Fairy Tail X Katekyo Hitman Reborn! - La distorsione di Fiore

di Kiriguardian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - Confusione e smarrimento ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Prologo ***



Capitolo 1 - Prologo
 

Quella sera si erano riuniti in pizzeria, primo svago dopo tanto duro lavoro scolastico.
I ragazzi si sedettero al tavolo, mentre le loro voci si mischiavano con quelle già presenti.
Il ristorante era ben illuminato, i tavoli rotondi con tovaglie calde e rosse, le posate ben ordinate per portata, i camerieri che già si avvicinavano per prendere le ordinazioni.
''desiderate ordinare?'' Chiese una cameriera dalla voce squillante, che si era avvicinata al gruppo per eseguire il proprio lavoro a dovere. Una volta annotato il tutto sul palmare, sorrise e rivolse un inchino al gruppo, prima di dileguarsi in direzione della cucina.
La serata trascorreva in allegria: attesero le portate discutendo su come avevano trascorso le (poche) giornate di ferie fino a quel momento, ridendo e scherzando come non facevano da molto, troppo tempo.
Il ragazzo a capotavola sorrise e sospirò: gli erano proprio mancati questi momenti trascorsi in allegria... queste giornate spensierate con i suoi amici... la ragazza che amava. Ridacchiò, guardando il ragazzo moro seduto al capo opposto scrutare male un ragazzo dai lunghi capelli dalla sfumatura blu seduto alla sua destra.
Non avrebbe voluto essere da nessun'altra parte al mondo, anzi, nell'universo: il suo posto era qui, con i suoi amici. La sua vita era questa.
Prese quindi a ridere quando una ragazza bionda al suo fianco gli mollò un pizzicotto per riportarlo alla realtà.
Il resto della serata trascorse tranquilla, le solite battute, risate e occhiatacce da parte di quei due.
Finchè...
Improvvisamente, fu come se lo Spazio si stesse distorcendo su sè stesso.
Le luci si spensero, i vetri collassarono e si infransero, mentre una immensa frattura dello Spazio-Tempo si apriva nel pavimento.
Non ci fù nemmeno il tempo di urlare: degli immensi artigli fatti di oscurità trascinarono i malcapitati in un mondo oscuro e sconosciuto, rovinando così una serata altrimenti perfetta.

 



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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - Confusione e smarrimento ***



''C'è... n-nessuno?".
Questo l'unico lamento, una voce simile a un guaito, che echeggiava nel silenzio di una notte senza luna, un'oscurità totale. 
Vagava nel buio, alla ricerca che una qualche voce amica che gli rispondesse, di un volto amico, di un qualsiasi segno familiare.
Dopo il lungo vagare improvvisamente le tenebre andarono via via diradandosi, e una voce sconosciuta ma che al contempo ispirava fiducia ruppe il silenzio "Hey tu... avanti, apri gli occhi! Mmmm... Ma che diamine, perchè non rispondi?! Maledetto!" mormorò la voce maschile. Il ragazzo si guardò intorno smarrito, senza però vedere nessuno. Finchè non udì una seconda voce, stavolta femminile "Hey Natsu, smettila di strapazzarlo, credo sia svenuto! Dobbiamo aiutarlo!". Si guardò nuovamente attorno, sempre più confuso: che fosse vittima di un'illusione? Com'era possibile che sentiva voci che non appartenevano a nessuno? Forse... era morto?! Rabbrividì al solo pensiero: no, non poteva essere così. Ma allora che era successo? Si portò le mani alla testa, in preda alla confusione più assoluta. Immerso com'era nei suoi pensieri non sentì la voce maschile dire "Al diavolo, lo sveglio io! Lascia fare a me, Lucy!", ignorando in modo evidente le proteste della voce femminile. Nel frattempo, le teorie spuntavano nella mente del ragazzo come fossero funghi: ma certo! Era tutto un sogno! Si era addormentato sul tavolo, di certo era così! Adesso si sarebbe svegliato, avrebbe rivisto tutti i suoi amici al loro posto e ci avrebbe riso sopra, sentendo quella fantastica dolce sensazione di tepore... quel calore che solo gli amici danno... Già lo pregustava, lo avvertiva sulla sua pelle...
''KARYUU NO... TEKKEN!".
Accadde tutto così in fretta che manco se ne accorse. 
Un urlo di esaltazione da parte della voce maschile. Un boato. Un "MACCHEFFAICRETINOOOOOOOOO!" sbraitato dalla voce femminile. 
Poi, calore, tanto calore, troppo calore! E perchè si sentiva leggero come se stesse fluttuando?! Aprì gli occhi, e vide la terra allontanarsi da lui, mentre saliva più sù, sempre più in alto nel cielo... finchè non iniziò a perdere quota, sbraitando disperato in preda al panico "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH! AIUTOMMAMMAREBORNRAGAZZIIII! TASKETEEEEEEE!!!!!" urlava, mentre ora vedeva il suolo avvicinarsi sempre più pericolosamente alla sua faccia. finchè... "Apriti, portale della Vergine! Virgo!" esclamò la voce femminile, mentre una ragazza dai capelli rosa e i freddi occhi color ghiaccio spuntava dal nulla prendendolo al volo a mezz'aria mentre lui perdeva nuovamente i sensi.
Si riprese dopo un pò, sentendo le due voci che stavano, apparentemente, litigando "Ahi! Hey, Lucy, perchè mi hai colpito?" mormorò la figura maschile. Già, ora riusciva perlomeno a distinguere le due ombre: uno era un ragazzo con un'acconciatura disordinata e al collo quella che pareva una sciarpa, l'altra una ragazza che, a quanto riusciva a distinguere, aveva i capelli con un ciuffo a sè -un codino?- su di un lato. Ragazza decisamente infuriata nei confronti dell'altro "Perchè sei un idiota, ecco perchè! Guarda, adesso è ridotto peggio di prima! Non ci resta altro da fare che portarlo alla Gilda... Poverino!" disse con tono ora sconsolata. Cercò di aprire del tutto gli occhi, di distinguere meglio le figure... ma lo sforzo evidentemente fù eccessivo: il ragazzo sprofondò nuovamente nell'oblio, un sonno senza sogni.

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