I'ma get your heart racing in my skin-tight jeans.

di inselenashart
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** ♥ Prologo! ***
Capitolo 2: *** ♥ Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** ♥ Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** ♥ Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** ♥ Capitolo 4. ***
Capitolo 6: *** ♥ Capitolo 5. ***
Capitolo 7: *** ♥ Capitolo 6. ***
Capitolo 8: *** ♥ Capitolo 7. ***
Capitolo 9: *** ♥ Capitolo 8. ***
Capitolo 10: *** ♥ Capitolo 9. ***
Capitolo 11: *** ♥ Capitolo 10. ***



Capitolo 1
*** ♥ Prologo! ***


 Prologo! 


«E'tardissimo» urlai, scendendo dal mio letto. Nessuno diede segno di vita, lasciai perdere senza pensarci troppo, andai verso le docce e trovai Holly. Durante i 15 minuti di doccia, pensavo e ripensavo a come sarebbe andata la giornata e a come si sarebbe conclusa, ma era tutto troppo prevedibile, il compito di fisica che avrei avuto quella mattina come sempre sarebbe andato male, e la giornata ancora peggio. Ero stanca di tutto, era tutto troppo monotono.
«Annie, cazzo muoviti!» sentì dalla stanza, che condividevo con altre 3 ragazze. Era una stanza abbastanza grande, eravamo in 4 ognuna aveva il proprio letto  e il proprio angolo, ma zero privacy, odiavo condividere le mie cose con le altre. 
«Sisi, ho finito, 5 minuti e sono pronta!» Urlai. E come detto, 5 minuti dopo ero vestita e pettinata.. bè in realta' mi ero raccolta i miei lunghi capelli castano scuro in una coda, mi ero messa addosso un paio di shorts in seta rosa antico, e una camicetta bianca trasparente con dei piccoli pois in stofa che mostravano il mio reggiseno in pizzo bianco, sopra ovviamente misi un golfino per non mostrare troppo, e un paio di ballerine beije scamosciate. Quella mattina la mia voglia di truccarmi era pari a zero percio' andai in bagnoe spruzzai un po di profumo il mio preferito 'Yellow Diamonds' Versace, lo amavo mi dava un'aria cosi elegante, mi misi soltanto un po di phard rosa sulle guance per dare un colorito, e del mascara per allungare le ciglia. Presi la borsa con dentro un paio di libri e uscii dalla stanza sbattendo la porta, e svegliando Page, una delle mie 4 compagne di stanza, che era sempre in ritardo.

Uscendo dal mio dormitorio, notai subito Holly, la mia migliore amica non che mia compagna di stanza, era fissa a guardare un punto, non riuscivo a capire in realta' cosa stesse guardando, le diedi una piccola spinta per svegliarla, e lei fece un piccolo balzo in avanti. 
«Allora, chi guardavi?» chiesi con aria di sfida. 
«Oh, buongiorno anche a te, mm chi guardavo? proprio nessuno..anzi» mi disse balbettando
«Allora, dai su parla» ero sempre un po' acida la mattina. 
«Bè in realta' è quel ragazzo nuovo, sai quello amico di quell'altro che è arrivato il mese scorso, uno di quei cinque migliori amici..bè sai chi no?» mi spiego'
«No in realta' no, non so chi siano, lo sai che non faccio caso ai nuovi arrivati» dissi indifferente.
«Oh oh ma sentila, comunque dicevamo.. quel certo Louis qualcosa..sai occhi azzurri, capelli castano chiaro..che si veste sempre un po' strano, pantaloni rossi maglie a righe, bretelle..» continuo' cercando di spiegarmi. 
«Ah si, quello..bè carino! E dimmi perchè lo stavi fissando?» chiesi perplessa, avviandomi verso la classe
«Sinceramente, non ne ho la minima idea, insomma è un po' di giorni che me lo becco daperttutto, e mi capita di guardarlo, è un bel ragazzo ma nulla di chè, non che abbia un gran interesse a conoscere qualcuno come Lou..» in quel momento non riuscii a finire la frase che venne interrota da qualcuno. 
 









Ciao ragazze, allora premetto che questa è la prima storia che scrivo pubblicamente..quindi sono veramente molto agitata perchè non so a chi potrebbe piacere e questo mi preoccupa molto, questo è soltanto un piccolo inizio della storia quindi se siete interessate a leggere o a continuare questa storia, recensite e io pubblichero' il resto :) Spero davvero tanto che vi piaccia, un bacio - Annie.

P.S: su twitter sono @larisit.

 

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Capitolo 2
*** ♥ Capitolo 1. ***


Capitolo 1.



L'hanno urtata per sbaglio facendole cadere la borsa
«Ecco, oh scusami non ti ho visto» disse lui dolcemente. Quando alzo' lo sguardo per vedere di chi si trattava rimase di stucco, non si aspettava assolutamente lui, raccolse la borsa da terra e cerco' di alzarsi il piu' velocemente possibile.
«Oh nono, non preoccuparti assolutamente, è colpa mia, stavo parlando con.. e non ti ho vist..» cerco' di spiegare lei in modo molto impacciato, mentre io guardavo la scena perplessa che fu poi successivamente interrotta bruscamente da delle risate.
«Lou, quante volte ti dobbiamo ripetere, che non devi perdere tempo con le santarelline del secondo anno» disse un ragazzo riccio, dagli occhi verdi e un sorriso a dir poco meraviglioso. Louis non disse una parola continuando a tenere lo sguardo fisso su Holly, che era alquanto imbarazzata.
Dopo aver guardato a lungo quella scena pietosa tirai Holly per il braccio e allontanandomi dal gruppetto dissi rivolta al riccio «oh, io non tempo da perdere, ci si vede» Holly mi guardava, con la faccia da "ma che cazzo fai, quello è..è.. Louis Tomlinson", e quindi? io dovevo andare a lezione, non avevo tempo da perdere dietro a dei montati dell'ultimo anno.
Ci avviamo verso la classe, eravamo in ritardo come sempre, il professore aveva già distributo le schede, ci vide arrivare in fretta ma non disse niente, ci fece segno di sederci e ci consegnò le schede.
Un'ora e mezza dopo, consegnai, ero abbastanza soddisfatta del mio lavoro, avevo risposto a tutte le domande, ma non volevo lodarmi troppo. 
Uscii dalla classe, aspettando che Holly finisse il compito, così saremmo potute andare finalmente a fare colazione. Andai verso il bagno, e decisi di mettermi un po' di trucco in quel viso pallido, entrai controllando se ci fosse qualcuno nei paraggi, era completamente deserto, una volta soddisfatta uscii dalla stanza e mi trovai di fronte un gruppetto di ragazzi, quelli dell'ora prima, erano li accanto a degli armadietti che accennavano qualcosa su una festa a casa Parker, feci assolutamente finta di niente e proseguii verso la mia classe.  Uno dei 5  pero' si giro' e prese a fissarmi, continuai a stare immobile sulla porta, facendogli credere che non me ne fossi accorta, guardavo fuori dal portone che c'era in fondo al corridoio e aspettavo impaziente la mia amica.
Non ne potevo più, stavo morendo di fame. Ero completamente assorta nei miei pensieri malvagi verso holly, quando sentii una voce. Era lui, il riccio, lui occhi verdi, proprio lui stava li davanti a me a guardarmi con un sorriso da ebete, aveva sulle guance due fossette, era bellissimo..Ma cosa me ne faccio io di uno cosi? Bello ma non balla, non mi interessava,non quel genere di ragazzo,pensavo.
«Si?! Hai bisogno?» gli chiesi con aria perplessa.
«In realtà si, il mio amico, quello» si girò e mi indicò con il dito un ragazzo, Louis se non sbaglio, continuò «voleva sapere, se la tua amichetta, quella che stamattina lo importunava, fosse per caso impegnata» rispose lui.
«No, non ce l'ha un ragazzo e a quanto pare il tuo "amichetto" non ha nemmeno "le palle" per chiederlo direttamente a lei, di solito non è nemmeno nelle sue doti importunare la gente, quindi non hanno assolutamente nulla in comune» dissi mostrandogli un finto sorriso.
«Oh-oh hai per caso le mestruazioni? Vedi di calmarti bimba. Ecco vedi stasera, come ogni venerdi, organizziamo una festa..se volete possiamo farvi entrare!» chiese lui sperando in una risposta positiva.
«Oh, ma che gentili, ma.. no grazie! Abbiamo di meglio da fare, ora se non ti dispiace dovrei andare» dissi guardando dalla parte opposta dirigendomi verso la caffetteria.
«Ah si?! E cosa avresti di così importante da fare, da non poterti presentare a una festa?» mi chiese lui sorridendo.
«Mmm, facciamo che prima ci penso e poi magari te lo faccio sapere» dissi ricambiando il sorriso, ovviamente il tutto ironicamente.

Mi girai e andai a sedermi in uno dei tavolini vuoti della caffetteria. Holly, non arrivava, dio ma quanto ci mette a fare un cazzo di compito, pensai. Mi si avvicinò un ragazzo semplice, per prendere l'ordinazione. Optai per un cappuccino con cacao, e una ciambella alla vaniglia. Il tutto arrivò dopo pochissimi minuti. Mentre mangiavo tranquilla, sentivo delle risate provenire da dietro, erano loro ancora loro, i 5 ragazzi.  A quanto avevo capito uno era Louis, quello che mi aveva rivolto la parola si chiamava Harry, gli altri non  ne avevo la minima idea; uno era biondo cenere con un viso molto tenero del tutto diverso da quello di Harry; l'altro era mulatto, abbastanza alto..o forse era la cresta che aveva in testa che lo faceva sembrare piu altro degli altri; poi in ultimo un biondino, a pelle abbastanza simpatico, aveva un bellissimo sorriso sempre stampato accompagnato da due ipnotizzanti occhi azzurri, era quello che mi piaceva di più.
Erano vicino al bancone e una volta ordinato si sono rivolti verso di me sedendosi nel tavolino affianco. Cercai di fissarli il meno possibile, non mi interessavano, non mi importava cosa stessero dicendo, facendo, o cosa stessero pensando, volevo soltanto che la mia amica mi raggiungesse.
Mi giro verso il corridoio e vedo in lontananza una ragazza bellissima, capelli su per giù come i miei lunghi fino al sedere biondi, un vestitino panna in pizzo, con una cinturina marrone intrecciata attorno alla vita.. era lei era Holly.
«Alla buon ora» le urlai mentre si avvicinava al mio tavolino
«Ero insicura» mi rispose con aria confusa.
Avrei giurato di aver sentito uno di quei ragazzi cantare l'inizio di una canzone di una band inglese che negli ultimi mesi facevano sentire spesso alla radio che faceva: 

You’re insecure
Don’t know what for..

Ma comunque feci finta di niente e ripresi a conversare con la mia amica.
«Tranquilla, non ti preoccupare, hai fame, ordiniamo?» le dissi gentilmente.
«Stò morendo, aspetta ma tu hai già mangiato!» rispose.
«Difatti, ordini tu cara» risposi sorridendo.
Holly aveva gravi problemi a parlare con persone sconosciute soprattutto se in luogo pubblico, non le piaceva telefonare a gente sconosciuta o tanto meno ordinare del cibo, era tremendamente timida, oltretutto aveva al suo fianco il ragazzo che le piaceva.
«Annie, dai ordina tu per me, c'è Louis, non farmi fare figuracce..ti prego!» mi implorò gentilmente, non potevo dirle di no. Chiamai il cameriere e ordinai un latte macchiato, e un croissant alla marmellata.
Mentre mangiava lentamente, per non farsi vedere da louis le dissi. «Ti devo confessare una cosa!»




















Ciao a tutte :)
Questo era il primo capitolo della storia, non è molto interessante ma soprattutto non ho voluto fare troppe presentazioni inutili.
Non faccio passare i 5 ragazzi come famosi perchè non mi va, ma comunque ho accennato del successo di una band inglese con ''What Makes You Beautiful''. Spero davvero che questa storia possa piacere a molte di voi, ma soprattutto che la seguiate. Aspetto recensioni, sia positive che negative perchè comunque potrebbero anche aiutarmi a cambiare nei prossimi capitoli :) Grazie mille, baci. - Annie!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** ♥ Capitolo 2. ***


Capitolo 2.

I, I wanna save you, wanna save your heart tonight
He'll only break you, leave you torn apart oh.




Lei mi rispose con aria perplessa:
«Dimmi, a chi hai detto di no questa volta, quale tenero cuoricino hai spezzato? Quale poverino dovrà passare il resto della sua vita rimpiangendo una strafiga come te, su parla!»
«Ehi tesoro calma..nessun cuoricino, almeno non per ora. Quelli..» feci cenno con la testa verso l'altro tavolino «ci hanno invitate a una festa, e il tuo amato vuole sapere se sei single o fidanzata!»
«Che cosa? E tu me lo dici solo ora? Ma sei normale? Che cosa gli hai detto? Ovviamente sono single, dimmi hai accettato o no? Quand'è la festa?»
«Hai finito di fare la sclerata? E abbassa quella voce, ci stanno guardando! Comunque no, non ho accettato, non mi interessa andare a una festa di 'Parker' per vedere gente ubriaca che si dà da fare, io sono una ragazza per bene» dissi sorridendo sicurissima delle mie ultime parole.
«Annie, chi è Parker? E comunque ora tu vai lì, e dici che accettiamo l'invito subito!»
«Ah si, Parker il loro amico, non so chi sia. Li ho sentiti parlare prima e comunque io non dico niente a nessuno, non ci vado lì, non faccio queste figure di merda soltanto perchè tu vuoi conoscere Tomli..come cazzo si chiama, assolutamente no.» risposi scocciata.
Non mi diede risposta, finì di mangiare e si alzò dal tavolo dirigendosi alla cassa, e io feci lo stesso.
Durante il tragitto sentii una stretta, mi girai era il riccio. Che cosa voleva ancora?
Mi prese per il braccio, tirandomi verso di lui, al punto di farmi cadere tra le sue braccia, stavo lì immobile sulle sue gambe. 
«Lasciami..che cosa vuoi ancora?» chiesi scocciata. Come si permetteva a prendermi in quel modo, non lo conoscevo nemmeno. 
«Rilassati tesoro, voglio soltanto sapere se hai pensato a qualcosa da fare?» mi disse sorridendo, era cosi bello quando sorrideva.
«Si, farò un giro sulla spiaggia..» risposi ironicamente.
Lui mi guardava,e non smetteva di sorridere «Oh perfetto ci vediamo lì allora, ci sarà anche la tua amica? Così mi porto la riserva!» disse convinto delle sue stesse parole. 
Mi girai verso la mia amica, che mi guardava in lontananza e balbettai «Si, fà come vuoi..» e me ne andai. 
 
 
«Hoooolly, aspetta aspetta!» urlai andandole incontro.
«Non c'è nessuna festa, almeno non per noi. Quando mi ha invitata stamattina ho detto che avevo di meglio da fare e lui mi ha chiesto che cosa e io ho risposto che ci avrei pensato, ma non pensavo intendesse qualcosa da fare insieme a lui, non capisco, che problemi ha? Nemmeno ci conosciamo, anzi ci siamo parlati questa mattina per la prima volta e non era nemmeno un vero e proprio dialogo, cioè tecnicamente ci ha chiamate bambine, ci ha insultate e io mi sono difesa.. ora cosa vuole da me, perchè mi gira intorno se è quello che pensa. Ah si..ci sarà anche Louis in spiaggia stasera, noi 4, pensi di accettare?» dissi senza aria.
«Bè se è quello che vogliono, allora lo avranno!» disse Holly con tono basso, in realtà non credeva nemmeno lei a ciò che aveva appena detto, cosi' scoppiammo entrambe a ridere.

Ci avviamo verso il dormitorio, avevamo la giornata libera, optamo per lo shopping, dovevamo decisamente comprare qualcosa di nuovo, non ne potevamo piu' delle solite cose.
A fine giornata, arrivammo in stanza, mi feci la doccia e andai a prepararmi e così fece anche Holly.
Mi asciugai i capelli, mi passai la piastra facendo cadere dei lunghi boccoli castani che arrivavano fino all'ombelico, amavo i miei capelli amavo, i capelli lunghi. Misi un po di phard sulle guance, e del lucidalabbra, dopo di che passai al mio outfit.
Optammo per un look da locale sulla spiaggia, daltronde eravamo in California; indossai degli shorts rosa salmone in seta, una shirt abbinata, e un paio di tronchetti tacco 12 blu elettrico. {http://lostintransmissionn.tumblr.com/post/14468693839}
Holly invece raccolse i suoi bellissimi capelli biondi in una mezza coda, si mise un pò di phard sulle guance e un rossetto rosa, indossò un miniabito arancione con sopra un gillet ricamato con perline colorate, un paio di stivaletti marroni con il tacco. {http://weheartit.com/entry/8468046}.

Eravamo pronte, lasciai a casa borsa, e misi tutti i miei averi in quella di Holly.
La spiaggia era a pochissimi passi da noi, una volta arrivati, vidi in lontananza Harry.
Indossava un paio di jeans bordeaux, una polo bianca e delle scarpe grigie scamosciate, si portava dietro una giacca grigia in caso facesse freddo, era perfetto.
Louis indossava invece un paio di pantaloni grigi stretti, con il risvolto fin sopra le caviglie, una camicia azzurro bebè allacciata fino all'ultimo bottone e un paio di mocassini marroni scamosciati, anche lui altrettanto splendido.
In realtà non capivamo nemmeno noi il perchè di questa eleganza, Holly posso capirla deve fare colpo su Louis e viceversa, ma io e Harry. Lui a parte l'aspetto fisico non mi suscita nulla di buono..





















Buonasera bellezze!
Questo era il secondo capitolo..lo so è un pò cortino e non dice nulla di interessante.
Ecco prima che mi dimentichi, ci sono state
70 visite per il prologo e altre per il primo capitolo,
non sapete quanto questo mi renda felice, perchè ripeto è la mia prima FF, prima mi limitavo soltanto a leggerle.
Comunque mi piacerebbe davvero leggere le vostre recensioni e sapere se vi piace questa storia,
io sto' dando tutta me stessa per scrivere dei buon capitoli.
Spero davvero che aumentiate, grazie a tutte quelle che l'hanno messa tra le preferite
o che la leggono.
#withlove 
- Annie.

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Capitolo 4
*** ♥ Capitolo 3. ***


Capitolo 3.

The day i first met you, you told me
you never fall in love, baby i'm not like the rest.


 
Una volta arrivate a pochissimi passi da loro, ci vennero incontro.
«Buonasera!» disse Harry.
«Ciao..» ribattè Louis.
«Complimenti, state benissimo.» continuò Harry. 
«Oh ti ringrazio Harry, anche voi!» rispose Holly accennando un sorriso.
«Si..grazie» risposi io. 
«Allora cosa vogliamo fare?» chiese Harry guardandomi.
«Non lo so, dimmelo tu, mica avevi una festa?» risposi. 
«Si abbiamo cambiato programma all'ultimo, cose più importanti da fare» disse ammiccando.
«Ah, piacere Louis» disse sorridendo a Holly.
«Oh, piacere Holly, lei è Annie la mia migliore amica, e tu devi essere Harry giusto?» rispose Holly.
Non parlava mai, ma chi sa come mai questa sera aveva deciso di prendere in mano la situazione, per una volta che doveva stare zitta.
«Sisi sono io, il piacere è mio» dissi ironicamente. Non mi piaceva quella situazione ma soprattutto non mi piaceva Harry, e la serata per me non prometteva bene, "Intuito femminile".
«Avete fame? Conosco un locale sul lungomare dove fanno anche da mangiare, se volete vi ci porto?!» propose gentilmente Louis.
«Mmm veramente abbiamo già mang..» mi arrivò una gomitata, che non mi fece finire la frase, era probabilmente la mia amica Holly. 
Con un sorriso disse «Si louis, ci farebbe molto piacere!»
I ragazzi presero a camminare davanti a noi voltandosi di tanto in tanto per indicarci la strada.
Una volta arrivati al locale, la serata proseguì abbastanza bene, Louis e Holly non facevano altro che lanciarsi occhiatine e scambiarsi paroline dolci. Mentre io e Harry qualche frecciatina ogni tanto ma nulla di più, in realtà non tolleravo il fatto che fosse seduto di fronte a me, perchè questo implicava guardarlo per tutto il tempo. Harry è il classico ragazzino viziato di Beverly Hills a cui piace solo l'aspetto fisico, in realtà mi chiedo anche come faccia lo stesso intelligente Louis a stare con lui e a essere il suo migliore amico, quei due sono come il giorno e la notte.
Non volevo che Harry pensasse che lo stavo fissando perchè c'era un interesse da parte mia.
A dirla tutta ero appena uscita da una storia durata 8 mesi con un coglione che mi aveva lasciata per una sfigata modellina che lavorava da Abercrombie, ma vi pare?
Dopo Zac avevo deciso, di chiudere definitivamente con le belle facce, alla fine sono tutti uguali belli ma poi alla fine non combinano nulla, non sanno mettere 2 verbi in fila..
Ok forse stavo esagerando, non conoscevo Harry, ma sono una troppo permalosa per fargli passare la battutina di qualche ora prima a scuola ''santarelline del secondo anno''. Così continuai a rispondergli sempre con lo stesso tono, indifferente e con tanto di sarcasmo. 

Una volta finito di mangiare, Louis propose una romantica passeggiata sul lungomare, non so perchè ma durante il tragitto mi trovai affianco a Harry e non alla mia migliore amica. 
Di fronte a noi c'erano Holly e Louis che ogni 5 secondi si giravano verso di me e Harry, mi chiedevo perchè stessero ridendo di noi, forse perchè eravamo lontani 2 metri, tutti e due imbronciati e non osavamo nemmeno guardarci negli occhi. Al terzo sguardo di Holly decisi di avvicinarmi a Harry e tentare di fare una buona azione.
«Allora perchè oggi?» gli chiesi sfoggiando un sorriso.
«Che cosa? Uscire? E' venerdì, non sai che di solito al venerdì sera si esce? Ah già che voi siete piccoline, e forse abituate a stare sui libri invece di divertirvi» rispose Harry sicuro di sè.
Ok volevo ucciderlo, io cerco di avvicinarmi, lo faccio per quella stronza di Holly che in questo momento dovrebbe soltanto farmi una statua perchè le stò dando del tempo per combinare qualcosa con quel Louis e invece no.. sono qui a sentirmi le menate di un 18enne del cazzo.
«Ascoltami bene, nessuno mi obbliga a essere gentile con te e visto che di solito non lo sono con nessuno, faresti bene a rispondermi a modo. Per la cronaca la mia domanda era riferita al perchè oggi, perchè dopo due anni che frequentiamo lo stesso college, perchè oggi ci avete chiesto di uscire?» dissi senza farmi troppi scrupoli. Louis posso capirlo, è qui da soltanto un mese o poco più, ma Harry lo vedo da quando frequentavo la prima. Perchè soltanto oggi?
«Bè in realtà io lo faccio solo per Louis, non avrebbe mai avuto il coraggio di dichiararsi una volta per tutte alla tua amica e gli amici come si dice? Si aiutano sempre!» rispose tranquillamente. Senza nemmeno rendersi conto del fatto che con quella frase mi aveva ferita. 
«Bene questo significa che dopo oggi non dovrò sopportarti per più di 5 minuti?» risposi a modo, non facendogli notare la mia delusione per la risposta di prima.
«Mi sono sforzato già una volta, perchè dovrei rifarlo? Ma nel complesso non sei mica male come ragazza, quindi un pensierino..» disse avvicinandosi pericolosamente a me. Che cosa stava pensando di fare? Prima mi rispondeva male, facendomi credere che fosse lì soltanto per apoggiare il suo amico, mentre poi si avvicinava come volesse qualcosa..
«Non ci pensare nemmeno» dissi scansandolo il più possibile lontano da me. Lo stavo odiando in quel momento, ma soprattutto stavo odiando Holly che mi aveva lasciata in quella situazione per stare con un ragazzo..
«Rilassati carina, non ci proverei nemmeno, sei troppo piccola e acidella per i miei gusti.» disse sottolineando le sue ultime parole.
«Non sai quanto questo mi renda felice, Harry!» dissi allontanandomi e prendendo la mia amica sottobraccio e facendole capire che avrebbe fatto meglio a salutare il suo Louis.
Una volta terminati i saluti tra Holly e Louis, ci dirigemmo verso casa. Non avevo salutato Harry, mi aveva dato fastidio il modo in cui mi aveva risposto ma soprattutto i termini che aveva usato per descrivermi.
In realtà non avevo la minima voglia di andare a casa, non mi ero affatto divertita quella sera e visto che non era nemmeno tardissimo come pensavo, proposi alla mia amica di andare in un locale sulla spiaggia a bere qualcosa..
Senza tante storie lei accettò..


















































Buongiorno Bellezze,
Allora ho deciso di postare stamattina l'ultimo capitolo pronto che avevo, visto che gli altri li devo ancora iniziare, bene questo era il terzo capitolo..parla chiaramente di Holly e Louis ma soprattutto di Annie e Harry, che non vanno per niente d'accordo.
Nei capitoli precedenti ho avuto piu' di 100 visite, ma pochissime recensioni. Ho paura che magari questa storia non possa piacervi, quindi non so se continuarla o no..
Ringrazio comunque tutte le dolcissime ragazze che la stanno leggendo, che la stanno seguendo, e che l'hanno addirittura messa tra le preferite. 
Fatemi sapere se siete interessate a continuare la storia oppure se devo fermarmi?!
Potete trovarmi su twitter:
@larisit.
Stò pensando anche a un modo per introdurre nella storia i 3/5 del gruppo!
Ditemi preferite Zayn e Niall single o fidanzati? Anche se io una mezza idea ce l'avrei già.
Bene ora vi lascio, ci spero davvero tanto nelle vostre recensione (opinioni).

#withlove

 

Annie.

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Capitolo 5
*** ♥ Capitolo 4. ***


Capitolo 4.


 
Cause were one and the same we're anything but ordinary one and the same,
i think were almost legendary you and me the perfect team
chasing down the dream were one and the same. 

 
 

 

Holly's P.O.V
 

Avevo salutato Louis nei migliori dei modi, visto la bellissima serata trascorsa insieme.
Al contrario di Annie e Harry, quei due fanno di tutto per non andare d'accordo.
Durante la serata non hanno fatto altro che scambiarsi battutine di pessimo gusto, e frecciatine continuee. 
«Secondo te stanno ancora litigando?» mi chiese Louis.
«Molto probabile, Annie è piuttosto permalosa e penso che ce l'abbia sù con Harry per la storia delle santarelline» risposi.
«Capisco, Harry è cosi non lo fa per apparire. E' così anche nei modi di fare, soprattutto quando si parla di ragazze, non gli piace far vedere quello che prova.» rispose.
«Ho notato, ma comunque col tempo magari, conoscendosi meglio andranno d'accordo, speriamo» dissi.
«Holly, saluta! E' tardi, Page mi ha chiamata non ha le chiavi dell'appartamento dobbiamo portargliele, muoviti.» disse Annie interrompendo il discorso tra me e Louis.
«Calmati! Che cos'è successo? Perchè non ha le chiavi? Dille di venire qui!» risposi scocciata dal suo tono di voce.
«Non lo so, è fuori. Andiamo..» disse «Per favore..» continuò.
E' la mia migliore amica, so che non mi stà dicendo la verità, glielo leggo in faccia è successo qualcosa, si sente a disagio e vuole andare via. Fà sempre così,ogni volta che stà male non riesce a stare in mezzo alla gente e a farsi vedere.
Senza troppe domande Louis mi lasciò andare e mi disse che ci saremmo visti il giorno dopo a scuola.
Presi per mano la mia amica e la portai lontano dalla spiaggia per cercare di capire la situazione.
Non aveva salutato Harry perciò avevo già capito che lui c'entrava qualcosa. 

«Allora dimmi, perchè mi hai trascinata via in quel modo? Potevi cercarti una scusa migliore di Page.» dissi sorridendo. 
«Nulla, non ti preoccupare. Mi era venuto uno strano mal di testa, e non mi andava di stare in giro. Volevo soltanto andare a casa, ma ora è passato. Mi dispiace di aver rovinato la tua serata con Lou. Vi rivedrete?» rispose nervosa ma allo stesso tempo dispiaciuta.
«Ne parleremo domani a scuola, penso. Non c'entra Harry?» chiesi tornando al discorso di prima.
«Harry? Perchè dovrebbe c'entrare qualcosa? Non mi interessa niente di Harry! Non mi sentivo bene tutto qui. Andiamo a prendere qualcosa da bere?» disse respirando appena.
«Come siamo suscettibili stasera. Andiamo dai, offri tu!» dissi abbracciandola.
 
 

Annie's P.O.V
 

Una volta arrivate al locale, ordinammo da bere, io presi il solito drink Vodka-Fragola,Redbull e Holly Vodka,Lemon
Poi andammo a sederci in uno dei tavolini posizionati vicino alla pista da ballo, come al solito finivamo il nostro drink tranquillamente e dopo andavamo a ballare.
«Annie? Sei proprio tu, Annie Miller?!» disse una voce alle mie spalle.
Non fecii in tempo a girarmi che mi si parò davanti una figura femminile molto famigliare.
Una ragazza alta qualche centimentro in meno di me e la mia amica Holly. I capelli biondi lunghi fino a sotto il seno, un corpetto nero stretto e un paio di Loubi nere scamosciate accompagnate da una chanel vintage in pelle nera. Mi guardava con gli occhi lucidi e increduli. 
Vanessa, una ragazza della mia età che avevo conosciuto un anno e mezzo fa alla West Beverly High, frequentavamo insieme il corso di musica. Siamo diventate inizialmente ottime amiche, da subito sapevamo che saremmo diventate molto di più, sorelle. Ci conoscevamo da pochissimo tempo, ma era sempre come se ci conoscessimo da tutta una vita. Sapevamo tutto dell'altra, anche la minima cosa. Era una delle persone più importanti della mia vita, una di quelle che non avrei mai voluto perdere, di quelle che non mi sarei mai immaginata una vita senza. Avevo un qualcosa di speciale che ci legava e ci rendeva uguali, identiche. Una e la stessa, sempre. Era la migliore amica che avevo sempre desiderato, di quelle che ogni ragazza vorrebbe avere. Un anno esatto dopo la nostra amicizia, Vanessa mi disse che si sarebbe dovuta trasferire a Londra con la sua famiglia per un viaggio di affari. Dal giorno stesso in cui pensavo di avere tutto per essere finalmente felice, mi era crollato il mondo addosso. Pensavo che insieme saremmo state indistruggibili, che nessuno mai ci avrebbe diviso, nessuno. Mi sentivo ogni giorno più sola, non volevo vedere o parlare con nessuno. Se n'era andata lasciano un grande vuoto, che non riuscivo a colmare in alcun modo, che non volevo colmare. In tutto questo tempo ci saremmo sentite si e no 3 volte, io non volevo sentire la sua voce e lei nemmeno la mia. Non volevamo vederci su skype, perchè sarebbe stata ancora più dura. 
Durante quel periodo, mi ero legata particolarmente a Holly, mi era stata molto vicina.
Loro due sono in assoluto le mie migliori amiche, le persone più belle che io abbia mai conosciuto.
Sono parte della mia vita e del mio cuore, e senza di loro sarei niente.

«Amore! O mio dio, che cosa ci fai tu qui? Mica eri a Londra? Quanto mi sei mancata, dio..abbracciami!» dissi, facendo salti di gioia. Vedere e parlare con Vanessa era quello che mi serviva dopo quella giornata, Harry mi aveva decisamente demoralizzata e io non sapevo con chi sfogarmi. Vanessa era l'unica a sapere della mia cotta per lui, l'anno scorso. Non ne avevo mai parlato neppure con Holly, ero convinta mi fosse passata. Non l'avevo mai considerato fino a quella mattina, lo ignoravo completamente. Gli rispondevo male, ma a quanto pare non mi era ancora del tutto indifferente. In quel momento volevo soltanto tornare a casa, mettermi il pigiama e raccontare ogni cosa a Vanessa. 
«Stronza, sono tornata! Ti volevo chiamare, ma speravo di passare dopo e farti una sorpresa e invece no..eccoti qui! Ma non ti stanchi mai? Sei sempre in giro.» disse sorridendomi tra un abbraccio e l'altro.
«Cosa stai dicendo? Ultimamente sono sempre a casa..diglielo Holly!» dissi prendendo per il braccio la mia amica.
«Si poverina, non vedi com'è depressa?» disse abbracciando Vanessa. Ancora una volta eravamo tutte e tre, il trio perfetto, sentivo che ora la mia vita era completa. Ero insieme alle mie due migliori amiche e non desideravo nient'altro..

Arrivammo a casa verso le 2.30.
Vanessa era tornata a casa con noi, visto che c'era ancora il suo letto nella nostra stanza. Page come al solito dormiva, quindi cercavamo di fare meno casino possibile. Una volta struccate, lavate, e con indosso i nostri pigiami, eravamo unite intorno a un tavolo a mangiare schifezze e parlare del più e del meno.

«Allora cosa avete fatto stasera?» ci chiese Vanessa.
«Holly è uscita con un ragazzo..un ragazzo..un ra-gaz-zo!» dissi ridendo.
«Si An ha capito! Hai capito vero?» chiese Holly sorridendo.
«Chi, dimmi subito chi è!» chiese impaziente Vanessa.
«Lou..» risposi io «Louis Tomlinson, un figo» continuai.
«Louis? Quel Louis Tomlinson?» ci chiese.
«Si esatto quel Louis!» dissi.
«No, aspetta! Quale Louis Tomlinson?» continuai non capendo a chi si riferisse.
«Castano? Occhi azzurri? E un culo che fà paura?» aggiunse vanessa.
«Si è Loui, cioè lui.» urlai.
«E' qui da un mesetto, non puoi conoscerlo!» disse ironicamente Holly.
«E' di Londra, si è trasferito qui perchè i suoi si sono separati. L'ho conosciuto 4 mesi fa, frequentavamo la stessa scuola. E' un ragazzo d'oro, oltre a essere particolamente figo è pure simpatico. Ha una voce bellissima, cantava in un gruppo lì, poi l'ha dovuto lasciare per venire qui. Non lo sapevi cara?» disse vanessa convintissima delle sue parole.
«Non abbiamo avuto il tempo di raccontarci la storia della nosta vita, V!» Disse holly sorridendo. Quelle due si beccavano ogni 5 minuti. Eppure si volevano un bene dell'anima.
«E allora cosa avete fatto?» chiese curiosa V.
«Per ora nulla, è  stata la nostra prima uscita. Diamo tempo al tempo!» disse Holly.
«Mm bè, Louis non la pensava così poco tempo fa!» disse a bassa voce V.
«Cosa stai cercando di dirmi?» chiese holly nervosa.
«Nulla di cui preoccuparti, è successo prima di conoscere te. Non penso possa interessarti ora! Però posso dirti che è un gran baciatore..» disse sorridendo V.
«Perfetto, io vado a dormire!» disse Holly lasciando la stanza.

Nell'aria c'era un clima abbastanza freddo, non sapevo cosa dire o cosa fare. Non sapevo se andare a parlare con Holly o rimanere in cucina con Vanessa, avevano entrambe bevuto stasera. Non sapevo quanto potessero essere vere le cose che ha detto ma anche se fosse, è passato. Holly non ha il diritto di prendersela per una cosa che è successa prima.
«Perchè lo hai fatto?» chiesi scocciata.
«Stavo scherzando..pronto?» mi rispose V. «Tu? Con chi sei uscita stasera? Dov'è Zac?» continuò.
«E' finita. 3 mesi fa circa, si è fidanzato con un'altra e a me non interessa più.» risposi guardando i cereali che lentamente si scioglievano nel latte.
«Non lo sapevo, potevi dirmelo.» rispose un pò delusa, facendosi spazio con la sedia per alzarsi.
«Fermati..» urlai «Stasera ho visto Harry!» continuai.
«Styles?! Quel Harry Styles?» chiese sedendosi di nuovo e volgendomi un sorriso.
«Esatto. E' un amico di Louis, mentre loro stavano insieme io e lui abbiamo cenato e passeggiato. Sai mi ha fatto uno strano effetto, non mi sono mai sforzata di conoscerlo o comunque di parlarci. E questa sera ho finalmente capito il perchè.» risposi accennando un finto sorriso.
«Gliel'hai detto?» mi chiese facendosi largo tra il tavolo e sedendosi al mio fianco.
«Non mi va. Non ci conosciamo nemmeno, e questa sera non abbiamo fatto altro che giudicarci senza alcun motivo. Io rispondevo male e lui anche. Quando invece ho deciso di cogliere l''attimo e cercare di rendermi simpatica lui non ha fatto altro che demoralizzarmi, e ricordandomi ancora una volta che io non sono e non saro' mai alla sua altezza. Non immagini che cosa significa pensare per anni questa cosa, e non immaginare mai che un giorno sara' lui a dirtelo.» dissi con gli occhi lucidi e lo sguardo basso.
«Lo sappiamo solo noi due come stanno veramente le cose, e lo so che ricordartelo ti fa male. Lo so che non ti piace quando ti ricordo che pensavi a lui mentre stavi con Zac, lo so che ti senti una persona orribile. E non serve che tu me le dica queste cose, perchè io lo so che ti colpevolizzi ogni giorno per il fatto che lui ti abbia lasciata, e soprattutto che ora stà con un'altra. Lo so che pensi sia colpa tua, perchè si era accorto del fatto che tu non pensavi a lui, e in testa avevi un'altro. Zac ti vuole bene e te ne ha sempre voluto, per questo motivo non state più insieme. Lui lo sa che tu non volevi e non hai mai voluto ferirlo. Non sarai all'altezza di Harry Styles, ma questo è soltanto un suo problema, tu sei mille volte migliore di lui e migliore di tanti altri.» disse alzandosi dalla sedia e dirigendosi verso la nostra stanza da letto.
«Per un attimo ho creduto che la mia migliore amica fosse rimasta a Londra» dissi sorridendo verso di lei, che si girò sorridendomi a sua volta e facendomi cenno con la mano.
 
 

















Buongiorno!
Ho postato il 4°capitolo, e ho fatto una fatica assurda a scriverlo, soprattutto perchè
in questi giorni sono stata poco bene, e ho un sacco da studiare.
Pero' ho trovato un po di tempo per finirlo!
Spero tanto che vi piaccia, e che vi prenda sempre di piu!
Vorrei ringraziarvi per tutte le visite che ho avuto e sono davvero tante,
tutte quelle che hanno recensito, quelle che seguono la storia e addirittura quelle che
l'hanno messa tra i preferiti :)
Mi aspetto altre recensioni, e soprattutto che vi piaccia!
Un bacione.


 

Annie.

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Capitolo 6
*** ♥ Capitolo 5. ***


Capitolo 5.

isn't she lovely 
isn't she wonderful 

isn't she precious 
less than one minute old 
i never thought through love we'd be
making one as lovely as she 
but isn't she lovely
made from love 

 

Harry.

Non riuscivo a capire in realtà che cosa avessi detto di così male, non capivo perchè Annie se la fosse presa cosi tanto per una semplice battuta. Ma comunque non volevo prenderla troppo male. Dopo la serata io e Louis optammo per una semplice chiaccherata tra amici, così raggiungemmo il campus dove incontrammo il resto del gruppo. 
 
«Harry, forza è tardi. Alzati!» sentì una voce provenire dal bagno.
La mia voglia di alzarmi era decisamente pari a zero. Avevo dormito veramente poco, ieri sera abbiamo parlato fino alle 4 senza pensare che stamattina avremmo avuto scuola e che quindi sarebbe stato meglio riposare. Mi alzai dal letto, e presi le prime cose che trovai in quell'armadio disordinato. Una T-shirt bianca con il collo a V e un paio di jeans scuri. 
«Si sono pronto!» entrai in bagno, dove Louis era intento a sistemarsi i capelli. «Certo che la prossima volta potresti evitare di finire l'intera boccetta di Jean Paul Gautier» dissi alternando le parole con qualche colpetto di tosse.
«Sai com'è Styles, io a differenza tua con le ragazze ci so ancora fare. E con questo sto dicendo che farle scappare via non vale.» disse provocandomi. Nessuno gli aveva detto che la fuga di Annie era per causa mia.
«E' sclerata quella lo sai. Non è stata colpa mia!» risposi con la faccia da cucciolo. Louis si limitò a farmi l'occhiolino e uscire dal bagno senza dire alcuna parola.
 
 

Annie.

Ero solita a svegliarmi tardi il sabato mattina, contando anche il fatto che avevo scuola e che arrivavo sempre tardi.
Ma stamattina stranamente mi sono alzata alle 7 in punto, il tempo giusto per farmi una doccia e sistemarmi con calma, visto che le lezioni iniziavano alle 8.30 e duravano soltanto due ore. Mi infilai subito sotto la doccia, pensando al ritorno di Vanessa e alla pessima serata passata in compagnia di Harry Styles. 

 
«Ragazze siete pronte? Io stò andando al bar, scendo a fare colazione ora.» urlai uscendo dal nostro appartamento. Aspettai 2 minuti fuori dalla porta, e poi ci avviammo tutte e 4 verso il bar, avevo una fame assurda. 
«4 muffins al cioccolato, e 4 cappuccini chiari!» ordinai al solito ragazzo del bar. Ci portò le nostre ordinazioni dopo 5 minuti. In 15 minuti la colazione era finita, così andammo tutte nelle proprie classi, visto che avevamo tutte lezioni diverse il sabato.
 
Una volta finite le mie lezioni uscii dalla classe dirigendomi all'entrata dell'edificio dove ero solita incontrare le ragazze. Le vedevo, erano li tutte e tre, stavo per avvicinarmi..
«Ehy!» sentì una mano afferrarmi, e una voce familiare. Era l'ultima persona che mi aspettavo di vedere quella mattina, non avevo per niente voglia di parlare con lui. Ma comunque non mi andava di essere scortese. Era Harry.
«Buongiorno Harry..» dissi accennando un sorriso. «Dimmi» continuai. Vedevo le mie amiche intente a fissarmi, e gesticolavo qualcosa per farle smettere di fissarci. Mi sentivo in straimbarazzo.
«Sono qui per chiederti scusa..» iniziò accennandomi un sorriso. 
«Per cosa?» risposi fredda come sempre. 
«Ieri sera, sono stato un completo idiota, non avrei dovuto dirti quelle cose.» 
«
Cosa ti fa pensare che io ci sia rimasta male? Non ti preoccupare Styles, non mi servono le tue scuse.» 
dissi fredda, proseguendo verso la mia strada.
 «Volevo soltanto essere gentile. Ora che Louis e la tua amica si stanno frequentando sarà bene che noi due andassimo d'accordo, non credi?» insistè Harry convinto delle proprie parole.
«Non penso avranno bisogno del gruppo di sostegno quando usciranno, quindi non vedo perchè io e te dovremmo andare d'accordo, o per lo più essere amici!» ero stanca di quella conversazione, come sempre Harry aveva la capacità di rovinarmi le giornate, e a malapena era cominciata. 
«Ok, senti. Io ci ho provato. Ciao!» girò i tacchi e tornò a parlare con i suoi amici.
Forse avevo esagerato, alla fine Harry non era quel mostro che avevo sempre pensato che fosse.
Ero soltanto arrabbiata con lui, ma una volta che mi ha chiesto scusa potevo benissimo accettarle e cominciare da capo.
E invece no, devo sempre rovinare tutto.
Rimasi immobile nello stesso punto in cui io e Harry stavamo parlando.
Cosi le mie amiche si avvicinarono a me.

 
«Che cosa vi siete detti?» mi chiese Holly. Seguita da Vanessa e Page.
«Niente voleva soltanto chiedermi scusa per ieri sera..» dissi. 
«Oh, che tenero» rispose lei.
«Ma?» mi chiese Vanessa. Era pazzesco come quella ragazza riuscisse a capire ogni cosa di me, sapeva che ancora qualcosa non andava.
«Gli ho detto che non voglio essere un'amica per lui.» risposi a voce bassa.
«Perfetto. Non ti smentisci mai An.» continuò Vanessa. «Smettila di essere così permalosa, e goditi le cose per come vengono. Harry ha fatto un grande passo verso di te, chiedendoti scusa, e provando a esserti amica. Non rovinare sempre tutto. Ora vai da lui e parlaci per bene. Chiarite una volta per tutte» disse vanessa sicurissima delle proprie parole e spingendomi verso di lui e il suo gruppetto di amici.
 

Harry.

Non sapevo più cosa dovevo fare con quella ragazza. Louis mi aveva proposto di chiederle scusa, e provare a ricominciare da persone civili. Ci ho provato, le ho chiesto scusa. E cosa ci ho guadangnato? Nulla. Non ho mai corso dietro a una ragazza, tanto meno inizierò ora. Anche se c'era qualcosa in lei, in noi. Che mi spingeva a provarci e riprovarci. Come se il suo rifiuto mi spingesse a impegnarmi a fare di più per conquistarla e farla mia.
 
«Harry, dobbiamo parlare» sentì una voce dolce e una mano sulla mia spalla. Era la sua voce, l'avrei riconosciuta tra mille, nonostante le urla dei miei amici, io ho sentito quella vocina sussurrare quelle parole. Non sapevo come comportarmi, non volevo mostrarmi lo zerbino di turno, ma non volevo nemmeno umiliarla davanti ai miei amici. Così senza pensarci troppo, mi alzai lasciando i miei amici, prendedola per mano e trascinandola via sotto gli occhi di tutti.

La portai in un parco non molto lontano dal campus. Era bellissima, le stringevo la mano e la vedevo diventare rossa sotto quel tocco. Ogni tanto le scappava un sorriso quando mi fermavo a guardarla. Ero passato dal detestare il suo atteggiamento, a volerla stringere a me, in dieci minuti. In due anni di scuola ho sempre pensato che fosse una delle ragazze più belle della scuola. Ma sono sempre stato bloccato dalla sua età e dal fatto che fosse fidanzata con Zac, uno dei ragazzi più gettonati di Beverly Hills. Prima che i due si fidanzassero ero tentato a provarci, ma non mi andava di farlo con una ragazza del genere. Aveva la fama da brava ragazza,  non come tutte le altre della scuola. Le primine erano solite a andare con tutti, sperando di diventare popolari ma lei non era affatto così. Ricordo quando a volte la vedevo fuori da scuola ad aspettare il suo ragazzo, il modo in cui arrossiva sotto il suo sguardo. Quando sorrideva timidamente sotto le sue carezze. Non l'ho mai detto a nessuno, ma mi dava un fastidio tremendo. 
 
«Ho sbagliato, non avrei dovuto dirti quelle cose. Alla fine Harry, io e te non ci conosciamo affatto. Frequentiamo la stessa scuola da ben due anni, ma ci saremo rivolti la parola si e no 2 o 3 volte. Non mi piace il tuo atteggiamento, ma è solo un pregiudizio. Quando prima mi hai chiesto scusa, ci sono rimasta. Non mi aspettavo di ricevere delle scuse parte di Harry Styles, ma ho apprezzato il gesto anche se subito non l'ho dato a vedere. Sono qui per dirti, che mi piacerebbe ricominciare da capo, e magari essere amici.» disse quelle parole così velocemente, che persi il filo del discorso. Ero riuscito a sentire bene soltanto la parola amici ma io non volevo questo. Le mie scuse non erano per iniziare un'amicizia. Ma non volevo per l'ennesima volta rovinare il momento così annuìi e le dissi che per me andava bene.
 

Holly.

Erano tremendamente teneri. Lui si era alzato e con nonchalance se l'è portata via lontano da tutti mano nella mano. Non so spiegare da quanto tempo la mia amica aspettava una cosa del genere. Il suo rapporto con Zac era stato molto travagliato anche a causa della sua cotta segreta per Harry.  Il modo in cui lui l'ha guardata e le ha stretto la mano, mi ha fatto venire una stretta al cuore. Lo sguardo di lei, quando ha sentito la dolce mano di Harry toccare la sua. Era come incantata a godersi quel gesto fatto con naturalezza e spontaneità. Ho sempre pensato che quei due insieme formerebbero una coppia da mozzare il fiato. Vedere quella luce nei suoi occhi mi ha reso in 2 secondi la persona più felice di questo mondo, così come me anche Vanessa e Page. Siamo fiere del fatto che si sia ricreduta su Harry, e abbia fatto un passo avanti concedendosi all'inizio di un qualcosa con lui. Per quella ragazza ricredersi su qualcuno è molto difficile, ma con Harry è tutto diverso. Per lui farebbe qualsiasi cosa, senza pensare a una minima conseguenza, con lui seguirebbere sempre il suo cuore. 

«Non sono carinissimi?» sentì delle braccia avvolgermi da dietro, lasciandomi un dolce bacio sul collo. 
«Si, sono davvero belli.» mi girai per lasciargli un bacio a stampo.
«Programmi per stasera o sei mia?» ogni volta che apriva bocca per dirmi qualcosa, la mia voglia di satargli addosso si faceva sempre piu' grande.
«Potrei essere tua..» risposi lasciandogli un altro lieve bacio sulle labbra.
«A stasera allora!» disse, salutandomi una volta per tutte. Lasciandomi un lungo bacio sotto gli occhi curiosi di tutti i nostri amici.




























Buonasera Ragazze, comincio col dirvi che sono felicissima per le tante visite che ho avuto in queste due settimane. Mi dispiace tantissimo per non aver aggiornato di recente, ma sono stata in viaggo con la scuola una settimana quindi ho trascurato la mia fan fiction. Poi con lo studio e tutto stò impazzendo, visto che è l'ultimo fottuto mese di scuola. Mi piacerebbe tanto sapere cosa se ne pensate della mia storia, e se vi piacerebbe che la continuassi, anche perchè ultimamente sono priva di idee, infatti ci ho messo un sacco di tempo per pubblicare questo capitolo. Stò già pensando a un modo per far fidanzare anche Zayn e Niall, e ho già pensato con chi. Non scriverò molto sulla coppia Holly-Louis, perchè non sono i protagonisti della storia. Accennerò di tanto in tanto qualcosina. Ditemi cosa ne pensate, e mi piacerebbe tanto ricevere delle recensioni. Grazie a tutte. - Annie!






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Capitolo 7
*** ♥ Capitolo 6. ***


Capitolo 6.




Holly.


Questa sera sarei uscita con Louis. Dopo il nostro primo appuntamento ci siamo visti soltanto questa mattina. C'è una notevole attrazione fisica e complicità tra noi due e anche per questo durante il nostro primo incontro è scattato subito il bacio. 
«Holly, sicura che ci saranno anche gli altri? E non disturberemo?» mi chiese Annie preoccupata.
«Stai tranquilla, Louis mi ha detto che ci saranno anche Harry e tutti gli altri. Vedrai sarà una serata tranquilla.» le dissi tranquillizandola.
Ci guardammo tutte e 4 per l'ultima volta allo specchio: Annie, indossava un vestitino nero aderente, un blazer oro ricamato e un paio di Loubi nere in vernice; Io, un paio di leggings blu con una shirt bianca accompagnata da un blazer blu notte; Vanessa, un vestitino aderente crema con dei fiorellini stampati e un paio di Lita beije scamosciate; Page un abitino tipo quello di An però bordeaux accompagnato da un blazer nero. Avevamo tutte i lunghi capelli sciolti in boccoli che arrivavano tranquillamente a sotto il seno. Tutto sommato, eravamo tutte soddisfatte del risultato finale. 
 
Il taxi si fermò a pochi passi dalla discoteca, dove ci stavano aspettando i ragazzi.
Una volta tutti insieme, Louis mi prese per mano e mi fece fila in mezzo alla folla, superata la coda entrammo senza problemi nel locale. All'interno ordinammo da bere. I ragazzi si erano ormai divisi, in cerca di qualche ragazza da portarsi a casa.
Sentii delle mani stringermi i fianchi; mi voltai in direzione del ragazzo e ci trovai il mio Louis.
Mi prese per mano trascinandomi in pista per ballare. Ballavamo vicini senza provare alcun imbarazzo, in lontananza le ragazze si stavano divertendo con degli sconosciuti. Tutti tranne Annie. Non ci feci tanto caso e continuai a divertirmi con il mio ragazzo. I nostri volti erano divisi da pochi centimetri, sentivo il suo respiro sulla mia pelle. Non aspettavo altro che colmare quella distanza tra noi, volevo provare ancora una volta la sensazione di averlo tutto per me. Volevo le sue labbra sulle mie. Il tempo di questa riflessione, che mi trovai Louis attaccato. Le sue morbide labbra assaporavano le mie, intanto le sue mani percorrevano la mia schiena e più in basso il mio fondoschiena.


 

Annie.
 

Ero seduta tranquilla mentre tutti gli altri ballavano e si godevano la serata. Niente mi spingeva ad alzarmi e a buttarmi tra le braccia di un ragazzo qualunque. Non avevo ancora incrociato Harry, e questo mi preoccupava. 
Un cameriere mi raggiunse portandomi il drink che gli avevo gentilmente chiesto. La bevanda aveva un gusto delizioso, amavo il dolce e amaro sapore della Vodka alla Fragola mischiato a quello frizzante della RedBull, mi facevano sentire estremamente bene.In lontananza, scorsi un ragazzo riccio avvicinarsi. Una luce lo colpì in pieno viso, quegli occhi e quelle labbra. Ero totalmente persa in quel ragazzo che non mi accorsi nemmeno del fatto che si era seduto a pochi centimetri da me, con il braccio che sfiorava il mio. Cercavo di tenere lo sguardo dritto evitando di incrociare quegli occhi, chi glieli ha fatti ci sapeva fare. La sua mano intanto era lentamente scivolata sulla mia coscia, e l'accarezzava dolcemente. Il suo tocco era morbido e questo mi rendeva ancora più nervosa. Mi girai verso di lui, che subito dopo avermi guardata negli occhi, si avvicinò colmando le distanze tra i nostri corpi e le nostre bocche. Le sue morbide labbra erano posate sulle mie. Le nostre lingue si toccavano dolcemente, con una passione che per me era insolita. Desideravo da tempo quel momento, e così inaspettatamente era arrivato. Con una mano teneva il mio viso, mentre con l’altra cingeva la mia vita. Tra le sue braccia mi sentivo protetta e al sicuro, provavo cose che nessuno mai era riuscito a farmi provare. Lentamente fece scivolare entrambe le mani sotto la scollatura del mio vestito. Le sue mani accarezzavano la mia schiena nuda. Il contatto con la sua pelle calda mi fece rabbrividire. Non mi resi conto del tempo che trascorse tra un bacio e l'altro. Contro la mia volontà decisi di abbandonare e allontanarmi da quelle calde e dolci labbra. Con nonchalance presi in mano la mia Chanel e proseguì la strada verso il bagno, incredula di ciò che mi era appena successo.

 
«An, hai per caso visto un fantasma?» una voce mi fece uscire dal trans in cui mi ero rifugiata in quel momento.
«Vi, non immagini nemmeno che cosa mi è appena successo.» cercai di spiegarle il più tranquillamente possibile, non volevo pensasse fossi una malata. Sembravo una bambina alle prese con il suo primo bacino.
«Diciamo che dal modo in cui Harry ti stava mangiando là fuori, posso immaginarlo eccome.» rispose con un pizzico di malizia in quell'ultima frase, sistemandosi sulle labbra il suo lipgloss preferito alla fragola. 
«Ah, quindi tu..cioè ci hai visti?!» chiesi incredula.
«Ma sfigata, la vera domanda è: Chi non vi ha visti? Coraggio eravamo tutti lì fuori, potevate almeno appartarvi se non volevate essere sgamati.» cioè lei mi stava dicendo che, tutti erano li fuori e io non me ne ero nemmeno resa conto. 
«Posso giurare di non averti vista!» risposi.
«Non preoccuparti amore, sono rimasta lì solo pochi secondi. Sai giusto per la privacy! Comunque sono troppo felice per te, ora voglio i dettagli.» disse, avvolgendomi in un caloroso abbraccio.
«Ero, seduta tranquillamente che mi godevo il mio drink quando Harry si è avvicinato a me e dal nulla mi ha baciata. E' successo tutto così velocemente che non ho avuto nemmeno il tempo di inquadrare la situazione. Insomma stamattina avevamo espressamente deciso di diventare amici. Poi io vengo qui e lui mi bacia. Devo ammettere però che bacia da Dio. Cioè, mi prende tantissimo il modo in cui si muove. Le sue labbra, le sue mani, quando mi toccano è come se morissi e nascessi tutto in una sola volta. In un solo bacio con lui ho provato tutto ciò che avrei dovuto provare dando il mio primo bacio, o la mia prima volta.» cercai le giuste parole per fare arrivare alla mia amica il concetto. 
«Non aspettavo altro che sentirtelo dire, non immagini quanta felicità sto provando in questo momento. Ma aspetta l'hai lasciato lì da solo?» mi chiese con fare preoccupato.
«Cazzo! Arrivo subito..» urlai uscendo dal bagno «Anzi no, non aspettarmi!» continuai mostrando un sorriso alla mia amica.
 

Harry.
 

Ero in pista, stavo ballando.
Quando a un certo punto nell'angolo ho riconosciuto una figura.
Una ragazza bellissima, la più bella incrociata finora in quel locale. La più bella vista in tutta la mia vita.
Era seduta su un divanetto che sorseggiava un drink dall'aspetto invitante. Volevo fare una cosa, una cosa che avrei dovuto fare quella mattina se non la sera prima. Una cosa che avrei dovuto fare da molto tempo.
Dovevo averla per me quella sera, volevo averla. Mi avvicinai e presi posto sul suo divanetto nonostante il poco spazio che c'era. Il suo braccio magro toccava il mio spesso. La mia mano grande si abbassava leggermente a toccare la sua coscia nuda. Nonostante la poca luce, la vedevo arrossire al mio fianco. Il suo sorriso beffardo mi spingeva ancora di più a prendere il suo viso e farlo avvicinare al mio. E come se mi avesse letto nel pensiero, inclinò poi la testa, girandosi verso la mia direzione. Le fissavo le labbra, erano rosa e percepivo quanto erano morbide e carnose, e quanta voglia avessi di assaggiarle.
Mi avvicinai ancora di più al suo viso, colmando la distanza che c'era tra i due. Le nostre labbra si sfiorarano dolcemente fino a far diventare quel movimento un vero e proprio bacio. Uno dei migliori che io abbia mai dato a una ragazza. Uno di quelli che avevo desiderato con tutto il cuore, o forse l'unico. Durante quel lungo bacio, non facevo altro che pensare a quanto fosse brava nel suo modo di muoversi, e a quanto mi piaceva. Le sue mani vagavano tra i miei ricci e le mie guancie. Sentiva di tanto in tanto le fossette che mi si formavano sulle guancie quando durante il bacio mi strappava qualche sorriso. La sentivo rabbrividire quando le mie mani toccavano la sua schiena nuda. Mi fece un ultimo sorriso e si alzò andando verso il bagno. Lasciandomi lì da solo. Senza dirmi una parola. 

 
«Ehi amico che combini, gran casini?» mi chiese il mio amico Louis mano nella mano con la sua nuova fiamma Holly. Quanto lo invidiavo. Louis è sempre stato un tipo serio, uno di quelli che cercando la brava ragazza. Quelli da storie lunghe una vita. Io invece non sono mai stato così, ma al tempo stesso avrei tanto voluto essere quel tipo di ragazzo.
«Pensavo!» risposi freddo. Intanto Louis fece segno a Holly di andare a prendere da bere e che subito dopo l'avrebbe raggiunta.
«Harry Styles, che pensa il sabato sera in discoteca? No ma soprattutto, Harry Styles che pensa?» chiese dandomi una pacca sulla spalla e mostrandomi uno dei suoi sorrisi. Ma dai, era sempre così simpatico con le sue battutine.
«L'ho baciata!» dissi, sputando il rospo.
«Oh, amico ce l'hai fatta!» rispose felicemente Lou, stringendomi in un abbraccio. «E ora dov'è? Non dirmi che l'hai fatta scappare, di nuovo?» continuò allontanandosi.
«E' andata in bagno. Sai come sono fatte le ragazze!» risposi cercando di deviare totalmente il discorso. In realtà non capivo nemmeno io il perchè della sua sparizione. Non so che problemi ho con questa ragazza. Ogni cosa che dico o che faccio la fa scappare. Eppure sembrava ricambiare quel bacio.
 
«Louis, posso rubarti il tuo amico?» una voce, quella voce, la sua voce.
Louis annuì e facendo l'occhiolino sparì completamente dalla nostra visuale.
«Scusami, sono dovuta scappare in bagno. Mi sono persa qualcosa?» mi chiese guardandosi intorno incuriosita. 
«In realtà no!»le lanciai un sorriso, alzando la mano per ordinare qualcosa da bere. Avevo la gola secca, del tutto.
«Due Long island, grazie!» urlai al cameriere.
«No aspetta, uno solo!» disse annullando il mio ordine.
«Andiamo, dovrai pur farti perdonare, mi hai lasciato qui da solo.» dissi ammiccando e facendo segno 2 al cameriere.
Che se in quel momento avesse avuto una pistola in mano avrebbe avuto difficoltà della scelta su chi sparare. Se a noi o se a lui stesso.
«Pensavo di farlo con un bacino..» disse avvicinandosi pericolosamente al mio viso e mettendo su un broncio finto.
«Ma come vuoi, vada per il drink!» disse mostrandomi uno dei sorrisi più belli che io abbia mai visto.
In quel momento mi stavo decisamente maledicendo. Non desideravo altro che toccare ancora una volta quelle splendide labbra. 
«Ci rivediamo?» chiesi. «Potrei portarti a fare un giro domani?» tentai ancora.
«Non saprei, forse non è il caso di correre troppo. Un passo alla volta Harry!» disse quelle parole per poi prendere in mano il suo drink e berlo con nonchalance. Non accorgendossi del male che quelle parole mi avevano provocato.
«Ok, ma posso sempre lasciarti il mio numero!» tentai invano. Un passo alla volta cosa? Cioè prima usciamo e poi ci baciamo, non ci baciamo e poi mi dici di no per uscire. Proprio non riuscivo a capirla.
«Certo!» rispose lasciandomi un lieve bacio sulla guancia e alzandosi. 
Presi un pezzo di carta e scarabocchiai il mio numero, glielo diedi e lei sparì tra la folla facendomi cenno con la mano.




























 

Writer.

Ragazze buongiorno, allora ho deciso di postare oggi questo sesto capitolo un po cortino. Soltanto perchè negli altri giorno non avrò decisamente tempo, visto che ho una marea di compiti e un sacco di studiare. Spero vi piaccia tanto la storia, perchè a me piace ogni giorno di più. Mi sono appassionata un sacco, e ci metto tutta me stessa per scriverla! Fatemi sapere con le recensioni se vi piace, mi farebbe molto piacere ricevere qualche recensione in piu'. Non so mai cosa scrivere in questo spazio perchè sono priva di fantasia, e non so abbastanza in confidenza con questo coso. Comunque io corro a studiare, bacini. -Annie


 


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Capitolo 8
*** ♥ Capitolo 7. ***


Capitolo 7.



 

Harry.


Era passata un'intera settimana da quel bacio con Annie. 
Le avevo lasciato il  mio numero ma zero. Non mi ha mai chiamato. E come se non bastasse a scuola non l'avevo incontrata nemmeno per sbaglio, se si stava nascondendo ci stava riuscendo per bene. Decisi comunque di cercarla un'ultima volta, e se mi avesse rifiutato l'avrei lasciata stare. Evidentemente non le interessavo.
Attraversai l'intero campus per arrivare ai dormitori femminili. Chiesi alle varie ragazze dove fosse la sua stanza, ma erano tutte troppo curiose per dirmerlo con esattezza. Alcune mi saltavano addirittura al collo facendomi proposte indecenti, altre mi seguivano per vedere cosa volessi fare con la ragazza che stavo cercando.
Non appena fui davanti alla sua porta, mi bloccai e bussai. Uno, due, tre volte. Niente non mi rispondeva nessuno.
Sentii una porta sbattere e subito qualcuno venire ad aprire. 
«Arrivo!» una voce.
«Eccomi. Oh ciao Harry!» una ragazza avvolta in un asciugamano, mi guardava con un sorriso bellissimo. 
«Non dovevi chiamarmi?» dissi senza far trasparire alcuna emozione.
«Si scusami, sono stata molto impegnata con gli studi. Mi sei proprio passato di mente!» rispose.
«Perfetto, ci vediamo!» dissi dandole le spalle e seguendo la strada di casa.
Dio, che nervoso. Ma chi si credeva di essere, prima mi baciava bè non tecnicamente prima mi assecondava in un bacio e poi si comportava come se non fosse successo nulla, e mi trattava come se fossi uno qualunque. Le sono passato di mente, io non posso passargli di mente, lo vedevo il modo in cui arrossiva. Non posso crederci.
«No, Harry aspetta. Entra!» mi invitò a entrare nella sua stanza.
Non sapevo come prendere questo gesto ma senza esitare entrai, e mi fece accomodare su un letto.
«Mi vesto e sono subito da te.» disse mostrandomi un sorriso. Era lunatica, ne sono certo.
Mentre lei si cambiava osservavo quella stanza, c'erano reggiseni, pantaloncini, smalti, orecchini e robe da femmine sparse ovunque.
 
«Eccomi, scusa. Sai mi sono fatta una doccia per riposarmi!» disse sedendosi al mio fianco e poggiandomi una mano sul ginocchio.
«Ho aspettato una settimana intera una tua chiamata, non ti ho visto al campus. Non ce la facevo più!» dissi senza preoccuparmi di ciò che provava lei in quel momento.
«Non preoccuparti Harr..»
Fu interrota, dalle mie labbra sulle sue. Non potevo più aspettare. Quel profumo di vaniglia che avvolgeva il suo corpo mi faceva morire, avevo una voglia matta di stringerla a me. Pensavo di morire se non avessi toccato quelle labbra, quel desiderio pervase ogni cellula e ogni muscolo del mio corpo. Non fu un bacio come quello di pochi giorni prima in discoteca. Fu estremamente dolce, respiravo il suo profumo e il suo sapore. Le sfiorai piano le labbra con le mie, morsi appena quello inferiore per farle sentire quanto la desiderassi in quel momento. Io giocavo con le sue labbra e lei con le mie, eravamo complici in questo gioco di lingue. Con le mani le accarezzavo il viso, il collo le prendevo le mani e gliele stringevo per farla rimanere lì con me, la volevo in eterno al mio fianco. Quando però decisi di staccarmi, il suo sguardo deluso e il suo sorriso mi resero particolarmente felice. 
«Non possiamo andare avanti così..» mi disse lei, mostrando uno dei suoi migliori sorrisi.
«E se ti chiedessi nuovamente di uscire?» tentai prendendole una mano e intrecciando le sue dita alle mie.
«Forse ti direi di si!» ribatè, avvicinandosi lentamente al mio viso e lasciandomi un lieve bacio sulle labbra. 
«Allora, andiamo!» mi alzai dal letto tirandola verso la porta.
«No ti prego, non cosi!» disse facendomi segno di guardare come era conciata.
Era bellissima aveva un paio di shorts blu notte a vita alta a pois, e un golf bianco. I lunghi capelli raccolti in una coda.
«Sei bellissima!» insistei, prendendola e facendola uscire dalla sua stanza. Dopo averla pregata, decise di uscire in quel modo anche se un pò imbarazzata.
«Questa me la paghi Styles.» disse tenendomi il broncio. L'abbracciai avvolgendo il mio braccio intorno alle sue spalle.
Era struccata quindi le si vedevano perfettamente le guance bianche diventare rosa e poi rosse. Era perfetta.
 

Annie.
 

Dopo la serata in discoteca decisi di non chiamare Harry.
Se gli fossi interessata davvero mi avrebbe cercata lui, se invece fossi stata l'ennesima ragazza che era deciso a farsi quella sera allora non mi avrebbe più cercata. Non volevo dare nulla per scontato, perciò non volevo credere che Harry volesse realmente uscire con me, oppure no. Non si era fatto vivo per una settimana intera, perciò buttai il pezzo di carta in cui aveva inciso il suo numero. E tutte le mie illusioni su una possibile storia con Harry erano cessate. Ero sotto la doccia, le altre ragazze erano uscite con la compagnia di Harry io avevo deciso invece di rimanere a casa. Sentii bussare un paio di volte, il tempo di uscire dalla doccia e aprire la porta. Era Harry. Si aspettava che lo chiamassi ma non l'ho fatto. Gli ho fatto credere che per me non fosse importante, ma se l'è presa. Voleva andarsene ma l'ho fermato, l'ho invitato a entrare in stanza nonostante il disordine, non potevo permettermi di lasciarlo andare. Ho indossato dei vestiti a caso, giusto per stare comoda. Sono tornata in stanza, il fatto che mi abbia aspettato un intera settimana mi ha colpita. Non mi aspettavo di essere cosi importante per Harry, di solito non richiama mai le ragazze e non le cerca nemmeno. Ma il fatto che lo abbia fatto con me mi fa sentire unica. Avevo una voglia matta di baciarlo, ma io non faccio mai la prima mossa. Aspettavo la facesse lui, e come se l'avessi supplicato con la mia mente. Avvenne Il nostro secondo bacio. E' stato un bacio più bello del primo, ogni bacio che ci diamo sembra più bello di quello prima. Come se di volta in volta lui migliorasse, come se il mio sentimento crescesse ogni volta di più. Mi ha chiesto nuovamente di uscire, questa volta ho accettato. Voglio dargli una possibilità anzi voglio darci una possibilità. Alla fine è quello che aspetto da due anni. Non mi aspettavo di uscire oggi, non sono pronta. Sono conciata malissimo, non ho nemmeno un filo di trucco. Da una parte non mi importa, se devo essere bella lo devo essere per Harry, ma se a lui piaccio anche cosi allora fottesega il resto del mondo. 
«Harry, ma dove mi porti?» chiesi picchiettando ansiosa le mie dita sul finestrino del suo Suv nero.
«Tra poco, vedrai!» mi teneva sulle spine e lo odiavo per questo. Era la nostra prima uscita ufficiale e io non sapevo dove mi stesse portando.
Parcheggiò la macchina, fece il giro e mi fece scendere aprendomi gentilmente la portiera.
Intravedevo in lontananza delle luci sulla spiaggia, il fuoco, le giostre, ammiravo l'acqua dell'oceano muoversi a ritmo del vento, le onde sciogliersi sugli scogli e i gabbiani volare sopra di me. 
«Secondo me, sei troppo asciutta!» esclamò Harry con stampato in viso un sorrisetto furbo.
«Nono, non ci provare!» dissi facendo qualche passo indietro e allontanandomi il più possibile da Harry. Erano le 18.30 e mi mancava solo fare un bagno nell'oceano per completare la giornata. Se l'avesse fatto lo avrei ucciso con le mie stesse mani.
Sentii delle braccia avvolgermi per le gambe, per la vita e per il petto. Cercavo di dimenarmi tirando calci a vuoto e urlandogli contro, ma i miei tentativi erano invani. Contò fino a 3 e mi buttò direttamente dentro l'oceano.
L'acqua era gelata e tremavo di freddo sotto le sue risate. 
«Ti diverti?» dissi sputando tutta l'acqua che avevo accidentalmente ingoiato.
«A dire la verità si!» disse continuando a ridere. Cominciai a correre nella sua direzione, cercando di tirarlo con me dentro l'acqua gelida. Era troppo forte e io ero troppo debole per farlo da sola. Mi avvicinai al suo viso per lasciargli un bacio sulle labbra, e invece lo spinsi con tutte le mie forze facendolo rotolare sulla sabbia e buttandogli addosso l'acqua, obbligandolo una volta per tutte a entrare e farmi compagnia. 
«Se mi ammalo, è colpa tua!» mormorai, fingendo uno starnuto e facendolo sentire in colpa.
«Tranquilla piccola, ci sono io!» disse spruzzandomi nuovamente in faccia quell'acqua gelida. Giuro se ne avessi avuto la forza lo avrei preso a pugni. Ma ero totalmente paralizzata.
«Vaffanculo Harry!» urlai liberandomi dalla sua presa e uscendo dall'acqua. Andai in direzione della sua auto e mi ci buttai dentro totalmente bagnata.
«La mia macchina no, cazzo!» urlò Harry in modo che io potessi sentirlo, ma feci finta di niente e continuai a gocciolare sopra ai suoi sedili in pelle.
Fece il suo ingresso in macchina completamente bagnato, e accese l'aria per riscaldarci. 
«Siamo pari!» gli mostrai un sorriso furbo, lasciandogli un bacio a stampo. Tornai poi a guardare i fuochi sulla spiaggia.
Era una vista bellissima. Peccato però che stessi morendo di freddo. Senza rendermene conto mi ritrovai in braccio a harry godendomi quello spettacolo. Mi accarezzava la schiena facendomi venire i brividi, e io gli toccavo i capelli facendogli provare le mie stesse sensazioni.
«Ho fame!» dissi abbracciata a lui come se fossi una bambina piccola. Non rispose, a dire il vero non mi rivolse nemmeno lo sguardo.
«Harry, c'è qualcosa che non va?» chiesi seduta tra le sue gambe volgendo il mio sguardo verso di lui.
«Pensavo..» disse guardando ancora i fuochi sopra di noi.
«A cosa?» chiesi curiosa.
«Non ho mai visto i fuochi con una ragazza. Ogni anno li vedo con i miei amici. Quest'anno mi sono dimenticato anche di avvisarli.» disse rivolgendomi un sorriso.
«Mi dispiace.» riuscì a dire solo.
«E' una bella cosa. Sei l'unica che ho portato qui.» disse, prendendomi il mento con le dita e facendomi girare verso di lui.
«Grazie!» risposi, prima di avvicinarmi al suo viso. Lui mi stringeva tra sue braccia. Il suo corpo era bollente e trasmetteva una bella sensazione a contatto con il mio, più freddo. Sentivo la sua mano esplorare la mia schiena con un tocco delicato, mentre mi baciava dolcemente sulle labbra.
 
 
 


















 
Wow. Ho pubblicato due capitoli in un giorno, anche se questo settimo è un po' cortino.
 Grazie per le visite! Mi aspetto un po' piu di recensioni pero' :)
Amo questa storia, e spero piaccia anche a voi.
Bacini - Annie.

 
 

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Capitolo 9
*** ♥ Capitolo 8. ***


Capitolo 8.


 

Harry.
 

Eravamo in macchina, guardavamo il cielo.
Non avevo mai guardato i fuochi chiuso in una macchina in compagnia di una ragazza.
Tutto questo mi metteva abbastanza a disagio. Non avevo idea di cosa fare e di come comportarmi.
Ci so fare con le ragazze, con tutte. Ma con lei mi viene difficile comportarmi come da copione.
Dopo averla accompagnata a mangiare qualcosa, le feci una proposta.
Sospirai: «Dormi con me?» non rispose, mi guardava sorridente.
«Andiamo!» si alzò dalla sedia e mi prese per mano, dirigendosi verso la macchina.
Mi aspettavo una risposta negativa. Invece no, aveva detto di si.
Entrammo in macchina, e per tutto il tragitto non disse nemmeno una parola.
Prese soltanto il cellulare in mano, per avvisare le amiche che quella notte non sarebbe tornata a casa. 
Arrivati al campus, le feci strada verso la mia stanza. Una volta arrivati, controllai che non ci fosse nessuno e la feci entrare. Frugai tra le mie cose per prenderle una maglietta e un pantalone per dormire. Dopo averglieli passati andò in bagno a cambiarsi. 
«Mi stanno un pò grandi!» mi voltai guardandola, mi guardava imbarazzata tenendo i pantaloni con le mani e arriciandosi con le dita i capelli «Non fa niente, non li metto!» li fece scivolare ai piedi lentamente, una volta a terra li raccolse e me li passò gentilmente buttandosi sul letto. Indossava una mia maglietta nera che le arrivava fin sotto il sedere.
«E smettila di guardarmi in questo modo.» disse imbarazzata abbassando la maglietta per non farmi vedere nulla.
Sussurrai le mie scuse e andai in bagno per mettermi addosso qualcosa di comodo. Mi tolsi la maglietta e rimasi a petto nudo. Indossai poi dei morbidi pantaloni della tuta grigi. Quando tornai in stanza la vidi sdraiata sul letto matrimoniale che condividevo con Louis. Era girata di spalle perciò non si accorse del mio ritorno.
Diedi un colpo di tosse e la raggiunsi in quello stesso letto. Lei sollevò la coperta e mi accomodai al suo fianco.
Mi avvicinai e la strinsi a me. Senza secondi fini, volevo soltanto starle vicino. Averla tra le mie braccia.
Iniziai ad accarezzarle i capelli morbidi. Era strano, ma bello, averla al mio fianco. Mi rendeva il ragazzo più fortunato del mondo. Le diedi un bacio sulla fronte. Lei sollevò il viso e con le labbra cercò le mie. L'assecondai rispondendo al suo bacio.
Finché non fu lei a staccarsi da me. Mi scostò i riccioli che mi cadevano sulla fronte, accarezzandomi il viso, poi mi guardò negli occhi. 
«Buonanotte Harry!» disse lasciandosi avvolgere dalle mie braccia.
«Notte tesoro!» risposi lasciandole un ultimo e lieve bacio sulle labbra. 
Non mi aspettavo una serata diversa. Ne sono felice.
Ho trascorso una serata bellissima in compagnia di Annie. Non abbiamo fatto grandi cose, ma quelle piccole cose sono bastate per rendermi speciale ai suoi occhi. Volevo farla sentire unica in ogni gesto che facevo e che faccio.
Non ho mai dormito su questo letto con una ragazza. Erano solite ad arrivare fare quello che dovevano fare e poi le mandavo via. Ma con lei era tutto diverso, volevo stare abbracciato al suo corpo per tutta la notte.
Toccare il suo viso e il suo corpo minuto. Accarezzarle i capelli facendole venire qualche brivido.
Toccare le sue labbra umide con le mie. L'avrei fatto per tutta la notte. Così è stato.
 

Annie.
 

Aprii piano gli occhi a causa della luce che filtrava dalla tapparella, lasciando la stanza in penombra.
Mi voltai, cercando Harry e lo trovai a pochissimi centimetri da me, che dormiva teneramente.
Mi avvicinai al viso di quel ragazzo e glielo baciai. Un lieve bacio sulle labbra, un dolce risveglio.
Anche se in realtà non volevo che si svegliasse.
Era domenica mattina e volevo stare in quel letto abbracciata a lui.
Scostai leggermente il suo braccio che avvolgeva le mie spalle e mi alzai, lasciando un vuoto in quello spazio di letto.
Andai in bagno.
Quando tornai, Harry era seduto sul letto con gli occhi chiusi a causa della luce.
Era bellissimo, i capelli ricci arrufati e quelle labbra.
Mi avvicinai piano al suo collo e lo baciai.
«Buongiorno!» sussurrai vicina al suo orecchio, lasciandogli un altro piccolo bacio.
«Ciao!» riuscì a dirmi solo. Stringendomi al suo corpo e lasciandosi cadere all'indietro. Facendo sdraiare entrambi sul letto.
«Hai dormito bene?» gli domandai.
«Si grazie!» fece lui. 
Intanto la sua mano scivolava sul mio fianco, ancora giù per la pancia piatta e le gambe.
Mi accarezzò, togliendomi per un attimo il respiro. Harry aprì poi finalmente gli occhi e mi baciò.
«Sei bellissima.» disse.
Questo mi provocò un sorriso imbarazzato.
Con le mie mani cercai sotto alle coperte il suo petto nudo per accarezzarlo, lasciandogli a volte piccoli baci.
Salii piano, lasciandogli baci sul collo, sul mento fino ad arrivare alle sue labbra.
Intanto mi adagiavo sopra al suo corpo, facendo aderire perfettamente il mio al suo.
Le sue mani scendevano lungo la mia schiena provocandomi la pelle d'oca. Scendevano poi fino ad arrivare al mio fondoschiena, mentre io affondavo le mie tra i suoi ricci.
Quando sentii quel movimento, mi alzai lasciandolo lì sul letto da solo.
«Ho fame, vestiti e andiamo a fare colazione!» dissi, andando verso la porta e aprendola.
Andai in bagno dove mi diedi una sciaquata, e mi cambiai mettendomi i vestiti di ieri che avevo lasciato ad asciugare sulla finestra. Dopo colazione sarei volata dritto a casa per una doccia e per cambiarmi.
Quando uscìi dal bagno mi diressi al soggiorno che aveva in comune con tutti gli altri ragazzi del dormitorio.
Mentre lo aspettavo.

«Ma che cazzo ci fai tu qui?» una voce femminile.
«Holly, mi hai fatto prendere un colpo! Cosa ci fai qui?» dissi dandole una spinta e facendola sedere al mio fianco.
«Ero con Louis, ho passato la notte qui. Quando ho letto il tuo messaggio pensavo andassi da Zac, non qui. Cos'hai fatto con Harry?» mi chiese abbassando a ogni parola la voce.
«Perchè sarei dovuta andare da Zac lo sai solo tu. Con Harry niente abbiamo passato la serata insieme!» dissi abbassando anche io il tono di voce «Allora, raccontami, cazzo! Louis com'è?» chiesi prendendole le mani e avvicinandola a me.
«Fantastico, non immagini nemmeno. Una delle notti più belle della mia vita!» fummo interrote da due porte che si aprivano contemporaneamente. Louis e Harry.
«Oh, buongiorno. Già che siete qui andiamo tutti a fare colazione!» esclamò Louis, lanciando uno sguardo di intesa a Harry. Non capevo quel linguaggio in codice. Che poi non era un linguaggio, ma un semplice scambio di sguardi. Ma di sicuro, loro si erano capiti.

Il bar in cui si teneva la colazione era pieno. A un tavolo trovammo però Vi e Page insieme a Zayn e Niall. Prendemmo 4 sedie e le avvicinammo al tavolo.
«Liam dov'è?» sbottò Harry incuriosito.
«Lo sai, da quando stà con Danielle nessuno lo vede più.» replicò Niall affondando tutto sè stesso in un donut ricoperto al cioccolato fondente.
«Piuttosto voi, che ci fate insieme?» dissi rivolgendo il mio sguardo a Vanessa e Page.
«Ieri sera siamo usciti tutti insieme, poi Lou e Holly sono tornati a casa. Noi siamo rimasti al locale e ci siamo dati appuntamento per colazione. Piuttosto tu che cos'hai fatto? Sei sparita, ho provato a chiamarti ma zero.» replicò Vanessa.
«Ecco, ora che mi ci fai pensare. Harry dove sei stato? Ieri sera c'erano i fuochi ricordi? Ogni anno li guardiamo insieme ma tu non c'eri!» disse Zayn rivolto a Harry.
«Si lo sapevo ragazzi, li ho visti. Ma ero con Annie.» disse guardandomi e volgendomi un sorriso.
«Oh, che teneri!» una voce, che rovinò quel momento. Page!
«Non so voi ma io avrei fame!» dissi per deviare totalmente il discorso.
«Harry fa questo effetto dopo una notte!» sputò Zayn, diventai rossa e non sapevo che cosa dire, perciò preferìi rimanere in silenzio.
«Smettila Zayn!» disse Harry alzandosi dal tavolo e andando al bancone per ordinare del cibo.
 
Mangiammo tutti insieme, tra scherzi e risate.
Ma la mia voglia di ridere era passata. Non avevo spiccicato parola per tutto il tempo.
Quando tutti decisero cosa fare durante la giornata mi alzai salutando tutti tranne Zayn e Harry e presi la strada verso il mio dormitorio. Non dovevo avercela con Harry, ma Zayn era stato fottutamente sincero con quelle parole.
La fama di Harry ormai la conoscevano tutti e se per caso non eri finita nel letto di Styles era perchè eri fidanzata, no aspetta c'è chi tradisce per Styles o eri sfigata o eri sfigata. Parlavano tutte quante di quanto sia bravo Harry a letto.
Zayn con la sua battuta aveva centrato il punto. Arrivai nella mia stanza e mi fecii una lunga doccia.
Mi cambiai e mi misi sul mio letto a studiare. 
«Posso entrare?» qualcuno aprii la porta della mia stanza.
«Sei già dentro, chi ti ha fatto entrare?» chiesi senza spostare lo sguardo dal libro che avevo in mano.
«Holly è fuori con Louis.» rispose avvicinandosi al mio letto e prendendo posto accanto a me. Ma non gli rivolsi lo sguardo.
«Cosa vuoi Harry? Stò studiando, non vedi?» dissi chiudendo il libro con forza e fulminandolo con lo sguardo.
«Zayn è un coglione. Scherzava lo sai!» disse accarezzandomi la guancia.
La sua mano morbida sulla mia pelle. Quel tocco mi fece arrossire. «Ci perdoni?» continuò non mollando la sua presa su di me.
«Vieni qui!» dissi, incrociando le sue dita con le mie e tirandolo verso di me.
Si era appena fatto la doccia. Il suo respiro sulla mia pelle che profumava di fragole e il mio sulla sua che sapeva di miele. Premendo il suo corpo a stretto contatto con il mio. La sua  lingua si fece spazio nella mia bocca, baciandomi con passione. Uno sopra l'altro, stringeva le sue mani sui miei glutei, mentre io abbracciavo i suoi fianchi con le mie gambe magre.
Intrecciai le mie mani ai capelli del ragazzo. Poi gli morsi il labbro facendolo sanguinare appena.
Ci staccammo un momento per riprendere il fiato. Tra un sorriso e l'altro alternavamo piccoli baci sulle labbra.
Che rendeva quello uno dei baci più dolci che lui mi abbia mai dato. Ogni bacio sembrava l'inizio di un qualcosa di più ma non era mai cosi. Per un motivo o l'altro finivamo sempre per staccarci e non fare niente. 
«Però se ogni volta mi perdoni così, sbaglierò più spesso!» disse lasciandomi una lunga di baci a stampo.
«Stupido!» feci per alzarmi dal letto, ma sentii dele braccia avvolgermi la vita e tirarmi sul letto. «Dai Harry lasciami andare, voglio uscire!» continuai.
«Dove vorresti andare signorina?» mi chiese abbraciandomi da dietro e lasciandomi un bacio sul collo.
«Al cinema!» risposi girandomi per guardarlo negli occhi.
«Lo sai che è solo mezzogiorno vero?» rispose confuso.
«Stasera dico, ora devo studiare. Quindi vai!» dissi lasciandogli un ultimo bacio sulle labbra e spingendolo fuori dalla mia stanza.
«Okok, con calma!» mi diede un ennesimo bacio a stampo, fuori dalla porta. Stavo per chiuderla «Passo a prenderti alle 8!» disse infine. 
 































 
 Buongiorno! 
Volevo inanzitutto ringraziarvi per le tante visite che stò avendo in questi giorni.
Poi vorrei ringraziare le 8 che hanno messo la mia storia tra la le preferite.
Le 12 che la seguono, e la persona che la ricorda.
Sono davvero felice, non sapete quanto ci tengo a questa storia,
e stò facendo del mio meglio per renderla bella ogni capitolo di più.
Ora se avete letto, fatemi sapere cosa ne pensate nelle recensioni.
O scrivetemi semplicemente su twitter {https://twitter.com/#!/larisit}
Un bacione, Annie.
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** ♥ Capitolo 9. ***


 Capitolo 9.

 

 



Passarono esattamente tre settimane dal giorno in cui io e Harry uscimmo per la prima volta.
Non eravamo fidanzati, tecnicamente lui non me lo aveva ancora chiesto e non sapevo nemmeno se me lo avrebbe mai chiesto.
Per ora ci stiamo frequentando e tra poco sarà un mese. Intanto l'estate era cominciata e la scuola finalmente finita.
Per Harry come per Louis e tutta la loro combricola quello doveva essere l'ultimo anno. 

Finalmente era arrivato il giorno della festa di fine anno.
Quest'anno ci sarei andata in compagnia di Harry.
Ero in un fottuto ritardo la festa avrà inizio alle 23.30 sono le 21 e io sono in alto mare.
Devo ancora farmi la doccia, sistemare i capelli, ma cosa più importante scegliere cosa indossare.
Harry sarebbe arrivato al campus alle 21.30 per stare insieme prima del party.

Toc toc. Cazzo!
«Chi è?» urlai dalla doccia per farmi sentire, mentre l'acqua continuava a scorrere.
«Ann, sono io. Harry!» cazzo cazzo cazzo e ora che cazzo faccio? Non sono pronta per niente e questa situazione è alquanto imbarazzante, Dio.
«Arrivo!» urlai, avvicinandomi alla porta avvolta nel mio accapatoio.
«Finalmente!» disse Harry, entrando in stanza e buttandosi sul mio letto.
«Ah, non si saluta?» chiesi mettendo su un finto broncio.
Si alzò con fare sexy e lentamente si avvicinò a me prendendomi per il braccio e facendo scontrare il mio corpo con il suo nel frattempo la salvietta scivolò dal mio corpo lasciandomi completamente nuda.
«Harry mollami, cazzo! Sono nuda!» urlai tentando di coprirmi il petto con un braccio, e la mia intimità con l'altra mano ma con scarsi risultati visto che Harry mi si era avvinghiato addosso.
«Non dire cazzate, ti ho vista mille volte in reggiseno e mutande!» rispose il ragazzo come se nulla fosse, mollando la presa.
«Due, e tutto perchè non vuoi mai uscire quando mi cambio!» dissi dandogli una pacca sulla spalla e raccogliendo da terra la salvietta per coprirmi.
Non avevo notato quanto fosse bello quella sera, indossava una giacca blu accompagnato da dei jeans bordeaux e una canotta sexy bianca. 
«Comunque stavo per entrare in doccia!» sorrisi maliziosa.
«Vieni..» dissi, invitandolo con un gesto e facendogli strada nel bagno. Non appena fummo entrambi dentro a quella stanza sfilai la salvietta facendola scivolare lentamente sul mio corpo, gli gettai le braccia al collo e gli lasciai un leggero bacio sulle labbra. Lo sentivo ridere sotto i baffi, per quella situazione.
Non era mio solito rimanere in intimo di fronte a lui con questa facilità. Ma ormai ci avevo fatto l'abitudine con Harry, non faceva altro che girare in boxer quando stavamo nella sua stanza. Non stavo provando alcun imbarazzo in quel momento.
«Come sei elegante..» continuai seria, carezzandogli il petto sotto quella giacca scura.
Harry aveva un fisico magnifico, sembrava scolpito da quanto perfetto. Scivolai giù fino alle spalle, facendogli scivolare a terra la giacca.
Cominciai poi a lasciargli piccole sciee di baci lungo il collo, salendo poi fino ad arrivare al suo orecchio. «Vattene!» sussurrai spingedolo fuori dal bagno, sotto a uno sguardo deluso e sconcertato di Harry.
«Che stronza, non ci posso credere!» urlò Harry dando una pacca alla porta facendomi scoppiare in una rumorosa risata.
 
Una volta finita la doccia, uscìi dal bagno per prepararmi e trovai Harry sdraiato a peso morto sul mio letto.
«Mmm, buonasera!» mi accomodai al suo fianco lasciandogli un leggero bacio sulla guancia.
«Ti odio, sei una stronza.» disse, fin troppo serio per essere vero.
«Coraggio Styles, non te la sarai mica presa?» risposi alzandomi dal letto e dirigendomi verso l'armadio. «E invece di fare il finto inbronciato, aiutami a scegliere cosa mettere, please!» continuai.
«D'accordo, ma solo perchè sei la mia ragazza.» disse Harry alzandosi dal letto e abbracciandomi da dietro.
What, what, what? Harry Styles ha appena detto che io Annie Miller sono la sua ragazza? No ok cazzo, sembro una 14enne in preda al panico. 
Tranquilla, calmati e respira. Ora ti giri gli salti addosso e..no pessima idea, cazzo smettila di dire cazzate e rispondi.
«Oh quale onore!» sputai. Scherziamo? Quale onore? Qualcosa di meno egocentrico, presuntuoso. Un bacio magari? Dio, ucciditi.
«No cioè insomma, volevo dire, grazie amore!» sputai nuovamente. Ma perchè non penso prima di parlare, ma no il vero problema è che penso troppo prima di parlare cazzo. Amore? Va bè.
Dopo svariati monologhi interiori dovuti all'inaspettata affermazione di Harry, scelgo cosa indossare e corro a prepararmi.


 

23.30


Siamo al Party, la casa straborda di gente.
Io e Harry ci siamo persi di vista all'entrata, così passai metà serata con Holly e le altre gurls.

 

2.30


«Amore, dov'eri finita?» un Harry completamente ubriaco mi si presenta davanti. 
«Harry, ma quanto hai bevuto?» chiesi. Ovviamente, perchè la domanda più ovvia che una persona può fare a un ubriaco è chiedergli quanto ha bevuto, ma certo perchè no, ma vi pare? 
«Dai andiamo in camera, devo dirvertirmi!» mi dice Harry fiondadosi sulle mie labbra e facendomi perdere l'equilibrio; cadiamo entrambi sulla pista da ballo, con metà college che ci osserva. Che gran figura di merda! Mi alzo senza dare peso a cosa stessero dicendo di me, prendo Harry per il braccio e lo trascino fuori.
«Coraggio, ti porto a casa!» dico, mettendolo a sedere in macchina.
«Non voglio andare a casa, voglio stare con te!» piagnucola, come un bambino di 10 anni.
«Tranquillo, ti porto da me.» rispondo freddissima.
«Amore, che succede, sei arrabbiata?» mi chiede preoccupato.
«Smettila, Harry, smettila.» rispondo, sento che da un momento all'altro potrei scoppiare a piangere, ma non posso.
«Perdonami.» sussurra, posandomi una mano sulla gamba.
«Perchè?» dico.
«So perchè ce l'hai con me, ora stò meglio, giuro. Perdonami se ti ho fatta passare per quello che non sei, lì davanti a tutti. Non te lo meriti e io ti stò facendo stare male, sono stupido, non avrei dovuto bere così tanto. Anzi non avrei proprio dovuto bere, dovevamo stare insieme stasera.» dice Harry. Fa quasi tenerezza, no anzi senza il quasi, è tenerissimo.
Non rispondo, mi fermo di fronte a quel grande edificio e scendo dall'auto. Faccio il giro e apro la portiera del passeggero allungando la mia mano e afferrando la sua. Scende dall'auto e si blocca, siamo a pochissimi centimetri l'uno dall'altro. Posso sentire il suo respiro che odora di vodka sul mio; petto a petto, sento il suo battito regolare spingere contro il mio accellerato. Faccio il primo passo, appoggio le mie labbra sulle sue. Accarezzo delicatamente le sue guancie calde e i suoi boccoli bagnati. Bagnati? Oh, cazzo. Piove, stà piovendo. Mi stacco dal ragazzo contro la mia volontà e lo trascino in quell'edificio. 

Siamo nella mia stanza, mi sono appena lavata i denti, struccata e messa il pigiama.
Harry è ancora sdraiato sul letto, non riesco a capire se è sveglio o se stò stà dormendo.
Esco dal bagno e spengo le luci, mi sdraio sul letto.
«Allora non ce l'hai più con me, vero?» sento quella sola voce nella stanza, Harry.
«No, Harry, ora dormi.» dico prendendolo per mano, e facendolo girare dalla mia parte, in modo da guardarlo negli occhi.
«Buonanotte amore.» mi lascia un bacio in fronte.
«Sei bellissimo, e lo sei ancora di più da ubriaco depresso.» scoppio in una risata, lasciandogli un bacio sulle labbra.
Dopo pochissimi minuti, entrambi ci addormentiamo mano nella mano.








 








 

Annie.


Salve bamboline,
allora comincio scusandomi, per non aver postato per circa 2 mesi cazzo!
sono una brutta persona, cioè no..capitemi, non avevo più ispirazione,
posso assicurarvi che questo capitolo è stato iniziato una quarantina di volte tutte,
bè ok non esageriamo, però speravo che almeno venisse bene.
ok se non è il massimo, perchè comunque ci ho perso un pò la mano,
e la mia fantasia ha deciso di abbandonarmi.
il capitolo non è nulla di chè, i know,
però stò cercando di riprendere a scrivere,
e quindi vi prometto che i prossimi saranno migliori.
io co.come sempre amo Annie e Harrydai parliamone
sono p e r f e t t i, devo pensare anche a un modo di introdurre bene i personaggi,
anche se in realtà vorrei concentrarmi soltanto sulla coppia. 
ok, comincio con i ringraziamenti:
un grazie speciale a quelle undici che hanno messo la mia storia tra le preferite.
un grazie speciale a quelle sei che hanno messo la mia storia tra quelle da ricordare.
un grazie speciale a quelle quindici che hanno messo la mia storia tra le seguite.
poi ultime ma non meno importanti, le dieci fanciulle che hanno recensito la storia:
KathleenJaymesH_phazzadistylesRobin StylinsonStyles_Bieber
Poi un grazie enorme, il grazie forse più meritato va alle mie due migliori amiche:
  MrsStellaMC e naomi12   che hanno sempre preso a cuore proprio come me la storia e che continuano a seguirla.
Colgo anche l'occasione per fare gli auguri alla ragazza più importante della mia vita,

l'unica e la sola Selena Gomez, che oggi compie 20 anni. 
Spero che stanotte ai TCA vinca qualcosa, anche perchè io sono mesi che voto lei, e quindi 
deve vincere per forza. Selena, è la ragazza più dolce del mondo, e per chi non la pensa come me,
come dice rihanna #phuckyo. 
Perfetto, ho finito.
I love you all.















 

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Capitolo 11
*** ♥ Capitolo 10. ***


Capitolo 10.

 
 
 
 
 
 
 

Harry.

Apro gli occhi e mi passano per la mente le immagini di ieri sera al party. 
Cazzo, ho fatto un casino, ho rovinato tutto. Annie ora mi odia, sicuro. 
Alzati coglione, mi ripeto nella mente fino a quando anche il mio corpo si decide a fare ciò che gli ho ordinato. 
Occhei, tutto quello che ora devo fare, è farmi perdonare, ma prima dovrei farmi una doccia, faccio schifo
Mi faccio coraggio e mi alzo da quel letto, il letto di Annie, la osservo. 
Dorme beata, è bellissima. Indossa soltanto una maglietta, come la prima volta che abbiamo dormito insieme. 
E' quasi un mese che ci frequentiamo, e non abbiamo ancora ufficializzato la cosa. 
 
«Buongiorno bellissima!» dico, mi sono fatto la doccia e sono pronto per andare a fare colazione.
Annie ha appena aperto gli occhi. Si mette seduta sul letto e mi guarda sorridente.
«Buongiorno anche a te!» mi dice, allunga le braccia facendomi segno di abbracciarla, obbedisco e le lascio un leggero bacio sulla guancia.
«Sistemati, così scendiamo a fare colazione con gli altri e poi stai con me tutto il giorno.» mi alzo dal letto incitandola a fare lo stesso.
«E' un appuntamento?» mi chiede alzandosi dal letto e sistemandosi la maglietta, che le lasciava puntualmente scoperto il lato b.
«Non se non ti dai una mossa, ti aspetto fuori.» dico lasciando la stanza. 
 
Sono contentissimo, è passato quasi un mese da quando abbiamo deciso di uscire insieme anche se già ci conoscevamo. L'anno scorso giravano voci sul fatto che, le primine fossero tutte innamorate di me, ma me ne sono sempre sbattuto, in più lei era strafidanzata, non potevo certo interessarle. Comunque, stavo dicendo: è quasi un mese, eppure a me sembra di conoscerla da sempre, mi piace ogni cosa di lei; il suo corpo, il suo viso, il suo carattere, ogni minima cosa, ogni piccolo dettaglio, ma lei non lo sa.
 
«Sono pronta!» dice lasciando la sua stanza e venendo verso di me.
«Ci hai messo soltanto un ora dai.» dico alzandomi dal divanetto e prendendola per mano.
«Come stai, ti senti meglio?» dice incrociando le sue dita alle mie e regalandomi un sorriso.
«Certo, però devo farmi perdonare!» rispondo.
«Ti ho già perdonato Harry, non ce n'è bisogno.» dice stampandomi un bacio.
«Eccovi qui, posso sapere dove eravate finiti ieri sera? Vi abbiamo cercati ovunque.» un Louis preoccupato interrompe il nostro discorso.
«Ehy Lou, non sono stato bene e Annie mi ha accompagnato a casa.» rispondo, dandogli una pacca sulla spalla come buongiorno.
«A casa dove amico? Io non ti ho visto da noi.» dice, eccheccazzo Louis.
«Sono rimasto a dormire da lei, Louis.» dico, fancedogli segno di farla finita.
«Amore, io vado a sedermi con le ragazze ci vediamo dopo.» dice Annie, prima di allontanarsi mi stampa un bacio sulla guancia e senza darmi nemmeno il tempo di risponderle la vedo raggiungere Holly e Vi.
«Perfetto, grazie Louis.» dico ironicamente al mio migliore amico, che mi guarda soddisfatto.
 
Una volta finita la colazione, invio un sms a Annie.
~ Io ho finito con i ragazzi, vieni all'entrata del campus. ♥
~ Aspettami, due minuti e sono lì. ♥
 
«Ehilà Styles, che si fa?» due braccia mi cingono il collo e le spalle.
«E' una sorpresa!» dico alzandomi e prendendola in braccio.
«Harry mettimi giù, mettimi giù.» alternava gridolini a delle risate.
Una volta messa giù, incomincia a tirarmi dei pugnetti sul braccio credendo di farmi male.
«Stupido, potevo farti male.» dice senza mollare la presa su di me.
«Ma se sei leggera come una piuma, era più probabile che ti facessi male tu, stupida dico sottolineando l'ultima parola.
«Ma smettila!» risponde, «Fammi strada, su.» continua dandomi una pacca sul sedere.
«Andiamo alla macchina, ci sarà un pò di strada da fare.» dico mettendole un braccio attorno alle spalle.
 
Dopo due ore di macchina arriviamo in spiaggia.
«Tu, mi hai fatto fare due ore di macchina per portami in spiaggia? Harry abbiamo la spiaggia sotto casa.» si lamenta Annie.
«Potresti evitare di lamentarti, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto per ogni cosa? Potresti per favore farlo per una sola volta.» rispondo infastidito.
«Ah, quindi è questo quello che pensi?» mi risponde delusa.
«Non sai nemmeno che cosa ci siamo venuti a fare qui e già ti lamenti cazzo.» rispondo scendendo dalla macchina e sbattendo la portiera del mio suv.
«Vaffanculo Harold.» scende dalla macchina, ripetendo la mia stessa e identica scena, allontanandosi dalla macchina e correndo verso la spiaggia.
Ho rovinato tutto, tutto, tutto.


Annie.

Lo odio cazzo, cristo quando lo odio.
Non riesce a capire nemmeno l'ironia di una persona, non capisce un emerito cazzo. Lo odio.
Stò correndo lungo una stupida spiaggia, che nemmeno conosco. Perchè è così vuota? Perchè non c'è nessuno cazzo?
Basta non ce la faccio più, non respiro, mi devo fermare!
C'è un piccolo chiosco, è chiuso. Cazzo ci mancava solo questa, morirò di sete.
Mi siedo sulla sabbia e rimango lì ferma per un tempo che sembra indeterminato.
Occhei, non posso stare qui seduta tutta la vita, lo chiamo!
La borsa, la borsa, dov'è la mia borsa? In macchina, cazzo l'ho lasciata in macchina. Cristo santissimo Harold quanto ti odio.


Harry.

Cazzo, sono già le cinque e la spiaggia è ancora deserta.
Annie non c'è, non la trovo, dove cazzo è? Sono tre ore che provo a chiamarla, ma lei non mi risponde.
L'ho cercata ovunque, ma non c'è. Stò impazzendo, non so più che cosa fare.
Mi sento una merda, è colpa mia se ora non la trovo più.
Cristo santo, ma quanto è permalosa? Riesce ad esserlo anche più di me. Non posso farcela così.
E poi non capisco perchè quando è incazzata mi chiama con il mio nome di Battesimo, lo detesto.
La odio, ma non voglio odiarla, però è colpa sua perchè lei stà facendo in modo che io la odi.
Quando in realtà io non la odio, sono solo preoccupato e non so che cazzo fare.
La mia sorpresa è andata a puttane. Forse dovrei chiamare il tipo del chiosco e dirgli di aprire la spiaggia e che non mi serve più.
Si cazzo, avevo affittato la spiaggia per chiederle di essere la mia ragazza.
Avevo programmato i fuochi d'artificio, come la prima volta in cui siamo usciti.
Volevo che tutto si ricollegasse a quella sera, la prima sera, invece no, lei ha rovinato tutto.
Fanculo! Non ho mai fatto nulla del genere per nessuno, nessuno, cazzo. 
Non apprezza niente, non capisce che non mi sono mai sentito così con nessuna, lei è la prima, lei è l'unica, la sola.
Volevo dirglielo, volevo dirle ogni cosa stasera, ma lei ha dovuto fare quella scenata.
Se fosse stata un' altra a quest'ora sarei già a casa e invece no, sono qui a cercare di recuperare qualcosa, a cui tengo
quasi più della mia stessa vita. La conosco da sole tre settimane, non si merita tutto questo, io non mi merito tutto questo.


Annie.

E' tardi si stà per fare buio, io ho freddo ma soprattutto ho paura.
Forse dovrei tornare alla macchina, ma da che parte è la macchina?
Dov'è Harry? E se fosse tornato a casa? E se mi avesse lasciata qui da sola come un cane?
Io ora che cosa faccio? Se fossi rimasta a piedi, e nessuno si accorgesse della mia mancanza?
Lo sapevo, lo sapevo che era uno stronzo io lo sapevo, non mi posso fidare di Harry Styles.
Ecco che cominciano le lacrime, nel frattempo corro in cerca d'aiuto.
Non vedo nulla ho gli occhi pieni di lacrime. Correndo inciampo su una conchiglia e vado a sbattere contro qualcuno.
Comincio a urlare, continuo a piangere e sono per terra seduta. Se questo fosse un maniaco?
Non voglio vederlo, ma se dovessero trovarmi allora dovrei saperlo almeno riconoscere.
Ma che cazzo stò dicendo? 


«Amore, sono io! Smettila di urlare, calmati. Sono Harry.» quando sento quella voce, lacrime di felicità cominciano a scorrere sul mio viso.
Mi fiondo tra le sue braccia e comincio a ringraziare gesù cristo e tutti i santi.
«Harry, ti odio cazzo. Pensavo te ne fossi andato e che mi avessi abbandonata, ti odio!» urlo piangendo.
Harry si limita a tenermi stretta a lui, a prendermi in braccio e ad accompagnarmi alla macchina.
Una volta calmata la situazione, decido di parlare con Harry.
«Cosa ci è successo Harry? Era questo il modo in cui dovevi farti perdonare? Hai solo peggiorato le cose.» dico guardandolo negli occhi.
«Non doveva andare così, te lo giuro. Avevo organizzato il tutto nel migliore dei modi, ma poi ero nervoso e tu hai detto quella cosa, e io non ci ho visto più.» risponde Harry con la voce spezzata, è triste lo si vede dagli occhi, quei due smeraldi non brillano più.
«Forse invece doveva andare così e noi non dovremmo stare insieme.» dico, pentendomi subito dopo per averlo solamente pensato.
«Non puoi farmi questo, Annie, non ne hai il diritto.» mi dice, ma non capisco.
«Farti cosa Harold?» chiedo confusa.
«Non puoi entrare nella mia vita, scombussolare tutto e poi venirmi a dire che forse non dovremmo stare insieme. Tutto quello che dovevamo fare oggi era solo stare insieme e divertirci, io dovevo parlarti e dovevo dirti tante belle cose, ma tu mi hai tolto ogni possibilità di farlo. Ho affittato la spiaggia soltanto per te, ho fatto preparare i fuochi d'artificio soltato per te, doveva essere tutto perfetto, proprio come la prima sera. Non l'ho mai fatto per nessuna, lo capisci questo? No che non lo capisci. Non sono mai arrivato a tanto per nessuno, per cosa poi? Per chiederti di essere la mia fidanzata. Mai, tu sei l'unica e la sola e non lo capisci.» risponde prendendomi il viso con le sue mani morbide e guardandomi negli occhi, ma non riesco a sostenere il suo sguardo. Mi sento così stupida. 




























 

Ahm, hello.

can we get the party started? 
bamboline, hello anche a voi, sono ben le due am
del venticique luglio e io sono qui a scrivere un capitolino only for you gurls.
mi sono impegnata al massimo per scrivere 
questo decimo capitolo, anche se ve lo confesso
non mi convince per niente, uno perchè mi sembra un
po troppo depressino, anche se è tutta una tattica, perchè
nel prossimo faremo fuoco e fiamme, e non prendetelo
come doppio senso occhei? occhei.
Annie e Harry in this time, sono a little littigarelli non pensate anche voi?
però sono decisamente la coppia più bella del mondo, o no?
ovviamente dopo selena e justin bdfhchfd obvius.
occhei occhei, dopo aver constatato di essere una forever alone,
perchè solo l'unica a non avere un boyfriend passo ai ringraziamenti:
un grazie speciale a quelle dieci che hanno messo la mia storia tra le preferite. 
what, what, what? oh my gosh qualcuna l'ha tolta dalle preferite, stò per piangere.
un grazie speciale a quelle sette che hanno messo la mia storia tra quelle da ricordare.
yayyyy gurls, una in più, ora piango seriamente però, che poi non so a voi ma a me
le storie da ricordare mi danno l'impressione di essere quelle storie che tipo
vengono dimenticate e non le legge mai nessuno, vero?

un grazie speciale a quelle quindici che hanno messo la mia storia tra le seguite.
poi vogliamo ringraziare ancora le dodici che hanno recensito? naaaaah.
cioè nel senso, grazie grazie grazie anche a voi hfdbhc però non scrivo ancora i
nomi perchè è uno sbattio assurdo, i'm sorry.
vorrei ricordarvi una piccola cosina, che mi sono dimenticata di dire la scorsa volta
cioè che il mio
 twitter è @larisit, e quest'oggi sono molto
ma molto happy, perchè per la prima volta ho avuto più di 50 rt.
ma vi pare? mai successo in tutta la mia vita, e oggi ben 180 rt tutta colpa e merito
ovviamente 
del #nelmioperiodobimbominchioso, ammettiamolo tutti abbiamo avuto questo
periodo e io mi sono decisamente sputtanata ieri.
occhei occhei, ora basta forse dovrei andare a dormire o forse no.
ma comunque jdfchd recensite perchè non vedo l'ora di postare i nuovi capitoli
che ovviamente sono in ancora in fase di scrittura yay.
vi saluto citando ancora rihanna #phuckyo
i love you all.




 
 
 
 

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