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Questa è la mia prima ff, quindi abbiate pietà. Sono
finalmente riuscita a trovare la forza di postare questa storia, solo grazie
alle ^^minacce di morte^^ di una mia amica di Msn….TITTY90!
Di cui sono stata eletta ^^FAN N. 1^^. Saluto i miei
amici di Msn: Titty90, Gin92, Kila e Biz.
Dedico questa ff a Titty90 e alla mia migliore amica, che
da lontano mi asseconda sempre nelle mie pazzie.
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 1
Era arrivato molto presto quel giorno al quartier generale
dell’Ordine della Fenice, tutto perché voleva essere sicuro di essere puntuale
all’appuntamento che tanto gli stava a cuore.
Infatti, quel giorno, esattamente nell’ingresso di Villa
Black, si sarebbero smaterializzate delle persone molto particolari che gli
avevano chiesto un favore alla quale lui fu felice di dire di sì.
Scrutò l’orologio a pendolo, segnava esattamente le 9.59,
ancora un minuto e sarebbero arrivati.
Si guardò un po’ attorno, poi ricontrollò l’orologio, ancora
trenta secondi e sarebbero arrivati.
Venticinque secondi, venti secondi, quindici secondi, dieci,
cinque e………CRACK!!!
Davanti a lui comparvero dodici persone, otto adulti e
quattro ragazzi.
-Lucius, come sempre puntuale-
-Come sempre Silente, come sempre- fece l’uomo mostrando il
suo solito ghigno.
-Signora Narcissa, che piacere vederla, come sta?-
-Molto bene professore, molto bene- la donna a differenza
del marito aveva mostrato un dolce sorriso all’uomo.
-Charles, Grace, sono molto felice di vedervi. E’ andato
bene il viaggio?
-Certo Silente è andato bene- fu il signor Zabini a parlare
per entrambi.
-Ne sono lieto. Frederick, salve. Oh Caroline, la vedo in
buona forma-
-Grazie Professor Silente vedo bene anche lei-
-Sì, anche se sento qualche acciacco ogni tanto- affermò sorridendo
alla signora Nott
-John, Helen, vi do il benvenuto al nostro quartier
generale- continuò il professore guardando nella direzione dei cognugi
Parkinson.
-Molte grazie Silente- rispose
l’uomo inchinando la testa in segno di saluto.
Silente diresse finalmente lo sguardo ai quattro ragazzi e
sorrise apertamente.
-Ed ecco qua i vostri ragazzi! Draco, Blaise, Theodore, Pansy, come state?-
-Molto bene grazie- rispose Draco, cordialmente. Gli altri
ragazzi fecero cenno di assenso confermando le parole del ragazzo.
-Ne sono felice, allora avete portato tutta la vostra roba?-
I ragazzi mostrarono i loro bagagli al Preside, che cominciò
a guardare i loro genitori, facendo un grosso sorriso a tutti. Ma poi tornando
più serio, si schiarì la voce e cominciò a parlare.
-Allora, nella lettera mi avete detto che avevate bisogno
che vi nascondessi i ragazzi in un luogo sicuro, ora mi potete dire perché?-
-E’ semplice professore. L’Oscuro
Signore vuole che i nostri ragazzi diventino Mangiamorte subito dopo la fine
del loro settimo anno e noi non vogliamo che i nostri figli percorrano la
stessa strada, che abbiamo deciso di percorrere noi, molti anni fa, e che ora
ci pentiamo di aver scelto. Ma l’Oscuro ha deciso che intraprendano
al più presto l’addestramento e la cosa non ci va, così abbiamo deciso di
nasconderli da lui in modo che non possa addestrarli-
Lucius Malfoy era stato chiaro, quanto specifico e questo
per il professor Silente era più che sufficiente. Era ormai da un anno che
Lucius Malfoy, Charles Zabini, Frederick Nott e John Parkinson erano
ufficialmente Mangiamorte e spie per l’Ordine della Fenice.
Avevano scelto quella vita al solo scopo di poter dare un
futuro diverso ai loro figli, che in cuor loro non avevano assoluta voglia di
diventare dei Mangiamorte.
-Sei sempre stato molto chiaro Lucius, è una qualità che ho
sempre apprezzato in te. E devo ammettere che la tua risposta è stata più che sufficiente per me-
-Noi vogliamo solo il meglio per i nostri figli- intervenne
Charles convinto.
-Il che significa che non
desideriamo che diventino degli spietati assassini- asserì Frederick,
stringendo la spalla di suo figlio Theodore.
-Esatto, loro non devono commettere i nostri stessi errori-
fu John ora a parlare, mentre sua moglie aveva abbracciato la figlia come se
volesse proteggerla da qualcosa.
-Sono molto felice della vostra scelta
signori. Ma, scusatemi siamo ancora all’ingresso, volete accomodarvi?-
Silente fece cenno verso l’interno della casa.
-Ci piacerebbe molto, ma dobbiamo proprio andare. Abbiamo un
appuntamento molto importante a cui non possiamo
mancare. Riportiamo le nostre mogli a casa e poi andiamo-
Charles dopo aver parlato si avvicinò al figlio e con un mano sulla spalla lo salutò. Blaise rispose con un
rispettoso “arrivederci Padre”, poi si lasciò abbracciare dalla madre.
I genitori di Theodore fecero più o meno la stessa cosa. Il
padre di Pansy abbracciò la figlia, per poi lasciarla tra le braccia della
madre che era in lacrime al solo pensiero di lasciare la figlia. Il marito l’
abbracciò nel tentativo di tranquillizzarla.
-Dai tesoro, non piangere, vedrai
che starà benissimo-
-Ma John, la mia bambina...-
-Lo so, ma lo sai è la soluzione migliore per tutti, non sei
d’accordo?-
La donna annuì, tornando ad abbracciare la figlia.
Lucius invece era stato il solito pezzo di ghiaccio come al solito e aveva solo stretto la mano a Draco, che di
conseguenza si era affrettato a stringere. Mentre Narcissa aveva abbracciato il
figlio, ma anche a lei cadde una lacrima; poi, Lucius aveva attirato la sua
attenzione su di se, posando una mano sulla spalla di lei e sorrise dolcemente
alla moglie, dicendo:
-Dobbiamo andare Cissy, forza, altrimenti noi faremo tardi-
-Ok- si avvicinò al figlio dandogli un bacio sulla guancia
–Stammi bene Draco-
-Certo madre-
Poi dopo aver salutato Silente, si smaterializzarono
lasciando i ragazzi da soli con l’uomo che gentilmente sorrise loro.
-Allora ragazzi, potete lasciare le vostre cose qui. Ve le
farò trovare nelle camere che occuperete-
-Grazie, Preside- Pansy aveva aperto la bocca per la prima
volta solo in quel momento e nel farlo si era trovata tremendamente a disagio.
Forse per il fatto che aveva un po’ di timore nei confronti del loro Preside.
-Avete fatto colazione?-
I ragazzi mossero il capo negativamente.
-Allora venite con me, in sala da pranzo. Molto
probabilmente ci dovrebbe essere di già la colazione servita in tavola-
Silente si avviò verso una porta chiusa non poco distante da
loro, appena la aprì fece un largo sorriso a tutti i presenti.
In sala c’erano Harry, Hermione, Ron, Fred e George, Bill, i
signori Weasley, Remus Lupin e altri componenti dell’ordine.
Appena i quattro ragazzi entrarono
in sala, scese un silenzio glaciale, erano rimasti di sasso. Silente vedendo la
loro reazione si affrettò a parlare.
-Buongiorno, come va?-
-Be...bene, ma professore co…cosa ci fanno loro qui?- chiese
Hermione confusa, la vista di quei ragazzi l’aveva lasciata senza parole.
-Sono contento signorina Granger che mi faccia
questa domanda. Allora, dovete sapere che i genitori di questi ragazzi mi hanno
chiesto di nasconderli per tutto il resto dell’estate, e il posto migliore è
questo secondo me-
-Sì, professore. Ma perché devono essere nascosti?- chiese
Harry, alquanto perplesso.
-Perché noi non abbiamo nessuna intenzione
di schierarci dalla parte dell’Oscuro Signore, entrando a fare parte della
schiera dei Mangiamorte- fu Draco a parlare, lasciando un Harry incredibilmente
sorpreso.
-Esatto, noi non abbiamo intenzione di diventare degli
assassini- inveì Blaise a conferma delle parole del cugino.
-Non vogliamo essere costretti a fare una cosa contro la
nostra volontà- Theodore era stato estremamente esplicito nel dirlo, aveva un
tono che non ammetteva repliche.
-Noi vogliamo avere una vita normale, non vogliamo delle
catene, vogliamo essere liberi di prendere le nostre decisioni. Si tratta della
nostra vita- ora era stata Pansy a parlare e nel farlo gli occhi le erano
diventati lucidi e sembrava sull’orlo del pianto, come se quelle parole le
avesse tenute dentro di se per non so quanto tempo. Theodore le
si mise accanto cingendole una spalla, nel tentativo di
tranquillizzarla, aveva percepito chiaramente il suo nervosismo.
-Insomma mi pare che abbiano detto loro, tutto quello che
c’era da sapere- Silente preferì concludere così la conversazione, secondo lui
era la cosa migliore da fare.
In sala nacque un silenzio a dir poco imbarazzante, ma fu
Hermione a rompere il ghiaccio alzandosi in piedi avvicinandosi ai quattro che
osservarono ogni suo movimento non capendo cosa intendesse fare. Ma appena si
fu posizionata davanti a loro allungò la mano e con un sorriso, sincero, disse:
-Benvenuti tra noi, sono contenta che siate qui-
Per un attimo rimasero senza parole dal gesto della mora,
nei loro confronti, ma subito Blaise si affrettò a stringere la mano alla
ragazza, mostrando un sorriso tra il divertito e il contento, che fece
arrossire non poco Hermione. Subito dopo Blaise fu seguito a ruota da Pansy,
Draco e Theodore, che finalmente sorrisero, ma non un sorriso di scherno, un
sorriso sincero, che fece crollare le ultime barriere conflittuali che c’erano
in sala, da parte di tutti. Si affrettarono a stringere la mano ai nuovi
arrivati nell’Ordine della Fenice, dando ciascuno il loro benvenuto.
Per primi furono Remus Lupin ed i Weasley, poi arrivarono
anche Harry e Ron. Harry e Draco prima di stringersi la mano fecero un lungo
sospiro e poi sorrisero entrambi, si strinsero le mani e diedero un ultimo
taglio al passato che avevano convissuto come nemici e che adesso cancellavano
per dare inizio ad nuovo presente che li avrebbe visti
come amici.
Dopo che tutti gli ebbero dato il loro benvenuto, si
sedettero a tavola. Draco, Theodore e Blaise si sedettero su lato sinistro del
tavolo, accanto a Harry, Ron, Fred e George, Bill e Remus; Pansy invece fu
invitata da Hermione a sedersi accanto a lei e la ragazza accettò molto
volentieri l’invito.
Silente rimase decisamente molto soddisfatto da quello che
aveva visto e sedendosi anche lui cominciò una conversazione con Remus.
-Allora Malfoy, hai detto che non hai intenzione di
diventare Mangiamorte, giusto?! Ma allora mi chiedevo
che cosa avevi in mente di fare alla fine della scuola?-
Draco guardò Harry stupito da quella improvvisa domanda e
poi dopo aver pensato alla risposta affermò serenamente:
-Avevo una mezza idea di entrare a far parte del corso Auror-
-Sì, ci avevo fatto un pensierino anch’io- intervenne
distrattamente Blaise, mentre era alle prese con i suoi cereali.
-Anch’io- disse Theodore, mentre versava i suoi nella tazza.
-Potter perché fai quella faccia
come se fossimo appena atterrati dalla Luna?- Draco guardò perplesso il
ragazzo, infatti aveva una faccia alquanto indecifrabile.
-Eh? Ah! No, no niente di importante, sono semplicemente
stupito. Non credevo che foste così-
-Non sai molte cose di noi Potter-
-Già, ma se questo è il vostro vero io, devo ammettere che
mi piace!-
I ragazzi si guardarono tra loro, poi guardarono Harry e
dopo poco iniziarono a ridere di gusto. Si stavano proprio divertendo.
-Allora potremmo anche dire addio ai convenevoli e darci del
tu! Che ne dite?- chiese Theodore ancora ridendo.
-Direi che per me si può fare, per te Draco?- chiese Blaise.
-Certo, mi va bene-
-Allora, amici?- chiese Harry.
-Amici!- affermarono gli altro in coro.
In sala si fece silenzio quando la
porta della stanza si aprì e fece entrare Ginny Weasley, che alla vista degli
strani ospiti, spalancò gli occhi, poi si girò verso Silente e con fare
allusivo chiese:
-Buon…giorno, mi sono forse persa qualcosa-
-Buongiorno Virginia. No, non ti sei persa molto a dirla
tutta. Si da il fatto che il signorino Malfoy, il
signorino Zabini, il signorino Nott e la signorina Parkinson si sono schierati
dalla nostra parte rinunciando a diventare dei Mangiamorte-
-Ah…-
Ginny stette in silenzio un secondo, abbastanza per assimilare la cosa, mentre tutti la stavano guardando
aspettando una qualunque reazione. Draco la stava osservando intensamente, non
si spiegava il perché, ma aveva un assoluto bisogno di sentirsi accettato da
lei e da quando era entrata non aveva fatto altro che guardarla provando un qualche cosa di strano all’interno dello stomaco che lo
stava scombussolando, ma si affrettò subito a scambiarla per fame dato che non
aveva ancora toccato nulla.
Poi, Ginny stupendo tutti si girò verso i ragazzi e mostrò
il suo sorriso più bello che il repertorio in quel
momento gli consentiva, facendo venire un colpo al cuore di Draco, che
resistette per miracolo dal non sussultare, comunque in meno di due secondi era
già diretta verso i ragazzi e stava stringendo loro la mano salutandoli, Quando
arrivò a Draco, lui era rimasto talmente incantato da quella ragazza da non
accorgersi di cosa stava succedendo intorno a se. Infatti
quando Ginny arrivò da lui per stringergli la mano rimase immobile, ma si
risvegliò dopo che Blaise gli ebbe dato una gomitata tra le costole
risvegliandolo. A quel punto guardò la mano di Ginny, che ancora aspettava la
sua e si affrettò a stringerla provocando ad entrambi un brivido lungo la
schiena.
Ginny ripresasi da quell’emozione, che l’aveva colta di
sorpresa, girò la tavola e andò a sedersi accanto a Pansy, alla quale si
presentò e diede il benvenuto con un sorriso molto amichevole, che la ragazza
ricambiò.
Ripresero tutti a parlare del più e del meno, tutti meno
Draco che era intento ad osservare una Ginny alquanto sorridente e serena. Si
costrinse a guardare la sua colazione e sorrise; Eh, sì! Questa
nuovo presente gli piaceva, diede un’altra occhiata a Ginny, eccome se
gli piaceva.
Ringrazio tutti coloro che mi
hanno recensito! Eccomi qua con il seguito della mia ff.
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 2
Quella sera i ragazzi dopo cena si erano ritirati tutti in
camera loro. Draco, Blaise, Theodore li avevano sistemati nella camera di Harry
e Ron, che con un incantesimo avevano reso decisamente più grande la stanza,
per far sì che si potessero aggiungere tre letti.
Appena arrivati i ragazzi continuarono la loro accesa
discussione sul Quidditch a cui avevano dato vita
mentre salivano le scale, l’unico che non sembrava interessarsene era Draco,
che quel giorno era quasi sempre stato con il capo tra i suoi pensieri. Quali
pensieri?! Ginny e chi altri, quella piccola rossa gli
aveva occupato i pensieri per la gran parte della giornata. Draco appena arrivò
sul suo letto si sdraiò e si mise ad osservare il soffitto, senza interesse
naturalmente. Chiuse gli occhi e subito vide quel viso, con quel sorriso che lo
aveva totalmente rapito, con quegli occhi blu come il mare in cui regolarmente
ci si perdeva, a quei capelli rossi come un rubino, un prezioso rubino, quella
pelle chiara senza imperfezioni, perché ormai ogni lentiggine della ragazza,
che l’aveva caratterizzata fino a pochi anni fa, era ormai scomparsa e adesso
mostrava un viso perfetto. Ormai era chiaro Ginny Weasley quella estate si era
trasformata in una bella ragazza e aveva perso ogni cosa che prima si poteva
definire “da bambina”, no, ora era cresciuta il suo corpo si era trasformato e
bene, anche troppo bene secondo Draco……SBAM!!!!!!!!!
Un cuscino lo aveva colpito in piena faccia e lo aveva
risvegliato del tutto, appena si tolse il cuscino dalla sua faccia guardò gli
altri ragazzi, che erano tutti sull’orlo delle risate. Prese in mano il cuscino
arrivatogli addosso, si alzò e con faccia seria si rivolse ai compagni di
stanza.
-Allora, chi ha avuto il coraggio di tirarmi questo cuscino?-
I ragazzi non risposero, anzi si stavano trattenendo dal
ridere il più possibile. Draco inarcò un sopracciglio.
-Allora, non volete parlare, vero?- Draco mantenne la sua
espressione seria, mentre tutti gli altri tacquero. Ma subito sul volto del
giovane si formò il suo solito ghigno ^^made in Malfoy^^ e la cosa preoccupo
non poco i presenti, che non sapevano assolutamente come reagire, ma lui
continuò a parlare.
-Bhe, visto che non volete parlare, invece di punire uno
solo di voi………..dovrò punire tutti!!!!!-
Draco lanciò il cuscino a Harry e subito dopo lanciò il suo
sul volto di Theodore, ed in un attimo si trasformò in una vera e propria
battaglia coi cuscini, esattamente all’ultima piuma.
Fecero un casino, che la metà bastava, continuarono a lungo,
ma alla fine erano tutti sdraiati chi qua chi là, con il fiatone.
-Ho vinto io- dichiarò Draco alla fine.
-Non ci sperare tanto, non è ancora detto- rispose Harry
alzando il capo.
-Eh chi te lo dice a te questo?-
-Io-
Un altro cuscino era arrivato in piena faccia del biondo,
e….3…..2…..1……ecco che la battaglia riprendeva vita e
più accesa di prima.
************
Dopo cena le ragazze, come così i
ragazzi si diressero verso camera loro, avevano iniziato a parlare delle solite
cose, cioè ragazzi, riviste, moda, pettegolezzi vari, insomma le solite cose.
-Ginny, devo ammettere che appena ti ho vista a quella porta
stamattina a stento ti riconoscevo, sei cresciuta un casino, si cambiata molto,
davvero!- Pansy aveva detto quelle cose con una naturalezza pazzesca, mettendo
in imbarazzo la ragazza che era diventata più o meno come i suoi capelli.
-D…dai, n…non…cre…do di ess…ere cambiata molto-
-E invece Pansy ha ragione, sei davvero cambiata molto, sono
sicura che farai un figurone quest’anno a scuola, con i ragazzi-
Pansy annuì sorridendo all’amica, perché anche se da poche
ore loro si potevano definire di già amiche.
-Mi state prendendo in giro, vero?-
-No, sul serio sei davvero cambiata, te lo ha confermato
anche Herm, fidati!-
Vedendo che la ragazza non voleva crederci, si alzò, la
prese per un braccio e la portò davanti all’enorme specchio che avevano in
camera, la mise davanti in modo che si potesse vedere.
-Guarda, non hai più una lentiggine, il colore dei tuoi
occhi si è intensificato facendosi più bello e anche di fisico sei migliorata molto-
Pansy si era portata dietro le spalle della ragazza e poco
dopo era stata raggiunta da Herm che continuava a sorridere.
-E va bene ragazze, ma chi credete che si possa accorgere di
me?- Ginny si era riavviata verso il letto e si era lasciata andare a sedere.
-Draco, per esempio!-
Ginny strabuzzo gli occhi e guardò Pansy come se fosse
venuta da Marte.
-Co…come scusa?-
-Draco! Ma come, non lo hai notato stamattina come lo hai lasciato quando sei entrata in sala per la colazione?-
-Veramente no-
-Era in coma, anzi era in apnea, sembrava una statua, si è
ripreso solo quando Blaise gli ha dato quella gomitata
nelle costole-
-Ma sei sicura di aver visto bene?-
-Sì che ne sono sicura!-
-È vero Gin l’ho visto anch’io, lo avevi ridotto ad una
statua di sale-
Gin guardò attentamente le due, prese il suo cuscino e
strinse, chiuse gli occhi ripensando a quella mattina e poi lo vide e……….cavolo avevano ragione lo aveva lasciato di sasso!!!!!!!!!
Spalancò gli occhi e divenne del colore dei suoi capelli,
Pansy ed Hermione si scambiarono uno sguardo complice del tipo ^^ha capito che
noi abbiamo ragione^^.
-Oddio!-
Ginny aveva nascosto il viso nel cuscino che aveva in
braccio.
-Dai, non è mica una tragedia piacere a Draco Malfoy-
-Quello può essere anche il minore dei problemi, ma adesso
sono io in un enorme stato confusionale-
Le altre due si misero a ridere alle sue parole,
guadagnandosi una occhiataccia dalla diretta
interessata.
STOM!!!!!!! Le tre si riscossero a
quel rumore sordo, sobbalzando da dove erano sedute.
-Ma che è stato?- chiese Hermione allarmata.
-E lo chiedi a me? Io che ne so-
fece Pansy che si stava riprendendo in quel momento dallo spavento.
-Proveniva dalla stanza dei ragazzi!- affermò Ginny
indicando il soffitto.
-Andiamo a vedere cosa è successo-
Prese dalla curiosità e dalla preoccupazione le tre si
diressero fuori dalla porta, poi su per le scale e
dritte verso la stanza dei ragazzi, da cui si sentivano dei rumori strani.
Ginny prese coraggio e lentamente aprì la porta ad uno spiraglio in modo che
solo lei potesse vedere, appena vide cosa stava succedendo dentro, richiuse la porta
in modo che non scattasse, si girò verso le ragazze che non aspettavano altro
che dicesse qualche cosa. Ginny si mise a ridere lasciandole interdette, poi si
girò e con fare deciso spalancò la porta, appena lo fece i ragazzi si fermarono
come belle statuine e guardarono tutti verso le ragazze. Ginny continuando a
ridere, disse:
-Ecco cosa ci ha spaventate! Una battaglia di cuscinate!-
Pansy e Hermione guardarono i ragazzi e notarono come si
erano conciati, con i capelli spettinati e con le piume dei cuscini addosso e
poi in quelle posizione strane dato che ancora non avevano mosso muscolo. No!
Quello era troppo, scoppiarono a ridere davanti alle facce sempre più perplesse
dei ragazzi.
-E…..noi….che
ci….siamo…..preoccupate per questo!- disse Ginny tra una risata e l’altra.
I ragazzi si guardavano tra loro, non ci stavano capendo
niente.
-Però ci hanno fatto preoccupare- disse Pansy lanciando uno
sguardo complice alle due, che ricambiarono .
-Èvero
Pansy, ci hanno fatto preoccupare e la nostra apprensione costa-
Le tre si avvicinarono ai ragazzi e da terra raccolsero un
cuscino ciascuno, Hermione insonorizzò la stanza. Nel farlo nessuno aveva mosso
un muscolo a parte le ragazze. Ginny stringendo il cuscino tra le mani si
avvicinò pericolosamente ai ragazzi dicendo:
-Hai ragione Herm, la nostra apprensione costa, costa cara,
molto cara-
Dicendolo tirò il cuscino al ragazzo più vicino, seguita a
ruota da Hermione e Pansy, dando inizio ad una vera Apocalisse del Cuscino.
Stettero ore a tirarsi cuscini, poi mentre
tirava un cuscino, Ginny andò a finire tra le braccia di Draco, si guardarono
per un secondo, ma per loro fu come una eternità, poi colta dall’imbarazzo
Ginny distolse lo sguardo eriprese la
sua battaglia, lasciando un Draco decisamente impalato, fino a che non
ricevette una cuscinata ridando vita anche lui alla sua lotta.
Quando Ginny, Hermione e Pansy uscirono dalla stanza erano
le tre e mezzo di notte, ma non dopo aver detto ai ragazzi un “e guai a chi si riazzarda
a farci stare in pena di nuovo”. Dopo che la porta fu chiusa,
i ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere.
-E chi si azzarda a metterle in
pensiero- disse Ron con occhi sbarrati.
-Io no!- dissero tutti in coro, con una espressione
mista tra lo spaventato e il divertito.
-Possiamo dire Draco, che hanno vinto loro, vero?- fece
Harry guardando il biondo.
-Sì! Decisamente hanno vinto loro!-
Scoppiarono a ridere e poi con calma andarono nei propri
letti o quello che rimaneva di loro, per poi addormentarsi subito travolti
dalla stanchezza.
************
Quando i ragazzi si svegliarono erano circa le undici,
svegliati dalle urla di mamma Weasley, contro i gemelli per aver provocato un
altro dei loro scherzi.
Appena si alzarono, si vestirono con calma e andarono in
bagno uno alla volta. Poi quando tutti ebbero fatto,
si avviarono giù per la colazione quando entrarono si
resero conto che le ragazze erano già lì a mangiare. Appena li videro le ragazze
scoppiarono a ridere, guadagnandosi una bella occhiataccia da ciascuno, nessuno
escluso.
-Ragazzi, buongiorno! Ma che facce, sembrate che siete
appena usciti da una battaglia-
-Già e che abbiate perso-
Si misero a ridere, mentre le occhiatacce si facevano più
cattive da parte degli ^^sconfitti^^.
-Ah, ah! Molto divertente, davvero molto divertente- fece
sarcastico Ron.
-Dai Ronald, non te la prendere non è stavamo mica dicendo
sul serio- fece Hermione con finti occhi dolci.
-È vero fratellino, non è stata mica colpa vostra se avete
perso- riprese Ginny sorridendo furba.
-Ha ragione ragazzi, infondo avete perso solo perché siamo
più forti noi in questo campo- rincarò Pansy, mirando all’orgoglio dei ragazzi
che stava gia ribollendo di rabbia, ma che si stava già trattenendo per non
saltare alla gola delle tre, che nel frattempo avevano ricominciato a ridere.
-Ma come sei divertente Pansy,
davvero molto- disse Theodore con molto astio nella voce.
-Dai Theo, non te la prendere
molto, stavamo solo scherzando-
-Sì, come no!-
A quel punto le ragazze si alzarono e si diressero verso la
porta, ma prima di andarsene, Ginny si avvicinò a Harry e guardandolo negli
occhi gli disse canzonatoria:
-Dai Harry, non mi dire che te la sei presa per così poco?-
Harry inarcò il sopracciglio e la ragazza pensò di rincarare
la dose.
-Dai, non fare quegli occhi, mi fai pena-
Ginny si avvicinò al ragazzo dandogli un bacio sulla fronte
e sempre con quel suo tono canzonatorio gli disse:
-Ecco, ora fai il bravo bambino e non prendertela più, ok?-
Draco sapeva che quel gesto era stato fatto per scherzo, ma
si sentì lo stesso il sangue ribollire e non capì perché. Poi Ginny si avviò
verso la porta e agitando la mano disse un “Ciao, ragazzi”, appena furono
uscite dalla porta i ragazzi avevano uno sguardo omicida che sarebbe
servito a intimorire anche lo zio Voldy.
-Avete pensato alla stessa cosa che ho pensato io?- fece
Harry guardando la sua colazione.
-Se intendi saltargli alla gola?!
Sì!!!!- rispose Blaise socchiudendo gli occhi,
continuando a fissare la porta.
************
Quel pomeriggio tutti si erano ritirati nelle proprie camere
e avevano cominciato a fare un po’ di compiti per le vacanze.
Draco e Blaise si erano messi a fare un tema per
Incantesimi, Harry aiutava Theodore a Difesa contro le arti Oscure e Ron era
impegnato con l’odiata Pozioni.
Ad un certo punto Draco affermo un “Finito!”
-Non ci credo ma come hai fatto?- esclamò Blaise prendendo
la sua pergamena per controllare che stava scherzando.
-Blaise come credi abbia fatto, ho scritto quello che dovevo
scrivere ed ho finito-
-Almeno posso darci un’occhiata io? Che sono rimasto
incasinato-
-Fa pure io vado in cucina a prendere un bicchier d’acqua-
-Sì, ok! A dopo cugino-
Draco era uscito dalla stanza e con tranquillità stava
scendendo le scale, poi attraversò il corridoio, ma qualcosa anzi “qualcuno”
gli venne addosso sbattendo la testa nel suo petto, ma l’urto fu così forte che
questa persona stava quasi per cadere a terra, ma
Draco con i riflessi pronti la afferrò e la trattenne per le braccia. Appena
abbassò il capo vide chi gli era venuto addosso, Ginny Weasley, il cuore gli si
fermo per una frazione di secondo a contatto con la
ragazza.
La rossa si lamentò un attimo massaggiandosi la fronte nel
punto in cui era andata a scontrarsi, ma appena alzò il viso per vedere contro chi era andata a sbattere sbarrò gli occhi e aprì la bocca
per dire qualcosa, ma non riuscì a dire niente.
-Ehi, rossa! Attenta a quando esci
da una stanza, potresti finire in terra la prossima volta-
-…-
-Che c’è non stai bene, ti sei fatta male?- chiese
preoccupato Draco vedendo che lei non rispondeva.
-Eh, ah! No, no! Sto bene, bhe, a parte la mia fronte. Lo
sai che hai il petto duro?- fece lei cercando di risultare il più calma
possibile, quel ragazzo gli faceva un effetto strano, mettendola sempre più in
confusione.
-Bhe, niente in confronto alla tua testa- Draco fece un
ghigno divertito.
-Che spiritoso- fece lei inarcando il sopracciglio.
-Comunque hai detto che ti sei fatta male alla fronte,
giusto?-
-E….ecco….sì- Ginny divenne rossa quando
lui con dolcezza gli aveva cominciato ad accarezzargli la testa.
Draco non capiva cosa lo avesse spinto a fare quel gesto, ma
sapeva che ormai non poteva più tornare indietro, si avvicinò alla fronte della
ragazza e con una dolcezza, anche da lui inaspettata, gli diede un bacio.
-Spe…speriamo che così possa passare più in fretta- disse
Draco con il fiato corto e il cuore che gli batteva a mille. E la stessa cosa
era per la ragazza, che non sapeva più come reagire.
-Bhe, io vado volevo andare solo in cucina a prendere un
bicchiere di acqua, c..ciao!-
Così il ragazzo ruppe il ghiaccio e più nervoso che mai si
affrettò a scendere quell’ultima rampa di scale dirigendosi in cucina,
lasciando Ginny ancora lì immobile completamente mimetizzata
con i suoi capelli. Dalla stanza da cui era uscita uscirono anche Pansy ed
Hermione preoccupate nello sentire la ragazza che si era lamentata durante lo
scontro. Ma quando arrivarono la trovarono lì completamente pietrificata e
rossa, Hermione a quel punto agitò una mano davanti agli occhi della ragazza
che sembrò reagire almeno un pochino.
-Ehi Gin, tutto Bene?-
-Mi ha dato un bacio in fronte- disse lei ancora mezza scombussolata.
-Cosa?- fece Pansy.
-Mi ha dato un bacio in fronte- fece di nuovo lei.
-Va bene, Herm aiutami a portare la bella statuina in camera
forse riusciamo a farci dire che è successo-
-Ok-
Le due presero la ragazza, una per braccio e la trasportarono
seduta su di un letto.
-Allora, ci vuoi dire con calma cosa è successo?- fece
Hermione mettendosi in ginocchioni davanti alla ragazza.
Ginny sembrò risvegliarsi a quelle parole e dopo aver preso
un bel respiro e riacquistato colore prese a raccontare.
-Allora, io sono uscita dalla camera, mentre voi due eravate
in bagno e sono andata a sbattere contro una persona e gia lì sono rimasta di
sasso appena ho visto chi era…-
-Draco- affermò Pansy sorridendo.
-Esatto, lui a cominciato a chiedermi se mi ero fatta male e
io gli ho risposto che mi ero fatta un po’ male alla fronte e…-
-E?- disse Hermione facendo un gesto con la mano, per far
intendere che voleva che continuasse.
-….e lui mi ha dato un bacio “dolcissimo” sulla fronte!-
concluse Ginny tutto d’un fiato.
Silenzio………poi un sorriso comparve sulle facce delle due
more. Hermione andò ad abbracciarel’amica e Pansy la seguì subito dopo.
-Visto! Che ti avevo detto? Avevo ragione, tu piaci a
Draco!-
-Sì, ma se lui mi sta solo prendendo in giro? Io non potrei
sopportarlo, mi farebbe troppo male-
-Non credo che lo farà- disse Pansy.
-Ne sei sicura?- chiese Ginny guardandola seria.
-……È difficile a dirsi ora, dovremmo vedere come andrà
avanti questa situazione-
-….ok….guardiamo come va avanti….- disse infine Ginny
abbassando il capo.
************
Draco era appena arrivato in cucina e però non prese ciò che
era venuto a prendere anzi prese una bottiglia di Burrobirra
e se ne versò un bel po’ nel bicchiere e se lo scolò tutto fino in fondo, ne
aveva proprio bisogno. Ma insomma, cosa gli stava succedendo, aveva baciato la
fronte di Ginny e già quello lo aveva scombussolato in maniera incredibile,
pazzesco! Ma, poi una Weasley, la piccola di casa Weasley, incredibile,
pazzesco. E invece no! Si era preso una cotta pazzesca per quella ragazza e in
un solo giorno. Voleva dirlo a qualcuno, ma a chi? Forse ai ragazzi, ma non
ora, forse quando sarebbero arrivati a scuola, per ora doveva digerire lui
quella cosa e cercare di risultare il più calmo possibile.
Si guardò in torno, poi fece un sospiro profondo, posò il
bicchiere vuoto, chiuse la bottiglia e si riavviò verso la stanza dei ragazzi, dove
li ritrovò intenti a seguire una partita di scacchi magici tra Ron e Blaise, uno
scontro tra titani, perché anche Blaise era molto bravo a giocare a scacchi.
Draco con naturalezza si mise ad osservarli, ma non si era
accorto dell’espressione che aveva assunto quando
pensava a ^^Virginia^^ e che ancora non l’aveva abbandonato.
Theodore alzò per un attimo lo sguardo verso l’arrivato e la
riabbassò, ma dovette rialzarlo subito alla vista della strana espressione
dell’amico, si mise a ridere. E tutti guardarono verso di lui non capendo il
motivo della sua risata.
-Ehi, Theo che ti sei rincretinito? Ridi senza ragione!-
fece Blaise guardando l’amico male.
-No, non mi sono rincretinito-
-E allora che hai?-
-Guarda la sua faccia!- disse indicando con dito Draco.
Tutti si girarono allora verso di lui e sgranarono gli
occhi. Bene….3….2….1….scoppiarono a ridere era davvero buffissimo, stava
sorridendo, ma non il sorriso tipico da Malfoy, ma un sorriso del tutto diverso
che non si era mai visto sulla sua faccia.
-Draco, si può sapere perché stai sorridendo come un
idiota?- disse Blaise tra una risata e l’altra.
-Chi, io?- fece Draco continuando a sorridere.
-No, mia nonna. Tu! Allora ci spieghi il motivo di questo,
per così dire ^^sorriso^^?-
Draco riprese il suo solito ghigno e dirigendosi verso il
suo letto disse:
-Tutto a suo tempo, tutto a suo tempo- e alla facciaccia
^^delusa^^ degli altri si mise a leggere un libro, anche se non gli fregava
niente del suo contenuto e nascondendosi dietro di esso
tornò a pensare alla piccola rossa.
Eccomi! Allora, spero che vi sia
piaciuto questo nuovo capitolo. Ringrazio di nuovo tutti quelli che hanno
recensito e tutti quelli che hanno deciso di seguirmi, anche senza recensire…….ehm……..cioè……nessuno…..eheheheh……scherzo! Però, se ci sono stati
mi fa molto piacere.
Ma passiamo ai recensori:
^^Titty90^^ :Ciao bellissima, sono
molto contenta che ti sia piaciuta. Hai visto! Te l’ho dedicata! Non te
l’aspettavi, vero?! Scommetto di no! Finalmente ho
pubblicato anche il secondo capitolo, poi con tutte le minacce di morte che mi
fai, dovevo. Ah, si! Aggiungo…minacce di morte che continui a farmi, se non
pubblico. Baci dalla tua FN1.
^^lunachan62^^ :Sono contenta, spero che continuerai a recensirmi. E
credo che tra un capitolo e l’altro non debba passare molto tempo, anche perché
sto a scrivere spesso. Baci.
^^Doremichan^^:Ti dico solo una
cosa…..fatto! Baci.
^^terry^^:Sono contenta che ti piaccia, continua a seguirmi. Baci.
^^Ellie^^:Lo so che i personaggi
sono molto OOC, ma a me piacciono così. Le coppie si svilupperanno via, via con
calma. Continua a recensire, please. Baci.
^^Jackye_Chan^^:Spero che continuerà a piacerti. Baci.
^^mary_zabini^^:Te, ti voglio tra le mie schiere di recensitici.
Ti prego, continua a seguirmi. Baci.
^^miss malfoy^^:La stessa cosa che ho detto a mary_zabini! Mi piacerebbe molto
se continuassi a recensirmi, ti scongiuro. Baci.
^^Spuffy^^:Sono molto felice che ti
sia piaciuto. Rispondendo alla tua domanda, dico che non ho la minima idea di
quale sia il vero nome di Ginny. Ma tra Ginevra e Virginia, io personalmente ho
scelto Virginia, perché mi piace di più. Continua a recensire. Baci.
Comincio con il ringraziare chiunque mi stia seguendo e
chiunque mi abbia recensito. Mi dispiace per chi ha dovuto aspettare, ma sono
sommersa dai compiti e quindi postare sarà più lento del previsto.
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 3
Quella mattina si era decisa a finire i compiti di
trasfigurazione e lei si sapeva non era mai stata una cima in quella materia,
probabilmente, pensò, perché era Serpeverde e la professoressa McGrannit era la
direttrice della casa dei Grifondoro e non c’era mai stato buon sangue tra le
due case....bhe, insomma fino a una settimana fa. Da
quando lei, Draco, Blaise e Theo si erano trasferiti in villa Black le cose
erano nettamente migliorate, già dal primo giorno. Lei aveva conosciuto
Hermione e Ginny e poteva ammettere finalmente di aver trovato finalmente delle
amiche e la cosa la rendeva davvero felice. Anche i ragazzi avevano fatto
amicizia con Harry e Ron,coloro che prima definivano
“sfregiato e lenticchia”, la cosa risultava alquanto strana, ma avevano davvero
fatto amicizia e la cosa sembrava destinata a durare.
-Pansy? Ehi, Pansy mi stai ascoltando?-
La voce di Hermione la riportò alla realtà.
-Eh? Oh, sì scusa, mi ero distratta! Che cosa stavi dicendo
su….su cosa?-
-Non mi stavi neanche sentendo, ma dove eri sulla Luna? Ti
stavo spiegando il capitolo cinque!-
-Ah….già….mi dispiace mi ero incantata-
-Si vedeva benissimo-
-Comunque, non ne posso più di studiare, perché non mi fai
copiare i compiti che tu hai già fatto-
-Non se ne parla assolutamente, è scorretto fare così-
-No, è solo agevolare di più la situazione perché finisca prima-
-Il termine più adatto che io gli
darei è “barare”-
-Allora avevo ragione quando dicevo
che voi Grifondoro siete dei Santi, non farete mai una cosa scorretta, neanche
per sbaglio-
-Ed hai proprio ragione, quindi rimettiti subito a studiare
o ti sorbirai la stesso discorso che faccio a Ron ogni
volta che fa così-
Pansy sgranò gli occhi terrorizzata,
infatti non meno di due giorni fa tutti quanti avevano assistito alla paternale
di Hermione a Ron, riguardo lo studio, e doveva ammettere che i Grifondoro
potevano essere Santi quanto volevano, ma quando si arrabbiavano avrebbero
fatto paura a tutti nessuno escluso. Allora si decise a rimettersi a studiare e
in poco tempo riuscì finalmente a finire, si era impegnata davvero, non per
amore dello studio, ma per paura della minaccia dell’amica.
Pochi minuti dopo, nella stanza entrò Ginny e si mise con
Herm a giocare una partita di scacchi magici, lei le aveva osservate per un po’,
ma alla fine decise di scendere giù in biblioteca a vedere se trovava un buon
libro da leggere.
Scese le scale attraversò l’ingresso ed entrò nella stanza
vuota…..no, non era vuota. Davanti al camino c’era
qualcuno, lo osservò meglio, capelli neri e perennemente in disordine, alto e
decisamente ben fatto fisicamente, non lo riconobbe subito ma
pochi istanti dopo realizzò che quello non era altri che Harry Potter. Quando
il ragazzo si accorse della sua presenza si girò e incrociò i suoi occhi verdi
con quelli celesti della ragazza. Pansy sentì la faccia andargli in fiamme e
una strana sensazione nel petto e poi con un sussurro aveva pronunciato un
flebile:
-C….ciao….Harry-
-…..ciao Pansy- aveva risposto lui
dopo un pausa che parve una infinità. Pansy si fece coraggio e si avvicinò al
ragazzo, “ma che cosa mi prende, mi sento sul punto di
cadere in terra. E poi guarda che fisico che ha, certo che essere cercatori fa
proprio bene, è la stessa cosa che è successa a Draco in fondo. Ammazza che
petto, non so che gli farei io, ma di sicuro qualcosa combino. E poi guarda tu
che occhi, come due smeraldi………come è bello………no! Aspetta! Ho appena pensato
che Harry Potter è discreto?................sì, l’ho
decisamente pensato, ma che cosa succede? Sarà decisamente un effetto
collaterale della lezione di Herm. Sì, deve essere per forza così. Ma allora
perché il mio cuore batte così forte e non accenna a smettere?”. Senza
accorgersene era arrivata a pochi centimetri di distanza dal ragazzo, che non
gli aveva tolto gli occhi di dosso da quando era
entrata. Pansy alla fine si decise di ritornare sulla realtà e con dei gesti
lenti si avvicinò al primo scaffale dei libri einiziò a guardarlo cercando di
nascondere al ragazzo quel colorito che gli era apparso su tutto il viso e con
voce roca aggiunse:
-Allora c…che cosa ci fai qui in biblioteca?-
-Ehm….io…..stavo osservando
l’arazzo-
Pansy alzò lo sguardo sull’arazzo e notò la scritta in alto
“La nobile e antichissima casata dei Black”, allora capì perché stava lì.
-È per via del tuo padrino che stavi osservando
quell’arazzo?-
Harry la guardò stupito, come poteva aver capito al volo il
motivo della sua presenza lì? Non ci badò tanto, infatti
si limitò ad annuire e tornare ad osservare il grande albero genealogico.
-Sai….- cominciò Pansy avvicinandosi -…anch’io ho perso una
persona cara poco tempo fa e la cosa mi fa ancora male se ci penso ancora-
-Chi era?-
-Era mia nonna. Lei mi era sempre stata vicino, mi aveva
cresciuto lei in teoria. Ogni volta che papà e la mamma litigavano, mi
sgridavano, erano per qualche motivo assenti o
qualcos’altro, io andavo da lei regolarmente e questo succedeva molto spesso-
-Mi dispiace, invece per me Sirius era una specie di
Zio-Padre, era il migliore amico dei miei genitori e se fosse rimasto in vita
io sarei andato a vivere con lui-
-Ma la cosa che fa più male è un'altra,
vero? È quel senso di vuoto che lascia dentro come se ti avessero appena
strappato qualcosa, e la prima cosa che ti succede quando
avverti questo dolore è di piangere, ma se il dolore che provi è talmente
grande, non ci riesci e la cosa è grave perché il dolore rimane dentro e
potrebbe farsi più grande e avere degli effetti strani sul comportamento della
persona, potrebbe rischiare di morire di dolore solo perché il soggetto perde
piano, piano la voglia di vivere, fino a consumarsi del tutto-
Harry la osservò, non aveva mai pensato che poteva essere tanto sensibile da capire così tanto del
dolore.
-Tu come fai a sapere queste cose?-
La domanda fece rabbuiare Pansy, come se gli avesse fatto
ricordare qualcosa di veramente spiacevole. Harry lo notò subito e mettendogli
una mano sulla spalla gli sussurrò:
-Ehi, non importa se non me lo dici. Non avrei dovuto farti
questa domanda-
Pansy si sentì tremare a quel tocco e percepì un brivido che le percorse tutta la schiena e poi, con tutto
il coraggio che trovò, si ritrovò a confidarsi a lui che in quel momento si era
offerto di ascoltarla e liberare ciò che si teneva dentro per tanto tempo.
-Qu….quando ero piccola……mio zio morì di infarto
all’improvviso dopo un pranzo e mia zia divenne sempre più pallida via,via che il tempo passava e pochi mesi dopo morì anche lei,
non aveva più voglia di vivere e questo mi fece capire che il dolore di una
persona, dopo che questa ha perso una persona cara, può essere davvero
pericoloso se trascurato e non tirato fuori-
-Tua zia doveva amare molto tuo zio per ridursi così-
-Loro si amavano tanto, credo di non aver mai visto un amore
così profondo come quello che legava loro e anche per questo mi dispiace molto per loro-
-Sì……è difficile trovare una coppia che si ama a tal
punto……sta diventando sempre più raro che succeda una cosa del genere-
-Lo so, ed è per questo che io spero di incontrare qualcuno,
che mi possa far innamorare a tal punto da farmi vivere felice per tutta la
vita al suo fianco, qualunque cosa accada-
-Questa è una cosa che spero accada anche a me-
Dopo quella frase calò il silenzio e ad entrambi cominciò a
battere forte il cuore, poi Harry guardò Pansy negli occhi, “Cavolo, come è
bella” pensò mentre si stava perdendo in quel celeste
intenso. Pansy lo guardò si sentì come quando lo aveva visto entrando nella
stanza, abbassando lo sguardo si affrettò ad avvicinarsi allo scaffale di poco
prima, prese un libro a caso e guardando il ragazzo disse sbrigativa:
-Ecco, io volevo prendere un libro……ecco, io…..ci vediamo- e con questa frase uscì dalla stanza lasciando
il moro da solo nella sala, che ancora non si era ripreso da tutti quei
sentimenti che lo avevano invaso pochi minuti fa. Ma si risvegliò, quando dal
camino davanti a lui apparse Ron con un sorriso solare.
-Ehi, Ron! Ma che fine avevi fatto? Dove sei stato?-
-Sono stato a Diagon Alley- affermò il rosso senza smettere
di sorridere.
-A fare cosa scusa?-
A quel punto Ron divenne come i suoi capelli e cominciò a
guardarsi intorno.
-Io….ecco…..dovevo comprare una
piuma……-
Harry lo guardò storto, Questa gli sapeva tanto di balla
bella e buona. Non indagò, preferì non saperlo, aveva già di suo da sbollire
ciò che stava continuando a sentire dentro se. E che secondo lui era
preoccupante, guardando chi lo aveva così turbato anche solo con lo sguardo.
************
-HERM!!!! PANSY!!!!-
Una Ginny molto agitata entrò nella sala da pranzo, dove
tutti erano intenti a chiacchierare del più e del meno.
-Ehi, Gin calmati che cosa c’è?-
-Sono arrivate le lettere di Hogwarts!-
-E allora?- fece Ron guardandola come se dicesse
^^non capisco quale entusiasmo ritrovi nella scuola?^^
-Se stai zitto te lo spiegherò! Uffa- guardò le amiche e
aprendo la lettera che aveva in mano gli fece cenno di guardarla.
-Leggete qui-
Pansy scrutò il foglio e subito un enorme sorriso si dipinse
sul suo volto.
-Qui dice che oltre alle altre cose da comprare, bisogna
acquistare anche due abiti, uno in maschera a nostra scelta e uno in stile medievale-
-Cosa? E perché dovremmo
comprarli?- fece Hermione sporgendosi verso il foglio che l‘amica teneva in
mano.
-Perché il primo serve per il ballo di Halloween, come tutti
gli altri anni e il secondo invece sarà per il ballo di Natale, che quest’anno
sarà a tema-
-Tema? Vuoi dire che quest’anno ci dovremmo vestire ad
argomento medievale?- Hermione gli aveva ormai levato di mano la lettera e la
stava scrutando con attenzione.
-Certo che modi, eh Herm? Comunque leggi c’è scritto di
vestirsi come dame del medioevo-
-Oh, no!- sconsolato Harry si era accasciato sul tavolo e
gli altri non avevano certo avuto una reazione da meno alla notizia ^^ballo^^.
Naturalmente si guadagnarono tutti una occhiataccia
dalle tre ragazze, che subito dopo ripresero a guardare il foglio.
-Allora non abbiamo che una sola cosa da fare…….- disse
Ginny sorridendo.
-…………SHOOOOOOOPPING!!!!!!!!!!-
urlarono le tre insieme.
Uno sguardo di terrore aveva invaso i cuori dei poveri
ragazzi, che avevano ormai previsto la reazione successiva delle giovini.
-Tutti a Diagon Alley!-
-Ma se oltre a trovare i vestiti per i balli ne troviamo
degli altri?- fece perplessa Hermione.
-Non ti preoccupare Herm, verranno anche i ragazzi con noi e
ci aiuteranno a portare la roba, vero?- disse Ginny girandosi verso di loro,
con lo sguardo più dolce che ella potesse fare al
momento e che nel frattempo mostrava tutta la falsità, dovuta alla necessità
del momento.
I ragazzi si guardarono e si congratularono con loro stessi
per come avevano previsto le cose, la professoressa Cooman sarebbe stata fiera
di loro, anche se in quel momento avrebbero evitato di dover azzeccare.
Ginny li guardò tutti uno per uno, senza
però distruggere quel bellissimo sorriso con cui si era rivolta oro,
alla fine quando arrivò a fissare Draco i loro occhi si incatenarono e i loro
cuori cominciarono a battere all’impazzata, ma vennero interrotti da Theo che
con calma incominciò a parlare.
-Allora, sarà meglio se andiamo ragazzi-
-Ma, Theo. Ti rendi conto di ciò che dici?- fece uno
sconcertato Blaise.
-Certo che me ne rendo conto e mi rendo anche conto che qui
i casi sono due: primo, che ci andiamo di nostra sana volontà ad aiutarle a
sceglierle e a trasportare i loro vestiti e secondo, che ci trasportino loro
con la forza, molto probabilmente sotto Imperius-
-Primo!- fu l’unica cosa che dissero i
ragazzi prima che si alzassero e sconsolati si avviarono verso la porta,
mentre le ragazze facevano uno sguardo di trionfo.
Com’era facile abbindolare quei ragazzi, pensarono le tre.
In un secondo avevano già preso giacche e borse. Si
avviarono tutti verso il camino in salotto e uno alla
volta pronunciarono:
Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito. Spero che
vi sia piaciuta, e vi do anche l’autorizzazione di
tirarmi i pomodori, patate, zucchine, insomma un cesto di verdura. Quindi
niente uova, capito! A parte gli scherzi, spero davvero che sia piaciuta a
tutti quelli che mi stanno seguendo. Ma passiamo ai ringraziamenti:
^^Titty90^^:Ti voglio
tanto bene. Lo sai cosa intendo, non devi assolutamente cambiare. Baci.
^^evanescense88^^:Sono
contenta ti piaccia. Continua a postare. Baci.
^^lunachan62^^:Non essere
invidiosa, lei li legge perché è la mia migliore amica di Msn. Ma a parte
questo. Continua a recensire. Baci.
^^Doremichan^^:Grazie,
grazie mille volte. Baci.
^^Summers84^^:Sono
contenta, mi piacciono molto anche a me! Baci.
^^terry^^:Tranquilla, Ron
lo metterò con una, ma lo scoprirete più tardi. Questa
è una coppia marginale dato che non amo molto il personaggio di Ron. Ma i gusti
sono gusti. Baci.
^^mary_zabini^^:Sono
contenta di avere una fan come te, tra le mie schiere. Mi raccomando, non mi
disertare. Baci.
^^Ginevra93^^:L’adoro
anch’io! Continua a seguirmi. Baci.
^^Gin92^^:Baci, baci,
baci, baci!!! Ci sentiamo per Msn noi. Baci.
^^Spuffy^^:Sono molto
contenta che ti piaccia come scrivo, io sono molto sfiducia in questo.
Aggiornerò ad intervalli di qualche giorno. Sono sommersa da compiti e
interrogazioni. Seguimi sempre. Baci.
^^Darklight92^^:Sono molto
commossa dai tuoi complimenti. Spero che continuerai a seguirmi. Baci.
Perdono, perdono, perdono, perdono, perdono….e posso anche
continuare, ma non è il caso.
Mi dispiace tanto per il ritardo, ma ho avuto tanto da fare
con la scuola, anche perché essendo ad un professionale e essendo anche al mio
terzo anno, sono all’anno dell’esame intermedio.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito, dove troveranno i miei
ringraziamenti fatti come si deve in fondo al capitolo. Ringrazio ancora
tantissimo Titty90 e Korinne, le mie migliori amiche, che mi seguono e mi
incoraggiano sempre, anche se la prima ci aggiunge le minacce di morte. -.-
Ma non divaghiamo, continuate a seguirmi.
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 4
Appena arrivati le ragazze si fiondarono sulla prima vetrina
di vestiti e cominciarono a commentare, mentre quei ^^poveri^^ ragazzi, erano
dietro e pregavano in cirillico, perché la giornata finisse presto.
Poi Pansy ebbe un fulmine.
-Ragazze! Perché non andiamo da Madame Chantal?-
Le due la guardarono interrogative.
-Madame chi?- fece Gin confusa.
Pansy sbuffo, roteo gli occhi verso l’alto e poi le guardo
come per dire ^^ma state scherzando, vero?^^, ma dalla espressione delle loro
facce si ricrese, e cominciò a spiegare.
-E dai, raga! Madame Chantal, la nuova stilista di moda del
mondo magico, che ha la sua sede personale collocata qui a Diagon Alley, da non
meno di tre mesi-
-Ah, lei! Ma è cara un casino, io non posso permettermi roba
del genere!- commentò Gin, in effetti era vero non
poteva permetterselo.
-Non ti preoccupare per questo- Pansy prese la rossa per un
braccio e cominciò a trascinarla via.
-Ma che intendi dire Pansy?-
sbraitò la ^^trascinata^^ alla ^^trascinatrice^^.
-Semplice, non sei costretta a pagarli tu-
-Non avrai intenzione di pagarmeli tu?-
-Sì, perché? Problemi?-
-Non ho intenzione di approfittare di te-
-Infatti non lo stai facendo, ti
pago solo dei vestiti-
-Ma perché?-
-Mettiamola così, è un modo per ringraziarti dell’amicizia
che tu ed Herm mi offrite, perché è la prima volta che incontro delle vere
amiche, che mi diano affetto-
Le ragazze si erano fermate, perché era diventata
impossibile una discussione del genere, mentre camminavano, o meglio
^^marciavano a passo svelto^^. Gin guardò negli occhi Pansy e sorridendogli,
gli disse:
-Guarda che noi ti vorremo bene, con o senza vestito-
Intanto i ragazzi ed Herm, che erano stati presi alla
sprovvista da quella ^^fuga verso il negozio^^, erano rimasti indietro e le
avevano raggiunte in quel momento.
Pansy aveva cominciato ad avere gli occhi lucidi e le
lacrime stavano lottando per uscire, lei cercò di tenerle dentro, ma non ce la
fece e alla fine uscirono fuori. I ragazzi non capirono cosa fosse successo e
non reagirono in alcun modo, non sapendo cosa fare, Herm si avvicinò e poi con
voce dolce chiese:
-Pansy, perché piangi?-
-Perché…..perchè sono contenta di
avere delle amiche come voi-
Herm sorrise, circondò le spalle dell’amica con un braccio.
Gin si avvicinò e la abbraccio per un secondo e poi staccandosi gli alzò il
capo dicendogli:
-Ehi, se continui a piangere così, ti colerà tutto il
mascara e poi è un casino da togliere-
Pansy rise un attimo, e guardò Herm, che non aveva smesso di
sorridergli.
-Giusto!-, prese un fazzoletto e si tolse le lacrime cadute,
-Altrimenti sembrerò un mostro, con tutto quel mascara, e poi con quanto mi è costato-
Le ragazze risero di gusto, mentre i ragazzi erano ancora di
più perplessi. Fu Ron a prendere la parola, commentando l’accaduto con un
classico, -Donne-, pienamente approvato dagli altri.
Senza che se ne fossero accorti, erano a pochi metri dalla
Boutique di Madame Chantal. Si affrettarono ad entrare dentro, e appena furono
lì, le ragazze rimasero incantate dalla bellezza di quel negozio, era pieno di
luci di ogni colore che riflettevano delle figure colorate sul muro, che
^^magicamente^^ si muovevano. Subito vennero raggiunte
da una commessa, che gentilmente prestò loro attenzione.
-Salve, in cosa posso esservi utile?-
-Stavamo cercando dei vestiti, uno di questi lo volevamo in
stile medievale, è per un ballo a tema-
-Ok, vado subito a cercare qualcosa che può piacervi, voi accomodatevi
in quella stanza là. Ci sono dei divanetti, se volete sedervi durante l’attesa-
-Grazie, molto gentile-
Appena vi furono entrati, i ragazzi si misero a parlare di
Quidditch e le ragazze fantasticavano su come poteva essere il loro vestito
ideale. Ma una voce le sorprese e si girarono verso la sua origine.
-Ginny? Che ci fai qui?-
La voce apparteneva ad una ragazza bionda con i capelli
legati a coda dietro, con gli occhi color del cielo, che sembravano aver perso
la loro aria stralunata. Esatto! Non era altri che Luna Lovegood! La rossa
appena la vide corse ad abbracciarla, era dalla fine della scuola che non si
vedevano, infatti la signorina era partita in viaggio
per l’Italia ed era tornata da soli due giorni.
-Luna! Come stai? Come è andato il viaggio in Italia? Che
cosa hai visitato? Chi hai incontrato?-
-Ehi, ehi, ehi, ehi! Se vai a raffica così come faccio a
risponderti? Eh?! Allora…..aspetta!-
Chiuse gli occhi e rimase in silenzio per
qualche secondo, Gin perplessa continuò ad osservarla.
-Ehm….scusa, Luna. Ma che stai facendo?-
-Non lo vedi? Cerco di assimilare tutte quelle domande,
altrimenti come faccio a dirti che ho fatto?....Comunque,
le mie risposte sono: 1) Bene, 2) Meravigliosamente, 3) La Toscana, 4) Un sacco di
ragazzi carini-
-Questo volevo sentire!- Ginny la prese a braccetto e la
trascinò dalle ragazze.
-Luna, ti devo presentare una persona. Ehm…Luna, lei è
Pansy! Pansy, lei è Luna!-
Per un attimo la bionda rimase di stucco alla vista di Pansy
Parkinson tra di loro. Sgranò gli occhi, poi fece una
cosa inaspettata……sorrise. Allungò la mano verso la mora, che si era aspettata
fino a quel momento una scenata da parte sua contro le amiche. Ma invece era lì
che gli tendeva la mano, la strinse e ^^rilassandosi^^ sorrise.
-Molto piacere di conoscerti Pansy- disse Luna.
-Mo…molto piacere di conoscerti Luna-
Herm, che aveva notato la tensione della mora, gli strinse
le spalle.
-Ehi, Pansy! Tranquilla, nessuno ti mangia-
-Scusa, è che sono un po’ emozionata, una nuova amica nel
giro di pochi giorni. Mi sembra di sognare-
Le tre sorrisero e poi si misero sui divanetti a parlare.
Intanto, trai maschi era calato il silenzio. Avendo seguito
con attenzione la scena. Theo si avvicinò ad Harry,
gli diede un colpettino con il gomito al suo braccio,
richiamando la sua attenzione. Poi, cominciò a parlare a sotto voce.
-Harry, ma chi è quella ragazza?-
Il ragazzo sgranò gli occhi. ^^Come
chi era?^^
-Theo, ma dove sei stato negli ultimi anni? Su Marte? Come
^^chi è quella ragazza^^? Non la riconosci?-
-No, ma ha qualcosa di familiare-
-Ci credo che ha qualcosa di familiare! Lei è Luna
Lovegood!-
Theo lo guardò scettico.
-Luna….Lovegood? Intendi quella stralunata, sempre a leggere
il Cavillo?-
-Sì, proprio lei!-
-Ma, non è possibile? A quanto pare
è cambiata un casino questa estate, non sembra più una bambina-
-Già, in effetti, ora che me lo fai notare è vero-
Harry si voltò verso Theo e notò che non riusciva a
staccarle gli occhi di dosso. Sorrise, poi si girò alla sua sinistra e vide
Blaise. Gli fece cenno di guardare verso Theo e appena lo vide si mise a ridere
sotto i baffi.
Harry si sentì spostare la spalla, si girò. Era Theo che
stava passando, e si stava dirigendo verso le ragazze. I ragazzi si guardarono
non capendo, ma poi si alzarono e lo seguirono.
Le ragazze stavano tranquillamente parlando, quando
sentirono qualcuno alle loro spalle.
-Ehm,ehm-
Si girarono e videro un Theodore, decisamente nervoso.
-Ehm, non è chi ci presentereste?- disse riacquistando
sicurezza.
Pansy sorrise e cominciò.
-Luna, ti presento un mio amico, Theodore Nott-
Il ragazzo prese la mano della
ragazza facendogli un elegante bacia-mano, facendo così divenire la ragazza
alla pari con i capelli di Ginny.
-Il…il piacere è tutto mio, io sono Luna Lovegood-
-Molto piacere signorina Luna- fece un inchino, che
imbarazzò la ragazza.
-Amico, non ci presenti?-
Theo si girò e vide Blaise, Draco e gli altri. Tornò a
guardare Luna.
-Luna ti presento due miei amici, gli altri sono sicuro che li
conosci. Allora, lui è Blaise Zabini- il moro strinse la mano alla ragazza,
rispondendo con un “Molto piacere”-Lui, invece, credo tu lo sappia è Draco
Malfoy- il biondo prese la mano e si inchinò in segno di saluto.
-Molto piacere di fare la vostra conoscenza- disse Luna,
sorridendo a tutti e tre. Intanto il cuore di Theo, fece un tuffo in gola
lasciandolo senza fiato.
“Bellissima!” fu l’unica cosa che il cervello fu in grado di
mettere assieme.
-Ehm, ehm-
Tutti si girarono e notarono che la commessa era ritornata
nella stanza.
-Mi dispiace interrompervi, ma ho trovato dei vestiti che
potrebbero interessarvi-
Con un colpo di bacchetta, una serie di vestiti con grucce
sospese per aria magicamente, avevano fatto il loro ingresso nella stanza. Le
ragazze si misero subito a vedere i vestiti, ce n’erano di ogni tipo, nello
stile medievale.
I ragazzi si allontanarono ^^cautamente^^ da quel campo di
battaglia.
Ginny intravide un vestito di color rosa antico-nero, con
una decorazione, in ricamo a punto pieno, con filo argenteo, che rappresentava
una Rosa che si diramava con le spine per tutta la stoffa rosa. Il vestito era
sullo stile del periodo del Direttorio, ma era stato arrangiato perché fosse
anche in stile medievale. Infatti aveva il punto vita
spostato in alto, sotto il seno ed era suddivisa in due vesti unite insieme da
dei punti sottostanti. La veste di sopra era quella rosa
antico e dal centro davanti, dove partiva il ricamo della Rosa. Nella parte
del petto, dato che la scollatura davanti era profonda, si intravedeva quella
molto meno profonda della veste nera, poi nella parte della gonna, che partiva
da sotto la Rosa
centrale, si divideva lasciando completamente aperto il davanti, per poter
vedere la lunga ed ampia veste nera. Le maniche erano svasate in fondo ma non
eccessivamente.
Ginny non ci pensò due volte e andò in camerino a provarselo.
Hermione, invece aveva tenuto d’occhio un altro vestito,
color lilla. Era nella parte in alto molto attillato lasciando ben vedere i
lineamenti del busto, la gonna era lunga e ampia, principalmente in basso e in
più aveva un leggero strascico. Il davanti di questa gonna era molto corto e anche
questa ne presentava un’altra sottostante, di un viola intenso. Le maniche di
questo vestito erano molto svasate e molto lunghe, fino a metà coscia. Questo
vestito era bordato da dei ricami astratti in oro.
Così anche Herm prese il suo vestito e lo portò nel camerino
a provarselo.
Pansy e Luna erano ancora intente a valutare una decina di
abiti, quando dopo pochi minuti da una delle cabine si sentì una voce.
-Pansy, puoi venire un attimo qua?-
La voce era sicuramente quella di Ginny, però il suo tono
era insicuro e tremolante, come se qualcosa la preoccupasse. La mora si avvicinò
alla porta della cabina, seguita da Luna che curiosamente si era avvicinata.
-Ginny? Posso entrare?- fece Pansy bussando alla porta.
Non arrivò nessuna risposta, perché la porta si aprì appena,
in modo che Pansy entrasse e nessuno vedesse. Luna si appoggiò
al muro e con calma aspettò che una delle due uscisse.
I ragazzi erano anche loro intenti a osservare la porta
chiusa. Poi si sentì di nuovo la voce di Pansy da dietro la porta.
-Ginny, forza e esci!-
-Ma sono orribile, mi sta malissimo-
-Non dire cavolate, perché è ^^perfetto^^-
-Ma…-
-Niente ma! Mi hai sentito? Adesso piglio e spalanco la
porta-
-Non oserai…-
-Si, invece ^^oso^^-
In meno di due secondi Pansy spalancò la porta e sorridendo
si spostò di lato, lasciando una splendida Ginny alla vista di tutti quanti.
Il vestito che aveva indosso gli stava d’incanto e lasciò
tutti a bocca aperta, non era mai stata così bella e vestita in quel modo il
suo corpo era messo davvero in risalto.
Draco appena la vide rimase di sasso, era troppo bella e i
suoi buoni propositi per non saltargli addosso erano seriamente messi sotto dura prova. Si sentì di nuovo preso a gomitate
nelle costole, risvegliandosi da quello stato comatoso. Si girò e vide che era
di nuovo Blaise, mentalmente lo stava maledicendo con tutte le formule
possibili ed immaginabili a lui conosciute, ed erano tante. Lo stava facendo
per due ragioni, la prima, per averlo distratto da quella divina contemplazione
della rossa e poi la seconda, che gli aveva fatto male alla cassa toracica.
-Il segreto è respirare cugino, ricordatelo- sussurrò il
moro, dando delle pacche sulla schiena del biondo.
In effetti, aveva ragione, da quando
Ginny era uscita dalla cabina si era talmente concentrato a guardarla, che
ormai aveva smesso di respirare. Fece un respiro profondo e tornò a guardarla,
mentre era circondata dalle amiche e dalla commessa, che la stavano riempiendo
di complimenti.
Per un attimo i loro sguardi si incrociarono, ma lei
distolse subito la testa imbarazzata e si mise a guardare da un’altra parte.
Draco sospirò, cosa doveva fare? Lasciarla perdere? Cercare di conquistarla?
Non trovò risposta, era troppo confuso. Non riusciva a capire se lei gli voleva
bene o no,lui
ormai era fuso per lei, lo tormentava giorno e notte, ma vedendo il comportamento
evasivo di lei si sentì ancora più depresso.
D’un tratto qualcosa catturò l’attenzione di tutti. Hermione
aveva fatto il suo ingresso nella stanza lasciando anche lei di stucco tutti.
Il suo vestito lilla, si abbinava perfettamente con la carnagione chiara di
lei. E le forme erano messe decisamente in risalto.
Draco si guardò intorno e vide che tutti stavano sorridendo
a quella vista, insomma, tutti tranne uno….Blaise! Era diventato una statua di
sale non spiccicava parola e i suoi occhi erano decisamente incatenati sulla
figura di Hermione. Scosse la testa, ghignando divertito, “Allora non sono il
solo” pensò. Senza pensarci più di tanto, gli tirò una gomitata nelle costole,
prendendosi così la sua vendetta. Il diretto ^^colpito^^ si girò e lo guardò
male, Draco ridacchiò e avvicinandosi al suo orecchio sussurrò:
-Il segreto è respirare cugino-
-Che spiritoso-
Blaise tornò a guardare la castana davanti a se, era
stupenda, non si era mai accorto della sua bellezza, fino a quel momento. Il
suo cuore cominciò a battere forte, non accennando a smettere.
Hermione dal canto suo si ritrovò circondata dalle ragazze,
non era sentita tanto al centro dell’attenzione, a parte
quando ci fu il ballo del Ceppo. Si sentì osservata, si guardò in torno
e vide gli occhi di Blaise, che a parer suo gli stava facendo una scansione a
raggi-x, sentì il suo cuore stringersi in una morsa. Sorrise e Blaise si
sciolse a quel sorriso, per un istante gli sembrò che stesse per cadere dalla
sedia, si ricompose subito e ricambiò il sorriso.
Dopo poco le ragazze ritornarono nei loro camerini e si
cambiarono, quando uscirono dai loro camerini diedero il cambio a Pansy e Luna,
che nel frattempo avevano trovato i loro vestiti.
Luna uscì dal camerino per prima, aveva un abito bianco perla,
era tutto ricamato in argento, aderente al busto, con una scollatura a barca,
le maniche erano aderenti e svasavano appena ai polsi, erano poco più lunghe di
essi. La gonna era leggermente svasata, e arrivava
fino a terra.
Nel complesso era bellissima, e Theo se ne accorse subito,
quella ragazza lo colpiva sempre di più, c’era qualcosa in lei che lo colpiva
molto.
-Allora? Non mi dite niente?- fece lei sorridendo.
-Sei una visione- disse Theo avvicinandosi a lei e
prendendola per mano gli fece fare una giravolta, per osservarla meglio. Non
mentiva, era davvero bellissima. Lei lo guardò e sorridendo furba si allontanò
sensualmente, Theo ghignò, era troppo divertente quella ragazza.
-Lo prendo- disse semplicemente lei alla commessa, mentre
tornava dentro a cambiarsi.
Dopo poco anche Pansy uscì da lì, aveva scelto un vestito
celeste, simile a quello di Luna, ma senza maniche, ricoperto da veli di tutta
la gamma dei colori del blu. Pansy sorrise e facendo una piroetta, mostrò a tutti l’abito scelto. Harry si sentì esattamente come si
era sentito quel giorno davanti all’arazzo dei Black, e la stessa cosa
equivaleva per Pansy che per scacciare quel nervosismo che l’aveva assalita
aveva guardato Harry fisso negl’occhi e aveva sorriso.
Anche lei dopo era tornata dentro per cambiarsi.
Quando uscì le ragazze si diressero verso la commessa,
mostrando loro l’abito scelto, erano appena arrivate alla cassa
quando Pansy le fermò.
-Ragazze non abbiamo scelto i vestiti di Halloween!-
-È vero-
-Che ne dite di sceglierli ad
Hogsmead i vestiti di Halloween?- fece d’un tratto Hermione.
Le ragazze si guardarono, non era una cattiva idea quella di
Herm.
-Per me va bene- disse Ginny.
-Anche per me-
-E me-
Posarono i loro vestiti sul tavolo, per pagarli, ma la
commessa le fermò.
-Non dovete pagarci-
-Cosa?- fece Gin stupita.
-Il conto di ciascuna è stato già pagato-
-Come è stato già pagato?- chiese Hermione.
-E da chi è stato pagato?- chiese ancora Luna.
-Da quei quattro ragazzi che vi accompagnavano-
-Quattro? Ma sono cinque-
-Sì, lo so. Uno di loro non ha pagato, deve essere il
ragazzo dai capelli rossi-
Le ragazze si guardarono, ancora più stupite che mai.
“Avevano pagato loro i loro conti?”
Sorrisero, sperando in cuor loro che il motivo di questo
gesto sia stato diverso dalla galanteria.
Quando uscirono trovarono i ragazzi fuori ad aspettarle, istintivamente
sorrisero raggianti. Facendo prendere un colpo a ^^quattro^^ dei cinque.
-Che avete tanto da sorridere?-
fece Ron.
I ragazzi immediatamente cominciarono a guardare da un’altra parte evasivi, naturalmente le ragazze se ne
accorsero e sorrisero, poi Gin si avvicinò a Ron e rispose alla domanda.
-Perché oggi è una bellissima giornata-
-Se lo dici tu-
-Certo-
Rise divertita, e avviandosi per strada disse:
-Allora? Andiamo-
Le ragazze le seguirono a ruota e dopo aver rivolto ancora
un sorriso ai ragazzi, si avviarono verso dove erano venute, continuando a
ridere e scherzare.
La sera arrivò presto e dopo aver salutato Luna, si
avviarono verso un camino per poter tornare alla Villa. Ormai erano tutti
andati, solo Theo era rimasto per ultimo, ma prima che potesse entrare nel
caminetto fu fermato da una voce alle sue spalle. Si girò, e vide Luna arrivare
di corsa da lui.
-Luna, che ci fai ancora qui? Non dovresti essere già a
casa?-
-Dovevo fare una cosa prima- fece lei di rimando.
-Cosa?- chiese Theo.
-Questo- e subito dopo lo baciò
sulla guancia, lasciando completamente di stucco, -Grazie- aggiunse subito
prima che uscisse dal negozio.
Theo era rimasto fermo, immobile, cercando di formulare
dentro di se una frase di senso compiuto. Impresa assai ardua. Quando si fu
ripreso, si ricordò di che ore erano e si affrettò a sparire con la Polvere Volante. Appena
arrivato Draco gli parlò:
-Perché ci hai messo tanto a
tornare?- lo guardò meglio e aggiunse, -E perché sorridi così?-
Theo si grattò la nuca e guardò per un secondo a terra e
senza smettere di sorridere disse all’amico:
-Perché oggi è una bellissima giornata-
***********************************************
Eccoci, ai ringraziamenti. Spero che questo capitolo vi
sia piaciuto.
^^lupa^^:Grazie…..lo sai che non lo sapevo? Eheh. Sono contenta che pensi
questo di me. Continua a seguirmi. Baci.
^^lunachan62^^:Anch’io
adoro quel Pairing. Grazie per aver recensito, non smettere di farlo però.
Baci.
^^Titty90^^:Mi piace un
casino la tua ff su msn, anche perché sono io Loreley “Rory”, eheheh. Ma questo
già lo sapevi. Continua così e per favore riduci le minacce a una volta ogni
due Chat. Baci.
^^evanescence88^^:Grazie.
Baci.
^^mary_zabini^^:Ma dì un
po’ non ti sarai messa a complottare con Titty, perché mi ritrovo ora con due
minacciatrici!....scherzo. Continua a essere una mia
fan che io faccio altrettanto. Baci.
^^Spuffy^^:Ron?.....eheheheh…….con chi lo metterò?......Non è ancora il momento di dirlo.
No mi dispiace, si saprà credo nel prossimo capitolo, ma non ne sono sicura.
Baci.
^^Korinne^^:Amore
miooooooooooo! Ti voglio tanto bene, grazie, per i complimenti. Comunque è
vero, Harry non si smentisce mai, è un po’ sfigato, ma
poverino compatiamolo. Non demordere, la speranza è l’ultima a morire. Ah,
giusto…..hai dato poi un pugno a Simone da parte
mia?......come ha osato definirmi un personaggio di The Ring……….rabbia in ebollizione, trasformazione in atto…….Stop! Meglio
non scaldarsi tanto, sarà meglio che la trasformazione ci sia quando capiterò
lì ^^per caso^^….ahahahahah……Baci.
Continuate a seguirmi, e perdonatemi se ritarderò, ma lo
studio è studio e i professori rimangono s*****i.
Salve a tutti, eccomi di nuovo con un altro capitolo
della mia ff. Spero che vi piaccia.
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 5
-GINNY! TI VUOI MUOVERE?-
La voce stizzita di Hermione riecheggia per tutta la casa,
facendo quasi spostare i muri.
Quella mattina ^^finalmente^^ avrebbero preso il treno per
Hogwarts, dal binario 9 ¾, ma Ginny come al solito era
sempre in ritardo. Ormai erano tutti pronti e stavano aspettando solo lei, esattamente
davanti all’ingresso.
-GINNY!- urlò ancora Hermione alzando ulteriormente la voce.
-ARRIVO!- sentirono di risposta da in
cima alle scale.
In pochi secondi videro scendere un fulmine rosso per le
scale, per poi fermarsi a meno di un metro da Hermione.
-Eccomi- disse la rossa
semplicemente.
-Ma sei impazzita? Come fai a scendere le scale di corsa in
quel modo? Se cadevi ti rompevi l’osso del collo- fece Hermione seria.
-Certo ^^Mamma^^- disse Gin canzonatoria.
-Che spiritosa che sei-
-Sempre- rispose convinta lei.
-Andiamo, non voglio far tardi- sentenziò la mora.
-Sì…^^Mamma^^- coro generale.
Hermione si girò verso tutti, con una finta faccia offesa.
-Ma allora è una congiura!- esclamò e facendo finta di
arrabbiarsi uscì dalla casa col proprio bagaglio.
I ragazzi risero, ma quando Herm si girò fulminandoli con lo
sguardo si zittirono, trattenendo a stento le risate.
Poterono sentire tutti chiaramente Hermione che brontolava
tra se cose del tipo:
-Bambini-
Il percorso verso la stazione fu tranquillo, arrivarono in
meno di mezz’ora al binario 9 ¾ e dopo esser saliti
cercarono uno scompartimento libero. Fortunatamente lo trovarono, si
sistemarono e cominciarono a parlare del più e del meno, quando ad un certo punto
Harry si guardò in torno preoccupato e poi cogliendo l’attenzione di tutti
chiese:
-Ragazzi, ma Ron dov’è?-
Istintivamente tutti si guardarono in
torno indagatori, in effetti, Ron non era lì.
-Ma qualcuno l’ha visto uscire?- chiese Ginny.
-No, ma non mi sembra che sia mai entrato- rispose Theodore.
-Ma come? Se la sua valigia è qui- constatò Hermione,
indicando l’oggetto.
Tutti lo guardarono, ma non riuscivano a spiegarsi una cosa:
se la sua valigia era lì, lui dov’era?
Theo sospirò e subito dopo si diresse verso la porta del
corridoio.
-Dove vai?- chiese Blaise.
-Vado al carrello a prendere qualcosa-
-Caso mai, becchi Ron-
-Già forse, ciao-
Theo richiuse la porta alle sue spalle e cominciò ad andare
verso il carrello.
D’un tratto però la porta di uno scompartimento si aprì
all’improvviso e lui andò a scontrarsi contro la persona che era appena uscita.
In meno di pochi secondi si ritrovò a sedere per terra.
-Ahi!- disse una voce molto familiare a lui.
Alzò gli occhi e vide che non era che Luna, anche lei caduta
a terra.
-Luna- esclamò lui sorpreso.
-Theo- disse lei accorgendosi finalmente
del suo ^^scontratore^^.
-Scusami non ho visto che arrivavi. Ti sei fatto male?-
aggiunse lei arrossendo.
-No, non preoccuparti. Tu piuttosto?-
-Niente, solo la paura del momento-
Theo si alzò e porse la mano alla ragazza, che sorridendo
accettò volentieri. Prima che potesse alzarsi del tutto, uno scossone del treno
li fece ricadere di nuovo a terra, ma questa volta Luna finì sopra a Theo in
una posizione un po’ imbarazzante.
Lei alzò il capo e vide due pozzi celeste-grigio,
ci si perse per un attimo, quando un rumore non li fece riscuotere e
velocemente si rialzarono in piedi.
-Ehm, scusami- fece una lei tutta rossa.
Theo deglutì e disse:
-Non…non ti preoccupare- guardò fuori dal
finestrino -Ecco dovevi andare al carrello?- aggiunse cercando di riacquistare
sicurezza, impresa molto dura.
I due cominciarono ad avviarsi, ma non erano per niente
calmi. I loro cuori dopo quello scontro avevano cominciato a battere
all’impazzata, ed entrambi avevano timore che l’uno potesse sentire ibattiti dell’altro
tanto andavano veloci e forti nel petto.
Arrivati, poi al carrello, presero quello che volevano
prendere e con calma ripresero a camminare verso il loro scompartimento, quando
Theo si fermò e disse:
-Luna, perché non ti unisci a noi?-
Non sapeva da dove gli fosse
balenata quell’idea improvvisa, ma non riusciva a stargli lontano. In poco più
di tre ore, a Diagon Alley, quella ragazza era diventata quasi indispensabile
per lui, lo aveva colpito nel profondo.
-Sì, ok vengo-
Theo si rilassò, aveva risposto affermativamente.
-Senti…- cominciò lei -…prima mi accompagni a per prendere il mio bagaglio?-
-Certo-
-Grazie- disse lei avvicinandosi e
scoccandogli un bacio a fior di labbra sulla guancia.
Ecco, ora si poteva definire fulminato. Andarono dove si
erano ^^scontrati^^ presero il bagaglio e richiusero la porta, quando ad un
certo punto sentirono chiaramente una voce proveniente dallo scompartimento
accanto dire:
-No, Ron. Dai- era sicuramente la
voce di una ragazza.
-Dai, tesoro. Mi sei mancata tanto- fece una
^^conosciutissima^^ voce maschile.
-Ma non qui. Insomma-
Theo e Luna non resistettero e subito sbirciarono da uno
spiraglio della porta.
All’interno c’era Ron con niente meno che Hannah Abbot!!!
Incredibile, non ci potevano credere in quel momento i
^^due^^, si stavano scambiando ^^effusioni^^ di tipo analogo, nella cabina.
-Ma quello è Ron?- sussurrò Luna.
-Se i miei occhi non mi ingannano…sì!-
Theo prese da parte Luna e cominciò a trascinarla via, anche
se la tentazione di sapere cosa stava succedendo era tanta. Dopo che furono
arrivati abbastanza lontano, si fermarono e dopo un attimo scoppiarono a
ridere.
-Non ci posso credere- disse tra le risate Theo.
-A chi lo dici-
-Con la…Abbot?-
-Io pensavo che lei lo considerasse un perdente?-
-Questo lo credevo anch’io-
-Già-
-Senti…che ne dici se andiamo a dirlo agl’altri?-
Sul volto di Theo era comparso il classico ghigno serpeverde, ma Luna non rimase per niente turbata, anzi
ricambiò sorridendo.
-Perché no? In fondo hanno il diritto di saperlo anche loro,
giusto?-
-Giusto-
Si avviarono verso dove si trovavano i ragazzi, quando
aprirono la porta Luna esclamò:
-Salve gente! Posso?-
-Luna!- disse Ginny abbracciandola -Certo, vieni-
Luna sistemò il suo bagaglio, grazie all’aiuto di Theo che
ovviamente era più alto e più forte.
-Come sapevi che eravamo qui?- fece Herm.
-Mi ci ha accompagnato Theo, dopo che ci siamo incontrati
per andare al carrello-
Improvvisamente i due si guardarono e risero furbi, poi Theo
cominciò col dire:
-A proposito di incontri…-
-…noi abbiamo…- fece spalla Luna.
-…trovato Ron- concluse lui.
-Davvero? E dov’è?- esclamò Harry.
-Ecco…- continuò Theo -…l’abbiamo trovato, ma…-
-…era impegnato- finì Luna, mettendosi a sedere accanto a
Ginny.
-Impegnato? E a far che?- chiese Draco, interrompendo.
-Impegnato con una persona- disse Theo evasivo.
Si stavano diventando un mondo lui e Luna a tenerli sulle
spine.
-Diciamo che era impegnato in un
particolare scambio di opinioni- rincarò Luna.
-Particolare?-
-Già-
-Mi vuoi definire il termine particolare?- fece ancora
Draco.
Theo lo guardò molto male.
-Draco, amico mio. Dovresti averlo capito che tipo di
opinione si scambiano due persone, soprattutto…-
-Soprattutto?-
-Soprattutto se questa persona è una ^^lei^^ e si chiama
Hannah Abbot- rispose Luna.
-Cosa?- Harry era rimasto sorpreso. Con la Abbot?
-Non ci credo- fece Blaise.
-Invece è così, ma se non ci credete venite-
Luna a quel punto si alzò e facendo segno di seguirla andò
verso dove avevano lasciato il rosso.
Arrivati, spalancò la porta dicendo:
-Allora? Ci credete adesso?-
Ron e la Abbot se da prima erano appiccicati
come due ventose in quel momento si erano staccati e cercarono di ricomporsi,
come meglio potevano.
Dal canto dei ragazzi, erano rimasti di sasso, soprattutto
Harry, perché non ne sapeva niente.
-Ron, ma perché non ce lo hai
detto?- fece Ginny.
-Ecco, aspettavo il momento giusto- disse evasivo.
-Il momento giusto? Potevi almeno dirlo a me- esclamò Harry.
-Il fatto è che volevo che si ufficializzasse, solo
all’arrivo ad Hogwarts. Ma a quanto pare…mi avete
battuto sul tempo-
-Da quanto va avanti questa
storia?- fece Harry serio.
-Da circa tre mesi-
-TRE MESI?- coro generale, esclusi Theo e Luna che si
trattenevano dal ridere, ma a difficoltà.
Ron si mise la mano dietro la nuca, con aria innocente e
Hannah era invece diventata alla pari dei capelli del ^^suo^^ ragazzo.
Dall’altro canto i ragazzi si erano risvegiati
e avevano cominciato a ridere. Le ragazze invece li guardavano male, quando
d’un tratto Hermione prese il controllo della situazione e dopo aver sussurrato
qualcosa a Ginny e Pansy, si ritrovarono a spingere via i ragazzi, verso il
loro scompartimento.
-Avanti ragazzi, piantatela! Andiamo-
-Forza-
Harry prima di andarsene si affacciò dentro e guardò Ron.
-Noi due, poi ne parliamo-
Appena finì la frase, fu riagguantato e condotto verso gli
altri. Luna prima di chiudergli la porta, aggiunse:
-Congratulazioni-
Quando si fu finalmente chiusa la porta, Ron si lasciò
cadere sul divano ed esclamo:
-Bhe, non l’hanno presa male, no?!-
****************
In quello stesso momento Herm, Gin e Pansy erano riuscite a
^^tirarli^^ verso la cabina da loro occupata. Però i ragazzi non accennavano a
smettere di ridere, beccandosi delle occhiatacce ammonitrici da parte loro.
Theo e Luna arrivarono subito dopo e non ci volle molto
perché si unissero alle risate. Hermione sconsolata scosse la testa,
commentando per la seconda volta in una giornata con:
-Bambini-
Poi alzandosi in piedi, prese la divisa e si avviò verso
l’uscita.
-Vado a cambiarmi-
-Ok, ciao- disse Gin, facendo un gesto con la mano.
Dopo poco anche Blaise si alzò e prendendo anche lui la
divisa annunciò che sarebbe andato anche lui a cambiarsi.
Quando uscì si diresse subito verso i bagni. Arrivato, vide
Herm uscire già cambiata. Istintivamente gli si parò davanti.
-Ciao Principessa- esclamò alla castana.
-Ciao Blaise, ma perché Principessa?-
-Non si dice Principessa alle belle ragazze?-
Hermione divenne rossissima. Lei? Una bella ragazza?
-Non devi vergognarti se è la verità-
-Ma…ma io…non…non credo di…di essere…- cominciò Hermione a
balbettare.
Blaise gli mise un dito sulle labbra, per farla zittire.
-Non dovresti avere dubbi su un dato di fatto-
Blaise tolse il suo dito dalle labbra di lei e le accarezzò
una guancia, percorrendo la linea del viso, poi avvicinandosi gli diede un
dolce bacio sul lato della bocca, facendo avvampare ancor di più la ragazza.
-Ci vediamo dopo…Principessa-
Così Blaise la superò entrando nel bagno dei ragazzi.
Hermione si portò la mano sul cuore, che non aveva mai battuto così tanto. Era
la prima volta che si emozionava così, che provasse qualcosa per il moro
serpeverde? E lui provava la stessa cosa?
Si portò la mano alla testa pensando “Che confusione”.
Comunque si sentiva così bene con lui, la faceva sentire…come si poteva
definire?...Ah, si…come aveva detto lui?...
…una Principessa…
***********************************************
Eccomi di nuovo qui a rispondere alle recensioni. Allora…
^^Titty90^^:Hai, visto?
Ho aggiornato presto. Comunque, ti prego modifica il mio cognome nella ff di
Msn, a me Bellix non piace, please. Baci.
^^lunachan62^^:Nooooooo,
adesso siete in tre con le minacce, aiuto! Eheh, a parte questo mi fa piacere,
perché mi infondete molto coraggio. E la risposta è sì, aspettati un
aggiornamento veloce almeno per quanto riguarda il prossimo capitolo, perché è
già in corso. Baci.
^^evanescense88^^:Grazie,
grazie. Grazie, con la G
maiuscola. Baci.
^^Korinne^^:Tesoro,
amore mio. Ti voglio un mondo di bene. Per rispondere alla recensione ti dico,
riguardo al vestito…vai da un sarto…eheheh….poi per
quanto riguardo la tua lettera il mio indirizzo di Msn è loreley_malfoy@hotmail.it, te lo scriverò anche
nella lettera, ok? Baci.
^^mary_zabini^^:Ti
ringrazio moltissimo per la tua coerenza nel recensirmi, ti apprezzo e ammiro
moltissimo. Baci.
^^DiabolikalKiss^^:Ciao
Cugina! Ti voglio tanto bene, grazie per i commenti, ma ti avverto, non devi
ricorrere a comprare il sesto libro di Harry Potter, anche perché la mia ff lo
tiene conto come se non esistesse. Baci.
^^Debby Malfoy^^:Oh, mio Dio. Mi
hai recensito! Sono una tua grandissima Fan, adoro le tue storie. Ti prego
continua a seguirmi e a recensire. Baci.
Ringrazio tutti coloro che mi seguono senza recensirmi.
Eccomi, scusatemi tanto per il ritardo, ma questo è
l’anno dell’esame. Maledetti Istituti Professionali!!!!!
Comunque, tranquille. Continuerò la storia, non la abbandonerò, non potrei mai.
Soprattutto ora che ho ben chiara in mente tutta la trama. Ehm….ah, si giusto! Buona lettura!
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 6
Erano finalmente arrivati ad
Hogwarts e in quel momento erano tutti al loro tavolo, aspettando che lo
smistamento avesse fine.
Quando fu terminato, il professor Silente catturò l’attenzione
di tutti, colpendo leggermente il suo bicchiere di cristallo con un cucchiaino.
-Ehm, ehm…un altro anno ad Hogwarts è iniziato. Ci saranno
nuovi eventi, nuove sorprese e…nuovi studenti casinisti-
Una risata generale si alzò trai tavoli. Poi Silente riprese
a parlare.
-Ma adesso devo fare un annuncio importante, prima di
cominciare a mangiare. Alcuni di voi lo conoscono soprattutto quelli del
settimo, sesto e quinto anno. Ha insegnato qui anni fa, e adesso con
l’autorizzazione del Ministro della Magia, abbiamo potuto riassumerlo come
nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. Ragazzi date il vostro
benvenuto al professor Remus J. Lupin-
In un attimo una marea di studenti cominciarono ad
applaudire, alzandosi in piedi, dando così una bella accoglienza al nuovo
professore.
Remus prima di accomodarsi a sedere, accanto alla McGrannit
fece un breve inchino in segno di saluto, verso i tavoli degli studenti.
Silente dopo aver dato all’uomo una bella stretta di mano, disse a gran voce:
-Che inizi il Banchetto- e subito i tavoli si rivestirono di
cibarie di vario tipo, e in un attimo tutti cominciarono a mangiare.
Al tavolo dei Grifondoro Harry, Ron, Hermione e Ginny
stavano sostenendo un’accesa discussione riguardante l’annuncio appena udito.
-Ragazzi, ma voi ne sapevate qualcosa?- chiese Herm.
I due ragazzi scossero il capo in segno di diniego. Infatti,
non ne erano stati informati.
-Mha…forse si è dimenticato di dircelo?- azzardò Ron.
-Fratellino non è possibile che si possa dimenticare un fatto
del genere. Io opterei di più sull’ipotesi, che ci volesse fare una sorpresa-
Hermione annuì, era perfettamente d’accordo con Ginny. Non
era da Remus dimenticarsi un fatto così importante. Dopo poco, erano tornati a
parlare di fatti comuni come il Quidditch, ma questo per quanto riguardava i
ragazzi. Le ragazze invece avevano cominciato a parlare del più e del meno,
quando d’un tratto Hermione facendosi coraggio aveva cominciato a raccontare
tutto quello che era successo in treno, con Blaise.
-Non ci posso credere!- esclamò Gin.
-Credici invece-
-Davvero ti ha chiamata Principessa?-
-Si e mi ha pure definito una bella ragazza-
Ginny la guardò di sottecchi e cominciò a dire con fare
allusivo:
-Però, io scommetto che non è stata l’unica cosa che è successa,
non è forse così?-
Hermione avvampò, cominciò a farfugliare parole senza senso.
Ma Gin non si scoraggiò.
-Herm, lo sai che a me non me la racconti giusta. Dimmi cosa
è successo, forza-
-Ecco…io…lui…-
-Io, tu, egli, noi, voi, essi. Non mi pare il momento di
fare della grammatica. Avanti! Spara!-
-Lui……mi ha dato un bacio……al lato della bocca- lo sussurrò,
ma Gin lo sentì benissimo e subito gli saltò al collo abbracciandola. Per un
attimo a Hermione sembrò di cadere dalla panca, ma per fortuna, la sua fu solo
un’impressione.
-Gin, ferma. O cadiamo in terra-
-Scusa hai ragione- disse la rossa staccandosi e
rimettendosi a sedere per bene.
-Ora però tocca a te…dimmi un po’ di…- e con lo sguardo
indicò il tavolo dei Serpeverde.
Gin si rattristò un attimo e abbassò lo sguardo cominciando
a parlare.
-Io…io non lo so. Sono così confusa, non so se fa sul serio,
non so se mi stia prendendo in giro. E la cosa grave è che non so cosa provo
io, lo capisci? Io non so cosa provo. Mi batte forte il cuore, mi gira la testa
e lo vorrei sempre con me. Ma non so se è amore o una semplice cotta. Poi con
tutti i dubbi su di lui…-
Ginny si fermò riprendendo fiato, alzò lo sguardo e notò
quello comprensivo di Hermione.
-Ti capisco, non è facile-
-No…non credo che tu adesso mi possa capire, io non sono
ancora riuscita a capire me stessa-
Poi, la rossa alzò lo sguardo e mostrò un sorriso raggiante,
prima di riconcentrarsi di nuovo sul suo piatto. Hermione non disse nulla,
aveva visto che quello era un sorriso forzato, quindi non volle aggiungere
nulla, anche sul fatto che gli occhi dell’amica li aveva visti lucidi.
Al tavolo delle Serpi, invece, tre ragazzi erano assorti nei
loro pensieri, come spesso capitava loro da un po’ di giorni a quella parte.
Pansy se ne accorse e sventolando una mano davanti alle loro facce li riportò
alla realtà.
-Ragazzi, più passa il tempo e più mi preoccupate-
-Eh, e perché ti dovremmo
preoccupare?- disse Theo.
-Come perché? Ragazzi, ma se mi andate in tilt ogni volta
che le guardate-
Tutti e tre sgranarono gli occhi.
-Non fate quelle facce, tanto l’ho capito a cosa stavate
pensando. Anzi, a chi stavate pensando-
-Ma…cosa…come…-
-Come faccio a saperlo? Non ci vuole certo un genio come
Hermione…..giusto…..Blaise?- fece lei maliziosa in
direzione del moro.
Blaise deglutì a fatica, non c’era proprio scampo dagli
occhi attenti di Pansy.
-Lo sai che adesso vorrei strozzarti?- fece di risposta lui.
-Si, lo so. Ma mi diverto lo stesso a stuzzicarvi-
-Serpe-
-Grazie-
Draco, Blaise e Theo sospirarono e tornarono a guardare
^^gli oggetti^^ dei propri pensieri. Pansy osservò Draco, poi si girò verso il
punto dove si trovava Ginny e aggiunse:
-Devi essere sicuro di quello che fai-
Il biondo la guardò con aria interrogativa.
-Che intendi dire?-
-Che se non sei sicuro la cosa degenererà-
-Come?-
Pansy guardò il suo piatto e a voce bassa rispose:
-Non lo so, ma non mi piace-
****************
Dopo un’ora Gin si alzò dal suo tavolo, salutò il trio e si
diresse fuori dalla sala grande.
Draco si alzò e la seguì, mentre Pansy guardandolo pensava:
“Non fare cavolate”
Ginny si stava dirigendo in Biblioteca, aveva bisogno di
prendere un libro, ma non si accorse che qualcuno dietro di lei la stava
seguendo.
Draco, infatti, gli era appena a cinque metri di distanza.
Non sapeva perché si era alzato e l’aveva seguita, aveva solo seguito il suo
istinto e l’aveva fatto.
Vide la rossa girare dietro uno scaffale, e solo allora si
decise a rallentare il passo.
Nel frattempo lei era tutta intenta a trovare il libro, che
non si accorse della figura alle sue spalle.
-Siamo studiosi rossa?-
Gin si riscosse, facendo un piccolo urlo. Quando si girò
vide due pozzi grigi che la fissavano. Riconobbe subito di chi erano, come
riconobbe il ghigno stampato in faccia del diretto lì presente.
-Malfoy! Che ci fai tu qui?-
-Passeggiavo-
-Alle dieci di sera?- lo guardò scettica lei.
-Perché? Non si può?-
-Si, sì certo. Ma è strano che tu sia venuto a
^^passeggiare^^ proprio qui…in Biblioteca-
-Allora, tu? Cosa ci sei venuta a fare? Passeggiavi?-
-No, mio caro. Ero venuta a prendere un libro-
-Che genere di libro?-
-Un romanzo babbano, scritto da un’autrice della fine del
1700. È molto celebre, per le sue idee femministe-
-Non starai mica parlando di Jane Austen, vero?-
Ginny sgranò gli occhi. Draco Malfoy che conosceva gli
autori babbani? Il mondo stava per cadere, questo era certo.
-Perché fai quella faccia? Sei rimasta sorpresa che
conoscessi anch’io quell’autrice?-
-Certo che sì. Non è da tutti i giorni vedere un Malfoy
informato in cultura Babbana-
Draco ghignò e poi avvicinandosi allo scaffale cominciò ad
osservare i libri che vi erano posti.
-Una volta mia madre me lo fece leggere-
-Cosa? Narcissa Malfoy che legge libri babbani? Allora
davvero il mondo sta per crollare-
Sentì il biondo ridere sommessamente, e poi aggiungere:
-Vedi, mia madre ha la passione per i romanzi babbani.
Questo non lo sa neanche mio padre, se lo sapesse gli verrebbe un colpo-
-Vorrei vedere-
-Già, comunque un giorno mi diede questo libro…- e così
dicendo prese un libro dallo scaffale e lo porse alla rossa -…e me lo fece
leggere, e per essere sincero mi piacque molto-
Ginny osservò la costola del libro e lesse:
-…Orgoglio e Pregiudizio…-
-Esatto-
-Di che parla?-
-Della
storia di una certa Elizabeth e di un certo Mr Darcy. Lei, secondogenita di
cinque figlie, appartenente ad una famiglia non molto ricca e di posizione
sociale non troppo alta, ha la sventura di una madre che pensa solo a far
sposare le figlie, e un padre che pur essendo un gentiluomo non si prende la
cura di frenare gli eccessi della moglie. Lui, Darcy, ricco e rispettabilissimo
signore, attento a quello che sono le buone maniere e le doti che una donna di
suo livello deve possedere. Cominciano a frequentarsi nei salotti: Elizabeth
prova fin da subito un'antipatia per i suoi modi arroganti e Mr Darcy la
snobba. Col tempo però i sentimenti di lui di fronte ai vivaci occhi di lei
comincia a cambiare...-
-Che
bella storia, deve essere davvero molto dolce-
-Bhe,
si può definire così-
-Allora
credo che lo leggerò. Grazie-
Draco
la guardo negli occhi…. ma perché ogni volta che li
guardava ci si doveva perdere in quella maniera, scollegando il cervello,
temporaneamente, ma in modo quasi totale? Era ormai schiavo di quegli occhi, e
lui lo aveva capito perfettamente.
Senza
accorgersene le si era avvicinato tanto da poter sentire il suo respiro.
Ginny
lo aveva visto avvicinarsi a lei pericolosamente, ma non riuscì nemmeno a
muovere un solo muscolo. Nella sua testa era cominciata una confusione tale,
che non gli permetteva di ragionare lucidamente.
Draco
era ormai arrivato a pochi millimetri dalle sue labbra, il suo cuore aveva
cominciato a battere furioso nel petto.
Fu
un attimo e la distanza tra loro si annullò, in un dolce bacio che provocò a
tutti e due dei brividi lungo la schiena. Ginny presa dall’emozione, lasciò
cadere il libro e mise le sue braccia intorno al collo del biondo, mentre lui
gli cinse la vita.
Pochi
attimi dopo Ginny si risvegliò e si staccò da lui, e raccogliendo il libro che
gli era caduto si allontanò di qualche passo, e con voce tremante disse:
-Ehm….ecco….io….devo
andare….e grazie ancora per il libro-
Senza
lasciare il tempo a Draco di parlare, fuggì verso il suo dormitorio. Lui la
guardò uscire e appoggiando la testa sul legno dello scaffale, cercò di
riacquistare calma e fiato. Anche se non era stato un
bacio di quelli pieni di passione, era però riuscito a fargli venire il fiato
corto. Aveva provato troppe, anzi, infinite emozioni in quel semplice bacio. E
adesso lo stavano sopraffacendo.
“Devi
darti una calmata”, disse a se stesso, “era solo un bacio……però che bacio. Perché quella piccola rossa, con un semplice bacio
come questo riesce a ridurmi così? Per Merlino, cosa devo fare adesso?”
***************
Nel
frattempo, nella sua stanza, nei dormitori femminili della torre Grifondoro,
Ginny si era appena richiusa la porta alle spalle e stringendo il libro che
aveva preso, si era piano, piano accasciata sul pavimento, con la schiena
appoggiata alla porta.
Delle
lacrime cominciarono a solcargli le guance, senza voler smetterla di fermarsi.
“Perché
mi devo sentire così confusa? Perché la testa mi deve girare tanto? Perché?”
Altre
lacrime caddero.
“Perché
se era solo un bacio? Perché allora…..il mio cuore non smette di battere?”
Eccoci, di nuovo qui a
rispondere a tutte colore che mi hanno sostenuto con
le recensioni. Cominciamo…
^^mary_zabini^^:Sono molto felice che la mia storia ti piaccia così tanto. Sono
contenta, che in qualunque caso, mi sosterrai. E non preoccuparti dei commenti
negativi che potrei ricevere, io non mi spavento tanto facilmente, anzi
dovrebbero spaventarsi loro, perché io ho un animo da pura “Slytherin” e si sa,
che a noi ^^non piacciono i commenti negativi nei nostri confronti^^. Eheh.
Baci.
^^Titty90^^:Ciao Tittyna mia. Ehm….si, si, lo so
perché devo continuare ad aggiornare. Ormai ciò fatto il callo. Comunque,
ammettilo che ti annoi se non mi minacci un pochino,
vero? Baci.
^^Danymalfoy^^: Ciao Dany, sono felice di averti conosciuta e che la mia ff ti sia
piaciuta. Continua a sostenermi, e spero di sentirti presto su msn. Baci.
^^Korinne^^:Amore mio, lo sai che io di sorprese ne ho sempre tante in serbo.
Sono una Slytherin o No. Baci.
^^Francy872^^:Ciao, cono contenta che tu abbia trovato il tempo per recensirmi.
Spero ancora in una tua recensione. Continua a seguirmi. Baci.
^^lunachan62^^:Sono contenta che mi sostenga durante questi capitoli. Spero che
questo ti sia piaciuto. Baci.
^^evanescense88^^:Grazie. Baci.
^^Nikoletta^^:Ciao bella. Sono contenta che ti sia piaciuta, continua a
recensirmi. E grazie per i complimenti, su come scrivo. Baci.
^^Spuffy^^:Sono contenta che ti piaccia. E rispondendoti, devo deluderti con
un No, non ho intenzione di aggregarli più di tanto, anche perché Ron non lo
sopporto e quindi lo lascerò come personaggio marginale. Baci.
^^DiabolicalKiss^^:Ciao Cugina! Come è il sesto libro? Ti piace? Ci sentiamo poi. Ma
continua a seguirmi. Baci.
^^Ellie^^:Grazie, sono lusingata. Spero che ti piaccia questo capitolo. Baci.
Grazie mille, ancora a
tutti quelli che mi seguono lo stesso, anche senza recensione. Lo apprezzo
molto.
Scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!
Ho avuto un impegno dietro l’altro con la scuola, amici, piano, flauto
(traverso) e chi più ne ha più ne metta, è invitato a farlo.
Ho già detto scusa?....si, credo
di si. Comunque…MI DISPIACE!!!!!!!! Date la colpa ai
miei prof, come faccio io. Sono loro che mi hanno riempito di compiti…..specialmente inglese…..(laodiolaodiolaodio).
Ma a parte questo vi auguro buona lettura.
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 7
Quella mattina si poteva considerare una giornata stupenda,
il sole alto e il Platano Picchiatore era tranquillo. Almeno questo era
l’opinione di tutti; tutti tranne per Draco Malfoy. Già, lui non riusciva a
vederne la bellezza. Era decisamente di cattivo umore, non solo per aver preso
una nota dalla McGrannit, ma anche perché Ginny, da quando si erano baciati in
Biblioteca, non aveva fatto altro che sfuggire da lui. Nonostante fosse passata
una settimana.
Doveva assolutamente parlargli…ma che gli avrebbe detto? Questa
sì, che era una bella domanda.
“Uffa, mi verrà in mente!” pensò, sbuffando.
-Ehi, Draco!- lui si girò e notò Blaise ed Harry venirgli
incontro. Ormai tutta la scuola sapeva che il famoso gruppo delle Serpi e
quello dei Grifoni avevano fatto amicizia, appianando ogni divergenza.
E questo aveva anche dato via alla fine della guerra tra le
varie case.
-Ciao- rispose con poco entusiasmo,
tornando coi piedi per terra.
-^^Ciao?^^ Draco non è che non ci
vediamo da mesi. Si può sapere che hai? Sei distratto
oggi-
-Me n’ero accorto. ^^Grazie^^ alla
nota di quella vecchia megera-
-La
McGrannit?- chiese Harry.
-Chi altre ^^Vecchie Megere^^ conosci?-
-Ci sarebbe Madama Bumb-
-Ah, già. Quella…megera pure lei-
-Bhe, in effetti-
-Ragazzi, non vi vergognate di parlare così di
un’insegnante?- disse Hermione raggiungendoli.
-Scusa Hermione, ma hanno perfettamente ragione- disse Ron
al suo seguito.
-Ronald!- lo richiamò lei.
-Che c’è?-
-Niente, niente. Con te ci rinuncio, sei il mio peggiore fallimento-
-Hermione!- disse lui scandalizzato.
-Bhe, mi dispiace. Ma è così- la mora gli fece una
linguaccia e aggiunse, rivolta verso tutti –Forza, il Professor Piton ci sta
aspettando nei sotterranei-
I quattro la guardarono con un sopracciglio alzato. Certo
che era proprio strana.
Draco si girò verso Harry e Ron.
-Scusate, ma voi siete riusciti a sopravvivergli, per sette
anni?-
-Si- dissero in coro i due.
-Allora avevo ragione nel giudicarvi ^^Santi^^-
Risero, perché in effetti aveva
ragione sotto questo aspetto.
-Ragazzi!- si sentirono chiamati all’ordine da Hermione, che
era quasi in fondo al corridoio.
-Andiamo o è capace di venire qui e
tirarci per le orecchie fino ai sotterranei- disse Harry.
-Cosa?! Dimmi, ma lo ha già fatto- chiese Blaise leggermente
timoroso.
Negli sguardi dei due Grifondoro si leggeva chiaramente la
scritta ^^TERRORE^^. Blaise e Draco sbarrarono gli occhi.
-Oh, mamma- disse il biondo.
-Appropriato- disse Ron.
-RAGAZZI!!!!!- di nuovo Hermione
dal fondo del corridoio.
Loro non se lo fecero ripetere due volte. Partirono verso
Hermione, che li attendeva con braccia conserte.
***
-Bene per domani voglio un tema di cinquanta centimetri,
come minimo, su tutte le caratteristiche della “Piuma di Fenice neonata”. E
voglio un elenco dettagliato su tutte le pozioni in cui compare-
Detto questo il Professor Piton fece cenno di andarsene e
gli studenti cominciarono a raccogliere le proprie cose. Harry aveva già cominciato
a borbottare qualcosa contro un ^^certo^^ Professore.
-Piume di una Fenice neonata? E dove diamine la vado a
pescare nei libri?-
-E dai, non è così difficile- disse Pansy raggiungendolo.
-La fai facile tu, sei brava in questa materia-
-Allora facciamo una cosa!- sentenziò lei fermandosi.
-Cosa?- chiese Harry, fermandosi a sua volta.
-Io ti do una mano a Pozioni e tu mi dai una mano in Difesa
contro le Arti Oscure-
Harry la guardò scettico.
-Guarda che io non sono un bravo insegnante-
-Davvero?! Eppure a me avevano detto il contrario-
-Davvero? E chi?-
-Qualcosa come ^^ES^^ ti dice niente?-
Harry divenne così rosso che avrebbe fatto concorrenza ai
capelli di Ron, in quel momento.
-Ehm…ecco…io….- si ritrovò a farfugliare.
-È inutile che tu cerchi di farmi rinunciare, lo sai
benissimo che la mia è una buona idea e converrebbe ad entrambi seguirla-
Harry stette zitto, sapeva che aveva ragione. Sospirò e si
passò una mano trai capelli, ^^maledetto tick che il padre gli aveva passato^^ anche se aveva notato questa abitudine presente
anche in Draco.
-E va bene- sospirò.
-Benissimo, ci vediamo alle quindici in Biblioteca- e senza
pensarci si alzò sulle punte dei piedi e baciò Harry sulla guancia. Lo salutò e
se ne andò via di corsa, lasciando il ragazzo impietrito di brutto, tanto che
dovette farsi trasportare da Ron e Theodore, verso l’aula di Divinazione.
Nel frattempo dietro ad una colonna qualcuno aveva assistito
a tutta la scena e sorrideva soddisfatto.
Sentì dei passi dietro a se. Li avrebbe riconosciuti
dovunque. Leggeri e strascicati, come i serpenti. Sorrise sornione.
-Allora….Remus. Ti sei divertito a giocare alla piccola spia
da dietro quella colonna?-
L’uomo si girò. Sì, dai passi lo aveva decisamente
riconosciuto.
-Severus, direi che mi sto divertendo parecchio. Era da
tempo che non vedevo Harry così impacciato, lo hanno dovuto trasportare via Ron e il signorino Nott-
-Intendi la scenetta con la signorina Parkinson?-
Remus sorrise e lo guardò con fare ironico.
-Severus, non è che ti stai divertendo anche te a fare la
spia?-
-Diciamo che ho casualmente assistito-
-Ah, sì….certo….per questa volta ci crederò-
-Lo sai cosa ci ha chiesto Silente: tenergli d’occhio-
-Già, ma è difficile tenere d’occhio nove ragazzi-
-Lo so, ecco perché c’è tutto il corpo insegnante a farlo-
-Sì Severus, ma io ho intenzione di chiedere aiuto ad altri-
-A chi?-
-Guardati in torno, cosa vedi?-
-Il corridoio dei sotterranei-
-E…?-
-E i quadri…GIUSTO!!!! I quadri. Ma
hai intenzione di andare a chiedere aiuto a tutti i quadri?- chiese Piton
sgranando gli occhi.
-Sì-
-Ma sei pazzo??????? Ci saranno
oltre due centinaia di quadri nel castello, come hai intenzione di fare?-
-Eheh, Severus. Gli anni mi hanno insegnato a non
sottovalutare mai il potere del pettegolezzo femminile- e così si avviò verso
la sua aula, ridendosela sotto i baffi, ma d’un tratto si fermò e si girò.
-Ah, prima che me ne dimentichi Severus. Visto che io mi
occupo dei quadri, che ne dici di parlare te con i fantasmi. Vedrai non ti sarà
difficile. Arrivederci-
Così se ne andò lasciando il povero Piton a scuotere il capo
esasperato.
***
Dopo pranzo Lupin si diresse verso l’unico
persona che poteva dargli una mano nel progetto ^^passaparola^^. Si
avvicinò e prima che potesse iniziare a parlare sentì la stessa cominciare a
dire.
-Ma certo, Madama Cheel. Me lo ha
detto una fonte attendibile. A quanto pare la sera dello Smistamento, dopocena,
la signorina Weasley e il signorino Malfoy si sono diretti in Biblioteca. Sono
rimasti per un po’ a parlare, quando poi il signorino Malfoy non ha preso
l’iniziativa e l’ha baciata-
-Non ci posso credere- fece la signora del quadro.
-E invece è vero. E ho anche saputo che subito dopo la
signorina Weasley è scappata via e che è da una certa settimana che cerca di
evitare ulteriori coinvolgimenti con lui-
-Ma perché? È proprio un bel ragazzo-
-Sì, ma a quanto pare la signorina Weasley è confusa. Ma
prevedo che alla fine riuscirà a fare chiarezza, ha solo bisogno di una
conferma decisiva e poi finalmente sperò si metta con lui-
-Lo spero tanto, sarebbe proprio una bella coppia,
nonostante si tratti di un Malfoy e di una Weasley. Ma mi dica ancora, come sta
il signorino Malfoy, in proposito?-
Alla Signora Grassa gli allargò il sorriso.
-È qui anche il bello. Il signorino Malfoy, infatti, è
depresso, cammina sempre a testa china. A quanto pare
sembra proprio che la ragazza gli abbia catturato il cuore-
-Oh, che dolce-
-Già, confermo anch’io-
-Ehm, ehm- sentirono accanto a loro. Si girarono e
finalmente notarono Lupin.
-Oh, Professore. Qual buon vento? Deve forse entrare in
dormitorio?-
-Cara Signora Grassa, mi dispiace contraddirla, ma cercavo
lei ad essere sincero-
-Cosa vuole da me?-
-Vorrei che mi facesse un ^^passaparola^^, fatto come si
deve. Dopotutto lei è la migliore che potrebbe riuscire senza problema in
questa impresa-
-Lei è un adulatore, ma mi dica, di che passaparola si
tratta, a chi devo riferire di preciso il tutto?-
-A tutti i quadri del castello. Sono sicuro che lei entro
stasera ci riuscirà senza il minimo problema-
“Anche perché quando James si mise con Lily, per l’appunto
qui davanti all’entrata, lei assisti. E nel giro di un’ora era noto il loro
fidanzamento a quadri, corpo insegnante e studenti di tutte le case” pensò
Remus divertito a quel ricordo riaffiorato.
-Allora Professore, mi dica di che si tratta-
-Vorrei che ogni singolo quadro, nella più
massima segretezza, tenesse d’occhio nove studenti della scuola in
particolare. Solo noi professori, non siamo in grado-
-Sono degli scapestrati questi ragazzi?- chiese la donna,
con una nota decisamente percepibile di acidità.
-No, sono solo degli studenti che devono essere tenuti d’occhio
per motivi di protezione-
-Si sono cacciati nei guai?-
-No, ma sono accadute delle cose che non ci fanno sperare
niente di buono, per la loro sicurezza-
-Allora, mi dica i nomi-
-Harry
Potter, Hermione Granger, Ron Weasley e Virginia Weasley, Grifondoro. Luna
Lovegood, Corvonero. Draco Malfoy, Blaise Zabini, Theodore Nott e Pansy
Parkinson, Serpeverde-
-Come mai? Cosa è successo?-
-Diciamo che una parte di loro si sono schierati dalla parte
giusta, come i genitori, ma che i ragazzi con gli altri, che le ho indicato,
hanno formato un gruppo affiatato di amici e se ci saranno delle vendette, loro
potrebbero risentirne-
-Quindi la rivalità tra le case si sta finalmente
appianando, giusto?-
-Sì, io direi di sì. Ho già visto infatti
dei miglioramenti-
-Allora, stia tranquillo, il
passaparola lo considero come già fatto-
-Grazie, sapevo che potevo contare su di lei-
Detto questo si diresse verso il corridoio del secondo piano
e cominciò a pensare a ciò che aveva udito prima della sua chiacchierata
^^costruttiva^^.
“E quindi Malfoy si è innamorato di Ginny?!
Buono a sapersi. Scommetto che a Severus prenderà un colpo, dopotutto è il suo
Pupillo, oltre ad essere il suo Padrino. Ma ora che ci penso, mi è venuta in
mente una ideuzze, niente male. Eheh, non vedo l’ora
che il passaparola sia finito perché così possa
metterla in atto. Ah, quanto mi divertirò!”
Sorrise sornione e continuò ad andarsene per la sua strada.
***
In quello stesso momento Silente stava camminando avanti e
indietro nel suo studio. Lo faceva spesso, era sua abitudine pensare in quella
maniera, gli chiariva le idee.
Qualcosa lo distolse dai suo pensieri.
Infatti, dalla scala d’ingresso era entrata Minerva McGrannit.
-Mi avete fatto chiamare, Albus?-
-Sì Minerva. Credo che sia giunto il momento di dargli la
pergamena di Atlantide-
-Ne è sicuro?-
-Si, solo lui è in grado di padroneggiare la sua magia,
altrimenti il Conte non me l’avrebbe mai affidata. È il suo destino-
Eccomi di nuovo qui, spero che vi sia piaciuto questo
capitolo.
Ma adesso voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno
recensito, tra questi in particolar modo voglio ringraziare Jessire, che mi ha
seguito e che spero di conoscere presto.
^^Nikoletta^^:Ciao Bella,
sono contenta che ti sia piaciuto. Baci.
^^Titty90^^:Amore mio,
mi manchi tantissimo. Spero che torni presto tra noi amici di Msn. Baci.
^^Lunachan62^^:Questa volta
non ce l’ho fatta ad aggiornare in fretta, ma cercherò di rimediare. Baci.
^^DiabolicalKiss^^:Ciao
cuginona, sei felice? Finalmente ho postato. Baci.
^^evanescense88^^:Thank
you. Kiss.
^^Korinne^^:AMORE MIO,
BELLISSIMA, TANTI AUGURIIIIIIIIII!!!!!!! Finalmente ho postato, ma ricordati
che prima di farlo chiederò sempre consiglio a te. Baci.
^^mary_zabini^^:Ciao,
finalmente sono tornata. Purtroppo, credo che questo debba essere un regalo di
Carnevale, invece che di Natale. P.S. anch’io faccio fatica a capire il
comportamento di Ginny, ma mi serve per arrivare ad una certa scena (WOW) che
mi era venuta in mente. Spero che continuerai a
seguirmi. Ah, ti volevo dire che in questi giorni mi sto
dedicando a scrivere One-Shot, sempre sulle coppie che piacciono a me,
ovviamente D/G. spero che quando le posterò tu mi
recensisca, ci conto molto. Domanda: Hai Msn? Io sì, mi piacerebbe conoscerti.
Il mio indirizzo lo potrai trovare sotto. Baci.
^^missmalfoy e luygina^^:Certo
che puoi avere il mio contatto Msn. Questo è il mio: loreley_malfoy@hoymail.it
Nella prossima recensione mi daresti il tuo? Baci.
Spero che continuate a seguirmi, nonostante tutto sono
intenzionata a finirla questa ff. non mi piace lasciare le cose a metà, anzi lo
detesto. Continuate a recensire. Saluto ancora tutti quelli che mi seguono e
non lo fanno.
Scusatemi tanto per il ritardo. Ma sono stata malata ed
ho avuto degli impegni con i compiti e la cosa mi ha fuso il cervello.
Comunque torno con il nuovo capitolo della mia storia,
spero che vi piaccia.
Baci, baci, baci.
Beatrix Black
Capitolo 8
Ginny stava camminando nel corridoio, era riuscita a
scappare da Draco per circa una settimana. Non rimaneva mai sola, aveva paura
di ricascarci, di essere presa in giro da lui, che puntasse
solo a portarla a letto. Se fosse stato così, lui gli avrebbe fatto solo
del male, ma lei ormai c’era dentro…si era innamorata di Draco
Malfoy.
Si accorse di essere sola nel
corridoio, a parte per una figura davanti a lei. Era appoggiata a l muro, nella parte in ombra, per cui non riuscì a
vederne il viso.
Proseguì facendo finta di non averlo notato. Quando
arrivò ad un metro dallo sconosciuto si fermò. Non era uno
sconosciuto, era lui. Draco.
-Ciao Ginny- disse lui serio.
-Draco…che…- indietreggiò di un passo,
più per paura di se stessa che di lui.
-Che diamine succede? Perché scappi? Perché mi
eviti?- chiese avanzando verso di lei.
-Io…non so…di cosa tu stia…parlando-
si rese conto che il suo fiato si era fatto ormai corto, per via della sua
vicinanza con il ragazzo, poi c’era il fatto che adesso aveva le spalle
appoggiate al muro.
Draco con le mani aveva preso il viso di Ginny,
accarezzandolo. Nel farlo entrambi ebbero una scossa lungo la schiena.
Draco avvicinò il suo viso al suo.
-Perché mi fai questo Gin? Non lo sai che soffro?-
-Ti prego lasciami andare- implorò lei appoggiando la
fronte contro la sua.
Draco scosse la testa e in un attimo le sue labbra furono su
quelle di lei, unendoli prima in un bacio dolce e tenero, ma poi la passione
crebbe e il bisogno di entrambi delle labbra dell’altro si fece
più urgente.
Ginny mise le sue mani trai capelli di Draco, mentre lui
aveva spostato le sue sotto la sua camicia, accarezzandole il ventre e la
schiena.
Draco la sentì sospirare quando
la sua eccitazione cominciò a premere contro la gamba della ragazza.
D’un tratto Ginny si risvegliò. La sua paura
aveva di nuovo preso il sopravvento su di lei. Appoggiando le mani sul petto
del ragazzo lo scostò da lei, interrompendo così lo scambio di
emozioni.
-Mi…mi dispiace…devo andare- detto questo
scappò per il corridoio, scomparendo dietro l’angolo.
Draco la osservò fuggire e dalla rabbia, contro se
stesso, per non essere riuscito a fermarla, strinse i pugni e tirò un
calcio al muro.
“Stronzo! Dovevi solo parlarle. Sei un cretino che non
riesce a tenere a freno gli ormoni” si appoggiò al muro e
sospirò.
“Perché mi devo ridurre così? Per una
ragazza, poi” ridacchiò “Sei fottuto”
***
Ginny stava correndo più velocemente possibile.
D’un tratto vide Luna parlare con Theodore, appoggiati all’entrata
del giardino. Si diresse verso di loro. I due la notarono subito.
-Gin! Ma che hai?- chiese Luna.
-Ecco…io…- cominciò lei.
Theodore guardò in aria.
-Ho capito…roba di donne, tolgo le tende- disse
salutando entrambe con un bacio sulla guancia.
-Parliamo dopo della ^^Cosa^^, va bene?- chiese Theodore in
direzione della bionda.
-Certo, tranquillo-
Appena lui si fu allontanato abbastanza, Ginny prese Luna
per mano e la portò lontano da lì, su una delle panche di pietra
che c’erano in giardino.
-Ginny, si può sapere cosa è successo?-
-Draco! Mi ha baciato di nuovo-
Luna la guardò, alzando un sopracciglio.
-Certo che è caparbio questo ragazzo-
-Luna, non mi pare che sia il momento di fare dello spirito-
-Scusa, ma devi ammettere che è deciso a farti sua-
Ginny abbassò lo sguardo.
-È questo che mi preoccupa…ho paura che lui
voglia solo portarmi a letto e scaricarmi-
-Ginny…- cominciò Luna.
-Non lo posso permettere! Voglio solo dimenticarlo-
Luna la guardò. Capiva che era innamorata, ma capiva
anche il suo bisogno di certezze e il ragazzo non gliene aveva certo date.
-Ok…se è questo che vuoi. Ti posso consigliare
di uscire con altri-
-Con altri? E chi mai mi inviterebbe?-
-Ginny, ma sei cieca? Ti rendi conto o no che metà
popolazione maschile di questa scuola, cioè quella single, ti va dietro?-
-Impossibile- sentenziò lei
ridendo.
-Allora fai una prova: guardati, ora, intorno-
La rossa seguì il suo consiglio e cominciò a
guardarsi intorno con discrezione. Per sua enorme sorpresa notò che
molti ragazzi presenti nel giardino, la stavano fissando.
Istintivamente guardò Luna.
-Oh, mio dio. Ma è imbarazzante-
-In effetti è vero. Ma se
vuoi dimenticare chi-noi-sappiamo, devi solo provare ad uscire con uno di
questi ^^osservatori^^-
Ginny rise. Ma come faceva Luna a fargli tornare il buono
umore? Mistero.
-Luna, ma mi vuoi spiegare qual è la ^^cosa^^, di cui
parlava Theodore?-
Sul volto della Corvonero si dipinse una faccia un po’
malandrina.
-Lo vedrai Ginny. Molto presto-
-Dai, non tenermi sulle spine- implorò lei.
-Puoi stare tranquilla che lo scoprirai-
-Me lo prometti?-
-Certo-
Rimasero lì a parlare, cercando di divertirsi il
più possibile.
***
Con dei passi veloci la professoressa McGrannit
attraversò la biblioteca. Si guardò in torno e poi si diresse a
gran passi al tavolo, dove Harry e Pansy stavano studiando pozioni.
-Signor Potter, potrebbe seguirmi nell’ufficio del
preside?-
Il ragazzo alzò lo sguardo e poi guardò Pansy
con aria preoccupata. Tornò, infine, a guardare la donna e
sospirò.
-Si, professoressa-
Si alzò e sussurrò a Pansy:
-Aspettami qui, torno subito-
-Ok- rispose lei, con aria
preoccupata.
Detto questo si avviò fuori dalla
biblioteca, al seguito della McGrannit. Dopo pochi minuti arrivarono davanti
alla statua.
-Cioccorane- pronunciò la
donna.
La statua si mosse, dando spazio alle scale. Le salirono e
con enorme stupore di Harry, vide che c’era tutto il
corpo insegnanti. Si chiese se non era troppo
tardi per fare testamento.
-Professore, ma che sta succedendo?- chiese mettendosi a
sedere davanti alla scrivania.
-Harry, conosci Atlantide?-
Harry alzò un sopracciglio.
-La città sommersa?-
-Esatto-
-Cosa c’entra?-
-Vedi Harry 10.000 anni fa, quando fu sommersa, solo pochi
sanno che alcuni di loro sopravvissero. Costoro aiutano a volte il mondo di noi
maghi, soprattutto quando siamo in una situazione
critica come adesso. Per questo formarono una specie di Società degli
Immortali. Tra di loro ci sono anche alcuni Vampiri molto antichi-
Silente osservò la faccia di Harry, durante il suo
monologo e notò che non era mutata e che stava ascoltando con estrema
attenzione tutto ciò che diceva.
-Comunque, all’interno di questa società hanno
creato un consiglio. I loro membri sono i più anziani tra loro,
cioè…-
-I superstiti di Atlantide- finì Harry.
-Esatto, loro. Il membro più anziano del consiglio,
che da secoli si fa chiamare ^^Conte^^…-
-Sant-Germain?- chiese stupito
Harry.
Il preside lo guardò interrogativo.
-Come fai a sapere il suo nome?- chiese indagatore.
Harry sbiancò. Come faceva a dirgli che aveva un
po’ trafugato trai libri della Sezione Proibita, soprattutto, senza
permesso? Cercò di inventarsi una scusa al volo.
-Devo aver letto qualcosa da qualche parte- disse vago.
-Da qualche parte? E dove di preciso?-
-Bho, non ricordo- disse sudando freddo.
Era la volta buona che si beccava la prima punizione
dell’anno e nel giro della prima settimana. Non era il suo record ma era un buon tempo.
Sentì accanto a lui Remus sghignazzare sotto i baffi.
Silente lo stava ancora guardando con attenzione.
-Va bhe, diciamo che ti credo-
“E vai!!!!! Salvato in
extremis” pensò Harry sollevato.
-Bene, tornando al discorso di prima Harry, dicevo che lui
negli ultimi tempi mi ha contattato e mi ha dato una cosa che credo ti
sarà molto utile nella tua futura lotta contro Voldemort-
“E ti pareva che lui non c’entrasse qualcosa,
che pizza!” pensò esasperato il ragazzo, facendo un sospiro.
-Di che si tratta?-
Silente da sotto il tavolo prese una cosa, che dopo
appoggiò sulla scrivania. Harry la riconobbe come una pergamena.
-Una pergamena?- si aspetta, forse, qualcosa di meglio.
-Harry, questa non è una semplice pergamena. Questa
è una delle poche pergamene sopravvissute alla tragedia di Atlantide.
Tiene dentro di se una grande forza magica e il Conte ci ha detto di dartela a te-
-A me? E che potrei fare io?-
-Dovrei riuscire a decodificarla-
-Io? Ma per chi mi avete preso? Per un Criptologo?-
-No, Harry. Però abbiamo avuto delle iscrizioni precise-
Silente aprì la pergamena. Era vuota!
-Ma è vuota! Cosa crede che dovrei decifrare, lo
spessore del foglio?-
-Prova invece a toccarla Harry-
Il moro si sporse in avanti e con entrambe le mani prese la
pergamena ai due lati.
Come d’incanto la pergamena si illuminò di blu
e delle piccole scie di fuoco cominciarono a scorrere per tutto il foglio e
cominciarono a formare delle scritte particolari che via, via si imprimeva in
nero sul foglio.
-Ma queste scritte, non significano nulla, non è
nemmeno il normale alfabeto-
-Ecco perché devi decifrarlo-
-Lei professor Silente, crede davvero che sia fattibile?-
chiese Harry scettico.
-Bisogna provarci-
Il ragazzo sospirò.
-E va bene. comincerò subito
a decifrarlo-
-Bene. Ho fiducia in te, ricordalo-
-Grazie preside-
Detto questo Harry prese la pergamena, la chiuse e tenendola
in mano. Si congedò con il preside e con il corpo insegnanti. Poi, con
calma uscì dall’ufficio.
-Bene, signori. Non ci tocca che avere fede in lui e negli altri-
-Negli altri?- chiese la McGrannit.
-Si, sono sicuro che non tarderanno a dargli una mano-
-Speriamo che riescano a trovare la soluzione-
-Non ne dubito Minerva- rispose il preside lisciandosi la
lunga barba bianca.
***
Eccola! Lì come gli aveva chiesto. Seduta ad
aspettarlo.
“Bella!” ecco che lo pensava di nuovo.
Ma come aveva fatto in sei anni a non notarla? Bho, comunque
sapeva che avrebbe recuperato il tempo perso.
Gli si avvicinò di nuovo di soppiatto e dopo essergli
arrivato accanto prese la parola.
-Eccomi-
Pansy sussultò e si girò verso Harry.
-Allora? Che cosa è successo?- chiese lei
preoccupata.
Il ragazzo si mise a sedere dove era prima.
-Un casino- disse semplicemente, buttando la testa
all’indietro.
-Che è successo?-
In un attimo ad Harry venne un
lampo di genio.
Si rimise seduto composto così velocemente che fece
riscuotere la ragazza. Poi, prese le sue mani fra le proprie e la guardò
dritta negli occhi. Questo fece arrossire non poco Pansy.
-Senti Pansy, potresti andare a cercare le ragazze e dirgli
di trovarci nella stanza delle Necessità a mezzanotte?-
-Si, certo. Ma perché?- chiese lei confusa.
-Ve lo dirò lì, sappi solo che è
importante. Ora ti prego va da loro. Io vedo a cercare
i ragazzi-
Pansy annuì e senza farselo ripetere due volte,
raccolse le sue cose sotto lo sguardo, incantato, di Harry.
-Allora io corro-
Lui annuì. Pansy senza pensarci gli diede un bacio
sulla fronte, prima di sparire dalla biblioteca.
Harry rimase nuovamente spiazzato. Due baci nel giro di poco
tempo. Stette lì a rimuginare per un minuto buono, poi, grazie ad un
autocontrollo ^^NOTEVOLE^^, si alzò e andò alla ricerca dei suoi
amici.
Eccomi qui a rispondere ai vostri commenti, spero vi sia
piaciuto. Comunque:
^^Bra^^:sono contenta che ti piaccia. Continua a seguirmi. Baci.
^^Summers84^^:sono contenta che ti sia piaciuto la mia rivisitazione sul
personaggio, spero di continuare a fartelo piacere. Baci.
^^Titty90^^:hai visto! Ora sai cos’è la pergamena di
Atlantide. Spero ti sia piaciuta bella. Baci.
^^mary_zabini^^:spero che ti
piaccia il capitolo e spero di risentirti presto su msn. Baci.
^^Jessire^^:allora? Ti piace? Speriamo di sì. Comunque per
rispondere alla tua domanda ti consiglio di rileggere il capitolo del viaggio
sul treno. Baci.
^^Ladym^^:sono assolutamente contenta che ti piaccia. Ho notato che
hai scritto parecchie ff su Blaise ed Hermione, ne sono contenta, è una
coppia che amo da morire. Spero che continuerai a seguirmi. Baci.
^^lunachan62^^:sono contenta che
tu sia così comprensiva nei miei confronti, in questi tempi sono anche
stata molto male. Seguimi sempre che tra un po’ torno con una one-shot. Baci.
^^jess^^:sono contenta che ti piaccia. E devo dire che
le tue ff, mi piacciono un sacco. Baci.
^^DiabolikalKiss^^:allora cuginona?
Ti è piaciuto? Poi mi dirai del libro. E RICORDATI DEL DVD DI VAMPIRE
KNIGHT!!!!!! Baci.
^^Korinne^^:amore bella!!!!!! Hai visto? Finalmente ho postato.
Sperò che il tuo computer non abbia niente di
grave. Baci.
E per tutti quelli che mi seguono senza recensire: