Shadows

di Gadriel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Michelle ***
Capitolo 3: *** vivo o morto? ***
Capitolo 4: *** il ritorno ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Per quanto si possa pensare che questa sia una semplice fantasia adolescenziale,per quanto io stesso lo vorrei non posso pensa

Prologo

Per quanto si possa pensare che questa sia una semplice fantasia adolescenziale,per quanto io stesso lo vorrei non posso pensare che non possa essere il contrario.

Mi chiamolultima volta mi chiamavo Daniel vorrei chiamarmi Mercutio perchéva bemolte persone poco colte potrebbero non capire così ho deciso di chiamarmi Josch insomma non è così male ma per gli uominile persone normali potrebbero accettarmi meglio così nella mia prima vita mi chiamavo Artemis, e sinceramente non ricordo bene come sono diventato così ricordo solo che la nonna,(i miei genitori erano morti)mi diceva sempre:

-Fa il bravo Artemis che se no arriva solo pipistrello e ti morde!-

Io avevo appena 16 anni quando il pipistrello mi ha morso davveroOgni tanto mi risveglio , ho cercato di scoprire ogni quanto mi risveglio ma non è un tempo regolare perché ogni voltamuoio diversamente dalle altre volte, veramente nel mio caso più che una morte è uno sviernimento.La cosa certa è che ogni volta che mi risveglio succede sempre qualcosa , spesso spiacevoleOra che mi sono risvegliatosono successe tante cose, tipo sono cadute le torri gemelle lho visto il filmeto su internet perché veramente sono cadute 3 anni fa ma vgliate che faccia differenza per me tre anni o mille??Anche la moda è cambiata io somno lunico a non essere cambiato sono sempre il ragazzo pallidoccio, con i capelli neri e cascanti in faccia e gli occhi azzurri di ghiaccio,A volte desidererei essere morto invece di continuare a viverein questo modo finchè qualcuno non mi uccida come è giusto che si faccia con uno come me,Oramai non ho voglia nemmeno di vivere la prima volta ci provavo piacere che tutti morissero e io ero perennemente giovane ma poi mi sono reso conto che era solo una crudeltà io stesso lo ero meschino a dovere sopravvivere a costo delle persone normali. Ho tentato a morire di fame ma non ha funzionato, è come se mettete nella stessa stanza un cane e un gatto prima o poi i due si attaccheranno, è la stessa cosa vale per me e il sangue siamo due cose inseparabili. Io doveri stare allinferno quello è il luogo giusto per quelli come me ma non posso sperare che un cacciatore mi venga e m,i uccida, avanti, nel 2004 chi crede più ai vampiri?

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Capitolo 2
*** Michelle ***


-Finalmente ti sei svegliato Artemis

 

Capitolo 1

 

Michelle

 

 

 

-Finalmente ti sei svegliato Artemis!-è il mio odioso pipistrello una specie di guardia del corpo che mi hanno rifilato i miei genitori dall’inferno. Più che altro lui si occupa di non farmi  fare cavolate come rinnegare la mia natura di vampiro.

-Ora mi chiamo Josh lasciami in pace stupido uccello!- ho urlato, diciamo che non sono molto di compagnia.

-Io sono un mammifero, e comunque devo ammettere che non sei cambiato per niente, Josh,e in ogni modo anche tu sei uno specie di volatile.-

-Questo non mi obbliga a dover parlare con te…-ho contrastato

-Se io non ti avessi salvato tu saresti morto-ha dichiarato lui

-Se tu non mi saresti venuto a rovinare il resto della mia vita…- l’ho corretto

-Piccolo ingrato, a proposito da quanto tempo ti sei risvegliato?-non ero tenuto a dirglielo ma perché non farlo rodere un poco?

-Da ieri sera-ho risposto tranquillo

-E non hai mangiato niente?-Ora era davvero arrabbiato

-No-

-rammentati che nel congelatore c’è qualche sacchetto di sangue…-mi ha ricordato

-Lo so-è stata la mia breve risposta, non mi piace parlare tanto, anche perché sono certo che se direi troppe cose la gente non ricorderebbe nemmeno la metà di esse.

-Non starai tentando ancora di morire di fame?-Ora pero ero proio arrabbiato luio non c’entrava niente con me perché diavolo i miei genitori non potevano fregarsene di me e lasciarmi solo comne un cane?

-No e sicuramente a te non te ne deve fregare niente.-ho detto alzandomi in piedi, contrariamente a quanto si possa pensare io non dormo nella bara è piuttosto scomoda… preferisco il letto.

-I tuoi genitori mi hanno mandato per proteggerti!-in questo momento non so dire se sono più arrabbiato io o lui.

-Eio non seguirò le loro orme, io non sono un assassino!-questa frase potrà sembrare banale ma io nonostante aver ucciso tante persone non mi sento un assassino perché non sono cosciente quando uccido.

-Così disonori la tua famiglia-ora stava urlando anche lui, e ve lo assicuro un pipistrello quando urla è come le unghie sulla lavagna.

-Famiglia?se loro mi avessero voluto bene io sarei gia morto-non so nemmeno io perché perdevo tempo a spiegarlo a uno stupido pipistrello!

-Tu stai esagerando Artemis!-ha esclamato lui

-Non chiamarmi così!-ho urlato io scendendo le scale

-Dove vai?-mi ha domandato lui

-In città non combinare guai-ho detto sospirando e chiudendo la porta. Ma sentivo ancora lui che mi urlava

-Sei un ingrato e poi,io non combino guai!-ho oltrepassato il cancello e mi sono sentito subito libero, ma perché quel dannato pipistrello rompeva sempre?Avevo ancora il mio vecchio camperino che avevo comprato negli anni 70 sembra essere uscito da n museo delle cere!Non l’ho preso perché se lo avessi fatto non ci sarebbe stato bisogno che dicessi loro di essere un vampiro tanto mi avrebbero considerato lo stesso pazzo. Così presi la bicicletta che anche se vecchia nessuno mi avrebbe preso in giro, e la spolverai, ecco un latra cosa da fare, pulire la bicicletta. Saltai su e iniziai a pedalare. Arrivato in città notai subito i cambiamenti e sforzai di non essere sorpreso. Tutto era cambiato, erano stati piantati nuovi alberi le strade erano piene di cartacce e di nuovi poster pubblicitari. Quello che mi ha colpito di più è stato quello di una donna mezza nuda che pubblicizzava un paio di slip e un reggiseno. I negozi erano tutti cambiati. Al posto del bar di Jo c’era un salone di bellezza un poco mi è dispiaciuto perché era li che io passavo le mie giornate a giocare a biliardo. Non c’erano  più i solito ragazzi con i pantaloni a zampa di elefante magliette strane e collanine con budda, e capelli a baschetto.Ora c’erano i ragazzi con i capelli in aria, i pantaloni aderenti e canottiere con gesti.Le ragazze erano sorprendentemente maschili!anche loro con i capelli sparati in aria colorati dei colori più strani e minigonne vertiginose lo so anche l’altra volta c’erano le minigonne ma queste erano molto più corte!Per essere non era tanto male…Mi sarei abituato subito.Poi ho avuto una visione non era una ragazza era un angelo!Aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri , era diversa dalle altre con un top azzurro e un paio di pantaloncinio di jeanz.

Arrivata davanti a questi ragazzi si sono messi  a fischiare  e a chiamarla.

-Michelle ti prego mettiti con mer non posso vivere senza di te!-e cose del genere io non guaravo la strada infatti dono andatoa  finire sotto una macchina.L’uomo è sceso  subito  e si è messo a urlare aiuto ma l’ultima cosa che ho visto è stata quella ragazza ma sembrava inverosimile che io potessi andare in paradiso perché di certo era così perché lei era un angelo!

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti ho scritto questo primo capitolo con i sottofondo degli Aerosmith e di altre canzoni ma improvvisamente quando sono arrivata alla parte dove appare Michelle sono partiti i Beatols proprio con “Michelle”così ho deciso di cambiare il nome. Allora come vi è sembrato il primo capitolo? Spero sia bello commentate pure non mi offendo mica se dite qualcosa di male, ma siate gentili….

 

                                                                       The crasy girl

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Capitolo 3
*** vivo o morto? ***


Capitolo2 Mi sono svegliato mezz’ora dopo del violento incidente spero solo di essere tutto intero se no farò causa a quel cretino con la macchina!veramente se sono morto mi dispiacerebbe molto proprio ora che ho trovato la ragazza dei miei sogni. Anche se credo che se rimarrei con lei, lei non mi vorrebbe mai. Apro gli occhi, no non sono morto. Mi trovo in una stanza arancione e c’è tanta luce… è da tanto tempo che non vedo tutta questa luce. Sono a petto nudo ma i pantaloni li ho ancora, questa coperta è così pesante sono coricato su una coperta blu a puntini bianchi che direi sono stelle. C’è una musica sono i beatols… con Nowere man mi sto mettendo a cantare lo so che è strano ma una volta ci sono stato a un concerto dei beatols .Mentre canto non mi accorgo neanche che la porta si è aperta. è l’angelo è entrato e mi sta guardando spero non mi abbai visto. -Guarda che è inutile che fai finta di dormire ti ho visto-io non dico niente e sto zitto con gli occhi chiusi. Lei si è avvicinata e mi ha guardato in lungo e in largo. A un certo punto sento come bagnato sul petto. - Ehy ma dico 6 pazza????-ho esclamato. -Per fortuna che ti sei svegliato se no ti buttavo tuta l’acqua addosso altro che una benda bagnata!-altro che angelo questa è peggio di me. -Devo fare alcune cose grazie per avermi aiutato.- taglio corto. Alzandomi. -Tu non vai da nessuna parte!-esclama lei ributtandomi sul letto. Non immaginavo avesse tutta questa forza! -Senti non ho mai minato nessuno tanto meno una ragazza…- lei mi guarda storto. -Sei un maschilista e comunque saprei resistere agli attacchi di uno come te!-ha strillato tirandomi uno schiaffo. Mamma mia quanto mi ha fatto male! -HAI!-lo sai che assomigli a selvaggia?- -Vuoi che ritiri un pugno?-mi ha risposto ma io ho iniziato a fargli il solletico e lei si è messa a ridere, non ho mai saputo perché ma il solletico è contagioso e mi sono messo a ridere. Dopo mi sono ricomposto insomma sono una persona seria io, anche se non sapevo proprio niente di quella ragazza sentivo che era una persona buona, troppo per me. -Che ti prende perché quella faccia triste?-mi ha chiesto era molto preoccupata così ho pensato che era meglio non dirle niente. -Niente.- ho risposto. Lei si è alzata dal letto e mi ha detto: -A proposito! Non so nemmeno come ti chiami!Io sono Michelle!-ha detto lei tutta allegra. -Io mi chiamo Josh.- ho tagliato corto. Mentre lei ci pensava su. Alla fine ha detto perplessa: -No tu non sei di queste parti!-come avrei voluto dirle che io ero di quelle parti da molto più tempo di tutta la sua generazione. -No infatti sono di New York- ho mentito -Lo immaginavo!!-ha esclamato tutta felice a questo punto mi sono incuriosito -Che cosa?-ho chiesto e lei mia ha puntato il dice indice davanti al naso. -Sei di New York per questo sei snob!-io ero un poco confuso. -Perché tutti quelli che abitano a New York sono snob?- -No ma ho conosciuto una ragazza snobbissima il mese scorso e guarda caso era di New York!- -Io odio le persone con pregiudizi- -Certo mi dispiace molto per quello che è successo 4 anni fa ma comunque siete tutti snob!- -Sei una stupidissima ragazza!- l’ho punzecchiata -Sentiamo perché- -Ci sono persone che stanno anche nei veicoli a fare l’elemosina è chiaro che loro non sono snob e nonostante questo abitano a New York -lei ci ha pensato un po’ su. -Si hai ragione!scusa se ho detto così!il fatto è comunque che tu mi sembri snob!- -Non lo sono.- ho detto calmo. Spero che abbia capito finalmente!Ma non diceva niente così gli ho chiesto: -Dove sono?-lei mi ha subito risposto sedendosi. -A casa mia -era stranamente silenziosa okey che è da meno di un ora che la conosco ma perché era così tranquilla. -E che cosa ci faccio-ho chiesto ancora. -Mio padre mi ha investito.- Bene una figli schizofrenica e un padre che investe la gente. Non posso immaginarmi la madre. -Posso andarmene ora? –ho chiesto non vedevo l’ora di andarmene da quella casa di pazzi! -No.- Ora era davvero troppo taciturna mi stavo tormentando seriamente che cosa le era preso?Visto che lei non diceva niente ho fatto per alzarmi. -Senti io ne vado-lei mi ha rispedito sul letto con una spinta. -Non hai capito?Potresti svenire di nuovo e poi non credo che resisteresti -finalmente una frase più lunga certo era una specie d minaccia ma almeno aveva parlato!Solo che mi ero arrabbiato per come me lo aveva detto. -Sono più forte di quanto tu creda –le ho risposto in preda alla rabbia. -Oh davvero? –mi ha chiesto lei ironica. -Si esatto tesoro ora me ne vado e tu te ne staio qui buona buonina ok?- evidentemente non era d’accordo perché ha alzato le sopracciglia e mi ha guardato con aria superiore. Ti devo avvisare che faccio karatè e sono pure campionessa regionale?-e mi ha indicato alcune coppe su una mensola. Mi sono ricordato dello schiaffo e gia quello mi era bastato. Ma comunque ho cercato di batterla in velocità. Mi sono messo a correre verso la porta e lei però non si era mossa così ho rallentato, ho girato la maniglia ed era chiusa a chiave! -Molto intelligente!-ho detto sorpreso non mi sembrava tanto sveglia! -E un complimento?-mi ha chiesto lei. -si- almeno era tornata come prima!- -Non mi piacciono le persone che parlano a monosillabi!-ha risposto lei sprezzando allegria da tutti i pori. -Quanto dovrò restare qui?- -Se farai il bravo bambino per stasera sarai gia a cassa tua, a proposito dove abiti?-mi ha chiesto a questo punto potevo fare due cose: 1.dire la verità 2.dire una bugia. -Hai presente il castello nella collina?i miei lo hanno comprato e rihanno andato prima per ambientarmi- -Devi avere un mucchio di soldi!che cosa fanno i tuoi?- -Ho letto un negozio di computer c’era scritto microsoft così ho cercato di inventami qualcosa. -Sono dei soci della microsoft.- -Però!-ha esclamato lei. -Ei tuoi? Tuo padre inoltre a investire le persone fa qual cos’altro?-lei ha fatto una risatina finta. -Molto spiritoso mio padre è medico e anche mia madre.- ho cercato di immaginarmi il padre di Michelle come scienziato pazzo con la sua macchina. Mi ha fatto venire i brividi solo a pensarlo. Poi lei ha interrotto i miei pensieri. -Devo preparare la cena qualche preferenza?-mi ha chiesto -Vorrei mangiare delle fragole.- ho detto io. -Non è stagione! Chi è che mangia fragole a settembre?e poi io preparo un ottimo risotto ai funghi ti piace?- -Si però spero che non mi avveleni!-ho detto -Vuoi che ti stenda?-ha detto lei aprendo la porta e dicendo-Sai una cosa Josh? Sei davvero simpatico -ed è scomparsa dietro la porta. ¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤¤ Il risotto era davvero squisito ma la cosa più bella era che Michelle mi ha imboccato per tutto il tempo. Mi diverte tantissimo avere tutto al mio servizio anche se dopo che suo padre stava per uccidermi era il minimo che potesse fare. Ma Michelle è proprio unica. Anche se ho dovuto ripensarci sul fatto che è un angelo… diciamo che non lo è proprio…Dopo che mi sono rivestito mi ha accompagnato fino a casa. Stava tramontando. -Oh come è romantico il tramonto! Non trovi anche tu Josh?- -Io non sono romantico- -Quindi non ti piace?- -Non ho detto questo.- -Cosa ti piace del tramonto?- -Il fatto che dura poco e che poi fa buio- -A me non piace il buio, mi mette a disagio- -Gia- -Quanto credi di fermarti qui?- -Non lo so uno o due anni non dipende da me.- -Ah gia i tuoi genitori…-si è messa i capelli dietro le orecchie-penso che non deve essere facile muoversi sempre…lasciare i propri amici…- -No è facile- -Come? Non ti mancano i tuoi amici di New York e dove altro sei stato?- -No non ho amici ne a New York ne da nessuna altra parte.- -E io?- -Vuoi essere mia amica?- -Si- -Guarda che sono un tipo complicato non ti conviene stare con un tizio come me…- -Perché cerchi di allontanarti tutti?- -Io non cerco di allontanarmi nessuno è solo che non credo di essere una persona affidabile.- -Perché?- -Combino sempre guai, a volte fumo, sono uno sciupa femmine e sono indipendente, non sono fatto per stare in compagnia.- -No secondo me sei solo timido, ti ei gia iscritto a scuola?- -Non ancora volevo farlo prima di rischiare la vita.- -Quanto la fai lunga che cosa dovevi fare oltre a questo?- -Dovevo andarmi a fare una spuntatine ai capelli- -Una spuntatina?qua come minimo è da un secolo che non li tagli.- -sei molto sincera, ma scommetto che sei uno di quei tipi che appena arriva uno nuovo raccoglie informazioni e dopo nemmeno 2 giorni tutti sanno che lui sei cosa fai e persino dove sei andato l’ultima volta in bagno.- -Wow mi hai sorpreso!Non immaginavo che in tutto questo tempo avessi accumulato tanti pensieri su di me…- -Non sono solo un’insieme di materia sono una persona e anche io penso mettitelo in quel piccolo cervellino!-e le scompigliai i capelli superandola. -Ehi! Anche io penso che ti sembra!- -Lo so…- -Io… devo ammettere che all’inizio era così ma ora che ti conosco meglio voglio essere tua amica!- -Sembri mortificata- -Davvero allora?- -No io non sto con gente come te.- -Come me? In che senso?- -Sembri una persona molto solare ma in verità sei molto sola quindi conti tutto sull’amicizia, e cerchi sempre più persone che ti vadano dietro- -Non è vero che sono sola io ho ytanti amici…d io ho…una famiglia bellissima…dei genitori bellissimi…e tanti ragazzi che mi vanno dietro…-ed è scoppiata a piangere -Ser piangi ti colerà via tutto il trucco…- -Non ho trcco e se piango e solo colpa tua!- -Cosa?ora non buttare tutta la colpa della tua infelicità su di me!-ma visto che lei non rispondeva mi sono girato e mi sono accorto che si era seduta su un sasso e stava piangendo tantissimo…non c’è l’ho fatta sono fatto così dico solo quello che penso.Ma mi ha fatto troppa pena e così mi sono seduto vicino a lei. -E dai stavo schezando…- -No hai ragione tu… che stupida, mi conosci meglio tu da nemmeno un giorno cheio in tutta ka mia vita!- -Se vuoi possiamo divenare amici così non sarai più sola.- -davvero?- -Se lo vuoi… ma io non so cosa si deve fasre per essere aamici.- -Quello che stavo facendo prima domande, risposte e cercare ciose per la quale siamo uguali.- -Tipo?- -che ne so…Hai fratelli o sorelle?- -No- -Bene io nemmeno, ma comunque per motivi diversi tu vieni da New York e li siete tutti raffinati- -Ma davvero e tu invece?- -No i miei non hanno più pouto averr figli dopo di me- -Mi dispiace…- -A me no, mi trovo bene!-poi si è girata verso di me e mi ha guardato negli iocchi-Va bene a volte mi manca la compagnia ma nel complesso mi trovo bene- -Io avrei voluto avere qualche fratello magari più grande-eraavamo a pochi passi da castello. -Bene da qui puoi continuare da solo- -Cosa e perché?- -Io non entro in quel luogo- -Perché?.- -Si dice cje sia infestato dai vampiri e da altri mostri.- -E tu ci credi?- -Certo che no….- -E allora accompagnami- -Senti ho paura…- -Oh ti spaventi dei pipistrelli?- -No ma dei vampiri…- -Perché?- -Non lo dire a nessuno ma una volta mi è sembrato di vederne uno…- -Si ma davvero comer era fatto?- -Era … bianco…e poi…io…mi ha messo una mano sul vetro…e io l’ho appoggiata pure la mia… e lui mi gha mostrato identi e poi erano pieni…di sangue e …e …basta…non mi ricordo più noiebnte.- -in ogni modo telo osso assicurare linon ci sono vampiri o cose del genere, ti puoi fidare- -Davvero?- -Certo siamo amici- -Si ama ancora ma ancora non mi fido- -Ma davvero?-mi muisi le mani in tasca- e allora che cosa dovrei fare lùoper guadagnarmi al tua fiducia?- -Aiutami- -In che cosa?- -La sai la matematica?- -Si- -Domani ho il compito- -Buon per te- -Non vuoi aiutarmi?- -Non ho detto di essere stupido quando ho detto che non so essere amico, nojn voglio farti del male.- -In che senso?- -Se ti asciarei copiare non farei del bene.- -Bene Josh ti sei appena guadagnato la mia fiducia- Si è avvicinata a mi ha dcato un bacio sulla guancia.Dopo si è girata e ha iniziato a camminare verso la stradas di casa. -Ora devo andare ci vediamo domani a scuola!- -Buonanotte Michelle e ciudi bene la finestra stasera fa freddo.- -Ma che dici? C’è un caldo bestiale- -Non è per il caldo è per il pipistrello…-

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Capitolo 4
*** il ritorno ***


3 CAPITOLO Il ritorno È mezzanotte o manca poco, ma non importa, non sono più in me, ho bisogno di sfamarmi io ne ho bisogno…Sto uscendo scendo le scale più in fretta che posso ma non mi bassa così ho fatto non ci avrei mai creduto che sarei ricaduto così ma ho spalancato le ali e ho iniziato a volare. Era bellissimo avrebbe anche potuto essere meglio se solo non avesse fatto tanto caldo. Sono arrivato in città c’è un sacco di gente in giro non sarà difficile scegliere una vittima c’è ne sono tante anche se le mie preferite sono le ragazze. Entro in un locale qualunque la luce a neon è accesa ma non riesco nemmeno a leggere il nome per quanta gente c’è tutti mi passano accanto e mi scontrano. Qualcuno mi si butta addosso, è una ragazza è ubriaca…credo ma non importa è molto carina ma ha l’aria da stupida. -Ciao moretto vuoi ballare?-non so ballare ma ho appetito. -Si- anche se non c’è spazio per ballare, altre dieci persone mi vengono addosso. Mi sto iniziando a scocciare questa musica fa schifo. -Che sei stanco?vuoi qualcosa da bere?-dico no anche se quello che voglio bere c’è l’ha lei. -Come ti chiami?-le chiedo -Che importa?-giusto ha ragione non le servirà più un nome. -Andiamo da te?-credo voglia dirtela casa mia -Non ho una casa -è la verità è un castello -Sei un vagabondo?- che fervida immaginazione che ha la ragazza. -Più o meno -mio sto scocciando concludiamo?-Sai che hai un bel collo. -Davvero?-che credulona -Certo facciamo così io vado a parlare con un amico e tu mi aspetti fuori?- -Non farmi aspettare- -Non oserei-che bugia non mi importa niente di lei solo che ho fame. È mezzanotte e mezza credo che mezz’ora basti ma sono certo che non scapperà -Uffa dove diavolo si è cacciato?- -Ciao- arrivo sorridendo come un demente -Oh finalmente…-mi si avvicina e mi bacia sulla bocca -Non dovresti scusarti per il ritardo?- -Io non chiedo mai scusa.- e le ho infilato i denti nel collo, sentivo la carne abbassarsi sotto i miei canini, sento il sapore del sangue, non sento più niente oltre le urla ma all’improvviso cessano. È morta. Fine del divertimento. Torno a casa lasciando la ragazza sul marciapiede e leccandomi le labbra, ottimo servizio meriterebbe anche la mancia.

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