Amami per quello che sono.

di _FreeDreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** In punizione con il nemico ***
Capitolo 3: *** Auguri stronzo. ***
Capitolo 4: *** Io non sono loro. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Amami per quello che sono.

Prologo





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Non mi sono mai innamorata veramente, ho avuto qualche ragazzo, ma niente di serio. Non avrei mai pensato di innamorarmi sul serio, sopratutto di uno come lui, ma l'uomo è ingenuo e l'amore l'ho prende alla sprovvista. Tutto comincia con una litigata e finisce che vanno a letto insieme. Lui è stronzo dalla testa ai piedi, bello da morire, aveva tutte le ragazze ai suoi piedi, a parte me. Io non lo sopportavo, anzi non mi interessava nemmeno sapere chi era. Ma una fottuta lite in mensa cambiò la mia vita radicalmente. Come è possibile amare una persona ma odiarla allo stesso tempo, ma qualcuno una volta disse: "
Non si può odiare senza amare."  'Fanculo a chi ha inventato l'amore. Secondo me non aveva un cazzo da fare. Infatti il mio primo amore cominciò proprio così:

Mattina piovosa a Milano, primo giorno di scuola. Mia madre come suo solito viene a svegliarmi con un ora prima di dover partire, sa quanto mi ci vuole per prepararmi, ma sopratutto per svegliarmi.
"Giulia tesoro, svegliati sono le sette." di sussurra lei per poi aprire le tende per far entrare la luce.
"Ancora 5 minuti mamma..." dico io con aria assonnata.
"A che ora sei andata a dormire?" mi chiede lei conoscendo precisamente a che ora sono andata a dormire.
"Tardi. Sono stata quasi tutta la notte ad ascoltare e dare consigli ad Anna. Il suo ragazzo l'ha lasciata, anzi l'ha tradita e poi lasciata." dico io riferendomi alla mia migliore amica. Anna mi è sempre stata accanto in ogni situazione. Quel bastardo che l'ha lasciata non sa cosa si è perso.
"Significa ca non l'amava veramente." dice mia madre sedendosi sul letto.
"Mamma...al giorno d'oggi non sono tutti come te e papà. La maggior parte dei maschi sono dei brutti bastardi che sanno solo tradire e ferire. Certo, le troie non ci aiutano di certo."
"Sta attenta al vocabolario. Una vera signorina deve essere rispettosa e non usare tutte queste parole volgari."
"Va bene ma'." Mia madre si alza e va a preparare la colazione mentre decido anche io finalmente ad alzarmi dal mio letto per vestirmi. Dato che fa freddo ho deciso di mettermi addosso un paio di jeans e una felpa blu di Superman. Un'pò da maschiaccio, ma è così che sono in fondo. Un metto un filo di eyliner, un'pò di mascara e del burro cacao. Infine mi prendo le mie adorate Nike e vado giù in cucina per fare colazione. Mia madre mi ha preparato le creps alla nutella.
"Mamma che ore sono?" 
"Sono le 7:50." dice lei come se niente fosse.
"Cavolo, sono in ritardo, l'autobus parte tra 10 minuti. Ciao mamma vi vediamo più tardi." dico io prendendo lo zaino e uscendo di casa. Sento mia madre borbottare qualcosa sul mio linguaggio e mi augura buna fortuna. Infatti nella mia scuola mi serve tanta, anzi, tantissima fortuna. Ci sono tante di quelle troie false e di quei stronzi che è impossibile scappare da scuola senza litigarci.
Fortunatamente arrivo in tempo, l'autobus è in ritardo. Alla stazione però vedo una persona che non avrei mai voluto vedere, ovvero Lorenzo Toscani, non è in classe con me, appartiene alla sezione D, mentre io appartengo alla sezione C. è uno dei ragazzi più puttanieri e più stronzi di tutta la scuola, che diavolo ci fa qui?! Non ho mai litigato con lui, ma questo non significa che non mi stia sul cazzo, è uno di quei figli di papà che non sanno cosa sia quella "vita vera".
Infine l'autobus arriva ed io mi siedo negli ultimi posti. Perchè ho l'impressione di essere osservata, ma sopratutto, perchè ho l'impressione di essere osservata da Toscani? No, non può essere. Sarà una mia impressione. Dopo circa 15 minuti arriviamo a scuola. Vedo Anna seduta su una panchina che mi saluta. La raggiungo e mi siedo accanto a lei.
"Perchè Toscani ti guardava." chiede lei curiosa.
"Pensavo fosse una mia impressione...hm...bho...non lo so. Magari non mi ha mai visto fino adesso." dico io non sapendo cosa rispondere.
"Sì...come no." 
"Stai meglio?" gli chiedo io prendendola in braccio.
"Sì, grazie a te. Mi hai fatto capire che quello stronzo non mi amava, voleva solo portarmi a letto e quando io l'ho rifiutato mi ha lasciato. Vabbe...non importa."
"Sono contenta che l'hai capito e non sei rimasta con lui." Improvvisamente suona la campanella ed io e Anna ci salutiamo e ci separiamo, perchè lei sta nella stessa sezione di Toscani. 
Arrivata in classe mi metto a sedere nell'ultimo banco, quando il professore entra in classe insieme a Marconi,Toscani e Anna, che quest'ultima ha un aria sorridente. Marconi Gabriele è il migliore amico di Tascani, ma non ho mai capito come fanno ad essere amici. Lele è l'esatto contrario di Toscani, è simpatico.
"Ragazzi, quest anno abbiamo fatto cambio con la sezione D, dato che l'anno scorso qualcuno, non faccio nomi ha litigato di brutto con la Marika Cassiani e Jessica Morati." improvvisamente mi sfugge un sorriso, perchè ero stata proprio io a litigare con quelle due oche. Avevano commentato riguardo a me e Anna dicendo che eravamo delle troie, ma le uniche due troie erano loro. 
"Quindi ho deciso di prendere dalla sezione D, Gabriele Marconi e Lorenzo Toscani ed anche Anna Mancini, perchè anche lei aveva divergenze con le due ragazze. Accomodatevi dove volete ragazzi." continua il professore per poi sedersi alla cattedra. Anna viene vicino a me, mentre quei due si sono messi nel banco davanti a noi. Il professore comincia la sua lezione mentre io guardo fuori dalla finestra e sogno ad occhi aperti.
"Gerace, mi vuole ridire per favore quello che ho appena spiegato." mi chiede il professore improvvisamente. Cazzo, questa non ci voleva.
"A dire il vero io non ha capito molto bene professore." dico io con una faccia da cagnolino innocente.
"E perchè non ha alzato la mano per chiedere un ulteriore spiegazione?" chiede lui guardandomi seriamente.
"Stavo per farlo." 
"Per favore presti attenzione alla mia lezione, se non vuole per anche uscire." dice il professore con aria severa, ma che gli è successo, si è stancato di essere preso in giro dai suoi alunni? Era ora, ma almeno se la prendesse con chi merita.
Seguo la lezione questa volta ma improvvisamente suona la campanella e arriva la professoressa di Letteratura, infatti con lei non facciamo niente ci dice che ha un emergenza a casa e deve andare via, ma ci lascia qualche pagina da leggere. Sfoglio le pagine assegnate, ma non ho proprio voglia di leggerle, quindi mi perdo in chiacchiere con Anna, quando improvvisamente:
"Gerace grazie è!" mi dice Toscani e questo che diavolo vuole.
"Con piacere Toscani, ma posso sapere il motivo del ringraziamento?" dico io acida come mio solito.
"Per colpa tua mi ritrovo in questa classe." dice lui leggermente arrabbiato.
"Ah...ma non devi ringraziare a me. Dovresti ringraziare alle tue due troiette e alla loro cara bocca che non sa tacere, per colpa loro sei qui." dico io sorridendo. Infatti quelle due sono andate a letto con tutti i maschi della scuola, incluso Toscani.
"Hmm...l'unica che non sa tenere la bocca chiusa qui sei tu. Dovresti usarla in modo più produttivo." dice lui divertito. 
"Ha ha ha...hai finito di farmi ridere?" 
"Come siamo acidi questa mattina. Che c'è? Il tuo ragazzo non ti a fatto godere abbastanza o cosa? Ah...scusa, mi sono scordato che non hai il ragazzo." bruttostronzocoglione che non sei altro!
" 'Fanculo e non rompere il cazzo!" grazie al cielo suona la campanella per andare a pranzo, infatti due ore non abbiamo fatto niente. Andiamo tutti in mensa. Io e Anna ci sediamo ad un tavolo vuoto, il nostro tavolo. Infatti dal primo superiore stiamo sempre allo stesso tavolo.
"Sai che Toscani fa 18 anni la prossima settimana?" mi chiede Anna.
"E quindi?" 
"E quindi pensavo lo sapessi che ha invitato tutta la classe."
"No, a me non mi ha invitata. Meglio così, non devo sprecare altre ore della mia vita a litigare con delle persone inutili che rendono la razza umana ancora più stupida di quanto non lo è già." dico io facendomi una risatina con Anna. Però all'improvviso arrivano arrivano la Cassiani e la Morati.
"Gerace ho sentito io bene o tu oggi hai detto che siano delle troie?" mi chiede quella bionda ossigenata della Cassiani. Mi alzo in piedi e la guardo in faccia.
"Credevo di aver già chiarito l'anno scorso questo problema. Vuoi che te l'ho ripeta ancora, saranno passati alcuni mesi, ma la mia opinione non è cambiata affatto, per me tu e la tua amichetta non siete altro che due ragazzini viziate che la danno a tutti."  finito il mio discorsino, mi giro con l'intenzione di andarmene, quando improvvisamente qualcuno mi butta dell'acqua addosso. Questo qualcuno è quel coglione di Toscani. Riprendo calma e sto per andarmene per provocare un'altra rissa. 
"Che c'è Gerace? Fai vincere la Cassiani? Ah quindi è vero ciò che dice? Che sei una troia?" R.I.P. calma. Vaffanculo, io a quello lo ammazzo. Prendo il mio gelato e glie l'ho getto addosso. Improvvisamente tutti cominciano a buttare il cibo in aria e comincia così un altra rissa, però il karma fa che proprio in quel momento entra in mensa il preside.
"Gerace, Toscani. Nel mio ufficio. ORA!" Cazzo sono fottuta.



_FreeDreams.

Ciao a tutti. Allora come vi sembra come inizio? è la mia prima fanfic e spero veramente che vi piaccia. Io per adesso non ho altro da aggiungere, ma spero che vi ho incuriosito un'pò con questo inizio.
Baci!

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Capitolo 2
*** In punizione con il nemico ***


Amami per quello che sono.

In punizione con il nemico.


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"Gerace, Toscani. Nel mio ufficio. ORA!" Cazzo sono fottuta.


Che strana che è la vita. Dieci minuti fa ero seduta ad un tavolo vicino alla mia migliore amica e stavamo ridendo, mentre adesso sono nella stessa stanza con i miei peggiori nemici: Il preside e Toscani.
"Non so cosa fare con te Gerace, è la seconda volta che ti riprendo, ti assicurò che se ci sarà una terza volta saraì espulsa! Mentre te Toscani, dato che è la prima volta non sarò così severo, dovraì aiutare la Gerace a pulire la mensa questo pomeriggio." ci dice il preside. Come suo solito Toscani ha sempre qualcosa da commentare.
"Ma preside, ha detto che non sarà severo, invece mi sta dando la stessa punizione che ha dato alla Gerace." sbottò.
"Non voglio sentire nessun ma. Ora andate a cambiarvi!" concluse il preside.

"Bene. Buona fortuna a pulire la mensa Gerace." disse lui pronto ad andarsene.
"Wow...frena amico. Tu mi aiuti a pulire eccome! Se no puoi essere sicuro che lo dico al preside domani mattina." sbottai io infastidita. Ma questo chi diavolo crede di essere.
"Non lo faresti mai..." sbuffò lui guardandomi con una faccia che chiedeva schiaffi.
"Mettimi alla prova." dico io soddisfatta di avergli tolto quel maledetto sorrisetto dalla faccia.
Infine andiamo nella mensa e cominciamo a pulire e finalmento dopo tre ore di duro lavoro 
- non tanto per il signorino qui presente - finiamo.
"Finito. Ora vedi di non procurarci altri guai Gerace." dice lui con il suo solito sorrisino incredibilmente fastidioso.
"Io? Sareì stata io a metterci nei casini? Ti ricordo che sei stato tu a cominciare!" sbottai io infastidita, anzi furiosa.
"Smettila di dare sempre la colpa agli altri. Sei noiosa quando fai così!" borbottò lui.
"Ascolta stronzo bada a come parli, perchè l'unico a rompere le palle qui, sei TU."
"Mi scusi tanto signorina io so tutto. Di al tuo ragazzo da parte mia di farti godere di più le scopate, perchè per colpa sua sei molto acida durante il giorno. Sempre se c'è l'hai il ragazzo, ovviamente." borbottò lui divertito. Calma Giulia. Calma e sangue freddo.
"Ah...già...non hai il ragazzo, sei grassa." continua lui come se niente fosse. Basta. Addio calma.  Sto per tirargli uno schiaffo ma lui è più veloce di me e riesce a fermarmi e sbattermi contro un muro.
"Ti dico una cosa...io posso dimagrire gratis, mentre a te servono migliaglia di euro per rifarti quella cazzo di faccia!" acida e stronza. Amo essere così con quelli che se l'ho meritano. Lo vedo sorridere nuovamente, ma questa volta non dice niente.
Giulia 1
- Toscani 0
"Sai una cosa, questa cazzo di faccia si è portato a letto quasi tutte le ragazze della scuola, e motlo presto anche te." sboffò lui per poi lasciarmi ed andarsene, senza darmi tempo di rispondergli.
Giulia 1
- Toscani 1
Io odio con tutto il cuore Lorenzo Toscani. Come si può arrivare ad odiare così tanto una persona, in così poche ore?!
Finalmente dopo circa una trentina di minuti arrivo a casa e mi butto sul letto. Mia madre non c'è, sta anocra lavorando, mi ha già mandato un messagio per informarmi che arriverà più tardi del solito, dato che ha molto lavoro in ufficio. Butto lo zaino per terra e accendo il computer per poi entrare su facebook. Instintivamente cerco Toscani, è il primo della lista dato che abbiamo amici 1 in comune, ovvero Anna Mancini. Nella foto del profilo c'è lui in in braccio una moretta che non ho mai visto nella nostra scuola. ha il profilo privato quindi non posso vedere le altre foto, ma dato che io sono orgogliosa non gli chiedo l'amicizia.
All'improvvismo mi squilla il telefono: numero privato
Rispondo per vedere chi è, magari è Anna che mi chiama dal telefono di qualche sua amica.
"Sì..." rispondo io secca.
"Heìla Gerace, come va?" improvvisamente mi viene voglia di attracargli il telefono in faccia, ma questa sera mi sento più buona del solito.
"Bene Toscani. Dove hai preso il mio numero?" chiedo acida. Sicuramente glie l'ho ha dato Anna.
"A
-ha...non te l'ho posso dire. Comunque ti ho chiamato per chiederti se hai il numero di qualche bella ragazza." che faccia tosta.
"Che c'è? Ti ha lasciato la Casiani in bianco?" chiedo io divertita.
"Ha
-ha...No, ma ha i suoi problemi." sbuffò lui.
"Mi dispiace deluderti ma non conosco nessuna ragazza che sia di tuo gradimento." dico io con finta voce dispiaciuta.
"Va bene. Mi è piaciuto chiaccherare con te ma ora devo andare." e mi chiude il telefono. Stronzo.
Guardo chi c'è in chat su facebook e vedo Anna.

Giulia Gerace scrive : Anna...sei stata tu a dare il mio numero di telefono a Toscani?
Anna Mancini scrive : No...giuro che non sono stata io. Glie l'ho avrà fato qualche coglione della nostra classe. Che fai? :)
Giulia Gerace scrive : Niente, mi annoio. Mi sa che vado a mangiare perchè ho una face da lupo. ahahah...
Anna Mancini scrive : Se vuoi andiamo al Mac a mangiare insieme. ^^
Giulia Gerace scrive : Ottimo! Allora ci vediamo la.
Anna Mancini scrive : A dopo tesoro.


Che fareì senza Anna. Sono appena tornata a casa. Mi sono fatta una bella risata questa sera. Cavolo com'è tardi. sono le 11:15. Mia madre è tornata anche lei, ma mi sa che dorme. Vado in bagno, mi faccio una doccia e mi vesto in pigiama. Accendo nuovamente il computer e grado le richieste d'amicizia.
Lorenzo Toscani vuole essere tuo amico. Decindo di accettare, tanto non mi cambia la vita. Finalmente vedo a dormire perchè è tardi e sicuramente dormani sarà una giornata piena.

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Capitolo 3
*** Auguri stronzo. ***


Amami per quello che sono.

Auguri stronzo


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No dai, qualunque cosa ma questa NO. Perchè sono nata nello stesso giorno in cui è nato Toscani?

Flashback

"Giù domani è il tuo compleanno, che si fa?" dice Anna abbracciandomi.
"Mah, non lo so ci devo pensare..."
"Al Club Karma non possiamo andare." borbotta lei.
"Perchè?" chiedo incuriosita.
"Perchè è là che festeggia il suo compleanno Lorenzo."
"Ehhh...? Vuoi dire che siamo nati nello stesso giorno?"
"Sì, pensavo lo sapessi già." mi dice lei come se niente fosse.

Fine Flashback

Sono disposta ad accettare tutte le stupidi condizioni che la vita mi da, ma questa proprio no! Da quando ho ricevuto questa notizia non faccio altro che comportarmi come una bambina vizziata che non ha ricevuto quello che voleva per il suo compleanno.
Mi sono appena svegliata, ma non ho voglia di andare a scuola, non ho voglia di vedere i professori, non ho voglia di incontrare quelle oche ed assolutamente non voglio incontrare quel coglione di Toscani, ma poi mi viene in mente il fatto che lascereì da sola Anna in quella classe del cazzo e decido finalmente di alzarmi e vestirmi.
"Giulia amore, buon compleanno!" mi dice mio padre per poi abbraciarmi e baciarmi sulla fronte.
"Che compleanno del cazzo! è tutto tranne che bello. Perchè mi avete fatto nascere proprio oggi?!" borbotto.
"Perchè Dio ha voluto che tu nascessi oggi e non ieri o domani. Attenta al linuguaggio, quante volte te l'ho devo ripetere?" dice mia madre infastidita.
"Lascia stare la mia bimba, lei è grezza come il suo babbo." dice mio padre. Mah...che bella famiglia.
"Vero ba'! Io vado, a più tardi." e detto questo prendo la borsa ed esco di casa.
Arrivata a scuola incontro Anna che mi abbraccia e mi augura un buon compleanno.
"Allora che ci guardiamo oggi al cinema?" chiede lei.
"Che ne dici di The Grudge?" chiedo io. Emtrambe amiamo i generi horror.
"Sì...ho sentito che fa paura, ma a noi non spaventa niente." dice lui per poi darmi il cinque. Che amica tonta che ho, ma senza di lei sareì persa.
Infine entraimo in classe, ma non ho proprio voglia di ascoltare la professoressa di latino quindi gli chiedo se posso andare in bagno e sorpendentemente mi lascia andare.
Esco fuori e mi accendo una sigaretta. Non fumo spesso, solo quando sono incavolata, ed a dirla tutta oggi lo sono eccome. Ad aggiungersi al mio stato d'animo si fa l'ingresso Toscani, che come al solito si mette a rompere le palle.
"Non dovresti fumare Gerace. Fa male, lo sai?" sbuffa.
"Se fa male, perchè a te ti ci vedo sempre con la sigaretta in mano?" dico facendogli notare che anche lui ha una sigaretta in mano. Sorride.
"Perchè rispondi con domande?" sempre a mattere le persone a disagio te eh?
"Anche tu stai facendo la stessa indentica cosa!" gli faccio notare e finalmente riesco a zittirlo ma non a torgliergli quel maledetto sorriso dalla faccia.
"Auguri..." gli dico io. Infindo è il suo compleanno no?
"Grazie."  e detto ciò se ne va senza dire altro. Ma che mi aspettavo che dicesse almeno un : anche a te. si...come no. Infine torno in classe.
Le ore sembrano non voler passare, fra un'pò mi butto dalla finestra a causa della noia.
"Toscani, cambia posto con la Mancini! Mi sono stufata di sentirti chiaccherare con Marconi." sento urlare improvvisamente la professoressa di letteratura. Ma che...ma più sfiga no èè? Lo devo già sopportare come compagno di classe, adesso lo devo sopportare anche come compagno di banco?!? Quella cretina di profesoressa mi da ancora un motivo per odiarla!
Improvvisamente Toscani mi passa un foglietto con sopra scritto qualcosa. Lo guardo:
Bella la scollatura!
"Stronzo!" sussurro piano per non farmi sentire dalla prof. ma infine mi accorgo che la mia scollatura si è abbassata un'pò troppo. Il tempo è passato un'pò più in fretta del solito, perchè non ho fatto altro che lanciare insulti contro Toscani.
Esco da scuola e vado direttamente a casa per cambiarmi e andare insieme ad Anna al cinema.
Dopo il film usciamo fuori e la sfiga fa che per "caso" li ci passi Toscani e il suo gruppetto formato da troiette e puttanieri.
"Chi non muore si rivede, che ci fate qui?" ti pareva che non ci parlasse.
"Stiamo aspettando il nostro principe azzurro." dico sarcastica.
"Ah...mi sa tanto che dovraì aspettare un bel pò!" questa volta fu la Casiani ad aprire quella cazzo di bocca.
"Casiani tu vedi di tenere quella bocca chiusa!" intervenne subito Anna in mio aiuto.
"Dai non litigate." dice Lele ed ha ragione, che motivo abbiamo?
"Volete venire con noi al Karma?" ci chiede Toscani. Non pensavo mi volesse alla sua festa di compleanno.
"Io non ho voglia sono stanca e non mi sento molto bene, vai Anna se ti va." dico, veramente, non ho voglia di andarci e fare a botte con la Casiani.
"Sicura?" chiede Anna premurosa come suo solito.
"Certo vai." e detto ciò mi incammino verso casa. Sono triste, perchè...bho...non lo so perchè, forse perchè Toscani non mi ha augurato buon compleanno? No...ma che vado a pensare, sicuramente sarà per qualcos'altro. Arrivata a casa mi butto come un sacco di patate sul letto, sono stanca, stanca di questa vita e stanca di negare che non mi senta attratta da quel coglione di Toscani. Ma perchè proprio da lui? Non è che per caso mi sto innamorando? No, no, non è possibile.
Sono le 11.57, fra tre minuti finisce il mio compleanno, ma improvvisamente ricevo un messaggio da qualcuno, non conosco il numero.

Auguri!
Lore.

é Lorenzo, no, non ci credo, come fa a saperlo? Mi sento come una bambina di 12 anni che ha la sua prim cotta, è mai possibile che lui sia il mio primo amore?


***
SPAZIO AUTRICE

Come vi è sembrato questo capitolo? Me l'ha merito qualche recensione? :3
Chiedo tantissime scuse per gli errori fatti nello scorso capitolo, ma me ne sono resa conto troppo tardi! >.<
Baci e a presto:*





 

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Capitolo 4
*** Io non sono loro. ***


Amami per quello che sono
Io non sono loro.

Pov. Lorenzo

Dove cazzo mi trovo? Non ricordo niente riguardo la notte scorsa. Mi rendo soltanto conto che sono a casa mia. Vedo seduta vicino a me la Cassiani, ma che schifo. Sento un immediato bisogno di vomitare, così mi precipito in bagno. Mi sa che ho esagerato ieri notte con il bere.
"Hei amico, come ti senti?" mi chiede Lele con aria sorridente. Cosa cazzo ha da ridere? A me sembra di morire e lui ride?!
"Che hai da ridere?" sbuffo infastidito.
"Niente...è che...se vedessi come ti sei comportato ieri anche tu rideresti." dice lui ridendo nuovamente
"Perché? Che ho fatto?" dico diventando improvvisamente serio.
"Mi vuoi spiegare cosa è successo? C'era così tante belle ragazze che non aspettavano altro che entrare nel tuo letto e tu scegli la Cassiani? Proprio quella che ti puoi scopare ogni santo giorno? Ma tu stai male." finisce finalmente il suo stupido discorso.
"Ma che cazzo? Quando? Ero tanto ubriaco? Non ricordo niente della scorsa notte. L'ultima cosa che ricordo è che Anna mi ha detto che era anche il compleanno della Gerace e che gli ho mandato un messaggio con i miei auguri. Punto. Da li non ricordo più niente." dico fin troppo sincero.
Lele non la smette di ridere, mi sta già rompendo le palle.
Meno male che oggi non abbiamo scuola, no, mi sbaglio, scuola abbiamo, ma noi non ci andiamo oggi, sopratutto nelle mie condizioni.
Guardo il display del telefono per leggere l'ora ma vedo un messaggio, un messaggio proveniente proprio dalla Gerace.

"Non pensavo sapessi fosse anche il mio compleanno oggi. Comunque grazie! :')"

Pov. Giulia

Non ho chiuso occhio tutta la notte. è difficile dire a me stessa che mi sono innamorata di Lorenzo Toscani. Poi ho pensato tutta la notte al fatto che mentre io stavo sola sul mio freddo letto lui si scopava un altra senza pensare minimamente a me.
Mi alzo dal letto e guardo l'orologio. Sono soltanto le 7 di mattina...mi sembra che quella notte sia durata giorni. Decido di vestirmi con una maglia bianca con strisce nere a maniche lunghe e un paio di pantacollant. Raccolgo i capelli in un cignon e mi guardo allo specchio. Faccio schifo. Sotto agli occhi ho quella schifezza blu, viola...maledette occhiaie. Prendo il correttore e lo applico sulle occhiaie. Un'pò meglio. Prendo una felpa e lo zaino ed esco di casa dopo aver salutato i miei.
Chiamo Anna per vedere come è andata, spero che almeno lei si sia divertita.
"Pronto?" risponde assonnata.
"Anna, come è andata ieri sera? Ti aspetto a scuola, ok?"
"Non andare a scuola, vieni direttamente a casa mia, tanto dei nostri compagni non c'è quasi nessuno. Sono tutti stanchi e in coma a causa di ieri sera." e comincia a ridere.
"Ok, vengo a casa tua così mi racconti tutto. Ciao tesoro, a dopo." e chiudo.
Dopo circa 20 minuti arrivo a casa di Anna, che mi apre la porta d'ingresso mezza addormentata.
"Ciao ragazza, fatti abbracciare, mi sei mancata ieri sera, è stata una noia senza di te." disse lei per poi abbracciarmi.
"Hmm, come sei dolce nana." rispondo abbracciandola a mia volta. "Allora come è andata?" chiedo con un pizzico di curiosità.
"Bene...che dire, le solite feste organizzate da Toscani, ragazze, da bere, divertimento sfrenato, RAGAZZE, insomma, niente di che. Ah sì, si è nuovamente scopato la Cassiani ed era ubriaco marcio." finì per poi sedersi sul letto.
"C'era da aspettarselo, insomma Toscani è Toscani, stronzo, puttaniere, fottutamente bello..." che cosa ho detto?
"Ehh?" dice sorpresa Anna. " Dimmi un po', non è che ti stai innamorando di Toscani? Giulia sai che ci tengo a te non voglio vederti soffrire." dice lei con aria preoccupata. Ha ragione, non posso innamorarmi proprio di Toscani.
"Ma che dici...stavo solo scherzando, è ovvio che non mi innamorerò mai di Toscani. Stiamo scherzando? Ma con chi credi di parlare con la Cassiani ?" dico per poi fare finta di essere arrabbiata.
"Scema." dice per poi abbracciarmi. Lei è la mia forza, colei che non mi ha mai abbandonata.
"Andiamo a bere un caffè?" domando io.
"Sìì, ne ho veramente bisogno." e apre l'armadio per scegliere dei vestiti da mettersi.
Infine dopo circa mezzora usciamo e andiamo al bar più vicino che troviamo. Sfortunatamente lì c'erano anche Lele e Toscani, più sfigata no è...
Speriamo che non si accorgano di noi o facciano finta che non esistiamo, ma da che mondo è mondo io sono la ragazza più sfigata del secolo, dovrebbero darmi un premio.
"Hei ragazze, qui." disse Lele indicando il posto dove erano seduti. Toscani era maledettamente attraente con la sua sigaretta in mano e con quell'aria assonnata. Andiamo e ci sediamo vicino a loro. Naturalmente a me tocca stare vicino a Toscani. Sporca traditrice...a casa mi dice di non innamorarmi di Lorenzo, e qui mi fa stare vicino a lui. Farò i conti con lei dopo. Intanto ordiniamo, io ordino il mio solito espresso per svegliarmi un'pò.
"Scusate, devo andare un attimo in bagno." dico per poi cercare il bagno. Mi guardo allo specchio e mi lavo la faccia. Quando alzo la testa dal lavandino mi sembra di vivere la scena di un film horror, vedo Toscani dietro di me che mi circonda la vita con le braccia.
"Perché non sei venuta ieri sera alla festa?" mi sussurrò lui all'orecchio per poi mordermi il lobo.
"Perché ero stanca." bugiarda. Non volevi vedere come si scopava le altre, perché sai che ti avrebbe lasciata in qualche angolo remoto della stanza. Mi gira verso di lui e mi poggia sul lavandino. Io cerco di divaricarmi insicura del fatto che quel lavandino mi avrebbe retto.
"Non mentire, perché con me non funziona." disse con la sua solita aria arrogante. Stronzo fino al midollo.
"Non mi sentivo bene, ok? Avevo mal di testa." mento nuovamente cercando di essere il più convincente possibilmente.
Mi prende alla sprovvista baciandomi, scende verso il collo per poi scostare la maglia dalla spalla. Improvvisamente quando mi tocca troppo deciso il sedere mi sveglio alla realtà, alla cruda realtà e gli do uno schiaffo.
"Ma chi credi di essere? Io non sono una delle tante che ti cade ai piedi, non sono una delle tante troiette che ti scopi una volta  e via la prossima. Mettiti l'anima in pace, me non avrai mai!" e vado via arrabbiata come non mai.

***
SPAZIO DELL'AUTRICE

Heìla ragazze e spero anche ragazzi, anche se dubito. ^^
Mi scuso per il grandissimo ritardo. A scuola ho avuto gli esami e sono rimasta senza ispirazione... povera me.
Spero mi possiate perdonare e che mi lasciate qualche recensione.
Alla prossima, baci!

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