another twilight

di Friends Writers
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** introduzione ***
Capitolo 2: *** incontro (pov Anya) ***
Capitolo 3: *** Capitolo Due. ***



Capitolo 1
*** introduzione ***


Mi sono trasferita a Forks perché avevo perso i genitori all'età di sette anni e da allora l'istituto mi affidò a varie famiglie e poi la sorella di mia madre mi adottò e mi trasferì da lei era una ragazza solare e giocosa mi piaceva stare con lei.
 
Quel giorno era per me il primo giorno alla Forks High School ed ero molto nervosa, perché non conoscevo nessuno mi girai e rigirai nel letto non volevo alzarmi ma quella pazza di mia zia non era dello stesso parere "forza piccola è ora di alzarsi su!!" disse tranquillamente si avvicino alle tende e le apri lasciando entrare qualche raggio di sole se si può chiamare cosi, odiavo un pò troppo questa città andai in bagno e apri l'acqua della vasca e iniziai a svestirmi, passai il pettine tra i miei capelli, lunghi fino a sotto il seno e biondo intenso, li legai con un elastico ed entrai nella vasca.
Dopo una decina di minuti uscii, mi asciugai per bene, mi pettinai di nuovo i capelli, che adesso ricadevano ondulati, presi la trousse e iniziai a truccarmi come al solito, molto leggera, finito il make-up tornai in accappatoio in camera, e scelsi i vestiti che avrei indossato quel giorno, alla fine optai per un paio di jeans stretti e una magliettina blu e bianca, presi un paio di orecchini blu e una collana sempre blu e bianca, le mie adorate converse blu e una grande borsa bianca.
Scesi di sotto e la mia dolcissima zia mi aveva preparato già la colazione... " ehi buongiorno piccola mia" disse dandomi un bacio sulla guancia, "grazie zia" dissi ricambiando, presi una tazza di latte e una brioche e iniziai a mangiare guardai l'orologio appeso al muro, "uh è tardi scappo" dissi appena finii di mangiare diedi un bacio a mia zia e presi le chiavi della mia bellissima Alfa romeo, nera metallizzata con sedili in pelle nera, era una meraviglia, piccolo regalo dei miei, alla loro morte ereditai un immane fortuna che avrei potuto prelevare all'età di 17 anni.
 Ed ora eccomi qui a 17 anni suonati e con un auto da fare invidia anche al presidente.. mi infilai nell'auto e accesi il riscaldamento, presi una cartina e diedi un occhiata alla strada per la scuola, fortuna che avevo una memoria fotografica, in men che non si dica ero già a scuola, ma al contrario di quello che pensavo era ancora presto, non c'era nessuno o quasi... solo tre auto parcheggiate proprio di fronte a me: una Volvo grigio metallizzata, una Mercedes nera e una Ferrari rosso fiammante... rimasi a bocca aperta, decisi di posteggiare la macchina e nel frattempo vidi i proprietari delle tre auto scendere e parlare tra di loro appena finii di posteggiare la macchina scesi e loro si girarono verso di me e mi guardarono scioccati come se avessero visto un fantasma e decisi di presentarmi, prima di entrare nella scuola andai non curante degli sguardi degli altri, verso di loro e mi presentai ” Piacere io mi chiamo Angela e questo è il mio primo giorno di scuola” dissi allungando la mano ”Piacere mio Angela io sono Noemi” mi rispose una ragazza abbastanza carina dai capelli castani e occhi verdi “e loro sono i miei amici” disse rivolgendosi agli altri mi si avvicinò un ragazzo bellissimo dai capelli ramati “Piacere mio io sono Edward Cullen e lei è la mia ragazza Bella” Bella era anche lei bellissima lunghi capelli castani pelle di porcellana come tutti loro e occhi dorati “Piacere mio Angela” si intromise una ragazza minuta dai capelli corti e sbarazzini, sembra un folletto“io sono Alice Cullen lui è il mio ragazzo Jasper Hale” indicò un ragazzo biondo dai tratti leonini sorrisi loro poi fu il turno di una ragazza bellissima bionda e dalla bellezza da modella“Io sono Rosalie Hale ma puoi chiamarmi Rose e questo ragazzo qui è il mio fidanzato Emmett Cullen” indicò il ragazzone che avevo visto per primo è sicuro che lo noti subito ha una certa stazza “Piacere mio Angy”  si intromise Edward “Sai adesso che ci penso Angela tu assomigli a una persona che conosciamo noi il suo nome è Jane non ti dice niente???” “- li guardai confusa“Jane avete detto,mi dispiace ma non conosco nessuno che abbia questo nome” detto questo rimanemmo a chiacchierare del più e del meno finché non sentimmo suonare la campanella allora  ci dirigemmo tutti nelle nostre aule.
Le ore passarono in fretta ed era giunto il momento dell’intervallo e decisi di andare in mensa e presi dell’insalata e del budino e da bere mi presi dell’acqua naturale e mi diressi nel tavolo dove c’erano Edward,Bella,Alice,Jasper,Rose,Emmett, Noemi e una ragazza che la mattina non avevo visto e Noemi me la presentò “Angy lei è Anya è venuta in ritardo” guardai la ragazza era bellissima come il resto del gruppo aveva lunghi capelli neri fino a sotto il seno pelle di alabastro e occhi dorati, mi sorrise “Piacere mio ” parlammo del più e del meno finché la scuola non fosse finita e ognuno tornava nelle proprie casa. Appena tornai a casa raccontai a mia zia di come avessi trascorso il primo giorno di scuola e le raccontai di avere fatto nuove amicizie, salii in camera mi cambiai e mi diressi in bagno per farmi una doccia rilassante e pensai alle persone conosciute durante la scuola e non sapevo spiegarmi il motivo che in loro compagnia stavo a mio agio,chiusi l'acqua dalla doccia e mi asciugai i capelli e mi misi il pigiama e scesi di sotto a cenare. Aiutai mia zia a sparecchiare e Sali di sopra diretta a letto, e infine la mia giornata si concluse cosi.

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Capitolo 2
*** incontro (pov Anya) ***


Guardavo la nuova arrivata con curiosità, mi ricordava tanto quella vipera insopportabile di Jane, che voleva far male alla mia famiglia.
“Ciao piacere di conoscerti Angela, il mio nome è Anya” le dissi sorridendo e scambiando con lei una stretta di mano, guardai la sua reazione al contatto con la mia pelle fredda, niente non sembrava minimamente accorgersi della differenza termica, mi piace questa ragazza, sono sicura che saremo ottime amiche.

Guardai mia sorella Alice e le inviai il mio pensiero, ecco questo è uno dei miei poteri come Edward riesco a percepire i pensieri di tutti ma posso anche rispondere se un pensiero è rivolto a me “alice dimmi, saremo amiche con lei?” la guardai annuire impercettibilmente e senti mio fratello Edward nella mia testa “anya sta attenta non mi fido di lei è uguale a Jane potrebbe essere una spia dei volturi” scossi la testa e risposi “ no non lo, senti anche tu i suoi pensieri fratellino e sai che non è cosi” lui sbuffò e tutti si voltarono verso di lui che scosse la testa.
Suonò la campanella e mi alzai “allora Angela, che lezione hai adesso?” lei mi guardò prendendo l’orario “emh biologia, palazzina c” sorrisi “bene anch’io ho biologia stiamo insieme allora” lei sorrise annuendo mi avvicinai alla mia famigli e salutai tutti “ mi raccomando fate i bravi” dissi a tutti mentalmente e tutti sorrisero.

Mi avviai verso la palazzina C ed apri la porta “ecco questa è l’aula di biologia, mi avviai verso il mio posto che come sempre era libero mi sedetti e sorrisi ad Angela “mi fai compagnia?” lei sorrise ed annui, entrò il professore e tutti ci alzammo, erano anni che mi ero abituata al sangue umano, da quando avevo conosciuto la mia splendida famiglia,  ma ricordo ancora i primi mesi quelli furono x me i più difficili, non riuscivo a controllare la mia sete, ero diventata un pericolo per le persone che amavo, i miei poveri genitori la mia dolce sorellina, li amavo e decisi di allontanarmi il più possibile da loro, con la morte nel cuore ormai muto li abbandonai lasciando una lettera e con l’ultimo sguardo dalla finestra me ne andai.
Passai anni da sola girando il mondo e mietendo vittime al mio passaggio mi sentivo un mostro. Dopo vari viaggi dopo quasi una decina di mesi dalla mia trasformazione, di quella ricordo solo il forte dolore e il grande fuoco che mi bruciava dentro, non ricordo nemmeno chi è il mio creatore, mi fermai in una cittadina nello stato di Washington Fork, pochi abitanti e una minuscola città, avevo da poco scoperto la dieta animale, infatti i miei occhi erano diventati tra il rosso e l’arancio, stavo cacciando un cervo quando mi si presentò davanti una ragazza minuta dai capelli corvini e gli occhi dorati, mi bloccò, mi posizionai in difesa “scusa scusa, non volevo spaventarti, il mio nome è Alice Cullen” la guardai poi ritornai nella stessa posizione di prima “il mio nome è Anya, piacere di conoscerti Alice, non pensavo ci fossero altri come me, qui in questo paesino sperduto”  da questa piccola conversazione è iniziata la mia favolosa vita con i Cullen.
Distratta ascoltavo la lezione poi un pensiero catturò la mia attenzione, era la mia compagna di banco mi girai un po’ e mi concentrai sulla sua voce mentale *com’è strano qui, spero di poter diventare sua amica, vorrei diventare amica di tutti i ragazzi mi sembrano apposto. Chissà perché mi hanno scambiata x questa Jane, non so nemmeno chi sia* sorrisi a questo pensiero e il prof mi richiamò “signorina Cullen, vuole mostrarmi i suoi appunti visto che la vedo cosi distante* sorrisi e presi un foglio dove avevo scritto accuratamente la sua lezione che sapevo a memoria, viste le tante volte che l’avevo ripetuta nel corso degli anni, il professore guardò i miei appunti “bene” disse allontanandosi sbuffando perché non riusciva mai a cogliermi impreparata.

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Capitolo 3
*** Capitolo Due. ***


 Capitolo due.
Stava arrivando una nuova alunna, me lo stava dicendo Anya, mentre mi portava a scuola. Ormai era di rito tutte le mattine mi veniva a prendere per andare insieme a scuola. Lei la mia migliore amica da sempre. Lei che era da poco entrata a far parte della famiglia Cullen, la famiglia dei bellocci della scuola. Tre ragazze e tre ragazzi fidanzati tra loro, di una bellezza misteriosa e sublime. Creature perfette. Mi ero sempre chiesta come mai fossero cosi diversi da tutti gli altri e qualche mese fa l’avevo scoperto. Anche Anya era cambiata dopo un periodo di malattia, una settimana dove non potevo ne andarla a trovare ne chiamarla. La settimana più brutta della mia vita. Poi era tornata a scuola accompagnata dai Cullen, non mi guardava, non mi aveva nemmeno salutata e se provavo ad avvicinarmi o Edward o Jasper mi allontanavano da lei. Stavo male e continuavo ad andare nel nostro posto preferito nel bosco, dove c’era una piccola radura vicino ad un laghetto. Li rimanevo le ore parlando da sola, immaginando che lei fosse li con me. Finchè un giorno mentre piangevo sentii una voce dietro di me. Ricordo tutto come se fosse ieri.
-“ Ma ciao! Che ci fa una bella ragazza tutta sola qui?”-
Un ragazzo alto, bellissimo mi si avvicinava, ma il suo viso rimaneva in ombra.
-“ Io mi stavo solo rilassando”-
Ricordo che mi sentivo molto a disagio mentre quel ragazzo mi si avvicinava e io scambiai quella sensazione per imbarazzo. Quando vidi i suoi occhi e la sua pelle mi si fermò il cuore. Aveva occhi rossi e famelici e la sua pelle brillava come diamante alla luce del sole. Quella sensazione non era imbarazzo era paura, quel ragazzo era un vampiro. Mi alzai indietreggiando e i miei piedi sfiorarono l’acqua. Lui sorrise e mi prese per un braccio e con l altra mano mi prese il mento.
-“ So che sai che sono un vampiro, nei tuoi occhi leggo consapevolezza. Strano che non hai urlato. La cosa ti fa onore.”-
Sapevo che ribellarmi sarebbe stato inutile.
-“ Io so tutto su voi vampiri e sono anche lusingata di averne visto uno.”-
Lui scoppio a ridere.
-“ Potrei renderti immortale e potresti diventare la mia compagnia. Sei bella e profumata e l’eternità ti starebbe a pennello”-
Detto questo mi strappo un bacio sulle labbra. Le sue erano fredde a contatto con le mie. Non riuscivo a muovermi, il mio cuore batteva a mille. Improvvisamente non me lo trovai più davanti e caddi nell’acqua mentre il vampiro biondo finiva contro la parete di roccia sbriciolandola. Di fronte a lui c’era Anya. Cosa ci faceva qui. La sua pelle riluceva come quella del vampiro biondo. Adesso capivo tutto, non aveva l’influenza ma era semplicemente diventata immortale.
Dietro Anya tutti i Cullen gli si schierarono dietro e Emmet e Jasper portarono via il biondo. Mentre Anya mi si avvicinava. I suoi occhi castani erano di un rosso più chiaro, sembravano quasi rosa. Corsi verso di lei abbracciandola e da quel pomeriggio tutto tra noi era tornato normale. Io ero entrata a far parte della famiglia Cullen e Anya mi aveva promesso che una volta pronta sarei diventata anche io un vampiro.
Eravamo di fronte il parcheggio e stavamo salutando gli altri quando arrivò la nuova alunna e parcheggiò di fronte a noi. Era carina. Aveva corti capelli biondi e occhi castani. Mi ci avvicinai per presentarmi ma Anya mi fermo e le sibilò contro mentre gli altri dicevano :
“-Jane”-
Il mio cuore ebbe un tuffo, Jane? Ma lei era una dei Volturi che vivevano in Italia che ci faceva qui?
Ma subito scoprimmo che non era lei, ma ci somigliava molto.

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