Convivenza civile con Harry Styles. di Hope _ (/viewuser.php?uid=176045)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io e te? MAI. ***
Capitolo 2: *** Rules ***
Capitolo 3: *** Titanic ***
Capitolo 4: *** Happy breakfast! ***
Capitolo 5: *** Just dance! ***
Capitolo 6: *** "Normal" ***
Capitolo 7: *** At the end ***
Capitolo 1 *** Io e te? MAI. ***
-
Non riusciamo proprio a star lontani noi due, eh? –
-
Veramente Harry, sei tu che mi pedini. Dimmi quando mai sei venuto in
biblioteca. –
-
Ah, e cosi è una biblioteca? Chi l’avrebbe mai
detto … - si guarda intorno
interessato con le mani in tasca.
È
carino, si, ma non voglio essere la sua prossima preda. La sua lista
è già
troppo lunga.
-
Senti, ci vediamo domani a scuola ok? Ora devo studiare. Ciao ciao!
– lo
liquido con un gesto veloce della mano mentre mi giro e ritorno tra gli
scaffali.
-
Ok –
Ah.
È stato facile. Bene.
-
Mentre mi aggiro tra i libri e guardo tra gli scaffali, lui mi spunta
dallo
scaffale davanti al mio, la sua testa tra i libri che ho appena
spostato.
Non
dice niente ma il suo sguardo è intenso. Comincio a sentirmi
in soggezione.
-
Puoi… smetterla? –
-
Di far che? – chiede lui innocente.
-
Di guardarmi. In quel modo. –
-
Quale modo? –
Per
l’amor di Dio.
-
Ffff Harry… - sbuffo e gli do le spalle. Ancora.
Ma
non gliel’ha detto nessuno che è un modo per dire
“grazie ora vattene”?
-
Senti, con te sarebbe diverso –
Eh?
-
Scusa come dici? – non capisco.
-
So che non ti lasci andare perché hai paura di essere solo
una delle tante. Ma
non è cosi. Credimi. Tu mi piaci davvero. Davvero tanto.-
Me
lo sta dicendo veramente. Naaa.
-
Senti Harry… -
-
No! Lasciami finire! Ti prego! Dammi una possibilità, ok?
–
-
…-
-
Ti posso dimostrare che mi piaci davvero! –
-
Ah si? E come, di grazia? – chiedo ironica.
-
Mmmh…-
-
Ecco vedi? Ciao Harry –
Mi
prende in giro. Ma perché la gente deve fare cosi?
Mi
allontano nel corridoio silenziosa.
Quando
sto per svoltare l’angolo, si sente una voce dal fondo.
-
I capelli sciolti –
Mi
giro lentamente.
-
Stai delirando Harry? –
-
Avevi i capelli sciolti quando ci siamo incontrati per la prima volta.
E una
maglietta bianca, con dei jeans scuri e i tacchi neri. Tra i capelli
avevi
anche un fermaglio a forma di piuma. –
-…
Cosa….- sono sorpresa, come potrei non esserlo?
Ci
avviciniamo lentamente.
Quando
siamo a pochi passi di distanza incrocio le braccia al petto.
-
Potrebbe essere uno dei tuoi trucchi. Potresti segnarti tutti questi
dettagli
per le ragazze che vuoi portarti a letto e poi li tiri fuori
così. –
Mi guarda stranito.
-
Si, e tu sei un panda arancione. –
Non posso trattenere una
risatina.
Ok,
sembra anche simpatico.
-
Bhe…. Potremmo…- butto li prima di ripensarci.
-
Fantastico! Passo io da te stasera ok? – ha una faccia da
cucciolo. Ma …. No.
-
… No! Non è cosi facile. Non ti basta venire qui
e ricordarmi cosa indossavo
quel giorno! – dico poi alla fine.
-
D’accordo. Dimmi cosa devo fare. C’è
qualcun altro? Sappi che se si tratta di
competere non mi tiro mai indietro. – oddio, è
determinato a portarmi a letto
per finire la sua
benedettissima lista.
Ah-ah poverino avrà una delusione. Ma stiamo al gioco.
-
Ok, facciamo così – lo guardo dritto negli occhi.
Sembro avere la sua
attenzione.
-
Si … - mi blocca con le sue braccia tra uno scaffale e il
suo petto, la sua
testa è poco sopra la mia.
Lo
guardo malissimo. – Bhe, comincia con il toglierti da qui
sopra, grazie! –
Sembra
sorpreso – Ma che c’è che non va con te?
Non hai gli ormoni forse? Questa mossa
fa impazzire tutte le ragazze! –
Che
cose penosa.
-
Ecco, appunto io non sono “tutte le ragazze”. Per
cui sta dove sei e ascoltami
–
È
infastidito ma sorpreso.
-
Io ..-
-
Si? –
-
Non ..-
-
Ah-ah… -
-
Uscirò MAI con te, ti è chiaro il concetto?
–
-
Veramente no. Non capisco cosa mi manca. –
-
Non ti manca niente, per tutti i peperoni! È solo che tu sei
..-
-
Cosa? –
-
Tu sei… tu sei tu!
– sbotto infine.
-
Ah, è questo il problema? Io sarei io?
Bhe credo sia un problema a cui non possiamo porre una soluzione...
– ammicca
divertito.
-
Infatti! Quindi dovresti solo .. puff! – gesticolo come per
dirgli che dovrebbe
sparire.
-
No, da qua non me ne vado finchè non ottengo un
appuntamento. O almeno un
sorriso … - mi sorride e mi guarda la bocca, avvicinandosi.
-
No! Harry! Lo stai rifacendo! –
-
Rifacendo cosa?! –
-
Stai flirtando! Non puoi parlare con una persona normalmente?
–
-
No! Cioè, è più forte di me!
–
-
Sei un puttaniere quindi! Guarda la strada è
laggiù. Ma ti consiglio di andarci
un pò più tardi –
Uhuh
sono stata stronza. Che bella sensazione.
-
Ah-ah divertente. Bhe preparati perché presto, non solo ti
porterò a letto, ma
ti innamorerai anche di me. – Se, e gli orsetti lavatori
cucinano i muffin. –
-
Io ti ho avvertito… -
-
E io ti ho detto che gli orsetti cucinano i muffin! Che
c’è di male? – ripeto
innocente.
-
Ti sbagli sul mio conto Hope ..- dice allontanandosi in corridoio, ma
senza
staccare lo sguardo dal mio, particolarmente confuso.
-
E tu sul mio Styles. Non sono una facile. – gli urlo ferma
tra i miei libri ma
abbasso velocemente la voce.
-
Non l’ho mai detto questo – mi urla dal fondo del
corridoio mentre svolta
l’angolo e scompare sulle scala.
Brutto
pezzo di carota.
“GERONIMOOOOOOOOOOOOOOO!!!”
*si oramai non so
più che urlo scrivere*XD
MA
CIAO BELLE CAROTINE!
:D
Come
state? :D io cosi cosi, c’è il ponte del primo
maggio, mi ero ripromessa di
fare un sacco di cose e invece sto accantonando tutto
-.-‘’’
COMUNQUEEEEEE
solita storiuccia che
spero vi piaccia ;)
Le
posto perché quando leggo qualche storia che mi piace, la
giornata migliora,
per cui spero di poter sentire un giorno che una delle mie storie ha
tirato su
il morale a qualcuno :’D
WOW!
:D
Se
qualcuno ha letto anche le altre mie storie, avrà capito che
ce l’ho con gli
orsetti lavatori. Bhe ma sono cosi carini! *awwwww* <3
Ad
ogni modo, adesso vi lascio, ma vi informo che di questa storia ho
già fatto 5
capitoli :D quindi spero piaccia a qualcuno o entro in depressione T.T
VI
ADORO COME SEMPRE! :D <3
Xoxo
#HOPE
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Capitolo 2 *** Rules ***
-Non l’ho mai
detto questo- faccio la
vocina da Harry. Lo sto scimmiottando da quando sono tornata a casa da
mia
sorella Bonnie che, poverina, non ne potrà più.
- Hope –
mi blocca lei.
-Si?-
Lei mi
guarda come se fossi una ritardata - Ti piace! È ovvio!
–
Eh?
-
COOOOOOSAA ? SORELLA SEI IMPAZZITA? IO LO ODIO QUELLO LA’!
–
-No. Tu
sei incredibilmente, pazzamente e insanabilmente innamorata di lui.
Devi solo
ammetterlo. –
me lo dice
con una tranquillità allarmante. È lì,
tranquilla, seduta sul divano a limarsi
le unghie. E non ci pensa neanche che se mi dice una cosa cosi potrei
svenire
su due piedi.
- No,
ascoltami bene. A te piace. Solo
che
ancora non lo sai. Fattelo dire dalla tua sorella che la sa lunga. Tu
lo a-do-ri. Capito? –
parla come se sapesse
tutto lei.
Ok, qua la
cosa sta degenerando.
- Cara
sorella… - comincio con il tono più calmo
possibile – a me fa schifo
quell’individuo che tutti si ostinano a chiamare umano anche
se di umano non
c’ha neanche le dita dei piedi, capito? Spero che tu
comprenda la situazione. –
Mi guarda
come se avessi appena ingoiato una cavalletta.
- Bhe? Che
c’è? È cosi ti dico! –
Lei si
alza lentamente con le sue unghie limate, mi passa accanto e mi fa
pat-pat
sulla testa.
- Beata
gioventù che non torna più…-
dice
con tono saggio.
- Ehm,
Bonnie, hai solo due anni più di me. – ma lei non
mi ascolta.
- Beata ignoranza, beata
innocenza … - e
con queste frasi particolare sapienti, esce di scena.
Mia
sorella.
La mia
strana, strana sorella.
La mattina
dopo mi alzo e vado a scuola, come tutti i benedettissimi giorni della
mia
vita.
Ma cos’ho
fatto di male per meritarmi un’istruzione?
La
giornata è normale, se non consideriamo il fatto che Harry
in mensa mi mandava
degli sguardi pervertiti.
Io lo
decapito, giuro.
Ma prima
gli leggo tutte le barzellette di Geronimo Stilton, cosi soffre di
più.
Mentre mi
immagino 100 e 1 motivi su come potrei potenzialmente uccidere Harry,
torno al
dormitorio.
Quando
arrivo, trovo Kate, la mia compagna di stanza, mia
sorella sulla soglia, e degli uomini
indivisa con un’aria disperata.
Oddio che
è successo?
Più mi
avvicino, più corro. Oddio, ditemi che non è
successo niente.
Ma dalle
loro facce non sembra “niente”.
- Kate!
Che succede? –
- Hope!
Oddio, menomale sei qui! Tuo padre..-
-È
successo qualcosa?!- la interrompo allarmata.
Intanto
Bonnie ci raggiunge ma l’aria afflitta le è
scomparsa dal volto. Adesso sembra
più che altro divertita.
- No,
niente, niente. Solo che si sono rotte le tubature dell’acqua
nei bagni del tuo
piano che ora è tutto alagato. –
-
Cosa? Tutto qui?
– è il mio commento.
Cioè, mi aspettavo almeno che mi informassero della presenza
di un terrorista
nel campus o che so io.
- Bhe, non
è “tutto qui”.-
dice convinto un uomo
che intanto si unito a noi. – la sua stanza, signorina,
è al primo piano. –
- Ah-ah –
- E
dovremo andare per qualche settimana da qualcuno perché non
sappiamo dove stare
– riprende Kate. – io starò da July -
- Andrò da
una mia amica– dico tranquilla.
- Ma Cher
è in vacanza. – aggiunge mia sorella.
- Ah-ah –
seguo il ragionamento ma non capisco dove vuole andare a parare. Sta
cercando
di farmi capire qualcosa?
- Greta ha
la casa troppo piccola, Grace ha l’influenza …
insomma non puoi andare dai tuoi
amici. E neanche dai nonni. Ma abbiamo dovuto trovarti una sistemazione
temporanea. E non saremmo mai abbastanza grati per questo –
mia madre si
rivolge al cielo.
Però
continuo a non capire.
Bonnie se
ne accorge, mi prende per le spalle e mi grida nelle orecchie.
- NON PUOI
ANDARE DALLE TUE AMICHE NE DAI NONNI CAPISCI? CIO’ SIGNIFICA
CHE DOVRAI ANDARE
DAGLI AMICI DI MAMMA. QUELLI CHE HANNO L’APPARTAMENTO APPENA
FUORI DAL CAMPUS.–
Oddio.
No.
No, no,
no.
Non può
essere.
Non può
proprio essere, perché gli “amici di
mamma” …
Sono gli
Styles.
-
MAMMA NO!
NON PUOI FARMI QUESTO! SONO TUA FIGLIA! E TU, BONNIE, DI QUALCOSA PER
L’AMOR DI
DIO! SEI MIA SORELLA! SEI AL CORRENTE DELLA SITUAZIONE! FA QUALCOSA!
– grido
assatanata mentre mia mamma mi spinge letteralmente la schiena verso la
porta
di casa Styles, io con le valigie in mano. Mia mamma suona il
campanello al
posto mio.
Nell’istante
che precede l’apertura della porta, mi volto verso mia mamma
e a denti stretti
le sussuro (più che altro la supplico).
-
mamma no
ti prego, non farmi questo –
-Tesoro
non
hai altra scelta! E poi dovrai stare qui solo finchè Grace
non starà meglio, se
ti darà tanto fastidio vivere insieme a loro! Ma sono brave
persone, vedrai ti
divertirai. –
Eccola,
l’ha
detto.
La
porta si
apre. Un harry in maniche corte e jeans, sorridente come non mai, mi
accoglie
all’entrata.
-
Buongiorno
Signora e Signorina Jones. –
-
Buongiorno
Harry! - esclamano
mia madre e mia
sorella all’unisono mentre mi spingono nelle fauci del leone.
-
Vostra
figlia starà bene qui, non si preoccupi – ammicca
mentre un suo braccio mi
finisce dietro la schiena.
-
Lo so
Harry che sei un bravo ragazzo – sorride mia madre.
Ecco,
evidentemente questa donna non coglie la vera essenza di certe persone.
Ha
capito
tutto della vita.
Tento
un
ultimo disperato cenno di testa a mia sorella, che lo snobba ridendo
sotto i
baffi.
-
Allora
tesoro ogni tanto veniamo a controllare come stai, ma mi raccomando
rispondi al
cellulare! Mettilo in carica la sera e prendi le pastigliette per
l’allergia! –
MAMMA.
-
SI MAMMA.
Non stavate andando? –
-
Oh, che
figlia scontrosa! Non come Harry giusto? Bene, allora ce ne andiamo! A
presto!
Un bacio tesoro! –
-
Ciao
mamma. – la saluto freddamente.
-
Ah e
tesoro! – si volta all’ultimo nel vialetto un
attimo prima che Harry chiuda la
porta.
-
Ti ho
messo gli assorbenti nella prima tasca della valigia blu! Ciao ciao!
– e se ne
va via sorridendo.
Oddio,
vorrei che un buco si aprisse ora nel terreno e mi risucchiasse. O che
mi
rapisse una navicella spaziale. O che un procione mi mangi viva.
Mamma
io ti
uccido.
-
Apprensiva
la mamma, eh? – è la prima cosa che dice Harry
appena entriamo.
-
Lasciamo
stare Styles. –
-
Brutta
giornata, tesoro? – mi chiede come un marito preoccupato.
-
Bhe, fai
un po tu! Prima il brutto voto in algebra, poi le tue occhiate
perverse, la mia
camera allagata, devo venire a vivere con
la persona che mi vuole solo portare a letto per un’ infinito
lasso di tempo
– sottolineo quest’ultima parte -
e mia
madre mia umilia con la faccenda degli assorbenti. Tu che dici? E ..
ah! Non
chiamarmi mai più tesoro! –il mio tono di voce
aumenta sempre di più finchè non
mi ritrovo a urlare.
-
Uh,
abbiamo mangiato biscotti e veleno stamattina a colazione? –
-
Ah ah
esilarante Styles. Su forza, mostrami la mia camera, poniamo qualche
regola
base per la privacy e facciamola finita ok? –
-
Bhe,
veramente non hai una camera. –
-
Come “non
hai una camera”? mia madre mi ha mandato qui
perché ..-
-
Le ho
mentito. Mentito spudoratamente.- ammette felice.
Ma
che ha
che non va questo ragazzo?
-“Mentito”?
A MIA madre? Ma sei… - faccio un lungo respiro –
ok. Non importa. Però allora
dove dovrei dormire allora? –
-
Con me –
risponde come se fosse la cosa piu scontata del mondo e io la persona
piu
stupida che non ci arriva.
-
No. Non se
ne parla neanche. Proprio non se ne discute. È
improponibile. Impensabile. – ok
ho finito gli aggettivi.
-
Bhe, o
dormi con me o con il gatto. A te la scelta. – ride convinto
che sceglierò lui.
Povero
illuso.
-
Bene
allora. Dov’è la cuccia del gatto? –
Ok
la cuccia
era piccola per me. Ci ho provato, ma non sembro piacere molto al
gatto. Quindi
sono costretta a _deglutisco_ dormire con …
lui.
-
Ecco le
regole Styles – giro per la stanza mentre lui è
coricato sul letto
tranquillissimo e mi guarda andare avanti e indietro. Per i mie gusti
segue un
po troppo i miei movimenti. Ma tralasciamo.
-
Regola
numero 1) non osare neanche sfiorarmi mentre dormiamo,ok? Ne tu .. ne
il tuo
amico. – gli indico i pantaloni –
-
Hahahah
non te lo posso promettere ma ok, ci proverò. Sfacciata eh?
–
-
Io sarei
la sfacciata? –sono offesa – no, mi piace solo
mettere in chiaro le cose. Numero
2) ho sempre la precedenza per il bagno, sia la mattina che la sera.
–
-
Bene –
-
Ok. Numero
3) la mattina non esco di casa senza aver mangiato dei biscotti, per
cui devi
sempre esserne fornito. Numero 4) le mie cose non si toccano. Numero 5)
la mia
parte di camera deve sempre essere pulita. –
-
Non
pretendi un po troppo per essere una ragazza che è stata
sfrattata perché ha la
camera allagata? –
Touchè.
- Bha. Numero 6) il sabato pomeriggio
dormo, per cui non venirmi a rompere le palle. Numero 7) il giovedi
pomeriggio
vado in palestra, per cui per favore, non far venire nessuno la sera,
non
scoparti nessuno, ci puoi riuscire?
Sarò
troppo stanca per sentire le tue urla. –
-
Io non
urlo-
-
Ok, allora
le urla di lei. –
Sento
che
sta per dire qualcosa ma poi sta zitto. Ecco va che è meglio.
Strano,
con
lui non mi faccio problemi a dire le cose.
-
E ore le
ultime 3: quando gioco con la Wii non voglio che mi guardi, non devi
rompere
mentre studio e … -
Esito.
-
..e… - mi
incoraggia lui.
-
e… visto
che Grace è malata, sarai tu a doverti sorbire le mie
lamentele. Per le
prossime 6 settimane sarai la mia migliore amica. Contento? –
-
Non potevo
sperare di meglio, guarda. –
-
Non far
dell’ironia Styles. Comunque, accetti le regole? –
-
Ci proverò
–
-
Bene. Ora che
abbiamo stabilito le condizioni per una convivenza civile, puoi dirmi a
che ora
vengono i tuoi genitori? Cosi mi preparo –
-
Io non
vivo con i miei genitori –
EEEHHH????-
Cioè, mi stai dicendo che siamo noi due? SOLI? –
cerco di trattenermi.
-
Eh già –
ride compiaciuto.
-
Oddio … -
mi porto la mano alla fronte.
-
Tranquilla.. farò il bravo – mi dice uscendo dalla
“nostra” stanza. Me lo
sussurra nell’orecchio piano mentre mi accarezza con due dita
il collo. Sento
il suo respiro sulla pelle.
Oddio,
no. Cosi
non va.
-
Harry –
farfuglio.
-
Si? – è
convinto di avermi in mano.
-
Ecco… - mi
giro maliziosa verso di lui.
-
Dimmi
Hope….-
-
Io volevo
che tu sapessi che …. Se continui cosi ti castro -
ASGHALLAH!
GRAZIEEEEE
a chi ha recensito il primo cap *bacione virtuale*
spero che
aumenteranno i recensitori che per ora sono solo lettori silezioni SO
CHE SIETE LI MARRANI! COMMENTATE!
con tanto
amore, ovviamente <3
W ME CHE FINALMENTE HO CAPITO COME SI USA L'HTML!!! YEEAHHHHH!!!!!!!
OK, alla
prossima :D
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Capitolo 3 *** Titanic ***
Mi
butto sul
lettone con un
barattolo di Nutella in
una mano e il telecomando nell’altra.
Oggi
danno
Titanic in TV.
Harry
non è
in casa, ciò significa che posso piangere quanto mi pare.
Ecco,
comincia!
-
Rose!
Prendi l’ascia! È in corridoio, appesa! Presto
prima che sia troppo tardi!
CORRI CAZZO! –
Ok
si, forse
mi faccio un po’ prendere quando vedo questo film. Il punto
è che ci speri fino
alla fine che si salvino entrambi, anche se sai perfettamente che
quell’egoista
di Rose si terrà quel pezzo di legno tutto per
sé, senza darsi il cambio neanche
un minuto con il povero Jack.
Comunque, sto divagando.
Come le mie lacrime
che “divagano” liberamente sul mio volto.
Si,non
è
ancora morto nessuno ma piango lo stesso, ok?
-
Questo le
fa onore, comandante! AFFONDARE CON LA PROPRIA NAVE! Mica come quello
sfigato
di Schettino! – singhiozzo mentre punto il dito contro la
televisione.
Poi
sento
bussare.
Ma
Harry non
era fuori oggi?
-
Avanti … -
dico, mentre sono già pronta ad afferrare la mazza da
baseball che ho
accuratamente nascosto sotto il letto nel caso Harry avesse voglia di
fare
qualcosa di sconveniente.
Sono
una
ragazza organizzata io!
-
Ciao Hope…
sono io –
-
Harry? Ma
non eri fuori oggi? –
-
Si, fino a
pochi minuti fa. Poi ti ho sentito piangere e ho pensato di venire a
vedere
come stavi. Va tutto bene? – entra nella stanza, finora era
stato accanto alla
porta, e mi porge un cartone di fazzoletti.
-
Oh.
Grazie. Stranamente premuroso da parte tua… -
-
Te l’ho
detto che non mi conosci –
-
Già…
rispondo poco convinta – comunque va tutto bene. Sto solo
guardando Titanic. –
-
Tutto qui?
Io ero cosi preoccupato… -
-
Non te
l’ha chiesto nessuno di preoccuparti – rispondo
secca.
-
Non è che
una persona sceglie di essere preoccupata. Si preoccupa e basta. E
comunque,
non essere cosi acida! Ricordi? Dobbiamo provare ad essere amici
–
-
Ah si
giusto. Rifacciamo ok? – mi schiarisco la gola –
Oh, grazie Harry per i
fazzoletti! Ma va tutto bene! Sto solo guardando Titanic! –
Lui
ride e
abbassa lo sguardo poi entra nella parte - Titanic? Davvero? Io adoro
quel
film! Posso guardarlo insieme a te? –
-
A te
piace.. Titanic? Cioè il film dove c’è
Di Caprio? Quel Titanic?
– chiedo incredula.
Lui
ridacchia – Scusa, ma quale altro Titanic conosci tu?
–
Ah
già.
-
Ehm.. si
certo. Vieni pure. Cioè, è la tua camera, non
dovresti neanche chiedermelo –
Gli dico mentre mi sposto
per fargli spazio.
-
No, per un
po’ sarà la nostra
stanza. E a te
serve privacy ogni tanto, lo capisco. Per questo te l’ho
chiesto. – Oh, grazie.
Ancora. – risolino confuso. Io
sono
confusa.
Lui
gattonando si appoggio alle sbarre del letto accanto a me, a gambe
incrociate,
tenendosi i piedi e comincia a dondolarsi avanti e indietro.
Dopo
avergli
mandato uno sguardo divertito e stranito, ci giriamo entrambi verso la
televisione e ci facciamo prendere dal film.
-
NO! JACK!
ROSE è DALL’ALTRA PARTE! NUOTA DALL’ALTRA
PARTE!!! – Uao, Harry è preso almeno
quanto me. E questo è tutto dire.
Adesso
siamo
coricati sul letto, con la testa alzata verso la televisione, e i
lacrimoni
agli occhi.
Si,
anche Harry.
Anzi, è lui ad avere
in mano il pacchetto di
fazzoletti ora.
-
Me ne
passi uno? –
-
Si certo,
ecco – mi risponde senza togliere lo sguardo dalla tv. Uao,
gli piace davvero
questo film!
Sono
piacevolmente colpita.
Ecco,
sta
per arrivare la scena dove Rose si accorge che Jack è morto.
-
È finita
Rose! È inutile dargli tutti quegli scossoni! Jack
è MORTO. – dico aspra.
-
Non essere
cosi dura. Non è colpa di Rose. Jack ha voluto salvare la
persona che amava. Un
gesto nobile. Anch’io lo farei. –
-
Si, ma lei
poteva fare di più per salvare lui, no? –
-
No.
Altrimenti sarebbe morta anche lei. E tu sai che Jack sarebbe stato
più felice
di saperla viva e al sicuro piuttosto che morta sott’acqua
con lui –
-
Io avrei
voluto morire con lui ..-
-
Sei molto
dolce, ma io non potrei mai permettertelo –
…
Eh?
-
Scusa come
dici? –
Sembra
essersi accorto di ciò che ha appena detto e diventa
improvvisamente bordò.
-
Cioè,
QUELLO CHE INTENDEVO DIRE ERA CHE se io fossi stato in Jack e tu in
Rose ecco,
io non ti avrei mai fatto morire. Io non te lo avrei permesso. Tutto
qua–
Ok
la
discussione sta prendendo una svolta strana. Piacevole forse, ma strana.
MA
NO!
Neanche piacevole! Per l’amor di Kevin, che vado a pensare?!
Riportiamo
lo sguardo verso lo schermo.
Oh
no adesso
piango come una fontana.
Non
so
perché ma verso quando Rose-la-vecchia lancia la collana
nell’oceano, io piango
fino al mal di testa.
Sarà
perché
è come buttare via il ricordo di Jack, sarà
perché è una scena commovente, sarà
perché è una scelta saggia… o
sarà perché quella collana valeva migliaia di
dollari e l’ha buttata via come se fosse pane secco.
-
Stupida!
Tieni la collana! È il ricordo del tuo Jack! L’AMORE
DELLA TUA VITA, PERDINCI! –
Involontariamente,
giro la testa per non guardare, afferro
la mano di Harry e nascondo la testa nella sua spalla.
AHM…
Hope,
non
voltarti a guardare la sua reazione. Fai finta di niente, come se fosse
normale….
In
un primo
momento, capisco che è confuso, poi però sento
che la sua mano comincia a
stringere forte la mia.
Oh,
per
tutte le mutande a righe.
-
La scena è
finita, ora puoi anche guardare – mi dice premuroso mentre mi
accarezza una
guancia con un dito, anche se il mio viso è ancora
sprofondato nella sua
spalla.
Ok,
devo
riprendere il mio tono antipatico, o qua la cosa non finisce bene.
-
Guardo
cosa Harry? I titoli di coda? Il film è finito! –
-
Si, è
vero, ma il bello arriva adesso – si alza e abbassa la luce.
Poi torna sul
letto.
-
Fai come
me – si mette a pancia in su e chiude gli occhi.
Ho
altra
scelta se non buttarmi fuori dalla finestra?
Faccio
come
mi ha detto.
Mi
corico di
fianco a lui e chiudo gli occhi.
-
Hai gli
occhi chiusi? –
-
Si..- dico
curiosa.
-
Bene. Il
bello viene ora perché c’è la musica.
Ascolta e goditi il momento –
Uao,
ha
proprio ragione. Perché i titoli di coda sono cosi
denigrati? È bellissimo
stare qui ad occhi chiusi ad ascoltare la musica…
Poi
sento
che Harry cerca le mie dita e mi prende lentamente per mano.
Oddio,
che
faccio? Apro gli occhi e gli tiro un pugno o sto cosi?
Mmmh
….
Mi
sa che
starò cosi. Tanto questo contatto è tutto
ciò che riuscirà ad avere da me, per
cui… illudiamolo pure.
Adesso
si
sta avvicinando perché sento che il suo braccio aderisce al
mio. No.
Ehm,
cioè,
non che non sia piacevole, ma non gliela darò mai vinta.
-
OOOOOOOKKKK è stato un momento molto toccante quello della
canzone ma non
tirare troppo la corda! E in più adesso … - oddio
che gli dico? - HO FAME! –
Lui
sembra
confuso, poi si strofina gli occhi e guarda l’orologio.
-
Fame? Ma
sono solo le 5 e mezza –
-
Ehm, si ma
vedi, io ho sempre fame! –
-
Ok,
andiamo a mangiare qualcosa fuori, allora. In casa non ho niente, devo
fare la
spesa. –
Bhe
almeno
mangio.
-
Ok,
andiamo da Nando’s? Ci lavora un mio amico –
-
Si, lo
stesso vale per me. Hey, come si chiama? Magari lo conosco –
-
Mmh, non
credo. Comunque Niall. –
-
Bhe,
allora credo proprio che abbiamo un amico in comune – dice
ridendo mentre si
infila le scarpe.
Fantastico.
Un
motivo in
più che mi rende difficile odiarlo.
BU
BU SETTETE!!!!! :D
OK,
forse non vi ho spaventato, ma questo capitolo sicuramente si DX
speravo
uscisse qualcosa di un pò meno ecco... MERDOSO.
però
è venuto così T.T
Siate
clementi nelle recensioni, se recensirete ovvio! (E IN QUEL CASO VI
AMEREI! mi servono un pò di recensioncine carine per tirarmi
su il morale :?) *gioca
la carta della compassione*)
NAAAAAAAAAAAAAAAAAA,
vi amo lo stesso <3
ci
vediamo al prossimo capitolo! :D
|
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Capitolo 4 *** Happy breakfast! ***
-
Dove sei
finita? –
-
Sono
fuori, che ti frega? Non sono affari tuoi comunque – sto
sbraitando al telefono
ma non mi importa.
-
Dai vengo
a prenderti –
-
No sto
bene cosi davvero, non ce n’è bisogno –
-
Secondo me
si invece. È tardi, non ci sono più pullman.
–
Ehm,
si
forse ha ragione. Io e Maya
siamo state
fuori un pò troppo a lungo.
-
Dove sei?
–
-
All’angolo
tra la 12° e la 13° -
-
Sto
arrivando –
-
Harry, NO!
–
Ha
attaccato. Ha attaccato.
Appena
salgo
in macchina mi tolgo i tacchi e appoggio i piedi sul cruscotto.
Harry
da un
fugace sguardo mentre tiene entrambe le mani sul volante.
-
Ti
dispiace levare quei tuoi piedini dal mio cruscotto? Sai la macchina
è nuova. –
Chiudo
gli
occhi e sbuffo.
-
No. È un
vizio cosi, lo faccio sempre. Mi dispiace per te. Facci
l’abitudine – i miei
piedi non si scollano dal cruscotto.
Lui
mi
rivolge ancora due o tre sguardi, prima
a me, poi ai miei piedi. All’improvviso vedo la
sua mano destra
afferrare le mie gambe e portarle sul tappetino con la forza.
-
No
daiiiiii! – mi sto lamentando come una bambina di due anni.
-
La mia
macchina, le mie regole – esclama ironico.
-
I miei
piedi, le mie regole, semmai! – e li riappoggio
dov’erano.
-
Ok, ok…. –
Per
qualche
minuto c’è silenzio e sentiamo solo il sibilo del
vento che entra dallo spiraglio
del finestrino.
Poi
decido
di prendere la parola.
-
Comunque …
grazie –
-
Per cosa?
– sembra confuso.
-
Be, per
essere qui. Per essere venuto a prendermi –
-
Ah, si,
figurati. È che ero nei paraggi, sai… -
Davvero?
Nei paraggi? Oh.
-
Oh… -
Silenzio.
Ed
è cosi
finchè non arriviamo a casa.
Non
so
perché ma sono.. non so … ci sono rimasta male.
Era
nei
paraggi.
Ok.
-
Hai fame?
–
-
No,
tranquillo, ho mangiato fuori con Maya. – rispondo secca.
-
Credo che
andrò subito a letto. Ci vediamo domani –
-
SI, certo
a domani –
Mi
avvio per
le scale quando ricordo improvvisamente una cosa.
-
Ah! E
ricorda la regola numero 1, ok? –
-
Si, si
tranquilla… - risponde svogliatamente mentre fa zapping in
televisione.
Salgo
le
scale e per un momento non penso a niente.
Mi
infilo il
pigiama e poi sotto le coperte.
Ok
ora viene
la parte brutta.
Pensare.
Purtroppo
è
una cosa che non posso evitare.
Cavoli,
forse per essere la prima sera sarei dovuta rimanere giù con
lui a guardare la
tv e a scherzare. Forse sono troppo dura con lui. Cioè, dopo
tutto mi ha
ospitato.
Ma
forse
solo per secondi fini.
No,
e se non
fosse cosi?
Non
so….
Sono
in uno
stato di dormiveglia quando sento che la porta si apre ed entra uno
spiraglio
di luce. Apro poco gli occhi tanto per vedere l’ombra dei
suoi capelli venire
verso il letto e coricarsi lentamente.
Sento
scricchiolare il letto, ma faccio ancora finta di dormire.
Poi
però
sento che si avvicina sempre di più,
e
mi avvolge con il suo corpo caldo.
Oddio
e ora
che faccio?!
Continuo
a
fingere di dormi…
-
Non ero
nei paraggi oggi – la sua voce interrompe i miei pensieri.
Adesso
mi
cinge con le braccia.
-
Non lo
ero. Sono venuto per te. –
Ah.
Questo
è …
bhe, ok.
-
Harry …
-sussurro mentre mi giro verso di lui, ancora avvolta dal suo corpo.
-
Dimmi … –
mi chiede dolcemente mentre sento spostarsi una ciocca di capelli.
-
Stai
infrangendo la prima regola, lo sai? –
La
luce
lieve della luna che entra dalla finestra mi permette di vederlo in
viso. Sta
sorridendo.
-
Tanto non
abbiamo stabilito punizioni … - vedo che chiude gli occhi e
appoggia la testa
sui miei capelli.
-
Ah, è vero
–
Perdindirindina.
-
Rimedierò
– sussurro.
-
Pensiamoci
domani, ok? Dormi adesso. Qui, tra le mie braccia –
Waaaa
perché
seno caldo improvvisamente?
ORMONI!
Tornate nella caverna dove siete stati finora!
-
O..o..ok –
Mi
accuccio
ancora un po’ vicino a lui;
strano, sono
a mio agio.
Chiudo
gli
occhi e mi concentro solo sui nostri respiri: cerco di moderare il mio
per non
farlo sembrare troppo affannato, ma è dura.
Alla
fine la
stanchezza si impossessa del mio corpo, e mi addormento,
così, tra le sue
grandi braccia.
Non
male.
Non
male
davvero.
Apro
lentamente gli occhi. Ma perché sento odore di pancakes?
Harry
non
c’è.
Scendo
scalza le scale e intravedo Harry (in boxer, tanto per precisare) di
schiena,
occupato ai fornelli.
Allora entro e lo saluto.
-
‘Giornoooo
–
Lui
mi
guarda e sorride – Oh, siamo allegre oggi! Ma che bello!
–
-
Non ti
illudere troppo. Ora farò colazione e tornerò
acida. –
-
Mmmh non
credo. Al massimo ti addolcisci ancora di più con i pancakes
che ho preparato –
-
Vedremo –
-
Ok, vieni!
–
Mi
prende
per mano (ma che bisogno ce n’è??) e mi porta in
salotto, davanti alla
finestrona con i cuscini.
Noto
che ci
sono due vassoi appoggiati, con tanto di tazze, brioches, bustine del
thè e
zucchero.
Che
profumino!
Mi
avvicino
al mio vassoio, e noto che sulla tazza è appoggiato un
bigliettino “Good
Morning <3” .
-
Harry..? –
gli indico la tazza chiedendo conferma.
-
Ah si, una
sciocchezza. L’ho … l’ho visto in un
film! –
Ah,
certo in
un film.
-
Madame..-
mi dice poi, sistemandomi un cuscino e facendomi cenno di sedersi.
-
Ehm..
grazie. Come mai mangiamo qui? – chiedo incuriosita.
-
Non
credere che io prepari la colazione a tutti! E non aspettartela tutte
le altre
mattine! È solo perché sei un’ospite,
era la prima notte ed eri nervosa!
Comunque, ecco perché qui: è meglio di una
televisione. Molto meglio –
Detto questo, scosta le
tende di velluto, e
davanti a me si apre una vista spettacolare.
In
realtà è
solo il giardino della casa di fronte, ma è bellissimo,
l’avevo già notato
quando ero arrivata.
C’è
un
gazebo bianco decorato con della lavanda che pende dal soffitto,
cespuglio di
rose che formano una stradina, e anche un laghetto, laggiù
in fondo.
E
… quella è
un’anatra?
-
Harry è..
stupendo qui! Uao, davvero! –
-
Si lo so.
E il meglio deve ancora venire! Che ore sono? –
-
Le 9 e 10,
perché? –
-
Ah,
perfetto! Guarda! –
Resto
un
attimo in osservazione, poi noto un uomo grassottello e scalzo, correre
in mezzo al
giardino, urlando. Poco dopo arriva
una donna che lo insegue con una ciabatta in mano e
nell’altra.. cos’è quello
un fucile?
Oddio!
-
Ma che..?
–
-
Ssh,
guarda –
La donna rincorre
l’uomo, finchè con una mossa
degna di un giocatore di rugby (XD) lo placca, buttandolo a terra, e lo
sculaccia con la ciabatta.
Ahahah
ma è
una scena esilarante!!!
-
Ahahha ma
Harry! Cosa…? –
-
Quei due
sono marito e moglie da oltre 50 anni. Ma quella donna soffra di
amnesia
recessiva. Cioè, da qualche mese a questa parte, ogni giorno
si sveglia e non
si ricorda più niente, solo che è sposata con
quel disgraziato. La sua memoria
è rimasta ferma il giorno in cui lui l’ha tradita,
cosi ogni volta che si alza,
prende ciabatta e fucile (anche se io non glielo ho mai visto usare
fortunatamente) e rincorre il marito per tutto il giardino! E ogni
mattina è
diverso! Sabato scorso l’ha addirittura buttato nel laghetto
insieme alle
anatre gridando “Ben ti sta! Giustizia è stata
fatta!!! ” –
Resto
un
attimo basita. Guardo prima Harry poi l’uomo e poi la donna.
Poi
scoppio
a ridere, e come non potrei?!
-AHAHAahahahahahaha
oddio Harry, ma stai scherzando?? Puahahaha ti prego non dirai sul
serio! Che
cosa bruttissima! Quel povero uomo! -
-
Si, ma per
me è divertente vederli litigare. Perché tanto a
fine giornata lei lo perdona
sempre e si siedono sul quella panchina laggiù, vedi?
– indica un punto
imprecisato in fondo al giardino.
-
Ah si?
Allora è molto romantico – aggiungo sorseggiando
ancora un pò il mio
cappuccino.
-
Già …-
aggiunge lui con lo sguardo perso.
Ora
io sto
fissando la donna che intanto si è messa a tirare dei calci
nel sedere al
marito.
Devono
essere una bella coppia.
-
Vabbè ora
mi vesto, poi vado ad aiutare mia zia al bar. –
-
Ok, ci
vediamo dopo – mi saluta sorridendo.
-
Ah! E
Harry: hai infranto la regola numero 1 ieri sera. –
-
Non mi
sembra ti sia dispiaciuto – afferma convinto.
-
Questo
perché ero molto stanca – dico, ma io sono un
pò meno convinta.
-
Ah… certo.
Comunque non ti preoccupare non ti farò più
niente. –
-
Lo spero
per te e per i tuoi gioiellini di famiglia che non farai più
niente – ecco che
torno acida.
-
Dai
smettila! So che in fondo sei più dolce del miele!
–
-
NO! Non lo
sono, credimi. -
-
Come vuoi
tu … - dice alzandosi e portando via il suo vassoio.
Quando
mi
passa accanto però, butta il vassoio sul tavolo, mi prende
per i fianchi e mi
butta sul divano sopra di lui.
-
Harry!-
-
Vedrai che
ti abituerai. – mi dice respirandomi nell’orecchio
e accarezzandomi i capelli. Mmmmh..
ehm cioè! Bleah!
Appoggia
il
meno sulla mia testa poi sussurra al mio orecchio piano:
- Immagina: è
mattina; Io sono sveglio,
coricato e ti tengo un braccio dietro la schiena, mentre tu invece
tieni la
mano sul mio petto. Tu stai ancora dormendo, io intanto ti guardo e
sorrido. Tu
apri pian pianino i tuoi occhietti, ma io ti tengo stretta stretta, non
ti
lascio. E tu non puoi che arrenderti e appoggiare di nuovo la testa sul
mio
petto, riaddormentandoti. Vedrai, ti piacerà.-
Oh
sacrissimo Totem divino di Kevin.
-
Ehm – sono
spiazzata - .. e..e. di preciso questo quando dovrebbe accadere?
–
-
Non
saprei.. domani? – risponde ironico, solleticandomi il collo
con il naso.
-
No guarda,
anche stanotte! Ma nei tuoi sogni cocco! –
-
Suvvia,
non fare la dura! – mi fa il labbruccio.
No,
il
labbruccio no.
-
Non
attacca Harry – gli dico mentre a fatica mi alzo dal divano.
-
Ma bel
tentativo. Non smettere. Mi diverti. –
-Ne
ero
certo –
Ma che ho detto?
FFfffff…
-
Ok, senti
io sono al bar oggi, per cui lasciami lavorare e non osare presentarti.
Ci
vediamo a pranzo. Ciao ciao -
-
Torna
presto, oh mia Hope! – si porta una mano al cuore e comincia
a far finta di
piangere.
-
Ma per
carità! – mi avvicino a lui, lo picchio con un
cuscino e poi lo spingo giù dal
divano.
Ah-ah
adesso
si che è una bella giornata.
RI
- ECCOMI!!!!
EH
SI, oggi pubblico a raffica :) TANTO
NON MI CAGA NESSUNO *silenzio*
BHE io continuo per
i lettori silenziosi ;)
però
davvero, fatemi sapere *insistente
all'ennesima potenza*
Sciao belle ;)
|
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Capitolo 5 *** Just dance! ***
-
I WANT YOU
BACK! WANT YOU BACK! WAN-WANT YOU BACK – mi metto a ballare
per la cucina,
girando su me stessa e tirando pugni in aria, mentre con un mano tengo
in mano
un cucchiao pieno di Nutella.
-
LA LA LA
LA LA LA LALA HEY! –
È
stata una
giornata ORRIBILE. Prima il signore ciccione che mi versa il
caffè bollente su
un braccio, poi la dodicenne che entra con il cane e incastra il
guinzaglio nella porta mentre esce.
E
poi HARRY.
Si,
è venuto
a trovarmi al lavoro. Quando gli avevo esplicitamente detto di non
farlo.
Già
lo vedo tutto il giorno tutti i giorni, almeno quando lavoro! Si
è seduto ad un
tavolo e continuava a ordinare caffè per poter star li a
guardarmi lavorare.
Che soggezione mi metteva.
Seriamente, mi deve prendere in giro anche per questo?
Lui sarà anche un figlio di papà, ma il
l’università me la devo pagare da sola!
Quindi
c’è
ben poco da ridere.
Vabbè,ma
non
pensiamoci più. Adesso Harry dorme, io ho in mano un
barattolo di nutella, è
l’una di notte e tutto va bene.
Adesso
ho
cambiato canzone ma continuo a tirare pugni per aria
-
SPECTRONIZER! DAFIHEFKIBE –
Si,
come so
io il giapponese, nessuno.
Mi
chino e
mi metto a girare su me stessa e intorno al tavolo, con un pugno in
aria.
Bhe,
a Just
Dance fanno cosi.
Mentre
faccio le mie giravolte, noto Harry appoggiato allo stipite della
porta, con i
capelli arruffati e una faccia addormentata, a braccia conserte che mi
guarda,
sbadigliando.
Lo
guardo
noncurante, che me frega? Voglio solo ballare.
E
mangiare
la Nutella.
Ricomincia
a
saltare intorno al tavolo, po mi avvicino a lui e gli passo davanti
facendo la
mossa delle due dita davanti agli occhi e il “sto-andando
sott’acqua”.
Lui
abbozza
un sorriso, e io mi rimetto a ballare accendendo anche lo stereo
stavolta.
Tanto ormai è sveglio.
-
YEAH!
YEAH! YEAAAAAAHH!!! – ok cosi sto esagerando. Mi sto facendo
prendere la mano.
Harry
intanto si avvia verso la cucina, apre il frigo prende il latte e lo
beve (A
COLLO ma sono troppo stanca per rimproverarlo) poi si ridirige in
camera.
Quando
sparisce dietro la porta ballo ancora un pochino, poi quasi per
miracolo non
cado per terra dalla paura.
Harry
è
tornato, CORRENDO in cucina e di è messo a muovere
spasticamente le braccia su
e giù, a ritmo.
-
Ahahahahah
– lo guardo e rido.
Si,
all’una
di notte trovo divertente anche Harry.
Lui
si
avvicina e mi da la schiena, appoggiandosi alla mia. Poi ricomincia a
muovere
su è giù le braccia.
Allora
lo
imito. Dio, dobbiamo sembrare degli emeriti idioti
in questo momento.
Poi
mi
prende le mani e cominciamo a ballare come negli anno sessanta, tipo
boogie-woogie.
Giuro,
non ho mai riso cosi tanto!
Poi
dalla
cucina, mi trascina in salotto a furia di giravolte.
Balliamo
ancora una po, poi ci blocchiamo entrambi a metà di una
piroetta e io gli
rimango praticamente appiccicata.
Ma
che..?
-
Oh-oh –
-
Che hai ?
– gli chiedo.
Per
tutta
risposta lui mi indica la finestra.
L’uomo
cicciotto di ieri mattina e sua moglie, sono seduti sulla panchina e ci
guardano con le bocche spalancate e gli occhi sbarrati.
-
Merda –
Harry
molla
la presa e va a tirare velocemente le tende.
Poi
ci
scambiamo un ‘occhiata stranita e infine scoppiamo a ridere.
-
Ahha quei
due ci guardavano da chissà quanto!
Puahahah –
Poi
vedo
Harry che senza rispondere si avvia verso la cucina, poi si appoggia al
tavolo
da lavoro, dandomi le spalle.
-
Harry..?
che hai? –
-
Mi
dispiace Hope…-
-
Per cosa?
Per una volta che non hai fatto niente! –
-
No, mi
dispiace… per questo – si gira improvvisamente e
mi tira addosso della farina.
FARINA?!
FARINA!
-
HARRYYYYYYYYY !!!!!!! IO TI AMMAZZO!!! –
-
Ti ho
anche chiesto scusa!- dice lui ridendo.
-
Comincia... –
-
Eh? –
-
A... –
-
Ma che …?
–
-
SCAPPARE.-
Prendo
una
padella dal ripiano inferiore e gliela incito contro.
-
OCCRISTO!
–
E
vedo che comincia
a scivolare sul pavimento nel disperato tentativo di allontanarsi il
più
possibile da me.
Lo
rincorro
con la padella, portando la farina dappertutto, quando lui mie ferma,
afferrandomi per i polsi, prendendo delicatamente la padella e
appoggiandola al
tavolo.
Poi
mi passa
un dito sul naso, togliendomi un po di farina.
Io
intanto
lo guardo ancora corrucciata, cercando di divincolarmi,ma senza molti
risultati.
Poi
il suo
volto si avvicina al mio e si ferma a pochi centimentri di distanza.
-
Meglio andare
a dormire, va – sussurra, prendendomi per mano.
-
Wuooo-hooh—ohhoo aspetta un attimo! E Asdrubale Paolo?
–
-
Eh? –
-
Chupa –
-
Cosa?!Ahaha
divertente. Dai andiamo che ho sonno. –
-
Ok, si
andiamo –
Rafforza
la
presa alla mia mano e saliamo le scale.
Poi
ci
infiliamo sotto le coperte e lui mi scalda ancora con il suo corpo.
E
gli ormoni
escono ancora dalla loro caverna.
TORNATE
DENTRO, BRICCONCELLI!
DFBHEIFGBEWIO!!!!!!!
CAGARE-
CA-GA-RE.
ECCO
cosa fa il mio capitolo.
ma
io lo metto lo stesso perchè ho internet e non so che fare ;)
BENE
come dice la nonna, se non avete
niente di carino da dire, non dite nulla .
.MA
QUELLA è LA NONNA. E IO SONO IO . E IO DICO... che se anche
avete dei commenti negativi fateli pure! basta che recenste ;)
I'M GONE!
ciao ciao <3
|
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Capitolo 6 *** "Normal" ***
III settimana
-
CHE COSA
STAI FACENDO? –
-
Sto
cercando .. mmh.. il telecomando? –
-
NEL MIO
CESTO CASSETTO DI BIANCHERIA INTIMA? SPERI DI TROVARLO LI? –
-
Bhe, è un
posto come un altro –
-
Si. Si,
certo. E io sono un carciofo –
-
Bhe, in
effetti notavo una certa somiglian ..-
-
HARRY! –
-
Che? –
-
FUORI –
-Ma
io.. –
-
HARRY! –
-
CHE??-
-OMIODIO!
C’è UN GATTINO IN DIFFICOLTà! PROPRIO
SU QUELL’ALBERO! GUARDA! –
-
Senti non
ci casco, io ..-
-
DUE
GATTINI! –
-ARRIVO!
– e
esce dalla stanza correndo come un matto. Ridendo, mi chiudo la porta
alle
spalle con un calcione.
Chiudo
il
cassetto e mi butto sul divano, pronta ad una puntata di
Grey’s Anatomy.
Mmh,
ma il
telecomando manca davvero.
Lo
cerco
dappertutto ma non c’è.
-
HARRY!
DOV’è IL TELECOMANDO???-
-
TE L’HO
DETTO CHE MANCAVA! E non c’è nessun gattino in
difficoltà – si sente che grida
dal piano inferiore poi arriva salendo le scale sue gradini alla volta.
-
Si ma
secondo te poteva essere davvero nel cassetto della mia biancheria?
–
-
Sono un
ragazzo scrupoloso io – mi guarda malizioso.
Io
a questo
gli sparo.
V settimana
-
E voi che
avete da guardare? – rivolgo una veloce occhiata a Harry e
alla sua gatta
Molly.
Sono
coricati sul tappeto del soggiorno e fissano un po’ troppo
insistentemente il
mio taco.
Ok
Harry …
ma da quando ai gatti piacciono i tacos?
-
Me ne dai
un pezzettiiiinoooo? – mi supplica Harry.
-
Me se me
lo chiedi così … - strappo un pezzettino di taco
e faccio per passarglielo - …
allora no –
Ah-
ah.
Beccati la sua faccia.
-
Uao –
-
Che hai? –
gli chiedo a bocca piena.
Harry
mi
fissa un attimo in silenzio, per poi come al solito uscirsene con una
delle sue
frasi.
-
Sei
tremenda. E malvagia. –
-
Grazie –
-
Però sei
anche bellissima –
-
Ehhh? –
-
Ti ho
fatto un complimento, sei bellissima –
Non
so come
reagire.
-
Ehm.. grazie
…? – continuo a masticare il mio taco. Poi si alza
prende il braccio Molly e si
avvicina a me e al mio taco.
-
Anche
Molly pensa che tu sia bella, vero Molly? – prende una
zampettino della sua
gattina e le fa accarezzare il mio naso. Poi da dietro la schiena di
Molly, mi
guarda con due occhioni incredibilmente sexy.
Incredibilmente.
Poi
si
avvicina al mio naso e sussurra – Ora me lo dai il taco?
–
VII settimana
Driiiiiin.
Il
campanello.
Oh,
bene
sono arrivate.
Stasera
esco
con Cher e mia
sorella, andiamo a
vedere com’è il nuovo night club
che hanno aperto da poco sulla 6°.
Non
mi
sforzo ad avvertire Harry, che ora è sotto la doccia. Tanto
vedrà che non ci
sono la mia giacca e la borsa e farà due più due.
Oddio,
spero
sappia fare due più due.
Ad
un certo
punto sento il umore di passi sul parquet; è Harry che si
precipita giù dalle
scale, in accappatoio, e una volta “atterrato”
finge di essere li da un secolo.
E io fingo di non aver notato nulla.
Mi
limito a
chiedergli se va tutto bene, mentre infilo il cellulare nella borsetta
e mi do
una veloce sistemata allo specchio. Però
c’è una cosa che non mi è proprio
andata giù . Un pò di tempo fa, mi ha
detto che sono bellissima solo per il taco o perché
lo pensava davvero? Bhe, probabilmente non lo saprò mai.
Poco importa.
Soffochiamo
i sentimenti e usciamo dignitosamente dalla porta, che sarà
meglio.
La
apro
lentamente, però poi mi fermo e mi giro.
-
Harry –
-
Mmh? – lui
tira su lo sguardo dalla tv.
- Tu credi che …
credi davvero che io sia ..
bellissima? –
Qualche
attimo di esitazione e arriva la risposta.
-
No. Cioè,
sei normale. Una ragazza normale.
–
Oh.
Non
posso nascondere una fitta di delusione. Normale. Ok.
-
Oh. Si certo,
è ovvio. Ci tenevi proprio tanto a quel taco eh? –
reagisco con una risatina nervosa.
Poi lo guardo un’ultima volta, prendo la giacca ed esco.
Normale.
Incespicando
non poco sui tacchi, mi avvio lungo il vialetto, quando mi accorgo con
orrore
che dalla finestra del primo piano esce della luce, e vedo
l’ombra di Harry che
accarezza Molly.
Oh
mother of
God, è davvero terrificante. Quasi da Padrino.
Vabbè.
Cerco
di non
pensarci e salgo in macchina, dove Cher ha già acceso la
radio a palla, e
schizziamo via.
Per
stasera
cercherò di essere tutto fuorché normale.
Siamo
dentro
al locale ora e un ragazzo sta bellamente flirtando con Cher
davanti a noi. Ma
il mio sguardo è perso nel bicchiere del mio drink.
Non
ci posso
credere che ha detto proprio “normale”.
Cioè,
puoi
dire tutto quello
che ti pare ad una
ragazza; digli che è appiccicosa, troppo gelosa, digli anche
che non è bella.
Ma non dirgli che è normale, o scontata.
Secondo
me
non c’è cosa che ferisca di più.
Perché
tutte, tutte vogliono sentirsi speciale.
Aaaaaaaah.
Basta.
Sono
uscita
per non pensare.
…
…
Cioè,
perchè
proprio normale? Di tutte le cose
che
poteva dire perché ha detto proprio
“normale”?
Gli
uomini.
Valli a capire.
Ma
poi
scusa, che mi importa di quel che pensa Harry? Che mi importa dico io?
Mi
sveglio
verso le 11 del mattino, con un forte mal di testa. Sono sotto le
coperte, e
indosso ancora il vestito di ieri sera. I tacchi invece sono
ordinatamente
riposti in un angolo della camera, e e sulla scrivania
c’è la mia borsetta. è
tutto in ordine come se qualcuno mi avesse aiutata quando sono arrivata
ieri
sera.
Probabilmente Bonnie. Ma la mia attenzione va subito al livido
violastro
che ho sul polpaccio destro. Come ho fatto a procurarmelo? Bha.
Scendo
le
scale barcollando e tenendomi la fronte.
È
strano
come la prima cosa che faccio sia cercare Harry.
Credo
sia
l’abitudine, ormai. Ma non lo trovo. Vedo solo un bigliettino
sul tavolo e vado
a leggerlo.
“Sono uscito un
attimo, torno subito.
Harry”
Bhe,
carino
da parte sua preoccuparsi di avvertirmi. Io con lui non
l’avrei fatto ieri sera
se non mi avesse visto aprire la porta.
Ora
mi sento
una cacca.
Sono
immersa
nei miei pensieri quando sento le chiavi girare nella toppa e la porta
aprirsi.
-
Sono io
Hope! Sarà sveglia? – si chiede mentre richiude a
chiave.
-
Si, sono
qui –
-
Ah bene. –
mi prende per mano e mi porta fino al divano. Sono troppo confusa e
debole per
reagire cosi lo lascio fare.
Mi
fa sedere
delicatamente sistemando anche i cuscini.
Poi
mi
prende la gamba destra, e tira fuori dalla borsina una crema
antidolorifica che applica sul livido.
-
Oh, Harry,
non dovevi io.. –
Sarà
uscito
solo per prendere la crema? Che sia dolce fino a questo punto?
-
Ssh, sta
ferma che non riesco a mettertela sennò –
Sembra
che
si impegni molto mentre me la applica sulla gamba. Ha le ciglia
corrugate e lo
sguardo assorto. Com’è bello. Si
preoccupa per me. È stato lui non Bonnie. Ad
aiutarmi ieri sera. Uao. Io
studio un attimo il suo viso, poi mi rivolgo a lui nel tono
più tenero
possibile che il dopo-sbornia mi permette.
-
Grazie.
Non so neanche come me lo sono fatto. Non ricordo niente di ieri sera
–
-
Oh, lo so
io – dice mentre con il suo tocco delicato continua a
massaggiarmi la pelle –
ieri notte quando sei rientrata, io stavo guardando la tv, e appena hai
aperto
la porta a malapena ti reggevi in piedi. Cosi ti ho … ti ho
presa in braccio e
ti ho portato fino in camera, ma mentre entravamo hai sbattuto la gamba
contro
lo stipite – ride divertito.
Mi guarda preoccupato come
se fosse colpa sua.
E io di rimando gli lancio uno sguardo confuso e divertito.
-
Bhe, grazie
Harry. Davvero. E non ti preoccupare, non mi fa male. Non dovevi uscire
solo
per comprarmi la crema. –
-
Oh,
no no, va bene
cosi, non avevo
nient’altro da fare … - chiude il tubetto e si mi
da le spalle. All’improvviso
sembra tornare quel ragazzo timido e coccoloso che piange quando vede
Titanic.
-
Ok, allora
grazie ancora e ..- non termino la frase ma gli sorrido. Poi un
po’ zoppicando
vado verso il bagno.
Mi
fa
piacere che si sia preoccupato per me, però non
dimentichiamoci che io sono normale.
EBBENE SI!
Dovevo
pur movimentare un pochino la storia no?
Si, sono una che scrive storie tutte rose e fiori, in cui niente va
storto, non come nella ita vera, ma ho pensato che per far fare quel
salto tra Harry e Hope, ci voleva una spintarella! *spinge Harry e Hope
giù da un burrone*
Bhe, come al
solito, voglio bene a chi legge e a chi recensisce (SOPRATTUTTO
a chi recensisce XD)
ADIOS!
xoxo
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Capitolo 7 *** At the end ***
AVVISO: il
capitolo può provocare seri disturbi alle ovaie. Vi
invitiamo all'attenzione.
INOLTRE
VI INVITO ANCHE CALDAMENTE AD IMPERSONIFICARVI IN HOPE. PERCHE' RAGAZZE
IN QUESTO CAPITOLO SVENITE SE PROVATE ANCHE SOLO A PENSARE DI AVERE
DAVANTI A VOI UN HARRY COSI'.
- Harry?-lo
chiamo mentre sto lavando i piatti.
-
Dimmi- lui sta giocando al computer.
Sembriamo una vecchia coppia sposata.
-
Come fai a
conquistare le ragazze? Voglio dire, oggi davanti a scuola, una tipa mi
ha
fatto inciampare perché ha scoperto che mi stai ospitando ed
era gelosa –
-
Ah. Bho
non faccio apposta. –
-
Mmh certo.
–
-
Ma…- si
alza e viene verso di me. – quando incontrerò la
ragazza che mi piacerà davvero
e che mi farà girare la testa, quando non
riuscirò a pensare che a lei, bhe
allora credo che le prenderei le mani..-
Mi
prende
per mano.
-..
la
guarderei negli occhi..-
Mi
guarda negli occhi.
-
..e le canterei "Isn't she lovely
Isn't
she wonderful
Isn't
she precious
Less
than one minute old
I
never thought through love we'd be
Making
one as lovely as she
But
isn't she lovely made from love
"–
......
Oh mammaaaaa … mi sciolgo.
-
AAHMAMAH. SI. Non
capisco davvero come facciano certe ragazze a cascarci. Vado avati a
pulire i
piatti-
-
ehm si si… comunque,
farei esattamente come ho fatto, ecco. –
all’improvviso è timido.
Ok
momento emozionante
finito. Però.. che momento….
VIII
settimana
Ok,
si lo
ammetto.
Ho
riflettuto parecchio e credo … credo di provare qualcosa per
Harry.
E
pensavo
che anche lui … però ogni volta che sembra
esserci un progresso, quel pirla fa
o dice qualcosa che mi fa cambiare idea. E allora lascio stare,
dicendomi
“tanto sono normale”. Si mi è proprio
rimasto qua.
Adesso
siamo
a tavola e stiamo mangiando in silenzio. Siamo tutti e due esausti. Io
ho
lavorato tutto il giorno al bar e Harry è tornato
dall’ Ohio, dove è stato per
due giorni dai suoi genitori, e ha affrontato un lungo viaggio in
macchina. Poi
sono io a prendere la parla.
-
Come
stavano i tuoi? Li hai trovati bene? –
-
Si grazie
–
Le
cose sono
diventate un po fredde tra di noi dopo che mi ha detto che sono
normale. Forse
ha capito che quella cosa mi ha ferita. O forse è solo
perché è stanco. Non
saprei dire.
Mi
alzo e
vado a mettere il mio piatto nel lavandino. Quando mi giro lui
è appena dietro
di me ; è cosi vicino che mi sembra un gigante, la sua testa
china sulla mia.
Ma passo oltre.
Tutto
quello
che è successo in questa casa è un sogno. Quando
uscirò di qui, quando il mio
dormitorio al campus sarà tutto ok, non ricorderò
neanche più cosa sta
succedendo. È questo che continuo a ripetermi. Ma mentre lo
faccio, una parte
di me si dispera nel pensare che dovrò lasciare Harry.
Finito
di
sparecchiare, vado a sedermi sul divano e lo occupo tutto allungando le
gambe.
Lui
arriva ,
me le solleva, si siede e poi le stringe
a se, rubandomi il telecomando e cambiando canale.
-
Hey! – ok
l’atmosfera può tornare rilassata. Basta far finta
di niente.
-
Harry? –
-
Si?-
-
Dobbiamo
proprio guardare i cartoni animati? –
-
Che hai
contro i cartoni animati? –
-
Niente, ma
… Peppa Pig? Eddai! –
-
Bhe? Ok
ok… - e spegne la tv.
Restiamo
un
attimo in silenzio poi ci guardiamo nello stesso momento e poi glielo
chiedo.
Tanto entrambi sappiamo che stiamo pensando alla stessa cosa.
-
Ma per te
cosa vuol dire “normale”? voglio dire, nella norma?
O forse sciatta? O magari
come tutte le altre? –
Lui
mi fa
sedere e si mette vicino a me, con le mani in mano.
-
Normale vuol
dire … normale –
-
Ah si
, come immaginavo –
-
Bene.
Allora io vado! Notte! – fingo che sia tutto ok e credo anche
di essere una
brava attrice. Ma mentre mi alzo dal divano mi prende per mano e mi
tira sul
divano, stringendomi le spalle.
-
Non sai
davvero quanti schiaffi mi sono dato quando hai chiuso quella porta.
Davvero.
Non avrei dovuto dire una cosa del genere -
-
Harry,
tranquillo, se è quello che pensi... – giro la
testa per non guardarlo negli
occhi.
-
Ma non è
quello che penso! – mi prende per il mento - È
questo il punto! Io non credo
che tu sia normale! Io credo che tu sia imbranata. –
-
Ecco,
appunto –
-
.. E frizzante,
esuberante, divertente, intelligente e bella. Bellissima. Ma
soprattutto tu sei
speciale! E quando .. quando faccio il cretino non è
perché voglio portarti a
letto! Io speravo che tu ci arrivassi da sola!–
Mi
tiene
ancora stretta per le spalle – Ti stai spegnendo. E io non te
lo permetto.
Perché per le persone che ti amano, vederti cosi
è uno strazio. –
Lui
è una
delle persone che mi amano? Ah, bhe, questa è bella.
-
Harry, grazie per le belle parole… - gli
dico liberandomi dalla sua stretta – .. ma io neanche ti
piaccio. Per cui tutta
questa storia sta diventando una farsa, un ‘ipocrisia. Forza,
torniamo a
tavola… -
Ma
lui non
mi lascia.
-
Diamine,
Hope! Ma … - si sfrega la fronte – non ci arrivi
proprio? TU MI PIACI. Si che
mi piaci! Mi sei sempre piaciuta, sempre! Mi piaci quando mi guardi, mi
piaci
quando ridi, e quando sbatti le palpebre. Mi piaci quando respiri,
quando ti
muovi, quando mi sfiori. Mi piaci sempre, da sempre.- ha il fiatone.
E
anche io.
Sono confusa. Cioè non proprio confusa, dopo questo discorso
cosi chiaro ed
esplicito chi lo sarebbe? Però sono comunque pietrificata.
Cosa faccio? Cioè
che si fa in situazioni cosi? Il ragazzo che ti piace ti dice che gli
piaci.
Ok. E poi? Oddio, Hope, sforzati di ricordare cosa succede a questo
punto nei
film sdolcinati che guardi, nei libri che leggevi di notte sotto le
coperte con
la torcia, nelle storie che tu stessa scrivi. Che succede a questo
punto? Cosa
devo fare?!
Ma
non ho
più tempo di pensarci perché le sue labbra sono
sulle mie, attaccate, e lui è
cosi stretto a me che non riesco a respirare.
Mi
sta
baciando, mi sta baciando!
-
Ti basta
come prova? – mi chiede staccandosi appena e appoggiando la
sua fronte alla
mia.
Fatti
furba
Hope.
-
Veramente
no. – gli dico sorridendo e guardando le sue labbra come se
ne fossi
dipendente.
-
Allora
rimediamo …- mi dice mentre ritorna sulle mie labbra.
Possibile
che lui abbia sempre avuto quello
sguardo e io non me ne sia mai accorta? Bhe, a quanto pare.
-
Stiamo
insieme quindi? – gli chiedo innocente.
-
Se ti va…
– risponde strofinando il naso sul mio collo delicatamente.
-
Cioè,
insieme insieme? Posso dire alle mie amiche “guarda il mio
ragazzo”. Il mio. Posso?
– gli chiedo felice.
-
Certo. Oh,
quasi dimenticavo Hope! –
-
Cosa? –
gli chiedo sorridendo.
Lui
mi
guarda per un attimo negli occhi.
-
Ti amo.
Tanto. –
-
Oh, e
quasi te lo stavi dimenticando? – rido pensando a tutto il
tempo che abbiamo
sprecato. A quando eravamo insieme ma non eravamo insieme –
anche io Harry.
Anche io –
-
Pensavo….
Anche se al campus la tua camera tornerà a posto.. potresti
restare qui…no?-
-
mmmhh
fammi pensare.. ok. Tanto adesso piaccio anche al gatto –
-
ah beh
certo la benedizione di Molly è importantissima! –
stringe la mia mano nella
sua.
-
e possiamo
abolire le regole direi-
-
Si, direi
anche io-
FINEEEEEEEEEE
LO SO, LO SO!
Scusate
se l'ho fatta finire cosi di botto, ma tranquille: tutte le mie storie
sono cosi! pensate che questa era nata come one shot! faccio sempre
cosi: pubblico una one shot poi mi viene un'ispirazione e BUM!
quindi tenetemi d'occhio se vi va, negli autori da seguire cosi vedrete
che contiuo ad allungare quelle che dovrebbero essere one shot ^^
*ve lo impone*
Allora? vi è piaciuta? cosa ne pensate? al massimo potrei
anche fare che non è finita, e andare avanti con loro due
che vivono assieme ^u^
VEDREMO! per ora me ne
volerò via sul mio procione volante! SEE YA!
*salto alla Horan sul procione*
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