
basta.
Dunque, non hai niente da
dirmi?
Dopo tre anni, non hai niente
da dirmi?
Tre anni, in cui mi hai
tormentato, in cui ti sei divertita a farmi soffrire, a farmi
rimpiangere….
Vuoi dirmi che dopo tutto
questo, non hai veramente, niente da dirmi?
Non ci posso, non ci voglio
credere.
Rabbia.
La sento salire.
Come puoi farmi questo?
Come puoi essere così…
indifferente?
Rabbia.
Rabbia. Tanta.
Troppa.
Il confine tra odio e amore è
così labile…così fragile.
Mi scaglio verso di
te.
Per ferirti, per cancellare
quella maledetta espressione -indifferenza- dal tuo viso.
Ma mi blocco.
Perché quel confine, ha ceduto
di nuovo.
Perché sono riuscito a vedere
ciò che l’oscurità mi aveva impedito di scorgere.
Lacrime.
Piangi? Ancora?
Eppure m’era parso di avertelo
detto, no?
Mi inginocchio accanto a
te.
Non devi.
Ti stringo forte fra le
braccia. Quanto ho desiderato farlo…
È così difficile da
capire?
Avvicino il mio viso al tuo. Ti
sento trattenere il respiro. Sorrido, mentre annullo quella sottile
distanza.
Puoi smetterla di piangere,
adesso.
Adesso, sono qui.
In realtà, questa ff, era stata
ideata come cap unico…ma poiché alcuni di voi mi hanno chiesto di continuarla,
non me la sono sentita di dire di no…^-^.
Un milione di grazie a tutti coloro che hanno
recensito!!!!!!!!!!!!!!
|