Air.

di La Chiave di Do
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Soffio ***
Capitolo 2: *** Ossigeno ***
Capitolo 3: *** Vento ***
Capitolo 4: *** Respiro ***
Capitolo 5: *** Cielo ***
Capitolo 6: *** Brezza ***
Capitolo 7: *** Nuvole ***
Capitolo 8: *** Tempesta ***
Capitolo 9: *** Atmosfera ***
Capitolo 10: *** Condensa ***
Capitolo 11: *** Rarefazione ***
Capitolo 12: *** Aria ***



Capitolo 1
*** Soffio ***



The Four Elements: Air

1. Soffio 2. Ossigeno 3. Vento 4. Respiro
5. Cielo 6. Brezza 7. Nuvole 8. Tempesta
9. Atmosfera 10. Condensa 11. A scelta 12. Aria

Completate 12/12



DISCLAIMER
Questa fanfic è autografa ed inedita,
i protagonisti non sono di mia pro-
-prietà e con questa storia non si
intende offenderli o lucrare.

La Chiave di Do
Per partecipare a questa challenge ho voluto affidare ad ogni
elemento una scimmietta, in base alla loro indole, o quella che
ho imparato a conoscere in ore di interviste e di amore incondi-
-zionato per la loro musica.





          1.   Soffio

 

Osservo' il ragazzo, un anonimo brunetto ancora glabro tormentato dall'acne, armeggiare con dimestichezza fra le bottiglie.

Per primo verso' sul fondo del bicchierino un dito di liquore al caffè.

Lascio' poi scivolare un rivolo sottile di crema al Baileys sul retro di un cucchiaino che getto' nel lavandino subito dopo.

Con la stessa attenzione fece stratificare una lunga goccia di Grand Marnier, inclinando la testa per controllare che non si mescolassero.

Sorrise appena mentre con uno scatto dell'accendino infiammava la strinscia superiore in un misterioso effetto scenografico.

B-52” recito' freddamente con una voce arrochita dall'adolescenza “Buona serata al Boardwalk”.

Soffio' delicatamente sulla fiamma uccidendola.

Voglio andarmene, pensava.

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Capitolo 2
*** Ossigeno ***


          2.   Ossigeno


 

Non era il massimo scrivere su un tovagliolino di carta, ma era l'unica superficie bianca a disposizione: l'ispirazione era turbinata nella sua mente nell'urgenza di produrre e si era messo a scrivere, fra un drink e un altro, un caffè, una birra.

Cosa scrivi?” una collega, già pronta ad andarsene per la fine del turno, provo' a leggere, ma lui copri' il tratto nero della penna con la mano.

Poesie” rispose “E' come... ossigeno per me”.

Turner, quando le filastrocche saranno per te anche fonte di guadagno potrai permetterti di farti licenziare, per ora torna al bancone” la voce del gestore del Boardwalk interruppe la discussione.

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Capitolo 3
*** Vento ***


          3.   Vento

 

Perchè ti lasci trattare cosi'?”

Aveva deciso di aspettarlo per uscire con lui dopo il lavoro e la notte era calata da un pezzo, gelida e dura come la voce del capo qualche ora prima.

Alex non rispondeva che con il suo enigmatico sorriso.

Non è giusto!” continuo' la ragazza cercando la sua attenzione.

Il giovanissimo collega srotolo' con calma le cuffiette del lettore MP3 e gliene porse una: un brano energico e di qualità le invase il cervello; sapeva che era un pezzo della sua band.

Perchè grazie a questo” riprese il tovagliolino scritto dalla tasca “e questo faro' girare il vento”.

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Capitolo 4
*** Respiro ***


          4.   Respiro
 

 

Le ragazze sotto il palco sembravano come incantate dalle sue dita sulle corde: lo guardavano, ammiravano, adoravano, e i fidanzati non sembravano trovare nulla da obbiettare.

Anzi, quello che venne a complimentarsi dopo il breve concerto era proprio uno di loro, concitato ed esaltato in maniera indecorosa, la ragazza tenuta distrattamente per mano come se l'avesse dimenticata li'.

Dico sul serio, ragazzi, siete grandi!” diceva senza prendere aria fra una frase e l'altra “Voglio comprare qualcosa, un CD, una maglietta se l'avete, qualunque cosa!”

Tieni” rispose il cantante distrattamente porgendogli una copia della demo “Offre la casa. Ma tu ricordati di respirare ogni tanto, eh?”

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Capitolo 5
*** Cielo ***


          5.   Cielo


 

Quattro ragazzi stesi al sole nello spiazzo piu' discosto dei giardini di Sheffield non sarebbero potuti che sembrare un comunissimo gruppo di amici ad un occhio disattento.

Loro erano tutt'altro che comuni, non lo erano piu': quanto accaduto nelle ultime settimane li aveva cambiati radicalmente, rendendoli le celebrità che mai avrebbero sperato di diventare.

Erano una rockband in testa alle classifiche nazionali.

Nonc he questo cambiasse la loro indole, nel cuore non erano altro che tre ragazzini speventati ed un sognatore, con gli occhi fissi verso il cielo, consapevole che, in quanto nuove divinità, era l'unico posto che avrebbero potuto considerare casa.

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Capitolo 6
*** Brezza ***


          6.   Brezza


 

Stesse facce, stessa vita, stessa musica, stesso giro: il vento era cambiato, certo, come aveva predetto, ma da quando aveva smesso di travolgerli con il loro impeto distruttivo non un alito aveva piu' tentato di toccarli, nè per abbatterli nè per sollevarli.

Aveva bisogno di un venticello buono e caldo per scaldarlo nel gelo della monotonia.

Tutto bene amico?”

Fu destato da quei pensieri malinconici dal sorriso sghembo di un ragazzo dall'aria buona ma con uno sguardo malizioso, probabilmente suo coetaneo.

Si, tutto a posto...”

Si sedette al suo fianco.

Non sembrerebbe. Io sono Miles, vuoi parlarne?”

Fu come se una brezza leggera gli scompigliasse i capelli.

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Capitolo 7
*** Nuvole ***


          7.   Nuvole

 

Con Alexa non fu uno scontro violento, ma fu abbastanza intenso da farli compenetrare come due entità impalpabili, incorporee come pure anime; due fantasmi animati di nuova vita.

Ad entrambi sembro' che senza neppure sfiorarsi le loro mani intracciassero, diventanto un unico nodo di dita, morbido e indissolubile.

I loro sguardi come stelle allineate sembravano un tutt'uno agli occhi distanti dell'osservatore, i primi baci come diversi petali di un'unica rosa ancora in boccio.

Il loro incontro fu come il fondersi silenzioso di due nuvole, spinte da soffi opposti ma complici a diventare una sola.

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Capitolo 8
*** Tempesta ***


          8.   Tempesta


Non sarebbero bastate le lacrime di un temporale ad imitare le sue quando facevano l'amore, nè tutti i lampi per simulare la luce che brillava fra i loro occhi quando si incrociavano.

Il peggiore degli acquazzoni era una carezza paragonato a quello che le dita di Alexa, sfiorandogli il cuore, muovevano in lui.

Ogni sussurro un tuono che faceva tremare tutto il suo mondo, ogni sorriso l'espodere di un fulmine, stringere la sua mano era come farsi possedere da madre natura.

Una sola tempesta sarebbe stata troppo poco per descriverla, perchè la disastrosa potenza da cui era stato investito quando lo lascio' era tutte le tempeste. Lei era le tempeste.

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Capitolo 9
*** Atmosfera ***


          9.   Atmosfera


 

Una candela al centro del tavolo, una rosa rossa comprata dall'ambulante, due bicchiere svuotati e riempiti innumerevoli volte e un dessert alla cannella e cioccolato.

Due occhi verdi languidi e desiderosi dall'altre parte della fiammella tremante, il fumo pallido di due sigarette a dividerli.

Aveva perso peso e voglia di vivere, aveva dimenticato i sentimenti e si era ricordato troppo spesso di piangere. Aveva tentato in vano di cancellare un intera storia d'amore.

Eppure in qualche modo era convinto che proprio quella sarebbe stata l'atmosfera adatta a ristabilire un ordine nella sua mente.

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Capitolo 10
*** Condensa ***


     10.   Condensa


 

I loro respiri formavano scie impercettibili di fiato caldo mentre facevano l'amore per la prima volta, stretti nella Cadillac di Matt, prestatagli per non prendere l'acqua dei primi di settembre in moto.

Mille scie e una sola nube, come di fumo invisibile e appiccicoso sulla pelle e sui vetri, sempre piu' appannati, sempre meno gelidi e sempre piu' bagnati.

Alex si dovette unicamente affidare alla memoria delle sue dita, senza timore di fare errori fatali mentre componeva la striscia brillante delle lettere infantili incise sulla condensa: come una volta, la lettera che affiancava la sua iniziale sul finestrino era un A identica alla sua.

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Capitolo 11
*** Rarefazione ***


     11.   Rarefazione

 

Se è vero che l'aria rarefacendosi origina il fuoco è anche vero che questo genera fumo, che sempre aria è.

Quando le dita agili e sottili come raffiche di vento di Alex e le sue sinapsi rincorrendosi bruciavano trasformandosi in fuoco vivo, tutto cio' che ne restava al termine del percorso creativo era il fumo della sua Marboro Gold e il vento forte della sua fantasia ad aleggiargli in torno come un'aura invisibile, impalpabile, ma indistruttibile.

Quando componeva Alex si rarefaceva a tal punto, sacrificando parti di sè nelle sue canzoni, da sembrare trasparente, puro spirito e fumo splendente.

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Capitolo 12
*** Aria ***



12. Aria


 

«Come l'anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio e l'aria circondano il mondo intero.»
Anassimene di Mileto, filosofo del V secolo a.C, unico frammento mai rinvenuto

 

Alex era l'atmosfera limpida della band, il caldo vento d'estate che toglie il fiato e la brezza leggera che lo restituisce, le ferzate pungenti di neve e l'aria placida e nebbiosa quando si eclissava nel suo mondo di parole ariose: circondava tutto e tutti proteggendoli dallo spazio inifinito, dominandoli come un uragano.

Nell'aria la sua voce calda e ruvida sfilava come una freccia scoccata da un soffio forte come un'arco.

Come l'aria era inafferrabile, ma respirabile e indispensabile come ossigeno, fatale come il gas in una stanza chiusa.


 


 

 

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