Amori e vendette.

di Val Styles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° capitolo-L'arrivo. ***
Capitolo 2: *** 2° capitolo-La casa. ***



Capitolo 1
*** 1° capitolo-L'arrivo. ***


Città nuova, vita nuova.
Così la pensa mia madre, ed è per questo che ci stiamo trasferendo, perché continuare a vivere lì per me sarebbe stato impossibile. Eccolo lì il cartello con la scritta "Monterey", la mia nuova città, la mia nuova vita.
«Ragazze siamo quasi arrivati. » disse mia mamma.
Le sorrisi, e lei ricambiò.
Mia madre è una donna di 38 anni bellissima. Ha dei folti capelli neri due splendidi occhi verdi che basta guardargli una volta per innamorarsene, come fece mio padre. Ed è anche per questo che mio padre la amò dal primo istante. Lui è un uomo di 44 anni, con gli occhi azzurri e un sorriso che riuscirebbe ad illuminare il mondo intero. Mio padre è diverso da tutti gli altri, non è mai stato lui il "cattivo" in casa. Quando ero piccola giocava sempre con me e ci divertivamo moltissimo ma poi arrivava sempre mia mamma che interrompeva il gioco e mi mandava in camera a studiare. Da piccola non la sopportavo ma, quando maturai, capì che quello che faceva lo aveva sempre fatto per il mio bene. mia madre è sempre stata la mia migliore amica: con lei parlavo di tutto, tranne che dei ragazzi, quei discorsi li facevo con le mie amiche, o con mia sorella, Madison.
Madison ha 13 anni e, nonostante i 4 anni di differenza, siamo sempre state come due ottime amiche: con lei posso parlare di tutto, lei mi capisce meglio di chiunque altro.
«Allora ragazze, siete pronte? Quando svolteremo vedrete la vostra nuova casa!» disse mio padre.
In quel momento il cuore iniziò a battermi forte per la paura e, in pochi secondi, rividi quello che era successo in quest'ultimo anno: il giorno che ho conosciuto Luis, le lunghe giornate a scuola, quell'estate passata al mare insieme a lui e poi il momento in cui tutto finì, quando lei me lo portò via, per sempre.
Una lacrima scese pian piano sul mio viso, ma io la asciugai, perché non volevo che i miei mi vedessero ancora piangere per quella storia, ci stavamo trasferendo proprio perché volevano vedermi di nuovo felice, ma non potevano nemmeno immaginare che non lo sarei stata mai, fino a quando non avrei ottenuto quello che volevo, e quello che volevo lo sapevo solo io, e avrei fatto qualunque cosa pur di ottenerlo.

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Capitolo 2
*** 2° capitolo-La casa. ***


Svoltiamo e mi ritrovo davanti una casa enorme, a due piani, tutta bianca eco il tetto rosso, come quelle che disegnavo io quando ero piccola.
"Papà è bellissima!" dissi.
"E non avete ancora visto tutto!"
"Ecco, appunto, quindi, cara Megan, sbrigati o io mi prendo tutte e due le camere!" intervenne mia sorella.
Decisi di seguirla: non vedevo l'ora di esplorare la casa e di vedere la mia camera..
La casa era bellissima, ed era già piena di quadri e souvenir provenienti da tutto il mondo. Io e la mia famiglia abbiamo sempre amato viaggiare, ed è per questo che abbiamo così tanti oggetti decorativi provenienti da tutto il mondo. Eccola li, la mia camera: i muri sono rossi e al centro c'è un letto enorme, pieno di cuscini, con di fronte un armadio. Le pareti sono tappezzate di foto e, accanto alla finestra che si trova di fronte a me, c'è una libreria con tutti i miei libri,anche quelli che leggevo da piccola.
"Allora,vi piacciono le vostre stanze?" chiese mia mamma che si trovava in corridoio.
"Si mamma, sono bellissime." risposi.

Il resto della giornata lo passai ad aprire scatoloni e a sistemare la mia stanza, fino a quando non arrivò l'ora di cena.

"Ragazze la cena è quasi pronta!" disse mio padre dalla cucina.
"Arriviamo subito! Cosa c'è da mangiare?" chiese Madison dalla sua stanza.
"Spaghetti al ragù!"
"Buoni!"
Andai a lavarmi le mani e corsi in cucina. Stranamente avevo fame: dopo quello che era successo a Louis avevo incominciato a mangiare e a dormire pochissimo. Era come se questa nuova città mi stesse già dando molta più vitalità, anche se, nonostante tutto, quella notte non riuscì a dormire.
Ero preoccupata per il primo giorno di scuola. Odio essere la "novellina"! Tutti ti guardano, ti squadrano dalla testa ai piedi, cercano di fare amicizia con te e così avanti per una settimana o, ancora peggio, per due e poi si dimenticano tutti della tua esistenza, così rimani da sola, e questa sarà la mia fine: da sola, in un angolino, a guardare la vita che va avanti, senza reagire, lasciando che il silenzio diventi il mio migliore amico, e tutto questo perché? Perché ho paura, paura dei cambiamenti, delle delusioni, della vita.

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