Felix Felicis

di Acetona
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 (I parte) ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 (II parte) ***
Capitolo 9: *** Capitolo 7 ( III parte ) ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Tengo solo  a precisare che questa é la traduzione di una traduzione...ma visto che conosco molto bene il francese, credo di essere riuscita a rendere in italiano anche varie espressioni tipicamente francesi... fatemi sapere cosa ne pensate. Io ho trovato questa storia molto intrigante e differente dal solito.

 

Capitolo 1

 

Noah… non farò il tuo stupido lavoro.

-Dai Lopez, sei la migliore in pozioni, non ti porterà via molto tempo fare questo lavoro.

-No Noah...e adesso lasciami tranquilla.- disse Santana provando a prestare attenzione a quello che diceva il professor Piton.

-Dai San... non fare così- disse il giovane uomo a voce bassa.

-Lasciami in pace Noah... non farò il tuo lavoro, e non avrei neanche il tempo di farlo.

-Che succede laggiù?- chiese Piton girandosi per vedere chi stava parlando – Vedo con piacere che siete talmente bravi che potete permettervi di non prestare attenzione al mio corso, non é così Signor Puckerman e Signorina Lopez?

-No professore, ci scusi-  risposero rapidamente i due giovani.

-10 punti in meno a Serpeverde per il vostro chiacchierare. E dovrete restare entrambi dopo la fine del corso- disse il professore che in seguito iniziò a spiegare agli altri studenti in cosa consisteva una determinata pozione.

-Grazie tante Noah...-  disse la mora sprezzante.

Il corso terminò qualche minuto più tardi ed entrambi i ragazzi si avvicinarono alla cattedra del professore.

-Signor Puckerman, lei ed io sappiamo molto bene che non siete dotato in Pozioni, ed é per questo che non posso punirvi nella stessa maniera che pensavo di punire la signorina Lopez – un sorriso si dipinse sul volto del giovane con la cresta – dunque sarete in punizione una settimana con il signor Gazza- il sorriso del giovane scomparve immediatamente, mentre Santana aggrottava le sopracciglia – Quanto a voi signorina Lopez, dovrete essere la tutor di uno dei miei allievi.-

-Ma professore, con il Quidditch non ho abbastanza tempo, come volete che...

-Questo non é un mio problema, se non sarete tutor di questo studente non sarete più ammessa a questo corso e non farete più parte della squadra di Quidditch.

-Bene...- disse lei arrabbiata

-Vi aspetto domani alle 11 nel mio ufficio dove vi dirò chi dovrete aiutare,

Appena il professore smise di parlare, i due giovani uscirono dalla sala di Pozioni; Puck guardò rapidamente la sua amica per porgerle le sue scuse, ma lei era troppo arrabbiata per perdonarlo facilmente.

-Dai Lopez, non é niente così grave!

-Taci Puckerman, per colpa tua dovrò insegnare Pozioni a qualcuno... e tu sai che io odio le persone, ti immagini se devo dare lezioni a un mezzo sangue?!

-Lo so... ma hey, io ho una settimana con Gazza, anche questo fa schifo...- le disse il ragazzo spintonandola un poco – dovremmo andare a mangiare.

-Non ho fame, tu vai... ci vediamo nella sala comune.- disse Santa separandosi dal giovane ragazzo. Mentre camminava per i corridoi, cominciò a chiedersi a chi avrebbe dovuto aiutare in Pozioni... lei non conosceva nessuno, a parte qualche giocatore di Quidditch delle altre case. Ad un tratto, notò una ragazza che danzava allegramente nel corridoio. Tentò di non sorridere, ma lo fece involontariamente.

La giovane era una Tassorosso... Argh Tassorosso, non poteva esistere una casa peggiore di quella, pensò la latina, oltre ad essere fastidiosi erano tutti piuttosto folli. Lei continuò per la sua strada, voleva arrivare il più rapidamente possibile alla sala comune e stare un po’ tranquilla.

Il suo desiderio non tardò a realizzarsi, visto che quando entrò nella sala comune dei Serpeverde non vi era quasi nessuno, così iniziò a rivedere alcune lezioni di Pozioni e Botanica, ma si addormentò qualche secondo più tardi.

Quando meno se lo aspettava, il giovane moicano provò a svegliarla, ma non voleva saperne di aprire gli occhi... Santana sapeva che doveva andare dal professor Piton, ma era esausta.

-Dai San, svegliati!

-Ti detesto Puckerman...- disse con una voce assonnata, aprendo piano piano gli occhi. Il giovane ragazzo con la cresta le sorrise.

-Ti restano 5 minuti per arrivare all’ufficio di Piton.

-Cosa?! Perché non mi hai svegliato prima!

-Ci ho provato, ma dormivi come un ghiro Lopez.-  le disse lui ridendo mentre lei si alzava e cercava qualche piuma e qualche pergamena, uscì rapidamente dalla sala comune.

Mentre correva per i corridoi, vide un altra volta la giovane ballerina, credette di averla vista giocare ad una partita di Quidditch, ma la ignorò. Stava ancora correndo, non voleva che il professor Piton pensasse che fosse un irresponsabile, in più lui era il capo della sua casa e lei non voleva che lui pensasse che non era degna di essere una Serpeverde.

Quando arrivò, vide il professore che la guardava con le sopracciglia aggrottate come d’abitudine.

-Lopez, le avevo detto che doveva essere qui alle 11.

-Lo so professore, mi scusi.

-Bene, fortunatamente per voi, il vostro studente non é ancora arrivato. – disse lui mantenendo il tono serio che lo caratterizzava. Nello stesso istante la porta si aprì e Santana riconobbe con facilità la giovane ragazza che entrava – Signorina Pierce, le avevo detto che doveva essere qui alle 11- disse lui con le stesse parole che aveva utilizzato con Santana.

-Lo so professor Piton, mi scusi- rispose la giovane sempre sorridendo. – Mi sono distratta un po mentre venivo qui.

-Bene, si accomodi, e anche lei Lopez.- disse indicando due siede davanti alla sua scrivania. Le due ragazze si sedettero senza dire nulla. Santana guardò brevemente la giovane accanto a lei, e non poté evitare di pensare quanto fosse bella, i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri la sorpresero rapidamente. – Lopez, voi sarete la tutor della signorina Pierce, spero che voi- disse guardando la bionda- avrete almeno un voto accettabile. In caso contrario, signorina Lopez, voi non farete più parte della squadra di Quidditch, e in più non sarete più ammesse ai miei corsi entrambe. Sono stato chiaro?

-Si professore- dissero le due ragazze all’unisono.

-Molto bene, potete andare adesso- disse lui ricominciando a sfogliare qualche foglio sulla sua scrivania. Le due ragazze si alzarono e uscirono rapidamente.

-Argh... stare li dentro mi fa venire i brividi.- disse la bionda. Santana la guardò in silenzio e continuò per la sua strada. – Mi chiamo Brittany- le disse raggiungendola rapidamente e porgendole la mano.

-Santana Lopez...- disse lei stringendogliela.

-Molto bene Santana Lopez, é un vero piacere.

-In realtà, non é per niente un piacere. A causa di questa stupida punizione, forse non potrò più far parte della squadra di Quidditch, quindi é meglio che impari qualcosa.

-D’accordo. – disse lei sorridendole. Santana sapeva che non doveva guardarla, perché anche il gesto più semplice dell’altra ragazza la faceva sorridere.

-Allora, eh... ci vediamo domani alle 15 in biblioteca, cerca di arrivare in orario.

-D’accordo, a domani.

Santana si diresse rapidamente alla sala comune, si doveva preparare per l’allenamento di Quidditch... la stagione sarebbe cominciata tra una settimana e la prima partita era contro Corvonero.

Serpeverde era una buona squadra, i migliori giocatori non erano bravi come loro pensò Santana, in più era lei il capitano quest’anno, ed é per questo che avrebbero vinto senza alcun dubbio.

Arrivando alla sala comune, vide Puck con Lauren e gli si avvicinò, ma solamente perché non aveva altri amici nei Serpeverde. Il giovane con la cresta la vide subito e le chiese:

-Com’é andata dal professore Santana?

-Taci Puckerman...

-Ok, ok... allora chi é?

-Una certa Brittany Pierce... o una cosa del genere. Devo fare in modo che abbia un voto accettabile in Pozioni, o altrimenti sarò buttata fuori dalla squadra.

-Hum... non ho mai sentito parlare di lei.

-É una Tassorosso.

-Una buona ragione per la quale non l’ho mai sentita nominare- disse il giovane, beffardo. Santana non sapeva bene perché, ma le dava fastidio che prendesse in giro Brittany, lei sembrava essere simpatica.

-Basta Puckerman, preparati, dobbiamo andare ad allenarci.

-Come desideri capitano.

Poco tempo dopo arrivarono al terreno di Quidditch, e Santana comprese immediatamente che la giornata poteva solo peggiorare.

-Fabray, che ci fai tu qui?- disse Santana quasi urlando vedendo qualche giovane che si stava preparando per allenarsi.

-Lopez, oggi é il nostro turno di usare il terreno.- disse la bionda che faceva parte della casa dei Corvonero.

-No, non é vero. Il professor Piton ci ha detto che é il nostro turno.- disse un giovane che si chiamava Theodore.

-Il professor Vitious ha scritto questo.- disse lei lanciandole una pergamena.

-Non mi interessa Fabray, levati subito dai piedi.- disse Santana, furiosa.

-Vuoi disobbedire agli ordini di un professore, Lopez?- disse lei per intimidirla.

-Va bene... é tutto tuo- disse Santana, sempre furiosa.

-Ma San...- disse rapidamente il giovane con la cresta.

-Ne avete bisogno più di noi, perché vi massacreremo.- disse Santana prima di allontanarsi, ricevendo l’approvazione della sua squadra. – Ce ne andiamo.- tutti i ragazzi obbedirono.

Il cammino per tornare alla sala comune fu silezioso, nessuno voleva dire niente. Tutti sapevano che quando Santana era nervosa, non bisognava dire nulla. Malgrado tutto, Santana non era poi così furiosa, certo le dava fastidio che Quinn Fabray ficcasse il naso ovunque solo per darle fastidio, ma si era abituata.

E la vide un altra volta. I suoi capelli biondi parevano galleggiare in aria mentre la giovane ragazza camminava, la sua altezza e la sua silhouette slanciata attirarono subito l’attenzione della mora.

-Puck...- disse lei quasi sussurrando. Il giovane ragazzo si avvicinò rapidamente. – é lei.- disse facendo un gesto con la testa.

-Wow... É veramente molto bella, mi sorprende il fatto che non la conosco.- Santana non capiva perché aveva il grande desiderio di picchiare il ragazzo accanto a lei...

-Forse ha bisogno di fare la conoscenza di Puckzilla!- continuò il ragazzo.

-Argh per favore, é una Tassorosso... neanche tu te lo perdoneresti mai.- disse. Ma la verità era che non voleva semplicemente che uscisse con lei, ma non sapeva perché... voleva solo proteggerla.

-Hai ragione Lopez... inoltre le ragazze Serpeverde sono molto meglio.- disse lui stringendola tra le sue braccia.

-Lasciami...- disse Santana ridendo. Il ragazzo le sorrise e la lasciò.

-Guarda...sta venendo da questa parte.- disse il ragazzo. Nel secondo che seguì Santana si girò e la vide avvicinarsi; lei tentò di sembrare tranquilla, anche se in realtà era molto nervosa.

-Ciao Santana Lopez.- disse la giovane Tassorosso.

-Ciao Brittany.

-Volevo solo confermare l’ora di...

-Alle 15- disse rapidamente la mora.

-Ok, ci vediamo li.- disse lei sorridendole, prima di continuare per la sua strada.

-Non ha l’aria molto intelligente, San- disse il ragazzo- spero che sarai una buona insegnante perché sarà difficile che prenda un voto accettabile.

-Taci Puckerman.- disse lei arrabbiata, e un’altra volta Santana avrebbe voluto picchiare il suo amico perché stava offendendo la bionda.
Lei é speciale, pensò Santana.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

 

Ciò che infastidiva di più Santana, era il chiacchiericcio che c’era nella grande sala comune... il frastuono delle risate e degli scherzi, il rumore di piatti e bicchieri, tutto questo rumore le dava fastidio, era per questo che lei faceva colazione sempre da sola. Puck si era abituato, ed é per questo che ogni mattina, lasciava Santana fare colazione da sola. Lui sapeva che Santana non molto socievole, ma al contrario degli altri, non aveva mai pensato che lei fosse una cattiva persona...

Santana era nella grande sala comune, sola... ma questa volta era differente, la giovane ragazza osservava attentamente la tavola dei Tassorosso, cercando qualcosa... o meglio qualcuno.

Lei era lì, i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri la distinguevano dagli altri... almeno era questo quello che pensava Santana. La mora guardava Brittany che parlava con molta energia ai suoi compagni. Santana credette di riconoscerne qualcuno, i giocatori di Quidditch erano le persone che conosceva di più... in realtà lei conosceva solo loro.

Riconobbe un certo Sam... con la bocca che aveva, sarebbe stato impossibile non riconoscerlo. Vicino a lui c’erano due giovani asiatici, e accanto a loro si trovava Brittany.

-Hey San...- disse Puck, che fece sobbalzare Santana – Wow, tranquilla!

-Che vuoi Puck?- gli domanda un po’ scocciata.

-Che cosa stai guardando?

-Non sono affari che ti riguardano.

-Qualcuno piace a Santana Lopez? – continuava a disturbarla lui.

-Noah, é ora che cresca un po’. – disse lei cercando di non apparire turbata.

-É quello con la bocca enorme? O l’asiatico? O quello grasso laggiù?

-Basta Noah, non sto guardando nessuno, in più dovresti già essertene andato o arriverai in ritardo al corso di Divinazione.

-Rovini sempre anche la minima distrazione Lopez. – le disse il ragazzo.

Santana gli rivolse un sorriso beffardo. Il ragazzo gliene rivolse uno cercando di imitarla, mentre si allontanava, ma improvvisamente si girò – Abbiamo l’allenamento oggi?

-Si Puckerman. Alle 17. Se arrivi in ritardo...

-Lo so, lo so... crucio.- rise lui.

-Esattamente.- disse lei guardando di nuovo la tavola dei Tassorosso. Ma si accorse che lei non era più là. Maledisse in silenzio, prese le sue cose e si diresse al suo primo corso.

Cura delle creature magiche, non era mai stato il suo forte... detestava questo corso. Ma la cosa che odiava di più era che doveva assistere al corso con i Grifondoro... argh Grifondoro.

-Professor Hagrid, siete sicuro che non ci faremo male se questo Snarkly (capitolo 6 HP e il prigioniero di Azkaban) ci tocca?- chiese una giovane Grifondoro. Santana la riconobbe subito, era Rachel Berry... era lei che commentava le partite di Quidditch- sinceramente non voglio correre rischi inutili.

-Pff... non ti succederà nulla.- disse Santana.

-La signorina Lopez ha ragione, non vi succederà nulla... Gli Snarkly sono delle creature inoffensive.- disse Hagrid.

Santana semplicemente alzò gli occhi al cielo, non ce la faceva più... I Grifondoro le facevano perdere la pazienza, e questa Rachel voleva sempre al centro dell’attenzione, e inoltre era sempre a piangere per un certo Finn... quel ragazzo era... era sgradevole, Santana non poteva descriverlo diversamente. Finn era il fratellastro di un ragazzo gay... Kurt. Argh, mezzo sangue, pensò Santana. Tutti questi Grifondoro non stavano mai fermi, erano sempre in giro a cantare e a fare rumore...

Senza che lei se ne rendesse conto, la lezione era già finita. Si incamminò in fretta verso il castello, tutto quello che desiderava era andare nella sala comune e non fare nulla. Ma improvvisamente si ricordò che doveva fare una lezione di Pozioni con la biondina. Cambiò direzione e si avviò verso la biblioteca.

Non ci mise molto ad arrivare, e trovò la ragazza seduta mentre leggeva un libro. Appena la vide, la bionda sorrise.

-Scusa per il ritardo.- disse Santana.

-Non fa niente, non sono arrivata da molto.- disse lei sorridendo. – Ciao Santana Lopez.

-Ciao Brittany- la salutò sorridendo. – puoi chiamarmi Santana, il ‘Lopez’ non é necessario.

-D’accordo Santana.

-Molto bene, inizieremo con delle pozioni semplici.- disse Santana.

Dopo alcuni minuti, Santana fece qualche domanda a Brittany per vedere se aveva capito quello che aveva appena finito di spiegarle. Brittany rispose correttamente a tutte le domande e Santana non poté imperdirsi di sorridere.

-Sei una brava insegnante.- disse Brittany sorridendo alla mora.

-Grazie.- disse Santana abbassando la testa.

-Ti hanno mai detto che hai degli occhi bellissimi?

-Scusa?

-Hai degli occhi bellissimi.- ripeté Brittany. Santana restò con la testa abbassata, ma Brittany si chinò per vedere i suoi occhi. – Questo é poco ma sicuro.

-Devo andare...- disse rapidamente Santana.- eh...domani alle 15.- disse uscendo velocemente dalla biblioteca.

Che tipo di persona può dire questo genere di cose... in tutti quegli anni, nessuno le aveva mai detto delle cose gentili... forse in parte era colpa sua... quasi tutti avevano paura di lei e ne era contenta, ma pensava anche al fatto che nessuno le aveva mai chiesto di uscire, e nessuno le aveva detto qualcosa di così dolce proprio come veniva di fare quella ragazza.

Senza che se ne rendesse conto, si trovò già davanti la porta segreta dietro la quale si trovava la casa dei Serpeverde. Pronunciò la parola d’ordine e entrò rapidamente, guardò l’ora e si rese conto che le restavano 15 minuti per arrivare al campo da Quidditch, infatti salì le scale quattro a quattro fino alla sua camera, si cambiò e prese la sua scopa.

Si chiedeva sempre perché doveva correre ogni volta, perché non poteva ballare tranquillamente come Brittany nei corridoi... perché pensava a Brittany?

Quando arrivò, vide i suoi Serpeverde che si stavano riscaldando, si sentì un po’ sollevata perché almeno quei giovani mostravano un po’ di entusiasmo.

-Bene ragazzi, avvicinatevi.- disse Santana interrompendo il riscaldamento dei ragazzi che si avvicinarono tutti.- Voglio che sappiate che venerdì… massacreremo i Corvonero. E questa coppa é la nostra.- un grande gridò si alzò e Santana, per la prima volta dopo tanto tempo, si commosse.- Forza, montate sulle vostre scope... mercoledi vi dirò chi farà parte della squadra di venerdì.- tutti obbedirono, eccetto Puck che le si avvicinò.

-Hey San... perché sei così felice?

-Di cosa parli Puckerman, sono come al solito.- disse lei rapidamente, mentre il ragazzo aggrottava le sopracciglia. – Vai ad allenarti altrimenti non farai parte della squadra.- gli disse salendo sulla sua scopa e dirigendosi al centro del terreno.

Era da molto che Santana voleva diventare capitano, da quando Raptor era partito da Hogwarts, e i suoi compagni di squadra aveva deciso di nominarla capitano, adesso lei non era più solamente una cacciatrice, certo che no. Santana non voleva accettarlo, ma giocare a Quidditch era il solo modo che aveva per sentirsi speciale, tutti la rispettavano et avevano fiducia nelle sue decisioni.

 

Mentre volava, guardando i suoi compagni che si allenavano, notò qualcuno che li osservava, a cui una capigliatura bionda che riusciva a vedere, Fabray... la prima persona a cui pensò e una furia incontrollabile la invase, mentre volando si dirigeva dove era seduta la ragazza.

-Santana, che succede?- sentì Puck che la seguì gridando. Ma aveva ovviamente deciso di ignorarlo.

Quando arrivò alle tribune, vide che la giovane ragazza in realtà era Brittany. La sua rabbia sparì immediatamente, ma si rese conto che tutti i suoi compagni la stavano guardando, e sapevano che nessuno aveva il diritto di assistere agli allenamenti delle altre case... e si fidavano ciecamente di Santana per risolvere quel problema.

-Che cosa ci fai qui?- le chiese Santana cercando di non sembrare in imbarazzo. – Chi ti ha mandato a spiarci?

-Nessuno... nessuno mi ha mandato qui, volevo solo vedervi giocare.

-Perché mai dovrei crederti... tu sei una Tassorosso.

-Non ho fatto nulla di male.

-É meglio che te ne vai.- disse Santana con un tono serio, lei sapeva che gli altri la stavano osservando. Ma non poteva comportarsi in maniera cattiva con lei – Per favore- aggiunse quasi sussurrando.

-Va bene.- disse Brittany, e se ne andò velocemente.

Santana ritornò al centro del terreno, non sapeva perché si sentiva così in colpa. Sapeva che Brittany non avrebbe mai fatto nulla di male. I suoi compagni le diedero delle pacche sulla schiena e l’applaudirono.

-Ben fatto Lopez- disse un ragazzo di nome Bradley- sapevamo che questa Tassorosso se ne sarebbe andata.

-É vero, l’avranno sicuramente mandata a spiarci- disse una ragazza di nome Hannah.

-Ok, forza... continuate ad allenarvi.- disse Santana.

L’allenamento continuò senza nessun altro problema, i ragazzi avevano fatto molti sforzi per far si che Santana li scegliesse per la partita di venerdì.

Dopo alcuni minuti, tutta la squadra di Serpeverde uscì dal campo. Qualche ragazzo parlò con Santana cercando di convincerla che sarebbe stato utile per la partita, ma a dire il vero Santana si stava domandando solo perché Brittany era venuta lì.

 

 

Ed eccoci anche con il secondo capitolo...volevo publicarlo mercoledi, ma visto che era pronto e avevo un po’ di tempo libero ve lo posto adesso!
Spero vi sia piaciuto... critiche e recensioni positivi sono in entrambi i casi ben accette.

Grazie a chi ha messo la storia tra le preferite, le ricordate e le seguite; mi fa piacere.

Alla prossima.

 

B.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

 

 

Il giorno seguente, Santana faceva colazione, una volta ancora, sola. E come il giorno prima, il suo sguardo non si staccava dal tavolo dei Tassorosso... il solo problema era che Brittany non c’era. Per questo decise di mangiare rapidamente e di andare al suo corso, senza dover correre. Prima che potesse finire completamente la sua colazione, si trovò davanti Quinn.

-Chi pensi che voglia spiarti... francamente Lopez, non é necessario spiarti per sapere che la tua squadra fa schifo.- disse Quinn.

-Dì quello che ti pare Fabray... non ho voglia di parlare con degli idioti oggi.- disse Santana riportando lo sguardo sul suo piatto.

-Ok, va bene... ma la prossima volta non fare del male a Brittany, é chiaro il concetto?

-Scusami? Non ho fatto del male a Brittany.- disse lei arrabbiata. Come poteva accusarla di una cosa del genere, non aveva mai voluto ferirla... o forse era stata troppo dura con lei.

-Tutti i Serpeverde parlano del modo in cui ti sei sbarazzata di lei.- disse Quinn lentamente. Queste parole la fecero riflettere... forse le sue parole l’avevano ferita. Smise rapidamente di mangiare e si diresse al suo corso di difese contro le arti oscure, che era quasi il solo corso che aveva in comune con i Tassorosso.

Come d’abitudine, corse per i corridoi del castello, cercando di trovare Brittany... lei non sapeva perché, ma quella ragazza la faceva sentire migliore, era come il suo alter ego, lei la manteneva calma... per questo non le farebbe mai del male. Mentre passava in un corridoio per andare in classe, un giovane le si avvicinò.

-Euh... Santana Lopez?- chiese il ragazzo con qualche dubbio.

-Si...- rispose lei aggrottando le sopracciglia, ma velocemente si ricordò che aveva visto quel ragazzo con Brittany, e decise di fare uno sforzo per non allontanarsi da lui.

 -Euh... bene, mi chiamo Sam Evans... e hem...

-Che succede?

-Succede che Brittany mi ha chiesto di darti questo- disse il ragazzo passandole una pergamena- euh...scusa.

-Ok, va bene...- disse lei con un tono serio.- grazie.- il ragazzo fu un po’ sorpreso nell’udire quella parola, ma le sorrise e se ne andò. Apparentemente, i Tassorosso sono piuttosto cordiali, pensò Santana.

Aprì la pergamena, e non fu sorpresa della scrittura della ragazza; era arrotondata e c’erano dei cuori al posto dei puntini sulle ‘i’.

Cara Santana,

Mi dispiace molto, ma oggi non potrò venire al nostro corso.

Brittany S.Pierce.

Santana osservò la lettera per qualche secondo.-É mia la colpa?- si chiese la mora. –Farle del male era l’ultima cosa che desideravo...- pensò. Mise la pergamena nel suo zaino e riprese a camminare, forse l’avrebbe vista durante il corso.

Quando arrivò, si rese conto che Brittany non c’era. Tuttavia, vide ancora Sam... non sapeva perché, ma voleva saperne di più a proposito di Brittany,

-Euh.. Sam, posso parlarti per un momento?

-Certo- disse il ragazzo sorridendo. Santana non poté impedirsi di pensare che il ragazzo era una specie di Brittany versione maschile. – In cosa posso aiutarti?

- Volevo sapere se sai perché Brittany non puo’ venire al nostro corso oggi pomeriggio.

-Non ne ho idea... oggi é uscita molto presto e non é tornata. Credo che abbia detto che sarebbe andata alla biblioteca, o qualcosa del genere.

-D’accordo, grazie mille.

-Non c’é di che.

Santana andò rapidamente alla biblioteca, ma prima che potesse muoversi Puck la chiamò.

-San, dove vai?

-Alla biblioteca.- disse Santana.

-D’accordo.- disse Puck dubbioso.

Santana continuò per la sua strada, e vide come Finn parlava con la Berry. Era impressionante il fatto che quei due discutevano in ogni momento, quando lei passò vicino ai due, restarono in silenzio e le lanciarono delle occhiatacce. Ovviamente, non le importa nulla di quello che pensano o fanno, ed é per questo che lei li guardò solo con disprezzo.

Quando arrivò alla biblioteca, cercò la ragazza con gli occhi azzurri, ma sfortunatamente, non la trovò da nessuna parte. Allora andò alla grande biblioteca e la vide... stava cercando di prendere un libro, le si avvicinò lentamente.

-Wingardium Leviosa.- disse Santana, facendo in modo che il libro che voleva Brittany le finisse tra le braccia. Brittany si girò per vedere chi l’aveva aiutata. Quando vide Santana un sorrise si dipinse spontaneamente sul suo viso.

-Grazie mille Santana.- disse la giovane ragazza. Santana si limitò a sorriderle.

-Brittany...io...io vorrei parlarti.

- Riguarda il fatto che non posso venire oggi?

-Si... é che...

-Ovviamente non é per quello Santana.

-Cosa?

-Non é a causa di quello che dicono gli altri, non mi ha disturbato affatto quello che mi hai detto ieri.- Santana era stupefatta, quella ragazza era una specie di indovina o qualcosa del genere.

-Bene... vorrei anche presentarti le mie scuse... perché sono stata molto...

-Non ti devi scusare, Santana.- le disse sorridendo un’altra volta.- Ma oggi non posso venire.

-Ok...- disse Santana un po’ triste.

-Devo andare ora, spero di rivederti presto.- disse Brittany.

-Ciao.- disse Santana.

Brittany uscì rapidamente dalla biblioteca, e quando la vide, Rachel le si avvicinò. Brittany era molto socievole e aveva molti amici delle altre case... o piuttosto tutte tranne Serpeverde. A dire il vero, nessuno componente delle altre case era amico con i Serpeverde.

-Brittany...come stai?

-Molto bene, e tu?

-Bene... Finn ed io abbiamo litigato un’altra volta.

-Ma Rach...

-Non ha importanza Britt... volevo solo sapere se tu stavi bene.

-Perché non dovrei esserlo?- disse lei gioiosamente.

-Non so...tutti quanti dicono che Santana... che lei... che lei ti ha trattato male.

-Non fa niente Rachel. Sto bene.

-Bene, perché oggi l’abbiamo vista e non abbiamo potuto impedirci di guardarla con disprezzo.

-Ma perché? Santana non vi ha fatto nulla di male.

- Ma lei non ha il diritto di maltrattarti neanche a te Britt.

-Lei non mi ha maltrattata- disse lei seriamente – é stato semplicemente un errore... euh devo andare Rachel.- disse rapidamente Brittany-  ne riparliamo più tardi.

Santana ritornò alla sala comune dei Serpeverde, e fece qualche compito che le era stato assegnato e cominciò anche a pensare ai giocatori che poteva inserire nella squadra...ma pensava anche a Brittany.

Brittany era differente da tutti le altre persone che aveva conosciuto, lei era sincera e gentile. In più non la giudicava e non dava importanza alla sua reputazione, lei le sorrideva come nessuno le aveva mai sorriso... cosa poteva importare che era una Tassorosso, lei sembrava essere la sola amica che aveva in questa scuola... loro non erano delle amiche molto intime, ma Santana sentiva che poteva fidarsi.

Quando Santana  tornò nel mondo reale, notò che c’erano dei piccoli cuori sulla sua pergamena e per questo rimase shockata.

-Non é possibile... certo che no.- disse lei a voce alta. Si alzò rapidamente, voleva prendere un po’ d’aria, e pensare chiaramente a quello che era appena successo. Corse fino alla sua camera e prese la sua scopa... volare era il solo modo che aveva per sgomberare la mente, sentire il vento sul viso, sembrava essere così tranquilla in aria.

Così andò al campo da Quidditch... laggiù cominciò a volare da un capo all’altro, a fare dei cerchi in aria, ma non smetteva di pensare a lei, al suo sorriso, ai suoi occhi, ai suoi capelli, tutto.

-Non é possibile... non posso provare questo genere di cose... lei...lei é per prima cosa é semplicemente lei. E secondo é una Tassorosso... cosa penseranno gli altri di me?

Continuò a fare dei giri, e continuò a pensare a lei, continuò a immaginare... fino a che d’un tratto le venne in mente un’altra idea.

-E se lei sentisse le stesse cose per me... no, é impossibile... chi potrebbe provare qualcosa per me, sono odiosa.

Finalmente smise di volare e scese sul terreno...una brezza fece svolazzare i suoi capelli e sentì i raggi del sole che brillavano sul suo viso. Chiuse gli occhi per qualche secondo. Avrebbe voluto una qualunque spiegazione su quello che provava, ma a dire il vero nemmeno lei lo capiva... aveva solo dei dubbi e paure di qualcosa che stava accadendo solo nella sua testa. Ad un tratto, sentì una musica... proveniva dai dintorni del terreno di Quidditch. Si avvicinò e vide Brittany che ballava allegramente. E come per magia un sorriso si dipinse sulle sue labbra, accompagnato da una piccola risata.

Santana non riusciva a credere fino a che punto era bella quando ballava, era come se ondeggiasse in aria. L’ammirò per qualche secondo...

-Che succede?- disse Brittany senza smettere di ballare.

Santana non sapeva se si stava rivolgendo a lei o se parlava da sola, per questo non rispose. –Santana, che succede?- ovviamente si stava rivolgendo a lei, non? Aveva come l’impressione che Brittany sapeva tutto quello che faceva o pensava.

-Io... io sono desolata, non volevo interromperti- disse Santana nervosamente. Il tono di voce della mora ebbe l’effetto di far smettere Brittany di ballare, dopo qualche secondo la guardò. –mi dispiace.- ripeté Santana.

-É tutto ok...- disse lei avvicinandosi un po’ a Santana, la mora abbassò lo sguardo immediatamente, era come se Brittany fosse la sola persona al mondo capace di far arrossire la mora.

-Adesso io... io me ne vado- disse Santana girandosi.

-Aspetta-disse Brittany- non te ne andare Santana.- e ancora una volta era come se fosse sotto l’influenza dell’ imperium, e si fermò.-Mi dispiace di non essere venuta oggi.

-Non fa niente Britt... volevo dire Brittany.- Santana sentiva il suo cuore battere rapidamente.

-É solo che non va tutto perfettamente...

-Seriamente Brittany non é necessario. Va tutto bene.

-No... non va tutto bene...- disse lei quasi singhiozzando.

Santana si avvicinò subito alla ragazza.

-Brittany... qualunque cosa succeda, andrà tutto bene.- disse lei cercando di mostrarle il suo miglior sorriso. Brittany rise. –Vedi? Andrà tutto bene.- Brittany si sedette sull’erba e batté sullo spazio accanto a sé, per far sì che Santana si sedesse. Senza esitazione, Santana si sedette.

-Santana... posso raccontarti una cosa?- disse lei abbassando lo sguardo per la prima volta.

-Certo...- non sapeva perché, ma il suo cuore aveva iniziato a battere sempre più forte.

-Quando te lo avrò detto, non pensare che io sia pazza, per favore.- Santana posò una mano sulla spalla dell’altra ragazza.

-Non potrei mai pensarlo.- disse Santana sorridendo. Brittany le sorrise a sua volta.

-Quello che succede é che... io provo qualcosa che non avevo mai provato prima.- Santana la guardò in silenzio. – e questo mi succede quando sono con te... é per questo che oggi non volevo venire al corso...e io... io volevo riflettere un po’ su quello che mi stava accadendo.- Santana annuì timidamente.- Per favore... non pensare male di me... mi dispiace.

-Brittany...- disse lei con un tono serio, la giovane la guardò rapidamente. Santana notò che la giovane ragazza aveva gli occhi lucidi, come se stesse trattenendo le lacrime.- Non devi scusarti.- disse Santana ripetendo le stesse parole che aveva usato Brittany alla biblioteca.-Beh, io... anche io stavo pensando... a te.- gli occhi della bionda si aprirono, e un sorrise si dipinse sulle sue labbra.

- E a che conclusione sei arrivata?- le chiese guardandola negli occhi.

-Che anche io provo qualcosa per te...forse perché nessuno si é comportato così con me...tu, tu sei differente.- disse lei lentamente.

-Anche tu sei differente... tu sei una delle rare persone che non mi prende per pazza... tutti quanti si prendono gioco di me.

- Perché?- disse lei un po’ indignata.

- Non lo so... ogni volta che mi vedono ballare mi prendono in giro... e mi prendono in giro per quello che dico...

- Sono degli idioti.- disse Santana arrabbiata. Non poteva capire perché le persone prendevano in giro Brittany, lei era così tenera, adorabile, divertente.

-Ok... la mia conclusione é che... tu sei speciale Santana Lopez... così speciale che il mio cuore batte più rapidamente che abitudine... che tutto é più bello...- disse Brittany, guardandola ancora. Santana non era abituata a quel genere di cose, non le avevano mai fatto dei complimenti, e neanche le avevano mai detto qualcosa di così dolce. Non sapeva cosa rispondere, non riusciva a a dire neanche una parola, non sapeva come dimostrarle quello che sentiva.

-Brittany... vorrei dirti quello che provo...ma a dire il vero, non so come fare...- disse lei abbassando lo sguardo un’altra volta, si vergognava molto quando parlava a Brittany, era come se la bionda potesse vedere al di là della sua maschera, al di là di quel gelo esterno e questo la faceva sentire insicura, senza difese...

-Va bene... non devi dire nulla.- disse toccandole timidamente la gamba. Questo semplice contatto ebbe come effetto che Santana sentisse ancora più cose per lei, che tutto ciò che le circondava si congelasse per qualche secondo. Guardò i suoi occhi fantastici... erano così puri e innocenti che avrebbe dato qualunque cosa affinché la bionda la guardasse sempre in quel modo.

-Sì, vorrei dire qualcosa... voglio dire qualcosa che sia altrettanto bello, qualcosa per te...

-É tutto ok... sei una Serpeverde, avete alle volte dei problemi con i sentimenti.

-Io...- disse lei balbettando, ma in quel momento Brittany le si avvicinò un po’ di più. Santana si allontanò un poco, ma Brittany si avvicinò di nuovo, e lentamente le chiese con lo sguardo il permesso di avvicinarsi ancora di più. Santana la guardò nervosamente, e Brittany lo prese per un sì, in seguito appoggiò il suo orecchio sul petto di Santana. Fu sorpresa dei battiti del cuore della mora, ma dopo qualche secondo si allontanò di nuovo e le sorrise. Santana non sapeva perché aveva fatto quel gesto, ma non le importava, non si era mai sentita così bene...

-Adesso lo so... non é necessario che tu parli Santana.- disse lei ritornando alla sua posizione iniziale. Santana si rese conto che si sentiva piccola quando era accanto a Brittany.

-Brittany, credo che sarebbe meglio se ce ne andiamo...- disse alzandosi. La bionda annuì, e Santana le tese la mano per farla alzare. La mano di Brittany era gelata e Santana avrebbe voluto tenerla nella sua per più tempo.

Le due ragazze entrarono nel castello, qualche sguardo curioso le seguì lungo il cammino, il che non fece più pensare a Santana quello che aveva appena pensato.

-Brittany ci vediamo presto, devo andare adesso.- le disse rapidamente senza guardarla.

-D’accordo...- disse la bionda triste- ci vediamo domani?

-Certo! Alla biblioteca?

- Alla biblioteca.

Santana si allontanò rapidamente in direzione della sala comune, quando entrò, un giovane ragazzo la guardò.

-San, dov’eri?- chiese il ragazzo. Santana non disse nulla e si sedette davanti il camino, nonostante le sue mani fossero tiepide, lei sentiva molto freddo. –San..- ripeté Puck.

-Che c’é Puck?

-Dov’eri?- le chiese di nuovo.

-Alla biblioteca- mentì lei- e poi... non ti riguarda quello che faccio.- disse la giovane.- Altre domande? Se non ne hai, potrai fare parte della squadra venerdì.

-Sei differente, in più hai lasciato le tue cose qua.- disse lui mostrandole qualche pergamena piena di cuori.

-Puck, non succede niente.- disse lei tranquilla.

-Ok...- disse non molto convinto.

Santana si alzò, e prese le pergamene che Puck le aveva mostrato. Cominciò a scrivere i nomi, e a pensare alla formazione che avrebbe vinto la partita di Quidditch, quando vide la coda dell'occhio Puck andarsene.

Dopo pochi minuti, l'elenco era pronto.

- La vostra attenzione ... - disse lei, alzando un po’ la voce. Presto i giovani si radunarono -Ho tra le mani l’elenco di coloro che giocheranno venerdì contro Corvonero-tutti applaudirono- voglio dire a tutti ... che ... Spero che non mi deluderete, e quelli che non sono nell’elenco non sono meno bravi... il vostro turno arriverà disse.

- E allora? - chiese con uno studente desideroso di terzo anno.

- Beh ... dirò i nomi ora, Dean- il ragazzo sorrise-portiere – i suoi amici lo applaudirono. --Hannah, Theodore ... cacciatori, con me ... Puck e Bradly... battitori e Daniel è il nostro cercatore.

A quanto pare, tutto avevano l’aria contenta della scelta del team che aveva fatto Santana, per la prima volta che si avvicinarono e si congratularono con lei. Anche se non era abituata, sorrise a tutti.

- Ed ora ... andiamo a vincere questo maledetto coppa - gridò Puck.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4:

 

Il giorno dopo, Brittany si svegliò presto e passeggiò un po’ per il castello come faceva ogni giorno, adorava vedere i corridoi deserti... in realtà, adorava ballare nei corridoi senza che nessuno la disturbasse.

Ballare é una delle cose che le faceva battere il suo cuore... non c’erano altri modi per descriverlo, danzare la rendeva felice.

Ed é così che passava le sue mattinate, a ballare fino a che non era l’ora della colazione, ma questa volta decise di andare in anticipo nella grande sala.

Come se fosse destino, la vide... era seduta tutta sola alla tavola dei Serpeverde. I suoi capelli neri e la sua pelle olivastra, la sua espressione di disagio costante e lo sguardo fisso nel suo piatto. Le si avvicinò silenziosamente e si sedette davanti a lei. Santana non alzò nemmeno lo sguardo...

‘Buongiorno Santana.’ Disse Brittany. Sorpresa, Santana alzò lo sguardo.

‘Ciao Brittany’ disse sorridendole ‘come stai?’

‘ Bene e tu?’

‘Adesso va molto meglio... volevi qualcosa?’ le disse porgendole una parte della sua torta.

‘No grazie, non ho fame.’ disse tranquilla. Santana annuì. ‘Perché sei qui così di buon ora?’ domandò Brittany.

‘Non lo so... avevo solo voglia di venire prima per fare colazione, in più non c’é casino. E tu?

‘Stranamente, ho avuto lo stesso desiderio.’ disse Brittany ‘Che corso hai dopo?’

‘Divinazione...’ disse Santana ‘anche tu, giusto?’

‘Sì’ disse Brittany sorridendo. Santana si rese conto con poteva impedirsi di sorridere anche lei. A poco a poco la grande sala si riempì e Santana notò che diverse persone parlavano alle spalle di Brittany, e questo le dava enormemente fastidio, Brittany era una ragazza sensazionale, nessuno avrebbe dovuto prendersi gioco di lei, e neanche darle fastidio.

‘Beh... ci vediamo più tardi.’ disse Brittany toccandole la mano. Grazie a quel semplice gesto, Santana uscì dai suoi pensieri e le sorrise ancora una volta.

‘Ci vediamo più tardi.’ ripeté Santana osservando la ragazza andarsene. Nello stesso istante, notò che qualcuno si stava sedendo accanto a lei.

‘Ciao San.’ disse Puck.

‘Ciao Puck’ disse lei sorridendogli ‘Come stai?’ Puck fu un po’ sorpreso della gentilezza della ragazza.

‘Bene e tu?’
‘Anche se non mi credi... sto bene.’ disse lei prendendo le sue cose. ‘Beh, devo andare adesso.’

‘Aspetta San...vorrei parlarti.’
‘Parleremo più tardi Puck...’ disse lei abbandonando la sala.

Santana non arrivò in ritardo alla sala di Divinazione, forse perché non si trovava mai bloccata nei corridoi pieni di studenti che, appena la vedevano, si scansavano e la lasciavano passare... forse per paura o per rispetto, in realtà nessuno lo sapevo.

Quando arrivò, notò che qualche suo compagno Serpeverde rideva e scommetteva sulla partita del giorno seguente. Si fermò sulla soglia della porta per ascoltarli.

‘La Lopez li massacrerà tutti.’ disse un ragazzo biondo.

‘Lo so, e Puck non sarà da meno... in più é così bello.’ disse una ragazza, il suo amico rispose al suo commento solo con uno sguardo. Santana rise in silenzio.

‘Beh, anche Lopez é molto carina.’ aggiunse un altro ragazzo.

‘Sì questo é sicuro...ma francamente é così noiosa e seria che sarebbe come uscire con un troll.’

‘Lo so, o come uscire con un elfo della Gringotts.’ disse l’altro ragazzo, facendo ridere tutti.

Santana abbassò lo sguardo, certo... chi potrebbe dire qualcosa di gentile su di lei?

‘Non é vero.’ disse una ragazza. Santana riconobbe immediatamente la voce. É Brittany, pensò.

‘E tu che ne sai Brittany?’ disse la ragazza dei Serpeverde.

‘Sì, che ne sai... non é lei che ti ha buttato fuori dal campo di Quidditch?’ disse il ragazzo biondo.

‘Oh, é talmente stupida.’ disse la bionda un’altra volta la bionda. E ovviamente, fu la goccia che fece traboccare il vaso. Seccata, entrò e guardò i ragazzi che avevano preso in giro Brittany e lei. Tacquero tutti immediatamente, e Santana si avvicinò a Brittany e si sedette vicino a lei.

‘Ancora buongiorno.’ disse Santana.

‘Ciao.’ disse Brittany sorridendole.

‘Che idioti... non dovresti lasciare che ti trattino così.’ disse lei imbarazzata.

‘Non mi importa. E comunque, si stavano prendendo gioco di te... hanno detto che...

‘Lo so.’ l’interruppe Santana. Brittany la guardò, e notò che quello che le avevano detto l’aveva ferita, e non poté evitare di chiedersi quante persone la prendeva in giro e la giudicavano senza conoscerla.

‘Io non penso che sia vero...’

‘Non me frega niente di quello che dicono di me.’

‘No, invece ti dà fastidio...’ mormorò Brittany. Santana la guardò ‘Ma non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno.’

In quel momento la professoressa Cooman entrò in classe, con i capelli spettinati come al solito e i suoi occhiali che rendevano i suoi occhi enormi.

‘Molto bene ragazzi...oggi ci concentreremo sui misteri della vita attraverso la forma infinita del cosmo.’ disse lei alzando il tono di voce. Santana guardò Brittany con l’aria di una persona che ci aveva capito nulla. Brittany rise.

‘Quello che vuole dire é che leggeremo le linee delle nostre mani.’ disse Brittany.

‘Esatto Miss Pierce...’ disse la professoressa. ‘Qualcuno qui ha il sesto senso. 5 punti a Tassorosso.’ aggiunse contenta. Santana guardò Brittany, e si sentì piuttosto contenta che la sua amica sapesse così tante cose sulla Divinazione, perché Santana aveva sempre considerato quella materia come una stupidata, nessuno puo’ predire il futuro pensò lei. ‘Dunque...prendete la mano del vostro compagno e cominciate a vedere il destino che gli offre il cosmo.’ disse lei allungando la pronuncia dell’ultima parola. Santana rise, ma smise quando Brittany le parlò.

‘Allora...vuoi leggermi il futuro?’ domandò lei porgendole la mano.

‘Io... io non sono molto dotata per questo genere di cose.’ disse lei a disagio.

‘D’accordo... in questo caso, comincerò io.’ disse lei prendendo timidamente la mano della mora.

‘D’accordo.’ disse Santana. Brittany iniziò a passare le sue dita sul plamo della mano di Santana, e si rese conto che, come l’altra volta, era tiepida e anche molto morbida. Mentre osservava la sua mano, notò che Santana arrossì un po’. ‘Allora?’

‘Shhh’ disse rapidamente Brittany. Santana si avvicinò un po’ per vedere la sua mano. In quell’istante gli occhi di Brittany entrarono in contatto con i suoi e non poté evitare di arrossire.

‘É molto strano...’ disse Brittany.

‘Cosa? Cosa é strano?’
‘La tua mano.’

‘Cos’ha di strano?’ domandò Santana preoccupata.

‘Dunque, questa linea’ disse lei passando il dito sulla linea più profonda ‘é la linea della vita... la tua gioventù é stata molto difficile... piena di problemi e amarezza.’ si fermò per vedere la reazione di Santana, e a quanto pare aveva ragione. ‘ma dopo, non so perché, si unisce a questa linea...’ disse mostrandogliela ‘e apparentemente tutto migliorerà.’ Santana ritirò rapidamente la mano, ne aveva abbastanza.

‘Credi veramente a questo genere di cose?’ le chiese con un tono serio.

‘Che hai?’ domandò Brittany.

‘Tutto questo é stupido.’

‘Ho detto qualcosa che ti ha turbato?’
‘No, certo che no...ma tutto questo... non é che un’assurdità.’ disse lei alzandosi, per poi uscire dalla classe. Santana non sapeva perché, ma quelle parole lei avevano ricordato troppe cose che avrebbe preferito dimenticare.

‘Santana...’ si sentì chiamare ‘Santana aspetta!’ Aveva talmente tanti pensieri che non sapeva più cosa pensare. ‘Per favore!’ sentì ancora. Allora si fermò, nel bel mezzo delle scale, e l’attese.

‘Brittany, non ne voglio parlare.’ disse senza guardarla.

‘Lo so...’ le disse avvicinandosi. Santana la guardò timidamente, Brittany vide qualche lacrima scivolare sulle guance. ‘Mi dispiace.’
‘É tutto ok... non é colpa tua, non capisco perché sono così sensibile.’ le disse sorridendo, ma Brittany sapeva che quel sorriso non era lo stesso di quello che le aveva fatto prima. Senza riflettere Brittany l’abbracciò.

‘Andrà tutto bene.’ le sussurrò all’orecchio. Grazie al gesto di Brittany, Santana si sentì subito meglio, e passò le braccia intorno alla vita dell’altra ragazza.

‘Grazie Brittany.’ disse Santana sciogliendo l’abbraccio. ‘Che ne dici se andiamo a mangiare e poi a studiare Pozioni?’

‘Certamente.’ le disse sorridendo.

Il pomeriggio passò senza problemi, Santana e Brittany avevano passano circa 4 ore in biblioteca, e nessuna delle due era stanca.

‘ E che cosa ottieni?’ domandò Santana.

‘ Pozione Polisucco.’ disse Brittany con qualche dubbio.

‘Esatto’. disse Santana sorridendo. ‘Brittany, se non ottieni un Ottimo, ti prometto che... ti invito a bere una birra burrata.’ le disse ridendo.
‘D’accordo. E se prendo Ottimo, sarò io che ti inviterò.’ Le due ragazze risero. Santana non poteva credere che in così poco tempo Brittany era diventata così importante per lei.

‘Credo che abbiamo studiato abbastanza per oggi, non credi?’ disse Santana.

‘Sì e credo che tu ti debba riposare, domani é il grande giorno no?’
‘Suppongo di sì’ scherzò Santana ‘ sinceramente, penso che vinceremo.’
‘Anche io lo penso.’ disse Brittany.

‘Quando le due ragazze si alzarono dalle sedie, un giovane le si avvicinò.

‘San, possiamo parlare due secondi?’ disse Puck. Vedendo Brittany sorridergli la salutò. ‘Ciao...’
‘Ciao!’
‘Puck.’ disse porgendole la mano. Brittany annuì e gli sorrise.

‘Ok, credo sia meglio che tolgo il disturbo.’ disse Brittany a Santana. La mora annuì. ‘Ci vediamo più tardi.’
‘Ci vediamo più tardi’ ripeté Santana.

‘Alla prossima Puck.’ disse Brittany allontanandosi.

Santana si sedette di nuovo, e Puck prese posto accanto a lei.

‘San, che succede tra te e Brittany?’ le chiese con un tono serio.

‘Non succede niente Noah. É una mia amica.’ disse lei un po’ imbarazzata.

‘Molte persone ne parlano San... É una Tassorosso. E tu una Serpeverde... una Serpeverde San!’ disse Puck ‘Siamo dei Serpeverde, non facciamo amicizia con quelli delle altre case.’

‘Pff.. Noah, credi che non lo sappia?’ disse lei seccata. ‘Ma dimmi, credi che qualcuno si sia preso la briga di provare ad essermi amico? Nessuno Puck! Nessuno!’ gridò.


‘Signorina Lopez, esca dalla biblioteca per favore.’ disse Madame Pince. Santana raccolse le sue cose e irritata, abbandonò la biblioteca. Puck la seguì.

‘San aspetta’ Gridò mentre camminavano per i corridoi. Ma Santana non si fermò ‘Stavo solo cercando di aiutarti.’

‘Aiutarmi Noah?’ disse girandosi ‘Aiutarmi in che cosa?’

‘A salvare la reputazione San ...’ di fronte a queste parole, Santana camminò il più velocemente possibile fino alla sala comune, quello che Puck continuava a dire non le importava più, la sua reputazione ... maledetta reputazione, non interessa a nessuno.

 

Ecco anche il 4! Grazie a tutti quelli che hanno messo la storia tra le seguite, le ricordate e i preferiti.
Spero che la storia vi stia piacendo...

Alla prossima! J
B.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5

 

Il risveglio di Santana fu molto diverso da quello del giorno precedente, ma lo show stava per cominciare, la tensione saliva, e lei doveva mantenere il suo sangue freddo e restare impassibile. 
Si diresse lentamente verso la grande sala, dove vide Quinn farsi salutare da tutti i Corvonero, gridavano e  le facevano gli auguri. E lei? Lei era sola come ogni singolo giorno. 
Santana finì di fare colazione e vide la sua squadra arrivare per la colazione, Puck era seduto all’altro capo della tavola dei Serpeverde. 
-Ascoltate Serpeverde!- gridò Puck. –Oggi, usciremo vincitori!- Tutta la tavolata gridò e applaudì Puck. 
Qualche minuto più tardi, tutti erano pronti per la partita. Le squadre era già sul terreno di Quidditch, volando e preparandosi per la partita. Santana chiamò rapidamente a raccolta la sua squadra, anche se sapeva che non avevano bisogno di un discorso di incoraggiamento. 
-Molto bene ragazzi, voglio solo dirvi che questa coppa deve essere nostra, dunque date il massimo di voi stessi.- disse Santana. Tutti i ragazzi l’acclamarono e presero di nuovo posto sul terreno di gioco. 
-Ed ecco che inizia il nuovo torneo di Quidditch.- disse Rachel Berry.- Oggi si affronteranno Corvonero- si udirono le grida dei Corvonero – e Serpeverde- questa volta si udirono le grida dei Serpeverde. –I capitani delle due squadre sono Quinn Fabray per Corvonero e Santana Lopez per Serpeverde.- disse Rachel. –E adesso Madame Bumb si piazza al centro terreno, il boccino d’oro viene rilasciato, la Pluffa é stata lanciata e il match comincia. 
Santana si impossessa rapidamente della Pluffa ed evita i Corvonero dirigendosi verso le porte avversarie(1). 
-Santana dei Serpeverde é in possesso della Pluffa e sembra che nessuno riesca a fermarla, fa un passaggio ad Hannah che evita senza problemi Janet e Terry. Le ripassa la Pluffa e si avvicinano alle porte. Santana passa la Pluffa a Theodore e... 10 punti per Serpeverde!- disse Rachel. Tutti i Serpeverde gridarono e gioirono per i primi 10 punti della loro squadra. –Adesso Janet percorre il terreno con la Pluffa, schiva Theodore e fa un passaggio a Terry che avanza verso le porte avversarie, ma un Bolide lo colpisce...- delle grida e fischi si udirono dalle tribune dei Corvonero.- L’autore del colpo é senza alcun dubbio Puck dei Serpeverde. E Serpeverde é di nuovo in possesso della Pluffa e avanzano senza problemi, oh... ma Marcus e Santana sono testa a testa per avere la Pluffa, Puck lancia un altro Bolide, ma i due giocatori riescono a schivarlo, Santana riesce a passare la Pluffa a Theodore, che la passa ad Hannah che tira in porta, ma Quinn, il portiere dei Corvonero, l’intercetta.- degli applausi partono in quell’istante per Quinn. 
Santana notò che i due cercatori volavano a grande velocità, ma anche che Terry, Marcus e Janet si dirigevano verso le porte della sua squadra. Tentò di raggiungerli e urtò Marcus che aveva la Pluffa, ma nel mentre Terry riuscì a recuperarla e a lanciare. Quelli furono i primi 10 punti per Corvonero. 
-Le due squadre sono in parità, ed ora Dean lancia la Pluffa a Theodore, che evita i Bolidi senza problemi, Marcus tenta di intercettarlo, ma Theodore lancia rapidamente la Pluffa a Hannah, che urta bruscamente Janet, nello stesso momento Lisa lancia un Bolide...- si sente un grande ‘oh’- ma Bradley e Puck riescono a deviarlo, e Hannah riesce a passare la Pluffa a Santana che si avvicina rapidamente alle porte avversarie...- disse Rachel- Santana lancia e 10 punti per Serpeverde. 
-E ora chi é che piange, eh Fabray?- rise Santana. 
-Apparentemente i due cercatori sono quasi riusciti a prendere il Boccino d’oro, Daniel e Amelia volano a tutta velocità evitando i Bolidi e combattendo spalla a spalla... Daniel sembra aver preso un breve vantaggio, e afferra il Boccino! 
Si udì un fischio e Madame Bumb dichiara finito il match. 
-Serpeverde vince.- disse Madame Bumb e tutti i Serpeverde furono contenti. Santana si diresse rapidamente dov’era Daniel per congratularsi con lui, mentre gli altri giocatori della squadra si stringono in abbracci e festeggiano la loro vittoria difronte ai Corvonero. 
-Il punteggio finale é di 170 per Serpeverde e 10 per Corvonero. E Santana Lopez si aggiudica la sua prima vittoria in veste di capitano.- terminò Rachel. 
Santana raggiunse rapidamente la sua squadra e tutti l’applaudirono un’altra volta, mentre lei gli sorrideva. 
-Ben fatto...- disse Santana a Daniel. 
-E adesso, andiamo a festeggiare!- gridò Puck. 
Nella sala comune dei Serpeverde tutti applaudivano e urlavano, era chiaramente qualcosa che infastidiva Santana, per questo uscì silenziosamente... quel giorno avere ricevuto molte pacche sulla schiena e molti sorrisi che erano dovuti solamente al Quidditch. 
Lentamente, percorreva i corridoi, e vide con gioia dei coriandoli di coloro verde e argento a terra. Ne prese un po’ e li mise in tasca. 
-Non dovrei stare festeggiando?- disse una voce che conosceva. 
-Fabray, tu sai che detesto il casino. 
-Sì, lo so. E beh... complimenti.-disse Quinn. 
-Grazie... anche tu hai giocato bene.-disse lei tendendole la mano che Quinn strinse. 
-Non mi piace il fatto che il Quidditch faccia uscire le nostre parti peggiori.- disse Quinn. 
-Lo sai come siamo...delle maledette competitrici. 
-Lo so... beh, buona fortuna per il resto. 
-Grazie.- disse Santana andandosene. 
Poco tempo dopo, raggiunse la grande sala e un elfo le si avvicinò timidamente. 
-Miss. che volete mangiare?- chiese l’elfo. 
-Qualsiasi cosa...-disse Santana. 
-Io vorrei avere un po’ di torta Elby, se non é chiedere troppo.- disse una giovane bionda. L’elfo annuì e sparì rapidamente. 
-Tu e la tua gentilezza. 
-Non capisco perché gli elfi vengono trattati così male. 
-Perché sono elfi, Brittany. 
-Non vedo perché non possiamo essere gentili con loro.- disse Brittany, e in quel momento Elby riapparì con due fette di torta, della frutta, dolci e del succo di zucca. 
-Grazie tante.- disse Santana. Brittany la guardò stupefatta. L’elfo si meravigliò anche lui, annuì e sparì di nuovo. –Che c’é? 
-Niente- le disse sorridendo – ti sei comportata bene San.- Sentendo il soprannome, Santana la guardò.- Non ti dà fastidio se ti chiamo così? 
-No, certo che no... é solo Puck che mi chiama così...ma va bene, trovo che sia migliore quando sei tu che lo dici. 
-In questo caso.- disse lei sorridendo. 
-Brittany, devo dirti qualcosa- disse Santana prima di bere un sorso di succo di zucca – se non ti dispiace. 
-Certo che no, in più... voglio sapere quello che hai da dirmi. 
-Ti ricordi che Puck voleva parlare con me? 
-Sì, mi ricordo... ma non credo che Puck voglia che tu mi racconti quello che ti ha detto. 
-Mi ha parlato di te. 
-Di me?- chiese Brittany. 
-Sì... infatti, mi ha chiesto cosa sta succedendo tra noi-disse Santana abbassando lo sguardo.- Mi ha chiesto perché stavo con te visto che sei una Tassorosso. 
-Oh...- disse Brittany triste.-capisco se non vuoi che siamo più amiche. 
-Cosa? É l’ultima cosa che voglio Britt.- disse Santana prendendo la mano della bionda. –É l’ultima cosa che voglio. 
-Sei sicura? 
-Certo che sì...Brittany, io non voglio allontanarmi da te. 
-Neanche io San. 
-Onestamente, tu sei la cosa migliore che mi sia capitata in sei anni passati a Hogwarts. Quando sono con te, io mi sento felice, come se qualcuno si prendesse finalmente cura di me...- disse Santana rendendosi conto che Brittany non le aveva mai lasciato la mano e questa volta Santana la guardò, la guardò per farle capire che tutto quello che aveva detto era la verità. Vide i suoi magnifici occhi azzurri, i suoi capelli biondi e un po’ spettinati, la sua pelle bianca e sentì la voglia di restare così per sempre, restare accanto a Brittany, seduta nella grande sala, tenendole la mano e guardandola nei suoi occhi azzurri. Vide le labbra di Brittany muoversi, ma a dire il vero non ascoltò nemmeno una parola. 
-Brittany...-disse con un aria colpevole.- perdonami, non ti ho sentita. 
-Ti ho detto che sei molto bella San.- disse Brittany accorciando un po’ la distanza che c’era tra loro. Santana arrossì e sentì il suo cuore battere più veloce. –Ho anche detto che...- Brittany non aveva ancora finito che Santana la stava già baciando. Nel momento in cui le labbra di Santana toccarono le sue, sentì che il suo cuore era pieno di un sentimento che non aveva mai sentito prima. 
-Mi dispiace.- disse Santana rapidamente. Brittany negò con la stessa e prese lentamente il viso di Santana tra le mani, e le loro labbra si unirono di nuovo. Santana rispose al bacio e passò le mani attorno alla vita di Brittany. Dopo qualche secondo si separarono. 
-Ho anche detto che mi piacerebbe baciarti.- disse Brittany sorridendo. Santana non poté impedirsi che una risatina nervosa uscisse dalla sua bocca. –Allora, cosa hai risposto a Puck?- chiese Brittany. 
-Gli ho detto che aveva ragione.- disse ridendo, Brittany la spinse dolcemente. Santana bevve un altro sorso di succo di zucca e le sorrise. 

La nota serve solo per ricordarvi che nel gioco del Quidditch ci sono ben tre porte. Una Pluffa, due Bolidi e un Boccino.

Ecco il 5 capitolo!! Che ne pensate? A me piacciono sempre di più...Britt é dolcissima!!
Come al solito critiche e non critiche ben accette!

Al prossimo capitolo!
B.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 5:

 

 

Il giorno dopo, Brittany si svegliò più felice del solito e naturalmente questo non passò inosservato ai suoi compagni. 
Tina, Mike e Sam era i migliori amici di Brittany, fin dal primo anno non si erano mai separati. Si conoscevano tutti molto bene e di conseguenza nulla restava nascosto. 
-Buongiorno Brittany-  le dissero con un tono complice nella grande sala. 
-Buongiorno ragazzi- disse Brittany sorridendo. 
-Sembra che la notte scorsa qualcuno sia uscito.- disse Tina ai suoi amici. 
-Nooooo, Tina... forse sai di chi si tratta.- disse Mike. Brittany rise, quel piccolo teatrino la stava distraendo. 
-Non dovete fare tutto questo ragazzi.- disse Brittany ridendo. – sapete bene che ero io. 
-No! Brittany, eri tu?!- dissero i tre all’unisono. 
-Credevo che con tua madre ti avessimo cresciuta bene.- disse Mike stringendo Tina fra le sue braccia. 
-Basta ragazzi, sembrate dei pazzi.- disse Brittany sempre ridendo. 
-Molto bene, allora...-disse Tina. 
-Allora cosa? 
-Chi é?- continuò Tina. 
-Perché deve esserci per forza qualcuno?- disse Brittany tentando di cancellare il sorriso apparso sul suo viso, soltanto ricordandosi quello che era successo la sera prima era molto felice. 
-Per favore Brittany, c’é per forza qualcuno che ti fa sorridere così tanto.-disse Sam. 
-É un Tassorosso?- chiese Tina. Brittany tentò di mantenere un’aria che dicesse che non stava con nessuno, ma sapeva che i tre amici avrebbero scoperto tutto presto o tardi. 
-No, non é un Tassorosso.- disse Brittany. 
-Grifondoro?- domandò Mike. La giovane bionda negò con la testa. 
-Allora é un Corvonero.-disse Sam convinto. 
-No... Serpeverde.-disse Brittany. 
-Serpeverde!- si stupirono gli altri tre. 
-Si, Serpeverde.-disse Brittany, velocemente i tre ragazzi si voltarono verso la tavola dei Serpeverde. Ma tra tutti i ragazzi della tavolata, non riuscivano ad immaginare che uno tra loro era il tipo di Brittany. 
-Brittany... un ragazzo dei Serpeverde? Sono tutti arroganti e seri.- disse Tina. 
-Non é vero... non tutti, almeno.-disse Brittany guardando la tavola dei Serpeverde, si rese conto che Santana non c’era e smise di osservare rapidamente. 
-Hum... vista la faccia che hai fatto, possiamo dedurre che non ha fatto colazione oggi.- disse Mike. 
-Ragazzi, lo so che ci raccontiamo sempre tutto e lo adoro... ma questa volta, anche io non veramente cosa sia... quindi per favore, non insistete.- gli disse con un tono serio. 
-Va bene, non ne parleremo più.-disse Tina. 
-Ma se questo imbecille ti fa soffrire, se la dovrà vedere con noi.-disse Sam, mentre Mike annuiva. 
-Non credo che accadrà.- disse Brittany.- Bene ragazzi, devo andare... sapete che sono una nullità in Pozioni.- tutti annuirono- e questo é il momento dove voi dite “No Brittany, non é vero”.- disse lei ridendo. 
-No Brittany, non é vero.- dissero i tre amici. 
-Adesso va meglio, ci vediamo più tardi. 
Brittany se ne andò pensando a quello che avrebbero detto i suoi amici se avessero saputo che in realtà non c’era nessun ragazzo, ma piuttosto una una bella giovane ragazza e che si trattava della più temuta e detestata... Santana Lopez. Quando arrivò nella sala di Pozioni, vide tutti i Serpeverde che erano lì, c’erano anche qualche Grifondoro e Corvonero, ma non riuscì a trovare Santana... la sola cosa trovò fu lo sguardo curioso e apparentemente infastidito di Puck. Decise di ignorare tutto quello che Santana le aveva raccontato su di lui e gli sorrise, il ragazzo si girò rapidamente. 
Brittany lasciò un posto per Santana vicino a lei, ma aveva capito che Puck aveva fatto la stessa cosa e lei non ne era infastidita, Santana si sedeva sempre vicino a lui in tutti i corsi. 
-Ragazzi, sono io che farò il corso oggi, il professor Piton si é dovuto assentare per aiutare il professor Silente.- disse il professor Lumacorno. Tutti gli studenti iniziarono a domandarsi quello che Silente avesse chiesto a Piton, tranne Brittany che continuava a osservare la porta nel caso in cui Santana fosse arrivata.-Qualcuno puo’ dirmi cos’é questa pozione?- chiese lui mostrando gli ingredienti scritti sulla lavagna. Brittany la conosceva, Santana gliel’aveva insegnato, era Felix Felicis, ma preferì restare in silenzio, sapeva che qualcun’altro avrebbe risposto... al contrario nessuno avrebbe detto perché Santana non era ancora arrivata. 
-É Felix Felicis.- disse un ragazzo con gli occhiali della casa dei Corvonero. 
-É esatto Signor Abrams. 
In quel momento, Santana entrò nella sala. 
-Miss Lopez, che felicità vedervi unire a noi oggi... prendete posto per cortesia.- Santana annuì e vide che Puck e Brittany le avevano lasciato un posto accanto a loro. Restò qualche secondo in piedi chiedendosi dove doveva sedersi.-Per cortesia Miss, c’é un posto libero vicino a Miss Pierce.- disse il professore.- Si sbrighi.- Santana annuì di nuovo essendo soddisfatta del fatto che il professore le avesse detto dove sedersi. Quando si sedette accanto a Brittany, un sorriso le si formò sulle labbra. 
-Ciao- momorò Santana. 
-Ciao- mormorò anche Brittany – come stai? 
-Bene e tu? 
-Molto meglio adesso.- le disse sorridendo. Santana le sorrise timidamente di rimando. 
-Allora... sai qual’é la pozione che é scritta alla lavagna?- chiese Santana. 
-Certo che lo so... sei tu che me l’hai insegnato.- Santana notò che una delle mani di Brittany si trovava sulla sua coscia e decise di stringerla tra le sue. Era come se ogni volta che si trovava da sola le mancasse la mano di Brittany. 
-E dunque...- disse stringendo un po’ di più la mano di Brittany. 
-Felix Felicis.- disse Brittany contenta. 
-Miss Pierce, potete dirci cosa stavate raccontando a Miss Lopez?- disse il professore. Tutti gli sguardi si puntarono su di lei, nessuno riusciva a credere che qualcuno che non faceva parte dei Serpeverde potesse parlare a Santana. Senza sapere se per paura o per stupidità, Santana lasciò la mano di Brittany e la bionda sentì immediatamente una sensazione di vuoto. 
-Sì, dicevo a Miss Lopez- disse Brittany guardando il professore – che questa pozione é anche conosciuta come ‘La fortuna liquida’.- il professore sorrise – ma ovviamente lo sapeva già.- terminò Brittany, guardò brevemente Santana che sembrava a disagio a causa di tutti gli sguardi. 
-É esatto... grazie per la vostra precisazione Miss Pierce. 
-Chi avrebbe detto che Pierce potesse avere così tanta fortuna... parlare a Lopez senza ricevere un pugno in cambio.- disse Puck. Tutti risero. Santana guardò Puck e sentì fino a che punto le tremavano le mani, aveva una gran voglia di picchiarlo... prendersi gioco di lei era una cosa, ma di Brittany era completamente diverso. Brittany notò i pugni di Santana e le riprese timidamente la mano, la mora si tranquillizzò e per la prima volta intrecciò la mano con quella della bionda. 
-Silenzio Signor Puckerman.- disse il professore. 
Dopo qualche minuto di spiegazione, il professor Lumacorno richiamò di nuovo l’attenzione degli studenti. 
-Quello che vedete qui miei cari- disse lui mostrando una piccola fiala contenente un liquido color oro – é Felix Felcis... colui o colei che riuscirà a realizzare la pozione – disse indicando un’altra pozione scritta alla lavagna – vincerà questa fiala. 
Tutti gli studenti iniziarono subiro ad aprire i loro libri di Pozioni, tranne Santana e Brittany, la ragazza mora le diceva in maniera quasi inudibile per gli altri quello che doveva fare. 
-San, non preoccuparti, so già che non vincerò...- disse Brittany guardando Santana – e non credo nemmeno di averne bisogno- disse prendendo la mano di Santana sotto la tavola. Santana ebbe l’impressione che ogni parola che usciva dalla bocca di Brittany facesse battere il suo cuore e che l’amore che sentiva nei suoi confronti era sempre più forte. 
-Britt...- mormorò Santana. Gli occhi di Brittany fissarono quelli marroni di Santana. – A quanto pare ho avuto parecchia Felix Felicis questi ultimi tempi.- disse sorridendole. 
Anche se entrambe avevano finito le loro pozioni, non gli importava di quello che il professore avrebbe detto. Posarono i loro calderoni sulla tavola del professore mentre lui guardava le disastrose pozioni dei loro compagni. Quando assaggiò la pozione di Santana, il professor Lumacorno sapeva che si trattava della migliore pozione. 
-Miss Santana Lopez, questa pozione é perfetta- disse il professore fancendole segno di avvicinarsi. Quando gli arrivò vicino, il professore le consegnò la piccola fiala. –Questa le vale un Ottimo. 
-Grazie...- disse lei seria. Prese la fiala e ritornò a sedersi vicino a Brittany, la giovane bionda rideva in silenzio. 
Alla fine del corso, Puck si avvicinò rapidamente a Santana. Non lo sorprendeva più vedere Santana in compagnia di Brittany e ovviamente da quando le aveva detto di allontanarsi da lei, si erano avvicinate ancora di più. 
-Ciao San.- disse Puck, Santana si girò lentamente, la mora sentì che quel ‘San’ non sarebbe mai stato speciale come quando lo diceva Brittany. –Ciao Brittany. 
-Che succede Noah?- chiese Santana con un’aria scocciata, mentre Brittany, contrariamente a Santana, sorrise al ragazzo con la cresta. 
-Euh... vorrei parlare con te.- disse Puck. 
-Allora sono di troppo.- disse Brittany ridendo. 
-No Brittany, affatto.- disse Santana rapidamente – Noah, parleremo più tardi. 
-No San, voglio parlarti adesso. 
-Beh, non io. – disse Santana arrabbiata. 
-Sai cosa Santana... sono stufo, tutti parlano di te e io come un idiota ti difendo sempre, ma sai che c’é? Da adesso non mi interessa più.- disse furioso – che dicano quello che vogliono alle tue spalle, sono problemi tuoi. 
-Non ti ho mai chiesto di farlo Noah.- disse Santana sempre arrabbiata. 
-É quello che dovrebbero fare gli amici.- rispose Puck. 
-Beh, non farlo e non preoccuparti... inoltre me ne frego di quello che dicono.- disse Santana voltandosi verso Brittany. 
-Non credere di ingannarmi così facilmente... tu ed io sappiamo bene che non é vero... forse non ti ricordi di quando... 
-Certo che me lo ricordo Noah.- gridò Santana. Brittany non l’aveva mai vista così, le sue mani tremavano e stava trattenendo le lacrime. –Allora... vuoi evitare qualche problema Noah? Beh, smettila di difendermi...anche perché non mi interessa. 
-Ma se si trattasse di Brittany, ti renderebbe folle, non é vero?- disse Puck snervato, Santana lo guardò per qualche secondo – non é vero? 
-Lascia Brittany fuori da tutto questo Noah.- disse Santana avvicinandosi a lui. Brittany afferrò il pugno di Santana e la tirò verso di lei per tenerla lontana dal ragazzo. 
-Quello che dicono di te non é così falso apparentemente...- disse Puck. Brittany si stupì di vedere Santana perdere il controllo quando il giovane iniziò a parlare di lei. – non starai iniziando a provare qualcosa per lei? 
-E anche se fosse?- disse Santana. 
-Avanti San! Tu ami tanto quanto un Serpeverde puo’ amare un Babbano.- la prese in giro il ragazzo. –Non essere stupida. Tutti i Serpeverde pensano che tu sia una traditrice... lei é una Tassorosso... Tassorosso San! Avresti potuto trovarti qualcuno di migliore.- In quel preciso istante, Santana gli diede uno schiaffo. Puck la guardò e Santana tentò di colpirlo un’altra volta, ma il giovane con la cresta le afferrò la mano prima che lei potesse toccarlo. 
-Basta San.- disse Brittany. Puck guardò Brittany, lui era il solo a chiamarla San. 
-Va bene...quello che dovevo dirti non ha più importanza San.- le disse tentando di imitare il tono di voce di Brittany quando disse ‘San’. 
-Perfetto... andiamo Britt.- disse Santana uscendo dalla sala, Brittany ebbe qualche difficoltà a seguirla, ma non disse nulla. Santana ci mise qualche minuto a uscire dal castello con Brittany sempre dietro di lei. –Mi dispiace tanto per tutto questo, Britt.- le disse senza gaurdarla. Si vergogna molto per la maniera in cui l’aveva trattata il suo amico. Ma si vergognava ancora di più per la maniera in cui lei aveva reagito. – mi dispiace veramente tanto.- disse con voce tremolante. 
-Va tutto bene, non preoccuparti.- le disse avvicinandosi e posando una mano sulla sua spalla. 
-Come vuoi che non mi preoccupi? Non voglio che nessuno ti tratti così... e almeno non il mio unico amico.- disse Santana quasi in lacrime. 
-Non mi importa di quello che ha detto Puck.- disse Brittany andandole di fronte, Santana teneva la testa bassa e qualche lacrima scivolò sulle sue guance. –Conti solo tu San. 
-Puck ha ragione Britt.- disse Santana osservandola. Brittany sentì che qualcosa le faceva male, come se il suo cuore si stesse spezzando in piccoli pezzi. – Io... io non so amare. Non so amare e non voglio rovinare tutto.- Santana abbassò di nuovo la testa, ma Brittany le prese la mano. 
- Io ti amo San.- disse Brittany. Santana la guardò sorpresa. – Ti amo. 
-Anche io ti amo Britt... non puoi immaginare quanto ti amo.- disse Santana prendendo le due mani di Brittany – ma non voglio farti del male... non voglio che quello che é appena successo ricominci.- disse Santana. 
- So che tu non mi faresti mai del male e io nemmeno.- disse Brittany asciugando le lacrime che scendevano lungo le guance della mora. Santana le sorrise e la baciò sulla guancia. 
-Grazie Britt.- disse stringendola tra le sue braccia. –Grazie veramente.- Brittany sentì il suo cuore gioire vedendo Santana un po’ più serena. Si rese conto dal modo in cui Santana la stringeva tra le sue braccia, che c’era della paura, ma anche un altro sentimento, l’amore. Quando si separarono, le due ragazze si guardarono un’altra volta negli occhi. –Dove sei stata tutto questo tempo?- le chiese Santana. 
-Non lo so... e tu, dov’eri?- disse Brittany sorridendo. 
-Ti stavo aspettando.- disse Santana che arrossì quando si rese conto dell’importanza di quelle parole. Ma Brittany le si avvicinò e la baciò lievemente sulle labbra. 
-Sono contenta che tu mi abbia aspettato. 
-Anche io sono contenta.- disse Santana – dovremmo tornare al... 
-Oppure possiamo restare qui... tu ed io.- l’interruppe Brittany sedendosi per terra. Santana si sedette e appoggiò la testa sulle gambe della bionda. 
-Credo che si potrebbe fare.- disse Santana sorridendole. Brittany passò le dita nei capelli della mora e non poté impedirsi di pensare quanto fosse bella, i suoi capelli neri, la sua pelle ambrata e i suoi occhi...i suoi occhi marroni che le impedivano di dormire.  
–Cosa? 
-Cosa ‘cosa’?- disse Brittany 
-Perché mi guardi così? 
-Perché ti amo.- disse Brittany –É un problema Lopez? 
-Non farmi prendere la mia bacchetta Pierce.- rise Santana mentre accarezzava con la mano il viso di Brittany. La bionda sorrise e Santana portò la sua mano sul collo per farla avvicinare a lei, Brittany sentiì che la sua respirazione era più lenta, come se la mora le facesse mancare il respiro ogni volta che le si avvicina. Santana la baciò, nel momento in cui le loro labbra si incontrarono, le due ragazze sentirono i loro cuori battere più forte. 
-Ti amo- disse Brittany. 
-Anche io ti amo.- disse Santana. 
Le due ragazze restarono così per delle ore... perdute negli occhi dell’altra. 

 

 Buongiorno a tutti!

Ecco il 5 capitolo! Spero che la storia continui ad  appassionarvi... nel prossimo capitolo si capiranno un paio di cosette sulla cara San!
Ai fan del Faberry: non disperate... arriverà devo ancora finire la storia...ed é comunque lungo tradurre dal francese (chi conosce la lingua mi puo’ capire).

Ringrazio ovviamente chi ha messo la storia tra le ricordate/seguite/preferiti, chi lascia qualche commento e anche chi non lo lascia!

Tenterò di postare entro giovedì sera, ma sono in periodo di esami all’università, quindi non assicuro nulla.
A presto!

B.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 (I parte) ***


Capitolo 7

 

 

Santana si svegliò come d’abitudine, vale a dire, prima degli altri, le piaceva trovarsi prima degli altri nella sala grande,visto che quando era da sola non doveva sorbirsi tutto il rumore che c'era normalmente. Ma quel giorno, non sarebbe successo ciò che aveva previsto. Quando arrivò nella sala comune, vide alcuni ragazzi che parlavano e ridevano di lei tuttavia, considerando che per Santana era troppo presto per iniziare una discussione, uscì con calma e lentamente cominciò a camminare per i corridoi del castello. A quell'ora, non c'erano molti studenti, ma quei pochi che c’erano la guardavano con disprezzo, cosa di cui Santana non rimase veramente colpita perché sapeva che non era una persona amichevole, ma quando arrivò vicino alla sala grande, udì due giovani parlare di lei, e questa volta era peggio, perché si trattava di due Grifondoro e questo infastidì molto Santana.

-Scusate –disse Santana con un tono un po’ scocciato –Cosa state dicendo su di me?-

- Nie .. niente - balbettò uno dei due. Santana lo riconobbe subito, era il cercatore dei Grifondoro ... Kurt Hummel.

- Dai, dimmi quello che hai detto su di me Hummel - disse Santana  - Allora, dove sono il coraggio e l'audacia che caratterizzano tanto i Grifondoro?

- Santana, lasciaci in pace –disse l’altro ragazzo.

- Se questo è quello che vuoi allora dimmi perché stavi parlando di me ... piccolo Grifondoro.

- Il mio nome è Blaine e va bene, ci scusiamo - disse Blaine.

- Voglio solo sapere cosa dicevate su di me - disse Santana un po 'più tranquilla, ma ancora seria.

- Abbiamo parlato solo di una cosa che Puck detto su di te –le disse Kurt.

- Che cosa ha detto Hummel?

- Che tu e Brittany siete diventate molto amiche -disse Blaine.

- E cosa può interessarvi a voi? - chiese Santana.

- Niente ... ne abbiamo parlato giusto un po’ -disse Kurt.

- Sarebbe meglio se vi faceste gli affari vostri - disse Santana mentre i due ragazzi annuivano. Santana non si chiese perché i due ragazzi si erano interessati così tanto a ciò che c'era tra lei e Brittany. Quando entrò nella sala grande e si sedette al tavolo dei Serpeverde, subì ancora una volta tutti i mormorii che la infastidivano molto. Molto velocemente, sentì alcuni Tassorosso parlare di Brittany, cosa che non apprezzava per niente, e cercò di ascoltare quello che dicevano.

- Ma se è vero quello che dicono ... cosa dobbiamo fare? - chiese una ragazza asiatica.

- Francamente, non lo so -disse Sam.

- E se lei piace veramente a Brittany? - Chiese l'altro asiatico.

- Mike, non dire sciocchezze, Brittany non è il tipo - Disse la ragazza.

- Ma Tina, non è niente ...

- Non è niente? Mike, stanno dicendo che Brittany e questa Lopez ...

- Non c'è niente di sbagliato in questo – l’interruppe Mike.

- E 'strano ... -disse la giovane asiatica.

- Credo che dovremmo parlare con lei, non credi? Forse stiamo solo dando retta a degli stupidi pettegolezzi - disse Sam.

- Forse ... ma pettegolezzi o no, questa Serpeverde non va bene per Brittany- disse Tina. In quell’istante, Santana provò un imbarazzo terribile ... non era abbastanza per Brittany ... forse non era davvero una brava persona, ma per Brittany poteva diventare migliore, per Brittany poteva fare qualsiasi cosa.

In quel momento, Brittany entrò nella sala, osservò sorridendo Santana, ma lei non la stava guardando, il che la rese un po’ triste, e il suo arrivo fece nascere nuovi pettegolezzi. Nonostante questo, Brittany continuò il suo cammino con un sorriso e si sedette accanto ai suoi amici Tassorosso, quasi di fronte Santana. La bruna la guardò timidamente e Brittany le sorrise di nuovo, e Santana le sorrise.

- Ciao Brittany -disse Mike.

- Ciao Mikey -disse Brittany dandogli un bacio sulla guancia - Ciao ragazzi –disse agli altri due.

- Brittany, dov’eri ieri? –le chiese immediatamente la giovane asiatica.

- Tina! – esclamò Sam un po 'sorpreso.

- Wow Tina, ciao -disse Brittany in un tono un po’ ritroso.

- Rispondi Brittany - disse Tina.

- Non mi ricordo più ... penso di essere stata nelle vicinanze del castello – disse Brittany.

- E con chi -? Insisté Tina.

- Tina! – dissero i ragazzi all'unisono.

- Cosa? Mi interesso solo a ciò che accade nella vita della mia amica –disse sulla difensiva.

- É tutto ok ragazzi- disse sorridendogli - ero con Santana, perché volevi saperlo? - Sentendo il suo nome, Santana provò un po' di timore, in realtà non voleva affatto sentire quello che dicevano su di lei. Erano gli amici di Brittany  e poteva supporre chela conoscevano molto meglio di lei.

- Solo per curiosità - disse Tina.

- Avanti Tina! Io ho risposto alle tue domande –le disse sorridendo.

- Ok ... – rispose Tina mentre i due ragazzi negavano con la testa –in effetti, riteniamo che Santana non sia una buona persona per te - Brittany rise così forte alla frase della sua amica che tutti la guardarono, Santana sorrise vedendola così, ma stava anche aspettando la sua risposta.

- Tina, ho 17 anni, so cosa è giusto per me e quello che non lo è - disse Brittany senza apparire offesa da ciò che aveva appena detto Tina - Santana è definitivamente un’ottima persona per me -disse lei. Santana sentì il bisogno enorme di correre da Brittany e di baciarla, ma si trattenne.

- Ma Brittany, lei è ...

- Che cos'è Tina?

- Lei non mi ispira fiducia.

- A me sì, e molta anche -disse Brittany un po 'arrabbiato.

- Va bene Brittany – disse Tina –Ma sii prudente comunque.

- Tina, ma che ti prende oggi? – chiese Brittany arrabbiata, alzandosi rapidamente dalla sedia per andarsene senza neanche mangiare qualcosa. Santana la vide uscire fuori dalla sala e decise di prendere dei panini che mise in una tasca e seguì Brittany. Una volta lasciata la sala, vide Brittany seduta sul pavimento nel corridoio, e le si avvicinò.

- Ciao -disse Santana -Uh ... guarda che ti ho portato- le disse dandole i panini.

- Ti ringrazio molto - disse Brittany sorridendo a Santana.

- Cosa succede Britt? – le chiese sedendosi accanto a lei.

- E 'Tina ... mi ha detto alcune cose ... – disse prima di mangiare un po'.

- Vuoi che vada a parlarle? Sai che non mi piace vederti così.

- No, é tutto ok- disse Brittany. Santana annuì, ma ad essere onesti stava morendo dalla voglia che le raccontasse quello che le aveva detto Tina, anche se sapeva già, ma voleva sapere se era solo per questo che era triste.

- Ok ... - disse Santana. Cercò di pensare a qualcos'altro, qualcosa che non facesse ricordare alla bionda la sua tristezza  -Oggi sarà la nostra ultima lezione insieme ... -

- Ma non sarà l'ultima volta che ci vedremo, non è vero?

- Certo che no ... tu rimani incollata a me Brittany.

- E tu a me – rispose  baciandola sulla guancia - San ...

- Sì?

- Hai parlato con Puck? - chiese un po’ incerta. Santana negò con la testa.

- Ma, uh ... stava parlando con noi - disse Santana- Io davvero non so cosa ha detto, ma ... - fece una pausa di pochi secondi durante il passaggio di alcuni ragazzi Grifondoro -. Ma oggi tutti parlano alle mie spalle ... e anche alle tue.

- Beh ... sai che non mi interessa.

- Lo so ... - disse abbassando la testa.

- Che succede San? – chiese Brittany guardandola.

- Uh ... no, non succede niente –disse sorridendole.

- San ... – Brittany con un tono che faceva intendere che non le credeva.

- E 'meglio che andiamo altrove –disse Santana alzandosi, tenendole la mano per aiutarla ad alzarsi. Brittany  la prese e si alzò in fretta -. Uh ... te lo dirò quando saremo lì - Aggiunse, ma Brittany negò testa.

- Non importa San -disse sorridendo. Santana si sentì  un po 'confusa - Ma dove stiamo andando?

- Andremo nel mio posto preferito ...

La torre di astronomia era la torre più alta del castello, quando arrivarono, Brittany capì perché quello era il posto preferito di Santana, la vista dalla torre era bellissima, si poteva  vedere il lago, la Foresta Proibita e anche il campo di Quidditch, un bel verde che decorava tutto.

- San Wow, è bellissimo -disse Brittany stupito dalla visione, mentre guardava attraverso una piccola finestra, Santana si accontentava di osservarla da lontano.

- Lo so ... tu sei l'unica persona che sa che questo è il mio posto preferito -disse Santana-Credo che sia perché tu sei molto importanti per me –disse avvicinandosi alla bionda. Brittany si girò di scatto e la guardò - Dico sul serio Brittany.

- Lo so ... - disse, usando le stesse parole che Santana aveva utilizzato, e le prese la mano.

- Brittany, devo dirti una cosa.

- Cosa ? - chiese con un tono preoccupato.

- Beh ... ho sentito quello che i tuoi amici hanno detto su di me -disse Santana  - Voglio dire ... quello che hanno detto prima che tu arrivassi.

- Di cosa stai parlando ?

- Hanno detto che non sono una buona persona per te – disse senza togliere la mano di Brittany.

- Sai che non è vero - disse Brittany in fretta.

- Ma ti rendi conto che nessuno dei nostri amici ci considera adatta all’altra? – disse Santana lentamente.

- E che cosa importa ... voglio solo stare con te - rispose Brittany. Santana  sentì il suo cuore battere più forte grazie a Brittany, le sue semplici parole la facevano sentire amata, così diminuì la distanza che rimaneva tra loro e timidamente passò le mani sui fianchi della bionda, che a sua volta, sentì il suo cuore battere più veloce del solito, e una delle sue mani si accarezzò il volto della bruna. Infine, Santana la baciò, sulle labbra imprigionarono quelle della bionda. Fu un tenero bacio ma profondo,le mani di Brittany si posarono rapidamente dietro il collo di Santana, e le sue dita si intrecciarono tra i capelli neri della giovane donna. Alcuni secondi dopo si separarono.

Per diversi minuti, non dissero niente, rimasero semplicemente a guardarsi negli occhi, fino a quando Santana ruppe il silenzio.

- Abbiamo un grosso problema Britt- disse con un tono preoccupato.

- Qual è il problema?

- Non ti rendi conto? – disse Santana seria. Brittany ebbe un po’ paura a causa del comportamento della bruna.

-Sono innamorata di te ... completamente innamorata –le disse sorridendo - Quando sono accanto a te, sento che il mio cuore esploderà per quanto batte forte, non so come riesci a farlo, ma ogni volta che parli con me, un sorriso si disegna sul mio volto, e ogni volta che provo a dormire, tu occupi i miei pensieri .-  le disse Santana con una voce piuttosto bassa, non aveva mai detto nulla di simile a nessuno, mai  - Sono innamorata di te Britt.

- In effetti, questo è un problema abbastanza serio.- le rispose Brittany. Santana rimase sorpresa visto che non si aspettava questa risposta. - Ma forse c’é una soluzione. Ti posso baciare tutto il giorno, posso dirti quanto sei bella e quanto mi rendi felice, posso dirti che amo i tuoi occhi, i tuoi capelli, le tue mani, le tue labbra, amo tutto di te - disse prendendo le mani di Santana - posso dirti che sono follemente innamorata di te Santana- disse mentre gli occhi scuri erano puntati su di lei -Forse questo può risolvere il tuo problema.

- Non ho voglia di risolverlo e voglio dirti che le tue parole non fanno altro che peggiorare la situazione – le disse   - Ora abbiamo due grossi problemi ... una Tassorosso e una Serpeverde innamorate. – finì di dire prima che Brittany la baciasse di nuovo.

- Che enorme problema... siamo fottute.

- A chi lo dici ... – disse Santana sorridendo - Inoltre, abbiamo una Tassorosso che è una schiappa in pozioni.

- Hey! É per questo che tu sei la mia tutor, giusto? E comunque, neanche sei la migliore in tutto.- disse Brittany in fretta. Santana aggrottò un poco le ciglia - Divinazione?

- Ok, faccio schifo in questa materia -disse Santana ridendo - E 'meglio andare a studiare Britt.

- Oh no - si lamentò la bionda- preferisco baciarti ancora- disse Brittany dandogli un breve bacio sulle labbra. Santana non poteva pensare alla fortuna che aveva, che una ballerina l’aveva resa più felice di quanto potesse immaginare. E come se fosse ipnotizzata, la guardò negli occhi con la sensazione che non si sarebbe mai annoiata di memorizzare il suo volto - San!Mi stai ascoltando?

- Mi dispiace -disse subito - Ma è colpa tua se non riesco a stare attenta - Brittany rise.

Le due ragazze trascorsero la mattinata nella torre, a studiare, anche se nessuna delle due ne aveva voglia. Quando Brittany si stufò, allungò la parte superiore del corpo sul tavolo. Santana la guardò e sorrise.

-Penso che siamo pronte per questo esame -disse Santana, adottando la stessa posizione di Brittany sul tavolo.

- Arf ... non voglio più parlare di questo esame San – le disse Brittany. Santana annuì, e iniziò a far passare le dita tra i capelli di Brittany - San ...

- Sì?

- Non mi hai ancora detto cosa é successo ... ma io capisco se non sei pronta a dirmelo - Santana si mise a sedere in fretta, e Brittany si sentì imbarazzato per averglielo chiesto - Mi dispiace ... Mi dispiace - disse, tirandosi su.

- É tutto ok Britt, non importa, e poi credo che non dovrebbero esserci segreti tra noi, non è vero? – le disse. Brittany non rispose, non l’avrebbe costretta a dirle qualcosa che non voleva rivelarle - Britt, voglio parlartene, quindi smettila di preoccuparti per me.

- San, mi dispiace di essere così curiosa ... non voglio forzarti.

- Mi ascolti a volte ? Ti ho detto che voglio raccontartelo -disse prendendo la mano di Brittany – Non é molto importante in realtà ... - Santana tacque un momento, ricordando quello che era successo -Uh ... in realtà, non mi piace la gente che parla di me dietro le mie spalle perché ... uh ... - Brittany gli strinse la mano con delicatezza, ma Santana continuò a pensare alle parole che le avrebbe detto - Sai che mi piace molto il Quidditch, non é vero?- Brittany annuì - Quando ero al 4 ° anno ... c'era questo ragazzo ... Rogers, che era al settimo anno, era il capitano della squadra- la sua voce tremò un po '- mi ha detto che se io ... se fossi uscita con lui, mi avrebbe preso nella squadra come cacciatore ... ma io non volevo ... - disse Santana chinando il capo - so che sono una brava persona Britt, ed è per questo non l’avrei mai fatto.

- Sei la migliore San -disse Brittany in fretta. Santana sorrise.

- Lui ... lui mi ha detto che se non avessi fatto quello che voleva, non mi avrebbe mai ammessa nella squadra - disse Santana con tristezza- Non l’ho mai voluto B ... e questo bastardo ... tutti quanti pensavano che fossi una poco di buono ... tutti dicevano che ero entrata nella squadra perché avevo fatto sesso con Rogers ... Ma non l’ho mai fatto ... nessuno mi ha creduto B. - Brittany capì tutto quello che era successo, sapeva che Santana faceva finta che non le importasse ciò che gli altri dicevano, ma in fondo le faceva male. Era dispiaciuta perché Santana era una ragazza straordinaria ai suoi occhi - Puck era l'unica persona alla quale ho detto la verità ... era veramente infuriato... ha minacciato Rogers ... e ovviamente lui aveva risposto che ero io che lo avevo sedotto e altre cose del genere.

- San, mi dispiace - disse Brittany stringendola tra le braccia.

- Britt, per favore, non dirlo a nessuno -disse Santana sciogliendo l’abbraccio. Brittany annuì immediatamente. Brittany notò che la bruna era persa nei suoi pensieri e le strinse la mano di nuovo.


- Ti amo -disse quando Santana la guardò -Ti amo più di ogni altra cosa San.

- Britt ... anch'io ti amo - disse avvicinandosi alla bionda. Le accarezzò il viso con la mano libera, mentre Santana  avvicinò la sua fronte a quella di lei - Ti amo più di ogni altra cosa Britt -disse Santana ripetendo le stesse parole che la bionda le aveva detto. Brittany sorrise e la baciò ancora una volta. Sentì che non avrebbe mai potuto annoiarsi di baciarla, di parlare con lei, di abbracciarla e amarla. Le mani di Santana imprigionarono i fianchi di  Brittany e lei si avvicinò un po' di più. Brittany passò le mani intorno al collo di Santana mentre le sue labbra si avvicinavano di più a quelle della bruna. Dopo pochi minuti, entrambe ereano a corto di aria e si separarono

- Sono più che sicura del fatto che ti amo più di qualsiasi altra cosa.

- Ah sì ?- disse Brittany baciandola di nuovo. Santana rise quando si separarono di nuovo –Anche io ti amo più di tutto San.

 

Ed eccoci qua con un nuovo capitoletto...

A quanto pare la sfortuna mi perseguita, ma sono comunque riuscita a postare il capitolo nonostante sia quasi su un letto di morte (I’m kidding, but not at all.)

Che carine San e Britt é? Io le adoro troppo! :D

Fatemi sapere cosa ne pensate!
Alla prossima.

 

B.

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 (II parte) ***


Capitolo 7  (II parte)

 

 

Dopo aver trascorso gran parte della sua giornata con Brittany, Santana andò tristemente ai suoi corsi anche se pensava che non avesse molta importanza che ci andasse. Era da molto che la maggior parte delle cose che faceva non aveno più importanza, per essere precisi dal momento che Brittany era apparsa nella sua vita, e con le cose erano diventate più semplici. Era come se la sua vita a Hogwarts fosse diventata una storia o qualcosa di simile ... o come dicono i Babbani, una fiaba.

Mentre camminava per i corridoi del castello verso il nascondiglio dove si trovava la sala comune per prendere alcuni libri e pergamene, si ricordò che aveva una partita di Quidditch quel giorno.

- Che stupida ... Brittany giocherà oggi e non le ho neanche augurato buona fortuna - Disse a se stessa - Spero che vincerà ... in realtà no, non vorrei combattere per la Coppa  contro di lei ... ma non voglio nemmeno che perda ... argh Lopez, perché sei così emotiva?

Se qualcuno l’avesse vista in quel momento, si sarebbe chiesto che cosa le stava succedendo visto che stava parlando da sola. Santana si rese conto di quello che stava facendo e non poté fare a meno di ridere.

Quando arrivò alla sala comune, notò subito l'agitazione che vi regnava. Senza capire perché, vide Puck che in piedi su un tavolo mentre tutti lo applaudivano e lo acclamavano. Ma quando notarono la presenza di Santana, tutti tacquero e rimasero in silenzio, alcuni giovani del primo anno la indicarono discretamente e quelli più vecchi la derisero.

- Cosa sta succedendo? – chiese in fretta Santana. Puck scese dal tavolo e prese la mora per un braccio per portarla fuori dalla sala comune contro la sua volontà - Noah, cosa succede? – disse arrabbiata, liberandosi dalla stretta del ragazzo.
- Santana, vogliono che io diventi il capitano della squadra di Quidditch – Disse con un tono serio.

- Cosa?! - esclamò Santana. Aveva difficoltà a capire, che cosa aveva fatto di male, pensava che tutti la rispettassero e sostenessero. Era stato grazie a lei avevano vinto la loro prima partita, non capiva cosa stava succedendo - Perché? Questo è veramente stupido da parte loro, Noah.

- Calmati ... - disse il giovane. Anche se era ancora arrabbiata con lei per tutto quello che era successo il giorno prima, si disse che Santana meritava una spiegazione - Ti ho detto che andare in giro con quella Tassorosso avrebbe mandato a puttane la tua reputazione Santana ... tutti pensano che sei una traditrice - disse Puck.

- Ma Noah, tu lo sai ... il Quidditch ... io ... io non posso smettere di giocare a Quidditch... ma non posso nemmeno smettere di vederla.

- Cosa vuoi che faccia ... Ti ci sei messa da sola in questa situazione ... te l’avevo detto, ti avevo detto che avresti mandato tutto all’aria - le disse il ragazzo . Santana non reagì. Cosa poteva fare? Il Quidditch le faceva riscaldare il cuore, e faceva in modo che gli altri l’apprezzassero. Dopo aver trascorso anni ad essere trattata come tutti, finalmente adesso era rispettata, ammirata. Ma Brittany ...

- Dammi una possibilità di riprendermi Noah ... non mi vedrai mai più con lei - disse Santana. Puck annuì - Dimenticherò Brittany ... non voglio che tu mi tolga questo... non togliermi il Quidditch - disse in lacrime.

- Io non lo farei ... ma dovrai dire a loro che eri con Brittany per spiare Tassorosso. Solo così potranno fidarsi di nuovo di te, San.- disse Puck. Santana non sapeva cosa fare, non poteva dire una cosa del genere, non poteva ferire Brittany. Fottuto destino... tutto andrà per il meglio... ovviamente Brittany si era sbagliata, tutto stava andando di male in peggio. Ma nonostante tutto ciò che le diceva il suo cuore, annuì. Puck sorrise ed entrò nella sala comune con lei. Tutti fecero subito silenzio, e Puck fece cenno a Santana di parlare.

- Così, così mi credete una traditrice – disse con il tono serio che la caratterizzava - Beh, per vostra informazione, sappiate che Brittany è solo un pretesto - Santana ebbe l'impressione che il suo cuore si stesse rompendo in mille pezzi. Tutti la guardarono, sorpresi.

- Cosa vuoi dire? - disse Hannah.

- Ho solo usato Brittany per spiare Tassorosso ... ma ovviamente avete mandato a puttane il mio piano, parlando alle mie spalle - disse, cercando di sembrare arrabbiata. Puck, che era sempre accanto a lei, annuì.

- Santana, ci hai fatto paura ... per un momento, abbiamo davvero pensato che era diventata la tua ragazza o qualcosa del genere - disse Theodore, ridendo. Tutti poi iniziarono a ridere, a parlare di Brittany e del fatto che fosse una stupida. Il cuore di Santana era completamente distrutto, come aveva potuto farle questo? Lei che voleva solo proteggerla e prendersi cura di lei. Aveva appena rovinato tutto. Quel giorno, dopo averle detto che era innamorata di lei, aveva agito in modo che tutti ridessero di lei e la umiliassero.

- Ma ho bisogno mi ascoltate ... Brittany non deve saperlo – disse lei improvvisamente. Tutti la guardarono e rimasero in silenzio - Dobbiamo aspettare che Tassorosso vinca ... solo così il mio piano funzionerà - Tutti annuirono e si congratularono con Santana. Complimenti ... maledetto le congratulazioni che ha ricevuto per aver commesso il più grande errore della sua vita. Elogiata per aver mentito sui suoi sentimenti per Brittany ... complimenti per essere un idiota.

- Ben fatto San -. le sussurrò Puck in un orecchio.

- Certo ... Spero che tu sia felice adesso - disse in fretta, lasciando la sala comune.

Da parte sua, Brittany non riusciva a credere a quello che Santana le disse quel giorno, le aveva rivelato il suo più grande segreto, il che in realtà significava qualcosa, giusto? Santana Lopez, conosciuta come la più crudele di tutti, si era decisa a darle tutta la sua fiducia. Brittany era sicura che non poteva essere più felice di quanto lo fosse in quel momento. Le sembrava di essere sotto l’effetto dell’Amortentia, la pozione d'amore più potente del mondo. Ogni volta che Santana la baciava, aveva l’impressione che il suo cuore sarebbe esploso talmente le batteva forte, ogni volta che Santana le sorrideva, diventava felice come non lo era mai stata.

 
Quando arrivò alla sala comune, vide che Mike seduto su una sedia, corse e si sedette accanto a lui, voleva dirgli tutto quello che era appena successo, voleva dirgli quanto era felice.

- Britt, cosa succede? - Chiese il giovane sorridendo.

- Sono molto contenta Mikey - disse Brittany senza riuscire a controllare completamente le sue emozioni. Mike la guardò e sorrise.

- E' fantastico, e posso sapere perché ? - Chiese anche se aveva qualche idea di quello che era successo – Posso sapere chi ti fa battere forte il cuore ?

- Sì ... ma promettimi di non dirlo a nessuno.

- Sono un Tassorosso o no? Ovviamente te lo prometto.

- Beh ... è Santana.

- Santana- ripeté il giovane asiatico.

- Sì Mike, lei ... lei e nessun altro - disse Brittany con gli occhi scintillanti. Mike era felice per la sua amica, non l’aveva mai visto così felice. La strinse tra le braccia, e Brittany ebbe l’impressione di stare vivendo un sogno ... perché sentendo il suo cuore adesso, si disse che era tutto troppo bello per essere vero.

 

 

Ok! Spero che nessuno mi voglia uccidere! ^_^ 

Scusate per il ritardo! Ma sono in super periodo di esami all’università, e anche oggi ho deciso che prima di iniziare a studiare dovevo pubblicare un capitoletto della storia!
So che non é molto lungo, ma comunque succedono un paio di cosette interessanti... cosa pensate che farà Santana quando vedrà Brittany? E la reazione di Brittany? E dei suoi amici?

Spero che la storia continui a piacervi!
Ringrazio tutte le persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite,seguite, ricordate!
Un grazie a chi ha il tempo di lasciare un commentino ( che fa sempre piacere! ), ma anche a chi legge e basta!

Ora vi lascio... Immunologia e microbiologia mi aspettano con ansia...

Prometto di postare il prossimo capitolo prima di mercoledì (prima non posso perché martedì ho un esame )

Alla prossima!

B.

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Capitolo 9
*** Capitolo 7 ( III parte ) ***


 

Capitolo 7 (III parte)

 

 

Santana sapeva che Brittany stava per giocare una partita di Quidditch. Avrebbe voluto poterla vedere giocare, ma dopo tutto la commedia, tutto quello che aveva detto solo perché i suoi compagni di squadra credessero che fosse tornata quella di prima, sentiva che non andarci. Inoltre era stata così convincente che non vedeva come poter superare questa situazione. Così era seduta nella sala grande, non aveva fame e non aveva voglia di niente, tutto quello che voleva era che le cose ridiventassero semplici come prima.

- Sono un imbecille. - disse a se stessa. Sentiva che tutto nella sua testa era un casino, che tutto nel comportamento era una bugia e che tutto ciò che era nel suo cuore era la paura.

- Ciao - Sentì. Non voleva sapere chi era, non voleva parlare con nessuno, voleva solo che tutto tornasse come prima - Non dovresti stare vedendo la partita ? - disse la persona che aveva interrotto una volta di più i suoi pensieri. Alzò lentamente la testa e riconobbe la ragazza che le parlava.

- E tu, non dovresti stare guardando la partita? - disse con un tono serio. La ragazza che le aveva parlato, era la giovane asiatica che era amica di Brittany - Voglio dire, è la tua squadra, giusto?

- Odio il Quidditch. – disse la giovane sedendosi di fronte a lei – Mi chiamo Tina - aggiunse porgendole la mano.

- Lo so. - Santana disse senza stringerle la mano - Tu sei l'amica di Brittany.

- Anche tu lo sei. - disse Tina rapidamente. Sentendo queste parole, Santana sentì il suo cuore e la sua mente continuare a ripeterle che era una stupida, aveva rovinato tutto per sentirsi accettata.

- Credo di sì. - disse Santana.

- E io, non lo credo, lo so. Brittany non smette di parlare di te tutto il tempo - Santana sentì il dolore impossessarsi di tutto il suo corpo, un dolore che non riusciva a descrivere - Brittany dice che sei molto importante per lei.

- Basta – disse lei ferita, il dolore stava diventando più forte. Si disse che Brittany era fortunata, aveva degli amici che la capivano e l’amavano - Tina, che cosa vuoi?

- Voglio solo conoscerti un po’ meglio, niente di più - disse Tina dice un po' sorpresa dall’atteggiamento di Santana.

- Non ho veramente l’int ...

- San - Qualcuno l’interruppe gridando. Era Puck che si sedette accanto a lei in fretta. Vedendo che Santana era con una ragazza Tassorosso, continuava a guardarla con un’aria di rimprovero - E tu, chi sei? – gli chiese.

- Uh ... mi chiamo Tina, stavo parlando con Santana di ...

- Non mi importa, facci un favore e vattene - Disse Puck, Santana guardò il suo amico e cercò di capire perché si stava comportando in quel modo. Tina si alzò e se ne andò, o almeno questo è quello che voleva fargli credere. Tina sapeva che Santana era cattiva, così ha deciso di restare dietro la porta della sala ad ascoltare quello che dicevano.

- Cosa succede Puck? - chiese Santana.

- San, Tassorosso sta vincendo ... quella ragazza,Brittany, ha molto talento e ...

- Che cosa? – Lo interruppe con rabbia.

- Se vincono, si può davvero fare quello che avevi programmato, Brittany ti dirà tutto quanto riguardo la loro formazione e un sacco di cose del genere - Disse con entusiasmo

- Quando ci ripenso, fare amicizia con questa Tassorosso è di gran lunga la cosa migliore che hai fatto - terminò Puck. Tina non poteva credere alle sue orecchie, sapeva che Santana era cattiva, ma approfittarsi di Brittany era troppo, stava giocando con i sentimenti della bionda per una stupida coppa. La giovane asiatica se ne andò in fretta, doveva parlare con Brittany il più presto possibile, dirle che in tutto questo tempo Santana si era presa gioco di lei e dei suoi sentimenti.


- Sai che non l’ho mai voluto ... Non ho mai pianificato tutto questo, Noah.

- Ma San, diventeremo una specie di capi dei Serpeverde.

- Noah taci!- gli disse con rabbia prima di uscire a sua volta dalla sala grande.

La partita era finita e Tassorosso aveva battuto Grifondoro 220 a 70, gioia e grida risuonavano per tutto il castello. Nella sala comune di Tassorosso, tutti cantavano e festeggiavano la loro vittoria. Brittany, Mike e Sam cantavano e ballavano, fino a quando Tina si avvicinò a loro. Vedendo la sua fidanzata, Mike l’abbracciò e la baciò, Tina sorrise, ma presto si allontanò da lui.

- Brittany - Gridò, le chiacchiere e le risate sovrastarono la sua voce - Brittany - gridò ancora una volta, la bionda la guardò e le fece cenno di avvicinarsi.

- Tina, Tina, abbiamo vinto – gridò Brittany piena di gioia stringendo la sua amica tra le braccia. Tina guardò Brittany, e la bionda si rese conto che stava succedendo qualcosa

- Cosa succede Tina? – le chiese.

- Dobbiamo parlare di Britt ... riguardo Santana - rispose Tina.

- Tina, non voglio avere questa conversazione con te ... ho capito che non ti piace- disse Brittany – dovremmo festeggiare.-


- Non hai capito ... Britt, si sta prendendo gioco di te.

- Cosa? Non può essere vero Tina – le disse arrabbiata.

- Sì, lo è. L’ho sentita parlare con Puck su ciò che devono fare per affinché tu gli dica delle cose sul Quidditch.

- Avrai capito male.

- No Britt, sta giocando con te. Lei ti manipola in modo che da ottenere informazioni - Disse Tina. Brittany era sicura che tutto quello che le aveva detto Santana non poteva essere un’enorme bugia, non le avrebbe mai fatto una cosa del genere.

- Tina, non é vero, non voglio più ascoltarti.

- É una bugiarda B, lei vuole solo vincere quella maledetta Coppa del Quidditch, non sei mai stata importante per lei.

Brittany uscì rapidamente dalla sala comune. Il castello era stato più tranquillo ora, e quasi tutti stavano mangiando nella sala grande. I suoi pensieri erano completamente confusi, Brittany non riusciva a credere Tina, doveva essere falso, Santana non lo avrebbe mai fatto. Erano amiche ... no, erano più che amiche, erano innamorate, Santana non le avrebbe mai fatto una cosa simile... non avrebbe mai giocato così con i suoi sentimenti. Brittany entrò nella sala grande e la vide seduta accanto a Puck, si avvicinò preoccupata, non per i Serpeverde, certo che no, ma preoccupata perché non voleva credere a Tina.

- Ciao San - disse Brittany, fermandosi davanti a lei. Tutti i Serpeverde guardarono Brittany e Santana.

- Ciao Brittany ... Complimenti per la vittoria - disse Santana avendo paura di guardare Brittany negl’occhi. Sentì qualche piccola risata dei suoi compagni - Cosa stai facendo qui? – le chiese, cercando di apparire imbarazzato. Santana sentì che tutti gli sguardi erano ancora posati su di loro, erano tutti in attesa di qualcosa da lei ...Tutti aspettavano che facesse del male a Brittany.

- Volevo solo salutarti - disse Brittany ferita  dall'atteggiamento neutro di Santana.

- Non sarai venuta a spiarci per caso? - disse Theodore, tutti risero. Quanto a Santana, chinò semplicemente il capo.

- Brittany, perché non te ne vai via? – disse Santana senza guardarla negli occhi.

- Allora é vero, ti vergogni Santana ... ti vergogni che io sia tua amica – tutti risero di nuovo, quando Brittany disse che erano amiche. Le risate erano così forti che Santana sentì fino a che punto Brittany era triste vedendo che lei non aveva nemmeno tentato di farli tacere.

- Britt, è meglio che tu vada via. – disse Santana a voce così bassa che Brittany fu la sola a sentirla.

- Sì, è meglio che io me ne vada ... Magari più tardi puoi cominciare a interrogarmi su ... non so ... la nostra formazione o qualcosa di simile. - disse Brittany con le lacrime agli occhi.

- Britt ... - disse Santana prima che la bionda se ne andasse via correndo. Ma questa volta, non poteva seguirla. Il suo cuore si era rotto in mille pezzi ... e il peggio era che anche quello di Brittany era nello stesso stato.

 

 

 

Ta daaaaaaaa!!


Bene... come al solito inizio a scusarmi per il ritardo nell’aggiornare questa fiction... ma vi avevo detto che avrei pubblicato al più tardi oggi...e così é stato! Di solito sono in ritardo anche sul mio solito ritardo...ma vabbé... non credo abbia molto senso ciò che ho scritto!

Comunque:
Ringrazio come al solito tutte le splendide persone che seguono le mie storielle! :D Grazie a todos!

Ringrazio anche chi ha il tempo di lasciarmi due paroline alla fine della lettura... fa sempre piacere...

Senza altri indugi, per oggi vi abbandono e domani aggiornerò Amitié Améliorée...

Mentre per Tutto quello che non ho mai detto credo che posterò una volta a settimana... o forse due se ce la faccio... ma la storia non é ancora finita... e anche io sono super curiosa di vedere come finirà! ;)

Ho finito.
Alla prossima!

B.

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