L'importante è amare e lasciarsi amare

di Beatrix Black
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Questa è la mia prima ff, quindi abbiate pietà. Sono finalmente riuscita a trovare la forza di postare questa storia, solo grazie alle ^^minacce di morte^^ di una mia amica di Msn….TITTY90!

Di cui sono stata eletta ^^FAN N. 1^^. Saluto i miei amici di Msn: Titty90, Gin92, Kila e Biz.

Dedico questa ff a Titty90 e alla mia migliore amica, che da lontano mi asseconda sempre nelle mie pazzie.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 1

 

 

 

 

Era arrivato molto presto quel giorno al quartier generale dell’Ordine della Fenice, tutto perché voleva essere sicuro di essere puntuale all’appuntamento che tanto gli stava a cuore.

Infatti, quel giorno, esattamente nell’ingresso di Villa Black, si sarebbero smaterializzate delle persone molto particolari che gli avevano chiesto un favore alla quale lui fu felice di dire di sì.

Scrutò l’orologio a pendolo, segnava esattamente le 9.59, ancora un minuto e sarebbero arrivati.

Si guardò un po’ attorno, poi ricontrollò l’orologio, ancora trenta secondi e sarebbero arrivati.

Venticinque secondi, venti secondi, quindici secondi, dieci, cinque e………CRACK!!!

Davanti a lui comparvero dodici persone, otto adulti e quattro ragazzi.

 

-Lucius, come sempre puntuale-

 

-Come sempre Silente, come sempre- fece l’uomo mostrando il suo solito ghigno.

 

-Signora Narcissa, che piacere vederla, come sta?-

 

-Molto bene professore, molto bene- la donna a differenza del marito aveva mostrato un dolce sorriso all’uomo.

 

-Charles, Grace, sono molto felice di vedervi. E’ andato bene il viaggio?

 

-Certo Silente è andato bene- fu il signor Zabini a parlare per entrambi.

 

-Ne sono lieto. Frederick, salve. Oh Caroline, la vedo in buona forma-

 

-Grazie Professor Silente vedo bene anche lei-

 

-Sì, anche se sento qualche acciacco ogni tanto- affermò sorridendo alla signora Nott

-John, Helen, vi do il benvenuto al nostro quartier generale- continuò il professore guardando nella direzione dei cognugi Parkinson.

 

-Molte grazie Silente- rispose l’uomo inchinando la testa in segno di saluto.

 

Silente diresse finalmente lo sguardo ai quattro ragazzi e sorrise apertamente.

 

-Ed ecco qua i vostri ragazzi! Draco, Blaise, Theodore, Pansy, come state?-

 

-Molto bene grazie- rispose Draco, cordialmente. Gli altri ragazzi fecero cenno di assenso confermando le parole del ragazzo.

 

-Ne sono felice, allora avete portato tutta la vostra roba?-

 

I ragazzi mostrarono i loro bagagli al Preside, che cominciò a guardare i loro genitori, facendo un grosso sorriso a tutti. Ma poi tornando più serio, si schiarì la voce e cominciò a parlare.

 

-Allora, nella lettera mi avete detto che avevate bisogno che vi nascondessi i ragazzi in un luogo sicuro, ora mi potete dire perché?-

-E’ semplice professore. L’Oscuro Signore vuole che i nostri ragazzi diventino Mangiamorte subito dopo la fine del loro settimo anno e noi non vogliamo che i nostri figli percorrano la stessa strada, che abbiamo deciso di percorrere noi, molti anni fa, e che ora ci pentiamo di aver scelto. Ma l’Oscuro ha deciso che intraprendano al più presto l’addestramento e la cosa non ci va, così abbiamo deciso di nasconderli da lui in modo che non possa addestrarli-

 

Lucius Malfoy era stato chiaro, quanto specifico e questo per il professor Silente era più che sufficiente. Era ormai da un anno che Lucius Malfoy, Charles Zabini, Frederick Nott e John Parkinson erano ufficialmente Mangiamorte e spie per l’Ordine della Fenice.

Avevano scelto quella vita al solo scopo di poter dare un futuro diverso ai loro figli, che in cuor loro non avevano assoluta voglia di diventare dei Mangiamorte.

 

-Sei sempre stato molto chiaro Lucius, è una qualità che ho sempre apprezzato in te. E devo ammettere che la tua risposta è stata più che sufficiente per me-

 

-Noi vogliamo solo il meglio per i nostri figli- intervenne Charles convinto.

 

-Il che significa che non desideriamo che diventino degli spietati assassini- asserì Frederick, stringendo la spalla di suo figlio Theodore.

 

-Esatto, loro non devono commettere i nostri stessi errori- fu John ora a parlare, mentre sua moglie aveva abbracciato la figlia come se volesse proteggerla da qualcosa.

 

-Sono molto felice della vostra scelta signori. Ma, scusatemi siamo ancora all’ingresso, volete accomodarvi?-

 

Silente fece cenno verso l’interno della casa.

 

-Ci piacerebbe molto, ma dobbiamo proprio andare. Abbiamo un appuntamento molto importante a cui non possiamo mancare. Riportiamo le nostre mogli a casa e poi andiamo-

 

Charles dopo aver parlato si avvicinò al figlio e con un mano sulla spalla lo salutò. Blaise rispose con un rispettoso “arrivederci Padre”, poi si lasciò abbracciare dalla madre.

I genitori di Theodore fecero più o meno la stessa cosa. Il padre di Pansy abbracciò la figlia, per poi lasciarla tra le braccia della madre che era in lacrime al solo pensiero di lasciare la figlia. Il marito l’ abbracciò nel tentativo di tranquillizzarla.

 

-Dai tesoro, non piangere, vedrai che starà benissimo-

 

-Ma John, la mia bambina...-

 

-Lo so, ma lo sai è la soluzione migliore per tutti, non sei d’accordo?-

 

La donna annuì, tornando ad abbracciare la figlia.

Lucius invece era stato il solito pezzo di ghiaccio come al solito e aveva solo stretto la mano a Draco, che di conseguenza si era affrettato a stringere. Mentre Narcissa aveva abbracciato il figlio, ma anche a lei cadde una lacrima; poi, Lucius aveva attirato la sua attenzione su di se, posando una mano sulla spalla di lei e sorrise dolcemente alla moglie, dicendo:

 

-Dobbiamo andare Cissy, forza, altrimenti noi faremo tardi-

 

-Ok- si avvicinò al figlio dandogli un bacio sulla guancia –Stammi bene Draco-

 

-Certo madre-

 

Poi dopo aver salutato Silente, si smaterializzarono lasciando i ragazzi da soli con l’uomo che gentilmente sorrise loro.

 

-Allora ragazzi, potete lasciare le vostre cose qui. Ve le farò trovare nelle camere che occuperete-

 

-Grazie, Preside- Pansy aveva aperto la bocca per la prima volta solo in quel momento e nel farlo si era trovata tremendamente a disagio. Forse per il fatto che aveva un po’ di timore nei confronti del loro Preside.

 

-Avete fatto colazione?-

 

I ragazzi mossero il capo negativamente.

 

-Allora venite con me, in sala da pranzo. Molto probabilmente ci dovrebbe essere di già la colazione servita in tavola-

 

Silente si avviò verso una porta chiusa non poco distante da loro, appena la aprì fece un largo sorriso a tutti i presenti.

In sala c’erano Harry, Hermione, Ron, Fred e George, Bill, i signori Weasley, Remus Lupin e altri componenti dell’ordine.

Appena i quattro ragazzi entrarono in sala, scese un silenzio glaciale, erano rimasti di sasso. Silente vedendo la loro reazione si affrettò a parlare.

 

-Buongiorno, come va?-

 

-Be...bene, ma professore co…cosa ci fanno loro qui?- chiese Hermione confusa, la vista di quei ragazzi l’aveva lasciata senza parole.

 

-Sono contento signorina Granger che mi faccia questa domanda. Allora, dovete sapere che i genitori di questi ragazzi mi hanno chiesto di nasconderli per tutto il resto dell’estate, e il posto migliore è questo secondo me-

 

-Sì, professore. Ma perché devono essere nascosti?- chiese Harry, alquanto perplesso.

 

-Perché noi non abbiamo nessuna intenzione di schierarci dalla parte dell’Oscuro Signore, entrando a fare parte della schiera dei Mangiamorte- fu Draco a parlare, lasciando un Harry incredibilmente sorpreso.

 

-Esatto, noi non abbiamo intenzione di diventare degli assassini- inveì Blaise a conferma delle parole del cugino.

 

-Non vogliamo essere costretti a fare una cosa contro la nostra volontà- Theodore era stato estremamente esplicito nel dirlo, aveva un tono che non ammetteva repliche.

 

-Noi vogliamo avere una vita normale, non vogliamo delle catene, vogliamo essere liberi di prendere le nostre decisioni. Si tratta della nostra vita- ora era stata Pansy a parlare e nel farlo gli occhi le erano diventati lucidi e sembrava sull’orlo del pianto, come se quelle parole le avesse tenute dentro di se per non so quanto tempo. Theodore le si mise accanto cingendole una spalla, nel tentativo di tranquillizzarla, aveva percepito chiaramente il suo nervosismo.

 

-Insomma mi pare che abbiano detto loro, tutto quello che c’era da sapere- Silente preferì concludere così la conversazione, secondo lui era la cosa migliore da fare.

 

In sala nacque un silenzio a dir poco imbarazzante, ma fu Hermione a rompere il ghiaccio alzandosi in piedi avvicinandosi ai quattro che osservarono ogni suo movimento non capendo cosa intendesse fare. Ma appena si fu posizionata davanti a loro allungò la mano e con un sorriso, sincero, disse:

 

-Benvenuti tra noi, sono contenta che siate qui-

 

Per un attimo rimasero senza parole dal gesto della mora, nei loro confronti, ma subito Blaise si affrettò a stringere la mano alla ragazza, mostrando un sorriso tra il divertito e il contento, che fece arrossire non poco Hermione. Subito dopo Blaise fu seguito a ruota da Pansy, Draco e Theodore, che finalmente sorrisero, ma non un sorriso di scherno, un sorriso sincero, che fece crollare le ultime barriere conflittuali che c’erano in sala, da parte di tutti. Si affrettarono a stringere la mano ai nuovi arrivati nell’Ordine della Fenice, dando ciascuno il loro benvenuto.

Per primi furono Remus Lupin ed i Weasley, poi arrivarono anche Harry e Ron. Harry e Draco prima di stringersi la mano fecero un lungo sospiro e poi sorrisero entrambi, si strinsero le mani e diedero un ultimo taglio al passato che avevano convissuto come nemici e che adesso cancellavano per dare inizio ad nuovo presente che li avrebbe visti come amici.

Dopo che tutti gli ebbero dato il loro benvenuto, si sedettero a tavola. Draco, Theodore e Blaise si sedettero su lato sinistro del tavolo, accanto a Harry, Ron, Fred e George, Bill e Remus; Pansy invece fu invitata da Hermione a sedersi accanto a lei e la ragazza accettò molto volentieri l’invito.

Silente rimase decisamente molto soddisfatto da quello che aveva visto e sedendosi anche lui cominciò una conversazione con Remus.

 

-Allora Malfoy, hai detto che non hai intenzione di diventare Mangiamorte, giusto?! Ma allora mi chiedevo che cosa avevi in mente di fare alla fine della scuola?-

 

Draco guardò Harry stupito da quella improvvisa domanda e poi dopo aver pensato alla risposta affermò serenamente:

 

-Avevo una mezza idea di entrare a far parte del corso Auror-

 

-Sì, ci avevo fatto un pensierino anch’io- intervenne distrattamente Blaise, mentre era alle prese con i suoi cereali.

 

-Anch’io- disse Theodore, mentre versava i suoi nella tazza.

 

-Potter perché fai quella faccia come se fossimo appena atterrati dalla Luna?- Draco guardò perplesso il ragazzo, infatti aveva una faccia alquanto indecifrabile.

 

-Eh? Ah! No, no niente di importante, sono semplicemente stupito. Non credevo che foste così-

 

-Non sai molte cose di noi Potter-

 

-Già, ma se questo è il vostro vero io, devo ammettere che mi piace!-

 

I ragazzi si guardarono tra loro, poi guardarono Harry e dopo poco iniziarono a ridere di gusto. Si stavano proprio divertendo.

 

-Allora potremmo anche dire addio ai convenevoli e darci del tu! Che ne dite?- chiese Theodore ancora ridendo.

 

-Direi che per me si può fare, per te Draco?- chiese Blaise.

 

-Certo, mi va bene-

 

-Allora, amici?- chiese Harry.

 

-Amici!- affermarono gli altro in coro.

 

In sala si fece silenzio quando la porta della stanza si aprì e fece entrare Ginny Weasley, che alla vista degli strani ospiti, spalancò gli occhi, poi si girò verso Silente e con fare allusivo chiese:

 

-Buon…giorno, mi sono forse persa qualcosa-

 

-Buongiorno Virginia. No, non ti sei persa molto a dirla tutta. Si da il fatto che il signorino Malfoy, il signorino Zabini, il signorino Nott e la signorina Parkinson si sono schierati dalla nostra parte rinunciando a diventare dei Mangiamorte-

 

-Ah…-

 

Ginny stette in silenzio un secondo, abbastanza per assimilare la cosa, mentre tutti la stavano guardando aspettando una qualunque reazione. Draco la stava osservando intensamente, non si spiegava il perché, ma aveva un assoluto bisogno di sentirsi accettato da lei e da quando era entrata non aveva fatto altro che guardarla provando un qualche cosa di strano all’interno dello stomaco che lo stava scombussolando, ma si affrettò subito a scambiarla per fame dato che non aveva ancora toccato nulla.

Poi, Ginny stupendo tutti si girò verso i ragazzi e mostrò il suo sorriso più bello che il repertorio in quel momento gli consentiva, facendo venire un colpo al cuore di Draco, che resistette per miracolo dal non sussultare, comunque in meno di due secondi era già diretta verso i ragazzi e stava stringendo loro la mano salutandoli, Quando arrivò a Draco, lui era rimasto talmente incantato da quella ragazza da non accorgersi di cosa stava succedendo intorno a se. Infatti quando Ginny arrivò da lui per stringergli la mano rimase immobile, ma si risvegliò dopo che Blaise gli ebbe dato una gomitata tra le costole risvegliandolo. A quel punto guardò la mano di Ginny, che ancora aspettava la sua e si affrettò a stringerla provocando ad entrambi un brivido lungo la schiena.

Ginny ripresasi da quell’emozione, che l’aveva colta di sorpresa, girò la tavola e andò a sedersi accanto a Pansy, alla quale si presentò e diede il benvenuto con un sorriso molto amichevole, che la ragazza ricambiò.

Ripresero tutti a parlare del più e del meno, tutti meno Draco che era intento ad osservare una Ginny alquanto sorridente e serena. Si costrinse a guardare la sua colazione e sorrise; Eh, sì! Questa nuovo presente gli piaceva, diede un’altra occhiata a Ginny, eccome se gli piaceva.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Ringrazio tutti coloro che mi hanno recensito! Eccomi qua con il seguito della mia ff.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 2

 

 

 

 

Quella sera i ragazzi dopo cena si erano ritirati tutti in camera loro. Draco, Blaise, Theodore li avevano sistemati nella camera di Harry e Ron, che con un incantesimo avevano reso decisamente più grande la stanza, per far sì che si potessero aggiungere tre letti.

Appena arrivati i ragazzi continuarono la loro accesa discussione sul Quidditch a cui avevano dato vita mentre salivano le scale, l’unico che non sembrava interessarsene era Draco, che quel giorno era quasi sempre stato con il capo tra i suoi pensieri. Quali pensieri?! Ginny e chi altri, quella piccola rossa gli aveva occupato i pensieri per la gran parte della giornata. Draco appena arrivò sul suo letto si sdraiò e si mise ad osservare il soffitto, senza interesse naturalmente. Chiuse gli occhi e subito vide quel viso, con quel sorriso che lo aveva totalmente rapito, con quegli occhi blu come il mare in cui regolarmente ci si perdeva, a quei capelli rossi come un rubino, un prezioso rubino, quella pelle chiara senza imperfezioni, perché ormai ogni lentiggine della ragazza, che l’aveva caratterizzata fino a pochi anni fa, era ormai scomparsa e adesso mostrava un viso perfetto. Ormai era chiaro Ginny Weasley quella estate si era trasformata in una bella ragazza e aveva perso ogni cosa che prima si poteva definire “da bambina”, no, ora era cresciuta il suo corpo si era trasformato e bene, anche troppo bene secondo Draco……SBAM!!!!!!!!!

Un cuscino lo aveva colpito in piena faccia e lo aveva risvegliato del tutto, appena si tolse il cuscino dalla sua faccia guardò gli altri ragazzi, che erano tutti sull’orlo delle risate. Prese in mano il cuscino arrivatogli addosso, si alzò e con faccia seria si rivolse ai compagni di stanza.

 

-Allora, chi ha avuto il coraggio di tirarmi questo cuscino?-

 

I ragazzi non risposero, anzi si stavano trattenendo dal ridere il più possibile. Draco inarcò un sopracciglio.

 

-Allora, non volete parlare, vero?- Draco mantenne la sua espressione seria, mentre tutti gli altri tacquero. Ma subito sul volto del giovane si formò il suo solito ghigno ^^made in Malfoy^^ e la cosa preoccupo non poco i presenti, che non sapevano assolutamente come reagire, ma lui continuò a parlare.

 

-Bhe, visto che non volete parlare, invece di punire uno solo di voi………..dovrò punire tutti!!!!!-

 

Draco lanciò il cuscino a Harry e subito dopo lanciò il suo sul volto di Theodore, ed in un attimo si trasformò in una vera e propria battaglia coi cuscini, esattamente all’ultima piuma.

Fecero un casino, che la metà bastava, continuarono a lungo, ma alla fine erano tutti sdraiati chi qua chi là, con il fiatone.

 

-Ho vinto io- dichiarò Draco alla fine.

 

-Non ci sperare tanto, non è ancora detto- rispose Harry alzando il capo.

 

-Eh chi te lo dice a te questo?-

 

-Io-

 

Un altro cuscino era arrivato in piena faccia del biondo, e….3…..2…..1……ecco che la battaglia riprendeva vita e più accesa di prima.

 

*    *    *    *    *    *    *    *    *    *    *    *   

 

Dopo cena le ragazze, come così i ragazzi si diressero verso camera loro, avevano iniziato a parlare delle solite cose, cioè ragazzi, riviste, moda, pettegolezzi vari, insomma le solite cose.

 

-Ginny, devo ammettere che appena ti ho vista a quella porta stamattina a stento ti riconoscevo, sei cresciuta un casino, si cambiata molto, davvero!- Pansy aveva detto quelle cose con una naturalezza pazzesca, mettendo in imbarazzo la ragazza che era diventata più o meno come i suoi capelli.

 

-D…dai, n…non…cre…do di ess…ere cambiata molto-

 

-E invece Pansy ha ragione, sei davvero cambiata molto, sono sicura che farai un figurone quest’anno a scuola, con i ragazzi-

 

Pansy annuì sorridendo all’amica, perché anche se da poche ore loro si potevano definire di già amiche.

 

-Mi state prendendo in giro, vero?-

 

-No, sul serio sei davvero cambiata, te lo ha confermato anche Herm, fidati!-

 

Vedendo che la ragazza non voleva crederci, si alzò, la prese per un braccio e la portò davanti all’enorme specchio che avevano in camera, la mise davanti in modo che si potesse vedere.

 

-Guarda, non hai più una lentiggine, il colore dei tuoi occhi si è intensificato facendosi più bello e anche di fisico sei migliorata molto-

 

Pansy si era portata dietro le spalle della ragazza e poco dopo era stata raggiunta da Herm che continuava a sorridere.

 

-E va bene ragazze, ma chi credete che si possa accorgere di me?- Ginny si era riavviata verso il letto e si era lasciata andare a sedere.

 

-Draco, per esempio!-

 

Ginny strabuzzo gli occhi e guardò Pansy come se fosse venuta da Marte.

 

-Co…come scusa?-

 

-Draco! Ma come, non lo hai notato stamattina come lo hai lasciato quando sei entrata in sala per la colazione?-

 

-Veramente no-

 

-Era in coma, anzi era in apnea, sembrava una statua, si è ripreso solo quando Blaise gli ha dato quella gomitata nelle costole-

 

-Ma sei sicura di aver visto bene?-

 

-Sì che ne sono sicura!-

 

-È vero Gin l’ho visto anch’io, lo avevi ridotto ad una statua di sale-

 

Gin guardò attentamente le due, prese il suo cuscino e strinse, chiuse gli occhi ripensando a quella mattina e poi lo vide e……….cavolo avevano ragione lo aveva lasciato di sasso!!!!!!!!!

Spalancò gli occhi e divenne del colore dei suoi capelli, Pansy ed Hermione si scambiarono uno sguardo complice del tipo ^^ha capito che noi abbiamo ragione^^.

 

-Oddio!-

 

Ginny aveva nascosto il viso nel cuscino che aveva in braccio.

 

-Dai, non è mica una tragedia piacere a Draco Malfoy-

 

-Quello può essere anche il minore dei problemi, ma adesso sono io in un enorme stato confusionale-

 

Le altre due si misero a ridere alle sue parole, guadagnandosi una occhiataccia dalla diretta interessata.

STOM!!!!!!! Le tre si riscossero a quel rumore sordo, sobbalzando da dove erano sedute.

 

-Ma che è stato?- chiese Hermione allarmata.

 

-E lo chiedi a me? Io che ne so- fece Pansy che si stava riprendendo in quel momento dallo spavento.

 

-Proveniva dalla stanza dei ragazzi!- affermò Ginny indicando il soffitto.

 

-Andiamo a vedere cosa è successo-

 

Prese dalla curiosità e dalla preoccupazione le tre si diressero fuori dalla porta, poi su per le scale e dritte verso la stanza dei ragazzi, da cui si sentivano dei rumori strani. Ginny prese coraggio e lentamente aprì la porta ad uno spiraglio in modo che solo lei potesse vedere, appena vide cosa stava succedendo dentro, richiuse la porta in modo che non scattasse, si girò verso le ragazze che non aspettavano altro che dicesse qualche cosa. Ginny si mise a ridere lasciandole interdette, poi si girò e con fare deciso spalancò la porta, appena lo fece i ragazzi si fermarono come belle statuine e guardarono tutti verso le ragazze. Ginny continuando a ridere, disse:

 

-Ecco cosa ci ha spaventate! Una battaglia di cuscinate!-

 

Pansy e Hermione guardarono i ragazzi e notarono come si erano conciati, con i capelli spettinati e con le piume dei cuscini addosso e poi in quelle posizione strane dato che ancora non avevano mosso muscolo. No! Quello era troppo, scoppiarono a ridere davanti alle facce sempre più perplesse dei ragazzi.

 

-E…..noi….che ci….siamo…..preoccupate per questo!- disse Ginny tra una risata e l’altra.

 

I ragazzi si guardavano tra loro, non ci stavano capendo niente.

 

-Però ci hanno fatto preoccupare- disse Pansy lanciando uno sguardo complice alle due, che ricambiarono .

 

 vero Pansy, ci hanno fatto preoccupare e la nostra apprensione costa-

 

Le tre si avvicinarono ai ragazzi e da terra raccolsero un cuscino ciascuno, Hermione insonorizzò la stanza. Nel farlo nessuno aveva mosso un muscolo a parte le ragazze. Ginny stringendo il cuscino tra le mani si avvicinò pericolosamente ai ragazzi dicendo:

 

-Hai ragione Herm, la nostra apprensione costa, costa cara, molto cara-

 

Dicendolo tirò il cuscino al ragazzo più vicino, seguita a ruota da Hermione e Pansy, dando inizio ad una vera Apocalisse del Cuscino.

Stettero ore a tirarsi cuscini, poi mentre tirava un cuscino, Ginny andò a finire tra le braccia di Draco, si guardarono per un secondo, ma per loro fu come una eternità, poi colta dall’imbarazzo Ginny distolse lo sguardo e  riprese la sua battaglia, lasciando un Draco decisamente impalato, fino a che non ricevette una cuscinata ridando vita anche lui alla sua lotta.

Quando Ginny, Hermione e Pansy uscirono dalla stanza erano le tre e mezzo di notte, ma non dopo aver detto ai ragazzi un “e guai a chi si riazzarda a farci stare in pena di nuovo”. Dopo che la porta fu chiusa, i ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere.

 

-E chi si azzarda a metterle in pensiero- disse Ron con occhi sbarrati.

 

-Io no!- dissero tutti in coro, con una espressione mista tra lo spaventato e il divertito.

 

-Possiamo dire Draco, che hanno vinto loro, vero?- fece Harry guardando il biondo.

 

-Sì! Decisamente hanno vinto loro!-

 

Scoppiarono a ridere e poi con calma andarono nei propri letti o quello che rimaneva di loro, per poi addormentarsi subito travolti dalla stanchezza.

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Quando i ragazzi si svegliarono erano circa le undici, svegliati dalle urla di mamma Weasley, contro i gemelli per aver provocato un altro dei loro scherzi.

Appena si alzarono, si vestirono con calma e andarono in bagno uno alla volta. Poi quando tutti ebbero fatto, si avviarono giù per la colazione quando entrarono si resero conto che le ragazze erano già lì a mangiare. Appena li videro le ragazze scoppiarono a ridere, guadagnandosi una bella occhiataccia da ciascuno, nessuno escluso.

 

-Ragazzi, buongiorno! Ma che facce, sembrate che siete appena usciti da una battaglia-

 

-Già e che abbiate perso-

 

Si misero a ridere, mentre le occhiatacce si facevano più cattive da parte degli ^^sconfitti^^.

 

-Ah, ah! Molto divertente, davvero molto divertente- fece sarcastico Ron.

 

-Dai Ronald, non te la prendere non è stavamo mica dicendo sul serio- fece Hermione con finti occhi dolci.

 

-È vero fratellino, non è stata mica colpa vostra se avete perso- riprese Ginny sorridendo furba.

 

-Ha ragione ragazzi, infondo avete perso solo perché siamo più forti noi in questo campo- rincarò Pansy, mirando all’orgoglio dei ragazzi che stava gia ribollendo di rabbia, ma che si stava già trattenendo per non saltare alla gola delle tre, che nel frattempo avevano ricominciato a ridere.

 

-Ma come sei divertente Pansy, davvero molto- disse Theodore con molto astio nella voce.

 

-Dai Theo, non te la prendere molto, stavamo solo scherzando-

 

-Sì, come no!-

 

A quel punto le ragazze si alzarono e si diressero verso la porta, ma prima di andarsene, Ginny si avvicinò a Harry e guardandolo negli occhi gli disse canzonatoria:

 

-Dai Harry, non mi dire che te la sei presa per così poco?-

 

Harry inarcò il sopracciglio e la ragazza pensò di rincarare la dose.

 

-Dai, non fare quegli occhi, mi fai pena-

 

Ginny si avvicinò al ragazzo dandogli un bacio sulla fronte e sempre con quel suo tono canzonatorio gli disse:

 

-Ecco, ora fai il bravo bambino e non prendertela più, ok?-

 

Draco sapeva che quel gesto era stato fatto per scherzo, ma si sentì lo stesso il sangue ribollire e non capì perché. Poi Ginny si avviò verso la porta e agitando la mano disse un “Ciao, ragazzi”, appena furono uscite dalla porta i ragazzi avevano uno sguardo omicida che sarebbe servito a intimorire anche lo zio Voldy.

 

-Avete pensato alla stessa cosa che ho pensato io?- fece Harry guardando la sua colazione.

 

-Se intendi saltargli alla gola?!!!!!- rispose Blaise socchiudendo gli occhi, continuando a fissare la porta.

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Quel pomeriggio tutti si erano ritirati nelle proprie camere e avevano cominciato a fare un po’ di compiti per le vacanze.

Draco e Blaise si erano messi a fare un tema per Incantesimi, Harry aiutava Theodore a Difesa contro le arti Oscure e Ron era impegnato con l’odiata Pozioni.

Ad un certo punto Draco affermo un “Finito!”

 

-Non ci credo ma come hai fatto?- esclamò Blaise prendendo la sua pergamena per controllare che stava scherzando.

 

-Blaise come credi abbia fatto, ho scritto quello che dovevo scrivere ed ho finito-

 

-Almeno posso darci un’occhiata io? Che sono rimasto incasinato-

 

-Fa pure io vado in cucina a prendere un bicchier d’acqua-

 

-Sì, ok! A dopo cugino-

 

Draco era uscito dalla stanza e con tranquillità stava scendendo le scale, poi attraversò il corridoio, ma qualcosa anzi “qualcuno” gli venne addosso sbattendo la testa nel suo petto, ma l’urto fu così forte che questa persona stava quasi per cadere a terra, ma Draco con i riflessi pronti la afferrò e la trattenne per le braccia. Appena abbassò il capo vide chi gli era venuto addosso, Ginny Weasley, il cuore gli si fermo per una frazione di secondo a contatto con la ragazza.

La rossa si lamentò un attimo massaggiandosi la fronte nel punto in cui era andata a scontrarsi, ma appena alzò il viso per vedere contro chi era andata a sbattere sbarrò gli occhi e aprì la bocca per dire qualcosa, ma non riuscì a dire niente.

 

-Ehi, rossa! Attenta a quando esci da una stanza, potresti finire in terra la prossima volta-

 

-…-

 

-Che c’è non stai bene, ti sei fatta male?- chiese preoccupato Draco vedendo che lei non rispondeva.

 

-Eh, ah! No, no! Sto bene, bhe, a parte la mia fronte. Lo sai che hai il petto duro?- fece lei cercando di risultare il più calma possibile, quel ragazzo gli faceva un effetto strano, mettendola sempre più in confusione.

 

-Bhe, niente in confronto alla tua testa- Draco fece un ghigno divertito.

 

-Che spiritoso- fece lei inarcando il sopracciglio.

 

-Comunque hai detto che ti sei fatta male alla fronte, giusto?-

 

-E….ecco….sì- Ginny divenne rossa quando lui con dolcezza gli aveva cominciato ad accarezzargli la testa.

 

Draco non capiva cosa lo avesse spinto a fare quel gesto, ma sapeva che ormai non poteva più tornare indietro, si avvicinò alla fronte della ragazza e con una dolcezza, anche da lui inaspettata, gli diede un bacio.

 

-Spe…speriamo che così possa passare più in fretta- disse Draco con il fiato corto e il cuore che gli batteva a mille. E la stessa cosa era per la ragazza, che non sapeva più come reagire.

 

-Bhe, io vado volevo andare solo in cucina a prendere un bicchiere di acqua, c..ciao!-

 

Così il ragazzo ruppe il ghiaccio e più nervoso che mai si affrettò a scendere quell’ultima rampa di scale dirigendosi in cucina, lasciando Ginny ancora lì immobile completamente mimetizzata con i suoi capelli. Dalla stanza da cui era uscita uscirono anche Pansy ed Hermione preoccupate nello sentire la ragazza che si era lamentata durante lo scontro. Ma quando arrivarono la trovarono lì completamente pietrificata e rossa, Hermione a quel punto agitò una mano davanti agli occhi della ragazza che sembrò reagire almeno un pochino.

 

-Ehi Gin, tutto Bene?-

 

-Mi ha dato un bacio in fronte- disse lei ancora mezza scombussolata.

 

-Cosa?- fece Pansy.

 

-Mi ha dato un bacio in fronte- fece di nuovo lei.

 

-Va bene, Herm aiutami a portare la bella statuina in camera forse riusciamo a farci dire che è successo-

 

-Ok-

 

Le due presero la ragazza, una per braccio e la trasportarono seduta su di un letto.

 

-Allora, ci vuoi dire con calma cosa è successo?- fece Hermione mettendosi in ginocchioni davanti alla ragazza.

 

Ginny sembrò risvegliarsi a quelle parole e dopo aver preso un bel respiro e riacquistato colore prese a raccontare.

 

-Allora, io sono uscita dalla camera, mentre voi due eravate in bagno e sono andata a sbattere contro una persona e gia lì sono rimasta di sasso appena ho visto chi era…-

 

-Draco- affermò Pansy sorridendo.

 

-Esatto, lui a cominciato a chiedermi se mi ero fatta male e io gli ho risposto che mi ero fatta un po’ male alla fronte e…-

 

-E?- disse Hermione facendo un gesto con la mano, per far intendere che voleva che continuasse.

 

-….e lui mi ha dato un bacio “dolcissimo” sulla fronte!- concluse Ginny tutto d’un fiato.

 

Silenzio………poi un sorriso comparve sulle facce delle due more. Hermione andò ad abbracciare  l’amica e Pansy la seguì subito dopo.

 

-Visto! Che ti avevo detto? Avevo ragione, tu piaci a Draco!-

 

-Sì, ma se lui mi sta solo prendendo in giro? Io non potrei sopportarlo, mi farebbe troppo male-

 

-Non credo che lo farà- disse Pansy.

 

-Ne sei sicura?- chiese Ginny guardandola seria.

 

-……È difficile a dirsi ora, dovremmo vedere come andrà avanti questa situazione-

 

-….ok….guardiamo come va avanti….- disse infine Ginny abbassando il capo.

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Draco era appena arrivato in cucina e però non prese ciò che era venuto a prendere anzi prese una bottiglia di Burrobirra e se ne versò un bel po’ nel bicchiere e se lo scolò tutto fino in fondo, ne aveva proprio bisogno. Ma insomma, cosa gli stava succedendo, aveva baciato la fronte di Ginny e già quello lo aveva scombussolato in maniera incredibile, pazzesco! Ma, poi una Weasley, la piccola di casa Weasley, incredibile, pazzesco. E invece no! Si era preso una cotta pazzesca per quella ragazza e in un solo giorno. Voleva dirlo a qualcuno, ma a chi? Forse ai ragazzi, ma non ora, forse quando sarebbero arrivati a scuola, per ora doveva digerire lui quella cosa e cercare di risultare il più calmo possibile.

Si guardò in torno, poi fece un sospiro profondo, posò il bicchiere vuoto, chiuse la bottiglia e si riavviò verso la stanza dei ragazzi, dove li ritrovò intenti a seguire una partita di scacchi magici tra Ron e Blaise, uno scontro tra titani, perché anche Blaise era molto bravo a giocare a scacchi.

Draco con naturalezza si mise ad osservarli, ma non si era accorto dell’espressione che aveva assunto quando pensava a ^^Virginia^^ e che ancora non l’aveva abbandonato.

Theodore alzò per un attimo lo sguardo verso l’arrivato e la riabbassò, ma dovette rialzarlo subito alla vista della strana espressione dell’amico, si mise a ridere. E tutti guardarono verso di lui non capendo il motivo della sua risata.

 

-Ehi, Theo che ti sei rincretinito? Ridi senza ragione!- fece Blaise guardando l’amico male.

 

-No, non mi sono rincretinito-

 

-E allora che hai?-

 

-Guarda la sua faccia!- disse indicando con dito Draco.

 

Tutti si girarono allora verso di lui e sgranarono gli occhi. Bene….3….2….1….scoppiarono a ridere era davvero buffissimo, stava sorridendo, ma non il sorriso tipico da Malfoy, ma un sorriso del tutto diverso che non si era mai visto sulla sua faccia.

 

-Draco, si può sapere perché stai sorridendo come un idiota?- disse Blaise tra una risata e l’altra.

 

-Chi, io?- fece Draco continuando a sorridere.

 

-No, mia nonna. Tu! Allora ci spieghi il motivo di questo, per così dire ^^sorriso^^?-

 

Draco riprese il suo solito ghigno e dirigendosi verso il suo letto disse:

 

-Tutto a suo tempo, tutto a suo tempo- e alla facciaccia ^^delusa^^ degli altri si mise a leggere un libro, anche se non gli fregava niente del suo contenuto e nascondendosi dietro di esso tornò a pensare alla piccola rossa.

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Eccomi! Allora, spero che vi sia piaciuto questo nuovo capitolo. Ringrazio di nuovo tutti quelli che hanno recensito e tutti quelli che hanno deciso di seguirmi, anche senza recensire…….ehm……..cioè……nessuno…..eheheheh……scherzo! Però, se ci sono stati mi fa molto piacere.

Ma passiamo ai recensori:

 

^^Titty90^^ : Ciao bellissima, sono molto contenta che ti sia piaciuta. Hai visto! Te l’ho dedicata! Non te l’aspettavi, vero?! Scommetto di no! Finalmente ho pubblicato anche il secondo capitolo, poi con tutte le minacce di morte che mi fai, dovevo. Ah, si! Aggiungo…minacce di morte che continui a farmi, se non pubblico. Baci dalla tua FN1.

 

^^lunachan62^^ : Sono contenta, spero che continuerai a recensirmi. E credo che tra un capitolo e l’altro non debba passare molto tempo, anche perché sto a scrivere spesso. Baci.

 

^^Doremichan^^: Ti dico solo una cosa…..fatto! Baci.

 

^^terry^^: Sono contenta che ti piaccia, continua a seguirmi. Baci.

 

^^Ellie^^: Lo so che i personaggi sono molto OOC, ma a me piacciono così. Le coppie si svilupperanno via, via con calma. Continua a recensire, please. Baci.

 

^^Jackye_Chan^^: Spero che continuerà a piacerti. Baci.

 

^^mary_zabini^^: Te, ti voglio tra le mie schiere di recensitici. Ti prego, continua a seguirmi. Baci.

 

^^miss malfoy^^: La stessa cosa che ho detto a mary_zabini! Mi piacerebbe molto se continuassi a recensirmi, ti scongiuro. Baci.

 

^^Spuffy^^: Sono molto felice che ti sia piaciuto. Rispondendo alla tua domanda, dico che non ho la minima idea di quale sia il vero nome di Ginny. Ma tra Ginevra e Virginia, io personalmente ho scelto Virginia, perché mi piace di più. Continua a recensire. Baci.

 

E adesso….

 

..Baci, baci, baci, baci, baci, baci……

 

               Beatrix Black

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Comincio con il ringraziare chiunque mi stia seguendo e chiunque mi abbia recensito. Mi dispiace per chi ha dovuto aspettare, ma sono sommersa dai compiti e quindi postare sarà più lento del previsto.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

 

Capitolo 3

 

 

 

 

Quella mattina si era decisa a finire i compiti di trasfigurazione e lei si sapeva non era mai stata una cima in quella materia, probabilmente, pensò, perché era Serpeverde e la professoressa McGrannit era la direttrice della casa dei Grifondoro e non c’era mai stato buon sangue tra le due case....bhe, insomma fino a una settimana fa. Da quando lei, Draco, Blaise e Theo si erano trasferiti in villa Black le cose erano nettamente migliorate, già dal primo giorno. Lei aveva conosciuto Hermione e Ginny e poteva ammettere finalmente di aver trovato finalmente delle amiche e la cosa la rendeva davvero felice. Anche i ragazzi avevano fatto amicizia con Harry e Ron,coloro che prima definivano “sfregiato e lenticchia”, la cosa risultava alquanto strana, ma avevano davvero fatto amicizia e la cosa sembrava destinata a durare.

 

-Pansy? Ehi, Pansy mi stai ascoltando?-

 

La voce di Hermione la riportò alla realtà.

 

-Eh? Oh, sì scusa, mi ero distratta! Che cosa stavi dicendo su….su cosa?-

 

-Non mi stavi neanche sentendo, ma dove eri sulla Luna? Ti stavo spiegando il capitolo cinque!-

 

-Ah….già….mi dispiace mi ero incantata-

 

-Si vedeva benissimo-

 

-Comunque, non ne posso più di studiare, perché non mi fai copiare i compiti che tu hai già fatto-

 

-Non se ne parla assolutamente, è scorretto fare così-

 

-No, è solo agevolare di più la situazione perché finisca prima-

 

-Il termine più adatto che io gli darei è “barare”-

 

-Allora avevo ragione quando dicevo che voi Grifondoro siete dei Santi, non farete mai una cosa scorretta, neanche per sbaglio-

 

-Ed hai proprio ragione, quindi rimettiti subito a studiare o ti sorbirai la stesso discorso che faccio a Ron ogni volta che fa così-

 

Pansy sgranò gli occhi terrorizzata, infatti non meno di due giorni fa tutti quanti avevano assistito alla paternale di Hermione a Ron, riguardo lo studio, e doveva ammettere che i Grifondoro potevano essere Santi quanto volevano, ma quando si arrabbiavano avrebbero fatto paura a tutti nessuno escluso. Allora si decise a rimettersi a studiare e in poco tempo riuscì finalmente a finire, si era impegnata davvero, non per amore dello studio, ma per paura della minaccia dell’amica.

Pochi minuti dopo, nella stanza entrò Ginny e si mise con Herm a giocare una partita di scacchi magici, lei le aveva osservate per un po’, ma alla fine decise di scendere giù in biblioteca a vedere se trovava un buon libro da leggere.

Scese le scale attraversò l’ingresso ed entrò nella stanza vuota…..no, non era vuota. Davanti al camino c’era qualcuno, lo osservò meglio, capelli neri e perennemente in disordine, alto e decisamente ben fatto fisicamente, non lo riconobbe subito ma pochi istanti dopo realizzò che quello non era altri che Harry Potter. Quando il ragazzo si accorse della sua presenza si girò e incrociò i suoi occhi verdi con quelli celesti della ragazza. Pansy sentì la faccia andargli in fiamme e una strana sensazione nel petto e poi con un sussurro aveva pronunciato un flebile:

 

-C….ciao….Harry-

 

-…..ciao Pansy- aveva risposto lui dopo un pausa che parve una infinità. Pansy si fece coraggio e si avvicinò al ragazzo, “ma che cosa mi prende, mi sento sul punto di cadere in terra. E poi guarda che fisico che ha, certo che essere cercatori fa proprio bene, è la stessa cosa che è successa a Draco in fondo. Ammazza che petto, non so che gli farei io, ma di sicuro qualcosa combino. E poi guarda tu che occhi, come due smeraldi………come è bello………no! Aspetta! Ho appena pensato che Harry Potter è discreto?................sì, l’ho decisamente pensato, ma che cosa succede? Sarà decisamente un effetto collaterale della lezione di Herm. Sì, deve essere per forza così. Ma allora perché il mio cuore batte così forte e non accenna a smettere?”. Senza accorgersene era arrivata a pochi centimetri di distanza dal ragazzo, che non gli aveva tolto gli occhi di dosso da quando era entrata. Pansy alla fine si decise di ritornare sulla realtà e con dei gesti lenti si avvicinò al primo scaffale dei libri e  iniziò a guardarlo cercando di nascondere al ragazzo quel colorito che gli era apparso su tutto il viso e con voce roca aggiunse:

 

-Allora c…che cosa ci fai qui in biblioteca?-

 

-Ehm….io…..stavo osservando l’arazzo-

 

Pansy alzò lo sguardo sull’arazzo e notò la scritta in alto “La nobile e antichissima casata dei Black”, allora capì perché stava lì.

 

-È per via del tuo padrino che stavi osservando quell’arazzo?-

 

Harry la guardò stupito, come poteva aver capito al volo il motivo della sua presenza lì? Non ci badò tanto, infatti si limitò ad annuire e tornare ad osservare il grande albero genealogico.

 

-Sai….- cominciò Pansy avvicinandosi -…anch’io ho perso una persona cara poco tempo fa e la cosa mi fa ancora male se ci penso ancora-

 

-Chi era?-

 

-Era mia nonna. Lei mi era sempre stata vicino, mi aveva cresciuto lei in teoria. Ogni volta che papà e la mamma litigavano, mi sgridavano, erano per qualche motivo assenti o qualcos’altro, io andavo da lei regolarmente e questo succedeva molto spesso-

 

-Mi dispiace, invece per me Sirius era una specie di Zio-Padre, era il migliore amico dei miei genitori e se fosse rimasto in vita io sarei andato a vivere con lui-

 

-Ma la cosa che fa più male è un'altra, vero? È quel senso di vuoto che lascia dentro come se ti avessero appena strappato qualcosa, e la prima cosa che ti succede quando avverti questo dolore è di piangere, ma se il dolore che provi è talmente grande, non ci riesci e la cosa è grave perché il dolore rimane dentro e potrebbe farsi più grande e avere degli effetti strani sul comportamento della persona, potrebbe rischiare di morire di dolore solo perché il soggetto perde piano, piano la voglia di vivere, fino a consumarsi del tutto-

 

Harry la osservò, non aveva mai pensato che poteva essere tanto sensibile da capire così tanto del dolore.

 

-Tu come fai a sapere queste cose?-

 

La domanda fece rabbuiare Pansy, come se gli avesse fatto ricordare qualcosa di veramente spiacevole. Harry lo notò subito e mettendogli una mano sulla spalla gli sussurrò:

 

-Ehi, non importa se non me lo dici. Non avrei dovuto farti questa domanda-

 

Pansy si sentì tremare a quel tocco e percepì un brivido che le percorse tutta la schiena e poi, con tutto il coraggio che trovò, si ritrovò a confidarsi a lui che in quel momento si era offerto di ascoltarla e liberare ciò che si teneva dentro per tanto tempo.

 

-Qu….quando ero piccola……mio zio morì di infarto all’improvviso dopo un pranzo e mia zia divenne sempre più pallida via,via che il tempo passava e pochi mesi dopo morì anche lei, non aveva più voglia di vivere e questo mi fece capire che il dolore di una persona, dopo che questa ha perso una persona cara, può essere davvero pericoloso se trascurato e non tirato fuori-

 

-Tua zia doveva amare molto tuo zio per ridursi così-

 

-Loro si amavano tanto, credo di non aver mai visto un amore così profondo come quello che legava loro e anche per questo mi dispiace molto per loro-

 

-Sì……è difficile trovare una coppia che si ama a tal punto……sta diventando sempre più raro che succeda una cosa del genere-

 

-Lo so, ed è per questo che io spero di incontrare qualcuno, che mi possa far innamorare a tal punto da farmi vivere felice per tutta la vita al suo fianco, qualunque cosa accada-

 

-Questa è una cosa che spero accada anche a me-

 

Dopo quella frase calò il silenzio e ad entrambi cominciò a battere forte il cuore, poi Harry guardò Pansy negli occhi, “Cavolo, come è bella” pensò mentre si stava perdendo in quel celeste intenso. Pansy lo guardò si sentì come quando lo aveva visto entrando nella stanza, abbassando lo sguardo si affrettò ad avvicinarsi allo scaffale di poco prima, prese un libro a caso e guardando il ragazzo disse sbrigativa:

 

-Ecco, io volevo prendere un libro……ecco, io…..ci vediamo- e con questa frase uscì dalla stanza lasciando il moro da solo nella sala, che ancora non si era ripreso da tutti quei sentimenti che lo avevano invaso pochi minuti fa. Ma si risvegliò, quando dal camino davanti a lui apparse Ron con un sorriso solare.

 

-Ehi, Ron! Ma che fine avevi fatto? Dove sei stato?-

 

-Sono stato a Diagon Alley- affermò il rosso senza smettere di sorridere.

 

-A fare cosa scusa?-

 

A quel punto Ron divenne come i suoi capelli e cominciò a guardarsi intorno.

 

-Io….ecco…..dovevo comprare una piuma……-

 

Harry lo guardò storto, Questa gli sapeva tanto di balla bella e buona. Non indagò, preferì non saperlo, aveva già di suo da sbollire ciò che stava continuando a sentire dentro se. E che secondo lui era preoccupante, guardando chi lo aveva così turbato anche solo con lo sguardo.

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

-HERM!!!! PANSY!!!!-

 

Una Ginny molto agitata entrò nella sala da pranzo, dove tutti erano intenti a chiacchierare del più e del meno.

 

-Ehi, Gin calmati che cosa c’è?-

 

-Sono arrivate le lettere di Hogwarts!-

 

-E allora?- fece Ron guardandola come se dicesse ^^non capisco quale entusiasmo ritrovi nella scuola?^^

 

-Se stai zitto te lo spiegherò! Uffa- guardò le amiche e aprendo la lettera che aveva in mano gli fece cenno di guardarla.

 

-Leggete qui-

 

Pansy scrutò il foglio e subito un enorme sorriso si dipinse sul suo volto.

 

-Qui dice che oltre alle altre cose da comprare, bisogna acquistare anche due abiti, uno in maschera a nostra scelta e uno in stile medievale-

 

-Cosa? E perché dovremmo comprarli?- fece Hermione sporgendosi verso il foglio che l‘amica teneva in mano.

 

-Perché il primo serve per il ballo di Halloween, come tutti gli altri anni e il secondo invece sarà per il ballo di Natale, che quest’anno sarà a tema-

 

-Tema? Vuoi dire che quest’anno ci dovremmo vestire ad argomento medievale?- Hermione gli aveva ormai levato di mano la lettera e la stava scrutando con attenzione.

 

-Certo che modi, eh Herm? Comunque leggi c’è scritto di vestirsi come dame del medioevo-

 

-Oh, no!- sconsolato Harry si era accasciato sul tavolo e gli altri non avevano certo avuto una reazione da meno alla notizia ^^ballo^^. Naturalmente si guadagnarono tutti una occhiataccia dalle tre ragazze, che subito dopo ripresero a guardare il foglio.

 

-Allora non abbiamo che una sola cosa da fare…….- disse Ginny sorridendo.

 

-…………SHOOOOOOOPPING!!!!!!!!!!- urlarono le tre insieme.

 

Uno sguardo di terrore aveva invaso i cuori dei poveri ragazzi, che avevano ormai previsto la reazione successiva delle giovini.

 

-Tutti a Diagon Alley!-

 

-Ma se oltre a trovare i vestiti per i balli ne troviamo degli altri?- fece perplessa Hermione.

 

-Non ti preoccupare Herm, verranno anche i ragazzi con noi e ci aiuteranno a portare la roba, vero?- disse Ginny girandosi verso di loro, con lo sguardo più dolce che ella potesse fare al momento e che nel frattempo mostrava tutta la falsità, dovuta alla necessità del momento.

 

I ragazzi si guardarono e si congratularono con loro stessi per come avevano previsto le cose, la professoressa Cooman sarebbe stata fiera di loro, anche se in quel momento avrebbero evitato di dover azzeccare.

Ginny li guardò tutti uno per uno, senza però distruggere quel bellissimo sorriso con cui si era rivolta oro, alla fine quando arrivò a fissare Draco i loro occhi si incatenarono e i loro cuori cominciarono a battere all’impazzata, ma vennero interrotti da Theo che con calma incominciò a parlare.

 

-Allora, sarà meglio se andiamo ragazzi-

 

-Ma, Theo. Ti rendi conto di ciò che dici?- fece uno sconcertato Blaise.

 

-Certo che me ne rendo conto e mi rendo anche conto che qui i casi sono due: primo, che ci andiamo di nostra sana volontà ad aiutarle a sceglierle e a trasportare i loro vestiti e secondo, che ci trasportino loro con la forza, molto probabilmente sotto Imperius-

 

-Primo!- fu l’unica cosa che dissero i ragazzi prima che si alzassero e sconsolati si avviarono verso la porta, mentre le ragazze facevano uno sguardo di trionfo.

 

Com’era facile abbindolare quei ragazzi, pensarono le tre.

In un secondo avevano già preso giacche e borse. Si avviarono tutti verso il camino in salotto e uno alla volta pronunciarono:

 

-Diagon Alley!-

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *  *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Ringrazio tutti quelli che mi hanno recensito. Spero che vi sia piaciuta, e vi do anche l’autorizzazione di tirarmi i pomodori, patate, zucchine, insomma un cesto di verdura. Quindi niente uova, capito! A parte gli scherzi, spero davvero che sia piaciuta a tutti quelli che mi stanno seguendo. Ma passiamo ai ringraziamenti:

 

^^Titty90^^: Ti voglio tanto bene. Lo sai cosa intendo, non devi assolutamente cambiare. Baci.

 

^^evanescense88^^: Sono contenta ti piaccia. Continua a postare. Baci.

 

^^lunachan62^^: Non essere invidiosa, lei li legge perché è la mia migliore amica di Msn. Ma a parte questo. Continua a recensire. Baci.

 

^^Doremichan^^: Grazie, grazie mille volte. Baci.

 

^^Summers84^^: Sono contenta, mi piacciono molto anche a me! Baci.

 

^^terry^^: Tranquilla, Ron lo metterò con una, ma lo scoprirete più tardi. Questa è una coppia marginale dato che non amo molto il personaggio di Ron. Ma i gusti sono gusti. Baci.

 

^^mary_zabini^^: Sono contenta di avere una fan come te, tra le mie schiere. Mi raccomando, non mi disertare. Baci.

 

^^Ginevra93^^: L’adoro anch’io! Continua a seguirmi. Baci.

 

^^Gin92^^: Baci, baci, baci, baci!!! Ci sentiamo per Msn noi. Baci.

 

^^Spuffy^^: Sono molto contenta che ti piaccia come scrivo, io sono molto sfiducia in questo. Aggiornerò ad intervalli di qualche giorno. Sono sommersa da compiti e interrogazioni. Seguimi sempre. Baci.

 

^^Darklight92^^: Sono molto commossa dai tuoi complimenti. Spero che continuerai a seguirmi. Baci.

 

E ora……

 

..Baci, baci, baci, baci, baci……

 

               Beatrix Black

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Perdono, perdono, perdono, perdono, perdono….e posso anche continuare, ma non è il caso.

Mi dispiace tanto per il ritardo, ma ho avuto tanto da fare con la scuola, anche perché essendo ad un professionale e essendo anche al mio terzo anno, sono all’anno dell’esame intermedio. Ringrazio tutti coloro che hanno letto e recensito, dove troveranno i miei ringraziamenti fatti come si deve in fondo al capitolo. Ringrazio ancora tantissimo Titty90 e Korinne, le mie migliori amiche, che mi seguono e mi incoraggiano sempre, anche se la prima ci aggiunge le minacce di morte. -.-

Ma non divaghiamo, continuate a seguirmi.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

 

Capitolo 4

 

 

 

 

Appena arrivati le ragazze si fiondarono sulla prima vetrina di vestiti e cominciarono a commentare, mentre quei ^^poveri^^ ragazzi, erano dietro e pregavano in cirillico, perché la giornata finisse presto.

Poi Pansy ebbe un fulmine.

 

-Ragazze! Perché non andiamo da Madame Chantal?-

 

Le due la guardarono interrogative.

 

-Madame chi?- fece Gin confusa.

 

Pansy sbuffo, roteo gli occhi verso l’alto e poi le guardo come per dire ^^ma state scherzando, vero?^^, ma dalla espressione delle loro facce si ricrese, e cominciò a spiegare.

 

-E dai, raga! Madame Chantal, la nuova stilista di moda del mondo magico, che ha la sua sede personale collocata qui a Diagon Alley, da non meno di tre mesi-

 

-Ah, lei! Ma è cara un casino, io non posso permettermi roba del genere!- commentò Gin, in effetti era vero non poteva permetterselo.

 

-Non ti preoccupare per questo- Pansy prese la rossa per un braccio e cominciò a trascinarla via.

 

-Ma che intendi dire Pansy?- sbraitò la ^^trascinata^^ alla ^^trascinatrice^^.

 

-Semplice, non sei costretta a pagarli tu-

 

-Non avrai intenzione di pagarmeli tu?-

 

-Sì, perché? Problemi?-

 

-Non ho intenzione di approfittare di te-

 

-Infatti non lo stai facendo, ti pago solo dei vestiti-

 

-Ma perché?-

 

-Mettiamola così, è un modo per ringraziarti dell’amicizia che tu ed Herm mi offrite, perché è la prima volta che incontro delle vere amiche, che mi diano affetto-

 

Le ragazze si erano fermate, perché era diventata impossibile una discussione del genere, mentre camminavano, o meglio ^^marciavano a passo svelto^^. Gin guardò negli occhi Pansy e sorridendogli, gli disse:

 

-Guarda che noi ti vorremo bene, con o senza vestito-

 

Intanto i ragazzi ed Herm, che erano stati presi alla sprovvista da quella ^^fuga verso il negozio^^, erano rimasti indietro e le avevano raggiunte in quel momento.

Pansy aveva cominciato ad avere gli occhi lucidi e le lacrime stavano lottando per uscire, lei cercò di tenerle dentro, ma non ce la fece e alla fine uscirono fuori. I ragazzi non capirono cosa fosse successo e non reagirono in alcun modo, non sapendo cosa fare, Herm si avvicinò e poi con voce dolce chiese:

 

-Pansy, perché piangi?-

 

-Perché…..perchè sono contenta di avere delle amiche come voi-

 

Herm sorrise, circondò le spalle dell’amica con un braccio. Gin si avvicinò e la abbraccio per un secondo e poi staccandosi gli alzò il capo dicendogli:

 

-Ehi, se continui a piangere così, ti colerà tutto il mascara e poi è un casino da togliere-

 

Pansy rise un attimo, e guardò Herm, che non aveva smesso di sorridergli.

 

-Giusto!-, prese un fazzoletto e si tolse le lacrime cadute, -Altrimenti sembrerò un mostro, con tutto quel mascara, e poi con quanto mi è costato-

 

Le ragazze risero di gusto, mentre i ragazzi erano ancora di più perplessi. Fu Ron a prendere la parola, commentando l’accaduto con un classico, -Donne-, pienamente approvato dagli altri.

 

Senza che se ne fossero accorti, erano a pochi metri dalla Boutique di Madame Chantal. Si affrettarono ad entrare dentro, e appena furono lì, le ragazze rimasero incantate dalla bellezza di quel negozio, era pieno di luci di ogni colore che riflettevano delle figure colorate sul muro, che ^^magicamente^^ si muovevano. Subito vennero raggiunte da una commessa, che gentilmente prestò loro attenzione.

 

-Salve, in cosa posso esservi utile?-

 

-Stavamo cercando dei vestiti, uno di questi lo volevamo in stile medievale, è per un ballo a tema-

 

-Ok, vado subito a cercare qualcosa che può piacervi, voi accomodatevi in quella stanza là. Ci sono dei divanetti, se volete sedervi durante l’attesa-

 

-Grazie, molto gentile-

 

Appena vi furono entrati, i ragazzi si misero a parlare di Quidditch e le ragazze fantasticavano su come poteva essere il loro vestito ideale. Ma una voce le sorprese e si girarono verso la sua origine.

 

-Ginny? Che ci fai qui?-

 

La voce apparteneva ad una ragazza bionda con i capelli legati a coda dietro, con gli occhi color del cielo, che sembravano aver perso la loro aria stralunata. Esatto! Non era altri che Luna Lovegood! La rossa appena la vide corse ad abbracciarla, era dalla fine della scuola che non si vedevano, infatti la signorina era partita in viaggio per l’Italia ed era tornata da soli due giorni.

 

-Luna! Come stai? Come è andato il viaggio in Italia? Che cosa hai visitato? Chi hai incontrato?-

 

-Ehi, ehi, ehi, ehi! Se vai a raffica così come faccio a risponderti? Eh?! Allora…..aspetta!-

Chiuse gli occhi e rimase in silenzio per qualche secondo, Gin perplessa continuò ad osservarla.

 

-Ehm….scusa, Luna. Ma che stai facendo?-

 

-Non lo vedi? Cerco di assimilare tutte quelle domande, altrimenti come faccio a dirti che ho fatto?....Comunque, le mie risposte sono: 1) Bene, 2) Meravigliosamente, 3) La Toscana, 4) Un sacco di ragazzi carini-

 

-Questo volevo sentire!- Ginny la prese a braccetto e la trascinò dalle ragazze.

 

-Luna, ti devo presentare una persona. Ehm…Luna, lei è Pansy! Pansy, lei è Luna!-

 

Per un attimo la bionda rimase di stucco alla vista di Pansy Parkinson tra di loro. Sgranò gli occhi, poi fece una cosa inaspettata……sorrise. Allungò la mano verso la mora, che si era aspettata fino a quel momento una scenata da parte sua contro le amiche. Ma invece era lì che gli tendeva la mano, la strinse e ^^rilassandosi^^ sorrise.

 

-Molto piacere di conoscerti Pansy- disse Luna.

 

-Mo…molto piacere di conoscerti Luna-

 

Herm, che aveva notato la tensione della mora, gli strinse le spalle.

 

-Ehi, Pansy! Tranquilla, nessuno ti mangia-

 

-Scusa, è che sono un po’ emozionata, una nuova amica nel giro di pochi giorni. Mi sembra di sognare-

 

Le tre sorrisero e poi si misero sui divanetti a parlare.

 

Intanto, trai maschi era calato il silenzio. Avendo seguito con attenzione la scena. Theo si avvicinò ad Harry, gli diede un colpettino con il gomito al suo braccio, richiamando la sua attenzione. Poi, cominciò a parlare a sotto voce.

 

-Harry, ma chi è quella ragazza?-

 

Il ragazzo sgranò gli occhi. ^^Come chi era?^^

 

-Theo, ma dove sei stato negli ultimi anni? Su Marte? Come ^^chi è quella ragazza^^? Non la riconosci?-

 

-No, ma ha qualcosa di familiare-

 

-Ci credo che ha qualcosa di familiare! Lei è Luna Lovegood!-

 

Theo lo guardò scettico.

 

-Luna….Lovegood? Intendi quella stralunata, sempre a leggere il Cavillo?-

 

-Sì, proprio lei!-

 

-Ma, non è possibile? A quanto pare è cambiata un casino questa estate, non sembra più una bambina-

 

-Già, in effetti, ora che me lo fai notare è vero-

 

Harry si voltò verso Theo e notò che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Sorrise, poi si girò alla sua sinistra e vide Blaise. Gli fece cenno di guardare verso Theo e appena lo vide si mise a ridere sotto i baffi.

Harry si sentì spostare la spalla, si girò. Era Theo che stava passando, e si stava dirigendo verso le ragazze. I ragazzi si guardarono non capendo, ma poi si alzarono e lo seguirono.

 

Le ragazze stavano tranquillamente parlando, quando sentirono qualcuno alle loro spalle.

 

-Ehm,ehm-

 

Si girarono e videro un Theodore, decisamente nervoso.

 

-Ehm, non è chi ci presentereste?- disse riacquistando sicurezza.

 

Pansy sorrise e cominciò.

 

-Luna, ti presento un mio amico, Theodore Nott-

 

Il ragazzo prese la mano della ragazza facendogli un elegante bacia-mano, facendo così divenire la ragazza alla pari con i capelli di Ginny.

 

-Il…il piacere è tutto mio, io sono Luna Lovegood-

 

-Molto piacere signorina Luna- fece un inchino, che imbarazzò la ragazza.

 

-Amico, non ci presenti?-

 

Theo si girò e vide Blaise, Draco e gli altri. Tornò a guardare Luna.

 

-Luna ti presento due miei amici, gli altri sono sicuro che li conosci. Allora, lui è Blaise Zabini- il moro strinse la mano alla ragazza, rispondendo con un “Molto piacere”-Lui, invece, credo tu lo sappia è Draco Malfoy- il biondo prese la mano e si inchinò in segno di saluto.

 

-Molto piacere di fare la vostra conoscenza- disse Luna, sorridendo a tutti e tre. Intanto il cuore di Theo, fece un tuffo in gola lasciandolo senza fiato.

 

“Bellissima!” fu l’unica cosa che il cervello fu in grado di mettere assieme.

 

-Ehm, ehm-

 

Tutti si girarono e notarono che la commessa era ritornata nella stanza.

 

-Mi dispiace interrompervi, ma ho trovato dei vestiti che potrebbero interessarvi-

 

Con un colpo di bacchetta, una serie di vestiti con grucce sospese per aria magicamente, avevano fatto il loro ingresso nella stanza. Le ragazze si misero subito a vedere i vestiti, ce n’erano di ogni tipo, nello stile medievale.

I ragazzi si allontanarono ^^cautamente^^ da quel campo di battaglia.

Ginny intravide un vestito di color rosa antico-nero, con una decorazione, in ricamo a punto pieno, con filo argenteo, che rappresentava una Rosa che si diramava con le spine per tutta la stoffa rosa. Il vestito era sullo stile del periodo del Direttorio, ma era stato arrangiato perché fosse anche in stile medievale. Infatti aveva il punto vita spostato in alto, sotto il seno ed era suddivisa in due vesti unite insieme da dei punti sottostanti. La veste di sopra era quella rosa antico e dal centro davanti, dove partiva il ricamo della Rosa. Nella parte del petto, dato che la scollatura davanti era profonda, si intravedeva quella molto meno profonda della veste nera, poi nella parte della gonna, che partiva da sotto la Rosa centrale, si divideva lasciando completamente aperto il davanti, per poter vedere la lunga ed ampia veste nera. Le maniche erano svasate in fondo ma non eccessivamente.

Ginny non ci pensò due volte e andò in camerino a provarselo.

Hermione, invece aveva tenuto d’occhio un altro vestito, color lilla. Era nella parte in alto molto attillato lasciando ben vedere i lineamenti del busto, la gonna era lunga e ampia, principalmente in basso e in più aveva un leggero strascico. Il davanti di questa gonna era molto corto e anche questa ne presentava un’altra sottostante, di un viola intenso. Le maniche di questo vestito erano molto svasate e molto lunghe, fino a metà coscia. Questo vestito era bordato da dei ricami astratti in oro.

Così anche Herm prese il suo vestito e lo portò nel camerino a provarselo.

Pansy e Luna erano ancora intente a valutare una decina di abiti, quando dopo pochi minuti da una delle cabine si sentì una voce.

 

-Pansy, puoi venire un attimo qua?-

 

La voce era sicuramente quella di Ginny, però il suo tono era insicuro e tremolante, come se qualcosa la preoccupasse. La mora si avvicinò alla porta della cabina, seguita da Luna che curiosamente si era avvicinata.

 

-Ginny? Posso entrare?- fece Pansy bussando alla porta.

 

Non arrivò nessuna risposta, perché la porta si aprì appena, in modo che Pansy entrasse e nessuno vedesse. Luna si appoggiò al muro e con calma aspettò che una delle due uscisse.

I ragazzi erano anche loro intenti a osservare la porta chiusa. Poi si sentì di nuovo la voce di Pansy da dietro la porta.

 

-Ginny, forza e esci!-

 

-Ma sono orribile, mi sta malissimo-

 

-Non dire cavolate, perché è ^^perfetto^^-

 

-Ma…-

 

-Niente ma! Mi hai sentito? Adesso piglio e spalanco la porta-

 

-Non oserai…-

 

-Si, invece ^^oso^^-

 

In meno di due secondi Pansy spalancò la porta e sorridendo si spostò di lato, lasciando una splendida Ginny alla vista di tutti quanti.

Il vestito che aveva indosso gli stava d’incanto e lasciò tutti a bocca aperta, non era mai stata così bella e vestita in quel modo il suo corpo era messo davvero in risalto.

Draco appena la vide rimase di sasso, era troppo bella e i suoi buoni propositi per non saltargli addosso erano seriamente messi sotto dura prova. Si sentì di nuovo preso a gomitate nelle costole, risvegliandosi da quello stato comatoso. Si girò e vide che era di nuovo Blaise, mentalmente lo stava maledicendo con tutte le formule possibili ed immaginabili a lui conosciute, ed erano tante. Lo stava facendo per due ragioni, la prima, per averlo distratto da quella divina contemplazione della rossa e poi la seconda, che gli aveva fatto male alla cassa toracica.

 

-Il segreto è respirare cugino, ricordatelo- sussurrò il moro, dando delle pacche sulla schiena del biondo.

 

In effetti, aveva ragione, da quando Ginny era uscita dalla cabina si era talmente concentrato a guardarla, che ormai aveva smesso di respirare. Fece un respiro profondo e tornò a guardarla, mentre era circondata dalle amiche e dalla commessa, che la stavano riempiendo di complimenti.

Per un attimo i loro sguardi si incrociarono, ma lei distolse subito la testa imbarazzata e si mise a guardare da un’altra parte. Draco sospirò, cosa doveva fare? Lasciarla perdere? Cercare di conquistarla? Non trovò risposta, era troppo confuso. Non riusciva a capire se lei gli voleva bene o no,  lui ormai era fuso per lei, lo tormentava giorno e notte, ma vedendo il comportamento evasivo di lei si sentì ancora più depresso.

D’un tratto qualcosa catturò l’attenzione di tutti. Hermione aveva fatto il suo ingresso nella stanza lasciando anche lei di stucco tutti. Il suo vestito lilla, si abbinava perfettamente con la carnagione chiara di lei. E le forme erano messe decisamente in risalto.

Draco si guardò intorno e vide che tutti stavano sorridendo a quella vista, insomma, tutti tranne uno….Blaise! Era diventato una statua di sale non spiccicava parola e i suoi occhi erano decisamente incatenati sulla figura di Hermione. Scosse la testa, ghignando divertito, “Allora non sono il solo” pensò. Senza pensarci più di tanto, gli tirò una gomitata nelle costole, prendendosi così la sua vendetta. Il diretto ^^colpito^^ si girò e lo guardò male, Draco ridacchiò e avvicinandosi al suo orecchio sussurrò:

 

-Il segreto è respirare cugino-

 

-Che spiritoso-

 

Blaise tornò a guardare la castana davanti a se, era stupenda, non si era mai accorto della sua bellezza, fino a quel momento. Il suo cuore cominciò a battere forte, non accennando a smettere.

Hermione dal canto suo si ritrovò circondata dalle ragazze, non era sentita tanto al centro dell’attenzione, a parte quando ci fu il ballo del Ceppo. Si sentì osservata, si guardò in torno e vide gli occhi di Blaise, che a parer suo gli stava facendo una scansione a raggi-x, sentì il suo cuore stringersi in una morsa. Sorrise e Blaise si sciolse a quel sorriso, per un istante gli sembrò che stesse per cadere dalla sedia, si ricompose subito e ricambiò il sorriso.

Dopo poco le ragazze ritornarono nei loro camerini e si cambiarono, quando uscirono dai loro camerini diedero il cambio a Pansy e Luna, che nel frattempo avevano trovato i loro vestiti.

Luna uscì dal camerino per prima, aveva un abito bianco perla, era tutto ricamato in argento, aderente al busto, con una scollatura a barca, le maniche erano aderenti e svasavano appena ai polsi, erano poco più lunghe di essi. La gonna era leggermente svasata, e arrivava fino a terra.

Nel complesso era bellissima, e Theo se ne accorse subito, quella ragazza lo colpiva sempre di più, c’era qualcosa in lei che lo colpiva molto.

 

-Allora? Non mi dite niente?- fece lei sorridendo.

-Sei una visione- disse Theo avvicinandosi a lei e prendendola per mano gli fece fare una giravolta, per osservarla meglio. Non mentiva, era davvero bellissima. Lei lo guardò e sorridendo furba si allontanò sensualmente, Theo ghignò, era troppo divertente quella ragazza.

 

-Lo prendo- disse semplicemente lei alla commessa, mentre tornava dentro a cambiarsi.

 

Dopo poco anche Pansy uscì da lì, aveva scelto un vestito celeste, simile a quello di Luna, ma senza maniche, ricoperto da veli di tutta la gamma dei colori del blu. Pansy sorrise e facendo una piroetta, mostrò a tutti l’abito scelto. Harry si sentì esattamente come si era sentito quel giorno davanti all’arazzo dei Black, e la stessa cosa equivaleva per Pansy che per scacciare quel nervosismo che l’aveva assalita aveva guardato Harry fisso negl’occhi e aveva sorriso.

Anche lei dopo era tornata dentro per cambiarsi.

Quando uscì le ragazze si diressero verso la commessa, mostrando loro l’abito scelto, erano appena arrivate alla cassa quando Pansy le fermò.

 

-Ragazze non abbiamo scelto i vestiti di Halloween!-

 

-È vero-

 

-Che ne dite di sceglierli ad Hogsmead i vestiti di Halloween?- fece d’un tratto Hermione.

 

Le ragazze si guardarono, non era una cattiva idea quella di Herm.

 

-Per me va bene- disse Ginny.

 

-Anche per me-

 

-E me-

 

Posarono i loro vestiti sul tavolo, per pagarli, ma la commessa le fermò.

 

-Non dovete pagarci-

 

-Cosa?- fece Gin stupita.

 

-Il conto di ciascuna è stato già pagato-

 

-Come è stato già pagato?- chiese Hermione.

 

-E da chi è stato pagato?- chiese ancora Luna.

 

-Da quei quattro ragazzi che vi accompagnavano-

 

-Quattro? Ma sono cinque-

 

-Sì, lo so. Uno di loro non ha pagato, deve essere il ragazzo dai capelli rossi-

 

Le ragazze si guardarono, ancora più stupite che mai. “Avevano pagato loro i loro conti?”

Sorrisero, sperando in cuor loro che il motivo di questo gesto sia stato diverso dalla galanteria.

Quando uscirono trovarono i ragazzi fuori ad aspettarle, istintivamente sorrisero raggianti. Facendo prendere un colpo a ^^quattro^^ dei cinque.

 

-Che avete tanto da sorridere?- fece Ron.

 

I ragazzi immediatamente cominciarono a guardare da un’altra parte evasivi, naturalmente le ragazze se ne accorsero e sorrisero, poi Gin si avvicinò a Ron e rispose alla domanda.

 

-Perché oggi è una bellissima giornata-

 

-Se lo dici tu-

 

-Certo-

 

Rise divertita, e avviandosi per strada disse:

 

-Allora? Andiamo-

 

Le ragazze le seguirono a ruota e dopo aver rivolto ancora un sorriso ai ragazzi, si avviarono verso dove erano venute, continuando a ridere e scherzare.

La sera arrivò presto e dopo aver salutato Luna, si avviarono verso un camino per poter tornare alla Villa. Ormai erano tutti andati, solo Theo era rimasto per ultimo, ma prima che potesse entrare nel caminetto fu fermato da una voce alle sue spalle. Si girò, e vide Luna arrivare di corsa da lui.

 

-Luna, che ci fai ancora qui? Non dovresti essere già a casa?-

 

-Dovevo fare una cosa prima- fece lei di rimando.

 

-Cosa?- chiese Theo.

 

-Questo- e subito dopo lo baciò sulla guancia, lasciando completamente di stucco, -Grazie- aggiunse subito prima che uscisse dal negozio.

 

Theo era rimasto fermo, immobile, cercando di formulare dentro di se una frase di senso compiuto. Impresa assai ardua. Quando si fu ripreso, si ricordò di che ore erano e si affrettò a sparire con la Polvere Volante. Appena arrivato Draco gli parlò:

 

-Perché ci hai messo tanto a tornare?- lo guardò meglio e aggiunse, -E perché sorridi così?-

 

Theo si grattò la nuca e guardò per un secondo a terra e senza smettere di sorridere disse all’amico:

 

-Perché oggi è una bellissima giornata-

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Eccoci, ai ringraziamenti. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

 

^^lupa^^: Grazie…..lo sai che non lo sapevo? Eheh. Sono contenta che pensi questo di me. Continua a seguirmi. Baci.

 

^^lunachan62^^: Anch’io adoro quel Pairing. Grazie per aver recensito, non smettere di farlo però. Baci.

 

^^Titty90^^: Mi piace un casino la tua ff su msn, anche perché sono io Loreley “Rory”, eheheh. Ma questo già lo sapevi. Continua così e per favore riduci le minacce a una volta ogni due Chat. Baci.

 

^^evanescence88^^: Grazie. Baci.

 

^^mary_zabini^^: Ma dì un po’ non ti sarai messa a complottare con Titty, perché mi ritrovo ora con due minacciatrici!....scherzo. Continua a essere una mia fan che io faccio altrettanto. Baci.

 

^^Spuffy^^: Ron?.....eheheheh…….con chi lo metterò?......Non è ancora il momento di dirlo. No mi dispiace, si saprà credo nel prossimo capitolo, ma non ne sono sicura. Baci.

 

^^Korinne^^: Amore miooooooooooo! Ti voglio tanto bene, grazie, per i complimenti. Comunque è vero, Harry non si smentisce mai, è un po’ sfigato, ma poverino compatiamolo. Non demordere, la speranza è l’ultima a morire. Ah, giusto…..hai dato poi un pugno a Simone da parte mia?......come ha osato definirmi un personaggio di The Ring……….rabbia in ebollizione, trasformazione in atto…….Stop! Meglio non scaldarsi tanto, sarà meglio che la trasformazione ci sia quando capiterò lì ^^per caso^^….ahahahahah……Baci.

 

Continuate a seguirmi, e perdonatemi se ritarderò, ma lo studio è studio e i professori rimangono s*****i.

 

Comunque…..

 

            Baci, baci, baci….

 

               Beatrix Black

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

Salve a tutti, eccomi di nuovo con un altro capitolo della mia ff. Spero che vi piaccia.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 5

 

 

 

 

-GINNY! TI VUOI MUOVERE?-

 

La voce stizzita di Hermione riecheggia per tutta la casa, facendo quasi spostare i muri.

Quella mattina ^^finalmente^^ avrebbero preso il treno per Hogwarts, dal binario 9 ¾, ma Ginny come al solito era sempre in ritardo. Ormai erano tutti pronti e stavano aspettando solo lei, esattamente davanti all’ingresso.

 

-GINNY!- urlò ancora Hermione alzando ulteriormente la voce.

 

-ARRIVO!- sentirono di risposta da in cima alle scale.

 

In pochi secondi videro scendere un fulmine rosso per le scale, per poi fermarsi a meno di un metro da Hermione.

 

-Eccomi- disse la rossa semplicemente.

 

-Ma sei impazzita? Come fai a scendere le scale di corsa in quel modo? Se cadevi ti rompevi l’osso del collo- fece Hermione seria.

 

-Certo ^^Mamma^^- disse Gin canzonatoria.

 

-Che spiritosa che sei-

 

-Sempre- rispose convinta lei.

 

-Andiamo, non voglio far tardi- sentenziò la mora.

 

-Sì…^^Mamma^^- coro generale.

 

Hermione si girò verso tutti, con una finta faccia offesa.

 

-Ma allora è una congiura!- esclamò e facendo finta di arrabbiarsi uscì dalla casa col proprio bagaglio.

 

I ragazzi risero, ma quando Herm si girò fulminandoli con lo sguardo si zittirono, trattenendo a stento le risate.

Poterono sentire tutti chiaramente Hermione che brontolava tra se cose del tipo:

 

-Bambini-

 

Il percorso verso la stazione fu tranquillo, arrivarono in meno di mezz’ora al binario 9 ¾ e dopo esser saliti cercarono uno scompartimento libero. Fortunatamente lo trovarono, si sistemarono e cominciarono a parlare del più e del meno, quando ad un certo punto Harry si guardò in torno preoccupato e poi cogliendo l’attenzione di tutti chiese:

 

-Ragazzi, ma Ron dov’è?-

 

Istintivamente tutti si guardarono in torno indagatori, in effetti, Ron non era lì.

 

-Ma qualcuno l’ha visto uscire?- chiese Ginny.

 

-No, ma non mi sembra che sia mai entrato- rispose Theodore.

 

-Ma come? Se la sua valigia è qui- constatò Hermione, indicando l’oggetto.

 

Tutti lo guardarono, ma non riuscivano a spiegarsi una cosa: se la sua valigia era lì, lui dov’era?

Theo sospirò e subito dopo si diresse verso la porta del corridoio.

 

-Dove vai?- chiese Blaise.

 

-Vado al carrello a prendere qualcosa-

 

-Caso mai, becchi Ron-

 

-Già forse, ciao-

 

Theo richiuse la porta alle sue spalle e cominciò ad andare verso il carrello.

D’un tratto però la porta di uno scompartimento si aprì all’improvviso e lui andò a scontrarsi contro la persona che era appena uscita. In meno di pochi secondi si ritrovò a sedere per terra.

 

-Ahi!- disse una voce molto familiare a lui.

 

Alzò gli occhi e vide che non era che Luna, anche lei caduta a terra.

 

-Luna- esclamò lui sorpreso.

 

-Theo- disse lei accorgendosi finalmente del suo ^^scontratore^^.

 

-Scusami non ho visto che arrivavi. Ti sei fatto male?- aggiunse lei arrossendo.

 

-No, non preoccuparti. Tu piuttosto?-

 

-Niente, solo la paura del momento-

 

Theo si alzò e porse la mano alla ragazza, che sorridendo accettò volentieri. Prima che potesse alzarsi del tutto, uno scossone del treno li fece ricadere di nuovo a terra, ma questa volta Luna finì sopra a Theo in una posizione un po’ imbarazzante.

Lei alzò il capo e vide due pozzi celeste-grigio, ci si perse per un attimo, quando un rumore non li fece riscuotere e velocemente si rialzarono in piedi.

 

-Ehm, scusami- fece una lei tutta rossa.

 

Theo deglutì e disse:

 

-Non…non ti preoccupare- guardò fuori dal finestrino -Ecco dovevi andare al carrello?- aggiunse cercando di riacquistare sicurezza, impresa molto dura.

Luna annuì.

 

-Allora…ci andiamo insieme? Dovevo andarci anch’io-

 

-Si-

 

I due cominciarono ad avviarsi, ma non erano per niente calmi. I loro cuori dopo quello scontro avevano cominciato a battere all’impazzata, ed entrambi avevano timore che l’uno potesse sentire i  battiti dell’altro tanto andavano veloci e forti nel petto.

Arrivati, poi al carrello, presero quello che volevano prendere e con calma ripresero a camminare verso il loro scompartimento, quando Theo si fermò e disse:

 

-Luna, perché non ti unisci a noi?-

 

Non sapeva da dove gli fosse balenata quell’idea improvvisa, ma non riusciva a stargli lontano. In poco più di tre ore, a Diagon Alley, quella ragazza era diventata quasi indispensabile per lui, lo aveva colpito nel profondo.

 

-Sì, ok vengo-

 

Theo si rilassò, aveva risposto affermativamente.

 

-Senti…- cominciò lei -…prima mi accompagni a per prendere il mio bagaglio?-

 

-Certo-

 

-Grazie- disse lei avvicinandosi e scoccandogli un bacio a fior di labbra sulla guancia.

 

Ecco, ora si poteva definire fulminato. Andarono dove si erano ^^scontrati^^ presero il bagaglio e richiusero la porta, quando ad un certo punto sentirono chiaramente una voce proveniente dallo scompartimento accanto dire:

 

-No, Ron. Dai- era sicuramente la voce di una ragazza.

 

-Dai, tesoro. Mi sei mancata tanto- fece una ^^conosciutissima^^ voce maschile.

 

-Ma non qui. Insomma-

 

Theo e Luna non resistettero e subito sbirciarono da uno spiraglio della porta.

All’interno c’era Ron con niente meno che Hannah Abbot!!!

Incredibile, non ci potevano credere in quel momento i ^^due^^, si stavano scambiando ^^effusioni^^ di tipo analogo, nella cabina.

 

-Ma quello è Ron?- sussurrò Luna.

 

-Se i miei occhi non mi ingannano…sì!-

 

Theo prese da parte Luna e cominciò a trascinarla via, anche se la tentazione di sapere cosa stava succedendo era tanta. Dopo che furono arrivati abbastanza lontano, si fermarono e dopo un attimo scoppiarono a ridere.

 

-Non ci posso credere- disse tra le risate Theo.

 

-A chi lo dici-

 

-Con la…Abbot?-

 

-Io pensavo che lei lo considerasse un perdente?-

 

-Questo lo credevo anch’io-

 

-Già-

 

-Senti…che ne dici se andiamo a dirlo agl’altri?-

 

Sul volto di Theo era comparso il classico ghigno serpeverde, ma Luna non rimase per niente turbata, anzi ricambiò sorridendo.

 

-Perché no? In fondo hanno il diritto di saperlo anche loro, giusto?-

 

-Giusto-

 

Si avviarono verso dove si trovavano i ragazzi, quando aprirono la porta Luna esclamò:

 

-Salve gente! Posso?-

 

-Luna!- disse Ginny abbracciandola -Certo, vieni-

 

Luna sistemò il suo bagaglio, grazie all’aiuto di Theo che ovviamente era più alto e più forte.

 

-Come sapevi che eravamo qui?- fece Herm.

 

-Mi ci ha accompagnato Theo, dopo che ci siamo incontrati per andare al carrello-

 

Improvvisamente i due si guardarono e risero furbi, poi Theo cominciò col dire:

 

-A proposito di incontri…-

 

-…noi abbiamo…- fece spalla Luna.

 

-…trovato Ron- concluse lui.

 

-Davvero? E dov’è?- esclamò Harry.

 

-Ecco…- continuò Theo -…l’abbiamo trovato, ma…-

 

-…era impegnato- finì Luna, mettendosi a sedere accanto a Ginny.

 

-Impegnato? E a far che?- chiese Draco, interrompendo.

 

-Impegnato con una persona- disse Theo evasivo.

 

Si stavano diventando un mondo lui e Luna a tenerli sulle spine.

 

-Diciamo che era impegnato in un particolare scambio di opinioni- rincarò Luna.

 

-Particolare?-

 

-Già-

 

-Mi vuoi definire il termine particolare?- fece ancora Draco.

 

Theo lo guardò molto male.

 

-Draco, amico mio. Dovresti averlo capito che tipo di opinione si scambiano due persone, soprattutto…-

 

-Soprattutto?-

 

-Soprattutto se questa persona è una ^^lei^^ e si chiama Hannah Abbot- rispose Luna.

 

-Cosa?- Harry era rimasto sorpreso. Con la Abbot?

 

-Non ci credo- fece Blaise.

 

-Invece è così, ma se non ci credete venite-

 

Luna a quel punto si alzò e facendo segno di seguirla andò verso dove avevano lasciato il rosso.

Arrivati, spalancò la porta dicendo:

 

-Allora? Ci credete adesso?-

 

Ron e la Abbot se da prima erano appiccicati come due ventose in quel momento si erano staccati e cercarono di ricomporsi, come meglio potevano.

Dal canto dei ragazzi, erano rimasti di sasso, soprattutto Harry, perché non ne sapeva niente.

 

-Ron, ma perché non ce lo hai detto?- fece Ginny.

 

-Ecco, aspettavo il momento giusto- disse evasivo.

 

-Il momento giusto? Potevi almeno dirlo a me- esclamò Harry.

 

-Il fatto è che volevo che si ufficializzasse, solo all’arrivo ad Hogwarts. Ma a quanto pare…mi avete battuto sul tempo-

 

-Da quanto va avanti questa storia?- fece Harry serio.

 

-Da circa tre mesi-

 

-TRE MESI?- coro generale, esclusi Theo e Luna che si trattenevano dal ridere, ma a difficoltà.

 

Ron si mise la mano dietro la nuca, con aria innocente e Hannah era invece diventata alla pari dei capelli del ^^suo^^ ragazzo.

Dall’altro canto i ragazzi si erano risvegiati e avevano cominciato a ridere. Le ragazze invece li guardavano male, quando d’un tratto Hermione prese il controllo della situazione e dopo aver sussurrato qualcosa a Ginny e Pansy, si ritrovarono a spingere via i ragazzi, verso il loro scompartimento.

 

-Avanti ragazzi, piantatela! Andiamo-

 

-Forza-

 

Harry prima di andarsene si affacciò dentro e guardò Ron.

 

-Noi due, poi ne parliamo-

 

Appena finì la frase, fu riagguantato e condotto verso gli altri. Luna prima di chiudergli la porta, aggiunse:

 

-Congratulazioni-

 

Quando si fu finalmente chiusa la porta, Ron si lasciò cadere sul divano ed esclamo:

 

-Bhe, non l’hanno presa male, no?!-

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

In quello stesso momento Herm, Gin e Pansy erano riuscite a ^^tirarli^^ verso la cabina da loro occupata. Però i ragazzi non accennavano a smettere di ridere, beccandosi delle occhiatacce ammonitrici da parte loro.

Theo e Luna arrivarono subito dopo e non ci volle molto perché si unissero alle risate. Hermione sconsolata scosse la testa, commentando per la seconda volta in una giornata con:

 

-Bambini-

 

Poi alzandosi in piedi, prese la divisa e si avviò verso l’uscita.

 

-Vado a cambiarmi-

 

-Ok, ciao- disse Gin, facendo un gesto con la mano.

 

Dopo poco anche Blaise si alzò e prendendo anche lui la divisa annunciò che sarebbe andato anche lui a cambiarsi.

Quando uscì si diresse subito verso i bagni. Arrivato, vide Herm uscire già cambiata. Istintivamente gli si parò davanti.

 

-Ciao Principessa- esclamò alla castana.

 

-Ciao Blaise, ma perché Principessa?-

 

-Non si dice Principessa alle belle ragazze?-

 

Hermione divenne rossissima. Lei? Una bella ragazza?

 

-Non devi vergognarti se è la verità-

 

-Ma…ma io…non…non credo di…di essere…- cominciò Hermione a balbettare.

 

Blaise gli mise un dito sulle labbra, per farla zittire.

 

-Non dovresti avere dubbi su un dato di fatto-

 

Blaise tolse il suo dito dalle labbra di lei e le accarezzò una guancia, percorrendo la linea del viso, poi avvicinandosi gli diede un dolce bacio sul lato della bocca, facendo avvampare ancor di più la ragazza.

 

-Ci vediamo dopo…Principessa-

 

Così Blaise la superò entrando nel bagno dei ragazzi. Hermione si portò la mano sul cuore, che non aveva mai battuto così tanto. Era la prima volta che si emozionava così, che provasse qualcosa per il moro serpeverde? E lui provava la stessa cosa?

Si portò la mano alla testa pensando “Che confusione”. Comunque si sentiva così bene con lui, la faceva sentire…come si poteva definire?...Ah, si…come aveva detto lui?...

 

                                                     …una Principessa…

 

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Eccomi di nuovo qui a rispondere alle recensioni. Allora…

 

^^Titty90^^: Hai, visto? Ho aggiornato presto. Comunque, ti prego modifica il mio cognome nella ff di Msn, a me Bellix non piace, please. Baci.

 

^^lunachan62^^: Nooooooo, adesso siete in tre con le minacce, aiuto! Eheh, a parte questo mi fa piacere, perché mi infondete molto coraggio. E la risposta è sì, aspettati un aggiornamento veloce almeno per quanto riguarda il prossimo capitolo, perché è già in corso. Baci.

 

^^evanescense88^^: Grazie, grazie. Grazie, con la G maiuscola. Baci.

 

^^Korinne^^: Tesoro, amore mio. Ti voglio un mondo di bene. Per rispondere alla recensione ti dico, riguardo al vestito…vai da un sarto…eheheh….poi per quanto riguardo la tua lettera il mio indirizzo di Msn è loreley_malfoy@hotmail.it , te lo scriverò anche nella lettera, ok? Baci.

 

^^mary_zabini^^: Ti ringrazio moltissimo per la tua coerenza nel recensirmi, ti apprezzo e ammiro moltissimo. Baci.

 

^^DiabolikalKiss^^: Ciao Cugina! Ti voglio tanto bene, grazie per i commenti, ma ti avverto, non devi ricorrere a comprare il sesto libro di Harry Potter, anche perché la mia ff lo tiene conto come se non esistesse. Baci.

 

^^Debby Malfoy^^: Oh, mio Dio. Mi hai recensito! Sono una tua grandissima Fan, adoro le tue storie. Ti prego continua a seguirmi e a recensire. Baci.

 

 

Ringrazio tutti coloro che mi seguono senza recensirmi.

 

            Baci, baci, baci….

 

               Beatrix Black

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6

Eccomi, scusatemi tanto per il ritardo, ma questo è l’anno dell’esame. Maledetti Istituti Professionali!!!!! Comunque, tranquille. Continuerò la storia, non la abbandonerò, non potrei mai. Soprattutto ora che ho ben chiara in mente tutta la trama. Ehm….ah, si giusto! Buona lettura!

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 6

 

 

 

 

Erano finalmente arrivati ad Hogwarts e in quel momento erano tutti al loro tavolo, aspettando che lo smistamento avesse fine.

Quando fu terminato, il professor Silente catturò l’attenzione di tutti, colpendo leggermente il suo bicchiere di cristallo con un cucchiaino.

 

-Ehm, ehm…un altro anno ad Hogwarts è iniziato. Ci saranno nuovi eventi, nuove sorprese e…nuovi studenti casinisti-

 

Una risata generale si alzò trai tavoli. Poi Silente riprese a parlare.

 

-Ma adesso devo fare un annuncio importante, prima di cominciare a mangiare. Alcuni di voi lo conoscono soprattutto quelli del settimo, sesto e quinto anno. Ha insegnato qui anni fa, e adesso con l’autorizzazione del Ministro della Magia, abbiamo potuto riassumerlo come nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure. Ragazzi date il vostro benvenuto al professor Remus J. Lupin-

 

In un attimo una marea di studenti cominciarono ad applaudire, alzandosi in piedi, dando così una bella accoglienza al nuovo professore.

Remus prima di accomodarsi a sedere, accanto alla McGrannit fece un breve inchino in segno di saluto, verso i tavoli degli studenti. Silente dopo aver dato all’uomo una bella stretta di mano, disse a gran voce:

 

-Che inizi il Banchetto- e subito i tavoli si rivestirono di cibarie di vario tipo, e in un attimo tutti cominciarono a mangiare.

 

Al tavolo dei Grifondoro Harry, Ron, Hermione e Ginny stavano sostenendo un’accesa discussione riguardante l’annuncio appena udito.

 

-Ragazzi, ma voi ne sapevate qualcosa?- chiese Herm.

 

I due ragazzi scossero il capo in segno di diniego. Infatti, non ne erano stati informati.

 

-Mha…forse si è dimenticato di dircelo?- azzardò Ron.

 

-Fratellino non è possibile che si possa dimenticare un fatto del genere. Io opterei di più sull’ipotesi, che ci volesse fare una sorpresa-

 

Hermione annuì, era perfettamente d’accordo con Ginny. Non era da Remus dimenticarsi un fatto così importante. Dopo poco, erano tornati a parlare di fatti comuni come il Quidditch, ma questo per quanto riguardava i ragazzi. Le ragazze invece avevano cominciato a parlare del più e del meno, quando d’un tratto Hermione facendosi coraggio aveva cominciato a raccontare tutto quello che era successo in treno, con Blaise.

 

-Non ci posso credere!- esclamò Gin.

 

-Credici invece-

 

-Davvero ti ha chiamata Principessa?-

 

-Si e mi ha pure definito una bella ragazza-

 

Ginny la guardò di sottecchi e cominciò a dire con fare allusivo:

 

-Però, io scommetto che non è stata l’unica cosa che è successa, non è forse così?-

 

Hermione avvampò, cominciò a farfugliare parole senza senso. Ma Gin non si scoraggiò.

 

-Herm, lo sai che a me non me la racconti giusta. Dimmi cosa è successo, forza-

 

-Ecco…io…lui…-

 

-Io, tu, egli, noi, voi, essi. Non mi pare il momento di fare della grammatica. Avanti! Spara!-

 

-Lui……mi ha dato un bacio……al lato della bocca- lo sussurrò, ma Gin lo sentì benissimo e subito gli saltò al collo abbracciandola. Per un attimo a Hermione sembrò di cadere dalla panca, ma per fortuna, la sua fu solo un’impressione.

 

-Gin, ferma. O cadiamo in terra-

 

-Scusa hai ragione- disse la rossa staccandosi e rimettendosi a sedere per bene.

 

-Ora però tocca a te…dimmi un po’ di…- e con lo sguardo indicò il tavolo dei Serpeverde.

 

Gin si rattristò un attimo e abbassò lo sguardo cominciando a parlare.

 

-Io…io non lo so. Sono così confusa, non so se fa sul serio, non so se mi stia prendendo in giro. E la cosa grave è che non so cosa provo io, lo capisci? Io non so cosa provo. Mi batte forte il cuore, mi gira la testa e lo vorrei sempre con me. Ma non so se è amore o una semplice cotta. Poi con tutti i dubbi su di lui…-

 

Ginny si fermò riprendendo fiato, alzò lo sguardo e notò quello comprensivo di Hermione.

 

-Ti capisco, non è facile-

 

-No…non credo che tu adesso mi possa capire, io non sono ancora riuscita a capire me stessa-

 

Poi, la rossa alzò lo sguardo e mostrò un sorriso raggiante, prima di riconcentrarsi di nuovo sul suo piatto. Hermione non disse nulla, aveva visto che quello era un sorriso forzato, quindi non volle aggiungere nulla, anche sul fatto che gli occhi dell’amica li aveva visti lucidi.

 

Al tavolo delle Serpi, invece, tre ragazzi erano assorti nei loro pensieri, come spesso capitava loro da un po’ di giorni a quella parte. Pansy se ne accorse e sventolando una mano davanti alle loro facce li riportò alla realtà.

 

-Ragazzi, più passa il tempo e più mi preoccupate-

 

-Eh, e perché ti dovremmo preoccupare?- disse Theo.

 

-Come perché? Ragazzi, ma se mi andate in tilt ogni volta che le guardate-

 

Tutti e tre sgranarono gli occhi.

 

-Non fate quelle facce, tanto l’ho capito a cosa stavate pensando. Anzi, a chi stavate pensando-

 

-Ma…cosa…come…-

 

-Come faccio a saperlo? Non ci vuole certo un genio come Hermione…..giusto…..Blaise?- fece lei maliziosa in direzione del moro.

 

Blaise deglutì a fatica, non c’era proprio scampo dagli occhi attenti di Pansy.

 

-Lo sai che adesso vorrei strozzarti?- fece di risposta lui.

 

-Si, lo so. Ma mi diverto lo stesso a stuzzicarvi-

 

-Serpe-

 

-Grazie-

 

Draco, Blaise e Theo sospirarono e tornarono a guardare ^^gli oggetti^^ dei propri pensieri. Pansy osservò Draco, poi si girò verso il punto dove si trovava Ginny e aggiunse:

 

-Devi essere sicuro di quello che fai-

 

Il biondo la guardò con aria interrogativa.

 

-Che intendi dire?-

 

-Che se non sei sicuro la cosa degenererà-

 

-Come?-

 

Pansy guardò il suo piatto e a voce bassa rispose:

 

-Non lo so, ma non mi piace-

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Dopo un’ora Gin si alzò dal suo tavolo, salutò il trio e si diresse fuori dalla sala grande.

Draco si alzò e la seguì, mentre Pansy guardandolo pensava:

 

“Non fare cavolate”

 

Ginny si stava dirigendo in Biblioteca, aveva bisogno di prendere un libro, ma non si accorse che qualcuno dietro di lei la stava seguendo.

Draco, infatti, gli era appena a cinque metri di distanza. Non sapeva perché si era alzato e l’aveva seguita, aveva solo seguito il suo istinto e l’aveva fatto.

Vide la rossa girare dietro uno scaffale, e solo allora si decise a rallentare il passo.

Nel frattempo lei era tutta intenta a trovare il libro, che non si accorse della figura alle sue spalle.

 

-Siamo studiosi rossa?-

 

Gin si riscosse, facendo un piccolo urlo. Quando si girò vide due pozzi grigi che la fissavano. Riconobbe subito di chi erano, come riconobbe il ghigno stampato in faccia del diretto lì presente.

 

-Malfoy! Che ci fai tu qui?-

 

-Passeggiavo-

 

-Alle dieci di sera?- lo guardò scettica lei.

 

-Perché? Non si può?-

 

-Si, sì certo. Ma è strano che tu sia venuto a ^^passeggiare^^ proprio qui…in Biblioteca-

 

-Allora, tu? Cosa ci sei venuta a fare? Passeggiavi?-

 

-No, mio caro. Ero venuta a prendere un libro-

 

-Che genere di libro?-

 

-Un romanzo babbano, scritto da un’autrice della fine del 1700. È molto celebre, per le sue idee femministe-

 

-Non starai mica parlando di Jane Austen, vero?-

 

Ginny sgranò gli occhi. Draco Malfoy che conosceva gli autori babbani? Il mondo stava per cadere, questo era certo.

 

-Perché fai quella faccia? Sei rimasta sorpresa che conoscessi anch’io quell’autrice?-

 

-Certo che sì. Non è da tutti i giorni vedere un Malfoy informato in cultura Babbana-

 

Draco ghignò e poi avvicinandosi allo scaffale cominciò ad osservare i libri che vi erano posti.

 

-Una volta mia madre me lo fece leggere-

 

-Cosa? Narcissa Malfoy che legge libri babbani? Allora davvero il mondo sta per crollare-

 

Sentì il biondo ridere sommessamente, e poi aggiungere:

 

-Vedi, mia madre ha la passione per i romanzi babbani. Questo non lo sa neanche mio padre, se lo sapesse gli verrebbe un colpo-

 

-Vorrei vedere-

 

-Già, comunque un giorno mi diede questo libro…- e così dicendo prese un libro dallo scaffale e lo porse alla rossa -…e me lo fece leggere, e per essere sincero mi piacque molto-

 

Ginny osservò la costola del libro e lesse:

 

-…Orgoglio e Pregiudizio…-

 

-Esatto-

 

-Di che parla?-

 

-Della storia di una certa Elizabeth e di un certo Mr Darcy. Lei, secondogenita di cinque figlie, appartenente ad una famiglia non molto ricca e di posizione sociale non troppo alta, ha la sventura di una madre che pensa solo a far sposare le figlie, e un padre che pur essendo un gentiluomo non si prende la cura di frenare gli eccessi della moglie. Lui, Darcy, ricco e rispettabilissimo signore, attento a quello che sono le buone maniere e le doti che una donna di suo livello deve possedere. Cominciano a frequentarsi nei salotti: Elizabeth prova fin da subito un'antipatia per i suoi modi arroganti e Mr Darcy la snobba. Col tempo però i sentimenti di lui di fronte ai vivaci occhi di lei comincia a cambiare...-

 

-Che bella storia, deve essere davvero molto dolce-

 

-Bhe, si può definire così-

 

-Allora credo che lo leggerò. Grazie-

 

Draco la guardo negli occhi…. ma perché ogni volta che li guardava ci si doveva perdere in quella maniera, scollegando il cervello, temporaneamente, ma in modo quasi totale? Era ormai schiavo di quegli occhi, e lui lo aveva capito perfettamente.

Senza accorgersene le si era avvicinato tanto da poter sentire il suo respiro.

Ginny lo aveva visto avvicinarsi a lei pericolosamente, ma non riuscì nemmeno a muovere un solo muscolo. Nella sua testa era cominciata una confusione tale, che non gli permetteva di ragionare lucidamente.

Draco era ormai arrivato a pochi millimetri dalle sue labbra, il suo cuore aveva cominciato a battere furioso nel petto.

Fu un attimo e la distanza tra loro si annullò, in un dolce bacio che provocò a tutti e due dei brividi lungo la schiena. Ginny presa dall’emozione, lasciò cadere il libro e mise le sue braccia intorno al collo del biondo, mentre lui gli cinse la vita.

Pochi attimi dopo Ginny si risvegliò e si staccò da lui, e raccogliendo il libro che gli era caduto si allontanò di qualche passo, e con voce tremante disse:

 

-Ehm….ecco….io….devo andare….e grazie ancora per il libro-

 

Senza lasciare il tempo a Draco di parlare, fuggì verso il suo dormitorio. Lui la guardò uscire e appoggiando la testa sul legno dello scaffale, cercò di riacquistare calma e fiato. Anche se non era stato un bacio di quelli pieni di passione, era però riuscito a fargli venire il fiato corto. Aveva provato troppe, anzi, infinite emozioni in quel semplice bacio. E adesso lo stavano sopraffacendo.

 

“Devi darti una calmata”, disse a se stesso, “era solo un bacio……però che bacio. Perché quella piccola rossa, con un semplice bacio come questo riesce a ridurmi così? Per Merlino, cosa devo fare adesso?”

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *  *   *

 

Nel frattempo, nella sua stanza, nei dormitori femminili della torre Grifondoro, Ginny si era appena richiusa la porta alle spalle e stringendo il libro che aveva preso, si era piano, piano accasciata sul pavimento, con la schiena appoggiata alla porta.

Delle lacrime cominciarono a solcargli le guance, senza voler smetterla di fermarsi.

 

“Perché mi devo sentire così confusa? Perché la testa mi deve girare tanto? Perché?”

 

Altre lacrime caddero.

 

“Perché se era solo un bacio? Perché allora…..il mio cuore non smette di battere?”

 

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

Eccoci, di nuovo qui a rispondere a tutte colore che mi hanno sostenuto con le recensioni. Cominciamo…

 

^^mary_zabini^^: Sono molto felice che la mia storia ti piaccia così tanto. Sono contenta, che in qualunque caso, mi sosterrai. E non preoccuparti dei commenti negativi che potrei ricevere, io non mi spavento tanto facilmente, anzi dovrebbero spaventarsi loro, perché io ho un animo da pura “Slytherin” e si sa, che a noi ^^non piacciono i commenti negativi nei nostri confronti^^. Eheh. Baci.

 

^^Titty90^^: Ciao Tittyna mia. Ehm….si, si, lo so perché devo continuare ad aggiornare. Ormai ciò fatto il callo. Comunque, ammettilo che ti annoi se non mi minacci un pochino, vero? Baci.

 

^^Danymalfoy^^: Ciao Dany, sono felice di averti conosciuta e che la mia ff ti sia piaciuta. Continua a sostenermi, e spero di sentirti presto su msn. Baci.

 

^^Korinne^^: Amore mio, lo sai che io di sorprese ne ho sempre tante in serbo. Sono una Slytherin o No. Baci.

 

^^Francy872^^: Ciao, cono contenta che tu abbia trovato il tempo per recensirmi. Spero ancora in una tua recensione. Continua a seguirmi. Baci.

 

^^lunachan62^^: Sono contenta che mi sostenga durante questi capitoli. Spero che questo ti sia piaciuto. Baci.

 

^^evanescense88^^: Grazie. Baci.

 

^^Nikoletta^^: Ciao bella. Sono contenta che ti sia piaciuta, continua a recensirmi. E grazie per i complimenti, su come scrivo. Baci.

 

^^Spuffy^^: Sono contenta che ti piaccia. E rispondendoti, devo deluderti con un No, non ho intenzione di aggregarli più di tanto, anche perché Ron non lo sopporto e quindi lo lascerò come personaggio marginale. Baci.

 

^^DiabolicalKiss^^: Ciao Cugina! Come è il sesto libro? Ti piace? Ci sentiamo poi. Ma continua a seguirmi. Baci.

 

^^Ellie^^: Grazie, sono lusingata. Spero che ti piaccia questo capitolo. Baci.

 

Grazie mille, ancora a tutti quelli che mi seguono lo stesso, anche senza recensione. Lo apprezzo molto.

 

                     Baci, baci, baci…

 

                        Beatrix Black

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Scusatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!! Ho avuto un impegno dietro l’altro con la scuola, amici, piano, flauto (traverso) e chi più ne ha più ne metta, è invitato a farlo.

Ho già detto scusa?....si, credo di si. Comunque…MI DISPIACE!!!!!!!! Date la colpa ai miei prof, come faccio io. Sono loro che mi hanno riempito di compiti…..specialmente inglese…..(laodiolaodiolaodio).

Ma a parte questo vi auguro buona lettura.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 7

 

 

 

 

Quella mattina si poteva considerare una giornata stupenda, il sole alto e il Platano Picchiatore era tranquillo. Almeno questo era l’opinione di tutti; tutti tranne per Draco Malfoy. Già, lui non riusciva a vederne la bellezza. Era decisamente di cattivo umore, non solo per aver preso una nota dalla McGrannit, ma anche perché Ginny, da quando si erano baciati in Biblioteca, non aveva fatto altro che sfuggire da lui. Nonostante fosse passata una settimana.

Doveva assolutamente parlargli…ma che gli avrebbe detto? Questa sì, che era una bella domanda.

 

“Uffa, mi verrà in mente!” pensò, sbuffando.

 

-Ehi, Draco!- lui si girò e notò Blaise ed Harry venirgli incontro. Ormai tutta la scuola sapeva che il famoso gruppo delle Serpi e quello dei Grifoni avevano fatto amicizia, appianando ogni divergenza.

E questo aveva anche dato via alla fine della guerra tra le varie case.

 

-Ciao- rispose con poco entusiasmo, tornando coi piedi per terra.

 

-^^Ciao?^^ Draco non è che non ci vediamo da mesi. Si può sapere che hai? Sei distratto oggi-

 

-Me n’ero accorto. ^^Grazie^^ alla nota di quella vecchia megera-

 

-La McGrannit?- chiese Harry.

 

-Chi altre ^^Vecchie Megere^^ conosci?-

 

-Ci sarebbe Madama Bumb-

 

-Ah, già. Quella…megera pure lei-

 

-Bhe, in effetti-

 

-Ragazzi, non vi vergognate di parlare così di un’insegnante?- disse Hermione raggiungendoli.

 

-Scusa Hermione, ma hanno perfettamente ragione- disse Ron al suo seguito.

 

-Ronald!- lo richiamò lei.

 

-Che c’è?-

 

-Niente, niente. Con te ci rinuncio, sei il mio peggiore fallimento-

 

-Hermione!- disse lui scandalizzato.

 

-Bhe, mi dispiace. Ma è così- la mora gli fece una linguaccia e aggiunse, rivolta verso tutti –Forza, il Professor Piton ci sta aspettando nei sotterranei-

 

I quattro la guardarono con un sopracciglio alzato. Certo che era proprio strana.

Draco si girò verso Harry e Ron.

 

-Scusate, ma voi siete riusciti a sopravvivergli, per sette anni?-

 

-Si- dissero in coro i due.

 

-Allora avevo ragione nel giudicarvi ^^Santi^^-

 

Risero, perché in effetti aveva ragione sotto questo aspetto.

 

-Ragazzi!- si sentirono chiamati all’ordine da Hermione, che era quasi in fondo al corridoio.

 

-Andiamo o è capace di venire qui e tirarci per le orecchie fino ai sotterranei- disse Harry.

 

-Cosa?! Dimmi, ma lo ha già fatto- chiese Blaise leggermente timoroso.

 

Negli sguardi dei due Grifondoro si leggeva chiaramente la scritta ^^TERRORE^^. Blaise e Draco sbarrarono gli occhi.

 

-Oh, mamma- disse il biondo.

 

-Appropriato- disse Ron.

 

-RAGAZZI!!!!!- di nuovo Hermione dal fondo del corridoio.

 

Loro non se lo fecero ripetere due volte. Partirono verso Hermione, che li attendeva con braccia conserte.

 

                                                                                                                                    *        *       *

 

-Bene per domani voglio un tema di cinquanta centimetri, come minimo, su tutte le caratteristiche della “Piuma di Fenice neonata”. E voglio un elenco dettagliato su tutte le pozioni in cui compare-

 

Detto questo il Professor Piton fece cenno di andarsene e gli studenti cominciarono a raccogliere le proprie cose. Harry aveva già cominciato a borbottare qualcosa contro un ^^certo^^ Professore.

 

-Piume di una Fenice neonata? E dove diamine la vado a pescare nei libri?-

 

-E dai, non è così difficile- disse Pansy raggiungendolo.

 

-La fai facile tu, sei brava in questa materia-

 

-Allora facciamo una cosa!- sentenziò lei fermandosi.

 

-Cosa?- chiese Harry, fermandosi a sua volta.

 

-Io ti do una mano a Pozioni e tu mi dai una mano in Difesa contro le Arti Oscure-

 

Harry la guardò scettico.

 

-Guarda che io non sono un bravo insegnante-

 

-Davvero?! Eppure a me avevano detto il contrario-

 

-Davvero? E chi?-

 

-Qualcosa come ^^ES^^ ti dice niente?-

 

Harry divenne così rosso che avrebbe fatto concorrenza ai capelli di Ron, in quel momento.

 

-Ehm…ecco…io….- si ritrovò a farfugliare.

 

-È inutile che tu cerchi di farmi rinunciare, lo sai benissimo che la mia è una buona idea e converrebbe ad entrambi seguirla-

 

Harry stette zitto, sapeva che aveva ragione. Sospirò e si passò una mano trai capelli, ^^maledetto tick che il padre gli aveva passato^^ anche se aveva notato questa abitudine presente anche in Draco.

 

-E va bene- sospirò.

 

-Benissimo, ci vediamo alle quindici in Biblioteca- e senza pensarci si alzò sulle punte dei piedi e baciò Harry sulla guancia. Lo salutò e se ne andò via di corsa, lasciando il ragazzo impietrito di brutto, tanto che dovette farsi trasportare da Ron e Theodore, verso l’aula di Divinazione.

 

Nel frattempo dietro ad una colonna qualcuno aveva assistito a tutta la scena e sorrideva soddisfatto.

Sentì dei passi dietro a se. Li avrebbe riconosciuti dovunque. Leggeri e strascicati, come i serpenti. Sorrise sornione.

 

-Allora….Remus. Ti sei divertito a giocare alla piccola spia da dietro quella colonna?-

 

L’uomo si girò. Sì, dai passi lo aveva decisamente riconosciuto.

 

-Severus, direi che mi sto divertendo parecchio. Era da tempo che non vedevo Harry così impacciato, lo hanno dovuto trasportare via Ron e il signorino Nott-

 

-Intendi la scenetta con la signorina Parkinson?-

 

Remus sorrise e lo guardò con fare ironico.

 

-Severus, non è che ti stai divertendo anche te a fare la spia?-

 

-Diciamo che ho casualmente assistito-

 

-Ah, sì….certo….per questa volta ci crederò-

 

-Lo sai cosa ci ha chiesto Silente: tenergli d’occhio-

 

-Già, ma è difficile tenere d’occhio nove ragazzi-

 

-Lo so, ecco perché c’è tutto il corpo insegnante a farlo-

 

-Sì Severus, ma io ho intenzione di chiedere aiuto ad altri-

 

-A chi?-

 

-Guardati in torno, cosa vedi?-

 

-Il corridoio dei sotterranei-

 

-E…?-

 

-E i quadri…GIUSTO!!!! I quadri. Ma hai intenzione di andare a chiedere aiuto a tutti i quadri?- chiese Piton sgranando gli occhi.

 

-Sì-

 

-Ma sei pazzo??????? Ci saranno oltre due centinaia di quadri nel castello, come hai intenzione di fare?-

 

-Eheh, Severus. Gli anni mi hanno insegnato a non sottovalutare mai il potere del pettegolezzo femminile- e così si avviò verso la sua aula, ridendosela sotto i baffi, ma d’un tratto si fermò e si girò.

 

-Ah, prima che me ne dimentichi Severus. Visto che io mi occupo dei quadri, che ne dici di parlare te con i fantasmi. Vedrai non ti sarà difficile. Arrivederci-

 

Così se ne andò lasciando il povero Piton a scuotere il capo esasperato.

 

                                                                                                                                      *         *         *

 

Dopo pranzo Lupin si diresse verso l’unico persona che poteva dargli una mano nel progetto ^^passaparola^^. Si avvicinò e prima che potesse iniziare a parlare sentì la stessa cominciare a dire.

 

-Ma certo, Madama Cheel. Me lo ha detto una fonte attendibile. A quanto pare la sera dello Smistamento, dopocena, la signorina Weasley e il signorino Malfoy si sono diretti in Biblioteca. Sono rimasti per un po’ a parlare, quando poi il signorino Malfoy non ha preso l’iniziativa e l’ha baciata-

 

-Non ci posso credere- fece la signora del quadro.

 

-E invece è vero. E ho anche saputo che subito dopo la signorina Weasley è scappata via e che è da una certa settimana che cerca di evitare ulteriori coinvolgimenti con lui-

 

-Ma perché? È proprio un bel ragazzo-

 

-Sì, ma a quanto pare la signorina Weasley è confusa. Ma prevedo che alla fine riuscirà a fare chiarezza, ha solo bisogno di una conferma decisiva e poi finalmente sperò si metta con lui-

 

-Lo spero tanto, sarebbe proprio una bella coppia, nonostante si tratti di un Malfoy e di una Weasley. Ma mi dica ancora, come sta il signorino Malfoy, in proposito?-

 

Alla Signora Grassa gli allargò il sorriso.

 

-È qui anche il bello. Il signorino Malfoy, infatti, è depresso, cammina sempre a testa china. A quanto pare sembra proprio che la ragazza gli abbia catturato il cuore-

 

-Oh, che dolce-

 

-Già, confermo anch’io-

 

-Ehm, ehm- sentirono accanto a loro. Si girarono e finalmente notarono Lupin.

 

-Oh, Professore. Qual buon vento? Deve forse entrare in dormitorio?-

 

-Cara Signora Grassa, mi dispiace contraddirla, ma cercavo lei ad essere sincero-

 

-Cosa vuole da me?-

 

-Vorrei che mi facesse un ^^passaparola^^, fatto come si deve. Dopotutto lei è la migliore che potrebbe riuscire senza problema in questa impresa-

 

-Lei è un adulatore, ma mi dica, di che passaparola si tratta, a chi devo riferire di preciso il tutto?-

 

-A tutti i quadri del castello. Sono sicuro che lei entro stasera ci riuscirà senza il minimo problema-

 

“Anche perché quando James si mise con Lily, per l’appunto qui davanti all’entrata, lei assisti. E nel giro di un’ora era noto il loro fidanzamento a quadri, corpo insegnante e studenti di tutte le case” pensò Remus divertito a quel ricordo riaffiorato.

 

-Allora Professore, mi dica di che si tratta-

 

-Vorrei che ogni singolo quadro, nella più massima segretezza, tenesse d’occhio nove studenti della scuola in particolare. Solo noi professori, non siamo in grado-

 

-Sono degli scapestrati questi ragazzi?- chiese la donna, con una nota decisamente percepibile di acidità.

 

-No, sono solo degli studenti che devono essere tenuti d’occhio per motivi di protezione-

 

-Si sono cacciati nei guai?-

 

-No, ma sono accadute delle cose che non ci fanno sperare niente di buono, per la loro sicurezza-

 

-Allora, mi dica i nomi-

 

-Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley e Virginia Weasley, Grifondoro. Luna Lovegood, Corvonero. Draco Malfoy, Blaise Zabini, Theodore Nott e Pansy Parkinson, Serpeverde-

 

-Come mai? Cosa è successo?-

 

-Diciamo che una parte di loro si sono schierati dalla parte giusta, come i genitori, ma che i ragazzi con gli altri, che le ho indicato, hanno formato un gruppo affiatato di amici e se ci saranno delle vendette, loro potrebbero risentirne-

 

-Quindi la rivalità tra le case si sta finalmente appianando, giusto?-

 

-Sì, io direi di sì. Ho già visto infatti dei miglioramenti-

 

-Allora, stia tranquillo, il passaparola lo considero come già fatto-

 

-Grazie, sapevo che potevo contare su di lei-

 

Detto questo si diresse verso il corridoio del secondo piano e cominciò a pensare a ciò che aveva udito prima della sua chiacchierata ^^costruttiva^^.

 

“E quindi Malfoy si è innamorato di Ginny?! Buono a sapersi. Scommetto che a Severus prenderà un colpo, dopotutto è il suo Pupillo, oltre ad essere il suo Padrino. Ma ora che ci penso, mi è venuta in mente una ideuzze, niente male. Eheh, non vedo l’ora che il passaparola sia finito perché così possa metterla in atto. Ah, quanto mi divertirò!”

 

Sorrise sornione e continuò ad andarsene per la sua strada.

 

                                                                                                                             *        *        *

 

In quello stesso momento Silente stava camminando avanti e indietro nel suo studio. Lo faceva spesso, era sua abitudine pensare in quella maniera, gli chiariva le idee.

Qualcosa lo distolse dai suo pensieri. Infatti, dalla scala d’ingresso era entrata Minerva McGrannit.

 

-Mi avete fatto chiamare, Albus?-

 

-Sì Minerva. Credo che sia giunto il momento di dargli la pergamena di Atlantide-

 

-Ne è sicuro?-

 

-Si, solo lui è in grado di padroneggiare la sua magia, altrimenti il Conte non me l’avrebbe mai affidata. È il suo destino-

 

E così dicendo si mise a sedere e sospirò.

 

 

*   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *   *

 

 

Eccomi di nuovo qui, spero che vi sia piaciuto questo capitolo.

Ma adesso voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno recensito, tra questi in particolar modo voglio ringraziare Jessire, che mi ha seguito e che spero di conoscere presto.

 

^^Nikoletta^^: Ciao Bella, sono contenta che ti sia piaciuto. Baci.

 

^^Titty90^^: Amore mio, mi manchi tantissimo. Spero che torni presto tra noi amici di Msn. Baci.

 

^^Lunachan62^^: Questa volta non ce l’ho fatta ad aggiornare in fretta, ma cercherò di rimediare. Baci.

 

^^DiabolicalKiss^^: Ciao cuginona, sei felice? Finalmente ho postato. Baci.

 

^^evanescense88^^: Thank you. Kiss.

 

^^Korinne^^: AMORE MIO, BELLISSIMA, TANTI AUGURIIIIIIIIII!!!!!!! Finalmente ho postato, ma ricordati che prima di farlo chiederò sempre consiglio a te. Baci.

 

^^mary_zabini^^: Ciao, finalmente sono tornata. Purtroppo, credo che questo debba essere un regalo di Carnevale, invece che di Natale. P.S. anch’io faccio fatica a capire il comportamento di Ginny, ma mi serve per arrivare ad una certa scena (WOW) che mi era venuta in mente. Spero che continuerai a seguirmi. Ah, ti volevo dire che in questi giorni mi sto dedicando a scrivere One-Shot, sempre sulle coppie che piacciono a me, ovviamente D/G. spero che quando le posterò tu mi recensisca, ci conto molto. Domanda: Hai Msn? Io sì, mi piacerebbe conoscerti. Il mio indirizzo lo potrai trovare sotto. Baci.

 

^^missmalfoy e luygina^^: Certo che puoi avere il mio contatto Msn. Questo è il mio: loreley_malfoy@hoymail.it

Nella prossima recensione mi daresti il tuo? Baci.

 

 

Spero che continuate a seguirmi, nonostante tutto sono intenzionata a finirla questa ff. non mi piace lasciare le cose a metà, anzi lo detesto. Continuate a recensire. Saluto ancora tutti quelli che mi seguono e non lo fanno.

 

                  Baci, baci, baci

 

                   Beatrix Black

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Scusatemi tanto per il ritardo

Scusatemi tanto per il ritardo. Ma sono stata malata ed ho avuto degli impegni con i compiti e la cosa mi ha fuso il cervello.

Comunque torno con il nuovo capitolo della mia storia, spero che vi piaccia.

Baci, baci, baci.

 

Beatrix Black

 

Capitolo 8

 

 

 

 

Ginny stava camminando nel corridoio, era riuscita a scappare da Draco per circa una settimana. Non rimaneva mai sola, aveva paura di ricascarci, di essere presa in giro da lui, che puntasse solo a portarla a letto. Se fosse stato così, lui gli avrebbe fatto solo del male, ma lei ormai c’era dentro…si era innamorata di Draco Malfoy.

Si accorse di essere sola nel corridoio, a parte per una figura davanti a lei. Era appoggiata a l muro, nella parte in ombra, per cui non riuscì a vederne il viso.

Proseguì facendo finta di non averlo notato. Quando arrivò ad un metro dallo sconosciuto si fermò. Non era uno sconosciuto, era lui. Draco.

 

-Ciao Ginny- disse lui serio.

 

-Draco…che…- indietreggiò di un passo, più per paura di se stessa che di lui.

 

-Che diamine succede? Perché scappi? Perché mi eviti?- chiese avanzando verso di lei.

 

-Io…non so…di cosa tu stia…parlando- si rese conto che il suo fiato si era fatto ormai corto, per via della sua vicinanza con il ragazzo, poi c’era il fatto che adesso aveva le spalle appoggiate al muro.

 

Draco con le mani aveva preso il viso di Ginny, accarezzandolo. Nel farlo entrambi ebbero una scossa lungo la schiena.

Draco avvicinò il suo viso al suo.

 

-Perché mi fai questo Gin? Non lo sai che soffro?-

 

-Ti prego lasciami andare- implorò lei appoggiando la fronte contro la sua.

 

Draco scosse la testa e in un attimo le sue labbra furono su quelle di lei, unendoli prima in un bacio dolce e tenero, ma poi la passione crebbe e il bisogno di entrambi delle labbra dell’altro si fece più urgente.

Ginny mise le sue mani trai capelli di Draco, mentre lui aveva spostato le sue sotto la sua camicia, accarezzandole il ventre e la schiena.

Draco la sentì sospirare quando la sua eccitazione cominciò a premere contro la gamba della ragazza.

D’un tratto Ginny si risvegliò. La sua paura aveva di nuovo preso il sopravvento su di lei. Appoggiando le mani sul petto del ragazzo lo scostò da lei, interrompendo così lo scambio di emozioni.

 

-Mi…mi dispiace…devo andare- detto questo scappò per il corridoio, scomparendo dietro l’angolo.

 

Draco la osservò fuggire e dalla rabbia, contro se stesso, per non essere riuscito a fermarla, strinse i pugni e tirò un calcio al muro.

 

“Stronzo! Dovevi solo parlarle. Sei un cretino che non riesce a tenere a freno gli ormoni” si appoggiò al muro e sospirò.

 

“Perché mi devo ridurre così? Per una ragazza, poi” ridacchiò “Sei fottuto”

 

*     *     *

 

Ginny stava correndo più velocemente possibile. D’un tratto vide Luna parlare con Theodore, appoggiati all’entrata del giardino. Si diresse verso di loro. I due la notarono subito.

 

-Gin! Ma che hai?- chiese Luna.

 

-Ecco…io…- cominciò lei.

 

Theodore guardò in aria.

 

-Ho capito…roba di donne, tolgo le tende- disse salutando entrambe con un bacio sulla guancia.

 

-Parliamo dopo della ^^Cosa^^, va bene?- chiese Theodore in direzione della bionda.

 

-Certo, tranquillo-

 

Appena lui si fu allontanato abbastanza, Ginny prese Luna per mano e la portò lontano da lì, su una delle panche di pietra che c’erano in giardino.

 

-Ginny, si può sapere cosa è successo?-

 

-Draco! Mi ha baciato di nuovo-

 

Luna la guardò, alzando un sopracciglio.

 

-Certo che è caparbio questo ragazzo-

 

-Luna, non mi pare che sia il momento di fare dello spirito-

 

-Scusa, ma devi ammettere che è deciso a farti sua-

 

Ginny abbassò lo sguardo.

 

-È questo che mi preoccupa…ho paura che lui voglia solo portarmi a letto e scaricarmi-

 

-Ginny…- cominciò Luna.

 

-Non lo posso permettere! Voglio solo dimenticarlo-

 

Luna la guardò. Capiva che era innamorata, ma capiva anche il suo bisogno di certezze e il ragazzo non gliene aveva certo date.

 

-Ok…se è questo che vuoi. Ti posso consigliare di uscire con altri-

 

-Con altri? E chi mai mi inviterebbe?-

 

-Ginny, ma sei cieca? Ti rendi conto o no che metà popolazione maschile di questa scuola, cioè quella single, ti va dietro?-

 

-Impossibile- sentenziò lei ridendo.

 

-Allora fai una prova: guardati, ora, intorno-

 

La rossa seguì il suo consiglio e cominciò a guardarsi intorno con discrezione. Per sua enorme sorpresa notò che molti ragazzi presenti nel giardino, la stavano fissando.

Istintivamente guardò Luna.

 

-Oh, mio dio. Ma è imbarazzante-

 

-In effetti è vero. Ma se vuoi dimenticare chi-noi-sappiamo, devi solo provare ad uscire con uno di questi ^^osservatori^^-

 

Ginny rise. Ma come faceva Luna a fargli tornare il buono umore? Mistero.

 

-Luna, ma mi vuoi spiegare qual è la ^^cosa^^, di cui parlava Theodore?-

 

Sul volto della Corvonero si dipinse una faccia un po’ malandrina.

 

-Lo vedrai Ginny. Molto presto-

 

-Dai, non tenermi sulle spine- implorò lei.

 

-Puoi stare tranquilla che lo scoprirai-

 

-Me lo prometti?-

 

-Certo-

 

Rimasero lì a parlare, cercando di divertirsi il più possibile.

 

*     *     *

 

Con dei passi veloci la professoressa McGrannit attraversò la biblioteca. Si guardò in torno e poi si diresse a gran passi al tavolo, dove Harry e Pansy stavano studiando pozioni.

 

-Signor Potter, potrebbe seguirmi nell’ufficio del preside?-

 

Il ragazzo alzò lo sguardo e poi guardò Pansy con aria preoccupata. Tornò, infine, a guardare la donna e sospirò.

 

-Si, professoressa-

 

Si alzò e sussurrò a Pansy:

 

-Aspettami qui, torno subito-

 

-Ok- rispose lei, con aria preoccupata.

 

Detto questo si avviò fuori dalla biblioteca, al seguito della McGrannit. Dopo pochi minuti arrivarono davanti alla statua.

 

-Cioccorane- pronunciò la donna.

 

La statua si mosse, dando spazio alle scale. Le salirono e con enorme stupore di Harry, vide che c’era tutto il corpo insegnanti. Si chiese se non era troppo tardi per fare testamento.

 

-Professore, ma che sta succedendo?- chiese mettendosi a sedere davanti alla scrivania.

 

-Harry, conosci Atlantide?-

 

Harry alzò un sopracciglio.

 

-La città sommersa?-

 

-Esatto-

 

-Cosa c’entra?-

 

-Vedi Harry 10.000 anni fa, quando fu sommersa, solo pochi sanno che alcuni di loro sopravvissero. Costoro aiutano a volte il mondo di noi maghi, soprattutto quando siamo in una situazione critica come adesso. Per questo formarono una specie di Società degli Immortali. Tra di loro ci sono anche alcuni Vampiri molto antichi-

 

Silente osservò la faccia di Harry, durante il suo monologo e notò che non era mutata e che stava ascoltando con estrema attenzione tutto ciò che diceva.

 

-Comunque, all’interno di questa società hanno creato un consiglio. I loro membri sono i più anziani tra loro, cioè…-

 

-I superstiti di Atlantide- finì Harry.

 

-Esatto, loro. Il membro più anziano del consiglio, che da secoli si fa chiamare ^^Conte^^…-

 

-Sant-Germain?- chiese stupito Harry.

 

Il preside lo guardò interrogativo.

 

-Come fai a sapere il suo nome?- chiese indagatore.

 

Harry sbiancò. Come faceva a dirgli che aveva un po’ trafugato trai libri della Sezione Proibita, soprattutto, senza permesso? Cercò di inventarsi una scusa al volo.

 

-Devo aver letto qualcosa da qualche parte- disse vago.

 

-Da qualche parte? E dove di preciso?-

 

-Bho, non ricordo- disse sudando freddo.

 

Era la volta buona che si beccava la prima punizione dell’anno e nel giro della prima settimana. Non era il suo record ma era un buon tempo.

Sentì accanto a lui Remus sghignazzare sotto i baffi.

Silente lo stava ancora guardando con attenzione.

 

-Va bhe, diciamo che ti credo-

 

“E vai!!!!! Salvato in extremis” pensò Harry sollevato.

 

-Bene, tornando al discorso di prima Harry, dicevo che lui negli ultimi tempi mi ha contattato e mi ha dato una cosa che credo ti sarà molto utile nella tua futura lotta contro Voldemort-

 

“E ti pareva che lui non c’entrasse qualcosa, che pizza!” pensò esasperato il ragazzo, facendo un sospiro.

 

-Di che si tratta?-

 

Silente da sotto il tavolo prese una cosa, che dopo appoggiò sulla scrivania. Harry la riconobbe come una pergamena.

 

-Una pergamena?- si aspetta, forse, qualcosa di meglio.

 

-Harry, questa non è una semplice pergamena. Questa è una delle poche pergamene sopravvissute alla tragedia di Atlantide. Tiene dentro di se una grande forza magica e il Conte ci ha detto di dartela a te-

 

-A me? E che potrei fare io?-

 

-Dovrei riuscire a decodificarla-

 

-Io? Ma per chi mi avete preso? Per un Criptologo?-

 

-No, Harry. Però abbiamo avuto delle iscrizioni precise-

 

Silente aprì la pergamena. Era vuota!

 

-Ma è vuota! Cosa crede che dovrei decifrare, lo spessore del foglio?-

 

-Prova invece a toccarla Harry-

 

Il moro si sporse in avanti e con entrambe le mani prese la pergamena ai due lati.

Come d’incanto la pergamena si illuminò di blu e delle piccole scie di fuoco cominciarono a scorrere per tutto il foglio e cominciarono a formare delle scritte particolari che via, via si imprimeva in nero sul foglio.

 

-Ma queste scritte, non significano nulla, non è nemmeno il normale alfabeto-

 

-Ecco perché devi decifrarlo-

 

-Lei professor Silente, crede davvero che sia fattibile?- chiese Harry scettico.

 

-Bisogna provarci-

 

Il ragazzo sospirò.

 

-E va bene. comincerò subito a decifrarlo-

 

-Bene. Ho fiducia in te, ricordalo-

 

-Grazie preside-

 

Detto questo Harry prese la pergamena, la chiuse e tenendola in mano. Si congedò con il preside e con il corpo insegnanti. Poi, con calma uscì dall’ufficio.

 

-Bene, signori. Non ci tocca che avere fede in lui e negli altri-

 

-Negli altri?- chiese la McGrannit.

 

-Si, sono sicuro che non tarderanno a dargli una mano-

 

-Speriamo che riescano a trovare la soluzione-

 

-Non ne dubito Minerva- rispose il preside lisciandosi la lunga barba bianca.

 

*     *     *

 

Eccola! Lì come gli aveva chiesto. Seduta ad aspettarlo.

 

“Bella!” ecco che lo pensava di nuovo.

 

Ma come aveva fatto in sei anni a non notarla? Bho, comunque sapeva che avrebbe recuperato il tempo perso.

Gli si avvicinò di nuovo di soppiatto e dopo essergli arrivato accanto prese la parola.

 

-Eccomi-

 

Pansy sussultò e si girò verso Harry.

 

-Allora? Che cosa è successo?- chiese lei preoccupata.

 

Il ragazzo si mise a sedere dove era prima.

 

-Un casino- disse semplicemente, buttando la testa all’indietro.

 

-Che è successo?-

 

In un attimo ad Harry venne un lampo di genio.

Si rimise seduto composto così velocemente che fece riscuotere la ragazza. Poi, prese le sue mani fra le proprie e la guardò dritta negli occhi. Questo fece arrossire non poco Pansy.

 

-Senti Pansy, potresti andare a cercare le ragazze e dirgli di trovarci nella stanza delle Necessità a mezzanotte?-

 

-Si, certo. Ma perché?- chiese lei confusa.

 

-Ve lo dirò lì, sappi solo che è importante. Ora ti prego va da loro. Io vedo a cercare i ragazzi-

 

Pansy annuì e senza farselo ripetere due volte, raccolse le sue cose sotto lo sguardo, incantato, di Harry.

 

-Allora io corro-

 

Lui annuì. Pansy senza pensarci gli diede un bacio sulla fronte, prima di sparire dalla biblioteca.

Harry rimase nuovamente spiazzato. Due baci nel giro di poco tempo. Stette lì a rimuginare per un minuto buono, poi, grazie ad un autocontrollo ^^NOTEVOLE^^, si alzò e andò alla ricerca dei suoi amici.

 

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Eccomi qui a rispondere ai vostri commenti, spero vi sia piaciuto. Comunque:

 

^^Bra^^: sono contenta che ti piaccia. Continua a seguirmi. Baci.

 

^^Summers84^^: sono contenta che ti sia piaciuto la mia rivisitazione sul personaggio, spero di continuare a fartelo piacere. Baci.

 

^^Titty90^^: hai visto! Ora sai cos’è la pergamena di Atlantide. Spero ti sia piaciuta bella. Baci.

 

^^mary_zabini^^: spero che ti piaccia il capitolo e spero di risentirti presto su msn. Baci.

 

^^Jessire^^: allora? Ti piace? Speriamo di sì. Comunque per rispondere alla tua domanda ti consiglio di rileggere il capitolo del viaggio sul treno. Baci.

 

^^Ladym^^: sono assolutamente contenta che ti piaccia. Ho notato che hai scritto parecchie ff su Blaise ed Hermione, ne sono contenta, è una coppia che amo da morire. Spero che continuerai a seguirmi. Baci.

 

^^lunachan62^^: sono contenta che tu sia così comprensiva nei miei confronti, in questi tempi sono anche stata molto male. Seguimi sempre che tra un po’ torno con una one-shot. Baci.

 

^^jess^^: sono contenta che ti piaccia. E devo dire che le tue ff, mi piacciono un sacco. Baci.

 

^^DiabolikalKiss^^: allora cuginona? Ti è piaciuto? Poi mi dirai del libro. E RICORDATI DEL DVD DI VAMPIRE KNIGHT!!!!!! Baci.

 

^^Korinne^^: amore bella!!!!!! Hai visto? Finalmente ho postato. Sperò che il tuo computer non abbia niente di grave. Baci.

 

E per tutti quelli che mi seguono senza recensire:

 

                       Baci, baci, baci

 

                        Beatrix Black

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