Harry and Alex Potter

di fralesuebraccia
(/viewuser.php?uid=152889)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo


Harry James Potter ha una sorella: Alex Lily Potter.
Quando Lord Voldemort - detto da tanti Tu-Sai-Chi o L' Oscuro Signore - uccise James Potter, andò da Lily Potter, pronto ad uccidere anche lei. Ma la donna volle tentare di proteggere i propri figli, anche a costo della vita. E così fu. Ma per amore di quella donna, l' incantesimo lanciato dall' Oscuro Signore rimbalzò e si attaccò alle sole cose umane più vicine a sé: Harry e Alex Potter  -che rispettivamente avevano un anno e 3 mesi -. Il loro destino venne segnato sin dalla loro tenera età, costringendoli negli anni ad affrontare cose ben più grandi della morte. 
La loro fortuna era di avere sempre con sé l' amicizia e l' amore. 
Negli anni conobbero persone che li fecero sentire amati, persone dove si potevano sentire a casa, persone con cui costruire un futuro assieme.


Questa FF tratterà della saga di HP con un piccolo grande dettaglio in più: i protagonisti saranno 2. Due fratelli che saranno costretti ad affrontare il destino, per salvare il Mondo Magico, a tutti i costi.
I fratelli Potter si legheranno tantissimo alla famiglia Weasley, tanto che... Leggete se volete scoprirlo! =D


P.S. Cercherò di aggiornare ogni mese e se mi lasciate una recensione o metterete la vostra storia nelle da ricordare/preferite/seguite, vi manderò un e-mail quando aggiornerò ( voglio precisare che non lo faccio per far sì che mi arrivino tante recensioni o che la storia debba piacere 'forzatamente' a qualcuno, ma è solo una comodità verso di voi)

Con questo vi lascio e ci rivediamo il prossimo mese (spero anche prima!)

Un abbraccio
HPsagathebestHarryGinny





Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Harry e Alex Potter sono sempre stati costretti a vivere in una frazione del Surrey : a Little Whinging. Loro odiavano Privet Drive e con esso anche tutte le persone che vi ci abitavano. Odiavano la perfezione delle villette tutte uguali, i giardini curati e ben sistemati… 
Sin da quando erano piccoli, sognavano il giorno in cui sarebbero scappati da Privet Dive. Qualunque posto sarebbe andato bene, anche un ponte. 
I due ragazzi avevano sempre vissuto con gli zii e loro cugino perché i loro genitori erano morti in un tragico incidente d’ auto, quando Harry aveva poco più di un anno e Alex aveva pochi mesi.
Odiavano profondamente gli zii e il cugino, per diversi motivi: ogni scusa era buona per rimproverarli e metterli in punizione, Dudley gli faceva sempre i dispetti, la loro famiglia perfetta li odiava … e cosa ancora più brutta, li trattavano da schiavi. Non avevano diritto su niente; dovevano pulire l’ intera casa sin da piccolini e tutti i lavori -domestici e non- toccavano sempre a quei poveri ragazzi. Sgobbavano sempre, tutta la giornata e non avevano un minuto libero. E come se non bastasse, dovevano dividere lo stesso sgabuzzino; eh sì! Proprio sgabuzzino! Non avevano una camera tutta per loro e dovevano dividere quei pochi metri che gli spettavano. 
 
I due ragazzi non ricevevano mai regali, né per il compleanno, né per qualche festività. Quando erano più fortunati, si scambiavano qualche dolcetto rubato in casa. 
Era una vita che non valeva la pena essere goduta, per questo cercavano di sostenersi a vicenda. C’ erano tante cose che accomunavano i fratelli ma la cosa più strana era di far accadere fatti … magici … che la famiglia Dursley proprio non accettava! E quello era sempre un altro motivo per discreditarli, come sempre. 
 
Tra pochi giorni sarebbe stato il compleanno del primogenito, Harry. Quell’ anno avrebbe compiuto undici anni. 
Quel cambio di età, avrebbe portato tanti cambiamenti nella vita di tutti …
 
 
 
10 ANNI PRIMA
 
 
Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano.
 
Una strana gatta al colore grigiastro era stata seduta immobile su muretto che dava sulla casa del numero 4. Verso sera, dedusse che i residenti nella casa di fronte a lei fossero la peggior specie di Babbani mai esistiti. 
Nella loro vita, ogni singolo momento era programmato nel minimo dettaglio. Tutto doveva essere perfetto, quasi fosse di vitale importanza; ma evidentemente per loro lo era!
 
Verso notte fonda, la gatta osservava uno strano uomo, con i capelli all’ incirca verso la fine della schiena, tutti bianchi. La barba era uguale: lunghissima e bianca. Quell’ uomo era Albus Silente.
L’ uomo prese uno strano oggetto nella sua tasca, lo puntò in alto -verso il cielo- e abbassò una levetta. Magicamente, la luce del lampione più vicino a lui era stata risucchiata verso quell’ aggeggio. Proseguì così con tutti i lampioni affinché non ci fosse più luce.
Poi si girò verso la gatta e la salutò.
- Buonasera Professoressa McGranitt.
La gatta si trasformò in una donna con una tunica verde petrolio, una crocchia e il cipiglio severo. 
- Buonasera Professor Silente - Dopo una breve pausa domandò al Professore - Sono vere, le voci intendo. James e Lily Potter sono morti?
- Ahimé, sì, sono vere le voci.
- E i bambini come stanno?
- Bene. Sono sopravvissuti. Tra poco Hagrid li porterà qui
- Professore, lei ritiene saggio affidare a Hagrid un compito del genere?
- Professoressa McGranitt, io affiderei a Hagrid la mia stessa vita …
Pochi minuti dopo un rombo assordante e un bagliore improvviso, invasero il cielo di Privet Dive. Poco dopo scese un uomo gigante, bello grosso, che portava tra le braccia due pargoletti. 
- Si sono addormentati proprio ora. Che carini che sono! 
Albus Silente e Minerva McGranitt presero in braccio i due bambini e li posarono delicatamente vicino l’ uscio della villetta. Poi Albus prese una lettera dal suo taschino e la depose tra le manine di Harry Potter.
Una manina si richiuse sulla lettera che aveva accanto e lui continuò a dormire, senza sapere che era speciale, senza sapere che era famoso, senza sapere che di lì a qualche ora sarebbe stato svegliato dall'urlo della Signora Dursley che apriva la porta di casa per mettere fuori le bottiglie del latte, né che le settimane successive le avrebbe trascorse a farsi riempire di spintoni e pizzicotti dal cugino Dudley assieme alla sorellina... Non poteva sapere che in quello stesso istante, da un capo all'altro del paese, c'era gente che si riuniva in segreto e levava i calici per brindare "a Harry e Alex Potter, il bambini che sono sopravvissuti".




N.D.A.  
lo so che non è un capitolo che possa invogliare i lettori a leggere perchè comunque non è tanto diverso da ciò che è stato scritto dalla Rowling ma vi chiedo di darmi un' altra possibilità. provate a leggere i prossimi capitoli e se poi vi avrò annoiato, almeno saprò che c'è qualcuno che ha provato a darmi possibilità. ma per voi che mi seguirete ancora, mi prometto che metà del 4, il 5 e il 6 libro saranno i migliori!!! grazie dell' attenzione.
HPsagathebestHarryGinny

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Erano passati quasi dieci anni da quando i Dursley si erano svegliati una mattina e avevano trovato i loro nipoti sul gradino di casa …
 
 
Quel giorno, quando i due fratelli Potter si svegliarono a causa del fracasso che stava facendo loro cugino Dudley, ebbero entrambi la sensazione che quella giornata non sarebbe iniziata per niente per il verso giusto. 
Zia Petunia iniziò a bussare insistentemente alla porta.
- Sveglia, ora! - e ri-iniziò a bussare alla porta.
Riluttanti si alzarono dal letto e uscirono dallo sgabuzzino e andarono in cucina a preparare la colazione di Zia Petunia, Zio Vernon e Dudley. Per loro … forse sarebbe avanzato qualcosa. 
Si sentirono i passi pesanti di Dudley rimbombare dalla fine del corridoio. Gli zii scattarono in piedi tutti eccitati abbracciando il loro grasso e grosso bambino che quel giorno compieva undici anni.
- Diddino Piccino! Fatti abbracciare a mammina! Auguri mio bel bambolotto! - Disse la Zia in modo fin troppo eccentrico ed esuberante. 
Dudley si liberò dall’abbraccio della madre e si precipitò su i regali.
- Quest’anno saranno molto più belli dell’anno scorso! - Enfatizzò lo Zio.
Harry ed Alex preferirono andare via dalla cucina perché ne avevano abbastanza di vedere regali che infestavano la cucina come tutti gli anni. Si andarono a sedere sul loro letto nel ripostiglio del sottoscala. 
- Non è giusto Harry! Non ho mai ricevuto un regalo in vita mia ed ora mi fa tanta rabbia vedere ‘il mostro’ avere così tanti regali e non accontentarsi! - Disse Alex sentendo suo cugino gridare perché non aveva ricevuto abbastanza regali.
- Lo so Alex, ma non ci possiamo fare niente, lo sai- Ma non riuscì a finire la frase perché il richiamo di Zio Vernon li fece scattare in piedi e li face correre verso la cucina.
- State bene attenti e aprite le orecchie perché ve lo ripeto una sola volta, chiaro? - Aspettò un cenno d’assenso dai due e poi continuò - Oggi è il compleanno di vostro cugino e come ben sapete andremo allo zoo. Sfortunatamente non vi posso lasciare qui da soli perché brucereste la casa quindi dovrete venire con me. Ma sia chiaro: non fate neanche una delle vostre stranezze o sapete quello che vi spetta. - Finì in tono minaccioso verso i due fratelli. - E ora, tornate nel ripostiglio e rimaneteci fino ad oggi pomeriggio quando andremo allo zoo.
 
*
 
- Ehi Alex guarda! - La sorellina si avvicinò alla teca che il fratello indicava - Credo che un po’ ci capisca: sta tutto il giorno chiuso in questa teca ed è così solo … 
- Ssssssì… la gente non fa cheeeeh guardarmi tutto il giornooooh e io non posssssso fare nienteeeh…
- Harry, l’ hai sentito anche tu il serpente? - Chiese sorpresa 
- Sì. - Rispose altrettanto sorpreso di aver sentito la creatura parlare.
- È vossssstro cuginooooh quello lì? - Chiese ai fratelli indicando il cugino con la coda.
- Sì, perché?
- Prima mi è venuto a battereeeeh ssssul vetro per farmi alzareeeeeh e ha insistito tantoooh. 
- Scusalo, è davvero viziato…
- Mamma, papà guadate guardate! Il serpente finalmente si è svegliato!- Spiaccicò il suo nasone sul vetro e all’improvviso il vetro comparve e Dudley si ritrovò nel piccolo stagno artificiale nella teca del serpente. Gli zii si misero ad urlare, il serpente scappò via dallo zoo e Alex e Harry si ritrovarono a ridere sotto i baffi. Zio Vernon però li vide e pensò che fosse stata opera loro. Arrivati a casa lo Zio li chiuse nel ripostiglio e li mise a pane ed acqua per una settimana. In più dovevano svolgere il doppio dei lavori domestici che svolgevano di solito. Insomma: una vera tortura per dei ragazzini di dieci e undici anni!
 
Passata la settimana d’inferno per i due giovani ragazzi, un altro fatto strano si abbatté su di loro. 
 
Quella mattina il primogenito dei Potter andò a prendere la posta recapitata all’abitazione di Privet Drive numero 4. Sfogliandola, trovò cartoline, bollette e una strana lettera scritta con dell’inchiostro verde smeraldo indirizzata al Signor Harry Potter, Privet Drive numero 4, Ripostiglio del Sottoscala, Little Whinging. Harry si sorprese moto che quella lettera fosse intestata proprio a lui, ma la aprì curioso. Il termine giusto è cercò di aprire perché suo cugino fece la spia al padre che strappò subito la lettera di mano al ragazzo e dopo aver dato una breve letta al retro della lettera, la butto. E così fece con le enormi quantità di lettere uguali che gli arrivarono nei giorni successivi. Dopo un paio di settimane che queste lettere arrivavano interrottamente, Zio Vernon decise di andare a vivere su uno scoglio in mezzo al mare lontano da tutte e da tutti.
 
*
 
- Quanto manca Harry? - Chiese sussurrando Alex che era sdraiata su pavimento, rigirandosi per coprirsi tutta con la coperta che dovevano dividere nella baracca che era diventata la loro nuova abitazione.
- Un minuto scarso. Hai finito di disegnare le candeline?
- Sì. - Fece appena in tempo a dirlo che c’ orologio da polso di Dudley suonò la mezzanotte.
- Auguri Harry! Esprimi un desiderio! 
Harry soffiò sulle candeline di una torta disegnata con la sabbia che occupava il pavimento di legno della baracca.
Tempo di pochi istanti e si sentì un boato assurdo. La porta cadde con un enorme tonfo a terra e tutti balzarono in piedi. Harry e Alex si andarono a mettere in un angolo, Dudley strinse la coperta, ma rimase sul divano, mentre gli Zii scesero dal letto e, armati di fucile, scesero le scale per andare al piano di sotto, dove proveniva il rumore.
- Chi va là! - Urlò lo Zio alla figura enorme che avanzava dalla porta.
Il grande uomo prese la porta e la risistemò al suo posto, scusandosi.
- Chi sei? - Urlò ancora impaurito.
- Mi chiamo Rubeus Hagrid. - Disse con il vocione. Poi guardò Dudley - Ehi Harry! Mi ti aspettavo un po’ più magro, ma va bene. 
- Io n-non sono Ha-Harry! - Rispose impaurito.
- Sono io Harry. - Si fece avanti il vero Harry.
- Eh si, certo sei tu! Hai gli stessi occhi di tua madre … Lily. E i capelli sono certamente di tuo padre.
- Conoscevi i nostri genitori? - Chiese Alex facendosi avanti anche lei.
- Ora basta! Harry e Alex non andranno in quella stupida scuola! - Urlò acido lo Zio.
- E chi sarà a impedirmelo: tu? 
- Guarda c-che io s-sparo! - Minacciò falsamente puntando in alto il fucile.
Ma Rubeus Hagrid con la sua grossa mano piegò verso l’alto la punta del fucile.
- Io direi proprio di no! Harry e Alex dovranno crescere con un’istruzione e quale posto migliore come Hogwarts, dove hanno studiato tutti i più grandi maghi della storia! 
- Un momento: maghi? - Chiese incredulo il ragazzo.
- Già Harry, maghi! Tu sei un mago, Harry.
- Io sono che?
- Un mago! E anche tu Alex. E siete dei grandi maghi! 
- Ehm. Come hai detto che ti chiami?
- Hagrid, chiamami Hagrid
- Hagrid… sei sicuro che siamo dei maghi? Non è che ti sei sbagliato?
- No, no! Sarete dei maghi con i fiocchi con l’istruzione … proprio come i vostri genitori.
- Vuoi dire che … ma loro sono morti in un incidente d’auto!
- Un incidente d’auto? James e Lily Potter morti in un incidente d’auto? - Chiese rivolgendosi verso gli Zii con tono incredulo.
- Bhè dovevamo pur dirgli qualcosa! Non potevamo dirgli che un mago oscuro li aveva uccisi!
- Un momento! Voi sapevate di tutto questo e non ci avete detto niente per dieci anni? - Chiese incredula e arrabbiata la piccola di casa.
- Certo! Voi non diventerete mostri come vostra madre! Non faceva altro che lodare le sue capacità magiche … e i nostri genitori erano così fieri di avere una strega in famiglia …
- Ora basta! - Gridò Alex zittendo tutti. - Non osare mai più parlare così di loro! Erano persone fantastiche e voi non lo siete! Non provate mai più a fare una cosa del genere perché quando saprò usare la magia ve la vedrete con me!
- Alex calmati. 
- Come faccio a calmarmi Harry! L’hai sentita no? Hai visto quante baggianate ci hanno raccontato?
- Lo so, ma ora non è il momento di pensarci. Hagrid perché sei qui? - Chiese Harry ora rivolgendosi al gigante.
- Bhè perché Silente, che è il preside della scuola che vi parlavo, mi ha mandato qui perché ancora non hai aperto la lettera di ammissione a Hogwarts
- E la hai tu la lettera?
- Oh sì che sciocco! Quasi dimenticavo. Ecco. 
Lentamente Harry aprì con occhi curiosi assieme alla sorellina la lettera dalla scrittura verde smeraldo.
- Ma io non andrò con Harry? - Chiese spaventata Alex.
- No, tu sei piccola per andare con lui. Ci andrai l’anno prossimo, con i ragazzi della tua età …
- Ma …
- Ora dobbiamo andare!
- E dove andiamo Hagrid?
- A Diagon Alley, a fare le spese per la scuola.
- Ma non ho un soldo!
- Oh ma quello non è un problema! C’è la Gringott, la banca dei maghi! I tui genitori hanno lasciato voi dei soldi!
 
*
 
Dopo tante sorprese Alex ed Harry Potter vedevano il loro sogno di andare lontano da casa sempre più vicino. Andarono a Diagon Alley per comperare cose per la scuola ad Harry e Hagrid gli regalò perfino una civetta: Edvige.
Tutto era così bello per i due ragazzi che il tempo passò via in fretta e furono  costretti a salutarsi. Durante l’ anno scolastico continuarono a scriversi e Hary finalmente si fece nuovi amici e tra cose belle e brutte …  [sorry, to be continued :)] 



SCUSATE PER L' IMMENSO RITARDO MA HO AVUTO PROBLEMI E POI MI E' VENUTA ANCHE LA FEBBRE... IL PROSSIMO CAPITOLO SARA' PIENO ZEPPO DI SORPRESE!! VE LO ASSICURO!
ALLA PROSSIM
A!
HPsagathebestHarryGinny

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Dopo tante sorprese Alex ed Harry Potter vedevano il loro sogno di andare lontano di casa sempre più vicino. Andarono a Diagon Alley per comperare cose per la scuola a Harry e Hagrid gli regalò perfino una civetta: Edvige.
Tutto era così bello per i due ragazzi che il tempo passò via in fretta e furono costretti a salutarsi. Durante l’anno scolastico continuarono a scriversi e Harry finalmente si fece nuovi amici e tra cose belle e brutte      passarono velocemente ben 5 anni.
In quei 5 lunghi anni di cose ne erano successe! Tra maghi oscuri e la vita di tutti i giorni, i ragazzi pensavano di star impazzendo! Fortuna che quell’estate era stata forse la migliore di tutte perché i legami tra i fratelli Weasley, Hermione e i fratelli Potter era più unito e insieme avevano passato una fantastica Estate. Ma tutte le cose belle hanno una fine, purtroppo. Tra 2 settimane sarebbe iniziata la scuola e i ragazzi erano molto agitati all’inizio del loro nuovo anno. Ma per una sera non ci stavano pensando perché erano in corso festeggiamenti nel giardino della Tana per i 14 anni di una persona molto speciale.
- Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri ad Alex, tanti auguri a te! - Gridarono 6 teste rosse, Harry ed Hermione. 
- Ricordati di esprimere un desiderio Alex! - Gridò Fred proprio mentre la ragazza si chinava a soffiare candeline che le facevano i dispetti e non si volevano spegnere.
- Oh lasciale stare tesoro fanno a tutti i dispetti le candele magiche! - La rincuorò Molly Weasley vedendola che ci rimaneva un po’ male perché le candeline le facevano la linguaccia.
- Ora scarta i regali. Tieni, questo è il mio e di Ginny - Hermione le porse una scatolina con un fiocco blu.
Delicatamente Alex la aprì e neanche la aprì che subito corse ad abbracciare le due amiche.
 - Grazie grazie grazie! 
- Questo invece è mio e di Arthur. Spero ti piaccia cara.
Molly ed Arthur le avevano regalato un grazioso braccialetto d’argento ornato qua e là da pietre colorate.
- Grazie mille! È bellissimo, non so cosa dire.
- Oh niente cara, era il minimo!
- Ok ora il nostro - Disse George. - Abbiamo sentito che li cercavi - Iniziò.
- E te li abbiamo rimediati - Completò Fred. 
Alex strappò la carta del leggero pacchetto e per poco non svenì. - Voi siete pazzi!
- Biglietti per due persone dei Simple Plane.
- Sei nella dodicesima fila, vicino al palco.
- Non ho parole, veramente! - E corse ad abbracciare anche loro.
- Ehi manca ancora il mio e quello di Ron! - Le ricordò il fratello maggiore.
- Tieni … scusa per il pacchetto: tuo fratello è negato nell’ incartare i regali! - Disse Ron facendo ridere tutti.
Nella piccola scatola vellutata c’era una cavigliera delicata e semplice, che qualche giorno fa la fece impazzire in una vetrina a Diagon Alley.
- Grazie tante! 
Abbracciò prima Ron, poi corse dal fratello e gli saltò a dosso, letteralmente!
- Guarda che ora hai quattordici anni, non sette! Inizi a pesare, sai?
- Zitto e abbracciami!
La serata passo felice ed Harry si ritrovò a guardare la sorellina ridere e scherzare e non poté fare a meno di notare che era diventata davvero una bella ragazza. Alta, pelle candida come la neve, capelli mori e lisci lunghi fino all’ addome. Occhi verdi smeraldo, proprio come quelli di Harry … come quelli di Lily. Ma anche lei aveva una particolarità che però riusciva a mimetizzare con i capelli: una cicatrice a forma di saetta dietro l’ orecchio destro … proprio come il fratello l’ aveva sulla fronte … 
Harry dovette ammettere che non era più la sorellina piccolina con la quale giocava a nascondino. Ora era diventata una giovane donna ma non era ancora pronto a vederla tra le braccia di un altro ragazzo … non ancora. Per questo si infuriava tanto quando guardavano sua sorella. 
Ma doveva accettare la realtà.
- Harry! Harry!
- Si, si! Scusa Gin mi ero fermato a pensare.
- Ok - Gli fece un sorriso. - Lo vuoi un pezzo di torta? Sai, prima che qualcuno se la divori tutta.
- No, grazie: non ho tanta fame …
- So che sei nervoso perché tra qualche giorno rivedrai Sirius ma non puoi non mangiare!
- Sul serio Gin, non è per Sirius. È che tua madre quando c’è u compleanno cucina per un’ esercito e sono veramente stra-pieno. Ma grazie lo stesso! - Le sorrise.
Ginny si mise seduta affianco a lui sul dondolo con aria insistente che non prometteva nulla di buono - Ora tu Harry James Potter mangerai questa torta davanti ai miei occhi o giuro che darò una frugata negli esperimenti dei gemelli. E non prometto nulla sul fatto che il danno non sia permanente.
- Ok, ok, ok. La mangio ma leva quello sguardo: fa paura!
Scoppiarono a ridere tutti e due.
- Ehi voi due! Che c’è tanto da ridere? - Si intromise Alex.
- Bhè … diciamo che ho trovato un modo per ricattare tuo fratello - Spiegò la rossa maliziosa.
- E sarebbe? - Chiese entusiasta la mora.
- Non osare dirgli niente che ti passi per la testa! - Harry bloccò Ginny prima ancora che potesse parlare.
- Bhè c’è una ragazza che … - Harry scattò dal dondolo e prese la ragazza a mo’ di ‘sacco di patate’. Lei - naturalmente-iniziò ad urlare - Harry! Harry diamine lasciami! - Gridò dimenandosi.
- Troppo tardi! Che ne dici di un bagnetto serale? - Chiese lui e senza attendere risposta si incamminò velocemente verso il lago vicino all’ abitazione.
- Harry! Har - Ma troppo tardi: il ragazzo l’ aveva lanciata in acqua.
- Harry io ti ammazzo! - Disse dopo essere emersa.
- Ehy Harry! Non è giusto che la festeggiata stia a guardare no?
- Giustissimo George! - Rispose con un sorriso sornione.
Alex non ebbe neanche il tempo di elaborare quello che stava succedendo attorno a lei che si sentì afferrare per le braccia e per le caviglie dai gemelli. Poi sentì l’ acqua fredda bagnargli tutto il corpo. Riemerse velocemente, giusto il tempo di vedere i gemelli che buttavano con uno spintone Harry in acqua e loro che venivano spintonati in acqua a loro volta da Ron. Tra risa e schiamazzi sempre Ron prese Hermione e buttò anche lei in acqua. Ma per lui, non ci fu bisogno che qualcuno lo buttasse in acqua: ci si buttò da solo. Da li iniziarono piacevoli battaglie a spruzzi per un piacevole quattordicesimo compleanno da ricordare
 
 
 
 
Innanzitutto mi scuso per il lieve ritardo di questa storia ma ho dovuto ritoccare dei punti perché scrivendola in più volte c’erano dei pezzi da sistemare. Mi auguro che la storia si di vostro gradimento.
Un bacio a tutti.
HPsagathebestHarryGinny

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Il suono della sveglia proveniente dalla camera di Harry e Ron squarciò il silenzio che regnava alla Tana qualche giorno dopo il compleanno della neo quattordicenne. 
Ron continuò a dormire; Harry invece era già sveglio da ore a fantasticare come sarebbero stati prossimi giorni in compagnia del padrino. Il suono della sveglia lo riportò alla realtà. Si alzò dal letto e in fretta e furia si vestì. 
« Ron!… Ron!… RON!… Ron svegliati corri la camera è invasa di ragni giganti! » Ron si svegliò di soprassalto e quando vide l’ amico ridere lo mandò a farsi maledire. « Ron giuro che se ti rimetti a letto potrei accidentalmente far finire una di quegli esperimenti dei gemelli … magari quello con effetti viscidi sulla pelle per 24h … oppure quello » Ma si interruppe quando Ron di mal umore si alzò dal letto.
Corse fuori dalla stanza e incrociò Hermione  che a sua volta dalla sua. 
« Ciao Herm! Ginny e Alex? »
« Ancora dormono. Sono stravolte dal concerto di ieri. Come sei di buon umore questa mattina Harry! » Notò la riccia.
« Sì! È il grande giorno oggi! Ora le vado a svegliare sennò facciamo tardi »  Entrò nella camera delle ragazze e le trovò tutte e due a dormire beatamente. Decise di iniziare a svegliare prima Ginny perché con Alex sarebbe stata una lotta. « Gin, Gin piccola ti devi svegliare » Lei, come risposta, si girò dall’ altro lato. Harry sorrise. « Ginny ti prego, non farmelo fare! » Lei non diede nessun segno di vita e Harry le iniziò a fare il solletico su i fianchi, il suo punto debole. Ginny ovviamente lo implorò di smettere ma lui lo fece solo quando la rossa non ebbe più fiato
« Ok, ok! Mi alzo. Contento ora? » 
« Ti voglio tanto bene Ginny »  E le scoccò un bacio sulla guancia. Poi passò al letto dove dormiva Alex.
« Alex, sorellina migliore del mondo! Devi svegliarti » Cercò di convincerla con voce adulante.
« Non rompermi e non adularmi fintamente! »
« Alex ti prego! Oggi dobbiamo andare da Sirius! » La implorò.
« Harry vattene e lasciami dormire! »
« Dai Alex! Sono svegli tutti grazie a lui. Fai questo sforzo. Quando saremo a Grimmuld Place potrai dormire quanto vuoi. » Cercò di convincerla anche Ginny. « Harry però ora dovresti andare fuori cperché ci dobbiamo cambiare. »
« La controlli tu? »
« Sì, vai tranquillo. »
« Grazie Gin » E le schioccò il secondo bacio sulla guancia da quella mattina.
Quando fu uscito Alex guardò Ginny con aria sorpresa.
« È proprio felice oggi! » Ma guardando lo sguardo imbambolato con un sorriso da ebete dell’ amica. « Gin lascialo stare. Ti farà solo stare male. Lo sai che è un coglione su queste cose! »
 
 
 
 
***** (qualche ora dopo)
 
 
 
C’era stato anche all’ inizio dell’ estete ma quel brivido lungo la schiena quando attraversava il corridoio principale c’era ancora. Questa volta era il primo della fila e fu anche il primo ad abbracciare il suo padrino. Una scossa di felicità lo invase dalla punta dei piedi fino alla punta dei capelli.
« Andate a disfare gli indumenti che userete questi giorni e poi tornate qui che tra poco sarà pronto il pranzo » Avvisò Molly.
« Ehi Sirius, quali sono le nostre stanze? » Chiese Alex.
« Prima di portarvi di sopra a vedere le vostre stanze lasciate che faccia un incantesimo ai vostri bagagli in modo che ci seguano su per le scale. Ok ora venite con me. Questa prima stanza al secondo piano è dei gemelli. Due letti singoli ed un grande spazio vuoto per gli esperimenti! Ma non ditelo a vostra madre o saranno cavoli miei.  » I gemelli ne furono entusiasti e Sirius ancora di più
« Grazie mille Sirius! » Dissero all’ unisono George e Fred.
« Quella lì infondo è per voi ragazze. C’erano solo due letti ma ne abbiamo aggiunto un’ altro. Se poi non vi bastano i tre armadi e le quattro cassettiere, la porta che trovate di fianco all’ armadio marrone laccato è una cabina armadio che per quando è grande entrerebbe benissimo un’ altro letto. »
« Wow grazie! » Disse emozionata Hermione.
« Invece per voi due ragazzi è questa la vostra stanza. C’è un letto in più ma vi abbiamo dato questa camera perché c’è un’ antica scacchiera a muro. »
« O mio Dio! Sirius sei un grande! » Esclamò Ron aprendo la porta della sua stanza.
« Vicino alla porta di Fred e George c’è il bagno. Ce ne è uno ad ogni piano della casa. Al piano di sopra c’è la mia camera, quella di Molly e Arthur, un bagno e la stanza degli ospiti. Ed infine al quarto piano c’è la soffitta. Ora andate a disfare le valige perché per questi cinque giorni qui e poi venite a tavola. Ma mi raccomando: non ci mettete troppo o Molly vi seppellirà vivi. » Disse scherzosamente facendo ridere tutti. « Ah! Oggi avremo ospiti a pranzo! »
« Chi viene? » Chiese curiosa Ginny.
« Tono e Remus vengono a farci visita. »
« Davvero? » Chiese entusiasta Ginny.
« Sirius! » Si sentì la voce di Molly che lo chiamava dal piano inferiore.
« Scusate ragazzi, mi desiderano. Voi intanto andate a rilassarvi nelle vostre stanze ma soprattutto durante la vostra permanenza qui … divertitevi! »
 
 
Dopo aver disfatto le valige tornarono al primo piano e lì trovarono gli ospiti.  Per quando finirono tutti di salutare era già ora di mangiare.
La Signora Weasley, come al solito si superò offrendo loro banchetti strabilianti e rimpinzandoli di cibo fino a scoppiare.
 
Si prospettavano magnifici giorni a Grimmuld Place e tutti ne furono più che entusiasti.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Il vecchio Castello finalmente si ripopolava di facce nuove e vecchie.
Erano un grande massa di ragazzi comunemente normali che si incontravano dopo la fine delle vacanze estive nella loro grande casa. Dopo un tempo indefinito che agli studenti parve brevissimo,che gli permise di salutare gli amici che non avevano incontrato girovagando sull’ Espresso di Hogwarts, la professoressa McGranitt, l’ insegnante di Trasfiguraione, richiamò l’ attenzione di tutti.
- Signori! Signori prego prendete posto.
La calca si  divise in quattro tavoli ben distinti: il tavolo dei Corvonero, quello dei Serpeverde, il tavolo dei Tassorosso e infine quello dei Grifondoro. Ritrovarsi tutti seduti ad uno stesso tavolo, con i tuoi compagni che mangiano e scherzano, ti fa rendere conto che tutto è reale. Che sei finalmente tornato a nella tua vera casa.
Poi la professoressa McGranitt andò, come ogni anno, a prendere i ragazzini del primo anno che aspettano impazientemente l’ esito del Cappello Parlante. Qualche minuto dopo varcarono la soglia i ragazzi del primo anno, tutti impauriti. Avevano gli occhi di tutti puntati contro e ciò non contribuiva di certo a ridurre l’ ansia! Ogni studente ripercorse con la memoria anni indietro quando erano loro sotto gli occhi di tutti. Era tutto così surreale … il tempo passava davvero velocemente lì al Castello. C’erano amici e nemici, professori e altre creature che rendevano l’ anno scolastico più piacevole. Di certo non mancavano i momenti brutti, o quelli di nostalgia dai tuoi cari ma poi ci si rende conto che tutte le persone che sono attorno a te, proprio tutte, sono la tua famiglia, nel bene e nel male. 
 
 
Dopo lo smistamento il Predisde si alzò e disse il classico Discorso di Inizio Anno. Ricordò agli studenti che è severamente proibito avventurarsi nella Foresta Proibita, che per qualsiasi inflazione alle regole verrano tolti punti e per punizione ci sarà Gazza che aiuterà noi ad andare nella retta strada. Ricordò anche che per ogni merito verrano aggiuti punti alla proprio casa, che la colazione viene servita alle sette in punto della mattina, il pranzo alle tredici e trenta e la cena alle venti. Per ultimo annunciò l’ entrata tra i docenti di una nuova professoressa: la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure venne occupata da una dipendente del Ministero della Magia: Dolores Umbridge. Naturalmente ci furono molti commenti sul come mai una dipendente Del ministero tutta ‘fru-fru’ era venuta ad occupare la cattedra di quella materia ma purtoppo non c’erano riposte plausibili quindi, pochi minuti dopo ci pensò lei a spiegare il motivo della sua presenza.
- Buonasera studenti! - Esordì con una voce talmente acuta e falsamente dolce che faceva mettere i brividi a tutti. - Come ben sapete il Ministero della Magia tiene molto all’istruzione di voi giovani maghi e giovani streghe. Sono qui per assicurarmi che questo compito venga svolto in maniera corretta. Per quest’ anno occuperò il posto di professoressa di Difesa contro le Arti Oscure e voglio che tutti vdenteremo grandissimi amici! Grazie a tutti buona cena di inizio anno! - Andò a posto tutta fiera del suo discorso.
Studenti ed insegnanti rimasero esterrefatti da quel discorso ma il professor Silente disse un semplice ‘Bene!’ e diede inizio all’ entusiasmante Bancheto di Inizio Anno. Tutti le facce degli Alunni fecero spazio ad enormi sorrisi e ognuno di loro si iniziò a servire tutto quel fantastico cibo che gli era stato messo a disposizione. Sui quattro tavoli apparsero leccornie di ogni genere e tipo. C’erano succulente Bistecche e grandi Ali di Pollo; Patatine fritte e Rollé a volontà. Succo di Zucca in ogni bicchiere e Toast in ogni piatto. C’erano anche Torte al Cioccolato, deliziose Crostate, gustose Ciscake, grandi Cupkake di vari gusti e Budini vari. Era proprio una cena da sogno! 
Poi Silente fece una cosa piuttosto ambigua: si alzò nel bel mezzo della cena e diede un annuncio. Non lo aveva mai fatto! 
- Scusatemi ragazzi. Non vorrei interrompervi nel bel mezzo del Banchetto ma quest’anno succederà ad Hogwarts qualcosa di speciale. Io e il resto del Corpo Docenti abbiamo deciso da adesso in poi che è giusto che tutti voi conosciate meglio i Prefetti ed i Caposcuola della nostra Scuola di Magia. Vorrei chiamare di fianco a me i due Prefetti di Corvonero e i due Caposcuola. Come Prefetti abbiamo Anthony Goldstein e Padma Patil. Come Caposcuola Eddie Charmichael e Lisa Turpin.   I Prefetti di Tassorosso sono Hannah Abbott e Ernie Macmillan. I Caposcuola invece sono Zacharias Smith e Rose Zeller.    Nella Casa dei Serpeverde abbiamo Draco Malfoy e Pansy Parkinson come Prefetti e Millicent Bulstrode.   Per Grifondoro abbiamo la signorina Hermione Granger e il signor Ronald Weasley come Prefetti e come Caposcuola Jack Sloper e Natalie McDonald. Prego tutti gli studenti di raggiungermi qui di fianco a me per piacere. 
Tra urla di incoraggiamento e vari fischi tutti gli studenti raggiunsero il preside. 
- Ma ti rendi conto? Ron Caposcuola! - Beffeggiò Alex    
- Un grande augurio di incoraggiamento di inizio anno a voi e anche a tutto il resto degli studenti! - Dopo una breve pausa, Silente riprese - Ora ritornate pure a mangiare ragazzi e scusate per l’ interruzione. Ancora buon anno scolastico a tutti! 
Quando Ron ritornò al suo posto tutti lo strattonarono e gli fecero i complimenti. Hermione invece era strafelice perché c’era rimasta male di non aver ricevuto lei la lettera per diventare Prefetto. Ora invece aveva ottenuto ciò che voleva ed era contenta di avere la responsabilità sulle sue spalle. Ovviamente c’era anche Ron ma era chiaro che la maggior parte del lavoro andava a lei!  
Tornati in Sala Comune non si fecero i soliti gruppi ma andarono tutti nelle proprie stanze, chi per fare ancora baldoria con i propri compagni, chi per cercare di dormire ed essere fresco per il primo giorno di lezione. Per tutti però si prospettava un anno grandioso. 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 5 ***


Eccomi con il 5 capitolo. Scusatemi se c'è stato tanto ritardo ma quando ho pubblicato il capitolo e vi ho inviato l' e-mail, nella pagina del link della storia diceva di avermelo eliminato e di aspettare qualche giorno per riaverlo. Ora il capitolo non è riapparso quandi lo ri-posto di nuovo. Mi scuso anche per la lunghezza della storia ma non voglio annoiarvi scrivendo cose che sicuramente saprete a memoria...  Quando ho inziato qusta storia avevo tante idee in mente e le ho messe tutte su carta ma purtroppo sono tutte distanti in senso temporale ed è difficile collegarle.
Grazie a tutti i lettori che continuano ad avere pazzienza con me ed ad aspettare dei contenuti migliori.
HPstbHG






Era già mattina inoltrata, ma Grimmuld Place era ancora immersa nel silenzio.
Tutti dormivano dato la sera precedente si era fatto molto tardi perché erano stati tutti intorno al camino a raccontare avvenimenti divertenti. Quando decisero di andare a dormire si erano fatte ormai quasi le due e con un’buonanotte’ assonnato, andarono tutti quanti a dormire sui propri letti.
Un boato improvviso svegliò tutti quanti. Tutti si alzarono di scatto e, scendendo le scale di corsa, andarono alla fonte del rumore. Con la bacchetta in mano, Sirius fu il primo ad entrare in cucina. Vide Kreacher armeggiare con le pentole ed Edvige volare impaurita per tutta la cucina, facendo cascare di tanto in tanto qualcosa dalle mensole. 
- Kreacher! Cosa stai facendo? - Chiese sorpreso Sirius.
- Padrone, Kreacher voleva fermare la civetta perché dava fastidio. Kreacher voleva soltanto cacciare dalla cucina l’ uccello.
- Edvige vieni qui. - La chiamò Harry.
- Kreacher, la prossima volta che vedi Edvige la devi lasciare stare, ok?
- Certo Padrone - E l’ elfo si inchinò a Sirius.
- Immagino che non avrà mangiato tanto quando stava con i tuoi zii, vero? - Chiese Sirius al figlioccio, mentre lanciava incantesimi di riparazione e di pulizia sulla cucina.
- No, infatti. - Rispose Harry. - Non avevo niente da dargli e ora avrà sicuramente moltissima fame!
. Ok, ragazzi. Dato che siamo tutti svegli preparo la colazione e poi vi sarei grata se mi deste  una mano nelle pulizie. -  Si intromise Molly.
 
 
 
***
 
 
 
Dopo due intensi giorni di pulizie, erano tutti pronti a partire. Dopo molte imprecazioni di Molly per far velocizzare i ragazzi a preparare le loro cose e andare a mettere i bagagli in macchina, arrivarono alla stazione di King Cross. Molly come al solito era molto triste nel vedere la casa che si svuotava, Arthur si limitava a salutare ma anche lui infondo era triste; Sirius faceva il forte ma quando abbracciò Harry si lasciò andare. Tonks lasciava vagare la mente a quando era lei che andava sul quel treno scarlatto e ogni anno era sempre più contenta; Remus invece guardava ridendo un gruppetto di quattro ragazzini salire sul treno ed iniziare a fare baldoria … gli ricordavano tanto lui ed i Malandrini dieci anni prima. 
 
 
***
 
Il treno qualche minuto dopo partì e, trovato uno scompartimento assieme a Luna (una ragazza che un po’ stramba che conobbero l’ anno passato) e Neville, iniziarono a raccontarsi le avventure delle proprie vacanze Estive. Luna raccontò di come lei e suo padre andarono alla ricerca di piante ed animali dallo strano nome. Neville invece narrò di come trovò la pianta dalla quale non si staccava mai. Di come tutta l’ estate avesse cercato notizie su di essa.
Harry, durante il viaggio, ripensò alla prima volta sul treno assieme a Ron; a come si era sentito così solo e allontanato dall’ unica parte della sua famiglia, ossia sua sorella Alex. E anche se erano ben cinque anni che il Primo di Settembre prendeva quel treno scarlatto, quello che lo portava finalmente a Casa.
 
 
 
***
 
 
 
Dopo alcune lunghe ore finalmente ritornarono nel luogo che accoglieva e accomunava tutti quei ragazzi presenti nel treno. Ragazzi dagli 11 ai 17 anni, tutti lì per una sola grande cosa: la magia.
Con calma il treno si svuotò. C’ erano i ragazzi del primo anno che andavano spaventati e curiosi allo stesso tempo da quel grande Guardiacaccia che chiamava a raccolta loro per svolgere una tradizione che da secoli andava avanti e che i ragazzini del primo anno dovevano rispettare. I nuovi arrivati andarono con Hagrid verso il Lago Nero per scorgere il Castello da delle barchette. Tutti gli altri, invece, si incamminarono per andare a prendere delle carrozze che camminavano magicamente. Alex, Harry, Luna, Neville, Hermione e Ron , prima di andare a prendere le carrozze, si soffermarono qualche minuto, incantati dallo splendore e dalla magia che quel posto emanava. Si guardarono in faccia e sorrisero:  erano di nuovo a casa.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


La luce del mattino seguente svegliò tutte le persone che popolavano il Castello di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Nel Parco alcuni uccellini giocavano a ricorrersi tra i rami degli alberi. Era tutto così perfetto, come in una fiaba. Piano piano tutti gli studenti uscirono fuori dalle loro Sale Comuni e presero posto a piccoli mucchi nei tavoli delle Quattro Casate della Scuola. 
Chissà perché, nel primo giorno di scuola sale un po’ di ansia e non hai voglia di mangiare. Nel primo giorno tutti si sistemano per bene, come se essere più belli per un giorno ti alzasse i voti! Tutti gli anni, in questo giorno gli studenti sono contenti di rivedere i propri amici e quasi gli piacciono stare nelle aule ad ascoltare la lezione. Questo giorno è un po’ magico perché è l’inizio di un nuovo anno importante per tutti. C’è chi inizia il Primo anno e chi inizia l’Ultimo. 
Quando l’Estate finisce e non si vede l’ora di tornare a Scuola solo per re incontrare gli amici e fare baldoria nelle proprie camere la sera. 
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnn!’ Il suono della campanella allarmò gli studenti. Tutti si avviarono nelle proprie classi. Ginny ed Alex avevano la prima ora di lezione con Pozioni assieme ai Corvonero del quarto anno. Harry, Ron, Hermione e Neville avevano Trasfigurazione con i Tassorosso del quinto anno. Fred e George Difesa contro le Arti Oscure con i Corvonero del settimo anno e Luna aveva Erbologia con i Serpeverde sempre del quinto anno. 
Le sei ore trascorsero veloci rispetto al solito. Scoccò la campanella delle Due ed un Quarto tutti gli studenti si avviarono in Sala Grande. 
- A voi come è andata? Soliti discorsi da quinto anno? - Domandò Fred a Ron.
- Tutti i professori non hanno fatto altro che ripeterci che quest’anno ci sono i G.U.F.O, che ci dobbiamo impegnare al massimo e sfruttare i loro insegnamenti. Una noia tutte e sei le ore!
- Ronald, quando arriverai a Maggio e non saprai niente, ti accorgerai che questi consigli che ti hanno dato non sono tutte parole buttate al vento! - Lo rimbeccò come al solito Hermione - E poi, io ho già preparato tutto il programma di ripasso che inizieremo a vedere a Gennaio.
- Gennaio? Hermione tu sei completamente fusa! - Ribatté lui.
- A voi come è andata? - Chiese Harry agli altri ignorando il battibecco che si stava formando tra i due.
- A noi tutto liscio. La solita palla dei professori. - Rispose Ginny.
- Noi abbiamo avuto la Umbridge! È una vera palla al piede e indovina? Non ci farà usare la magia perché secondo lei è troppo pericoloso! - Esclamò Fred con disapprovazione.
- Impossibile! È malata di mente quella! - Esclamò Ginny.
- ‘Signor Weasley, mi sembra ovvio che alla vostra età usare incantesimi di difesa sarebbe alquanto assurdo!’ - Imitò George facendo ridere anche altri compagni di Grifondoro che ascoltavano la conversazione.
Il pranzo fu pieno di risate e storie. Giusto per alleggerire il primo giorno di scuola. 
- Voi che fate dopo scuola? - Chiese Ron appena ebbe finito una fetta di cheesekake ai lamponi.
- Io vano in Biblioteca a cercare degli approfondimenti per un  argomento di Trasfigurazione. - Rispose Hermione sotto gli sguardi sconsolati ti tutti.
- Io vado ad allenarmi un po’ con Alex con il Quidditch. Quest’anno contiamo di ritornare in squadra! - Rispose la rossa.
- Penso che mi rilasserò in Sala Comune - Rispose invece Harry - Voi che fate? - Chiese ai Gemelli.
- Non so … penso che andremo a dar fastidio a Gazza! - Rispose sogghignando George.
Fred, che intanto era stato zitto, stava escogitando uno scherzetto. Aveva appena fatto attivare una specie di insetto meccanico lilla che andò davanti agli occhi di Alex e gli punzecchiò il braccio. Lei saltò dallo spavento e dal dolore e Fred gli baciò la guancia e disse:
- Sorridi, dolcezza! Fa bene! - E poi scappò.
Alex si infuriò tantissimo e gli corse dietro gridando: 
- Sei un vero deficiente, Fred Weasley!
Tutti i Grifondoro scoppiarono a ridere. Vedere due ragazzi che si rincorrono nella Sala Grande davanti a tutti era proprio uno spasso!
- George siete dei deficienti! - Disse Ginny, non riuscendo però a trattenere le risate. 
- Guarda che io non ho fatto niente! Questa volta Fred ha fatto tutto da solo e devo dire che è stato geniale! Alex si sta smosciando un po’! non fa battute, si fa i fumetti in aria …
- Scommetti che tra poco la vediamo incollata ad un ragazzo? Secondo me si sta innamorando la mora! - Scherzò Ron.
Peccato che Harry non la prese tanto come un scherzo. Lo guardò con le saette neglio occhi e gli mollò un calcio sotto al tavolo!
- Ehy guarda che scherzavo!
- Sì, si certo!
- Harry guarda che Alex sta crescendo! Ha la fila di ragazzi dietro e lo devi accettare! - Gli fece notare Hermione.
- Si … prima o poi si fidanzerà ma spero più poi che prima! - Confessò. 
Il gruppo si iniziò ad alzare dal tavolo e si diressero tutti verso la Sala Comune. 
- Ehy Ron! Però anche Ginny è nella stessa situazione di Alex! Gli sbavano dietro da anni i ragazzi! - Detto questo abbracciò Ginny e gli stampò un bacio sulla tempia. Sapeva che quel gesto avrebbe fatto irritare Ron.
- Peccato che la piccola di casa già è occupata! - Enfatizzò George facendo ridere Hermione.
Ginny abbassò lo sguardo imbarazzata.
- Fred sei un emerito idota! - Si sentì la voce di Alex in lontananza ma era come se fosse nascosta in qualche corridoio. 
- Zitta che parli a vanvera! - gli rispose il rosso.
- Io parlo quanto mi par … - E non  si sentì più niente.
- Finalmente Fred gli ha messo una mano davanti alla bocca! Non la potevo più di sentirla urlare! - Esclamò Hermione.
Dopo circa trenta secondi Ginny esclamò:
- Mi sa che non gli ha messo la mano davanti alla bocca ma che la sua lingua sia occupata a fare qualcos’altro!
Tutti si girarono verso il corridoio dove guardava Ginny. C’era Fred che si dava da fare per far stare zitta Alex e, alquanto pare, a lei non dispiaceva per niente! 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Harry era a dir poco scioccato! Realizzare tutto d’un botto che tua sorella, quella che hai sempre visto piccola ed indifesa, quella della quale ti sei dovuto prendere cura da solo, tra le braccia di un altro non deve essere tanto facile; Soprattutto se il ragazzo in questione è uno dei fratelli del tuo migliore amico!
 
Ginny tirò per una manica Harry e lo trascinò per il corridoio fino al quadro della Signora Grassa. Disse la parola d’ordine ed entrarono. Il Prescelto si accasciò su una sedia attorno ad un tavolino con altri divanetti rosso scarlatti. A rompere il silenzio fu Hermione che, vedendo Harry in quello stato, decise di risvegliarlo dai suoi assurdi pensieri.
- Harry, dai! Lo sapevi che prima o poi sarebbe successo! Ha quattordici anni non ha bisogno del baby-sitter. Sta crescendo anche lei se non te ne sei accorto!
- Non me lo sarei mai aspettato… lui mi racconta sempre tutto! Da dove è uscita quella cosa? - Commentò George alquanto pensieroso.
- Quella cosa è mia sorella, ti ricordo!
- Oh ma andiamo, smettetela! Vi state comportando come due ragazzini! Si piacciono, e allora? Qual è il problema! Dovreste essere contenti per loro invece che rimanere su delle poltrone in catalessi! Preferivi vederla tra le braccia di Draco Malfoy, per caso? - Sbottò Ginny non comprendendo il perché di tutto quel polverone alzato per un misero bacio tra il fratello e la sua una sua migliore amica. 
Quella visione orribile fece sbattere Harry con la realtà ed effettivamente, non  poté che dar ragione alla ragazza. 
- Mi devo abituare però! Dovete darmi tempo … - Rispose il moro giustificandosi e capendo che effettivamente non era da fare un dramma su quel bacio.
- Sii contento per tua sorella! Non farla tanto lunga tanto non serve a niente! - Ribatté Ron con decisione.
Tutti iniziarono a ridere perché avrebbero messo una mano sul fuoco ogni singola persona del Castello che se avesse visto ciò che Dean Thomas e Ginny facevano quando lui non c’era non avrebbe di sicuro fatto quello che aveva appena detto a Harry! 
Ginny accolse la sfida e disse:
- Sicuro Ron? - Il rosso annuì. Lei si alzò dalla poltrona e andò verso il suo ragazzo, che stava parlando con dei suoi amici. - Harry tienilo, mi raccomando! - Disse prima di prendere il braccio di Dean, strattonarlo per farlo girare faccia a faccia con lei e dargli un bacio.
Ron era incredulo! Era come paralizzato. Piano piano però realizzò e metabolizzò tutte le notizie e Harry e George dovettero davvero tenerlo per non farlo scagliare contro Dean!
- Gin vai fuori con Dean o questo lo fa a pezzi se riesce a scappare! Ci pensiamo noi a farlo calmare, tranquilla! - Le fece George.
Poi il gemello si mise di fronte a Ron e, assieme ad Hermione, cercò di far ragionare il fratello, troppo scosso dalla botta per ragionare che era un cosa stupida arrabbiarsi perché sua sorella aveva un ragazzo.
- Ron ragiona: Ginny non te l’ha detto perché sapeva che avresti reagito così e non voleva che ti incavolassi. Oggi, baciando Dean davanti a te, ha messo alla prova la tua gelosia verso di lei e, data la tua reazione, ha contestato che aveva fatto bene a non dirti niente! Dimostrale, quando rientrerà stasera a cena, che si sbagliava e che cercherai di tenere a bada la tua gelosia, vero Ron? - Concluse con un tono un po’ minaccioso Hermione, non appena George e Harry riuscirono a mettere seduto Ron sul divanetto.
- Ha sbagliato a non dirmelo! - Protestò
- Si certo! Così magari avresti mollato a Dean un cazzotto prima! - Concluse ironico Harry.
- Ma tutti voi lo sapevate! - Cercò ancora di protestare.
- Non è che Ginny è venuta a mettere i manifesti da noi eh! L’abbiamo visto da come si guardavano e da quanto tempo passavano assieme. 
- Fatemi capire: praticamente lo sa tutta la scuola tranne io?
- Già - Confermò George.
- Tra te, Harry e George non si sa chi ha gli occhi più foderati di prosciutto! - I ragazzi guardarono interrogativa Hermione e lei si spiegò meglio. - Ma voi credete davvero che quel bacio tra Fred ed Alex sia capitato per caso? Che tutti e due non si guardassero sempre e sperassero in ogni momento della giornata di restare soli? Perfino Tiger e Goyle gli facevano delle battutine e perfino davanti a voi! Ma voi, ovviamente, eravate troppo impegnati a guardare gli asini che volavano!
- Gli asini? - Dissero interrogativi George e Ron.
- Lasciate stare! - Intervenne Harry senza farla lunga.
- Il punto è che non  ve la dovete prendere con loro. Si amano, basta! Non è colpa loro se non ve ne eravate accorti prima e avete subito lo shok tutto assieme. La prossima volta, cercate di cogliere i segnali e di non arrabbiarvi perché non potete mettervi contro di loro! 
Quelle parole parole li fecero riflettere molto e, come tocco finale, Hermione disse: 
-Fred ed Alex …
- Noi cosa? - Chiese la ragazza presta in questione appena entrata nella Sala Comune affianco a Fred.
Harry scattò in piedi quando li vide e … 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


-Fred ed Alex …
- Noi cosa? - Chiese la ragazza presa in questione appena entrata nella Sala Comune affianco a Fred.
Harry scattò in piedi quando li vide e Hermione lo fulminò con lo sguardo.
Infondo, voleva solo che sua sorella fosse felice e, come aveva detto la migliore amica prima, meglio Fred che Malfoy! Così, si limitò solo a dire:
- Falle male e ti faccio male io, chiaro? 
Alex guardò Hermione come per dire ‘ci ha beccati?’ , ma la riccia le fece segno di non preoccuparsi ed Alex le mimò un ‘grazie’ con le labbra.
- Hai giocato basso questa volta, fratello. I Weasley sono vendicativi, ricordatelo! - Disse George, concludendo però con un sorriso. 
D’istinto, Fred abbracciò Alex da dietro. 
- Ehy, ma Ginny dov’è? - chiese Alex dopo essersi accorta dell’ assenza dell’ amica.
- Ha baciato Dean davanti a Ron ed è scappata perché sennò Ron lo avrebbe ucciso! - Spiegò Harry e tutti scoppiarono tutti a ridere.
- E perché tutto questo coraggio? - Chiese a metà tra lo scoppiare a ridere e l’essere seria.
- Perché Ron aveva fatto un discorso che non era da lui sulla mia e sua gelosia e Gin lo ha messo alla prova. Ma evidentemente Ron non capisce quello che dice! - Lo canzonò Harry.
Ron oramai si era rassegnato a stare seduto sulla poltrona rossa scarlatta della Sala Comune senza aprire bocca, perché sicuramente se l’ avrebbe fatto gli sarebbero arrivate solo critiche e prese in giro sulla sua reazione. Ma cosa doveva fare lui se era molto protettivo nei confronti della sua unica sorella? Provava molto odio per le persone che le potevano far male. Non voleva vederla stare male di nuovo, con come ci stette per Harry. Da una parte era sollevato. Avrebbe fatto molto strano vedere il suo migliore amico che pomiciava con sua sorella, o peggio!  Si levò velocemente quell’ immagine dalla testa e rabbrividì. 
‘Ora ad Harry sicuramente piace una ragazza e Ginny sta con Dean. Nessuno starà con nessuno e fine della storia. Non ci saranno impiccio tra i due!’  Pensò espressivamente, forse troppo perché quando alzò gli occhi e allontanò le sue preoccupazioni ed i suoi pensieri, Hermione gli sventolava una mano davanti al viso per vedere se era ancora tra loro.
- Sisi! Ci sono tranquilla. Ero solo soprappensiero! - La tranquillizzò mettendosi a sedere con più compostezza.
- Ah ok, credevo che tu stessi dando di matto perché non mi rispondevi più!
- Nono, tranquilla stavo solo pensando.
- A cosa? Eri talmente concentrato!
- Niente, tranquilla, niente. Solo pensieri assurdi. Ora vado, mi alleno un po’ a quidditch. Tu Harry, che fai? Vieni con  me o resti qui?
- Vengo, così mi schiarisco un po’ le idee. 
- Aspettatemi! Prendo la scopa e vengo anche io. Devo allenarmi su alcuni passaggi che non mi vengono tanto bene! - Disse George a Ron e Harry.
- Io penso che andrò in camera a leggere un po’. Qui c’è troppa confusione perfino per me! - Annunciò Hermione a Fred ed Alex.
- E fu così che rimasero in due! - Rise Alex.
- Ci sediamo qui? - Chiese Fred indicando il divanetto dove fino a poco tempo prima sedevano i suoi amici.
- Ma, da quanto … - Cominciò la mora.
- Non lo so da quanto l’ ho capito … penso da quest’ estate, quando stavamo vicino all’ albero della Tana’ - Disse un po’ imbarazzato - Però non ho fatto niente perché … sinceramente non lo so neanche io il perché!
- Albero alla Tana? 
- Sì a Luglio. Non te lo ricordi?
- Sinceramente a Luglio io mi ricordo sono cibo, mare, quidditch e ancora cibo, mare quidditch. Se mi racconti come è andata la giornata capace che mi ricordo!
- Ok, allora …

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1049107