Winchester's Alphabet.

di J O A N
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A. Sam Winchester sorrise, aveva trovato un amico. ***
Capitolo 2: *** B. La prima vera bugia di Dean Winchester. ***
Capitolo 3: *** C. Chevy Impala del '67. Anche conosciuta come Casa. ***



Capitolo 1
*** A. Sam Winchester sorrise, aveva trovato un amico. ***


                                               c      


                                                          
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Winchester's Alphabet


Capitolo uno:
A, Amico.
 Sam Winchester sorrise, aveva trovato un amico.





 




"Mi versi il latte?" Chiese Sam, guardando Dean dall'altro lato del tavolo con i suoi occhietti vispi e sempre attenti.

Aveva un faccino buffo, come quello di chi sa di star facendo un dispetto e di chi non ha intenzione di starsene buono.

Dean sbuffò, cercando di trovare la forza dentro di se per capire suo fratello.

Il latte, era a pochissimi centimetri dalle sue dita. Saranno stati al massimo dieci.

Aveva solo sette anni, ma sapeva come mandarlo in bestia.

"Versatelo tu, Sammy, sei abbastanza grande. Non sono la tua balia." Sputò fuori il più grande tra i due, continuando a divorare i suoi cereali.

Anche Sammy voleva quei cereali. Però Dean continuava a dire che erano per i grandi, e che lui poteva al massimo mangiare il cacao.

Ma a lui non piaceva il cacao, nemmeno un po'.

Sam scrutò Dean per qualche decina di secondi, indeciso sul da farsi.

Poi lentamente piegò il labbro inferiore all'infuori, i suoi occhioni verdi incominciarono a diventare lucidi, e una lacrima capricciosa si fece strada sulla sua guancia per poi cadere sulla tovaglia.

Dean lo notò, e lo guardò curioso. Sammy non piangeva per così poco.

Sam si fece forza e prese in mano il cartone di latte, ben deciso a tenerlo stretto tra le sue manine. Non avrebbe deluso suo fratello. Se diceva che era abbastanza grande per versarsi il latte allora era così. Dean non gli mentiva, mai.

Scivolò dalla sua presa, e non riuscì a riprenderlo. Cadde, e il contenuto inzuppò la tovaglia e i vestiti di Sam.

Papà si sarebbe arrabbiato di sicuro.

"Scusa, scusa, scusa, scusa!" Implorò il bambino, ancora sull'orlo delle lacrime mentre il fratello si avvicinava.

Dean alzò gli occhi al cielo.

Un disastro, ecco cos'era quel piccoletto.

Eppure non riuscì a trattenere un sorriso vedendo la sua espressione da cui trapelava un misto di paura e sgomento.

Ridacchiò divertito.

"Che c'è da ridere?" Chiese Sam, in ginocchio sulla sedia.

"Niente Sammy. Niente." Rispose Dean ancora sorridendo.

Poi condusse il fratello sulla parte asciutta del tavolo, e gli porse la sua scodella con i cereali.

"Mangia questi. Non mi vanno più tanto." Disse Dean scrollando le spalle.

Sammy sembrò sorpreso. "Sei sicuro?"

Dean annuì distratto, e fece per dirigersi verso la tv.

"Dean?" Chiamò Sam, con la bocca contornata dal bianco del latte appena inghiottito.

"Si Sammy?"

"Quando papà tornerà comprerà tanto latte e tanti cereali che basteranno per tutti e due."

Dean ridacchiò e si lasciò cadere sul divano.
 

Sam Winchester sorrise. Aveva trovato un amico.
  




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  Joanie's Corner.   

Salve popolo di efp!

E' la mia prima fan fic nel fandom di Supernatural. Era da un bel po' che volevo pubblicarla, ma non mi decidevo.

Ci saranno ventuno capitoli, uno per ogni lettera dell'alfabeto.

Spero che l'abbiate gradito! :)

P.S. Grazie ad Apfelstrasse per l' aiuto con l'immagine. Graziegraziegrazie. :3

Joan;

  

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Capitolo 2
*** B. La prima vera bugia di Dean Winchester. ***





 


Winchester's Alphabet.

Capitolo due: B.

La prima vera bugia di Dean Winchester









 

 
 

 Una bugia, una piccola bugia.

Nient'altro.

Sammy non avrebbe saputo. Mai.

Una bugia per salvarlo dal morso della morte.
 

Dammi dieci anni.
 

Cosa avrebbe dovuto fare?

Lasciarlo in una cassa di legno sottoterra, con il corpo martoriato, mentre i vermi gli divoravano la carne?

No, non Sam.
 

Dammi otto anni.
 

Occhi gialli era morto, aveva avuto la sua vendetta.

A che prezzo?

Non aveva più nessuno.

Sammy non c'era, papà non c'era, mamma non c'era.
 

Dammi cinque anni.
 

Una bugia.

La prima bugia di Dean Winchester.

A suo fratello.

Per suo fratello.

Per stare con lui.
 

Visto che sono una vera santa ti do un anno.
 

Un anno per mentire.

Un anno per vivere.

Solo un anno per Dean Winchester.
 

"Dean...Dimmi la verità. Bobby non può aver curato le mie ferite, erano troppo gravi."
 

Aveva fallito in tutto, nella sua vita.

Non aveva mai amato.

Non era riuscito a mentire.

Non aveva salvato suo padre.

Non aveva salvato sua madre.

Ma aveva salvato Sammy.
 

Un anima e una bugia, per una vita.
 

Un anno Dean. Un anno e salderemo i conti.








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Joanie's Corner.


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Ave!
Torno con questo capitolo.
Ho trovato questa parte della serie molto...tenera.
Nel senso, andare all'inferno per Sam è un gesto estremo da parte di Dean.
Già, adoro le parti drammatiche. :3
Anche se mi ha fatto uno strano effetto scriverla, perchè non guardo la terza stagione da...uhm, molto tempo.
Beh, spero che vi sia piaciuto ;)
Dedicato a Eoise de Winter, Piperita Patty, Apfelstrasse e Leave me Alone :)

Joan;

 

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Capitolo 3
*** C. Chevy Impala del '67. Anche conosciuta come Casa. ***








Winchester's Alphabet.

Capitolo tre: C.

Chevy Impala del '67, anche conosciuta come casa.

 









Quando Sam aveva paura, bastava una coperta, una cassetta con un lento dei Led Zeppelin nella radio, un sacchetto di cereali e Dean che gli stringeva la mano dal sedile a fianco.

Quando Sam aveva paura, bastava un sorriso di John, una foto di mamma nella tasca superiore della camicia, il rumore delle ruote consumate che strisciavano sull'asfalto.

Bastava la carezza sgraziata del vento che soffiava dal finestrino aperto, il cigolio dei cerchioni sul punto di staccarsi, che indicava che erano a casa.

Perchè quando Sam Winchester aveva paura, con premura Dean lo rassicurava e diceva che sarebbero tornati a casa.

E allora incominciava a raccontare. Raccontava della sua stanza, di come erano disposti i mobili nella loro vecchia dimora, e cosa facevano la mattina prima di andare a scuola.

Prima dell'incendio.

Ma non parlava di Mary, mai.

Dean non si azzardava mai a pronunciare il suo nome. Però la pensava tanto. Ogni notte prima di dormire.

Ma Sam no, lui non se la poteva ricordare. Quello che ora importava per lui era essere a casa.

Casa.

Non avrebbe saputo per molto tempo vi si trovava già.

Che forse l'unico posto che poteva avere quel nome, era un'automobile del '67 laccata in nero che John acquistò quando ancora non aveva sposato Mary, quando nessun demone aveva ancora bussato alla sua porta.

E le persone che la occupavano.

A volte un angelo, a volte un vecchio ubriacone, a volte un fratello.

Quella era la loro vera casa.

Casa era poter viaggiare senza un tetto sopra la testa,  senza pesi, senza rimorsi o rimpianti, senza inferno sotto i piedi, nè paradiso, per le autosdrade americane, la notte.
 

Senza paura, nella loro Chevy Impala del '67, anche conosciuta come casa.






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Joanie's Corner.


Buongiorno *w*
Ecco qui il nuovo capitolo, partorito dopo un'ampia valutazione e una consultazione del vocabolario sotto la lettera C.
Beh, ringrazio tutte le persone che mi seguono e che hanno recensito, spero che la raccolta non vi stia deludendo :3
Lo so che questo capitolo è corto, ma non mi sembrava di dover aggiungere altro.
Non ho idea di quando scriverò il prossimo capitolo perchè lo studio mi sopprime. Però impiego ogni mio minuto libero a scrivere, quindi non dovrebbe tardare poi molto.
Bene, direi che vi lascio andare ora. :) 
BBBuona giornata a tutti!

Joan;

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