M

di GlanzenderMond
(/viewuser.php?uid=76557)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Attesa ***



Capitolo 1
*** Prologo ***







M

Prologo

L si passò una mano tra i capelli corvini sospirando: ancora una volta aveva fallito.
Vi chiederete, come fa il detective del secolo a fallire? Semplice, non riuscendo a trovare l'unica persona a cui abbia voluto bene davvero.
Erano anni che la cercava ed ogni volta che era sul punto di trovarla, puff, spariva, mandando tutti i suoi sforzi ed i suoi piani all'aria.
Nonostante ciò non si voleva arrendere, d'altronde una persona non poteva scappare per sempre e quando sarebbe giunto il giorno in cui si sarebbe fermata, distratta, lui sarebbe stato lì, pronto ad acchiappare la sua preda per non lasciarla più andare via, evitando l'errore commesso in passato.
Dalla sua ultima sconfitta passò qualche giorno, durante i quali aveva elaborato strategie su strategie fregandosene dei casi di cui doveva occuparsi.
Afferrò una fetta di torta, tagliata precedentemente da Watari, e la addentò continuando a fissare il monitor del computer che gli stava difronte. 
- Stavolta riuscirò a prenderti, M. -


Note dell'Autrice:

Salve a tutti!
Questa è la mia prima fanfic su Death Note, spero vi piaccia, anche se dal prologo dubito potrete giudicare molto il mio lavoro.
Questa fic, in realtà, è nata da una discussione con un'amica che poi si è trasformata in una role.
Ho deciso quindi di fare una fanfiction su tutto ciò e spero vivamente che la apprezziate.
E uhm... Non sò che altro dire xD
Commentate!
Ed alla prossima se sarò ancora viva!

Mizuki_Lawliet




 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Attesa ***


M



Capitolo 1 - Attesa


- Stavolta riuscirò a prenderti, M. -

Erano state le sue esatte parole.
Si, perché stavolta sarebbe riuscito a prenderla, ne era convinto.
Ecco perché ora, dopo un mese, si trovava in quella pasticceria, di una località di cui poteva benissimo ignorarne il nome, a mangiare muffin, biscotti, torte e dolci di ogni genere.
Ma era davvero lì solo per gustarsi quelle dolci delizie?
No.
Accucciato su una sedia, in un angolo piuttosto nascosto di quella pasticceria, mangiava con disinvoltura una fetta di torta alle fragole.
Si guardava in giro con aria sospetta ed in attesa, come se da un momento dovesse succedere qualcosa che poteva cambiargli la vita e, forse, era proprio così.
Nonostante ciò l'unica cosa che i suoi occhi, neri come la pece, vedevano, erano le poche persone in fila al bancone ed una bambina che correva per l'ampio locale andando poi a sedersi ad un tavolino libero.
Spostò lo sguardo su quella fila di persone per poi passare al bancone dove i dolci erano messi ben in mostra.
Li squadrò tutti, soffermandosi infine su una torta in particolare.
Fu in quel momento con le labbra del detective si incurvarono leggermente verso l'alto.
Era la torta preferita di M, quante volte l'avevano mangiata insieme!
Si perse per qualche attimo nei ricordi e poi tornò a concentrarsi sulla sua fetta di torta.
La finì poco dopo e sospirò.
Ormai erano ore che era li dentro, per non parlare del fatto che aveva costretto Watari a passarci tutta la mattina, inoltre ancora mezz'ora e quella pasticceria avrebbe chiuso.
Sospirò.
Eppure era sicuro di avere la vittoria in pugno ormai.
Durante quel mese aveva seguito M più del solito ed aveva concluso che quel giorno sarebbe passata in pasticceria a comprare una torta.
Come faceva ad esserne sicuro?
Perché era il compleanno di Yoh.
Ma, infondo, non poteva esserne del tutto certo: poteva avergli preparato una torta.
No, se alloggiava in un albergo come poteva? Ed anche se avesse potuto non l'avrebbe fatto.
Era come lui: troppo impegnato per fare cose simili.
Ma chi poteva dirgli che M sarebbe venuta proprio in quella pasticceria?
A dirla tutta, L, non ci aveva messo molto a capirlo.
Quella era la migliore pasticceria della zona e l'aereo del suo rivale era atterrato proprio in quella città.
Era tutto perfetto, o quasi.
M non si era ancora presentata ed L si stava innervosendo parecchio, non sopportava l'idea di essere stata fregato di nuovo.
Prese la tazza di thè e la bevve la bevanda con apparente tranquillità.
Le persone ormai iniziavano a lasciare quel grazioso locale.
Anche quella bambina dai capelli biondi e lunghi si era alzata e con i genitori era uscita dalla pasticceria.
Sospirò, ormai era rimasto solo.
Alzò lo sguardo verso l'orologio, appeso alla parete dietro al bancone, mancavano dieci minuti alla chiusura.
Si alzò dirigendosi dalla commessa per pagare.  
Si fece consegnare lo scontrino, estrasse il portafoglio dalla tasca dei jeans e consegnò i soldi alla ragazza.
Aspettò annoiato il resto che lei gli doveva e fu proprio in quel momento che sentì la porta aprirsi.
Che fosse M?
Se fosse stato così perché aveva fatto tardi?
Mille domande iniziarono a passargli per la testa in pochissimi istanti, ma non doveva farsi prendere dal panico, non era da lui una cosa del genere.
Si diede quindi una calmata e con la sua solita impassibilità si voltò per vedere chi fosse entrato.
Un ragazzo? In realtà non capiva se lo era.
Quella persona indossava un felpone enorme ed il cappuccio, tirato sulla testa, nascondeva il suo volto.
Se quella fosse stata una ragazza, le sue forme erano decisamente ben nascoste.
Anche i suoi pantaloni erano i enormi.
Squadrò quell'individuo dalla testa ai piedi, era piuttosto basso per essere un ragazzo... Però non tutti i ragazzi erano alti.
Come se nulla fosse successo si rivoltò prendendo il resto avviandosi poi verso l'uscita.
D'altro canto, il nuovo arrivato era infastidito nel sentirsi osservato, fissato, analizzato a quel modo.
Si avvicinò al bancone e subito dopo guardò i dolci.
- Vorrei una torta da portar via... Quella alle pere e cioccolato. -
Quella voce fece fermare L per un istante che, poco dopo, scosse il capo ed uscì dalla pasticceria.
La commessa annuì e preparò la torta mentre l'incappucciato pagava.
Pochi minuti dopo quest'ultimo prese la torta ed uscì tranquillamente dirigendosi verso l'hotel dove aveva deciso di alloggiare.



Note Dell'Autrice:


Eccoci alla fine di questo piccolo e primo capitolo!
Spero vi sia piaciuto, gradirei un vostro parere su questa fanfiction, perciò commentate!
Inoltre voglio ringraziare:

KiraViBritannia spero di averti accontenta con questo capitolo nipotina!  Fammi sapere se ti è piaciuto! kiss.

Ringrazio anche chi ha messo la storia tra le seguite:
KiraViBritannia
Valex River_96

Grazie di cuore ed al prossimo capitolo! ^^
Kiss,
Mizuki_Lawliet

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1021083