Omicida sospetto

di doc901
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La fan di Shinichi Kudo ***
Capitolo 2: *** Uno strano delitto ***
Capitolo 3: *** Gesto disperato ***
Capitolo 4: *** Una coppia stupenda ***



Capitolo 1
*** La fan di Shinichi Kudo ***


Goro, Ran e Conan sono diretti in una villa fuori città.“Chi è questa tua amica, papà”, chiede Ran.

“E' una mia amica di infanzia. E' da parecchio che non ci vedevamo e ha deciso di organizzare una serata insieme perché voleva conoscere la mia famiglia. E sapete, qual'è il suo nome? Yoko... come la mia Yoko Okyno.” Dice, esultando.

“Ma guarda che coincidenza”, pensa Conan. “Speriamo almeno che sia una serata tranquilla. Dalle ultime informazioni di Reina Mitsunashi sembra che l'organizzazione stia preparando qualcosa. Speriamo bene.”

“Stai pensando qualcosa, Conan?”, gli chiede Ran.

“No, no, è solo che avrei preferito rimanere a casa e stare con i miei amici.”

Goro non era convinto. “Strano, tu di solito non vedi l'ora che ci siano queste uscite. Non è che volevi impicciarti in qualche altro caso dell'agente Takagi, vero?” Lo guarda col suo solito sorrisetto.

“Papà, la strada!!!!!”

“Aaaaarghhhhh!!!!”

“Pensa a guidare tu.”, pensa Conan.

 

“Oh, Goro, finalmente sei arrivato”. La donna ha più o meno la stessa età di Goro, ma li porta tuttora molto bene.

“Yoko, che piacere rivederti. Ti presento mia figlia Ran e il piccolo Conan.”

“Piacere”, fanno entrambi.

“Il piacere è tutto mio, ragazzi”. La donna poi si gira verso Conan, “ma lo sai che assomigli tanto a un detective che amo tanto? Come si chiama... Shinichi Kudo”

Conan rimane stupito, è la prima volta che una persona che nemmeno conosce vede tutta questa somiglianza.

“Eh, già, si assomigliano parecchio”, spiega Ran, “infatti sono parenti. E la cosa che li accomuna non è solo la somiglianza, ma anche la passione per i gialli e Sherlock Holmes. Non è vero, Conan?”

“Eh, già”, Conan cominciava a sentirsi un po' in imbarazzo.

 

Inizia finalmente la serata.

“Goro, vi presento mio marito, il signor Tomoaki Tendo e i miei figli, Gankishi e Jinya, e i signori Michel Tofu e il giornalista keiji Mitsubushi”

“Molto piacere, io sono Kogoro Mori e loro sono mia figlia Ran e il piccolo Conan.”

“E' un grande piacere conoscerla, detective Mori”, dice il signor Tomoaki “ma dov'è sua moglie?”

“Ehm... bè... è una storia lunga”, dice Goro, ridendo.

La serata passa piacevolmente. La cena era ottima e leggera, e tutti passano la serata ridendo e scherzando, non immaginando la tragedia che sarebbe successo. Verso le 10,30 la signora Yoko Tendo sale nella sua camera, dicendo di sentirsi un po' stanca. Verso le 11,00 pure il marito decide di raggiungerla in camera per vedere se va tutto bene, e nel frattempo pure gli altri si alzano un po' a turno per rilassarsi un po'.

“Posso andare un attimo in bagno”, chiede Conan

“Certamente”, gli risponde Jinya

 

Mentre era alla ricerca del bagno, Conan viene distratto da una conversazione al telefono.

“Si, sono io, Invisible.”

“Invisible? Ma è il signor Tofu”, Conan rimane nascosto per non farsi vedere.

“Purtroppo il nostro uomo non c'è. La signora lo aveva invitato ma non si è fatto vedere. Forse immaginava che ci avrebbe incontrati qui, e non è venuto per la paura.”

“Paura?”, Conan cominciava a preoccuparsi, “Invisible, non saranno.... loro??”

“AAAAAAArghhhhhhhhhhhhhh”

Un urlo agghiacciante si sentiva dal lato di sopra.

“Ma cosa? Ti richiamo dopo.”

Conan e gli altri raggiungono subito la camera della signora Yoko, e da quello che vedono rimangono agghiacciati. Il signor Tomoaki era sopra sua moglie mentre lei teneva un coltello in mano, tutto insanguinato.

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Capitolo 2
*** Uno strano delitto ***


 

Mezz'ora dopo il ritrovamento dei signori Tendo, giunge la polizia.

“Dunque, il signor Tomoaki è stato trovato morto sopra la moglie che teneva un coltello tutto pieno di sangue”. Come sempre, era l'ispettore Megure, accompagnato dall'agente Takagi, ad occuparsi del caso. “Dalla scentifica risulta che il coltello abbia solo le impronte della moglie, inoltre la signora Yoko non presenta alcun segno di aggressione. Sembra proprio che sia stato un omicidio colposo”.

Megure era un po' pensieroso. “Però è strano. Se la moglie non l'ha ucciso per legittima difesa, per quale motivo il marito è stato trovato sopra la moglie? Scusami, Goro, sapresti dirmi cosa ci facevi qui e cosa stavate facendo nel momento dell'omicidio?”

“Certamente, ispettore”, risponde prontamente Goro. “La signora Yoko era una mia amica di infanzia e ci ha invitati oggi a casa sua per conoscere la mia famiglia. Alla tavola eravamo io, Ran e Conan oltre ai signori Tendo, ai loro figli Gankishi e Jinya, al signor Michel Tofu e al giornalista Keiji Mitsubushi. Verso le 10,30 la signora Yoko sale in camera sua, dicendo che voleva riposarsi un po', poi verso le 11,00 anche il signor Tomoaki sale in camera, per controllare se sua moglie sta bene. Poi verso le 11,20 si sentono le grida della moglie e abbiamo visto questa scena.”

“Capisco, e invece voi siete rimasti tutti a tavola ad aspettarli?”

“Beh, in realtà no”, risponde Goro “a turno tutti gli altri si sono alzati a turno. Comunque al momento dell'urlo con noi c'erano il signor Jinya e il giornalista Kejishi”.

“Quindi gli unici che non erano con voi in quel momento erano il signor Gankishi e il signor Tofu”

L'ispettore si gira verso di loro: “Posso chiedervi cosa stavate facendo?”

“Io ero salito in camera mia a parlare con la mia fidanzata. Lei può testimoniarlo”, risponde Gankishi.

“In quanto a me”, risponde Tofu, “io ero vicino al bagno a fare una telefonata molto importante. Ma non c'era nessuno che possa testimoniarlo”.

Goro si gira verso Conan. “Tu sei andato in bagno in quel momento. Non lo hai visto?”

Il signor Tofu guarda il bambino, non immaginava che lui fosse lì. Che lo stesse spiando?

“Ah, ehm, no..... Eh, eh”, risponde Conan, “mi sono messo a girare per la villa e non sono arrivato ad andarci.”

“Quindi signor Tofu, lei non ha alibi”, osserva Megure.

“Sta per caso insinuando che io centri qualcosa con l'omicidio ispettore? Ha per caso dimenticato che il signor Tendo era sopra sua moglie e che lei teneva l'arma del delitto in mano dove sono state rilevate solo le sue impronte digitali?”.

“Certo, certo, signore”, risponde Megure, “era solo per avere un'idea della situazione generale”.

“In realtà, può darsi che non sia stata la moglie ad ucciderlo”, dice Conan.

“Cosa?”, rispondono tutti.

“Ma che cosa stai dicendo?”, gli dice Goro.

“Non ti sembra strano?”

“Cosa?”, gli chiede Goro.

Conan spiega:“La signora Yoko ti invita a cena sapendo che sei un famoso detective e poi si fa trovare sotto il marito con un coltello in mano, in un certo senso accusandosi da sola, e senza alibi. Non ti sembra strano?”

“Beh, effettivamente....”

“Posso spiegare io come sono andati i fatti”, risponde il giornalista. “Sua moglie ha un carattere frettoloso e aggressivo. Quindi può darsi che lo abbia fatto d'impulso a causa di qualche diverbio. Non è la prima volta che litiga con lui, non è vero, signora Yoko?”

La donna era sconvolta, non riusciva a parlare. Era da quando l'avevano trovata che tremava, respirava affannosamente e non diceva una parola. “Qui c'è qualcosa che non va”, pensa Conan, “Ehi che cos'è quello?” Conan si avvicina alla vittima. “Nella sua mano destra c'è un po' di fango. Come ci è finito lì?”

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Capitolo 3
*** Gesto disperato ***


 

“Non è la prima volta che la signora Yoko ha un atteggiamento violento e aggressivo nei confronti del marito”. Il giornalista Keiji Mitsubushi sta spiegando come, secondo lui si sono svolti i fatti. “Le sue due cameriere possono confermarlo”

“In realtà”, risponde una delle due cameriere, “è da qualche anno che la signora presenta alcuni disturbi psicologici”.

“Disturbi?”, pensa Conan

“Che tipo di disturbi?”, chiede l'ispettore Megure.

“Da parecchio tempo”, spiega l'altra cameriera, “la signora si allarmava per ogni piccola cosa, spesso era d'indole aggressiva, anche se non è mai arrivata al punto di alzare le mani, e inoltre non provava più piacere nelle cose che prima amava e anche con il marito il rapporto affettivo è diventato sempre più freddo”.

“Mi scusi, signorina.” Conan si rivolge a una cameriera. “Sa se per caso la signora Yoko ha subìto qualche trauma in passato?”

La cameriera era pensierosa. “Beh, a dire la verità, si. La signora era stata proprio accoltellata da un pazzo per strada. Riuscì a salvarsi perché subito qualcuno ha chiamato l'ambulanza. Tuttavia, era rimasta molto traumatizzata. E, adesso che ci penso, è da quel giorno che la signora ha iniziato a comportarsi in quel modo.”

“Ora tutto si spiega”, dice il giornalista, “credo che sia arrivato il momento per dirvi perché oggi sono qui.”

“Eh? Che significa?”, chiede l'ispettore.

“Il signor Tomoaki aveva una relazione extraconiugale”

A sentire quelle parole, la donna cominciò a turbarsi.

“Sono venuto qui per mostrare queste foto alla vittima”. Il giornalista tira fuori alcune foto dove si vede il signor Tomoaki insieme ad una donna. Dalle foto, inoltre, si vede anche che si stavano baciando. “Come qualunque giornalista, avevo intenzione di vendergliele se mi avesse pagato profumatamente. Credo che la signora l'abbia scoperto per conto suo. Così fingendo di sentirsi male, va in camera sua. Mezz'ora dopo, suo marito va a salutarla e la trova alzata a salutarlo. Mentre lui si avvicina per baciarla, lei ripensando all'amante o a qualunque altra cosa che non le andava, le viene uno di quegli attacchi di rabbia e, avendo già il coltello là vicino lo uccide. Così tutto si spiega. Non è vero signora?”

La signora si scaglia contro il giornalista, buttandolo a terra e strozzandolo. “NON E' VERO. NON E' VERO. Lui non ha un amante. Non ci posso credere. NOOOOOOOOOOOO!!!!”. La polizia dovette bloccarla.

Conan si rivolge di nuovo alla cameriera. “Mi scusi. Il detective Goro mi ha chiesto se può accompagnarmi in cucina a controllare una cosa”.

“Certamente, piccolo”

In cucina sul tavolo, Conan trova una bustina sul posto della signora Yoko.

“Mi scusi, questo è sonnifero?”

“Si la signora soffre di insonnia, perciò lo prende ogni sera prima di andare a dormire.”

“Ma nella bustina è rimasto quasi tutto”.

“Già, strano. Anche quando lo prende tutto dorme con difficoltà. Non ne avrà preso poco apposta per essere sveglia quando il marito sarebbe venuto?”

“Credo di aver capito come sono andati i fatti”, pensa Conan. “Ma per dimostrare se ho ragione ho bisogno almeno di una prova. E non è per niente facile trovarla stavolta”

Conan e la cameriera ritornano nella camera della signora con gli altri.

“Scusate”, dice la cameriera, “dopo tutto quello che è successo sarete sconvolti. Vi ho portati un po' d'acqua per farvi riprendere un po'.” Mentre la cameriera porge i bicchieri agli altri, all'improvviso, inciampa e un bicchiere cade proprio sui jeans del giornalista.

“Dannazione. Mi è caduta tutta l'acqua addosso”, dice il giornalista piegando all'insù le estremità dei jeans.

“Acqua?”, pensa Conan.

“Mi dispiace.”, dice la cameriera

“Non si preoccupi”, risponde. “Ispettore se per lei va bene, io andrei a cambiarmi”.

“Certamente”, risponde Megure. “Ormai non ci sono più dubbi. Il colpevole è proprio la signora Yoko”

La donna si sentiva sempre più male e respirava affannosamente. Sembrava che sarebbe svenuta da un momento all'altro

“Un momento”, pensa Conan,”ora che ci penso la vittima aveva qualcosa di strano”. Conan guarda di nuovo la vittima e si accorge che otre ad esserci un po' di fango nella mano, aveva tutto il braccio stirato. “Ho capito, ecco come sono andati i fatti. E ho anche le prove. Quel braccio è stato il gesto disperato prima della sua morte”.

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Capitolo 4
*** Una coppia stupenda ***


Scusate il ritardo, ma sono stato parecchio impegnato e non ho avuto tempo per aggiungere il finale. Comunque, eccolo qui. Spero che vi piaccia e vi auguro buona lettura


“Non c'è alcun dubbio, il colpevole è per forza la signora Yoko”

L'ispettore Megure sta considerando tutti gli indizi a disposizione che lo portano solo ad una conclusione. All'improvviso la donna stringe Conan.

“Shinichi”, grida, scoppiando in lacrime: “dov'è Shinichi Kudo? E' tuo parente! Non puoi chiamarlo? Ho bisogno di lui!!!!!!!!”

Conan si gira verso di lei. Quello sguardo, sembrava proprio quello del suo amato detective. “Stai tranquilla. Lui è dalla tua parte”, le dice sottovoce.

“Goro, quali sono le tue conclusioni?”, chiede Megure.

Goro si gira verso Yoko, con lo sguardo triste. “Yoko, mi dispiace ma io...”

Zac

All'improvviso Goro gira su se stesso, facendo i suoi soliti versi e, infine, si addormenta su una sedia. Ancora una volta, Conan Edogawa lo addormenta con il suo orologio che spara aghi anestetici e, con il cambiavoce installato nel farfallino, imita la sua voce.

“Yoko, stai tranquilla. Ora sistemerò tutto”.

Yoko si gira verso Goro.

“Goro, ma che dici?”, chiede l'ispettore.

“Ho capito come si sono svolti i fatti. Ascoltatemi tutti.”

Tutti erano girati verso Goro.

“Intanto volevo chiarire di che disturbo soffre la signora Yoko. Cameriere, voi avete detto che la signora Yoko ha un indole aggressivo, anche se non è mai arrivata ad alzare le mani, e che è apatica nei confronti del marito e delle cose che prima le piacevano, giusto?”

“Si”, risposero

“Questi sono i sintomi di un disturbo d'ansia chiamato disturbo d'ansia post-traumatico.”

“Come sarebbe, Goro?”, chiede l'ispettore.

“Secondo le cameriere, la signora ha iniziato ad avere questo atteggiamento dopo aver rischiato di morire accoltellata. Questa esperienza le ha causato questi disturbi d'ansia. Ecco perché era diventata più fredda”.

“Questo chiarisce quello che ho detto io, detective Goro”, risponde il giornalista Tomoaki Mitsubushi, “è stata lei ad uccidere il marito a causa di uno scatto di rabbia dovuta a problemi psicologici.”

“Non sia così frettoloso, signor Tomoaki”

“Come sarebbe?”, chiede il giornalista.

“E' impossibile che sia stata lei. Infatti, chi soffre di questi disturbi tende a evitare qualsiasi cosa ricordi il trauma. La signora non riesce più nemmeno a toccare un coltello. Le cameriere possono testimoniarlo: infatti, la carne era già tagliata quando il piatto era stato portato alla signora per cenare.”

“Ha ragione il detective”, dice una cameriera, “non riuscivamo a capire il perché, ma la signora non voleva nemmeno vedere i coltelli.”

“Perciò è impossibile che ne avesse uno con se”, chiarisce Takagi, “ma allora come si sono svolti i fatti?”

“E' molto semplice. L'assassino ha aspettato che i signori Tendo fossero in camera. Poi ha ucciso il marito e lo ha messo sopra la moglie, mettendo il coltello nella sua mano in modo che tutti pensassimo che fosse stata lei. Infatti la porta della stanza non era nemmeno chiusa a chiave.”

“Che sciocchezze, detective”, risponde il giornalista, “quello che dice non ha senso. E poi chi sarebbe stato a organizzare tutto ciò e come ha fatto a mettere la donna sotto il marito? E poi il fatto che la porta non fosse chiusa a chiave non vuol dire niente.”

“Ha ragione lui, Goro”, risponde Megure, “non abbiamo nemmeno un indizio per affermare la tua ipotesi, e non è detto nemmeno che soffre davvero di quel disturbo. Può benissimo aver recitato.”

“E' normale che il signor Tomoaki difenda così fortemente la sua tesi, perchè è lui l'assassino”.

“Cosa???”, dicono tutti.

“Sta scherzando, vero?”, ribatte il giornalista.

“No, affatto. Ragioniamo. L'ora della morte è stimata per le 11:20, dato che è a quell'ora che abbiamo sentito le grida della moglie. In questo caso gli unici che non erano con noi erano il signor Gankishi, che parlava con la fidanzata, e il signor Michel Tofu, che non ha alibi. Perciò, il signor Tofu sarebbe l'unico sospettato. Comunque, l'omicidio è avvenuto prima, proprio verso le 11:00.”

“Come sarebbe, Goro?”, chiede l'ispettore.

“Nel tavolo è stato trovato del sonnifero. La signora lo prende abitualmente verso quest'ora. Perciò, ecco come si sono svolti i fatti. L'omicida si alza prima della vittima e appoggia la signora, che stava dormendo, per terra. Quando la vittima vede sua moglie a terra, l'omicida lo accoltella e lo fa cadere sopra la moglie e mette il coltello nella sua mano, per far ricadere la colpa su di lei, utilizzando come movente i suoi complessi psicologici e l'infedeltà del marito. Il colpevole non può essere altro che lei, signor Tomoaki, perché lei è l'unico che si è alzato prima della vittima.”

“E' assurdo”, ribatte il giornalista, “come avrei fatto ad entrare nella loro stanza? Ha delle prove di quanto afferma?”

“Certo che ce li ho. Si trovano proprio all'estremità dei pantaloni nella gamba destra”.

Il giornalista diventa tutto pallido.

“A quanto pare, il signor Tomoaki ha messo il piede in qualche pozzanghera prima dell'omicidio e si è sporcato di fango. La vittima se ne è accorta e toccò i suoi pantaloni, lasciandoci un indizio. Infatti nelle dita della vittima c'è del fango, lo stesso che troveremo nei suoi pantaloni nella gamba destra, insieme alle impronti digitali della vittima. Mi sembra una prova più che schiacciante.”

“Non ci posso credere”, dice il giornalista. “Com'è possibile?”

“Ha calcolato tutto, tranne una cosa. La signora non ha preso tutto il sonnifero. Infatti lei aveva intenzione di svegliarsi apposta un'ora dopo per poter passare la serata con noi. E' questo le è stato fatale, perché non ha avuto il tempo di cambiarsi e di togliere le prove che lo incastravano, compresa la copia delle chiavi della stanza della vittima che lei nasconde con sè.”

“Ha ragione, detective, sono stato io”, dice il giornalista, “io amavo la signora Yoko, ma lei non ne voleva sapere pensava solo a suo marito. Ma ora che lui non c'è più....”. Di scatto il giornalista prende il coltello insanguinato e afferra la signora Yoko. “Fermi”, dice, “non vi avvicinate”.

“Che cos'ha intenzione di fare?”, chiede l'ispettore.

Il giornalista scappa con la signora.

“Mamma!!!!”, gridano i due figli.

 

Il signor Tomoaki si era nascosto con Yoko in una stanza della villa. “E ora, mia cara, deciditi. O stai con me o la pagherai. Anzi, ho deciso. Mi divertirò un po' e poi renderò realtà il tuo trauma, lo stesso trauma che ti ha salvata dai sospetti.” La signora era spaventatissima.

“La lasci stare”

“Detective Goro, vada via”, disse, “se lei si avvicina per lei sarà la fine”

Click....pffffff

“Cosa sono questi rumori?”, pensa Tomoaki. Poi si rivolge alla donna: “Yoko, credi davvero che il tuo amico ti salverà? Ahahahha”

“Infatti, non sarà lui a salvarla”, da dietro Tomoaki sente la voce di un bambino

Click

Quando Tomoaki si gira è ormai troppo tardi. Conan aveva già azionato la sua cintura spara palloni e poi le sue superscarpe. L'omicida viene colpito in pieno da un pallone e cade a terra svenuto.

“Come sta, signora?”, le chiede Conan.

“Tu, tu chi sei?”, gli chiede confusa e stanca

“Sono Conan Edogawa, detective privato”.

“Tu, sei stato tu.... E sei stato tu a dare gli indizi a Goro, non è vero? Grazie di tutto”, dice.

“A proposito. Io non credo che suo marito la tradiva, sa?”

“Come?”

“Suo marito aveva il braccio stirato. Questo significa che ha fatto un sforzo incredibile per lasciare le sue impronte nei pantaloni del giornalista, sperando che lo incastrassero. Lui aveva capito il piano dell'omicida e non voleva che la colpa ricadesse su di lei. Inoltre, lui sapeva dei suoi disturbi, infatti ho trovato varie ricerche di questo argomento nel suo studio. La polizia confermerà anche questo, vedrà. Suo marito l'amava molto”.

“Grazie, grazie, piccolo”, disse piangendo.

“Le devo chiedere un favore, signora. Mi può dire chi mancava stasera?”

Quando l'omicida si svegliò tutto fu chiarito. Fu lui ad organizzare la trappola per far sospettare il signor Tendo di infedeltà. La vittima doveva essere in colloquio per lavoro con questa donna, quando alla fine lei lo bacia. Lui la cacciò via, ma ovviamente il giornalista fece credere il contrario.

Quando la polizia vide l'uomo a terra, la donna disse di essere stata lei a colpirlo, spaventata dal coltello, in modo che non si sapesse che fosse stato Conan

“Alla fine tutto è finito bene”, pensa Conan in macchina mentre torna con Ran e Goro a casa. “Ora però bisogna risolvere questo enigma. Chi è Invisible , cioè il signor Tofu e che ci faceva lì? Gli invitati che mancavano sono tre. Chi doveva incontrarsi con lui?”

La signora e i suoi due figli erano a guardare la macchina di Goro che se ne andava

“E' stato grande il detective, eh?”, disse uno dei figli.

“Eh, già”, pensa Yoko, “non so come sei diventato così, mio caro detective, ma mi hai salvata. Potrai sempre contare su di me. Non smetterò mai di ringraziarti, Shinichi Kudo”.

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