Hito no ushi

di LadyOA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Salve gente!!! Questa piccola storia la dedico alla mia querida (ZOMI), mentre leggevo le sue bellissime fic non so perché mi è venuta in mente ^^ sarà in 2 capitoli ^^ il prossimo lo pubblicherò al mio ritorno ^^ besos!!!

Hito no ushi

Ormai i 2 anni di separazione erano passati e dopo la ricongiunzione di tutti i membri della ciurma, la navigatrice e lo spadaccino non erano più riusciti a nascondere i loro sentimenti, da quel momento passarono mesi, le avventure continuarono, la vita per loro continuava normale fino a quando...Nami non scoprì di essere incinta di 4 mesi! Questo lo sapevano solo lei e Chopper, quando il piccolo medico le aveva detto cosa le stava accadendo in quel preciso momento mille emozioni l’avevano colpita gioia, preoccupazione. Non sapeva cosa fare perché non sapeva come avrebbe reagito Zoro, perché non sapeva come avrebbe fatto! Erano pirati! Un bambino su una nave pirata non era una cosa buona! Chopper le aveva detto che non ci sarebbero stati problemi, che tutti l’avrebbero aiutata ma soprattutto che Zoro sarebbe stato contento! Da una parte Nami sapeva che Chopper aveva ragione ma era meglio aspettare per dirlo a Zoro e agli altri, infondo erano appena giunti su un’isola era meglio dirglielo quando avrebbero ripreso il largo.

L’isola su cui attraccarono non era abitata da persone, da quello che Robin aveva scoperto era un’isola incontaminata solo vegetazione e animali, un’isola tranquilla all’apparenza, ma grazie alle sue ricerche l’archeologa aveva scoperto che su quell’isola si narrava una leggenda.

“...nel cuore nascosto a occhi oscuri, protetta dal Hito no ushi e dal labirinto...si nasconde la fonte della salvezza...solo a coloro che hanno il cuore nobile la via sarà concessa...” 

Queste erano le parole della legenda che Robin aveva rivelato ai suoi Nakama, come sempre le reazioni erano state diverse, gioia, euforia, paura, divertimento, indifferenza e curiosità. Appena scesi dalla nave si divisero in coppie

Rufy e Robin

Franky, Usop e Brook

Zoro e Sanji

Nami e Chopper

Zoro si stupì della scelta fatta dalla ragazza ma aveva notato nei giorni precedenti uno strano comportamento in lei, capogiri e vomiti, sia Chopper che Nami lo aveva assicurato che non era nulla di preoccupante ma non ne era convinto, qualcosa non gli tornava e ora la decisione della sua mocciosa di andare con Chopper lo aveva fatto preoccupare ulteriormente, si era lamentato come sempre della decisione di Nami ma ci aveva rimediato solo un suo energico pugno in testa

-NON ROMPRE! TU ANDRAI CON SANJI! - e urlatogli contro si era poi diretta con Chopper dentro la folta vegetazione.

Quando ormai stavano tornando verso la nave furono sorpresi in una grande radura circondata da alte pareti di roccia, vegetazione e catturati da dei pirati, i quali li ammanettarono con manette fatte di algamatolite marina, così da annullare i poteri dei frutti del diavolo, furono tutti catturati tranne Chopper e Nami che ancora non erano tornati verso la nave.

-bene...bene bene...e così tu saresti cappello di paglia! Ahahah sei solo un ragazzino! Ahahah che ridicolo!-

Un uomo sulla quarantina dalla figura butterata alto meno di 1m e 50 lo guardava dal basso verso l’alto deridendolo, spostò poi lo sguardo su gli altri membri della ciurma, soffermandosi su Robin, le si avvicinò ghignando

-tu devi essere Nico Robin...mmh- la guardò malizioso leccandosi le sue luride e spaccate labbra -sei sprecata in una ciurma come questa! Se fossi nella mia saprei come farti divertire- le disse alzandole il mento, Robin lo guardò male, ma non mosse muscolo o parlò, l’algamatolite l’aveva indebolita troppo, Rufy aveva cercato di muoversi ma non ci riuscito per colpa delle manette, avrebbe voluto spaccare la faccia a quel porco

-maiale schifoso non toccare Robin!- l’urlo era stato di Sanji che schifato dal gesto e dalla volgarità espressa da quel lurido non aveva resistito, subito un sottoposto del delinquente lo aveva atterrato al suolo, trattenendolo con la faccia a terra

-non rivolgerti al capitano Jack in quel modo! Femminuccia! Lui è il grande capitano Jack detto Zugaikotsu! Famoso in tutti i mari per la sua fama omicida! Tu non hai il diritto di rivolgerti a lui così!-

-è solo un grande maniaco!- gli aveva ringhiato Sanji con la faccia ancora spiaccicata a terra

-aahaha lascialo stare Kotsu! Non sanno con chi parlano! Meglio tornare alle cose importanti! Su parlate! Perché siete venuti su quest’isola!? Forza!- gli disse in modo minaccioso prendendo Rufy per la sua blusa rossa, in risposta ricevette solo una lunga linguaccia del giovane, che lo fece innervosire

-tu moscerino! Mela pagherai!-  lasciò di colpo la presa su Rufy estraendo dalla sua giacca una strana pistola, la puntò contro Rufy

-ora vedremo se farai ancora lo spiritoso! Questa pistola è particolare...i suoi proiettili sono imbottiti di algamatolite marina...appena entrano nel copro esplodono e disperdono tutta l’algamatolite! Tu che hai ingerito in frutto del diavolo non hai scampo! Ahahah-

Caricò il colpo e i ragazzi tremarono, Rufy guardò per l’ultima volta verso Robin, vide i suoi occhi pieni di paura e dolore...un enorme dolore, le regalò un ultimo sorriso e si preparò allo sparo.

 

-Chopper posso camminare! Su! fammi scendere!-  la voce squillante di Nami fermò l’uomo, che subito si girò verso la folta vegetazione che gli stava alle spalle, tutti si voltarono verso di loro e i Nakama guardarono felici e preoccupati i loro amici che ora dall’altra parte della radura guardavano stupiti i loro compagni! A Zoro non sfuggì che Nami era in groppa a Chopper e che la giovane ansimava! Che diavolo le succedeva! Questo lo preoccupava! Chopper e Nami guardavano i loro compagni, ma cosa diavolo stava succedendo? Subito Nami scese da Chopper e montò la sua fidata arma, e Chopper le si affiancò cambiando aspetto, non sapevano bene cosa era successo ma! I loro compagni erano legati e Rufy persino minacciato con la pistola quindi! Loro non erano amici!

-liberate subito i miei Nakama-  disse ostile Nami, Jack la guardò da capo a piede, notando i particolari capelli e il tipo di arma ne dedusse che fosse Nami la gatta ladra, ne studiò il corpo formoso e invitante coperto solo da una gonnella bianca e una canotta verde, bella donna anche lei penso, si sarebbe potuto divertire con entrambe! Piano mosse dei passi verso di lei mettendo le mani in alto e ridendo

-calma, calma dolcezza...-

-non chiamarmi dolcezza lurido bodrillone! Lascia i miei amici!- ringhiò lei, la sua reazione fece ridere di gusto Jack, che comprendendo che non  l’avrebbe calmata fece cenno ai suoi uomini di attaccarla

-ragazzi occupatevene voi!-

-si capitano!- risposero in coro i suoi sottoposti, che partirono subito all’attacco, in pochi secondi accerchiarono Nami e Chopper, subito il dottore si posiziono davanti a Nami, non stava bene, si era stancata troppo durante la perlustrazione e il ventre le faceva male

-Nami ci penso io tu riposati- lei lo guardò seria

-non ho intenzione di rimanere con le mani in mano mentre tu combatti contro questi porci-

Chopper sapeva che gli avrebbe detto cosi, la conosceva bene, non si sarebbe tirata indietro se di mezzo c’erano i loro Nakama ma soprattutto Zoro

-va bene ma vedi di non esagerare-

Lei gli sorrise

-tranquillo Chopper-

Dopo quel piccolo scambio di parole tra i due erano partiti all’attacco, sembrava andasse tutto bene, Chopper abbatteva più nemici possibili così da non far stancare troppo Nami, mentre lei li abbatteva con potentissimi fulmini non permettendo a nessuno di avvicinarsi a lei, i loro Nakama guardavano tranquilli i loro compagni combattere per loro sarebbe stato un gioco da ragazzi liberarsi di quegli stupidi, ma qualcosa non gli tornava, Nami combatteva in maniera strana e soprattutto Chopper non faceva altro che controllarla, no qualcosa non andava.

Ormai mancavano pochi avversarsi quando dal nulla spuntò un enorme animale, arrivò nella radura e abbatté tutti,  Nami e Chopper lo guardarono, non era un animale normale! era un toro con fattezze umane! Chopper appena lo mise a fuoco vide che assomigliava a Dorton! Quindi anche lui aveva mangiato un frutto Zoo-Zoo ! forse era lui l’uomo toro l’Hito no ushi?

L’animale abbatté tutti i nemici e poi guardo verso Nami e Chopper senza pensarci due volte carico e partì verso di loro, subito Chopper gli andò in contro cercando di bloccarlo ma non aveva calcolato la forza di quell’essere che non ci mise niente a incornarlo e lanciarlo contro una parete, tutti i Nakama urlarono,

-CHOPPERRRRRRRRRRR!!!!!!- Nami urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, si mosse per andare da lui a controllare come stava ma una fortissima fitta al ventre la colpì costringendola a fermarsi di colpo e a portare la mani sul ventre, non aveva mai sentito prima una fitta del genere! Non era normale, iniziò ad ansimare, le faceva troppo male! Perché proprio ora si doveva sentire così? Zoro e gli altri notaro il suo stato e si preoccuparono, che le stava accadendo? Non era normale! la guardavano ansimare e stringere il ventre, che diavolo?! La preoccupazione fu spazzata via dalla paura quando videro il toro caricare verso di lei, Zoro sbianco e urlò

-NAMIIIIII!-

Nami alzò di scatto la testa e vide l’animale correrle in contro, provò a muovere un passo per spostarsi ma la fitta aumentava, così prese il suo fidato bastone e lanciò contro il toro un fulmine, questo sembro fermarlo ma si sbagliava, dopo la forte scossa l’animale si riprese subito e incenerì con lo sguardo la giovane, non perse tempo e con un balzo le andò davanti, Nami lo guardò pietrificata! non aveva più scampo! Lo vide caricare un pugno per colpirla al ventre, no! non lo avrebbe permesso! Nel preciso istante che lui mosse il pugno verso di lei, Nami si abbassò facendosi colpire in faccia, venendo scaraventata qualche metro di distanza da lui, ora per terra con la testa sanguinante, il dolore che provava al ventre era raddoppiato! Sentiva le urla dei suoi Nakama ovattati, la voce infuriata del suo Zoro, non ci capiva molto, sicuramente aveva una commozione celebrare, il pugno era stato micidiale! piano cercò di alzarsi dal suolo ma ebbe un forte capogiro che la costrinse a ristendersi al suolo! Vedeva anche offuscato, dannazione! Non ci voleva! Ad un tratto la luce del sole fu oscurata da un’enorme ombra, alzò lo sguardo e intravide con difficoltà l’animale, tremò inerme e strinse le mani sul ventre per cercare di proteggere il suo piccolo, con voce tremante lo implorò

-ti prego...non fare del male al mio piccolo...ti prego-

Lui la guardò notava il modo convulsivo con cui stringeva le mani introno al ventre e si ricordò del momento in cui l’aveva colpita, lui aveva puntato alla pancia ma lei si era abbassata, non aveva capito il suo gesto ma forse ora lo capiva “piccolo” si abbassò su di lei e la odorò sul ventre scendendo verso l’inguine, notò grazie alla gonna che sull’interno coscia scendeva una copiosa scia di sangue, quella scia voleva dire solo una cosa, stava avendo un aborto e questo non doveva accadere! Quel bambino non c’entrava nulla! La guardò un ultima volta in volto la vedeva guardarlo implorante con le lacrime agli occhi

-ti prego...- la guardò tremava, ansimava e un velo di sudore le imperlava la fronte,stava soffrendo e di quel passo oltre il bambino sarebbe morta anche lei, volse poi lo sguardo dietro di se, da dove sentiva le urla delle altre persone che aveva visto, li guardò uno ad uno, erano legati e urlavano disperati un nome, sicuramente quello della giovane, i suoi occhi incrociarono l’occhio color ebano di Zoro, quell’occhio lo guardava indemoniato, l’odio che percepiva da lui era nulla in confronto di quello dei suoi compagni, forse era lui il suo compagno, ma non era quello che ora doveva fare, ritornò a guardare la giovane e non ci pensò due volte, la prese in braccio doveva salvare quel piccolo, mosse un passo quando sentì chiaramente un colpo di pistola partire, senza pesarci fece un balzo e arrivò in cima alla parete di roccia alla sua destra, guardò verso il passo e vide quell’idiota di Jack puntargli la pistola ancora fumante contro

-maledetto!! Torna qui! Dimmi dov’è la fonte!!- lo guardò ancora pochi secondi poi corse via con la ragazza tra le braccia, non doveva perdere tempo!

-fottuto stronzo!- imprecò Jack -Kotsu! Lega quella specie di alce insieme agli altri! Sbrigati!-

Kotsu fece come gli era stato detto e legò Chopper ancora ferito con gli altri ammanettandolo, il piccolo medico tornato ormai al suo dolce aspetto alzo dolorante il volto, si sentiva colpevole per quello che era successo a Nami, aveva percepito chiaramente l’odore del sangue di Nami e questo lo preoccupava! Doveva trovarla e curarla! Era suo compito quello di controllare che non le succedesse nulla! Non era nelle condizioni adatte! Una donna in stato interessante non doveva subire stress o traumi del genere! Sapeva che non era buono sia per lei che per il bambino

-tu! Stupido animale! Ora mi porterai dalla vostra amica!- il pirata fermò i pensieri di Chopper che alzò lo sguardo verso di lui che gli puntava contro quella strana pistola

-perche dovrebbe! Maledetto!- urlò Franky innervosito, Jack rise e si abbassò su Chopper

-perché sono certo che voglia controllare in che condizioni è la vostra compagna...ed essendo un animale percepisce chiaramente l’odore sia del sangue che l’odore stesso della vostra compagna, sono sicuro che quell’infame di Bitoku la sta portando alla fonte è l’unico posto dove sarebbe al sicuro...certo non capisco perché l’abbia portata via ma questo non m’importa! Io voglio la fonte! E grazie alla vostra amica e a te stupido peluche ci arriverò!  Quindi vedi di portami da lei!-

Chopper abbassò gli occhi e sospirò, nono voleva condurre quel mostro alla fonte, se mai questa fonte fosse esistita ma vedendo quell’essere forse non era proprio una leggenda e sicuramente portarlo alla fonte non avrebbe portato nulla di buono! Ma doveva andare da Nami! doveva vedere le sue condizioni, non era per niente tranquillo

-va bene, ti faccio strada-

I ragazzi lo guardarono straniti, che gli prendeva? non era normale il suo comportamento, anche loro erano preoccupati per Nami ma l’avrebbero trovata dopo essersi liberati di quegli stupidi pirati, perché li stava aiutando? No dovevano capire cosa nascondeva Nami! ricevuta la risposta fece cenno a Kotsu di far muovere i prigionieri, prese la lunga catena di algamatolite che univa le manette e la tirò, facendoli alzare. Mentre camminavano Robin chiese a Chopper

-dottore cosa sta succedendo?- lui la guardò e abbassò lo sguardo

-non posso dirvelo, l’ho promesso a Nami-

-meno fotto che glielo hai promesso! Voglio sapere cosa sta succedendo a Nami! Chopper! Parla! Non voglio sentire scuse! Lo abbiamo capito tutti che c’è qualcosa che non va!- gli aveva detto con tensione Zoro, ormai era inutile che lui continuasse a nascondere la cosa, lo avevano capito che qualcosa era successo, non era da lei farsi colpire in quel modo! In faccia poi! L’aveva vista Zoro implorare quell’essere, non era riuscito a capire bene cosa gli avesse detto ma aveva visto il suo sguardo implorante, no! ora voleva capire cosa le stava accadendo

-marimo, calmati, Chopper parla ora non puoi più tenerci nascosto nulla, la situazione non è delle migliori- aveva detto Sanji con tono calmo e serio, Chopper lo aveva guardato e aveva sospirato i ragazzi avevano ragione ma non voleva che lo sapessero così, avrebbe voluto come Nami che lo sapessero in modo festoso, allegro non così!

-non volevamo che lo sapeste così...è una cosa delicata, intima...Nami voleva prima parlarne con Zoro da soli ma...-

A quelle parole Robin comprese! I capogiri, vomito, la stanchezza!, il modo in cui la sua sorellina si teneva il ventre, come aveva preferito farsi colpire in faccia più tosto che sul ventre! Non poteva sbagliarsi!

-Chopper quanti mesi?- quell’unica domanda che Robin gli aveva posto gli fece capire che lei aveva inteso, come lei anche Franky, Brook e Sanji aveva intuito grazie alla domanda posta da Robin e ora guardavano con ansia la risposta del piccolo dottore

-oggi sono 5 mesi- disse amareggiato, i ragazzi spalancarono gli occhi, perché non glielo avevano detto?

-perché non ce l’avete detto-  chiese Brook

-Nami voleva dirvelo dopo la partenza da quest’isola, non doveva succedere tutto questo, scusatemi ragazzi, sopratutto tu Zoro-

Zoro lo guardava, non ci aveva capito molto di quello che stavano dicendo, Nami voleva parlarne prima con lui? 5 mesi? Pensò ai giorni precedenti, vomito, stanchezza, capogiri...mmmh dove aveva già sentito di queste cose...mmmh ci pensò...cazzo! ma che significava! Stava perdendo la calma! Perché non parlavano chiaro!

-parlate chiaro! Non ci ho capito nulla!-

-idiota! La mia dolce crostatina è incinta! Di un idiota come te poi! Che disgrazia!- gli aveva urlato esasperato Sanji, possibile che fosse così idiota! Zoro non proferì parola, era rimasto come in trans, sembrava non respirasse!

-Zoro, tutto bene?- gli chiese preoccupato Chopper

-Nami...incinta...bambino...mio...- Zoro non faceva altro che pronunciare quelle parole, sembrava un disco rotto, Usop lo guardò

-ragazzi è andato, il poco cervello che aveva celo siamo giocati-

A quella frase Zoro si riprese e guardò storto Usop

-taci nasone!- tornò a guardare Chopper, vedeva lo sguardo colpevole del suo amico e sospirò, ora capiva i loro comportamenti, perché Nami aveva scelto di andare con Chopper, i suoi gesti durante il combattimento, ora capiva tutto e ora...la paura, preoccupazione, rabbia, dolore lo colpirono in pieno! Voleva correre da lei e assicurarsi che lei e il piccolo stessero bene! Doveva essere li con lei!

-Chopper sbrighiamoci-

La piccola alce vide lo sguardo acceso del suo amico e facendogli un cenno con il capo aumentò il più possibile l’andatura, anche se le ferite e l’algamatolite non lo aiutavano per nulla.

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Capitolo 2
*** 2 ***


Non è finita...e il cap è corto ma non ho avuto tempo di scrivere di più ^^ spero di non deludere nessuno e il prox dovrebbe essere l’ultimo ^^ e poi mi riconcentro su Burlesque ^^ besos

Per te querida <3

 

Bitoku aveva portato Nami alla fonte, dove subito gli altri animali lo aveva accolto sorpresi nel vederlo tornare con un’umana tra le braccia, subito era corso dall’anziano un vecchio leone dalla criniera bianca

-anziano aiutala- il leone guardò prima lei e poi tornò con gli occhi su Bitoku

-perché l’hai portata qui...sai che gli umani non sono ammessi-

Il giovane toro cambiò le sue sembianze in umano, era alto con le spalle larghe, capelli lunghi neri raccolti i una coda bassa, occhi marroni e profondi, indossava solo un pantalone stracciato nero, niente maglia, guardò l’anziano con occhi iracondi

-anche io lo sono! Salvala! È incinta! Moriranno entrambi!-

-perché dovrei?-

-perché se non lo facessi saresti al pari degli uomini...gli animale hanno più sentimenti delle persone...se facessi morire questa ragazza con suo figlio saresti come Jack e i suoi uomini-

A quelle parole il leone fissò ancora la ragazza tremante tra le mani del giovane mezzo toro

-forza seguimi-  detto questo iniziò a camminare seguito subito da Bitoku, tutti gli altri animali guardavano curiosi i tre, ma soprattutto Nami, percepivano da lei l’odore di sangue e molti grandi felini, si leccavano i baffi e provavano ad avvicinarsi ma il giovane li inceneriva con lo sguardo. Si fermarono poco dopo davanti ad un enorme fonte con una bellissima cascata che scendeva lungo una parete di roccia, circondata da una folta vegetazione, era un posto bellissimo paradisiaco, il leone si girò verso il giovane

-poggiala per terra, devo vedere le sue condizioni-

Subito mise Nami per terra, le si avvicinò e la scrutò bene, vedeva il suo tremolio, la carnagione quasi bluastra, il sudore ma la cosa che lo colpiva era il forte odore di sangue dalla testa ma soprattutto dall’inguine

-è molto grave...dobbiamo agire in fretta...presto toglile i vestiti e immergila nella fonte, SBRIGATI-

Subito le tolse gli abiti facendola rimanere in intimo, subito notò il rosso che ormai aveva imbrattato le delicate mutandine di pizzo celeste, senza perdere tempo la prese ancora in braccio e entrando nella fonte con lei tenendola tra le sue braccia la immerse, facendo rimanere fuori dall’acqua solo il viso, bagnando anche la testa

-falle bere un po’ della fonte, così anche il bambino ne beneficerà-

Annui con la testa e piano le apri la bocca, si abbassò con il volto e raccolse un po’ d’acqua nella propria bocca e poggiando le sue labbra su quelle di lei le passò l’acqua, non aveva altro modo per farlo, sentiva le labbra fredde di lei rimanere ferme e immobili senza vita, appena gli fece bere l’ultima goccia d’acqua si staccò da lei guardandola fissa in volto, notò subito un miglioramento sia nel colorito che nella respirazione, rilasciò un respiro di sollievo e guardò verso l’anziano, questi lo guardava con sguardo serio

-falle bere ancora un po’ d’acqua e poi uscite, così dovrebbe bastare ad entrambi-

-va bene-

Subito si sbrigò nel svolgere gli stessi movimenti di prima, prese l’acqua e poggiò le sue labbra su quelle di lei, facendola bere, finita l’operazione uscì con delicatezza dall’acqua

-la porto nella mia tana, deve riposare-

-vai ma appena si sveglia portala via-

-no...ha bisogno di aiuto-

Detto questo andò via, camminò tra la vegetazione e dopo 10 minuti arrivò ad una grotta, davanti a questa sull’entrata c’erano ad aspettarlo 2 tigri una femmina e una maschio, subito il maschio gli si avvicinò

-chi è?- gli chiese

-una ragazza che ho attaccato credendo che fosse con Jack...ma...mi sbagliavo-

-che intendi?- chiese guardando male la giovane tra le braccia del giovane

-dopo averla attaccata ho notato che Jack teneva prigionieri dei ragazzi...forse erano i suoi compagni...e lei cercava di liberarli...non li avevo mai visti con Jack...e pensare che sia lei che il suo piccolo stavano morendo per causa mia...mi sono sentito in colpa...mi ha implorato...e...-

-ti ha ricordato tua madre- parlò la tigre femmina alzandosi con fatica da terra mostrando il grande pancione, anche lei era incinta

-si...non l’ho mai vista...ma grazie a te e Riku, che mi avete raccontato di quando l’avete trovata in fin di vita che era incinta di me...vedendo questa ragazza ho immaginato di vedere lei...- disse tristemente mentre entrava nella grotta poggiando Nami su un giaciglio di paglia, la femmina di tigre le si avvicinò e la studiò vide il corpo ancora bagnato e guardò verso l’esterno della grotta vedendo il vento alzarsi, non era buono che prendesse freddo così piano le si avvicinò salendo sul giaciglio e stendendosi accanto a lei facendole mettere il capo sul suo collo e mettendo la sua testa delicatamente sulle sue gambe all’altezza del grembo, così da riscaldarla ma non da pesarle troppo, Riku il maschio la guardo e le si stese accanto poggiando la sua testa su suo collo, da quella posizione i capelli della giovane gli solleticavano le narici trasmettendogli il suo odore di mandarino, il giovane sorrise a quella scena, che gli ricordava tanto quando da piccolo sentiva freddo durante la notte o quando si sentiva triste per essere l’unico uomo tra loro...l’unico uomo che poteva trasformarsi in toro quando voleva...era stata Hina la femmina di tigre a fargli mangiare il frutto per proteggerlo dalla foresta e per farsi aiutare nel difendere la fonte...ma alle volte odiava quel suo essere mezzo uomo e mezzo toro

-Bito...vieni- lo invitò Hina vedendo il suo sguardo perso nel vuoto, il giovane si riprese, guardò i due grandi felini che proteggevano la ragazza dal freddo e trasformandosi in toro si unì a loro, mettendosi alla destra di Nami coprendola dal vento che arrivava dall’apertura, quando si sarebbe svegliata avrebbero parlato.

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Capitolo 3
*** 3 ***


Il dolore che aveva provato fino a quel momento era scomparso tutto d’un tratto, non si era capacitata del perché ma aveva chiaramente percepito la presa ferrea di due braccia intorno al suo corpo poi si sentiva galleggiare in acqua, cosa stava accadendo intorno a lei? Voleva aprire gli occhi ma le forze non le erano ancora tornate, percepì chiaramente sulla sua bocca il poggiarsi di forti e calde labbra e la rinfrescante sensazione di acqua che le scorreva dentro la gola, dopo quella sensazioni aveva sentito il suo corpo più rilassato come se i dolori che provava fino a quel momento stessero man mano scomparendo, risentì la fresca sensazione di prima scorrerle nella gola e quel poco di dolore che percepiva ancora dal ventre cessare ed essere sostituito da una sensazione di puro benessere, da quando era incinta non si era mai sentita così bene, il senso di galleggiamento andò via e risentì chiaramente la forte stretta intono a se accompagnata da un forte battito, percepiva diverse voci intorno a se ma non ne riconosceva neanche una, presa dal forte senso di protezione si lasciò andare a un tranquillo riposo, sapeva che non era il momento doveva salvare gli altri ma era più forte di lei, quando poi percepì dietro la sua schiena un dolce calore e del morbido si lasciò completamente andare tra le braccia di Morfeo.

Nami piano aprì gli occhi, non comprese subito dove si trovava, sentiva solo un dolce tepore e dei respiri lenti, percepiva chiaramente dietro la sua testa qualcosa di soffice alzarsi e abbassarsi con calma, portandosi una mano sulla fronte si tirò su a sedere

-ma dove...!- le prese un colpo vedendo sulle sue gambe dormire beatamente un’enorme tigre, guardò alla sua sinistra dove percepiva un altro respiro e riconobbe il toro che l’aveva colpita! Subito si portò le mani al grembo, che fine aveva fatto il dolore di prima? Il suo piccolo stava bene? Dove erano gli altri? Sentì poi un altro fiato provenire dalle sue spalle a destra e girandosi piano notò l’altra tigre che dormiva sul collo della compagna, si portò le mani alla bocca per non urlare! Ma che diavolo era successo? Si guardò intorno notando di essere in una grotta sopra un giaciglio di paglia, chi l’aveva portata li? Qualcosa poi nel suo abbigliamento la colpì! Che fine avevano fatto i vestiti? Perché era in intimo? Avrebbe trovato risposta a quelle domande ma prima doveva andare via da li, piano spostò con cura la testa dell’enorme felino che poggiò con delicatezza a terra e sempre con molta calma e leggiadria da ladra si alzò muovendosi verso l’entrata della grotta, ormai a pochi passi dall’entrata sentì una voce chiamarla

-io non andrei in giro da sola-

Subito Nami si voltò di scatto e davanti a lei eretto in tutta la sua enorme mole si ergeva il minotauro, tremò Nami facendo un passo indietro, ora era nei guai, era da sola e disarmata!

-non aver paura non ti farò nulla- le disse muovendo un passo verso di lei, non sapeva se credergli o meno, lui vide lo sguardo incerto della giovane e sospirando tornò alla sua forma umana, stupendo Nami

-puoi fidarti, non farò del male ne a te ne a tuo figlio-

Lo scrutò bene Nami, cercando di capire se poteva fidarsi o meno, notava il suo sguardo caldo e sincero, le ricordava molto quello di Chopper

-sei tu che mi hai portato qui?-

-si-

-perché?-

-dovevo salvarti...non potevo permettere a tuo figlio di morire-

-spiegati?- chiese preoccupata, che le era successo?

-a causa del mio colpo stavi avendo un aborto spontaneo, ti ho portato qui alla fonte della salvezza per salvare sia te che lui-

Le parole del giovane lasciarono Nami pietrificata, stava avendo un aborto? Quelle fitte di dolore erano perché stava per perdere il suo piccolo! Guardò ancora il giovane davanti a lei, notava il suo sguardo pentito, addolorato le ricordava tanto un cane bastonato, portò gli occhi al suo ventre e ci poggiò una mano sopra, sentendo il piccolo rigonfiamento che da li a qualche mese sarebbe stato evidente, ai suoi occhi risaltò l’enorme macchia scura che aveva macchiato le sue mutandine azzurre, sicuramente dovuto al quasi aborto, un brivido la percorse tutta se fosse successo davvero non si sarebbe mai perdonata! Riportò gli occhi su di lui e lo guardò con dolcezza

-grazie, ti sono debitrice-

A quelle parole il giovane la guardò stupito, si aspettava le urla di rabbia e odio da parte della ragazza non di gratitudine, guardò il suo volto e il dolce sorriso che ricevette lo spiazzò, era così dolce e bello, arrossendo si grattò la testa guardando altrove

-non devi ringraziarmi-

-si invece, hai salvato mio figlio e te ne sarò sempre grata, qual è il tuo nome?-

-il mio...il mio nome?-

-si- gli disse ridendo

-Bitoku-

Nami gli porse la mano e sorridendo gli disse

-Bitoku...vuol dire virtù giusto?...piacere io sono Nami-

Il giovane anche se con dei tentennamenti strinse la mano della ragazza, guardò le loro mani unite e notò quando la mano di li fosse piccola e delicata in confronto alla sua grande e callosa

-bhè grazie di tutto...ora vado, devo salvare i miei amici-

Nami sciolse la presa tra le loro mani e fece per andare via mai subito lui la prese per un polso

-non puoi andare da sola! È pericoloso li fuori!-

-ma devo salvare i miei amici! Devo andare!-

-tu non conosci jack è pericoloso! È qui sull’isola da mesi! E ha seminato il terrore, uccide tutti senza pietà! Noi animali ci siamo rifugiati qui dentro il labirinto per difenderci e difendere la fonte-

-ma devo salvarli! Non posso lasciarli nella mani di quel botolo! E devo assolutamente vedere come sta Chopper! È ferito! Se non vuoi che vado da sola aiutami! È anche tuo nemico no?-

Lui distolse lo sguardo da lei

-non posso-

Nami sbarrò gli occhi perché? Era suo nemico, lo aveva detto lui! Perché non voleva darle una mano

-perché!? Insieme potremmo mandarlo via da qui!-

Si fissarono, lo sguardo di lui trasmetteva tutta la sua preoccupazione mentre quello di Nami era frustrato

-perché non ci fidiamo di voi umani-

Una voce forte e baritonale le arrivò alle orecchie facendola sussultare, piano si girò verso l’entrata della grotta e davanti a lei vide un enorme leone bianco che si ergeva fiero, dietro di lui altri animali tutti li a vedere cosa succedeva, si sorprese Nami di sentire parlare l’animale ma non si scandalizzava più di tanto, dopo tutto non si poteva mai sapere cosa ci potevi trovare nelle isole

-non vi fidate? Ma lui...- disse indicando Bitoku -...anche lui è umano!-

-Bitoku è uno di noi...è cresciuto in questa foresta...lui non ci tradirebbe mai! lui non è come Jack o te...-

-non vi capisco- disse Nami, il leone piano le si avvicinò, Nami si sentiva in soggezione era un leone enorme, fece un passo indietro intimorita dal grande animale

-non puoi capire, sei solo un umana...voi umani non comprendete la natura voi la distruggete e basta...ovunque passiate lasciate distruzione...da quando è qui jack ha ucciso barbaramente centinaia di animali...ne ha feriti altrettanti...distruggendo le loro case...tutto per trovare la fonte della salvezza! L’uomo non è degno di trovare quella fonte! Ne farebbe un uso sbagliato! Se non fosse stato per Bitoku per me saresti morta! Ma nel tuo grembo c’è sta crescendo una vita che ancora non ha colpe, è pura e innocente come ogni animale...ma...-

Nami era rimasta zitta ad ascoltare ogni parola del leone ma ad ogni sua parola la rabbia si appropriava di lei, strinse i pugni

-BASTA! TU! NON SAI NULLA! È VERO MOLTI UOMINI NON COMPRENDONO LA NATURA! LA DISTRUGGONO! MA MOLTI ALTRI LOTTANO PER LEI! DIFENDENDOLA! CERCANDO DI PERSEVERARLA! NON TUTTI SONO COME JACK! I MIEI NAKAMA NON SONO COME LUI! NON FAREMO MAI DEL MALE AGLI ANIMALI! UN MIO FRATELLO è MEZZO UOMO E MEZZO RENNA! COME BITOKU! NON POTREI MAI FAR DEL MALE A UN SUO SIMILE! E POI GLI ANIMALI SONO FORTI! SE SOLO VOI UNISTE LE VOSTRE FORZE! POTRESTE ELIMINARVI DI QUELLO STUPIDO IN POCO TEMPO! MA INVECE VENE STATE QUI! RINCHIUSI IN QUESTO ANFRATTO DELL’ISOLA TRA LE MURA DEL LABIRINTO LASCIANDO BITOKU DA SOLO! LUI VI DIFENDE CON FORZA! NON SI FERMA DAVANTI A NULLA PER VOI! E VOI!...VENE STATE QUI A LAGNARVI! AGITE! QUELLI CHE STANNO FERMI AD ACCETTARE IL LORO DESTINO NON LI SOPPORTO PROPRIO! MI FANNO SCHIFO! ORA IO VADO A SALVARE I MIEI AMICI...CON O SENZA DI VOI!-

Tutti guardavano con occhi spalancati la ragazza, le sue parole li avevano colpiti, Bitoku la guardava folgorato, lui sapeva solo che gli uomini del mondo esterno erano tutti come Jack, quello gli era stato detto dall’anziano ma ora vedendo la determinazione della giovane, sentendo il suo tono alterato qualcosa il lui era scattato

-io vengo con te-

Bitoku e tutti si voltarono, Nami fece altrettanto e vide le due tigri che le avevano dormito accanto avvicinarsi, comprese dal gonfiore del ventre che una era femmina

-sono stufo di dover vivere nel terrore, la mia compagna Hina è incinta e non voglio che i miei cuccioli nascano in questo clima di terrore...io vengo con te-

Sorrise vittoriosa Nami nel vedere che le sue parole erano servite a qualcosa, vide il nobile felino strofinare dolcemente il uso contro quello della compagna per poi avvicinarsi a lei mettendosi al suo fianco destro

-Sali, ci muoveremo molto più velocemente e tu non ti affaticherai- le disse il felino invitandola a salirgli in groppa. Nami accettò volentieri, salita si girò verso gli altri animali ma soprattutto verso Bitoku

-noi andiamo, manderemo via quel jack...anche sapendo che forse non torneremo...-

Detto questo il felino partì, lanciandosi tra la folta vegetazione, l’animale correva con agilità e velocità tra la vegetazione, schivando senza problemi qualunque ostacolo, Nami stringeva con forza il pelo sopra il collo, stando con la testa e il busto basso così da non rallentare la corsa della tigre

-comunque io sono Riku...qual è il tuo piano, come attacchiamo Jack?-

Nami non rispose ma iniziò a pensare a come agire, ripensò velocemente allo scontro che aveva avuto prima, gli scagnozzi non erano stati un problema, erano facili da eliminare ma prima aveva la sua arma ora? Ora no! come fare

-dobbiamo trovare un modo di colpirli da lontano, dobbiamo eliminare prima gli scagnozzi e poi occuparci di jack e del suo braccio destro...lui mi preoccupa-

-deduco quindi che non hai in mente un vero e proprio piano- le disse serio

-no purtroppo...non avendo la mia arma con me devo trovare un altro modo per agire...-

Rise divertito

-dovremmo trovare un modo di costringerli con le spalle al muro...come un topo in gabbia- le disse cercando di farle venire qualche altra idea, mentre correvano Riku percepì dei movimenti da dietro dei cespugli e si fermò di colpo guardandosi intorno, Nami si preoccupo per quel comportamento

-che succede?-

-sshhh...c’è qualcuno-

Subito si mise in allerta anche Nami e avvertì dei rumori strani provenire da un cespuglio davanti a loro, Riku iniziò a ringhiare e mostrare i denti...il movimento non faceva che aumentare....

-Riku! Calma! Sono io! Bitoku!-

Bitoku uscì dalla vegetazione, ora aveva l’aspetto di un toro umanizzato, corpo umano ma testa taurina, un vero e proprio minotauro, sia Nami che Riku tirarono un sospiro di sollievo

-Bito! La prossima volta avverti!- lo sgridò Riku

-scusa...-

-che ci fai qui? Avevo capito che non potevi aiutarmi- gli chiese Nami con tono di sfida, lui abbassò lo sguardo

-sbagliavo...posso e voglio aiutarti...devi finire questa storia- gli disse riportando lo sguardo su di lei, Nami sfoggiò un sorriso soddisfatto nel sentire le sue parole

-bene sapevo che non ti saresti tirato indietro, ora siamo in 3...ma il problema rimane sempre lo stesso, come togliere di mezzo gli scagnozzi per colpire poi solo Jack e il suo braccio destro? Io sono disarmata la mia arma mi è caduta dopo il tuo colpo e sicuramente ce l’hanno loro- gli espose il problema Nami

-un modo forse lo abbiamo...non mi piace l’idea di fare accordi con loro ma...anche loro ci stanno rimettendo da quando quel bastardo è qui-

-di chi stai parlando?- Nami non capiva, di chi parlava?

-credi che potrebbero darci una mano? Sai quanto sono infimi...pensano solo al loro benessere- gli chiese Riku

-cela daranno...anche loro hanno avuto diverse perdite-

-di chi parlate?-

-lo vedrai...ora andiamo non perdiamo tempo-

Neanche il tempo di continuare che ripartirono.

 

 

Era ormai da ore che camminavano e a causa delle manette di algamatolite la stanchezza era ormai tanta, Chopper che guidava tutti seguendo la scia di Nami era anche ferito, molto probabilmente sarebbe già crollato al suolo se non fosse che la preoccupazione per Nami non premetteva alla stanchezza e al dolore di vincere.

Arrivarono ad un tratto in una grande radura circondata per ¾ dalla foresta e davanti a loro un enorme muro ricoperto di vegetazione, tutti guardarono quel muro sorpresi, non era naturale era stato costruito dal esseri umani, molti anni prima visto la vegetazione cresciutavi sopra.

-ahah! Finalmente! Questo è il muro del labirinto! Con il tuo aiuto stupida renna attraversarlo non sarà un problema! Ahahahah stavolta la fonte sarà mia!-

Jack iniziò a ridere di gusto, era quasi arrivato alla fonte, ora nulla lo avrebbe fermato!

-ragazzi dobbiamo fare qualcosa! Dobbiamo liberarci e eliminare questi stronzi! E trovare la mia crostatina! Sono preoccupatissimo!-

-taci cuocastro! Non devi chiamare Nami a quel modo! E poi come pensi di liberarti? Le manette sono di algamatolite! Sei stupido!- gli aveva risposto alterato Zoro, già non sopportava più quella situazione e ora quel damerino chiamava la sua Nami in quel modo! No!

-stupido marimo! io la mia Nami la chiamo come voglio!- 

I due si lanciarono sguardi d’astio

-sm...smettetela!- aveva detto faticosamente Robin, non era il caso di litigare ora

-si basta fratelli...dobbiamo liberarci e trovare la sorella...è anche disarmata e non è un bene!- disse facendo cenno hai ragazzi al bastone che teneva tra le mani Kotsu, questo sentendo degli sguardi su di lui guardò i mugiwara e rise rigirandosi tra le mani l’arma della rossa

-ahah...di certo alla vostra amica non servirà più...nessuno rimane in vita dopo che l’hito no ushi l’ha caricata! ahaha-

-taci bastardo!- aveva ringhiato Zoro incazzato più che mai per le parole dell’uomo, lo avrebbe affettato volentieri!

-su muovetevi voglio arrivare alla fonte il prima possibile- Jack si era avvicinato e aveva strattonato Chopper che per la stanchezza cadde al suolo, Jack gli si avvicinò e iniziò a dargli dei calci

-su! muoviti stupido animale! Forza!- i ragazzi guardavano impotenti la scena, lo avrebbero sistemato per bene se avessero potuto.

D’un tratto si sentirono delle urla

-ahahahahaha!-

Jack e Kotsu si guardarono, fissarono i loro prigionieri e li trovarono tutti li, guardarono poi verso gli altri uomini della ciurma e nulla, che era successo? Sembrava tutto normale

-hahahaahh!-

Ancora delle grida, Jack e Kotsu iniziarono ad agitarsi, che succedeva?

-ahahah!- altre urla e ancora altre, ad un tratto Jack e Kotsu si resero conto di essere rimasti solo loro insieme ai prigionieri che diavolo era successo dove erano finiti gli altri?

-che diavolo significa?!- urlava Jack, Kotsu guardava agitato la foresta, che succedeva? sentì poi qualcosa strattonargli la mano, guardò verso la sua mano destra dove teneva il bastone della gatta ladra e gli prese un colpo nel vedere un’enorme ragnatela appiccicata ad esso, subito per lo spavento lo lasciò e il bastone fu tirato via tra la vegetazione, che significava?!

Kotsu volse velocemente lo sguardo verso i prigionieri vide d’un tratto diversi fili di ragnatela avvolgerli e attaccarli agli alberi, ricoprendo i loro corpi tranne la testa con la quella tela appiccicosa

-che significa!!!!-

-significa che tu ora devi farla finita!-

Davanti a loro compaiono dal nulla Bitoku e Nami ancora in groppa  a Riku, i Nakama la guardano stupiti! non era ferita? La studiano da capo a piedi, soprattutto Chopper e Zoro ma nulla! È in perfetta forma!

-NAMI!- urlano tutti contenti, la ragazza sorride ai suoi compagni, ora sarebbe tutto finito

-Bitoku! Maledetto! Che hai fatto hai miei uomini?!- Jack guardava alterato il mezz’uomo

-quello che si meritavano-

-bastardo! Ora basta! Ti eliminerò così nessuno proteggerà la foresta! Kotsu!-

Subito Kotsu si lanciò verso Bitoku ma

-Thunderbolt Tempo!!- una scarica si scaglio proprio davanti a lui, facendo arrestare la sua corsa -dove credi di andare sono io la tua avversaria!- l’uomo guardò con odio Nami che lo guardava dalla schiena dell’animale con sguardo si sfida, studiò il suo corpo messo in bella mostra visto che era solo intimo e si leccò le labbra

-gattina...vedi ora che scosse ti faccio provare io-

Nami lo guardò male

-l’unico uomo che può farmi provare scosse non sei TU! Maniaco!...Riku vai! Sai cosa devi fare!- disse scendendo dalla sua schiena, Riku la guardò e annuì, andando a nascondersi dietro la vegetazione, ora in piedi senza la presenza del grande felino Kotsu rideva maliziosamente.

Zoro guardava la scena preoccupato e incazzato nero, non sopportava che un depravato come quello! Guardasse la sua Nami! oltretutto lei doveva poi spiegargli perché era in intimo!

-vedremo gattina! Ora mi diverto!- tra le sue mani Kotsu iniziò a schioccare un enorme frusta con alla fine 5 punte con alla fine di ognuna delle punte di freccia

-vedrai come ti ammaestro come un felino in gabbia-

-tks...stupido, non sai cosa ti aspetta-

L’uomo iniziò a scagliare colpi verso Nami, la quale sembrava bloccarli con facilità, piano iniziò mentre schivava i colpi a formare le bolle necessarie per lanciare il suo attacco

-maledetta! E stai ferma!- il suo avversario iniziava ad innervosirsi

-come vuoi- disse ridendo fermandosi di colpo, gli altri si stupirono del suo gesto, subito Kotsu credendo di averla in pugno scoccò la frusta verso di lei

-NAMIIII!- Zoro urlò preoccupato, ma che diavolo le passava per la testa?

La frusta colpì Nami ma...questa si dissolse nell’aria

-come?!-

-guarda che sono qui!- Nami apparve dietro la sua schiena e lui si girò di scatto verso di lei facendo partire nuovamente la frusta, ma anche stavolta andò a vuoto

-ehi! Qui!-

-no qui!-

-fiiiiuuu!! Sono qui bestione!-

Una quindicina di copie di Nami lo chiamavano da diversi punti, facendolo impazzire

-maledetta!- persa la pazienza iniziò a colpire tutte le copie senza ritegno, quando eliminò anche l’ultima copia non capì cosa stava succedendo

-stupido sono qui! Mirage Tempo: Fata Morgana! Thunder Lance Tempo!-

Una forte scossa colpì l’uomo trafiggendolo, mentre Nami era saltata da un albero ancora in groppa a Riku, dopo l’enorme scossa l’uomo cadde al suolo sconfitto, mentre lei con sorriso vittorioso scendeva dalla groppa di Riku

-chi è che avresti ammaestrato? Stupido bestione-

I suoi amici urlavano di gioia

-grande Nami!-

-super sorella!!-

-mia dea sei stata fantastica!!!-

-yoyoyo che belle mutandine Nami!-

-stupidi zitti! Grande mocciosa-

Nami li guardò e sorrise, poi tornò a guardare lo scontro di Bitoku contro Jack, che ormai era quasi al termine, visto che Bitoku non aveva intenzione di perdere e aveva dato sfogo a tutta la sua forza, ora dopo l’ennesima caricata da parte sua Jack era al suolo stremato, ricoperto di sangue, si rialzò ma subito Bitoku lo ri colpì facendolo sbattere contro il muro alle sue spalle, ormai sconfitto si accasciò al suolo, Bitoku credendo che fosse finita gli voltò le spalle per guardare se Nami stava bene, la vide che si stava avvicinando ai suoi amici ancora racchiusi nelle ragnatele, poi sentì

-hah...porterò qualcuno con me nella tomba...-

Bitoku guardò al volo Jack far partire 2 colpi dalla pistola e poi riportò lo sguardo su Nami, l’avrebbe presa in pieno! No!

-Nami! attenta!- l’urlo di Bitoku attirò l’attenzione di tutti, i mugiwara sentiti i colpi guardarono preoccupati Nami, la quale guardava terrorizzata Zoro, si portò le mani al ventre per cercare di proteggere il ventre, pronta a ricevere il colpo ma non avverti nulla! Niente dolore! Aprì gli occhi e davanti a lei vide Bitoku ergersi di fronte a lei

-Bitoku!! Nooooooo!!- nel preciso istante che lei urlò il suo nome lui si accasciò al suolo, sputando anche sangue dalla bocca, Nami si inginocchiò accanto a lui carezzandogli il volto che causa i proiettili ormai aveva riacquistato il suo aspetto umano, guardò verso il suo petto e vide chiaramente i due fori dei proiettili, uno quasi sul cuore e uno sullo stomaco, il sangue non cessava di uscire

-no! no! no! Riku! Presto! Dobbiamo portarlo alla fonte!-

-si!- la tigre ruggì verso l’albero dove si trovavano i nakama e subito questi vennero trascinati via da qualcosa, nel fra tempo Nami aveva caricato Bitoku sopra Riku e dopo esserci salita sopra corsero via verso la fonte.

 

I ragazzi non capivano come fossero arrivati alla fonte, ma in qualche modo ci erano arrivati e ora liberati da quelle enormi ragnatele si guardavano intorno, vedevano tutti gli animali della foresta guardarli con timore, stavano per parlare quando videro arrivare Nami in groppa alla tigre, subito scesa si portandosi un braccio del giovane sul collo lo portò verso la fonte davanti al maestoso leone bianco

-che è successo?!- chiese questo preoccupato

-mi ha difeso e 2 proiettili gli sono entrati in corpo! Chopper! Presto! Estrai i proiettili!-

Subito la piccola renna andò da lei, avrebbero parlato dopo con calma, utilizzando i suoi oggetti riuscì ad estrarre tutti e due i proiettili, stava per ricucire le ferite quando Nami lo fermò

-che? Nami devo chiudere le ferite!-

-non serve- guardò verso l’anziano -posso? È l’unico modo...-

-vai e fai immergere anche il tuo amico renna, ne ha bisogno anche lui-

Nami sorrise e prese come prima Bitoku e lo trascinò nell’acqua

-forza Chopper vieni- la piccola renna seguì l’amica, i loro amici guardavano la scena non capendo

-ragazza fagli bere l’acqua più di una volta...così guarirà prima-

Nami annuì e si guardò introno, come poteva fargliela bere? Non aveva bicchieri o altro...poi si ricordò la strana sensazioni di labbra sulle sue e capì cosa era stato...guardò verso Zoro, sapeva che avrebbe capito, piano si abbassò con il volto verso l’acqua e ne prese un po’ in bocca, mentre tornava dritta con il busto riguardò verso il suo spadaccino, lui la guardò e annuì aveva capito, non gli andava giù ma...quel ragazzo le aveva salvato la vita, Nami sorrise e poggiò le sue labbra su quelle di Bitoku passandogli come aveva fatto lui l’acqua, finito di fargliela bere, riprese dell’altra acqua e la fece bere come prima al ragazzo, lo sentiva chiaramente ricominciare a respirare più regolarmente e vedeva la sua carnagione riprendere un colore decente, Chopper guardava stupito la scena, anche le sue ferite erano tutte scomparse come i dolori, quella fonte era fantastica! Doveva capirne le proprietà!

Nami fece bere ancora un sorso a Bitoku, non capiva perché non si svegliava, poi dopo il terzo sorso d’acqua, scivolò su un sasso sul fondo dell’acqua e cadde sott’acqua portandosi dietro Bitoku, tutti fuori si allarmarono, ma neanche il tempo di fare un passo che Nami era stata riportata a galla da Bitoku che la guardava ridendo

-ma possibile che ti salvi sempre la pelle?-

Tutti li guardavano sospirando, Nami guardò verso di lui e gli buttò le braccia al collo prendendolo di sorpresa

-sei vivo! Grazie al cielo! Mi hai fatto prendere un colpo!-

Lui le mise un braccio intorno alla vita e uno tra i capelli

-ehi ehi...sono vivo! calma! Altrimenti il tuo uomo mi uccide!- disse vedendo lo sguardo del verde, Nami subito si staccò e guardò verso Zoro, lui li guardava con sguardo serio, Nami non ci pensò due volte e corse verso di lui, Zoro vedendola mise sul volto il suo solito ghigno, appena Nami lo abbracciò lui la strinse a se fregandosene che fosse bagnata, gli altri scoppiarono a ridere, piano fecero tutti amicizia e l’anziano per ringraziarli organizzò una festa, ballarono e mangiarono, Bitoku non perdeva occasione per parlare con Nami e questo faceva innervosire Zoro, che dopo l’ennesima intromissione del giovane prese Nami e la portò lontano dalla festa dovevano ancora parlare di una certa questione, la portò davanti alla fonte dove la luna risplendeva sullo specchio d’acqua, si misero seduti sulla riva, Zoro gli portò il braccio destro intorno le spalle e con la mano sinistra gli strinse le sue

-Nami...dobbiamo parlare-

-se è per Bitoku! Tranquillo! È solo un amico! Caro il mio gelosone- disse ridendo

-non è per quello! Mocciosa! Lo sai benissimo!- Nami lo guardò negli occhi, vide il suo sguardo serio e sospirò

-lo so...e scommetto anche che Chopper sotto vostra inquisizione abbia già parlato...-

-già...perché non melo hai detto Nami?- le disse portandogli la mano sinistra sul volto ad accarezzarglielo

-perché...avevo paura...Zoro siamo pirati e...una gravidanza su una nave...poi ci sono i nostri sogni...pensavo che tu non volessi...-

-non devi pensare queste sciocchezze...il bambino non ci impedirà di conquistare i nostri sogni...e che siamo su una nave pirata poco importa...quale famiglia migliore o casa ci può essere dei nostri Nakama? Andrà tutto bene...se siamo insieme...ti amo Nami-

-oh Zoro!- Nami aveva le lacrime di gioia, si buttò con le braccia al collo di Zoro e iniziò a riempirlo di baci

-anche io ti amo Zoro-

Iniziarono a scambiarsi baci, fino a che lui non la portò con delicatezza sotto di se

-...possiamo o...-

Nami lo baciò con passione

-si...Chopper ha detto fino hai 6 mesi si...ma con dolcezza-

Rise di gusto Zoro, scendendo a baciare la sua donna

-e comunque...non sono geloso di Bitoku-

-ah no?...quindi non ti dispiace se cedo alle sue avance?- gli chiese malandrina, Zoro poggiò la sua fronte su quella di lei

-non ci pensare proprio! Tu sei la MIA Nami-

-hihihi che bello il mio gelosone!- Nami lo strinse a se e Zoro arrossì, poi tornò a baciarla

-Nami- la ragazza ancora rideva ma poi sentendo il tono serio del compagno si fece seria anche lei e lo fissò

-ti amo- addolcì lo sguardo e baciandolo a fior di labbra gli rispose

-anche io Zoro...anche io-

Si baciarono con passione e poi iniziarono ad amarsi con molta dolcezza, assaporando ogni momento della loro unione e per tutta il tempo Zoro passava dolci carezze sul ventre di Nami.

 

FINE!!!

ECCOCI AL FINALE SPERO DI NON AVER DELUSO NESSUNO...^^

GRAZIE A TUTTI

E TANTI BESO ALLA MIA QUERIDA A CUI QUESTA FIC è DEDICATA!!!! A TE QUERIDA!!

TE QUIERO!!! <3

Ps. Ecco i significati dei nomi giapponesi (o almeno di quelli che ho cercato la traduzione)

Bitoku= virtù

Zugaikotsu= teschio

Hito no Ushi= uomo toro

Kotsu, Riku e Hina no li ho inventati XD hahha

besos

 

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