Felix Felicis di Acetona (/viewuser.php?uid=88246)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 (I parte) ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 (II parte) ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ( III parte ) ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Tengo solo a
precisare che questa é la traduzione di una
traduzione...ma visto che conosco molto bene il francese, credo di
essere
riuscita a rendere in italiano anche varie espressioni tipicamente
francesi...
fatemi sapere cosa ne pensate. Io ho trovato questa storia molto
intrigante e
differente dal solito.
Capitolo 1
Noah… non farò il
tuo stupido lavoro.
-Dai Lopez, sei la
migliore in pozioni, non ti porterà via molto tempo fare
questo lavoro.
-No Noah...e adesso
lasciami tranquilla.- disse Santana provando a prestare attenzione a
quello che
diceva il professor Piton.
-Dai San... non
fare così- disse il giovane uomo a voce bassa.
-Lasciami in pace
Noah... non farò il tuo lavoro, e non avrei neanche il tempo
di farlo.
-Che succede
laggiù?- chiese Piton girandosi per vedere chi stava
parlando – Vedo con
piacere che siete talmente bravi che potete permettervi di non prestare
attenzione
al mio corso, non é così Signor Puckerman e
Signorina Lopez?
-No professore, ci
scusi- risposero
rapidamente i due
giovani.
-10 punti in meno a
Serpeverde per il vostro chiacchierare. E dovrete restare entrambi dopo
la fine
del corso- disse il professore che in seguito iniziò a
spiegare agli altri
studenti in cosa consisteva una determinata pozione.
-Grazie tante
Noah...- disse la
mora sprezzante.
Il corso terminò qualche minuto
più tardi ed entrambi i ragazzi si
avvicinarono alla cattedra del professore.
-Signor Puckerman,
lei ed io sappiamo molto bene che non siete dotato in Pozioni, ed
é per questo che
non posso punirvi nella stessa maniera che pensavo di punire la
signorina Lopez
– un sorriso si dipinse sul volto del giovane con la cresta
– dunque sarete in
punizione una settimana con il signor Gazza- il sorriso del giovane
scomparve
immediatamente, mentre Santana aggrottava le sopracciglia –
Quanto a voi
signorina Lopez, dovrete essere la tutor di uno dei miei allievi.-
-Ma professore, con
il Quidditch non ho abbastanza tempo, come volete che...
-Questo non é un
mio problema, se non sarete tutor di questo studente non sarete
più ammessa a
questo corso e non farete più parte della squadra di
Quidditch.
-Bene...- disse lei
arrabbiata
-Vi aspetto domani
alle 11 nel mio ufficio dove vi dirò chi dovrete aiutare,
Appena il
professore smise di parlare, i due giovani uscirono dalla sala di
Pozioni; Puck
guardò rapidamente la sua amica per porgerle le sue scuse,
ma lei era troppo
arrabbiata per perdonarlo facilmente.
-Dai Lopez, non é
niente così grave!
-Taci Puckerman,
per colpa tua dovrò insegnare Pozioni a qualcuno... e tu sai
che io odio le
persone, ti immagini se devo dare lezioni a un mezzo sangue?!
-Lo so... ma hey,
io ho una settimana con Gazza, anche questo fa schifo...- le disse il
ragazzo
spintonandola un poco – dovremmo andare a mangiare.
-Non ho fame, tu
vai... ci vediamo nella sala comune.- disse Santa separandosi dal
giovane
ragazzo. Mentre camminava per i corridoi, cominciò a
chiedersi a chi avrebbe
dovuto aiutare in Pozioni... lei non conosceva nessuno, a parte qualche
giocatore di Quidditch delle altre case. Ad un tratto, notò
una ragazza che
danzava allegramente nel corridoio. Tentò di non sorridere,
ma lo fece
involontariamente.
La giovane era una
Tassorosso... Argh Tassorosso, non poteva esistere una casa peggiore di
quella,
pensò la latina, oltre ad essere fastidiosi erano tutti
piuttosto folli. Lei
continuò per la sua strada, voleva arrivare il
più rapidamente possibile alla
sala comune e stare un po’ tranquilla.
Il suo desiderio
non tardò a realizzarsi, visto che quando entrò
nella sala comune dei Serpeverde
non vi era quasi nessuno, così iniziò a rivedere
alcune lezioni di Pozioni e
Botanica, ma si addormentò qualche secondo più
tardi.
Quando meno se lo
aspettava, il giovane moicano provò a svegliarla, ma non
voleva saperne di
aprire gli occhi... Santana sapeva che doveva andare dal professor
Piton, ma
era esausta.
-Dai San,
svegliati!
-Ti detesto
Puckerman...- disse con una voce assonnata, aprendo piano piano gli
occhi. Il
giovane ragazzo con la cresta le sorrise.
-Ti restano 5 minuti
per arrivare all’ufficio di Piton.
-Cosa?! Perché non
mi hai svegliato prima!
-Ci ho provato, ma
dormivi come un ghiro Lopez.- le
disse
lui ridendo mentre lei si alzava e cercava qualche piuma e qualche
pergamena,
uscì rapidamente dalla sala comune.
Mentre correva per
i corridoi, vide un altra volta la giovane ballerina, credette di
averla vista
giocare ad una partita di Quidditch, ma la ignorò. Stava
ancora correndo, non
voleva che il professor Piton pensasse che fosse un irresponsabile, in
più lui era
il capo della sua casa e lei non voleva che lui pensasse che non era
degna di
essere una Serpeverde.
Quando arrivò, vide
il professore che la guardava con le sopracciglia aggrottate come
d’abitudine.
-Lopez, le avevo
detto che doveva essere qui alle 11.
-Lo so professore,
mi scusi.
-Bene,
fortunatamente per voi, il vostro studente non é ancora
arrivato. – disse lui
mantenendo il tono serio che lo caratterizzava. Nello stesso istante la
porta
si aprì e Santana riconobbe con facilità la
giovane ragazza che entrava –
Signorina Pierce, le avevo detto che doveva essere qui alle 11- disse
lui con
le stesse parole che aveva utilizzato con Santana.
-Lo so professor
Piton, mi scusi- rispose la giovane sempre sorridendo. – Mi
sono distratta un
po mentre venivo qui.
-Bene, si accomodi,
e anche lei Lopez.- disse indicando due siede davanti alla sua
scrivania. Le
due ragazze si sedettero senza dire nulla. Santana guardò
brevemente la giovane
accanto a lei, e non poté evitare di pensare quanto fosse
bella, i suoi capelli
biondi e i suoi occhi azzurri la sorpresero rapidamente. –
Lopez, voi sarete la
tutor della signorina Pierce, spero che voi- disse guardando la bionda-
avrete
almeno un voto accettabile. In caso contrario, signorina Lopez, voi non
farete
più parte della squadra di Quidditch, e in più
non sarete più ammesse ai miei
corsi entrambe. Sono stato chiaro?
-Si professore-
dissero le due ragazze all’unisono.
-Molto bene, potete
andare adesso- disse lui ricominciando a sfogliare qualche foglio sulla
sua
scrivania. Le due ragazze si alzarono e uscirono rapidamente.
-Argh... stare li
dentro mi fa venire i brividi.- disse la bionda. Santana la
guardò in silenzio
e continuò per la sua strada. – Mi chiamo
Brittany- le disse raggiungendola
rapidamente e porgendole la mano.
-Santana Lopez...-
disse lei stringendogliela.
-Molto bene Santana
Lopez, é un vero piacere.
-In realtà, non é
per niente un piacere. A causa di questa stupida punizione, forse non
potrò più
far parte della squadra di Quidditch, quindi é meglio che
impari qualcosa.
-D’accordo. – disse
lei sorridendole. Santana sapeva che non doveva guardarla,
perché anche il
gesto più semplice dell’altra ragazza la faceva
sorridere.
-Allora, eh... ci
vediamo domani alle 15 in biblioteca, cerca di arrivare in orario.
-D’accordo, a domani.
Santana si diresse
rapidamente alla sala comune, si doveva preparare per
l’allenamento di
Quidditch... la stagione sarebbe cominciata tra una settimana e la
prima
partita era contro Corvonero.
Serpeverde era una
buona squadra, i migliori giocatori non erano bravi come loro
pensò Santana, in
più era lei il capitano quest’anno, ed
é per questo che avrebbero vinto senza
alcun dubbio.
Arrivando alla sala
comune, vide Puck con Lauren e gli si avvicinò, ma solamente
perché non aveva
altri amici nei Serpeverde. Il giovane con la cresta la vide subito e
le
chiese:
-Com’é andata dal
professore Santana?
-Taci Puckerman...
-Ok, ok... allora
chi é?
-Una certa Brittany
Pierce... o una cosa del genere. Devo fare in modo che abbia un voto
accettabile
in Pozioni, o altrimenti sarò buttata fuori dalla squadra.
-Hum... non ho mai
sentito parlare di lei.
-É una Tassorosso.
-Una buona ragione
per la quale non l’ho mai sentita nominare- disse il giovane,
beffardo. Santana
non sapeva bene perché, ma le dava fastidio che prendesse in
giro Brittany, lei
sembrava essere simpatica.
-Basta Puckerman,
preparati, dobbiamo andare ad allenarci.
-Come desideri
capitano.
Poco tempo dopo
arrivarono al terreno di Quidditch, e Santana comprese immediatamente
che la
giornata poteva solo peggiorare.
-Fabray, che ci fai
tu qui?- disse Santana quasi urlando vedendo qualche giovane che si
stava
preparando per allenarsi.
-Lopez, oggi é il
nostro turno di usare il terreno.- disse la bionda che faceva parte
della casa
dei Corvonero.
-No, non é vero. Il
professor Piton ci ha detto che é il nostro turno.- disse un
giovane che si
chiamava Theodore.
-Il professor
Vitious ha scritto questo.- disse lei lanciandole una pergamena.
-Non mi interessa
Fabray, levati subito dai piedi.- disse Santana, furiosa.
-Vuoi disobbedire
agli ordini di un professore, Lopez?- disse lei per intimidirla.
-Va bene... é tutto
tuo- disse Santana, sempre furiosa.
-Ma San...- disse
rapidamente il giovane con la cresta.
-Ne avete bisogno
più di noi, perché vi massacreremo.- disse
Santana prima di allontanarsi,
ricevendo l’approvazione della sua squadra. – Ce ne
andiamo.- tutti i ragazzi
obbedirono.
Il cammino per
tornare alla sala comune fu silezioso, nessuno voleva dire niente.
Tutti
sapevano che quando Santana era nervosa, non bisognava dire nulla.
Malgrado
tutto, Santana non era poi così furiosa, certo le dava
fastidio che Quinn
Fabray ficcasse il naso ovunque solo per darle fastidio, ma si era
abituata.
E la vide un altra
volta. I suoi capelli biondi parevano galleggiare in aria mentre la
giovane
ragazza camminava, la sua altezza e la sua silhouette slanciata
attirarono
subito l’attenzione della mora.
-Puck...- disse lei
quasi sussurrando. Il giovane ragazzo si avvicinò
rapidamente. – é lei.- disse
facendo un gesto con la testa.
-Wow... É veramente
molto bella, mi sorprende il fatto che non la conosco.- Santana non
capiva
perché aveva il grande desiderio di picchiare il ragazzo
accanto a lei...
-Forse ha bisogno
di fare la conoscenza di Puckzilla!- continuò il ragazzo.
-Argh per favore, é
una Tassorosso... neanche tu te lo perdoneresti mai.- disse. Ma la
verità era
che non voleva semplicemente che uscisse con lei, ma non sapeva
perché...
voleva solo proteggerla.
-Hai ragione
Lopez... inoltre le ragazze Serpeverde sono molto meglio.- disse lui
stringendola tra le sue braccia.
-Lasciami...- disse
Santana ridendo. Il ragazzo le sorrise e la lasciò.
-Guarda...sta
venendo da questa parte.- disse il ragazzo. Nel secondo che
seguì Santana si
girò e la vide avvicinarsi; lei tentò di sembrare
tranquilla, anche se in
realtà era molto nervosa.
-Ciao Santana
Lopez.- disse la giovane Tassorosso.
-Ciao Brittany.
-Volevo solo
confermare l’ora di...
-Alle 15- disse
rapidamente la mora.
-Ok, ci vediamo
li.- disse lei sorridendole, prima di continuare per la sua strada.
-Non ha l’aria
molto intelligente, San- disse il ragazzo- spero che sarai una buona
insegnante
perché sarà difficile che prenda un voto
accettabile.
-Taci Puckerman.- disse
lei arrabbiata, e un’altra volta Santana avrebbe voluto
picchiare il suo amico perché
stava offendendo la bionda.
Lei é speciale, pensò Santana.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
Capitolo 2
Ciò che infastidiva di più
Santana, era il chiacchiericcio che c’era nella
grande sala comune... il frastuono delle risate e degli scherzi, il
rumore di
piatti e bicchieri, tutto questo rumore le dava fastidio, era per
questo che
lei faceva colazione sempre da sola. Puck si era abituato, ed
é per questo che
ogni mattina, lasciava Santana fare colazione da sola. Lui sapeva che
Santana
non molto socievole, ma al contrario degli altri, non aveva mai pensato
che lei
fosse una cattiva persona...
Santana era nella grande sala comune, sola... ma
questa volta era
differente, la giovane ragazza osservava attentamente la tavola dei
Tassorosso,
cercando qualcosa... o meglio qualcuno.
Lei era lì, i suoi capelli biondi e i
suoi occhi azzurri la distinguevano
dagli altri... almeno era questo quello che pensava Santana. La mora
guardava
Brittany che parlava con molta energia ai suoi compagni. Santana
credette di
riconoscerne qualcuno, i giocatori di Quidditch erano le persone che
conosceva
di più... in realtà lei conosceva solo loro.
Riconobbe un certo Sam... con la bocca che aveva,
sarebbe stato impossibile
non riconoscerlo. Vicino a lui c’erano due giovani asiatici,
e accanto a loro
si trovava Brittany.
-Hey
San...- disse Puck, che fece sobbalzare Santana – Wow,
tranquilla!
-Che
vuoi Puck?- gli domanda un po’ scocciata.
-Che
cosa stai guardando?
-Non
sono affari che ti riguardano.
-Qualcuno
piace a Santana Lopez? – continuava a disturbarla lui.
-Noah,
é ora che cresca un po’. – disse lei
cercando di non apparire turbata.
-É
quello con la bocca enorme? O l’asiatico? O quello grasso
laggiù?
-Basta
Noah, non sto guardando nessuno, in più dovresti
già essertene andato o
arriverai in ritardo al corso di Divinazione.
-Rovini
sempre anche la minima distrazione Lopez. – le disse il
ragazzo.
Santana gli rivolse un sorriso beffardo. Il
ragazzo gliene rivolse uno
cercando di imitarla, mentre si allontanava, ma improvvisamente si
girò –
Abbiamo l’allenamento oggi?
-Si Puckerman. Alle 17. Se arrivi in ritardo...
-Lo so, lo so... crucio.- rise lui.
-Esattamente.- disse lei guardando di nuovo la
tavola dei Tassorosso. Ma si
accorse che lei non era più là. Maledisse in
silenzio, prese le sue cose e si
diresse al suo primo corso.
Cura delle creature magiche, non era mai stato il
suo forte... detestava
questo corso. Ma la cosa che odiava di più era che doveva
assistere al corso
con i Grifondoro... argh Grifondoro.
-Professor Hagrid, siete sicuro che non ci faremo
male se questo Snarkly (capitolo
6 HP e il prigioniero di Azkaban)
ci
tocca?- chiese una giovane Grifondoro. Santana la riconobbe subito, era
Rachel
Berry... era lei che commentava le partite di Quidditch- sinceramente
non
voglio correre rischi inutili.
-Pff... non ti succederà nulla.- disse
Santana.
-La signorina Lopez ha ragione, non vi
succederà nulla... Gli Snarkly sono
delle creature inoffensive.- disse Hagrid.
Santana semplicemente alzò
gli
occhi al cielo, non ce la faceva più... I Grifondoro le
facevano perdere la
pazienza, e questa Rachel voleva sempre al centro
dell’attenzione, e inoltre
era sempre a piangere per un certo Finn... quel ragazzo era... era
sgradevole,
Santana non poteva descriverlo diversamente. Finn era il fratellastro
di un
ragazzo gay... Kurt. Argh, mezzo sangue, pensò Santana.
Tutti questi Grifondoro
non stavano mai fermi, erano sempre in giro a cantare e a fare rumore...
Senza che lei se ne rendesse conto, la lezione
era già finita. Si incamminò in fretta verso il
castello, tutto quello che
desiderava era andare nella sala comune e non fare nulla. Ma
improvvisamente si
ricordò che doveva fare una lezione di Pozioni con la
biondina. Cambiò
direzione e si avviò verso la biblioteca.
Non ci mise molto ad arrivare, e trovò
la
ragazza seduta mentre leggeva un libro. Appena la vide, la bionda
sorrise.
-Scusa per il ritardo.- disse Santana.
-Non fa niente, non sono arrivata da molto.-
disse lei sorridendo. – Ciao Santana Lopez.
-Ciao Brittany- la salutò sorridendo.
– puoi
chiamarmi Santana, il ‘Lopez’ non é
necessario.
-D’accordo Santana.
-Molto bene, inizieremo con delle pozioni
semplici.- disse Santana.
Dopo alcuni minuti, Santana fece qualche domanda
a Brittany per vedere se aveva capito quello che aveva appena finito di
spiegarle. Brittany rispose correttamente a tutte le domande e Santana
non poté
imperdirsi di sorridere.
-Sei una brava insegnante.- disse Brittany
sorridendo alla mora.
-Grazie.- disse Santana abbassando la testa.
-Ti hanno mai detto che hai degli occhi
bellissimi?
-Scusa?
-Hai degli occhi bellissimi.- ripeté
Brittany.
Santana restò con la testa abbassata, ma Brittany si
chinò per vedere i suoi
occhi. – Questo é poco ma sicuro.
-Devo andare...- disse rapidamente Santana.-
eh...domani alle 15.- disse uscendo velocemente dalla biblioteca.
Che tipo di persona può dire questo
genere di
cose... in tutti quegli anni, nessuno le aveva mai detto delle cose
gentili...
forse in parte era colpa sua... quasi tutti avevano paura di lei e ne
era
contenta, ma pensava anche al fatto che nessuno le aveva mai chiesto di
uscire,
e nessuno le aveva detto qualcosa di così dolce proprio come
veniva di fare
quella ragazza.
Senza che se ne rendesse conto, si
trovò già
davanti la porta segreta dietro la quale si trovava la casa dei
Serpeverde.
Pronunciò la parola d’ordine e entrò
rapidamente, guardò l’ora e si rese conto
che le restavano 15 minuti per arrivare al campo da Quidditch, infatti
salì le
scale quattro a quattro fino alla sua camera, si cambiò e
prese la sua scopa.
Si chiedeva sempre perché doveva
correre ogni
volta, perché non poteva ballare tranquillamente come
Brittany nei corridoi...
perché pensava a Brittany?
Quando arrivò, vide i suoi Serpeverde
che si
stavano riscaldando, si sentì un po’ sollevata
perché almeno quei giovani
mostravano un po’ di entusiasmo.
-Bene ragazzi, avvicinatevi.- disse Santana
interrompendo il riscaldamento dei ragazzi che si avvicinarono tutti.-
Voglio
che sappiate che venerdì… massacreremo i
Corvonero. E questa coppa é la nostra.-
un grande gridò si alzò e Santana, per la prima
volta dopo tanto tempo, si
commosse.- Forza, montate sulle vostre scope... mercoledi vi
dirò chi farà parte
della squadra di venerdì.- tutti obbedirono, eccetto Puck
che le si avvicinò.
-Hey San... perché sei così
felice?
-Di cosa parli Puckerman, sono come al solito.-
disse lei rapidamente, mentre il ragazzo aggrottava le sopracciglia.
– Vai ad
allenarti altrimenti non farai parte della squadra.- gli disse salendo
sulla
sua scopa e dirigendosi al centro del terreno.
Era da molto che Santana voleva diventare
capitano, da quando Raptor era partito da Hogwarts, e i suoi compagni
di
squadra aveva deciso di nominarla capitano, adesso lei non era
più solamente una
cacciatrice, certo che no. Santana non voleva accettarlo, ma giocare a
Quidditch era il solo modo che aveva per sentirsi speciale, tutti la
rispettavano et avevano fiducia nelle sue decisioni.
Mentre volava, guardando i suoi compagni che si
allenavano, notò qualcuno che li osservava, a cui una
capigliatura bionda che
riusciva a vedere, Fabray... la prima persona a cui pensò e
una furia incontrollabile
la invase, mentre volando si dirigeva dove era seduta la ragazza.
-Santana, che succede?- sentì Puck che
la seguì
gridando. Ma aveva ovviamente deciso di ignorarlo.
Quando arrivò alle tribune, vide che la
giovane
ragazza in realtà era Brittany. La sua rabbia
sparì immediatamente, ma si rese
conto che tutti i suoi compagni la stavano guardando, e sapevano che
nessuno
aveva il diritto di assistere agli allenamenti delle altre case... e si
fidavano ciecamente di Santana per risolvere quel problema.
-Che cosa ci fai qui?- le chiese Santana
cercando di non sembrare in imbarazzo. – Chi ti ha mandato a
spiarci?
-Nessuno... nessuno mi ha mandato qui, volevo
solo vedervi giocare.
-Perché mai dovrei crederti... tu sei
una
Tassorosso.
-Non ho fatto nulla di male.
-É meglio che te ne vai.- disse Santana
con un
tono serio, lei sapeva che gli altri la stavano osservando. Ma non
poteva
comportarsi in maniera cattiva con lei – Per favore- aggiunse
quasi
sussurrando.
-Va bene.- disse Brittany, e se ne andò
velocemente.
Santana ritornò al centro del terreno,
non
sapeva perché si sentiva così in colpa. Sapeva
che Brittany non avrebbe mai
fatto nulla di male. I suoi compagni le diedero delle pacche sulla
schiena e
l’applaudirono.
-Ben fatto Lopez- disse un ragazzo di nome
Bradley- sapevamo che questa Tassorosso se ne sarebbe andata.
-É vero, l’avranno
sicuramente mandata a
spiarci- disse una ragazza di nome Hannah.
-Ok, forza... continuate ad allenarvi.- disse
Santana.
L’allenamento continuò senza
nessun altro
problema, i ragazzi avevano fatto molti sforzi per far si che Santana
li
scegliesse per la partita di venerdì.
Dopo alcuni minuti, tutta la squadra di
Serpeverde uscì dal campo. Qualche ragazzo parlò
con Santana cercando di
convincerla che sarebbe stato utile per la partita, ma a dire il vero
Santana
si stava domandando solo perché Brittany era venuta
lì.
Ed eccoci anche con il secondo capitolo...volevo
publicarlo mercoledi, ma
visto che era pronto e avevo un po’ di tempo libero ve lo
posto adesso!
Spero vi sia piaciuto... critiche e recensioni positivi sono in
entrambi i casi
ben accette.
Grazie a chi ha messo la storia tra le preferite,
le ricordate e le
seguite; mi fa piacere.
Alla prossima.
B.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Capitolo 3
Il giorno seguente, Santana faceva colazione, una
volta ancora, sola. E
come il giorno prima, il suo sguardo non si staccava dal tavolo dei
Tassorosso... il solo problema era che Brittany non c’era.
Per questo decise di
mangiare rapidamente e di andare al suo corso, senza dover correre.
Prima che
potesse finire completamente la sua colazione, si trovò
davanti Quinn.
-Chi pensi che voglia spiarti... francamente
Lopez, non é necessario
spiarti per sapere che la tua squadra fa schifo.- disse Quinn.
-Dì quello che ti pare Fabray... non ho
voglia di parlare con degli idioti
oggi.- disse Santana riportando lo sguardo sul suo piatto.
-Ok, va bene... ma la prossima volta non fare del
male a Brittany, é chiaro
il concetto?
-Scusami? Non ho fatto del male a Brittany.- disse
lei arrabbiata. Come
poteva accusarla di una cosa del genere, non aveva mai voluto
ferirla... o
forse era stata troppo dura con lei.
-Tutti i Serpeverde parlano del modo in cui ti sei
sbarazzata di lei.-
disse Quinn lentamente. Queste parole la fecero riflettere... forse le
sue
parole l’avevano ferita. Smise rapidamente di mangiare e si
diresse al suo
corso di difese contro le arti oscure, che era quasi il solo corso che
aveva in
comune con i Tassorosso.
Come d’abitudine, corse per i corridoi
del castello, cercando di trovare
Brittany... lei non sapeva perché, ma quella ragazza la
faceva sentire
migliore, era come il suo alter ego, lei la manteneva calma... per
questo non
le farebbe mai del male. Mentre passava in un corridoio per andare in
classe,
un giovane le si avvicinò.
-Euh... Santana Lopez?- chiese il ragazzo con
qualche dubbio.
-Si...- rispose lei aggrottando le sopracciglia,
ma velocemente si ricordò
che aveva visto quel ragazzo con Brittany, e decise di fare uno sforzo
per non
allontanarsi da lui.
-Euh...
bene, mi chiamo Sam Evans...
e hem...
-Che succede?
-Succede che Brittany mi ha chiesto di darti
questo- disse il ragazzo
passandole una pergamena- euh...scusa.
-Ok, va bene...- disse lei con un tono serio.-
grazie.- il ragazzo fu un
po’ sorpreso nell’udire quella parola, ma le
sorrise e se ne andò.
Apparentemente, i Tassorosso sono piuttosto cordiali, pensò
Santana.
Aprì la pergamena, e non fu sorpresa
della scrittura della ragazza; era
arrotondata e c’erano dei cuori al posto dei puntini sulle
‘i’.
Cara Santana,
Mi dispiace molto, ma oggi non potrò
venire al nostro
corso.
Brittany S.Pierce.
Santana osservò la lettera per qualche
secondo.-É mia la colpa?- si chiese
la mora. –Farle del male era l’ultima cosa che
desideravo...- pensò. Mise la pergamena
nel suo zaino e riprese a camminare, forse l’avrebbe vista
durante il corso.
Quando arrivò, si rese conto che
Brittany non c’era. Tuttavia, vide ancora
Sam... non sapeva perché, ma voleva saperne di
più a proposito di Brittany,
-Euh.. Sam, posso parlarti per un momento?
-Certo- disse il ragazzo sorridendo. Santana non
poté impedirsi di pensare
che il ragazzo era una specie di Brittany versione maschile.
– In cosa posso
aiutarti?
- Volevo sapere se sai perché Brittany
non puo’ venire al nostro corso oggi
pomeriggio.
-Non ne ho idea... oggi é uscita molto
presto e non é tornata. Credo che
abbia detto che sarebbe andata alla biblioteca, o qualcosa del genere.
-D’accordo, grazie mille.
-Non c’é di che.
Santana andò rapidamente alla
biblioteca, ma prima che potesse muoversi
Puck la chiamò.
-San, dove vai?
-Alla biblioteca.- disse Santana.
-D’accordo.- disse Puck dubbioso.
Santana continuò per la sua strada, e
vide come Finn parlava con la Berry.
Era impressionante il fatto che quei due discutevano in ogni momento,
quando
lei passò vicino ai due, restarono in silenzio e le
lanciarono delle occhiatacce.
Ovviamente, non le importa nulla di quello che pensano o fanno, ed
é per questo
che lei li guardò solo con disprezzo.
Quando arrivò alla biblioteca,
cercò la ragazza con gli occhi azzurri, ma
sfortunatamente, non la trovò da nessuna parte. Allora
andò alla grande
biblioteca e la vide... stava cercando di prendere un libro, le si
avvicinò
lentamente.
-Wingardium Leviosa.- disse Santana, facendo in
modo che il libro che
voleva Brittany le finisse tra le braccia. Brittany si girò
per vedere chi
l’aveva aiutata. Quando vide Santana un sorrise si dipinse
spontaneamente sul
suo viso.
-Grazie mille Santana.- disse la giovane ragazza.
Santana si limitò a sorriderle.
-Brittany...io...io vorrei parlarti.
- Riguarda il fatto che non posso venire oggi?
-Si... é che...
-Ovviamente non é per quello Santana.
-Cosa?
-Non é a causa di quello che dicono gli
altri, non mi ha disturbato affatto
quello che mi hai detto ieri.- Santana era stupefatta, quella ragazza
era una
specie di indovina o qualcosa del genere.
-Bene... vorrei anche presentarti le mie scuse...
perché sono stata
molto...
-Non ti devi scusare, Santana.- le disse
sorridendo un’altra volta.- Ma
oggi non posso venire.
-Ok...- disse Santana un po’ triste.
-Devo andare ora, spero di rivederti presto.-
disse Brittany.
-Ciao.- disse Santana.
Brittany uscì rapidamente dalla
biblioteca, e quando la vide, Rachel le si
avvicinò. Brittany era molto socievole e aveva molti amici
delle altre case...
o piuttosto tutte tranne Serpeverde. A dire il vero, nessuno componente
delle
altre case era amico con i Serpeverde.
-Brittany...come stai?
-Molto bene, e tu?
-Bene... Finn ed io abbiamo litigato
un’altra volta.
-Ma Rach...
-Non ha importanza Britt... volevo solo sapere se
tu stavi bene.
-Perché non dovrei esserlo?- disse lei
gioiosamente.
-Non so...tutti quanti dicono che Santana... che
lei... che lei ti ha
trattato male.
-Non fa niente Rachel. Sto bene.
-Bene, perché oggi l’abbiamo
vista e non abbiamo potuto impedirci di
guardarla con disprezzo.
-Ma perché? Santana non vi ha fatto
nulla di male.
- Ma lei non ha il diritto di maltrattarti neanche
a te Britt.
-Lei non mi ha maltrattata- disse lei seriamente
– é stato semplicemente un
errore... euh devo andare Rachel.- disse rapidamente Brittany- ne riparliamo
più tardi.
Santana ritornò alla sala comune dei
Serpeverde, e fece qualche compito che
le era stato assegnato e cominciò anche a pensare ai
giocatori che poteva
inserire nella squadra...ma pensava anche a Brittany.
Brittany era differente da tutti le altre persone
che aveva conosciuto, lei
era sincera e gentile. In più non la giudicava e non dava
importanza alla sua
reputazione, lei le sorrideva come nessuno le aveva mai sorriso... cosa
poteva
importare che era una Tassorosso, lei sembrava essere la sola amica che
aveva
in questa scuola... loro non erano delle amiche molto intime, ma
Santana
sentiva che poteva fidarsi.
Quando Santana
tornò nel mondo
reale, notò che c’erano dei piccoli cuori sulla
sua pergamena e per questo
rimase shockata.
-Non é possibile... certo che no.-
disse lei a voce alta. Si alzò
rapidamente, voleva prendere un po’ d’aria, e
pensare chiaramente a quello che
era appena successo. Corse fino alla sua camera e prese la sua scopa...
volare
era il solo modo che aveva per sgomberare la mente, sentire il vento
sul viso,
sembrava essere così tranquilla in aria.
Così andò al campo da
Quidditch... laggiù cominciò a volare da un capo
all’altro, a fare dei cerchi in aria, ma non smetteva di
pensare a lei, al suo
sorriso, ai suoi occhi, ai suoi capelli, tutto.
-Non é possibile... non posso provare
questo genere di cose... lei...lei é
per prima cosa é semplicemente lei. E secondo é
una Tassorosso... cosa
penseranno gli altri di me?
Continuò a fare dei giri, e
continuò a pensare a lei, continuò a
immaginare... fino a che d’un tratto le venne in mente
un’altra idea.
-E se lei sentisse le stesse cose per me... no,
é impossibile... chi
potrebbe provare qualcosa per me, sono odiosa.
Finalmente smise di volare e scese sul
terreno...una brezza fece svolazzare
i suoi capelli e sentì i raggi del sole che brillavano sul
suo viso. Chiuse gli
occhi per qualche secondo. Avrebbe voluto una qualunque spiegazione su
quello
che provava, ma a dire il vero nemmeno lei lo capiva... aveva solo dei
dubbi e
paure di qualcosa che stava accadendo solo nella sua testa. Ad un
tratto, sentì
una musica... proveniva dai dintorni del terreno di Quidditch. Si
avvicinò e
vide Brittany che ballava allegramente. E come per magia un sorriso si
dipinse
sulle sue labbra, accompagnato da una piccola risata.
Santana non riusciva a credere fino a che punto
era bella quando ballava,
era come se ondeggiasse in aria. L’ammirò per
qualche secondo...
-Che succede?- disse Brittany senza smettere di
ballare.
Santana non sapeva se si stava rivolgendo a lei o
se parlava da sola, per
questo non rispose. –Santana, che succede?- ovviamente si
stava rivolgendo a
lei, non? Aveva come l’impressione che Brittany sapeva tutto
quello che faceva
o pensava.
-Io... io sono desolata, non volevo interromperti-
disse Santana
nervosamente. Il tono di voce della mora ebbe l’effetto di
far smettere
Brittany di ballare, dopo qualche secondo la guardò.
–mi dispiace.- ripeté
Santana.
-É tutto ok...- disse lei avvicinandosi
un po’ a Santana, la mora abbassò
lo sguardo immediatamente, era come se Brittany fosse la sola persona
al mondo
capace di far arrossire la mora.
-Adesso io... io me ne vado- disse Santana
girandosi.
-Aspetta-disse Brittany- non te ne andare
Santana.- e ancora una volta era
come se fosse sotto l’influenza dell’ imperium,
e si fermò.-Mi dispiace di non essere venuta oggi.
-Non fa niente Britt... volevo dire Brittany.-
Santana sentiva il suo cuore
battere rapidamente.
-É solo che non va tutto
perfettamente...
-Seriamente Brittany non é necessario.
Va tutto bene.
-No... non va tutto bene...- disse lei quasi
singhiozzando.
Santana si avvicinò subito alla ragazza.
-Brittany... qualunque cosa succeda,
andrà tutto bene.- disse lei cercando
di mostrarle il suo miglior sorriso. Brittany rise. –Vedi?
Andrà tutto bene.-
Brittany si sedette sull’erba e batté sullo spazio
accanto a sé, per far sì che
Santana si sedesse. Senza esitazione, Santana si sedette.
-Santana... posso raccontarti una cosa?- disse lei
abbassando lo sguardo
per la prima volta.
-Certo...- non sapeva perché, ma il suo
cuore aveva iniziato a battere
sempre più forte.
-Quando te lo avrò detto, non pensare
che io sia pazza, per favore.-
Santana posò una mano sulla spalla dell’altra
ragazza.
-Non potrei mai pensarlo.- disse Santana
sorridendo. Brittany le sorrise a
sua volta.
-Quello che succede é che... io provo
qualcosa che non avevo mai provato
prima.- Santana la guardò in silenzio. – e questo
mi succede quando sono con te...
é per questo che oggi non volevo venire al corso...e io...
io volevo riflettere
un po’ su quello che mi stava accadendo.- Santana
annuì timidamente.- Per
favore... non pensare male di me... mi dispiace.
-Brittany...- disse lei con un tono serio, la
giovane la guardò
rapidamente. Santana notò che la giovane ragazza aveva gli
occhi lucidi, come
se stesse trattenendo le lacrime.- Non devi scusarti.- disse Santana
ripetendo
le stesse parole che aveva usato Brittany alla biblioteca.-Beh, io...
anche io
stavo pensando... a te.- gli occhi della bionda si aprirono, e un
sorrise si
dipinse sulle sue labbra.
- E a che conclusione sei arrivata?- le chiese
guardandola negli occhi.
-Che anche io provo qualcosa per te...forse
perché nessuno si é comportato
così con me...tu, tu sei differente.- disse lei lentamente.
-Anche tu sei differente... tu sei una delle rare
persone che non mi prende
per pazza... tutti quanti si prendono gioco di me.
- Perché?- disse lei un po’
indignata.
- Non lo so... ogni volta che mi vedono ballare mi
prendono in giro... e mi
prendono in giro per quello che dico...
- Sono degli idioti.- disse Santana arrabbiata.
Non poteva capire perché le
persone prendevano in giro Brittany, lei era così tenera,
adorabile,
divertente.
-Ok... la mia conclusione é che... tu
sei speciale Santana Lopez... così
speciale che il mio cuore batte più rapidamente che
abitudine... che tutto é
più bello...- disse Brittany, guardandola ancora. Santana
non era abituata a
quel genere di cose, non le avevano mai fatto dei complimenti, e
neanche le
avevano mai detto qualcosa di così dolce. Non sapeva cosa
rispondere, non
riusciva a a dire neanche una parola, non sapeva come dimostrarle
quello che
sentiva.
-Brittany... vorrei dirti quello che provo...ma a
dire il vero, non so come
fare...- disse lei abbassando lo sguardo un’altra volta, si
vergognava molto
quando parlava a Brittany, era come se la bionda potesse vedere al di
là della
sua maschera, al di là di quel gelo esterno e questo la
faceva sentire
insicura, senza difese...
-Va bene... non devi dire nulla.- disse toccandole
timidamente la gamba.
Questo semplice contatto ebbe come effetto che Santana sentisse ancora
più cose
per lei, che tutto ciò che le circondava si congelasse per
qualche secondo.
Guardò i suoi occhi fantastici... erano così puri
e innocenti che avrebbe dato
qualunque cosa affinché la bionda la guardasse sempre in
quel modo.
-Sì, vorrei dire qualcosa... voglio
dire qualcosa che sia altrettanto
bello, qualcosa per te...
-É tutto ok... sei una Serpeverde,
avete alle volte dei problemi con i
sentimenti.
-Io...- disse lei balbettando, ma in quel momento
Brittany le si avvicinò
un po’ di più. Santana si allontanò un
poco, ma Brittany si avvicinò di nuovo,
e lentamente le chiese con lo sguardo il permesso di avvicinarsi ancora
di più.
Santana la guardò nervosamente, e Brittany lo prese per un
sì, in seguito
appoggiò il suo orecchio sul petto di Santana. Fu sorpresa
dei battiti del
cuore della mora, ma dopo qualche secondo si allontanò di
nuovo e le sorrise.
Santana non sapeva perché aveva fatto quel gesto, ma non le
importava, non si
era mai sentita così bene...
-Adesso lo so... non é necessario che
tu parli Santana.- disse lei
ritornando alla sua posizione iniziale. Santana si rese conto che si
sentiva
piccola quando era accanto a Brittany.
-Brittany, credo che sarebbe meglio se ce ne
andiamo...- disse alzandosi.
La bionda annuì, e Santana le tese la mano per farla alzare.
La mano di
Brittany era gelata e Santana avrebbe voluto tenerla nella sua per
più tempo.
Le due ragazze entrarono nel castello, qualche
sguardo curioso le seguì
lungo il cammino, il che non fece più pensare a Santana
quello che aveva appena
pensato.
-Brittany ci vediamo presto, devo andare adesso.-
le disse rapidamente
senza guardarla.
-D’accordo...- disse la bionda triste-
ci vediamo domani?
-Certo! Alla biblioteca?
- Alla biblioteca.
Santana si allontanò rapidamente in
direzione della sala comune, quando
entrò, un giovane ragazzo la guardò.
-San, dov’eri?- chiese il ragazzo.
Santana non disse nulla e si sedette
davanti il camino, nonostante le sue mani fossero tiepide, lei sentiva
molto
freddo. –San..- ripeté Puck.
-Che c’é Puck?
-Dov’eri?- le chiese di nuovo.
-Alla biblioteca- mentì lei- e poi...
non ti riguarda quello che faccio.-
disse la giovane.- Altre domande? Se non ne hai, potrai fare parte
della
squadra venerdì.
-Sei differente, in più hai lasciato le
tue cose qua.- disse lui
mostrandole qualche pergamena piena di cuori.
-Puck, non succede niente.- disse lei tranquilla.
-Ok...- disse non molto convinto.
Santana si alzò, e prese le pergamene
che Puck le aveva mostrato. Cominciò
a scrivere i nomi, e a pensare alla formazione che avrebbe vinto la
partita di
Quidditch, quando vide la coda dell'occhio Puck andarsene.
Dopo pochi minuti, l'elenco era pronto.
- La vostra attenzione ... - disse lei, alzando un po’ la
voce. Presto i
giovani si radunarono -Ho tra le mani l’elenco di coloro che
giocheranno venerdì
contro Corvonero-tutti applaudirono- voglio dire a tutti ... che ...
Spero che
non mi deluderete, e quelli che non sono nell’elenco non sono
meno bravi... il vostro
turno arriverà disse.
- E allora? - chiese con uno studente desideroso di terzo anno.
- Beh ... dirò i nomi ora, Dean- il ragazzo sorrise-portiere
– i suoi amici lo
applaudirono. --Hannah, Theodore ... cacciatori, con me ... Puck e
Bradly... battitori
e Daniel è il nostro cercatore.
A quanto pare, tutto avevano l’aria contenta della scelta del
team che aveva
fatto Santana, per la prima volta che si avvicinarono e si
congratularono con
lei. Anche se non era abituata, sorrise a tutti.
- Ed ora ... andiamo a vincere questo maledetto coppa -
gridò Puck.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Capitolo 4:
Il giorno dopo, Brittany si svegliò
presto e passeggiò un po’ per il
castello come faceva ogni giorno, adorava vedere i corridoi deserti...
in
realtà, adorava ballare nei corridoi senza che nessuno la
disturbasse.
Ballare é una delle cose che le faceva
battere il suo cuore... non c’erano
altri modi per descriverlo, danzare la rendeva felice.
Ed é così che passava le sue
mattinate, a ballare fino a che non era l’ora
della colazione, ma questa volta decise di andare in anticipo nella
grande
sala.
Come se fosse destino, la vide... era seduta tutta
sola alla tavola dei
Serpeverde. I suoi capelli neri e la sua pelle olivastra, la sua
espressione di
disagio costante e lo sguardo fisso nel suo piatto. Le si
avvicinò
silenziosamente e si sedette davanti a lei. Santana non alzò
nemmeno lo
sguardo...
‘Buongiorno Santana.’ Disse
Brittany. Sorpresa, Santana alzò lo sguardo.
‘Ciao Brittany’ disse
sorridendole ‘come stai?’
‘ Bene e tu?’
‘Adesso va molto meglio... volevi
qualcosa?’ le disse porgendole una parte
della sua torta.
‘No grazie, non ho fame.’
disse tranquilla. Santana annuì.
‘Perché sei qui
così di buon ora?’ domandò Brittany.
‘Non lo so... avevo solo voglia di
venire prima per fare colazione, in più
non c’é casino. E tu?
‘Stranamente, ho avuto lo stesso
desiderio.’ disse Brittany ‘Che corso hai
dopo?’
‘Divinazione...’ disse Santana
‘anche tu, giusto?’
‘Sì’ disse Brittany
sorridendo. Santana si rese conto con poteva impedirsi
di sorridere anche lei. A poco a poco la grande sala si
riempì e Santana notò
che diverse persone parlavano alle spalle di Brittany, e questo le dava
enormemente fastidio, Brittany era una ragazza sensazionale, nessuno
avrebbe
dovuto prendersi gioco di lei, e neanche darle fastidio.
‘Beh... ci vediamo più
tardi.’ disse Brittany toccandole la mano. Grazie a
quel semplice gesto, Santana uscì dai suoi pensieri e le
sorrise ancora una
volta.
‘Ci vediamo più
tardi.’ ripeté Santana osservando la ragazza
andarsene.
Nello stesso istante, notò che qualcuno si stava sedendo
accanto a lei.
‘Ciao San.’ disse Puck.
‘Ciao Puck’ disse lei
sorridendogli ‘Come stai?’ Puck fu un po’
sorpreso
della gentilezza della ragazza.
‘Bene e tu?’
‘Anche se non mi credi... sto bene.’ disse lei
prendendo le sue cose. ‘Beh,
devo andare adesso.’
‘Aspetta San...vorrei
parlarti.’
‘Parleremo più tardi Puck...’ disse lei
abbandonando la sala.
Santana non arrivò in ritardo alla sala
di Divinazione, forse perché non si
trovava mai bloccata nei corridoi pieni di studenti che, appena la
vedevano, si
scansavano e la lasciavano passare... forse per paura o per rispetto,
in realtà
nessuno lo sapevo.
Quando arrivò, notò che
qualche suo compagno Serpeverde rideva e
scommetteva sulla partita del giorno seguente. Si fermò
sulla soglia della
porta per ascoltarli.
‘La Lopez li massacrerà
tutti.’ disse un ragazzo biondo.
‘Lo so, e Puck non sarà da
meno... in più é così
bello.’ disse una ragazza,
il suo amico rispose al suo commento solo con uno sguardo. Santana rise
in
silenzio.
‘Beh, anche Lopez é molto
carina.’ aggiunse un altro ragazzo.
‘Sì questo é
sicuro...ma francamente é così noiosa e seria che
sarebbe come
uscire con un troll.’
‘Lo so, o come uscire con un elfo della
Gringotts.’ disse l’altro ragazzo,
facendo ridere tutti.
Santana abbassò lo sguardo, certo...
chi potrebbe dire qualcosa di gentile
su di lei?
‘Non é vero.’ disse
una ragazza. Santana riconobbe immediatamente la voce.
É Brittany, pensò.
‘E tu che ne sai Brittany?’
disse la ragazza dei Serpeverde.
‘Sì, che ne sai... non
é lei che ti ha buttato fuori dal campo di
Quidditch?’ disse il ragazzo biondo.
‘Oh, é talmente
stupida.’ disse la bionda un’altra volta la bionda.
E
ovviamente, fu la goccia che fece traboccare il vaso. Seccata,
entrò e guardò i
ragazzi che avevano preso in giro Brittany e lei. Tacquero tutti
immediatamente, e Santana si avvicinò a Brittany e si
sedette vicino a lei.
‘Ancora buongiorno.’ disse
Santana.
‘Ciao.’ disse Brittany
sorridendole.
‘Che idioti... non dovresti lasciare che
ti trattino così.’ disse lei imbarazzata.
‘Non mi importa. E comunque, si stavano
prendendo gioco di te... hanno
detto che...
‘Lo so.’
l’interruppe Santana. Brittany la guardò, e
notò che quello che le
avevano detto l’aveva ferita, e non poté evitare
di chiedersi quante persone la
prendeva in giro e la giudicavano senza conoscerla.
‘Io non penso che sia vero...’
‘Non me frega niente di quello che
dicono di me.’
‘No, invece ti dà
fastidio...’ mormorò Brittany. Santana la
guardò ‘Ma non
ti preoccupare, non lo dirò a nessuno.’
In quel momento la professoressa Cooman
entrò in classe, con i capelli
spettinati come al solito e i suoi occhiali che rendevano i suoi occhi
enormi.
‘Molto bene ragazzi...oggi ci
concentreremo sui misteri della vita
attraverso la forma infinita del cosmo.’ disse lei alzando il
tono di voce.
Santana guardò Brittany con l’aria di una persona
che ci aveva capito nulla.
Brittany rise.
‘Quello che vuole dire é che
leggeremo le linee delle nostre mani.’ disse
Brittany.
‘Esatto Miss Pierce...’ disse
la professoressa. ‘Qualcuno qui ha il sesto
senso. 5 punti a Tassorosso.’ aggiunse contenta. Santana
guardò Brittany, e si
sentì piuttosto contenta che la sua amica sapesse
così tante cose sulla
Divinazione, perché Santana aveva sempre considerato quella
materia come una
stupidata, nessuno puo’ predire il futuro pensò
lei. ‘Dunque...prendete la mano
del vostro compagno e cominciate a vedere il destino che gli offre il
cosmo.’
disse lei allungando la pronuncia dell’ultima parola. Santana
rise, ma smise
quando Brittany le parlò.
‘Allora...vuoi leggermi il
futuro?’ domandò
lei porgendole la mano.
‘Io... io non sono
molto dotata per questo genere di cose.’ disse lei a disagio.
‘D’accordo... in
questo caso, comincerò io.’ disse lei prendendo
timidamente la mano della mora.
‘D’accordo.’ disse
Santana. Brittany iniziò a passare le sue dita sul plamo
della mano di Santana,
e si rese conto che, come l’altra volta, era tiepida e anche
molto morbida.
Mentre osservava la sua mano, notò che Santana
arrossì un po’. ‘Allora?’
‘Shhh’ disse
rapidamente Brittany. Santana si avvicinò un po’
per vedere la sua mano. In
quell’istante gli occhi di Brittany entrarono in contatto con
i suoi e non poté
evitare di arrossire.
‘É molto strano...’
disse Brittany.
‘Cosa? Cosa é
strano?’
‘La tua mano.’
‘Cos’ha di strano?’
domandò Santana preoccupata.
‘Dunque, questa
linea’ disse lei passando il dito sulla linea più
profonda ‘é la linea della
vita... la tua gioventù é stata molto
difficile... piena di problemi e
amarezza.’ si fermò per vedere la reazione di
Santana, e a quanto pare aveva
ragione. ‘ma dopo, non so perché, si unisce a
questa linea...’ disse
mostrandogliela ‘e apparentemente tutto
migliorerà.’ Santana ritirò rapidamente
la mano, ne aveva abbastanza.
‘Credi veramente a
questo genere di cose?’ le chiese con un tono serio.
‘Che hai?’ domandò
Brittany.
‘Tutto questo é
stupido.’
‘Ho detto qualcosa
che ti ha turbato?’
‘No, certo che no...ma tutto questo... non é che
un’assurdità.’ disse lei
alzandosi, per poi uscire dalla classe. Santana non sapeva
perché, ma quelle
parole lei avevano ricordato troppe cose che avrebbe preferito
dimenticare.
‘Santana...’ si
sentì chiamare ‘Santana aspetta!’ Aveva
talmente tanti pensieri che non sapeva
più cosa pensare. ‘Per favore!’
sentì ancora. Allora si fermò, nel bel mezzo
delle scale, e l’attese.
‘Brittany, non ne
voglio parlare.’ disse senza guardarla.
‘Lo so...’ le disse
avvicinandosi. Santana la guardò timidamente, Brittany vide
qualche lacrima
scivolare sulle guance. ‘Mi dispiace.’
‘É tutto ok... non é colpa tua, non
capisco perché sono così sensibile.’ le
disse sorridendo, ma Brittany sapeva che quel sorriso non era lo stesso
di
quello che le aveva fatto prima. Senza riflettere Brittany
l’abbracciò.
‘Andrà tutto bene.’
le sussurrò all’orecchio. Grazie al gesto di
Brittany, Santana si sentì subito
meglio, e passò le braccia intorno alla vita
dell’altra ragazza.
‘Grazie Brittany.’
disse Santana sciogliendo l’abbraccio. ‘Che ne dici
se andiamo a mangiare e poi
a studiare Pozioni?’
‘Certamente.’ le
disse sorridendo.
Il pomeriggio passò
senza problemi, Santana e Brittany avevano passano circa 4 ore in
biblioteca, e
nessuna delle due era stanca.
‘ E che cosa
ottieni?’ domandò Santana.
‘ Pozione
Polisucco.’ disse Brittany con qualche dubbio.
‘Esatto’. disse
Santana sorridendo. ‘Brittany, se non ottieni un Ottimo, ti
prometto che... ti invito
a bere una birra burrata.’ le disse ridendo.
‘D’accordo. E se prendo Ottimo, sarò io
che ti inviterò.’ Le due ragazze
risero. Santana non poteva credere che in così poco tempo
Brittany era
diventata così importante per lei.
‘Credo che abbiamo
studiato abbastanza per oggi, non credi?’ disse Santana.
‘Sì e credo che tu
ti debba riposare, domani é il grande giorno no?’
‘Suppongo di sì’ scherzò
Santana ‘ sinceramente, penso che vinceremo.’
‘Anche io lo penso.’ disse Brittany.
‘Quando le due
ragazze si alzarono dalle sedie, un giovane le si avvicinò.
‘San, possiamo
parlare due secondi?’ disse Puck. Vedendo Brittany
sorridergli la salutò.
‘Ciao...’
‘Ciao!’
‘Puck.’ disse porgendole la mano. Brittany
annuì e gli sorrise.
‘Ok, credo sia
meglio che tolgo il disturbo.’ disse Brittany a Santana. La
mora annuì. ‘Ci
vediamo più tardi.’
‘Ci vediamo più tardi’ ripeté
Santana.
‘Alla prossima
Puck.’ disse Brittany allontanandosi.
Santana si sedette
di nuovo, e Puck prese posto accanto a lei.
‘San, che succede
tra te e Brittany?’ le chiese con un tono serio.
‘Non succede niente
Noah. É una mia amica.’ disse lei un po’
imbarazzata.
‘Molte persone ne
parlano San... É una Tassorosso. E tu una Serpeverde... una
Serpeverde San!’
disse Puck ‘Siamo dei Serpeverde, non facciamo amicizia con
quelli delle altre
case.’
‘Pff.. Noah, credi
che non lo sappia?’ disse lei seccata. ‘Ma dimmi,
credi che qualcuno si sia
preso la briga di provare ad essermi amico? Nessuno Puck!
Nessuno!’ gridò.
‘Signorina Lopez, esca dalla biblioteca
per favore.’ disse
Madame Pince. Santana raccolse le sue cose e irritata,
abbandonò la biblioteca.
Puck la seguì.
‘San aspetta’ Gridò mentre camminavano
per i corridoi. Ma Santana non si fermò
‘Stavo solo cercando di aiutarti.’
‘Aiutarmi Noah?’ disse girandosi
‘Aiutarmi in che cosa?’
‘A salvare la reputazione San ...’ di fronte a
queste parole, Santana camminò
il più velocemente possibile fino alla sala comune, quello
che Puck continuava
a dire non le importava più, la sua reputazione ...
maledetta reputazione, non
interessa a nessuno.
Ecco anche il 4! Grazie a tutti quelli che hanno
messo la
storia tra le seguite, le ricordate e i preferiti.
Spero che la storia vi stia piacendo...
Alla prossima! J
B.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Capitolo 5
Il risveglio di Santana fu molto diverso da quello
del giorno precedente,
ma lo show stava per cominciare, la tensione saliva, e lei doveva
mantenere il
suo sangue freddo e restare impassibile.
Si diresse lentamente verso la grande sala, dove vide Quinn farsi
salutare da
tutti i Corvonero, gridavano e le facevano gli auguri. E lei?
Lei era
sola come ogni singolo giorno.
Santana finì di fare colazione e vide la sua squadra
arrivare per la colazione,
Puck era seduto all’altro capo della tavola dei
Serpeverde.
-Ascoltate Serpeverde!- gridò Puck. –Oggi,
usciremo vincitori!- Tutta la
tavolata gridò e applaudì Puck.
Qualche minuto più tardi, tutti erano pronti per la partita.
Le squadre era già
sul terreno di Quidditch, volando e preparandosi per la partita.
Santana chiamò
rapidamente a raccolta la sua squadra, anche se sapeva che non avevano
bisogno
di un discorso di incoraggiamento.
-Molto bene ragazzi, voglio solo dirvi che questa coppa deve essere
nostra,
dunque date il massimo di voi stessi.- disse Santana. Tutti i ragazzi
l’acclamarono e presero di nuovo posto sul terreno di
gioco.
-Ed ecco che inizia il nuovo torneo di Quidditch.- disse Rachel Berry.-
Oggi si
affronteranno Corvonero- si udirono le grida dei Corvonero –
e Serpeverde-
questa volta si udirono le grida dei Serpeverde. –I capitani
delle due squadre
sono Quinn Fabray per Corvonero e Santana Lopez per Serpeverde.- disse
Rachel.
–E adesso Madame Bumb si piazza al centro terreno, il boccino
d’oro viene
rilasciato, la Pluffa é stata lanciata e il match
comincia.
Santana si impossessa rapidamente della Pluffa ed evita i Corvonero
dirigendosi
verso le porte avversarie(1).
-Santana dei Serpeverde é in possesso della Pluffa e sembra
che nessuno riesca
a fermarla, fa un passaggio ad Hannah che evita senza problemi Janet e
Terry.
Le ripassa la Pluffa e si avvicinano alle porte. Santana passa la
Pluffa a
Theodore e... 10 punti per Serpeverde!- disse Rachel. Tutti i
Serpeverde
gridarono e gioirono per i primi 10 punti della loro squadra.
–Adesso Janet
percorre il terreno con la Pluffa, schiva Theodore e fa un passaggio a
Terry
che avanza verso le porte avversarie, ma un Bolide lo colpisce...-
delle grida
e fischi si udirono dalle tribune dei Corvonero.- L’autore
del colpo é senza
alcun dubbio Puck dei Serpeverde. E Serpeverde é di nuovo in
possesso della
Pluffa e avanzano senza problemi, oh... ma Marcus e Santana sono testa
a testa
per avere la Pluffa, Puck lancia un altro Bolide, ma i due giocatori
riescono a
schivarlo, Santana riesce a passare la Pluffa a Theodore, che la passa
ad
Hannah che tira in porta, ma Quinn, il portiere dei Corvonero,
l’intercetta.-
degli applausi partono in quell’istante per Quinn.
Santana notò che i due cercatori volavano a grande
velocità, ma anche che
Terry, Marcus e Janet si dirigevano verso le porte della sua squadra.
Tentò di
raggiungerli e urtò Marcus che aveva la Pluffa, ma nel
mentre Terry riuscì a
recuperarla e a lanciare. Quelli furono i primi 10 punti per
Corvonero.
-Le due squadre sono in parità, ed ora Dean lancia la Pluffa
a Theodore, che
evita i Bolidi senza problemi, Marcus tenta di intercettarlo, ma
Theodore
lancia rapidamente la Pluffa a Hannah, che urta bruscamente Janet,
nello stesso
momento Lisa lancia un Bolide...- si sente un grande
‘oh’- ma Bradley e Puck
riescono a deviarlo, e Hannah riesce a passare la Pluffa a Santana che
si
avvicina rapidamente alle porte avversarie...- disse Rachel- Santana
lancia e
10 punti per Serpeverde.
-E ora chi é che piange, eh Fabray?- rise Santana.
-Apparentemente i due cercatori sono quasi riusciti a prendere il
Boccino
d’oro, Daniel e Amelia volano a tutta velocità
evitando i Bolidi e combattendo
spalla a spalla... Daniel sembra aver preso un breve vantaggio, e
afferra il
Boccino!
Si udì un fischio e Madame Bumb dichiara finito il
match.
-Serpeverde vince.- disse Madame Bumb e tutti i Serpeverde furono
contenti.
Santana si diresse rapidamente dov’era Daniel per
congratularsi con lui, mentre
gli altri giocatori della squadra si stringono in abbracci e
festeggiano la
loro vittoria difronte ai Corvonero.
-Il punteggio finale é di 170 per Serpeverde e 10 per
Corvonero. E Santana
Lopez si aggiudica la sua prima vittoria in veste di capitano.-
terminò
Rachel.
Santana raggiunse rapidamente la sua squadra e tutti
l’applaudirono un’altra
volta, mentre lei gli sorrideva.
-Ben fatto...- disse Santana a Daniel.
-E adesso, andiamo a festeggiare!- gridò Puck.
Nella sala comune dei Serpeverde tutti applaudivano e urlavano, era
chiaramente
qualcosa che infastidiva Santana, per questo uscì
silenziosamente... quel
giorno avere ricevuto molte pacche sulla schiena e molti sorrisi che
erano
dovuti solamente al Quidditch.
Lentamente, percorreva i corridoi, e vide con gioia dei coriandoli di
coloro
verde e argento a terra. Ne prese un po’ e li mise in
tasca.
-Non dovrei stare festeggiando?- disse una voce che conosceva.
-Fabray, tu sai che detesto il casino.
-Sì, lo so. E beh... complimenti.-disse Quinn.
-Grazie... anche tu hai giocato bene.-disse lei tendendole la mano che
Quinn
strinse.
-Non mi piace il fatto che il Quidditch faccia uscire le nostre parti
peggiori.- disse Quinn.
-Lo sai come siamo...delle maledette competitrici.
-Lo so... beh, buona fortuna per il resto.
-Grazie.- disse Santana andandosene.
Poco tempo dopo, raggiunse la grande sala e un elfo le si
avvicinò
timidamente.
-Miss. che volete mangiare?- chiese l’elfo.
-Qualsiasi cosa...-disse Santana.
-Io vorrei avere un po’ di torta Elby, se non é
chiedere troppo.- disse una
giovane bionda. L’elfo annuì e sparì
rapidamente.
-Tu e la tua gentilezza.
-Non capisco perché gli elfi vengono trattati
così male.
-Perché sono elfi, Brittany.
-Non vedo perché non possiamo essere gentili con loro.-
disse Brittany, e in quel
momento Elby riapparì con due fette di torta, della frutta,
dolci e del succo
di zucca.
-Grazie tante.- disse Santana. Brittany la guardò
stupefatta. L’elfo si
meravigliò anche lui, annuì e sparì di
nuovo. –Che c’é?
-Niente- le disse sorridendo – ti sei comportata bene San.-
Sentendo il
soprannome, Santana la guardò.- Non ti dà
fastidio se ti chiamo così?
-No, certo che no... é solo Puck che mi chiama
così...ma va bene, trovo che sia
migliore quando sei tu che lo dici.
-In questo caso.- disse lei sorridendo.
-Brittany, devo dirti qualcosa- disse Santana prima di bere un sorso di
succo
di zucca – se non ti dispiace.
-Certo che no, in più... voglio sapere quello che hai da
dirmi.
-Ti ricordi che Puck voleva parlare con me?
-Sì, mi ricordo... ma non credo che Puck voglia che tu mi
racconti quello che
ti ha detto.
-Mi ha parlato di te.
-Di me?- chiese Brittany.
-Sì... infatti, mi ha chiesto cosa sta succedendo tra
noi-disse Santana
abbassando lo sguardo.- Mi ha chiesto perché stavo con te
visto che sei una
Tassorosso.
-Oh...- disse Brittany triste.-capisco se non vuoi che siamo
più amiche.
-Cosa? É l’ultima cosa che voglio Britt.- disse
Santana prendendo la mano della
bionda. –É l’ultima cosa che
voglio.
-Sei sicura?
-Certo che sì...Brittany, io non voglio allontanarmi da
te.
-Neanche io San.
-Onestamente, tu sei la cosa migliore che mi sia capitata in sei anni
passati a
Hogwarts. Quando sono con te, io mi sento felice, come se qualcuno si
prendesse
finalmente cura di me...- disse Santana rendendosi conto che Brittany
non le
aveva mai lasciato la mano e questa volta Santana la guardò,
la guardò per
farle capire che tutto quello che aveva detto era la verità.
Vide i suoi
magnifici occhi azzurri, i suoi capelli biondi e un po’
spettinati, la sua pelle
bianca e sentì la voglia di restare così per
sempre, restare accanto a
Brittany, seduta nella grande sala, tenendole la mano e guardandola nei
suoi
occhi azzurri. Vide le labbra di Brittany muoversi, ma a dire il vero
non
ascoltò nemmeno una parola.
-Brittany...-disse con un aria colpevole.- perdonami, non ti ho
sentita.
-Ti ho detto che sei molto bella San.- disse Brittany accorciando un
po’ la
distanza che c’era tra loro. Santana arrossì e
sentì il suo cuore battere più
veloce. –Ho anche detto che...- Brittany non aveva ancora
finito che Santana la
stava già baciando. Nel momento in cui le labbra di Santana
toccarono le sue,
sentì che il suo cuore era pieno di un sentimento che non
aveva mai sentito
prima.
-Mi dispiace.- disse Santana rapidamente. Brittany negò con
la stessa e prese
lentamente il viso di Santana tra le mani, e le loro labbra si unirono
di
nuovo. Santana rispose al bacio e passò le mani attorno alla
vita di Brittany.
Dopo qualche secondo si separarono.
-Ho anche detto che mi piacerebbe baciarti.- disse Brittany sorridendo.
Santana
non poté impedirsi che una risatina nervosa uscisse dalla
sua bocca. –Allora,
cosa hai risposto a Puck?- chiese Brittany.
-Gli ho detto che aveva ragione.- disse ridendo, Brittany la spinse
dolcemente.
Santana bevve un altro sorso di succo di zucca e le sorrise.
La nota serve solo
per ricordarvi che nel gioco del Quidditch ci sono ben tre porte. Una
Pluffa,
due Bolidi e un Boccino.
Ecco il 5 capitolo!! Che ne pensate? A me piacciono sempre di
più...Britt é
dolcissima!!
Come al solito critiche e non critiche ben accette!
Al prossimo
capitolo!
B.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 6 ***
Capitolo 5:
Il
giorno dopo, Brittany si svegliò più felice del
solito
e naturalmente questo non passò inosservato ai suoi
compagni.
Tina, Mike e Sam era i migliori amici di Brittany, fin dal primo anno
non si erano
mai separati. Si conoscevano tutti molto bene e di conseguenza nulla
restava
nascosto.
-Buongiorno Brittany- le dissero con un tono complice nella
grande
sala.
-Buongiorno ragazzi- disse Brittany sorridendo.
-Sembra che la notte scorsa qualcuno sia uscito.- disse Tina ai suoi
amici.
-Nooooo, Tina... forse sai di chi si tratta.- disse Mike. Brittany
rise, quel
piccolo teatrino la stava distraendo.
-Non dovete fare tutto questo ragazzi.- disse Brittany ridendo.
– sapete bene
che ero io.
-No! Brittany, eri tu?!- dissero i tre all’unisono.
-Credevo che con tua madre ti avessimo cresciuta bene.- disse Mike
stringendo
Tina fra le sue braccia.
-Basta ragazzi, sembrate dei pazzi.- disse Brittany sempre
ridendo.
-Molto bene, allora...-disse Tina.
-Allora cosa?
-Chi é?- continuò Tina.
-Perché deve esserci per forza qualcuno?- disse Brittany
tentando di cancellare
il sorriso apparso sul suo viso, soltanto ricordandosi quello che era
successo
la sera prima era molto felice.
-Per favore Brittany, c’é per forza qualcuno che
ti fa sorridere così
tanto.-disse Sam.
-É un Tassorosso?- chiese Tina. Brittany tentò di
mantenere un’aria che dicesse
che non stava con nessuno, ma sapeva che i tre amici avrebbero scoperto
tutto
presto o tardi.
-No, non é un Tassorosso.- disse Brittany.
-Grifondoro?- domandò Mike. La giovane bionda
negò con la testa.
-Allora é un Corvonero.-disse Sam convinto.
-No... Serpeverde.-disse Brittany.
-Serpeverde!- si stupirono gli altri tre.
-Si, Serpeverde.-disse Brittany, velocemente i tre ragazzi si voltarono
verso
la tavola dei Serpeverde. Ma tra tutti i ragazzi della tavolata, non
riuscivano
ad immaginare che uno tra loro era il tipo di Brittany.
-Brittany... un ragazzo dei Serpeverde? Sono tutti arroganti e seri.-
disse
Tina.
-Non é vero... non tutti, almeno.-disse Brittany guardando
la tavola dei
Serpeverde, si rese conto che Santana non c’era e smise di
osservare
rapidamente.
-Hum... vista la faccia che hai fatto, possiamo dedurre che non ha
fatto
colazione oggi.- disse Mike.
-Ragazzi, lo so che ci raccontiamo sempre tutto e lo adoro... ma questa
volta,
anche io non veramente cosa sia... quindi per favore, non insistete.-
gli disse
con un tono serio.
-Va bene, non ne parleremo più.-disse Tina.
-Ma se questo imbecille ti fa soffrire, se la dovrà vedere
con noi.-disse Sam,
mentre Mike annuiva.
-Non credo che accadrà.- disse Brittany.- Bene ragazzi, devo
andare... sapete
che sono una nullità in Pozioni.- tutti annuirono- e questo
é il momento dove
voi dite “No Brittany, non é vero”.-
disse lei ridendo.
-No Brittany, non é vero.- dissero i tre amici.
-Adesso va meglio, ci vediamo più tardi.
Brittany se ne andò pensando a quello che avrebbero detto i
suoi amici se
avessero saputo che in realtà non c’era nessun
ragazzo, ma piuttosto una una
bella giovane ragazza e che si trattava della più temuta e
detestata... Santana
Lopez. Quando arrivò nella sala di Pozioni, vide tutti i
Serpeverde che erano
lì, c’erano anche qualche Grifondoro e Corvonero,
ma non riuscì a trovare
Santana... la sola cosa trovò fu lo sguardo curioso e
apparentemente
infastidito di Puck. Decise di ignorare tutto quello che Santana le
aveva
raccontato su di lui e gli sorrise, il ragazzo si girò
rapidamente.
Brittany lasciò un posto per Santana vicino a lei, ma aveva
capito che Puck
aveva fatto la stessa cosa e lei non ne era infastidita, Santana si
sedeva
sempre vicino a lui in tutti i corsi.
-Ragazzi, sono io che farò il corso oggi, il professor Piton
si é dovuto
assentare per aiutare il professor Silente.- disse il professor
Lumacorno.
Tutti gli studenti iniziarono a domandarsi quello che Silente avesse
chiesto a
Piton, tranne Brittany che continuava a osservare la porta nel caso in
cui
Santana fosse arrivata.-Qualcuno puo’ dirmi
cos’é questa pozione?- chiese lui
mostrando gli ingredienti scritti sulla lavagna. Brittany la conosceva,
Santana
gliel’aveva insegnato, era Felix Felicis, ma
preferì restare in silenzio,
sapeva che qualcun’altro avrebbe risposto... al contrario
nessuno avrebbe detto
perché Santana non era ancora arrivata.
-É Felix Felicis.- disse un ragazzo con gli occhiali della
casa dei
Corvonero.
-É esatto Signor Abrams.
In quel momento, Santana entrò nella sala.
-Miss Lopez, che felicità vedervi unire a noi oggi...
prendete posto per
cortesia.- Santana annuì e vide che Puck e Brittany le
avevano lasciato un
posto accanto a loro. Restò qualche secondo in piedi
chiedendosi dove doveva
sedersi.-Per cortesia Miss, c’é un posto libero
vicino a Miss Pierce.- disse il
professore.- Si sbrighi.- Santana annuì di nuovo essendo
soddisfatta del fatto
che il professore le avesse detto dove sedersi. Quando si sedette
accanto a
Brittany, un sorriso le si formò sulle labbra.
-Ciao- momorò Santana.
-Ciao- mormorò anche Brittany – come
stai?
-Bene e tu?
-Molto meglio adesso.- le disse sorridendo. Santana le sorrise
timidamente di
rimando.
-Allora... sai qual’é la pozione che é
scritta alla lavagna?- chiese
Santana.
-Certo che lo so... sei tu che me l’hai insegnato.- Santana
notò che una delle
mani di Brittany si trovava sulla sua coscia e decise di stringerla tra
le sue.
Era come se ogni volta che si trovava da sola le mancasse la mano di
Brittany.
-E dunque...- disse stringendo un po’ di più la
mano di Brittany.
-Felix Felicis.- disse Brittany contenta.
-Miss Pierce, potete dirci cosa stavate raccontando a Miss Lopez?-
disse il
professore. Tutti gli sguardi si puntarono su di lei, nessuno riusciva
a
credere che qualcuno che non faceva parte dei Serpeverde potesse
parlare a
Santana. Senza sapere se per paura o per stupidità, Santana
lasciò la mano di
Brittany e la bionda sentì immediatamente una sensazione di
vuoto.
-Sì, dicevo a Miss Lopez- disse Brittany guardando il
professore – che questa
pozione é anche conosciuta come ‘La fortuna
liquida’.- il professore sorrise –
ma ovviamente lo sapeva già.- terminò Brittany,
guardò brevemente Santana che
sembrava a disagio a causa di tutti gli sguardi.
-É esatto... grazie per la vostra precisazione Miss
Pierce.
-Chi avrebbe detto che Pierce potesse avere così tanta
fortuna... parlare a
Lopez senza ricevere un pugno in cambio.- disse Puck. Tutti risero.
Santana
guardò Puck e sentì fino a che punto le tremavano
le mani, aveva una gran
voglia di picchiarlo... prendersi gioco di lei era una cosa, ma di
Brittany era
completamente diverso. Brittany notò i pugni di Santana e le
riprese
timidamente la mano, la mora si tranquillizzò e per la prima
volta intrecciò la
mano con quella della bionda.
-Silenzio Signor Puckerman.- disse il professore.
Dopo qualche minuto di spiegazione, il professor Lumacorno
richiamò di nuovo
l’attenzione degli studenti.
-Quello che vedete qui miei cari- disse lui mostrando una piccola fiala
contenente un liquido color oro – é Felix
Felcis... colui o colei che riuscirà
a realizzare la pozione – disse indicando un’altra
pozione scritta alla lavagna
– vincerà questa fiala.
Tutti gli studenti iniziarono subiro ad aprire i loro libri di Pozioni,
tranne
Santana e Brittany, la ragazza mora le diceva in maniera quasi
inudibile per
gli altri quello che doveva fare.
-San, non preoccuparti, so già che non
vincerò...- disse Brittany guardando
Santana – e non credo nemmeno di averne bisogno- disse
prendendo la mano di
Santana sotto la tavola. Santana ebbe l’impressione che ogni
parola che usciva
dalla bocca di Brittany facesse battere il suo cuore e che
l’amore che sentiva
nei suoi confronti era sempre più forte.
-Britt...- mormorò Santana. Gli occhi di Brittany fissarono
quelli marroni di
Santana. – A quanto pare ho avuto parecchia Felix Felicis
questi ultimi tempi.-
disse sorridendole.
Anche se entrambe avevano finito le loro pozioni, non gli importava di
quello
che il professore avrebbe detto. Posarono i loro calderoni sulla tavola
del
professore mentre lui guardava le disastrose pozioni dei loro compagni.
Quando
assaggiò la pozione di Santana, il professor Lumacorno
sapeva che si trattava
della migliore pozione.
-Miss Santana Lopez, questa pozione é perfetta- disse il
professore fancendole
segno di avvicinarsi. Quando gli arrivò vicino, il
professore le consegnò la
piccola fiala. –Questa le vale un Ottimo.
-Grazie...- disse lei seria. Prese la fiala e ritornò a
sedersi vicino a
Brittany, la giovane bionda rideva in silenzio.
Alla fine del corso, Puck si avvicinò rapidamente a Santana.
Non lo sorprendeva
più vedere Santana in compagnia di Brittany e ovviamente da
quando le aveva
detto di allontanarsi da lei, si erano avvicinate ancora di
più.
-Ciao San.- disse Puck, Santana si girò lentamente, la mora
sentì che quel
‘San’ non sarebbe mai stato speciale come quando lo
diceva Brittany. –Ciao
Brittany.
-Che succede Noah?- chiese Santana con un’aria scocciata,
mentre Brittany,
contrariamente a Santana, sorrise al ragazzo con la cresta.
-Euh... vorrei parlare con te.- disse Puck.
-Allora sono di troppo.- disse Brittany ridendo.
-No Brittany, affatto.- disse Santana rapidamente – Noah,
parleremo più
tardi.
-No San, voglio parlarti adesso.
-Beh, non io. – disse Santana arrabbiata.
-Sai cosa Santana... sono stufo, tutti parlano di te e io come un
idiota ti
difendo sempre, ma sai che c’é? Da adesso non mi
interessa più.- disse furioso
– che dicano quello che vogliono alle tue spalle, sono
problemi tuoi.
-Non ti ho mai chiesto di farlo Noah.- disse Santana sempre
arrabbiata.
-É quello che dovrebbero fare gli amici.- rispose
Puck.
-Beh, non farlo e non preoccuparti... inoltre me ne frego di quello che
dicono.- disse Santana voltandosi verso Brittany.
-Non credere di ingannarmi così facilmente... tu ed io
sappiamo bene che non é
vero... forse non ti ricordi di quando...
-Certo che me lo ricordo Noah.- gridò Santana. Brittany non
l’aveva mai vista
così, le sue mani tremavano e stava trattenendo le lacrime.
–Allora... vuoi
evitare qualche problema Noah? Beh, smettila di difendermi...anche
perché non
mi interessa.
-Ma se si trattasse di Brittany, ti renderebbe folle, non é
vero?- disse Puck
snervato, Santana lo guardò per qualche secondo –
non é vero?
-Lascia Brittany fuori da tutto questo Noah.- disse Santana
avvicinandosi a
lui. Brittany afferrò il pugno di Santana e la
tirò verso di lei per tenerla
lontana dal ragazzo.
-Quello che dicono di te non é così falso
apparentemente...- disse Puck.
Brittany si stupì di vedere Santana perdere il controllo
quando il giovane
iniziò a parlare di lei. – non starai iniziando a
provare qualcosa per
lei?
-E anche se fosse?- disse Santana.
-Avanti San! Tu ami tanto quanto un Serpeverde puo’ amare un
Babbano.- la prese
in giro il ragazzo. –Non essere stupida. Tutti i Serpeverde
pensano che tu sia
una traditrice... lei é una Tassorosso... Tassorosso San!
Avresti potuto
trovarti qualcuno di migliore.- In quel preciso istante, Santana gli
diede uno
schiaffo. Puck la guardò e Santana tentò di
colpirlo un’altra volta, ma il
giovane con la cresta le afferrò la mano prima che lei
potesse toccarlo.
-Basta San.- disse Brittany. Puck guardò Brittany, lui era
il solo a chiamarla
San.
-Va bene...quello che dovevo dirti non ha più importanza
San.- le disse
tentando di imitare il tono di voce di Brittany quando disse
‘San’.
-Perfetto... andiamo Britt.- disse Santana uscendo dalla sala, Brittany
ebbe
qualche difficoltà a seguirla, ma non disse nulla. Santana
ci mise qualche
minuto a uscire dal castello con Brittany sempre dietro di lei.
–Mi dispiace
tanto per tutto questo, Britt.- le disse senza gaurdarla. Si vergogna
molto per
la maniera in cui l’aveva trattata il suo amico. Ma si
vergognava ancora di più
per la maniera in cui lei aveva reagito. – mi dispiace
veramente tanto.- disse
con voce tremolante.
-Va tutto bene, non preoccuparti.- le disse avvicinandosi e posando una
mano
sulla sua spalla.
-Come vuoi che non mi preoccupi? Non voglio che nessuno ti tratti
così... e
almeno non il mio unico amico.- disse Santana quasi in
lacrime.
-Non mi importa di quello che ha detto Puck.- disse Brittany andandole
di
fronte, Santana teneva la testa bassa e qualche lacrima
scivolò sulle sue
guance. –Conti solo tu San.
-Puck ha ragione Britt.- disse Santana osservandola. Brittany
sentì che
qualcosa le faceva male, come se il suo cuore si stesse spezzando in
piccoli
pezzi. – Io... io non so amare. Non so amare e non voglio
rovinare tutto.-
Santana abbassò di nuovo la testa, ma Brittany le prese la
mano.
- Io ti amo San.- disse Brittany. Santana la guardò
sorpresa. – Ti amo.
-Anche io ti amo Britt... non puoi immaginare quanto ti amo.- disse
Santana
prendendo le due mani di Brittany – ma non voglio farti del
male... non voglio
che quello che é appena successo ricominci.- disse
Santana.
- So che tu non mi faresti mai del male e io nemmeno.- disse Brittany
asciugando le lacrime che scendevano lungo le guance della mora.
Santana le
sorrise e la baciò sulla guancia.
-Grazie Britt.- disse stringendola tra le sue braccia.
–Grazie veramente.-
Brittany sentì il suo cuore gioire vedendo Santana un
po’ più serena. Si rese
conto dal modo in cui Santana la stringeva tra le sue braccia, che
c’era della
paura, ma anche un altro sentimento, l’amore. Quando si
separarono, le due
ragazze si guardarono un’altra volta negli occhi.
–Dove sei stata tutto questo
tempo?- le chiese Santana.
-Non lo so... e tu, dov’eri?- disse Brittany
sorridendo.
-Ti stavo aspettando.- disse Santana che arrossì quando si
rese conto
dell’importanza di quelle parole. Ma Brittany le si
avvicinò e la baciò
lievemente sulle labbra.
-Sono contenta che tu mi abbia aspettato.
-Anche io sono contenta.- disse Santana – dovremmo tornare
al...
-Oppure possiamo restare qui... tu ed io.- l’interruppe
Brittany sedendosi per
terra. Santana si sedette e appoggiò la testa sulle gambe
della bionda.
-Credo che si potrebbe fare.- disse Santana sorridendole. Brittany
passò le
dita nei capelli della mora e non poté impedirsi di pensare
quanto fosse bella,
i suoi capelli neri, la sua pelle ambrata e i suoi occhi...i suoi occhi
marroni
che le impedivano di dormire.
–Cosa?
-Cosa ‘cosa’?- disse Brittany
-Perché mi guardi così?
-Perché ti amo.- disse Brittany –É un
problema Lopez?
-Non farmi prendere la mia bacchetta Pierce.- rise Santana mentre
accarezzava
con la mano il viso di Brittany. La bionda sorrise e Santana
portò la sua mano
sul collo per farla avvicinare a lei, Brittany sentiì che la
sua respirazione
era più lenta, come se la mora le facesse mancare il respiro
ogni volta che le
si avvicina. Santana la baciò, nel momento in cui le loro
labbra si incontrarono,
le due ragazze sentirono i loro cuori battere più
forte.
-Ti amo- disse Brittany.
-Anche io ti amo.- disse Santana.
Le due ragazze restarono così per delle ore... perdute negli
occhi
dell’altra.
Buongiorno a
tutti!
Ecco
il 5 capitolo! Spero che la storia continui ad
appassionarvi... nel prossimo capitolo si
capiranno un paio di cosette sulla cara San!
Ai fan del Faberry: non disperate... arriverà devo ancora
finire la storia...ed
é comunque lungo tradurre dal francese (chi conosce la
lingua mi puo’ capire).
Ringrazio ovviamente chi ha messo la storia tra le
ricordate/seguite/preferiti,
chi lascia qualche commento e anche chi non lo lascia!
Tenterò di postare entro giovedì sera, ma sono in
periodo di esami all’università,
quindi non assicuro nulla.
A presto!
B.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Capitolo 7 (I parte) ***
Capitolo 7
Santana si
svegliò come d’abitudine, vale a dire, prima degli
altri, le piaceva trovarsi
prima degli altri nella sala grande,visto che quando era da sola non
doveva
sorbirsi tutto il rumore che c'era normalmente. Ma quel giorno, non
sarebbe
successo ciò che aveva previsto. Quando arrivò
nella sala comune, vide alcuni
ragazzi che parlavano e ridevano di lei tuttavia, considerando che per
Santana
era troppo presto per iniziare una discussione, uscì con
calma e lentamente
cominciò a camminare per i corridoi del castello. A
quell'ora, non c'erano
molti studenti, ma quei pochi che c’erano la guardavano con
disprezzo, cosa di
cui Santana non rimase veramente colpita perché sapeva che
non era una persona
amichevole, ma quando arrivò vicino alla sala grande,
udì due giovani parlare
di lei, e questa volta era peggio, perché si trattava di due
Grifondoro e questo
infastidì molto Santana.
-Scusate –disse Santana con un tono un po’
scocciato –Cosa state dicendo su di
me?-
- Nie .. niente - balbettò uno dei due. Santana lo riconobbe
subito, era il cercatore
dei Grifondoro ... Kurt Hummel.
- Dai, dimmi quello che hai detto su di me Hummel - disse Santana - Allora, dove sono il
coraggio e l'audacia
che caratterizzano tanto i Grifondoro?
- Santana, lasciaci in pace –disse l’altro ragazzo.
- Se questo è quello che vuoi allora dimmi perché
stavi parlando di me ...
piccolo Grifondoro.
- Il mio nome è Blaine e va bene, ci scusiamo - disse Blaine.
- Voglio solo sapere cosa dicevate su di me - disse Santana un po
'più
tranquilla, ma ancora seria.
- Abbiamo parlato solo di una cosa che Puck detto su di te
–le disse Kurt.
- Che cosa ha detto Hummel?
- Che tu e Brittany siete diventate molto amiche -disse Blaine.
- E cosa può interessarvi a voi? - chiese Santana.
- Niente ... ne abbiamo parlato giusto un po’ -disse Kurt.
- Sarebbe meglio se vi faceste gli affari vostri - disse Santana mentre
i due
ragazzi annuivano. Santana non si chiese perché i due
ragazzi si erano
interessati così tanto a ciò che c'era tra lei e
Brittany. Quando entrò nella
sala grande e si sedette al tavolo dei Serpeverde, subì
ancora una volta tutti
i mormorii che la infastidivano molto. Molto velocemente,
sentì alcuni
Tassorosso parlare di Brittany, cosa che non apprezzava per niente, e
cercò di
ascoltare quello che dicevano.
- Ma se è vero quello che dicono ... cosa dobbiamo fare? -
chiese una ragazza asiatica.
- Francamente, non lo so -disse Sam.
- E se lei piace veramente a Brittany? - Chiese l'altro asiatico.
- Mike, non dire sciocchezze, Brittany non è il tipo - Disse
la ragazza.
- Ma Tina, non è niente ...
- Non è niente? Mike, stanno dicendo che Brittany e questa
Lopez ...
- Non c'è niente di sbagliato in questo –
l’interruppe Mike.
- E 'strano ... -disse la giovane asiatica.
- Credo che dovremmo parlare con lei, non credi? Forse stiamo solo
dando retta
a degli stupidi pettegolezzi - disse Sam.
- Forse ... ma pettegolezzi o no, questa Serpeverde non va bene per
Brittany-
disse Tina. In quell’istante, Santana provò un
imbarazzo terribile ... non era abbastanza
per Brittany ... forse non era davvero una brava persona, ma per
Brittany
poteva diventare migliore, per Brittany poteva fare qualsiasi cosa.
In quel momento, Brittany entrò nella sala,
osservò sorridendo Santana, ma lei
non la stava guardando, il che la rese un po’ triste, e il
suo arrivo fece
nascere nuovi pettegolezzi. Nonostante questo, Brittany
continuò il suo cammino
con un sorriso e si sedette accanto ai suoi amici Tassorosso, quasi di
fronte
Santana. La bruna la guardò timidamente e Brittany le
sorrise di nuovo, e
Santana le sorrise.
- Ciao Brittany -disse Mike.
- Ciao Mikey -disse Brittany dandogli un bacio sulla guancia - Ciao
ragazzi –disse
agli altri due.
- Brittany, dov’eri ieri? –le chiese immediatamente
la giovane asiatica.
- Tina! – esclamò Sam un po 'sorpreso.
- Wow Tina, ciao -disse Brittany in un tono un po’ ritroso.
- Rispondi Brittany - disse Tina.
- Non mi ricordo più ... penso di essere stata nelle
vicinanze del castello –
disse Brittany.
- E con chi -? Insisté Tina.
- Tina! – dissero i ragazzi all'unisono.
- Cosa? Mi interesso solo a ciò che accade nella vita della
mia amica –disse
sulla difensiva.
- É tutto ok ragazzi- disse sorridendogli - ero con Santana,
perché volevi
saperlo? - Sentendo il suo nome, Santana provò un po' di
timore, in realtà non voleva
affatto sentire quello che dicevano su di lei. Erano gli amici di
Brittany e poteva
supporre chela conoscevano molto
meglio di lei.
- Solo per curiosità - disse Tina.
- Avanti Tina! Io ho risposto alle tue domande –le disse
sorridendo.
- Ok ... – rispose Tina mentre i due ragazzi negavano con la
testa –in effetti,
riteniamo che Santana non sia una buona persona per te - Brittany rise
così forte
alla frase della sua amica che tutti la guardarono, Santana sorrise
vedendola
così, ma stava anche aspettando la sua risposta.
- Tina, ho 17 anni, so cosa è giusto per me e quello che non
lo è - disse
Brittany senza apparire offesa da ciò che aveva appena detto
Tina - Santana è definitivamente
un’ottima persona per me -disse lei. Santana sentì
il bisogno enorme di correre
da Brittany e di baciarla, ma si trattenne.
- Ma Brittany, lei è ...
- Che cos'è Tina?
- Lei non mi ispira fiducia.
- A me sì, e molta anche -disse Brittany un po 'arrabbiato.
- Va bene Brittany – disse Tina –Ma sii prudente
comunque.
- Tina, ma che ti prende oggi? – chiese Brittany arrabbiata,
alzandosi rapidamente
dalla sedia per andarsene senza neanche mangiare qualcosa. Santana la
vide
uscire fuori dalla sala e decise di prendere dei panini che mise in una
tasca e
seguì Brittany. Una volta lasciata la sala, vide Brittany
seduta sul pavimento
nel corridoio, e le si avvicinò.
- Ciao -disse Santana -Uh ... guarda che ti ho portato- le disse
dandole i
panini.
- Ti ringrazio molto - disse Brittany sorridendo a Santana.
- Cosa succede Britt? – le chiese sedendosi accanto a lei.
- E 'Tina ... mi ha detto alcune cose ... – disse prima di
mangiare un po'.
- Vuoi che vada a parlarle? Sai che non mi piace vederti
così.
- No, é tutto ok- disse Brittany. Santana annuì,
ma ad essere onesti stava
morendo dalla voglia che le raccontasse quello che le aveva detto Tina,
anche
se sapeva già, ma voleva sapere se era solo per questo che
era triste.
- Ok ... - disse Santana. Cercò di pensare a qualcos'altro,
qualcosa che non facesse
ricordare alla bionda la sua tristezza -Oggi
sarà la nostra ultima lezione insieme ... -
- Ma non sarà l'ultima volta che ci vedremo, non
è vero?
- Certo che no ... tu rimani incollata a me Brittany.
- E tu a me – rispose baciandola
sulla
guancia - San ...
- Sì?
- Hai parlato con Puck? - chiese un po’ incerta. Santana
negò con la testa.
- Ma, uh ... stava parlando con noi - disse Santana- Io davvero non so
cosa ha
detto, ma ... - fece una pausa di pochi secondi durante il passaggio di
alcuni
ragazzi Grifondoro -. Ma oggi tutti parlano alle mie spalle ... e anche
alle
tue.
- Beh ... sai che non mi interessa.
- Lo so ... - disse abbassando la testa.
- Che succede San? – chiese Brittany guardandola.
- Uh ... no, non succede niente –disse sorridendole.
- San ... – Brittany con un tono che faceva intendere che non
le credeva.
- E 'meglio che andiamo altrove –disse Santana alzandosi,
tenendole la mano per
aiutarla ad alzarsi. Brittany la
prese e
si alzò in fretta -. Uh ... te lo dirò quando
saremo lì - Aggiunse, ma Brittany
negò testa.
- Non importa San -disse sorridendo. Santana si sentì un po 'confusa - Ma dove
stiamo andando?
- Andremo nel mio posto preferito ...
La torre di astronomia era la torre più alta del castello,
quando arrivarono,
Brittany capì perché quello era il posto
preferito di Santana, la vista dalla
torre era bellissima, si poteva vedere
il lago, la Foresta Proibita e anche il campo di Quidditch, un bel
verde che
decorava tutto.
- San Wow, è bellissimo -disse Brittany stupito dalla
visione, mentre guardava
attraverso una piccola finestra, Santana si accontentava di osservarla
da
lontano.
- Lo so ... tu sei l'unica persona che sa che questo è il
mio posto preferito -disse
Santana-Credo che sia perché tu sei molto importanti per me
–disse avvicinandosi
alla bionda. Brittany si girò di scatto e la
guardò - Dico sul serio Brittany.
- Lo so ... - disse, usando le stesse parole che Santana aveva
utilizzato, e le
prese la mano.
- Brittany, devo dirti una cosa.
- Cosa ? - chiese con un tono preoccupato.
- Beh ... ho sentito quello che i tuoi amici hanno detto su di me
-disse
Santana - Voglio
dire ... quello che
hanno detto prima che tu arrivassi.
- Di cosa stai parlando ?
- Hanno detto che non sono una buona persona per te – disse
senza togliere la
mano di Brittany.
- Sai che non è vero - disse Brittany in fretta.
- Ma ti rendi conto che nessuno dei nostri amici ci considera adatta
all’altra?
– disse Santana lentamente.
- E che cosa importa ... voglio solo stare con te - rispose Brittany.
Santana sentì
il suo cuore battere più forte grazie a Brittany,
le sue semplici parole la facevano sentire amata, così
diminuì la distanza che rimaneva
tra loro e timidamente passò le mani sui fianchi della
bionda, che a sua volta,
sentì il suo cuore battere più veloce del solito,
e una delle sue mani si
accarezzò il volto della bruna. Infine, Santana la
baciò, sulle labbra imprigionarono
quelle della bionda. Fu un tenero bacio ma profondo,le mani di Brittany
si
posarono rapidamente dietro il collo di Santana, e le sue dita si
intrecciarono
tra i capelli neri della giovane donna. Alcuni secondi dopo si
separarono.
Per diversi minuti, non dissero niente, rimasero semplicemente a
guardarsi
negli occhi, fino a quando Santana ruppe il silenzio.
- Abbiamo un grosso problema Britt- disse con un tono preoccupato.
- Qual è il problema?
- Non ti rendi conto? – disse Santana seria. Brittany ebbe un
po’ paura a causa
del comportamento della bruna.
-Sono innamorata
di te ... completamente innamorata –le disse sorridendo -
Quando sono accanto a
te, sento che il mio cuore esploderà per quanto batte forte,
non so come riesci
a farlo, ma ogni volta che parli con me, un sorriso si disegna sul mio
volto, e
ogni volta che provo a dormire, tu occupi i miei pensieri .- le disse Santana con una
voce piuttosto bassa,
non aveva mai detto nulla di simile a nessuno, mai -
Sono innamorata di te Britt.
- In effetti, questo è un problema abbastanza serio.- le
rispose Brittany.
Santana rimase sorpresa visto che non si aspettava questa risposta. -
Ma forse
c’é una soluzione. Ti posso baciare tutto il
giorno, posso dirti quanto sei
bella e quanto mi rendi felice, posso dirti che amo i tuoi occhi, i
tuoi
capelli, le tue mani, le tue labbra, amo tutto di te - disse prendendo
le mani
di Santana - posso dirti che sono follemente innamorata di te Santana-
disse mentre
gli occhi scuri erano puntati su di lei -Forse questo può
risolvere il tuo problema.
- Non ho voglia di risolverlo e voglio dirti che le tue parole non
fanno altro
che peggiorare la situazione – le disse
- Ora abbiamo due grossi problemi ... una Tassorosso e una
Serpeverde innamorate.
– finì di dire prima che Brittany la baciasse di
nuovo.
- Che enorme problema... siamo fottute.
- A chi lo dici ... – disse Santana sorridendo - Inoltre,
abbiamo una
Tassorosso che è una schiappa in pozioni.
- Hey! É per questo che tu sei la mia tutor, giusto? E
comunque, neanche sei la
migliore in tutto.- disse Brittany in fretta. Santana
aggrottò un poco le
ciglia - Divinazione?
- Ok, faccio schifo in questa materia -disse Santana ridendo - E
'meglio andare
a studiare Britt.
- Oh no - si lamentò la bionda- preferisco baciarti ancora-
disse Brittany dandogli
un breve bacio sulle labbra. Santana non poteva pensare alla fortuna
che aveva,
che una ballerina l’aveva resa più felice di
quanto potesse immaginare. E come
se fosse ipnotizzata, la guardò negli occhi con la
sensazione che non si
sarebbe mai annoiata di memorizzare il suo volto - San!Mi stai
ascoltando?
- Mi dispiace -disse subito - Ma è colpa tua se non riesco a
stare attenta - Brittany
rise.
Le due ragazze trascorsero la mattinata nella torre, a studiare, anche
se
nessuna delle due ne aveva voglia. Quando Brittany si stufò,
allungò la parte
superiore del corpo sul tavolo. Santana la guardò e sorrise.
-Penso che siamo pronte per questo esame -disse Santana, adottando la
stessa
posizione di Brittany sul tavolo.
- Arf ... non voglio più parlare di questo esame San
– le disse Brittany.
Santana annuì, e iniziò a far passare le dita tra
i capelli di Brittany - San
...
- Sì?
- Non mi hai ancora detto cosa é successo ... ma io capisco
se non sei pronta a
dirmelo - Santana si mise a sedere in fretta, e Brittany si
sentì imbarazzato
per averglielo chiesto - Mi dispiace ... Mi dispiace - disse, tirandosi
su.
- É tutto ok Britt, non importa, e poi credo che non
dovrebbero esserci segreti
tra noi, non è vero? – le disse. Brittany non
rispose, non l’avrebbe costretta
a dirle qualcosa che non voleva rivelarle - Britt, voglio parlartene,
quindi
smettila di preoccuparti per me.
- San, mi dispiace di essere così curiosa ... non voglio
forzarti.
- Mi ascolti a volte ? Ti ho detto che voglio raccontartelo -disse
prendendo la
mano di Brittany – Non é molto importante in
realtà ... - Santana tacque un
momento, ricordando quello che era successo -Uh ... in
realtà, non mi piace la
gente che parla di me dietro le mie spalle perché ... uh ...
- Brittany gli
strinse la mano con delicatezza, ma Santana continuò a
pensare alle parole che le
avrebbe detto - Sai che mi piace molto il Quidditch, non é
vero?- Brittany annuì
- Quando ero al 4 ° anno ... c'era questo ragazzo ... Rogers,
che era al
settimo anno, era il capitano della squadra- la sua voce
tremò un po '- mi ha
detto che se io ... se fossi uscita con lui, mi avrebbe preso nella
squadra
come cacciatore ... ma io non volevo ... - disse Santana chinando il
capo - so
che sono una brava persona Britt, ed è per questo non
l’avrei mai fatto.
- Sei la migliore San -disse Brittany in fretta. Santana sorrise.
- Lui ... lui mi ha detto che se non avessi fatto quello che voleva,
non mi
avrebbe mai ammessa nella squadra - disse Santana con tristezza- Non
l’ho mai
voluto B ... e questo bastardo ... tutti quanti pensavano che fossi una
poco di
buono ... tutti dicevano che ero entrata nella squadra
perché avevo fatto sesso
con Rogers ... Ma non l’ho mai fatto ... nessuno mi ha
creduto B. - Brittany capì
tutto quello che era successo, sapeva che Santana faceva finta che non
le importasse
ciò che gli altri dicevano, ma in fondo le faceva male. Era
dispiaciuta perché
Santana era una ragazza straordinaria ai suoi occhi - Puck era l'unica
persona
alla quale ho detto la verità ... era veramente infuriato...
ha minacciato Rogers
... e ovviamente lui aveva risposto che ero io che lo avevo sedotto e
altre
cose del genere.
- San, mi dispiace - disse Brittany stringendola tra le braccia.
- Britt, per favore, non dirlo a nessuno -disse Santana sciogliendo
l’abbraccio.
Brittany annuì immediatamente. Brittany notò che
la bruna era persa nei suoi
pensieri e le strinse la mano di nuovo.
- Ti amo -disse quando Santana la guardò -Ti amo
più di ogni altra cosa San.
- Britt ... anch'io ti amo - disse avvicinandosi alla bionda. Le
accarezzò il
viso con la mano libera, mentre Santana avvicinò
la sua fronte a quella di lei - Ti
amo più di ogni altra cosa Britt -disse Santana ripetendo le
stesse parole che la
bionda le aveva detto. Brittany sorrise e la baciò ancora
una volta. Sentì che
non avrebbe mai potuto annoiarsi di baciarla, di parlare con lei, di
abbracciarla
e amarla. Le mani di Santana imprigionarono i fianchi di Brittany e lei si
avvicinò un po' di più.
Brittany passò le mani intorno al collo di Santana mentre le
sue labbra si avvicinavano
di più a quelle della bruna. Dopo pochi minuti, entrambe
ereano a corto di aria
e si separarono
- Sono più che sicura
del fatto che ti amo più di qualsiasi
altra cosa.
- Ah sì ?- disse Brittany baciandola di nuovo. Santana rise
quando si
separarono di nuovo –Anche io ti amo più di tutto
San.
Ed eccoci qua con
un nuovo capitoletto...
A quanto pare la
sfortuna mi perseguita, ma sono comunque riuscita a postare il capitolo
nonostante
sia quasi su un letto di morte (I’m kidding, but not at all.)
Che carine San e Britt é? Io le adoro troppo! :D
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima.
B.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 7 (II parte) ***
Capitolo 7 (II
parte)
Dopo aver trascorso gran parte della sua giornata
con Brittany, Santana
andò tristemente ai suoi corsi anche se pensava che non
avesse molta importanza
che ci andasse. Era da molto che la maggior parte delle cose che faceva
non
aveno più importanza, per essere precisi dal momento che
Brittany era apparsa
nella sua vita, e con le cose erano diventate più semplici.
Era come se la sua
vita a Hogwarts fosse diventata una storia o qualcosa di simile ... o
come
dicono i Babbani, una fiaba.
Mentre camminava per i corridoi del castello verso il nascondiglio dove
si
trovava la sala comune per prendere alcuni libri e pergamene, si
ricordò che aveva
una partita di Quidditch quel giorno.
- Che stupida ... Brittany giocherà oggi e non le ho neanche
augurato buona
fortuna - Disse a se stessa - Spero che vincerà ... in
realtà no, non vorrei
combattere per la Coppa contro
di lei
... ma non voglio nemmeno che perda ... argh Lopez, perché
sei così emotiva?
Se qualcuno l’avesse vista in quel momento, si sarebbe
chiesto che cosa le
stava succedendo visto che stava parlando da sola. Santana si rese
conto di quello
che stava facendo e non poté fare a meno di ridere.
Quando arrivò alla sala comune, notò subito
l'agitazione che vi regnava. Senza
capire perché, vide Puck che in piedi su un tavolo mentre
tutti lo applaudivano
e lo acclamavano. Ma quando notarono la presenza di Santana, tutti
tacquero e
rimasero in silenzio, alcuni giovani del primo anno la indicarono
discretamente
e quelli più vecchi la derisero.
- Cosa sta succedendo? – chiese in fretta Santana. Puck scese
dal tavolo e
prese la mora per un braccio per portarla fuori dalla sala comune
contro la sua
volontà - Noah, cosa succede? – disse arrabbiata,
liberandosi dalla stretta del
ragazzo.
- Santana, vogliono che io diventi il capitano della squadra di
Quidditch – Disse
con un tono serio.
- Cosa?! - esclamò Santana. Aveva difficoltà a
capire, che cosa aveva fatto di
male, pensava che tutti la rispettassero e sostenessero. Era stato
grazie a lei
avevano vinto la loro prima partita, non capiva cosa stava succedendo -
Perché?
Questo è veramente stupido da parte loro, Noah.
- Calmati ... - disse il giovane. Anche se era ancora arrabbiata con
lei per
tutto quello che era successo il giorno prima, si disse che Santana
meritava
una spiegazione - Ti ho detto che andare in giro con quella Tassorosso
avrebbe
mandato a puttane la tua reputazione Santana ... tutti pensano che sei
una
traditrice - disse Puck.
- Ma Noah, tu lo sai ... il Quidditch ... io ... io non posso smettere
di giocare
a Quidditch... ma non posso nemmeno smettere di vederla.
- Cosa vuoi che faccia ... Ti ci sei messa da sola in questa situazione
... te
l’avevo detto, ti avevo detto che avresti mandato tutto
all’aria - le disse il
ragazzo . Santana non reagì. Cosa poteva fare? Il Quidditch
le faceva
riscaldare il cuore, e faceva in modo che gli altri
l’apprezzassero. Dopo aver
trascorso anni ad essere trattata come tutti, finalmente adesso era
rispettata,
ammirata. Ma Brittany ...
- Dammi una possibilità di riprendermi Noah ... non mi
vedrai mai più con lei -
disse Santana. Puck annuì - Dimenticherò Brittany
... non voglio che tu mi
tolga questo... non togliermi il Quidditch - disse in lacrime.
- Io non lo farei ... ma dovrai dire a loro che eri con Brittany per
spiare
Tassorosso. Solo così potranno fidarsi di nuovo di te, San.-
disse Puck.
Santana non sapeva cosa fare, non poteva dire una cosa del genere, non
poteva
ferire Brittany. Fottuto destino... tutto andrà per il
meglio... ovviamente Brittany
si era sbagliata, tutto stava andando di male in peggio. Ma nonostante
tutto
ciò che le diceva il suo cuore, annuì. Puck
sorrise ed entrò nella sala comune
con lei. Tutti fecero subito silenzio, e Puck fece cenno a Santana di
parlare.
- Così, così mi credete una traditrice
– disse con il tono serio che la caratterizzava
- Beh, per vostra informazione, sappiate che Brittany è solo
un pretesto -
Santana ebbe l'impressione che il suo cuore si stesse rompendo in mille
pezzi.
Tutti la guardarono, sorpresi.
- Cosa vuoi dire? - disse Hannah.
- Ho solo usato Brittany per spiare Tassorosso ... ma ovviamente avete
mandato
a puttane il mio piano, parlando alle mie spalle - disse, cercando di
sembrare
arrabbiata. Puck, che era sempre accanto a lei, annuì.
- Santana, ci hai fatto paura ... per un momento, abbiamo davvero
pensato che
era diventata la tua ragazza o qualcosa del genere - disse Theodore,
ridendo.
Tutti poi iniziarono a ridere, a parlare di Brittany e del fatto che
fosse una
stupida. Il cuore di Santana era completamente distrutto, come aveva
potuto
farle questo? Lei che voleva solo proteggerla e prendersi cura di lei.
Aveva
appena rovinato tutto. Quel giorno, dopo averle detto che era
innamorata di
lei, aveva agito in modo che tutti ridessero di lei e la umiliassero.
- Ma ho bisogno mi ascoltate ... Brittany non deve saperlo –
disse lei
improvvisamente. Tutti la guardarono e rimasero in silenzio - Dobbiamo
aspettare che Tassorosso vinca ... solo così il mio piano
funzionerà - Tutti
annuirono e si congratularono con Santana. Complimenti ... maledetto le
congratulazioni che ha ricevuto per aver commesso il più
grande errore della
sua vita. Elogiata per aver mentito sui suoi sentimenti per Brittany
...
complimenti per essere un idiota.
- Ben fatto San -. le sussurrò Puck in un orecchio.
- Certo ... Spero che tu sia felice adesso - disse in fretta, lasciando
la sala
comune.
Da parte sua, Brittany non riusciva a credere a quello che Santana le
disse
quel giorno, le aveva rivelato il suo più grande segreto, il
che in realtà
significava qualcosa, giusto? Santana Lopez, conosciuta come la
più crudele di
tutti, si era decisa a darle tutta la sua fiducia. Brittany era sicura
che non
poteva essere più felice di quanto lo fosse in quel momento.
Le sembrava di
essere sotto l’effetto dell’Amortentia,
la pozione d'amore più potente del mondo. Ogni volta che
Santana la baciava,
aveva l’impressione che il suo cuore sarebbe esploso talmente
le batteva forte,
ogni volta che Santana le sorrideva, diventava felice come non lo era
mai
stata.
Quando arrivò alla sala comune, vide che Mike seduto su una
sedia, corse e si
sedette accanto a lui, voleva dirgli tutto quello che era appena
successo, voleva
dirgli quanto era felice.
- Britt, cosa succede? - Chiese il giovane sorridendo.
- Sono molto contenta Mikey - disse Brittany senza riuscire a
controllare
completamente le sue emozioni. Mike la guardò e sorrise.
- E' fantastico, e posso sapere perché ? - Chiese anche se
aveva qualche idea
di quello che era successo – Posso sapere chi ti fa battere
forte il cuore ?
- Sì ... ma promettimi di non dirlo a nessuno.
- Sono un Tassorosso o no? Ovviamente te lo prometto.
- Beh ... è Santana.
- Santana- ripeté il giovane asiatico.
- Sì Mike, lei ... lei e nessun altro - disse Brittany con
gli occhi scintillanti.
Mike era felice per la sua amica, non l’aveva mai visto
così felice. La strinse
tra le braccia, e Brittany ebbe l’impressione di stare
vivendo un sogno ...
perché sentendo il suo cuore adesso, si disse che era tutto
troppo bello per
essere vero.
Ok! Spero che nessuno mi voglia
uccidere! ^_^
Scusate per il ritardo! Ma sono in
super periodo di esami all’università, e
anche oggi ho deciso che prima di iniziare a studiare dovevo pubblicare
un
capitoletto della storia!
So che non é molto lungo, ma comunque succedono un paio di
cosette interessanti...
cosa pensate che farà Santana quando vedrà
Brittany? E la reazione di Brittany?
E dei suoi amici?
Spero che la storia continui a
piacervi!
Ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto la storia tra le
preferite,seguite, ricordate!
Un grazie a chi ha il tempo di lasciare un commentino ( che fa sempre
piacere!
), ma anche a chi legge e basta!
Ora vi lascio... Immunologia e microbiologia mi aspettano con ansia...
Prometto di postare il prossimo
capitolo prima di mercoledì (prima non
posso perché martedì ho un esame )
Alla prossima!
B.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Capitolo 7 ( III parte ) ***
Capitolo 7 (III parte)
Santana sapeva che Brittany
stava per giocare una partita di Quidditch. Avrebbe voluto poterla
vedere giocare,
ma dopo tutto la commedia, tutto quello che aveva detto solo
perché i suoi
compagni di squadra credessero che fosse tornata quella di prima,
sentiva che
non andarci. Inoltre era stata così convincente che non
vedeva come poter superare
questa situazione. Così era seduta nella sala grande, non
aveva fame e non aveva
voglia di niente, tutto quello che voleva era che le cose
ridiventassero semplici
come prima.
- Sono un imbecille. - disse a se stessa. Sentiva che tutto nella sua
testa era
un casino, che tutto nel comportamento era una bugia e che tutto
ciò che era
nel suo cuore era la paura.
- Ciao - Sentì. Non voleva sapere chi era, non voleva
parlare con nessuno,
voleva solo che tutto tornasse come prima - Non dovresti stare vedendo
la
partita ? - disse la persona che aveva interrotto una volta di
più i suoi
pensieri. Alzò lentamente la testa e riconobbe la ragazza
che le parlava.
- E tu, non dovresti stare guardando la partita? - disse con un tono
serio. La
ragazza che le aveva parlato, era la giovane asiatica che era amica di
Brittany
- Voglio dire, è la tua squadra, giusto?
- Odio il Quidditch. – disse la giovane sedendosi di fronte a
lei – Mi chiamo
Tina - aggiunse porgendole la mano.
- Lo so. - Santana disse senza stringerle la mano - Tu sei l'amica di
Brittany.
- Anche tu lo sei. - disse Tina rapidamente. Sentendo queste parole,
Santana
sentì il suo cuore e la sua mente continuare a ripeterle che
era una stupida,
aveva rovinato tutto per sentirsi accettata.
- Credo di sì. - disse Santana.
- E io, non lo credo, lo so. Brittany non smette di parlare di te tutto
il
tempo - Santana sentì il dolore impossessarsi di tutto il
suo corpo, un dolore
che non riusciva a descrivere - Brittany dice che sei molto importante
per lei.
- Basta – disse lei ferita, il dolore stava diventando
più forte. Si disse che Brittany
era fortunata, aveva degli amici che la capivano e l’amavano
- Tina, che cosa
vuoi?
- Voglio solo conoscerti un po’ meglio, niente di
più - disse Tina dice un po'
sorpresa dall’atteggiamento di Santana.
- Non ho veramente l’int ...
- San - Qualcuno l’interruppe gridando. Era Puck che si
sedette accanto a lei
in fretta. Vedendo che Santana era con una ragazza Tassorosso,
continuava a
guardarla con un’aria di rimprovero - E tu, chi sei?
– gli chiese.
- Uh ... mi chiamo Tina, stavo parlando con Santana di ...
- Non mi importa, facci un favore e vattene - Disse Puck, Santana
guardò il suo
amico e cercò di capire perché si stava
comportando in quel modo. Tina si alzò
e se ne andò, o almeno questo è quello che voleva
fargli credere. Tina sapeva
che Santana era cattiva, così ha deciso di restare dietro la
porta della sala
ad ascoltare quello che dicevano.
- Cosa succede Puck? - chiese Santana.
- San, Tassorosso sta vincendo ... quella ragazza,Brittany, ha molto
talento e ...
- Che cosa? – Lo interruppe con rabbia.
- Se vincono, si può davvero fare quello che avevi
programmato, Brittany ti
dirà tutto quanto riguardo la loro formazione e un sacco di
cose del genere -
Disse con entusiasmo
- Quando ci ripenso, fare
amicizia con questa Tassorosso è di gran lunga la cosa
migliore che hai fatto -
terminò Puck. Tina non poteva credere alle sue orecchie,
sapeva che Santana era
cattiva, ma approfittarsi di Brittany era troppo, stava giocando con i
sentimenti della bionda per una stupida coppa. La giovane asiatica se
ne andò
in fretta, doveva parlare con Brittany il più presto
possibile, dirle che in
tutto questo tempo Santana si era presa gioco di lei e dei suoi
sentimenti.
- Sai che non l’ho mai voluto ... Non ho mai pianificato
tutto questo, Noah.
- Ma San, diventeremo una specie di capi dei Serpeverde.
- Noah taci!- gli disse con rabbia prima di uscire a sua volta dalla
sala grande.
La partita era finita e Tassorosso aveva battuto Grifondoro 220 a 70,
gioia e
grida risuonavano per tutto il castello. Nella sala comune di
Tassorosso, tutti
cantavano e festeggiavano la loro vittoria. Brittany, Mike e Sam
cantavano e
ballavano, fino a quando Tina si avvicinò a loro. Vedendo la
sua fidanzata, Mike
l’abbracciò e la baciò, Tina sorrise,
ma presto si allontanò da lui.
- Brittany - Gridò, le chiacchiere e le risate sovrastarono
la sua voce - Brittany
- gridò ancora una volta, la bionda la guardò e
le fece cenno di avvicinarsi.
- Tina, Tina, abbiamo vinto – gridò Brittany piena
di gioia stringendo la sua
amica tra le braccia. Tina guardò Brittany, e la bionda si
rese conto che stava
succedendo qualcosa
- Cosa succede Tina? – le chiese.
- Dobbiamo parlare di Britt ... riguardo Santana - rispose Tina.
- Tina, non voglio avere questa conversazione con te ... ho capito che
non ti
piace- disse Brittany – dovremmo festeggiare.-
- Non hai capito ... Britt, si sta prendendo gioco di te.
- Cosa? Non può essere vero Tina – le disse
arrabbiata.
- Sì, lo è. L’ho sentita parlare con
Puck su ciò che devono fare per affinché
tu gli dica delle cose sul Quidditch.
- Avrai capito male.
- No Britt, sta giocando con te. Lei ti manipola in modo che da
ottenere
informazioni - Disse Tina. Brittany era sicura che tutto quello che le
aveva
detto Santana non poteva essere un’enorme bugia, non le
avrebbe mai fatto una
cosa del genere.
- Tina, non é vero, non voglio più ascoltarti.
- É una bugiarda B, lei vuole solo vincere quella maledetta
Coppa del Quidditch,
non sei mai stata importante per lei.
Brittany uscì rapidamente dalla sala comune. Il castello era
stato più
tranquillo ora, e quasi tutti stavano mangiando nella sala grande. I
suoi
pensieri erano completamente confusi, Brittany non riusciva a credere
Tina,
doveva essere falso, Santana non lo avrebbe mai fatto. Erano amiche ...
no,
erano più che amiche, erano innamorate, Santana non le
avrebbe mai fatto una
cosa simile... non avrebbe mai giocato così con i suoi
sentimenti. Brittany entrò
nella sala grande e la vide seduta accanto a Puck, si
avvicinò preoccupata, non
per i Serpeverde, certo che no, ma preoccupata perché non
voleva credere a Tina.
- Ciao San - disse Brittany, fermandosi davanti a lei. Tutti i
Serpeverde guardarono
Brittany e Santana.
- Ciao Brittany ... Complimenti per la vittoria - disse Santana avendo
paura di
guardare Brittany negl’occhi. Sentì qualche
piccola risata dei suoi compagni -
Cosa stai facendo qui? – le chiese, cercando di apparire
imbarazzato. Santana sentì
che tutti gli sguardi erano ancora posati su di loro, erano tutti in
attesa di
qualcosa da lei ...Tutti aspettavano che facesse del male a Brittany.
- Volevo solo salutarti - disse Brittany ferita dall'atteggiamento
neutro di Santana.
- Non sarai venuta a spiarci per caso? - disse Theodore, tutti risero.
Quanto a
Santana, chinò semplicemente il capo.
- Brittany, perché non te ne vai via? – disse
Santana senza guardarla negli
occhi.
- Allora é vero, ti vergogni Santana ... ti vergogni che io
sia tua amica – tutti
risero di nuovo, quando Brittany disse che erano amiche. Le risate
erano così
forti che Santana sentì fino a che punto Brittany era triste
vedendo che lei
non aveva nemmeno tentato di farli tacere.
- Britt, è meglio che tu vada via. – disse Santana
a voce così bassa che Brittany
fu la sola a sentirla.
- Sì, è meglio che io me ne vada ... Magari
più tardi puoi cominciare a
interrogarmi su ... non so ... la nostra formazione o qualcosa di
simile. -
disse Brittany con le lacrime agli occhi.
- Britt ... - disse Santana prima che la bionda se ne andasse via
correndo. Ma
questa volta, non poteva seguirla. Il suo cuore si era rotto in mille
pezzi ...
e il peggio era che anche quello di Brittany era nello stesso stato.
Ta
daaaaaaaa!!
Bene... come al solito inizio a scusarmi per il ritardo
nell’aggiornare questa
fiction... ma vi avevo detto che avrei pubblicato al più
tardi oggi...e così é
stato! Di solito sono in ritardo anche sul mio solito ritardo...ma
vabbé... non
credo abbia molto senso ciò che ho scritto!
Comunque:
Ringrazio come al solito tutte le splendide persone che seguono le mie
storielle! :D Grazie a todos!
Ringrazio anche chi ha il tempo di lasciarmi due paroline alla fine
della
lettura... fa sempre piacere...
Senza
altri indugi, per oggi vi
abbandono e domani aggiornerò Amitié
Améliorée...
Mentre
per Tutto quello che non ho mai detto
credo che posterò una volta a
settimana... o forse due se ce la faccio... ma la storia non
é ancora finita...
e anche io sono super curiosa di vedere come finirà! ;)
Ho finito.
Alla prossima!
B.
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=1029446
|