Vivrò se vieni con me

di CourtG
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vivrò se vieni con me ***
Capitolo 2: *** Arrivano i reali ***
Capitolo 3: *** Non dovevi farlo ***
Capitolo 4: *** Tumulto in città ***
Capitolo 5: *** Perché sei qui? ***



Capitolo 1
*** Vivrò se vieni con me ***


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Vivrò se vieni con me

 Mi ritrovo dietro delle sbarre fredde, gelide senza colore …. Sento uno strano odore di alcool misto a sudore che si sparge nell’aria fino a penetrarmi nel naso. Mi guardo attorno con aria confusa, cerco di ricordare che cosa mi sia successo prima di essere finito qui … ci penso      ci ripenso    e ci penso ancora ma niente .. ogni ricordo è sfumato ogni singolo fotogramma è stato tagliato dalla mia mente.. eppure ricordo solo un particolare che si è scolpito nella mia mente .. LEI …
Sento una guardia che pronuncia il mio nome a chiare lettere, sento un brivido salirmi lungo la schiena
Un qualcosa che non ho mai provato prima mi assale … Paura? Rabbia? Frustrazione? Timore? Non so darmi un senso a quello che sento ..

Ecco che la guardia si avvicina e mi mette le manette per non farmi scappare, poi le lega ad una corda che usa come guinzaglio per trascinarmi verso , quella che penso sia, la mia fine … ed è qui che rivango la mia storia …


 


 
Era una mattinata tranquilla di Settembre qui a Londra. Come tutti i giorni io ero uscito con mio fratello per andare a ‘fare la spesa’ .
“Conan sbrigati o faremo tardi!” cerco di incoraggiare mio fratello che come al solito è una lumaca.
“Arrivo non mettermi fretta! E smettila di urlare!” mi grida lui dal secondo piano. Dopo varie urlate (che non sto a raccontare) finalmente eccolo che scende, con i suoi corti capelli biondi scompigliati e due enormi occhi blu cielo che mi cercano nel salotto.
“Perché ti sei vestito così elegante?” gli chiedo, siccome non era consuetudine che mio fratello si mettere una camicia tutta bianca pulita ed ordinata per andare a ‘fare la spesa’.
Mi guarda con aria seccate e mi risponde “ e a te che te ne importa scusa ?!” sembra un ragazzo di 23 anni che decide lui come vestirsi, quando uscire ecc; peccato che tra di noi il ragazzo di 23 anni sono io .. e non lui che ne ha solo 10 e si crede il re del mondo.
“Dove state andando ragazzi?” ci chiede una voce dolce e affaticata proveniente dalla cucina,è nostra madre, che sta pulendo con quei pochi stracci puliti il pavimento della cucina.
Do una gomitata al braccio destro di mio fratello per incitarlo a rispondere a nostra madre, ma lui ,come al solito, se ne frega allora mi avvio io verso la cucine attraversando il corridoio senza colore. “stiamo andando a fare la spesa Mamma non ci aspettare d’accordo?” le dico cercando di essere il più spigliato possibile, ma lei mi guarda incerta e viene verso di me “ non cacciatevi nei guai figli miei altrimenti non saprei come fare” , dopo queste parole mi stringe in un abbraccio , tipico delle madri preoccupate. 







Sono molto emozionata non posso credere che finalmente sto andando a Londra! Mio padre me lo aveva promesso da  tanti anni ma non avrei mai pensato che alla fine mi ci avrebbe portato sul serio!
Stiamo percorrendo gli ultimi tratti in carrozza per giungere finalmente alla grande capitale, “Evviva” mi scoppia un urlo involontario ed immediatamente mi tappo la bocca, urlare non è un atteggiamento molto consono ad una principessa.
Mio padre mi lancia uno sguardo fulminante e allo stesso tempo severo, allora capisco che devo rimettermi dritta e composta senza fare movimenti bruschi.
Ma non posso ancora credere che stiamo andando nella città dove è nata la mia carissima mamma.




 
continua...

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Capitolo 2
*** Arrivano i reali ***


Eccomi finalmente sono arrivata … mi guardo attorno e giro su me stessa per ammirare ogni singola parte di questa meravigliosa cittadina. Sento odore di pane appena sfornato e gentilmente il panettiere me ne offre un pezzo fumante, io accetto annuendo e abbozzando un sorriso in segno di riconoscenza. Vado verso mio padre che nel frattempo aveva annunciato il nostro arrivo al commissario della regina di Londra, “padre guardi qui sono tutti molto gentili ed educati , amo già questa città padre” . lui ,come al solito, non fa molto caso alle mie parole o ai miei pensieri  e non riesco a capirne il motivo … “ si hai ragione, ma adesso va con la tua damigella a quella locanda laggiù così guardi com’è l’albergo in cui alloggeremo per i prossimo 4 mesi” al suono di queste parole seguo il dito di mio padre che punta dritto ad una piccola e modesta locanda, ovviamente è una sosta temporanea quella che faremo , siccome mio padre dice che alloggeremo nelle camere del  Buckingham Palace. Vado vicino alla mia damigella continuando a pensare a come sarà vivere qui in questi 4 mesi … ma qualcosa interrompe improvvisamente i miei pensieri …



Finalmente siamo arrivati nella popolare  Regent Street  qui si dice che sia il cuore di tutti i negozi, pub, panetterie, ecc. Io non faccio molto caso a queste stronzate,però faccio finta di niente e continuo a camminare dritto con mio fratello al seguito che sembra incantato nel vedere le vetrine dei vari negozi.
improvvisamente mi attira una voce che grida “sono arrivati i reali! Il Duca di Oxford con sua figlia” e in quel momento scatta una scintilla in me. “andiamo” dico con tono deciso , mio fratello mi guarda perplesso “ dove? E che dobbiamo fare? Non dovevamo rubare qual cosa da un negozio di alimentari?” ah giusto quello sarebbe il nostro ‘fare la spesa’ , odio quando mio fratello mi bombarda di domande. Cerco di mantenere la calma e alla fine gli rispondo “invece di derubare un semplice negozio  … punteremo molto più in alto fratellino mio”. Corro verso un vicolo buio e prendo una bottiglia dal manico rompendola sul muro, la porgo a mio fratello, ed io tiro fuori un piede di porco “andiamo a derubare i reali … li si che potremo sfamarci per almeno 1 anno!” mio fratello tace per un po’ poi dice “ma come faremo? È pieno di guardie li” sta volta non era una domanda idiota quella di mio fratello, già come faremo?  Rimugino un po’ su questa sua domanda guardandomi attorno come se la risposta dovesse piombarle giù dal cielo … Ah cazzo! “improvviseremo tu cerca di prendere gioielli orecchini e tutto ciò che ti entra in tasca io penserò magari a svaligiare la carrozza” in realtà non credo nemmeno io all’ultima parte delle mie parole. Vedo mio fratello che si avvia verso i vari aristocratici che si accalcano in cerchio per vedere il ‘Duca dei miei stivali’ , decido di avvicinarmi anch’io ma purtroppo per me faccio un errore che mi costerà caro …



Qualcosa, anzi qualcuno mi è piombato addosso come un missile. Sono stesa per terra sul ciglio della strada.. immobile.. con gli occhi chiusi per non guardare il mio aggressore negli occhi. A quel punto scaccio un urlo che mi premeva in gola ,  ma improvvisamente una mano mi blocca il respiro “zitta troia! Non gridare ! fai la brava bambinetta e stai zitta.. CHIARO!” mi urla contro il mio aggressore, in quel momento non posso fare a meno di guardarlo negli occhi mentre cerco di divincolarmi dalla sua presa che mi tiene letteralmente inchiodata a terra. Azzurri.. Azzurri chiari.. Ma no che dico sembrano azzurri acqua marina un misto di tonalità, mi fisso a guardarli che alla fine non riesco più ad urlare e mi fermo.
Sono terrorizzata e dalla mia bocca escono frasi senza che le possa controllare“ti prego non farmi del male.. ti darò ciò che vuoi ma non farmi del male te ne prego” cerco di dire con un tono apparentemente calmo e arrabbiato , ma che in realtà e impaurito e agitato.
Lui non dice niente mi guarda e sorride malizioso.. un sorriso che odio in ogni uomo... un sorriso che vorresti  sparisse subito.. distolgo lo sguardo e mi divincolo di nuovo. “lasciami andare bastardo! Lasciami ho detto tu non sai chi sono io?! Sono la principessa ! sono la figlia del Duca di Oxford ! aaaah” la rabbia in me comincia a ribollire, non sopporto  di essere tratta così da un simile plebeo, “e a me cosa importa? Non ho paura del tuo paparino ne tanto meno di te” le sue parole le lascio scorrere non ci faccio caso e a quel punto lancio un ulteriore grido di aiuto sperando che qualcuno tra la calca ascolti le mie grida.


Non riesco a pensare con questa che urla, mi fa diventare pazzo, non so cosa fare, allora mi passa una idea strana e pazza ma che dico è totalmente geniale! “tu ora verrai con me” le dico abbozzando il mio solito sorriso malizioso.
Lei mi fissa con i suoi enormi occhi senza colore... eppure non riesco a distogliere lo sguardo da lei.. sembra davvero una principessa viziata una di quella solite figlie di papà.
La prendo per un braccio la faccio alzare bruscamente, non curandomi di farle male o meno, le tappo la bocca con un fazzolettino umido in modo che non possa gridare ulteriormente, le poso una benda sugli occhi e la porto via tra la calca di gente.
Scruto dalla folla mio fratello che corre nella mia direzione inseguito da due guardie di Scotran Yard,ed allora inizio a corre anch’io poggiando con tutte le mie forze la principessa viziata sulla mie spalle che non la smette di dimenarsi come se fosse un pesce fuor d’acqua. Corro verso i quartieri malfamati di Londra cercando di seminare quei piedi piatti , giro almeno 20 vicoli e finalmente non sento più alcun rumore di passi dietro di me , a parte  quelli di mio fratello che è rimasto indietro. “mi dispiace fratellone.. non volevo è tutta colpa mia scusami” mi dice mio fratello guardandomi con i suoi enormi occhi lucidi, “ non importa piccolo succede” solo all’ora mi accorgo che la ‘principessa’ è svenuta.. ora capisco perché durante la fuga è rimasta tranquilla e in quel momento la domanda a mio fratello sorge spontanea “che ne facciamo di lei? E perché la portata con noi?” io esito e rispondere e mi incammino verso una vecchia baracca la quale sarà il mio covo per questo rapimento.

contiuna...

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Capitolo 3
*** Non dovevi farlo ***



Cerco di aprire gli occhi ma vedo solo nero, gli sbatto velocemente ma niente. Dove sono finita? Cos’è successo?  Provo a muovermi ma non riesco a muovere nemmeno un muscolo, ho le braccia incrociate dietro la schiena e probabilmente sono legata ad un palo, forse di legno siccome sento un scheggia nella mia mano destra. Sento un rumore di passi ed una porta che sbatte, ho paura, percepisco una presenza avanti a me ma non riesco a vedere niente! Aah che rabbia “Chi sei? Cosa vuoi da me?” dico impaurita mordendomi un labbro. “ehi ehi tranquilla principessa non ho intenzioni di farti alcun male.. per ora ahahah” dice il mio aggressore con una voce menefreghista e con un accenno di malignità. Non posso fare a meno di rispondere “LIBERAMI ADESSO! E’ UN ORDINE!” la frustrazione di non potermi muovere e di non poter fuggire mi sta mandando al manicomio, mm forse è così che Izzy è diventata completamente matta..”Nessuno può darmi ordini soprattutto una puttanella come te!” mi dice lui ringhiandomi contro, sono terrorizzata, arrabbiata e sconfortata. Mi sento debole.. impotente e non posso fare altro che chiedere di essere lasciata in pace, di supplicare.. “ ti prego, ti darò tutto quello che vuoi lo giuro TUTTO! Avrai oro, gioielli, terre ma ti prego lasciami andare”prego che lui mi abbia ascoltata , diavolo! Non mi sono mai resa così ridicola.


La sua proposta mi alletta molto.. potrei avere fama, fortuna, donne, tesori.. ma sarebbe troppo facile ottenerli così “chi mi garantisce che non stai mentendo?” gli chiedo sospettoso. Non mi fido affatto di lei, è acida, prepotente e sicuramente una cosiddetta ‘Figlia di papà’. “Sono una principessa se ci hai fatto caso, ho grandi proprietà terriere , delle cameriere , cavalieri insomma che cosa vuoi !? non ti basta avermi rapita e legata ad un palo lurido e sporco che sicuramente non avrai mai la lavato da tipo.. 2 secoli! Ah ora basta Liberami  Liberami  Liberami!!” ora basta non la sopporto più, tutte 1ueste sue lamentele inutile , queste minacce aah ora basta mi ha stufato! Prendo un coltellino e glielo punto dritto sul collo ma non troppo forte , così che lei possa sentire la lama del coltello e smetterla di urlare. “allora? Cosa c’è adesso non parli più principessa?” lei si limita a deglutire in modo irregolare e a respirare velocemente, si vede che ha paura lo percepisco.. Non voglio farle del male non lo farei mai! “Dimmi dove si trova adesso il tuo caro paparino! Dovrei mandargli urgentemente una lettera sai è importante e non voglio che tu mi faccia aspettare” cerco di intimidirla più che posso in modo che capisca chi è che comanda. Lei resta immobile non annuisce nemmeno, “Allora non mi hai sentito!!” le tolgo la benda dagli occhi e le prendo il mento in modo che possa guardarmi “Te lo chiederò un ultima volta dove si trova tuo padre adesso?” la guardo negli occhi vedo che sono disorientati e spaventati, “M mio p padre si trova al Buckingham Palace” le lascio il mento dolcemente, al Buckingham Palace eh? Beh si è sistemato bene il riccone.. D’accordo il piano è perfetto devo solo inviargli la lettera con la richiesta del riscatto e allora si che avrò ciò che desidero.




Osservo il mio aggressore camminare avanti e indietro nella stanza con aria pensierosa, per un momento mi incanto a guardarlo..Ha dei capelli strani neri scompigliati con qualche ciuffo verde o meglio ha una cresta verde smeraldo, ha un pizzetto tenuto per bene sul mento squadrato , i suoi vestiti sono strani.. indossa un paio di jeans larghi sotto ed una maglietta a canottiera bianca con al centro una D.. Una D? che potrà significare.. forse è l’iniziale del suo nome.. “come ti chiami?” gli chiedo spontaneamente, ma lui non mi risponde e mi ignora continuando a camminare.  A prima vista non sembra un killer assetato di sangue che credevo all’inizio. Controllo l’orologio che si trova accanto a me sicuramente rubato.. oh mio dio sono già le 23:54 chissà cosa starà facendo mio padre, mi starà cercando? Avrà chiamato i soccorsi? Se ne sarà fregato di me come al solito?. Ad un tratto vedo il ‘killer’ che si siede per terra e che si tiene una mano sul petto, che strano sembra affaticato respira a fatica e suda.. cosa gli prende? “ehi tutto ok?” gli chiedo con voce un po’ preoccupata ma cosa sto facendo! Non dovrei preoccuparmi della salute della persona che mi ha rapito, per me potrebbe anche morire non mi interessa. Per non vedere la scena giro la testa di scatto e la alzo in segno di fierezza e menefreghismo. Poi vedo il fratellino arrivare dall’altra stanza e che corre verso di me “aiutami ti prego mio fratello si sente male!” mi chiede il bambino con le lacrime agli occhi, ad un tratto mi sento libera infatti mi alzo in piedi e mi strofino i polsi ancora doloranti per la corda troppo stretta, poi mi precipito ad aiutare il ‘killer’



Non riesco a respirare , mi gira la testa cosa mi succede??!! Eppure è da 2 anni che non sono più nel circolo della droga allora perché mi sento come l’ultima volta che sono entrato in astinenza da droga? Mi stradio sul pavimento forse così riesco a respirare meglio, mi sento come se un enorme macigno si fosse piazzato sul mio petto. Ad un tratto non riesco più a vedere, vedo sfocato , vedo un ombra su di me.. un ombra di una ragazza.. con un bellissimo vestito un po’ sgualcito.. finalmente l’immagine è un po’ nitida.. è lei! La ragazza che ho rapito ma come diavolo ha fatto a liberarsi?? “Sta tranquillo andrà tutto bene ti aiuterò io” dice lei poggiandomi una mano sulla fronte, credo mi abbia poggiato un fazzoletto bagnato sulla testa “non devi aiutarmi.. lasciami stare” dico con voce affannata. Non voglio il suo aiuto. “Non dire sciocchezze adesso io..” La interrompo con un violentissimo colpo di tosse , mi vedo la mano.. esce del sangue.. non riesco più a restare sveglio.. “aiutami..principessa” cerco di dire alla ragazza con un filo di voce. “Courtney..chiamami Courtney e adesso sta fermo che ti faccio un massaggio per distendere i muscoli del torace…ma..” si interrompe all’improvviso.. so cosa sta pensando per fare quella cazzata che vuole fare mi dovrei togliere la maglia. Cerco di sfilarmi la maglia mentre trattengo il respiro, poi cado di nuovo a terra  e mi ritrovo privo di sensi per circa mezz’ora credo. Dopo un po’ mi sveglio a fatica e vedo Courtney che mi guarda con aria preoccupata “avanti avanti.. riprenditi forza” dice lei dandomi degli schiaffi . Io mi riprendo e la guardo “non dovevi farlo” “invece si ne avevi bisogno, non potevo lasciati in quello stato” ci fu un momento di silenzio e poi dissi “Duncan” “cosa?” “Duncan il mio nome è questo”.

continua...

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Capitolo 4
*** Tumulto in città ***


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Esco dalla grande baracca di legno e mi avvio verso il centro della città. Devo recapitare la lettera del riscatto, magari la invierò direttamente al Buckingham Palace in forma anonima è ovvio. Mi dirigo verso Royal Mail  ma ad un tratto quando arrivo allo sportello però un brivido mi sale lungo la schiena, mi volto lentamente dietro di me ma non vedo niente di strano dunque  non ci faccio molto caso e chiedo a quella specie di tamarro aldilà dello sportello. ; “Salve vorrei inviare questa lettera al Buckingham Palace , è da parte del.. della figlia del Duca di Oxford per il padre” non so come giustificarmi.. altrimenti questo stronzo è capace di chiamare la sicurezza e di farmi arrestare.. “Eh mi dica come si chiama la figlia del Duca?” ecco lo sapevo non mi crede, figurati , sbuffo e rispondo “ Courtney Barlow..” almeno credo.. è uno ei cognomi più comuni li ad Oxford.. Mi metto le mani in tasca e agito le chiavi velocemente per il nervoso, non so se sta per chiamare i piedi piatti , o se sta rimuginando sulle mie parole per poi dirmi vattene via.. in qualsiasi situazione sono fottuto..

Vago senza meta avanti e indietro per questa schifosissima baracca.. osservo il pavimento di legno scuro, ci sono alcuni punti dove le tavole sono spezzate o addirittura non ci sono affatto! Il mio unico conforto è quello di avere ancora i miei stivaletti in pelle nera, almeno non devo poggiare i piedi su questo schifo di pavimento. Osservo il soffitto.. è formato da un enorme trave fatta a V sempre il legno, credo ci siano più o meno 3 camere.. per dire camere.
Una è un ampio salone che sembra una stalla, dato che è piena di fieno è puzza terribilmente, un'altra piccolissima con un materasso senza appoggio e l’ultima ,che dovrebbe essere il bagno , è l’unica decente.. perché dentro non ci sta niente! A parte magari un forcone senza un dente. Non posso uscire di qui non ci sono finestre e l’unica via di uscita è chiusa a chiave, ho provato a gridare aiuto ma chi mi potrebbe mai sentire in aperta campagna.. “ho fame” dice una vocina che proviene da dietro di me.
Mi giro e vedo il fratello di Duncan che si sta massaggiando la pancia con la mano destra, “beh piccolo io non ho mai cucinato per nessuno.. ma se hai fame beh.. ecco potrei anche cucinarti qualche cosa” “urrà grazie.. sei davvero gentile, come le principesse delle favole” a queste parole mi commuovo, io non sono affatto gentile di solito.. solo quando mi conviene..ma adesso renderò felice il piccolo Conan infondo è solo un bambino e non prenderà la stessa strada del suo stupido e arrogante fratello.

Esco lentamente dalle poste con aria di chi sta per essere sgamato.. mi guardo attorno per  vedere se qualcuno mi segue, “fiu per fortuna”  non vedo nessuno e continuo il mio percorso fino alla baracca. Ad un tratto noto un gruppo di persone , per lo più contadini, tutti in cerchio. Mi avvicino incuriosito e noto che al centro c’è un tipo basso e goffo, con dei calzoni enormi e un camicia stretta fino al collo.
Si sente che queste persone vengono incitate da quel grassone “Avanti Ragazzi dobbiamo mandare al patibolo quel criminale incallito” dice il grassone “si si avete ragione” “Dai catturiamolo” “dobbiamo trovarlo!” al suono di queste parole mi avvicino ad un contadino “Scusi ma cosa sta succedendo qui?” gli domando.. “Dicono che è stata rapita una principessa.. non so di dove sia.. credo di Oxford.. il padre la sta cercando disperatamente e dice che chi gli riporterà sua figlia con tanto di rapitore riceverà la somma di..     100.000.000.00 sterline”.
Al suono di queste parole indietreggio lentamente portandomi una mano sulla testa e sgranando gli occhi che roteavano,  non potevo crederci che stessero cercando Courtney! “ sai però c’è un particolare alquanto insolito” continua il contadino, “quale?” chiedo sperando che sia qual cosa di positivo..”il padre dice che forse ha già un idea di chi sia stato.. ma non ha ancora creato un identi-kit del colpevole”
ok questo è troppo ne ho abbastanza.. non voglio che mi becchino o che tanto meno scoprano che sono stato proprio io a rapire la prin- Courtney! Inizio a camminare a passo molto svelto quando quel uomo grasso mi chiama dicendo “Figliuolo dove vai? Cos’è non vuoi aiutarci a catturare il criminale??” io mi fermo per poco ma me ne sbatto di quello che dice e vado avanti per la mia strada, però lui insiste e mi prende per un braccio “avanti ragazzo ci potresti essere utile. Perché non ci aiuti?” “non sono molto in vena.. em e poi non so nemmeno cosa devo fare!” “oh non preoccuparti devi solo setacciare qualche vicolo niente di che.. sai com’è la principessa?” “Si so com’è fatta Court.. la principessa!” inizio a tremare un po’ non posso farlo notare.. vicino il panciuto uomo ci sono anche due poliziotti..uno dei due dice “sa signor Owen la faccia di Quel ragazzo non mi è nuova..credo di averlo già visto quando è arrivata qui la principessa … l ho visto arrivare e andarsene di corsa” “ah davvero? Beh giovanotto che ci facevi qui mentre arrivava il Duca? Facevi la comparsa o hai commesso un furtarello? Avanti rispondici!!!” da lontano si sente la voce di un uomo “Io so chi è quel ragazzo e che cosa ha fatto!”
Ok ora sono Fottuto sul serio.

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Capitolo 5
*** Perché sei qui? ***


Cerco in ogni stanza un po’ di cibo, cerco a destra e a manca , di su e di giù.. ah che cosa estenuante!
Niente cibo..da nessuna parte, tralasciando qualche lattina di birra messa in uno scatolone marrone. Mi sento come un topo in trappola, voglio scappare e andare via di qui.. voglio mio padre, la mia damigella, la mia casa, mi manca tutto.. Scuoto la testa per levarmi questi pensieri da bambina, io non sono una che molla! Anzi io non mollo mai questo è certo.. e allora mi arrangerò! “Courty hai trovato qualche cosa da mangiare?”, era il piccolo Conan che mi guardava con aria sconsolata “Lo sto cercando piccolo, farò del mio meglio!Nessuno si nasconde da Courtney , nemmeno il cibo!” gli dissi passando una mano tra i suoi capelli biondi grano. Girovago ancora senza meta per la casa quando ad un tratto vedo una cassa,probabilmente rubata come tutto il suo contenuto,mezza aperta da cui fuoriesce una spiga di grano. Mi avvicino. La apro e per mia grande sorpresa, trovo grano,barattoli di pomodoro,patate,cipolle,verdura fresca e tante altre delizie. Sento dei passi dietro di me , sicuramente sarà Conan “ehi piccolo guarda qui quanto cibo! Che ne dici se ti preparo un po’ di orecchiette al sugo? So che non sono una nostra specialità ma so che ti piaceranno!” . Vado verso la ‘Camera da letto’ e creo con il grano una massa che userò per fare le orecchiette.. non vi sto a raccontare con quanta pazienza o dato ad ogni orecchietta un immagine. Dopo aver bollito la pasta, ed aver messo i condimenti la porgo al bambino che guarda il piatto incuriosito “sembra buono” dice lui “Perché non lo assaggi allora?” gli dico per incoraggiarlo..non avevo mai cucinato io prima d’ora..di solito sono abituata a farmi servire la colazione, il pranzo e la cena in camera mia. Non devo più fare niente per il piccolo Conan, sono pur sempre una PRINCIPESSA che è stata rapita da un buzzurro! Devo trovare il modo di scappare via da qui..

Mi sento che il sangue mi sta raggelando nelle vene..sento anche un brivido salirmi lungo la schiena..paura.
Provo tanta, troppa paura.
Quell’uomo da lontano mi guarda e mi indica urlando. Non riesco a muovermi sono paralizzato..Indietreggio lentamente mentre la palla di lardo e gli agenti sono impegnati a guardare attentamente l’uomo che corre verso di noi. “LUI HA RAPITO LA PRINCIPESSA!!” al suono di questa frase tutti si girano di scatto verso di me ed è in quel momento che ,istintivamente, mi metto a correre come non ho mai fatto in vita mia. Ho il respiro che si affanna sempre di più, mi guardo spesso indietro e vedo che Scotran Yard mi insegue insieme all’uomo panciuto, e ad almeno una quindicina di paesani con  in mano dei forconi. Il cuore mi batte a mille, non so cosa fare, non so dove andare, se andassi al rifugio scoprirebbero tutto..Ma che cazzo dico sanno già che sono stato io!
Quindi..se riesco ad essere molto svelto potrei anche riuscire a farla franca a questi qua.
Entro in un vicolo dove trovo una bancarella i frutta, rovescio più casse che posso non badando alle urla del commerciante e alle sua esternazioni. Continuo a correre e faccio il giro intorno per poi trovarmi proprio dietro la folla inferocita. Mi fermo. Respiro a fatica, dio solo lo sa come diavolo ho fatto a non cadere a terra morto.. “Fiu..mamma mia.. beh almeno ora sono sa-“ non riesco nemmeno a terminare la frase, che sento una voce che dice “Ehi eccolo li prendiamolo!”. Merda. Ed ecco che riparte l’inseguimento.
Mi dirigo più un fretta che posso verso la baracca, riesco a recuperare terreno lasciando tra me e i miei inseguitori almeno una decina di metri di distanza in modo che posso entrare e scappare velocemente.
Entro nella baracca e vedo Courtney ancora slegata e mio fratello che sta mangiando. Sono affannato me en rendo conto..eh..se continuo così rischio di ridurmi come l’altra volta! Courtney mi guarda e dice “Che succede? Non vorrai farmi del male spero?! Oppure stai solo scappando dalle tue fan eh Mr. Pallone gonfiato?” le sue parole mi irritano , mi mandano in bestia! La squadro con lo sguardo dalla testa ai piedi. Nonostante io l abbia rapita e l abbia privata di tutto quello che possedeva, aveva sempre un aria altezzosa..regale..superiore a tutto e a tutti.. ah non è il momento delle chiacchiere!!! La prendo e la porto in spalla come il giorno in cui l ho rapita. Chiamo mio fratello che al mio schiocco di dita, scatta come una cane e corre verso di me. Lei si dimena e mi sbraita contro..non ci faccio caso.. amo quando fa così ♥.
 


Corriamo.
Stiamo correndo non so dove e non so perché!! Duncan mi tiene stretta in una morsa da cui è difficile liberarsi..la volta scorsa avevo perso conoscenza .. ma sta volta sono vigile e cosciente di quello che succede.
Ci hanno scoperti.
O almeno hanno scoperto Duncan! Vedo dietro di noi un enorme massa di gente che corre e ci sbraita contro. Ho paura. Chissà se anche Duncan ne ha quanto me. “Ehi principessa forza venga via” “siamo qui per salvarla” “Non abbia paura ci pensiamo noi a quel maniaco!” queste sono le continue voci che sento. Mah chissà se quei tizi hanno notato che sono praticamente bloccata.. Ad un tratto sento che stiamo rallentando,infatti,ci fermiamo dietro un enorme masso. Osservo Duncan che sospira e ansima.. Spio da dietro il masso e vedo che la folla si avvicina. Potrei scappare adesso..si sarebbe un ottima soluzione..tranne per il fatto che non ho ancora detto..ah si..questo bifolco mi ha legata con una corda a lui come se fossi il suo cagnolino. E quindi non posso muovermi di mezzo millimetro..
Sento la folla sempre più vicina ed ecco che spunta un uomo da dietro il masso è urla “ECCOLI!!” io guardo velocemente Duncan sperando che faccia qual cosa, ma lui sta ancora respirando a fatica ed è esausto..come al solito devo fare sempre tutto io. Prendo un bastone che si trova sotto un cespuglio li vicino e con esso, colpisco al torace l’uomo più forte che posso in modo da fargli perdere i sensi. Poi sveglio Duncan dalla sua ‘Trans’ e ci rimettiamo a correre.. chissà dove mi porterà questo pazzo.

Cazzo ci sono alle calcagna devo seminarli in qualche modo! Courtney almeno è stata utile, oltre che a frignare e a piagnucolare ha colpito quell’uomo con il bastone.. eh va bene un punto per la Principessa. Mentre corriamo mi viene una pazza e strana idea in mente..mi giro vero destra e vedo un fiume..ma come si chiama..ah si il Tamigi il fiume che passa per Londra! Ma certo! Quella sarà la nostra via di fuga. “Tieniti forte  Principessa!” dico a Courtney rivolgendomi verso di lei, e guardandola con un ghigno stampato in faccia. Lei mi guarda con aria interrogativa e dice “ma cosa stai..” non le do il tempo di finire che mi butto nel fiume e nuotiamo fino la sponda opposta. Quando usciamo dall’acqua lei mi maledice a suon di schiaffi e parolacce che non sto a dire. Infine vediamo la folla allontanarsi e decidiamo di starcene li seduti sulla riva del fiume per un po’.. “Perché sei venuta a Londra?” le domando rompendo un ingente momento di silenzio “Volevo vedere il paese dov’è nata la mia mamma” “è morta?” “si” ancora qualche minuto di silenzio , ma io sospettoso le chiedo “Non dire stronzate, nessuno fa un viaggio così lungo in carrozza da Oxford a Londra solo per vedere questo buco di città! Ci deve essere qual cos altro!!” lei mi guarda e mi fa un sorrisetto compiaciuto.. “ e perché mai dovrei dirti la verità?” io abbasso lo sguardo.. so che non sono affari miei ma vorrei davvero sapere il perché della sua visita qui.. istintivamente poggio la mia mano destra sulla sua e lei alza lo sguardo che incrocia il mio. “puoi fidarti di me principessa..” le dico sussurrandole all’orecchio “come potrei fidarmi della persona che mi ha rapita? Eh Dunky?” mi dice lei sussurrandomi dolcemente all’orecchio. Dopo i nostri sguardi si incrociano ed io non resisto più alla tentazione. La bacio. La bacio come non ho mai fatto con nessuna delle ragazze con cui sono stato.. i nostri respiri si fondono ed io la tengo stretta  a me come per non farla scappare. Lei si lascia trasportare e senza esitazione mi accarezza dolcemente i capelli..Poi però lei mi guarda con aria triste e dice “io sono venuta qui per sposarmi”.

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