Convivenza civile con Harry Styles.

di Hope _
(/viewuser.php?uid=176045)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io e te? MAI. ***
Capitolo 2: *** Rules ***
Capitolo 3: *** Titanic ***
Capitolo 4: *** Happy breakfast! ***
Capitolo 5: *** Just dance! ***
Capitolo 6: *** "Normal" ***
Capitolo 7: *** At the end ***



Capitolo 1
*** Io e te? MAI. ***


- Non riusciamo proprio a star lontani noi due, eh? –

- Veramente Harry, sei tu che mi pedini. Dimmi quando mai sei venuto in

 biblioteca. –

- Ah, e cosi è una biblioteca? Chi l’avrebbe mai detto … - si guarda intorno interessato con le mani in tasca.

È carino, si, ma non voglio essere la sua prossima preda. La sua lista è già troppo lunga.

- Senti, ci vediamo domani a scuola ok? Ora devo studiare. Ciao ciao! – lo liquido con un gesto veloce della mano mentre mi giro e ritorno tra gli scaffali.

- Ok –

Ah. È stato facile. Bene.

- Mentre mi aggiro tra i libri e guardo tra gli scaffali, lui mi spunta dallo scaffale davanti al mio, la sua testa tra i libri che ho appena spostato.

Non dice niente ma il suo sguardo è intenso. Comincio a sentirmi in soggezione.

- Puoi… smetterla? –

- Di far che? – chiede lui innocente.

- Di guardarmi. In quel modo. –

- Quale modo? –

Per l’amor di Dio.

- Ffff Harry… - sbuffo e gli do le spalle. Ancora.

Ma non gliel’ha detto nessuno che è un modo per dire “grazie ora vattene”?

- Senti, con te sarebbe diverso –

Eh?

- Scusa come dici? – non capisco.

- So che non ti lasci andare perché hai paura di essere solo una delle tante. Ma non è cosi. Credimi. Tu mi piaci davvero. Davvero tanto.-

Me lo sta dicendo veramente. Naaa.

- Senti Harry… -

- No! Lasciami finire! Ti prego! Dammi una possibilità, ok? –

- …-

- Ti posso dimostrare che mi piaci davvero! –

- Ah si? E come, di grazia? – chiedo ironica.

- Mmmh…-

- Ecco vedi? Ciao Harry –

Mi prende in giro. Ma perché la gente deve fare cosi?

Mi allontano nel corridoio silenziosa.

Quando sto per svoltare l’angolo, si sente una voce dal fondo.

- I capelli sciolti –

Mi giro lentamente.

- Stai delirando Harry? –

- Avevi i capelli sciolti quando ci siamo incontrati per la prima volta. E una maglietta bianca, con dei jeans scuri e i tacchi neri. Tra i capelli avevi anche un fermaglio a forma di piuma. –

-… Cosa….- sono sorpresa, come potrei non esserlo?

Ci avviciniamo lentamente.

Quando siamo a pochi passi di distanza incrocio le braccia al petto.

- Potrebbe essere uno dei tuoi trucchi. Potresti segnarti tutti questi dettagli per le ragazze che vuoi portarti a letto e poi li tiri fuori così. –

 Mi guarda stranito.

- Si, e tu sei un panda arancione. –

 Non posso trattenere una risatina.

Ok, sembra anche simpatico.

- Bhe…. Potremmo…- butto li prima di ripensarci.

- Fantastico! Passo io da te stasera ok? – ha una faccia da cucciolo. Ma …. No.

- … No! Non è cosi facile. Non ti basta venire qui e ricordarmi cosa indossavo quel giorno! – dico poi alla fine.

- D’accordo. Dimmi cosa devo fare. C’è qualcun altro? Sappi che se si tratta di competere non mi tiro mai indietro. – oddio, è determinato a portarmi a letto per finire  la sua benedettissima lista. Ah-ah poverino avrà una delusione. Ma stiamo al gioco.

- Ok, facciamo così – lo guardo dritto negli occhi. Sembro avere la sua attenzione.

- Si … - mi blocca con le sue braccia tra uno scaffale e il suo petto, la sua testa è poco sopra la mia.

Lo guardo malissimo. – Bhe, comincia con il toglierti da qui sopra, grazie! –

Sembra sorpreso – Ma che c’è che non va con te? Non hai gli ormoni forse? Questa mossa fa impazzire tutte le ragazze! –

Che cose penosa.

- Ecco, appunto io non sono “tutte le ragazze”. Per cui sta dove sei e ascoltami –

È infastidito ma sorpreso.

- Io ..-

- Si? –

- Non ..-

- Ah-ah… -

- Uscirò MAI con te, ti è chiaro il concetto? –

- Veramente no. Non capisco cosa mi manca. –

- Non ti manca niente, per tutti i peperoni! È solo che tu sei ..-

- Cosa? –

- Tu sei… tu sei tu! – sbotto infine.

- Ah, è questo il problema? Io sarei io? Bhe credo sia un problema a cui non possiamo porre una soluzione... – ammicca divertito.

- Infatti! Quindi dovresti solo .. puff! – gesticolo come per dirgli che dovrebbe sparire.

- No, da qua non me ne vado finchè non ottengo un appuntamento. O almeno un sorriso … - mi sorride e mi guarda la bocca, avvicinandosi.

- No! Harry! Lo stai rifacendo! –

- Rifacendo cosa?! –

- Stai flirtando! Non puoi parlare con una persona normalmente? –

- No! Cioè, è più forte di me! –

- Sei un puttaniere quindi! Guarda la strada è laggiù. Ma ti consiglio di andarci un pò più tardi –

Uhuh sono stata stronza. Che bella sensazione.

- Ah-ah divertente. Bhe preparati perché presto, non solo ti porterò a letto, ma ti innamorerai anche di me. – Se, e gli orsetti lavatori cucinano i muffin. –

- Io ti ho avvertito… -

- E io ti ho detto che gli orsetti cucinano i muffin! Che c’è di male? – ripeto innocente.

- Ti sbagli sul mio conto Hope ..- dice allontanandosi in corridoio, ma senza staccare lo sguardo dal mio, particolarmente confuso.

- E tu sul mio Styles. Non sono una facile. – gli urlo ferma tra i miei libri ma abbasso velocemente la voce.

- Non l’ho mai detto questo – mi urla dal fondo del corridoio mentre svolta l’angolo e scompare sulle scala.

Brutto pezzo di carota.

 

 

 

 

 

“GERONIMOOOOOOOOOOOOOOO!!!”

 *si oramai non so più che urlo scrivere*XD

MA CIAO BELLE CAROTINE! :D

Come state? :D io cosi cosi, c’è il ponte del primo maggio, mi ero ripromessa di fare un sacco di cose e invece sto accantonando tutto -.-‘’’

COMUNQUEEEEEE solita storiuccia che spero vi piaccia ;)

Le posto perché quando leggo qualche storia che mi piace, la giornata migliora, per cui spero di poter sentire un giorno che una delle mie storie ha tirato su il morale a qualcuno :’D

WOW! :D

Se qualcuno ha letto anche le altre mie storie, avrà capito che ce l’ho con gli orsetti lavatori. Bhe ma sono cosi carini! *awwwww* <3

Ad ogni modo, adesso vi lascio, ma vi informo che di questa storia ho già fatto 5 capitoli :D quindi spero piaccia a qualcuno o entro in depressione T.T

VI ADORO COME SEMPRE! :D <3

Xoxo

 

#HOPE

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Rules ***






-Non l’ho mai detto questo- faccio la vocina da Harry. Lo sto scimmiottando da quando sono tornata a casa da mia sorella Bonnie che, poverina, non ne potrà più.

- Hope – mi blocca lei.

-Si?-

Lei mi guarda come se fossi una ritardata - Ti piace! È ovvio! –

Eh?

- COOOOOOSAA ? SORELLA SEI IMPAZZITA? IO LO ODIO QUELLO LA’! –

-No. Tu sei incredibilmente, pazzamente e insanabilmente innamorata di lui. Devi solo ammetterlo. –

me lo dice con una tranquillità allarmante. È lì, tranquilla, seduta sul divano a limarsi le unghie. E non ci pensa neanche che se mi dice una cosa cosi potrei svenire su due piedi.

- No, ascoltami bene. A te piace. Solo che ancora non lo sai. Fattelo dire dalla tua sorella che la sa lunga. Tu lo a-do-ri. Capito? – parla come se sapesse tutto lei.

Ok, qua la cosa sta degenerando.

- Cara sorella… - comincio con il tono più calmo possibile – a me fa schifo quell’individuo che tutti si ostinano a chiamare umano anche se di umano non c’ha neanche le dita dei piedi, capito? Spero che tu comprenda la situazione. –

Mi guarda come se avessi appena ingoiato una cavalletta.

- Bhe? Che c’è? È cosi ti dico! –

Lei si alza lentamente con le sue unghie limate, mi passa accanto e mi fa pat-pat sulla testa.

- Beata gioventù che non torna più…- dice con tono saggio.

- Ehm, Bonnie, hai solo due anni più di me. – ma lei non mi ascolta.

- Beata ignoranza, beata innocenza … - e con queste frasi particolare sapienti, esce di scena.

Mia sorella.

La mia strana, strana sorella.

 

La mattina dopo mi alzo e vado a scuola, come tutti i benedettissimi giorni della mia vita.

Ma cos’ho fatto di male per meritarmi un’istruzione?

La giornata è normale, se non consideriamo il fatto che Harry in mensa mi mandava degli sguardi pervertiti.

Io lo decapito, giuro.

Ma prima gli leggo tutte le barzellette di Geronimo Stilton, cosi soffre di più.

Mentre mi immagino 100 e 1 motivi su come potrei potenzialmente uccidere Harry, torno al dormitorio.

Quando arrivo, trovo Kate, la mia compagna di stanza,  mia sorella sulla soglia, e degli uomini indivisa con un’aria disperata.

Oddio che è successo?

Più mi avvicino, più corro. Oddio, ditemi che non è successo niente.

Ma dalle loro facce non sembra “niente”.

- Kate! Che succede? –

- Hope! Oddio, menomale sei qui! Tuo padre..-

-È successo qualcosa?!- la interrompo allarmata.

Intanto Bonnie ci raggiunge ma l’aria afflitta le è scomparsa dal volto. Adesso sembra più che altro divertita.

- No, niente, niente. Solo che si sono rotte le tubature dell’acqua nei bagni del tuo piano che ora è tutto alagato.  

- Cosa?  Tutto qui? – è il mio commento. Cioè, mi aspettavo almeno che mi informassero della presenza di un terrorista nel campus o che so io.

- Bhe, non è “tutto qui”.-  dice convinto un uomo che intanto si unito a noi. – la sua stanza, signorina, è al primo piano. –

- Ah-ah –

- E dovremo andare per qualche settimana da qualcuno perché non sappiamo dove stare – riprende Kate. – io starò da July -

- Andrò da una mia amica– dico tranquilla.

- Ma Cher è in vacanza. – aggiunge mia sorella.

- Ah-ah – seguo il ragionamento ma non capisco dove vuole andare a parare. Sta cercando di farmi capire qualcosa?

- Greta ha la casa troppo piccola, Grace ha l’influenza … insomma non puoi andare dai tuoi amici. E neanche dai nonni. Ma abbiamo dovuto trovarti una sistemazione temporanea. E non saremmo mai abbastanza grati per questo – mia madre si rivolge al cielo.

Però continuo a non capire.

Bonnie se ne accorge, mi prende per le spalle e mi grida nelle orecchie.

- NON PUOI ANDARE DALLE TUE AMICHE NE DAI NONNI CAPISCI? CIO’ SIGNIFICA CHE DOVRAI ANDARE DAGLI AMICI DI MAMMA. QUELLI CHE HANNO L’APPARTAMENTO APPENA FUORI DAL CAMPUS.–

Oddio.

No.

No, no, no.

Non può essere.

Non può proprio essere, perché gli “amici di mamma” …

Sono gli Styles.

 

 - MAMMA NO! NON PUOI FARMI QUESTO! SONO TUA FIGLIA! E TU, BONNIE, DI QUALCOSA PER L’AMOR DI DIO! SEI MIA SORELLA! SEI AL CORRENTE DELLA SITUAZIONE! FA QUALCOSA! – grido assatanata mentre mia mamma mi spinge letteralmente la schiena verso la porta di casa Styles, io con le valigie in mano. Mia mamma suona il campanello al posto mio.

Nell’istante che precede l’apertura della porta, mi volto verso mia mamma e a denti stretti le sussuro (più che altro la supplico).

- mamma no ti prego, non farmi questo –

-Tesoro non hai altra scelta! E poi dovrai stare qui solo finchè Grace non starà meglio, se ti darà tanto fastidio vivere insieme a loro! Ma sono brave persone, vedrai ti divertirai. –

Eccola, l’ha detto.

La porta si apre. Un harry in maniche corte e jeans, sorridente come non mai, mi accoglie all’entrata.

- Buongiorno Signora e Signorina Jones. –

- Buongiorno Harry!  - esclamano mia madre e mia sorella all’unisono mentre mi spingono nelle fauci del leone.

- Vostra figlia starà bene qui, non si preoccupi – ammicca mentre un suo braccio mi finisce dietro la schiena.

- Lo so Harry che sei un bravo ragazzo – sorride mia madre.

Ecco, evidentemente questa donna non coglie la vera essenza di certe persone.

Ha capito tutto della vita.

Tento un ultimo disperato cenno di testa a mia sorella, che lo snobba ridendo sotto i baffi.

- Allora tesoro ogni tanto veniamo a controllare come stai, ma mi raccomando rispondi al cellulare! Mettilo in carica la sera e prendi le pastigliette per l’allergia! –

MAMMA.

- SI MAMMA. Non stavate andando? –

- Oh, che figlia scontrosa! Non come Harry giusto? Bene, allora ce ne andiamo! A presto! Un bacio tesoro! –

- Ciao mamma. – la saluto freddamente.

- Ah e tesoro! – si volta all’ultimo nel vialetto un attimo prima che Harry chiuda la porta.

- Ti ho messo gli assorbenti nella prima tasca della valigia blu! Ciao ciao! – e se ne va via sorridendo.

Oddio, vorrei che un buco si aprisse ora nel terreno e mi risucchiasse. O che mi rapisse una navicella spaziale. O che un procione mi mangi viva.

Mamma io ti uccido.

 

- Apprensiva la mamma, eh? – è la prima cosa che dice Harry appena entriamo.

- Lasciamo stare Styles. –

- Brutta giornata, tesoro? – mi chiede come un marito preoccupato.

- Bhe, fai un po tu! Prima il brutto voto in algebra, poi le tue occhiate perverse, la mia camera allagata, devo venire a vivere con la persona che mi vuole solo portare a letto per un’ infinito lasso di tempo – sottolineo quest’ultima parte -  e mia madre mia umilia con la faccenda degli assorbenti. Tu che dici? E .. ah! Non chiamarmi mai più tesoro! –il mio tono di voce aumenta sempre di più finchè non mi ritrovo a urlare.

- Uh, abbiamo mangiato biscotti e veleno stamattina a colazione? –

- Ah ah esilarante Styles. Su forza, mostrami la mia camera, poniamo qualche regola base per la privacy e facciamola finita ok? –

- Bhe, veramente non hai una camera. –

- Come “non hai una camera”? mia madre mi ha mandato qui perché ..-

- Le ho mentito. Mentito spudoratamente.- ammette felice.

Ma che ha che non va questo ragazzo?

-“Mentito”? A MIA madre? Ma sei… - faccio un lungo respiro – ok. Non importa. Però allora dove dovrei dormire allora? –

- Con me – risponde come se fosse la cosa piu scontata del mondo e io la persona piu stupida che non ci arriva.

- No. Non se ne parla neanche. Proprio non se ne discute. È improponibile. Impensabile. – ok ho finito gli aggettivi.

- Bhe, o dormi con me o con il gatto. A te la scelta. – ride convinto che sceglierò lui.

Povero illuso.

- Bene allora. Dov’è la cuccia del gatto? –

 

Ok la cuccia era piccola per me. Ci ho provato, ma non sembro piacere molto al gatto. Quindi sono costretta a _deglutisco_ dormire con … lui.

- Ecco le regole Styles – giro per la stanza mentre lui è coricato sul letto tranquillissimo e mi guarda andare avanti e indietro. Per i mie gusti segue un po troppo i miei movimenti. Ma tralasciamo.

- Regola numero 1) non osare neanche sfiorarmi mentre dormiamo,ok? Ne tu .. ne il tuo amico. – gli indico i pantaloni –

- Hahahah non te lo posso promettere ma ok, ci proverò. Sfacciata eh? –

- Io sarei la sfacciata? –sono offesa – no, mi piace solo mettere in chiaro le cose. Numero 2) ho sempre la precedenza per il bagno, sia la mattina che la sera. –

- Bene –

- Ok. Numero 3) la mattina non esco di casa senza aver mangiato dei biscotti, per cui devi sempre esserne fornito. Numero 4) le mie cose non si toccano. Numero 5) la mia parte di camera deve sempre essere pulita. –

- Non pretendi un po troppo per essere una ragazza che è stata sfrattata perché ha la camera allagata? –

Touchè.

- Bha. Numero 6) il sabato pomeriggio dormo, per cui non venirmi a rompere le palle. Numero 7) il giovedi pomeriggio vado in palestra, per cui per favore, non far venire nessuno la sera, non scoparti nessuno, ci puoi riuscire?  Sarò troppo stanca per sentire le tue urla. –

- Io non urlo-

- Ok, allora le urla di lei. –

Sento che sta per dire qualcosa ma poi sta zitto. Ecco va che è meglio.

Strano, con lui non mi faccio problemi a dire le cose.

- E ore le ultime 3: quando gioco con la Wii non voglio che mi guardi, non devi rompere mentre studio e … -

Esito.

- ..e… - mi incoraggia lui.

- e… visto che Grace è malata, sarai tu a doverti sorbire le mie lamentele. Per le prossime 6 settimane sarai la mia migliore amica. Contento? –

- Non potevo sperare di meglio, guarda. –

- Non far dell’ironia Styles. Comunque, accetti le regole? –

- Ci proverò –

- Bene. Ora che abbiamo stabilito le condizioni per una convivenza civile, puoi dirmi a che ora vengono i tuoi genitori? Cosi mi preparo –

- Io non vivo con i miei genitori –

EEEHHH????- Cioè, mi stai dicendo che siamo noi due? SOLI? – cerco di trattenermi.

- Eh già – ride compiaciuto.

- Oddio … - mi porto la mano alla fronte.

- Tranquilla.. farò il bravo – mi dice uscendo dalla “nostra” stanza. Me lo sussurra nell’orecchio piano mentre mi accarezza con due dita il collo. Sento il suo respiro sulla pelle.

Oddio, no. Cosi non va.

- Harry – farfuglio.

- Si? – è convinto di avermi in mano.

- Ecco… - mi giro maliziosa verso di lui.

- Dimmi Hope….-

- Io volevo che tu sapessi che …. Se continui cosi ti castro -





ASGHALLAH!

GRAZIEEEEE a chi ha recensito il primo cap *bacione virtuale*
spero che aumenteranno i recensitori che per ora sono solo lettori silezioni SO CHE SIETE LI MARRANI! COMMENTATE!
con tanto amore, ovviamente <3
W ME CHE FINALMENTE HO CAPITO COME SI USA L'HTML!!! YEEAHHHHH!!!!!!!
OK,
alla prossima :D

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Titanic ***


 

Mi butto sul lettone  con un barattolo di Nutella in una mano e il telecomando nell’altra.

Oggi danno Titanic in TV.

Harry non è in casa, ciò significa che posso piangere quanto mi pare.

Ecco, comincia!

 

- Rose! Prendi l’ascia! È in corridoio, appesa! Presto prima che sia troppo tardi! CORRI CAZZO! –

Ok si, forse mi faccio un po’ prendere quando vedo questo film. Il punto è che ci speri fino alla fine che si salvino entrambi, anche se sai perfettamente che quell’egoista di Rose si terrà quel pezzo di legno tutto per sé, senza darsi il cambio neanche un minuto con il povero Jack.

 Comunque, sto divagando. Come le mie lacrime che “divagano” liberamente sul mio volto.

Si,non è ancora morto nessuno ma piango lo stesso, ok?

 

 

- Questo le fa onore, comandante! AFFONDARE CON LA PROPRIA NAVE! Mica come quello sfigato di Schettino! – singhiozzo mentre punto il dito contro la televisione.

Poi sento bussare.

Ma Harry non era fuori oggi?

- Avanti … - dico, mentre sono già pronta ad afferrare la mazza da baseball che ho accuratamente nascosto sotto il letto nel caso Harry avesse voglia di fare qualcosa di sconveniente.

Sono una ragazza organizzata io!

- Ciao Hope… sono io –

- Harry? Ma non eri fuori oggi? –

- Si, fino a pochi minuti fa. Poi ti ho sentito piangere e ho pensato di venire a vedere come stavi. Va tutto bene? – entra nella stanza, finora era stato accanto alla porta, e mi porge un cartone di fazzoletti.

- Oh. Grazie. Stranamente premuroso da parte tua… -

- Te l’ho detto che non mi conosci –

- Già… rispondo poco convinta – comunque va tutto bene. Sto solo guardando Titanic. –

- Tutto qui? Io ero cosi preoccupato… -

- Non te l’ha chiesto nessuno di preoccuparti – rispondo secca.

- Non è che una persona sceglie di essere preoccupata. Si preoccupa e basta. E comunque, non essere cosi acida! Ricordi? Dobbiamo provare ad essere amici –

- Ah si giusto. Rifacciamo ok? – mi schiarisco la gola – Oh, grazie Harry per i fazzoletti! Ma va tutto bene! Sto solo guardando Titanic! –

Lui ride e abbassa lo sguardo poi entra nella parte - Titanic? Davvero? Io adoro quel film! Posso guardarlo insieme a te? –

- A te piace.. Titanic? Cioè il film dove c’è Di Caprio? Quel Titanic? – chiedo incredula. 

Lui ridacchia – Scusa, ma quale altro Titanic conosci tu? –

Ah già.

- Ehm.. si certo. Vieni pure. Cioè, è la tua camera, non dovresti neanche chiedermelo –

 Gli dico mentre mi sposto per fargli spazio.

- No, per un po’ sarà la nostra stanza. E a te serve privacy ogni tanto, lo capisco. Per questo te l’ho chiesto. – Oh, grazie. Ancora. – risolino confuso. Io sono confusa.

Lui gattonando si appoggio alle sbarre del letto accanto a me, a gambe incrociate, tenendosi i piedi e comincia a dondolarsi avanti e indietro.

Dopo avergli mandato uno sguardo divertito e stranito, ci giriamo entrambi verso la televisione e ci facciamo prendere dal film.

 

- NO! JACK! ROSE è DALL’ALTRA PARTE! NUOTA DALL’ALTRA PARTE!!! – Uao, Harry è preso almeno quanto me. E questo è tutto dire.

Adesso siamo coricati sul letto, con la testa alzata verso la televisione, e i lacrimoni agli occhi.

Si, anche Harry.

Anzi,  è lui ad avere in mano il pacchetto di fazzoletti ora.

- Me ne passi uno? –

- Si certo, ecco – mi risponde senza togliere lo sguardo dalla tv. Uao, gli piace davvero questo film!

Sono piacevolmente colpita.

Ecco, sta per arrivare la scena dove Rose si accorge che Jack è morto.

- È finita Rose! È inutile dargli tutti quegli scossoni! Jack è MORTO. – dico aspra.

- Non essere cosi dura. Non è colpa di Rose. Jack ha voluto salvare la persona che amava. Un gesto nobile. Anch’io lo farei. –

- Si, ma lei poteva fare di più per salvare lui, no? –

- No. Altrimenti sarebbe morta anche lei. E tu sai che Jack sarebbe stato più felice di saperla viva e al sicuro piuttosto che morta sott’acqua con lui –

- Io avrei voluto morire con lui ..-

- Sei molto dolce, ma io non potrei mai permettertelo –

Eh?

- Scusa come dici? –

Sembra essersi accorto di ciò che ha appena detto e diventa improvvisamente bordò.

- Cioè, QUELLO CHE INTENDEVO DIRE ERA CHE se io fossi stato in Jack e tu in Rose ecco, io non ti avrei mai fatto morire. Io non te lo avrei permesso. Tutto qua–

Ok la discussione sta prendendo una svolta strana. Piacevole forse, ma strana.

MA NO! Neanche piacevole! Per l’amor di Kevin, che vado a pensare?!

Riportiamo lo sguardo verso lo schermo.

Oh no adesso piango come una fontana.

Non so perché ma verso quando Rose-la-vecchia lancia la collana nell’oceano, io piango fino al mal di testa.

Sarà perché è come buttare via il ricordo di Jack, sarà perché è una scena commovente, sarà perché è una scelta saggia… o sarà perché quella collana valeva migliaia di dollari e l’ha buttata via come se fosse pane secco.

- Stupida! Tieni la collana! È il ricordo del tuo Jack! L’AMORE DELLA TUA VITA, PERDINCI! –

Involontariamente, giro la testa per non guardare,  afferro la mano di Harry e nascondo la testa nella sua spalla.

AHM…

Hope, non voltarti a guardare la sua reazione. Fai finta di niente, come se fosse normale….

In un primo momento, capisco che è confuso, poi però sento che la sua mano comincia a stringere forte la mia.

Oh, per tutte le mutande a righe.

- La scena è finita, ora puoi anche guardare – mi dice premuroso mentre mi accarezza una guancia con un dito, anche se il mio viso è ancora sprofondato nella sua spalla.

Ok, devo riprendere il mio tono antipatico, o qua la cosa non finisce bene.

- Guardo cosa Harry? I titoli di coda? Il film è finito! –

- Si, è vero, ma il bello arriva adesso – si alza e abbassa la luce. Poi torna sul letto.

- Fai come me – si mette a pancia in su e chiude gli occhi.

Ho altra scelta se non buttarmi fuori dalla finestra?

Faccio come mi ha detto.

Mi corico di fianco a lui e chiudo gli occhi.

- Hai gli occhi chiusi? –

- Si..- dico curiosa.

- Bene. Il bello viene ora perché c’è la musica. Ascolta e goditi il momento –

Uao, ha proprio ragione. Perché i titoli di coda sono cosi denigrati? È bellissimo stare qui ad occhi chiusi ad ascoltare la musica…

Poi sento che Harry cerca le mie dita e mi prende lentamente per mano.

Oddio, che faccio? Apro gli occhi e gli tiro un pugno o sto cosi?

Mmmh ….

Mi sa che starò cosi. Tanto questo contatto è tutto ciò che riuscirà ad avere da me, per cui… illudiamolo pure.

Adesso si sta avvicinando perché sento che il suo braccio aderisce al mio. No.

Ehm, cioè, non che non sia piacevole, ma non gliela darò mai vinta.

- OOOOOOOKKKK è stato un momento molto toccante quello della canzone ma non tirare troppo la corda! E in più adesso … - oddio che gli dico? - HO FAME! –

Lui sembra confuso, poi si strofina gli occhi e guarda l’orologio.

- Fame? Ma sono solo le 5 e mezza –

- Ehm, si ma vedi, io ho sempre fame! –

- Ok, andiamo a mangiare qualcosa fuori, allora. In casa non ho niente, devo fare la spesa. –

Bhe almeno mangio.

- Ok, andiamo da Nando’s? Ci lavora un mio amico –

- Si, lo stesso vale per me. Hey, come si chiama? Magari lo conosco –

- Mmh, non credo. Comunque Niall. –

- Bhe, allora credo proprio che abbiamo un amico in comune – dice ridendo mentre si infila le scarpe.

Fantastico.

Un motivo in più che mi rende difficile odiarlo.

BU BU SETTETE!!!!! :D

OK, forse non vi ho spaventato, ma questo capitolo sicuramente si DX

speravo uscisse qualcosa di un pò meno ecco... MERDOSO.

però è venuto così T.T 

Siate clementi nelle recensioni, se recensirete ovvio! (E IN QUEL CASO VI AMEREI! mi servono un pò di recensioncine carine per tirarmi su il morale :?) *gioca la carta della compassione*)

NAAAAAAAAAAAAAAAAAA, vi amo lo stesso <3 

ci vediamo al prossimo capitolo! :D 

 


Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Happy breakfast! ***


- Dove sei finita? –

- Sono fuori, che ti frega? Non sono affari tuoi comunque – sto sbraitando al telefono ma non mi importa.

- Dai vengo a prenderti –

- No sto bene cosi davvero, non ce n’è bisogno –

- Secondo me si invece. È tardi, non ci sono più pullman. –

Ehm, si forse ha ragione. Io e  Maya siamo state fuori un pò troppo a lungo.

- Dove sei? –

- All’angolo tra la 12° e la 13° -

- Sto arrivando –

- Harry, NO! –

Ha attaccato. Ha attaccato.

 

 

Appena salgo in macchina mi tolgo i tacchi e appoggio i piedi sul cruscotto.

Harry da un fugace sguardo mentre tiene entrambe le mani sul volante.

- Ti dispiace levare quei tuoi piedini dal mio cruscotto? Sai la macchina è nuova. –

Chiudo gli occhi e sbuffo.

- No. È un vizio cosi, lo faccio sempre. Mi dispiace per te. Facci l’abitudine – i miei piedi non si scollano dal cruscotto.

Lui mi rivolge ancora due o tre sguardi, prima  a me, poi ai miei piedi. All’improvviso vedo la sua mano destra afferrare le mie gambe e portarle sul tappetino con la forza.

- No daiiiiii! – mi sto lamentando come una bambina di due anni.

- La mia macchina, le mie regole – esclama ironico.

- I miei piedi, le mie regole, semmai! – e li riappoggio dov’erano.

- Ok, ok…. –

Per qualche minuto c’è silenzio e sentiamo solo il sibilo del vento che entra dallo spiraglio del finestrino.

Poi decido di prendere la parola.

- Comunque … grazie –

- Per cosa? – sembra confuso.

- Be, per essere qui. Per essere venuto a prendermi –

- Ah, si, figurati. È che ero nei paraggi, sai… -

Davvero? Nei paraggi? Oh.

- Oh… -

Silenzio.

Ed è cosi finchè non arriviamo a casa.

Non so perché ma sono.. non so … ci sono rimasta male.

Era nei paraggi.

Ok.

 

- Hai fame? –

- No, tranquillo, ho mangiato fuori con Maya. – rispondo secca.

- Credo che andrò subito a letto. Ci vediamo domani –

- SI, certo a domani –

Mi avvio per le scale quando ricordo improvvisamente una cosa.

- Ah! E ricorda la regola numero 1, ok? –

- Si, si tranquilla… - risponde svogliatamente mentre fa zapping in televisione.

Salgo le scale e per un momento non penso a niente.

Mi infilo il pigiama e poi sotto le coperte.

Ok ora viene la parte brutta.

Pensare.

Purtroppo è una cosa che non posso evitare.

Cavoli, forse per essere la prima sera sarei dovuta rimanere giù con lui a guardare la tv e a scherzare. Forse sono troppo dura con lui. Cioè, dopo tutto mi ha ospitato.

Ma forse solo per secondi fini.

No, e se non fosse cosi?

Non so….

Sono in uno stato di dormiveglia quando sento che la porta si apre ed entra uno spiraglio di luce. Apro poco gli occhi tanto per vedere l’ombra dei suoi capelli venire verso il letto e coricarsi lentamente.

Sento scricchiolare il letto, ma faccio ancora finta di dormire.

Poi però sento che si avvicina sempre di  più, e mi avvolge con il suo corpo caldo.

Oddio e ora che faccio?!

Continuo a fingere di dormi…

- Non ero nei paraggi oggi – la sua voce interrompe i miei pensieri.

Adesso mi cinge con le braccia.

- Non lo ero. Sono venuto per te. –

Ah.

Questo è … bhe, ok.

- Harry … -sussurro mentre mi giro verso di lui, ancora avvolta dal suo corpo.

- Dimmi … – mi chiede dolcemente mentre sento spostarsi una ciocca di capelli.

- Stai infrangendo la prima regola, lo sai? –

La luce lieve della luna che entra dalla finestra mi permette di vederlo in viso. Sta sorridendo.

- Tanto non abbiamo stabilito punizioni … - vedo che chiude gli occhi e appoggia la testa sui miei capelli.

- Ah, è vero –

Perdindirindina.

- Rimedierò – sussurro.

- Pensiamoci domani, ok? Dormi adesso. Qui, tra le mie braccia –

Waaaa perché seno caldo improvvisamente?

ORMONI! Tornate nella caverna dove siete stati finora!

- O..o..ok –

Mi accuccio ancora un po’ vicino a lui;  strano, sono a mio agio.

Chiudo gli occhi e mi concentro solo sui nostri respiri: cerco di moderare il mio per non farlo sembrare troppo affannato, ma è dura.

Alla fine la stanchezza si impossessa del mio corpo, e mi addormento, così, tra le sue grandi braccia.

Non male.

Non male davvero.

 

 

 

 

 

 

 

Apro lentamente gli occhi. Ma perché sento odore di pancakes?

Harry non c’è.

Scendo scalza le scale e intravedo Harry (in boxer, tanto per precisare) di schiena, occupato ai fornelli.

Allora  entro e lo saluto.

- ‘Giornoooo –

Lui mi guarda e sorride – Oh, siamo allegre oggi! Ma che bello! –

- Non ti illudere troppo. Ora farò colazione e tornerò acida. –

- Mmmh non credo. Al massimo ti addolcisci ancora di più con i pancakes che ho preparato –

- Vedremo –

- Ok, vieni! –

Mi prende per mano (ma che bisogno ce n’è??) e mi porta in salotto, davanti alla finestrona con i cuscini.

Noto che ci sono due vassoi appoggiati, con tanto di tazze, brioches, bustine del thè e zucchero.

Che profumino!

Mi avvicino al mio vassoio, e noto che sulla tazza è appoggiato un bigliettino “Good Morning <3” .

- Harry..? – gli indico la tazza chiedendo conferma.

- Ah si, una sciocchezza. L’ho … l’ho visto in un film! –

Ah, certo in un film.

- Madame..- mi dice poi, sistemandomi un cuscino e facendomi cenno di sedersi.

- Ehm.. grazie. Come mai mangiamo qui? – chiedo incuriosita.

- Non credere che io prepari la colazione a tutti! E non aspettartela tutte le altre mattine! È solo perché sei un’ospite, era la prima notte ed eri nervosa! Comunque, ecco perché qui: è meglio di una televisione. Molto meglio –

 Detto questo, scosta le tende di velluto, e davanti a me si apre una vista spettacolare.

In realtà è solo il giardino della casa di fronte, ma è bellissimo, l’avevo già notato quando ero arrivata.

C’è un gazebo bianco decorato con della lavanda che pende dal soffitto, cespuglio di rose che formano una stradina, e anche un laghetto, laggiù in fondo.

E … quella è un’anatra?

- Harry è.. stupendo qui! Uao, davvero! –

- Si lo so. E il meglio deve ancora venire! Che ore sono? –

- Le 9 e 10, perché? –

- Ah, perfetto! Guarda! –

Resto un attimo in osservazione, poi noto un uomo grassottello e scalzo, correre in  mezzo al giardino, urlando. Poco dopo arriva una donna che lo insegue con una ciabatta in mano e nell’altra.. cos’è quello un fucile?

Oddio!

- Ma che..? –

- Ssh, guarda –

 La donna rincorre l’uomo, finchè con una mossa degna di un giocatore di rugby (XD) lo placca, buttandolo a terra, e lo sculaccia con la ciabatta.

Ahahah ma è una scena esilarante!!!

- Ahahha ma Harry! Cosa…? –

- Quei due sono marito e moglie da oltre 50 anni. Ma quella donna soffra di amnesia recessiva. Cioè, da qualche mese a questa parte, ogni giorno si sveglia e non si ricorda più niente, solo che è sposata con quel disgraziato. La sua memoria è rimasta ferma il giorno in cui lui l’ha tradita, cosi ogni volta che si alza, prende ciabatta e fucile (anche se io non glielo ho mai visto usare fortunatamente) e rincorre il marito per tutto il giardino! E ogni mattina è diverso! Sabato scorso l’ha addirittura buttato nel laghetto insieme alle anatre gridando “Ben ti sta! Giustizia è stata fatta!!! ” –

Resto un attimo basita. Guardo prima Harry poi l’uomo e poi la donna.

Poi scoppio a ridere, e come non potrei?!

-AHAHAahahahahahaha oddio Harry, ma stai scherzando?? Puahahaha ti prego non dirai sul serio! Che cosa bruttissima! Quel povero uomo!  -

- Si, ma per me è divertente vederli litigare. Perché tanto a fine giornata lei lo perdona sempre e si siedono sul quella panchina laggiù, vedi? – indica un punto imprecisato in fondo al giardino.

- Ah si? Allora è molto romantico – aggiungo sorseggiando ancora un pò il mio cappuccino.

- Già …- aggiunge lui con lo sguardo perso.

Ora io sto fissando la donna che intanto si è messa a tirare dei calci nel sedere al marito.

Devono essere una bella coppia.

- Vabbè ora mi vesto, poi vado ad aiutare mia zia al bar. –

- Ok, ci vediamo dopo – mi saluta sorridendo.

- Ah! E Harry: hai infranto la regola numero 1 ieri sera. –

- Non mi sembra ti sia dispiaciuto – afferma convinto.

- Questo perché ero molto stanca – dico, ma io sono un pò meno convinta.

- Ah… certo. Comunque non ti preoccupare non ti farò più niente. –

- Lo spero per te e per i tuoi gioiellini di famiglia che non farai più niente – ecco che torno acida.

- Dai smettila! So che in fondo sei più dolce del miele! –

- NO! Non lo sono, credimi. -

- Come vuoi tu … - dice alzandosi e portando via il suo vassoio.

Quando mi passa accanto però, butta il vassoio sul tavolo, mi prende per i fianchi e mi butta sul divano sopra di lui.

- Harry!-

- Vedrai che ti abituerai. – mi dice respirandomi nell’orecchio e accarezzandomi i capelli. Mmmmh.. ehm cioè! Bleah!

Appoggia il meno sulla mia testa poi sussurra al mio orecchio piano:

-  Immagina: è mattina; Io sono sveglio, coricato e ti tengo un braccio dietro la schiena, mentre tu invece tieni la mano sul mio petto. Tu stai ancora dormendo, io intanto ti guardo e sorrido. Tu apri pian pianino i tuoi occhietti, ma io ti tengo stretta stretta, non ti lascio. E tu non puoi che arrenderti e appoggiare di nuovo la testa sul mio petto, riaddormentandoti. Vedrai, ti piacerà.-

Oh sacrissimo Totem divino di Kevin.

- Ehm – sono spiazzata - .. e..e. di preciso questo quando dovrebbe accadere? –

- Non saprei.. domani? – risponde ironico, solleticandomi il collo con il naso.

- No guarda, anche stanotte! Ma nei tuoi sogni cocco! –

- Suvvia, non fare la dura! – mi fa il labbruccio.

No, il labbruccio no.

- Non attacca Harry – gli dico mentre a fatica mi alzo dal divano.

- Ma bel tentativo. Non smettere. Mi diverti. –

-Ne ero certo –

 Ma che ho detto? FFfffff…

- Ok, senti io sono al bar oggi, per cui lasciami lavorare e non osare presentarti. Ci vediamo a pranzo. Ciao ciao -

- Torna presto, oh mia Hope! – si porta una mano al cuore e comincia a far finta di piangere.

- Ma per carità! – mi avvicino a lui, lo picchio con un cuscino e poi lo spingo giù dal divano.

Ah-ah adesso si che è una bella giornata.

RI - ECCOMI!!!! 

EH SI, oggi pubblico a raffica  :) TANTO NON MI CAGA NESSUNO *silenzio*

BHE io continuo per i lettori silenziosi ;)

però davvero, fatemi sapere *insistente all'ennesima potenza*

Sciao belle ;)

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Just dance! ***


- I WANT YOU BACK! WANT YOU BACK! WAN-WANT YOU BACK – mi metto a ballare per la cucina, girando su me stessa e tirando pugni in aria, mentre con un mano tengo in mano un cucchiao pieno di Nutella.
- LA LA LA LA LA LA LALA HEY! –
È stata una giornata ORRIBILE. Prima il signore ciccione che mi versa il caffè bollente su un braccio, poi la dodicenne che entra con il cane e incastra il guinzaglio nella porta mentre esce.
E poi HARRY.
Si, è venuto a trovarmi al lavoro. Quando gli avevo esplicitamente detto di non farlo.
Già lo vedo tutto il giorno tutti i giorni, almeno quando lavoro! Si è seduto ad un tavolo e continuava a ordinare caffè per poter star li a guardarmi lavorare.
Che soggezione mi metteva.
Seriamente, mi deve prendere in giro anche per questo? Lui sarà anche un figlio di papà, ma il l’università me la devo pagare da sola!

Quindi c’è ben poco da ridere.
Vabbè,ma non pensiamoci più. Adesso Harry dorme, io ho in mano un barattolo di nutella, è l’una di notte e tutto va bene.
Adesso ho cambiato canzone ma continuo a tirare pugni per aria
- SPECTRONIZER! DAFIHEFKIBE –
Si, come so io il giapponese, nessuno.
Mi chino e mi metto a girare su me stessa e intorno al tavolo, con un pugno in aria.
Bhe, a Just Dance fanno cosi.
Mentre faccio le mie giravolte, noto Harry appoggiato allo stipite della porta, con i capelli arruffati e una faccia addormentata, a braccia conserte che mi guarda, sbadigliando.
Lo guardo noncurante, che me frega? Voglio solo ballare.
E mangiare la Nutella.
Ricomincia a saltare intorno al tavolo, po mi avvicino a lui e gli passo davanti facendo la mossa delle due dita davanti agli occhi e il “sto-andando sott’acqua”.
Lui abbozza un sorriso, e io mi rimetto a ballare accendendo anche lo stereo stavolta.
Tanto ormai è sveglio.

- YEAH! YEAH! YEAAAAAAHH!!! – ok cosi sto esagerando. Mi sto facendo prendere la mano.
Harry intanto si avvia verso la cucina, apre il frigo prende il latte e lo beve (A COLLO ma sono troppo stanca per rimproverarlo) poi si ridirige in camera.
Quando sparisce dietro la porta ballo ancora un pochino, poi quasi per miracolo non cado per terra dalla paura.
Harry è tornato, CORRENDO in cucina e di è messo a muovere spasticamente le braccia su e giù, a ritmo.
- Ahahahahah – lo guardo e rido.
Si, all’una di notte trovo divertente anche Harry.
Lui si avvicina e mi da la schiena, appoggiandosi alla mia. Poi ricomincia a muovere su è giù le braccia.
Allora lo imito. Dio, dobbiamo sembrare degli emeriti idioti  in questo momento.
Poi mi prende le mani e cominciamo a ballare come negli anno sessanta, tipo boogie-woogie.
Giuro, non ho mai riso cosi tanto!
Poi dalla cucina, mi trascina in salotto a furia di giravolte.
Balliamo ancora una po, poi ci blocchiamo entrambi a metà di una piroetta e io gli rimango praticamente appiccicata.
Ma che..?
- Oh-oh –
- Che hai ? – gli chiedo.
Per tutta risposta lui mi indica la finestra.
L’uomo cicciotto di ieri mattina e sua moglie, sono seduti sulla panchina e ci guardano con le bocche spalancate e gli occhi sbarrati.
- Merda –
Harry molla la presa e va a tirare velocemente le tende.
Poi ci scambiamo un ‘occhiata stranita e infine scoppiamo a ridere.
- Ahha quei due ci guardavano da chissà quanto!  Puahahah –
Poi vedo Harry che senza rispondere si avvia verso la cucina, poi si appoggia al tavolo da lavoro, dandomi le spalle.
- Harry..? che hai? –
- Mi dispiace Hope…-
- Per cosa? Per una volta che non hai fatto niente! –
- No, mi dispiace… per questo – si gira improvvisamente e mi tira addosso della farina.
FARINA?!
FARINA!
- HARRYYYYYYYYY !!!!!!! IO TI AMMAZZO!!! –
- Ti ho anche chiesto scusa!- dice lui ridendo.
- Comincia... –
- Eh? –
- A... –
- Ma che …? –
- SCAPPARE.-
Prendo una padella dal ripiano inferiore e gliela incito contro.
- OCCRISTO! –
E vedo che comincia a scivolare sul pavimento nel disperato tentativo di allontanarsi il più possibile da me.
Lo rincorro con la padella, portando la farina dappertutto, quando lui mie ferma, afferrandomi per i polsi, prendendo delicatamente la padella e appoggiandola al tavolo.
Poi mi passa un dito sul naso, togliendomi un po di farina.
Io intanto lo guardo ancora corrucciata, cercando di divincolarmi,ma senza molti risultati.
Poi il suo volto si avvicina al mio e si ferma a pochi centimentri di distanza.
- Meglio andare a dormire, va – sussurra, prendendomi per mano.
- Wuooo-hooh—ohhoo aspetta un attimo! E Asdrubale Paolo? –
- Eh? –
- Chupa
- Cosa?!Ahaha divertente. Dai andiamo che ho sonno. –
- Ok, si andiamo –
Rafforza la presa alla mia mano e saliamo le scale.
Poi ci infiliamo sotto le coperte e lui mi scalda ancora con il suo corpo.
E gli ormoni escono ancora dalla loro caverna.
TORNATE DENTRO, BRICCONCELLI!

 

DFBHEIFGBEWIO!!!!!!!

CAGARE- CA-GA-RE.

ECCO cosa fa il mio capitolo.

ma io lo metto lo stesso perchè ho internet e non so che fare ;)

BENE come dice la nonna, se non avete niente di carino da dire, non dite nulla .

.MA QUELLA è LA NONNA. E IO SONO IO . E IO DICO... che se anche avete dei commenti negativi fateli pure! basta che recenste ;)

I'M GONE! ciao ciao <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** "Normal" ***


III settimana
 
- CHE COSA STAI FACENDO? –
- Sto cercando .. mmh.. il telecomando? –
- NEL MIO CESTO CASSETTO DI BIANCHERIA INTIMA? SPERI DI TROVARLO LI? –
- Bhe, è un posto come un altro –
- Si. Si, certo. E io sono un carciofo –
- Bhe, in effetti notavo una certa somiglian ..-
- HARRY! –
- Che? –
- FUORI –
-Ma io.. –
- HARRY! –
- CHE??-
-OMIODIO! C’è UN GATTINO IN DIFFICOLTà! PROPRIO SU QUELL’ALBERO! GUARDA! –
- Senti non ci casco, io ..-
- DUE GATTINI! –
-ARRIVO! – e esce dalla stanza correndo come un matto. Ridendo, mi chiudo la porta alle spalle con un calcione.
Chiudo il cassetto e mi butto sul divano, pronta ad una puntata di Grey’s Anatomy.
Mmh, ma il telecomando manca davvero.
Lo cerco dappertutto ma non c’è.
- HARRY! DOV’è IL TELECOMANDO???-
- TE L’HO DETTO CHE MANCAVA! E non c’è nessun gattino in difficoltà – si sente che grida dal piano inferiore poi arriva salendo le scale sue gradini alla volta.
- Si ma secondo te poteva essere davvero nel cassetto della mia biancheria? –
- Sono un ragazzo scrupoloso io – mi guarda malizioso.
Io a questo gli sparo.
 
 


V settimana
 
- E voi che avete da guardare? – rivolgo una veloce occhiata a Harry e alla sua gatta Molly.
Sono coricati sul tappeto del soggiorno e fissano un po’ troppo insistentemente il mio taco.
Ok Harry … ma da quando ai gatti piacciono i tacos?
- Me ne dai un pezzettiiiinoooo? – mi supplica Harry.
- Me se me lo chiedi così … - strappo un pezzettino di taco e faccio per passarglielo - … allora no –
Ah- ah. Beccati la sua faccia.
- Uao –
- Che hai? – gli chiedo a bocca piena.
Harry mi fissa un attimo in silenzio, per poi come al solito uscirsene con una delle sue frasi.
- Sei tremenda. E malvagia. –
- Grazie –
- Però sei anche bellissima –
- Ehhh? –
- Ti ho fatto un complimento, sei bellissima –
Non so come reagire.
- Ehm.. grazie …? – continuo a masticare il mio taco. Poi si alza prende il braccio Molly e si avvicina a me e al mio taco.
- Anche Molly pensa che tu sia bella, vero Molly? – prende una zampettino della sua gattina e le fa accarezzare il mio naso. Poi da dietro la schiena di Molly, mi guarda con due occhioni incredibilmente sexy.
Incredibilmente.
Poi si avvicina al mio naso e sussurra – Ora me lo dai il taco? –
 
 


VII settimana
 
Driiiiiin.
Il campanello.
Oh, bene sono arrivate.
Stasera esco con  Cher e mia sorella,  andiamo a vedere com’è il nuovo night club che hanno aperto da poco sulla 6°.
Non mi sforzo ad avvertire Harry, che ora è sotto la doccia. Tanto vedrà che non ci sono la mia giacca e la borsa e farà due più due.
Oddio, spero sappia fare due più due.
Ad un certo punto sento il umore di passi sul parquet; è Harry che si precipita giù dalle scale, in accappatoio, e una volta “atterrato” finge di essere li da un secolo. E io fingo di non aver notato nulla.
Mi limito a chiedergli se va tutto bene, mentre infilo il cellulare nella borsetta e mi do una veloce sistemata allo specchio. Però c’è una cosa che non mi è proprio andata giù . Un pò di tempo fa, mi ha detto che sono bellissima solo per il taco o perché lo pensava davvero? Bhe, probabilmente non lo saprò mai. Poco importa.
Soffochiamo i sentimenti e usciamo dignitosamente dalla porta, che sarà meglio.

La apro lentamente, però poi mi fermo e mi giro.
- Harry –
- Mmh? – lui tira su lo sguardo dalla tv.
 - Tu credi che … credi davvero che io sia .. bellissima? –
Qualche attimo di esitazione e arriva la risposta.
- No. Cioè, sei normale. Una ragazza normale. –
Oh. Non posso nascondere una fitta di delusione. Normale. Ok.
- Oh. Si certo, è ovvio. Ci tenevi proprio tanto a quel taco eh? – reagisco con una risatina nervosa. Poi lo guardo un’ultima volta, prendo la giacca ed esco.
Normale.
Incespicando non poco sui tacchi, mi avvio lungo il vialetto, quando mi accorgo con orrore che dalla finestra del primo piano esce della luce, e vedo l’ombra di Harry che accarezza Molly.
Oh mother of God, è davvero terrificante. Quasi da Padrino.
Vabbè.
Cerco di non pensarci e salgo in macchina, dove Cher ha già acceso la radio a palla, e schizziamo via.
Per stasera cercherò di essere tutto fuorché normale.
 
 
 
Siamo dentro al locale ora e un ragazzo sta bellamente flirtando con Cher davanti a noi. Ma il mio sguardo è perso nel bicchiere del mio drink.
Non ci posso credere che ha detto proprio “normale”.
Cioè, puoi dire  tutto quello che ti pare ad una ragazza; digli che è appiccicosa, troppo gelosa, digli anche che non è bella. Ma non dirgli che è normale, o scontata.
Secondo me non c’è cosa che ferisca di più.
Perché tutte, tutte vogliono sentirsi speciale.
Aaaaaaaah. Basta.
Sono uscita per non pensare.


Cioè, perchè proprio normale? Di tutte le cose che poteva dire perché ha detto proprio “normale”?
Gli uomini. Valli a capire.
Ma poi scusa, che mi importa di quel che pensa Harry? Che mi importa dico io?
 
 





Mi sveglio verso le 11 del mattino, con un forte mal di testa. Sono sotto le coperte, e indosso ancora il vestito di ieri sera. I tacchi invece sono ordinatamente riposti in un angolo della camera, e e sulla scrivania c’è la mia borsetta. è tutto in ordine come se qualcuno mi avesse aiutata quando sono arrivata ieri sera.
Probabilmente Bonnie. Ma la mia attenzione va subito al livido violastro che ho sul polpaccio destro. Come ho fatto a procurarmelo? Bha.

Scendo le scale barcollando e tenendomi la  fronte.
È strano come la prima cosa che faccio sia cercare Harry.
Credo sia l’abitudine, ormai. Ma non lo trovo. Vedo solo un bigliettino sul tavolo e vado a leggerlo.
“Sono uscito un attimo, torno subito.
Harry
Bhe, carino da parte sua preoccuparsi di avvertirmi. Io con lui non l’avrei fatto ieri sera se non mi avesse visto aprire la porta.
Ora mi sento una cacca.
Sono immersa nei miei pensieri quando sento le chiavi girare nella toppa e la porta aprirsi.
- Sono io Hope! Sarà sveglia? – si chiede mentre richiude a chiave.
- Si, sono qui –
- Ah bene. – mi prende per mano e mi porta fino al divano. Sono troppo confusa e debole per reagire cosi lo lascio fare.
Mi fa sedere delicatamente sistemando anche i cuscini.
Poi mi prende la gamba destra, e tira fuori dalla borsina una crema antidolorifica che applica sul livido.
- Oh, Harry, non dovevi io.. –
Sarà uscito solo per prendere la crema? Che sia dolce fino a questo punto?
- Ssh, sta ferma che non riesco a mettertela sennò –
Sembra che si impegni molto mentre me la applica sulla gamba. Ha le ciglia corrugate e lo sguardo assorto. Com’è bello. Si preoccupa per me. È stato lui non Bonnie. Ad aiutarmi ieri sera. Uao. Io studio un attimo il suo viso, poi mi rivolgo a lui nel tono più tenero possibile che il dopo-sbornia mi permette.
- Grazie. Non so neanche come me lo sono fatto. Non ricordo niente di ieri sera –
- Oh, lo so io – dice mentre con il suo tocco delicato continua a massaggiarmi la pelle – ieri notte quando sei rientrata, io stavo guardando la tv, e appena hai aperto la porta a malapena ti reggevi in piedi. Cosi ti ho … ti ho presa in braccio e ti ho portato fino in camera, ma mentre entravamo hai sbattuto la gamba contro lo stipite – ride divertito.
 Mi guarda preoccupato come se fosse colpa sua. E io di rimando gli lancio uno sguardo confuso e divertito.
- Bhe, grazie Harry. Davvero. E non ti preoccupare, non mi fa male. Non dovevi uscire solo per comprarmi la crema. –
- Oh, no  no, va bene cosi, non avevo nient’altro da fare … - chiude il tubetto e si mi da le spalle. All’improvviso sembra tornare quel ragazzo timido e coccoloso che piange quando vede Titanic.
- Ok, allora grazie ancora e ..- non termino la frase ma gli sorrido. Poi un po’ zoppicando vado verso il bagno.
Mi fa piacere che si sia preoccupato per me, però non dimentichiamoci che io sono normale.



EBBENE SI!
Dovevo pur movimentare un pochino la storia no?
Si, sono una che scrive storie tutte rose e fiori, in cui niente va storto, non come nella ita vera, ma ho pensato che per far fare quel salto tra Harry e Hope, ci voleva una spintarella! *spinge Harry e Hope giù da un burrone*
Bhe, come al solito, voglio bene a chi legge e a chi recensisce (SOPRATTUTTO a chi recensisce XD)
ADIOS!
xoxo

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** At the end ***


AVVISO: il capitolo può provocare seri disturbi alle ovaie. Vi invitiamo all'attenzione.
INOLTRE VI INVITO ANCHE CALDAMENTE AD IMPERSONIFICARVI IN HOPE. PERCHE' RAGAZZE IN QUESTO CAPITOLO SVENITE SE PROVATE ANCHE SOLO A PENSARE DI AVERE DAVANTI A VOI UN HARRY COSI'.


- Harry?-lo chiamo mentre sto lavando i piatti.

- Dimmi-  lui sta giocando al computer. Sembriamo una vecchia coppia sposata.
- Come fai a conquistare le ragazze? Voglio dire, oggi davanti a scuola, una tipa mi ha fatto inciampare perché ha scoperto che mi stai ospitando ed era gelosa –
- Ah. Bho non faccio apposta. –
- Mmh certo. –
- Ma…- si alza e viene verso di me. – quando incontrerò la ragazza che mi piacerà davvero e che mi farà girare la testa, quando non riuscirò a pensare che a lei, bhe allora credo che le prenderei le mani..-
Mi prende per mano.
-.. la guarderei negli occhi..-
Mi guarda negli occhi.
- ..e le canterei "Isn't she lovely 
Isn't she wonderful 
Isn't she precious 
Less than one minute old 
I never thought through love we'd be 
Making one as lovely as she 
But isn't she lovely made from love "–
......

Oh mammaaaaa … mi sciolgo.

- AAHMAMAH. SI. Non capisco davvero come facciano certe ragazze a cascarci. Vado avati a pulire i piatti-
- ehm si si… comunque, farei esattamente come ho fatto, ecco. – all’improvviso è timido.
Ok momento emozionante finito. Però.. che momento….
 
VIII settimana
 
Ok, si lo ammetto.
Ho riflettuto parecchio e credo … credo di provare qualcosa per Harry.
E pensavo che anche lui … però ogni volta che sembra esserci un progresso, quel pirla fa o dice qualcosa che mi fa cambiare idea. E allora lascio stare, dicendomi “tanto sono normale”. Si mi è proprio rimasto qua.
Adesso siamo a tavola e stiamo mangiando in silenzio. Siamo tutti e due esausti. Io ho lavorato tutto il giorno al bar e Harry è tornato dall’ Ohio, dove è stato per due giorni dai suoi genitori, e ha affrontato un lungo viaggio in macchina. Poi sono io a prendere la parla.
- Come stavano i tuoi? Li hai trovati bene? –
- Si grazie –
Le cose sono diventate un po fredde tra di noi dopo che mi ha detto che sono normale. Forse ha capito che quella cosa mi ha ferita. O forse è solo perché è stanco. Non saprei dire.
Mi alzo e vado a mettere il mio piatto nel lavandino. Quando mi giro lui è appena dietro di me ; è cosi vicino che mi sembra un gigante, la sua testa china sulla mia. Ma passo oltre.
Tutto quello che è successo in questa casa è un sogno. Quando uscirò di qui, quando il mio dormitorio al campus sarà tutto ok, non ricorderò neanche più cosa sta succedendo. È questo che continuo a ripetermi. Ma mentre lo faccio, una parte di me si dispera nel pensare che dovrò lasciare Harry.
Finito di sparecchiare, vado a sedermi sul divano e lo occupo tutto allungando le gambe.
Lui arriva , me le solleva, si siede  e poi le stringe a se, rubandomi il telecomando e cambiando canale.
- Hey! – ok l’atmosfera può tornare rilassata. Basta far finta di niente.
- Harry? –
- Si?-
- Dobbiamo proprio guardare i cartoni animati? –
- Che hai contro i cartoni animati? –
- Niente, ma … Peppa Pig? Eddai! –
- Bhe? Ok ok… - e spegne la tv.
Restiamo un attimo in silenzio poi ci guardiamo nello stesso momento e poi glielo chiedo. Tanto entrambi sappiamo che stiamo pensando alla stessa cosa.
- Ma per te cosa vuol dire “normale”? voglio dire, nella norma? O forse sciatta? O magari come tutte le altre? –  
Lui mi fa sedere e si mette vicino a me, con le mani in mano.
- Normale vuol dire … normale –
- Ah si ,  come immaginavo –
- Bene. Allora io vado! Notte! – fingo che sia tutto ok e credo anche di essere una brava attrice. Ma mentre mi alzo dal divano mi prende per mano e mi tira sul divano, stringendomi le spalle.
- Non sai davvero quanti schiaffi mi sono dato quando hai chiuso quella porta. Davvero. Non avrei dovuto dire una cosa del genere -
- Harry, tranquillo, se è quello che pensi... – giro la testa per non guardarlo negli occhi.
- Ma non è quello che penso! – mi prende per il mento - È questo il punto! Io non credo che tu sia normale! Io credo che tu sia imbranata. –
- Ecco, appunto –
- .. E frizzante, esuberante, divertente, intelligente e bella. Bellissima. Ma soprattutto tu sei speciale! E quando .. quando faccio il cretino non è perché voglio portarti a letto! Io speravo che tu ci arrivassi da sola!–
Mi tiene ancora stretta per le spalle – Ti stai spegnendo. E io non te lo permetto. Perché per le persone che ti amano, vederti cosi è uno strazio. –
Lui è una delle persone che mi amano? Ah, bhe, questa è bella.
 - Harry, grazie per le belle parole… - gli dico liberandomi dalla sua stretta – .. ma io neanche ti piaccio. Per cui tutta questa storia sta diventando una farsa, un ‘ipocrisia. Forza, torniamo a tavola… -
Ma lui non mi lascia.
- Diamine, Hope! Ma … - si sfrega la fronte – non ci arrivi proprio? TU MI PIACI. Si che mi piaci! Mi sei sempre piaciuta, sempre! Mi piaci quando mi guardi, mi piaci quando ridi, e quando sbatti le palpebre. Mi piaci quando respiri, quando ti muovi, quando mi sfiori. Mi piaci sempre, da sempre.- ha il fiatone.
E anche io. Sono confusa. Cioè non proprio confusa, dopo questo discorso cosi chiaro ed esplicito chi lo sarebbe? Però sono comunque pietrificata. Cosa faccio? Cioè che si fa in situazioni cosi? Il ragazzo che ti piace ti dice che gli piaci. Ok. E poi? Oddio, Hope, sforzati di ricordare cosa succede a questo punto nei film sdolcinati che guardi, nei libri che leggevi di notte sotto le coperte con la torcia, nelle storie che tu stessa scrivi. Che succede a questo punto? Cosa devo fare?!
Ma non ho più tempo di pensarci perché le sue labbra sono sulle mie, attaccate, e lui è cosi stretto a me che non riesco a respirare.
Mi sta baciando, mi sta baciando!
- Ti basta come prova? – mi chiede staccandosi appena e appoggiando la sua fronte alla mia.
Fatti furba Hope.
- Veramente no. – gli dico sorridendo e guardando le sue labbra come se ne fossi dipendente.
- Allora rimediamo …- mi dice mentre ritorna sulle mie labbra.
 Possibile che lui abbia sempre avuto quello sguardo e io non me ne sia mai accorta? Bhe, a quanto pare. 
- Stiamo insieme quindi? – gli chiedo innocente.
- Se ti va… – risponde strofinando il naso sul mio collo delicatamente.
- Cioè, insieme insieme? Posso dire alle mie amiche “guarda il mio ragazzo”. Il mio. Posso? – gli chiedo felice.
- Certo. Oh, quasi dimenticavo Hope! –
- Cosa? – gli chiedo sorridendo.
Lui mi guarda per un attimo negli occhi.
- Ti amo. Tanto. –
- Oh, e quasi te lo stavi dimenticando? – rido pensando a tutto il tempo che abbiamo sprecato. A quando eravamo insieme ma non eravamo insieme – anche io Harry. Anche io –
- Pensavo…. Anche se al campus la tua camera tornerà a posto.. potresti restare qui…no?-
- mmmhh fammi pensare.. ok. Tanto adesso piaccio anche al gatto –
- ah beh certo la benedizione di Molly è importantissima! – stringe la mia mano nella sua.
- e possiamo abolire le regole direi-
- Si, direi anche io-

FINEEEEEEEEEE

 LO SO, LO SO!
Scusate se l'ho fatta finire cosi di botto, ma tranquille: tutte le mie storie sono cosi! pensate che questa era nata come one shot! faccio sempre cosi: pubblico una one shot poi mi viene un'ispirazione e BUM!
quindi tenetemi d'occhio se vi va, negli autori da seguire cosi vedrete che contiuo ad allungare quelle che dovrebbero essere one shot ^^
*ve lo impone*
Allora? vi è piaciuta? cosa ne pensate? al massimo potrei anche fare che non è finita, e andare avanti con loro due che vivono assieme ^u^
VEDREMO! per ora me ne volerò via sul mio procione volante! SEE YA
! *salto alla Horan sul procione*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1049543