Andiamo a vivere insieme?

di Klaineinlove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Andiamo a vivere insieme? ***
Capitolo 2: *** Nonna Pervi. ***
Capitolo 3: *** Sostituire il canarino. ***
Capitolo 4: *** Una strana terapia di coppia ***



Capitolo 1
*** Andiamo a vivere insieme? ***


Questo potrebbe definirsi un seguito di “On The Road e Perché non invitiamo Kurt a cena?”
Ma anche se non le avete lette, non c’è nessun collegamento che potrebbe confondervi.
Sappiate solo che sono due dementi ed è una storia del tutto demente e che Kurt ha un gatto che prima era un mingherlino ed ora è obeso.
Buona lettura, spero di poter leggere i vostri pareri.
Questa storia è una mini-long, potrebbe avere un altro capitolo o due
Capitolo non betato perchè è una pubblicazione improvvisa per augurarvi Buona Pasqua.



Era successo tutto in modo improvviso. Kurt lo aveva ingannato, ecco perché si era ritrovato a dire “si”
Ma chi persona mentalmente sana si fosse azzardata a dire quel “si?”
Blaine sapeva di essere fuori dal normale, sapeva che ormai era sotto il costante potere di Kurt e ormai nonostante le sue forze e un buon psicologo non era riuscito a concludere nulla.
Quindi ora si ritrovava in una macchina piena di scatoloni sotto ad una piccola palazzina di tre piani, senza ascensore per giunta.
Blaine era meravigliato della sua stessa stupidità, insomma dopo un anno di fidanzamento con Kurt avrebbe dovuto imparare tutte le sue tecniche, i trucchi e inganni che il suo ragazzo gli riservava.
Invece ancora una volta si era trovato impreparato.
Era successo una sera, Kurt lo aveva invitato a cena cucinandogli la pizza, la sua preferita, preparata con le sue stesse mani. E se ve lo state chiedendo, si, Blaine aveva controllato più volte che non fosse stata avvelenata.
Ma aveva un buon motivo.                             
Un giorno aveva detto a Kurt, in modo affettuoso e amorevole, che se avesse mangiato ancora un po’ di quella torta sarebbe finito a rotolare a terra come il suo gatto dalle dimensioni stratosferiche. E quando Blaine disse quelle parole(neanche avesse nominato Voldemort) si ritrovò cacciato fuori casa Hummel con solo i boxer addosso.
Burt Hummel tornò da lavoro trovando un Blaine assiderato fuori la porta con un Kurt che guardava la sua telenovela preferita sul divano di casa con una coperta e il suo gatto vicino che gli faceva le fusa.
Quindi ora che Kurt era intento a prendere le bevande dal frigo, Blaine odorò la pizza sperando che non fosse stata avvelenata. Si sarebbe soffermato a fissare il sedere di Kurt mentre era mezzo piegato nel frigo ma la sua vita valeva giusto un pizzico in più.
 
Oh giusto ma voi volete sapere cosa è successo a Blaine e al suo “si”
Dopo cena, i due ragazzi si infilarono in camera e fecero l’amore così tante volte che Blaine credeva di morire d’infarto nel letto e fu quel momento che accadde tutto: Blaine fu preso in contropiede perché era in quella fase in cui non capiva nulla e i suoi arti non erano capaci di muoversi, la pelle sudata e il fiato corto. Fu in quel momento che Kurt disse:
“Perché non andiamo a vivere insieme?”
E Blaine non ci pensò due volte, in realtà non aveva sentito nemmeno la domanda. Così disse quel fatidico “Si” e no, non è quel SI di quando ti sposi, quello per Blaine sarebbe stato suicidio assicurato.
Kurt cominciò a saltellare allegramente sul letto sotto gli occhi confusi di Blaine, poi cominciò a telefonare alle sue amiche e parlava,parlava,parlava così tanto che Blaine si addormentò.
Al suo risveglio Kurt era di fronte all’armadio incazzato per chissà quale motivo.
“Blaine abbiamo un problema. Se prenderemo un armadio a due ante i miei vestiti con i tuoi non ci entreranno e tu sarai costretto a mettere i tuoi vestiti nel mobiletto del bagno per far spazio ai miei.”
Il moro si alzò dal letto rivestendosi senza dire una parola.
“In più dovremmo trovare una casa con almeno con una stanzetta in più perché Nemo con noi non può dormire, o se dormisse con noi tu sarai costretto a dormire sul divano, non ti dispiace vero? In tre, con lui, non riusciamo ad entrare nel letto”
Blaine alzò un sopracciglio cercando di comprendere che lingua stesse parlando Kurt.
“I vestiti, letto, divano ma cosa sta succedendo?”
Fu in quel momento che Kurt con un dei suoi miglior sorrisi si avvicinò a Blaine e si sedette sulle sue gambe.
“Amore prima ti ho chiesto se volessimo andare a vivere insieme e tu mi hai risposto: non immaginavo che mi avresti fatto una proposta del genere Kurt, certo che voglio vivere con te e voglio regalarti tutto quello che ti serve. In più voglio che tu scelga tutto: appartamento, condominio e mobili per la casa. Sono parole tue non mie!” si giustificò Kurt leggendo sul volto di Blaine la paura, il panico, il terrore e tanti altri aggettivi che gli indicavano: sono fottuto.
“Ho veramente detto tutte queste cose?” domandò perplesso.
“No, in realtà hai detto solo si, ma sono certo che tutto il resto era sottointeso”
“Quindi stiamo andando a vivere insieme?”
“Esattamente!” disse soddisfatto Kurt “Ho chiamato un’agenzia per trovare un appartamento, non prendiamo nulla di costoso. Spenderemo tutto per i mobili ovviamente”
Kurt si alzò e tornò alla sua armadio mentre Blaine cadde di nuovo sul letto.
 
Cercare una casa fu tremendo. A Kurt non andava bene nessuna e inoltre dovevano adattarsi con i loro piccoli stipendi. La donna dell’agenzia immobiliare stava per avere un leggero collasso. Avevano visitato circa dieci case, in più anche qualche villetta,tutte che si adattavano ai loro standard.
“Amore cosa c’è in questa che non va?” domando Blaine stremato scambiandosi uno sguardo di sconforto con la donna dell’agenzia.
“Blaine non la sento mia!” esclamò Kurt osservandola.
“Mi sembra ovvio, pensa a quando metteremo tutti i mobili che desideri come sarà fantastica.”
“Devo parlarne con Nemo!”
Gli occhi di Blaine si staccarono dalle orbite.
“Nemo?” domandò sconvolto.
“Si, Nemo”
“Nemo Kurt?”
“Si, Blaine….N-E-M-O”
“Scusate chi è questo Nemo? Chiamiamolo e la discussione è chiusa.” Disse seccata la donna.
“No lei non può capire…” fece Blaine cercando in fondo di difenderla, poverina era stato un brutto colpo per lei ritrovarsi Kurt fuori l’agenzia quel giorno.
“E’ il mio gatto! Non l’ha notato in macchina nei sedili posteriori?” fece sconvolto Kurt.
La donna sbatté le palpebre “Io credevo che ci fosse un sacco dell’imm-”
“NO!” Urlò Blaine tappando la bocca alla donna. “Non lo dica” gli sussurrò ad un orecchio. In fondo lei poteva ancora essere salvata.
 
Infine tutti e tre dovettero scendere a riprendere il gatto. E mentre la donna dell’agenzia dava a bere a Blaine per farlo riprendere dopo aver trascinato il piccolo cucciolo di bisonte, Kurt e Nemo decisero che la casa si, era quella giusta.
I cori dell’alleluia e le campane suonarono in festa, perché ormai era fatta: Kurt e Blaine sarebbero andati a vivere insieme.
 
Ed ora Blaine era sotto casa con gli scatoloni non sapendo se quella fosse stata realmente la scelta giusta. Telefonò a Kurt sperando che quest’ultimo rispondesse per sapere dove si trovava.
“Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile.”
“Kurt smettila di fare lo stupido” fece Blaine riconoscendo la voce del suo ragazzo.
“Signore non capis-”
“Kurt!”
“Ma non sono stato credibile?” si lamentò il ragazzo dall’altro lato del telefono.
“no tesoro, ma ora voglio sapere dove sei, così ci organizziamo con gli scatoloni”
Improvvisamente Blaine si sentì picchiettare sul vetro dell’auto trovandosi un Kurt che lo salutava con una mano mentre con l’altra reggeva il telefono.
Blaine con un sospiro staccò la chiamata e uscì dall’auto aprendo il cofano posteriore.
“Siamo pronti?” domandò allegro a Kurt e il suo ragazzo di risposta si rimboccò le maniche pronto a salire gli scatoloni….nella testa di Blaine ovviamente.
 
 
“Oddio quanto pesano queste scatole!” disse con fiato corto Blaine mentre saliva le scalinate che lo avrebbero portato a casa sua.
“Non dirlo a me!” esclamò Kurt dietro di lui. Fu in quel momento che Blaine si girò lanciandogli un’occhiataccia.
“Kurt ma tu stai portando il tuo gatto! Gli scatoloni li ho portati tutti io!”
Kurt gli rispose con aria vaga “Beh, posso immaginare che pesano. Scusami Blaine ma sono così stressato…attento allo scatolone Blaine, un po’ di forza, ci sono i miei vestiti lì”
“Sei fortunato che ti ami Kurt, sei davvero fortunato”
 
Le prime ore nella nuova casa non fu tragico come Blaine lo aveva immaginato. In realtà aveva pensato che dopo dieci minuti dal loro ingresso avrebbe gettato Kurt dal balcone ma non perché lo stressava, voleva vedere solo l’altezza della palazzina; così si sarebbe giustificato di fronte alla polizia.
Invece Kurt fu tremendamente silenzioso per tutto il tempo, cosa che fece preoccupare ancora di più il suo ragazzo.
“Kurt ordiniamo qualcosa per cena? La cucina è agibile ma sinceramente non ho voglia di…Kurt che stai facendo?”
Blaine notò che il ragazzo stava con un orecchio attaccato al muro.
“Sento delle voci Blaine”
“I vicini?”
“No Blaine è un’altra presenza. E’ come se fosse un rumore, un respiro soffocato”
Blaine alzò un sopracciglio “Kurt è Nemo che si sta grattando la pancia…o almeno ci prova.”
“Oh” Kurt guardò il suo cucciolo prima di accarezzarlo.
“Sai che l’altro giorno ho provato a fargli fare il tapis roulant? Solo che non riusciva a camminare e quindi continuava a rotolare e cadere, avresti dovuto vederlo!”
Blaine rise solo immaginandosi il gatto che rotolava a terra, poi però il suo stomaco chiamò la sua attenzione così andò ad ordinare la cena.
Dopo aver mangiato e fatto una serie di coccole sul divano i due ragazzi andarono a lavarsi per poi infilarsi nel loro letto. Blaine era già pronto e si mise sotto le coperte aspettando un Kurt che non arrivava.
“Kurt, che fine hai fatto?” urlò non avendo il coraggio di alzarsi per controllare.
“sto facendo pipì Blaine!”
“E ti ci vuole tutto questo tempo?” Più volte Blaine aveva discusso con Kurt, chiedendogli anzi pregandogli di dire sono in bagno, ma niente, era ottuso il ragazzo.
Kurt uscì e si infilò sotto le coperte abbracciando Blaine e ficcandogli i piedi congelati tra le gambe.
“Ma no Kurt, mi geli!”
“Daiii riscaldami”
I due ragazzi cominciarono una serie di baci e toccatine poco caste fino a che Kurt non gli passarono per mente idee che lo spaventarono. Staccò Blaine dalle sue labbra con fiato corto.
“E se vengono a rapinarci?”
“Kurt adesso? Con il sesso che faremo i ladri si spaventeranno e scapperanno via”
Kurt diede una spinta a Blaine facendolo rotolare sul letto. “Sono serio Blaine!”
Il moro non poté far a meno di scoppiare a ridere “Scusami Kurt, ma tu che dici di essere serio è….” Il ragazzo notò l’aria arrabbiata del suo fidanzato “Okay sto zitto. Comunque tesoro non è possibile: si stancherebbero fino a salire a casa nostra, hai visto quante scale?”
Blaine si avvicinò al ragazzo rassicurandolo che però scese dal letto e si ritirò con Nemo tra le mani.
“Non.Ti.Azzardare.”
“Ma Blaine lui…i ladri potrebbero scambiarlo per un tappeto e schiacciarlo”
“O per un tacchino ripieno e mangiarlo”
Kurt si avvicinò al letto poggiandoci Nemo sopra che rotolò vicino a Blaine.
“No Kurt non può restare è inammissibile. E’ la nostra prima notte insieme ufficialmente e non voglio passarla con un gatto che crede che le mie parti intime siano giocattoli con cui divertirsi.”
Kurt lo guardò allibito “non so di cosa parli”
“Oh certo che lo sai, non fare il solito tonto. La notte che dormii da te, mi tirava i miei gingilli facendoci le fusa. Diamine abbiamo un gatto gay! Siamo un allegra famiglia gay con un gatto gay!”
Kurt ascoltò in silenzio accarezzando il micio “Dici che dovremmo fare uno show?Tipo il Grande Fratello? Potremmo chiamarlo il Grande Gay Show oppure 3 gay in famiglia, o…”
“Kurt smettila. Comunque il gatto non dorme con noi. Ha cercato di castrarmi!” urlò incavolato Blaine.
“E perché ci ha provato, Blaine?Perchè?” domandò Kurt con un tono leggero ma di rimprovero.
Blaine borbottò qualcosa prima di dirgli: “credo che sia geloso di te”
“Esatto tesoro,ma non aver paura gli spiegheremo tutto con calma.”
Blaine si agitò tra le lenzuola  “Ora decidi: preferisci tenerti un micio peloso che ti graffia e ti schiaccia con i suoi quintali di peso oppure vuoi che nel letto resti il tuo bel adorabile ragazzo pronto a coccolarti tutta la notte e riscaldare i tuoi piedini freddi e tenerti lontano dai ladri?”
Kurt sbruffò “Hai ragione, scusami Blaine.” Si sistemò sotto le coperte con Nemo accanto a se.
“La coperta è nell’armadio, dormi sul divano” gli disse prima di spegnere la luce per addormentarsi.
 
Il mattino seguente Blaine venne svegliato bruscamente dai rumori che Kurt stava creando in cucina. Si alzò da quel divano dove aveva passato la notte e sistemò le ossa rotte. Uscì in cucina trovando un Kurt con i capelli arruffati, le occhiaie e uno sguardo che poteva fulminarti.
“Amore che succede? Stavo facendo un sogno meraviglioso” fece Blaine avvicinandosi a lui e dandogli un bacio sulla fronte, improvvisamente Kurt si calmò sotto il tocco del suo ragazzo. Blaine sapeva che questa tecnica funzionava.
“Cosa sognavi? Io che ballo la conga nudo?”
“In realtà sognavo me che facevo ingozzare Nemo per poi assistere alla sua esplosione, ma te che balli la conga nudo….Perchè sei arrabbiato?”
Kurt sospirò “Con tutte le cose che abbiamo portato qui, manca lo zucchero!”
“Chiedilo ai vicini. E’ un buon modo per presentarci.” Suggerì con tranquillità Blaine.
Kurt sorrise “Ecco perché ho bisogno di te. Mi trovi sempre la soluzione. Grazie amore mio”
Si diedero un bacio profondo, poi Kurt uscì di casa per bussare ai vicini.
Blaine si sedette sulla sedia soddisfatto. Aveva risolto il piccolo problema in pochi minuti. Questo gli dava la forza di pensare che si, vivere insieme sarebbe stato grandioso.
Fino a quando però Kurt non rientrò in casa sbattendo violentemente la porta e ci si spiaccicò sopra allargando braccia e gambe.
“Io ti ammazzo Blaine Anderson!”
“Che ho fatto? E che stai facendo?”
Blaine vide Kurt spostare un mobile per metterlo davanti alla porta d’uscita come se volesse impedire qualcuno di entrarci.
“E’ lei Blaine. Mi ha trovato. Sono fottuto”

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Capitolo 2
*** Nonna Pervi. ***


“E’ lei Blaine. Mi ha trovato. Sono fottuto”
 
“Chi ti ha trovato Kurt?” domandò impaurito Blaine avvicinandosi al ragazzo per aiutarlo a spostare il mobile davanti alla porta. Il perché lo stava aiutando era ancora da capire.
“Sia ringraziato il signore!” sospirò Kurt.
“Il Signore? Kurt ma tu non credi in Dio!”
“Idiota!” urlò il ragazzo “parlo del signore del secondo piano che l’ha bloccata!”
Blaine ancora confuso scosse la testa e tirò il fidanzato sul divano.
“Mi spieghi chi ti ha trovato?”
Kurt fece un respiro profondo. “Ricordi quando eravamo in viaggio verso Lima? Ricordi che abbiamo litigato ed io sono scappato? Feci l’autostop e quella signora si offrì di accompagnarmi. Ricordi come sono tornato da te Blaine?”
Blaine tornò con i pensieri a quel lungo viaggio, poi capì.
“La nonnina che ti fece il piedino mentre guidava?”
“ESATTO!” esclamò Kurt alzandosi dal divano. “Oh Blaine se mi riconoscesse, ci proverebbe di nuovo con me e sento ancora le sue calze ruvide sulla mia caviglia liscia e perfetta!”
Kurt si gettò a terra con fare drammatico e sconsolato
“Perché sono così perfetto? Perché tutti mi vogliono?”
Di fronte a quella scena melodrammaticamente egoistica, Blaine si alzò di scatto.
“Vado a parlarci io”
Kurt sgranò gli occhi alzandosi in piedi “Non puoi Blaine. E’ vero che non sei bello come me, e nemmeno alto, e forse quelle sopracciglia ti coprono il viso e quei capel-”
“Kurt piantala!”
“Okay. Dicevo che ci proverà anche con te!”
Blaine rise “E’ una vecchietta Kurt, che male potrà mai farmi?”
 
5 MINUTI DOPO.
 
La porta di casa Hummel-Anderson si spalancò rivelando un Blaine tremante e in panico.
“Presto chiama l’aeroporto e prenota due voli per Timbuctu. Ci trasferiremo li!”
Blaine corse nella camera da letto e Kurt lo raggiunse.
“Fermati, raccontami cosa è successo”
Blaine respirò con affanno asciugandosi il sudore.
“L’ho vista e mi sono avvicinato, lei non mi ha fatto parlare che mi ha invitato a prendere il caffè. Ho pensato, ‘grandioso, le dirò di lasciarci in pace’ ma poi mi sono seduto e lei, le sue mani….sulla mia gamba. Oh Kurt è stato orribile!”
Blaine si passò le mani sul volto frustato e Kurt gli accarezzò la schiena.
“Quando poi le ho chiesto del caffè, lei è andata in cucina ed è ritornata…no è troppo raccapricciante per raccontarlo” si lamentò il ragazzo.
“Forza Blaine, ci sono qua io”
“E’ tornata con una vestaglia trasparente e le si vedeva i seni…Kurt avrò gli incubi!”
“Tranquillo Blaine, lo supereremo. Di notte prova a pensare me che ballo la conga nudo e credimi ti riprenderai”
“Non parlami di nudità!” scattò il moro alzandosi. “Non voglio sentire di parlare di persone nude o di vecchiette con le…”
“Tette!”
“Kurt ti prego!”
A quel punto Kurt cominciò a saltellargli intorno
“tette,tette, tette!”
“Io chiedo il divorzio!” sbottò Blaine buttandosi sul letto.
“Ma noi non siamo sposati!” ribatté Kurt.
“oh bene allora ci sposeremo e poi otterrò il divorzio!”
 
 
Poco dopo entrambi uscirono in cucina e Blaine notò che il suo ragazzo aveva già cominciato a preparare il pranzo.
“Pesce per pranzo? Oh cavolo questo è il mio preferito”
“Mi fa piacere”
“Hai aggiunto anche i pezzettini d’aglio”
“Certo”
“Il prezzemolo e il filo d’olio?”
“Ovviamente!”
“Oh Kurt sei favoloso..ma…ma cosa stai facendo?”
Blaine vide Kurt con la padella in mano avvicinarsi alla ciotola di Nemo per poi riversare tutto il pesce cucinato all’interno.
“Ma non era per me?”
Kurt si voltò di scatto “Oh no, perché lo hai pensato?” domandò con tranquillità.
“ma l’aglio, il prezzemolo…”
“Ma anche a Nemo piace così! Se vuoi c’è del tonno in scatola per te. Non sono la tua donna!”
 
 
Era pomeriggio e Blaine stava discutendo in un importante riunione di lavoro. Il suo cellulare continuava a vibrare ma lui aveva evitato accuratamente di rispondere. Sapeva che era Kurt a cercarlo e sapeva per certo che si era inventato qualche altra storia delle sue.
Improvvisamente una segretaria entrò nella stanza cercando Blaine.
“Mi scusi signor Anderson ma c’è un uomo altamente isterico al telefono che chiede di lei e mi ha detto, testuali parole” la donna cacciò un foglietto dalla tasca e Blaine non riuscì in tempo ad impedirlo di leggere ad alta voce.
“Blaine Anderson, rispondi immediatamente a quel maledetto telefono o questa sera il mio culo te lo scordi. Non faremo porcate fino al giorno del diploma del mio micio. E sai perfettamente che c’è ne vuole di tempo.
 Credi che sia scherzando Blaine? Mettere la mia crema idratante nel tuo gel, quello è stato uno scherzo. Quindi vieni subito a rispondere o farò mangiare a Nemo la tua collezione di Papillon e credimi, ne è capace!
P.S ho parlato con la nonnina che tenta di violentarci e le ho detto che siamo tremendamente gay. Ci ha invitato a cena.”
La donna ripiegò il bigliettino e Blaine deglutì passandosi la mano tra i capelli. Ecco perché li aveva così crespi quella mattina.
“S-Scusatemi un momento”
Il ragazzo si alzò di fretta fino ad arrivare al telefono della segretaria.
“Kurt spero che ci sia un buon motivo per aver interrotto la mia riunione!”
“Finalmente tesoro!” squittì Kurt con aria allegra e Blaine costatò che non era in pericolo di vita. Peccato.
“Prendi il tuo cellulare, ti ho mandato una cosa”
Istintivamente Blaine si infilò una mano nella tasca ed estrasse il telefono. Cancellò le 321 chiamate perse di Kurt e aprì il file che gli era stato mandato.
http://www.youtube.com/watch?v=YhOFR3rRWxM&list=FLjq73z-D5SadLy2m29bXMTg&feature=mh_lolz
 
Blaine dovette soffocare un urlo di fronte a quel video.
“Lo hai visto? Non è adorabile? Ora però devo andare, mi raccomando non disturbarmi!”
Kurt staccò la chiamata e Blaine si voltò verso la prima colonna per darci una testata dentro.
“Si sente bene signor Anderson?” domandò la segretaria di fronte a quella scena.
“Oh si, sto benissimo. Dare testate alle colonne è il mio passatempo preferito!”
 
La sera Blaine stava rientrando a casa pronto per fare una sfuriata a Kurt, ma mentre apriva con le chiavi il portone del condominio, notò un piccolo cagnolino che continuava a fissarlo.
Era un cucciolo adorabile e Blaine non resistette. Così lo prese in braccio e lo portò con se, pensando di rendere Kurt felice di un nuovo animale.
 
“CHI DIAMINE E’?”
“L’ho trovato…”
“Non mi interessa! In questa casa non devono esserci animali!”
Blaine sgranò gli occhi “Ma scusa, allora chi è quel bisonte di settanta libbre a cui diamo da mangiare con il mio stipendio e se ne sta tutto il giorno sganasciato sul divano, il mio posto d’altronde, con le gambe divaricate ed una faccia da dire “Si Blaine in questa casa comando io!”?
Kurt incrociò le braccia al petto.
“Non so di chi stai parlando”
“Nemo, Kurt, il tuo gatto con le labbra a pesce. E sai una cosa? Non sono certo che sia un gatto visto la quantità di cibo che mangia”
Kurt alzò le braccia al cielo “Perché c’è l’hai con lui è? Ma dove lo vedi così grasso? Andiamo Blaine solo perché ha fatto cadere il tuo barattolo di scorta di gel, non te la devi prendere”
“Ha fatto cosa?”
“Senti Blaine” lo interruppe Kurt e ci mancava veramente poco che l’ultimo neurone di Blaine si suicidasse. “Non essere arrabbiato ma noi non possiamo tenere questo coso peloso in casa. Nemo è di famiglia lo capisci?”
Blaine scosse la testa “Mi prendo cura io. Non darà fastidio e sono certo che non mangerà la stessa quantità sproporzionata che mangia il tuo gatto”
“Ok ci sto!” si arrese Kurt. “Ma abbiamo un altro problema” il ragazzo tirò Blaine con se fino ad arrivare in cucina. Entrambi alzarono la testa verso il muro dove c’era appesa una gabbietta con dentro un canarino giallo.
“E non volevi animali? Questo da dove esce?” domandò Blaine indicando la gabbia
“E’ di nonna Pervi”
“Nonna chi?”
“Nonna pervertita. E’ il diminutivo. Comunque è andata da sua sorella per due giorni e dobbiamo soltanto mettere il mangime nella ciotola ed è fatta. E’ un uccello molto raro. Era di suo marito. Ma non l’uccello che aveva tra le gambe eh, non fare strani presentimenti. Comunque lei ci tiene tantissimo. Non è adorabile?”
Blaine sospirò. Era stata una giornata pesante quindi aveva bisogno di dormire.
“Vieni Poker(*) andiamo a farci un bagno” Blaine prese il piccolo cagnolino e lo portò con se.
 
 
Il mattino seguente, Blaine uscì presto di casa per portare Poker dal veterinario e lasciarlo lì per tutte le visite per poi tornarlo a prenderlo dopo il lavoro.
Si sistemò in ufficio e spense il cellulare, in più avvertì alla segretaria di non chiamarlo in caso il suo ragazzo lo cercasse.
Ma purtroppo non fu così. Blaine stava discutendo di un grande affare insieme con una donna.
Codesta donna ci stava palesemente provando con Blaine e il ragazzo la lasciò un po’ fare dal momento che la sua azienda con un assegno di quella donna, avrebbe guadagnato parecchi soldi.
La porta si aprì con la segretaria di Blaine con il volto in pieno panico.
“Mi dispiace, ha detto che mi avrebbe fatta licenziare, ho bisogno di questo lavoro.”
“Melly, cosa…cosa stai…”
Blaine non finì la frase che vide Kurt in salopette completamente ricoperto di vernice gialla.
“Kurt cosa stai facendo?”
“Blaine, l’uccello di nonna Pervi è morto!”



Note: (*) Poker è in onore al gatto che Chris Colfer ha adottato. Il gatto di Chris si chiama Brian ma lui voleva chiamarlo o Freud o Poker, io ho optato per il secondo. Ah ovviamente però è un cane dal momento che a causa di un gattino con qualche chiletto di troppo, Blaine odia i felini.
Il capitolo è un pò più corto del precedente ma è scritto in modo frettoloso per alleviarvi l'attesa dell'altra mia ff "Remember me"
Le recensioni sono bene accette o Nemo passerà per casa vostra a svuotarvi i frigoriferi.
Mi scuso per eventuali errori ma non ho riletto tutto(ho paura che la corrente di casa si stacchi a causa della pioggia forte)

Ultima cosa: se ualcuno non ha letto On The Road ecco il momento in cui Kurt racconta l'incontro con nonna Pervi:
Capitolo 5 On The Road: “Dimmi che è successo”
Kurt si riprese un istante. “E’ STATO ORRIBILE! Ho camminato per un po’ e quando ho fatto l’autostop si è fermata una donna anziana. Le ho detto che andavo a Lima e lei mi ha fatto salire in macchina.  Ho provato ad essere gentile con lei. Ma…ad un certo punto ha iniziato a farmi il piedino. Il piedino Blaine”
L’altro ragazzo subito lo interruppe “aspetta come poteva farti il piedino se guidava?”
Kurt lo guardò con un sopracciglio alzato “E’ questo che ti interessa? Stavo per essere violentato da una nonnina!”
Blaine trattenne la risata, ma l’immagine nella sua mente di Kurt e la nonnina sembrava abbastanza divertente.
“Sono scappato via. Ho iniziato a correre e sono caduto”

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Capitolo 3
*** Sostituire il canarino. ***


Dove eravamo rimasti?

Ah si. Nonna Pervi aveva affidato a Kurt il suo prezioso canarino e Blaine invece era a lavoro cercando di fingersi etero e corteggiare una donna d'affari. Purtroppo per lui, il suo ragazzo era intervenuto a lavoro presentandosi con una salopette ricoperta di macchie di vernice gialla, un'aria impaurita e la voce rotta da un pianto isterico.

Era entrato nell'ufficio di Blaine minacciando la segretaria e quando aprì la porta urlò: Blaine, l’uccello di nonna Pervi è morto!”

 

 

“Morto?” Blaine ripeté non comprendendo la frase. Insomma cosa gli era potuto capitare a questo canarino in nemmeno 24 d'affidamento? Ah si giusto, aveva passato del tempo con Kurt Hummel.

“Che vuol dire morto?”

Kurt si passò una mano sul volto, sporcandosi completamente la faccia con altre macchie gialle.

Che ha finito di vivere, deceduto, perito! Blaine devi aiutarmi non voglio fare la sua stessa fine”

Intanto la donna d'affari guardava i due uomini discutere.

Mi scusi ma lui chi è?” domandò la donna a Blaine indicando Kurt.

Beh lui...è...è”

Per tutti i canarini del cielo Blaine! Stai corteggiando un'altra donna? Signorina non se la prenda ma finge di essere etero è uno dei suoi passatempi preferiti. Sono il suo ragazzo e Blaine Anderson è gay e posso confermarlo al cento per cento. Tanto gay quanto il mio canarino morto e le assicuro che è morto davvero!”

La donna indignata si alzò dalla sedia, riprese la sua borsa e si avviò verso l'uscita “Avrai presto mie notizie!” urlò a Blaine con fare minaccioso prima di sbattere violentemente la porta e andare via.

Blaine sospirò “Andiamo a vedere il canarino”

 

Appena rientrarono in casa, Kurt corse nella loro camera da letto e prese uno dei preziosi cappelli di Blaine.

Cosa fai con quello?” domandò già spaventato il moro

E' la tomba del canarino”

CHE COSA? Kurt l'ho pagato tantissimi soldi! Oddio non potrò più indossarlo. Tu sei pazzo! PAZZO!”

Oh Blaine calmati. Con questo una volta ho dato da mangiare anche Nemo. Non trovavo la ciotola.”

Blaine digrignò i denti ma poi ricordò le parole della sua psicologa conta fino a dieci. Stranamente ci riuscì e si mise ad osservare il povero uccello morto.

Perchè è bagnato?” domandò guardandolo disgustosamente.

Io- ehm- Blaine devi sapere....”

Kurt parla” fece serio Blaine chiudendo il cappello per non guardare.

L'HO MANGIATO. Volevo sapere com'era.”

Blaine spalancò gli occhi ma si riprese immediatamente. Non era una cosa da Kurt.....ma forse......

E' stato Nemo! Ammettilo. Stai difendendo palla di lardo!”

Non è vero. E non chiamarlo in quel modo. Sta a dieta. Oggi ha mangiato pochissimo!”

Vuoi dire che ha evitato il pesce bollito? Sono sicuro che il tacchino fritto lo ha mangiato!

Ma è affamato!”
“Kurt mi hai confessato di aver mangiato un canarino! Ti pare normale? Tu non arrivi a certi limiti. Non difendere quell'ammasso di peli!”

Kurt si sedette “Non voleva! Insomma il canarino cantava e cantava e sembrava così grazioso è normale, normalissimo che Nemo avesse voglia di mangiarlo. Lo posso capire”

Tu sei malato per quel gatto”

E' mio amico”

Ti stavi prendendo la responsabilità ammettendo di aver mangiato un canarino. Sei malato!”

Rimasero entrambi in silenzio cercando di pensare a qualche soluzione.

Ora Kurt ho un'altra domanda e ammetto che la risposta mi spaventa ancora di più.” Blaine prese fiato “Perchè sei ricoperto di vernice gialla?”

A quel punto vide Kurt sorridere. Quest'ultimo si alzò in piedi e posò il cappello sul letto, il lato dove dormiva Blaine ovviamente, e tirò il suo ragazzo con se.

Sono sicuro che sarai fiero di me per la soluzione che ho trovato”

Oh no. Quella non era per niente una bella frase.

Quando ho scoperto il fattaccio...” cominciò Kurt avviandosi in cucina e più camminavano e più c'erano piume e macchie e mangime. Blaine era spaventato. Molto. “...sono andato nella piazzetta della città. Da lì ho catturato questo. Ta-Da!!!!!!” Kurt mostrò la gabbietta che doveva tenere il canarino, ma invece lì c'era un altro uccello o almeno doveva avere le sembianze di un uccello, perchè era coperto di vernice gialla ed era circa quattro volte il doppio del canarino tanto che non riusciva a muoversi in gabbia.

Cos'è questo?” domandò ormai Blaine con il terrore addosso.

Hey non fare quella faccia! Sono stato a ricorrerlo ovunque stamattina. Poi ho comprato la vernice e l'ho dipinto. Lo mostreremo a nonna Pervi e lei crederà che il suo canarino è cresciuto.

Oh Diamine Kurt! Lo hai reso obeso come Nemo! Non ha le sembianze di un canarino e poi cosa gli avresti dato da mangiare per farlo ingrassare in questo modo?”

Kurt ci pensò un po' “Ehm...patatine fritte? Quelle ingrassano”

Blaine deglutì “Kurt ascoltami. Io so che tu sei un ragazzo intelligente e non è possibile che hai fatto tutto questo”

Ehm Blaine ma io l'ho già fatto. Guarda le mie mani sono tutte graffiate dalle beccate di questo coso!” urlò Kurt indicando l'uccello in gabbia.

Ok e tu credi veramente che nonna Pervi caschi in questo tranello?”

Ne sono certo. Questa sera tornerà e noi la invitiamo a cena, la sua vista è rovinata. Basta farla bere un po', non mostrare il canarino per qualche ora, inventarci una scusa e il gioco è fatto.”

Le cose si mettono male”

 

 

 

La cena venne servita alle 20.00 in punto. Tutti si sedettero a tavola e entrambi i ragazzi erano riusciti a tenere lontano la vecchia dal suo canarino, inventando sempre più scuse per distrarla.

Kurt le fece dei complimenti sui capelli nonostante la donna portasse una parrucca e spinse Blaine a farle dei complimenti sulle mani e addirittura i piedi.

Si sedettero tutti in tavola a cenare. Kurt e Blaine erano seduti uno di fronte all'altro mentre la donna al centro raccontava la sua giornata passata dalla sorella.

Improvvisamente Kurt fece una risatina e Blaine lo osservò divertito. Adorava quel sorriso del suo ragazzo anche se non capiva cosa ci fosse da ridere.

Poi accadde qualcosa: Blaine si sentì accarezzare sulla gamba, da sopra i suoi jeans. Kurt gli stava facendo il piedino e continuava a mandargli occhiate eloquenti. Avrebbero passato una notte di fuoco!

I due ragazzi continuarono a scambiarsi sguardi seducenti mentre la donna continuava a parlare.

A fine cena e dopo un'abbondante quantità di vino, fecero dimenticare del canarino alla vecchia e l'accompagnarono nel suo appartamento lasciandola dormire sul suo letto.

Kurt e Blaine tornarono in casa baciandosi con foga cercando di strapparsi i vestiti di dosso.

Quando hai iniziato a farmi il piedino ho pensato che fossi pazzo ma eri così...così sexy” fece Blaine mordendo il collo di Kurt con violenza.

Beh ma io non l'ho fatto, tu lo hai fatto a me ed io ho riso” fece Kurt sbottonandosi la camicia.

Tu lo hai fatto a me Kurt, no io a-” e poi la realizzazione “o cazzo!”

Oh Blaine adoro quando sei volgare!”

No non quel- oddio Kurt!” Blaine si allontanò spaventato. “Non posso crederci!”

Cosa?” domandò Kurt “Se vuoi faccio anche io lo sporcaccione, mi sono imparato due, tre paroline che-”

Kurt non hai capito! Era nonna pervi a farci il piedino ad entrambi! Io non l'ho fatto a te e tu non lo hai fatto me. Era lei.”

Kurt sgranò gli occhi “Oddio. Devo vomitare. No anzi, devo prima farmi una doccia.”

No ci vado prima io”

No io. Ha iniziato con me Blaine. Devo correre!”

I due ragazzi cominciarono a spintonarsi ma Blaine fu sfortunato dal momento in cui scivolò sulla sua camicia e cadde a terra e Kurt vittorioso si chiuse in bagno.

Blaine sbruffò per poi cercare di alzarsi. Accanto a lui, Nemo passò con indifferenza muovendo la sua coda sul volto del moro.
“Ti odio” borbottò Blaine al gatto che in tutta risposta se ne andò lasciandolo lì solo sul pavimento.

 

Durante la notte, Blaine stava dormendo tranquillamente. Era riuscito a farsi la doccia anche se aveva dovuto usare lo shampoo per lavarsi, dal momento che il suo ragazzo aveva usato tutto il loro bagnoschiuma e quello di scorta, per pulirsi a dovere.

Blaine dormiva tranquillamente quando venne svegliato da Kurt.

Blaine, tesoro, amore della mia vita, luce dei miei occhi, cuore del mio cuore, raffreddore dei miei malanni”

Kurt cosa vuoi!”

Ho paura” fece Kurt avvicinandosi a lui per abbracciarlo e Blaine si intenerì

Amore di cosa hai paura? Ci sono io. Hai fatto qualche incubo?”

Kurt annuì “Ho sognato il canarino morto, Blaine. Mi perseguitava. Blaine se nonna Pervi ci denuncia tu sarai costretto ad andare in galera ed io non posso restare senza di te”

Blaine che tutto il tempo aveva accarezzato il suo ragazzo per consolarlo, si bloccò di colpo.

Aspetta....perchè finirei io in prigione?”

Perchè ti prenderesti tutta la colpa. Non è così?”

Certo che NO! Sei stato tu e quel maledetto bisonte con la coda lunga.”

Kurt si alzò con la schiena per guardalo dritto in faccia.

Ma...tu faresti veramente andare me in prigione?”
“Kurt non è colpa mia se il TUO gatto ha mangiato il canarino. Inoltre non credo si possa finire in prigione. Magari manderanno Nemo in una prigione per gatti...insomma è stata colpa sua”

Ma anche no! Nemo non si allontanerà mai da questo posto. Non permetterò mai che il mio innocente cucciolo si allontani da me. Piuttosto ci mandiamo il tuo cane in carcere. Lui è appena arrivato, deve cominciare a prendersi le sue responsabilità!”

Blaine si alzò dal letto liberandosi delle lenzuola.

Sono stanco! Tu e quel gatto mi state uccidendo. Non ho mai visto una persona ossessionata in questo modo.” fece una pausa. “Voglio fare terapia di coppia!

 

 

 

 

 

 

 

Note: Scusate il mio tremendo ritardo e chiedo scusa anche per il capitolo orribilmente piccolo.

Ero troppo impegnata con Remember Me che ho trascurato questa storia, ma non l'ho abbandonata.

Il capitolo non è betato. L'ho scritto in quindici minuti e l'ho pubblicato. Se non l'avessi fatto sono certa che avrei rimandato ancora di troppo la pubblicazione

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Capitolo 4
*** Una strana terapia di coppia ***


Come anticipato da Blaine, i due ragazzi andarono a fare terapia di coppia.

Ad accoglierli ci fu una gentile dottoressa che sistemò due poltroncine di fronte alla sua scrivania e fece accomodare i ragazzi salutandoli con un grazioso sorriso.

“Mi chiamo Janet e cercherò di risolvere i vostri problemi di coppia, anche se devo ammettere che voi siete due ragazzi giovani, che problemi così gravi avete da rivolgervi a me?”

A quel punto Blaine sbottò in una risata isterica e Kurt lo accigliò con lo sguardo.

“Quante ore abbiamo a disposizione? La nostra storia è lunga”

“ Signorina mi ascolti attentamente” iniziò Kurt puntandole un dito contro

“Preferirei dottores-” purtroppo la ragazza venne interrotta da un imbestialito Kurt

“Siamo qui a perdere tempo, insomma io non ho nessun problema e Blaine che è geloso di un misero e gracile micio”

“Gracile Kurt? Geloso? Signorina mi creda” proseguì Blaine

“Preferirei dot-” e la donna ci riprovò a parlare ma il moro non gli diede la possibilità

“Kurt ha un gatto di dimensioni stratosferiche, che mi creda non entra nemmeno nell'obbiettivo delle macchine fotografiche!”

Kurt roteò gli occhi infastidito. “E allora? E' comunque fotogenico”

“Certo, si vede solo il sedere. E poi mi odia, ho paura che da un momento possa uccidermi mentre dormo” confessò Blaine facendo spalancare gli occhi della dottoressa

“Oh sentiamo Blaine e come potrebbe mai ucciderti il mio gatto? Prende un coltello dal cassetto della cucina? Appicca un fuoco in mia assenza? Lo stai dipingendo come uno stregone”

“Kurt basta che si sieda sulla mia faccia mentre dormo. Morte assicurata! Mi creda signorina io non posso vivere con quel gatto in casa e con Kurt che lo difende a spada tratta”

“Io vorrei che mi chiamast-”

“Kurt, vuoi che elenchi tutti i tuoi difetti?” disse spazientito Blaine fissando il fidanzato dopo aver interrotto per l'ennesima volta la dottoressa.

“Sentiamo, spara pure” acconsentì Kurt guardandolo con diffidenza.

“Allora ascoltami bene perchè la lista e lunga” poi Blaine si voltò verso la dottoressa “Signorina ascolti anche lei” le disse puntandole un dito contro.

“Prima di tutto hai accolto il mio cagnolino in casa in modo poco gradevole quando quell'insulto ai gatti è con noi da sempre!

Odio come tratti me a differenza sua. Insomma sono io il tuo compagno di vita non lui. Volete sapere cosa ha fatto una volta signorina?”

“Dot-”

“Sono tornato a casa stremato e ho trovato Kurt che metteva lo smalto alle unghie del suo felino. Rosso, smalto rosso! Avrei accettato un color panna, glicine anche celeste ma rosso!”

“E' adatto alla sua carnagione”

E la dottoressa ci provò veramente a rispondere, ma era talmente assurdo ascoltare le discussioni sullo smalto per unghie di un gatto che si arrese a non replicare.

“Tesoro ma non è finita qui. Vogliamo parlare di quando facciamo sesso o almeno ci proviamo?No perché sa signorina se il gatto quella sera decide di stare in camera non possiamo concludere nulla. E Kurt passa tutta la sera a farmi....eccitare e poi mi lascia senza completare il lavoro. Le sembra giusto?Io e il tizio che si trova nei miei pantaloni ci siamo annoiati di fare tutto da soli!”

“Io credo che voi due” provò a dire la dottoressa ma ancora una volta, purtroppo dovette stare zitta perchè venne interrotta.

“Vogliamo parlare della tua cotta per Julia Roberts? Signorina, come lo chiama lei un gay che ha una cotta per un'attrice femminile?”

“L-La mia non è una cotta! E' una brava attrice, ma non capisco come questo complichi la nostra vita di coppia”

“Perchè sono convinto che tu pensi alla Roberts mentre lo facciamo!” concluse offeso Kurt.

“Sei serio Kurt? Mi piacciono gli uomini, sto con te, che discorso è mai questo.”

“Ma il piedino da nonna Pervi te lo sei lasciato fare”

“Credevo fossi tu!” urlò Blaine “Anche tu credevi fossi io!”

“Questo non significa nulla. E comunque io sono come un pacchetto se prendi me prendi anche Nemo con tutti i nostri pro e i pochi contro”

“Io ho bisogno di prendere una boccata d'aria”

A quel punto Blaine uscì dalla stanza per prendersi un caffè. Ma quando tornò non avrebbe mai immaginato di vedere una scena del genere.

 

“Mi creda il suo ragazzo non capisce niente, lei vale, lei è speciale!”

 

“Kurt che sta succedendo?” domandò Blaine quando vide che la dottoressa era distesa sul lettino e Kurt le teneva una mano stretta.

“Oh Blaine, mi ha raccontato i suoi problemi, è così depressa. Signorina mi creda che con i consigli che le ho dato il suo ragazzo tornerà da lei strisciando. Ora...” Kurt si rivolse a Blaine.

“Paga la signorina e andiamo via”

“Pagarla? Perchè? Non ha detto niente e sei tu che le stai facendo la visita!” Sbottò Blaine.

“Andiamo Blaine non fare il tirchio e sgancia i soldi.”

 

 

Alla fine Kurt e Blaine ritornarono a casa e quest'ultimo ne approfittò per prendere Poker e andare a fare una passeggiata.

La vita con Kurt era così difficile e non era nemmeno iniziata. Aspettò che il suo cagnolino avesse fatto tutti i suoi bisogni prima di rientrare in casa.

“Sono tornato!” urlò dall'entrata mentre rimetteva a posto il guinzaglio. Poi Blaine si avviò verso il salone dove trovò Kurt seduto con una bottiglia di vino in mano.

“Kurt stai bene?”

“Tu vuoi lasciami!” urlò il ragazzo visibilmente ubriaco
“C-Cosa?”

“Vuoi lasciarmi ammettilo. Perchè Blaine? Ammetto che ogni tanto ho qualche preferenza verso Nemo ma io ti amo”

Blaine scosse la testa e si avvicinò a lui. “Non voglio lasciarti Kurt, ma capisci che vivere così è impossibile?”

Beh in effetti tu e la tua gelosia siete insopportabili” ammise Kurt.

Smettila, lo sai che ti amo e-”
“Mi ami? Mi ami sul serio Blaine?” domandò con voce ubriaca Kurt

Certo ma-”
“Oddio mi ama! Mi ama!”

Kurt ma cos-”

Blaine prometto che sarò più buono e non nominerò più Nemo mentre faremo sesso”
“Tu fai cosa?” domandò scioccato Blaine.

Tranquillo amore, non pensavo a lui sessualmente. Mi chiedevo solo se gli avevo messo i croccantini nella ciotola”

Tutto questo mentre lo facevamo?”

Si, cioè tu eri così preso quella volta e mi dispiaceva interromperti per andare a controllare e nominai il mio piccolo micio, ma tranquillo questa storia rimarrà tra me e te, Blaine non verrà mai a saperlo”

Il ragazzo roteò gli occhi “Sono io Blaine, Kurt!”

Ops”

Sorpreso di quanto fosse ubriaco il suo ragazzo, a Blaine venne un'idea.

E sentiamo...cos'altro non deve sapere Blaine?”

Oh Blaine non deve assolutamente sapere che Nemo ha dormito sulla sua collezione di Papillon e che una volta l'ho vestito proprio come lui. Gli ho messo un bel fiocchetto, ho dipinto delle finte sopracciglia, ma è stato difficile, insomma quelle di Blaine sono enormi e poi abbiamo scattato tante foto”

Blaine si morse un labbro per non replicare.

Cos'altro?”

Beh non deve sapere che Nemo sotto alla sua cesta ha un piano per distruggerlo e i calzini bucati che si trova la mattina non sono causa di piccoli folletti notturni come gli avevo fatto credere precedentemente”

Blaine scosse la testa “credo che Blaine non abbia mai creduto alla storia dei folletti, fidati”

Ah poi c'è la storia del vaso rotto con i fiori preferiti suoi. Non è entrato nessun drago dalla finestra come gli avevo detto io, è stato Nemo con la coda” confessò Kurt.

Sono convinto che non si è bevuta anche questa”

Poi la collezione dei dischi di Katy Perry? Beh quelli sono nel piano di Nemo per la distruzione ma io almeno quello glielo impedirò”

A quel punto Blaine si alzò strappando la bottiglia dalle mani di Kurt

Basta non voglio sentire più nulla, mi sento così preso in giro che voglio solo...”

Aspetta” lo interruppe Kurt “C'è un'ultima cosa che Blaine non deve sapere”

Sentiamo” rispose il moro con poca voglia.

Non deve assolutamente sapere che nel mio comodino ho nascosto un anello, perchè nel momento in cui andremo a cena nel suo ristorante, il giorno del suo compleanno, io gli chiederò di sposarmi”

Blaine boccheggiò di fronte a quella confessione

Davvero?”
“Blaine è tutta la mia vita. Voglio stare con lui per sempre, voglio mettere su famiglia e smetterò di sognare di volergli rasare le sopracciglia durante la notte”

Dette le fatidiche parole, Kurt si lasciò andare sul divano in un sonno profondo.

 

 

Quando venne sera, Kurt, con un enorme mal di testa, entrò in camera da letto trovando Blaine disteso sul loro letto con Nemo che gli faceva le fusa e Poker che gli leccava il volto.

Che succede?” domandò sorpreso.

Vieni Kurt, noi siamo una famiglia e ci vogliamo tutti quanti bene”

Kurt sorrise e si arrampicò sul letto e prese Poker in braccio mentre Nemo restò accanto a Blaine.

La guerra è finita?” domandò Kurt.

Siamo in una lunga pausa, sperando che duri.... E Kurt? Prova solo a tagliarmi le sopracciglia durante la notte e ti farò trovare Nemo rasato a zero e senza unghie” lo minacciò Blaine con un sorriso inquietante sul volto.

Ti amo” rispose Kurt.

Ti amo anche io”

E infondo che male c'è ad avere una famiglia un po' pazza? Un ragazzo che sclera e un gatto che brama di assassinarti. Questo potrebbe apparire inquietante ma adesso lì in quel letto Blaine vedeva una squilibrata famiglia felice.

 

Fine.

 

 

 

 

 

 

 

Mi scuso per il terribile ritardo. Purtroppo la storia finisce qui. Avevo già annunciato che i capitoli erano pochi ma perchè purtroppo l'ispirazione per scrivere queste idiozie non c'è sempre.

Posso solo dire che questi due Kurt e Blaine non ci abbandoneranno del tutto, magari torneranno con un matrimonio?Viaggio di nozze? Chissà, dipende cosa la mia mente elaborerà.

Grazie a tutti per aver seguito questo sclero!!

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