Vendetta, tremenda vendetta!

di Emmius99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° capitolo ***
Capitolo 9: *** 9° capitolo ***
Capitolo 10: *** 10° capitolo ***
Capitolo 11: *** 11° CAPITOLO ***
Capitolo 12: *** 12° CAPITOLO ***
Capitolo 13: *** 13° CAPITOLO ***



Capitolo 1
*** 1° capitolo ***


-Mark, preparati!- gridò Axel al suo capitano
-Coraggio, fammi vedere tutta la tua potenza!- esclamò quest'ultimo.
Tormenta di Fuoco!!!!!
Martello del colosso!!!!!
-Bravo Mark!
-Anche te sei stato fantastico Axel!
-Ragazzi ora fate una pausa che noi abbimo preparato le polpettine di riso!!!!
All'urlo di Silvia tutti i ragazzi si fiondarono sul vassoio tenuto da Cammy, che per poco non le cadde.
-Hai visto mio fratello, è da questa mattina che non lo vedo?- chiese Cela a Mark
-In effetti anche io non l'ho visto. Forse è con David e Caleb ad allenarsi alla loro tecnica micidiale?- le rispose.
-Forse hai ragione, ma ho un brutto presentimento……-
-Non ti preoccupare, Celia, vedrai che sarà certamente così- Mark fece un sorriso rassicurante e Celia si calmò.

~~~

Ormai era ora di cena e i giocatori dell' Inazuma stavano rientrando a casa dall'allenamento quando…
-Mark, dov'è Jude?!?!- chiese Celia super agitata al capitano.
-Celia, tranquillzzati. Si starà allenando con David e Caleb e …- Mark non fece in tempo a finire la frase
-No, nel campo dove si allenano sempre non ci sono! Ho controllato nei dintorni, ma non li ho trovati!!!!!!!- lo interruppe Celia quasi urlando.
-Celia, calmati. Se domani mattina non sono ancora tornati li andremo a cercare noi, vero ragazzi?- chiese Mark ai compagni.
-Siiii!!!!- fu la sonora risposta dei ragazzi.
Celia fu rinquorata, ma non abbastanza, così decise di andare a letto e saltare la cena.
-Non capisco come può saltare la cena- disse jack al capitano
-Non ti preoccupare, è solo in pensiero per suo fratello… qualcuno dovrebbe consolarla!- disse Mark alzandosi in piedi.
All' affermazione del loro capitano tutti i ragazzi si voltarono verso Shawn, il quale si alzò in piedi a sua volta -Ci vado io!- affermò.
-Si, giusto. Te sei il più adatto a consolare gli altri- gli rispose Mark.
Shawn uscì dalla stanza, salì le scale e si fermò di fronte alla stanza di Celia. Dopo un respiro profondo si decise a bussare alla porta.
-Avanti…- la voce di Cela era triste, così aprì la porta e le fece un sorriso dolce, sentendo la porta che si apriva Celia tirò su la testa, aveva le guance rigate dalle lacrime e gli occhi leggermente rossi.
Quando lei si accorse che era Shawn cercò di asciugarsi le lacrime, ma lui le si sedette accanto e la abbracciò.
Celia si bloccò e le sembrò di sciogliersi, ma allo stesso tempo si sentì tranquilla e rilassata.
-Perchè piangi? È forse successo qualcosa a Jude?- le chiese mentre le si allontanava  -Se ne vuoi parlare con qualcuno, io sono a tua disposizione- le disse
-Bhe… ecco… non te ne dovrei parlare, glielo avevo promesso, ma non ce la faccio più… si tratta di … DARK!!!!-

 
Angolo autrice
ecco il primo capitolo, che ne pensate? Fatenelo sapere e miraccomando commentate =D

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Capitolo 2
*** 2° capitolo ***


 

-Dark?!?!?! Ma com'è possibile!!! Non era morto nell'esplosione del suo sottomarino???- disse Shawn tanto stupito quanto arrabbiato.

-A quanto pare no. Jude, David e Caleb lo avevano visto ne quartiere italiano e avevano deciso di cercarlo, MA DA ALLORA NON SONO TORNATI!!!!!- due lacrime rigarono le guance di Celia, non la poteva vedere così,le prese il viso tra le mani, le asciugò le lacrime e la stinse a se finchè lei, per le troppe emozioni, non si addormentò. Sognò la telefonata tra lei e suo fratello, la sua voce preoccupata che le spiegava cosa era successo e poi cadeva la linea e lei cercava di chiamarlo ma il telefono era “spento o irraggiungibile”.

_ _ _ _ _ _ _ _ _

 

IL GIORNO PRIMA:

 

Jude, David e Caleb stavano facendo un giro nel quartiere italiano quando videro un uomo, alto e biondo, che saliva su una limousine bianca. Si bloccarono impietriti in mezzo al marciapiede, tutti e tre lo avevano riconosciuto: era Ray Dark!

Passò un autobus e la limousine scomparve e solo dopo qualche secondo Devid riuscì ad aprir bocca -Quell'uomo era davvero lui?- chiese con un filo di voce

-Si proprio lui: Ray Dark- gli rispose Jude anche lui incredulo.

-Ma era morto! Ci eravamo liberati di lui una volta per tutte!- stavolta fu Caleb a parlare.

-Dobbiamo andare a cercarlo! Dobbiamo essere sicuri che sia proprio lui!- disse Jude- Dividiamoci!-

-Io vado di là- disse David

-E io di là-disse Caleb

-Questo è il punto di ritrovo- Decise Jude -ci troviamo qui tra un'ora.-

Jude passò un'ora a correre per il quartiere fino a che non ritornò al punto di partenza, ma non c'era nessuno.

Aspetto una mezz'oretta ma nessuno si faceva vivo, li chiamò, ma i telefoni erano spenti.

Dov'erano David e Caleb?

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Capitolo 3
*** 3° capitolo ***


 

La strada era deserta, non c'era una macchina in strada. L'unica persona in quell'incrocio era lui, Jude prese il suo telefonino e chiamò il primo numero nella rubrica: Celia.

-Dove siete?! Vi state perdendo tutto l'allenamento!. Sbottò Celia vedendo il numero del fratello sul cellulare.

-Lo so, ma è importante! Allontanati dal campo,ti devo parlare- le rispose Jude con tono preoccupato.

-Va bene.....cosa c'è?- gli chiese la sorella che cominciava a preoccuparsi.

-Abbiamo visto Dark!- tagliò corto Jude.

-Stai bene?- era la prima cosa che le veniva in mente

-Si, sto bene,ma...- non fece in tempo a finire la frase che Celia lo interruppe.

-E gli altri? Come stanno?- adesso era davvero preoccupata.

-Non so come stanno.....e neanche dove si trovano; ci siamo divisi per cercare Dark, ma non si sono ancora presentati all'appuntamento!- le spiegò Jude.

-COME DIAVOLO VI E' SALTATO IN MENTE DI ANDARLO A CERCARE! ADESSO LORO SONO SCOMPARSI E TE SEI LI DA SOLO! VADO AD AVVISARE GLI ALTRI!- la preoccupazione di Celia si era trasformata in rabbia, come poteva essere tanto stupido da andare a cercare Dark da solo!

-No! Aspetta- la fermò Jude- non allarmare gli altri-

-Ma io...-cercò di ribattere.

-Ti prego, non voglio che si preoccupino per nulla. Promettimi che non dirai niente- la supplicò il fratelo

-Va bene, però spiegami cos'è successo- finalmente si era tranquillizzata

-Allora, stavamo tornando dal campetto quando...- non riuscì a terminare la frase, una mano lunga e ossuta gli si era appoggiata sulla spalla e lui si era bloccato con ancora il telefono all'orecchio. Si girò lentamente, c'era Dark! Si fissarono per qualche secondo, la voce di Celia proveniente dal cellulare li riportò alla realta.

-Quando...cosa?- la sorella si stupiva di non sentire più niente.

Allora Dark gli afferrò il polso e lo strinse fino a fargli cadere il cellulare dalla mano.

-Jude? Jude, che succede?- Celia si stava preoccupando sul serio.

Jude allungò la mano per recuperare il suo cellulare, ma Dark fu più veloce di lui e glielo sciacciò con il tallone -No!!...clik- era caduta la linea, l'ultima cosa che Celia sentì di quella telefonata.

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Capitolo 4
*** 4° capitolo ***


Jude rimase immobile, aveva paura e non riusciva a muoversi.

-allora jude, ti diverti con la tua nuova squadra?- la voce di Mister D lo riportò alla realtà,lo guardò negli occhi e indietreggiò fino a toccare il mure dell'edificio alle sue spalle.

-Una volta non avevi paura di me, te ne ricordi?- Dark fece un passo avanti e gli mise una mano sulla spalla.'devo andarmene da qui' pensò Jude, si liberò dalla presa di Dark e si mise a correre.

Corse per tre isolati, fino ad arrivare ad un fiume circondato da alberi e cespugli. Lì si fermò per prendere fiato e per rinfrescarsi un po' con l'acqua fresca, era esausto. Non sapeva per quanto aveva corso, ma sapeva che prima d'ora non aveva mai corso così velocemente: era la prima volta che aveva una tale paura.

Gli facevano male le gambe per lo sforzo e respirava a fatico, così decise di sciacquarsi la faccia con l'acqua fresca del fiume.

Si mise gli occhialini sulla testa e si bagnò la faccia; vide il suo riflesso nell'acqua e vide i suoi occhi rossi, a lui non piacevano e così teneva gli occhialini. Nessuno lo sapeva a parte Celia, neanche David, il suo migliore amico.

Si era incantato a guardare il suo riflesso che non si accorse di alcuni tipi che stavano arrivando.

Erano vestiti di nero e avevano gli occhiali da sole, uno dei quattro prese un walky talky -l'abbiamo trovato, capo-.

Jude trasalì sentendo quella voce e si girò di scatto alzandosi in piedi. I quattro si misero a semicerchio bloccandogli ogni via di fuga, 'devo scappare, ma come?'

Si accorse che tra due uomini c'era più spazio; così si mise a correre in quella direzione, ma non fece in tempo.

I due uomini lo bloccarono mentre un altro gli legava i polsi; poi lo trascinarono in un camioncino che era appena arrivata. Ci fu buttato dentro malamente. Alzò la testa e vide Dark comodamente seduto su un sedile.

-Jude!!!!- sentendosi chiamare girò la testa e vide David e Caleb, nelle sue stesse condizioni, appoggiati contro la parete del camioncino.

Cerco di mettersi a sedere, ma quando il camioncino partì venne spinto addosso agli altri due.

Quando furono in una strada dritta Dark si alzò e si avvicino a Jude. Si chinò e gli prese il mento tra le mani per costringerlo a guardarlo.

-Era da molto tempo che non vedevo i tuoi occhi- gli disse Dark guardandolo fisso.

'Perché, non ho gli occhialini?' si chiese Jude ' mi devono essere caduti quando mi hanno catturato'.

A lui non piaceva stare così vicino a Dark, gli metteva …... paura. Aveva le mani legate dietro la schiena e non riusciva a muoversi. Dark cominciava ad avvicinarsi sempre di più al suo viso, aspettò un attimo e gli sputò in faccia. Dark si allontanò e si asciugò la saliva sulla manica, poi sollevò il braccio e lo colpì.

-Jude!- gridò David vedendo l'amico cadere. Jude si mise a sedere e un po' di sangue cominciò ad uscirgli dal taglio che si era procurato.

Poi finalmente il camioncino arrivò a destinazione; i tre ragazzi si trovarono in una villa enorme, ma non ebbero neanche il tempo di capire in che quartiere si trovassero, che furono spinti dentro.

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Capitolo 5
*** 5° capitolo ***


Si ritrovarono in una grande sala buia, le finestre erano chiuse, solo un lampadario illuminava la stanza.

Ray Dark si sistemò in una scrivania nel fondo della sala, mentre Jude, David e Caleb furono fatti “accomodare” su tre sedie.

Gli scagnozzi di Dark bloccarono loro le braccia e le caviglie alle sedie in modo che non si potessero muovere.

-Ve lo chiederò per l'ultima volta: tornate a giocare con me e diventerete i più forti.- disse Dark

-NO, MAI!! Noi non siamo più i tuoi burattini!- gli rispose Jude

-Allora lo diventerete presto- disse Dark aprendo una valigetta che era sulla scrivania, ne tirò fuori una siringa e si avvicinò a David.

-Che vuole fare?- gli chiese quest'ultimo

-Lo vedrai- gli rispose; poi gli tirò su la manica e gli infilò l'ago.

David vide tutta la stanza girare e poi svenne.

-Che gli hai fatto?- chiese Caleb

-Non ti preoccupare, lo vedrai anche tu- detto questo, Dark prese un'altra siringa e gli iniettò il siero; Caleb disse qualcosa che suonava come un insulto e poi svenne anche lui.

Jude si era bloccato, non riusciva più a parlare. Dark gli si avvicino con un'altra siringa e gli sussurrò in un orecchio – tu sei la mia creazione migliore e con il programma RH sarai il più forte!-

Jude vide la stanza che girava e poi più nulla.

_ _ _

 

Celia stava ancora piangendo e Shawn non sapeva più come fare, sembrava una fontana!

Allora la stinse forte a se e le diede un bacio sulla fronte. Lei si calmò e in quel caldo abbraccio si addormentò.

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Capitolo 6
*** 6° capitolo ***


La mattina seguente Celia si svegliò di colpo e si accorse che non c'era più Shawn, così scese a fare colazione perché, non avendo cenato, aveva una fame da lupi.

In sala da pranzo non c'era più nessuno, così entrò in cucina e vide Shawn che stava lavando i piatti.

-Dormito bene?- le chiese sfoggiando un sorriso dolcissimo e Celia arrossì leggermente.

Celia fece un cenno con la testa -Sono tornati?- gli chiese.

Shawn abbassò la testa e Celia capì che suo fratello era disperso chissà dove.

-Però Mark e gli altri sono andati a cercarli- disse lui, Celia sorrise leggermente e prese un panno e lo aiutò a lavare i piatti.

Verso mezzogiorno gli altri tornarono a casa, purtroppo però non portavano buone notizie.

Mark pose a Celia gli occhialini di Jude – li abbiamo trovati vicino a un fiume, nella zona italiana. Non abbiamo trovato altro.- le disse sconsolato.

Celia li prese e li strinse forte a se, gli occhi cominciarono a diventarle lucidi, poi corse in camera sua piangendo; Shawn la seguì.

Quando la raggiunse la prese per un polso e la strinse a se per calmarla, ma questa volta non ce la fece. La prese in braccio e la portò in camera sua, la poggiò delicatamente sul suo letto, le mise le coperte e cominciò ad a accarezzarle i capelli blu che lo avevano affascinato tanto; non sopportava di vederla ridotta in quello stato, doveva fare qualcosa per consolarla.

Tirò fuori dalla propria tasca un fazzoletto, le asciugò gli occhi e le diede un bacio sulla guancia.

Celia si girò e lo abbracciò forte, poi si calmò e sciolse la presa; si guardarono negli occhi per qualche istante e poi, senza neanche accorgersene, le loro labbra si unirono in un tenero bacio.

Durò solo pochi secondi perché Celia si allontanò di colpo e si mise a piangere di nuovo.

-Perché piangi?- le chiese Shawn che credeva che si fosse calmata

-Perché mio fratello è la fuori da solo- disse Celia tra i singhiozzi -mentre io...-.

In quel momento entrò Silvia -presto, tutti giù, riunione speciale!-.

Scesero insieme e si sederono in fondo alla sala.

-proprio ora- cominciò Travis – ci è arrivata una lettera,senza mittente, per i giocatori della Inazuma.

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Capitolo 7
*** 7° capitolo ***


-Che dice?- gli chiese Mark molto curioso

Travis la aprì e la lesse velocemente nella propria mente, aggrottò le sopracciglia e la passo a Hillman che ebbe la stessa reazione.

-Allora? Non ci tenga sulle spine, che dice?- chiesero i giocatori anche loro un po' preoccupati

-Dice che una squadra ci vuole sfidare domani pomeriggio- disse il mister -Il team D, ed è firmato RAY DARK!-

-Com'è possibile? Non era morto?- gli chiesero

-Questo era ciò che credevamo, ma a quanto pare.....- rispose loro il mister

-Celia, che hai?- chiese Silvia all'amica vedendola triste

-Io....... scusami, devo andare- detto questo si alzò e se ne andò.

Silvia rimase stupita della sua reazione, ma creddette che fosse solo shoccata per la scomparsa del fratello. -Scusi mister, ma ha intenzione di accettare?- chiese a Travis

-Certo, non possiamo piegarci a quell'uomo spregevole!- rispose Mark al posto dell'allenatore.

_ _ _

 

IL GIORNO DOPO

 

I ragazzi della Inazuma si stavano allenando, quando arrivò un pulmino tutto nero con una D sui lati. Travis guardò l'orologio, erano le quattro in punto, l'ora decisa per la partita con il team D.

I ragazzi si fermarono e guardarono Dark che scendeva dal pulmino, era cambiato, aveva i capelli lunghi e biondi, ma aveva ugualmente quel sorrisetto malvagio. Dietro di lui scesero undici ragazzi tutti incappucciati e con i mantelli lunghi fino alle caviglie.

I ragazzi della Inazuma gli si avvicinarono.

-Che ci fa lei qui?- gli chiese Mark stupefatto

-Come, non lo sai? Sono venuto per giocare contro di voi- gli rispose Dark -guarda ti presento i vostri avversari- detto questo i ragazzi si tolsero mantelli e cappucci.

-COSA?!?! NON PUO ESSERE.....-

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Capitolo 8
*** 8° capitolo ***


-Devid! Caleb!- urlò Mark vedendo gli amici nella squadra avversaria

-E non sono soli...- disse una figura ancora incappucciata comparendo da dietro il proprio comandante

-Jude!!- urlo Celia vedendo il fratello togliersi il cappuccio, ma lui non la degnò neanche di uno sguardo.

-Che gli hai fatto, Dark?- chiese Seymour

-Quasi niente, li ho solo potenziati- disse il comandante -però credo che qualcosa sia andato storto...-

-Che intendi dire?- chiese Mark

-che “purtroppo” hanno perso la memoria nel procedimento- gli rispose Dark -ma non è un danno grave-

A questo punto Celia non riuscì a trattenere le lacrime; suo fratello aveva perso la memoria, non si ricordava più di lei, di tutto quello che avevano passato e non si ricordava neanche dei suoi amici.

-Adesso basta parlare dobbiamo giocare una partita!- disse Mark arrabbiato.

_ _ _

 

Alla fine del primo tempo il team D conduceva la partita per 5-0. I giocatori della Inazuma avevano il erano morale a terra e persino Mark era triste, i suoi amici erano persi per sempre.

Mentre Dark parlava alla sua squadra, Jude sali sul proprio pullman, Celia lo notò e lo seguì.

Dentro al pullman vide il fratello che stava cercando qualcosa nella sua borsa.

-Che stai cercando?- gli chiese

-I miei occhialini, non li trovo più.- le rispose lui -ma a te cosa interessa?-

-Sono questi, vero?- gli chiese mostrandogli gli occhialini. Lui li prese e se li infilò al collo.

Celia non resistette e gli si gettò al collo piangendo. Jude si stupì della reazione della ragazza, poi gli ritornò in mente un ricordo molto vago: due bambini di 5 e 6 anni che stavano abbracciati. Lei piangeva mentre lui le accarezzava i capelli blu. Si portò una mano alla testa.

-stai bene?- gli chiese lei

-si...- le rispose -io.. io mi ricordo...-

-cosa? Cosa ti ricordi?-chiese lei speranzosa. Lui la abbracciò

-Tutto. MI RICORDO TUTTO!!-

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Capitolo 9
*** 9° capitolo ***


Mentre Jude era sul pullman la partita è ricominciata.

Mark non riusciva a parare nessun tiro e gli altri erano a terra doloranti, erano troppo forti per loro.

A un certo punto Devid e Caleb si trovano davanti a Mark e con la loro nuova tecnica micidiale, il “Pinguino Imperatore Oscuro” lo scaraventano per l'ennesima volta in porta, stava 10-0.

Mark si rimette in piedi a fatica e rilancia la palla ad Axel, che assieme a Xavier e Austin, realizza la fiammata tripla e segna il primo goal della Inazuma.

Tutti i ragazzi esultarono, mentre Caleb e Devid caddero in ginocchio chiedendosi come fosse possibile.

Mark gli si avviò e porse loro lo mani per aiutarli ad alzarsi.

-Perché ci aiuti?- gli chiese Caleb – noi siamo nemici-

-io non ho nemici- gli rispose Mark con un sorriso -i rancori preferisco lasciarli sul campo da calcio!-

Devid e Caleb lo guardarono e gli presero la mano. Appena toccata si sentirono diversi e si portarono una mano sulla fronte.

-tutto ok ragazzi?- chiese Mark

-mi sento diverso- disse Caleb

-ora ricordo!- disse Devid – ed è tutto merito tuo, Mark.-

-Ma io non ho fatto niente, com'è possibile che sia stato io?- gli chiese Mark

-quando ci hai teso la mano per aiutarci- gli spiegò Devid -ci hai riportato alla realtà-

-Allora, ben tornati ragazzi!- disse loro Mark.

La partita fu sospesa. Dark, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, si alzò in piedi e sorrise; poi si avvicinò al pullman, dove sapeva che si trovava Jude.

_ _ _

 

Jude e Celia erano ancora abbracciati, lui le stava accarezzando i capelli come nei suoi ricordi.

-Grazie- le disse Jude

-perché mi ringrazi, fratellone?- gli chiese

-perché è merito tuo se sono uscito da quell'incubo- le rispose.

Si sentirono dei passi salire sul pullman, l'autista mise in moto e chiuse la portiera.

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Capitolo 10
*** 10° capitolo ***


-Non mi potrai mai sfuggire!!!!- gli urlò Dark.
Jude strinse a se la sorella, come se avesse paura di perderla.
Improvvisamente il pullman partì a tutta velocità e i due fratelli caddero a terra.
Rimasero seduti sul pavimento del pullman, abbracciati, finche improvvisamente si fermò.
Entrarono due uomini che li portarono dentro la villa del signor Dark.
Qui furono legati a due sedie.
Celia era terrorizzata, i suoi occhi si muovevano da una parte della stanza all'altra, come per trovare un punto d'appoggio.
Il fratello, invece, aveva gli occhi sbarrati, persi nel vuoto.
~~~~~~
I giocatori della Inazuma rinasero di sasso, nn se l'aspettavano proprio una mossa del genere da parte di Dark! Erano rimasti immobili, increduli di ciò che era appena accaduto. La prima a riprendersi fu Silvia che prese il suo cellulare e chiamò la polizia. Poco dopo sul posto c'erano quattro macchine della polizia e agenti che esaminavano i dintorni.
Il detective Smith cominciò a fare domande ai ragazzi che hanno assisstito alla scena.
-Non preoccupatevi ragazzi- disse loro il detective -ritroveremo i vostri amici al più presto!-.
-Aspetti!- lo fermò David -mi ricordo che ci aveva portato in una grande villa, non lontano dal quartiere italiano- gli disse.
-E sareste in grado di riconoscerla?- gli chiese
-Se ce la mostra credo di si- gli rispose Caleb.
-Allora venite con me!-
-Posso venire anche io?- gli chiese Marck -voglio aiutarvi!-
-Va bene vieni- disse il detective.
~~~~~~
Nella stanza entrò Dark che si mise in mezzo ai due ragazzi.
-Sai Jude,- disse -volevo lasciarti qualcosa che ti facesse ricordare che sei una mia proprietà...-
-Non sono una tua proprietà!- gli rispose
-Si che lo sei!- gli urlò Dark -comunque, come ti stavo dicendo, ho trovato la soluzione giusta!- disse avvicinandosi al camino dove ardeva un bel fuoco.
Jude lo osservò attentamente e mentre muoveva la brace con un attizzatoio, ma notò che era diverso dai soliti attizzatoi: aveva qualcosa di particolare.....
Dark gli si avvicinò e gli tirò su una manica della maglietta celeste della nazzionale giapponese.
A Jude venne un terribile dubbio: non è che voleva ......
-Non vorrai mica.....- gli chiese con voce tremante
-Si, hai indovinato.- gli rispose con uno dei suoi soliti sorrisetti.
-Jude, di che parlate?!?!?!- chiese Celia disperata.
-Vedi, Celia, tuo fratello è uno schiavo,- le disse Dark con assoluta calma - il mio schiavo e come tale ha bisogno di un "marchio".-

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Capitolo 11
*** 11° CAPITOLO ***


Il signor Dark mostrò ai due fratelli l'attizzatoio rovente su cui si vedevano due lettere : RD. Celia spalancò gli occhi, terrorizzata a pensiero di quello che sarebbe successo di li a poco. Fortunatamente Jude aveva gli occhialini che coprivano la sua paura a Dark. Roteò l'attizzatoio e lo rimise nel caminetto e si avvicinò nuovamente a Jude. -Così, però, non è divertente. - commentò fingendo dispiacere -Devi toglierti questi!- disse sfilando gli occhialini al regista giapponese, scoprendo due magnifici occhi rossi. (<3<3<3<3) --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -Ecco, la villa è questa!- disse Caleb facendo frenare di botto il conducente dell'auto della polizia -Si, è vero!- confermò David -Che stiamo aspettando allora? Entriamo!- disse Mark dirigendosi verso la villa -Evans, apetta!- gli disse il detective -dobbiamo escogitare un piano prima di entrare- -Non abbiamo tempo!- disse David uscendo dalla macchina -dobbiamo salvare Jude!- Ed entrò nella villa com Mark e Caleb, a questo punto il detective non potè che seguire i ragazzi. Dentro la villa. -Adesso come li troviamo?- disse Mark -ci sono... Non riuscì a finire la frase che un urlo, proveniente dal piano di sopra, fece bloccare tutti. -Jude!!!!- urlò Mark dirigendosi al piano superiore. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il signor Dark riprese l'attizzatoio e si avvicinò a Jude, Celia cominciò a piangere. L'attizzatoio si avvicinò al braccio di Jude, e quando toccò la sua pelle dovette stringere i denti per riuscire a soffocare un grido di dolore. Dalla ferita cominciò ad uscire un po' di sangue e Jude spalancò gli occhi cremisi, soffocando il dolore. Silenziose lacrime gli scesero lungo le guance. Alla fine non ce la fece più e urlò.------------------------------------------------------------------------------------------- Angolo Autrice: scusate se il capitolo è corto e non è impaginato bene, ma ho avuto dei problemi con il computer e adesso non funziona bene. Spero che vi piaccia, Emy-chan

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Capitolo 12
*** 12° CAPITOLO ***


Il grido echeggiò in tutta la villa ed arrivò alle orecchie dei tre giocatori dell'Inazuma Japan e del detective, che corsero al piano superiore. -Adesso dove andiamo?- chiese Mark guardandosi intorno preoccupato -ci sono decine di porte!!!!- -C'è una porta socchiusa!- disse David indicando una porta in fondo al corridoio. -Jude!- urlò Mark mettendosi a correre "resisti, stiamo arrivando!" pensò. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Il signor Dark, sentendo le voci dei ragazzi, fece cadere l'attizzatoio e Celia si girò verso la porta. -Mark...- disse Jude in un sussurro prima di perdere i sensi. I tre ragazzi ed il detective Smith entrarono nella stanza appena in tempo per vedere Dark scomparire da una porta segreta con il suo solito ghigno maligno. Il detective slegò Celia, che si precipito dal fratello, e chiamò l'ospedale. -Jude! Jude, rispondimi!- gridava la ragazza mentre gli teneva il viso con le lacrime che le scendevano lungo le guance. Mark e David si corsero a slegare il loro amico, ma quando David si avvicinò al braccio sinistro dell'amico impallidì vedendo la profonda ferita. Poi si sentirono le sirene dell'ambulanza, e alcuni infermieri portarono il regista giapponese all'ospedale. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Dopo qualche ora, Jude riaprì a fatica gli occhi. Davanti a sé vide due volti, leggermente sfocati, che riconobbe come Mark e Celia. -Jude!- urlò Celia stingendolo in un abbraccio, stando attenta a non toccargli il braccio ferito -finalmente ti sei ripreso!- -Da quanto sono all'ospedale?- chiese ancora un po' stordito. -Quasi tre ore...- gli rispose il suo capitano -piuttosto, come ti senti adesso?- gli chiese con un un enorme sorriso sulla faccia. Jude non rispose, il suo sguardo cadde sulla benda bianca sul suo braccio sinistro e si ricordò tutto quello che era successo nelle ore precedenti. -Spiacente di interrompervi ragazzi- disse il dottore entrando -dovete andare a casa, il vostro amico ha bisogno di riposo.- -Scusi dottore,- disse Mark -ma quando potrà uscire dall'ospedale?- -Domani mattina- rispose il dottore -ma adesso dovete andare, è tardi!- concluse lasciandoli soli. -Mi raccomando, riposa!- disse Mark sorridendo e uscendo dalla stanza. -Jude, come ti senti?- gli chiese dolcemente la sorella. Lui non rispose e abbassò lo sguardo. -Sono tua sorella, a me puoi dire tutto.- disse prendendoli le mani. -Mi sento bene, però...- disse Jude -...adesso sono sicuro che non mi libererò mai di Dark e adesso ho anche questo che me lo ricorderà per sempre!- continuò indicando il braccio sinistro. -Adesso ti lascio riposare,- disse la sorella -ma ti coniglio di parlare con Mark di questo.- concluse avviandosi alla porta Jude riflette a lungo su quello che gli aveva appena detto la sorella e decise che l'indomani ne avrebbe parlato con il suo capitano.

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Capitolo 13
*** 13° CAPITOLO ***


L'indomani Celia si recò all'ospedale per prendere il fratello maggiore. -Andiamo!- disse prendendolo per mano e tirandolo verso il centro commerciale. -Ma io devo andare agli allenamenti- protestò Jude -non a fare shopping!- -Sei appena uscito dall'ospedale, ti devi riposare non fare allenamenti!- disse sbuffando Celia - poi voglio passare un po' di tempo con te!- -Va bene, ma solo per un ora...- non fece a tempo a finire che la sorella lo trascinò dentro al centro commerciale. Girarono parecchi negozi di vestiti e alla fine Jude si ritrovò a dover portare tutte borse della sorella. Alla fine uscirono dal centro commerciale ed andarono al parco; si sedettero sotto ad un albero e Jude si stese sull'erba fresca e chiuse gli occhi. Celia lo guardò e sorrise notando l'espressione felice del fratello, poi il suo sguardo si posò su una candida benda nel braccio sinistro e ripensò a quello che era successo il giorno prima. -Tutto bene?- le chiese Jude, vedendo la sorella rattristarsi. -Si...- Jude notò che lo sguardo della sorella si era posato sul braccio, allora le si avvicinò e la abbracciò. Celia si mise a piangere sulla spalla del fratello mentre lui le accarezzava i capelli, cercando di calmarla. -Dai, andiamo.- le disse in un orecchio appena si fu calmata -gli altri ci stanno aspettando!- anche lui era triste, ma non voleva farlo vedere alla sorella e renderla ancora più triste. Jude si alzò e porse una mano alla sorella e la aiutò a mettersi in piedi. Lei gli sorrise e insieme si incamminarono al campo dell'Inazuma. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Al campo da calcio la nazionale giapponese si stava allenando, ad un tratto Mark notò che c'erano Jude e Celia vicino al dormitorio che si parlavano, poi lei si diresse verso il campo da calcio mentre lui dentro l'edificio. Dicendo ai suoi compagni che doveva andare in bagno, entrò anche lui nei dormitori e si diresse alla stanza di Jude. -Posso entrare?- disse bussando -Sono Mark!- -Mark?!?- disse Jude aprendo la porta -che ci fai qui?- -Volevo vedere se stavi bene...-cominciò mettendosi una ano dietro la nuca -non sei venuto agi allenamenti, così ti sono venuto a cercare. -Dai, entra.- disse Jude facendogli cenno di entrare, poi si distese sul letto guardando il soffitto. -Che ha detto il dottore?- gli chiese Mark sorridendo -Che non devo sforzare il braccio, che posso tornare ad allenarmi e...- non riuscì a finire la frase, le parole gli si fermarono in gola. -E?- fece Mark curioso -E che per sempre rimarrà una cicatrice- disse in un sussurro, per poi girarsi verso al muro per non incrociare lo sguardo di Mark.

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