I just need you now

di monteith_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** "Like a virgin" <3 ***
Capitolo 2: *** "So are we like friends now?" "A kind of" <3 ***
Capitolo 3: *** "A simple Britih Bad Boy" <3 ***
Capitolo 4: *** "Something about you" <3 ***
Capitolo 5: *** " Let's start the party" <3 ***
Capitolo 6: *** "I need my best friend" <3 ***
Capitolo 7: *** "She belongs with me" <3 ***
Capitolo 8: *** "On my way" <3 ***
Capitolo 9: *** "I'm so sorry" <3 ***
Capitolo 10: *** " Just That I'm not Harry, right?" <3 ***
Capitolo 11: *** "Keep holding on" <3 ***
Capitolo 12: *** "No! Jimmy protested" ***
Capitolo 13: *** "You've got the music in you" ***
Capitolo 14: *** "She will be loved" <3 ***
Capitolo 15: *** "I needed my mom" ***



Capitolo 1
*** "Like a virgin" <3 ***


"I JUST NEED YOU NOW"


     Capitolo 1: Like a virgin <3                                                                      
 

Niall : 

Primo giorno di scuola. Ero felice di tornare in quel posto che tutti odiano per tutta la vita. Avevo passato l'estate più noiosa della mia vita. Ero stato DUE COMPLETI E LUNGHI MESI solo con i miei familiari e i miei cugini. Tutti più piccoli o più grandi di me. Stavo tutto il giorno a mare per non dover restare nella casetta che avevamo affittato per le vacanze in compagnia della mia pro-zia di terzo o quarto grado che era innamorata di me D:. Mi corteggiava senza pudore, e tutti ridevano per questo... tranne me ovviamente. Almeno durante quelle settimane parlavo al telefono con i miei quattro migliori amici : Hazza, Tommo, Liam e Yolo Zayn, mi piaceva chiamarli così. Liam aveva passato le vacanze con la sua famiglia, Zayn era andato in Spagna con sua sorella maggiore ed Harry e Louis l'avevano passata insieme. Beati loro. Nessun parente tra le scatole.

Per fortuna tra pochi minuti li avrei rivisti. Mi preparai in fretta. Presi la moto che mi avevano regalato per il compleanno qualche giorno prima e sfrecciai verso la scuola. Parcheggiai la moto nel cortile riservato ai mezzi usati dagli studenti ed entrai.

Mi avviai verso il mio armadietto, posai lo zaino all'interno di esso e mentre stavo per prendere i libri, qualcuno, alquanto stupido, mi salta addosso da dietro e mi fa cadere per terra.

 

<< YOLOOOO!>> urlò il ragazzo con lo sguardo da BRADFORD BAD BOY e con la cresta riempita di lacca per farla rimanere su. Continuava a ridere mentre io cercavo di rialzarmi. 

 

<< Ah, ciao MA CHE PIACERE RIVEDERTI>> dissi urlando provando a far tornare a loro posto le poche ossa rimaste integre. 

 

<< E' sempre un piacere rivedermi>> disse lui aprendo il suo armadietto accanto al mio.

 

<< Ciao ragazzi!!>> entrambi ci voltammo alla nostra sinistra e incrociammo il sorriso a quarantadue denti di Liam.

 

<< Ehi! tutto bene le vacanze?>> ci domandò quest' ultimo.

 

<< Benissimo, la spagna è bellissima ... e le ragazze spagnole poi ....>> disse Zayn con un ghigno.

 

<< Una noia mortale>> dissi io << ah e devo ancora raccontarvi la mia love story con la mia pro-zia>> continuai.

 

I ragazzi scoppiarono in una risata.

 

<< Buongiorno ragazzi più brutti di me!>> Sapevamo già chi fosse. Il ragazzo riccio più amato della scuola.

 

<< Ciao Harry>> noi altri in coro.

 

<< Avete per caso visto Louis??>> ci domandò con aria disinvolta rovistando nel suo armadietto.

 

<< No, ma scusa non siete andati insieme in vacanza?>> disse Zayn con aria interrogativa.

 

<< Si, ma stamattina quando mi sono svegliato, sono andato in camera sua e non c'era>> disse Hazza.

 

<< Beh, vedrai che arriverà presto>> disse Liam

 

<< Beh... allora ragazzi, come è andata l'estate? Avete conosciuto qualche bella ragazza da scopare??>> disse Harry sorridendo.

 

<< Ho conosciuto una ragazza in spagna, ma niente di che ...>> Zayn rispose.

 

<< E tu, Niall... sei ancora vergine??>> disse Harry e all'improvviso mi ritrovai circondato da tre ragazzi che mi guardavano con aria curiosa e allo stesso tempo maliziosa.

 

<< Beh ... non proprio...>> Dissi. Scoppiarono a ridere. Poi Harry continuò.

 

<< Dai, Niall hai avuto 2 mesi per trovarne una >>

 

<< Beh scusate se cerco la persona giusta con cui perdere la mia verginità>> risposi io 

 

<< Si, ma di questo passo non la troverai mai>> mi disse Liam mettendomi una mano sulla spalla.

 

<< Vedrete, la troverò presto>> dico appoggiandomi sull'armadietto di Tommo.

 

Mi voltai verso la porta d'ngresso e all'improvviso vidi la cosa più simile ad un angelo che avessi mai visto. Non una cosa. Una persona. Anzi, una ragazza, la più bella che i miei occhi avessero mai notato.Camminava a passo lento con le cuffie nelle orecchie. Aveva dei pantaloncini che mostravano le sue lunghe gambe.

 

<< Niall non puntare così in alto>> disse Harry avvicinandosi a me.

 

Tutti noi la guardavamo con aria meravigliata.

 

<< E' bellissima...>> disse sottovoce Liam.

 

<< Ragazzi l'ha vista prima Niall>> disse Zayn sorridendomi ed allontanandosi con Liam verso i 

 

distributori automatici.

 

La ragazza si avvicinò a quello che era l'armadietto di fronte al mio.Aveva i capelli biondi e corti. Si tolse il cappelo che aveva e lo ripose nell'armadietto. La ragazza si girava e mi sorrideva. ERA DAVVERO BELLISSIMA






 

 

   Quinn: 

     

Era il mio primo giorno di scuola in una nuova città. I miei genitori hanno divorziato e mia madre ha volutocambiare città perchè a Richmond c'erano troppi ricordi legati alla sua vita con quello stronzo di mio padre. Così abbiamo deciso di trasferirci a Londra. Dista più o meno tre ore dalla mia vecchia città, ma almeno mia madre non avrebbe più visto la nuova compagna di mio padre ogni giorno al supermercato.Quella mattina salutai mia mamma con un bacio, salìì sul mio motorino e arrivai a scuola. Lo parcheggiai ed entrai nell'edificio. Tutti mi guardavano come se fossi un alieno. Attraversavo il corridoio ascoltando "Cough Syrup" dei "Young the giant". Adoravo quella band. Lessi il bigliettino datomi in segreteriacon scritto il numero del mio armadietto: 203. Ero quasi vicina a quest'ultimo guardo mi volto a sinistra e i mieiocchi incontrano il mare. Che dico il mare, l'oceano. Erano gli occhi più belli che avessi mai visto. 

Il propietario di quei due diamanti blu mi sorrideva e si accarezzava la nuca e i suoi capelli biondi. C'era un altro ragazzo vicino a lui che guardava nel suo armadietto. Si girò, mi guardò e mi sorrise.Aveva un sorriso da mozzare il fiato. Poi sorrise al ragazzo biondo e se ne andò. 

I suoi immensi ricci si muovevano sinuosamente mentre si allontanava. Questo stesso ragazzo a metà strada incrociò un altro ragazzo altrettanto stupendo e con un culo da favola. Parlarono per qualche secondo e poi continuarono la strada insieme. Quel ragazzo con il culo d'oro aveva le mie stesse bretelle (?).

Mi tolsi il cappello e lo poggiai nell'armadietto. Ogni tanto mi giravo a guardare il ragazzo biondo dagliocchi blu per vedere se mi stesse guardando. Presi i libri dallo zaino e quando mi girai per andare in classeli incrociai di nuovo. Si, gli stessi occhi che mi avevano fatto incatare qualche minuto prima. Il ragazzo mi guardava sorridendo.

 

<< Ehi, tutto bene?>> disse lui vedendo che ero immobile.

 

<< Si, sto bene... grazie >> gli sorrisi. Anche il suo sorriso non scherzava affatto.

 

<< Comunque mi chiamo Quinn >> tendendo la mia mano

 

<< Io Niall Horan>>

 

<< Beh, piacere Horan >> <3

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Capitolo 2
*** "So are we like friends now?" "A kind of" <3 ***


 "I JUST NEED YOU NOW"

       
Capitolo 2: "So, are we like friends now?"

   " A kind of" <3


Quinn:  

 

Niall ed io ci incontrammo alla fine di ogni ora davanti ai nostri armadietti per tutta la mattinata. Era così dolce, divertente e così bello.

Avevamo molte cose in comune e in più entrambi amavamo mangiare. Mi ha detto che vicino a casa sua c'è un ristorante di nome "Nando's" e che, non essendoci mai andata, doveva assolutamente portamici.

 

<< Allora ci vediamo stasera alle 18.00 >> mi propose lui.

<< Ok, ci vediamo fuori casa tua >> dissi sorridendo. Il suo sorriso così adorabile e timido mi faceva letteralmente impazzire. 

L'ultima campanella della giornata suonò, lo salutai con un bacio sulla guancia e mi allontanai. Mi fermai a metà strada verso l'uscita, mi voltai e vidi che mi sorrise e si voltò per andarsene. Gli corsi dietro. Lo fermai afferandolgli il braccio e dissi.

<< Allora è un appuntamento >>. Con un sorriso malizioso lo guardai e sfiorai la sua mano con la mia. Lui rimase lì immobile a fissarmi con un sorriso da ebete sul volto mentre tornavo sui miei passi verso l'uscita dell'edificio. Sentivo i suoi occhi su di me. Era una sensazione bellissima. Sapevo di piacergli e decisamente lui piaceva a me. Senza dubbio. Uscì da scuola e mi diressi verso il parcheggio quando vidi una ragazza seduta per terra, con il cellulare tra le mani. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto, con la frangetta che le copriva la fronte nascondendo la sua peoccupazione. Mi avvicinai.

 

<< Ehi, stai bene? >> le dissi.

<< Non proprio. Abito dall'altra parte della città e mia madre non può venirmi a prendere perchè è a lavoro. Sarò costretta a starmene qui fino a stasera. Non ho neanche io soldi per mangiare quindi non posso comprarmi niente ... potrei chiedere qualcosa con cui cibarmi a quei barboni....>> guardò con aria interessata i senza-tetto in fondo alla strada che, sentendosi osservati, scapparono.

<< Bene, adesso non ho neanche più i barboni a cui affidarmi>> finse una risata.

<< Beh, se vuoi, io ho il motorino. Posso darti un passaggio>> Mi guardò dubbiosa.

<< Ho anche un altro casco>> dissi io sorridendo e porgendole la mia mano. La prese e ci incamminammo verso la moto. Arrivammo a casa sua.

<< Porco opossum arrapato! Non ho le chiavi di casa!>> disse portandosi le mani in viso.

< a casa>> 

Rimase immobile per qualche secondo guardandomi ancora in sella al mio motorino. Guardò il casco che aveva tra le mani e disse.

<< Come mai sei così gentile con me... non ti conosco nemmeno>>

<< Si, beh, mi sei simaptica e poi, lo farei per chiunque>>

<< Ok, allora andiamo>> disse lei risalendo sulla moto.

<< Ah, comunque mi chiamo Quinn>> dissi mentre sfrecciavamo verso casa mia con il vento tra i capelli tenuti dal casco.

<< Piacere Rachel>>

 



Rachel:  

 

Arrivammo a casa sua dopo un quarto d'ora. Quando enyrammo venimmo accolte da un profumo delizioso. Doveva essere la lasagna.

<< Ciao mamma! Abbiamo un ospite a pranzo>> disse Quinn alla madre che era in cucina mentre mi prendeva la giacca e poggiandola sul divano.

 

<< Ah meno male che ho preparato un pò di lasagna in più >> disse la madre mentre ci veniva incontro pulendosi le mani con un panno.

 

<< Salve, io mi chiamo Rachel>> dissi.

<< Kelly piacere>> rispose porgendomi la mano.

Mentra mangiavamo non c'erano quei strani momenti fatti di silenzi imbarazzanti. Anzi, erano entrambe molto divertenti e ti mettavamo subito a tuo agio. Ad esempio, mentre mangiavamo il dolce, Quinn prese il bicchiere con dell'acqua e lo portò alla bocca mentre beveva la madre fece un battuta e Quinn si sbrodolò su tutta la maglietta. Non la smettavamo più di ridere.

<< La lasagna era ottima signora Fabray>> dissi alzandomi da tavola insieme a Quinn.

<< Tranquilla chiamami Kelly>>

<< Ok>> dissi ridendo.

Quinn ed io salimmo in camera sua. Parlammo per un sacco di tempo: nella nostra vita, la famiglia, gli amici. Ci trovammo a prlare dei nostri genitori.

<< Anche tuo padre stamattina era a lavoro>> mi chiese Quinn, mentre eravamo sedute sul suo letto e rovistavamo tra le sue cose.

<< Beh, no. In realtà mio padre è morto qualche anno fa...>> abbassai lo squardo verso una fotografia che avevo in mano. Era una foto della famiglia di Quinn.

 

<< Mi dispiace, davvero, Non lo sapevo>>

<< Tranquilla ... e invece tuo padre dov'è ?>> Anche lei rimase qualche secondo in silenzio poi parlò.

<< Mio padre, se proprio devo chiamarlo così, un anno fa ha lasciato me e mia madre per stare con una ragazza cubana conosciuta in un viaggio di lavoro ... il giorno che se ne andato, disse che era rimasto con mia madre solo perchè non voleva lasciarmi senza un padre e che non aveva mai amato nessuna delle due.... eravamo state uno sbaglio.... >> mi guardò sorridendo, ma sapevo che era uno di quelli finti.

 

<< Comunque è meglio senza di lui>> . Da quel momento non ne parlammo più per tutto il pomeriggio. Nagivammo su internet. Cantammo, ballammo, ridemmo. Era come se ci conoscessimo da una vita.

 

 


Quinn:  

 

Quando Rachel se ne andò erano le 17.00. Era una ragazza speciale e davvero simpatica. Anche un pò matta, ma era per quello che mi era subito piaciuta. Mi sedetti sul divano ripensando a quella bella giornata. All'improvviso saltai dal divano, corsi in camera mia e mi chiusi dentro. Dovevo prepararmi. Tra un pò dovevo vedermi con Niall PERFETTO Horan <3

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Capitolo 3
*** "A simple Britih Bad Boy" <3 ***


"I JUST NEED YOU NOW"

         
Capitolo 3: "A simple British Bad Boy" <3

           

Niall:  

 

Erano le 17.50. Mancavano esattamente 10 minuti al mio primo e serio appuntamento con una ragazza. Per di più

una come Quinn. Era tutto quello che potevo desiderare da una ragazza. Scesi giù in cucina. Dovevo 

mangiare qualcosa per alleviare la tensione che mi stava assalendo. 

<< E' solo un semplice appuntamento Niall >> ripetevo mentre aprivo il frizer. Prendi una vaschetta di gelato

alla vaniglia e andai a sedermi sul divano.

All'improvviso suonarono alla porta. Feci cadere il gelato per terra. Cavolo era in anticipo. Mi alzai e corsi 

verso la porta. Prima di aprire mi aggiustai i capelli e i vestiti. Quando girai la maniglia, tutto il mio 

entusiasmo svanì in un nano secondo. Erano mio padre e mio fratello maggiore. 

Quando i miei si sono separati, mio fratello ed io siamo venuti a vivere con nostro padre, ma vogliamo comunque 

molto bene alla nostra mammina.

 

<< Wow, come mai così elegante stasera? >> disse mio padre posando le buste della spesa sul tavolo della cucina

 

<< Vede uscire con una ragazza!! >> disse mio fratello afferando la mia testa sotto il suo braccio 

e sguastandomi i capelli.

 

<< Non è divertente, sono agitatissimo>> dissi mentre controllavo l'orologio da polso. 

Mancavano pochi minuti.

 

<< Sta tranquillo, Niall. L'unica cosa che stasera devi fare è divertirti. punto. Le piacerai sicuramente per

come sei. Ti ho cresciuto bene, anche senza tua madre sei diventato un bravo ragazzo.... ah approposito...>>.

Mio padre si avvicinò furtivamente a me come se volesse darmi qualcosa ma senza che mio fratello vedesse.

Quando mi mostrò cosa aveva in mano, iniziai a girare per la casa nella speranza che non volesse darmeli davvero.

Intanto mio fratello rideva. Sono sicuro che era stata una sua idea.

 

<< Papà dai! Da quando cammini con dei preservativi nel portafoglio!>> dissi con aria disgustata.

 

<< Possono sempre servire>> disse mio fratello prendendone un paio e andando in camera sua.

 

<< Niall, voglio che tu stia attento ok? >>. Bussarono alla porta.

 

<< Ok, ok papà però ora vai!>>. Andai ad aprire la porta. Era proprio lei. Bellissima come non mai.

 

<< Ciao Horan >> si avvicinò e mi baciò sulla guancia.

 

<< Ehi Quinn ... sei bellissima >> dissi io cercando di sembrare il più calmo possibile.

 

<< Grazie, anche tu non sei niente male ..... Andiamo? >> disse lei prendendomi la mano

 

<< Ok >>. Prendemmo la mia moto e ci dirigemmo da Nando's. 

Credo sia stata la serata più bella della mia vita. Ero con la ragazza di cui ero cotto, nel ristorante che amavo. 

Mi sentivo al settimo cielo. Mentre mangiavamo ci tenevamo la mano. Scherzavamo, 

ridevamo per ogni minima sciochezza.

Sentivo di amarla.

 

 

 

 

 

 

 

 

                             Zayn:  

 

Camminavo per Londra. Avevo le cuffie nelle orecchie. Ascoltavo "I'll stand by you" dei Pretenders. Mi ero 

completamente isolato dal mondo. Mi piaceva farlo. Non so perchè, ma quando camminavo ascoltando la musica 

mi sentivo figo, come se fossi il protagonista di un video musicale. Lo so, sono strano. Me lo dicono in tanti, 

soprattutto i miei amici. Ma solo anche molto bello, quindi non m'importa di essere matto. 

Ad ogni modo, mentre cammino, passo davanti ad un negozio di torte. Erano davvero enormi. Appena le vidi

pensai subito a Niall. Feci una foto e stavo per mandargliela, ma lui mi precedette mandandomi un messaggio:

 

" Ehi Yolo indovina con chi sono in questo momento?

 Con quella ragazza che abbiamo visto oggi a scuola! wow

 è fantastica :D"

 

Iniziai a ridere e venni richiamato dalla commessa del negozio, così decisi di uscire e di rispondere a Niall:

 

"AHAHAHAHAH! Hai capito il piccolo e innocente Niall!

 Beh sono felice per te. Avviso Harry, così muore di invidia xD"

 

Dopo aver risposto a Niall, stavo scrivendo il messaggio ad Harry, ma stavo camminando allo stesso tempo

e non prestai attenzione alla strada, infatti andai a sbattere contro qualcuno. Ci ritrovammo entrambi a terra.

Il marciapiede era pieno di pizza, di tutti i tipi. Notai che anche io ne ero ricoperto, 

e anche la ragazza con cui mi ero scontrato. Si alzò furiosamente e iniziò a ripulirsi.

 

<< Oh scusa, mi dispiace tanto, lascia che ti aiuti >> dissi andandole incontro. Lei mi fermò. Anche con

i residui di pizza tra i capelli era davvero bona.

 

<< NO! LASCIA STARE OK?! HAI IDEA DI QUANTi SOLDI DOVRO' SPENDERE PER RIPAGARE TUTTE QUESTE PIZZE?!

NO OVVIAMENTE NON LO SAI! PERCHE' TANTO NON SARAI TU QUELLO CHE VERRA' LICENZIATO GIUSTO?!>>.

Stava per andarsene quando la bloccai per un braccio. 

 

<< Cosa vuoi ancora?!>> disse mentre si girava. Quando si voltò, ci trovammo a pochi centimentri di distanza.

Potevo perdermi in quegl'occhi così scuri e profondi. Mi guardava come se non potesse fare a meno di starmi 

così vicino. Sorrisi, e anche lei fece lo stesso.

 

<< Devo riportare gli scatoli in pizzeria...>> disse lei raccogliendoli da terra.

 

<< Se vuoi ti do una mano >> dissi

 

<< Ok grazie >>. Arrivammo in pizzeria, ma era tutto spento.

 

<< Oh cazzo, e adesso come faccio??!! >> disse lei cercando di forzare la porta.

 

<< Aspetta >> dissi io. Vidi se c'era qualche pianta nei dintorni, e infatti c'era. La alzai e trovai una chiave di riserva.

 

<< Un classico>> dissi ed aprì la porta. 

Restammo nella pizzeria per qualche ora. Parlammo di lei, di me, di tutto quello che ci passava per la testa.

Credo che non avrei mai provato invidia per Niall.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                      Santana:

 

Mi ero trasferita qui da solo una settimana con la mia migliore amica Sugar e già avevo incontrato il ragazzo

dei miei sogni. Era così bello e super sexy. Dopo quel piccolo incidente per la strada e 

con tutta la pizza tra i capelli, ero un pò perplessa su come potesse interessarmi uno come lui, 

ma non potevo farci niente a quanto pare.

Rimanemmo in pizzeria per un sacco di tempo. Scherzammo e ridemmo. Ci fu un attimo di silenzio, così mi alzai 

e andai dietro al bancone. Presi la farina e le uova.

 

<< Ti va di fare una pizza? >> gli proposi sorridendo. Lui subitò si alzò e mi seguì.

 

<< Allora.... quante uova servono?>> disse, cercando una ricetta tra le varia mensole che ci circondavano.

 

<< Credo che queste bastino >> All'improvviso presi un uovo e senza pensarci due volte glielo ruppi

in testa. 

 

<< Adesso si, che sei alla moda >> dissi ridendo, ma non feci in tempo a rifornirmi di uova 

che mi riempì i capelli di farina. Da quel momento iniziò una vera e propria guerra, quando, non so come,

ci ritrovammo uno sopra l'altro, a pochissimi centimentri di distanza.

 

<<Beh, lo sai che non dovresti trattarmi così, sono una donzella io>> dissi sorridendo.

 

 

<< Cosa posso farci, sono un CATTIVO RAGAZZO INGLESE>>. Stava per baciarmi quando mi allontanai.

 

<< Forse è meglio che vada >> dissi prendendo la mia giacca.

 

<< Vuoi un passaggio? >>

 

<< No, grazie lo stesso >> gli sorrisi

 

<< Almeno mi dai il tuo numero? >> disse lui avvicinandosi. Presi una penna e glielo scrissi sulla mano.

 

<< Fanne buon uso ... >> dissi.

 

<<  ... comunque mi chiamo Zayn >> mi disse tenendomi la mano.

 

<< Santana >>. Quando uscì dal negozio mi pentì amaramente di ciò che avevo fatto. Avrei potuto ricevere 

un bacio dal ragazzo inglese più cattivo e meraviglioso che potesse esistere sulla faccia della terra. <3

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Capitolo 4
*** "Something about you" <3 ***


"I JUST NEED YOU NOW"

               
Capitolo 4: "Something about you" <3
      

                     


Harry:  

 

Era sabato mattina. Mi svegliai verso le 10 di mattina. Oggi il consiglio studentesco aveva organizzato un'assemblea straordinaria e 

quindi non saremmo andati a scuola. FUCK YEAH! :D. Andai in bagno e mi feci una bella doccia di esattamente quaranta minuti. 

Adoravo sentire l'acqua sulla mia pelle. Rimasi altri quaranta minuti in bagno per asciugarmi i capelli. Quando uscì, presi il

cellulare posto sulla scrivania e lo accesi. Dopo qualche minuto mi arrivarono tipo quindici messaggi. Erano sempre gli stessi: ragazze che mi chiedevano di uscire, di sposarle addirittura. Ma a me non interessava più di tanto,
poi vidi un messaggio da parte di Zayn:

 

"Ehy Hazza lo sai ieri sera con chi è uscito Niall? Con la ragazza che abbiamo visto ieri a scuola.

 Spero che tu sia invidioso, perchè senò ho speso soldi inutilmente per mandarti questo messaggio D:

 YOLOOOO! xD"

 

Risi. Non ero invidioso. Certo è una bellissima ragazza e devo amettere che vorrei anche provarci, ma in questo periodo, non ho proprio

voglia di una ragazza. E poi Niall ha faticato tanto per averne una, perchè rubargliela xD. Scesi le scale che portavano alla cucina.

Presi una bottiglia di latte, dei cereali e una tazza. Mi sedetti a gustarmi la colazione. Ripensavo alla sera prima. Il pomeriggio Louis ed io

eravamo andati da starbucks a prendere un caffè, ma stranamente era davvero silenzioso. E lui parla in continuazione. Sempre. Da quando 

siamo tornati dalle vacanze estive, sembrava preoccupato per qualcosa. Beh, qualcosa era successo che lo aveva fatto distaccare da me.

Cavolo, siamo migliori amici. Stavamo sempre insieme, ma da qualche settimana era come se volesse allontanarmi. Cercai di ricordare ogni

singolo e preciso momento trascorso insieme in vacanza. In un secondo la mia mente riportò alla luce un ricordo che forse avrei voluto non

rivedere. Quel ricordo. Indimenticabile. Feci cadere il cucchiaio per terra. Come avevo fatto a cancellare quel momento.

Era sera. Louis, altri nostri amici ed io eravamo andati in spiaggia per cazzeggiare. Ero ubriaco. Si, decisamente. Ma louis no. Ricordo che 

quando tutti se ne andarono, rimanemmo io e Louis sdraiati sulla sabbia. Dato che ero ubriaco Louis decise di non farmi muovere troppo,

per non farmi vomitare. Ricordo tutto quello che successe dopo. Ogni singolo secondo, le sue precise parole e le mie:

 

<< Dai andiamo a fare il bagno! L'acqua è anche calda!>> dissi io cercando di potare Louis in acaqua ma non scarsi risultati. 

 

<< No, Harry, sei ubriaco cazzo! Rimani qui e non fare il cazzone come sempre >> sbottò lui facendomi risedere.

 

<< Ok, ok ...... Louis ..... grazie .......>>

 

<< Per cosa? >>

 

<< Beh, per esserci sempre per me. Sei l'amico migliore che avrei potuto trovare >> dissi prendendogli la mano.

 

<< Harry.... lo sai che ti voglio bene, e non ti lascerò mai >> mi sorrise. Quel sorriso illuminò verso qualche instante tutta la spiaggia.

Mi avvicinai a lui lentamente. Posai la mia mano sulla sua gamba. Salivo smepre di più. Ci guradavamo negli occhi. I suo bellissimi occhi

azzuri. 

 

<< Harry, cosa fai? Sei ubriaco >>. disse lui allontanandosi, ma non troppo.

 

<< Credimi, non sono mai stato così sobrio in vita mia .... >>. Mi avvicinai ancora. Eravamo vicinissimi. Sentivo il suo respiro sulle mie labbra.

Il suo profumo, mi faceva impazzire. Ci guardammo un'ultima volta negli occhi e poi fummo travolti dalla passione che ci circondava.

Posai le mie labbra sulle sue. Erano così morbide e sottili. Cercai di morderle, ma lui si staccò lentamente per guardarmi di nuovo negli occhi.

Voleva sapere che non stavo scherzando, che ero ceramente attratto da lui. Voleva sentire nei miei baci la sicurezza che cercava. 

Gli sorrisi e lo ribaciai dolcemente. I nostri corpi si avvicinarono ancora di più. Posai una mia mano sul suo viso, lui giocava con i miei ricci.

Adoravo quella sensazione. Senza accorgercene ci ritrovammo sdraiati uno sull'altro. Quel bacio che prima era dolce e leggero, diventò 

passionale e pieno di amore. Si, amore. Mi piaceva come non mi era mai piaciuta una ragazza. Ricordo che non ci spingemmo oltre.

Tornammo nel nostro bungalow mano nella mano. Dormimmo insieme quella notte. 

 

Adesso capivo tutto. Non era sicuro sui sentimenti che provava per me. In quel momento, seduto, osservando il vuoto e ripensato da 

quella sera, non sapevo neanche io cosa provavo. La prima cosa a cui ho pensato era che forse ero gay. Non volevo crederci, in realtà.

Non avevo niente contro di loro. Anzi, mia madre è amica di una coppia di gay. Sono sposati e hanno adottato da poco anche un bambino,

e ogni volta che andavano da mia madre per qualche giorno, mi facevo ridere come un matto. Li trovavo adorabili. In fondo l'amore 

è amore giusto?. Mi alzai dalla tavola. Decisi di fare quattro passi. Era anche una bella giornata e poi mi avrebbe fatto bene. 

In tutto questo non mi ero ancora chiesto dove fosse Louis. Forse era da Liam. Mentre andavo verso la porta notai qualcuno sul divano. 

Era louis che dormiva profondamente. Nessun rumore poteva svegliarlo in quel momento, a quanto pare. Neanche il mio cucchiaio 

che era ancora per terra. Mi avvicnai a lui. Era bellissimo. Era a torso nudo. Mi sedetti per terra con il suo viso a pochi centimentri dal mio.

Gli accarezzai la guancia con dolcezza. Non volevo svegliarlo. Non volevo toglierli l'opportunità di sognare. Sicuramente sognava 

qualcosa di bello. Come lui.

 

 



Louis:  

 

Ero in un luna park. Sulla ruota romatica. Non mi ricordavo come ci fossi finito sopra. Guardai al mio fianco e comparve lui. Si proprio lui.

La persona con cui in questo periodo non avevo voglia di confrontarmi. Il bellissimo Harry Styles. Mi guardava e sorrideva. Mise un 

braccio attorno alle mie spalle e mi baciò la guancia. Dicevo qualcosa, ma non capivo cosa. Lui mi rispondeva e continuava a sorridermi ma 

proprio non capivo cosa ci facessimo lì, da soli e perchè non riuscivo a sentire ciò che stavamo dicendo. Forse stavo dormendo. 

Forse era un sogno. Già, molto probabile, ma non riuscivo a capire come mai in un momneto sogno me e gli altri ragazzi che cantiamo e 

nella fabbrica ci cioccolato, di fronte a Willy Wonka e agli Hoompa Loompa, e poi in un secondo dopo sono con Harold sulla ruota

panoramica. Però mi sentivo bene. Stare con cui anche nei miei sogni mi faceva sentire bene. Troppo bene. Harry si avvicinava sempre 

di più e stava per baciarsi così decisi di svegliarmi. Quando aprì gli occhi mi trovai la faccia di Harry a pochi centimetri di distanza. Mi 

sorrideva e mi accarezzava il viso. Era seduto per terra e mi guardava dritto negli occhi. E che occhi. Erano verdi e brillavano come due

zaffiri. Le sue labbra, beh meglio non commentarle nemmeno. Eravamo entrambi in silenzio. Poi qualche minuto Harry interrupe quel 

momento.

 

<< Buongiorno dormiglione >> 

 

<< Ciao, come mai sei già sveglio? Di solito devo chiamarti almeno dieci volte per farti alzare >>

 

<< Beh, stamattina ti ho preceduto >> disse sedendosi sul divano vicino a me.

 

<< ..... senti ho pensato un pò stamattina.... a quello che è successo quest'estate >> disse guardandomi negli occhi

 

<< Senti non ne voglio parlare ok? >> Sbottai alzandomi e dirigendomi in cucina.

 

<< No, Lou aspetta >>. mi venne dietro, mi prese il braccio e mi fece appoggiare con la schiena sulla parete, mentre lui era davanti a me.

Bellissimo tra l'altro. 

 

<< Dobbiamo parlarne invece ..... senti, non so nemmeno io cosa provo, se proprio lo vuoi sapere, e non sono neanche pronto ad essere

etichettato dagli altri ok?... non posso dire di non essere gay se provo qualcosa di così forte per te, e neanche tu puoi...... ma magari 

possiamo aiutarci a capirlo a vicenda, non credi? Io ti voglio troppo bene per perderti..... ma non voglio che smettiamo di essere migliori

amici, perchè voglio ancora esserlo, ma sono SICURISSIMO che provo QUALCOSA PER TE .... >>

 

<< Beh, ogni cosa che hai detto, la provo anche io..... credi che dovremmo dirlo ai ragazzi >>

 

<< Lo sai che per me non ci sarebbe problema, e neanche ai ragazzi credo possa dare fastidio, dipende tutto da te >> mi guardò 

sorridendo.

 

<< Per adesso cerchiamo di tenercelo per noi ok? >>

 

<< come vuoi >>. All'improvviso si avvicinò. Mi sorrideva e posò le sue labbra sulle mie. Mi sentivo in paradiso davvero. Il bacio diventò

sempre più passionale. Le sue mani scesero fino a toccarmi il sedere. Io giocavo con i suoi ricci. Mi facevano impazzire.

Mi portò in camera sua. Mi fece sdraiare sul suo letto e si tolse la maglietta. Tornammo a baciarci. Lo feci allontanare un pò e mi 

tolsi anche io la maglietta. Mentre ci baciavamo, Harry giocava con i miei capezzoli, iniziai a ridere e lui mi seguì. Rimanemmo a baciarci

e a toccarci per quasi mezz'ora. Sentivo le sue parti basse indurirsi ma vedevo che voleva trattenersi.

 

<< Credo che per oggi basti così, non voglio andare troppo oltre .... ovviamente sempre se tu vuoi >> disse lui, rimanemmo sempre uno

sopra l'altro. 

 

<< Si, va benissimo >>. Lo baciai dolcemente e andai a vestirmi. Uscimmo di casa per andare a casa di Liam. Menrtre camminavamo, 

Harry teneva la sua mano sul mio sedere, ma questo ce lo facevamo anche con gli altri ragazzi prima delle vacanze, quindi non ci diedi 

troppa importanza.

Finalmente ero riuscito ad aprirmi con lui veramente. Per la prima volta da tanto tempo mi sentivo felice e libero di fare tutto ciò che mi

passava per la testa. Avevo passato i primi giorni di scuola senza divertirmi per niente.

Dovevo assolutamente recuperare. <3

 

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Capitolo 5
*** " Let's start the party" <3 ***


 "I JUST NEED YOU"


Capitolo 5: " Let's start the party" <3

 

           


Santana:  

 

Lunedì mattina. Dovrei svegliarmi ma non voglio alzarmi dal mio letto. E' cosi comodo e caldo, ci resterei per tutta la vita. Ma purtroppo

non posso. Sento qualcuno che entra in camera mia. Mi copro la testa con le coperte. 

 

<< Sveglia!! >> urla mio padre aprendo la finestra e facendo entrare i primi raggi del sole. Si sentiva nell'aria che ottobre era alle porte.

 

<< Dai, papà altri cinque minuti!! >> dissi nascondendomi sotto il letto

 

<< No signorina, devi andare a scuola. E' tardi e in più tua madre e uscita presto stamattina e si è presa la tua moto >>

 

<< COME??!! >> dico balzando in piedi in pochissimo tempo << E IO COME VADO A SCUOLA??!!>> dissi incrociando le braccia 

in petto.

 

<< Appunto vestiti così ti accompagno io, però devi sbrigarti perchè devo andare a lavoro >>

 

<< Va bene >> sbuffai ed entrai nel bagno. Fui pronta in dieci minuti. NUOVO RECORD :D. Arrivai a scuola in poco tempo rispetto alle

altre volte. Forse perchè essendo scesa di casa quando le persone normali dormono ancora (fortunatamente per loro) non trovammo traffico.

Salutai mio padre con un bacio sulla fronte ed entrai a scuola. Passai la prima ora, quella di filosofia, a messaggiare con Sugar, che

in quel momento stava facendo biologia, e con Zayn. In quei giorni Zayn ed io ci eravamo sentiti molto spesso. Ieri sera siamo usciti 

anche insieme e finalmente prima di entrare in casa, mi ha baciata. Proprio come nei film.

 

<< Ecco, questa è casa mia >> dissi a Zayn facendogli cenno di fermarsi.

 

<< Ok, scendiamo >> disse lui percipitandosi da me per aprirmi la portiera. Gentiluomo lui xD. Salimmo le scalette che precedevano la 

porta di casa.

 

<< Ok, allora ci sentiamo?? >> dissi io, facendo finta di cercare le chiavi nella borsa.

 

<< Si, ok.... senti volevo dirti che stasera sono stato benissimo con te .... sei davvero meravigliosa ....>>. Si avvicinò a me. Smisi di rovistare

nella borsa e incrociai i suoi occhi marroni. Cavolo quanto era bello, e dolce. E' perfetto. Anch'io mi avvicinai per fargli capire che se non 

mi baciava, l'avrei fatto io. Mi accarezzò la guancia e mi sorrise. Che sorriso, mamma mia!. Mi bagnai le labbra, cercando di fargli capire

che avevo assolutamente bisogno delle sue labbra sulle mie. Così gli presi i fianchi, e lo tirai ancora di più verso di me. Adesso le uniche parti

dei nostri corpi che non erano attaccati erano le nostre labbra. Così, senza troppe spiegazioni finalmente Zayn mi baciò. Non vedevo l'ora

di assaggiare quelle labbra carnose e adesso le avevo sulle mie. Mi sentivo benissimo. Lo stomaco intrecciato in quel momento era una 

sensazione alquanto gradevole. Dopo un quarto d'ora di un bacio interminabile, mi staccai da Zayn, ma più che altro perchè non avevo più 

fiato. Ci salutammo con un dolce abbraccio ed entrai in casa.

 

<< Signorina Lopez??!! SIGNORINA LOPEZ??!!>>. Tornai dal mondo dei sogni e mi accorsi che la professoressa mi fissava insieme a tutta 

la classe. Per fortuna quando non trovavo scuse per rispondere, suonò la campanella che segnava la fine di quell'ora. Corsi fuori dall'aula e

mi avviai verso quella di biologia. Volevo parlare con Sugar <3. Quando la vidi uscire le corsi incronto e l'abbracciai. Non ci eravamo sentite 

ieri perchè lei era andata fuori città. 

 

<< Ehi troietta del mio cuore! >> disse lei ricambiando l'abbraccio.

 

<< Mi ha baciata..... Zayn, mi ha baciata! >> dissi iniziando a saltare dalla gioia.

 

<< Davvero! Sono contentissima per te tesoro! E come è stato? >> 

 

<< Bellissimo credimi, non volevo smettere più >>

 

<< E ci credo! >> Rise ed io la seguì. << Lo hai detto anche a Rachel? >>

 

<< No, cavolo me ne ero dimenticata! Vieni! >> le dissi prendendola per mano e portandola nella palestra. Usammo il cellulare di Sugar e 

provammo a rintracciare Rach con la videochiamata. Dopo tre squilli, rispose. 

 

<< Ehi dolcezze, che succede? >> 

 

<< San e Zayn si sono baciati! >> disse Sugar urlando e saltando contemporaneamente.

 

<< Ah approposito di Zayn, oggi l'ho incontrato, ci ho anche parlato un pò >>

 

<< Di cosa?? >> chiesi io curiosa

 

<< Oggi lui e i suoi amici vanno in quel nuovo bar, mi ha chiesto se volevamo andarci e io gli ho detto di si>>

 

<< Ok, allora ci vediamo tutte a casa tua per prepar....>>. All'improvviso vicino a Rachel scomparve una ragazza. Era davvero molto carina.

Aveva i capelli biondi corti e gli occhi verdi. Rachel la salutò con un abbraccio e poi ce la presentò.

 

<< Ah, ragazze lei è Quinn Fabray, è davvero forte >>. Rachel e Quinn si sorrisero.

 

<< Piacere di conoscervi ragazze, Rachel parla sempre di voi >> disse Quinn sorridendole.

 

<< Beh io sono Sugar e lei è Santana>> esclamò Sugar salutandola con la mano. Poi intervenni io

 

<< Quinn ti va di uscire con noi stasera? Ci incontriamo con il mio ragazzo e i suoi amici >> 

 

<< Tranquilla San, anche lei li conosce. E' fidanzata con uno degli amici di Zayn >> disse Rachel

 

<< Comunque va bene, ci sarò >>. Rispose Quinn. All'improvviso il nostro professore di educazione fisica ci chiamò perchè dovevamo 

correre, così staccammo la chiamata salutandoci con un bacio e tornammo alla lezione. Non vedevo l'ora di vedere Zayn questa sera.

 

 

 

 

 

 

 




Rachel:  

 

Dopo l'ora di storia Quinn, Niall ed io ci incamminammo verso la sala mensa. Quinn e Niall erano davvero adorabili insieme. Erano fatti 

l'uno per l'altra. A metà strada incontrammo Harry e Zayn.

 

<< Allora hai parlato con San di stasera?>> mi chiese Zayn avvicinandosi a me.

 

<< Si, tutto confermato. Ci vediamo tutte a casa mia e poi veniamo al bar >>

 

<< Perfetto >> mi sorrise. Nel frattempo, mentre ci dirigevavamo nell'aula pranzo, Harry si divertiva a bussare alle porte delle classi che 

facevano ancora lezione per poi scappare via. Quel ragazzo era un vero spasso. Strano che non avesse la ragazza, Era anche davvero bello.

Una dote che a quanto pare avevano tutti e cinque. In particolare uno per me. Il signor Liam MERAVIGLIOSO Payne. Mi piaceva un sacco.

Era simpaticissimo, bellissimo, dolcissimo e ... beh tutto, ma non sapevo se io piacevo a lui. Ma dato che " quando parli del diavolo spuntano 

le corna ".... e che corna, arrivò Louis seguito da Liam che da dietro mi prese in braccio e corse con me fino alla porta della sala, 

invece Louis andò da Harry e gli poggiò il braccio sulle spalle. Erano il vero esempio di migliori amici. Non ero pesante ma mi chiedevo 

sempre come riuscisse a farlo senza stancarsi mai. Comunque credo che una piccola possibilità con lui ce l'abbia, no?. 

 

<< Ahahahahahah, dai Liam mettimi giù >> dissi ridendo.

 

<< Ok, ma solo perchè sei tu >> disse lui sorridendomi. Entrammo nella mensa, mangiammo e ovviamente ridemmo tantissimo.

Ogni momento con i ragazzi era speciale. Ti facevo stare bene. All'improvviso Louis prese le posate e se le infilò delle narici.

Niall non la smetteva di ridere. Diciamo che Niall è il fan numero uno di Louis. Comunque, Liam ed io stavamo seduti vicini e lui mi offrì il 

suo budino. Sembrava di essere tornati alle elementari quando il bambino che ti piace ti regala le cose e ti scrive sui bigliettini che gli piaci.

Risi e lo accettai. Mi chiedevo come facessero Quinn e Niall a mangiare così tanto xD. Beh, forse Quinn riusciva a controllarsi ma Niall

proprio no. Era davvero buffo, e mentre lui mangiava, lei lo guardava con gli occhi di una ragazza innamorata. Erano bellissimi insieme.

Intanto Louis, Harry e Zayn si lanciavano il cibo. Quella giornata passò velocemente. Quinn arrivò a casa mia verso le quattro. Studiammo e 

passammo il tempo. Verso le 18.00 arrivarono le altre ragazze. Si presentarono a Quinn come dio comanda e ci iniziammo a preparare.

Ci aiutammo a vicenda con il make up, i vestiti e le acciontature. Eravamo pronte per incontrare i ragazzi.

 

 

 

 

 

 




Liam:  

 

Erano esattamente le 18.50 e mi trovavo davanti alla porta di casa di Zayn. L'appuntamento era da lui. Bussai e mi aprì sua sorella.

 

<< Ciao Liam! >> esclamò sorridendo

 

<< Ehi, come stai? >> le diedi un piccolo abbraccio

 

<< Bene grazie, i ragazzi sono già tutti pronti, ti stanno aspettando nel salotto >>

 

<< Ok, grazie >>. Andai verso il salotto. Quando entrai i ragazzi erano seduti sul divano. Louis e Zayn sfogliavano un giornale, Harry 

giocava con il cellulare e Niall mangiava. Come sempre.

 

<< Eccomi ragazzi >>

 

<< Bene, allora siamo tutti pronti??>> disse Zayn alzandosi dal divano e battendo le mani.

 

<< Pronti!>> urlò Niall posando le patatine sul tavolo di fronte a lui. Uscimmo di casa e prendemmo la macchina Harry. Per cambiare un pò.

Arrivammo al bar in poco tempo, non era molto distante da casa di Zayn. Quando entrammo nel locale ci guardammo intorno per trovarle. 

Guardai a destra e vidi un gruppo di ragazze in cerchio impegnate a ridere e a scherzare. Riconobbi immediatamente Rachel. Era

bellissima quella sera. Più del solito. Chiamai i ragazzi e gli mostrai dov'erano le ragazze. Gli occhi di Niall si illuminirano alla vista di Quinn.

Beh era stupenda anche lei quella sera. Erano tutte davvero belle. Anche quelle due ragazze che non conoscevo. Capìì chi era la ragazza

di Zayn quando quella con i capelli bruni si avvicinò a lui, gli morse il labbro inferiore per poi baciarlo passionalmente. Invece l'altra 

ragazza sembrava essere molto interessata a Louis, infatti andò subito a presentarsi. Era davvero molto simpatica. Quella sera ci divertimmo

un sacco: bevemmo, scherzammo .... bevemmo. A fine serata Harry, Zayn, Santana e Quinn erano ubriachi e per peggiorare le cose Louis 

invitò tutti a finire la festa a casa sua e di Harry. Tutti acconsentirono e così ci incamminammo. Nella macchina di Harry andarono Sugar,

Zayn, Santana e Louis mentre nella macchina di Santana andammo io, Rachel, Quinn, Niall e Harry. Mentre eravamo in macchina, Harry che 

guidava, accese lo stereo e mise il volume al massimo, davanti con lui c'era Quinn ed entrambi, ubriachi com'erano, iniziarono a cantare. 

Erano davvero bravi. Niall rideva come un pazzo. Invece Rachel mi guardò, mi prese la mano e appoggiò la sua testa sulla mia spalla.

Arrivammo a casa dei ragazzi. Appena entrammo Harry disse:

 

<< DIAMO INIZIO ALLA FESTA!!>>. E così iniziò una delle serate più belle di sempre <3.

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Capitolo 6
*** "I need my best friend" <3 ***


"I JUST NEED YOU NOW"

         

Capitolo 6: " I need my best friend" <3






Sugar:

Quando arrivammo nel locale, non c'era ancora nessuno. Eravamo in anticipo. Ci sedemmo ad un tavolino e 

iniziammo a parlare.

 

<< Allora, come si chiamano gli amici di Zayn? >> chiesi alle ragazze.

 

<< Niall, che già conosci, Liam, Harry e Louis >> disse Rachel

 

<< Se non sbaglio tu stai con Niall >> chesi a Quinn

 

<< Esatto, stiamo insieme da qualche settimana >>. Iniziammo a parlare dei ragazzi in generale, dei loro difetti e di

quanto i maschi fossero furbi quanto un comodino. Santana posava il suo sguardo sulla porta d'ingresso ogni cinque 

minuti. Non vedeva l'ora di incontrare Zayn. Ci alzammo e ci dirigemmo verso il bancone dove il cameriere ci portò 

dei drink. Mentre ci divertivamo non sentimmo la porta aprirsi. Poi qualcuno ci chiamò e ci girammo in direzione

della voce. Erano loro. Santana corse verso Zayn e lo baciò appassionatamente, mentre Quinn andò da Niall e dopo

un lungo abbraccio, si baciarono. Partì un "awwww" generale. Erano troppo carini. Uno di loro, se non erro Liam,

andò a salutare per prima Rachel e poi si presentò a me. 

 

<>

 

<< Mi chiamo Sugar >> gli risposi sorridendo. Notai che Quinn stava abbracciando uno dei ragazzi. Capelli corti 

e castani, occhi azzurri. Era incantevole così corsi a presentarmi. Mi avvicinai a loro e Quinn, che aveva capito le

mie intenzioni, si staccò dall'abbraccio, mi sorrise e andò dal ragazzo riccio. Anche lui veramente figo, a dire il vero.

 

<< Ciao! >> dissi al ragazzo.

 

<< Ehi! Piacere, sono Louis >>

 

<< Sugar, piacere >> gli strinsi la mano.

 

<< Mmmh, dolce... >> disse lui facendomi ridere. Passai la serata a scherzare con Louis e Niall. Il ragazzo con i 

capelli ricci, che poi scoprì che si chiamava Harry, e Quinn non la smettevano di bere, poi a loro si unirono anche 

Zayn e Santana. Rachel e Liam iniziarono a ballare senza sosta. Niall iniziò a mangiare, poi si unì agli altri. Stavo

leggendo il menù per cercare qualcosa da mangiare. Avevo chiesto a Niall cosa fosse più buono, 

ma non mi seppe rispondere.... in realtà non sapeva cosa avesse ordinato xD. Mentre lo sfogliavo, Louis si 

avvicinò.

 

<< Allora, ti stai divertendo? >>

 

<< Tantissimo! >> dissi << voi ragazzi siete uno spasso, mi ha fatto davvero piacere conoscervi >> continuai. Ci fu

qualche secondo di silenzio.

 

<< Allora ...... sei fidanzato? >>. Vidi lui voltarsi e guardare verso Harry che sfidava Quinn e Santana a colpi di 

cicchetti di vodka.

 

<< ..... no >> disse. Sorrisi e mi avvicinai al suo corpo perfetto.

 

<< Quindi ... ho una possibilità? >> Sfoderai il mio sorriso più malizioso.

 

<< Ehm... credo di si >>. Verso le 21.00 decidemmo di spostare la festa a casa di Harry e Louis. Quando arrivammo,

Niall svuotò completamente la dispensa dove c'erano patatine e altre schifezze, Zayn accese lo stereo e iniziammo a 

ballare sulle note di "Domino" di Jessie J e " I'm sexy and I know it" di LMFAO, dove tutti i ragazzi ballarono sul tavolo.

in mutande. Poi cambiammo canzone e Quinn, Niall, Rachel e Harry ritornarono a scaternarsi sul tavolo. 

Intanto San e Zayn erano impegnati a baciarsi sul divano mentre Liam e io ci dividemmo una bottiglia di birra. 

Louis tornò dopo aver riposto l'auto nel garage e si unì a me e Liam. Facemmo un sacco di foto e di video. 

Ci divertimmo un sacco. Purtroppo verso mezzanotte la festa finì. Quinn e Santana erano totalmente ubriache, 

perchè continuarono a bere anche arrivate a casa dei ragazzi. Anche Harry lo era, ma non a quei livelli. Così Niall e 

Zayn accompagnarono le due ubriacone (<3) a casa a piedi, mentre Liam se ne andò con Rachel. Non oso 

immaginare cosa sarebbe successo tra di loro quella sera. Chiesi a Louis se poteva portarmi a casa. Intanto Harry 

avrebbe provato a pulire quel caos che avevamo creato. Arrivammo davanti a casa mia.

 

<< Eccoci, siamo arrivati >> dissi guardando la mia casetta. << Ti va di entrare?>>

 

<< No, scusa ma voglio andare a vedere cosa sta combinando Harry, sbronzo com'è, starà vomitando per tutta la

casa >> rise. Vide che abbassai lo sguardo così mi prese il viso e disse guardandomi negli occhi: << ehi, sarà

per la prossima volta >> posò le sue labbra sulle mie. Credevo di essere svenuta. Non ci credevo. Ci staccammo

 e lui mi diede la buonanotte. Aspettò che fossi entrata in casa, e poi sfrecciò via.

 

 

 

 

 



Louis:  

Non riuscivo a capire il perchè avessi baciato Sugar. Io sapevo di amare Harry. Ma non so, in quel momento 

l'ho guardata ed è stata la prima cosa che volevo fare. Lei è incredibile. Mi piace davvero, ma non voglio

illuderla troppo. In fondo, non riuscirei a stare neanche un minuto senza Harry accanto a me ... però con lei mi sento

bene. Magari provo qualcosa di forte anche per lei ... so solo che stasera mi sono divertito tanto, mi ha fatto ridere

ed è piena di vita. Mentre guidavo mi tornò in mente che Harry era da solo. Ubriaco. Spinsi sull'acceleratore

e mi diressi verso casa.

Quando entrai, rimasi sconvolto. La casa non era mai stata così pulita. Andai alla ricerca di Harry e lo trovai in cucina

che riposava tutto il cibo che Quinn e Niall avevano tirato fuori. 

 

<> dissi poggiando le chiavi della macchina sul tavolo

 

<< Beh, ho deciso di pulire dato che non sono poi così tanto sbronzo >> disse mentre versava tutta la tazza di sale 

nella caffettiera. 

 

<< ah, tu non sei affatto ubriaco vero? >> dissi togliendogli il sale tra le mani e buttando il caffè.

 

<< Ehi, cercavo di rendermi utile >>

 

<< Beh, fallo andandoti a fare una doccia >>

 

<< Va bene, vado... >>. Tornò dopo mezz'ora COMPLETAMENTE NUDO. Diceva che si sentiva libero senza vestiti

addosso. Ormai anche gli altri lo vedevano sempre nudo quindi non ci faceva più nessun effetto. Quando tornò in cucina

vide che stavo ripulendo il ripiano dove era poggiato lo stereo, mi afferrò i fianchi da dietro e iniziò a baciarmi il collo.

Sentivo le sue parti intime indurirsi.

 

<< Harry ...>> dissi gemendo

 

<< Cosa >> disse lui, fermandosi per poi ricominciare a baciarmi. Mi girai e mi trovai di fronte a lui. Bello come 

non mai. Dovevo digli di Sugar, di ciò che era successo con lei.

 

<< Ho baciato Sugar ... e mi è piaciuto >>. Harry si guardò e poi scoppiò a ridere. A volte non lo capivo proprio.

 

<< Beh, ci credo, anche a me sarebbe piaciuto >> tornò a baciarmi

 

<< Aspetta >> dissi allontanandolo << quindi mi vuoi dire che non ti da fastidio?>>

 

<< Senti, Lou, non voglio forzarti ad essere ciò che non vuoi essere. Mi sta più che bene che ti piaccia Sugar. Anzi

per me potete stare anche insieme. L'unica cosa che ti chiedo è di stare con te, di farmi sentire amato da te, ne ho

troppo bisogno Louis... mi piace baciarti, adoro il tuo odore sui miei vestiti. non voglio che tutto questo finisca...>>. Le 

parole di Harry mi coplirono così tanto che non riuscì a trattenermi dal baciarlo. Salimmo in camera, 

ci spogliammo, ci infilammo sotto le coperte e inziammo a farci le coccole. Harry mi baciava dappertutto, anche 

sulle coscie, era una sensazione bellissima, ed io facevo lo stesso. Avrei voluto rimanere con lui in quel letto....

per sempre <3.

 

 

 

 

 

 

 


Quinn:

 

Ero ubriaca. Decisamente. Niall e Zayn avevano accompagnato me e Santana a casa. Passamo prima per casa di

San, e poi arrivò il mio turno. Arrivammo sotto casa mia. Le luci erano spente. Mi venne in mente che mia madre

faceva la notte a lavoro, era un' imfermiera. 

 

<< Amore, siamo arrivati >> mi disse Niall facendomi aprire gli occhi, che non mi accorsi neanche fossero chiusi.

Salimmo le scale del porticato.

 

<< Ci vediamo lunedì a scuola, ok? >> disse lui baciandomi dolcemente. Stava per andarsene, ma non lasciai la

sua mano. 

 

<< Perchè non entri>> gli dissi, strofinandomi gli occhi.

 

<< .... ok >> disse lui. Entrammo e lo portai direttamente in camera mia.

 

<< Tua madre non c'è? >> mi chiese guardandosi attorno mentre salivamo le scale.

 

<< No, è a lavoro >> dissi cercando invano di correre. Entrati in camera e iniziai a baciarlo con passione. Lui prese i 

miei fianchi e io giocavo con i suoi capelli, gli sorrisi e lo gettai sul letto. Ero sopra di lui, gli tolsi la maglietta e 

iniziai a baciarlo sul petto, a leccare dolemente i suoi capezzoli e sentì che a lui piaceva. Mi allontanai e mi

tolsi la maglietta. Rimasi in reggiseno. Velocemente si mise sopra di me, e iniziò a baciarmi il collo e la pancia. 

Intanto io gli passavo le mani sui fianchi per poi scendere sul sedere. Cercai di sbottonargli i pantaloni ma lui 

all'improvviso si alzò. Sembrava furioso.

 

<< Ma che diavolo ti prende??!!>> dissi io 

 

<< Ah, a me cosa prende?! Guardati sembri una cagna in calore!! >>

 

<< Beh, scusami tanto se voglio scopare con il mio ragazzo!!>> dissi alzandomi e mettendomi di fronte a lui

 

<< Appunto, io non voglio solo "scoparti", per di più non quando sei ubriaca e quando magari domani neanche te lo ricordeari! >>. 

Quando quelle parole uscirono dalla sua bocca, mi sentì malissimo.

 

<< Forse, è meglio che vada >> disse uscendo dalla stanza. Sentìì la porta di casa chiudersi violentemente.

Rimasi immobile per qualche minuto poi scoppiai a piangere. Mi sentivo terribilmente in colpa. Non avrei mai voluto

fargli questo. Io lo amavo ... ma purtroppo aveva ragaione, magari il giorno dopo me ne sarei anche dimenticata. In

più lui è ancora vergine, quindi sarei dovuta essere più delicata e fargli sentire che in quel momento, volevo solo lui.

Non riuscivo a smettere di singhiozzare . Non sapevo cosa fare. Mi alzai, presi il cellulare che mi era caduto per terra

e chiamai l'unica persona che in quel momento volevo che mi stesse vicino. Il telefono squillò per quasi quattro volte,

ma finalmente poi rispose.

 

<< MMh... pronto??>> disse assonnato

 

<< ...Harry? Sono Quinn ...>> mi sentì piangere.

 

<< Ehi cucciola che succede?>> disse con tono preoccupato.

 

<< Niente, solo... puoi venire da me... ti prego! >> Ricominciai a piangere con forza

 

<< Ok, ok, ma perchè hai chiamato me? >>

 

<< ..... Perchè HO BISOGNO DEL MIO MIGLIORE AMICO, Harry! >> <3

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** "She belongs with me" <3 ***


"I JUST NEED YOU NOW"

     
Capitolo 7: "She belongs with me" <3

 

      Zayn:  

Passai la notte insieme a Santana. Non facemmo niente. Purtroppo. Quella sera la riportai a casa. Mi chiese se volevo

entrare, ed io accettai. Quando entrammo cercammo di essere più silenziosi possibile per non svegliare i suoi genitori che 

dormivano. Prima di andare in camera sua, andammo in cucina e prendemmo una bottiglia d'acqua. La sua camera 

era accogliente. Sulle pareti c'erano alcuni poster di persone famose. Ne riconobbi una. Lo conoscevo. Era un 

cantante, aveva iniziato ad avere successo da poco. Avevo sentito qualche sua canzone e lo trovavo bravo. Si 

chiamava Darren Criss. Il computer sulla scrivania era rimasto acceso ed era rimasta aperta la pagina di Twitter. Ci

sedemmo e decidemmo di guardare un film horror. In realtà lo scelse lei, forse non voleva sembrare una di quelle 

ragazze che guardano soltanto film romantici. Santana rimase per tutta la durata del film con le mani sul viso che le

coprivano gli occhi.

<< Ehi... San, il film è finito ... >> dissi abbracciandola

<< Ah, beh.... diciamo che ho perso qualche dettaglio del film ... >> disse

<< Solo un pò tranquilla >> le sorrisi dandole un pizzicotto sul braccio

<< Ahi! Mi hai fatto male! >> disse dandomene due sulla gamba. Da quel momento cominciammo a fare la lotta 

con i cuscini sul letto. Poi quando l'avevo in pugno pronto a darle un cuscino in pieno volto, si arrese. Non volevo

vincere così. Si stese sul letto con lo sguardo rivolto verso il soffitto. Mi stesi accanto a lei e avvicinai la mia testa alla 

sua. Ci guardavamo. Non riuscivo a capire come mai una ragazza come lei fosse interessata ad uno come me. Di 

solito le ragazze volevo uscire con me solo perchè mi credevano bello, ma lei mi faceva sentire unico al mondo. 

Posai la mia bocca sulla sua. Misi le mie mani sui suoi fianchi e la strinsi a me. Andai sopra di lei. Santana mi 

accarezzava la nuca, mi fece togliere la maglietta e iniziò a sfiorare dolcemente quelle parti del mio corpo coperte dai 

tatuaggi. La trovavo stupenda. Dopo un pò ci infilammo sotto le coperte e ci addormentammo abbracciati.

 

Oggi è lunedì mattina. Si tornava a scuola. Mi svegliai e trovai la testa di Santana sul mio petto. Le accarezzai i

capelli e mi alzai cercando di non svegliarla. Andai nel bagno. Mi spogliai ed entrai nella doccia. Aprì il rubinetto ed

iniziai ad insaponarmi. All'improvviso sentì la porta aprirsi, poi comparve davanti a me una specie di dea in intimo. 

Aveva un fisico pazzesco. Non l'avevo mai vista solo in biancheria, mi piaceva tanto.

<< Buongiorno >> disse lei. Dimenticai di essere nudo, così guardai in basso e mi coprì le parti basse con le mani.

Accennò una risata ed entrò nella doccia. Si tolse prima il reggiseno e poi la mutanda, prese il bagnoschiuma e iniziò a 

passarselo sul suo corpo perfetto. Non riuscivo ad emettere alcun suono. Si avvicinò e mi baciò con passione. Rimanemmo 

nella doccia per una buona mezz'ora. Non abbiamo fatto l'amore. Non ce n'era bisogno. Ormai LEI APPERTIENE A ME. 

Ovviamente cercai di non lasciarmi andare troppo anche se avrei voluto tanto farlo. Ma non volevo

affrettare le vose, ci conoscevamo solo da un mese, e per me lei è davvero importante. Uscimmo di casa insieme. Ci

baciammo prima che lei se ne andasse con la moto del padre e io con la sua macchina. Arrivai a scuola, parcheggiai 

l'auto e quando uscì da parcheggio incrociai Louis e Rachel che insieme si dirigevano verso l'entrata. Li raggiunsi e 

arrivammo agli armadietti.

<< Allora, Santana era ancora mezza ubriaca stamattina? >> mi chiese Louis

<< No, in realtà si è ripresa poco dopo arrivati a casa sua ... >> risposi. Poi mi resi conto che non avevo ancora 

detto a nessuno che avevamo passato la notte insieme, e sapevo che Louis sapeva che fosse successo qualcosa. Che

stupido che sono. Mi portai una mano in faccia e i due iniziarono a ridere. 

<< Oooooooh, e che avete fatto stanotte?? >> disse Rachel

 

<< Che domande sono queste signorina Berry >> disse Louis imitando un vecchietto con la gobba << ... vabbè avete fatto sesso si o no? >>
continuò Louis. Rachel stava per svenire dalle risate.

 

<< No, non abbiamo fatto niente ... non ne abbiamo bisogno, sappiamo di amarci anche senza aver fatto 

L'AMORE >> dissi. Iniziarono a prendermi in giro facendo l'imitazione di me e Santana e a fare battutine. Erano buffi

e all'improvviso iniziai a ridere anche io.

 

<< Salve ragazzi! >> arrivò Liam. Rachel si girò e andò ad abbracciarlo.

 

<< E invece voi due? >> dissi riferendomi ai due piccioncini.

 

<< Noi cosa? >> disse Liam guardando Rachel sorridendo.

 

<< Niente, è solo un pò scosso da stanotte, lascialo perdere poverino >> ripresero a ridere e raccontarono tutto a 

Liam che iniziò anche lui a ridere di me. A me non importava, sapevo che scherzavano e poi non mi ero pentito di 

non aver fatto niente con San, l'amo, questo è l'importante. Poi arrivò Niall. Era triste e aveva la mente da un'altra parte,

ma non capivo perchè.

 

<< Ehi, tutto bene?? >> dissi.

 

<< Niente, tranquillo. Sto bene... >> rispose accennando un sorriso.

 

<< Approposito >> disse Rachel << dov'è Quinn? Non la sento da ieri sera >>. Tutti scuotemmo la testa e guardammo

Niall. Sicuramente lui sapeva dove fosse.

 

<< Non lo so neanche io >> disse vedendo che aspettavamo una risposta anche da lui. Poggiò la schiena sull'

armadietto. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto. Non riuscivo proprio a vederlo così. Era il mio migliore amico. Gli misi

un braccio attorno alle spalle e gli sorrisi. Lui fece lo stesso.

 

<< In realtà, stamattina quando mi sono svegliato, ho notato che anche Harry non era a casa >> disse Louis.

 

<< Prova a chiamarlo >> suggerì Liam. Louis prese il suo cellulare, lo accese e digitò il numero di Harry. Aspettò un 

pò e poi chiuse la chiamata. 

 

<< E' spento >> disse riposandolo nella tasca posteriore del suo pantalone stile capri. Poi il telefono vibrò, lo riprese 

e vide che gli era arrivato un messaggio,lo lesse e poi ripose di nuovo il cellulare in tasca. Ci guardammo e poi il 

mio sguardo ritornò su Niall, sembrava volesse piangere.

 

 

 

 

 

 

 

 




Harry:  

 

Rimasi tutta la notte con Quinn. Era devastata. Mi raccontò tutto quello che era successo con Niall. Si sentiva

davvero troppo in colpa, non riuscivo a vederla così. Mi sentivo davvero attaccato a lei. Era la mia migliore amica. 

Le volevo un mondo di bene e mi faceva stare male sentirla singhiozzare con forza e guardarla soffrire in quel modo. Ma 

putroppo non poteva farci niente. Non avrebbe mai voluto far del male a Niall. Lo amava più della sua stessa vita.

Fino alle tre di notte, la ascoltai e cercai di farle forza. Ci addormentammo abbracciati. Verso mezzanotte, mandai

un messaggio a Louis per non farlo preoccupare:

 

    " Ehi, Lou. Senti stanotte sono dovuto andare da Quinn.

         Non sta bene. Non dire a nessuno di questo messaggio, ok?

        Soprattutto a Niall. Ti chiamo. Baci <3 "

 

La mattina mi svegliai verso le sette. Quinn era appoggiata a me e aveva un braccio sul mio petto. Sentivo l'odore dei

suoi capelli. Odoravano di vaniglia. Sorrisi, poi la vidi svegliarsi e incominciai ad accarezzarle il braccio. Si 

strofinò gli occhi e poi li aprì. Era distrutta. I suoi occhi erano affaticati da tutte le ore che aveva passato a piangere. 

 

<< Buongiorno >> dissi dandole un bacio sulla guancia. 

 

<< Buongiorno un emerito cazzo Harry >> disse alzandosi e andandosi a sedere su una sedia. Guardava nel vuoto.

 

<< Invece, cara signorina Fabray,  deve essere una buona giornata per tutti. Non puoi stare così per sempre. Devi affrontare tutto questo. Dai, preparati che andiamo a scuola >>
dissi alzandomi e andandole incontro.

 

<< NO NO NO NO NO NOOOOO! NON VOGLIO ANDARE A SCUOLA !!>> cercò di scappare correndo per tutta la 

stanza. Mi faceva ridere. 

 

<< Perchè non vuoi andare a scuola? Dai, almeno prendi un pò d'aria, sei da ieri sera in questa camera, per di più

a piangere >> dissi gettandole dei vestiti che avevo preso dal suo armadio. Quinn si sedette sul letto. 

 

<< Harry.... ti prego, non costringermi a farlo.... >> stava per piangere. Vedevo i suoi occhi ancora deboli crollare

di nuovo davanti alla forza della quantità di lacrime che voleva uscire. << Non ho il coraggio di vederlo, .......

mi sento troppo in colpa... >> all'improvviso scoppiò in lacrime. Era straziante vederla piangere. Mi accorsi che 

sul mio viso scendeva qualche goccia. Mi ero commosso. Mi asciugai le poche lacrime e mi sedetti vicino a lei.

 

<< Ok, va bene.... >> dissi << però non vado neanche io >> 

 

<< No, dai tu vacci, non voglio farti prendere tempo con me.... >>

 

<< Non ti lascio sola >>. Le presi le mani e le baciai la fronte. mi alzai e lei mi seguì. 

 

<< Però dobbiamo uscire da questa casa >> continuai << andiamo a mangiare qualcosa, al luna park, qualunque cosa tu

voglia fare oggi, ok? . Le sorrisi e lei ricambiò.

 

<< Va bene, usciamo >> disse. Ci vestimmo e ci dirigemmo da starbucks. Ci sedemmo, ordinammo due cappucini

e pianificammo quello che sarebbe stato uno dei giorni più divertenti della ma vita.

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Capitolo 8
*** "On my way" <3 ***


"I JUST NEED YOU NOW"

     
Capitolo 8: " On my way" <3



Rachel:  

 

Quella giornata a scuola non voleva proprio finire. Le prime quattro lezioni furono piuttosto noiose. Le ore trascorrevano lente. 

Finalmente arrivò l'ora di storia, mi precipitai nell'aula numero venti. Trovai Liam e Louis sulla soglia della porta che parlavano. 

 

<< Salve bellissimi! >> li salutai con un bacio sulla guancia ad ognuno. Mi dovetti alzare un pò sulle punte per arrivare ai loro zigomi. Due

erano le possibilità: o loro erano dei giganti, oppure ero io la nana di turno. In realtà la prendevo con filosofia, non mi importava più di tanto.

Entrammo in classe e prendemmo posto. Occupammo la terza fila che era composta da tre posti ed io mi sedetti tra i due. Louis cacciò dalla

sua borsa tre paia di forbici per ognuno di noi e incidemmo i nostri nomi sui banchi. Era una vera cazzata ma disse Louis che se qualcuno

avesse mai voluto occupare quei posti, non avrebbe potuto farlo perchè c'erano i nostri nomi. Le solite idee di Louis diciamo. Quando lo disse, 

si mise tra me e Liam e ci abbracciò. Fu un momento davvero dolcissimo. Poi purtroppo entrò il professore e dovette tornare al suo posto.

Non avevo mai fatto parte di un gruppo, soprattutto non avevo mai avuto così tanti amici. Forse per gli altri non erano molti, ma per me si.

Fin dalle elementari ero sempre stata la secchiona della classe. Tutti mi prendevano in giro. Mia madre e mio padre mi costringevano a fare 

tutti i corsi extra a scuola, come se questo potesse rendermi la figlia che tutti i loro amici avrebbero invidiato. Ma  a me studiare non piaceva

proprio per niente. Al mio quattordicesimo compleanno, visto che sarei dovuta trasferirmi in una nuova scuola, cioè dove sono adesso, gli chiesi

di non fare più corsi extra, competizioni di danza, di musica e tutto quello che mi avevano costretto a fare fino a quel momento. Solo una cosa

volevo continuare a fare. Cantare. Il canto è la mia passione più grande. Adoro cantare, mi fa sentire bene. Ma ho smesso di fare gare o concorsi di

canto per la troppa pressione. La detesco, soprattutto con dei genitori che non fanno altro che buttarti giù ogni volta che arrivi in cima a qualcosa.

Davvero straziante. A dire la verità, da qualche anno, mio padre si è un pò stancato di starmi col fiato sul collo. Infatti ogni volta che mia

madre ed io discutiamo per qualcosa, lui prende un libro, si siede sulla poltrona in salotto, si accende un sigaro e comincia a leggere. A volte

lo vedo fare delle espressioni di disapprovazione quando distacca il suo sguardo dal libro e ascolta la nostra discussione. Non capisco cosa ci

trovi in mia madre: cioè si, è una bella donna, sempre ordinata, veste capi eleganti, ha un tono garbato, ma a volte è insopportabile, tanto che

quando torno a casa e inizia a farmi la ramanzina senza motivo, prendo i tappi per le orecchie che usa mio padre dal cassetto della cucina, 

vado nel salotto e mi siedo sul divano a giocare con il cellulare. Non è che non la voglia ascoltare, è solo che da lei non ho mai ricevuto un 

vero abbraccio come dovrebbe essere tra madre e figlia. Quando sono un pò più triste non si avvicna e mi consola, se ne va in cucina e inizia

a preparare cose da mangiare. Mai una carezza, un segno d'affetto. Mentre con mio padre è diverso. Gli voglio un mondo di bene. E da 

quando ha smesso di fare il cane di mia madre, lo amo ancora di più. Le voglio bene , non c'è dubbio, ma sembra che lei non ne

voglia abbastanza a me, oppure non lo vuole mostrare. E non capisco il perchè.

Per tutta l'ora di storia Liam, Louis ed io ci scambiammo biglietti con scritto solo stronzate, barzellette inventate al momento e battute squallide.

Poi suonò la campanella, e tutti ci dirigemmo verso l'uscita. Passarono altre due ore. Una la passai nell' aula dodici a fare informatica, mentre 

l'ultima era letteratura inglese e mi sedetti vicino a Niall, eravamo nella stessa classe. Durante quell'ora, Niall iniziò ad imitare la prof. facendo 

l'accento irlandese. Non so perchè, ma mi faceva ridere un sacco, anche se nei suoi occhi coglievo un pò di tristezza. Così glielo chiesi.

 

<< Ehi, Niall tutto bene? >> gli sorrisi.

 

<< Si, perchè me lo chiedi? >> distolse lo sguardo e lo posò sul libro di testo che non era neanche aperto. Si fece dire la pagina da un 

ragazzo seduto davanti a noi e iniziò a osservare quella pagina di libro. Sembrava volesse evitare l'argomento.

 

<< Ok, ho capito ... >> dissi. Si girò di scatto

 

<< Ti ha già detto tutto lei? >> Capìì che stava parlando di Quinn. Avevano litigato. 

 

<< Perchè tu e Quinn avete litigato? Sentiamo >> dissi girandomi con tutto il corpo di fronte a Niall, dimenticandomi della lezione. Sbuffò

e poi fece anche lui lo stesso.

 

<< Ti ricordi che ieri sera ho accompagnato Quinn a casa sua? Beh, mi ha fatto salire ...>> si fermò. Sul mio viso comparve un sorriso

enorme. Iniziai a fargli il sollettico.

 

<< Hai capito Niall! Sporcaccioni! E quando pensavi di dircelo?! Che bella notiziaaa! >> Era contentissima per loro. Niall mi fermò e mi guardò

negli occhi. In quel momento capì che non era successo niente di bello quella sera per cui essere contenti. Continuò.

 

<< Stavo dicendo: siamo andati in camera sua e abbiamo iniziato a baciarci. Lei era completamente ubriaca. Ha iniziato ad insistere 

parecchio. Mi ha tolto la maglietta e poi si è tolta la sua. Sembrava un'altra persona. Le ho detto che non volevo farlo se poi se lo sarebbe

dimenticato quella stessa notte, così me ne sono andato. Poi non so cosa sia successo ..>> Aveva gli occhi lucidi. Non ci potevo credere.

Non riuscivo a pensare che Quinn potesse aver forzato in quel modo Niall, sapendo che per lui era anche la prima volta. Mi dispiaceva un

sacco. Finì l'ora. Mi fece promettere di non dire niente a nessuno. Quando uscì dall'edificio, qualcuno si fermò davanti a me con un 

motorino. Era Liam. 

 

<< Ehi, ti va di fare un pic-nic con me? Il tempo è bellissimo, e poi ho fatto un salto da Nando's ... non puoi dirmi di no >>. Infatti, come potevo

farlo? Non potevo. Assolutamente. Salì in sella e sfrecciamo verso il parco pubblico della città. Quando arrivammo lo aiutai ad apparecchiare 

e iniziammo a mangiare. Facemmo una marea di foto, Liam ne postò anche una su Twitter, ma non mi disse cosa aveva scritto. Finimmo di

mangiare e iniziammo a giocare con una palla. Purtroppo mi convinse a giocare a calcio, ma io sono negata in quello sport e poi non mi 

piace neanche. Non mi scoraggiai e ci provai. Lisciai più volte la palla.

 

<< Ahahahahahah sei davvero pessima! >> rise Liam. Aveva ragione.

 

<< Ah davvero? Beh, allora vienitela a prendere! >> Strinsi la palla tra le mie braccia ed iniziai a correre per tutto il parco. Mi nascosi 

dietro un albero. Non lo vedevo più dietro di me. Ripresi fiato e mentre mi giravo per guardare oltre l'albero, Liam si presentò davanti a me

all'improvviso. 

 

<< Presa ...>> disse sorridendomi. Eravamo vicinissimi. Sorrisi anch'io. Poi lentamente poggiò le sue labbra sulle mie. Iniziammo a baciarsi.

Le sue labbra erano sofficissime. Poi il mio cellulare squillò rovinando quel bellissimo momento. Lo presi e lessi il numero.... e ..... 

 

 

 

 

 

 




Niall:  

 

Tornai a casa. Ero stanco e volevo solo dormire. Avevo perso molte ore di sonno quella notte pensando a Quinn e a quello che sarebbe 

successo quando l'avrei rivista. Non sapevo cosa fare. Io l'amo ma non riesco a sapere se lo farà di nuovo. Per me era .. è una cosa 

importante perdere la mia verginità, e di certo non la perderò con una ragazzina viziata e per di più ubriaca. Non volevo pensare quello di lei

perchè è la ragazza di cui sono innamorato e non voglio perderla. Mi farebbe solo più male. Arrivai a casa, entrai e andaì direttamente in

camera mia senza salutare nessuno. Sentì mio padre accennare un "ciao" ma ero già vicino alla porta di camera mia per potergli rispondere.

Gettai lo zaino per terra, persi l' I-Pod che avevo sul comodino, lo accesi, mi stesi sul mio letto e iniziai ad ascoltare qualche canzone. Stavo

per addormentarmi quando parte la canzone di Whitney Houston " I have nothing". Quella canzone mi fece tornare in mente Quinn. Non mi

resi conto che da un momento all'altro iniziai a piangere come un bambino. Volevo lei, avevo bisogno di lei per essere felice. Poi qualcuno

bussò alla porta. Era mio fratello. 

 

<< Posso entrare? >> disse.

 

<< Si ... >> dissi asciugandomi le lacrime.

 

<< Ehi, perchè piangi? Hai litigato con quella ragazza ... Quinn, giusto? >>

 

<< Si, Quinn .... beh si, abbiamo litigato, e di brutto ...>> mi fermai per riprendermi << voleva fare sesso ma era davvero troppo ubriaca e

così l' ho fermata perchè volevo che la nostra prima volta fosse indimenticabile, non che se lo sarebbe dimenticato qualche ora dopo, capisci? E 

lei si è arrabbiata, così me ne sono andato .... >> 

 

<< ..... mi dispiace Niall, davvero ...  Ehi, ma sta tranquillo: vedrai che si risolve tutto ok? >> mi diede un bacio sulla testa. Uscì ed io

tornai a ascoltare la musica. Mi addormentai con le lacrime che scorrevano sul mio viso......

 

 

 

 

 

 

 

 

 





Quinn:  

 

Harry ed io arrivammo al luna park in mezz'ora. Iniziammo con la giostra meno spaventosa che c'era. Le montagne russe. Non per niente 

questo luna park era vietato ai minori di 14 anni. Ne avevamo visti altri, anche più grandi, ma Harry scelse questo e non avevo voglia di 

discutere per uno stupido parco giochi. Volevo soltanto divertirmi un mondo. E così fu. Andammo su tutte le giostre che c'erano. Vinsi quattro

pupazzi e un ciondolo. Mi sentivo una bambina. Ero contentissima di essere lì, per di più ero con il mio migliore amico. Uscimmo dal

complesso verso 17.00. Avevamo lo stomaco sotto sopra. Avevamo mangiato di tutto. C'eravamo fermati al Mc Donald vicino e uscimmo

solo dopo un oretta. Eravamo in macchina e stavamo tornando a casa. Accendo la radio e capita "Cough Syrup" dei Young the giant. 

Appena ascoltai la canzone, mi tornò in mente il primo giorno di scuola. La prima volta che incontrai lui. Il ragazzo con gli occhi blu come il

mare. Il ragazzo con il quale, qualche settimana dopo mi sarei fidanzata e che poi avrei fatto soffrire. Iniziai a piangere. Non riuscivo a smettere.

Fortunatamente non mancava molto all'arrivo.

 

<< Ehi, cucciola, perchè piangi? >> disse Harry accarezzandomi i capelli.

 

<< M -... mi manca Niall... >> dissi singhiozzando. Arrivammo a casa mia. Mi accompagnò fino alla porta, poi lo fermai.

 

<< Harry ti dispiace se ci vediamo domani, vorrei restare un pò sola ... >>

 

<< No, certo. Tranquilla. A domani >> disse. Mi diede un bacio sulla guancia, salì in macchina e partì verso casa sua. Entrai in casa, salutai mia

madre che era tornata dal lavoro e salì in camera mia. Mi stesi sul letto e accesi la televisione. Dovevo distrarmi un pò. Iniziai a fare zapping

finchè non trovai un canale dove trasmettevano uno dei film più belli e romantici che avessi mai visto: Titanic. Amavo quel film. Da piccola lo

guardavo sempre e sognavo di poter avere una storia d'amore così quando sarei cresciuta. Magari potevo averla, solo che avevo rovinato tutto. Forse adesso Niall

sarebbe il mio Jack. In realtà lui è l'amore della mia vita e non smetterò mai di amarlo anche se sceglierà di non stare più con me. Vidi il mio

telefono sul comò. Lo presi e digitai il numero di telefono di Niall. Dovevo fare qualcosa prima che si allontanasse da me per sempre. Lo 

chiamai. Squillò per molto tempo, ma non dovevo mollare. Poi sentì un sospiro, anzì era più simile ad un sbadiglio.

 

<< mh ... pronto?? >> Era lui. Forse lo avevo svegliato.

 

<< Ehm ... ciao, Niall .... sono Quinn ... >>

 

<< Quinn! Quanto mi s... cioè .... ciao ....>>. All'iniziò dalla voce sembrava entusiasta di sentirmi poi però il tono si affievolì. Rimanemmo in

silenzio, poi parlai io.

 

<< SENTI NIALL MI DISPIACE OK?! IL SENSO DI COLPA MI STA DIVORANDO! NON RIESCO A STARE SENZA DI TE! TI PREGO 

PERDONAMI! IO TI AMO, NON POSSO LASCIARTI ANDARE COSì SOLO PERCHè SONO UNA CRETINA! ..... >> Mi fermai. Forse avevo esagerato.

Avevo detto troppo. Mi calmai.

<< Niall .... sei l'amore della mia vita. Sono solo una stupida e mi dispiace. Non posso stare senza parlarti per così tanto tempo. Non ci riesco.

Ho voglia di te. Del tuo profumo sulla mia pelle. Mi mancano i tuoi occhi blu. Non posso smettere di amarti .... >> Sentì dall'altre parte

singhiozzare. 

 

<<..... Niall, ci sei ancora? >>

 

<< S- si ... oddio Quinn mi sei mancata un sacco! >> Si. Stava piangendo ( quant'e adorabileee :3!) << Anche io non riesco a stare senza di

te. Ti amo troppo! >> 

 

<< Senti, posso venire da te? >> gli chiesi sperando in un si. E quel si arrivò. Mi preparai velocemente. Scesi nel garage, presi la macchina

di mamma e sfrecciai verso casa di Niall. Mentre guidavo, stavo messaggiando con lui. Era troppo dolce. Non riuscivo a non sorridere ogni

volta che leggevo il suo nome sul display del mio telefono. Mi mandò un altro messaggio:


" Amore dove sei di preciso? Mi manchi! Ti voglio accanto a me! "


Risi. Distolsi per pochi secondi lo sguardo dalla strada per rispondere al suo messaggio:


"Sto arrivando"

 

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Capitolo 9
*** "I'm so sorry" <3 ***


"I JUST NEED YOU NOW"

    Capitolo 9: " I'm so sorry" <3

 

     Santana: http://30.media.tumblr.com/tumblr_m117lwSSCW1qe04alo3_250.gif 

 

Erano le 17.00 di sera. Ero appena uscita da scuola poichè avevo partecipato ad un corso extra sulla chimica. Sono negata

in questa materia. Non ci capisco niente, soprattutto quando devo usare quegl' aggeggi strani che odio infinitamente.

Comunque, presi la moto dal parcheggio e andai a casa. Entrai in casa e vidi i miei genitori che indossavano abiti

davvero eleganti.

 

<< Wow, che eleganza! >> dissi chiudendomi la porta alle spalle.

 

<< Bello vero? Me lo ha comprato tuo padre >> disse mia madre avvicinandosi a me facendo un giro su se stessa per 

farmi cogliere ogni piccolo dettaglio di quel meraviglioso vestito. E mio padre non era da meno. 

 

<< Babbo, sei bellissimo stasera >> gli dissi abbracciandolo

 

<< Grazie tesoro >> mi strinse. Mia madre stava osservando quella scena. Sorrise e i suoi occhi diventarono lucidi.

 

<< Vabbè >> dissi io staccandomi dall'abbraccio << dove la porti di bello?? >> chiesi a mio padre

 

<< La porto a mangiare fuori e poi ... beh, è una sorpresa ... >> ci sorrise.

 

<< Ok, allora non voglio farvi perdere tempo, divertitevi >> li abbracciai di nuovo e rimasi in salotto finchè non uscirono 

definitamente di casa. Quando schiusero la porta, presi il cellulare dalla tasca della giacca e chiamai Zayn.

 

<< Pronto? >> rispose lui.

 

<< Hola Malik! Ti va di uscire stasera?? >> 

 

<< No, scusa ma oggi non posso. Louis, Harry, Liam ed io andiamo a giocare a calcio al campetto in fondo alla strada.

Abbiamo già pagato... scusa >>

 

<< Ahahahah tranquillo tesoro, non importa ... e Niall? Non viene a giocare con voi? >>

 

<< Beh, no. Ha fatto pace con Quinn e stasera vogliono restare soli soletti >>

 

<< Ah, perchè avevano litigato? >>

 

<< Lunga storia ... >> disse lui. Sentì all'improvviso delle urla unite a delle risate dall'altra parte del telefono

 

<< Che sta succedendo? >> chiesi a Zayn

 

<< Ahahahahahahahaahah >> Non la smetteva più di ridere << Ahahahah Harry è uscito nudo fuori al balcone e c'era una

vecchietta affacciata al balcone di fronte e lo sta insultando ahahahahaah ... >>

 

<< Quel ragazzo ha dei seri problemi ahahah >> Mi contagiò.

 

<< Ok, scusa ma ora vado. Ci sentiamo dopo ok? Se vuoi dopo vieni a vedermi giocare ... >>

 

<< Perchè? Hai bisongo di una fan che faccia il tifo per te dagli spalchi? 

 

<< Beh, non sarebbe per niente male >>. Risi, lo salutai con un "Ti amo" e riagganciai. Poi ebbi l'idea di chiamare 

Sugar. Composi il suo numero sulla tastiera.

 

<< Hey San! >>

 

<< Hey dolcezza! Senti ti va di uscire stasera? >>

 

<< Certo! A che ora? >>

 

<< mh ... facciamo tra mezz'ora davanti a starbucks ok? >>

 

<< Perfetto! A dopo >>. Andai a prepararmi, scrissi un bigliettino ai miei, nella possibilità che sarebbero tornati a casa prima di me.

Quando arrivai, Sugar era già lì che mi aspettava. Ci salutammo con un grosso abbraccio e poi decidemmo di andare 

al cinema. Comprammo dei popcorn e della liquirizia ed entrammo nella sala. Il film erà già iniziato e nella sala non

c'era quasi nessuno, così decidemmo di sederci qualche fila dietro ad una coppietta che non la smetteva di 

pomiciare. Gli tirammo addosso di tutto e di più, infatti quando finì il film e si alzarono, si ritrovarono coperti di popcorn

al burro e di pezzi di liquirizia bagnati nella coca-cola. Quando si accorsero che eravamo state noi, scappammo velocemente

fuori dal cinema. Camminavamo per strada e continuavamo a ridere per quella scena esilarante. Poi andammo in un locale per

mangiare qualcosa. Sugar ordinò una porzione di patatine, mentre io un panino, e poi alla fine un bel gelato al 

cioccolato per entrambe. Uscimmo e incominciammo a camminare quando ci trovammo in una piazza dove non ero mai stata

prima. C'erano luci colorate e della musica house ad alto volume. In fondo c'era un palco enorme e sotto di esso c'era una marea

di ragazzine urlanti. Ci sarebbe stato un concerto forse. Andammo incontro alla folla e chiedemmo informazioni ad una

ragazza.

 

<< Ciao scusa, che succede? >>

 

<< Come?! Non lo sapete?! Fra poco Darrren Criss salirà su questo palco! >> Iniziò a saltare. Neanche io non potevo

crederci. Adoro Darren Criss. Le sue canzoni sono stupende e la sua voce è meravigliosa.

 

<< Strano, non ho letto niente su internet >>

 

<< Si è saputo soltanto ieri, infatti è a ingresso gratuito >>

 

<< Ok, grazie >> le dissi. Presi Sugar per mano e cercai di intrufolarmi nella folla il più possibile. Fortunatamente ci riuscì ed ci ritrovammo

in seconda fila. Niente male. All'improvviso le luci si spensero. Ci fu il caos più totale. Poi le luci del palco si accesero

e arrivò sul palco. Era ancora più bello dal vivo. Iniziò a cantare le canzoni dell'album. Sugar ed io non la 

smettevamo di cantare. Finite le 10 canzoni, iniziò con le cover e cantò "Fighter" di Christina Aguilera, poi continuò

con "It's not unusual" di Frank Sinatra e tante altre. Fu fantastico sentirlo cantare dal vivo. E' bravissimo. Il concerto 

terminò verso le 20.00, poi ci dirigemmo verso il campetto da calcio dove erano i ragazzi. Arrivammo ma non trovammo nessuno.

I lampioni erano spenti. Non capivo. Zayn aveva detto che sarebbero stati qui. Provai a chiamarlo ma aveva il cellulare spento.

 

<< Forse abbiamo sbagliato campetto >> disse Sugar guardandosi attorno

 

<< No, è questo. Aveva detto " il campetto in fondo alla strada" .... ha anche il cellulare spento .... strano >>.

Ero peroccupata. Avevo paura che fosse successo qualcosa ai ragazzi. Non è una bella zona dove andare la sera.

Poi il mio cellulare iniziò a squillare. Era Rachel. Risposi.

 

<< Ehi bella! >> dissi.

 

<< San è successo un casino >> stava piangendo .......

 

 

 

 

 

 

 

 



Liam: http://media.tumblr.com/tumblr_m23b9dwcbY1r9iwr1.gif

 

Erano precisamente le 19.30 di sera. Stavamo giocando a calcio da un bel pò. C'eravamo tutti tranne Niall. Era

rimasto a casa sua perchè sarebbe andata Quinn. Avevano fatto pace, finalmente. Niall era stato davvero male per

quella discussione anche se, da quello che mi aveva detto Rachel, non ci avevo capito tanto. 

Facemmo una pausa di cinque minuti. Andai a sedermi sugli spalchi, presi un asciugamano e me lo passai dietro la nuca.

Poi notai che qualcosa stava vibrando nella tasca dello zaino di Harry. Aprì la cerniera. Era il suo cellulare. Era una 

chiamata da parte di Niall. 

 

<< Ehi amico! Come sta andando la serata? >> dissi ridendo.

 

<< Vi prego ragazzi, venite all'ospedale vicino alla scuola .... vi prego >> singhiozzava violentemente

 

<< Perchè?! Che è successo?? >>

 

<< ... Quinn... h-ha avuto un incidente mentre veniva da me .... Liam, ho paura >>adesso iniziò a piangere.

 

<< Ok, ok stai calmo, stiamo arrivando. >> Posai il cellulare e corsi incontro ai ragazzi

 

<< RAGAZZII!!! DOBBIAMO ANDARE IN OSPEDALE ADESSO! >>

 

<< Ma perchè scusa? >> disse Louis con il pallone sotto un braccio.

 

<< NON C'E' TEMPO, VE LO DICO PER STRADA! >> Prendemmo le nostre cose e corremmo verso l'ospedale. Raccontai

ai ragazzi quello che mi aveva detto Niall al telefono. Arrivammo davanti all'entrata dell'ospedale. Entrammo e ci recammo

vicino al bancone informazioni. La signorina era intenta a parlare al telefono e a mettersi lo smalto. Rimanemmo più

di dieci minuti davanti a lei, poi Zayn vide un dottore in fondo alla sala. Gli andammo incontro. Gli chiedemmo di 

Quinn e dove fosse e lui ci indicò una stanza situata alla fine del corridoio sulla sinistra. Arrivammo davanti alla porta.

Entrammo e vidi una scena che non avrei mai volto vedere. Quinn era sul lettino, piena di tubi e fili attaccati a lei. 

Rachel, Santana e Sugar erano sedute e piangevano. C'era una donna affacciata alla finestra. Guardava al di fuori, ma

non c'era niente. Aveva lo sguardo fisso nel vuoto e si asciugava le lacrime con il pullover che aveva addosso. 

Probabilmente era la madre. Niall era seduto sul lettino accanto a Quinn, le teneva la mano. Sentivo le lacrime di tutti

cadere pesantemente. Eravamo sconvolti, Harry si portò una mano alla bocca e iniziò a piangere anche lui. E' la sua

migliore amica. Non potevo capire come si sentiva. Rachel e Santana ci vennero incontro e ci abbracciarono. Rachel

poggiò la sua testa sul mio petto. I suoi singhiozzi erano troppo forti, non riusciva a fermarsi. Le accarezzai i capelli.

 

<< Shh ... andrà tutto bene, tranquilla ... >> . Annuì. Niall si alzò e ci venne incontro. Trovo le braccia di Louis aperte

e pronte a consolarlo. 

 

<< Grazie ragazzi >>. Harry era vicino alla madre di Quinn. Cercava di consolarla, ma sapeva che sarebbe stato tutto 

inutile. Vedere la propria figlia su un lettino di un ospedale, doveva essere terribile. 

 

<< .... e tutta colpa mia ... non dovevo mandarle messaggi mentre guidava >> disse Niall. 

 

<< No, non è colpa tua >> internevve la madre di Quinn << non è colpa di nessuno, tranquillo >> andò vicino a lui

e gli poggiò una mano sulla spalla. Poi nella stanza entrò un dottore. 

 

<< Allora, come sta Quinn? >> chiese la madre

 

<< Purtroppo signora, la situazione è abbastanza grave. Ferite interne e un tauma cranico. Per adesso quello che

possiamo fare è operarla e aspettare... >>. Iniziammo di nuovo a singhiozzare.

 

<< Quindi per quanto starà in coma ? >> sempre la madre

 

<< Qualche giorno, una settimana,... o forse di più, dipende tutto dall' operazione che faremo tra un pò di tempo. 

Per adesso è meglio che la lasciate un pò da sola, magari rimane solo lei, signora. Lasciatela riposare. >>. 

 

<< Ragazzi tranquilli, rimango qui io, vi farò sapere al più presto. >> Annuimmo e lasciammo la stanza. La salutammo

tutti. Niall le andò vicino.

 

<< MI DISPIACE COSì TANTO ... >> disse prima di darle un bacio ed andarsene... <3

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Capitolo 10
*** " Just That I'm not Harry, right?" <3 ***


 "I JUST NEED YOU NOW"

         Capitolo 10: " Just that i'm not Harry, right? " <3

                                                    

             Louis: http://29.media.tumblr.com/tumblr_m1w3wufu5i1qc09cro2_500.gif

 

Harry ed io passamo la notte in ospedale con Niall e la madre di Quinn. In realtà ce ne andammo per riposare ma poi tornammo e ci 

rimanemmo fino alla mattina. Kelly, così si chiamava la madre, ci portò dei cornetti caldi. Era davvero una bella persona. Quando si

dice: tale 
madre, tale figlia. Durante quella notte nessuno riuscì a prendere sonno così Kelly ci disse tutto quello che avevano passato

a causa dell'ex 
marito. La madre ci svegliò verso le 7.00 e ci disse di andare a scuola e che sarebbe rimasta lei con Quinn, poi

sarebbero andate a trovarla Santana 
e Sugar che avevano un assemblea a scuola e quindi non sarebbero entrate. Mentre ci

dirigevamo verso l'edificio nessuno parlò. Non ce n'era 
bisogno in quel momento, anzi saremmo dovuti tutti rimanere in silenzio e

cercare di tirare su Niall, che continuava a ripetere che era colpa sua 
e che sarebbe dovuto trovarsi lui al posto di Quinn. Come poteva

pensare una cosa del genere. Era stato solo un brutto incidente. Harry era 
altrettanto scioccato. Non l'avevo mai visto così prima

d'ora. Era come perso, come se una parte di lui non ci fosse più. Quinn rendeva felice ogni mattinata, era energica,

piena di vita, divertente. Era stato traumatico per tutti. Entrammo e ci avviammo verso i nostri armadietti. Poi ci raggiunsero Zayn e

Liam che erano rimasti 
a dormire da San e Rachel perchè non volevano rimanere da sole quella notte. Sugar prima di andarsene la

sera, ci salutò e se andò a casa della nonna 
che abitava vicino all'ospedale. Non se la sentiva di camminare molto. La giornata passò

lentamente. Ad ogni cambio d'ora, alcuni ragazzi, che sapevano 
della storia tra Niall e Quinn, andarono a salutarlo e dirgli che se gli

serviva qualcosa, loro c'erano, ma a Niall non importava. Non vedeva l'ora di uscire dalla scuola per andare da Quinn. 
A mensa

nessuno mangiò niente, il che era davvero molto strano visto che Niall si abbuffava come un maiale. Stava malissimo. Cercammo in 


tutti i modi di farlo ridere un pò, ma non ci riuscimmo minimamente. In tutto questo Rachel non disse una parola, aveva gli occhi lucidi

e non 
riusciva a pensare a nient'altro. Liam le stette vicino tutto il giorno, almeno l'avrebbe potuta consolare un pò. Appena suonò la

campanella 
dell'ultima ora ci precipitammo fuori dalla scuola e sfrecciamo verso l'ospedale. Quando entrammo notammo che c'era

Kelly che parlava con 
l'infermiera al bancone, ci avvicinammo a lei.

 

<< Kelly, tutto bene? >> disse Zayn

 

<< Si si, tranquilli, stavo chiedendo informazioni sui pasti che danno qui in ospedale. Andate nella stanza, le ragazze sono lì da tanto

tempo, 
avranno bisogno di voi >> 

 

<< Ok, andiamo subito >> disse Liam con un sorriso. La signora Fabray ricambiò ma era un sorriso che la sua pelle non riuscì a

trattenere 
per molto tempo. Si vedeva che aveva smesso da poco di piangere.

 

<< Ah, Niall >> continuò lei << posso parlarti un attimo? >>. Niall acconsentì e uscirono dall'ospedale. Noi intanto ci incamminammo

verso 
la stanza. Appena entrammo vedemmo Rachel e Santana sedute accanto a Quinn sul lettino, mentre Sugar era in piedi, con le

braccia conserte, 
e l'aria preoccupata. Quando ci vide, corse da noi e abbracciò Liam. Lui ricambiò l'abbraccio, la coccolò un pò e poi

andò da Rachel. A quanto 
pare Liam e Sugar erano diventati davvero buoni amici. Era bello vederci sempre più inseparabili anche in

una situazione del genere. In tutto 
questo notai che Harry si andò a sedere su una delle poltroncine in fondo alla camera. Lo

raggiunsi.

 

<< Ehi, come stai? >>

 

<< Dove cazzo dovrei stare secondo te Louis?! La mia migliore amica è in coma ... situazione perfetta .... sai, finalmente credevo di

aver trovato 
qualcuno proprio come me, qualcuno con cui potermi aprire del tutto, una persona che non mi facesse sentire a disagio.

Con questo non dico che 
voi altri non siete così, anzi siete i migliori amici e tutti vorrebbero avere, ma lei ..... lei era speciale capisci?

>> Iniziò a piangere, si appoggiò i 
gomiti sulle giocchia e si portò il viso tra le mani.

 

<< Ma lei e' ancora speciale! E lo sarà sempre, vedrai se si riprenderà presto e sarà più forte di prima .... te lo prometto >> Presi il

suo viso 
e lo portai davanti al mio. I nostri sguardi si incrociarono, volevo che sapesse che stessi dicendo la verità e che non riuscivo a

vederlo soffrire 
così tanto. I nostri volti si fecero sempre più vicini. Nessuno sembrava accorgensene. Soltanto Sugar stava osservando

la scena con curiosità. 
Non riuscivo a smettere di guardarlo. Era più forte di me. Era bellissimo quando piangeva. Mi faceva riempire il

cuore. Avrei voluto baciarlo ma 
non sapevo come l' avrebbero presa gli altri e sopratutto lui. Poi le sue labbra furono più veloci e si

posarono violentemente sulle mie. Non fu 
un bacio passionale, durò pochi secondi, ma quei dolci e piccoli instanti furono i più belli

della mia vita. Tutti ci guardavano. Notai che Rachel e Liam 
sorridevano e si scambiavano occhiate maliziose. 

 

<< Finalmente! Era ora >> disse Zayn e tutti scoppiammo in una risata. Tranne Sugar che vista la scena scappò via dalla stanza

piangendo. Le 
corsi dietro e riuscì a raggiungerla appena fuori l'ospedale. Le afferrai un braccio.

 

<< Ehi! Perche sei scappata via in quel modo?? >> Avevo un pò di fiatone.

 

<< Perchè??!! Hai anche il coraggio di chiedermelo??!! Da quando sei gay?! >> Piangeva a ridotto e si leggeva la rabbia e la delusione

nei suoi 
occhi.

 

<< Beh, non credo di essere gay in realtà. Quando guardo un ragazzo non mi è mai successo niente, e solo quando guardo Harry. Lo

so che è 
strano, ma non riesco a smettere di pensare a lui, e al fatto che lo amo infinitamente ... >>

 

<< Beh, e di questo quando te ne sei accorto? Dopo che mi hai baciato quella sera??!! Ti ho fatto così tanta pena che sei stato

costretto a 
baciarmi, oppure lo hai fatto per provare che eri ancora un pò etero e per stare bene con te stesso??!! >>

 

<< No, non era pena. Il bacio che ci siamo dati mi è piaciuto, e anche tanto .... solo che ... >>

 

<< SOLO CHE IO NON SONO HARRY, GIUSTO ?? Bene, ho capito tutto >>. Lasciò il suo braccio dalla mia presa e corse via. Non so

dove sarebbe andata 
ma sapevo che se l'avessi seguita, l'avrei fatta soffrire di più, così, tornai dentro e andai dai ragazzi. Prima di

entrare notai che Niall e la madre di 
Quinn stavano ancora parlando. Chissà di cosa ....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

     Niall: http://media.tumblr.com/tumblr_m2eju8JZ0H1qki38l.gif

 

Non sapevo cosa Kelly mi volesse dire in privato. Forse che dovevo lasciare in pace Quinn, che non avrei dovuto più vederla. Era

sicuramente 
così. In fondo ero stato io a farla distrarre mentre guidava. Solo che io non potevo vivere senza di lei. Era diventata l'

unica ragione della mia 
felicità e da quando la vedevo lì, in quel lettino d'ospedale, senza dire niente, con gli occhi chiusi, quelle

gemme verdi, incapace di muoversi o di 
non riuscire a sentire tutto ciò che le succedeva attorno. Mi faceva stare troppo male. Quella

notte ero rimasto con lei, non m'inportava che il 
giorno dopo saremmo dovuti andare a scuola. Volevo solo stare con lei. Io dormì

accanto a Quinn tenendole la mano, Louis e Harry costruirono 
dei lettini con le poltroncine della stanza e rubarono da un'altra sala

una brandina vuota dove avrebbe dormito Kelly. La mattina ci scegliammo 
tutti indolenziti dato che avevano assunto posizioni strane

per dormire. Il profumo dei cornetti caldi che ci portò la madre di Quinn ricompesarono 
quel dolore, almeno per me. Andammo a

scuola in silenzio e passamo così anche tutta la giornata. 
La signora Fabray mi aveva chiesto di seguirla perchè doveva parlarmi. La

seguì e uscimmo fuori all' ospedale, mi indicò una panchina e ci 
sedemmo. Poi iniziò a parlare.

 

<< Allora Niall, volevo parlare con te perchè sei quello più legato a Quinn ... >>

 

<< Beh, anche Harry è molto affezzionato a lei, sono migliori amici >>

 

<< Si ma tu sei il suo ragazzo, è diverso >> Mi sorrise.

 

<< Oggi ho parlato con il dottore che ha operato Quinn e mi ha detto che le condizioni sono sempre uguali: non migliora e non peggiora...>>

 

<< Ed è una brutta cosa? >> chiesi confuso.

 

<< Beh, si perchè di questo passo rimarrà qui dentro per ancora molto tempo, ed io voglio riabbracciare la mia bambina >> iniziò a

piangere 
ed io la seguì automaticamente.

 

<< .... >> sospirò e poi continuò il suo discorso. << ha detto il medico che ci sarebbe un modo per aiutarla a stare meglio: voi tutti ed

anche io 
dovremmo cercare di parlare con lei, raccontarle cosa facciamo durante la giornata, farle capire che le siamo accanto,

capisci? Purtroppo la mia 
vita è lei, quindi non ho niente di enstusiasmante da dirle, ma voi si. Siete ragazzi che amano divertirsi e

scherzare insieme, cercate di 
coinvolgere anche Quinn... lo so che è strano per te, e lo so che le vuoi molto bene quindi faresti di tutto

per farla alzare da quel lettino, ma 
per adesso è tutto ciò che possiamo fare per lei. In più da stasera i medici inizieranno a provare

l'agopuntura per vedere se migliora .... >>

 

<< Ok, allora lo dirò subito ai ragazzi >> Rassicurai al madre. Poi mentre parlavamo ancora della sera dell'incidente, notammo che

arrivarono 
fuori Sugar e Louis ma non volevo interromperli, anche perchè volevo sapere per filo e per segno cosa aveva visto la madre

la sera dell'inidente.

 

<< ... e comunque la polizia mi ha chiamata dicendomi che una ragazza aveva fatto un incidente d'auto e che i suoi documenti

portavano a me, 
dato che la sua auto è intestata a me. Così mi sono precipitata alla centrale e purtroppo era lei. E' stata davvero

dura per me vederla in quelle 
condizioni. Ho già perso suo padre, non voglio perdere anche lei .... >> tornò a singhiozzare.

 

<< Mi dispiace tanto... io non so cosa vuol dire avere una madre, dato che vivo con mio padre e mio fratello, però so cosa significa

aver paura 
di perdere la persona che più ami al mondo, e mi creda, la sto provando in questi giorni. Quinn è la persona più importante

della mia vita e mi sento 
terribilmente in colpa per quello che è successo quella sera, so che è a causa mia se si è andata a scontrare

contro quel camion, io le ho 
mandato quei messaggi, io sapevo che era in macchina ma me ne sono fregato .... >>

 

<< Non dire così >> disse Kelly prendendomi la mano << tu sei un ragazzo d'oro e sono sicura che quando Quinn si riprenderà

non ti 
lascerà mai un minuto da solo >> Sorrise

 

<< Lo spero tanto ... >> dissi.

 

<< Dai, rientramo così andiamo tutti insieme al bar a prendere qualcosa da mangiare, il cibo dell'ospedale è un pò .....>>

 

<< Fa schifo >> conclusi io.

 

<< Già >> Accennò una risata. Rientrammo, ci dirigemmo verso la camera e tutti insieme uscimmo. Salutammo tutti con un bacio

Quinn e poi 
Santana mi raccontò tutto quello che era successo. Anche il bacio "Larry". Ormai li chiamavamo così. Quando tornammo

dal bar, feci quello 
che mi aveva consigliato la madre di Quinn di fare: parlarle, farle provare sentimenti. Ma purtroppo per tutta la

serata non ci furono miglioramenti. 
Si fece tardi e Kelly decise di andare a casa a riposare e anche gli altri. Fui l'unico a rimanere con

Quinn. Mi stesi sul lettino accanto a lei. 
La sognai: più bella che mai, come sempre. Mi diceva di stare tranquillo e che sarebbe andato

tutto bene. Lo speravo davvero ....  <3

 

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Capitolo 11
*** "Keep holding on" <3 ***


               "I JUST NEED YOU NOW"

                                                            Capitolo 11: "Keep holding on" <3

                                               

                                Sugar: http://25.media.tumblr.com/tumblr_lzczyrKNDE1rp309io1_500.gif

 

Non potevo crederci. Louis era gay. Non era possibile. Ero sicura che quella sera al bar mi avesse corteggiato. So come

funzionano queste cose.
Mi aveva baciato. Davvero non aveva significato niente per lui?. Quando fuori all'opsedale mi aveva

detto di amare Harry il mio cuore si era rotto in 
mille pezzi, come vetri taglienti chi mi laceravano dentro. Corsi via da lui,

mentre correvo verso casa mia mi voltavo per vedere se era dietro di me che cercava
di raggiungermi, ma semplicemente

non c'era. A quanto pare di me non gliene importava niente. Avevo ragione. Camminavo lentamente e piangevo. 
Una parte

di me non riusciva a sopportare quel dolore così forte e avrebbe voluto soltanto farla finita con quella vita che senza Louis

sembrava 
ancora più insignificante di quanto non lo fosse già. Invece, l'altra parte di me voleva tornare in ospedale, stare

con Quinn e comportarsi come s
e non fosse mai successo niente. Ma non potevo farlo. Era troppo difficile, così decisi di

proseguire per la strada verso casa. Entrai e trovai 
i miei genitori seduti sul divano che guardavano una sit-com alla televisione.

 

<< .... davvero, come fanno a piacerti queste cose?!>> chiese mio padre facendo un espressione confusa e incrociando le braccia al petto.

 

<< Lo pensi solo perchè non capisci niente della storia: fino ad adesso Jessica, la bionda >> dice mia madre indicando

l'attrice nello schermo
<< si è lasciata con Ryan, che aveva avuto un figlio da Monica che era morta ma grazie ad un

miracolo è tornata in vita e... >>

 

<< No, non lo voglio sapere ...>> mio padre fece per alzarsi, ma all'improvviso comparve il mio fratellino, Jessie, e gli saltò

addosso. Risero. 
Intanto mi chiusi la porta alla spalle e dopo un "ciao" silenzioso andai in camera mia. Mi stesi sul letto e

iniziai a fissare il soffitto. Ricominciai a 
piangere. Non volevo stare male per lui, anche se in fondo non era colpa sua. Era

nato gay ... no? Solo al pensiero mi sentivo morire. Perchè  
incontro sempre quelli sbagliati! Cavolo non è giusto. In quel

momento avevo bisogno della mia migliore amica, ma lei era col suo ragazzo. 
Ovviamente. Capì che ero rimasta da sola.

Volevo bene ai ragazzi, ma dopo quello che era successo con Louis, non sapevo come comportarmi, 
sopratutto con Harry. Mi

ci ero anche affezzionata a lui. Mentre continuavo a pensare, qualcuno bussò alla porta.

 

<< Ehi, tesoro, posso entrare? >> era mia madre. Probabilmente si era accorta che ero triste. Che grande invenzione la mamma.

 

<< Si, certo.... entra >> chiuse la porta e si sedette sul letto accanto a me.

 

<< Allora, che è successo? Hai litigato con Santana? >>

 

<< No, niente mamma ... >> abbassai lo sguardo

 

<< Beh, vorrà dire che dovrò farti parlare con le maniere forti ...>> Mi prese per i fianchi e iniziò a farmi il solletico. Ridevo come una matta.

 

<< Ok, ok ... beh, ti ricordi del ragazzo di cui ti ho parlato qualche settimana fa? Ti ricordi che ti dissi che mi aveva baciato?

Beh ecco.... oggi 
mi ha detto che è stato bello, ma lui è gay... >> Accennai una risata sarcastica, ma non ne ero capace in

quel momento.

 


<< Oh, wow ... mi dispiace tesoro, ma almeno ha avuto il coraggio e la forza di ammetterlo a te stesso e poi di dirlo a te .... non potreste essere solo amici? >>

 

<< Forse, per un pò potrebbe anche funzionare ma non potrei sopportare di vederlo assieme al suo ragazzo senza che mi si spezzi il cuore >>

tornai a singhiozzare. 

 

<< Oh, no amore non piangere dai ... non sai quanto mi fa male vederti così, vorrei poter fare qualcosa ..... aspetta, ho un idea. Che ne dici di passare una serata solo io e te? Ti piacerebbe? >>

 

<< Si... tantissimo >> dissi io e ci dirigemmo in cucina. Prendemmo il computer portatile di papà, che intanto era andato

con Jessie al parco  
giochi, e cercammo qualche ricetta di maschere per il viso da fare in casa. Ne preparammo tre: una alla

fragola, una al miele e cereali e  
l'ultima al cioccolato. Ne mangiammo anche un pò. Erano deliziose. poi iniziammo a

cucinare. Facemmo biscotti di ongi tipo. Dopo aver mangiato, 
preparammo i popcorn al microonde e guardammo un film

romantico. Ci addormentammo sedute sul divano ed io appoggiata a lei. Amavo 
mia madre. Era la persona più buona che

avessi mai conosciuto. Avrei sacrificato a mia intera vita per salvare la sua. La mattina seguente mio 
padre e mio fratello

rovinarono il nostro dolce sonno, rovesciandoci dei secchi d'acqua fredda e facendo rumore con delle pentole. Facemmo 
una

guerra a squadre: mia madre ed io, contro mio padre e Jessie. Da quando mio fratello era entrato nella nostra vita,

eravamo più uniti di 
prima. Arrivò l'ora di pranzo e mia madre preparò tantissime cose da mangiare. Non aveva mai

cucinato così tanto per quattro persone.

 

<< Mamma come mai così tanto cibo? >>

 

<< Beh, abbiamo ospiti a pranzo... >>

 

<< No, dai mamma, che palle!! >>

 

<< Niente storie, vai di sopra a prepararti. Vedrai che ti farà piacere >>.

 

<< Si, certo! Peggio dell'ascesso ad un dente! >> Urlai mentre salivo le scale per arrivare in camera mia. Dopo una

mezz'oretta bussarono alla 
porta e mia madre andò al aprire mentre io ero prendevo dal frigo una lattina di coca-cola e

sgranocchiavo un pò di antipasti che erano sul  
tavolo da pranzo. Non avevo capito ancora chi fosse.

 

<< Sugar vieni! >> Mi incamminai verso la porta e quando vidi gli ospiti non riuscivo a credere ai miei occhi.

 

<< BRITTANY!!! >> Corsi da lei ad abbracciarla. Era proprio quello che mi serviva. Brittany era mia gugina, non poteva mai

venire qui in inghilterra, però, 
grazie ai suoi genitori, ora era qui, con me. Quando anche io vivevo a Lima, era sempre a

casa mia. Ci divertivamo un mondo insieme. Stessa scuola,  
stessi amici, stessi gusti. Eravamo come gemelle.

 

<< Wow, a quanto pare sei contenta d vedermi! >> disse lei staccandosi dall'abbraccio.

 

<< Certo che lo sono idiota! Mi sei mancata un sacco! >> 

 

<< Aaawww! >> disse lei. Salutai i miei zii e poi ci sedemmo tutti a tavola. Mangiammo, ridemmo e poi Brit ed io

andammo in camera mia.

 

<< Allora ... quando ve ne tornate a Lima ?>> dissi io con aria triste.

 

<< Beh, fortunatamente per te, mio padre sta cercando lavoro qua, così da trasferirci anche noi qui a Londra ...>>

 

<< AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH!!>> urlai e iniziai a saltare sul letto.

 

<< Ahahahahah, calmati, non è niente di sicuro per il momento! Intanto godiamoci queste settimane assieme >> mi sorrise.

Poi continuò a parlare << allora, come stanno Santana e Rachel?>>

 

<< Bene .... >>

 

<< Non sembri molto contenta di questo ... >>

 

<< No, sono contenta .... >> Ci fu un attimo di silenzio.

 

<< Dai, sputa il rospo! >>

 

<< .... e' una storia lunga ... >>

 

<< Ho tutto il tempo del mondo >> <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                              Harry: http://25.media.tumblr.com/tumblr_m2kbmhvPcC1rtvo6lo2_250.gif 

 

Sono passati sette giorni. Sette lunghissimi giorni da quando Quinn è in coma, e le sue condizioni non migliorano. E' sempre

lì, su quel letto  
di ospedale, non c'è nessuno cambiamento, e noi aspettiamo invano un miracolo. Ogni giorno, dopo

l'agopuntura, ognuno di noi entra a turno 
nella stanza e raccontiamo tutto quello che ci passa per la testa. Quando entra

Rachel, lei canta a Quinn la sua canzone  
preferita: "Cry" di Kelly Clarkson (http://youtu.be/zdoU3HvuSAg ascoltatela, è

stupenda <3) . Ha una voce bellissima, ed è anche molto brava,  
però ogni volta che usciva dalla stanza, era in lacrime. Io

non piangevo più ormai. Mi ero come rassegnato a vederla così per ancora molto  
tempo. Noi e la mamma di Quinn avevamo

organizzato le giornate: la mattina presto arrivava la madre e rimaneva lì fino a quando noi non  
tornavamo da scuola, poi

Niall, Liam ed io facevamo il turno di pomeriggio insieme a Santana mentre verso le 16.00 arrivavano Louis, Zayn e  
Rachel

che ci davano il cambio. Noi andavamo a casa e tornavamo un ora dopo per l'agopuntura. Sugar passava ogni giorno per

salutare  
tutti e poi stare un pò anche con Quinn. Evitava Louis che cercava di parlare con lei. Restava poco, solo il tempo di

parlare con Quinn, come aveva 
detto il dottore. Quella sera eravamo tutti fuori la stanza aspettando che il turno di Santana

finisse. C'era silenzio, poi Sugar parlò.

 

<< Ragazzi mi dispiace ma domani non potrò venire in ospedale... >>

 

<< Come mai? >> chiese Rachel che era seduta sulle gambe di Liam mentre Niall ed io eravamo appoggiati ad uno dei distributori automatici che c'erano e Louis e Zayn erano seduti.

 

<< Beh .... >> Iniziò a dire Sugar, ma poi fu interrotta.

 

<< Perchè non ammetti che non vuoi stare nello stesso posto con me? Eviteresti di fare figure di merda come questa ... >>

sbottò Louis anzandosi di  
scatto dalla sedia. Guardavamo tutti la scena a bocca aperta. Poi continuò << .... senti mi

dispiace ok? Per averti fatto soffrire, illudere e tutto 
il resto ma.... non posso cambiare ciò che sono! Vorrei tanto essere tuo

amico ..... e poi Quinn ha bisogno anche di te ... >>. Sugar non  
lo guardava. Aveva le braccia incrociate al petto e gli occhi lucidi. Poi parlò.

 

<< Non vengo solo perchè ieri è arrivata mia cugina dall' Ohio e voglio passare ogni minuto con lei. Sai, può sembrare

strano, ma non ci sei 
sempre tu al centro dei miei pensieri! Anche se mi hai spezzato il cuore e sto soffrendo come un cane

per colpa tua, non hai nessun  
diritto di farmi sentire ancora di più una merda! >> Iniziò a correre verso l'uscita e chiuse

violentemente la porta trasparente dell'opsedale  
per poi allontanarsi. Louis non sapeva che fare. Era preoccupato e triste

per lei. In fondo le voleva bene. Rimanemmo in ospedale fino alle  
20.00 di sera. Louis ed io decidemmo di andare a casa a

riposarci e prenderci un cambio per il giorno dopo e per la notte che avremmo passato 
in ospedale. Entrati in casa, mi

preparai un panino mentre Louis prese un dvd dal mobile in salotto. Ci sdraiammo sul divano e iniziammo a  
guardare il

film. Avevo le braccia attorno alla vita di Louis, gli baciavo il collo e gli mordevo l'orecchio, e ogni volta che lo facevo,

iniziava a  
ridere. Era troppo adorabile. 

 

<< Ehi Lou ... non credi di aver esagerato oggi dicendo quelle cose a Sugar? >> dissi io mettendo in pausa il dvd.

 

<< Beh, è quello che penso... certo, mi dispiace per lei, le voglio tanto bene, ma io amo te... e poi non le ho mai detto 

che eravamo fidanzati o cose del genere.... >>

 

<< Ma le hai detto che ti è piaciuto >>

 

<< Beh si perchè è la verità, senti io... io non so cosa vuole che faccia. Le ho chiesto scusa ma è come se volesse che io sia

etero... 
ma non lo sono, e sinceramente... preferisco non esserlo solo per stare con te>> Mi baciò. Verso le 22.00 uscimmo

di casa 
per tornare in ospedale. Quando arrivammo, mi tornò in mente che Sugar non sarebbe venuta perchè era con la 

cugina. Non potevo 
vedere Louis così triste, così decisi di andare a cercare Sugar per parlarle.

 

<< Senti Lou, tu inizia ad andare, io ti raggiungo >>

 

<< Mh, ok, a dopo >> gli diedi un bacio sulla guancia e mi allontanai. Arrivai a casa di Sugar. Sentivo della musica 

provenire dall'alto. Bussai ma nessuno sembrava sentire il campanello. Poi finalmente qualcuno aprì la porta. Era una

ragazza: bionda, alta e col fiatone.

 

<< Ah, ciao ... >> disse guardandomi dall'alto in basso. Sembravo interessarle.

 

<< Ciao, Sono Harry, sto cercando Sugar >>

 

<< Dai, entra ... io sono Brittany >> Le porsi la mano poi vidi Sugar scendere le scale. Quando mi vide rimase sorpresa.

 

<< Harry..... cosa ci fai tu qui ... >>

 

<< Dobbiamo parlare .... >> <3

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Capitolo 12
*** "No! Jimmy protested" ***


 "I JUST NEED YOU NOW"

         Capitolo 12: " NO! Jimmy protested" <3

                                             

           Brittany: http://25.media.tumblr.com/tumblr_m3wadmjZZu1rvf1olo1_500.gif

 

Sugar ed io eravamo in camera con lo stereo al alto volume, volevamo isolarci dal mondo che ci circondava e scatenarci quanto

più potevamo. 
Ero stata lontana da lei per troppo tempo, dovevo recuperare i momenti persi. Ad un certo punto sentìì l'urgenza

di dover andare in bagno così 
lasciai Sugar da sola in camera e mentre scendevo le scale per arrivare al bagno sentì il campanello

suonare. Proprio al momento opportuno pensai. Sbuffai 
e mi avviai verso la porta. L' aprìì e mi trovai una specie di dio del sesso

davanti. Era alto, tanti capelli ricci e occhi verdi. Era bellissimo. 
Non sapevo che a Londra ci fossero ragazzi così sexy. 

 

<< Ah ciao ...>> dissi guardandolo dall'alto al basso per scrutare ogni minima parte del suo corpo perfetto e appoggiandomi alla porta.

 

<< Ciao sono Harry, sto cercando Sugar >> disse lui mettendosi le mani in tasca. Poi mi spostai e dissi.

 

<< Dai entra ... io sono Brittany >>. Mi strinse la mano. Era morbidissima. Era davvero stupendo, ma sapevo che il suo cuore era

già di 
qualcuno. Si vedeva dalla luce che aveva negl' occhi. Poi sentì i passi di Sugar scendere le scale, mi voltai e la vidi. Era

sorpresa di vederlo qui.

 

<< Harry.... cosa ci fai tu qui....>> disse avvicinandosi a noi.

 

<< Dobbiamo parlare >>. Non capivo cosa stesse succedendo. Cosa doveva dirle di tanto importante da dire " dobbiamo

parlare". Forse stavano 
insieme. Strano perchè non era il tipo di Sugar. Si guardavano, poi Sugar fece una faccia come se avesse

capito l'argomento che dovevano affrontare.

 

<< Ti ha mandato lui per caso?? >> sbottò Sugar incrociando le braccia al petto. Lì capiì che stavano parlando di Louis, il

ragazzo di cui Sugar era 
innamorata.

 

<< No, sono venuto da solo, non mi ha mandato nessuno... >> Disse Harry, poi mi guardò. Forse non voleva che io ascoltassi.

 

<< Se volete io posso anche andare di sopra a... >> Sugar non mi fece finire di parlare.

 

<< No, tu rimani qui dove sei. Puoi parlare anche davanti a lei, Harry ... sa già tutto >>

 

<< Ok ... volevo solo dirti che Lou è davvero dispiaciuto per tutto questo casino che sta succedendo tra di voi. Non lo dico perchè

sono 
il suo ragazzo e voglio difenderlo, anzi, credo che se fossi stato al tuo posto avrei reagito allo stesso modo >> adesso

incominiciavo a  
capire. Harry era gay ed era fidanzato con Louis che aveva illuso Sugar facendole credere di essere interessato a

lei. Tutto chiaro. << ma  
credimi non l'ho mai visto così triste. Lui ti vuole bene e sarebbe onorato di essere tuo amico. E' così

credimi ..... >>. Intanto Sugar era rimasta  
impassibile ad ascoltare le parole di Harry, poi parlò. 

 

<< Senti, in questo momento non voglio più sentire parlare di Louis... posso pensarci un pò prima di prendere una decisione? >>

 

<< Certo che puoi >> disse Harry. Poi se ne andò. Quando si chiuse la porta alle spalle, Sugar corse incontro a me che ero  

appoggiata al 
divano e mi abbracciò.

 

<< Cosa devo fare Brit?? >> Stava singhiozzando.

 

<< Allora prima di tutto adesso ti vai a fare una bella doccia per schiarirti le idee e dopo ci mangiamo un pò di gelato e guardiamo un bel film insieme, che ne dici? >> dissi.

 

<< Dico che ti voglio un bene dell'anima e che mi sei mancata un sacco, cazzo >> mi riabbracciò. Fece quello che le avevo

chiesto. Guardammo 
"The last song" e piangemmo un pochino. Poi finito il gelato tornammo in camera e andammo a dormire. Il

giorno dopo c'era scuola. 
Quella mattina ci svegliammo distrutte. Avevamo dormito poco perchè eravamo rimaste nel letto a

parlare quasi tutta la notte. Ci preparammo  
e andammo a scuola. Quando entrammo Sugar andò in classe mentre io dovetti

andare in segreteria a prendere il foglio con i miei orari e le 
mie lezioni. Le donna seduta dietro al bancone della segreteria

sembrava scocciata di essere lì, infatti ci mise mezz'ora per darmi il foglio. Uscì 
dalla stanza e mi incamminai verso l'aula della

seconda ora. Per il corridoio incontrai Sugar che aveva la mia stessa lezione. Era l'ora di matematica. 
Una delle materie che

odiavo. In realtà molte persone mi dicono che vado male a scuola perchè sono stupida e sinceramente credo sia vero. 
Comunque

dopo un ora passata a mandare bigliettini a Sugar, mi aspettava la lezione di educazione fisica. Mentre camminavo con Sugar

verso 
la palestra incontrammo Santana. Quando mi vide corse ad abbracciarmi. Ero contenta di vederla. Mi era mancata. Lei e

Sugar si salutarono con 
un grosso e dolcissimo abbraccio. Forse Santana voleva consolarla e farle capire che lei c'era sempre. In

fondo erano migliori amiche. Anche San aveva 
educazione fisica e così andammo insieme mentre Sugar cambiò corridoio per

recarsi nell'aula di biologia. Ci divertimmo un mondo. Poi  
fotunatamente quella giornata di scuola finì e Sugar ed io tornammo a

casa, mangiammo e facemmo un riposino. Verso le cinque mi svegliò 
barbaramente con degli schiaffi. 

 

<< SVEGLIAAAA! >> urlò.

 

<< OK, ok mi sveglio cavolo! >> si fece una fragorosa risata e poi disse. 

 

<< Dai alzati che dobbiamo uscire >>

 

<< Dove dobbiamo andare scusa? >>

 

<< In un posto ... >>. Mi aggiustai i capelli e partimmo per quel luogo sconosciuto di cui Sugar non mi aveva svelato il nome.  

Arrivammo all'
ospedale della città. Non capivo esattamente perchè mi avesse portato lì. 

 

<< Dai entriamo, voglio farti conoscere una persona >> disse lei prendendomi la mano ed entrando nell'edificio. Percorremmo

un lungo 
corridoio per arrivare davanti ad altri due corridoi, prendemmo quello di destra e ci ritrovammo davanti ad una porta e

solo dopo mi accorsi che
c'erano dei ragazzi seduti. Tra quelli riconobbi Santana e Harry. Quest'ultimo teneva la mano ad un

ragazzo, anche lui stupendo. 
Quello era sicuramente Louis. Lo capìì anche perchè quando gli occhi del ragazzo incrociarono quelli

di Sugar, lei abbassò lo sguardo per poi  
cambiare direzione. Poi c'era un ragazzo biondo intento ad osservare la porta della

stanza. Vidi Santana in braccio ad un ragazzo che le teneva le mani. 
Com'era possibile che Sugar conoscesse certi tipi così belli, e

infine c'era un'ultima coppia e anche loro si tenevano per mano. Lei mi sembrava di averla già vista 
da qualche parte mentre lui,

beh, lui era stupendo. Come d'altronde gli altri quattro ragazzi.

 

<< Ciao a tutti >> disse Sugar andandoli a salutare. Santana si alzò e vi venne ad abbracciare mentre Harry mi saluto con un

"ciao" e un 
occhiolino. Poi Sugar continuò a parlare << Ragazzi lei è mia cugina Brittany >> Lanciò un' occhiata a Louis che

abbassò lo sguardo. Tutti 
mi salutarono e poi dalla stanza uscì una donna. Aveva pianto. Quando vide Sugar sorrise e andò ad

abbracciarla. 

 

<< Mi fa piacere che tu sia venuta, e lei chi è? >> disse riferendosi a me con un sorriso.

 

<< E' mia cugina, Brittany >> La donna mi venne incontro e mi strinse la mano.

 

<< Ciao sono Kelly Fabray >> Quel cognome di ricordava qualcosa, poi continuò << la mamma di Quinn >>

 

<< Quinn? >> dissi confusa. Poi intervenne Sugar.

 

<< Si, non la conosce, posso farla entrare lo stesso con me? >> Chiese alla signora.

 

<< Si, certo >> la donna sorrise nuovamente e si andò a sedere vicino a Santana e il fidanzato che aveva un nome molto difficile

da ricordare: 
Zack ... Zen, vabbè comunque Sugar ed io entrammo in quella stanza e fu lì che la vidi ..... <3

 

 

 

 

 

 

 

 

 

      Quinn: http://26.media.tumblr.com/tumblr_m2ar7ubO4R1rq2cqbo1_500.gif

 

 

Non sapevo dove fossi. Non ricordavo nulla. Mi sentivo immobile, come se non riuscissi a muovermi e non riuscivo neanche ad

aprire gli occhi 
per vedere dov' ero. Forse ero stata rapita. Non ricordo niente di tutto quello che era successo, solo un ricordo

sbiadito del mio tragitto in  
macchina per andare a casa del mio ragazzo. Mi ricordo di un messaggio, si, stavo messaggiando con

lui mentre ero in auto, ma dopo quello, 
zero. Il vuoto totale colmava la mia testa. Sentivo il mio corpo rigido. Anche troppo. Poi

all'improvviso iniziai a sentire dei mormorìì, come se  
qualcuno stesse parlando a bassissima voce infatti non capivo niente, poi

mano a mano che il mio udito si ristabilì, cominciavo a capire di cosa 
queste persone stessero parlando....

 

<< Sono tre settimane che è in coma ... >> disse una voce femminile, poi se ne aggiunse un'altra.

 

<< Davvero, wow .... non sai quanto mi dispiace ... >>. Cercavo di aprire gli occhi ma non ci riuscivo. Erano come bloccati da

qualcosa. Poi 
quanlcun'altro entrò nella conversazione, questa volta erano due voci maschili.

 

<< Ragazze tutto bene? >> disse la prima.

 

<< Se avete bisogno di qualcosa ditecelo ... >> Ecco la seconda. Una delle voci femminili di prima rispose.

 

<< Grazie Niall ... >>. Aveva detto Niall. Il nome del mio ragazzo. Sentì la porta chiudersi e il respiro di qualcuno avvicinarsi a  

me, poi sentiì un formicolio alla mano. 
Forse me l'aveva presa. Cercai di nuovo di aprire gli occhi e questa volta un lampo di luce

bianca mi trafisse lo sguardo. Sentivo le dita 
distendersi. Mi resi conti di riuscire a muovere le mani e anche i piedi. 

 

<< Quinn ...... Quinn?! >> disse qualcuno. Credo Niall. Probabilmente aveva visto che avevo mosso la mano. Riprovai lentamente

ad aprire gli  
occhi ma questa volta la luce accecante non ci fu, anzi fui grata della visione che i miei occhi videro. Si, era proprio

lui. Niall era accanto a me 
e mi teneva la mano. Il suo viso era coperto da un espressione preocupata e sorpresa. Poi notai la

presenza di altre due ragazze. Mi sembrava 
di conoscerle entrambe. Si, adesso mi ricordo. La ragazza con i capelli color rame era

Sugar. Aveva la bocca aperta come se non potesse crederci. 
Era davvero dolce. Cercai di accennare un sorriso. A quanto pare ci

riusciì perchè si portò una mano alla bocca e iniziò a piangere. L'altra ragazza  
sorrideva. Si chiamava Brittany. L'avevo

conosciuta quest'estate quando mia madre ed io eravamo in Francia per le vacanze. Mi ricordo che ci  
conoscemmo il secondo

giorno nel villaggio dove avevamo preso un casetta e legammo subito. Però non capivo come facesse ad essere qui. 
Intanto Niall

non parlava. Era immobile e mi fissava singhiozzando. Poi Brittany parlò.

 

<< Ehy Fabray .... sono passati solo pochi mesi e ti ritrovo su un lettino d'ospedale... >>. Sugar fece una faccia interrogativa a

Brittany che le  
fece segno che dopo le avrebbe spiegato tutto. Sorrisi. Poi lentamente cercai di spostare il mio sguardo e la mia

testa pesante nella direzione di 
Niall. Piangeva e stringeva forte la mia mano. 

 

<< Noi vi lasciamo soli ... >> disse Sugar prendendo Brittany per un braccio e uscendo insieme dalla stanza. Rimasero la porta  

socchiusa infatti 
sentì quello che Sugar disse agli altri:

 

" Sugar: Ragazzi, dov'è andata la mamma di Quinn? 

  Liam: E' andata a casa, era stanca e poi doveva andare anche a lavoro oggi ....

  Sugar: Beh ...... comuqnue .... Quinn si è risvegliata ....

  Tutti: COSA??!!

  Sugar: Ahahahahah già, ci ha riconosciuto subito.

  Harry: Cazzo, devo vederla!

  Sugar: No no! Fermo dove sei! E' dentro con Niall, lasciali un pò da soli ."

 

Niall continuava a piangere. Era ancora più bello di quanto ricordassi.

 

<< Quinn, non sai quanto mi sei mancata! Pensavo saresti rimasta così per sempre.... non voglio perderti di nuovo... >> disse.

 

<< Beh, adesso sono qui ... >> dissi. Si avvicinò di più al mio viso. Eravamo a pochissimi centimetri di distanza.

 

<< Ti amo Quinn ... >> disse accarezzandomi

 

<< Anch'io ... mi dispiace tanto Niall >>. Delle lacrime iniziarono a scendere sul mio viso ma Niall le fermò posando le sue labbra

sulle mie. 
La passione che non provavamo da tanto tempo, riafforò. La sua lingua danzava con la mia delicatamente. Posai le mie

mani sui suoi capelli 
ed iniziai a giocarci mentre lui aveva una mano dietro alla mia nuca, come se temesse che mi sarei

allontanata da lui, da quel bacio, dal quel  
momento perfetto che ci eravamo creati. Rimanemmo a baciarci per un pò fin quando qualcuno entrò nella stanza.

 

<< Prendete fiato cavolo! >> disse uno di loro. Mi staccai ridendo e riconobbi quel cretino di Louis che buttò all'aria Niall per

abbracciarmi.  
C'erano tutti: Zayn, Rachel, Santana e Liam, ma la persona, dopo Niall ovviamente, che fui felicissima di vedere

era quel coglione del mio 
migliore amico: Harry. Era in fondo alla stanza aspettando che avessi finito di abbracciare tutti. Quando

lo vidi sorridermi, mi tolsi le coperte 
da dosso, cercai di alzarmi senza cadere e lentamente con l'aiuto di Niall andai da lui. Stava

per piangere, lo vedevo. Gli sorrisi e all'improvviso 
fummo travolti da un abbraccio bellissimo. Non ci staccavamo più. Mi era

mancato tantissimo. Finalmente riuscì ad aprirsi e iniziò a piangere anche 
lui. 

 

<< Ragazzi mi siete mancati un sacco... tutti quanti >> dissi seduta accanto a Santana e Rachel che mi tenevano per mano. 

 

<< Anche tu, senza di te e la tua pazzia, le giornate non erano più le stesse >> disse Zayn. Tutti fecero un "aww" collettivo e

facemmo un  
bell'abbraccio di gruppo. Poi mi ricordai della persona più importante della mia stessa vita. La mia mamma.

 

<< E mia madre? Dov'è? >>

 

<< E' andata a lavoro ma stasera torna >> disse Rachel.

 

<> Dissi appogiando la schiena sullo schienale del divanetto su cui ero seduta. Rimanemmo

a parlare aspettando l'arrivo di mia madre. Non potevo crederci. Era tutto finito. Finalmente....

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Capitolo 13
*** "You've got the music in you" ***


                                                                                       "I JUST NEED YOU NOW"

                                                                          Capitolo 13: "You've got the music in you""

 

                                                   Zayn: http://30.media.tumblr.com/tumblr_m2ghhxYf2i1rtjarpo1_500.gif

                                                  

                                                       (Glee "You get what you give": http://youtu.be/CN9oLsNq6-Q)

 

 

Quella sera la madre di Quinn ordinò le pizze per tutti e le mangiammo nella stanza dell'ospedale. I dottori avevano detto che

Quinn sarebbe 
dovuta rimanere sotto controllo ancora per un'altra notte ma la mattina successiva sarebbe potuta andare via.

Quando scoccò la mezzanotte, 
Harry ed io accompagnammo tutti a casa, solo Niall rimase con Quinn tutta la notte. Non voleva

perdersi un altro secondo senza di lei. La mattina 
dopo ci sarebbe stata scuola così andai a dormire appena arrivai a casa. Mi

svegliai più presto del solito. Mi preparai in fretta, uscì di casa e mi diressi verso il bar più vicino per comprare qualcosa da

mangiare. Volevo fare una sorpresa a Santana. Quando andai a casa sua, il padre mi fece entrare  
e mi informò che Rachel era

rimasta a dormire da loro. Per fortuna avevo preso qualche cornetto in più. Preparai con l'aiuto della mamma di San 
due vassoi

con una tazza di caffè, un cornetto e dei fiori in un bicchiere pieno d'acqua. Quando entrai nella stanza di Santana cercai di fare

più piano possibile 
per non svegliarle. Notai che erano entrambe nel letto, una abbracciata dall'altra. Erano dolcissime. Poggiai i

vassoi sul comodino accanto al letto 
e notai che Rachel aveva pianto. Non capivo il perchè. Mentre mi voltai per prendere i vassoi

feci cadere per sbaglio un libro per terra e feci svegliare 
Santana.

 

<< Hey .... che ci fai tu qui? ... >> disse lei sorridendomi

 

<< Ti volevo fare una sorpresa ..>> le poggiai il vassoio sulle gambe e mi sedetti accanto a lei.

 

<< Buongiorno....>> continuai avvicinandomi a lei. Sorrise e mi baciò. Mi era mancata talmente tanto che mi feci travolgere un

pò troppo e rovesciai 
sulle lenzuola il bicchiere d'acqua. Cercammo di non ridere troppo forte per lasciar dormire Rachel. 

 

<< Allora .... come mai Rachel ha pianto? >> le chiesi. Entrambi ci voltammo verso di lei. 

 

<< Niente ... cose di ragazze ... >> sembrava che non volesse darmi troppe spiegazioni. Forse era un segreto, ma non ci diedi

troppo peso. 
Svegliammo Rachel e, mentre loro si preparavano, io scesi al piano di sotto e mi sedetti sul divano. Il padre di

Santana era seduto al tavolo della 
cucina con un bicchiere di latte tra le mani mentre leggeva il giornale. La madre invece era

seduta di fronte a me che lavorava all'uncinetto. Non 
riuscivo a capire come funzionasse. Mi sembrava altamente difficile. Dopo

quaranta minuti finalmente si decisero a scendere e uscimmo di casa  
per andare a scuola. Rachel ed io portammo per prima

Santana nella sua scuola e poi noi ci dirigemmo verso la nostra. Incontrammo Liam, Louis 
e Harry seduti sulle scale dell'entrata.

Liam andò incontro a Rachel e la abbracciò mentre intanto Louis mise un braccio intorno alle spalle di 
Harry e si avviarono verso

la loro classe. Le prime due ore di scuola passarono abbastanza velocemente, forse perchè erano educazione fisica e 
musica. Già

... probabile. Durante l'intervallo, ognuno andò ai propri armadietti. All'improvviso si aprì il portone d'entrata e sui nostri volti

comparve un sorriso
a quarantadue denti. Erano Niall e Quinn che mano nella mano ci venivano incontro. Avevo dimenticato

quanto Quinn potesse essere radiosa e bella.
Quella scena mi fece tornare in mente il primo giorno di scuola. Quando tutti ci

voltammo a guardarla nella luce che l'avvolgeva. Aveva ancora qualche 
cerotto qua e là ma sembrava davvero felice. Glielo si

leggeva negli occhi. 

 

<< Salve, bella gente! >> disse Quinn allargando le braccia. Tutti la guardavamo entusiasti. Poi Harry in un millesimo di secondo

le si gettò addosso 
e la abbracciò. Lei all'inizio si tirò indietro per paura di farsi male, poi dopo poco sorrise e contribuì

all'abbraccio. Non si staccavano più. 

 

<< Si ok, ma vorremmo abbracciarla anche noi! ....>> disse Liam. Harry prima di lasciare Quinn le disse qualcosa all'orecchio ma

nessuno capì 
cosa. Niall intanto era rimasto a guardare la scena tra Harry e Quinn e sembrava un pò infastidito. Se fosse stata la

mia ragazza e conoscendo
Hazza, anche io non ne sarei stato tanto felice. Le altre ore le passammo a parlare e scherzare e ogni

tanto qualcuno veniva da noi per salutare Quinn. 
Non era proprio popolare a scuola ma si vedeva che tutti si erano preoccupati

per lei in quelle sette settimane e il suo ritorno faceva piacere a tutti. 
Quando finì la scuola Liam, Rachel, Niall ed io decidemmo

di andare a mangiare qualcosa da Nando's mentre Louis sarebbe tornato a casa perchè 
doveva recuperare un test di inglese che

aveva saltato, mentre Quinn decise di andare a riporarsi un pò. 

 

<< Vuoi che ti accompagni? >> chiese Niall a Quinn

 

<< No, tranquillo, mi accompagna Harry, tu vai a mangiare, Ci vediamo dopo ok? >> gli rispose avvicinandosi a lui. << .... ti amo
 

>> continuò, gli prese il viso tra le mani e lo baciò passionalmente. Partì un "ooooh" generale e poi Harry e Quinn sfrecciarono


via. Si vedeva che Niall non era d'accordo con tutto questo ma non voleva litigare con Quinn per una stupidaggine del genere.

Mentre eravamo da Nando's parlò soltanto per ordinare più cibo possibile. Ognuno di noi aveva 
opinioni diverse sul triangolo

"Niall- Quinn- Harry" ma tutti avevamo paura di dire la propria opinione per non ferire i sentimenti di nessuno. Poi Rachel parlò.

 

<< Niall si può sapere cos'hai? >> 

 

<< Lo sapete benissimo .... tutti voi ...... è normale da parte mia essere geloso del rapporto tra Quinn ed Harry? >>

 

<< Beh no. Insomma, se Quinn fosse la mia ragazza anche io non ne sarei felice >> dissi io

 

<< ... e poi tutti noi conosciamo Harry ...>> disse Liam accennando un sorriso.

 

<< Secondo me state esagerando... >> disse Rachel << Conosco Quinn e so che ti ama Niall. Harry è il suo migliore amico. Tutto qui >>

 

<< Boh, sarà così ma ... non voglio proprio perderla dinuovo ..>> Niall si portò le mani sul volto per nascondere le lacrime che

stavano scendendo dal suo viso. 
Rimanemmo in silenzio e finimmo di mangiare. Poi tornammo ognuno a casa propria e la

giornata passò come tutte le altre ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                           Harry: http://25.media.tumblr.com/tumblr_m2kbmhvPcC1rtvo6lo2_250.gif

 

 

Ero in macchina con Quinn. La stavo accompagnando a casa. Aveva alzato il volume dello stereo dell'auto al massimo. In quel

momento alla radio mandarono 
Lucky di Jason Mraz e ogni tanto mi voltavo e vedevo Quinn che mimava le parole della canzone

mentre guardava fuori dal finestrino. Chissà a cosa pensava. 
Si voltò e mi sorrise. Le sue labbra erano carnose al punto giusto. I

nostri oggi si incontrarono e mi venne in mente la giornata a scuola passata con lei 
a ridere e scherzare. Mi ricordai anche la sua

espressione quando, dopo averla abbracciata, le dissi: << Non andartene mai più >>. Mi era sembrata 
quasi impacciata quando

parlava con me. Non lo era mai stata fino ad oggi. Dopo venti minuti di tragitto in silenzio arrivammo a casa di Quinn. Entrammo

in casa 
e venimmo accolti dall'odore di torta al cioccolato che la madre aveva preparato. Mangiammo tutti e tre insieme e poi noi

salimmo in camera di Quinn 
per studiare... o meglio perdere tempo. Appena entrammo nella stanza, Didi (il soprannome che le

avevo dato) si gettò sul letto mentre io presi il portatile e mi andai a sedere 
sulla poltrona accanto a lei. 

 

<< uffff ... >> Quinn sbuffò. Poi iniziò a battere le mani sulla pancia a tempo di musica. Io non le davo tanto peso. Faceva

sempre così, ormai mi 
ero abituato. 

 

<< Harry mi dai il tuo telefono? >> mi chiese.

 

<< Perchè?>> 

 

<< Dai voglio giocare un pò. Non posso permettermi un I-phone, al contrario di te ... >>  fece gli occhi da cucciolo.

 

<< Ok, ma non me lo scaricare come fai sempre>>

 

<< Ok >> mi sorrise. Passò tutto il tempo a farsi a fatti miei sul mio cellulare, scaricava applicazioni e si divertiva a scrivere post

imbarazzanti
sul mio account di twitter. Purtroppo misi la vibrazione al telefono e quindi in un primo momento non capì che mi

era arrivato un messaggio, poi 
guardai Quinn e sul suo viso comparve un ghigno malefico e malizioso.

 

<< Quinn che succede? >> chiesi alzandomi molto lentamente dalla poltrona

 

<< ... ti è arrivato un messaggio ...>> mi guardò maliziosamente

 

<< Quinn .... dammi il telefono.... >> dissi mettendo le mani avanti al corpo per non farla scappare

 

<< .... NO! >> si alzò velocemente dal letto e andò dall' altra parte della stanza, poi lesse il messaggio ad alta voce.

 

<< Oh, Harry sei bellissimo e meravigliosamente sexy! Sei il sole che illumina le mie giornate più cupe! >> Capì subito di chi era

il messaggio. 
Era di Susy Pepper. Una secchiona della nostra scuola innamorata di me che non so come era riuscita ad avere il

mio numero di telefono. Probabilmente Louis o Zayn 
glielo avevano dato. Bastardi. 

 

<< Da quando ti scopi Susy Pepper?? Pensavo avessi gusti migliori! .... >> Il suo sguardo malizioso non lo tolleravo proprio.

 

<< Apparte che non le ma scopo e poi non so come abbia avuto il mio numero! >> cercai di diferdermi.

 

<< Ah davvero! E come mai lo ha? Lo ha trovato scritto nel bagno per caso? >> Quinn iniziò a ridere leggendo tutti i messaggi

che mi mandava 
Susy. 

 

<< Quinn adesso basta, dammi il telefono! >>

 

<< E perchè?? Senò che fai?! >> Mi aveva lanciato una sfida e non potevo non coglierla. Mi buttai addosso a lei e iniziai a farle il

solletico. Non 
lo sopportava. 

 

<< Smettila Harry! >> disse non riuscendo a non ridere.

 

<< Chiedimi scusa! >>

 

<< Ok ok scusa! Vabbene, adesso però smettila ...>> disse lei ansimando. Erano vicinissimi. I nostri nasi si sfioravano. I suoi

occhi verdi si 
riflettevano nei miei. Quinn si voltò. Cercava qualcosa, cercai di seguire il suo sguardo ma non riuscivo a toglierle gli

occhi di dosso. Poi i nostri 
sguardi si incrociarono dinuovo. Mi sorrise e in un nano secondo mi gettò un bicchiere di acqua gelata

addosso. Ero completamente bagnato. Iniziammo 
entrambi a ridere.

 

<< Ok però adesso togliti che sei tutto bagnato ... >> disse cercando di alzarsi

 

<< Ma dai?! tu dici?! Non me ne ero proprio accorto sai! >> Ci alzammo e mi diressi al bagno. Mi tolsi i vestiti bagnati di dosso e

rimasi solo in boxer. 
Mi ammirai un pò allo specchio, mi asciugai i capelli e tornai in camera. Quinn era seduta sul letto con le

ginocchia al petto. Quando mi vide 
i suoi occhi si illuminarono. Facevo questo effetto. Sorrisi e lei abbassò lo sguardo. Mi andai a

sedere accanto a lei.

 

<< Dai ammettilo. Non sono bellissimo? >> le dissi facendo una posa sexy

 

<< ... già >> disse e mi guardò negli occhi. Non mi aspettavo quella risposta. Non da lei. La ragazza di uno dei miei migliori

amici. Poggiò la sua mano 
sulla mia e iniziò a disegnare con l'indice figure astratte sul dorso della mia mano. Ci guardammo un'

ultima volta e poi senza che io dicessi 
niente mi saltò addosso e mi iniziò a baciare passionalmente. Le sue mani si erano perse

tra i miei capelli ancora un pò bagnati. Avevo le mani attorno ai suoi fianchi. 
Poi si staccò di scatto. Ci guardammo e sorridemmo

entrambi. E' vero, era fidanzata col mio migliore amico ma non riuscivo a non essere attratto da lei. 
E poi c'era Louis. Cosa gli

avrei detto. Probabilmente si sarebbe arrabbiato. Ma a me non importava. Ero felice con entrambi. Anche se ero sicuro 
che i

sentimenti che provavo per Louis non li avrei mai provati per Quinn. Quella notte sulla spiaggia, il modo in cui mi bacia e mi

accarezza. Sono 
cose che credo nessun altro potrà mai farmi provare. Rimanemmo in silenzio sempre in quella posizione. Le

nostre fronti si toccavano. 

 

<< Cosa facciamo? >> dissi io guardandola.

 

<< Non lo so. Beh io sono sicura di amare Niall, dalla prima volta che l'ho visto. Ma tu ..... tu sei increbile. Mi piace starti vicino e

sentire il tuo corpo 
sul mio. Adoro quella sensazione... >>

 

<< Provo lo stesso anch'io, beh apparte che io amo Louis e non Niall >> riuscì a farla ridere. 

 

<< Beh meglio per te. Sarei gelosa >> sorrise.

 

<< Credi che dovremmo dirglielo .... a Lou e Niall? >>

 

<< Sinceramente credo di no ..... io e te siamo .... amici speciali ... >> dopo quella frase ci alzammo dal letto ed uscimmo di casa.

Decidemmo 
di andare a fare un giro per negozi anche se non avremmo comprato niente. Mentre camminavo decisi di tenere per

mano Quinn per tutto il
tempo. Rimanemmo fuori casa fino a sera inoltrata. Ci salutammo con un bacio ed un abbraccio e poi mi

diressi felicemente a 
casa. Mi era mancato Louis. Volevo vederlo. Appena aprì la porta di casa trovai Lou seduto sul divano con le

braccia incrociate
che osservava il vuoto. 

 

<< Ehi, che succede? >> dissi preoccupato. Si alzò dal divano e si mise di fronte a me

 

<< Harry dobbiamo parlare ....>>

 

 
 
 
 
 

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Capitolo 14
*** "She will be loved" <3 ***


                                                                              "I JUST NEED YOU NOW"

                                                                         Capitolo 15: "She will be loved" <3

                                              Niall : http://media.tumblr.com/tumblr_m2eju8JZ0H1qki38l.gif

 

Ero nel mio letto. Il sole che c'era quella mattina era accecante. Non avevo proprio voglia di andare a scuola, soprattutto dopo

aver parlato la notte 
prima con Quinn. Ricordo che quando bussai alla porta di casa sua, mi aprì la madre con un ombrello tra le

mani. Probabilmente si era spaventata, 
anche perchè era l'una di notte e non capiva cosa ci facessi davanti casa sua a quell'ora.

Mi fece entrare lo stesso e quando le dissi che dovevo parlare
con Quinn mi concesse di andare in camera sua mentre lei tornò a

dormire. Quando aprì la porta della stanza di Quinn fui accolto dall' odore di 
gelsomino impresso nell'aria. Una quantità eccessiva

di libri era sparsa sulla scrivania. Forse aveva cercato di mettersi in pari con il programma scolastico 
visto che aveva perso

tantissime lezioni. Sul comodino c'era l'I-pod ancora acceso. Riconobbi subito la canzone: era "Give me love" di Ed Sheeran. 


Accanto al lettore musicale c'era il telefono cellulare. Fissai per qualche secondo il display e notai che c'era un messaggio non

letto. Era da
parte di Harry ....ovviamente. Il messaggio diceva:

 

 

                                                               " Ehi cucciola ti auguro buona notte :)

                                                               PS: sogna me nudo ok? xD Ciaoooo! <3 " 

 

 

Dopo aver letto il messaggio riposi il telefono dove era prima. Quinn era nel suo letto in una posizione difficile da individuare.

Aveva tutti i 
capelli in disordine, ormai il lenzuolo era ai piedi del letto. La sua canottiera gli era arrivata fin sotto le ascelle e le

braccia erano nascoste 
sotto al cuscino. Era davvero buffa. Ma era proprio per questo che mi sono innamorato di lei. Mi sedetti

sul letto e mi venne in mente il nostro primo 
appuntamento. Era elegantissima. Aveva i capelli raccolti con una molletta e un

vestito nero da mozzare il fiato. Si portò una maglia e un paio 
di jeans come ricambio e camminò per strada senza scarpe perchè

diceva che le facevano male i piedi. Rubò un pallone a delle bambine e dopo 
aver mangiato, andammo sulla spiaggia per giocare

a calcio. Cadde col sedere per terra per lo meno venti volte. Fu una serata fantastica. La 
guardavo dormire e capì che dovevo

parlare ma non volevo svegliarla. Di scatto si girò verso di me ed io caddi dal letto facendo un rumore assordante.

 

<< Cazzo Niall, che ci fai qui?! >> disse Quinn con gli occhi ancora socchiusi dal sonno.

 

<< Devo parlarti ... >>

 

<< Ok, ma come sei entrato in casa scusa? .. >> mi chiese confusa 

 

<< Mi ha fatto entrare tua madre >>

 

<< Ah .... ok >> Riposò la testa sul cuscino.

 

<< Ah, Harry ti ha mandato il messaggio della buonanotte >> dissi toccando con un dito l' Ipod. Lei mi guardò con occhi sgranati. 

 

<< No ascolta non è come sembra, ho visto il messaggio non letto sul display e pensavo fosse qualcosa di importante.... non che

Harry non sia 
importante, è solo che ...te lo giuro, non ho letto nient' altro ... >> non riuscivo a smettere di parlare, poi Quinn mi

prese la mano ridacchiando.

 

<< Tranquillo, non importa ... >> mi sorrise ed io feci lo stesso. Mi invitò a stendermi accanto a lei. 

 

<< Allora ... di cosa volemi parlarmi? >> mi chiese appoggiando la sua testa sul mio petto. 

 

<< Riguardo Harry e te ... >> 

 

<< Oh ...... >> Dal suo sguardo capì che c'era qualcosa che non mi aveva detto e che non mi avrebbe fatto piacere sentire. 

 

<< Devi dirmi qualcosa per caso? >> le chiesi sedendomi a gambe incrociate. Anche lei fece lo stesso e ci trovammo una di fronte all'altro.

 

<< Niall .... l'altro giorno ... Harry mi ha riaccompagnata a casa dopo scuola e .... >> si fermò. Non volevo sapere cosa avessero

fatto. Non 
volevo sentirlo ma non potevo andarmene. Dovevo sapere la verità se volevo continuare a stare con Quinn. Dopo

qualche secondo continuò .


<< .... Niall ci siamo baciati >>. Quelle parole uscirono dalla sua bocca in pochissimi secondi che pensai di aver sentito male. Ma

purtroppo 
il mio udito funzionava benissimo, specialmente quella sera. Erano le uniche parole che speravo non dicesse. Cercavo

nella mia testa una 
spiegazione a tutto quello che ci era successo in quei mesi e tutto portava al fatto che forse non era destino

che noi stessimo insieme. Intanto 
nessuno dei due parlava. lei aveva le lacrime agli occhi ed io non riuscivo a guardarla senza che

non provassi rabbia verso due delle persone più 
speciali della mia vita. Rimanemmo in silenzio qualche minuto. Poi Quinn ebbe il

coraggio di spiegare.

 

<< Niall te lo giuro, non è successo nient'altro. Lui era solo in boxer ed io non mi sentivo presa fisicamente da qualcuno da

tantissime settimane. 
Lo so che ho sbagliato a farlo e che hai già sofferto abbastanza ma ti prego non lasciarmi. Io ho troppo

bisogno di te per lasciarti andar via così. 
Ma spero che tu non mi chieda di scegliere tra te e Harry perchè ..... >> mi guardò e poi

mi prese una mano e continuò a parlare << perchè 
sceglierei te , e non voglio perdere Harry per nessuna ragione al mondo ... >> 

Me. Quinn avrebbe scelto me al posto di Harry. Non credevo la pensasse così. Mi sento patetico ad aver dubitato del suo amore

per me e se 
adesso me ne andassi so che starebbe malissimo. Non so che fare. Vorrei che provasse anche lei quella senzazione

che mi ha fatto provare lei 
lasciandomi da solo mentre lei se ne andava a divertirsi con Harry. Mi ero sentito solo troppe volte da

quando stavo con lei. Ma comunque non 
riuscivo ad immaginare il mio futuro senza di lei. 

 

<< Niall ti prego, dì qualcosa ... >> Adesso le sue mani stringevano le mie e ci guardavamo negli occhi. 

 

<< Io ..... tu non capisci Quinn .... non sai qualte volte mi sono sentito solo, abbandonato da te. Harry è il mio migliore amico ma

tutte le volte 
che andavate a divertirvi senza di me, era come se preferivi lui a me. Ho cercato di farmela passare, ma non ci

riesco, scusa .... eppure tu sei 
qui davanti a me non sai quanta voglia ho di baciarti .......... >> Un sorriso comparve sul suo volto. 

 

<< E allora fallo stupido >>. All'mprovviso le sue labbra morbide si posarono sulle mie. Mi erano mancati i suoi baci. L'odore dei

suoi capelli. 
I nostri corpi erano uniti come uno solo. Ci sdraiammo sul letto, uno sull'altro. Ci staccammo per riprendere fiato e a

lei scappò una risatina.

 

<< Sai Horan ... i tuoi baci sono insostituibili ... >>

 

<< Davvero? >> dissi ridendo. Ci baciammo per molto tempo. Ce ne accorgemmo quando Niall diede un occhiata al comodino e

la sveglia 
segnava le quattro di notte.

 

<< Cazzo, è tardissimo ... >> dissi.

 

<< Già però dai, abbiamo recuperato i giorni persi ... >>< mi sorrise.

 

<< Si però ancora non mi bastano ... >> Mi avvicinai e la baciai di nuovo. Rimasi altri dieci minuti e poi tornai a casa.

 

Quella mattina visto che non volevo andare a scuola decisi di scendere giù in cucina a prendermi una tazza di latte e a convincere

mio padre a non farmici 
andare. Quando scesi le scale trovai mio fratello seduto a tavola con una tazza di caffè ed un giornale di

sport, mentre mio padre era ai fornelli che preparava 
qualcosa da mangiare. 

 

<< Buongiorno >>  dissi sbadigliando 

 

<< Buongiorno fratellino ... stanotte hai fatto le ore piccole vero? >> disse ridendo. Mi avrà sentito entrare tardi.

 

<< Non sono affari tuoi ... >> dissi sedendomi accanto a lui, poi mi rivolsi a mio padre << ... senti papà, oggi non me la sento di

andare a scuola... 
non ho fatto nessuna assenza in questo quadrimestre e poi non seguirei le lezioni comunque quindi è inutile, e

poi ... >>

 

<< Ok, ok non ci andare, basta che non mi assili più >> disse, e lui e mio fratello scoppiarono in una risata .

 

<< Ahah divertente .. davvero ... >> presi un piatto e mio padre ci mise un pò di uova e bacon con una fetta di pane tostato.

 

<< Ah approposito ti è arrivata questa stamattina... era sullo zerbino ... >> La presi e andai a sedermi sul divano a leggerla. Non

c'era mittente.

 

 

                                                        "Buongiorno Horan. Spero che oggi non andrai a scuola

                                                            perchè ho una sorpresa davvero allettante per te.

                                                         Alle 10.00 vai alla piazza centrale e lì troverai altri indizi

                                                     per trovarmi. Spero tu ci riesca perchè .... mi sento molto sola...

                                                                                          Un bacio. Q. F. "

 

Da quelle parole e dalle iniziali alla fine del biglietto avevo capito che fosse Quinn. Erano già le 9.15 così andai in camera mia, mi

lavai, mi preparai 
per bene, uscì di casa e mi diressi verso la piazza curioso di scoprire la mia sorpresa  .... 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                    Liam: http://media.tumblr.com/tumblr_m23b9dwcbY1r9iwr1.gif

 

Da quando ieri Rachel se n'è andata da casa sua è rimasta tutto il tempo da me. Non aveva nessun'altro posto dove andare e poi

non volevo 
che andasse da nessun'altra parte. Per i miei genitori non è stato per niente un problema anzi erano contenti che,

dopo che Rachel gli raccontò tutto 
quello che era successo, avesse scelto casa nostra. Significa che si fida di noi. Si fida di me, e

per me questo vale tantissimo. E' la mia 
ragazza e farei di tutto per vederla felice. Mio padre e mia madre hanno preso una

brandina che era nel garage e l'hanno messa nella mia stanza. 
Non avevano paura che Rachel ed io facessimo qualcosa perchè

già sapevano che anche con il loro dissenso, se avessimo voluto, lo avremmo fatto lo stesso. 
Quando arrivò il pomeriggio Rachel

mi accompagnò agli allenamenti e rimase a guardare. Niall non era neanche al campo. Era la prima volta 
che saltava gli

allenamenti, per fortuna i ragazzi ed io lo coprimmo con il mister, ma sarebbe dovuta essere l'ultima volta. Il quel periodo in 


squadra eravamo tutti contro tutti perchè a breve ci sarebbero state le selezioni per la squadra da portare ad un'amichevole in

Francia. 
Eravamo tutti eccitati ad andare ed ovviamente noi cinque volevamo andare tutti assieme. Quando finirono gli  

allenamenti andammo in una pizzeria 
ed ordinammo quattro pizze da portare. In quei mesi le mie due sorelle non c'erano. Erano

andate in vacanza in Grecia con i loro rispettivi 
fidanzati. Mentre mangiavamo cercammo di non sfiorare minimamente il discorso

Rachel- genitori stronzi, e parlammo delle notizie al telegiornale, 
di tutto quello che ci passava per la testa. Quando finimmo di

mangiare, noi due salimmo in camera mia, ci sedemmo sul mio letto. Rachel prese 
il suo lettore musicale ed io il computer

portatile. Lei era stesa con gli occhi che fissavano il soffitto mentre io ero seduto a gambe incrociate. 
All'improvviso notai che

Rachel stava piangendo. Spensi il computer e mi avvicinai a lei. Le tolsi gli auricolari dalle orecchie e l'abbracciai forte. 
All'inizio il

suo corpo sembrava non sentire nulla, poi dopo mi strinse più forte che poteva. La sua testa era sprofondata nel mio petto e

sentivo le lacrime 
bagnare la mia maglietta. 

 

<< Ehi .... va tutto bene .... >> le dissi accarezzandole i capelli castani.

 

<< Non è vero ....... mi manca mio padre ... >>. Le sue parole strozzate dal pianto erano insopportabili da sentire. Non avrei mai

voluto vederla 
in quelle condizioni. Le presi il viso tra le mani e la guardai negli occhi, costringendo lei a fare lo stesso.

 

<< Rachel guardami, ehi ... andrà tutto bene, te lo prometto ... >> 

 

<< Come fai a dirlo... non ho più una famiglia, una casa, non ho più niente ormai! >>

 

<< Questo non è vero ... hai anche me, e ti giuro che non ti lascerò mai ok? MAI >>

 

<< me lo prometti davvero? .... >> i singhiozzi si fecero più silenziosi e calmi.

 

<< Si .... >>. Mi avvicinai al suo viso perfetto e la baciai dolcemente. Gradualmente i baci diventavano sempre più passionali e i

nostri corpi sempre più vicini. 
Ci ritrovammo stesi completamente attaccati uno all'altra. Rachel, ancora con le lacrime sul viso

iniziò a sbottonarsi la camicietta blu e bianca che indossava. Invece per me 
fu più facile togliermi la maglia. La sua pelle era

calda e le mie mani mantenevano i suoi fianchi per non farli allontanare da me. Mi sbottonò con grazia 
il pantalone e poi aprì la

cerniera che impediva alla sua gonna di scivolarle sulle gambe. I calzini di Rachel le arrivavano ai polpacci e a contatto con la mia

pelle, 
mi provocavano un leggero solletico. Rachel inarcò la schiena per permettermi di slacciarle il reggiseno. Cercai di sfilarle

gli slip più delicatamente 
possibile. Non volevo sembrare troppo insistente. Quando arrivò il mio turno lei non si fece scrupoli.

Velocemente me li tolse e ritornammo a baciarci. 
Cercai di trattenermi più a lungo possibile, volevo che lei facesse la prima

mossa ma il suo corpo era così bello che sentivo il mio cuore battere 
all'impazzata. Purtroppo il mio cervello era soltanto

connesso con il mio membro in quel momento, così senza pensarci due volte, presi un preservativo che avevo nel cassetto, 
le

afferrai i fianchi e cercai di entrare dentro di lei lentamente per non farle sentire dolore. Inarcò nuovamente la schiena ed un

gemito uscì dalla sua bocca. Iniziammo
entrambi a muoverci insieme più veloce. Lei era sotto di me e sentivo il suo respiro sul

mio collo. Il silenzio nella stanza era colmato dai gemiti
e i respiri di entrambi. In quei momenti il mio nome pronunciato da lei

mi sembrava il suono più bello che avessi mai sentito. I nostri corpi si muovevano 
sempre più veloci finchè dalle nostre labbra

uscirono due gemiti. Erano più rumorosi degli altri. Le mie mani erano intrecciate alle sue e le lacrime 
sul viso di Rachel le

cadevano sulle tempie fino a rompersi sulle lenzuola bianche. Ci guardammo negl'occhi. I suoi, anche ancora pieni di tristezza, 
erano colmi di energia e di passione. 

 

<< Ti amo .... >> mi disse con voce bassa.

 

<< Anche io ti amo .... da morire ... >> Ci baciammo. Quella notte decidemmo di dormire insieme. Quando la mattina dopo ci

svegliammo ci 
ricordammo che era domenica e che non saremmo dovuti andare a scuola. Purtroppo a Rachel servivano altri

vestiti e dei ricambi così decidemmo 
di passare per casa sua per prendere le sue cose. Aveva ancora le chiavi di casa e la madre

la domenica mattina non c'era mai perchè andava
a messa, quindi non avrebbe rischiato di incontrarla. Almeno era quello che

speravamo .....

 

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Capitolo 15
*** "I needed my mom" ***


"I JUST NEED YOU NOW"     

   Capitolo 14: " I needed my mom"  

 

 

          Louis: http://29.media.tumblr.com/tumblr_m1w3wufu5i1qc09cro2_500.gif

 

Dopo aver passato la giornata scolastica a stare dietro a Quinn ed Harry e alla loro amicizia così indistruttibile, sentivo sempre di più che Harry

mi nascondesse qualcosa. Quel pomeriggio Niall mi chiamò dicendomi che ci aveva pensato e che era meglio chiedere spiegazioni ad entrambi. 

Sapevamo che in quei minuti erano insieme e che se li avessimo chiamati non avrebbero risposto così decidemmo di passare la serata insieme.

Solo Niall ed io. Affittammo un film d'azione ed andammo al supermercato più vicino per comprare tutto quello che potevamo permetterci con i

soldi che avevamo nel portafoglio. Dopo il film che durò un'ora e mezza, andammo sul terrazzo di casa mia e facemmo una partita a calcio. Noi 

cinque siamo davvero bravi, infatti facciamo parte della squadra di calcio della scuola solo che non facciamo molte trasferte perchè 

l'istituto non ha i fondi per finanziarle ma nelle partite in casa vinciamo quasi sempre. Nella squadra siamo: Harry, Liam, Zayn, Niall, io,

Finn e Mike, che fanno parte anche della squadra di football del liceo, e Kurt, leader del glee club (in realtà sono solo quattro di loro; non ci sono tanti iscritti

perchè nessuno vuole essere preso di mira dai bulli della scuola), gay dichiarato e con dei piedi d'oro. Lo abbiamo accolto bene quando è entrato in 

squadra. Non è mai interessato a nessuno cosa gli piacesse sessualmente oppure perchè sia entrato nel glee club. Lo reputiamo soltanto un ragazzo con

un grande talento.... e a dire la verità è anche molto carino. Qualche volta mi è capitato di osservalo mentre faceva la doccia. Lo ripeto: è 

davvero molto carino. Comunque mentre giocavamo, Niall si fece male il ginocchio cercando di parare un mio goal. Per essere solo in due e con 

il pensiero che i nostri rispettivi fidanzati ci stessero tradendo, per di più tra di loro, passammo una bella serata. Parlammo anche un pò riguardo 

tutto il casino in cui ci trovavamo.

 

<< Allora, cosa pensi di dirgli? >> mi chiese Niall.

 

<< Non lo so guarda ... sono solo sicuro che semmai chiedessi ad Harry di non essere più amico di Quinn, lui mi lascerebbe... >> risposi io.

 

<< Beh credo che anche Quinn farebbe la stessa cosa >>. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto.

 

<< Che dici, provo a chiamarla? >> mi propose Niall.

 

<< Beh, provare non costa niente.... >> dissi. Niall compose il numero di Quinn sulla tastiera del cellulare e lo posò sul tavolino di fronte al 

divano dove eravamo seduti. Entrambi aspettavamo con ansia che rispondesse. Ma non fu così. C'era la segreteria:

 

                            

 

                                         "Salve sono Quinn, n.. - Ed io sono Harreeeh! - Dai Harry vai via!

                                      Beh comunque non ci sono, lasciate un messaggio. Ciao! - POTATOES! -"

 

 

Rimanemmo in silenzio poi Niall parlò.

 

<< Non ci credo! Anche nella segreteria telefonica sono insieme??!! >>. Appogiai la schiena sullo schienale del divano.

 

<< No basta! Non ce la faccio più a reggere questa situazione! Devo parlarle! >> esclamò. Niall si alzò velocemente, prese il telefono poggiato

sul tavolo e uscì di casa.

 

<< E tu fa lo stesso! >> mi disse prima di chiudersi la porta alle spalle. Aveva ragione. Dovevamo affrontare tutto questo. Non avevo mai visto

Niall così arrabbiato, anzi determinato a fare qualcosa. Mi aveva sorpreso. Aspettai il ritorno a casa di Harry. Cercai di impiegare il tempo in cose

utili. Avevo intenzione di prendere il libro di inglese e studiare dato che tra due giorni avrei avuto un test importante, ma i miei pensieri erano

da tutt'altra parte. Così accessi la televisione e vidi una puntata di Hell's Kichten. Si fece l'una di notte senza neanche accorgermene ed Harry 

non era ancora arrivato. Dovevo aspettarlo. Finalmente sentì il rumore delle chiavi nella toppa della porta, ma non mossi un solo muscolo. Ero

seduto sul divano con le braccia incrociate aspettando che cominciasse lui a parlare. Magari chiedendo scusa perchè preferiva passare il tempo 

con la sua amica che con il suo ragazzo. Eccolo che entrò in tutta la sua bellezza. Vedevo il suo riflesso nello schermo spento della televisione. 

Aveva lo sguardo preoccupato. 

 

<< Ehi che succede? >> disse. Mi alzai dal divano e mi misi di fronte a lui.

 

<< Harry dobbiamo parlare. >> 

 

<< Ok ..... riguardo a cosa.... >> Poggiò la giacca sul divano. Probabilmente lo aveva capito anche lui di cosa volevo parlargli.

 

<< Lo sai benissimo. Riguardo il rapporto tra me e Quinn! >> era impassibile.

 

<< Beh, cosa ti devo spiegare scusa? Siamo migliori amici, lo sai bene anche tu questo >>. 

 

<< Si lo so ma sinceramente non mi sta bene il vostro rapporto. Ammettilo Harry, il tuo primo pensiero la mattina va a Quinn, non a me. Ogni volta

che vi vedo insieme a scuola, e cioè sempre, mi viene un nodo alla gola perchè la vedo la tua espressione quando parli di lei o con lei, sembri

felice e con me non ti comporti come con lei. Quando stai con Quinn sei dolce, protettivo, divertente. Con me ti diverti solo a scopare! Almeno che tu

non abbia provato a fartela il che ti renderebbe ancora più stronzo! ... >>. Rimanemmo in silenzio.

 

<< Sai non pensavo fossi così egoista >> iniziò Harry << Il mio primo pensiero la mattina è Quinn perchè in queste settimane lei era in coma,

lei ha avuto bisogno dei suoi amici, e non posso credere che la pensi così. E comunque se proprio lo vuoi sapere, si, sono attratto da lei, ed oggi

ci siamo anche baciati e sai una cosa? mi è piaciuto! >> Quelle parole entrarono nella mia testa come tante spine.

 

<< Beh allora perchè no stai con lei?! Ah giusto perchè magari ha già un fidanzato! Il tuo migliore amico! >>

 

<< Beh magari dovrei visto che a quanto pare te ne importa poco e niente della mia felicità se mi chiedi di smettere di stare con lei>>

 

<< Harry ma non capisci cazzo, io non ho niente se non ho te! ... sei la persona più meravigliosa che io conosca e sono onorato di essere il tuo ragazzo!...>>

 

<< .... ragazzo? Vuoi dire che ...che vuoi che stiamo insieme? Ufficialmente? ...>>

 

<< Beh non è forse ovvio? >> Dopo quelle parole Harry mi sorrise, mi venne incontro e mi abbracciò. Le sue braccia mi facevano sentire al sicuro. 

 

<< Promettimi che non ne parleremo più ok? E mi dispiace di averla baciata, è stato un errore .. >>

 

<< Io ho baciato Sugar e tu mi hai capito. Il minimo che possa fare, e farlo anche io ...>>

 

<< ... ti amo >> mi disse. Eravamo vicinissimi. Sentivo il suo respiro su di me. Fece qualche passo avanti e strinse le sue mani sui miei fianchi. 

Iniziò a baciarmi il collo, le guance ed infine la bocca. Le sue labbra sapevano di zucchero filato. Il sapore del lucidalabbra che usava Quinn. In fondo 

l'aveva baciata. Cercai di non pensarci e mi feci trascinare dalla passione che aveva preso Harry già da un pò. Ci spostammo nella camera da letto.

Ci spogliammo velocemente e ci buttammo sul letto uno sopra l'altro. I nostri corpi si muovevano sinuosamente come se danzassero. Quella sera fu

una delle più belle mai vissute. Si. Finalmente io ed Harry ci eravamo lasciati andare. La mattina dopo quando mi svegliai, mi recai in cucina 

e trovai la colazione pronta con una rosa rossa e un biglietto che diceva:

 

 

 

   " Buongiorno cucciolo. Questa notte non la dimenticherò mai.Sono uscito 

      prima perchè Zayn ha bisogno di un passaggio a scuola perchè gli si è rotta la macchina. 

         Ci vediamo in classe. A dopo. Ti amo <3 "

 

 

         Quella mattinata non poteva cominciare meglio .... 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

             Rachel :http://media.tumblr.com/tumblr_lvy78bQqQz1qfupqho1_500.gif

 

 

Erano le sette del mattino e non volevo svegliarmi. Cercai di riprendere sonno ma purtroppo qualcuno entrò in camera mia e aprì bruscamente

la finestra che fece entrare nella stanza la luce accecante del sole. Era mio padre. 

 

<< Sui dai alzati che senò faccio tardi a lavoro! >> mi rimproverò.

 

<< Ah davvero? Perchè cosa devi fare di così importante a lavoro dimmi? ... >> lo sfidai con lo sguardo. Mi guardò per qualche secondo e poi 

uscì dalla stanza. Era qualche settimana che mio padre ed io non andavamo molto d'accordo. Tutto è nato quando mio padre ha fatto molto tardi 

a lavoro e mia madre ha trovato sul suo telefono dei messaggi di una certa "Jessica" in cui non si scambiavano proprio notizie di ufficio. Mia 

madre non ne aveva più parlato ma la notte seguente, mentre ero nel letto, sentì le urla dei miei genitori che provenivano dalla loro stanza.

Non avevano mai litigato prima d'ora. Non riuscivo ad immaginare che mio padre potesse tradire mia madre. E' vero che non erano mai 

d'accordo su qualcosa ma quando si guardavano notavo le scintille comparire nei loro occhi. Adesso era tutto diverso. Da quando mio padre

era tornato da un viaggio di lavoro a Toronto era cambiato. Era più arrogante e severo sia con me che con mia madre. Non gli andava bene niente.

Neanche i pranzi della domenica che lui adorava passare insieme. Adesso se ne andava non so dove senza neanche finire di mangiare. A volte

sentivo mia madre piangere nel bagno. Cercavo di entrare per consolarla ma non voleva il mio conforto. Non aveva mai chiesto da parte mia un pò

di affetto ed anche lei non me lo aveva mai dimostrato quindi ogni volta mi rassegnavo e me ne tornavo in camera mia. Circondata solo da me stessa

e dalla musica. Quella mattina andai a scuola a piedi. Mi avviai da casa tipo quaranta minuti prima dell'inizio della prima ora. Non volevo più

restare lì. Quando arrivai incontrai tutti all'entrata tranne Quinn e Niall. Non mi interessava parecchio dove fossero andati. Mentre

mi fece piangere per la commozione vedere Harry schiacciato al muro della scalinata con Louis che davanti a lui gli mordeva la lingua. Si baciavano in modo

alquanto spinto per non voler essere giudicati da nessuno ma fu proprio quello che mi fece commuovere. Il fatto che si amavano talmente tanto

che non gli importava di cosa la gente pensasse di loro e non avrebbero permesso a nessuno di ostacolare la loro libertà. Zayn e Liam mi videro

ammirare la scena e si avvicinarono

 

<< Dolci vero? >> disse Zayn

 

<< Già, troppo dolci... più dello zucchero >> dissi. Mi brillavano gli occhi e Liam mi diede un fazzoletto per asciugarmi le lacrime. Poi però purtroppo

qualcuno rovinò quel momento così' speciale. Arrivò David Kurosfky. Il ragazzo più stupido che abbia avuto il dispiacere di incontrare. 

 

<< Ehi froci! Perchè non ve ne andate in un gay bar, ci risparmiate questo schifo!>> In un attimo Harry, Louis e Kurosfky furono al 

centro dell'attenzione. Tutti smisero di fare quello che stavano facendo per vedere quella scena. Louis si mise accanto ad Harry. Quest'ultimo

guardò tutti noi e ci sorrise. Non sapevamo cosa avesse in mente. Si avvicinò lentamente a David con fare spavaldo e poi disse.

 

<< Sai david, so che ti piacerebbe avere la fiducia in te stesso per ammettere i tuoi sentimenti come facciamo noi, e so per certo che ti 

piacerebbe che io e Louis ti succhiassimo l'uccello, ma vedi non sei il nostro tipo. Comunque ti do due alternative: o entri nella scuola e smetti 

di rompere le palle oppure ti consiglio di stare attento ai tuoi gioielli, sai giochiamo a calcio e le nostre csarpette fanno abbastanza male...>> Tutta la scuola rimase sorpresa ed entusiasta

che qualcuno era riuscito a tenere testa a Kurosfky. Quest'ultimo si guardò intorno e poi entrò a testa bassa nell'istituto seguito dai suoi 

"cagnolini". Liam, Zayn ed io andammo incontro ai due piccioncini.

 

<< Cazzo ma quanto ti amo! >> disse Louis a Harry prima di stampargli un bacio sulle labbra.

 

<< Harry, sei semplicemente un grande! >> disse Liam dandogli una pacca sulla spalla. Intanto Harry non si era accorto che dall'altra parte 

delle scale c'era Susy Pepper. L' amminatrice "non più" segreta di Harry. Zayn ed io un anno fa le demmo il numero di telefono di Harry per divertrci

un pò. Adesso lei era lì. Lontana da tutti che piangeva nel vedere Harry innamorato di qualcun altro che non era lei. Hazza decise di 

andarle incontro ma lei appena lo vide scappò via nella scuola. La campanella suonò e tutti iniziammo a camminare verso l'entrata ma io mi fermai all'istante

e dopo di me anche Liam.

 

<< Troppi colpi di scena oggi, non mi sento bene ... me ne torno a casa>>

 

<< Vabbene ti accompagno >> disse Liam

 

<< No, non voglio che marini la scuola per me, non ne vale la pena>>

 

<< Per te, qualsiasi cosa... >> disse sorridendomi. Mi prese la mano e salimmo sulla sua moto. Ordinammo da 

Starbucks due cappuccini poi andammo a Central Park e ci sedemmo sotto un grande albero. Liam mi fece appoggiare la testa sulla

sua spalla e iniziò a giocare con i miei capelli. Si sentivano solo i canti degli uccelli ma Liam spezzò quel silenzio con la sua voce perfetta.

 

<< Senti Rach .... Zayn mi ha detto che quando vi è venuto a prendere a casa di Santana, tu avevi pianto ... è vero? >> Non sapevo se dirgli la 

verità. Ma probabilmente Santana lo aveva detto a Zayn, e Zayn a Liam, quindi decisi di sputare il rospo.

 

<< Non è un bel periodo per la mia famiglia ..... mia madre ed io pensiamo che mio padre la stia tradendo, anzi ne abbiamo la certezza ..... >> iniziai 

a singhiozzare e sentì Liam stringermi più forte a lui. 

 

<< Liam aiutami... non so che fare.... >>

 

<< Per prima cosa non è colpa tua ma di tuo padre. E' lui che deve prendersi la responsalibità di poter distruggere una famiglia >>

 

<< Tu non capisci Liam, la mia famiglia non è mai stata unita! Mia madre non mi ha mai abbracciato e mio padre .... non lo riconosco più

ormai, è una persona completamente diversa. Prima pensavo di avere lui che mi aiutasse ma adesso sono sola ...>>

 

<< Tu non sei sola. Ci sono io, e i tuoi amici. Noi ti saremo sempre vicini, qualunque cosa accada. Secondo me è davvero strano che ad una

madre non importi della propria figlia... perchè non provi ad abbracciarla prendendola alla sprovvista. Vedi come reagisce, poi se non ti dirà

niente credo che ne sarà felice lo stesso. Chiunque genitore sarebbe felice di avere te come figlia. Sei meravigliosa Rachel. Sei una stella e 

meriti di brillare. Non lasciare che nessuno ti dica cosa provare, ok? Me lo prometti?

 

<< Te lo prometto .... ti amo Liam... >>

 

<< Anch'io ti amo tanto... >> Lentamente ci avvicinammo uno all'altro e ci baciammo. Capì che Liam aveva ragione, che dovevo affrontare mia

madre non con le parole, ma con i sentimenti così decisi di andare a casa. Ci impiegai meno tempo del previsto. Quando entrai in casa trovai 

mio padre alzato e mia madre seduta sul divano. Quando si voltò vidi che aveva gli occhi pieni di lacrime e di rabbia. 

 

<< Cosa succede qui?! >> dissi chiudendomi la porta alle spalle.

 

<< Succede che me ne vado tesoro ... >> mi rispose mio padre. Con lo sguardo indicò le valigie accanto alla porta che non avevo visto. Non era

vero. Era impossibile. Iniziai a piangere.

 

<< No, no, no, no papà, ti prego non andare via! >> gli andai incontro e lo abbracciai forte. Lui ricambiò l'abbraccio dandomi un bacio sulla

testa.

 

<< Devo farlo amore ma ti prometto che ci vedremo presto >>

 

<< No papà non puoi lasciarmi! Non puoi! Non voglio perderti, sei la persona più importante della mia vita! >>

 

<< No, piccola non fare così. Ci sentiremo prestissimo, te lo prometto >> E con un ultimo bacio sulla fronte se ne andò via. Lasciandomi sola.

Quando chiuse la porta mia madre si alzò e mi venne incontro.

 

<< E' tutta colpa tua! Se non fossi nata questo non sarebbe successo! >> mi urlò in faccia. Ero spaventata e delusa delle sue parole

 

<< C-cosa? >>

 

<< Hai capito bene! Tu mi hai rovinato la vita! Tuo padre mi ha lasciato per la sua assistente vent'anni più giovane di me! Se non fossi nata,

non sarei mai diventata come sono adesso! >> Continuava a piangere.

 

<< Ma che razza di madre sei tu! Non meriti il mio amore, anzi non meriti l'amore di nessuno! Tutte quelle volte che mi sentivo triste o sola, tu non c'eri! Avrei voluto la mia mamma!

 Spero tu rimanga sola per tutto il resto della tua misera vita! >> Con queste parole uscì di casa e mi diressi verso il posto più sicuro che 

conoscevo.

 

<< Oh, ciao Rachel ...>>

 

<< Salve signora Payne, Liam è in casa? >>

 

<< No è andato agli allenamenti di calcio, ma tornerà a momenti .... ma che è successo? >>

 

<< ... la prego mi aiuti ... >> ....

 

 

 

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