I can’t believe I let you walk away

di Ce Ci
(/viewuser.php?uid=185530)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Commenti ***
Capitolo 2: *** Scommessa ***
Capitolo 3: *** Bacio rubato ***
Capitolo 4: *** Inviti ***
Capitolo 5: *** Party ***
Capitolo 6: *** Incidenti e schiaffi ***
Capitolo 7: *** Chiarimenti ***
Capitolo 8: *** Pace fatta ***
Capitolo 9: *** Sotto la pioggia ***
Capitolo 10: *** Stelle ***
Capitolo 11: *** Risveglio ***
Capitolo 12: *** Ed ***
Capitolo 13: *** Nient'altro che noi ***
Capitolo 14: *** Crepe ***
Capitolo 15: *** Non dimenticarmi ***
Capitolo 16: *** Proposte ***
Capitolo 17: *** Caccia al tesoro ***
Capitolo 18: *** Shopping selvaggio ***
Capitolo 19: *** Il ballo ***
Capitolo 20: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Commenti ***


Il suo nome è Lucy. È il top nella piramide delle cheerleader della scuola, credete che questo le basti per essere la ragazza più popolare?
Vi sbagliate.
Essere una cheerleader forse la aiuta a non essere considerata una sfigata completa, ma il fatto di fare parte del corso avanzato di chimica, di avere letto più di dieci libri nella vita e di non avere mai baciato un ragazzo decisamente non faceva di lei il tipico stereotipo da commedia americana.
D’aspetto era una ragazza carina: bionda, occhi chiari, fisico slanciato, un bel portamento, ma spesso tendeva a dimenticarsene nascondendosi dietro un grande paio di occhiali e un libro.
Aveva studiato danza da sempre e questo l’aveva aiutata a passare la selezione dei cheerleader a inizio anno. Non era la capo-cheerleader, ma non le interessava, voleva solo essere “al sicuro” dalle prese in giro e poi amava quella sensazione quando volteggiava in aria.
Le sue migliori amiche si chiamavano Summer e Chloe, nemmeno loro erano così popolari.
Summer era la creativa, adorava disegnare, creava fumetti e disegnava modelli di abiti, era iscritta a tutti i corsi possibili di disegno e arte. Si erano conosciute quasi per caso dopo aver passato mesi nello stesso corso di chimica che i genitori un po’ rigidi la obbligavano a frequentare “per avere un futuro al posto di perdere tempo a scarabocchiare”, così dicevano. Era per questo motivo che Summer era costretta a frequentare un numero elevato di corsi, voleva seguire i suoi sogni, ma nello stesso tempo doveva accontentare i suoi che già immaginavano il suo futuro come dottoressa o avvocato. Non si erano minimamente calcolate finché il professore non le aveva messe in coppia insieme per un esperimento e lì si erano subito intese, malgrado fossero così diverse.
La sua pelle era olivastra, gli occhi scuri e profondi, i capelli erano mossi, di un caldo castano ramato. Lucy aveva sempre pensato che fosse una ragazza stupenda, ma soprattutto forte, sembrava volare sopra tutte le occhiate, sopra tutti i pregiudizi. Per questo era sua amica, le dava sicurezza e la difendeva sempre e comunque, lei che si lasciava condizionare dalle opinioni così facilmente.
Chloe invece era una vecchia conoscenza. Si erano incontrate per la prima volta a un campo estivo, parecchi anni prima ed erano subito diventate amiche. Si raccontavano sempre tutto da quando si erano conosciute e puro caso, quando Lucy le aveva parlato di Summer aveva scoperto che le due ragazze si conoscevano già dal corso di economia che frequentavano insieme.
Lei era quella pratica, quella con il consiglio pronto, la soluzione adatta, la risposta giusta.
Era molto alta, fisico slanciato, lunghi capelli castani che adorava portare sciolti, sempre vestita in maniera elegante.
Era così che tre ragazze così diverse si erano trovate a essere migliori amiche, un po’ per caso, un po’ per fortuna.
Destavano molti sguardi quando passavano nei corridoi, non si potevano vedere tre ragazze più diverse. Una con la divisa da cheerleader e i capelli sempre raccolti in una coda alta o uno chignon, l’altra con vestiti colorati e stravaganti, e l’ultima sempre elegante. Sembravano così lontane, ma non c’erano mai state tre amiche così legate. Mai.
 
Oggi è il primo giorno di scuola, nelle tre case si sta consumando lo stesso dilemma, cosa indossare.
Niente divisa da cheerleader il primo giorno, quest’anno daranno le nuove divise. Come fare?
Lucy prende il telefono e chiama Chloe, l’esperta del buon gusto.
“Hey C, ho bisogno di una mano, non ho la minima idea di cosa indossare stamattina”
“Se mi apri la porta forse ti aiuto”
Stacca subito la chiamata e corre al piano di sotto spalancando la porta. La sua amica è lì con un fantastico vestito bianco e marrone addosso e in mano due caffè starbucks.
“Ho immaginato che saresti andata in crisi senza poter mettere la tua divisa oggi, quindi sono arrivata direttamente qui con la colazione, dato che ci vorrà un po’ di tempo”
“Non ci pensare nemmeno C, non ho la minima intenzione di lasciarti carta bianca, qualcosa di sobrio per favore.”
“Tranquilla con lo squallore che hai nell’armadio, nemmeno se fossi capace di fare un miracolo potrei esagerare!”
Salgono in camera, Lucy si siede sul letto a sorseggiare il caffè mentre l’amica passa in rassegna l’armadio.
“Certo che hai bisogno di un po’ di sano shopping ragazza!”
“Si certo, di sicuro non con te, mi faresti comprare il negozio!”
Dopo un estenuante ricerca Chloe riemerge dall’armadio con una camicetta bianca e una gonna azzurra.
“Decisamente no, sembrerei troppo… te!”
Si immerge nuovamente nell’armadio e ne estrae un paio di pantaloncini bianchi a pois e una maglietta leggermente larga.
“Quelli non so nemmeno da dove siano usciti!” esclama Lucy.
“Ecco perché li indosserai oggi!”
Di controvoglia la ragazza indossa i vestiti che l’amica le ha lanciato addosso.
Prende la spazzola e comincia a tirarsi su i capelli.
“Guai a te se anche oggi ti fai la coda! Un conto è per lo sport, ma oggi sei solo tu, quindi giù la spazzola. Lascia un po’ i capelli sciolti!” esclama Chloe che con uno scatto si è impossessata della spazzola e l’ha lanciata dall’altra parte della stanza.
“D’accordo!” dice Lucy con aria rassegnata.
Scendono le scale di corsa e escono in strada.
Al fondo della via trovano Summer che le sta aspettando, la sua casa è a un isolato di distanza da quella di Lucy.
“Ciao tesori! Lucy sbaglio o sei stata vestita da Chloe, noto il suo zampino!”
Le ragazze si abbracciano.
“Mi siete mancate ragazze!” esclama Summer.
“Non è colpa nostra se sei andata via per tutto il mese in Giappone con i tuoi!”
Ridono. Tra una risata e l’altra le amiche arrivano a scuola.
Davanti all’ingresso c’è un sacco di gente, tutti si salutano e urlano da una parte all’altra. Ci sono i nerd, gli ecologisti, i depressi, gli sportivi, le ragazze gallinelle che condividono un cervello in cinque, ma soprattutto ci sono loro: i cinque ragazzi più popolari della scuola.
Zayn, tipico fighetto sportivo. Gioca a football ed è molto popolare, ama sfoggiare un’aria da duro, quasi da bullo. I suoi occhi sono castani, come i capelli del resto, ha un gran fisico e ama sentirselo dire.
Poi c’è Harry, lui è il ragazzo montato, il belloccio che sa di esserlo e passa la sua vita a far morire orde di ragazze ai suoi piedi. Ha i capelli neri e ricci, gli occhi verdi e sulle sue guancie spuntano due piccole fossette quando sorride. Questo decisamente faceva morire le ragazze.
Louis invece è il buffone. Il ragazzo carino che scherza con le ragazze e le conquista con la sua risata. Ha i capelli castani, gli occhi chiari e si veste sempre in maniera perfetta. Ed è il migliore amico di Liam, l’unico che sembra un po’ fuori da quel gruppo. È quello intelligente, che studia, segue tutti i corsi più difficili, però nonostante tutto non ha il tipico aspetto di un nerd. È decisamente un bel ragazzo.
Infine c’è Niall. Lui è il tipico bello che non sa di esserlo, non se la tira, ma è comunque un metro sopra tutti gli altri. È un grande amico, ma è di poche parole. I suoi capelli sono biondi e gli occhi azzurri.
 
Suona la campanella e le ragazze si dirigono insieme a prendere l’orario per l’anno nuovo. Dopo una lunghissima coda si dirigono ognuna nella propria aula.
Alla prima pausa si ritrovano tutte agli armadietti.
“Alla terza ora ho le audizioni per le cheerleader, ho bisogno di supporto ragazze!” esclama Lucy.
“Lo sai che è solo una formalità, la coach deve farlo, ma fidati per me ti ha già segnato nella lista” dice sorridendole Summer “comunque se ti fa stare meglio vengo io a vederti, tanto ho l’ora libera!”
“Non è possibile!” esclama Chloe osservando il foglio che tiene in mano “è il primo giorno di scuola e ho già la giornata piena! Mi spiace L, non posso esserci, ma ti sarò vicina sappilo!”
La abbraccia e poi le tre amiche si separano e vanno a lezione.

Alla terza ora Summer e Lucy si trovano al campo di football dove si sarebbero tenute le selezioni.
Si dirigono verso il lato sinistro del campo dato che sulla destra ci sono le selezioni dei giocatori di football, ovviamente capitanate dal quarterback Zayn Malik.
Summer si va a sedere sulle gradinate, continuando a fare gesti di incoraggiamento all’amica.
“Bene ragazze come test per le vecchie direi che potreste fare il pezzo con la piramide che abbiamo provato l’anno scorso. Ah, e tu Lucy stai in cima!” dice la coach.
Un profondo respiro, tre, due, uno e comincia. Sa perfettamente i passi che deve fare e sa come farli. I movimenti escono naturali e in men che non si dica è al top della piramide, alza e braccia e riapre gli occhi che per un momento aveva serrato.
Le ragazze sedute applaudono, la coach annuisce e Summer mima una patetica scena di commozione.
“Perfetto ragazze, nessun dubbio su di voi! Ottimo Lucy!” esclama la coach.
Una grandissima soddisfazione la pervade, aveva dato il meglio di sé. Tutto resto immobile fino a che non giunse alle sue orecchie un commento.
"Ma sai che le mutandine di pizzo ti donano, Lucy Hamilton?"
Era la voce di Zayn. Il signorino se ne stava andando dal campo per raggiungere i suoi amici che lo aspettavano sotto le gradinate.
Appena il tempo di scendere dalla piramide che Lucy vide Summer partire alla carica come mai prima d’ora.
“Ma come ti permetti di fare un commento del genere! Tu brutto cafone schifoso!” comincia ad urlare fino ad arrivare a mezzo metro da lui che si è immobilizzato.
“Ma cosa vuoi tu? Chi ti ha mai rivolto la parola? Che c’è ha bisogno dell’avvocato?” replica lui con tono acido.
“Lei è una MIA amica e tu non ti puoi permettere di parlarle così!”
Lucy si diresse verso l’amica con l’intento di fermarla anche se ovviamente sarebbe stato impossibile, mentre dall’altro lato gli amici del moro avevano pensato la stessa cosa e si stavano avvicinando.
“Davvero Summer lascia perdere, non ne vale la pena!”
“Hai visto? Te lo dice anche lei di lasciare stare, razza di sfigata!” replica Zayn.
“Sfigata a me? Cosa credi che indossare quella giubba della squadra ti renda più importante? Tu sei lo sfigato più sfigato di questa scuola se ti riduci a fare commenti sconci sulle mutande di qualcun altro!”
Lucy arrossisce e con una mano fa cenno di smettere all’amica che la ignora.
“Zayn finiscila per favore, dacci un taglio” è Liam che parla.
“Io almeno sono qualcuno, qui tutti conoscono il mio nome, ma nessuno parla di te a quanto pare!” dice Zayn ignorando l’amico.
“Fuori da qui tu non sei nessuno esattamente come me!” replica Summer visibilmente alterata.
“Tipica frase da perdente come sei, anzi come siete!”
“Adesso basta Zayn” è Niall che parla, ha afferrato l’amico per le spalle “Finiscila, chiedile scusa e andiamocene che arriviamo tardi”.
“Scusa… sfigata!” e se ne va seguito dalle risate dei suoi amici e uno schiaffo ben assestato in testa da parte di Niall.



Ecco il primo capitolo di questa nuovissima storia, spero che vi piaccia. Recensite!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Scommessa ***


“Davvero non ce la posso fare, non riesco a vedere quella faccia senza provare l’ardente desiderio di spaccargli quel bel muso!” esclama Summer.
“Stai calma, per favore! Non me ne frega niente di quello che pensa un tale idiota. Si crede importante solo perché è nella squadra di football e perché lui e i suoi stupidi amici sono popolari, ma valgono tutti meno di zero.” risponde Lucy.
“Non ce la faccio, lo sai che io sono così. Non posso vedere qualcuno che ti tratta così senza rispondergli!”
“D’accordo, ma ora abbiamo lezione e siamo in ritardo, quindi pensa meno a questo e corri in classe!”
Detto ciò si separano, Lucy si dirige verso l’aula di economia domestica. Non sa nemmeno perché si sia iscritta a quel corso, forse perché gliene mancava uno e in fondo non le dispiaceva poi tanto cucinare.
La porta è chiusa, perfetto già un ritardo il primo giorno.
Apre la porta ed entra. “Oggi torta” recita l’enorme scritta sulla lavagna.
“Oh ecco un’altra ritardataria, vai in coppia con lui allora!” dice la professoressa indicando un ragazzo al primo banco.
Il colmo, era Niall.
Con aria seccata Lucy posa la sua roba sulla sedia e si mette accanto al ragazzo.
“Hey ciao!”
“Ciao Niall”risponde seccata.
“Arrabbiata?”
“Dovrei?” dice con tono sarcastico.
“Ragazzi avete tutti gli ingredienti sul tavolo, potete cominciare a preparare le torte da ora!” esclama la professoressa.
I due ragazzi si mettono al lavoro.
“Senti mi spiace per oggi, per Malik insomma… - mi passi le uova per favore?- cioè è un cretino, non voleva offenderti”
“Perché mai dovresti scusarti tu per lui? - pesami un etto di farina per favore - Non ce la fa a chiederlo da solo?”
“Dai non fare così - tieni, pesi tu lo zucchero? – lui è troppo orgoglioso per fare delle vere scuse, ma se lo conoscessi meglio capiresti che è un bravo ragazzo”
“Mi sa che non ci tengo a conoscerlo meglio – passami il cioccolato”
“Tieni – Ma lui non è in grado di trattare con le ragazze come te…”
“E tu si invece? Che tipo di ragazza sarei io? Una sfigata forse?” con uno scatto secco si volta e porta la torta al forno. Torna al banco e inizia un silenzio imbarazzante.
“Sei diversa dalle altre cheerleader sai?”
“Già non condivido un neurone con altre sei persone e non amo i commenti sulla biancheria intima. È strano no?” risponde acida.
Suona il timer e va a recuperare la torta, poi con un coltello comincia a tagliarne una fetta, tempo di dare un paio di morsi che Niall se n’è già mangiata la metà.
“Veramente buona la torta Hamilton!”
La campanella la salva da una nuova discussione con il biondino e si dirige all’armadietto dove sa di trovare le amiche pronte a parlarle.
“Lucy, Summer mi ha raccontato cosa ha fatto quel troglodita di Zayn, mi spiace tanto!” esclama Chloe abbracciando l’amica.
“Figurati tutto passato. La cosa peggiore è che sono arrivata in ritardo al corso di economia domestica e indovina un po’ con chi sono stata messa in coppia, con il suo amichetto Niall” dice con un’espressione alquanto scocciata.
“A noi non è andata mica meglio, pensa chi frequenta il corso di economia con noi? Louis! Come può un buffone del genere frequentare un corso come quello?” esclama Summer.
“Dai non esagerare S, è davvero bravo… e simpatico… e carino” dice Chloe “Come persona dico!” si corregge subito dopo aver ricevuto due occhiate fulminanti dalle sue amiche.
 
“Santi numi Niall, sempre che mangi tu? Cosa ci fai ora con un pezzo di torta in mano?” esclama Louis appena il suo amico appare dal corridoio.
“L’abbiamo cucinata al corso di economia domestica Lou e poi non la stavo mangiando, devo portarla alla mia compagna, è scappata senza neanche prenderne un pezzo!”
“Attenzione, attenzione Niall sta rinunciando a del cibo, chi sarà mai questa ragazza che lo spinge a gesti così estremi?” interviene Liam.
“Ma non scherzate ragazzi è solo un po’ di cortesia. È la Hamilton” dice guardando Zayn “la cheerleader”
“Proprio con quella dovevi finire?” dice Zayn.
“Quella ragazza è l’unica cheerleader che non mi sono ancora fatto!” esclama Harry all’improvviso.
Tutti i ragazzi lo guardano con un espressione sconcertata tranne Zayn che dice “Le cheerleader preferiscono i giocatori di football bello mio!”
“Ma magari non quelli pervertiti come te!” risponde il riccio.
“Ragazzi piantatela, lei non è così” esclama Niall.
“Lei non è così!” esclama un coro di voci canzonatorie. I ragazzi si dirigono verso il cortile tra le risate, Harry e Zayn rimangono indietro.
“E’ una scommessa” sussurra il riccio “dammi una settimana al massimo e non ci sarà nessuna cheerleader nella scuola che mi abbia resistito.”
“Affare fatto!”
Zayn stringe la mano dell’amico e insieme si dirigono fuori dove gli altri ragazzi li aspettano.
 
Pranzo le ragazze decidono di farlo su una panchina, un po’ lontano da tutte le combriccole e dal casino.
Chloe si è portata da casa il suo cibo dietetico, mentre le altre due divorano avidamente dei panini.
“Ancora non riesco a capire come fai a mangiare certa roba, non hai problemi di linea tu, perché ti ostini a farlo!” esclama Summer.
“Ma non vedi, sono una botola, continuo ad ingrassare.”
“Il grasso amica mia ce l’hai solo nel cervello!” replica Lucy con un sorriso.
“Toh! Ma tu guarda chi si va a sedere laggiù, Zayn e il suo gruppetto.” dice Chloe.
“Ora mi alzo e gli spacco il naso a quel cretino!” fa Summer con uno scatto. Lucy ferma prontamente l’amica trattenendola per un braccio.
“Cosa avevamo detto? È una storia chiusa, rilassati!”
“Ma quella faccia strafottente sta chiamando ardentemente un pugno, non vedi? Sono provocata!”
Le tre ragazze scoppiano in una fragorosa risata.
“Hey guarda chi arriva…” inizia Chloe.
 
Quando Harry e Zayn raggiungono gli altri ragazzi li trovano seduti su una panchina nel prato a mangiare.
Louis sta facendo il cretino per mettersi in mostra con qualche ragazza di passaggio, mentre Liam sta mangiando i suoi panini fatti in casa e Niall tiene ancora lo stesso pezzo di torta in mano.
“Ragazzi, vado un attimo a dare questa a Lucy, laggiù” dice il biondo.
“Ti accompagno” esclama Harry improvvisamente. “Anch’io” aggiunge Zayn scattando in piedi.
“Forse tu è meglio che rimani qui se non vogliamo creare un altro incidente diplomatico”
Così Niall e Harry si alzano e vanno verso le tre ragazze sedute sulla panchina poco distante dalla loro.
 
“Ma cosa diavolo vogliono quei due? Fino a ieri ignoravano la nostra esistenza e vivevo felice lo stesso!” esclama Lucy, vedendo la coppia arrivare.
“ehm… Hamilton, ti ho portato la torta che abbiamo preparato oggi, o meglio quello che ne è rimasto, era davvero buona!” dice Niall sorridendo.
“Grazie ma non dovevi disturbati!”
“La prendiamo volentieri” esclama Chloe dopo aver appena mandato all’aria la sua dieta e cominciato ad assaporare la torta.
“Bene, sono contento che qualcuno apprezzi. Allora andiamo…”
“No, non andiamo.” esclama un tratto Harry deciso “Volevamo anche invitarti, cioè tutte voi al SunCoffee per farci perdonare degli attriti che ci sono stati, no Niall?” aggiunge tirando una gomitata all’amico.
“Oh, certo. Noi andiamo lì alle cinque. Ci si vede!”
Si girano e se ne vanno.
“Non ci penso proprio ad andare, figurati non riesco a vedere nemmeno da lontano la faccia di Zayn, figurati essere nella stessa stanza.” esclama Summer appena i due sono a distanza di sicurezza.
“Sinceramente a me non è che cambi la vita andare lì” dice Lucy.
“Invece ci andiamo!” afferma con decisione Chloe.
“Ma sei matta, se tu mi porti lì io ti giuro che scoppia una rissa!”
“E’ proprio l’occasione giusta per fare pace e permettere a noi due di vivere una vita normale senza doverti braccare ogni volta che quel moro ti taglia la strada!”
“Se proprio dobbiamo…” dice Lucy.
“Allora è deciso”
 
“Come ti è saltato in mente Harry di chiedere una cosa del genere?”
“Credevo che voleste farci pace no, Niall?”
“Sei sempre il solito sfacciato Harold!”
“E finiscila di chiamarmi in quel modo Lou, lo sai che lo detesto!”
“Bene quindi oggi pomeriggio alle cinque al SunCoffee!” conclude Liam.


Ecco già il secondo capitolo. Spero vi piaccia, in questo caso recensite! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Bacio rubato ***


Sono le cinque, dentro la caffetteria c’è un po’ di gente, compresi cinque ragazzi che stanno ridendo insieme.
“Ve lo giuro è successo proprio così!”
“Non ti credo Louis, questa è troppo grossa!”
“E fai bene Zayn, io c’ero e metà delle cose che dice non sono vere!”
“Ma perché mi devi sempre rovinare le storie Liam! Ci stavano credendo tutti!”
Le risate continuano fino a quando la porta del locale non si apre ed entrano tre ragazze.
Individuano subito il tavolo e li raggiungono.
“Ciao” dice Lucy, poi assesta un colpo a Summer che controvoglia sbiascica una specie di saluto.
“Ciao ragazze, lei è?” dice Liam.
“Lei è Chloe”
“Ciao ragazzi!”
“Ciao io sono Niall, loro sono Zayn, Louis, Liam e Harry.”
“Si noi ci conosciamo già dal corso di economia.” dice Louis.
Le ragazze si siedono, c’è una certa tensione.
“Allora ordiniamo?” propone Louis.
“Ditemi cosa volete che vado io” prende l’iniziativa Lucy.
“Vengo con te a darti una mano?” dice Niall.
“Lascia stare ce la faccio tranquillo.”
Poi preso nota di quello che vogliono tutti si reca al bancone e ordina.
Appena l’ordine è pronto Lucy prende il vassoio, improvvisamente sente delle mani afferrarle i fianchi. Sente il respiro di qualcuno sul collo. Può vedere accanto alla sua testa solo dei ricci neri.
“Che stai facendo Styles?” dice lei.
“Non ti emoziona nemmeno un po’?” Chissà perché lei non si era sciolta dopo una mossa del genere? Funzionava sempre e lui non aveva proprio intenzione di farsi battere da Zayn in una scommessa.
Nella realtà l’aveva emozionata eccome, ma non gli avrebbe dato la soddisfazione.
“Sarebbe più utile se le tue mani le mettessi sul vassoio e mi aiutassi a portarlo.”
“Capisco sei una difficile…” le sussurra nell’orecchio spostandole una ciocca di capelli, un brivido le attraversa la schiena. Ora capisce di cosa parlavano le ragazze quando dicevano che Harry Styles era un predatore.
Il ragazzo prende il vassoio dalle mani di Lucy e lo porta al tavolo.
Chloe non fa altro che parlare con Louis e ridere ad ogni sua battuta, mentre Summer è silenziosa e guarda in cagnesco Zayn dall’altra parte del tavolo.
“Ok, scusa Summer. Scusa, scusa, scusa. Ma piantala di fissarmi in quel modo, mi inquieti! Pace fatta?” dice Zayn.
“Accetto le scuse, ma mi preservo il diritto di guardarti assolutamente come mi pare!” replica Summer.
“Ragazzi siamo qui oggi per fare pace e non per trattarci male, quindi andateci piano no?” dice Liam.
 
Sono le sette, è ora di andare a casa.
Liam e Louis cominciano ad avviarsi verso casa loro.
“Ragazze, torniamo insieme?” chiede Lucy alle amiche.
“Scusa L, ma io e Summer dobbiamo andare in biblioteca per una ricerca di economia ora…”
“Ah, d’accordo…”
“Ti accompagno io” è Niall che ha parlato.
“Grazie, ma non voglio disturbarti!”
“Figurati è di strada. Ciao ragazzi, ragazze.”
E si incamminano insieme verso casa.
 
“Sento odore di vittoria! Il bel riccio sta venendo battuto dal biondino irlandese!”
“Finiscila Zayn, è che gliel’ho lasciato fare. Sembra un osso duro lei!”
“Ammettilo che ti scoccia ammettere che non sei così imbattibile come credevi…”
“Alziamo la posta in gioco allora, dato che secondo te non ce la posso fare. Se ci riesco tu baci la Roberts”
“Cosa? La pazza isterica che mi ha insultato e mi guarda con odio? Mai!”
“Che rischio corri dato che io non ce la faccio secondo te!”
Zayn fissa negli occhi l’amico, quella era una sfida e lui non era tipo da tirarsi indietro.
“E’ andata” si stringono la mano.
 
“Allora è qui che abiti?” dice Niall
“Già” risponde Lucy.
“Bella casa…”
“Senti mi spiace per come ti ho trattato oggi a lezione. Mi ero sbagliata sul tuo conto.”
Gli occhi di Niall brillano nella luce del tardo pomeriggio.
“Sono felice che tu abbia cambiato idea su di me.” le sorride. Non si era mai accorta di quanto fosse bello il suo sorriso, prima d’ora.
-Ma sveglia Lucy, lui è uno dei ragazzi più popolari della scuola, lo sta facendo solo per poterti sopportare fino alla fine dell’anno a lezione e per essere amato da tutti e essere ancora più popolare!-
“Bè ciao, io devo rientrare.” esclama frettolosa Lucy.
Si volta per entrare in casa, ma una mano l’ha afferrata. Si gira. Un bacio improvviso, ma stupendo.
Quando Niall staccò le sue labbra da quelle della ragazza il suo viso era quasi scioccato.
“…scusa, non dovevo… scusami” se va lungo la via lasciando Lucy immobile sulla soglia di casa, confusa.
 
“Ripetimi come è successo L” esclamò Chloe.
“Dimmi che non è vero!” esclamò invece Summer.
Lucy si fece rossa in viso.
“Ragazze non fate commenti, né battutine. Lo sapevo che non dovevo raccontarvelo!”
“Non dirlo nemmeno per scherzo! Noi DOBBIAMO sapere tutto”
“Va bene ragazze, ma è come se non ve lo avessi mai detto chiaro?”
“Cristallino!”
 
Le tre amiche si diressero insieme alle gradinate del campo dove la bionda doveva fare i suoi allenamenti di cheerleader.
“5,6,7,8…via!” urlo la coach e le ragazze cominciarono a provare.
Dopo parecchi salti e capovolte le ragazze lasciano il campo dove stanno per iniziare gli allenamenti di football.
All’ingresso del campo il trio incontra un gruppo di ragazzi ben conosciuto che erano venuti ad accompagnare l’amico ad allenarsi.
“Hey ragazze! Ma ciao Hamilton!” dice Harry sfoderando il suo sorriso ammaliatore.
“Ciao Styles!” replicò ironica lei “Ciao ragazzi, Niall?”
Il biondino stava guardando dall’altra parte come se volesse ignorarla.
“Finiti gli allenamenti biondina?” dice Harry avvicinandosi alla ragazza e pizzicandole la guancia con due dita.
“Si caro! Ora noi dobbiamo andare… Ciao”
Le amiche si allontanarono.
Ma appena giunte a distanza di sicurezza Chloe scoppiò: “Ma hai visto come si è comportato? Ti ha ignorata completamente!”
“Non vorrei fare la guastafeste ma io l’avevo detto!” esclamò Summer.
“Lo so, avevi ragione.”disse con una nota di rimorso.
 

Preparatevi pe il seguito! Recensite per favoreee! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Inviti ***


“Niall, come mai ti sei comportato così? Non l’hai nemmeno salutata? È successo qualcosa?” disse Liam.
“Dai ragazzi non stressatelo!” intervenne Louis e Niall gliene fu grato, lui si che era un buon amico.
“Questo weekend i miei non sono a casa, pensavo di organizzare una festa da me. Che ne pensate?” disse d’improvviso Harry.
“Ci sono” esclamarono i ragazzi quasi all’unisono.
“E festa sia.”
 
Quel venerdì era cominciato già male. Prima la sveglia rotta, poi il ritardo alla lezione di Inglese. E ora pure le continue provocazione di Styles ogni volta che la incrociava in corridoio. Lucy avrebbe dato qualsiasi cosa per tornare a qualche giorno prima quando ancora non la considerava.
E ora si era dovuta separare dalle sue due migliori amiche per andare a lezione di economia domestica. Bè almeno avrebbe potuto vedere Niall a quattrocchi e gli avrebbe potuto chiedere come mai si stesse comportando in quel modo, anche oggi a pranzo.
Entra in classe e prende posto al banco. Il suo compagno irlandese non c’è ancora.
La lezione inizia e non entra. Strano.
Il tempo non passa più, la ragazza fissa la porta come se guardandola all’improvviso lui si materializzasse ed entrasse.
L’ora finisce, ma non è arrivato. Vallo a capire quel ragazzo.
 
“Ma come mai sei qui fuori Horan?” la voce di Liam lo coglie all’improvviso.
“Oh, bè oggi non avevo voglia di andare a lezione!”
“Buon motivo, ma perché stai tutto solo qui sul muretto? Andiamo al bar!”
“D’accordo Liam!”
I ragazzi si alzano e si dirigono al bar della scuola.
“Allora qual è il problema?”
A quel punto Niall non riesce a trattenersi e racconta tutto all’amico.
“Sono stato un cretino, non dovevo baciarla così. Rubarle quel bacio è stato un errore…”
“Ma comportandoti così la confondi solo di più!”
“A lei non è importato nulla di quel bacio, sono stato io a darlo e poi non riesco a guardarla in faccia per sentirmi dire che ho sbagliato.”
“Tu stai sbagliando ora. Lei ha cercato un contatto con te, ma tu la eviti accuratamente. Se non la lasci parlare non saprai mai cosa pensa lei, non buttarti giù così amico!” dice saggiamente Liam.
“Grazie…”
 
Lucy prende la strada che passa dietro la scuola, è la più breve per raggiungere le sue amiche che l’aspettano.
È da sola, è il momento giusto per braccarla.
“Hey piccola dove corri?” dice una voce. È Harry.
“Cosa c’è stavolta Styles? Sono di fretta devo andare dalle mie amiche!”
“Sempre arrabbiata tu eh? Volevo solo invitarti questo sabato a una festa a casa mia, ci sarai vero?”
“No dai…”
“Dai non farti pregare!”
“Solo se poi la pianti di perseguitarmi!”
“Addirittura?” dice ridendo “Io lo prendo come un sì. Porta pure anche le tue amiche!”
Le da un bacio sulla guancia e si dilegua.
Lucy raggiunge le sue amiche che la stanno aspettando oramai da un po’ di tempo.
“Alla buon ora Lucy! Ti eri persa?” esclama Summer.
“Harry mi, anzi CI ha invitato a casa sua nel weekend perché ha organizzato una festa. Vuole che ci andiamo assolutamente…”
“Non ci pen…” inizia Summer.
“Ci andremo! Ci pensate? La festa di uno dei ragazzi più popolari della scuola e noi siamo invitate! Sarebbe da cretine non esserci!” la interrompe Chloe. Lei impazzisce letteralmente per queste cose e poi le due amiche stavano iniziando a pensare che ci fosse un qualche interesse per lei…
“Purtroppo io sono stata costretta perciò credo che andremo.” dice Lucy.
Urla di gioia provengono da una amica, mugolii disperati dall’altra.
“Allora oggi andiamo a fare shopping! Sono stata recentemente nel tuo armadio Lucy e non c’è niente di adatto per una festa del genere!” esclama sempre più agitata Chloe.
“Se è proprio necessario mi sottoporrò a questa tortura!” dice l’amica sorridendo.
Una fragorosa risata parte dalla bocca delle tre amiche mentre si dirigono insieme a casa.
 
“Decisamente questo!”
“Non scherzare, è orrendo sembra una bomboniera!”
“Questo è stupendo!”
“E tu pagheresti dei soldi per questa specie di straccetto?”
“Prendi questo!”
“Ma non scherziamo, meglio un paio di pantaloni, te lo dico io!”
“Non cominciare! Guarda che ti devi mettere qualcosa di decente pure tu Summer!”
“Cosa insinui Chloe? Che non mi sappia vestire?”
“Basta ragazze! Non capisco nulla così!” esclamò ad un certo punto Lucy uscendo dal camerino del negozio.
“Prova questo” dice Summer passando un vestito all’amica cercando di non farlo vedere a Chloe.
“Chissà che cosa ti avrà dato! Il mio è già un no!” dice Chloe.
Lucy indossa l’abito passato dall’amica ed esce.
“Mi rimangio tutto, è perfetto! Complimenti Summer!”
“Fantastica…”
“Allora lo compro!”
 
“Ragazzi è quasi ora… è tutto pronto?”
Harry girovaga come un matto per la casa, agitato. I suoi quattro migliori amici sono già lì ad aiutarlo. Manca un’ora all’inizio della festa.
“Stai un po’ fermo Harold, mi stai facendo venire il mal di mare!” esclama Louis sdraiato sul divano.
“Datti una calmata amico, ci siamo noi ad aiutarti qui!” dice Zayn.
“Io vado a cambiarmi allora” dice Harry e corre di sopra nella sua camera.


In questo capitolo non succedono molte cose anche se secondo me sono molto dolci Liam e Niall, ma state tranquille perchè arriverà prestissimo la festa! Ne vedrete delle belle! Recensite! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Party ***


La festa è iniziata. C’è tantissima gente, come al solito tutti si imbucano.
Harry è seduto sulle scale con un drink in mano. Suonano alla porta. È Liam ad aprire. Lo vede salutare e abbracciare tre ragazze. Sono loro.
Chloe indossa un vestito nero lucido, tacchi altissimi e porta i capelli puntati in una bella acconciatura.
Summer invece indossa dei pantaloncini corti, una canotta e le sue inseparabili all star bianche, porta i capelli ondulati sciolti sulle spalle.
Ma è Lucy a sorprenderlo più di tutte. Indossa un vestito turchese leggero, scarpe con il tacco, i capelli sono puntati in una mezza coda.
Le ragazze entrano nella casa e cominciano a chiacchierare tra di loro.
 
“Contenta Chloe? Siamo venute ora possiamo anche andarcene!” sussurra Summer all’amica.
“Non scherzare nemmeno! Chissà dove sono gli altri ragazzi…”
In quel momento Lucy vede Niall tra la folla che riempie il salotto dell’ampia casa, anche lui l’ha notata.
“Niall sta venendo qui” dice Chloe tirando una gomitata all’amica.
“Ora basta! È il mio turno di andarmene.” e detto ciò la ragazza si allontana nella direzione opposta trascinando per i polsi le amiche.
Si avvicinano alla zona che è stata allestita come bar. Louis è seduto lì e le saluta.
Chloe comincia subito a parlare con il ragazzo mentre Summer si avventa su un drink che Louis ha appena preparato e Lucy controlla di aver seminato il biondo.
“Cerchi qualcuno?”
La voce fa voltare di scatto la ragazza che si ritrova davanti a due occhi verdi.
“Oh, no Harry, veramente stavo cercando di NON incontrare qualcuno.”
“Spero che non fossi io!”
“Stai tranquillo!” gli risponde con una risata.
Una musica più lenta parte in sottofondo.
“Mi concede questo ballo signorina?” dice il riccio accennando un inchino con la testa e porgendo una mano alla ragazza.
“D’accordo”
Vanno al centro di quella che sarebbe dovuta essere la sala da pranzo. Le mette la mani sui fianchi mentre lei gli cinge il collo con le sue braccia. Ballano insieme.
“Sei davvero bella stasera, anzi lo sei sempre”
“Credi che non ti conosca per fama? Fai così con tutte!”
“Non è vero, le ragazze si buttano sempre tra le mie braccia senza che io faccia troppi sforzi. Con nessuna sono arrivato ad organizzare una festa solo per poter ballare con lei.”
“E ora sei felice?” dice con tono ironico.
“Un bacio mi renderebbe ancora più felice… Posso?”. La guarda intensamente con i suoi occhi verdi.
-Mi sta chiedendo un bacio? Uno come lui che chiede di baciarmi? Ma Niall…–
Prima che una solo parola potesse uscire dalla sua bocca, le labbra del ragazzo si erano posate sulle sue. Le sue mani si infilano tra i suoi capelli e la stringe a sé.
Lucy chiude gli occhi, ecco che appena li riapre le pare di vedere dei capelli biondi e due stupendi occhi azzurri che la fissano da lontano. Pieni di lacrime.
 
Gli occhi sono appannati, le lacrime non gli permettono di vedere più nulla. Spera di essersi sbagliato. Corre in camera. Non può far vedere che sta piangendo.
Appena chiusa la porta qualcuno comincia a bussare.
“Non entrate!”
“Sono Liam!” dice il ragazzo aprendo la porta e sedendosi vicino a Niall sul letto “Che è successo, ti ho visto andar via…”
“E’ lei, era lì nella pista da ballo con Harry e si sono baciati, capisci?” le lacrime ripresero a scendere.
“Passerà” dice Liam abbracciando l’amico e consolandolo.
 
“Harry cosa hai fatto?”
“Era un semplice bacio, credevo ti piacesse!”
“Non puoi pretendere di baciare una ragazza così solo perché lo vuoi tu!”
“Tu mica ti sei tirata indietro!”
“Scusami sono confusa…” dice la ragazza e si allontana al bancone dove trova ancora Chloe in chiacchierare con Louis.
“Hey tornata dal ballo?” dice Louis con tono amichevole.
“Avete visto Niall?”
“No, non mi sembra proprio” risponde l’amica.
“E Summer?”
“Ha bevuto qualche drink, forse qualcuno più del dovuto e poi è andata a ballare” dice il ragazzo.
“Vado un attimo in cortile ragazzi, ho bisogno di schiarirmi le idee”.
Detto ciò la ragazza esce dalla casa per sedersi sul vecchio dondolo fuori.
 
“Non dire una parola Harold! Lo so ti ho visto, hai vinto…”
“Dimentichi qualcosa?”
“No dai non posso farlo, già mi odia…”
“Cosa credi che ora Lucy non mi odi perché l’ho baciata? Era visibilmente confusa e io ne ho approfittato per vincere una stupida scommessa.”
Zayn abbassò lo sguardo. Non si poteva tirare indietro.
“D’accordo.”
Si allontana, vuole trovare un posto dove stare per non dover fare quello che gli aspetta. Sale le scale ed a un certo punto si inciampa in qualcosa, guarda meglio e vede che è Summer, seduta nel corridoio, con un bicchiere in mano e l’aria di chi non se la stia passando troppo bene.
“Che ci fai lì per terra?”
“Che cosa vuoi tu! Io sto bene qui!”
“Lascia che ti dia una mano… dammi il bicchiere per favore…”
“No è mio!”
“Per favore, lasciamelo. Non ti fa bene bere ancora.”. Le prende il bicchiere di mano e lo posa su un mobile lì vicino poi le porta le mani ai fianchi e l’aiuta ad alzarsi.
“Dove mi stai portando? Io non voglio aiuto da te, ti odio!”
“Stai calma, ti porto in terrazza così prendi un po’ d’aria.” La ragazza avanza completamente appoggiata alla spalla del ragazzo.
Arrivati in terrazza Summer si siede per terra, Zayn prende posto accanto a lei.
“Mi sa che non sto poi così bene…”
“Direi proprio di no!”
“Non mi prendere in giro, lo sai che ti posso tirare un pugno eh…”
“Non lo metto in dubbio…”
-Sarà la luce della sera o quei drink di poco prima ma come ho fatto a non accorgermi che è così bella? Persino ubriaca con i pugni alzati che minaccia di picchiarmi mi piace. È così forte e così diversa dalle ragazze che ho conosciuto fino ad ora…-
Con un po’ d’aria sembra che le idee della ragazza si comincino a chiarire.
“Non ti difendi Malik?” dice alzandosi in piedi.
“Niente pugni con una ragazza…”
“Paura?”
È una provocazione e lui non sa resistere. Comincia a correre inseguendola, la cattura prendendola per i fianchi.
“Battuta!” esclama con un ghigno soddisfatto.
Summer si lancia sul moro facendolo finire a terra.
“Chi ha battuto chi ora?” dice da sopra il ragazzo.
Si fissano negli occhi e poi è Summer che lentamente china la testa e dà al giovane un bacio, un lungo ed intenso bacio. Si addormentarono lì, uno accanto all’altra sotto un cielo di stelle.
 
“Che ore sono?” esclama ad un tratto preoccupata Chloe notando che ormai a casa di Harry non c’era quasi più nessuno.
“Le cinque direi” dice Louis alzandosi dal divano dove lui e la ragazza si erano addormentati per aspettare che le amiche di questa tornassero e potesse andare a casa. Avevano parlato molto la sera prima.
“Io propongo un giro per la casa per ritrovare tutti i dispersi, ci stai?” dice Louis con un sorriso.
“Andiamo”
Salgono al primo piano e Louis subito nota qualcuno sulla terrazza.
 “Guarda un po’… quei due, ma chi l’avrebbe mai detto!”
Chloe si sporge leggermente per vedere i Summer e Zayn stesi uno accanto all’altro, addormentati pacificamente.
Cominciano allora ad aprire le porte delle camere, in quella di Harry vedono sul letto Niall e Liam addormentati. Quest’ultimo sentendo la porta aprirsi si sveglia e cercando di fare attenzione si alza e raggiunge i due ragazzi.
Ne mancano ancora due all’appello, ma non riescono proprio a trovarli. Scendono al primo piano dove cominciano a mettere un po’ a posto il disordine lasciato la sera prima.
 
I primi raggi del sole le stavano stuzzicando il naso. Apre gli occhi e vede su di se una coperta, si deve essere addormentata sul dondolo e qualcuno deve avergliela messa addosso.
“Ben svegliata dormigliona!” dice la voce familiare di Harry.
“Che ore sono? Perché sono qui?”
“Saranno le cinque almeno. Ieri sei uscita, sono venuto a cercarti ed eri addormentata, non volevo svegliarti e allora ti ho portato una coperta e mi sono seduto qui.”
“Le ragazze dove sono?”
“Non lo so, ma non le ho viste uscire. Forse sono ancora dentro.”
Lucy si alza e entra con Harry in casa.
“Ecco dov’erano finiti! Ragazzi ci date una mano a mettere a posto o dobbiamo fare tutto da soli?” esclama Louis che sta vagando con un grande sacco nero, mentre Liam e Chloe stanno raccogliendo i bicchieri sparsi in giro.
In quel momento dalle scale scende Niall, si blocca al secondo gradino trovandosi davanti le ultime due persone che avrebbe voluto vedere quella mattina.
Prontamente Liam interviene: “Io e Niall andiamo a pulire il cortile, voi rimanete pure qui dentro” e trascina l’amico fuori.
Poco dopo dalle scale scendono anche Zayn e Summer.
“Ci siamo persi qualcosa ragazzi?”
“Solo che la festa è finita… tranquilli!” commenta Louis.
Tutti insieme finiscono di pulire che sono già le sette.
“Noi dovremmo andare” dice Chloe.
“Vi porto io in macchina” si offre Louis.
Dopo aver dato un saluto a tutti le tre ragazze salgono sulla macchina del ragazzo e tornano a casa per poi gettarsi subito dopo nel letto.
 

Spero che questo capitolo vi piaccia! A me è piaciuto parecchio scriverlo!
Volevo ringraziare anche le ragazze che mi seguono! Un bacio a tutte! :)
Se avete suggerimenti o richieste da fare fateli pure!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Incidenti e schiaffi ***


Il Lunedì era sempre una giornata difficile. Questo lo sarebbe stato il doppio.
Lucy spera ancora che l’ora di pranzo non arrivi, ma invece arriva ed è costretta ad affrontare quello che l’aspetta.
Con le sue amiche si ritrova al solito posto e come al solito poco più in là si ferma anche il gruppetto dei cinque.
Non riesce a guardare negli occhi Niall che invece la fissa imperterrito. Come Zayn d’altronde fissa Summer, ma il suo sguardo ha qualcosa di diverso, è confortante, non freddo e distaccato.
Chloe comincia a sorridere ed è lei che saluta i ragazzi, così che si ritrovano ad essere in un unico gruppo per il pranzo.
Lucy non riesce a mangiare nulla perché ora allo sguardo del biondo di è aggiunto anche quello soddisfatto di Harry.
È la prima volta che Summer sorride in loro compagnia. Il pranzo è piuttosto silenzioso fatta eccezione per Louis, Chloe e Liam.
 
Ci sono gli allenamenti oggi perciò si sarebbero dovuti vedere ancora per un bel po’ i ragazzi.
Lucy per la tensione non riesce a concentrarsi. Ed è così che sotto gli occhi delle sue amiche e dei ragazzi che si erano fermati per l’allenamento dell’amico, Lucy mette male un piede e cade.
Nelle tribune c’è uno scatto, sei persone si alzano contemporaneamente. Le ragazze stanno per correre verso l’amica, ma vengono trattenute da una mano sulla spalla. È Liam, ha lasciato che fosse Niall a correre da lei.
Lucy stava fissando il cielo, la caviglia le faceva male. Ecco un finale perfetto per un’altra giornata disastrosa! Sente dei passi e subito il male sparisce quando vede sopra di lei i meravigliosi occhi azzurri di Niall.
“Come stai?”
“Io… tu…”
“Svelto tu portala in infermeria!” urla la coach.
Arriva anche Liam e insieme la portano via di peso.
 
“Distorsione” dice l’infermiera della scuola “Niente sport per qualche tempo. Questo è quanto! Ora puoi stare qui mentre aspetti che ti vengano a prendere.”
“Ok, grazie!”
Niall era seduto accanto al letto, con Liam in piedi alle sue spalle. Gli altri erano stati costretti ad aspettare fuori per non creare sovraffollamento.
“Io… io vado un attimo a dire agli altri che stai bene, ok?” dice Liam dirigendosi verso la porta. Poi appena vede che la ragazza non lo guarda più mima con la bocca verso l’amico un “parlale”.
“Niall…” “Lucy…” le voci dei due ragazzi si sovrapposero.
“Scusami per averti ignorata in questi giorni, dopo quello che era successo. Mi sento così stupido ora, se ti fosse successo qualcosa di grave oggi non me lo sarei mai perdonato.”
“Scusami è anche colpa mia. Sono felice che siamo di nuovo amici.”
-Amici? Ma perché ho detto amici? Quello che penso è altro. Io vorrei sapere perché l’ha fatto, sembrava così preoccupato!-
“Si, amici…”
-Ma perché mi mento da solo? Io ci sto male perché l’ho vista con Harry, io non la voglio come amica-
C’è silenzio, ma un silenzio ricco di emozioni, di sguardi, di parole non dette. Proprio mentre sembra quasi che tutto questo stia per venire fuori si apre la porta e tutti i ragazzi entrano. Niall si alza velocemente dalla sedia per lasciare il posto alle amiche apprensive che sono corse subito al capezzale dell’amica.
Lucy avrebbe giurato di aver visto una lacrima scendere dal bell’occhio azzurro di Niall prima che l’asciugasse con un dito.
“Come stai?” “Puoi ancora camminare?” “Ma cosa guardavi?” “Non farci mai più uno scherzo del genere” le voci sommergevano la ragazza che non riusciva a rispondere a nemmeno una domanda.
“Gliel’hai detto?”dice Liam avvicinandosi al biondino che si è ritirato in un angolo della stanza.
“Siamo amici.”
“Era quello che volevi?”
“No ma evidentemente è quello che voleva lei. Harry è il ragazzo, io sono l’amico. Come sempre.”
In quel momento gli occhi del ragazzo finirono verso il riccio che stava passando le sue dita tra i capelli della ragazza per tranquillizzarla.
La madre di Lucy arriva qualche minuto dopo e aiutata dalle amiche della figlia la carica in macchina e le porta tutte a casa.
 
“Che vi siete detti tu e Niall ieri? E soprattutto cosa ci facevi alla festa con Harry fuori?”
“E tu con Malik addormentata sulla terrazza?”
“E questo chi te l’ha detto? … Chloe!”
“Va bene, colpevole!”
“Non c’è riservatezza qui!”
“Ma non eri tu a dire che dovevamo dirci tutto! Tu non ce la racconti giusta, ti piace?”
“Assolutamente no! Ero ubriaca, non mi ricordo nemmeno!”
“Invece tu Lucy non eri ubriaca per niente quando sei andata a ballare con Harry!”
“Ma è andata a ballare con Harry?”
“Ragazze fatela un po’ finita!”
Le tre sono davanti agli armadietti e discutono animatamente. Poi suona la campanella e Chloe corre a lezione mentre le altre due ragazze decidono di passare la loro ora buca nel cortile della scuola.
Lucy si siede sotto un albero e comincia a leggere un libro, cosa che la fa sentire sempre al sicuro, riparata e protetta nel suo mondo fantastico.
Summer si distende su una panchina e comincia a disegnare. Pensa a Zayn, a quel bacio che ha finto di aver dimenticato, ma che in realtà ricorda benissimo. E mentre sta fantasticando eccolo là arrivare in compagnia di Harry. Stanno parlando. Si alza senza nemmeno pensarci due volte, deve dirgli qualcosa, non importa cosa, la parole verranno da sé.
Ormai è a pochi passi dalla schiena dei ragazzi.
“… E quindi alla fine l’hai mantenuto il patto, te la sei fatta la Roberts? Quella deve essere stata un osso duro! Cosa non si fa per una scommessa, eh bello mio!”
In quel momento i ragazzi si girano. Il sorriso che si era impresso sulle labbra della ragazza svanì e si voltò dall’altra parte con le lacrime che iniziavano a scendere dai suoi occhi scuri.
“Fermati Summer” una mano la afferrò per il polso “Non è come sembra!”
Si girà di scatto, guarda il ragazzo con occhi colmi d’odio.
“Non è come sembra?” urla tanto che anche Lucy viene scossa via dal suo mondo e riportata alla realtà. “Sei un viscido verme schifoso!”
“Summer io credo di essermi innamorato di te…”
Uno schiaffo arriva diretto sul suo viso. “Non parlarmi mai più” dice la ragazza prima di correre via.
Zayn rimane bloccato per un attimo. Poi si volta, tira uno spintone all’amico e se ne va dall’altro lato lasciando soli Harry e Lucy in mezzo al cortile improvvisamente diventato muto.
“Io non andrei a cercarla se fossi in te, Lucy. Penso che voglia stare un po’ da sola.” dice il riccio alla ragazza.
“Cosa è successo?”
“Malintesi… Posso stare io qui con te per il resto dell’ora se ti va, non credo che il mio amico abbia voglia di parlarmi per ora.”
Si siedono uno accanto all’altra sotto un albero. Lei prende di nuovo il suo libro.
“Io adoro quel libro! L’avrò letto almeno cinque volte!” esclama il ragazzo.
“Questo? È impossibile. Uno come te non può avere letto un libro del genere!”
“E poi sono io che sono prevenuto?”
“Hai ragione, però non l’avrei mai detto!”
Sorridono.
“Potresti essere davvero un buon amico lo sai?”
“Un ragazzo no?”
Ride.
“Sei bellissima quando ridi, lo sai?”
“Questa frase di solito funziona con le ragazze?”
“Parecchio” risponde il ragazzo.
“Dobbiamo andare in classe ora.” dice la ragazza alzandosi e tendendo la mano al ragazzo per farlo alzare.
Harry afferra la mano della ragazza, si alza e con lei ritorna in classe.


Cosa ne pensate? Io sono abbastanza soddisfatta della piega che sta prendendo la storia, voi? Fatemi sapere e recensite! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Chiarimenti ***


Erano sedute sotto un albero, tutte e tre, come non succedeva da tempo.
Summer stava piangendo.
“E quando vi dicevo che non mi ricordavo nulla, bè mentivo. Per me voleva dire qualcosa, ma lui ha fatto tutto per una scommessa!”
“Appena vedo Harry gliene dico quattro!” dice Lucy.
“Lascia stare non è colpa sua, è colpa di Zayn se ha fatto quello che ha fatto!”
“Io non posso crederci che sia arrivato a tanto” dice Chloe abbracciando l’amica.
“Grazie di essere sempre qui ragazze” dice Summer. E le tre si stringono in un forte abbraccio.
 
“Harry hai rovinato tutto!” scoppiò all’improvviso Zayn, mentre tutti gli amici lo fissavano con occhi sbalorditi.
“Zayn datti una calmata! Cosa è rovinato?” risponde il riccio.
“L’altra sera alla festa tu mi hai detto di mantenere la scommessa, ma io non volevo farlo. Stavo cercando un modo per evitarlo quando l’ho incontrata ubriaca e l’ho aiutata. Lei mi ha baciato e io mi sono reso conto di quanto era stupenda. Ora crede che la mia sia stata solo una buffonata.”
“Certo che me lo potevi dire!”
“Mi vergognavo di dirtelo e tirarmi indietro!”
“E siamo amici per cosa se non per questo? Non ti avrei mai preso in giro!”
I due ragazzi si abbracciano mentre gli altri tre li fissano senza riuscire ad afferrare molto del loro discorso.
“Che scommessa?” dice Niall.
“Una stupida scommessa che avrei preferito non aver fatto.” dice Harry.
“C’entra per caso Lucy?”
“Si e mi spiace.”
Niall si gira, sta per andarsene, ma poi si volta e dice al riccio: “Diglielo, non si merita questo. Fallo o lo farò io.”
Se ne va seguito da Liam e Louis. Il ragazzo rimane solo con l’amico.
“Ora siamo sulla stessa barca, amico mio!” dice Zayn.
 
Louis aveva deciso di parlare a Chloe, era quella con cui aveva stretto un rapporto maggiore.
Appena la vede passare nel corridoio le fa un cenno e si fa seguire.
“Cosa c’è Louis?”
“Devo parlarti. Posso disapprovare l’atteggiamento di Zayn per molte cose, ma davvero quello che è successo con Summer è stato un malinteso. Si c’era una scommessa in ballo, ma lui non è andato da lei per quello. Potevo leggere nei suoi occhi quanto era sincero quando ce l’ha raccontato. Per favore fai qualcosa, parla con Summer. Ti prego.”
Due occhi azzurri la fissavano con aria supplichevole.
“Lo farò!” dice la ragazza con un sorriso “solo perché mi fido di te!”
“Grazie, grazie, grazie! Ho già in mente un piano…” Louis le dà un bacio sulla guancia. Gliene dà un secondo, questa volta sulla bocca. Un bacio breve, poi si gira e si allontana facendole un occhiolino. È al settimo cielo.
 
“Cosa volevi dirmi Harry?”
È un pomeriggio assolato e Lucy e il riccio sono per strada che tornano a casa.
“Non so come dirtelo, ma se non lo faccio sarà solo peggio…”
“Cosa è successo?”
Le parole gli si sono bloccate in gola, come può farla passare per una cosa diversa da quella che è? Anche se le intenzioni erano diverse non c’era modo di smentire che fosse successo per quel motivo.
“Harry?”
“Bè sai che Zayn e Summer hanno… bè l’hai visto. Era per una scommessa e la colpa è mia. E in questa scommessa c’entravi pure tu.”
Il volto della ragazza prende subito una posa corrucciata.
“Cosa intendi?”
“Avevo scommesso con Zayn - ma è stata una cosa così scema - che sarei riuscito, come dire… a baciarti, in modo di non avere nessuna cheerleader con cui non ero stato…” a quelle parole la ragazza fa per allontanarsi ma la mano di Harry l’afferra per un polso costringendola ad ascoltare tutto quello che aveva da dire “Lo so è stata una cosa stupida, ma il fatto che tu mi resistessi mi ha scombussolato e fidati non ti avrei mai baciata così se in quel momento non avessi provato qualcosa per te. Non credere che non mi sia sentito in colpa dopo questo. Avevo visto che eri turbata e sapevo bene anche il perché, ma l’ho fatto. Lo so che probabilmente ora non vorrai nemmeno più parlarmi, anche tu dopo i miei amici, ma c’è ancora una cosa che devo dirti.”
Il ragazzo si ferma sperando di trovare anche solo un minimo segno di contraddizione negli occhi azzurri che lo stanno fissando, ma rimangono freddi.
“Zayn ha scommesso con me che se ce l’avessi fatta avrebbe baciato la tua amica, ma non aveva intenzione di farlo. Solo che poi è successo comunque e ora lei crede che sia successo tutto per questo.” Fissa Lucy che è rimasta immobile, in silenzio sul marciapiede della via.
“Dimmi qualcosa ti prego! Dimmi che mi odi, che sono uno stronzo, un insensibile, che sarebbe meglio se non fossi mai esistito, ma non restare in silenzio. Ti prego.” gli occhi di Harry diventano lucidi.
“Hai detto bene, sei stronzo,  insensibile e si ti odio.”
Lucy se ne va lasciando il bel riccio solo.
 
Lucy è seduta sul divano di casa che sta guardando un film quando suona il campanello. È ancora turbata per quello che Harry le ha detto poco prima. Si asciuga le lacrime e a fatica lascia il suo posto sul divano per dirigersi verso la porta.
-Chi sarà? Sicuramente Chloe che vuole raccontarmi qualcosa, ma ora non sono proprio dell’umore adatto-
“Arrivo” urla dall’ingresso.
Apre la porta e vede davanti a se un paio di fantastici occhi azzurri e capelli biondi.
“Ciao Lucy.”
“Niall?” dice lei con tono sorpreso.
“Posso entrare?”
“Certo” risponde facendogli strada verso il salotto e spegnendo la televisione.
Niall non riesce a trovare le parole per iniziare questo discorso. Vede gli occhi di Lucy fissi nei suoi.
Si alza in piedi dal divano.
“Senti non so come dirtelo, in realtà non so nemmeno perché sono venuto fino a qui. Ho fatto quello che mi sentivo e ora sto qui impalato senza riuscire a dirti nulla.”
Lucy si accorge che le sue labbra fremono leggermente, non l’aveva mai visto così agitato.
“Hai presente quando l’altro giorno ti ho detto che ero felice che fossimo amici? Bè non lo sono!”
Gli occhi della ragazza si fecero subito più scuri: “Non… non lo sei?”
“Non posso essere tuo amico, non ce la faccio. Non ce la faccio a guardati negli occhi e dirti che va tutto bene mentre passeggi mano nella mano con Harry… o lo baci… alla festa…”
Gli occhi di Niall cominciano a farsi lucidi.
“Sono stufo di essere l’amico, sempre solo l’amico.” Stava per raccontare tutto, stava per rivelarle della scommessa, ma si trattiene. Non vuole farla soffrire.
“Niall, qualsiasi cosa ci possa essere stata con Harry, a patto che ci sia mai stata, ora è finita. Non voglio più vederlo.” - Allora Harry gliel’aveva detto, gli aveva raccontato tutto? - “E nemmeno io voglio essere tua amica, non solo.”
“L’unica volta che ho fatto una cosa come quella che sto per fare ho pensato di aver commesso l’errore più grande della mia vita e forse l’avevo fatto. Ma ora ci riprovo.”
Detto questo mette le mani sul viso della ragazza e la bacia.
Questo non è più un bacio rubato, ma è un lungo intenso bacio. Le mani di lei finiscono tra i suoi morbidi capelli biondi mentre lui la stringe in un abbraccio.
Quando le loro labbra si separano lei poggia la testa sulla spalla del ragazzo. Si sente al sicuro tra quelle braccia, come se in fondo ci fosse sempre stata.
“L’altra sera alla festa ho pianto quando ti ho vista con Harry” le sussurra ad un orecchio. Lo stringe ancora più forte.



Sono davvero felice che questa storia vi piaccia! Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Pace fatta ***


Suona la sveglia. Lucy ha ancora nelle narici il dolcissimo profumo di Niall, nella testa le sue parole. È ora di alzarsi e di andare a scuola. Indossa la divisa da cheerleader e in un attimo è fuori casa.
“Lucy!” appena fatti due passi si sente chiamare. È Niall.
“Come mai sei qui?” dice non riuscendo a nascondere il sorriso a trentadue denti che le si sta dipingendo in viso.
“Ti sono venuto a prendere e poi devo rimediare ad un pasticcio”
“Quale?”
“Harry…”
“Non lo voglio nemmeno sentire nominare quel nome!”
“Non rendermi le cose ancora più difficili.”dice prendendole la mano “Ci sono stato malissimo quando vi ho visto insieme, però lui è un mio amico e lo conosco bene. Se l’ha fatto, mi duole ammetterlo, non l’ha fatto solo per una scommessa. Davvero era pentito.”
“Non capisci! Lui è stato così.. così… Insomma non doveva, io l’ho consideravo un amico!”
“E’ venuto a dirtelo lui, vuol dire che ci teneva al vostro rapporto, di amicizia intendo, perché non poteva sopportare di tenere questo segreto con te. Io dico che dovresti credergli e dargli un’altra possibilità” dice l’irlandese facendo un sorriso “Poi lo posso capire, insomma tu sei così bella che è normale che gli venga voglia di baciarti!”
“Niall!”dice lei con gli occhi spalancati in un espressione incredula, poi entrambi scoppiano a ridere. Per mano si dirigono verso scuola.
 
“Vieni devi assolutamente vederlo!”
“Vedere cosa?”
“Su non farti pregare, è importante!”
“Non sono proprio dell’umore!”
Chloe stava trascinando Summer per un braccio su per le scale della scuola.
“Dai è una cosa velocissima!”
Passano anche l’ultimo piano dell’edificio.
“Non mi starai mica portando sulla terrazza? C, non è un posto fantastico, ci sono già stata in terrazza” dice Summer con aria saccente.
“Fidati di me!” dice l’amica aprendo la porta e spingendola fuori.
 
‘Vieni sulla terrazza della scuola ora, è urgente. Louis’
Zayn si domanda cosa mai voglia l’amico quando è da più di dieci minuti che è lì e lo aspetta.
Prova a chiamarlo, ma quel maledetto non risponde.
Si avvia verso la porta, gli avrà fatto uno dei suoi soliti scherzi cretini. Proprio quando sta per arrivare ad aprire la maniglia, la porta si apre e davanti a lui viene spinta Summer.
La porta dietro di lei si chiude subito con uno scatto.
“Tu?” lo voci dei due ragazzi si sono mescolate in un unico urlo.
“Non ho intenzione di stare qui con te un secondo di più” dice la ragazza voltandosi e provando ad aprire la porta.
“Chloe? Chloe aprimi immediatamente!” silenzio.
“Spostati, la apro io” dice Zayn.
Dopo alcuni tentativi si arrende tirando una manata contro il muro. “Accidenti”
“Giuro che quando la becco la ammazzo quella ragazza!” dice la mora e va a sedersi per terra un po’ più lontano.
“Bè già che siamo qui potrei anche parlarti di quello che è successo”
“Mi sembrava di essere stata chiara sul fatto che non volessi sentire mai più la tua voce!” dice lei alzandosi da dove si era messa per allontanarsi dal ragazzo che si era avvicinato.
“Non puoi scappare tanto. Siamo chiusi qui fuori!” dice tentando di nuovo di avvicinarsi.
“Cosa c’è vuoi il bis di schiaffi Malik?”
“Se provassi almeno ad ascoltarmi un attimo invece di continuare a scappare capiresti quello che ti cerco di dire. Quella scommessa non ha nessun valore”
“Certo e io mi devo bere tutta la tua storia!”
“Non è una storia è la verità! Summer io mi sono innamorato di te!”
“Non dici mai la verità! Sei un uomo d’altronde!”
“E tu sei così stupida da non esserti appena accorta che ti ho detto che sono innamorato di te?”
“Io sarei stupida? Tu sei solo un orgoglioso montato!”
“Se lo fossi veramente, scenderei così in basso da dirti per tre volte che sono innamorato di te?”
Finalmente Summer sente quelle parole. Il ragazzo è in piedi a meno di cinque centimetri dal suo viso. La bacia, dopo una prima resistenza la ragazza si lascia andare. Sono talmente presi l’uno dall’altra da non essersi nemmeno accorti che la porta è stata aperta da almeno cinque minuti.
 
“Missione compiuta!” dice Chloe.
“Complimenti soldato” dice Louis camuffando la voce.
La ragazza ride.
“E ora i cuori infranti sono stati riparati!”
“E’ proprio vero che sono un super eroe!”
“Tomlinson, veda di non prendersi tutto il merito!”
“E chi è questo Tomlinson, io sono Clark Kent, per gli amici Superman!”
“Si e io sono Wonder Woman!”
“No tu sei Lois Lane!”
“E chi è?”
“La donna di Superman ovviamente!” dice il ragazzo correndo per il cortile con un pugno alzato fingendo di volare.
“Sei proprio un bambino!” dice Chloe appena ritorna lì vicino.
“E tu vuoi uscire con me?” la guarda con un sorriso stupendo.


Questo capitolo è venuto un po' più corto degli altri, ma spero vi piaccia lo stesso! :) un bacio a tutti quelli che seguono la mia storia!
p.s. Passate da RomanticGiuls, le sue storie sono davvero belle! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Sotto la pioggia ***


“Cosa? Louis ti ha chiesto cosa?” esclama Lucy con la bocca spalancata dalla meraviglia.
“Ssssssh! Non urlare sei pazza?”
“Ma è stupendo!”
“Nient’affatto” dice Summer.
“Oh dai piantala di fare l’offesa! Lo so che ti ho fatto un favore lasciandoti chiusa in terrazza con Zayn!” replica Chloe.
“Lo sai che è troppo orgogliosa per ammetterlo C!”
“Io non sono orgogliosa!” esclama la ragazza fingendosi subito indispettita.
“Allora tu cosa gli hai risposto?” continua Lucy.
“Di sì ovviamente! Ci vediamo oggi dopo scuola… non sto più nella pelle!”
“Chissà dove ti porterà?”
“Mi ha detto che è una sorpresa!” dice sorridendo la ragazza.
 
“Niall, l’ho fatto!”
“Hai fatto cosa Lu?”
“Le ho chiesto di uscire con me”
“A chi è che hai chiesto di uscire?” si aggiunge Liam.
“A Chloe!”
“Ma Chloe l’amica di Summer?” dice Zayn.
“Si lei!”
“E sai già dove la porterai? Se vuoi ti posso suggerire i posti dove porto le mie ragazze” propone Harry.
“No grazie Harold, non vorrei rimanesse traumatizzata. Ho pensato ad una cosa molto carina”
“Sentiamo!”
“Bene…”
 
Sono quasi le quattro. Summer e Lucy sono sedute sul letto dell’amica con una ciotola di pop-corn davanti.
Chloe è in piedi davanti a loro con un vestito bianco di pizzo, a vita passa una fascia gialla.
“Allora che ne pensate? Questo va bene?” dice alle amiche.
“Mah secondo me se gli vuoi piacere devi metterti un vestito a righe, sai come impazzisce per le righe quello!” risponde sarcastica Summer.
“Oddio, ragazze non ho un vestito a righe!” esclama l’amica disperata.
Summer ride.
“Stavo solo scherzando, stai benissimo così e ti vieto di cambiarti un'altra volta!” dice facendo cenno con la testa all’enorme pila di vestiti buttati sul pavimento.
“Concordo in pieno con Summer, sei stupenda!” dice Lucy con un sorriso, prendendo un’altra manciata di pop-corn.
Il campanello suona.
“E’ qui!” urla Chloe “oddio, oddio!”
“Forse è meglio se gli apri al posto di urlare per tutta la casa!” dice Summer.
“Hai ragione! Ragazze auguratemi buona fortuna!”
“Buona fortuna C!” dicono le due amiche in coro.
“Ti aspettiamo qui fino a che non torni, spero che tu abbia una bella scorta di cibo nel frigo” dice Summer.
“Mi raccomando” dice Lucy facendo l’occhiolino all’amica che si sta dirigendo verso la porta.
Ed ecco, appena apre la porta lo trova lì. In tutta la sua bellezza. Ovviamente indossa una maglia a righe, la sua preferita. Sul suo viso è impresso un sorriso stupendo.
Ha una rosa in mano, gliela porge.
“Dici che è troppo romantico per un primo appuntamento?” dice il ragazzo.
Chloe sorride.
“No è perfetto.”
Si avviano per la strada.
“Dove mi porti?”
“Non molto lontano, aspetta e vedrai!”
Qualche minuto dopo erano arrivati. Il Luna Park.
“Era il mio posto preferito quand’ero piccolo, pregavo sempre mia madre di portarmi” dice Louis prendendo Chloe per mano e trascinandola dentro.
In quel pomeriggio il ragazzo vince per lei peluche gigante a forma di orso, le prende dello zucchero filato e la porta a fare un giro sulla ruota panoramica.
“E ora c’è ancora un posto dove ti devo portare…”
“Non dirmi che è il bruco-mela, perché non ti ci accompagno Lu!” dice lei ridendo.
“Bella questa! Comunque no, è un posto speciale!”
Escono dal Luna Park e si dirigono in verso quella che Chloe scopre essere la casa di Louis. Vanno nel giardino sul retro e Louis si dirige verso un albero.
“Prego signorina!” dice indicando una scala.
Chloe sale trovandosi in una piccola casa sull’albero, per poi essere subito raggiunta dal ragazzo.
“E questo è il posto che preferisco in assoluto. Il mio rifugio! Vengo qui ogni volta che voglio stare da solo. Non ci ho mai portato nessuno, nemmeno dei ragazzi. Bè a parte mia madre, ma lei non conta.”
“Sai cosa amo di te Lu?” dice Chloe fissandolo negli occhi azzurri.
“Cosa?”
“Che resterai sempre un bambino” gli dice e poi si baciano.
Comincia a piovere e le gocce cadono attraverso le travi di legno bagnando le teste dei due ragazzi.
“Mi sa che dobbiamo scendere da qui ora…” dice Louis salendo sulla scala.
Sono nel cortile, la pioggia li sta bagnando completamente.
“Dovrei tornare a casa, le mie amiche mi avranno già svuotato tutto il frigo!”
“Hai lasciato le tue amiche a casa tua?”
“Ooops… e già!” ride.
“Ti accompagno ad una condizione”
“Quale?”
“Niente ombrelli!”
“Niente ombrelli?” dice incredula
“Si, non ti piace la pioggia?”
“E sia!” dice e corrono insieme verso la casa della ragazza. Felici e bagnati.
 
“Credevo fosse un uscita romantica, non una gita in piscina vestita!”esclama Summer appena vede rientrare l’amica in casa.
“Hey Chloe, ben tornata signorina! Com’è stata l’uscita? Ti avviso, mi sa che ora dovrei andare a fare la spesa” dice Lucy uscendo dalla cucina con in mano una vaschetta di gelato con dentro due cucchiai.
“Oh ragazze, non potete capire, è così fantastico!” dice lei con l’aria tutta sognante.
“Fossi in te ragazza mia andrei ad asciugarmi, ci aspetta un super pigiama party stasera in cui ci racconterai tutti i dettagli sconci di questa uscita!” dice Summer.
“Ma che dettagli sconci!” replica la ragazza mentre entra in camera e sbatte rumorosamente la porta dietro le sue spalle.
Le ragazze si dirigono nel salotto pronte a passare una splendida serata tra amiche.


Spero che anche questo capitolo vi piaccia! Sono felice che molte persone abbiano messo questa mia storia tra le seguite o le preferite!
Per favore recensite! Un bacio! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Stelle ***


È l’ora di economia domestica. Lucy e Niall sono uno accanto all’altro nel loro banco. Stanno preparando dei biscotti, ma senza successo, dato che metà della farina è sui loro vestiti.
“Horan, mi hai sfidata e ora ne pagherai le conseguenze!” dice lei scherzosa.
“Attenta, ho le gocce di cioccolato per le mani. Potrei fare diventare quella tua maglietta a pois!” dice il ragazzo affondando la mano in una ciotola davanti a lui.
“E io ho questo - che cos’è questa roba?- Questo coso e non ho paura ad usarlo” dice sventolando uno strano oggetto in mano.
“Ma perché ti arrabbi, in fondo sei bellissima anche così” dice il biondo sorridendo.
“E tu sei un bugiardo!” risponde Lucy facendo una linguaccia.
“Ragazzi credevo che il compito di oggi fosse fare i biscotti e metterli sulla teglia, ma forse non mi sono spiegata bene” dice la professoressa rivolta ai due ragazzi.
I due abbassano la testa, ma appena si guardano negli occhi scoppiano entrambi a ridere.
La campanella li salva da una sfuriata della professoressa.
Niall e Lucy si dirigono agli armadietti in attesa di ritrovare tutti i ragazzi.
I primi ad arrivare sono Liam e Summer dritti dal loro corso di Fisica avanzata, subito dopo arrivano Harry e Zayn, che si tuffa verso Summer per abbracciarla, mentre lei finge di opporre resistenza. Chloe arriva con Louis suscitando una serie di commenti da parte di tutti.
Così il gruppo si dirige nel prato fuori dalla scuola per mangiare.
“Ragazzi ho un’idea!” dice all’improvviso Harry.
“Tu? Un’idea? Siamo messi davvero male!” commenta Zayn sarcastico.
“Pensavo: domani è vacanza e dei miei amici hanno organizzato di andare in collina a vedere le stelle stasera, che ne dite ci andiamo?” riprende il ragazzo ignorandolo.
“Devo dire che è questa è davvero una bella idea!” dice Niall.
“Si questa si deve fare!” risponde Liam.
“Voi ragazze ci sareste” dice Louis, fissando Chloe con occhi supplichevoli.
“Certo!” risponde lei facendo un cenno d’assenso verso le amiche.
Lucy ne approfitta per parlare un po’ con Harry, mentre i ragazzi sono presi da una discussione sull’ultima partita di football e le amiche scherzano tra di loro.
“Senti, volevo chiederti scusa”
“Per cosa, Lucy?”
“Per averti detto che ti odio. Non è vero!”
“Ne avevi tutti i motivi”
“Già…”
“Saremmo amici?”
“Se tu lo vuoi certamente!”
“Allora lo saremo.”
Si abbracciano, fino a quando Niall non si gira e lancia uno sguardo di rimprovero all’amico.
 
Le tre macchine di Liam, Louis e Niall sono parcheggiare sul prato.
Un altro paio sono parcheggiate un po’ più in là. Da una di queste arriva una melodia dall’autoradio. Alcuni ragazzi sono seduti spari nel prato. Altri stanno ballando.
“Zayn mi hai pestato i piedi, di nuovo!”
“Io ti avevo avvertito che sono un pessimo ballerino Summer!”
“Ma qui è proprio la coordinazione che manca! È geneticamente impossibile che ogni passo che fai riesci sempre a mettere il tuo piede sopra il mio! Insomma …” viene interrotta da un bacio che il ragazzo le stampa sulle labbra.
“Finalmente ho trovato il modo di farti smettere di parlare!” dice sorridendo e baciandola di nuovo.
“Smettetela di fare i piccioncini voi due” urla Harry. Ma i due ragazzi riprendono a ballare, sempre un po’ troppo allegri, come prima.
“Vieni” dice Niall allungando una mano verso Lucy che è seduta sul prato accanto agli altri.
Si alza e lo segue in un posto un po’ più appartato. Si siedono l’uno accanto all’altra, rivolti verso uno stupendo panorama notturno della città.
“Lucy, non ce la faccio a tenermelo ancora per molto, quindi qui, sotto questo cielo stellato e davanti a questa vista incantevole ti voglio chiedere, vuoi essere la mia ragazza?” dice tutto di un fiato, quasi senza respirare e tremando un po’ come era solito fare quando parlava di cose importanti.
I suoi occhi brillano speranzosi e si riflettono in quelli di Lucy.
“Si Niall, si!” dice lei non riuscendo a trattenere l’entusiasmo.
“Ti amo Lucy!”
“Ti amo anche io Niall”
Poi un bacio.
 
“I due innamorati sono tornati tra noi!” commenta Louis ironico quando vede tornare verso di loro Niall e Lucy per mano, con gli occhi ancora sognanti.
“Lucy devi assaggiare troppo questo cocktail che ho preparato. E’ buonissimo!” dice Harry un po’ brillo passando un bicchiere alla ragazza, mentre Niall si avvia verso la macchina e tira fuori la chitarra cominciando a suonare qualcosa. Presto un bel gruppo di ragazzi prende posto vicino all’irlandese cantando. In particolare due ragazze attirano l’attenzione di Lucy, sono sedute accanto al suo ragazzo e fanno le moine come delle gatte.
-Lui è il mio ragazzo! Su questo non ci piove. Ma cosa mi illudo, infondo è comunque uno dei ragazzi più popolari della scuola e avrà sempre uno stuolo di gallinelle ai suoi piedi! Vorrei poter andare lì e gridare “Lui ama me! Andatevene”!  Ma non posso. Lui è così bello e si sta divertendo, non posso rovinargli la serata con i miei trip mentali-
Lucy si gira vede Harry che ha ancora in mano il famoso cocktail.
“Dai qui” dice, afferra il bicchiere e lo butta giù in un sorso.
Subito la testa le gira e i contorni si fanno sfocati, cammina un po’ più in là, rubando un altro di quei bicchieri di mano a qualche altro sconosciuto e  buttandolo giù tutto di un fiato.
Non si ricorda bene ormai quanti bicchieri ha svuotato. Il suono della chitarra e le voci le fanno venire male alla testa. Cammina fino a che non si imbatte addosso a qualcuno.
“Hey, stai attenta… Lucy?”
La ragazza alza lo sguardo tentando di mettere a fuoco il viso del ragazzo.
“Liam?”
“Lucy hai bevuto?” dice mettendole le braccia sulle spalle.
“Liam che presa forte che hai… Non mi ero mai accorta che avessi degli occhi così belli” dice lei afflosciandosi contro di lui.
Poi buio.


Ciao bellezze! Spero che questo capitolo vi piaccia, anche perchè non ne ero così sicura, ma come dice la mia amica io sono sempre "Miss indecisione" perciò mi sono buttata e l'ho pubblicato. Per favore fatemi sapere cose ne pensate recensendo! :) Vi voglio bene!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Risveglio ***


“Buongiorno! Come stai?”
Delle urla la svegliarono. Solo dopo essersi rigirata un paio di volte nel letto Lucy apre gli occhi e si rende conto di non avere la minima idea di dove si trova.
È in un letto da due piazze in una camera che non ha mai visto prima. Dalla porta arrivano dei rumori che associa a dei passi su per le scale. La porta si apre.
“Lo vado a prendere io il computer” dice una voce sulla porta.
“Aspetta” dice una voce alle sue spalle, con una certa agitazione.
Troppo tardi. Due grandi occhi azzurri stanno fissando la ragazza nel letto. Niall.
Liam arriva subito dietro di lui.
Tutto si ferma. Gli sguardi si incrociano. Niall guarda Lucy incredulo, lei guarda Liam con la stessa espressione e quest’ultimo guarda l’amico come per cercare di spiegare.
“Niall…” comincia a dire.
Il ragazzo si gira verso di lui. “Lei? Qui? Da te? Nel tuo letto?”  dice con tono sempre crescente.
“Ieri…” comincia a spiegare, ma il ragazzo lo spinge da un lato e scende di corsa le scale. Un tonfo fa capire ai due ragazzi che è uscito sbattendo la porta.
Liam è a petto nudo, con addosso solo i pantaloni del pigiama.
“Cosa… cosa ci faccio qui?” dice la ragazza. Ha un cerchio alla testa.
Il ragazzo si siede al fondo del letto.
“Ieri sera eri ubriaca. Quando mi sei venuta a sbattere contro mala pena ti reggevi in piedi e straparlavi.”
“Cosa ho fatto?” chiede lei incredula.
“Ti ho allontanata dalla festa. Ho deciso che era meglio portarti via. Ho preso la macchina, ma dato che non sapevo dove abitassi e nemmeno se avevi le chiavi di casa ti ho portato qui, a casa mia, dato che i miei genitori sono via, nella mia camera. Dove hai dormito, mentre io ho passato la notte sul divano.”
“E Niall…”
“E’ arrivato stamattina, voleva vedere delle foto sul mio computer. Ma non sono riuscito a fermarlo in tempo prima che arrivasse qui. Mi spiace”
“Tu sei stato un grande amico Liam, non c’è niente di cui tu debba dispiacerti” dice lei alzandosi dal letto e abbracciandolo.
Cerca le sue scarpe e tutte le sue cose poi il ragazzo prende la macchina e la riporta a casa.
 
“Guarda come mi fissa! Mi odia ti dico, mi odia!”
“Liam non essere stupido! Siete amici e da bravi amici vi chiarirete! Insomma se io ho perdonato Harry dopo quello che ha fatto, lui non ha motivi per non scusarti. Ti accompagno io, ma tu gli devi parlare”
“Va bene” dice rassegnato il ragazzo seguendo Lucy per il corridoio fino ad arrivare dal biondino che stava seduto sulle scale.
“Niall ti devo parlare” dice Liam con voce ferma.
Il ragazzo alza lo sguardo, fissa l’amico silenzioso.
“Non è come credi. Non è successo nulla tra di noi”
“I fatti suggeriscono in contrario”
“Cavolo Niall” interviene Lucy “Ti fidi di me? Non avrei mai fatto nulla dopo quello che mi hai detto, ti pare? È stata colpa mia, ecco quando tu ti sei messo a suonare  e ho visto tutte quelle ragazze intorno a te mi sono buttata giù perché avevo paura che non sarei stata abbastanza in confronto a loro e allora ho iniziato a bere qualche cocktail, forse troppi e quando sono arrivata da Liam ero ubriaca e… ecco…” la voce diventa incerta, non sapeva esattamente cosa fosse successo nel tempo che era passato da lì a quando si era svegliata.
“L’ho portata a casa e l’ho fatta dormire nel mio letto mentre io ho dormito sul divano. Questo è quello che è successo fino a che non sei arrivato tu” taglia corto Liam.
“Cos’è che mi stai nascondendo?” dice Niall.
“Nulla” risponde con aria poco convincente.
“Ma…”
“Niall” dice con voce persuasiva Lucy.
“Va bene, va bene. Non avete fatto nulla, ma ora scusatemi devo andare a lezione” si allontana.
“Liam io ti ho salvato, ma Niall aveva ragione, stavi nascondendo qualcosa. Cosa è successo?”
Lui non risponde.
“Avanti dimmelo!”
“Avevi bevuto decisamente troppo. Hai cominciato ad abbracciarmi e a dirmi che i miei occhi erano bellissimi. Ho cercato di mantenere le distanze perché non volevo che Niall ci vedesse e pensasse male, ma lui era troppo preso a suonare per farci caso. Nel frattempo tu eri scomparsa dalla mia vista e un ragazzo stava cercando di baciarti. Allora sono venuto a prenderti e ti ho portata via. Non ho voluto dirglielo perché gli avrei fatto solo del male. Vi avrei fatto del male.”
Due braccia si gettarono attorno al suo collo e una massa di capelli biondi gli si riversò sul viso. Un abbraccio caldo lo stava stringendo.
 
Le tre amiche sono sedute sul prato della casa di Lucy. Summer ha un po’ il broncio.
“Che c’è ora S?” dice Lucy.
“Niente… io e Zayn abbiamo litigato!”
“E questa sarebbe una novità?” commenta Chloe “Litigate un giorno si e l’altro no”
“E alla fine fate sempre pace!” finisce Lucy.
Summer sbuffa.
“Qual è il motivo questa volta?” dice Chloe.
“Ieri prima di allenamento non mi ha salutata!”
“Oddio dimmi che non è vero!” Lucy spalanca gli occhi in segno di incredulità.
“E’ colpa sua che non mi ha voluto chiedere scusa!”
“Certo che due più testardi di così non li potevamo trovare!” dice Chloe.
“Senti ora tu vai dentro, prendi quel cavolo di telefono, lo chiami e fai subito pace!” urla Lucy con fare da mamma apprensiva.
“Ma io…”
“Non replicare Summer, va bene che il vostro è più un rapporto amore odio, ma non ce la faccio a vederti con quella faccia oggi!”
“Signorsì sergente” risponde facendo una smorfia e avviandosi con le amiche verso casa.
Tempo cinque minuti di urla e insulti che poi torna la pace e la proposta per un’uscita in serata.


Voilà un'altro capitolo! Scusate se fa un po' schifo però l'ispirazione è quella che è al momento. Ma non preoccupatevi sto preparando già dei colpi di scena!
Un bacio, recensite e passate a vedere anche la mia one-shot se volete! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Ed ***


“Ok ragazzi io propongo di entrare qui!” dice Harry indicando un piccolo bar sulla sinistra.
“Qui?” dice Liam.
“Dai entriamo” incoraggia Summer.
Entrano tutti dentro. Si siedono tutti attorno ad un piccolo tavolo al fondo del locale. Era una serata perfetta: amore, amici e risate.
“Desiderate?” dice una cameriera accostandosi al tavolo.
Tutti cercano di ordinare mentre Harry esercita il suo sguardo magnetico e le sue moine sulla sfortunata ragazza che si allontana confusa.
“Harold l’hai spaventata!” dice Lucy all’amico suscitando una risata generale.
Niall cinge la spalle della ragazza con un braccio, ma passa tutta la sera a fissare in malo modo Liam.
“Che hai Niall?” gli chiede Lucy “Non dirmi che hai ancora qualche problema con Liam!”
“No no, stai tranquilla” le dice dandole un dolce bacio sulla fronte, ma i suoi occhi facevano intendere tutto il contrario.
Quando finalmente l’ordine arriva al tavolo, portato da un cameriere, dato che la ragazza aveva paura ad avvicinarsi nuovamente, i ragazzi cominciarono a mangiare. Lucy si rende conto che manca la sua Coca. Certamente la ragazza non l’aveva scritta dato che Harry la stava importunando.
“Vado a prenderla al bancone” esclama alzandosi.
Al bancone il cameriere è chinato che sta cercando di prendere qualcosa da sotto.
“Scusi? Vorrei una Coca!”
Il giovane si alza e fissa la ragazza negli occhi. Per un attimo rimase immobile.
“Lucy?”
“Ed?”
Un giovane dai capelli rossi stava di fronte a lei.
Ed era stata la sua prima cotta. Si era innamorata di lui, erano stati insieme e poi lui se n’era andato senza dirle nulla. Sparito, nel nulla. Era una ferita ancora aperta per lei prima che arrivasse Niall. Lui era diverso ed aveva cambiato tutto.
“Sei così cambiata… sei diversa, sei stupenda!” le dice sorridendo.
Tutti i pensieri le si affollano in testa, sente le lacrime che salgono verso gli occhi.
“Tesoro cosa fai?” continua “Piangi?”
“Lasciami stare Ed!”
“Lucy è tutto a posto?” le due mani familiari di Niall le si posano sulle spalle. Afferra la Coca dal bancone e mormora un “Grazie” secco.
“Ciao Lucy” dice Ed mentre si allontanano.
“Lo conosci?”
“Si ma non ne voglio parlare”
“Che è successo Lucy?” dice Chloe guardando il volto dell’amica.
“Ed…”risponde
“Cazzo!” commenta.
“Mi devo preoccupare Lucy?” dice Niall con uno sguardo apprensivo. Adorava quel ragazzo, sembrava così fragile e vulnerabile però era disposto a fare qualsiasi cosa per lei.
“Abbracciami” rispose e così fece.
 
“Tesoro puoi andare a portare fuori l’immondizia?” dice la mamma di Lucy.
“D’accordo”
È domenica e Lucy ha appena finito di fare pranzo con la famiglia. Si alza prende il grande sacco nero e si dirige verso la porta.
Il bidone è al fondo della via, poche decine di metri la separano. Ha appena aperto il cassonetto quando due mani la afferrano per le spalle, si gira. Una massa di capelli rossi è davanti a lei.
“Ed! Che ci fai qui? Per favore lasciami stare!” dice cercando di divincolarsi.
“Perché fai così? Non sei felice che io sia di nuovo qui?”
“Felice? Felice!” dice urlando “Te ne sei andato lasciandomi da sola! Senza un preavviso o nulla, te ne sei andato senza un messaggio, senza cercarmi e ora io dovrei essere felice di rivederti?”
“Me ne sono dovuto andare, non era una cosa voluta, i miei si sono trasferiti!”
“Non ti sei mai fatto sentire!”
“Lucy per favore non urlare, possiamo tornare ad essere quello che eravamo, riprendere tutto quello che avevamo lasciato in sospeso!”
“Io sono impegnata Ed”
“E con chi? Con quello sfigato dell’altra sera? Mi rimpiazzi così?”
“Lui non è un rimpiazzo. Ora vattene” dice freddamente, spingendolo lontano e tornando a casa.
 
 
“Lucy sei strana! C’è qualcosa che non va?”
“No Niall, stai tranquillo. È tutto a posto ora” sorride.
Sono abbracciati, distesi sul prato della scuola. Vicino a loro Chloe e Louis si stanno scambiando effusioni un po’ troppo mielose per i gusti di Summer che tira un pugno sul braccio di Zayn che le sta tirando i capelli. Harry è sdraiato con la testa sulla pancia di Lucy che si fa tormentare i capelli. Liam invece è seduto, guarda Niall che non ha ancora smesso di guardarlo un po’ storto dalla festa.
“Niall cos’hai ancora con me?” dice rivolto all’amico.
“Niente!”
“Non è niente! Mi guardi male da una settimana ormai!”
“Ok, è che sono convinto che tu non mi abbia detto la verità su ‘quella sera’!”
“Non stressarlo ancora su quella storia!” intervenne Lucy.
“Allora qualcosa c’è!” dice Niall alzandosi e costringendo Lucy a spostarsi, con grande dispiacere di Harry.
“Amore oggi pomeriggio ne parliamo, noi tre ok?” dice lei prendendo la mano del ragazzo e guardandolo negli occhi azzurri.
Nel frattempo tutti i ragazzi si sono voltati a fissarli, compresi Louis e Chloe che hanno smesso per un attimo di unire le loro bocche continuamente.
“Bè non avete una vita? Non c’è niente da guardare qui!” dice Harry alzandosi in piedi e mimando i gesti di un poliziotto davanti alla folla di curiosi che si forma sempre davanti agli incidenti.
Lucy gliene fu grata, gli altri risero.
 
“Allora?” dice Niall con tono aggressivo.
“Innanzitutto calmati!” dice Lucy.
“Non dirmi di stare calmo!”
“Niall non prendertela con Lucy ora!” dice Liam prendendo le difese della ragazza.
“Allora parla!”
“Non è successo nulla, Lucy era ubriaca e mi è venuta addosso, dicendomi che avevo degli occhi stupendi. Ho cercato di allontanarla, l’ho fatto per te. Poi ho visto che un ragazzo stava cercando di baciarla. Un ragazzo con i capelli rossi. Allora l’ho presa e l’ho portata via”
“Aspetta hai detto un ragazzo con i capelli rossi?” dice Lucy preoccupata.
“Si ma non l’ho visto bene…”
“Ed…”
“Ancora Lucy? Quello dell’altra sera? È lui?” dice Niall allarmato.
Lucy non resiste più e gli racconta tutto.
“Se quello prova ancora solo a toccarti, a rivolgerti la parola, io… io…”
“Grazie Niall…” dice abbracciandolo “Ti amo”.


S
cusate se mi sono fatta attendere un po' ma avevo molte idee per la testa e dovevo trovare il modo per farle quadrare tutto! Ringrazio molto tutti quelli che seguono, o hanno messo tra preferiti/ricordati la mia storia! Grazieeee! :) Vi voglio bene!
p.s. State pronti a breve probabilmente comincerò a pubblicare anche un'altra storia... :)

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Nient'altro che noi ***


I giorni passano tranquilli. Zayn e Summer hanno litigato ancora due o tre volte e hanno fatto pace. Louis e Chloe non hanno smesso un attimo di essere smielati. Harry ha fatto il cascamorto con qualsiasi ragazza vedesse. Liam ha sempre pensato a mettere a posto tutti i casini. Niall invece ha preso ad essere molto più protettivo con Lucy.
“Allora è deciso? Sabato si va tutti da me alla casa al mare?” dice Summer.
In quella casa al mare Lucy e Chloe ci avevano passato le vacanze e la conoscevano bene.
Sono tutti d’accordo e allora si ritrovano la mattina di sabato a casa con i mobili sottosopra a preparare le valigie.
“Chloe stiamo via due giorni, quanta roba ci stai mettendo lì dentro!” dice Louis sporgendo la testa all’interno della camera della ragazza e osservando con sguardo divertito l’immenso carico di vestiti che la ragazza cercava di fare entrare dentro una valigia evidentemente troppo piccola per contenerli. Sorride e poi si avvicina a lei e con pazienza la aiuta a chiudere la valigia.
Una volta chiusa le stampa un bacio sulla bocca e le dice: “Dai che siamo già in ritardo!”
Alza la valigia della ragazza e la porta all’ingresso dove dopo aver preso anche la sua le carica entrambe in macchina e parte.
 
“Lucy…”
“Aspetta un attimo Niall sto cercando di non dimenticare nulla!” sbotta la ragazza camminando avanti indietro per la stanza, mentre il ragazzo è seduto sul letto e la fissa ciondolando la testa.
“Tesoro…”
“Un attimo! Allora: la crema l’ho presa, il pigiama c’è, ho la felpa, lo spazzolino…”
“Cara…”
“Finiscila, mi fai deconcentrare! Poi cosa manca? Ah che scema! Il deodorante e l’asciugamano…”
“Lucy…”
“Si si! Ho finito! Ecco ora chiudo e andiamo!” dice lei tirando la cerniera della valigia e sollevandola dal letto. Si dirige verso la porta ma il ragazzo non la segue. Sta seduto sul letto e ride.
“Che c’è Niall?”
“Ti stavo cercando di dire che hai dimenticato il costume! Certo per me il bagno puoi farlo anche senza, ma sai con Harry in giro non rischierei!”
“Niall!” lo fulmina con gli occhi e corre a cercare un costume per poi lanciarlo in valigia e uscire dalla stanza con il biondino che continua a ridere. Non riesce a trattenersi, la sua risata è contagiosa e si mette a ridere anche lei!
“Sei uno stupido!” gli dice.
“Lo prendo come un complimento” risponde baciandola sulla punta del naso e prendendole la valigia di mano per caricarla in macchina.
 
“Zayn la pianti di stare davanti a quel cavolo di specchio? Prima di uscire ho bisogno di andare in bagno!” urla Summer sulla porta del bagno. Il ragazzo non risponde.
“Zayn muoviti! Stanno per arrivare tutti e tu sei lì dentro da un’ora!” dice lei battendo le mani disperata contro la porta che finalmente si apre.
“Tesoro la bellezza richiede il suo tempo…”
“E meno male che la donna sono io!” dice fiondandosi nel bagno e aggiungendo: “E finisci di preparare la tua roba!”
Il ragazzo va in camera e prende le valige per poi portarle nella sala in attesa che arrivino tutti i ragazzi. Appena finisce di posarle suonano alla porta. Va ad aprire ed è Liam. L’unico che è arrivato puntuale, con la valigia perfettamente preparata. Ovviamente.
Summer arriva giusto in tempo per salutare l’amico. Poi suonano alla porta di nuovo, sono Niall e Lucy in ritardo.
Poi arrivano Chloe e Louis, quindici minuti dopo.
Sono tutti in soggiorno, pronti a partire, ma come al solito Harry si fa aspettare.
E con ben quaranta minuti di ritardo il ragazzo arriva. Un nuovo traguardo.
Tutte le valigie vengono caricate in auto e si parte.
 
I ragazzi hanno allestito un falò sulla spiaggia e ora stanno seduti a guardare le stelle.
“Guarda che belle…” dice Summer puntando un dito verso il cielo.
“Io conosco il nome di tutte quelle costellazioni!” dice Harry.
“Non dire cavolate, tu a malapena ricordi tutti i nostri nomi” ribatte Louis.
“Perché avete così poca considerazione di me? Io li so davvero!”
“Avanti, illuminaci” dice Zayn con aria di sfida.
“Bè… allora quella sicuramente è la costellazione… di… di… dato che brilla come gli occhi di Lucy, sicuramente è la sua costellazione no?” dice facendo il finto cascamorto con la ragazza che è sdraiata con la testa appoggiata alla pancia di Niall.
“Hey, hey! Vacci piano con la mia ragazza!” dice con tono ironico Niall dando una spintarella al ragazzo.
Lucy si alza in piedi.
“Come? Ora sei geloso?” dice lei ridendo.
“Vieni a dirmelo in faccia se hai il coraggio” dice il biondino alzandosi e cominciando a inseguire la ragazza che corre via tra le risate.
Corre verso la casa, lasciando che Niall la raggiunga proprio sull’orlo della camera da letto.
“Ah ah, presa!” dice mettendole le mani intorno ai fianchi “Ripetimelo ora se hai coraggio”
“Sei un geloso, geloso geloso geloso…” La interrompe con un bacio.
“Come potrei non esserlo? Sei stupenda” la solleva per i fianchi e la porta sul letto.
È sopra di lei, le sue mani passano sotto la maglietta, sulla sua schiena. I vestiti scivolano via piano piano. Ora ci sono solo loro, un intreccio di corpi, un’unione di anime.


Scusate l'attesa, ma stavo aspettando un po' di ispirazione e nel mentre ho iniziato una nuova storia, di cui a breve metterò il prologo. Magari andate a darci un occhiata, no? :)

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Crepe ***


-E’ la sensazione più bella del mondo. Stare qui tra le sue braccia, vederlo dormire così. Sembra un angelo-
Lucy è già sveglia nel letto, ma non si muove per paura di svegliare il biondino che dorme beatamente accanto a lei.
Cosa abbiano fatto gli altri nemmeno lo sa, non li ha più visti dalla sera prima ed è felice che nessuno di loro sia venuto a cercarli.
Un urlo fa sobbalzare la ragazza nel letto e svegliare Niall.
“Ben svegliata!” dice “ma cosa è stato quel rumore?”
“Non so. Vado a vedere un attimo”
Prende la maglia di Niall dal pavimento e se la mette addosso, poi apre la porta e si sporge. Le porte delle altre camere sono chiuse. Individua subito la fonte del rumore. Harry è sdraiato per terra e sembra essere appena stato svegliato da uno Zayn che evidentemente non si aspettava di trovare qualcuno a dormire lì, proprio nel mezzo della stanza e che aveva versato il bicchiere pieno di latte che aveva in mano addosso al ragazzo.
“Ma cosa ci fai qui?” urla Zayn. Decisamente era uno di quei giorni in cui aveva la luna storta.
“Dormivo, non vedi? Sai, dato che voi coppiette vi siete presi tutte le camere da letto!”
“La piantate di fare tutto questo casino?” dice la voce di Liam dal divano.
Nel frattempo anche Niall è uscito sul corridoio, ha indosso solo i pantaloni. Si avvia verso il salotto.
“Bè a questo punto tanto vale alzarsi tutti!” dice con il suo tipico tono allegro che tutti si domandano come faccia ad avere anche a quell’ora di mattina. Poi salta sulla pancia di Liam per svegliarlo completamente. In breve tutti i ragazzi si sono alzati, Harry si è cambiato e Zayn è andato a prendersi un altro bicchiere di latte. Ci sono tutti, tranne Summer, Chloe e Louis.
Appena Summer esce dalla camera lo sguardo di Zayn si rabbuia. Si possono vedere delle occhiaie sotto i suoi occhi, non ha dormito quasi nulla.
“Ah eccoti!” dice puntando verso il ragazzo.
Ok, c’era un litigio in corso. Ora sono guai per tutti.
“Perché te ne sei andato eh? Non hai il coraggio di parlarmi?” urla la ragazza.
“Summer…”
“Summer niente! Tu non hai il diritto di dirmi con chi devo o non devo parlare e quanto devo farlo!”
“Tu stai con me! Non puoi fare quello che ti pare!”
“Come scusa? Mica sono una tua proprietà, non ti puoi permettere di trattarmi così!”
Gli altri ragazzi cercano di appiattirsi e scomparire contro i sedili del divano. Sanno benissimo che è meglio non mettersi in mezzo in queste situazioni.
“Tu sei la mia ragazza, cazzo!”
“Davvero? Nessuno mi ha informato. Io non sono di nessuno, io posso fare esattamente tutto quello che mi pare!”
Detto questo si avvicina a Liam, ancora mezzo addormentato, seduto contro la schienale del divano. Mette le mani tra i suoi capelli e lo bacia.
Tutti sono immobilizzati, persino il ragazzo che dopo un attimo di sconcerto sta cercando di allontanare la ragazza, ma con scarsi risultati dato che è praticamente bloccato.
Zayn esce dalla casa e corre via sbattendo rumorosamente la porta. Summer si stacca dal ragazzo e non riuscendo a reggere il suo sguardo scappa in camera chiudendosi a chiave.
A questi rumori la porta della camera di Chloe e Louis si apre e i ragazzi andarono nella sala.
“Che è successo?”chiede Chloe con voce assonnata “Che cos’erano tutti quei rumori?”
Louis dopo aver lanciato una rapida occhiata alla situazione dice: “Ma Lucy, non è la maglia di Niall quella che hai addosso?” con uno sguardo malizioso.
L’attenzione di tutti i ragazzi che fino a poco prima era stata rivolta verso il litigio si accentra su di lei che si fissa la maglia, mentre Niall scoppia a ridere.
 
‘Seduto qui sulla scogliera, non so dove andare ora. Con che faccia rientrare lì dentro? La rabbia mi brucia dentro. Come aveva potuto farmi questo? Io le era stato sempre fedele, certo che mi aspettavo che lo fosse anche lei. Si, forse ero stato un po’ eccessivo nell’accusarla di aver passato troppo tempo a parlare con Liam l’altra sera. Quel nome mi fa rabbrividire, non riesco a pensarci. L’altra sera quando Niall e Lucy se n’erano andati, Liam aveva cominciato a spiegarle tutti i nomi delle costellazioni e lei era rimasta li a pendere dalle sue labbra. In quel momento avrei voluto essere un po’ più come lui, essere così intelligente, conoscere sempre tutto. Invece io ero solo io e quelle cose non le sapevo. Perciò mi ero arrabbiato, non tanto con lei, ma con me perché non ero all’altezza e avevo paura di non bastarle mai. Insomma noi eravamo sempre così, un continuo tira e molla, litigavamo e poi facevamo pace. Lei forse voleva qualcosa di diverso. Io non volevo litigare, ma Summer mi ha portato al limite e io non sono la persona giusta per tenermi tutto dentro. Io esplodo, sono così. Nemmeno questo ovviamente le piaceva.
Sempre così, sempre le stesse cose dette, le stesse cose fatte, nessuno cambiava mai, ma ora è stata lei a cambiare tutto.’
 
I ragazzi si erano separati ormai da cinque minuti per cercare Zayn, ma di lui ancora nessuna notizia da nessuno.
È Liam il primo a trovarlo, seduto al molo, con i piedi a penzoloni e lo sguardo perso nel vuoto. Si avvicina, timoroso di quello che gli potrebbe succedere, perché conosce bene Zayn, potrebbe scattare all’improvviso e attaccarlo quasi fosse colpa sua. Ma non lo era stato, lui aveva cercato di togliersi, non si sarebbe mai messo contro di lui, non lì nel mezzo di un litigio.
Si avvicina al ragazzo che ha notato la presenza di qualcuno ma non si gira, probabilmente per paura di chi si ritroverà davanti.
Liam gli posa una mano sulla spalla.
“Zayn…”
Scrolla le spalle per non sentire più quel tocco.
“Ascoltami. Lo so che magari ora vorresti solo picchiarmi o vedermi andare giù tra le onde che stai osservando così ossessivamente, ma ti prego torna a casa ora. Che vuoi fare qui? Ci siamo preoccupati tutti, siamo venuti a cercarti noi ragazzi mentre le ragazze sono rimaste a casa per cercare di fare uscire Summer dalla sua stanza… Per favore.”
Al sentir nominare la ragazza Zayn ha avuto un fremito. Si alza, scuro in viso. Guarda Liam con uno sguardo che fa rabbrividire il ragazzo facendogli aspettare il peggio. Allora chiude gli occhi, pronto a ricevere un pungo o un calcio o qualsiasi cosa sarebbe potuta arrivare. Invece sente le forti braccia dell’amico abbracciarlo, mentre scoppia a piangere.
Preso alla sprovvista cerca di consolarlo mentre nel frattempo anche gli altri ragazzi sono arrivati lì. Si aggiungono tutti all’abbraccio.
 
“Summer apri!”
Niente. Colpi alla porta.
“Summer apri questa porta!”
Ancora nulla. Altri colpi sulla porta.
“Summer apri questa dannatissima porta ora!” Lucy stava urlando ormai nel corridoio, con accanto l’amica Chloe.
Due secondi di silenzio, poi la serratura fa uno scatto. Aprono la porta e vedono che la ragazza è tornata a sedersi con le ginocchia al petto alla poltroncina che è girata verso la finestra.
“Perché l’hai fatto? Nessuno di loro si merita questo Summer!” dice Lucy quasi scagliandosi contro l’amica, se non fosse stata trattenuta da una pronta presa di Chloe.
“Parla dannazione, parla!”
Ancora nessuna risposta dalla ragazza.
“Summer ci devi delle spiegazioni. Devi a tutti delle spiegazioni” dice Chloe con tono decisamente più pacato.
“Ho fatto una cazzata” mormora la bruna.
“Capisci che ora non può essere più tutto come prima?” continua Chloe.
Summer non risponde. È troppo orgogliosa per ammettere di aver fatto qualcosa a cui era impossibile porre rimedio.
“Summer io non ti riconosco più. Va bene l’orgoglio, ma tu capisci che ci stai mettendo tutti nei casini. E pensare che avevo appena passato la nottata più stupenda della mia vita e avrei voluto così tanto condividere con voi tutto questo, ma tu no! Tu hai rovinato tutto quanto” sbotta Lucy, poi si alza e va via dalla stanza arrabbiata.
“Io… non volevo…” dice Summer che è rimasta senza parole per la reazione dell’amica. Certo lei l’aveva sempre sostenuta in tutto e l’una per l’altra avrebbero dato la vita, ma ora aveva esagerato.
“Stai tranquilla, a lei passerà prima o poi. Se fossi in te mi preoccuperei di lui” concluse Chloe saggiamente.


Spero che vi piaccia questo capitolo! Mi raccomando lasciate qualche recensione! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Non dimenticarmi ***


Il giorno dopo a scuola il clima all’ora di pranzo è pessimo. Stanno tutti insieme ma si nota subito che ci sono delle fratture tra di loro. Da una parte ci sono Niall e Lucy con Liam, un po’ più in là Harry che cerca di tirare un po’ su il morale ad un cupo Zayn, infine ci sono Louis, Chloe e Summer. Nonostante quest’ultima avesse fatto molti sforzi per parlare con Lucy, l’amica era ancora restia a rivolgerle la parola.
Il problema arriva poi all’ora di Chimica, quell’ora in cui sarebbero dovute stare insieme per forza.
Entrate nell’aula le due ragazze non si guardano nemmeno negli occhi. Lucy fissa il suo banco e così fa Summer. Però poi sono costrette a collaborare per un esperimento.
“Lucy, ti prego non fare così…”
“Lasciami stare Summer”
“Tu vuoi buttare tutto all’aria per questo?”
“Hai rovinato tutto, nessuno di noi si meritava tutto questo”
“Mi spiace, più che dirtelo, ripeterlo e supplicarti che cosa posso fare?”
Non risponde, ma rivolge lo sguardo dall’altra parte dell’aula.
“Oh, ti prego! Tu non sai quanto male mi faccia stare questo. Tu sei sempre stata una mia grande amica e ora nemmeno mi vuoi rivolgere più la parola. Sono stata una stupida e quello che ho fatto è stato esagerato e fuori luogo. Ho sbagliato tutto però speravo che tu mi perdonassi. Come posso fare io senza la mia migliore amica?” dice quasi con le lacrime agli occhi.
Lucy allora si gira e allunga un mignolo alla ragazza che lo stringe. Un patto, come da bambine.
“Mai più?” dice Lucy.
“Mai più!” ribatte Summer.
 
“E’ ufficialmente aperta la riunione speciale!” annuncia Chloe seduta a cavalcioni sulla sedia del computer di camera sua.
“Da quando in qua siamo così formali?” ribatte Summer che è sdraiata sul letto, con Lucy seduta accanto.
“Niente commenti” riprende “Siamo qui riunite per capire come va la situazione della signorina Summer qui presente. Allora mi dica, con Zayn?”
“Hai visto quello che è successo! Ho baciato Liam davanti a lui è logico che mi odi!”
“Che pessimista!” commenta Chloe con tono sarcastico.
“Ma a te piace ancora?” si intromette Lucy.
Summer riflette un attimo. Non era da lei parlare dei suoi sentimenti in maniera così esplicita.
“Be’ ma poco importa no? Lui mi odia e ha anche tante buone ragioni per farlo”
“Siamo o non siamo le tue migliori amiche? Se ti interessa ancora noi ti aiuteremo no?”
“E va bene, avete vinto. Lui mi piace, mi è sempre piaciuto e quel bacio è stata solo una ripicca senza valore. Volevo solo contraddirlo!”
“Bene è qui che scatta il piano!” dice Chloe con aria da agente segreto.
“Tu mi preoccupi davvero!” risponde Summer.
“Stai tranquilla…”
 
“Quindi tu provi ancora qualcosa per lei?”
“Non so Liam, io ero innamorato, nonostante tutti i nostri litigi. Ma lei ti ha baciato così per ripicca, come posso fidarmi di una così? Io sono geloso e questo non mi aiuta!”
“Dovresti pensarci bene Zayn. Se lei fosse quella giusta non dovresti perdere l’occasione!”
“E’ difficile! Io… mi ha ferito, non so se riuscirò mai…”
“Non è che devi fare tutto ora. Prenditi il tuo tempo, se poi vorrai una mano io sarò qui.”
“Grazie” si abbracciano.
 
Niall stava passando le sue dita tra i capelli di Lucy. Sono seduti sul prato dei giardinetti, guardano il laghetto poco lontano.
“Sei stupenda…”
“Così mi fai arrossire”
“Ma è vero!”
Risero.
“Dai ti accompagno a casa”
Si alzano e insieme si incamminano, mano nella mano. A un certo punto alla ragazza vibra il telefono. Ed.
‘Non dimenticarmi. Io non l’ho fatto. Scegli me. Ed’
Mette in fretta il cellulare in tasca, pochi minuti vibra di nuovo.
‘Tu sei sprecata per lui. Io ti aspetto. Ed’
E ancora ‘Come fai a non capire che io ti amo e che nemmeno tu hai smesso di farlo? Ed’
Niall allora le stringe la mano che stava tenendo e dice: “Lucy, chi ti sta scrivendo?”
“Nessuno”
“Non è vero! Perché non me lo vuoi dire?”
“Non è nulla di importante!”
“Non ti fidi di me? Io per te non ho segreti!”
“E cos’è questa? Una scenata di gelosia? Non puoi avere il controllo della mia vita! Summer aveva ragione quando si è arrabbiata con Zayn, voi uomini volete solo controllarci!” urla, in preda a una crisi isterica. È la paura che quello che Ed gli ha detto sia vero che la spinge a parlare.
“Non.. Non è una scenata di gelosia!” dice con un’espressione dispiaciuta.
“Per favore lasciami stare ora! Io vado” replica entrando velocemente dentro casa.
 
Seduta sul letto Lucy cominciò a piangere. Cosa aveva fatto? Ed la stava facendo davvero litigare con Niall, la cosa migliore che le era successa. Un messaggio.
‘Lucy ti prego scusami. Io mi preoccupo per te, ho solo paura che qualcuno possa farti del male. Ti prego perdonami. Niall’
‘Perdonami tu, sono stata una stupida.’
Scende le scale e si siede in salotto. Ma proprio in quel momento suonano alla porta. Va ad aprire. Davanti a lei l’ultima persona che avrebbe voluto incontrare. Ed.
“Cosa ci fai qui? Vattene per favore” dice chiudendo la porta, ma il ragazzo si infila rapidamente dentro.
“Ora mi fai parlare!”
“No e la devi smettere di cercarmi e di scrivermi. Stavo per litigare con Niall per colpa tua!” gli urla.
“Se stavi per litigare con lui, allora significa che un po’ ragione ce l’ho! Tu mi ami ancora, proprio come lo faccio io! Perché devi complicare tutto quando è così semplice?”
“Non è semplice. Tu te ne sei andato e mi hai fatto soffrire, ora c’è qualcun altro che mi rende felice. Tu dovresti solo avere il buon gusto di capire che sei di troppo e andartene”
“Io non posso rinunciare a te.”
“Lasciami stare”
“Non ti lascerò mai, posso solo prometterti di non fare nulla, ma non posso smettere di amarti.”
“Ora esci per favore”
“Un attimo…” si avvicina e la bacia “Vuoi dirmi che non ti è piaciuto?”
“Vattene” replica lei a denti stretti.
Esce dalla porta lasciando la ragazza sgomenta in mezzo alla sala.



Fatemi sapere quello che ne pensate di questo capitolo! :) E se potete passate a vedere la mia nuova storia 'Rain' ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1077766&i=1 ) e magari lasciate un commento!

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Proposte ***


“Non sei felice Lucy?” dice Harry con un sorriso a trentadue denti, stuzzicando la ragazza con un dito sulle guancie “c’è il ballo!”
“Siii felicissimaa!” dice lei sarcastica.
“Ma è così romantico!” replica Chloe a cui mancano solo i cuoricini al posto degli occhi fissando il manifesto che è appeso nel corridoio.
“Dovrei trovare una ragazza da portarci” dice invece Liam apparso alle loro spalle.
“Ci penso io” risponde Harry facendo l’occhiolino. Le due ragazze gli lanciano subito uno sguardo della serie ‘oh, mio dio!’.
I ragazzi si dirigono tutti verso il parco dove si danno appuntamento per il pranzo. Louis è arrivato prima e ora aspetta una sorridente Chloe con un enorme mazzo di rose in mano.
“Chloe” dice mettendosi in ginocchio “vuoi venire al ballo con me!”
Neanche finì di dirlo che la ragazza gli si era lanciata al collo urlando che ovviamente l’avrebbe fatto e dandogli un lungo bacio appassionato.
“Il mio livello di diabete è salito oltre il livello di guardia” commenta Summer. Lucy le tira subito una gomitata nello stomaco mentre Harry scoppia a ridere come un pazzo.
“E due li abbiamo sistemati!” commenta Liam. Niall lancia un occhiata a Lucy per poi girarsi dall’altra parte. Strano che lui non le abbia detto nulla a proposito del ballo.
“Ora dobbiamo sistemare te” dice la bionda prendendo il ragazzo sottobraccio e avviandosi con lui alla lezione di Biologia.
Seduti al banco la ragazza prese subito la parola.
“Guarda che ho visto come guardi quella ragazza. Elisabeth. La ragazza in terza fila, capelli castani, occhiali…”
“Non è vero!”
“Hey ti sta fissando!”
“Davvero?” risponde il ragazzo girandosi di scatto per poi scoprire che non era vero.
“Vedi ho ragione, ti piace! Perché non chiedi a lei di venire al ballo con te? Meglio così che fare scegliere qualcuna a Harry!”
Il ragazzo la guarda con occhi tristi.
“Ma tanto non vorrà mai venire con me. Io sarò anche amico dei ragazzi più popolari della scuola, ma non sono bello come loro, non ho possibilità”
“Liam non dire cavolate! Tu sei una persona stupenda e lei non può dirti di no, perciò metti da parte un po’ di coraggio e vai a invitarla subito.”
“Ma io…”
“Niente ma, vai da lei al cambio d’ora e chiediglielo” dice Lucy sorridendo e dando una pacca sulla spalla dell’amico.
La campana suona. “Vai” sussurra lei. Andò.
 
“E ne abbiamo sistemato un altro!” dice Lucy tutta soddisfatta ammiccando verso Liam.
“Fai pure due!” esclama Harry.
“Non oso immaginare chi sia!”
“Una tua compagna cheerleader, ho una reputazione da difendere io. È Rose”
“E ora ne mancano quattro!”
“Ma tu dici che Zayn e Summer…?” dice Liam
“Ci stiamo lavorando” risponde Lucy con uno sguardo da furbetta dipinto in viso.
 
Le tre amiche sono disposte a cerchio con in mezzo a loro una vaschetta di gelato. È il loro rito.
“Ragazze Niall non me l’ha ancora chiesto!” dice Lucy affondando il suo cucchiaio nella vaschetta.
“Stai fiduciosa, lo farà!”
“Piuttosto della mia situazione nessuno se ne preoccupa?” dice Summer all’improvviso facendo sobbalzare entrambe le amiche.
“Per te tesoro ci vuole un piano molto elaborato!” dice Chloe tirando fuori dei fogli e cominciando a scarabocchiare qualcosa. Mano a mano che a qualcuna di loto viene un’idea l’appunta sul foglio e poi rielaborano tutto molte e molte volte.
“Allora abbiamo un’idea!” conclude Lucy.
 
Una musica arriva da sotto la casa della ragazza. Lucy si affaccia alla finestra. Sul pavimento della strada c’è uno striscione con scritto: ‘Vuoi venire al ballo con me?’
La musica, il cartellone, certo che Niall si è proprio sbizzarrito per l’invito e dire che lei stava quasi perdendo le speranze.
Sta guardando il tutto con uno sguardo ebete quando una figura appare dall’ombra della strada poco illuminata. C’è qualcosa che non va in lui, ha i capelli rossi.
“Ed? Che diavolo stai facendo!”
“Mi sembrava chiaro: ti invito al ballo!”
“Spegni quella musica e vattene!” risponde ritraendosi all’interno della casa.
“Aspetta! Ti prego!”
La ragazza si blocca, poi si riaffaccia.
“Dammi un momento” dice. Prende una felpa e se la mette addosso, mentre cerca di scendere le scale di casa in silenzio per cercare di non svegliare i genitori che stanno dormendo nella camera accanto. Apre la porta piano e scivola sulla strada.
Appena Ed la vede i suoi occhi si illuminano, ma la ragazza cerca subito di soffocare ogni sua speranza.
“Senti Ed, io sono fidanzata e se andrò al ballo lo farò con il mio ragazzo. Per favore vai via”
“Se andrai? Lui non te l’ha ancora chiesto?”
“No, ma sono sicura che lo farà!”
“Se ci credi… Io ti sto facendo un’offerta, come lui non te l’ha ancora fatta. Ti prego scegli me” dice prendendole la mano.
“Non fare così Ed. Non ci ripenserò ora vai” dice girandosi dall’altra parte per nascondere le lacrime che stavano per iniziarle a scorrere sulle guancie. Entra in casa e torna di corsa nel letto, buttandosi con la testa nel cuscino. Perché la stava perseguitando così? Sapeva che lui era l’unico in grado di farla vacillare anche se lei era già fidanzata, ci gioca con questo e lei lo sa.



Scusate se ci ho messo un po' ma in questo periodo ho talmente tante cose da fare con la scuola che non ce l'ho fatta a fare nulla. Spero che piaccia! Recensite :)

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Caccia al tesoro ***


“Harry allora hai capito tutto?” dicono Lucy e Chloe quasi all’unisono al riccio.
“Si non sono mica stupido!” risponde.
“Non credo che sia una buona idea ragazze!” interviene Summer.
“Non cominciare con i tuoi complessi ora. Non puoi tirarti indietro, è tutto organizzato. Stai tranquilla!” la rassicura Chloe.
“Ora Styles corri e fai il tuo dovere!” dice Lucy.
Il ragazzo corre verso gli spogliatoi della squadra di football per compiere la sua missione. Per poi aspettare l’amico Zayn seduto sulle gradinate del campo.
“Hey amico! Tu ci vai al ballo?”
“No, figurati. Mi sa che non ci voglio nemmeno andare…”
“Su Zayn, non ti abbattere così! Io ci porto una cheerleader!” replica con un sorriso furbo “Ma sbaglio o dopo domani avete la partita?”
Zayn tira un pugno alla spalla dell’amico. “Ti dimentichi della finale di campionato? A proposito dov’è sparita la mia giacca della squadra? Cavolo mi serve per domani!”
“L’hai persa?” dice Harry con espressione poco incredula mentre sono già arrivati nello spogliatoio e il ragazzo sta disperatamente cercando quella giacca che aveva lasciato appesa.
“Ok ragazzi, è stato un bello scherzo ma ora ridatemela” dice Zayn ad alta voce rivolto ai suoi compagni che però cominciano a guardarlo in malo modo sostenendo di non aver nemmeno visto quella giacca.
“Massì Zayn, tanto era solo una giacca!”
“Solo una giacca? Harry io sono il capitano della squadra e domani devo assolutamente indossare quella giacca! Vado a denunciare il furto al preside”
Il riccio afferra il ragazzo per un braccio cercando di trattenerlo.
“Stai tranquillo, l’avrà presa un compagno di squadra e stai tranquillo che domani te la ridarà”
“Speriamo, se no domani io vado dal preside!” dice il moro arrabbiato.
 
L’ultima ora aveva lezione di diritto. Se già normalmente non l’ascoltava, oggi Zayn non sapeva nemmeno dove fosse esattamente in quel momento. Aspetta solo il suono della campanella, la sua testa è presa dal pensiero fisso di non avere più la giacca della squadra. È un disastro!
La bidella entra verso la fine dell’ora, più o meno tra un ‘bla’ e un ‘bla bla’ della professoressa.
“Ho questo messaggio urgente da dare a Zayn Malik” dice. Aspetta, aspetta Zayn Malik? Si alza dal banco e prende la busta e la apre.
Dentro c’è una lettera e una foto della sua giacca. La lettera sembra una di quelle lettere minatorie che vedi nei film polizieschi. ‘Se vuoi rivedere la tua giacca cerca il ragazzo con la maglietta rossa fuori da scuola’
Ok, la cosa era decisamente esagerata, chiunque fosse stato.
Appena la campanella comincia a suonare il ragazzo si precipita nel cortile per cercare questo fantomatico ragazzo che ha la sua giacca, o almeno così crede lui.
Ecco lo vede. Si dirige verso di lui. Non crede di averlo mai visto. Lo afferra per le spalle.
“Sono venuto, ora mi ridai quello che mi hai rubato?” dice scuotendolo un po’, mentre il ragazzo sta impassibile.
“Sei Zayn Malik, vero? Io ti devo dare solo questo” dice porgendogli un bigliettino e andandosene.
Il ragazzo osserva meglio cioè che gli ha appena passato. È il biglietto da visita di una cioccolateria che sta a poco da lì. Con la tracolla a spalla si dirige lì, di corsa.
Apre la porta trafelato. Non sa che dire.
“Scusate, voi…”
“Sei Zayn? Hanno lasciato queste per te” dice un commesso passandogli un pacchettino. Appena lo apre vede un muffin. Il suo dolce preferito. Sopra c’è disegnato un pallone da rugby. Che significa?
“Scusi ma non le hanno detto nient’altro?”
“No, mi hanno solo detto di assicurarmi che tu capisca dove andare ora”
Dove? Sì certo, il campo della scuola! Esce di corsa mangiando il dolce.
Arrivato in mezzo al campo deserto, dopo gli allenamenti, vede una figura che sta indossando la sua felpa. Corre, man mano che si avvicina capisce chi è. Summer.
“Che ci fai qui? Con la mia felpa poi! Ma sei stata tu?”
“Colpevole” risponde lei sorridendo e abbassando lo sguardo.
“Per favore ridammela” dice cercando di mantenere un aria distaccata e fredda.
Le ragazza si slaccia la felpa e gliela lancia. Appena il ragazzo riposa gli occhi su di lei vede la maglietta della ragazza. ‘Vuoi venire al ballo con me?’ c’è scritto.
“Lo so che di solito è il ragazzo a fare questa proposta. Ma in fondo è colpa mia se è successo quello che è successo. Quindi Zayn Malik, qui nel posto dove per la prima volta ti ho parlato o meglio insultato, ti chiedo: vuoi venire al ballo con me?”
Il ragazzo la fissa un attimo e poi dice: “Solo tu potevi organizzare una cosa del genere!” e sorride.
“Lo prendo come un si?”
“Si” dice abbracciandola e baciandola.
 
“E ora altri due sono sistemati per questo ballo” precisa Liam, alzando un po’ il tono di voce.
Ma Niall, non dà segni di aver capito il riferimento non poco velato al fatto che avrebbe dovuto darsi una mossa anche lui. Cosa di cui Lucy si era accorta da tempo.
“Ragazzi, voi avete già tutto per il ballo?” aggiunge Harry ponendo un po’ di enfasi sull’ultima parola, per cercare di aiutare l’amica che ha ormai uno sguardo sconsolato.
Ma il biondino continua a tacere, stinge la mano della ragazza, ma non le dice niente. Nessun segno.
Suona la campanella ed è ora di andare a lezione.
Finite le lezioni la ragazza incontra le sue amiche fuori dalla scuola per tornare insieme.
“Perché quella faccia Lucy?” dice Chloe.
“Non mi ha invitata e il ballo è tra due giorni…” risponde sconsolata.
“Magari non gli piacciono i balli!” replica Summer per difenderlo.
“Ma potrebbe dirmelo. Quando viene fuori l’argomento lui fa finta di nulla. Credo che si vergogni ad andarci con me!”
“Non fare la stupida! Perché mai dovrebbe vergognarsi di te? Sei una persona stupenda e lui ti ama”
“Forse non abbastanza”
“Con questa affermazione ti sei guadagnata una tortura in piena regola” dice Summer cominciando a fare il solletico alla ragazza aiutata da Chloe.
“Ok, ok me lo rimangio!” esclama tra le risate e le tre amiche proseguono insieme.
 
È una giornata calda perciò Lucy decide stare nel giardino di casa mentre aspetta che il ragazzo arrivi, come faceva da un po’ di giorni. Esce di casa tardi, ma il ragazzo non è ancora arrivato. Prima il ballo e ora pure l’uscita al pomeriggio?
Si avvicina alla panchina dove si siede di solito e vede una busta. ‘Aprimi’ c’è scritto. Lo fa. Dentro c’è un vecchio walkman con una cassetta, ‘Ascoltami’.
Si mette le cuffie e si siede premendo Play.
Subito parte la canzone ‘Your Song’ di Elton John. Una voce maschile ben conosciuta poi comincia a parlare.
‘Lucy, lo so che ti ho fatto aspettare. E anche tanto. Quello che ti volevo dire era solo questo. Tu hai cambiato la mia vita. Quando ti ho visto la prima volta ho pensato che tu fossi come il prototipo di ragazza cheerleader, bella e stupida, senza personalità. Invece ho scoperto che tu non eri così, cioè sei bellissima comunque, ma sei anche intelligente, sveglia, decisa, una buona amica, una persona dolce e stupenda. Appena ti ho conosciuta sono rimasto affascinato da te. Abbiamo litigato, abbiamo fatto pace, ci siamo presi e lasciati, ma alla fine ce l’abbiamo fatta, nonostante tutto. Ora posso dirti che ti amo. Davvero. In questo momento dovrei essere proprio dietro di te. Voltati.’
Lucy si gira di scatto e dietro di lei, in piedi con in mano una rosa bianca c’è Niall. Con il suo sorriso stupendo, lo sguardo da bambino e gli occhi di un azzurro cielo.
“Lucy, vuoi venire al ballo con me?” dice il ragazzo porgendole la rosa.
“Certo che lo voglio” esclama lei per poi buttarsi tra le braccia del biondino e le loro labbra si uniscono in quello che sembra un bacio infinito.



Ecco qui un altro capitolo... Spero vi piaccia! Per favore recensite qualcosa e se vi va passate anche a vedere Rain (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1077766&i=1) e ditemi cosa ne pensate! :)

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Shopping selvaggio ***


“Ti prego Chloe, dacci un attimo di pausa!” esclama Liam appoggiandosi con la schiena al muro del centro commerciale.
“Su dai dobbiamo muoverci, il ballo è domani!” esclama lei.
“Ma cosa ci fanno anche loro qui?” dice Summer mandando un occhiata a Zayn e tutti i suoi amici.
“Shopping” risponde la ragazza come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“Io non entro con voi in un negozio da donna per starci dentro due ore!” esclama Louis preoccupato.
“Perché tu vuoi farmi credere che tu ci metti poco per trovare quel numero spropositato di magliette a righe e pantaloni troppo corti?” lo punzecchia Lucy suscitando la risata di Niall.
“Touchè!”
“Comunque ha ragione non possiamo fare shopping con loro” riprende la bionda.
“Infatti i ragazzi andranno con Harry laggiù, noi entreremo qui” risponde risoluta Chloe.
Le tre ragazze si fiondano in un enorme negozio pieno di vestiti eleganti.
“Ragazze ci dividiamo, voi prendete tutto quello che trovate, appuntamento qui tra dieci minuti.”
Neanche tempo di finire la frase che le braccia di Chloe sono piene di vestiti, mentre Summer sposta svogliatamente qualche attaccapanni di vestiti troppo eleganti per il suo stile.
Lucy si dirige in un altro angolo del negozio per cominciare la ricerca. Un vestito di un intenso turchese attira la sua attenzione. Mette la sua testa tra le grucce in cerca della taglia giusta quando una voce la fa sobbalzare.
“Lucy, cerchi l’abito per venire al ballo con me?”
Si alza di colpo. “Ed! Io… Tu…”
“Quel colore si intona benissimo con il colore dei tuoi occhi”
“Da dove sei uscito?” esclama.
“Dal reparto uomo. Cerco un vestito per il ballo”
“Con chi ci vai?”
“Con te”
“Tu non hai capito. Io ci vado con Niall, lui è il mio ragazzo e io sono innamorata di lui.”
“Tra un po’ nemmeno lo conosci e sei innamorata? Io ti conosco come le mie tasche, so tutto di te, ti capisco con uno sguardo e tu non puoi essere innamorata di lui”
“Forse un tempo era così, ora non mi conosci più per nulla. Io lo amo.”
“Lo ami? Gli hai mai parlato di noi? Di quello che eravamo? Di come ti facevo sentire speciale? Gli hai detto che ci siamo baciati? Sei mai stata sincera con lui su di noi?”
“Ed…”
“Io ti amo Lucy, mi sembra di avertelo dimostrato fin troppe volte”
Le lacrime le scendono sulle guancie della ragazza. Pensare a quei momenti, a come si sentiva con lui, a come si era sentita quando l’aveva lasciata.
“Tu mi hai fatto soffrire in un modo che lui non farà mai. È l’ultima volta che te lo ripeto. Vattene”
Il ragazzo la fissa, senza la minima intenzione di muoversi. È Summer che arriva e prende la situazione in pugno.
“Vattene sottospecie di carota prima che chiami la sicurezza” gli dice a denti stretti per poi tirare l’amica via per un braccio e portarla ai camerini.
 
 
“Gli hai mai parlato di noi? Di quello che eravamo? Di come ti facevo sentire speciale? Gli hai detto che ci siamo baciati? Sei mai stata sincera con lui su di noi?”
Quelle parole gli rimbombano nelle orecchie. Si erano baciati? E la sua Lucy non gli aveva detto nulla. Non avrebbe mai voluto sentire quelle cose, nemmeno per sbaglio come era successo.
Prende Liam per un braccio e lo trascina fuori dal negozio su una panchina.
“Che ti è successo amico?” dice il castano fissando Niall negli occhi.
“Se tu ami veramente una persona, ma pensi che starebbe meglio senza con te, la lasceresti andare?”
“Stai parlando di Lucy?”
“Rispondimi per favore” dice con espressione seria.
“Io… Bè, se sapessi che sarebbe più felice, anche se la cosa mi ucciderebbe la lascerei andare” risponde sincero.
 
“Cosa ci faceva Ed qui?”
“Ha detto che doveva comprare il vestito per il ballo. È convinto che andrò con lui”
“Lucy lo sappiamo tutte come ti fa sentire Ed, ma pensa a Niall”
“L’ho mandato via infatti” risponde lei secca.
“Io ti prego solo di non fare cazzate” risponde Summer. Poi le due ragazze abbracciano l’amica che ha già ripreso a piangere.



Meno tre capitoli alla fine.... Già già! Spero che vi piaccia e che lasciate qualche recensione dato che nell'ultimo periodo siamo stati piuttosto carenti!
Mentre sono qui mi scuso per l'immenso ritardo con cui pubblico questo capitolo, ma ora ce l'ho fatta!
Ne approfitto anche per fare un po' di pubblicita alla mia RomanticGiuls (
http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=180400) e alla sua fantastica storia Eyes of Chocolat (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1068807&i=1) che vi ordino di andare a leggere e recensire! u.u
Detto questo mi eclisso! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Il ballo ***


Il tema di quell'anno era 'L'ultimo valzer', la palestra era stata trasformata da non essere più riconoscibile se non da un occhio esperto.

Le cinque coppie si dirigono all'ingresso dove un gentile ragazzo gli fa delle foto. Dieci sorrisi che svettano nella folla.

I ragazzi erano passati a prendere tutte le loro accompagnatrici a casa di Lucy, dove si erano trovate e con una limousine erano partiti in direzione della scuola.

Prendono un posto accanto ad un tavolo prima di andare a ballare.

Dai Niall, andiamo a ballare!” dice Lucy afferrando il ragazzo per un polso e trascinandolo al centro della pista da ballo. Il ragazzo oppone un po' di resistenza, strisciando leggermente i piedi.

La scusa che non sei bravo a ballare non ti salverà questa volta” dice la ragazza sorridendo e prendendo il ragazzo per le mani. Proprio in quel momento la musica allegra che aleggiava finisce per lasciare posto ad una canzone lenta. “Cry” di Kelly Clarkson.

La ragazza si stringe al biondino, appoggiando la testa alla sua spalla, oscillando lentamente.

Lucy... - inizia a sussurrarle ad un orecchio – so che tu e Ed vi siete baciati, so come ti fa sentire, ma na accorgo dai tuoi occhi, da come cominci a torturati le mani quando ne parliamo. Capisco cosa vuol dire non riuscire a togliersi dalla testa la persona che si ama. Lo so perchè è quello che provo per te. Io voglio che tu stia bene, che tu sia felice. Non ti trattengo più, va da lui se lo ami. L'unica cosa che voglio è vederti felice, anche se tra le braccia di un altro” detto questo si scosta dalla ragazza che lo osserva con uno sguardo atterrito.

Niall, tu mi stai...”

Scusami” la interrompe, lasciandola lì, sola, al centro della pista da ballo, la lacrime agli occhi.

 

Is it over yet?
Can I open my eyes?
Is this as hard as it gets?
Is this what it feels like to really cry
 

Le persone nella pista cominciarono a fissarla. Summer e Zayn che si trovano li vicino controllano che sia tutto a posto.

Hey, stai bene? Che è successo? Dov'è Niall?”

A quel nome la ragazza fa un cenno per poi dirigersi verso la porta. Se ne vuole andare, non ci vuole credere, non sta succedendo, vuole solo svegliarsi.

Una figura si ferma davanti a lei, la prende per le spalle. Non si chiede nemmeno chi sia, scoppia solo a piangere tra le sue braccia.

Che è successo? E' stato lui? - dice la voce familiare di Ed – Vieni con me”

La porta fuori, su una panchina. La lascia sfogare mentre le passa teneramente una mano tra i capelli.

 

Niall dove stai andando?” dice Harry staccandosi un attimo dalla ragazza con cui stava ballando e facendo cenno a Liam di fare altrettanto, dato lo stato dell'amico.

Escono nel cortile e Harry afferra il biondino per le spalle.

Cosa è successo?” urla quasi.

Gli occhi azzurri del ragazzo sono diventati rossi e lucidi.

L'ho fatto, le ho detto di tornare da Ed, dal momento che è lui quello di cui è innamorata. L'ho lasciata andare perché io la amo”

E quelle migliaia di film sdolcinati che ci hai obbligato a vedere non ti hanno insegnato nulla? - urla il riccio – Non ti hanno insegnato nulla? In ogni singolo film tutti quelli che lasciano andare la loro amata tempo cinque secondi si accorgono di essersi sbagliati e corrono indietro. Sono tutte cazzate! Se la ami te la tieni stretta, non la lasci andare!”

Niall – inizia Liam con tono decisamente più pacato – quando mi hai fatto quel discorso l'altro giorno, era questo che intendevi?”

Il biondino è spaventato e confuso al tempo stesso.

Liam, glielo hai detto tu?” esclama Harry.

Io... non gli ho detto esattamente questo!” si difende.

Senti Niall, solo un fesso avrebbe potuto pensare che lei non ti amasse. Cercala!”

Io ho bisogno di stare da solo un po'” risponde lui incamminandosi da solo per la strada deserta illuminata solo dalla debole luce di un lampione.

Sono un cretino” continua a ripetersi, tirando calci ai sassi sul marciapiede, finchè non prende una decisione. Forse la più avventata della sua vita.

 

Ed per favore, portami a casa” mormora la ragazza.

Lui non se lo fa ripetere di nuovo e le fa strada alla sua macchina.

Arrivati, la fa scendere e la accompagna fino sotto la porta, speranzoso di ricevere quel bacio che desidera così tanto.

Le si avvicina, lei indietreggia un attimo insicura, ma poi rimane ferma, finché una voce non fa voltare tutti e due di scatto.

Lucy!”

Niall? Cosa ci fai qui? Mi hai appena scaricata e ora torni da me? Cosa credi che io sia un giocattolo?”

Io ti amo e come in ogni stupida commedia romantica, sto tornando da te perché mi sono sbagliato e spero che tu mi perdoni” dice semplicemente.

Tu la lasci stare” replica Ed, tirando un pugno in pieno viso al ragazzo.

Lucy scatta verso il biondo accasciato per terra.

Ed vattene! Subito! E non farti vedere più” intima al ragazzo che si allontana.

Lucy...”

Stai bene Niall?”

Sono stato meglio”

Ti amo”

Ti amo anche io”





Scusate tanto se è da secoli che non aggiorno questa storia, ma quando mi si è rotto il computer e ho perso tuttii file sul computer avevo perso pure tutto il finale di questa storia non avevo voglia di riscriverlo tutto perchè era venuto davvero bene, quindi non l'avevo più scritto semplicemente. Oggi però ho trovato un vecchio finale che avevo scritto su un foglio, ma che poi avevo modificato e allora ho deciso di usare questo, con qualche modifica per continuare. Anche perchè a me non piace lasciare le storie in sospeso e anche se magari non c'è èpiù nemmeno un cane che se la fila sta storia, io lo pubblico e pubblico anche l'epilogo che ho trovato sempre scritto a mano.
Vi voglio bene! Se qualche anima pia lo legge e mi lascia un commento è ben gradito! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Epilogo ***


Una donna dai capelli biondi è seduta sul divano del salotto di quella villetta. Passa una mano sul ventre, sente un calcetto. La bimba sta cercando di attirare la sua attenzione. Sorride.

Mamma, ma come fa a starci un bambino lì dentro?” dice un bambino vivace dagli occhi azzurri, chinando la testa di lato e osservando con attenzione la sua mamma.

Thomas lascia stare Lucy, deve riposare!” lo rimbecca una bambina dalla pelle ambrata.

Già la mia cara mogliettina ha bisogno di stare tranquilla per far nascere un'altra piccola meraviglia” dice un uomo dagli occhi azzurri che ha raggiunto la donna e ora sta teneramente appoggiando le labbra alle sue,

Ti amo Niall”

Anche io”

Che schifo!” esclama il bambino portandosi le mani sugli occhi.

Amira sei qui?” dice una donna dai folti capelli mossi.

Si Summer è qui con Thomas” risponde Lucy.

Zayn, amore, è qui!” dice allora la donna chiamando il marito che arriva con un'altra bambina in braccio e uno per mano.

Niall, ma hai lasciato gli altri da soli di là?” esclama Lucy con leggero tono di rimprovero.

Sei tu che hai abbandonato gli invitati della festa del tuo compleanno!” risponde lui sorridendo.

Nessun problema perchè la festa si sposta con te!” dice un uomo con la maglia a righe portando dietro di sé una folla di persone.

Louis, devi sempre fare il buffone?” esclama una donna.

Per far ridere te, Chloe, questo e altro”

Altre due donne assistono alla scena, rispettivamente abbracciati ai loro due mariti. Lucy sorride alla scena, che Liam si sarebbe sposato era prevedibile, ma su Harry non ci avrebbe mai scommesso. Invece l'aveva trovata la donna capace di tenerlo a bada e ora sorrideva tra le sue braccia.

Ragazzi ci pensate? Sono più di dieci anni che ci conosciamo!”

E nessuno di noi è cambiato, certo ora siamo più vecchi e forse maturi”

Ma Louis non ha smesso di vestirsi a righe”

E Liam di cercare di riappacificare tutti”

Invece Summer non ha smesso di fare la scorbutica”

E Zayn passa ancora ore danati allo specchio”

Chloe non ha smesso di esaurire le carte di credito”

Niall invece continua a ridere nei momenti meno opportuni”

E Harry? Lui può aver messo la testa a posto, ma continua ad essere il solito!”

Lucy invece è ingrassata, invecchiata, si è inacidita, ma io continuo ad amarla proprio come allora” dice il biondo sorridendo.

Avete presente quelle amicizie tra persone così diverse che fai fatica a crederle possibili? Quelle sono quelle che durano più a lungo. Be', questa era una di quelle.





E come tutte le cose belle, anche questa storia ha una fine! Spero che vi sia piaciuta, che vi abbia emozionato, fatto sorridere e riempito un po' della vostra giornata. Grazie a tutti quelli che l'hanno letta, recensita o semplicemente ci hanno dato un occhiata. Grazie!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1038356