In un altro mondo

di martamatta
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1: L'inizio! ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Wesker!!! ***



Capitolo 1
*** capitolo 1: L'inizio! ***


Gwen Stacy aveva appena  incominciato a lavorare alla Oscorp. Aveva ricevuto una offerta di tirocinio verso  il settore tecnologico. Gli piaceva molto lavorare lì e quando incontrava il suo amico Peter raccontava tutto ciò che conosceva e imparava giorno per giorno. Pensava proprio a lui mentre si addentrava nell’oscurità della città di New York, lo avrebbe incontrato proprio domani e non vedeva l’ora che ciò accadesse, in fondo non aveva molto da dirgli ma stare con lui gli piaceva, stava bene.
Mentre stava passeggiando una voce la raggiunse gridando –ehi bionda vai a casa?- lei si voltò e sorpresa vide il suo amico Eddie Brock che la raggiungeva . Lei sorrise e disse –proprio così! Tu anche? A caccia di spider-man anche oggi?- Eddie rise e sollevò la macchina fotografica per farla vedere meglio all’amica e disse –appostato sui tetti per otto ore di fila, ma niente! A quanto pare oggi non è la mia giornata fortunata-. Gwen lo guardò  con affetto e disse –dai sono sicura che domani andrà meglio, mai arrendersi!- entrambi si guardarono e risero.
Mentre camminavano parlarono di vari argomenti e Brock disse –se Peter non si fa avanti prendi tu l’iniziativa- Gwen si fermò e abbassò lo sguardo dicendo –e se…lui rifiutasse?- Eddie si avvicinò e la scosse –non essere così pessimista e poi si vede che per lui tu sei importante! E non sei tu a dire “non bisogna mai arrendersi?”-. Gwen alzò lo sguardo e disse, stringendo i pugni –Hai ragione! Non devo scoraggiarmi se non ho neanche provato! Scusa se mi sono abbattuta- Eddie sorrise ma poi una voce fredda e crudele disse –ma che carini!- e degli uomini vennero sputati dal buio, e li circondarono.
L’uomo disse –sei una bella ragazza!- i due amici abbassarono lo sguardo verso le mani dell’uomo che stava maneggiando un coltello. Eddie si protesse in avanti e urlò all’amica -scappa Gwen!-, l’uomo si gettò addosso a Eddie che lo prese per la maglietta e lo sbatté al muro, Gwen tentò di scappare ma si ritrovò circondata da quegli uomini. Cercò di urlare ma uno di quegli uomini la prese e le posò la mano sulla bocca sussurrando –non vogliamo  attirare attenzioni sbagliate vero?- sollevò il coltello sul viso della ragazza.
Gwen pregò e Brock barcollava confuso, le risa di quegli uomini riecheggiavano nella notte. Ma all’improvviso una voce fredda anche più del ghiaccio fece cadere il silenzio e disse –e se fosse voi l’attenzione sbagliata?- gli uomini si guardarono in giro insieme a Gwen che guardava in alto con una luce di speranza negli occhi. Un ombra nera atterrò in mezzo agli uomini e un uomo vestito di nero disse –lasciate stare questi ragazzi!- uno degli uomini rise e mentre puntava il coltello contro l’uomo in nero disse –ma che bel damerino! Ti conviene andartene già che sei in tempo o ti squarto vivo!- l’uomo notando che non si muoveva  si lanciò contro di lui. Ma l’uomo in nero con una velocità spaventosa schivò il colpo e lo sollevò e scaraventandolo lontano. Rimasero tutti immobili poi l’uomo in nero afferrò Gwen e la fece andare verso Brock dicendogli –non vi muovete finché non sarete al sicuro!-, Gwen poté notare che l’uomo indossava degli occhiali da sole e aveva i capelli di un biondo molto chiaro e intenso. Gwen andò a finire vicino Brock che era intento a scattare delle foto  all’uomo in nero.
Quegli uomini lo circondarono dicendo –ti sei messo contro i tipi sbagliati figlio di puttana!- cominciarono ad attaccarlo tutti ma l’uomo in nero con una velocità spaventosa li schivò uno a uno e mano a mano che li schivava li colpiva con violenza e forza e li scaraventava a terra. Brock non si era perso una mossa aveva scattato più che poteva ed era rimasto sbalordito, nella sua vita non aveva mai visto nessuno combattere così, tanto meno il mitico e spettacolare Spider-Man.
Gwen diede una mano a Brock ad alzarsi e disse all’uomo in nero -grazie, non so come ringraziarti! Ma chi….- quando Gwen alzò nuovamente lo sguardo l’uomo era già sparito.
Eddie si guardò in torno e disse guardando orgoglioso  la sua macchina fotografica -chissà chi era! Ma domani in prima pagina del Daily Bugle aspetta di vedere le mie foto – Gwen annuì pensierosa anche lei si chiedeva chi fosse quel tipo, poi di corsa Brock guardò l’orologio e disse –se voglio fare in tempo per la pagina di domani è meglio che mi sbrighi a portare la macchina contenete le foto!-.
 
E mentre i due ragazzi parlarono qualcuno li osservava, immerso nel buio, dal tetto di un palazzo dietro di loro. L’uomo sorrise malignamente mentre con l’altra mano teneva il pass della Oscorp appartenente a Gwen Stacy e disse con voce fredda –grazie a lei signorina Stacy!-. 

nota dell'autrice:
mi frullava da un po' questa storia che dire due mondi che sono sati collecati tra loro spero tanto che vi sia piaciuto questo primo capitolo!
vi inviterei a scivere delle recensioni per sapere le vostre opinioni. Un grazie in anticipo no davvero grazie infinite se avete lettto!
baci, martamatta 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Wesker!!! ***


-E tu chi sei….?- disse il guardiano addetto alla sicurezza della Oscorp mentre un uomo vestito di nero si avvicinava minaccioso. Era entrato come un’ombra, se non fosse stato per gli allarmi di sicurezza allacciati all’attrezzatura, se ne sarebbe già andato indisturbato, senza che nessuno se ne accorgesse.
Pochi minuti prima l’allarme aveva suonato, tutti i guardiani pensavano che fosse solo un mal funzionamento, visto che le telecamere non mostravano nulla. Ma quando scesero al magazzino designato, trovarono un uomo vestito di nero con indosso degli occhiali da sole, che rideva malignamente. Gli andarono addosso impugnando dei manganelli, ma l’uomo in nero li stese tutti in pochi attimi, tirando fuori una velocità e una’agilità sovraumana.
L’unico guardiano rimasto era con le spalle al muro, la paura lo avvolgeva. Era completamente paralizzato, riuscì a pronunciare solo una frase -…ma tu….chi diavolo sei?- l’uomo in nero rise e disse con voce fredda –io sono solo il Dio che è venuto a conquistare e guidare questo “nuovo” mondo. Ma per poterlo fare devo prima conoscerlo….non credi? Sono qui da un mese e ho potuto vedere che avete degli “uomini” particolari, come Dio devo conoscere le potenzialità di questo posto!- il guardiano rabbrividì, mentre l’uomo si avvicinava sempre più, era a pochi centimetri da lui, “Questo è pazzo! Ma chi è? Da come è vestito potrebbe essere    un altro tirapiedi di Bigman…. O un altro supercriminale?”. Il guardiano cercò di tirare fuori tutto il suo coraggio e strinse forte il manganello, che reggeva con entrambe le mani. L’uomo in nero rideva e con un gesto fulmineo lo prese per il collo, ma il guardiano, con ammirevole determinazione, lo colpì forte in faccia facendogli mollare la presa e volare via gli occhiali da sole. Il guardiano cadde a terra terrorizzato, l’uomo in nero aveva abbassato la testa chiudendo gli occhi e si era messo la mano sul viso, come per coprire i suoi occhi.
-Ammirevole il tuo coraggio! Ma del tutto inutile!- il guardiano si irrigidì di più sudando di paura. L’uomo in nero alla fine si tolse la mano dagli occhi e li aprì, il guardiano non aveva mai visto niente del genere. L’uomo aveva delle iridi rosso sangue che brillavano minacciose, illuminando la stanza. Adesso che lo vedeva bene, davanti a lui, notò che l’uomo aveva i capelli di un biondo molto accesso. Il guardiano ne aveva visti di uomini ma mai come questo, però doveva ammettere che nonostante tutto aveva l’aspetto di un vero angelo, ma gli occhi e l’anima di un demonio.
 Alla fine l’uomo in nero lo sollevò con una mano da terra, facendogli strisciare la schiena sul muro alle sue spalle. Sollevò l’altra mano davanti a sé e uni le dita l’una con l’altra, adesso il suo braccio sembrava una freccia nera pronta a perforargli il petto. Il guardiano piangeva disperato pregando che qualcuno lo venisse a salvare, poi l’uomo in nero sussurrò  -avrei preferito non ucciderti! Ma hai visto troppo, in cambio però realizzerò un tuo desiderio!- il guardiano spalancò gli occhi mente l’uomo in nero rideva –prima mi ha chiesto “chi fossi” vero? Io mi chiamo Albert Wesker!- .
Un orrendo rumore invase la stanza, poi Wesker lasciò cadere il corpo dell’uomo insanguinato e privo di vita. Albert aveva la mano destra insanguinata e i suoi vestiti si erano tinti con degli schizzi di sangue, insieme al suo volto.
Andò a raccogliere gli occhiali e li inforcò, poi prese dei chip e altri circuiti da delle casse del magazzino. “sono arrivato qui grazie ad una porta dimensionale creata dai defunti scienziati della Umbrella, quegli incapaci non sono riusciti a farla funzionare. Ma per un tipo come me è stato un gioco da ragazzi, il problema è che la porta di questo mondo è stata distrutta dopo il mio passaggio e non posso tornare indietro! Sarei anche in grado di ripararla, ma questo nuovo mondo è decisamente diverso dal mio! Con tutti questi “superumani” pensa un po’ il virus-T o il virus Progenitor come possono svilupparsi! Questo mondo è come il mio: pieno di corruzione e egoismo, c’è solo un piccolo raggio di luce che porta speranza alla gente!” Albert sbuffò e dopo aver preso ciò che gli serviva comincio a dirigersi verso l’uscita “Spider-Man è così che lo chiamano, la speranza della gente o solo un interessante passatempo? Forse per loro si, supercriminali o comuni furfanti compresi! Ma per me è una cavia perfetta….caro ragno ti studierò un po’, scoprirò chi sei in realtà e quando verrà il momento ti catturerò! E nel frattempo piegherò a mio volere il regno criminale di Bigman….io sarò un DIO!”. Wesker scomparve nell’oscurità e una risata riecheggiò, maligna e divertita nella notte.
 
nota dell'autrice:
ed ecco svelato chi era il misterioso uomo in nero! Se qualcuno di voi conosce Resident Evil saprà di sicuro chi è Wesker. Adesso cosa succederà nel prossimo capitolo? La follia di Wesker prevarrà sul questo mondo? Seguitemi e lo scoprirete!!!!! Un grazie a chi mi segue e se avete domande o semplicemente volete dirmi cosa ne pensate mi farebbe piacere leggere delle recensioni. (Mi sento sola :( ) scherzo!!!!! Alla prossima baci, martamatta

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