Il vento che scompiglia i capelli degli innamorati.

di DehBigWriter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Le gocce gelide cadevano veloci sul vetro,vedevo far gara tra di loro quasi come se fossero dei bambini spensierati che giocavano tra di loro. Da quanto tempo io non ero più così. Da quanto tempo io non ero più spensierata. Da quanto tempo io non giocavo più. Soprattutto da quanto tempo io non ridevo più. La pioggia mi rimbombava nelle orecchie e quel liquido trasparente che vedevo muoversi libero dentro alla bottiglia mi stava annebbiando il cervello,si perché mi stava facendo credere giorno per giorno che la vodka fosse la soluzione a tutti i miei mali. Ogni mattina purtroppo,quando mi svegliavo con la testa che mi scoppiava mi rendevo conto che i problemi che cercavo di affogare nell’alcol,sanno nuotare benissimo. Niente si risolve con l’alcol,niente,ma nel momento in cui hai la mente altrove ogni pensiero sfugge via,e la mente libera è ciò di cui ho bisogno. Mi manca. Ecco cosa. Mi manca la mia metà,la ragione per cui vivo. È volato via come il vento e per quanto io desiderassi tornare da lui,cera sempre qualcosa che mi bloccava! Potevamo essere per sempre,io e lui? Potevamo essere il vento libero? Quello che scompiglia i capelli degli innamorati che si baciano in un parco? Potevamo essere le onde spumose del mare? Potevamo essere una sola anima? Potevamo essere semplicemente,per sempre,io e lui? Non preoccuparti amore mio,tra poco saremo di nuovo insieme…
 

***

 
Stavo ascoltando la musica nella mia camera,quelle musiche indiane,quelle che ti entrano nel cervello e ti rilassano,quelle che ti danno l’armonia,quelle che ti distendono i nervi.
-Vieni di sotto- Sbottò mio padre entrando di soprassalto nella mia camera –E spegni sto schifo,mi sta dando i nervi- disse irritato
-Ma se serve a rilassare le persone- dissi sbuffando
-Non mi rispondere signorina,e muoviti a scendere-  quanto odiavo quell’uomo mi rendeva la vita impossibile –Sbrigati,ti devo parlare-
Corsi velocemente giù in salotto e vidi mia nonna seduta che sorseggiava un Thè Freddo,le corsi incontro e l’abbraccia calorosamente,quanto mi era mancata,era sempre in viaggio,e non la vedevo da mesi;
-Ciao nonna- le baciai la guancia
-Ciao amore mio- ci si bagnarono subito gli occhi,lo sentivo,anche io le ero mancata.
-Sei tornata?- gridai entusiasta –Quanto rimani?- dissi saltellando
-Un paio di settimane- disse con un sorrisetto sghembo
-Ma come così poco?- dissi subito rattristandomi
-Siediti- sbottò mio padre
Mi sedetti senza indugiare,cosa doveva dirmi di così importante?
-Stavamo pensando io e tua nonna,che tu insomma…- disse mio padre indicandola –Insomma che…-
Mio padre non riusciva a finire la frase –Stavamo pensando che per te,sarebbe meglio,forse che tu venissi con me- mi stavano chiedendo veramente di andare con mia nonna? C’è io non aspettavo che questo da tre anni.
-Si si si si- cominciai ad urlare come una pazza per tutta la casa,finalmente sarei stata con mia nonna,finalmente lo avrei conosciuto.

 
***

 
-Potresti venire con me?- domandò un uomo a mia nonna
-Si arrivo- rispose dolcemente –Ehi Mills,io devo andare,perché non ti fai un giro per Los Angeles?-
-No non posso,non conosco nessuno qui-
dissi indicando l’aria
-Magari fai qualche incontro- sorrise –Vai da Sturbucks,li ci sono sempre tanti ragazzi della tua età,magari ti farai degli amici- mi fece una carezza
-Quanto rimarremo qua a Los Angeles?- chiesi estraendo il cellulare che aveva vibrato un istante prima
-Per tutta l’estate,poi a Settembre comincerà il tour- le sorrisi
-Oh,wooow più di quattro mesi a Los Angeles?- ero entusiasta –Ma è magnifico-
-Si questa città è stupenda- guardò furtivamente verso la porta che conduceva alla sala registrazione –Senti queste sono le chiavi della villa- disse porgendomi le chiavi
-Mama Jan- si sentì un urlo provenire dal corridoio
-Si arrivo- sorrise –queste sono le chiavi della macchina- le estrasse dalla tasca –Tienile,ti sarà più facile muoverti-
-Grazie nonna-risposi abbracciandola
-Si si,ora però devo andare,il signorino mi aspetta- disse prendendolo in giro,camminò verso la porta quando la bloccai
-Nonna- gridai correndole incontro
-Si Mills- sorrise
-Un giorno me lo presenti?- dissi con occhi sognanti
-Non c’è ne è bisogno- si sentì una voce al mio fianco
Sentivo il mio cuore palpitare forte,come poteva farmi questo con solo il suono della sua voce?
-Piacere io sono Justin- sorrise porgendomi la mano
-Pia..pia..pia..piacere mio- dissi porgendogli a mia volta la mano
Scoppiò in una fragorosa risata –Eh tu?- le sue labbra si mossero dolcemente,quel cuore,non labbra,erano un cuoricino,morbido  e rosa. Mia nonna sghignazzava io non mi sentivo più i battiti.
-Io sono…- non mi uscivano le parole,concentrati Mills,non fare figure di merda Mills,concentrati. –Io sono la signora Bieber- Cooooooosa? Cosa avevo detto? Ecco Mills,brava una figura di merda.
Tutti e due scoppiarono in una sonora risata,le mie gote divennero rosse quanto un peperone,no non potevo aver detto una cosa simile.
–Dio scusami,cioè io,io sono Mills- abbassai il volto,il giorno più imbarazzante della mia vita
-Eh mi dica signora Bieber,che le piacerebbe guardare suo “marito” incidere?- domandò indicando la saletta
-Sarebbe un onore per lei- rispose mia nonna al mio posto,io non potevo che acconsentire con un sorriso.



 

SPAZIO AUTRICE:
Rieccomi con una terza storia.
Spero ci siano tante lettrici.
e piuttosto tante recensioni.
Un bacione.

DEEBSLOVEBIEBS

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Capitolo 2
*** 2. ***



 

La sua voce mi stava rimbombando nelle orecchie,la sua voce era melodia,amore,emozione per il mio cuore,ogni suo gesto,ogni suo movimento era sempre coordinato ad ogni sua nota cantata,ogni sua mossa era perfetta come lui. I suoi capelli gli ricadevano sul viso,la sua pelle chiara era perfetta e il suo sorriso? Bhe il suo sorriso forse,era uno dei migliori che io abbia mai visto.
 

-Sei stato bravissimo- esclamai mettendomi le mani in tasca in segno di imbarazzo
-Grazie- mi sorrise poggiando il malloppo di fogli su un tavolino  -Senti cos’hai da fare?-
-A dir la verità volevo visitare Los Angeles- ero in imbarazzo
-Non ci sei mai stata?- domandò incredulo
-No mai,e starò qui per molto tempo- arrossii
-Questo mi fa molto piacere- mi afferrò la mano  –Io mi annoio,che ne dici? Verresti con me a fare un giro?-
-Ce..ce..certo- le mie gote stavano per andare a fuoco,il mio cuore stava impazzendo di gioia,ero il la fortunata Belieber? Speravo tanto di si!
Mi trascinò con se verso l’uscita dell’edificio salutando tutti,ottenendo anche il consenso di mia nonna con un dolce sorriso.
-Dai Sali- disse aprendomi la portiera
Salii senza asserire una parola,quel ragazzo me ne toglieva a bizzeffe,facendomi rimanere senza. Oh Bieber che effetto mi fai?
-Dove vorrebbe andare mia signorina?- disse mettendo in moto l’auto
-mmm…Beverly Hills?- domandai sorridendo
-Ok- rispose entusiasta
-No HollyWood- sorrisi indecisa –No Beverly Hills-
-Sei indecisa eh?-
-No ok,ho deciso…-
continuai –HollyWood- sorrisi –Eh dopo BeverlyHills-
-OhOh lo sapevo- continuò –Va bene,dovunque tu voglia-
Stetti zitta e partimmo verso BeverlyHills,si perché nei due secondi successivi gli annunciai che volevo andare prima a Beverly Hills.
-Mills- sbottò d’un tratto
-Si Justin- risposi voltandomi verso di lui
-Mi parli di te?-
-Cosa vorresti sapere?- Domandai pensierosa
-La tua vita-
-A patto che poi tu mi racconti la tua- sorrisi
-Ma la mia vita la sai già,tutti la sanno- sorrise svoltando verso destra
-Ma io voglio sentirla da te- dissi diventando paonazza
-Sai Mills?- domandò scrutandomi gli occhi color ghiaccio
-Cosa?- domandai
-È da anni che non racconto più di me,tutti sanno tutto,e mi mancava dover raccontare di me a qualcuno- sorrise –Grazie-
-Bhe prego- sorrisi –Ma ora niente smancerie- continuai –Vuoi che ti parli di me no?-
-Certo- sorrise entusiasta
-Fammi qualche domanda tu!- gli feci la linguaccia
-Quanti anni hai?-
-Ne ho quasi diciassette-
sorrisi –Il 18 luglio-
-Tra un paio di mesi- si mordicchiò il labbro –Wow-
-Dove sei nata?-
-Sono nata a Miami-
-Wooow,voglio tornarci in Florida-
-Magari ci andiamo insieme-
sorrisi
-Mi piacerebbe molto-
-Anche a me-
risposi imbarazzata
-Qual è il tuo colore preferito?-
-Mmm..Direi verde acqua e blu-
mi stavo emozionando
-La tua,mia,canzone preferita?- si voltò verso di me
-Decisamente Up- amavo quella canzone,mi rilassava,mi rallegrava,mi faceva star bene.
-Anche a me piace molto- sorrise
-Certo,è tua- mi mordicchiai anche io il labbro
-Mmm…come ti chiami di cognome?- domandò
-Mi chiamo Catibog-
-Non è Americano vero?-

-No affatto,mio nonno era Filippino- sorrisi
-Infatti hai un po gli occhi a mandorla-
-Si infatti e la pelle scura-

-I tuoi occhi stanno benissimo con i tuoi capelli,sono meravigliosi- disse vergognoso
-Oh grazie,insomma sono solo lunghi e castani,niente di che-
-Fidati-
-Tu sei bellissimo-
sbottai senza pensare
Lui sorrise
-Nooo scusa,scusa,scusa,c’è non volevo dirlo,c’è scusa- altra figura di merda in due ore,brava Mills complimenti.
-Non preoccuparti- rispose scoppiando in una fragorosa risata
-Mills- sibilò dolcemente
-Si?-domandai voltandomi ancora imbarazzata verso di lui
-Siamo arrivati!- sorrise –scendi?-
Sorrisi –Certo subito-
Appena aprii la portiera me lo trovai davanti,mi prese dai fianchi e mi scaraventò contro la macchina
Non riusciva a pronunciare nemmeno una parola,che faceva?

Le sue dolci e morbide labbra si poggiarono sulle mie,i nostri respiri si incrociarono così come le nostre lingue,era tutto così magnifico,le sue mani mi toccavano ogni parte del corpo,e il suo busto spingeva contro il mio,le sue labbra pian piano scesero al collo,fino a tracciare piccoli cerchi con la lingua sulla mascella e il collo stesso. La sentivo. L’eccitazione la sentivo.

Lo staccai da me con l’affanno. Gli sferrai uno schiaffo.
-Ma che fai?- domandai ancora eccitata
-Scu..scu..scusa- disse massaggiandosi la guancia
-Portami a casa- gridai infuriata,ma in cuor mio,quello era tutto ciò che desideravo,era troppo presto però.
Non disse nulla,montò in macchina e in trenta minuti fummo davanti alla mia villa presa in affitto per quei mesi.
-Ciao Mills- disse serio
Non risposi,corsi velocemente verso la porta aprendola di scatto.
Quella casa era magnifica,ma mi accasciai solo a terra subito dopo aver chiuso la porta alle mie spalle.

Avevo paura. Avevo paura di rimanere scottata. Rimanere scottata,ancora.


 


SPAZIO AUTRICE:
Salve a tutte,eccomi con il secondo
capitolo..Sono felice;
sapete perchè?Perchè in soli
pochi minuti che ho postato la
storia siete state in tante e leggere
il capitolo,ed anche a ricevere  una recensione =D
Grazie Davvero. Bacio.

DEEBSLOVEBIEBS

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Capitolo 3
*** 3. ***



-Mills,perché non vuoi più venire in studio con me?- mi domandò mia nonna afferrando la sua borsa
-Non ho voglia- sorrisi debolmente –Voglio girare ancora un po’ la città-
-È successo qualche cosa con Justin?-
-No no. Anzi. Però non mi va di venire.-

-Avresti fatto di tutto per stare anche cinque secondi con lui-
-Lo so,ma ora non ho voglia di venire-
mi girai verso le scale –Ora vai se no fai tardi-
-Tu piuttosto signorina,non fare tardi-
sorrise –Le chiavi della macchina sono in salotto-
Aprì la porta e salì in macchina e dal finestrino mi porse un ultimo saluto.
Non volevo vederlo per adesso.
Decisi di farmi una doccia.  Mi asciugai i capelli,sentivo le punte dei capelli pizzicarmi la pelle,com’ero strana come ragazza! Ero un misto tra un’Ariana e un Filippino,pelle scura,capelli scuri,alta e occhi azzurri. A molti piacevo proprio per questo,proprio per i miei occhi a mandorla del color del ghiaccio.
Sentii bussare alla porta,scesi velocemente con solo un asciugamano giratomi addosso.
-Justin- sbottai sorpresa
-Mills- rispose deglutendo
-Che vuoi?- domandai scettica
-Scusa per l’altro giorno- chinò il volto –Non ho resistito,eri così bella- sorrise –Cioè,sei così bella- si corresse velocemente
-Non mi interessa Justin,hai fatto una cazzata- dissi cercando di chiudergli la porta in faccia
-Lo so,scusa,ma non sono riuscito a resisterti,lo so che ci conosciamo da soli quattro giorni,ma ti prego-
-No Justin vattene via- volli chiudere con tutte le forze la porta,ma non ci riuscii –Tu dopo solo neanche due ore che ci conoscevamo mi hai baciata..Ma per chi mi hai presa?- domandai infuriata –Per una troia?-
-No no no no. Cosa credi? Assolutamente- disse cercando di convincermi che fosse un malinteso
-Vattene- dissi indicando oltre di lui
-No- gridò sicuro di se
Spinse la porta e mi venne addosso,mi ribaciò,che labbra,che profumo,che pelle.. lui era la perfezione,un solo tocco in più e sarei stata sua.
-Justin ti prego- sussurrai con le lacrime
-Qual è il problema Mills?- disse fissandomi con calma negli occhi
-Non potresti capire. Vattene da questa casa,non voglio più vederti-
Stette zitto e uscì velocemente dalla casa,senza proferire nemmeno un saluto. Era meglio così. Per entrambi.


 ***



Perché continuavo a ripensare a lui? Perché la sua pelle la desideravo sulla mia? Mi mancava. Si mi mancava così tanto.
-Mills,oggi non accetto obbiezioni,tu verrai con me in studio- disse mia nonna in modo fermo
-Devo proprio?- domandai sbuffando
-Si,ma mi spieghi perché non vuoi più venire?- si sedette al mio fianco –È da due settimane che non vieni più- mi guardò con sguardo compassionevole –Ti piace Justin?- sorrise
-Si da morire- risposi emanando un sospiro,come se mi fossi liberata di un peso.
-Allora questa è l’occasione giusta- mi afferrò la mano –Dai-
-Si va bene- sorrisi e salii velocemente in camera mia.
Mi volevo vestire e truccare bene? Perché perché facevo questo per lui? Non doveva piacermi,non dovevo volergli bene,io non amerò mai più.
-Mills rispondi tu?- gridò dal piano inferiore mia nonna riferendosi al telefono che squillava imperterrito
-Ok nonna- afferrai il telefono
-Pronto- sbottò una voce
-Si,pronto- risposi inarcando le sopracciglia,un groppo in gola,era lui.
-Mi..Mi..Mills- balbettò lui
-Cosa vuoi?- domandai scettica
-Volevo avvertire Mama che oggi non andrò in studio- no,perché? Proprio oggi che andavo anche io? Ma Mills che dici? Tu non volevi vederlo!
-Oh ok,ora glielo dico- sospirai –Ciao Justin-
-Senti Mil…- non lo feci finire che attaccai la cornetta
Scesi al piano di sotto con tutta calma,molto rattristata
-Nonna ha detto Justin che oggi non andrà in studio- dissi alzando gli occhi
-Ah- sibilò –Eh ti ha detto anche il perché?- domandò poggiando la borsa
-No- sbuffai
-Allora io ne approfitto per andare dalla zia,e poi andare a fare la spesa- sorrise –Tu pranza,io tornerò per le cinque- concluse ed uscì di casa. Dovevo stare per tutto quel tempo da sola? In casa per giunta?
Era mezzogiorno e sentivo la fame pervadermi ogni fibra del mio corpo,dovevo pranzare,e in fretta.

-Arrivo- gridai irritata,ma nessuno ha mai sentito quel modo di dire:

A menzadie, ci sta a case d'otre cu pigghie vie”?
(a mezzogiorno chi sta a casa degli altri,che prenda e vada via)

Aprii la porta scocciata
-Chi è?- domandai arrabbiata
-Io- sibilò timidamente
-Che ci fai qui?- incrociai  le braccia
-Tu mi hai raccontato la tua vita,ora tocca a me,e poi ho portato la pizza- sorrise –sono sicuro,hai una fame che stai per svenire- sorrise entrando in casa con disinvoltura
-Justin dimmi- mi poggiai al bancone –Che ci fai qui?- sospirai –Veramente!-

-Non riesco a starti lontano- sorrise chinando il volto –Allora lo vuoi un pezzo di pizza?- Domandò porgendomi una fetta;                                            

Era a pochi millimetri lontano da me,il suo corpo,la sua pelle,il suo sospiro,il suo profumo era contro di me,pochi istanti,pochi secondi e le mie labbra sarebbero state attaccate alle sue.

-Justin- sibilai spostando il volto
-Sii mia- poggiò il pezzo di pizza e mi prese in braccio.
No non un’altra volta,non ancora;


Aveva le mani calde che percorrevano la mia carne,avevo il suo viso poco lontano dal mio,sentivo le anime unite. Possibile? Lo conosco da due settimane e sento già di volergli bene.
-Posso?- mi sussurrò all’orecchio
-Si- mi lasciai andare,nella vita o ci provi o muori da perdente,almeno io potrò dire di averci provato.

Sentivo tutto  il suo peso sul mio corpo,le nostre gambe erano unite intrecciate una con l’altra,i muscoli del collo erano tesi e i visi di entrambi rossi e sudati,tutto il piacere mi stava formicolando nei muscoli,gli occhi mi si chiudevano di istinto per scacciare ogni volta,subito dopo,i miei urli di piacere.

-Ti va di provarci?- mi domandò lui baciandomi la fronte
-A fare cosa?- domandai sudata
-A far nascere un Noi?- chiese abbracciandomi e accasciandosi al mio fianco.




 

SPAZIO AUTRICE: 
Saaalve..Ed eccomi qua con il 
terzo capitolo..Uhuh,spero vi piaccia...
Siete in tante  a leggere mi fa piacere.
Continuate così. 
Grazie anche per la recensione. Una ma buona.

DEEBSLOVEBIEBS

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Capitolo 4
*** 4. ***


Vorrei premettere che questo capitolo è abbastanza spinto. Ci sono scene di sesso abbastanza,anzi al quanto esplicite. La volgarità è bandita,ma chiunque non gradisse,consiglio di non leggere il capitolo. 
 

 
Erano le quattro del pomeriggio,la sua pelle era illuminata dal sole che trapassava dalla finestra. Perché? Perché era così bello? Guardava con sguardo assente il soffitto,il suo respiro era regolare,il suo respiro muoveva perfettamente il suo corpo in su e in giù;
-Ti va di andare a fare un giro?- sbottò tutto d’un tratto girandosi verso di me
-Si- sorrisi –dove vorresti andare?- domandai infilandomi la maglietta
-Al centro commerciale?- domandò alzandosi dal letto –Che ne dici?- si avvicinò a me
-Va benissimo- lo strinsi a me
-Posso darti un bacio?- domandò afferrandomi il viso
-Perché me lo chiedi?- domandai non capendo
-Perché ho paura che tu non voglia- asserì chinando gli occhi
-Perché?- domandai afferrandogli le mani poggiate sul mio viso –Io sono tua-

Non disse nulla,sorrise,sorrise e basta. Avvinghiò le sue labbra morbide alle mie,le emozioni che provavo con lui,erano indescrivibili. A lui non avrei mai rinunciato. Per niente al mondo.  
 

 ***

 
-Che ne dici se entriamo li dentro?-
domandò lui indicandomi un negozio di abiti da cerimonia
-Perché?- domandai
-Perché voglio ci compriamo un vestito elegante- sorrise avviandosi trascinandomi con se verso il negozio
-No Justin fermati- sbottai puntando i piedi per terra
-Perché?- domandò voltandosi verso il mio viso
-Non posso permettermi vestiti del genere- dissi indicandone uno che mi aveva colpita
-Tu scegline uno,e io te lo prendo- sorrise facendo le spallucce
-Non se ne parla nemmeno- dissi incrociando le braccia
-Io te lo compro comunque- disse alzando gli occhi
-Io non ti parlo più- dissi convinta
-Non c’è la faresti mai- mi sussurrò all’orecchio in modo provocante,mi faceva cadere il suo respiro sul collo.
-Sai che la pagherai?- domandai ansimando
-Ah si e come?- domandò mordendomi il collo
-Perderai a questo gioco- dissi tirando indietro gli occhi, il respiro era affannoso e noi eravamo in mezzo alla gente
-Non credo proprio- sorrise mentre continuava a torturarmi con il gioco “eccita una ragazza al centro commerciale”
-Smettila- ansimai –Ti prego-
-Ti stai bagnando Mills?-
domandò facendo scivolare una mano lungo il pantalone
Non risposi,lo trascinai verso il bagno più vicino.
-Allora Mills? Non hai risposto- continuò malizioso 
Continuai a non rispondere,ma diciamolo la risposta era più che ovvia; dovevo vincere io a quel gioco però.
La sua mano scivolò all’interno del Jeans,sentivo l’eccitazione salirmi su tutto per il corpo,era una gara quella,io stavo perdendo. Scacciai qualche gemito,e lui mi sorrise malizioso. Perché facevamo quelle cose in un bagno pubblico? Era amore? O per noi era solo un gioco e divertimento?
Dovevo riprendere in mano la situazione,mi stava tremando ogni parte del corpo,stavo per arrivare all’orgasmo,era dentro di me,lo sentivo ancora,ma questa volta non era amore,questa volta era piacere.
Non dovevo farlo venire,dovevo farlo soffrire,dovevo provocarlo. Mi staccai da lui,poggiai le mie labbra sul suo collo,profumava,intanto scendevo lentamente,su tutto il petto,scendevo,scendevo ancora,le mie labbra gli sfiorava il pube,piano piano cominciai a baciargli la punta,lui mi afferrò la testa e fece gesto di continuare. Era una situazione da film porno,ma il mio piano stava riuscendo. Cacciò la sua testa all’indietro e gemeva disperato dal piacere,si ci stavo riuscendo era mio.
-Ti prego,continua- disse con l’affanno; quasi gli mancava il respiro  -Si,non fermarti- continuò spingedomi la testa con la mano
Era li che dovevo fermarmi,pochi minuti prima che venisse,poco prima che raggiungesse l’apice del piacere.
Mi tolsi e avvicinai le mie labbra al suo orecchio; la sua espressione era ancora confusa,cercava ancora di capire per quale motivo io mi fossi staccata.
-Te l’ho detto che a questo gioco avresti perso- sussurrai aprendo la porta del bagno e uscendo.


 



SPAZIO AUTRICE:
Salve ragazze..eccomi al quarto capitolo.
Ci siamo fermati con le recensioni?
Due solamente?
Dai fatevi sentire!!
Comunque questo è un po spinto,
credo non volgare,anzi senza credo.
Comunque spero vi piaccia.
E voglio anticipare che il rapporto
tra Mills e Justin girerà molto spesso
intorno al sesso,ma tra i due non ci 
sarà solo quello. Con il tempo arriverà
anche uno dei più forti sentimenti.
L'amore,quello vero,incondizionato,
quello fiducioso,e quello ETERNO.
un bacione.

DEEBSLOVEBIEBS

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Capitolo 5
*** 5. ***


Stavo camminando a passo veloce per i corridoi del centro commerciale,ero soddisfatta;
-Ehi fermati- sbottò irritato Justin,afferrandomi da un braccio
-Che c’è?- domandai con tono di sfida
-Perché lo hai fatto?- domandò serio
-Te l’ho detto che a questo gioco non avresti vinto- dissi puntandogli un dito sulla spalla
-Ma non fare la stronza ti prego- disse passandosi una mano sui pantaloni
-Hai voglia eh?- domandai avvicinando le labbra alla sua pelle,annuì,-Hai voglia di finire?- domandai sensuale
-Certo- ansimò –Ti prego ne ho bisogno,te ne sei andata un attimo prima che venissi,sto male ora- disse
-Va bene- sorrisi –Finiamo domani- e ritornai a camminare
-Ti prego- mi afferrò nuovamente il braccio
-Si certo,domani- sorrisi
-Ufff- Era irritato,ero contenta anche se molto impaurita che si potesse arrabbiare con me.

 ***

-Ti va di venire a cena con noi?- domandò mia nonna a Justin
-No grazie Mama,devo andare con Ryan- disse in modo scosso Justin
-Oh ok- sorrise-Quindi Mills tu vai con loro?- domandò girandosi verso di me
Mi voltai verso di lui,volevo cercare una risposta nel suo sguardo,un gesto di consenso,ma il suo viso era freddo,vuoto e molto arrabbiato,già,a quanto pare non ero gradita.
-No non vado- dissi afferrando la mia borsa con rabbia e correndo verso la porta di camera mia
Le lacrime mi percorrevano il viso,era arrabbiato con me,ma insomma,era tutto un gioco…
Avevo sbagliato,lo avevo provocato troppo,lo avevo fatto arrabbiare,lui non voleva più stare con me…


Is a big big world
Is easy to get lost
You’ve always been my girl
And i’m not ready to go
We make the sun shine in the moon light
.
We can make the greay clouds in blue skies
I know is hurt
But baby believe me
That we can’t go
Nowhere but up

 

La mia canzone preferita rimbombava nelle orecchie,come faceva a farmi battere così il cuore quel ragazzo? Come poteva in così poco tempo? Io non lo amavo,lui non amava me,come potevo dipendere da un suo gesto…?
Presi il cellulare e gli mandai un messaggio…
*Buona notte amore,spero tu ti sia divertito* e con il mascara che colava sul cuscino bianco mi addormentai… Era finita; me lo sentivo.


 


SPAZIO AUTRICE:
Ciaooo Belle meraviglie..
Continuate a leggere per piacere,rece
nsiete ovvio...

Eccomi quii,,domani altro capitolo.Bacio.
DEEBSLOVEBIEBS

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Capitolo 6
*** 6. ***


MI SCUSO PER AVER FATTO ASPETTARE COSI' TANTO PER QUESTO CAPITOLO,MA HO AVUTO VERAMENTE TANTISSIMI PROBLEMI,TRA DECINE DI VERIFICHE,TRA LE VISITE MEDICHE,E MIO CUGINO CHE E' STATO RICOVERATO ALL'OSPEDALE (ORA STA BENE) NON HO AVUTO TEMPO. MI SCUSO DAVVERO TANTO,E PROMETTO CHE POSTERO' CON PIU' REGOLARITA' I CAPITOLI. OVVIAMENTE PERO',ORA CI VUOLE,SOLO SE C'E' MINIMO UNA NOTIFICA,SE NO MI SEMBRA DI PERDERE TEMPO...BACIONE DEEBSLOVEBIEBS





La testa mi scoppiava,avevo passato tutta la notte sveglia,immersa nei miei singhiozzi quando sentii suonare alla porta,credevo fosse mia nonna che tornasse dal lavoro.
-Ciao- disse con aria superiore Justin
-Ciao- risposi tirando con il naso
-Come mai quella faccia?- domandò seccato
-Mi prendi in giro?- domandai sbuffando
-Mi dispiace- sbottò afferrandomi un polso
Io volevo solo un suo bacio,volevo solo un suo abbraccio. Non chiedevo tanto.
Gli afferrai il braccio e lo trascinai il camera mia. Piano mi tolsi la maglietta,mentre il mio volto era ancora distrutto dalle lacrime.
-Che fai?- mi domandò stupito
-Mi spoglio- dissi come se fosse la cosa più normale del mondo
-Perché?- domandò serio
-Finisco quel che non abbiamo finito ieri-
-È questo il problema Mills,a te importa solo questo-
sbraitò seccato
-No non è così- dissi con le lacrime agli occhi
-Si invece,per te è solo un gioco,mentre io stupido mi sono andato ad i…- sbuffò –Lascia perdere-
-No ti prego ascoltami- dissi con le lacrime
-Non voglio sentire nient’altro da te- infuriato uscì dalla stanza
-Aspettami Justin- lo rincorsi per le scale
-Che vuoi ancora?- Domandò girandosi con il viso nero
-Ascoltami- dissi con gli occhi imploranti
-Non voglio sentirmi dire che per te,io non valgo niente- disse con viso disprezzante
-Non è così- affermai scotendo la testa
-E allora com’è? Perché io non capisco- disse a bassa voce,senza con la rabbia che gli percorreva ogni angolo del corpo.
-Io Io…- chinai il viso
-Lo sapevo ti sei già spiegata- scese le scale –Addio Mills-
-È imbarazzante-
gridai nella speranza che si fermasse
-Cosa?- rispose serio
-Ti amo- il mio viso era divenuto paonazzo,era la prima volta che lo dicevo,era la prima volta che lo provavo,era troppo presto però.
-Cosa hai detto?- Chiese girandosi con un sorriso a trentadue denti
-Che ti amo Justin,Tu per me non sei solo sesso,lo so,è troppo presto,lo so ci conosciamo da poco,da solo un mese,lo so che tu non proverai lo stesso,ma per me tu sei tutta la mia vita- dissi senza prendere fiato
Justin ritornò con velocità le scale,prendendomi in braccio,le sue braccia calde mi cingevano,ero felice,ero innamorata.
Mi buttò con violenza sul letto e cominciò a togliermi i vestiti rimanenti.
Eravamo uniti,eravamo una sola anima,un solo corpo,un solo respiro,le nostre gambe si strusciavano una con l’altra,i suoi muscoli spingevano sul mio seno,e le sue labbra mi tracciavano il collo,le vene erano gonfie e il torace alzato,il mio corpo era invaso da vibrazioni di piacere;
-Ti amo anche io Mills-  

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Capitolo 7
*** 7. ***




-Buon giorno- disse Justin aprendo lentamente gli occhi
Ero rimasta li,per più di mezz’ora a fissarlo,vedevo le sue forme,le sue labbra muoversi dolcemente,e i capelli scuri splendere al sole; lui era perfetto,lui era l’amore della mia vita.
-Buon giorno- risposi avvinghiandomi al suo petto –Veramente mi ami?- domandai fissandolo negli occhi
-Diciamo- disse sospirando
-Che vuol dire??- mi staccai di colpo –Che mi hai mentito?-
-No non ti ho mentito,solo che sono ancora molto confuso- disse alzandosi e poggiando la testa al poggia schiena del letto
-Allora per quale cazzo di motivo mi hai detto di amarmi?- sbottai indignata,era una cosa che odiavo,nella mia vita avevo sentito fin troppi “Ti amo” falsi,e un altro,oltretutto dal ragazzo che IO amo non lo avrei sopportato.
-Calmati- disse afferrandomi il braccio
-No,per quale motivo lo hai detto,per illudermi,per farmi tua l’ennesima volta??- le lacrime mi stavano per scendere senza controllo
-Non c’è bisogno di sotterfugi con te,me la dai senza problemi- disse con tono sarcastico
-Vaffanculo- volevo morire in quel preciso istante,era come tutti gli altri,mi aveva detto “Ti amo” come tutti gli altri,mi aveva presa in giro,mi aveva fatto credere di amarmi,era stata la notte più bella della mia vita,anche se non era la prima volta,quella notte c’era coinvolgimento,passione,amore,le anime erano veramente unite,i cuori andavano ad un solo ritmo.  
Uscii con le lacrime agli occhi velocemente dalla stanza,senza pensarci uscii di casa e andai a trovare mia nonna a lavoro.

***

-Ciao nonna- l’abbraccia
-Cosa è successo Mills?- disse preoccupata lei
-Ho litigato con Justin,credo questa volta sia finita- dissi affondando nella sua spalla,bagnandole la maglietta color Blu Iris.
-Come mai avete litigato?- domandò facendomi segno di sedermi con lei sul divanetto di pelle nera,dove con lui faceva le prove di canto.
-Perché mi ha detto una cosa orribile- mi asciugai le lacrime con velocità felina
-Cosa ti ha detto tesoro??- domandò poggiandomi il suo braccio sulla spalla
-Praticamente mi ha dato della puttana- i miei occhi color del mare stavano affondando,affondando nel più profondo dei blu,anzi nel più profondo del miele..
I suoi occhi mi toccarono la pelle,facendomi venire i brividi,era li,che mi guardava con tristezza,che sembrava volesse scusarsi… Io lo amavo,ma lui? Lui amava me?
 


Salve ragazze,eccomi qui..
Sono arrivata con un altro capitolo.
Scusate per l'attessa,e scusate,ma pecco di fantasia!
Cercherò di far meglio la prossima volta..
Un bacione.MuchLove 
DeebsLoveBiebs

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Capitolo 8
*** 8. ***


 
Il mio cuore batteva imperterrito a ritmo di un martello pneumatico.
Mi alzai velocemente,di scatto,volevo affrontarlo,non potevo sempre scappare.
-Per chi mi hai presa me lo spieghi?- domandai con tono rigido
-Non per quello che ti ho detto,mi dispiace- disse afferrandomi una guancia
-Perché mi hai detto quella cosa? Per ferirmi,per farmi andare via?- volevo abbracciarlo con ogni fibra del mio corpo
-Mi dispiace,veramente,ti giuro- le nostre mani si incrociarono –Ho così paura di innamorarmi,capisci??- chinò gli occhi
-Perché me lo hai detto allora?- mi mancava il respiro –Perché? Odio queste cose,odio sentire dire le bugie dalle persone-
-Io non ho fatto finta-
disse con tono supplichevole –In quel momento me lo sentivo in ogni cellula di me,in quell’istante nel mio cervello è apparsa l’immagine di noi per sempre,ho sentito il bisogno di sentirti mia,di dirtelo,ci ho poi riflettuto,e Selena mi ha spezzato il cuore,ho così paura che tu ti stancherai di me,e mi lascerai- i suoi occhi si stavano bagnando,poggiai la mia testa al suo petto e sentii il suo cuore battere forte quanto il mio,forse di più.
-Se ti dicessi che ti amo più della mia vita e piuttosto che farti del male,farei del male a me stessa,mi crederesti?- i miei occhi si inondarono nuovamente di lacrime che bruciavano sulle guancie rosse e bollenti
-Sono vere queste cose che hai detto?- sospirò –Ora sono io a chiederlo- deglutì –Veramente mi ami?-
-Più della mia vita,amore mio- avvinghiai le miei labbra alle sue –Sei il mio più grande amore,lo so,posso sembrare stupida,potrà essere passato così poco tempo per te,per provare lo stesso,ma non ho provato mai niente di simile per nessun altro- continuavo a singhiozzare –Lo so che nel tuo cuore c’è ancora Selena,non ho pretese,voglio solo che tu non mi dica le cose che non pensi-
-Mi dispiace Mills-
chinò il volto,a quanto pare le cose che dissi erano vere,era ancora innamorato di lei,e la cosa mi distruggeva –Però in quel momento io  lo sentivo-
-Mi farai soffrire?- chiesi ancora con la mia testa poggiata al suo petto
-Mai lo farei,mai- poggiò le sue dolci labbra alla mia fronte,lo sentivo lui era tutto ciò che importava nella mia vita,era tutto ciò che amavo veramente,con più tenerezza,con tutta la sincerità del mondo. Era l’uomo della mia vita. 



Eccomi con l'altro capitolo.
Spero vi piaccia,per il prossimo,voglio almeno una recensione!
Mancano 2 capitoli,se siete curiosi di sapere come finisce,recensite!
MuchLove DeebsLoveBiebs

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Capitolo 9
*** 9. ***


1 Anno Dopo

-Amore- sbottò Justin da camera sua
-Si amore dimmi- gridai scendendo
-Tuo padre ha chiamato- mi sorrise avvicinandosi
-Che ha detto?- domandai sistemando le ultime cose nella clutch
-Ha detto che arriverà leggermente in ritardo alla cena,e mi ha ricordato che ci deve parlare di una cosa importante- sorrise –sembrava davvero serio-
-Qualcosa di preoccupante?- domandai ansiosa
-Non lo so amore,però sbrighiamoci,ci sarà traffico,è sabato,ci saranno tante persone in giro- mi afferrò i fianchi –Lo sai com’è Los Angeles-
-Si,e la amo ogni giorno di più- mordicchiai il labbro –Come amo te-
-Amore ti ricordi,quando un anno fa avevo paura che tu mi potessi lasciare e farmi del male?-
-Si che mi ricordo,e anche se ci conoscevamo da solo un mese,sapevo già che tu eri la mia vita,il mio più grande amore,quello con cui avrei voluto passare il resto della mia vita-
-Ora lo so anche io,anche se un po’ più tardi di te,lo so,so che voglio te,per sempre,voglio invecchiare con te,e raccontare la nostra storia d’amore ai nostri nipotini-

-Ti amo più di ogni altra cosa- cercai di abbracciarlo,ma non trovai più il suo corpo,lo trovai invece in ginocchio.
-Mills Catibog- pronunciò aprendo una scatolina di velluto blu notte
-Justin che fai?- domandai con le lacrime
-Vorresti sposarmi?- sorrise asciugandosi anche lui l’acqua che gli scendeva dal caramello dei suoi occhi
-Lo voglio,lo voglio,lo voglio,lo voglio- urlai saltandogli in braccio
-Sei la mia piccola,ti amo più di ogni altra cosa- le nostre labbra si unirono in un dolce bacio,sentivo il suo sapore,sentivo il suo amore,il mio amore fremere,i suoi capelli,ritornati biondi solleticarmi il viso,l’odore di vaniglia della sua pelle mi inondava,si lo sapevo,volevo stare con lui e per nemmeno un minuto avrei avuto ripensamenti.




Salve ragazze,lasciatemi una recensione
così posto il 10 capitolo non che ultimo!!
MuchLove
-DeebsLoveBiebs

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Capitolo 10
*** 10. ***


Due Mesi Dopo
 

-Ehi Baby,come ti senti?- la sua mano mi tirava la pelle
-Va bene,continua senza preoccuparti-  non sentivo dolore,non sentivo più niente,avevo resistito a dolori molto più forti,e vi assicuro,sceglierei mille volte il dolore fisico che quello mentale.

#FLASHBACK

-Dai amore sbrigati- gridò Justin sull’uscio di casa
-Arrivo- presi la borsetta e guardai per qualche minuto con gli occhi sognanti il mio bellissimo anello,brillante e lucente,unico,come lui.
Entrammo in macchina e mi diede un piccolo bacio,dolce e sulle labbra.
-Dai dobbiamo andare,ora siamo noi ad essere in ritardo- mi sorrise intento a guardare la strada

-------

-Baby ci sei?- Markus mi stava sventolando la sua enorme mano ricoperta dal guanto da quasi quindici minuti
-Si si,scusa Markus- sorrisi debolmente
-Non preoccuparti Baby- sorrise poggiando la macchinetta –Se vuoi vai a vederti allo specchio,ho finito- sorrise,il suo sorriso era molto bello
-Wooow Mar è magnifico- dissi con una lacrima che mi rigava il viso
-Non piangere piccola- mi cinse le spalle con le sue braccia muscolose e tatuate –Passerà,prima o poi passerà- le sue voce si addolcì subito
-Non credo- il mio volto chinò,Justin mi mancava così tanto,quella J,dentro ad un fiore che mi ero appena fatta tatuare sarebbe stato sempre con me,una parte di lui,sarebbe stato sempre con me; La testa cominciò a scoppiarmi,come pochi minuti prima mi venne un flashBack.
 

#FLASHBACK

 
-Ahah dai non c’è problema,vedrai che sarà una stupidata quella che vuole dirci-
-Va bhe,odio arrivare in ritardo- sorrise leccandosi il labbro
-Lo so,però vai piano- poggiai la testa al seggiolino e afferrai la sua mano posata sulla marcia
-Ti amo piccola lo sai vero?-
-Si lo so- sorrisi –Ti amo anche io- alzai gli occhi,vedevo una luce forte,una luce che mi abbagliava

-------

-Baby,svegliati- ero svenuta
-Cosa è successo?- domandai preoccupata
-Hai perso i sensi- mi afferrò il braccio e mi fece stendere su un lettino da lavoro
-L’ho risognato- chinai il viso –C’è ho avuto un flashback-
-Piccola torna a casa è meglio- mi afferrò il mento –Sdraiati,guardati la tv,rilassati non pensare a nulla- seguii il suo consiglio e tornai a casa dopo che passai dalla farmacia per prendere la crema curativa per il tatuaggio
Mi stesi sul letto e accesi la tv,Mtv,ovvio…Il mondo non voleva farmelo dimenticare,non voleva che io guarissi.


If I was your boyfriend, I’d never let you go
I can take you places you ain’t never been before

 
Era la sua canzone,quella che una volta mi aveva cantato,perché mi faceva questo Dio?
Mi alzai con svogliatezza e presi una bottiglia di Vodka dalla cucina,quel liquido mi stava scendendo dentro alla trachea,sembrava la soluzione,ma non lo era,era solo uno sfogo,che mi avrebbe fatto stare peggio il giorno dopo
 

#FLASHBACK

 
–Amore ti prego attentooo- gridai sgolandomi
Ci schiantammo ad alta velocità ad un camion,era enorme ed andava in contro senso.
-Ti prego amore,svegliati- gli afferrai la testa insanguinata
-Ti prego non lasciarmi- le lacrime continuavano a scendere
-Ti prego non lasciarmi,io ti amo,non abbandonarmi,come vivrò?- i singhiozzi inondavano l’aria
-Ti prego Justin,ti prego non puoi farmi questo.ti prego- avevo ancora il suo volto pallido tra le mani,avevo ancora il suo corpo,la sua pelle sulla mia,la sua pelle gelida,le sue labbra gelide a contatto con le mie non ebbero reazione,non ebbero calore,lui non si muoveva più,non respirava più,non sorrideva più; il suo cuore era fermo,come lo era anche il mio. Non lo avrei più rivisto,l’amore più grande della mia vita era morto.

-------
 

Le gocce gelide cadevano veloci sul vetro,vedevo far gara tra di loro quasi come se fossero dei bambini spensierati che giocavano tra di loro. Da quanto tempo io non ero più così. Da quanto tempo io non ero più spensierata. Da quanto tempo io non giocavo più. Soprattutto da quanto tempo io non ridevo più. La pioggia mi rimbombava nelle orecchie e quel liquido trasparente che vedevo muoversi libero dentro alla bottiglia mi stava annebbiando il cervello,si perché mi stava facendo credere giorno per giorno che la vodka fosse la soluzione a tutti i miei mali. Ogni mattina purtroppo,quando mi svegliavo con la testa che mi scoppiava mi rendevo conto che i problemi che cercavo di affogare nell’alcol,sanno nuotare benissimo. Niente si risolve con l’alcol,niente,ma nel momento in cui hai la mente altrove ogni pensiero sfugge via,e la mente libera è ciò di cui ho bisogno. Mi manca. Ecco cosa. Mi manca la mia metà,la ragione per cui vivo. È volato via come il vento e per quanto io desiderassi tornare da lui,cera sempre qualcosa che mi bloccava! Potevamo essere per sempre,io e lui? Potevamo essere il vento libero? Quello che scompiglia i capelli degli innamorati che si baciano in un parco? Potevamo essere le onde spumose del mare? Potevamo essere una sola anima? Potevamo essere semplicemente,per sempre,io e lui? Non preoccuparti amore mio,tra poco saremo di nuovo insieme…

 
Mi alzai di fretta dal divano barcollante,quel liquido gelido ma che mi bruciava dentro aveva fatto effetto e andai in cucina,mio padre era tornato dal lavoro,lo trovai li,cucinare la cena.
-Ciao papà- dissi singhiozzando
-Ehii piccola- si girò verso di me con sguardo compassionevole,lo odiavo quando lo faceva; però avevo bisogno di lui,almeno per l’ultima volta. Lo abbracciai e mi attaccai al suo petto
-Hai ancora bevuto?- disse staccandosi da me
-Lasciami in pace- dissi rigida
-Lo dico per il tuo bene,non risolvi niente con l’alcol,lui non vorrebbe vederti così,lui non vorrebbe vederti soffrire-
-Lasciami in pace ok?- arrabbiata uscii velocemente di casa,presi la macchina ed andai alla montagna di HollyWood…

NON POTEVAMO ESSERE SEMPLICEMENTE,PER SEMPRE,IO E LUI? NON PREOCCUPARTI AMORE MIO,TRA POCO SAREMO DI NUOVO INSIEME.

Lasciai cadere il mio corpo giù,senza ripensamento,senza paura,sapevo che avrei voluto passare tutta la mia vita con lui,e niente e nessuno me lo avrebbe impedito,nemmeno la  morte.

Ti amo amore mio,e come ti ho promesso,per sempre io e te.
 

The End. <3


 



Salve ragazzeee...
Allora eccomi qui con il 10° non che ultimo capitolo!
Vi è piaciuto? Lo so,drammatico..
Ma nella vita tutto rose e fiori??
No,e volevo fare una cosa che nessuno aveva fatto mai!Fare morire il nostro Idolo.
"TIE' METTIAMO ASSOLUTAMENTE LE CORNA"
Premetto che:
1°Non continuo la storia
2°Non cambio la fine
La storia è così,non cambia...Recensite
MuchLove
DeebsLoveBiebs

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