Magia del tramonto.

di Melabanana_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Magia del tramonto -TsunaTachi. ***
Capitolo 2: *** Coppa del Nonno -MarcoGianluca. ***
Capitolo 3: *** Pera, Vaniglia e Caramello -FidioDemonio. ***
Capitolo 4: *** Cafè Glacè -BanGaze ***
Capitolo 5: *** Magnum Equador -RocoNatsu ***
Capitolo 6: *** Notte stellata -MarkDylan ***



Capitolo 1
*** Magia del tramonto -TsunaTachi. ***


Cremoso gelato alla vaniglia,
Con sorbetto alla pesca
E soli di cioccolato bianco.

 
 

Magia del tramonto
-ma i tramonti non c'entrano niente (?)-

 
Fece scivolare il cucchiaino fra le labbra e un brivido di freddo lo colse con piacere, percorrendogli la gola e diffondendosi giù nel petto e su nella testa.
Affondò il cucchiaino nel gelato e lo fece di nuovo, stavolta chiuse gli occhi.
Gli piaceva, quella sensazione di freschezza.
Faceva contrasto con la sabbia, i granelli caldi che s’insinuavano fra le dita dei piedi.
Dava una sensazione calmante.
Un delizioso sole di cioccolato bianco gli si sciolse sulla lingua.
Sospirò; sentiva la sua voce al di sopra delle onde.
Aprì gli occhi. Il suo sguardo esitò a lungo sulle coste di Okinawa e sul mare.
Sulla sua silhouette, leggermente nell’ombra, capelli scombinati, pelle profumata di salsedine.
Non somigliava neanche lontanamente al sapore della pesca, della vaniglia, del cioccolato bianco.
Però trasmetteva la stessa sensazione di freschezza.
E con la stessa dolcezza, si faceva strada nel suo corpo, a partire dalle sue labbra.

-

-Sei arrossito. Non avrai un’emicrania da gelato?-
Si chinò verso di lui, facendo gocciolare acqua di mare sul tavolino.
-No.- rispose lui colto in flagrante, arrossendo ancora di più.
Spostò il cucchiaino, ma lui fu più veloce, afferrò il suo polso e si mise in bocca il gelato.
Poi lo baciò.
E il cioccolato bianco si sciolse, nuovamente, sulla lingua.
L’emicrania gliel’avrebbe fatta venire lui, ne era certo.
 
 
 
 
 
 

xxx

 
**Pesca, vaniglia e cioccolato bianco**
Non vi preoccupate, non sono impazzita :’DDDD
In realtà stavo scrivendo una BanGaze, ma nella mia mente continuava a tornare insistentemente questo cavolo di gelato e così… Trallalà (?).  
“Magia del tramonto” è il nome di un nuovo gelato Carte D’Or, che ha esattamente le caratteristiche descritte nella frase sopra al titolo –eh sì, l’ho ripresa dallo slogan.
Quando l’ho visto la prima volta, ho avuto uno shock.
Un gelato chiamato “Magia del tramonto”?! -MANNONCAPISCOH -
E poi ho deciso che non potevo non scriverci nulla, con questa meraviglia.
La TsunaTachi è una delle coppie più dolci che ci siano in Inazuma, e ci sono parecchi spunti nell’anime.
Mi dispiace che ce ne siano poche, nel fandom.
 
Kisses
roby

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Capitolo 2
*** Coppa del Nonno -MarcoGianluca. ***


Coppa del Nonno 
-ioamoquelgelato-



Eccola finalmente...
La "cosa" a cui tanto ambiva era davanti ai suoi occhi, senza nessuno a controllarla.
Sapeva che il suo piano sarebbe stato perfetto.
Nessuno si sarebbe accorto di quello che sarebbe successo, soprattutto.
Marco si lasciò scappare una risata, ce l’aveva fatta.
Bastava allungare una mano e avrebbe vinto lui.
- Sei mia! – esclamò il ragazzo prendendo quel bicchiere scuro e freddo tra le mani.
Chiuse il freezer e andò a prendersi un cucchiaino per poter mangiare la sua amatissima “coppa del nonno” al caffè.
Per trovarla ci aveva messo molto tempo, ma quell’antipatico di Gianluca l’aveva “rapita” per minacciarlo.
Si mise il cucchiaino pieno di gelato in bocca.
- Cosa stai facendo? – Gianluca spuntò dietro di lui, le mani sui fianchi ed uno sguardo accigliato.
Marco si girò di scatto, ancora con il  cucchiaio tra le labbra.
Farfugliò qualcosa d’incomprensibile.
L’altro lo guardò molto male.
-  Mi si sta congelando il cervello – commentò il rossiccio quando poté di nuovo parlare.
- Ti avevo detto di non toccare quel gelato! – esclamò Gianluca.
- Ma è mio!
- L’hai preso dal mio freezer idiota.
- Non è tuo questo freezer
- Siamo a casa mia
- Me l’hai rubata
Gianluca si sbatté una mano sul viso – Eravamo al bar, non è colpa mia se era l’ultima.
I due si guardarono per qualche secondo.
Gianluca  si lanciò all’inseguimento del ragazzo con gli occhi verdi.
Cosa succede quando due persone, di  cui uno con un gelato in mano, si inseguono?
Facile.
Marco andò a sbattere contro lo spigolo del tavolo di legno della cucina e lasciò andare il gelato che finì spiaccicato al suolo.
- Noooo! – esclamò Marco.
- Sei un idiota con i fiocchi – commentò l’altro.
Il ragazzo rimase a fissare il suo gelato al caffè sparso sul pavimento.
Che sfortuna.
Proprio a lui la tazza di plastica dov’era il gelato doveva essere rotta?
Gianluca sbuffò – Marco alzati
Marco scosse la testa.
- Alzati! Nel freezer ce ne un’altra.
A Marco s’illuminarono gli occhi, seguì Gianluca in cucina.
- Come mai ne ha un’altra?
Gianluca arrossì.
- Era per me, vero?
L’altro borbottò qualcosa, sempre in imbarazzo.
Gianluca si chinò per prendere il gelato, quando si girò per darlo a Marco si ritrovò a pochi centimetri dal viso del compagno di squadra.
Arrossì di nuovo.
Marco sorrise, poi le loro labbra si unirono in un dolce bacio.
- Andiamo a mangiare il gelato insieme! – esclamò Marco sfoggiando un altro sorriso.
Gianluca era paralizzato, non aveva ancora realizzato cosa fosse successo.
- Dopo che mangiamo il gelato posso baciarti di nuovo?
Eh? Che voleva fare?
- Ho sempre voluto dare un bacio al caffè – commentò senza peli sulla lingua.
- Sei davvero un idiota – farfugliò l’altro prendendo altri due cucchiaini dal cassetto.
Marco era davvero impossibile… come diamine aveva fatto ad innamorarsi di lui?

*Angolodiunamatta*
Sto male, malissimo :'')
L'avevo detto che avrei scritto questa cavolata.
Marco e Gianluca ora mi odiano .w.
Ringrazio la mia Ohana che ieri sera mi ha portao la coppa del nonno ** E poi l'abbiamo mangiata insieme :D
Ohana ti amo troppooooo **
Poi volevo dedicarla anche a Mery, che mi aveva chiesto una MarcoGianluca 265472 anni fa e a Maki ù3ù
-ComunqueperMeryarriveràancheun'altraoneShotconquestacoppiaù3ù-
Spero vi sia piaciuta :3
Alla prossima.
-lavostraamatissima-
Camy <3

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Capitolo 3
*** Pera, Vaniglia e Caramello -FidioDemonio. ***


Pera e Vaniglia, Affogato al Caramello~


Si raddrizzò e si passò una mano sulla fronte.
Il sole batteva forte, dietro la nuca, facendogli perdere un po’ di lucidità.
Il caldo era arrivato tutto in un botto, a Venezia.
Una goccia di sudore gli cadde dal mento a terra, si asciugò la faccia con la manica della maglia.
Perché cavolo avevano le divise con le maniche lunghe?
Solo perché Raffaele e Gianluca credevano che facessero più colpo sulle ragazze –che poi, vada per Raffaele, ma Gianluca non sarebbe mai uscito con nessuna se Marco continuava a stargli incollato ventiquattr'ore su ventiquattro.
Ma non era solo il caldo ad avergli fatto sbagliare cinque rigori su otto.
Era che c’era un certo ragazzo coi capelli rasta che, invece di allenarsi con tutti gli altri, si era ritirato su una collinetta un po’ più lontano, a mangiare gelato.
Gli lanciò un’occhiata e –ecco, aveva tentato di non guardarlo perché non succedesse- restò a fissarlo per un tempo forse infinito.
Il minuto infinito in cui una goccia di gelato gli scivolò dall’angolo delle labbra, e gli cadde sulla mano, e il ragazzo si leccò lentamente la pelle color caramello.
 
Faceva davvero troppo caldo per allenarsi.
E poi, cielo, quel gelato era troppo buono per non preferirlo ad un branco di ragazzi sudati.
Se non fosse stato per il servizio d’ordine, si sarebbe buttato nel canale –magari con un bel tuffo, come faceva da piccolo, salvo poi saltare fuori dall’acqua e correre in mutande per le strade, inseguito dai vigili. Lui c’era cresciuto, così.
Quel gelato –pera, vaniglia e caramello- era sempre stato un lusso per lui.
-Perché te ne stai qua da solo?-
Senza nemmeno girarsi, sapeva chi era. Fidio era l’unico a parlargli con tanta familiarità, nell’Orpheus.
Di sottecchi, vide che il ragazzo fissava il suo gelato e lo nascose fra le braccia gelosamente.
-Non ci pensare neanche. E’ mio soltanto.-
Fidio ridacchiò. –Ti capisco, sai.- disse.
-Non credo.- replicò Demonio, non fece in tempo a mettersi in bocca il cucchiaino e una goccia di caramello gli cadde sulla mano, scivolandogli lungo il polso.
Stava per pulirsi, ma Fidio fu più veloce.
-Invece sì. Non vogliamo mai dividere ciò che è solo nostro.- sussurrò, e tenendogli il braccio stretto fra le dita fece scivolare la lingua sulla sue pelle, inebriandosi dell’odore del caramello, l’odore del suo ragazzo.
Demonio avvampò e per poco non lasciò cadere il gelato.


La prossima volta avrebbe dovuto buttare lui, nel canale.
 
 
 
 
 
 

xxx

 
**L’autrice non riesce mai ad aggiornare in orari decenti**
Ciao :DDDD
Scusate per la pubblicazione tarda, non so perché l’ispirazione venga così.
Stronza di Ispirazione, vieni solo quando vuoi tu, fuck.
Il gelato Pera, Vaniglia e Caramello è della Carte D’Or –cielo, ma quanto stimo questa marca?- e l’ho assaggiato per la prima volta ieri, a casa di mia zia.
Non avete idea –o magari sì- di come siano buoni questi tre gusti mischiati assieme **
Comunque, non ha riscosso molto successo, solo io ne ho mangiato due bicchieri, lol.
Per quanto riguarda la pairing, si tratta della Fidio*Demonio.
Non chiedete a me, ma alla ninja *indica*, è lei che l’ha tirata fuori e ora si assume le sue responsabilità per avermela fatta piacere –questa frase non ha senso (?)- uwu
 
Love, Peace & Ice cream~
roby 

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Capitolo 4
*** Cafè Glacè -BanGaze ***


Un brivido di caffè con l'anima di panna.

Cafè Glacè
  
Una goccia di sudore gli scivolò dalla fronte e cadde sul legno del parquee che rivestiva il pavimento della veranda e formò una macchietta scura...
Scomparve in un attimo, come risucchiata dal vento caldo.
Haruya si passò una braccio sulla fronte e altre gocce caddero giù.
“Fai schifo.” commentò Fuusuke.
Haruya guardò accigliato il suo compagno.
“Non mi sembra che tu sia in condizione di obiettare...” replicò seccato.
Era vero: Suzuno Fuusuke soffriva il caldo come poche persone al mondo.
A causa del suo carattere glaciale, spesso si beccava battute scontate -che si sarebbe sciolto al sole-, ma in realtà Haruya temeva davvero che, se Fuusuke non avesse mangiato tutti quei ghiaccioli al giorno per reintegrare la temperatura corporea, si sarebbe sciolto per davvero.
Proprio in quel momento, semi-sdraiato contro il muro, buttava la carta su un mucchio di altre carte e lo stecchetto su un mucchio di altri stecchetti -una specie di raccolta differenziata, insomma-, già pronto ad attaccare un'altra scatola di ghiaccioli.
“Magari ti si congelasse la lingua... almeno staresti zitto.” borbottò Haruya.
Fuusuke ignorò la provocazione e si mise a rovistare nel suo mini-frigo -un gioiellino con una prolunga invidiabile che arrivava fino a dentro casa, e precisamente fino in cucina, e a causa della quale spesso Atsuhito inciampava e ruzzolava, datosi che camminava guardando lo schermo del DS e non dove metteva i piedi.
Haruya lo guardò con tanto d'occhi mentre il ragazzino tirava fuori la scatola dei nuovi ghiaccioli Sammontana, gusto panna e caffè, di cui avevano visto la pubblicità la mattina stessa.
“Sei subito corso a comprarteli?! Ma sei maniacale!!” esclamò, sconcertato.
Fuusuke gli lanciò una breve occhiata torva. Haruya non si lasciò intimidire, come al solito, e si avvicinò: in pochi secondi la curiosità aveva rimpiazzato l'incredulità.
“Fammi assaggiare.” disse. Suonava più un ordine che una richiesta, e infatti ricevette in risposta un'altra occhiata bieca, anche leggermente minacciosa.
Mai toccare i ghiaccioli di Suzuno Fuusuke.
Chiunque fosse nato e cresciuto al Sun Garden conosceva questa semplice regola... ma Haruya non aveva mai seguito una singola regola in vita sua.
Aspettò con pazienza mentre lui scartava il ghiacciolo; non appena Fuusuke stava per addentare il sorbetto al caffé che rivestiva lo stecco di panna, gli afferrò il polso con una mano e diresse con la forza il gelato verso la propria bocca.
Con la lingua saggiò la punta, poi il dorso del gelato, il sapore amarognolo del caffè non si diffuse sul palato e il freddo gli arrivò al cervello, provocandogli un brivido.
Si staccò dal gelato ora denudato del caffé, e si leccò le labbra.
“Sei tutto rosso... ma è colpa del caldo, vero?” commentò sorridendo con una certa malizia.
Fuusuke lo fulminò con lo sguardo. “Ovviamente.” sibilò.
“Il caffè è amaro... fammi assaggiare la panna.” disse Haruya divertito dalla reazione del compagno, che però si liberò bruscamente della sua presa.
“Scordatelo.” replicò e si infilò tutto il gelato in bocca, tirando fuori solo lo stecco di legno, che buttò sugli altri.
“Che bastardo...” commentò Haruya, ma Fuusuke lo zittì dandogli un bacio al gusto di panna. L'attaccante di fuoco lo guardò sorpreso, poi fece un sorrisetto malizioso.
“No, taci.” Fuusuke anticipò ogni possibile battuta. “Se tocchi ancora i miei ghiaccioli, ti impicco con la prolunga.” Aggiunse gelido.
Haruya scoppiò in una risata, segno che la minaccia non l'aveva nemmeno sfiorato.
“Suzuno Fuusuke, che uomo... All'esterno amaro e freddo come un sorbetto al caffè, ma dentro ha un'anima di panna...!” commentò solennemente.
 
 
...poi Fuusuke lo colpì in testa con il mini-frigo.
 
 
 
 

xxx

 
**Angolo dell'Autrice che è un'amante del caffè**
Ciao! :DDDD
Sì, ammetto di avere un debole per il caffé. E poi questi nuovi ghiaccioli Sammontana non sono tanto male -la Coppa del Nonno, però, resta la regina del gelato al caffé!- specie perché il sorbetto è amaro e non dolcificato come ci si aspetterebbe da un gelato confezionato.
La combinazione amaro-caffè/dolce-panna è buona :DDDD Se vi interessa, lo consiglio!
Dedico questa shot a Camy, che è in astinenza da BanGaze.
In effetti, ultimamente non ne vedo girare molte -io stessa non ne scrivevo da un bel pezzo- e mi dispiace veramente tantissimo, essendo la BanGaze una delle mie coppie preferite DD:
Sul serio, è stata una delle prime coppie che io abbia supportato in Ie!
Ora vi lascio -costretta- per andare a scuola.
 
Peace&Love&Coffee <3
-roby

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Capitolo 5
*** Magnum Equador -RocoNatsu ***


Gelato alla vaniglia su stecco
con una copertura di cioccolato fondente.

Magnum Equador~
 
Faceva un gran caldo…
Natsumi si asciugò il sudore dal viso e si ravviò i capelli.
Avrebbe voluto legarli, ma non aveva niente per farlo; di tagliarli poi, come gli aveva barbaramente suggerito Megane, non se parlava proprio. Le piacevano troppo, i capelli lunghi.
Rovistò nel mini-frigo in cui Haruna aveva ficcato i gelati per i giocatori, prendendone qualcuno in più per loro, le manager che soffrivano il caldo insieme ai propri atleti.
Magnum Equador, lesse sulla carta.
Lo scartò e ne staccò un morso: cioccolato fondente e vaniglia si sciolsero sul suo palato…
 

Si lasciò sfuggire un sospiro, ma lui lo catturò subito.
Le sue labbra incontrarono dolcemente le sue.
Lei chiuse gli occhi, con le mani gli accarezzò il viso;
poi le sue dita scivolarono lungo il suo collo, e toccarono le sue spalle forti,
che le davano sicurezza non appena si aggrappava ad esse.
Il dolore non era niente, in confronto al piacere che lui le faceva provare.
Le sussurrò dolci parole, e la baciò di nuovo.
Le tolse il respiro.
Le loro mani era intrecciate, mani scure come cioccolata fondente
e mani bianche e morbide come vaniglia.

 
 -Natsumi, il gelato si sta sciogliendo!- la informò Aki all’improvviso.
La ragazza aprì gli occhi di scatto e arrossì: era talmente agitata che il gelato, o quel che ne rimaneva, le sfuggì di mano e si spiaccicò a terra.
Natsumi rimase immobile a fissare stupidamente il bastoncino, imbarazzata.  
-Natsumi… a cosa stavi pensando?- chiese Haruna maliziosamente. –Sei tutta rossa…-
Le guance di Natsumi si accesero ancora di più.
-Zitta! E’ il caldo!- si giustificò, ma balbettò leggermente sulle ultime parole. Haruna ridacchiò.
Natsumi la fissò contrariata, poi si voltò e incrociò le braccia al petto, sbuffando: ma senza accorgersene stringeva le spalle con le dita, ansiosa di sentire la sensazione di lui che ancora aleggiava nella sua memoria…
 

xxx

**Angolino dell'Autrice**
Salve a tutti °^°
Devo dire che io e Camy aggiorniamo raccolte e long con una lentezza degna di un bradipo :'DDD
Ora Camy correrà, ovunque si trovi, e verrà a picchiarmi, trallallà (?)
Questo capitolo è per tutte le fan della RocoNatsu che non accetteranno mai che la Level5 abbia deciso per la EndoNatsu (secondo me, Rococo resterà il suo amante a vita e ad Endou cresceranno le corna ùwù). 
 
Ma questo capitolo è anche e soprattutto per me, dato che in questo periodo ho la fissa della RocoNatsu.
Non prendetemi per pazza, ma rivederli insieme -vicini anche solo di tre centimetri- nelle puntate in italiano ha riportato in vita il mio amore per questa coppia çuç
Ormai avrete capito che, per quanto riguarda IE, sono più per lo shounen-ai, ma la RocoNatsu fa assolutamente eccezione! Non potrei mai rinunciarvi 


Ringrazio tutte le persone che seguono e amano questa raccolta 

Kisses,
        roby

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Capitolo 6
*** Notte stellata -MarkDylan ***


Cap. 6 “Notte Stellata” –MarkxDylan
 
“E’ davvero così strano…?” Dylan se ne stava a gambe incrociate, seduto sul divano, con un cucchiaio stretto tra le dita e la scatola di gelato, ormai aperta, sulle ginocchia.
“E’ il 18 Dicembre.”  Sospirò Mark, sconsolato. “Di solito non si mangiano i gelati d’inverno.”
Dylan annuì, poco convinto dall’affermazione del suo amato convivente; lui mangiava i gelati quando voleva, se ne aveva voglia!
Inarcò un sopracciglio biondo e coprì la vaschetta beige con un braccio.
“Sei invidioso perché lo vorresti anche tu.”
Mark lo fissò allibito per qualche secondo. “Non è vero.”
L’altro lo guardò truce. Impossibile che qualcuno non volesse avere tra le mani una vaschetta di gelato come quella che aveva lui ora.
Cioè, quel gelato era divino, era il miscuglio perfetto di vaniglia, noce di Macadonia e cioccolato. E poi c’erano le stelline di cioccolato che completavano il tutto.
Un mix semplicemente perfetto e che faceva venire l’acquolina in bocca solo pronunciandolo.
“Non ci crederò mai.” Sentenziò il ragazzo con gli occhialini.
Mark sbuffò. “Contento tu.”
 
 
Mark entrò nel salone senza fare troppo rumore.
La televisione era spenta e il suo ragazzo ronfava beatamente sul divano; come sempre aveva lasciato tutto in disordine.
Sul tavolino di vetro era esibito il gelato, aperto, con il cucchiaio sporco a fargli “compagnia”.
Sicuramente l’aveva finito. Mark odiava quando Dylan lasciava cose inutili e contenitori sporchi in casa, in fondo non era un grande sforzo alzarsi da quel divano e buttare le cose in cucina, in quel maledetto oggetto chiamato “cestino”.
L’americano si avvicinò alla scatoletta e notò che c’era ancora del gelato dentro.
Dopo tutte le lamentele di Dylan, si chiese cos’avesse di speciale un po’ di vaniglia mischiata a cioccolato e a qualcos’altro di cui non ricordava il nome -ingrediente a lui sconosciuto-.
Si portò cauto il cucchiaio alla bocca, quasi timoroso che Dylan potesse svegliarsi all’improvviso.
Quando la crema fredda toccò il suo palato, Mark rabbrividì per il freddo.
Però quel gelato era davvero buono.
Pensò che Dylan non si sarebbe accorto di un paio di cucchiaiate mancanti, almeno finché un braccio non gli cinse la vita e sentì un paio di labbra baciargli la guancia rosea.
“Thief.” Mormorò Dylan ridacchiando. “Avevi detto che il gelato non ti interessava.” Lo canzonò.
Il capitano della nazionale americana di calcio arrossì vistosamente.
“E-era lì, e quindi ho voluto assaggiare! Ma puoi tenertelo!” si giustificò farfugliando altre parole che Dylan non capì. Adorava Mark quando faceva così.
“Sai come si chiama questo gelato...?” chiese il ragazzo con gli occhialini, mentre prendeva il cucchiaio e mangiava.
Mark scosse la testa lentamente.
“Notte stellata.”
“Molto poetico.” Commentò con tono poco interessato l’altro.
Dylan sorrise, e il cuore di Mark perse un battito. Il biondo gli porse l’ultima porzione di gelato, che l’americano accettò timidamente.
“Dai, questa “Notte Stellata” non è male.” Mormorò appena lo ebbe finito.
Dylan fece spallucce, accarezzò  la guancia di Mark e unì le proprie labbra con le sue.
Il freddo del gelato venne subito coperto dal calore di quel bacio che sapeva tanto di cioccolato e vaniglia.
“Comprerò più spesso questo gelato.” Commentò il ragazzo con gli occhialini.
“Why?” chiese l’altro ancora tutto rosso in viso.
“Perché il bacio al gusto di “notte stellata” non è male.” Rispose l’altro facendo spallucce e sfoggiando uno splendido sorriso.

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.:Angolo di una banana:.
ehilà. sono camy c:
l'ultimo capitolo di questa breve raccolta è mio :DD Ed è su una coppia che spesso viene sottovalutata, ceh, amo mark e amo dylan vv e insieme sono la coppia cozza ;)
Il gelato sopra citato, della carte d'or, non l'ho mai assaggiato onestamente, ma roby si °^°
secondo me è buonissimo, prima o poi l'assaggio (?).
E poi il nome è figo °^°
Neh, ci vediamo in qualche altra fic ;) grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito.
spero che la raccolta vi sia piaciuta ;)

camy

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