Strani Matrimoni Babbani

di Saphira96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Strani Matrimoni Babbani ***
Capitolo 2: *** Ricordi di Incontri ***
Capitolo 3: *** Abbiamo una Strega in famiglia ***



Capitolo 1
*** Strani Matrimoni Babbani ***


Strani Matrimoni Babbani


< Ginny tesoro dove sono le mie scarpe da cerimonia? > aveva gridato Harry alla moglie, che era intenta a vestirsi nella stanza da letto. < In lavanderia, le ho pulite stamattina presto! > rispose la donna. Harry si avviò lentamente al piano di sotto verso la lavanderia; l’uomo indossava un vestito elegante color grigio perla. Arrivò in lavanderia e alzò la manica del polso sinistro per controllare che ore erano, come al solito Ron ed Hermione erano in ritardo. Harry sapeva che la colpa non era di Hermione, anzi se fosse stato per lei si sarebbe già presentata all’alba; ma la colpa era di Ron. Lui non perdeva occasione per far perdere le staffe alla moglie perché, lui sosteneva che le piaceva quando il suo viso prendeva una sfumatura un po’ più scura. Harry poggiò le spalle al muro e si chinò per prendere le pantofole e posarle davanti la porta, poi allungò le braccia e prese le scarpe lucidate e sempre poggiato al muro le calzò al piede. Si rialzò e fermandosi davanti la porta prese le pantofole per portarle davanti la porta d’ingresso. Ogni volta che usciva di casa faceva quest’operazione, ma non perché Ginny aveva paura che le si sporcasse casa, ma fin dai primi mesi di convivenza la donna iniziò a viziarlo in quel modo  finché lui stesso non ci prese l’abitudine. < Ginny sei pronta? > aveva urlato mentre si sedeva nel divano del soggiorno per legare le stringhe delle scarpe. < Quasi. Harry vieni a darmi una mano con la cerniera?! > . Harry finì di stringere le scarpe e raggiunse la moglie.

Ginny era intenta a legare i capelli in un acconciatura simile a quella che, ricordò Harry, portava al matrimonio di Bill e Fleur. E proprio come quel giorno era successo in cucina alla Tana, andò verso il marito e si mise di spalle consentendogli di alzare la zip. Quando marito e moglie erano usciti a comprare quel vestito, ad Harry era piaciuto fin da subito e Ginny dopo averlo provato aveva acconsentito a prenderlo; non era né corto e né lungo, arrivava al ginocchio ed era grigio perla quasi del colore del suo completo. Dalla parte finale della gonna usciva una striscia di velo rosso, e dello stesso colore era una piccola striscia che contornava il corpetto: si abbinava perfettamente ai suoi capelli. < Grazie amore! > aveva esclamato Ginny, ripagandolo con un piccolo bacio. < Mi sa che facciamo prima ad andare noi da loro vero? > aveva poi chiesto. Harry annuì e così Ginny prese la borsetta e si avviarono nella piccola casa con giardino accanto la loro.

< Ehy amico stavamo giusto venendo da te! > esclamò Ron quando aprì la porta.
< Si certo Ron. Ma perché quando ti diamo un orario tu non lo rispetti mai? > aveva chiesto Ginny.
< Ehy questa volta non è colpa mia! > aveva ribattuto il fratello.
< Vorresti farmi credere che … >
< E’ colpa mia scusate … ok adesso sono pronta! > Hermione era apparsa da dietro il marito con il fiatone.

Dopo essersi accertata di aver chiuso tutto e Ron di non aver dimenticato nulla si recarono nel salone di casa Weasley- Granger.

< Harry sei sicuro che tuo cugino non si spaventi nel vederci smaterializzare? > chiese Hermione.
< Credo di no, e poi nella partecipazione era espresso a chiare lettere che i Maghi potevano smaterializzarsi … ricordate però la stanza, altrimenti rischiamo di apparire di fronte gli invitati Babbani > .

Detto questo si presero per mano e si smaterializzarono.

Ginny era affaccendata nei lavori domestici, quando un gufo picchiettò con il becco alla finestra. Fece entrare il gufo, e slegando la lettera dalla zampetta gli diede un biscotto per gufi. Era una busta bianca ai cui lati c’erano dei fiori in rilievo, doveva sicuramente essere una busta Babbana. Sopra vi era scritto ‘ Fam. Potter ‘ , Ginny la aprì.
Dudley Dursley e Cho Chang,
Sono felici di annunciarvi il loro matrimonio
Il 25 luglio 2002 alle ore 15.30 Privet Drive n°17
Gli sposi sono poi lieti di intrattenervi per il rinfresco.
Rimase sbalordita, e dovette leggerlo più volte per avere la conferma che a sposarsi fossero Dudley il cugino di Harry, e Cho la studentessa di Hogwarts giocatrice di Quidditch per la casa Corvonero, e soprattutto ex ragazza di Harry. Sorrise per un attimo e pensò ‘ poveretta deve aver avuto troppe delusioni dai Maghi che si è dedicata ai Babbani ‘ poi si  riprese subito e scacciò subito quel pensiero, pensando invece che era felice per lei, perché finalmente anche lei aveva trovato l’uomo della sua vita.

Si ritrovarono tutti e quattro in un garage luminoso e addobbato con fiocchi di velo bianco e petali di fiori che cadevano dal soffitto. Harry pensò sicuramente che doveva essere stata opera di Cho o di qualche parente che l’aveva aiutata nell’organizzazione. Pop. E accanto a loro apparve Luna e Rolf, il suo futuro marito. Come al solito Luna indossava uno dei suoi eccentrici vestiti. Si salutarono allegramente e poi si avviarono verso il grande giardino nel quale era stato montato un piccolo gazebo  , come al matrimonio di Bill e Fleur, ma anche il suo e quello di Hermione o quello di Neville e di Hanna, un tipico matrimonio da Maghi.

In giardino Harry, che teneva per mano Ginny, incontrò Seamus e Dean, ma anche molti visi conosciuti durante i suoi anni a Hogwarts. Sapeva che erano invitati da parte di Cho. Tra la folla a Harry gli parve di scorgere qualcuno dei vecchi amici bulli di Dudley, che gli avevano causato non pochi problemi durante la sua infanzia. E poi con gli occhi luccicanti vide sua zia Petunia che ammirava il figlio in abito elegante, e si domandò ce lo chiamasse ancora ‘ Didino patatino ‘ . Represse un sorriso. Zia Petunia era aggrappata al braccio di Vernon, che guardava fiero con i suoi occhietti acquosi il figlio lisciandogli la cravatta. Avvicinandosi a loro si domandò e cercò di immaginarsi la loro reazione nel momento in cui vennero a conoscenza che Cho era una strega. < Zia, zio > disse stringendo la mano a una e poi all’altro e così fece anche Ginny. Petunia osservò Ginny e poi le fece un sorriso fermandosi a fissare i suoi lunghi capelli rossi. < Big D! > esclamò Harry alla vista del cugino, dimagrito rispetto all’adolescenza.

< Harry, sei arrivato … ciao Ginny è un piacere vederti > disse rivolgendosi a Ginny
< Anche per me > rispose Ginny, poi prese a stringere la mano di Harry.
< Big D ti vedo un tantino nervoso … > scherzò Harry
< E’ una tua impressione > ribatté scherzoso Dudley.
< Sul serio Dudley sono felice per te, e ti faccio i miei più sinceri auguri, Cho è una brava ragazza … io la conosco > disse Harry. Sentì la mano di Ginny che stringeva la sua, lui la guardò per rassicurarla. La donna allentò la presa. Dudley fece un cenno con il capo e lo abbracciò. < Grazie Fratello > , e a Harry gli fece tanta tenerezza e ricambiò l’abbraccio rispondendo: < figurati > .

Harry scambiò qualche chiacchiera con i suoi vecchi compagni, e poi lui, Ginny, Ron, Hermione, Luna e Rolf presero posto nelle sedie poste in un angolo del giardino, in attesa che la cerimonia iniziasse.

Ad accompagnare Cho era il padre, un uomo dagli occhi a mandorla e i capelli neri. Un pastore iniziò a celebrare la cerimonia, e alla fine altri petali di fiori iniziarono a cadere dal nulla, gli ospiti Babbani si guardavano intorno meravigliati. Dopo la cerimonia si spostarono nel gazebo dove c’erano i tavolini sistemati perfettamente, anche qui pensò Harry, opera della Magia. A servire il pranzo c’erano dei camerieri che dovevano essere Babbani e poi da un grande stereo accesero della musica. E Harry esclamò alla moglie ma anche agli amici: < sarebbe stato più bello con la musica dal vivo! > . A metà cerimonia Harry e Ginny si recarono da Dudley e Cho per fare loro gli auguri, ai loro lati stavano i loro genitori che prendevano i regali che portavano gli invitati. Cho accoglieva tutti con un grande sorriso e si mostrava molto amichevole.

< Auguri ragazzi! > esclamò Harry
< Grazie! > risposero in coro marito e moglie.
< Auguri Cho, auguri Dudley > Ginny baciò e abbracciò entrambi.
Cho lasciò da parte il sorriso e tornò seria
< Qualcosa non va? > chiese Harry vedendo l’improvvisa reazione.
< Non no è solo che ho visto molti miei amici di Hogwarts e sto ricordando quegli anni … >

Dudley la attirò a sé facendola poggiare sulla sua spalla. Solo allora Harry e Ginny si accorsero che Cho portava un medaglione d’oro al collo, la ragazza si accorse che entrambi lo stavano guardando e lo aprì. In un piccolo ovale Cedric Diggory sorrideva scoprendo i suoi denti perfetti. Nell’ovale accanto una parola incisa diceva ‘ tuo per sempre, Cedric ‘ . Cho lo richiuse e spiegò: < me lo ha regalato lui la sera del Ballo del Ceppo, era ormai tanto tempo che stavamo insieme … > gli occhi diventarono umidi.

D’istinto Ginny la abbracciò e le sussurrò all’orecchio : < non piangere, lui non vorrebbe … sono sicura che lui adesso è qui presente e sta festeggiando per te … insieme a te > . Cho la abbracciò più forte, ingoiò le lacrime e sforzandosi di disegnare un sorriso sul suo viso le disse: < grazie > . Ginny in quel momento smise di provare rancore per lei, a causa della vecchia storia avuta con suo marito, Harry; e sapeva che quello sarebbe stato un inizio di grande rispetto reciproco e familiare. Dietro Cho, Petunia piangeva.

La giornata passò poi in allegria, e alla fine della giornata Ron disse ad Hermione: < Hermione, tesoro, mi è venuta voglia di risposarmi … che dici? > Hermione rise dicendo: < tra i Babbani ci si risposa il giorno dei 25 anni di matrimonio, si chiamano nozze d’argento > Ron la guardò quasi per protestare, < Beh allora aspetterò! > .
Harry nel frattempo arrivò alle spalle di Ginny e la abbracciò sussurrandole un ‘ grazie amore ‘ .

I quattro presero a ridere e a scherzare quando al gruppo si aggiunse Rolf: < ragazzi vi prego Luna si è convinta che quando ci sposeremo, tra due mesi, la cerimonia dovrà essere il più simile possibile a una Babbana! Cercate di persuaderla … > .

< Rolf, ci ho ripensato voglio un matrimonio fatato quelli Babbani non mi piacciono più … anzi adesso che ci penso che strani matrimoni Babbani! > . Osservò Luna dopo averli raggiunti.

I sei scoppiarono a ridere,  e Harry guardando suo cugino e la sua nuova cugina, si chiese cosa poteva aver fatto cambiare idea così velocemente a Luna.


Angolo Saphira96 ~ L'idea di vedere Cho e Dudley sposati me l'ha data una persona in quanto si sa che Cho si posa con un Babbano ma non con chi!

Autrice ~ Saphira96

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Capitolo 2
*** Ricordi di Incontri ***


Ricordi di Incontri

 
Era un soleggiato e afoso pomeriggio d’estate, Ginny aveva appena sparecchiato e aveva iniziato un interessante conversazione con la sua nuova cugina acquisita Cho. Ricordava ancora il matrimonio a cui era stata invitata l’anno prima, Cho la studentessa di Hogwarts si era sposata con Dudley Dursley il cugino di suo marito Harry. Quest’ultimo chiacchierava con il cugino giocherellando con le dita della moglie.

< E’ inutile chiedere come vi siete conosciuti voi due no Ginny? > aveva domandato con fare sarcastico Cho.
Ginny aveva smesso di fissare le sue mani in balia della noia del marito e aveva fissato sorridendo la ragazza. < No, infatti > aveva risposto.
< Si infatti è durato il tempo di sgranare gli occhi e correre via! > aveva ironizzato Harry.
< Scemo! Ma quello non è stato il nostro primo incontro ricordi? >
< Oh beh in realtà è vero…beh in breve ci siamo scambiati uno sguardo e un ‘buona fortuna’ da parte sua sul binario nove e tre quarti > spiegò Harry agli sguardi interrogativi dei cugini.
< E io da quel momento ho iniziato ad immaginare il mio futuro con lui! > disse Ginny, come se stesse raccontando una favola e quello era il finale. Harry la guardò con i suoi occhi verde smeraldo e chiese:
< Ed è come lo immaginavi? >
< Direi … migliore > annunciò e sorrise dolcemente, Harry rispose con un altrettanto sorriso e le strinse la mano; poi tenendo sempre la mano alla moglie si rivolse a Cho:
< E voi invece come vi siete conosciuti? >
< Oh beh eravamo in una spiaggia … e lui mi ha investita facendomi cadere sulla sabbia! > rise Cho.
< Si ma c’è da dire che tu mi hai tagliato la strada > puntualizzò Dudley.
< Insomma me l’hai quasi uccisa … considerando la tua ex taglia > disse Harry allargando le braccia a misura di spalle, poi rise.
< Non stuzzicarmi marmocchio > scherzò il cugino < e comunque c’è da dire che non è stata colpa mia > continuò.
< No infatti, colpa della tua gang fortissima > disse Cho agitando le braccia in segno di falso entusiasmo.
< Non ti sono mai piaciuti eh? > chiese Ginny sorridendo dalla reazione della donna < ma lo capisco, lo sarei stata anche io se fossi stata al tuo posto … Harry mi ha raccontato molte cose che gli facevano > puntualizzò con stizza.
Dudley diventò paonazzo, e Ginny si compiacque per essere riuscita a fargli affiorare tutti gli episodi di bullismo che avevano visto protagonista il marito, e poi dal suo sguardo perso ebbe l’impressione che quello si stesse pentendo.

< Ma come è andata nei dettagli? > chiese Harry con fare curioso.
Dudley si riprese dal suo temporaneo smarrimento e iniziò a raccontare: < beh io ero con gli altri e correvamo per la spiaggia a distruggere i castelli di sabbia dei pochi bambini che c’erano quel pomeriggio al mare … quando in riva al mare vidi Cho che camminava con aria malinconica guardando il suo medaglione, la trovai bellissima e così mi fermai a guardarla quando Daniel lo scimmione mi tolse il cappello dalla testa e iniziò a correre e … >
< E poi atterrò su di me > continuò con aria divertita Cho, dopo aver interrotto il marito.
< Immagino la situazione imbarazzante > rise Ginny.
< Già, tanto imbarazzante … immagina di vederti catapultare a terra mentre tu sei assorta nei tuoi pensieri, e ritrovarti sdraiato sulla pancia un mammut in via d’estensione > scherzò Cho, facendo alla fine allusione che all’ora Dudley doveva essere dimagrito un po’ – pensò Ginny – anche se lei non l’aveva mai visto prima d’allora.
< E sapete che cosa mi ha detto Cho? > chiese Dudley.
< No, cosa? > chiesero in coro Harry e Ginny, divertiti da quel racconto.
< Mi disse: ‘ tu hai un aria conosciuta’ > imitando la voce della moglie.
< Ma si, ho visto il naso, lo stesso naso > rispose Cho tra i singhiozzi: rideva di cuore.
< Ma lo stesso naso di chi? > chiese Harry sospettoso.
< Il tuo! > esclamò Cho.

Ginny prese a guardare il naso del marito e poi quello di Dudley come per confrontarli, infine si unì alle risate di Cho. Dudley vedendo le due donne divertirsi in quel modo si aggiunse alle risate. E per ultimo Harry ancora stupito dalla rivelazione si lasciò trasportare dal momento di ilarità.

Nella casa si sentivano soltanto gli schiamazzi dei padroni di casa e degli invitati di quella divertente giornata, a volte si sentiva un parola confusa < naso > diceva, ma da chi proveniva non si capiva.

Alla fine Ginny si ricompose e prese a guardare il naso del marito poi di nuovo quello di Dudley e sentenziò: < ma Harry non ha il naso storto! > . Poi tutti ripresero a ridere prendendo anche a ridere per il pesante incontro tra i due ‘neo-sposini’.


Angolo Saphira96 ~ Non pensavo di continuare questa storia. l'idea è stata sempre della stessa persona ed io per farla contenta - nonostatnte avessi detto 'no' - ho l'ho scritta. Spero che sia di suo e di vostro gradimento.

Autrice ~ Saphira96

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Capitolo 3
*** Abbiamo una Strega in famiglia ***


Abbiamo una Strega in Famiglia


E’ una limpida mattina di Settembre, e una famigliola si affrettava a raggiungere il binario nove e tre quarti. Questo strano binario conduce all’Espresso per Hogwarts, la scuola di Magia e Stregoneria. A questa scuola speciale si viene ammessi all’età di undici anni, ma si è già scritti dalla nascita, ed è proprio dalla nascita che la piccola Valerie è destinata a ricevere la lettera di ammissione a Hogwarts. Perché Valerie è speciale.

La famigliola si affrettava a raggiungere il binario, seguendo le indicazioni della mamma: Cho Chang. Lei era una Strega appartenente alla casa Corvonero. Cho camminava con passo svelto tenendo orgogliosamente la mano alla figlia, da quando si era sposata con un Babbano, il cui nome è Dudley Dursley il cugino del famoso Harry Potter, aveva perso le speranze di avere figli Magici. Infatti dopo il maschietto – il quale non aveva mai dimostrato doti magiche, e non aveva neanche ricevuto la lettera – si era arresa, ma poi era arrivata Valerie. Una bellissima bambina dai capelli neri e gli occhi a mandorla di colore azzurro, come  il padre. Cho aveva sempre saputo che Valerie era una Strega, perché fin dalle prime settimane di vita, riusciva a ottenere nelle sue mani tutto quello che vedeva ma che non poteva ottenere. Cedric, suo figlio di due anni più grande della femminuccia, continuava a ripetere che era un ingiustizia e che doveva esserci stato un errore, e a calmarlo ci aveva pensato nonna Petunia. Cho fu felice quando, alla visione del figlio geloso, Petunia aveva provveduto a parlargli e a rassicurarlo dicendogli che anche lui aveva un ruolo speciale nel Mondo; e che per essere speciali non bisogna necessariamente avere una bacchetta in mano.  Cho sapeva che in qualche modo con il suo discorso, Petunia aveva messo pace nel suo cuore, si era fatta perdonare dalla sorella Lily deceduta troppo presto.

< Mamma è vero che dobbiamo passare attraverso il muro? > aveva chiesto Cedric < nonna Petunia mi ha detto così > continuò poi, indicando la nonna che gli teneva per mano accompagnandolo a destinazione.
< Nonna ha ragione. Dobbiamo passare attraverso il muro > confermò Cho accennando un sorriso alla suocera, che quella ricambiò.

Arrivarono tra il binario nove e dieci e Dudley si avvicinò al figlio, lo sollevò e lo fece sedere nel carrello dove era sistemato il baule e il gatto della figlia. Fece prima passare la moglie e la figlia, poi la madre ed infine si preparò ad attraversare per la prima volta quel muro.

< Pieno zeppi di Babbani! > stava urlando una donna dai capelli rossi dietro di lui, Dudley si fermò ad osservarla, la riconobbe subito era Ginny,  la moglie di suo cugino Harry. Il quale era al seguito e teneva per mano il figlio Albus Severus mentre parlava con Ron, il suo migliore amico.

< Harry > esclamò Dudley avvicinandosi al cugino. Quello lo accolse con un caloroso sorriso < Dudley non dirmi che ... > aveva chiesto poi, accorgendosi del carrello e del suo contenuto. Dudley passò a salutare tutti, dalla cugina Ginny ai suoi figli e poi alla famiglia di Ronald. Infine, Dudley risollevò il figlio – che era sceso per scambiare due parole con Hugo e Lily – e lo fece sedere sul baule. Si lanciò verso il muro, e dall’altra parte trovò tra il vapore la moglie, la madre e la figlia che lo attendevano con grandi sorrisi sui volti.

Dudley osservò con soddisfazione la reazione stupita del cugino Harry, e poi tra allegria e chiacchiere che scambiavano i bambini o gli adulti tra di loro i ragazzi salirono sull’Espresso. Lily, Hugo e Valerie al loro primo anno trovarono uno scompartimento vuoto e lo occuparono, in quello accanto invece erano seduti felicemente Albus Severus, James Sirius e Rose. Tutti salutavano allegramente.

Valerie richiamava i suoi familiari e li salutava entusiasta. Quando il treno partì la bambina gridò: < Cedric non temere ti scriverò ogni giorno! > il treno era già lontano, e Cedric non ebbe neanche il tempo di rispondere alla sorellina che attendeva con ansia i suoi resoconti giornalieri.

Muovendo ancora la mano in segno di saluto, Petunia osservava il treno allontanarsi con gli occhi offuscati. Mentre Cho prendeva per mano il suo piccolo Cedric e stringendo il medaglione che portava al collo ripensò a quando anche lei stava andando a Hogwarts per il primo anno e quando venne smistata in Corvonero, non pensò ai momenti passati a Hogwarts con Cedric o alla sera in cui lui le aveva regalato quello stesso medaglione – ci pensava sempre – ma quella volta no, quella volta la sua mente riuscì a formulare un solo pensiero ‘ rendi onore alla tua Casa piccola mia, proprio come ha fatto Cedric. Il mio eroe ‘ . Dudley le si avvicinò e le prese la mano, che fino a poco prima stringeva il medaglione, poi insieme diedero le spalle al luogo in cui poco prima stava il treno.

< Allora venite a pranzare da noi? > aveva proposto Ginny.
< Non preoccupatevi, andrà tutto bene! > disse poi Hermione.

Quel giorno mentre ognuno pranzava immaginava tra una chiacchiera e l’altra cosa stessero facendo i loro piccoli pargoli. Già immaginavano, perché Dudley, Petunia o Cedric potevano solo fare quello. Potevano immaginare attraverso i racconti che avevano sentito da Cho da quando hanno scoperto che Valerie era una Strega.

I tre ricordavano perfettamente quel giorno, in cui il barbagianni si posò sul davanzale della loro finestra. Dopo una sfuriata da parte di Vernon sul dover apparire normali, Petunia si era lasciata coinvolgere dalle lacrime di Cho e aveva esclamato:

< Abbiamo una Strega in famiglia! > .


Angolo Saphira96 ~ Ok, è da molto che dovevo scriverla ma non sapevo come iniziare. L'idea di questa figlia Strega è venuta alla stessa persona che mi ha fatto innamorare della coppia Dudley/Cho. Nei tre capitoli che ho scritto ho sempre sottolineato la presenza del medaglione in cui è racchiusa la foto di Cedric, perchè penso che lui per Cho è stato il primo grande amore. Colui con il quale avrebbe, probabilmente, passato il resto della sua vita se non fosse successo quello che è successo. E' stata una fortuna se Cho ha incontrato Dudley, mi piace pensare, lui riesce a farla distrarre e a non essere 'geloso' che la maggior parte dei pensieri della moglie vanno a Cedric. Dunque il capitolo è scritto dal punto di vista di tutti, e sempre parlando di questa raccolta, ho accennato a una Petunia cambiata Una Petunia che ha capito i suoi sbegli ed è pronta a rimediarli in qualche modo. Grazie per aver letto questo capitolo!

Autrice ~ Saphira96

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