Lo sparo

di Cabiria Minerva
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo sparo ***
Capitolo 2: *** Ricordati di me ***



Capitolo 1
*** Lo sparo ***


Prompt del venerdì: schizzo

Lo sparo


Lo sparo risuonava ancora nell'aria quando il volto e i vestiti di Willow si riempirono di schizzi caldi, viscosi. Sentì il gusto del sangue di Tara sulle labbra, sulla lingua, e all'improvviso il mondo diventò silenzioso, immobile. La giovane guardò il corpo della donna che amava cadere come una piuma, fluttuare in quell'aria densa e poi toccare il pavimento.

«Tara.» Willow sentì le parole, ma ci mise qualche secondo a capire che provenivano da lei.

Il mondo ricominciò a muoversi e a far rumore, riempendo la stanza di urla e dolore. Willow cadde in ginocchio stringendo a sé il corpo ancora caldo di Tara. «Tara! Tara!» Davanti agli occhi vide mille immagini di loro due, sorridenti e felici. Lei e Tara che si sorridevano timidamente nei corridoi del college, lei e Tara che si scambiavano un primo bacio pieno di passione, lei e Tara che facevano l'amore sotto le lenzuola fresche di bucato.

In preda al panico le accarezzò il volto, chiamandola ancora e ancora. Le baciò le labbra, le palpebre immobili e le guance implorandola di svegliarsi. Ma gli occhi di Tara rimasero chiusi. Le lacrime bagnavano il suo volto e quello della giovane tra le sue braccia. L'abbracciò ancora più forte, scuotendola, cullandola. Ma nulla sul viso di Tara si mosse.

«NO!» sentì le propria urla di dolore affievolirsi, svanire in una voragine di disperazione. Alzò gli occhi verso il soffitto della camera e, stringendo Tara, fece l'unica cosa che sapeva fare. Una nebbia nera le avvolse mentre Willow invocava i poteri che avevano riportato in vita Buffy pochi anni prima. Dovevano riportarla indietro. Dovevano riportarle Tara.

* * *

Alcuni giorni dopo, quando i suoi amici erano riusciti a riportarla indietro dalle tenebre in cui era precipitata per vendicare la morte di Tara e Giles l'aveva portata con sé in Inghilterra a ritrovare se stessa, Willow osservava i fiori che coloravano il prato davanti alla sua finestra. Lacrime pesanti le rigavano il volto e Giles le posò una mano sulla spalla. Con un gesto lento la ragazza si voltò a guardare l'uomo, che annuì impercettibilmente. Willow tornò a concentrarsi sull'esercizio di rilassamento, cercando di ignorare la voce nella sua testa che le sibilava che se solo l'avessero riportata indietro quando li aveva implorati, che se solo le divinità a cui si era appellata l'avessero aiutata, in quel momento lei e Tara sarebbero state in mezzo ai loro amici, felici. Ma non era andata cosi e, aggiunse quella voce fastidiosa, Willow non avrebbe più conosciuto la felicità.

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Capitolo 2
*** Ricordati di me ***


Prompt del sabato: ricordati di me

Ricordati di me
 

 


Il sole sta calando. Lo vedi? Vedi l'oscurità che ci avvolge, che ci abbraccia come una vecchia amica? Ah, avrei voluto avere più tempo. Avrei voluto cancellare i ricordi del passato, le bugie, i segreti, coprirli con nuove storie e nuove scelte. Avevamo appena iniziato a ricostruire sulle macerie delle vecchie noi. Fa freddo. Abbracciami, abbracciami. Ma forse non farai in tempo. Riuscirai a darmi un ultimo bacio prima che il mio corpo tocchi terra, prima che anche questo ultimo rantolo si spenga? La morte è così lenta, Willow. O forse sembra lenta a me, perché tu sei immobile, come se fosse passato un solo battito di ciglia. Perché non mi abbracci? Perché non mi fai sentire il tuo calore un'ultima volta? Mi guardi, mi chiedo se mi vedi. Fa molto freddo. Credo che questo lungo, lungo morire sia solo un attimo per te: mi guardi ma non corri da me. Perché? Perché sei così lontana? Forse quello che per me è un'eternità per te sono pochi secondi. Dimmi, dimmelo. Parlami. Dimmi che quando non vedrò più tu vedrai anche per me, dimmi che quando non sentirò più la musica tu l'ascolterai al posto mio. Dimmi che ti ricorderai di me quando sarò solo una manciata di cenere. Non mi rispondi. Mi chiedo se riesci a sentire le mie parole anche se le labbra si rifiutano di muoversi. Ho tanto freddo, amore mio. Ma non ho più tempo. Perché? Perché io? Perché noi? Sono confusa. Non ero preparata a questo. E ora non sento più nulla. Era una bella giornata, vero? Il sole era sorto da poche ore, ma ora sta già tramontando. Sarebbe stata una bella giornata, la nostra. Non piangere per me, non distruggerti per me. Ma ricordami. Ricordami per sempre. Vivi come se vivessi anche per me. Fa così freddo...

Il corpo di Tara toccò il suolo in pochi secondi, lo sparo che ancora risuonava nell'aria. Willow, il volto e la camicia ricoperti di sangue, si precipitò accanto a lei, chiamandola e baciandola. Ma Tara se n'era già andata.

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