All Might

di Queen of the Night
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due ***
Capitolo 3: *** Un incontro importante... ***
Capitolo 4: *** Rancore dal passato (parte 1) ***
Capitolo 5: *** Rancore dal passato (parte 2) ***
Capitolo 6: *** Evento inatteso! ***
Capitolo 7: *** Pensieri confusi e dolorosi...!!! ***
Capitolo 8: *** La Grande assemblea dell'Accademia ***
Capitolo 9: *** Punizione... ***
Capitolo 10: *** Rabbia confusa ! ? ! ? ***
Capitolo 11: *** Voce calda!?!? ***
Capitolo 12: *** Abbracciami forte! Ti prego! ***
Capitolo 13: *** Il Boom Boom del cuore! ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno ***


REV. 1

ALL MIGHT

CAPITOLO UNO

 

Era una solita mattinata primaverile ed una bimba con gli occhi color nocciolo si alzava di buona lena per andare a portare la colazione alla sua migliore amica.

Mikan si era effettivamente alzata presto quella mattina, era andata a prendere caffè e brioches ed ora si stava dirigendo alla camera di Hotaru per gustarle insieme a lei.

Di solito si alzava stralunata grazie ad uno degli aggeggi di Hotaru ma quella mattina, in occasione del compleanno di quest’ultima, aveva deciso di farle questa piccola sorpresa per essere la prima a farle gli auguri e per darle il suo regalo.

Arrivata davanti alla camera della sua amica spalancò la porta senza bussare urlando:

_ Buon compleanno Hotaru_ e sfoderando il suo miglior sorriso a trentadue denti.

Pochi attimi dopo sulla sua testa comparve un bernoccolo a causa del colpo dell’amica:

_ Non urlare idiota_ Disse Hotaru _ E’ ancora presto e gli altri studenti stanno dormendo_

Mikan e Hotaru fecero colazione insieme e poi si incamminarono verso la scuola per le lezioni, non prima che Hotaru avesse indossato il bellissimo maglione con le paperelle regalatole da Mikan.

 

Per andare a scuola le ragazze passarono dal parco della sezione elementare e proprio in quel momento sentirono delle voci provenire da una nicchia di terreno dietro a dei cespugli:

Voce1: _ Lo sai che non è vero_

Voce2: _ No che non lo so, è solo quello che sostieni tu ma i fatti sono ben altri. Hai mentito per più di un anno e alla dife ti sei rivelato per quel che sei davvero, un cane dell’accademia.

Voce1: _ Non dire così, quello che avevamo creato era vero, quando ti ho conosciuta non sapevo che fossi uno degli obiettivi dell’accademia, quante volte devo ripetertelo perché tu mi creda?

Voce2: Quante volte vuoi Narumi perchè non ti crederò mai più, mi sono fidata di te una volta è sono finita rinchiusa in una specie di prigione che si spaccia per scuola _

Narumi: _ Se tu mi ascoltassi solo per un sec..._

Voce2: _ No, no, no ora tu mi stai a sentire, sono due anni che mi stolkerizzi per l’istituto nonostante io pensi di essere stata abbastanza chiara nel dirti che non volevo che tu mi rivolgessi più la parola, tu per me hai smesso di esistere allora._

A quelle parole quello che avevamo capito essere il Signor Narumi si ammutolì e abbasso lo sguardo; ci spostammo leggermente per poterli vedere, individuammo il Signor Narumi ma la ragazza con lui ci dava le spalle per cui non riuscivamo a vederla in faccia, sicuramente era slanciata con lunghi capelli neri, leggermente ondulati.

_ Non ci credo, per quanto le tue parole mi facciano male, non ci credo_ rispose mesto lui.

_ Illuso _ rispose lei prima di sparire senza che le bambine potessero capire come.

_ Kora aspetta._  sussurrò Narumi abbassando nuovamente lo sguardo; dopodiché se ne andò, triste.

 

Mikan non poteva credere a ciò a cui aveva appena assistito, insomma tutti amano il Signor Narumi, persino Natsume non riesce a rimanere arrabbiato con lui, eppure quella ragazza esprimeva una tale rabbia ed un tale risentimento da essere percepibile a pelle.

_Hotaru tu cosa ne pensi?_

:Non penso niente: rispose piatta l’altra bimba intenta a fotografare di nascosto Ruka utilizzare il suo Alice.

Mikan allora si diresse in classe un po’ risentita per la scena vista, avrebbe avuto lezione con il Signor Misaki il quale pareva distratto, poco prima la ragazza lo aveva visto parlare con l’amico biondo e sembrava lo stesse rimproverando per qualcosa.

 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo Due ***


REV. 1
CAPITOLO DUE

Mikan era rimasta molto turbata ma soprattutto confusa dalla scena vista quella mattina; ormai le lezioni erano finite e lei e Hotaru andarono a prendere un gelato con Yuu raccontandogli tutto;

_Bhe non so cosa dirvi ragazze, è una cosa nuova anche per me, certo che vedere il Signor Narumi turbato è una cosa strana_ esordì il bimbo alla fine del racconto.

_Non immagini quanto, vorrei sapere chi è quella ragazza_

_Io credo che non siano affari nostri Mikan_ 

_Ma Hotaru_ Mikan non fece in tempo a finire la frase che Hotaru si era già diretta verso il suo laboratorio; lei era così, taciturna e riservata e comprendeva che non tutti fossero pronti a parlare dei propri demoni, tantomeno con dei bambini; avrebbe tanto voluto che anche Mikan lo capisse.

 

Flashback

Narumi era in piedi davanti alla vetrata dell’aula insegnanti, non aveva lezione per quella giornata e si era immerso nei suoi pensieri quando la porta si aprì facendo entrare Misaki.

_Narumi, ti stavo cercando, facciamo colazione insieme?_

_Oh ciao Misaki, molto volentieri!_ sorrise sforzato il biondo

I due professori andarono al bar di Central Town, Misaki parlava ma Narumi era assente e non ci volle molto prima che l’amico se ne accorgesse.

_Cosa è successo?_

_Come?_ rimase interdetto Narumi

_Sai di cosa parlo Narumi, sei cupo, distratto e sembri su un’altro pianeta, lo sai che puoi parlare con me vero?_

Narumi abbasso lo sguardo sul suo tè alla mimosa e per un momento sembrò perdersi di nuovo; _ L’ho incontrata!_ esordì tutto d’un tratto

_Come?_

_Si questa mattina, nella foresta Nord, per caso_

_Si certo per caso_ si stizzì Misaki

Il biondo si gratto il capo moritificato; _ Oh Narumi, quante volte ti ho detto di non cercarla, è solo autodistruttivo per te_ gli disse leggermente arrabbiato.

_Lo so Misaki, me ne rendo conto eppure non posso fare a meno di sentirmi in colpa per quello che le è successo_

_Ma non è colpa tua Narumi, l’accademia sa essere molto persuasiva e tu hai dovuto prendere una decisione quel giorno_

_Probabilmente ho preso quella sbagliata oppure adesso mi sentirei meglio_ Appoggio la testa alla sue mani e poi continuò; _Non mi guarda nemmeno in faccia, sono passati due anni e non mi rivolge la parola se non per insultarmi. Dimmi Misaki, stiamo davvero facendo la cosa giusta o alla fine anche noi siamo diventati dei burattini dell’accademia_

_Non dire questo Narumi, per una rivoluzione ci vuole tempo e questo tempo non è ancora il nostro._

_Si ma lei..._

_Lei capirà, e se non capirà troveremo il modo per farglielo capire, comprendo che tu tenga a lei e che questa situazione ti sconvolga, ma non puoi fare molto se non vuole ascoltarti_

_Io l’ho tradita Misaki, cos’altro c’è da dire? Lei si fidava di me e io l’ho tradita, quello che avevamo era bello, mi faceva sentire bene, e l’ho rovinato, come ho rovinato Yuka_ Narumi cominciò a piangere silenziosamente, fortunatamente erano in un angolo del parco lontani da occhi indiscreti ma a Misaki si strinse il cuore nel vedere l’amico in quelle condizioni.

Poco dopo i due si diressero verso le aule in quanto Misaki aveva lezione;

_Narumi!_ incominciò dandogli le spalle

_Si? Dimmi Misaki_

_Sarebbe meglio che non la cercassi per un po’, oltre che a dare problemi attira l’attenzione dei piani alti e rischi di finirci in mezzo_

_Grazie Misaki_ terminò la conversazione Narumi.

I due si divisero senza sapere che una bambina con i codini, seppur da lontano, aveva assistito a quest’ultima scena.

 

Narumi aveva rimuginato sulla conversazione con Misaki per tutto il resto della mattina ed ora si trovava in mensa per pranzare, adorava pranzare con gli allievi, lo faceva sentire bene.

_Signor Narumiiiiii_ una voce attirò la sua attenzione e vide Mikan che si sbracciava per farsi vedere, “che buffa” pensò e si diresse verso di lei ed i suoi amici.

_Allora ragazzi come è andata la mattinata?_

_Tutto bene, il Signor Misaki ha parlato di come con l’esperienza sia possibile combinare due o più Alice insieme, deve essere molto bello_ Mikan era entusiata.

_Si Mikan, in effetti la combinazione di Alice può essere molto bella, ma soprattutto utile, sia in campo sociale che in un’ipotetica battaglia_ Spegò il biondo.

_Ma Signor Narumi, il mio Alice non è molto utile in questo senso_ si rattristi la bambina.

_Questo non è vero Mikan, pensa ad esempio se tu avessi tre nemici davanti a te; ecco ora immagina di essere in squadra con Natsume, i nemici si aspetterebbero un attacco diretto invece voi due potreste combinare i vostri Alice_

_E come?_ anche Natsume era interessato stranamente al discorso.

_Bhe supponiamo che tra voi e loro ci siano cinque metri di distanza e tu iniziassi ad infiammare in linea retta un metro di terreno per poi allargare nella direzione dei tre nemici, ecco facendolo solo con il tuo Alice potrebbero intercettarti, se invece Mikan riuscisse a spegnerlo per un tratto li colpiresti di sorpresa, è tutto chiaro?_

_Mmmmh più o meno, non credo di poter controllare così il mio Alice_ sussurrò un po’ amareggiata la bimba.

_Sai Mikan conoscevo una persona con il tuo stesso Alice che riusciva a farlo, l’Alice dell’annullamento può annullare ma anche spostare o incrementare un altro Alice_

_Davvero?_

_Certo, ogni Alice ha le proprie sfaccettature, anche quello di Natsume potrebbe svilupparsi in più modi, probabilmente anche meno rischiosi_

_Wow, non immaginavo_

_Eheh, voi siete solo dei bambini ma andando avanti con gli studi lo imparerete di certo, ma ci vuole impegno_

Parlando il tempo era passato, l’ora del pranzo finita, i ragazzi avevano ancora un paio d’ore prima dell’inizio delle lezione specifiche per Alice, a Mikan non piacevano molto, Misaki, Tsubasa e gli altri gli stavano simpatici erano più più grandi e lei avrebbe voluto rimanere con i suoi amici.

Avevano deciso di andare a prendere un gelato tutti insieme e Narumi si era unito a loro; per arrivare passarono dalla foresta nord, Mikan saltava di qua e di là, camminando all’indietro quando andò a sbattere contro qualcuno cadendo entrambi rovinosamente a terra.

 

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Capitolo 3
*** Un incontro importante... ***


Il piccolo Yuu non potè aiutare le due amiche e Mikan rassegnata si congedo velocemente dai suoi amici per dirigersi verso la classe delle abilità speciale, ma proprio quando stava per uscire:
“Bum…” Mikan cadde a terra:
"hey bambina ti sei fatta male?" Una voce calma, calda e tranquillizzante stava porgendo una mano alla piccola Mikan.
"No no grazie sto bene, anzi, scusa dovevo fare più attenzione a dove andavo.
"Non ti preoccupare!" 
Mikan alzò lo sguardo per la prima volta verso quella voce: 
era una ragazza, bellissima, probabilmente faceva le superiori, aveva gli occhi di un azzurro mare, profondo,dei capelli neri lunghi fin sotto le braccia, una sagoma magra, quasi anoressica, un viso roseo e un sorriso stupendo.
La ragazza sorrise dolcemente e Mikan si rialzò.
“Allora niente di rotto?”
“No, tutto a posto ti ringrazio. Piacere il mio nome è Mikan Sakura e ho 10 anni!”
“Piacere io mi chiamo Karen Kozuchi e ho 20 anni!”
“Bhe! Ora devo andare a lezione ciao!”
“Ciao Mikan!”
Mikan  andò via e dopo le lezioni andò nel parco dell’accademia dove incontrò il Signor Narumi.
“Signor Narumi… Signor Narumi!”
“Oh! Mikan ciao!”
“Signor Narumi!?” Disse Mikan con aria preoccupata.
“Mikan cosa c’è?”
“Questa mattina l’ho sentita litigare con qualcuno, perché cel’aveva tanto con lei e chi era?”
“Si chiama Karen Kozuchi!”
< Karen Kozuchi è la ragazza di prima! > pensò Mikan
“ Devi sapere che Karen si trova qui da tre anni e a dire il vero non è molto felice di stare qui!”
“Perché?”
“E’ una storia lunga e complicata Mikan!”
“La ascolto con tutta la mia attenzione, vorrei aiutarla, l’ho incontrata prima e mi è sembrata molto gentile”
“Ok allora inizierò dal principio…”

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Capitolo 4
*** Rancore dal passato (parte 1) ***


Pioveva a dirotto quella sera e tra gli alberi del parco si intravidi una figura alta e snella, incuriosito mi avvicinai ma prima che potessi fare domande essa cadde a terra.
D'istinto provai a svegliarla e solo allora mi accorsi che era una ragazza, tra i 15 e i 17 anni,  con capelli lunghie neri, un viso roseo e un corpo magro.
La portai a casa mia e la misi sul letto, scottava, le coprii la fronte con un pezzo di stoffa bagnato in acqua fredda sulla fronte.
Il mattino dopo stava molto meglio, la febbre era calata e stava riprendendo le forze anche se non si era ancora svegliata dalla sera prima.
Guardai tra i suoi effetti personali, ci trovai uno strano computer e dei ciondoli altrettabto strani, "collezionista", pensai e richiusi la borsa.
Verso le 2 del pomeriggio si svegliò e per non allarmarla le accontai subito ciò che era successo.
"La ringrazio moltissimo e mi scuso per il disturbo." Mi disse dolcemente, quasi come se si vergognasse.
"Non darmi del lei, non avro nemmeno 4 anni inpiù di te... Anzi come ti chiami? iIo sono Narumi ho 20 anni e sono professore all Alice Academy."
"Piacere io mi chiamo Karen ho quasi 17 anni e frequento il terzo anno dellElite Way Academy.
Notai subito che stava nascondendo qualcosa così on gli chiesi cosa le era successo per ridurla in quello stato.
Le chiacchere andarono avanti per un po'; scoprii che era di origini italiane, veneziane per essere corretti, ma che parlava correntemente  il giapponrse perchè aveva frequentato una scuola privata di ingue (anche se non fui molto convinto di questa affermazione), che la sua scuola aveva un nome argentino ma che si trovava a venezia e che era qui per uno scambio culturale (altra affermazione poco credibile visto che il giappone era uno stato chiuso e non si occupava di queste cose.
Il giorno dopo tornò a casa sua però continuammo a vederci per un po'  visto che le servivano delle ripetizioni di economia).
Un giorno stavamo ripassando una parte poco coerente con economia ma che comunque a lei interessava molto: amuleti antichie il loro valore, così le chiesi perchè aveva quegli strani aggeggi sempre con se, persino uno al collo:
" E' un segreto" mi disse
Ma io  ero troppo curioso e continuai a chiederglielo fino a quando non la mandai in esaurimento e dovette dirmelo:
"vedi ti ho detto una bugia rigurdo al motivo per  cui sono qui in Giappone e sul perchè parlo cisì bene la vostra lingua."
"Lo immaginavo" Le risposi
"Vedi io sono una cercatrice della Fondazione Huntik, anche se non credo che tu la conosca."
"Ne ho sentito parlare" rimase stupita dalla mia affermazione.
"Bhe comunque sono qui perchè devo recuperarendei titani, che sono degli spiriti e riposavo in quelli che tu chiami ciondoli strani, so il giapponese perchè sapere bene tutte le lingue del mondo fa arte dell'addestramento base."
C fu il silenzio, fece per alzarsi ma io la fermai.
"Ti ho mentito anch'io" le dissi
"Riguardo a cosa?"
"Al mio lavoro!"
"Vuoi dire che non fai l'insegnante?"
"No, no voglio dire che lAlice Academy non è una semplice scuola per persone intelligenti, ma una scuola per persone con poteri speciali chiamati Alice."
Non parlò per qualche secondo, pensai che non mi credesse, che mi avesse preso per un matto.
"Lo sapevo... voglio dire... lo immaginavo, cioè avevo già sentito parlare di questa scuola perchè si era già messa in contatto con la Fondazione per una collaborazione due anni fa."
Era passato un anno, dopo quelle rivelazioni i nostro rapporto si fece sempre più solido, basato sulla fiducia reciproca, ma...

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Capitolo 5
*** Rancore dal passato (parte 2) ***


"No" Dissi fremente di rabbia :"Non posso farle una cosa simile, la distruggerebbe!"
"Al Gran Consiglio dell'Alice Accademy non importa un fico secco di cosa le accadrebbe, qui non facciamo la carità, i cercatori sono sfuggiti al nostro controllo un sacco di volte e adesso che abbiamo l'opportunità di averne uno all'interno della scuola non ce lo faremo scappare per dei sentimenti stupidi come l'amicizia!" Ribattè altezzoso Persona.
"L'amicizia non è un sentimento stupido, anzi è tra i più importanti nella vita di un individuo...!"
"Non importa, La Scuola vuole che Lei porti qui quella ragazza, e se non lo farà ci penserò io a modo mio!"
"Ma.."
"Niente ma... si affretti a fare ciò le l'istituto le chiede o ne pagherà le conseguenze, e poi anche Loro hanno detto che enendone uno qui in caso di disastro almeno uno sarebbe sopravvissuto!"
Non sapevo più cosa dire mi limitai a rispondere: "Va bene!" Anche se non era vero...
Tornai a casa mia e la trovai davanti alla porta.
"Finalmente, mi stavo preoccupando, è un'ora che ti aspetto!" Sorrideva, innocente, come sempre mentre lo diceva...
"Scusa ma mi hanno trattenuto al lavoro!"
"Ok per questa volta ti perdono ma la prossima volta avvertimi così non sto qua fuori tutto il tempo!"
"Va bene, allora entriamo?"
Entrammo e subito fece come se fosse a casa sua (come sempre d'altro canto)...
"Allora la radice quadrata di X equivale al cubo di Y giusto?" Mi disse speranzose in una risposta affermativa.
"Mmmmh.. Non proprio, ma m spieghi perchè ci ritroviamo a ripassare matematica qando mi avevi detto che dovevi ripassare Economia?"
"Bhe vedi, io sono una frana in tutte le materie tranne storia, geografia, ginnastica e informatica!"
"Wow, quindi per tutte le altre materie dovrai venire qui!"
"Sei sveglio!"
Feci una mezza risatina, lei si accorse del mio rumore e mi chiese cosa avessi e io le risposi "Niente sono solo sanco!"
A questa risposta iniziò a ritirare le sue cose restando zitta.
"Che fai?"
"Ti lascio riposare tanto posso finre da sola...!"
"Sicura?"
"Sissi tranquillo" MI disse sorridente...
Se ne andò e quando senti chiudere la porta mi venne una fitta al cuore < avrà pensato che non la volessi? >
Il giorno dopo si presentò a casa mia Persona.
"E' arrivato il momento, oggi dovrai portarla all'Alice Accademy.!"
Il cuore mi andò in pezzi ma dovetti farlo, per il suo e per il bene di tutti.
"Allora perchè mi vuoi fare vedere dove lavori e chi è lui?"
"Perchè ne o volgia, lui è Persona!"
Mi guardò con aria interrogtiva, ovviamnete quel nome le era estraneo."Capirai"
"Buongiorno Signorina Cercatrice della Fondazione Huntik!"
Quella voce risuonò veloce e dura; in pochi secondi cincque uomini la circondarono, preso dall'istinto cercaidi fermali ma Persona mi trattenne.
"Chi siete? Cosa volete?"
"Noi vogliamo lei!" Quella voce era sempre più vicina.
"Reip..."
"Non le consiglio di lanciare nessun incantesimo o potrebbe fare male ai bambini!"
Aveva ragione, nel campis c'erano un sappo di studenti.
"Prendetela!"
Un uomo le andò incontro.
"Benonendh!" Esclamò.
Colpì l'uomo con una tale forza da spedirlo lontano, gli altri le andarono addosso, molto probabilmente se fosser stati uomini con Alice comuni no ce l'avrebbero fatta ma erano facenti parte della classe abilità pericolose e prendendola di sprovvista riuscirono a bloccarla...
"Narumi!" Mi chiamò disperata, il btacciale che le avevano messo le impediva di usare i suoi poteri.
Il cuore mi salì in gola, la guardai e riuscì solo a dirle : "Mi dispiace tanto!"
I suoi occhi erano pieni di dolore e rabbia.
mentre la portavano via urlò "Traditore, mi fidavo di te!"
Ancora una volta riscii solo adirle "Mi dispiace" e "Ma ti prometto che... che ti aiuterò!"
La portarono via e le sue parole si persero nel vuoto ma erano sempre le stesse "Traditore-traditore..."
Non so perchè, ma d'istinto cercai di andare da lei e aiutarla, Persona mi colpì, persi i sensi!
Ora sono qui, lei mi odia e io mi sento male, un codardo e un vigliacco ogni volta che mi guarda negli occhi!

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Capitolo 6
*** Evento inatteso! ***


"Ma Signor Narumi non è stata colpa sua, l'accademia glielo ha ordinato" Disse Mikan
"Lo so Mikan però mi sento responsabile, se non l'avessi portata qui adesso sarebbe libera e non mi odierebbe così tanto!" Rispose triste Narumi.
Narumi si sedette vicino ad un albero, triste, e Mikan andò da lui a consolarlo.
"Ma che scena commovente!" Una voce tuonò dall'alto dell'albero di fronte.
"Su una cosa hai ragione, non avresti dovuto portarmi qui, avresti potuto disubbidire, e invece no, hai voluto fare la perfetta marionetta!"
A quelle parole Narumi non seppe rispondere.
"Adesso smettila, il Signor Narumi non voleva farti male,  e ti vuole bene, sta cercando di aiutare te e tutti noi a rendere la scuola un posto migliore!" Controbattè Mikan sotto lo sguardo stupito della ragazza, che si fece di nuovo cupo.
"Sono tutte storie, non gli ci vorrebbe tanto ad abbassare la bariera e a farci uscire!"
"Ma che dici se facesse come hai detto poi se la prenderebbero con lui.!"
"Bhe, un piccolo sacrificio non guasta l'atmosfera!"
Silenzio...
"Comunque io me ne andrò di qui con o senza il suo aiuto!"
"E come hai intenzione di fare?"
"Non te ne deve importare!"
Una palla di fuoco mandò in fiamme l'albero su cui si trovava e la ragazza dovette scendere a terra.
"Non permetterti di parlarle in questo modo!" Era Natsume che si era precipitato a difendere la bambina.
"Ma guarda, un eroe in mignatura!" 
"Sarò anche piccolo ma molto pericoloso, potrei darti fuoco se solo lo volessi!"
"Aahahahah... tu dare fuoco a me, ne devi fare di strada prima di potermi anche solo sfiorare!"
Natsume cedette alla provocazione e iniziò ad attaccare la fanciulla che schivò i colpi con semplicità ed eleganza.
"Tutto qui, mi aspettavo di meglio da un cane dell'Accademia!" Disse Karen maliziosamente.
"Io non sono un cane di nessuno, ricordatelo, se lo faccio è perchè lo voglio e poi non devo dare spiegazione a te che nemmeno conosco!"
"Appunto, allora sparisci, o hai intenzioni di fare da guardia del corpo a Narumi anche tu...!"
"Ora basta smettila, non dire un'altra parola!" Intervenne duro Naarumi!"
"Ma sentilo adesso fa l'eroe!"
"Ti prego smettila, te l'ho detto non lo avrei mai voluto fare!"
"Ma l'hai fatto, è questo che conta, sei solo un bugiardo e non meriti la fiducia che quasti ragazzi ripongono in te!"
Narumi si diresse verso la ragazza ma lei con rabbia gli lancio un raggio Rosso "Reipars!" Disse.
Il ragazzo fu scaraventato contro l'albero, inizio una piccola lotta tra Karen e Natsume dalla quale quest'ultimo uscì sconfitto.
"E' inutile che ci provi tu non vali niente in confronto a me!"
Era vero, lui aveva dato fondo a tutte le sue energie e era li a terra ansimante mentre lei er ain piedi sana e non era nemmeno stat sfiorata.
Karen stava per assestare un altro colpo a Natsume quando tutte le piante attorno a loro appassirono, Persona arrivò da dietro gli alberi.
"Ora basta!" Disse
"Persona!" Disse Natsume impietrito
"Non dirmi che hai paura di lui!" Disse sarcasticamente karen "Pensavo che avessi un po' più di spina dorsale natsume Hyuga!"
"Nastume, Mikan andate in classe!" Il tono di Persona era duro, un ordine"!
"Ma il Signor Narumi...!" 
"Va in classe Mikan mi occuperò io di lui!"
Mikan e natsume andarono via mentre Persona e Karen si sostenevano lo sguardo a vicenda.
Narumi era svenuto da colpo della ragazza.
Karen con uno scatto si ritrovò alle spalle di persona che evitò il suo calcio appena in tempo, ma lo il solo spostamento d'aria lo fece cadere a terra.
"Sei forte come ti ricordavo Karen, perchè non metti a disposizione questa forza all'Accademia!"
"Sarei matta se lo facessi!"
Persona sparì e ricomparve davanti a lei, prendendola alla sprovvista, le blocco i polsi contro un albero e si tolse la maschera.
"Quando la smetterai do resistere al nostro potere."
Persona appoggio le sue labbra sopra quelle di Karen che istintivamente cercò di liberarsi ma senza alcun risultato.
Quando la lasciò prese Narumi e andò via.
Lei rimase li impietrita. 

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Capitolo 7
*** Pensieri confusi e dolorosi...!!! ***


Narumi si risvegliò nella sua camera, il suo torace era nudo e bendato con garza bianca, molto probabilmente era stato Misaki.
I suoi ricordi erano confusi, ma gli era rimasto in mente il volto di Karen che lo attaccava, non era mai arrivata a tanto, che fosse la fine?
No, non poteva essere... Provò ad alzarsi, ma appena si mosse un dolore lancinante lo colpi al petto, la rabbia con cui lo aveva colpito si faceva sentire…
“E’ meglio che rimani li per qualche giorno, in se non è una ferita grave ma hai bisogno di riposare!” Disse Misaki porgendogli un bicchiere.
“Non posso restare qui, le devo parlare!”
“E per cosa, per farti colpire di nuovo?” Rispose Misaki con un filo di rabbia.
“Misaki esca devo parlare a Narumi!” Persona…
Misaki usci senza discutere…
Persona si avvicinò e disse “Dovrò informare il Consiglio di ciò che è accaduto Ieri…
< Ieri? Aveva dormito per così tanto? >
“No, non lo fare non ce ne bisogno, sto bene!” Mentì Narumi.
“E pensi davvero che mi importi? Farò rapporto al Consiglio questa sera stessa!” Disse Persona e se andò di fretta!”
Narumi non sapeva cosa pensare, cosa fare…

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Mentre Narumi era immerso nei suoi pensieri Karen era nella sua stanza, non riusciva a respirare, il bacio di Persona aveva il potere di uccidere ma lui glielo aveva dato solo per farla stare buona, il suo cuore batteva forte e la sua testa era pervasa da mille pensieri, uno più confuso dell’altro.
10 minuti dopo il suo respiro tornò regolare, era distesa nel letto, non aveva mai provato nulla di simile, gli era parso di morire.
Ripensò a quei momenti della sua vita in cui era stata felice ai quali voleva tornare da tre anni.
I suoi amici sapevano che era si, li aveva avvertiti Narumi, forse per redimersi, ma allora perché era ancora li?
La fondazione non poteva liberarla? No perché la bariera poteva essere distrutta solo dall’interno, e i suoi titani erano nelle mani della scuola, di preciso nell’ufficio insegnati.
Le ritornò in mente i giorni cui l’avevano imprigionata, terribili…



Ricordo ancora quel giorno come se fosse ieri. I fiori gli alberi e il profumo della libertà che amavo tanto mi stavano venendo portati via, come un giocattolo ad un bambino che non ha fatto il bravo.
Narumi mi aveva portato all'Alice Accademy per farmi vedere dove lavorava, era il mio migliore amico, ma quando siamo arrivati davanti alla scuola sono stata aggredita da degli uomini della scuola e lui era li immobile, non aveva nemmeno il coraggio di guardarmi in faccia.
Mi misero uno strano bracciale che indosso ancora adesso per limitare i miei poteri, mi rinchiusero in una stanza agli ultimi piani, tutto quello che facevo non bastava, alla fine mi arresi.
Due settimane dopo andai a studiare nella divisione superiori, lo incontrai e tirai dritto, lo odiavo e lo odio ancora adesso con tutto il mio cuore.
L'unica cosa che mi disse quella volta fu:
"Ho avvertito i tuoi amici...!" 
"Viva l'eroe!" Dissi duramente. Lui ci rimase tanto male da non poter nemmeno rispondere.
Da allora le mie risposte nei suoi confronti sono state queste ma ieri era la prima volta che lo attaccavo. Ovviamente ci ero andata legera però era stato un gesto improvviso, e istintivo perchè ero arrabbiata.

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Capitolo 8
*** La Grande assemblea dell'Accademia ***


Ripensando al passato Karen si addormentò vinta dalla stanchezza

" Si apre ora l'assemblea della Alice Academy! " Disse una voce
All'Assemblea erano presenti il Preside, gli insegnanti e i grandi rappresentanti delle Divisioni!
Narumi era preoccupato, Persona avrebbe di sicuro fatto presente ciò che era avvenuto nei giorni precedenti e Karen sarebbe finita nei guai!
" Allora! " Iniziò il preside " Ci è stato fatto presente che un' alunna ha attaccato un insegnante! "
" Questo è inammissibile, se andiamo avanti così la scuola andrà allo scatafascio! " Disse il rappresentante della divisione medie!
" E' stato un incidente! " Disse Narumi nella speranza di aggiustare la cosa. " Non credo che lo arebbe fatto di sua volontà! "
" Non è quello che ci è stato riferito! "
Narumi si siede e lancia un occhiataccia a Persona che fa un sorrisetto maligno!
" Deve avere una punizione esemplare per tutti gli studenti! "
" Dovremmo metterla in isolamento per un po'!  "
" E se le dessimo dei compiti in più! " Disse Narumi con un sorrisetto, disperato!
Non lo avesse mai detto tutte le persone all'interno della sala lo guardarono male!
Il preside e I rappresentanti dell'assemblea si ritirarono per prendere una decisione.
" Ora posso dire di essere soddisfatto! " Disse sprezzante  Persona
" Bastardo! " Riuscìsolo a rispondere Narumi
L'assemblea ha deciso ed è tornata nella sal, tutti stanno in silenzio, po il preside si alza e inizia a parlare
" Un fatto come quello accaduto ieri non è da lasciare in sospeso, non trovando niente per una punzione esemplare lascremo che Persona decida la punizione più adatta e la metta in atto! Lassemblea è conclusa! "
" C-cosa?! ma è una pazzia! " Narumi!
nessuno gli da retta e Persona se ne va via ridendo amaramente!
Narumi distrutto va a casa sua, andare da karen sarebbe inutile, e si mette seduto davanti al camino e si addromenta ormai sfinito.

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Capitolo 9
*** Punizione... ***


Al Risveglio di Narumi il camino è oramai già spento, sono le 2 del mattino, senza pensare a niente e a nessuno si veste ed esce.



Karen anche si svegla, si fa un bagno e intanto pennsa a quello che era successo il pomeriggio del giorno prima " Non si capacitava di ciò che aveva fatto, lo aveva attaccato ".
Uscì dalla doccia e andò vicino al letto dive aveva preparato i vestiti puliti, non aveva voglia di dormire, voleva solo camminare e restare da sola in un posto aperto, la foresta nord sarebbe andata bene.
Arrivò alla foresta nord alle 4 e mezzo del mattino, ma quando stava per saltare su uno dei rami degli alberi sentì che tutt'intorno a lei era diventato freddo.
Non fece intempo a voltarsi che una forza sovrumana la scaraventò a terra e la bloccò con il suo peso.
Alzò lo sguardo e o vide, Persona era seduto sopra di lei, la blaccava e le mpediva di rialzarsi.
" Il consiglio dell'Assemblea ha decretato che sarò io ad infliggerti la punizione per ciò che hai fatto oggi " Disse con un mezzo sorriso.
Si tolse la maschra e per la prima volta Karen vide il vero volto di Persona: era piuttosto pallido e magro, aveva gli occhi neri e le labbra sottili. In fondo era un bel ragazzo.
Fu riportata alla realtà da un dolore lancinante al petto; infatti Persona stava facendo pressione nel bel mezzo del suo petto con la sua mano che era stranamente forte.
" Lo senti questo dolore, proprio qua nel bel mezzo del tuo petto, bene questo è quello che iochiamo L'INIZIO, perchè sarà ancora peggio tra poco.
Karen lanciò un urlò strozzato dal peso di Persona sui suoi polmoni.
Continuò a premere contro dilei ssempre più forte e quando alzò la mano c'era n segno, come di una bruciatura. Riposò la mano da dove l'aveva tolto e ricominciò a fare pressione, Karen cominciò ad urlare ma Persona no aveva intenzione di fermarlo.

" Ora basta levale el mani di dosso " Una voce tuonò da dietro un albero.

Karen non riusciva più a mettere a fuoco le immagini e anche i suoni erano confusi. Tutto ciò che riuscì ad avvertire fu che ci fu una disscussione di cui non capì molto tranne qualche parola " PATTO.....IO... " e altre senza senso, poi svenì.

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Capitolo 10
*** Rabbia confusa ! ? ! ? ***


Un dolore allucinante accompagnò il suo risveglio, e la costrinse a poggiarsi una mano sulla testa.
Aprì gli occhi lentamente, si guardo intorno e poi lo vide; Narumi era li di fianco a lei che la osservava, con un viso preoccupato.
Rimasero a guardarsi per qualche minuto poi...
"Sono felice che tu stia bene, mi sono preoccupato"
"Grazie" Rispose lei senza staccare il suo sguardo da quello del biondo
Narumi sorrise.
"VAdo a prenderti una tazza di the"!
Il ragazzo si alzò e si diresse verso la cucina; tornò qualche minuto dopo con una tazza fumante, gliela porse e lei lo bevvè con fare indifferente.
Appoggiò la tazza sul comò.
Altri minuti di silenzio.
"Persona ha esagerato, e l'accademia gli ha dato il via libera" Narumi provò ad instaurare una conversazione ma con poco successo visto che lei non lo degnò di una risposta.
"Karen...- Incominciò a dire, ma fu interrotto dalla voce di lei - Smettila, ti ringrazio per avermi salvato da Persona ma questo non cambia le cose fra di noi; Credevi che sarebbe bastato questo a far passare tutto? Bhe ti sbagliavi"
Karen si girò verso di lui con sguardo severo, Narumi abbassò lo sguardo diventando cupo "Lo so, lo sapevo, sapevo che non avrebbe cambiato nulla, ma io farei qualunque cosa per farmi perdonare da te" Disse sempre con sguardo basso.
"Questo problema dovevi portelo prima che accadesse tutto, ma ora è tardi"
Karen si alzò dal letto e uscì dalla porta sbattendola senza troppi complimenti.

Narumi rimase da solo con i suoi pensieri.
" Quando l'ho conosciuta non avrei mai pensato che le cose sarebbero andate a finire così, l'accademia non aveva ancora
dato l'ordine di catturarla, ero veramete suo amico, ma dopo ho cominciata ad ingannarla e per questo adesso lei non mi porge
più il suo sorriso, e le dolci parole che mi hanno accompagnato per quasi due anni. Tutto di lei mi è stato negato ora tutto quello
che ho è il suo odio e il suo risentimento. Non sopporto questa situazione, non sopporto non poter più parlare con lei, aiutarla a
fare i compiti, scherzare e vederla li davanti alla mia porta che dorme perchè l'ho fatta aspettare troppo. Non posso più nemmeno
rivolgerle la parola senza che lei mi dia una risposta torva e poco delicata. Pensavo che quello che stavo facendo era per il bene di
tutti ma ora mi sono reso conto che in fondo non avevo capito niente, per cambiare quest'accademia non c'è bisogno di portare
studenti rivoluzionari oppure dire le mie idee, ma imporle a tal punto da portare dalla mia parte più studenti possibile e anche insegnati.
Il mio errore l'ho capito, ma adesso sarò ancora in tempo per rimediare oppure è troppo tardi. Per lei si, per lei forse è tardi, ma riuscirò,
riuscirò a riconquistare la sua fiducia.
Ho solo una domanda: Tutto questo bene che le voglio, tutto questo affetto nei suoi confrotni non sara per caso quello che la gente chiama: AMORE?"


BHE CHE NE PENSATE QUESTO CAPITOLO? SPERO VI PIACCIA E SPERO CHE RECENSIATE IN MOLTI PER DIRMI CIO' CHE PENSATE....
SALUTI
Queen of the Night! <3 KISS <3
 

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Capitolo 11
*** Voce calda!?!? ***


Karen camminava con lo sguardo basso lungo  la foresta del Nord, non ricordava nulla di quello che era successo qualche ora prima. 
L'unica cosa che aveva in mente n quel momento era Narumi; la rabbia che provava nei suoi confronti stava diminuendo, l'aveva salvata, ma un parte di lei le ricordava anche che era per colpa sua che tutto quello stava succedendo, l'aveva ingannata.
Aveva un grande mal di testa, pensava troppo; per provare a non pensare a niente si mise a correre, le lacrime le rigavano il vso.
BOOM... Andò a sbattere contro qualcosa/qualcuno e cadde a terra.
"Scusa non guardavo dove andavo" Disse una voce maschile, giovane ma forte e calda.
"No, sono io che ti devo chiedere scusa" Rispose lei cercando di asciugarsi le lacrime; alzò lo sguardo e lo vide: era un ragazzo che aveva più o meno la sua età, aveva i capelli nerissimi un po' lunghi legati con un elastico, ochhi neri tendendenti al blu scuro e un vis allido, stanco...
Indossava dei jeans neri/blu e una camica bianga a manice lunghe con i primi tre bottoni sbottonati che gli davano un non sapeva cosa di sexy. (:D)
"Tutto bene?" Mi chiese porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi. Accettai al suo aiuto e intanto risposi affermativamente alla sua domanda.
Pensò fosse giusto presentarsi.
"Mi chiamo Karen, Karen Kozuchi" Esclamai abbozzando un sorriso.
"E' un bellssimo nome-esclamo, lei arrossi- io Sono Rei, Reis Serio" 
Sorrise, sorrise
Quel nome non le diceva niente, ma aveva qualcosa, ma non sapeva cosa...
"Mi scuso ancora, e per farmi perdonare vorrei offrirti da bere" Non aveva voglia di stare con nessuno però poteva distrarla dai suoi brutti pensieri.
Andaò con lui iniziarono a parlare e scoprì che aveva la sua  età e che parlava bene le lingue.
Si stava incominciando a fidare di lui ma non sapeva che quell stesso ragazzo avrebbe avuto un risvolto negativo ma non del tutto sulla sua vita da quel momento in poi.

Commentate mi raccomando. 
Baci
Queen of the Night.

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Capitolo 12
*** Abbracciami forte! Ti prego! ***


Salve a tutti, eccomi con un nuovo entusiasmante capitolo... :)

Erano ormai settimane che Karen e Rei si incontravano ogn pomeriggio o anche al mattino quando saltavano le lezioni il che avveniva spesso.
Anadavano a fare colazione e poi facevano un giro nelle varie foreste.

" Mi sento così al sicuro con lui, non c'è momento in cui mi penta di avergli dato la mia fiducia, spero che questo periodo non finisca mai " Pensava Karen con la testa appoggiata sulle gambe di lui mentre guardavano il cielo; infatti si trovavano un po' interni alla foresta Nord ed era una giornata di sole e il cielo era limpido, l'academia era piena di studenti che giravano di qua e di la per via dell'oganizzazione del Festival Alice.

" Secondo te chi vincerà quest'anno? " Gli chiese tanto per distruggere quel silenzio
" Mmmhh... Non saprei, i tipi tecnici sono i favoriti, però l'anno scorso le Abilità speciali hanno fatto un gran bel lavoro. " Le rispose.

Ora che ci pensava Rei non le aveva mai detto a ce classe apparteneva, anzi non sapeva nemmeno che Alice possedesse, non le era mai interessato, ma ora era curiosa.

" Senti - iniziò - tNon mi hai mai detto quale è il tuo Alice."
"Non me lo hai mai chiesto!"
"Te lo chiedo ora!"
"Appartengo alla classe di Abilità pericolose"
"Ok ma quale Alice hai?"
"Il marchio della morte (Autore: Se è così che si dice)!"
"Cioè"
"Posso far morire piante o persone o animali soltanto toccandole"
"Come Persona; Non pensavo che ci fosse qualcun'altro con il suo stesso Alice!"
"Già, è un Alice raro!"
La conversazione finì li, lui sapeva che lei era una cercatrice e quindi non fece domande.





"Signor Narumi, Signor Narumi" Urlò Mikan correndo incontro al biondo. "Sa che per il Festival noi delle abilità speciali abbiamo un'idea favolosa? Vogliamo..."
"Aspetta Mikan, voglio scoprirlo quando vi parteciperò, sarà una grande sorpresa" Le Disse lui con aria gentile.

Il professore andò via e si mise a camminare per i corridoi dell'accademia, aveva un'aria piuttosto triste, come se avesse ricevuto una brutta notizia.
La vide...Li vide, erano là, non ci poteva credere. Andò verso di loro e con controllo chiamò la ragazza in disparte che dopo uno sguardo severo lo seguì tanto per non litigare per l'ennesima volta.
"Cosa ci fai con lui?" Le chhiese
"Non son affari tuoi"
"Karen tu non sai chi è quel agazzo!"
"Potrei dire la stessa cosa di te, e poi sono libera d frequentare chi voglio, o non posso fare più nemeno questo?"
"Karen stamm a sentire, quel ragazzo è...!"
"E' diverso da te-finì lei- è quello che tu non sei stato capace di essere è quello che io avrei voluto da te.!"
Narumi sapva che in realtà Rei nascondeva un grande segreto a Karen, ma aveva paura che se lo avesse smascherato le avrebbe fatto del male quindi accantonò l'argomento.
"Senti non sono venuto qui per questo, ieri è arrivata una lettera per te dalla Fondazione, non dovrei dartela ma... credo ce sia importante."
"Insomma l'hai letta, bhe ormai non mi stupisco più di niente, avanti dammela!" Rspose fredda.
Narumi tirò fuori dalla tasca una usta e la porse alla ragazza che cominciò a leggere.

Karen, sono Dante, ti scrivo per darti una notizia orribile, e mi piange il cuore che tu debba saperlo così.
Il 24 Marzo il cuore di Metz ha smesso di battere; sapevamo entrambi che questo sarebbe accaduto, la maledizione del titano leggendario lo ha portato a questo.
Mi diaspiaced tanto.
Qui allegata c'è una sua lettera, l'ha scritta poco prima di morire.

Ora ti lascio, con la peranza di rivederti presto
Dante.


Karen non poteva credere a quello che aveva appena letto, Metz, l'uomo ce l'aveva Cresciuta dopo  la  morte dei suoi genitori era morto e lei non le era nemeno potuta stare accanto
Aprì l'altra lettera nella speranza di poterla leggere prima che le lacrime glielo impedissero.

Karen, se stai leggendo questa lettera è perchè io sono morto prima di poterti riabbracciare.
Sono passati oramai due anni da quando ti hanno portato via da me, il mio cuore non può reggere anche la tua lontananza.
Tutto ciò che voglio dirti è che ti ho amata, ti ho amata come si ama una figlia e ti ho persa allo stesso modo.
Un giorno quando tornerai, vieni a farmi visita, ti aspetterò anche se con l'anima e no con il corpo.
Vorrei soltanto aver potuto riabbracciarti un ultima volta, ma non è stato così.
Tu e Dante siete le cose più belle che mi siano mai capitate.
Ora ti saluto e ti dico addio.
Ti volgio bene Karen. Non dimenticarlo mai, non dimenticarmi mai.
Con affetto e speranza per un mondo migliore.
Metz!


Non disse niente, richiuse la lettera e abbassò lo sguardo.
"Karen io..." Incominciò narumi mettendole una mano sulla spalla.
"No, lasciami stare, è tutta colpa tua, se mi avessi lasciata in pace sarei potuta  andare alla ricerca di una cura e invece no. Vattene lasciami in pace e non intrometterti nella mia vita più di quanto non abbia già fatto!"
Detto questo corse via lasciando il povero ragazzo li da solo.
Corse, corse, corse per molto tempo, poi si sentì afferrare dal polso, era Rei.
"Che cosa è..." Stava per chiederle, ma quando vide le lacrime sui suoi occhi azzurri l'attirò contro il suo petto e la strinse forte, come per darle forza e protezione. Lei pianse tra le braccia di colui che da quel momento sarebbe stata l'unica persona in grado di consolarla e di darle quel conforto di cui aveva un disperat bisogno.





Intanto Narumi era tornato nella sua stanza, non si capacitava delle parole che gli erano state appena rivolte, e non riusciva a capire cosa Persona volesse da lei.
Si mise sul letto e anche lui pianse per la spaccatura che si era creata nel suo cuore per colpa di quella persona, di quella stessa persona che un tempo lo faceva sorridere e sentie bene.



Fineeeeeeeeeeeeeeeeeeeee.... Spero che non sia tanto malinconico, cioè un po' l'ho fatto apposta. :D
Alla prossima.
Baci.
Queen of the Night! Kiss! <3

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Capitolo 13
*** Il Boom Boom del cuore! ***


Cosa mi succede, qualcosa sta cambiando!

Lui teneva stretta lei, lei piangeva e gli bagnava la camicia, aveva bisogno di aiuto, di conforto, di appoggio.

Lei riaprì gli occhi e guardo quelli di lui con le lacrime che le rigavano il viso. Ora era più tranquilla, stava reprimendo il dolore
.
Lui le sorrise; l'abbracciò forte per farle sentire che le era vicino.

Cosa mi succede, qualcosa sta cambiando!

" Ora sto meglio grazie!" Gli disse staccandosi e asciugandosi le lacrime.

"Va bene" Fu la sua risposta.

La accompagnò in camera sua e aspettò che si addormentasse per poi andarsene.



Due ombre si stagliavano nel cortile della divisione medie, una alta, slancata e oscura, l'altra media e vitale.

"Cosa vuoi da lei Persona"  Domanadò serio Narumi.

"Non sono affari che ti riguardano" Fu la risposta dell'altro

Ci fu un lungo silenzio.

"Non sei per questo Narumi, ricordati che abbiamo fato un patto, vedi di ripettarlo, non c metto molto a fare fuori la tua amica!"

"Me lo ricordo bene no hai di che preoccuparti!"

"Bene, allora sta al tuo posto e non intrlciarmi come hai cercato di fare oggi!"

Sul volto del biondo si dipinse uno sguardo torvo e duro.

Persona sorrise malizioso, come per sfotterlo.


"Ciao Karen!" Mikan salutò squillante la ragazza.

"Mikan, cosa ci fai qui, non dovresti prepararti per il festival?" Chiese un po' scocciata lei.

"Si, sono venuta per chiederti un favore"

"Va bene dimmi, tanto non ho niente di meglio da fare!"

"Ti andrebbe di aiutarci? con i tuoi poteri e i nostri Alice sarà tutto più divertente!"

"Mhhh... Ci sarà anche Narumi?"

"No, alla preparazione no, ma mi ha detto che verrà quando sarà pronto!"

Cosa mi succede, qualcosa sta cambiando!

La ragazza ci riflettè su, non voleva vedere Narumi ma una parte di lei invece lo desiderava, il giorno prima era stata troppo dura, forse era il caso di chiedergli scusa.

"Va bene! Ma non faccio niente di ridicolo che sia chiaro!"

La bambina con i suoi due codini fece un sorriso a trentadue denti e se ne andò dicendo che avrebbero iniziato nel pomeriggio.


Un bacio, poi un altro, poi ancora un altro.

Cosa aveva portato la ragazza tra le mani di Rei; ma in fondo erano solo dei baci, lei non sarebbe andata oltre e lui lo sapeva.

Erano dietro ad un albero, lei contro il tronco.

Un bacio dietro l'altro.

Un cuore puro si spezzò nel vederli!

Cosa mi succede, qualcosa sta cambiando!












Fineeeee... ora mi ucciderete lo so però non ho resistito, mi sento cattiva in questo periodo :)
Ora vi saluto augurandovi Buona Pasqua anche se in ritardo :)
Baci 
Queen of the Night! Kiss! <3

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