Fuck, I love her

di Stiaref
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Per quattro mesi ***
Capitolo 2: *** Una prof. da sogno ***



Capitolo 1
*** Per quattro mesi ***


 

Fuck, I love her

 

- Per quattro mesi -

 

Ed ecco che mi aspetta un'altra monotona, noiosa, giornata di scuola. Per di più questa mattina avrei avuto anche il compito in classe di letteratura; perfetto direi.

Intanto me ne sto qui, appoggiato alla mia Volvo metallizzata a fumarmi una sigaretta prima di entrare in quella gabbia di matti. Intorno a me c'è mio fratello Emmet, che sta letteralmente sbavando dietro alla nuova studentessa trasferitasi qui a Forks da qualche giorno, Rosalie Hale, nonché gemella del ragazzo di mia sorella Alice, Jasper Hale. Da bravi fratelli, siamo qui riuniti allegramente -si fa per dire- a chiacchierare in tutta tranquillità di cose stupide e insensate.

-Rassegnati Emm, non te la darà mai- dico a mio fratello. Appunto.

-Quanto vuoi scommettere?- sembra sicuro di sé, sto per rispondergli quando Alice mi interrompe.

-Basta ragazzi, sempre la stessa storia! E' mai possibile?! Edward, tu smettila di fare questi commenti inutili, e tu Emmet, non dovresti scommettere così sulle ragazze; abbiamo dei sentimenti sai?- cinguetta, incrociando le braccia e appoggiandosi con la schiena al petto del suo fidanzatino perfetto (non per niente stanno insieme da quasi due anni) che subito l'abbraccia. Ah valli a capire, io non sono il tipo da ragazza fissa, almeno per il momento. Sono giovane ed intendo divertirmi io.

-Ben detto Alice. In quanto a voi due, devo forse ricordarvi che è di mia sorella che state parlando?- ci lancia un occhiataccia la sua dolce metà.

-Grazie Jazz, tu sì che mi capisci. Questi due invece sono proprio degli insensibili!- afferma guardandoci storto.

Io alzo gli occhi al cielo gettando a terra il mozzicone di sigaretta ormai finita.

-Oh guardate, eccola che entra! Credo proprio che andrò ad aiutarla a trovare la sua classe! Ci vediamo belli!- strilla Emmet euforico, ignorando completamene Jasper, che sbuffa rassegnato.

In effetti è una bella ragazza, e molto sexy devo dire. Ma non è il mio tipo, io preferisco le brune alle bionde; le trovo più intriganti ed attraenti.

-Beh, sarà meglio avviarci anche noi. Tu che fai Edward?- mi chiede Alice, prendendo sottobraccio il suo partner. Nel parcheggio siamo rimasti quasi solo noi, meglio andare.

-Si, vengo anch'io... ho il compito subito alla prima ora. Che palle!- sbuffo incamminandomi verso l'entrata, quando qualcosa -o meglio qualcuno- cattura la mia attenzione.

E' una ragazza... e che ragazza! Rimango imbambolato a fissarla e la vedo avvicinarsi come al rallentatore nelle scene di alcuni film. Ha dei lunghi capelli marroni e leggermente mossi che le ricadono morbidi sulla schiena, incorniciandole il viso a cuore (che dicevo a proposito delle brune? Ah già... attraenti), per non parlare del fisico da urlo che si ritrova.

Indossa dei jeans neri aderenti, con sopra un maglia bianca che svolazza al vento, porta sulle spalle una borsa beige, dello stesso colore del cappotto, e ai piedi indossa un paio di stivali in camoscio.

Un momento, stop, stop!

Ad interrompere bruscamente i miei pensieri poco casti sul suo conto, mi si presenta davanti una scena che avrei preferito evitare, decisamente.

Black, avendola notata, le sta correndo incontro... e la sta abbracciando sollevandola da terra. No, deve esserci un errore, sicuramente. La conosce? Jacob Black conosce quello splendore? Mi rifiuto di pensare che possa essere la sua ragazza, assolutamente.

Però, che strano, non l'ho mai vista in giro, probabilmente è nuova, altrimenti me ne sarei accorto. Continuo ad osservarli aggrottando le sopracciglia, mentre ridono e parlano spensieratamente, quando i miei pensieri vengono interrotti di nuovo, da una Alice piuttosto irritata

-Edward! Si può sapere che ti prende? Potresti rispondermi quando ti chiamo! Che hai da imbambolarti così?!- Ah... perché, mi stava chiamando? Meglio pensare ad altro, prima di fare altre figurette da imbecille.

Osservo quei due entrare a scuola allegramente, e noi qualche metro più indietro.

-Niente- sbuffo andando verso la mia classe e lasciando Alice e Jasper a guardarsi, non capendo il mio comportamento.

Li ignoro.

La ragazza di poco fa si è separata da Black, andando verso la segreteria, sto per fermarmi ad osservarla ma il suono della campanella mi richiama alla realtà. E che cazzo!

Entro in classe sbuffando e mi dirigo al mio posto: terzo banco vicino alla finestra, indiscusso compagno di Emmet.

-Ehi Ed, perché ci hai messo tanto?- mi chiede appena mi siedo.

-Ah, non ti ci mettere anche tu!- sbuffo di nuovo poggiandomi allo schienale della sedia.

-Ehi calma, fratello. Senti, notizia bomba: Lo sai che hanno fatto fuori il Barney?- aggrotto le sopracciglia.

-Che vuoi dire?- chiedo confuso, che c'entra adesso il professore?

-Sì, lo hanno ricoverato all'ospedale e dovrà starci qualche mese. Pare sia ruzzolato giù da uno scoglio durante un'escursione! Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo!- esclama entusiasta.

-Non ci posso credere! Wow, perciò significa...-

-NIENTE COMPITO IN CLASSE!- gridiamo all'unisono dandoci un sonoro cinque. Per fortuna una cosa positiva!

Sì okay, siamo degli stronzi. Ma dopotutto, chi non sarebbe felice per un compito mancato?!

Passiamo svariati minuti a pensare a come rendere un inferno la vita del nostro futuro supplente imbranato ed incapace.

-D'ora in poi ci sarà proprio da divertirsi- afferma Emmet con un sorrisetto diabolico. E' proprio mio fratello.

Mi guardo intorno, tutti quanti hanno preso la notizia molto bene direi; c'è chi mangia, chi dorme, chi ascolta musica, chi ride e scherza, chi pomicia con il proprio partner, chi scarabocchia sulla lavagna, chi legge una rivista, chi copia i compiti per la lezione successiva... un'atmosfera tranquilla.

In quanto a me e ad Emmet, noi stiamo comodamente rilassati ad aspettare il malcapitato al quale hanno assegnato la nostra classe.

Già me lo immagino: un damerino da quattro soldi che non è in grado di tenere le redini ad un gruppo di ragazzi svogliati come noi.

Beh, non sapevo quanto mi sbagliavo...

Faccio per bere un sorso d'acqua quando la porta si apre improvvisamente, facendomela sputare dritta dritta in faccia ad un Emmet alquanto sconvolto. Ops.

-Ma che cazzo fai?!- esclama asciugandosi la faccia con la manica della maglia.

Lo ignoro completamente perché quel che mi trovo davanti cattura del tutto la mia attenzione.

-Buongiorno, sono la supplente del professor Barney. Mi chiamo Isabella Swan-

Cazzo, è la ragazza di poco fa.

In una frazione di secondo, tutti tornano seduti composti restituendole il saluto.

Tutti tranne me.

-Oh capisco- mi dice Emmet a bassa voce -è proprio una bella gnocca- conferma squadrandola da capo a piedi. Come me del resto.

Mi limito ad annuire come un ebete, non staccando un attimo gli occhi da lei.

-Come vi avranno informato, il professore purtroppo starà in ospedale per quattro mesi... spero che andremo d'accordo- dice sedendosi alla cattedra -Avete qualche domanda?-

Quattro mesi... io mi sono fermato a quelle parole.

-Non ci farà fare il compito, vero?- chiede Emmet.

-Oh beh, il professor Barney mi ha assegnato il programma che dovremmo svolgere... e naturalmente ciò comprende anche i compiti in classe- sorride lei, ed è bellissima -se non è oggi, ci sarà comunque a breve-

Prima non lo avevo notato, ma ha degli occhi da paura; sono di un verde smeraldo che ipnotizza.

Cazzo, sono attratto lei. Ogni suo movimento lo trovo dannatamente eccitante. E questo non va bene, oh no.

-Mi scusi, non è che prima potremo fare un ripasso? Non ho capito bene gli ultimi argomenti- chiede una voce dal fondo dell'aula.

-Sì, certo- rispose gentilmente -Bene, se non ci sono altre domande, vorrei conoscervi, visto che passeremo un bel po di tempo insieme. Iniziamo con l'appello.-

A, B, C... ecco, C.

-Edward Cullen?- Alza gli occhi guardandosi intorno.

Merda, ho un groppo in gola. La sua voce che pronuncia il mio nome è illegalmente sexy.

-E' assente?-

-No, sono qui- biascico alzando distrattamente la mano.

Perfetto, l'ennesima figura di merda. Bell'inizio, sì.

-Che c'è? Ti eri forse addormentato?- chiede segnandomi sul registro.

-Probabile- dico, forse troppo sfacciato. Ma che m'importa.

-Beh, ti consiglio di andare a nanna prima la sera, se non vuoi ritrovarti a dormire sul banco- Ma che cazz...

Sento dei risolini alle mie spalle, e soprattutto dalle parti di Emmet, che ha praticamente le lacrime agli occhi... brutto bastardo! Dopo mi sente!

-E lei che ne sa? Vuole forse cantarmi la ninna nanna?- rispondo per le rime, lanciandole uno sguardo malizioso.

Improvvisamente cala un silenzio di tomba.

La vedo arrossire per poi lanciarmi un'occhiataccia tra lo stupito e il divertito.

-E lei, vuole forse farsi un giretto dal preside, Cullen?- mi risponde con un sorrisetto strafottente e maledettamente sexy.

Cazzo, ma che vado a pensare in questo momento?! Lei è il nemico, Cullen. Lasciala perdere, o ti troverai nei guai.

-Intende accompagnarmi?- chiedo, sfidandola.

-Non credo ci sia bisogno. Qualcosa mi dice che conosce la strada molto bene... Adesso la prego di starsene in silenzio che se non le dispiace, dovrei lavorare- e senza lasciarmi il tempo di rispondere continua con la lista dei nomi.

Merda.

-Emmet Cul... un altro Cullen?- chiede sbigottita.

-Sì, siamo fratelli- afferma Emmet divertito.

-Beh, spero per lei che sia più educato di suo fratello- dice la new entry, guardandomi storto.

-Ovviamente- risponde lui, fottutamente tranquillo.

Merda. Dopo lo ammazzo.

La Swan scuote la testa e va avanti coi nomi.

Merda.

Oggi è proprio una giornata di merda. E non oso pensare a come sarà domani.

Domani, dopodomani... per quattro lunghi mesi.

Merda.

 

***

 

 

 

Ciao a tutte! Ed eccomi qui alle prese con una nuova folle idea. Come vi è sembrato questo inizio? E' il caso che la continui?

Credo che, come questo, anche i prossimi capitoli saranno pov Edward. Voi che dite?

Il ragazzo dovrà accettare il fatto che la nuova professoressa sa tenergli testa, come si svolgerà la vicenda nel corso di questi quattro mesi?

Mi dispiace per il capitombolo al povero professore, ma non sapevo come toglierlo momentaneamente di mezzo xD

 

Adesso ditemi cosa ne pensate, mi fareste un immenso piacere!

Aspetto in ansia.

 

Baciotti.

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Capitolo 2
*** Una prof. da sogno ***


 

 

Fuck, I love her

 

- Una prof. Da sogno -

 

-Lo sa che è davvero sexy con quella camicetta?- Eh sì, devo ammettere che è proprio uno schianto.

Si volta, mi guarda, si avvicina a passo felpato, si lecca le labbra, sto per impazzire, seriamente. Chiudo gli occhi, li riapro ed è ad un centimetro dalle mie labbra, il suo profumo mi invade. Avvicina pericolosamente il suo corpo al mio ma senza sfiorarmi, deglutisco. Questa ragazza mi farà morire.

Sta per baciarmi, chiudo gli occhi, respiro il suo respiro e...

-EDWAARD!- una voce assordante, non faccio in tempo a realizzare la situazione che vedo mia sorella versarmi prepotentemente una bottiglia d'acqua in piena faccia.

-ALICE, MA SEI IMPAZZITA?! CHE CAZZO TI PRENDE?!- Non posso credere che lo abbia fatto davvero, perché, poi?

-E NON RISPONDERMI COSI', IDIOTA CHE NON SEI ALTRO! SONO VENTI MINUTI CHE CERCHIAMO DI SVEGLIARTI, MA TU NO, CONTINUI A DORMIRE BEATO COME SE NIENTE FOSSE! NON E' SERVITO NEANCHE EMMET A BUTTARTI GIU' DA LETTO! AH, IO CI RINUNCIO, NON VOGLIO FAR TARDI PER COLPA DI UN IMBECILLE COME TE! ADDIO!- Stiamo scherzando, vero? Ora che ci faccio caso, sono sul pavimento freddo e duro, annodato al lenzuolo, fradicio come uno straccio da pavimento... e poi non dovrei incazzarmi?

Cerco di alzarmi alla bene e meglio dopo essere inciampato svariate volte per liberarmi dal lenzuolo e guardo la sveglia, che pare anche lei essersi rotta le palle di suonare senza essere minimamente considerata, e mi metto le mani nei capelli dalla disperazione.

-Le otto e un quarto, cazzo!-

Mi lavo, mi vesto, preparo lo zaino che ho puntualmente dimenticato di fare la sera prima, il tutto ad una velocità da record, prendo le chiavi al volo e salto in macchina, sfreccio per le strade come un dannato e mi sorge il dubbio che se mi vedesse la polizia non saprei se mi chiuderebbe in prigione o direttamente al manicomio.

Chi ho alla prima ora, cazzo? ...No, non può essere possibile, non voglio crederci... la Swan! Dio, se ripenso al sogno che ho fatto, mi vien da piangere. Meglio concentrarmi sulla strada, se no mi mettono in prigione veramente!

Non voglio contare i semafori rossi che ho ignorato e parcheggio la macchina. Scendo, chiudo e faccio per correre ma... che succede? No, impossibile...

Non posso essermi chiuso un angolo della giacca nella portiera veramente... no, questo è un incubo, svegliatemi!

Riapro, richiudo, non ci voglio pensare.

Corro per i corridoi ignorando la bidella che mi grida dietro di non correre nei corridoi e mi dirigo verso la mia classe, rischiando più volte di spalmarmi sul pavimento, apro la porta di scatto e...

-CI SONO!- Okay, missione compiuta.

Trovo la Swan che mi guarda con occhi sgranati, che passano prima dallo stupore e poi... alla rabbia.

-Cullen...- Inizia, facendo un respiro profondo.

-La prego non ci si metta anche lei, sono qui, okay?- La interrompo bruscamente, pentendomene subito dopo.

-Primo, non usi questo tono con me. Secondo, si rende conto di che ore sono, per caso? Siamo nel bel mezzo di una lezione, sono le otto e mezza e lei si permette di presentarsi così?- Si interrompe un attimo, mi guarda bene, cosa c'è che non va? Deglutisco, -... E con la maglia al contrario per di più?-

Eh? No, non può essere vero.

Controllo. Ha ragione.

Che giornata di merda.

-Vada a sistemarsi, per questa volta chiudo un occhio, ma non avrà una seconda occasione, può starne certo- Mi guarda minacciosa.

E' bellissima quando si arrabbia.

Ma che cazzo mi metto a pensare in un momento simile?! Devo essere impazzito, oh si, me ne sto convincendo sempre più.

Vado in bagno e mi aggiusto la maglia, che figura di merda, oggi non me ne va bene una.

Torno in classe e mi siedo al mio posto vicino ad Emmet, che sghignazza come un cretino.

-Ridi, ridi... ti informo che non mi è piaciuto il tuo giochetto di prima-

-Ah, no? A me invece è piaciuto da matti!- Ah, bene, non sa cosa lo aspetta!

Gli tiro un pugno su una spalla, ma quella faccia a schiaffi non glie la toglie nessuno.

-Bastardo- gli dico, piano, per non farmi sentire dalla Swan.

-Cullen, ti ho sentito. Lo sai vero che la mia pazienza ha un limite?- Cazzo, come ha fatto a sentirmi? Mi guarda pure con quel suo sorrisetto strafottente che mi fa impazzire.

Sorrido anch'io, ironico, sono proprio partito di testa.

La lezione prosegue tranquilla, cosa alquanto insolita, deve essere l'effetto-Swan... sì, deve essere così. Ha incantato tutti quella ragazza, me la ritrovo persino nei sogni... e che sogni! Ah, meglio non pensarci o potrei saltarle addosso da un momento all'altro... no, non potrei, dopotutto è la mia prof, no?

Giusto? Mah, spero di convincermene entro la fine di questi quattro mesi, o mi ritroverò nella merda... più di quanto ci sono già adesso!

 

 

***

 

 

Macciaaao!

Emh... sì, eccomi qui, non ci crederete ma sono tornata!

Non bastano un milione di scuse per scusarmi come si deve, perciòòò... ecco qua il secondo capitolo! Che ve ne pare? L'ho torturato un po troppo il povero Ed? * me crudele *

Lo so, non è lunghissimo, quindi non è che ripaghi molto l'attesa, comunque spero che mi serva come slancio per continuare questa pazza storia che sta uscendo fuori C:

Che ne dite, mi lascereste un pensiero? Una piccola traccia del vostro passaggio, per vedere se mi seguite ancora o se questa storia è almeno degna di essere seguita :'3

Anyway, spero vi sia piaciuto o che almeno vi abbia fatto spuntare un piccolo sorriso C:

Al prossimo capitolo,

Baciotti :)

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