Alice

di O children
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alice Martini e... ***
Capitolo 2: *** Basta... ho deciso! ***
Capitolo 3: *** Il guardiacaccia e Hogwarts ***
Capitolo 4: *** Incontri ***
Capitolo 5: *** Lezioni ***



Capitolo 1
*** Alice Martini e... ***


Alice era una ragazza di tredici anni come tante: capelli di media lunghezza castani, occhi castani, bassina e magra, eppure aveva qualcosa di speciale: odiava vivere in quel mondo del quale lei non se ne sentiva parte, era  distaccata e fredda nei confronti dei suoi coetaneei ritenuti troppo infantili e delle sue coetanee ritenute solo delle papere, buone solo a rimorchiare ragazzi.
Si sentiva più grande e più matura, forse era per questo che andava d'accordo con poche persone delle quali, tuttavia, era difficile fidarsi.
Si rifugiava nel suo mondo, pensando che fosse vero, credendo che prima o poi sarebbe arrivato qualcuno che la venisse a prendere e la portasse in un posto dove trovasse persone con le quali confidarsi e parlare liberamente, senza avere paura dei loro giudizi.
Alla ragazza, per quanto potesse sembrare strano, mancava l'amicizia di persone fidate, non pronte a prenderti in giro per ogni tua piccola gaffe.
Le uniche persone delle quali si poteva fidare e sapeva che le volevano bene, erano i suoi genitori, sua sorella e gli altri parenti.
M non bastva, si sentiva terribilmente sola e più passava il tempo, più si rifugiava nel mondo del quale avrebbe voluto farne parte, perchè lei ci credeva: Hogwarts.
Leggeva il " suo " Harry Potter e passava tutti i pomeriggi, ad immaginare come sarebbe stato vivere lì con gli amici sempre sognati.
Era arrivata a credere veramente alla magia, ci credeva, ma non ne parlava con nessuno; era il suo segreto.Sognava di ricevere la lettera per Hogwarts, ma sapeva di aver tredici anni e non undici.
Un giorno però, senza averlo premeditato avvenne qualcosa che la ragazza aveva sognato per anni.
Era Luglio, Alice aveva terminato con successo gli esami di Stato di terza media e non appena rientrò a casa dopo una breve passeggiata con i " suoi amici " , trovò seduta sul divano rosso del salotto una signora, non conosciuta, ma con l'aria molto familiare.
« Una donna dall'aspetto piuttosto severo, che portava un paio di occhiali squadrati della forma identica ai segni che il gatto aveva intorno agli occhi. Indossava un mantello, color smeraldo. I capelli neri erano raccolti in uno chignon. » pensò la ragazza.
Gli occhi di Alice si gonfiarono, delle lacrime attendevano il via libera per poter uscir fuori violentemente. Sapeva chi fosse quella signora che non aveva più i capelli neri, ma bianchi ed aveva delle rughe simili a dei solchi.
Il cuore le batteva a mille al secondo e credette seriamente che da un momento all'altro sarebbe svenuta divenendo più rigida del marmo.
Le larime cedettero.
" ... si... lei... oh miseriaccia... lei... cavolo... lei... lei ehm, lei è la professoressa... la professoressa Mcgranitt..."
La signora le sorrise.
" Signorina Martini...dovrei spiegarle molte cose..."
Il volto incredulo di Alice rispose con segno di sì. Girava intorno a se con la testa fra le mani dicendo " Oddio, oddio, oddio..."
" Dun... si fermi signorina...." e Alice obbedì sedendosi su di una poltroncina opposta al divano, sul quale si era accomodata la Mcgranitt.     " Dunque...sono la preside delle Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e devo comunicarle che lei è una strega!" la Mcgranitt sorrise lievemente.
" Ma...ma insomma io ho tredici anni perchè ora?Ma... non... è possibile... io strega?" Alice guardò la Mcgranitt esterrefatta, gli occhi fuori dalle orbite e le gambe che non sapevano restare ferme.
" E' molto raro.Lei prima non aveva alcun potere magico... è divenuta una strega solo grazie al suo continuo credere nella nostra magia.Ci ha creduto così costantemente tanto che la magia si è scaturita in lei! "
Alice sorrise e poi parlò: " Io non ci credo, insomma... io.... inizierei dal terzo anno ad Hogwarts? "
" Esattamente. "
" Ma,se esiste davvero il vostro mondo...perchè la Rowling ha scritto i libri, è una strega?"
" Il cognome Rowling, non è reale, Joanne Kathlenne Rowling in realtà è Kathlenne Granger la sorella babbana, mai menzionata nei libri, di Hermione Jean Granger."
" Cos.." la ragazza però venne fermata dalla mano della donna,che continuò a parlare.
" Dopo la fine della Seconda Guerra Magica tirò fuori dei libri che durante quegli anni aveva scritto attraverso i racconti della sorella minore, durante le vacanze estive.I libri scaturirono il putiferio nel Mondo Magico, tutti i maghi e le streghe, non avendoli letti, li trovarono assolutamente volgari perchè credevano d'essere descritti come dei fenomeni da baraccone.Ovviamente non era così.Il Ministro Kingsley Shacklebolt,incuriosito li lesse e li definì dei capolavori assoluti dicendo che fosse un peccato tenerli nascosti;
si decise di pubblicarli facendo credere, normalmente a tutti i babbani, che fossero dei fantastici fantasy ed infatti ebbero un successo mondiale conquistarono tutti, nessuno ebbe dei sospetti perchè per i babbani quella era  tutta una grandiosa invenzione, frutto della molta fantasia dell'autrice."
Alice era sbalordita, era tutto vero, Harry, Hermione, Ron esistevano tutti.
Non sentiva più le sue gambe, a Settembre sarebbe partita per Hogwarts.
" Wow... vuole dire... che... Lord Voldemort è esistito sul serio?
Che Harry,Hermione,Ron,Luna esistono tutti?Oddio... qu... questo è uno dei miei tanti sogni... or.. ora mi darò un pizzicotto e mi sv... sveglierò!"Alice si tirò un pizzicotto, ma senza successo.Guardò la Mcgranitt sbalordita.
" Mi dispiace deluderla signorina Martini, ma non c'è nulla di più reale di ciò che sta accadendo in questo momento!Ah... e... si tutti gli uomini e le donne da lei menzionati esistono,sono anche genitori... ah e Voldemort naturalmente è morto per bacchetta di Potter!"
Alice restò ad occhi sbarrati: " Assolutamente niente delusione... tutto questo significa che non sarò più costretta a vivere in questo mondo di pazzi? "
" Si..." rispose la Mcgranitt più paziente del solito." Ma..."
" Ma..." ripetè Alice ansiosa.
" Dovremo avvisare prima i suoi genitori e come sempre per chi è babbano,è difficile credere alla magia e a me!"
" Nessun problema! "
 
 
SPAZIO AUTRICE
 
Questo è il primo capitolo di una mia nuova storia,spero che vi piacerà!
Ah....e RECENSITE,NON FATE COME PER LE ALTRE MIE STORIE!;)
Cosa vi costa?

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Capitolo 2
*** Basta... ho deciso! ***


I genitori di Alice appena arrivarono, vennero subito informati della situazione dalla preside Mcgranitt.
Si spaventarono parecchio non appena videro la signora, pensavano che fosse tutto uno scherzo considerando la fissazione della figlia per quel magico mondo; non potevano di certo immaginare che in realtà " quel magico mondo " esistesse sul serio e che la loro figlia adolescente avrebbe dovuto viverci a partire dal primo Settembre.
Ci volle tutto il pomeriggio e buona parte della serata per convincere i genitori e la sorella maggiore.
" Ma come possiamo sapere che frequenterà davvero questo college,cosa diremo agli amici ai parenti?Alla legge risulterà strano che una ragazzina non frequenterà la scuola come gli altri coetaneei! " la madre sembrava allarmata,così come il padre, la sorella maggiore invece iniziava a credere che quella fosse la realtà.
" Signora,dovrete dire che la signorina Alice frequenterà per sette anni un college inglese e che ritornerà solo per le vacanze estive e se vuole anche per quelle natalizie e pasquali.Non c'è nulla di più semplice. " dopo ore passate ad affermare quella frase, la Mcgranitt sembrava essere tornata in sè,era incredbilmente nervosa e spazientita.
Alice era presente solo con il corpo, la mente era da tutt'altra parte: ad Hogwarts. Pensava in quale casa sarebbe stata smistata, quali amici avrebbe incontrato, quale bacchetta l'avrebbe scelta, quali personaggi sempre sognati avrebbe incontrato, a come sarebbe stata Hogwarts se come mostrata nei film e descritta nei libri; nella sua mente c'erano tantissime domanda e non vedeva l'ora di poter rispondere.
Pensava se i " suoi amici " avrebbero sentito la sua mancanza, ma questa volta trovò subito la risposta, ovviamente era " No!"
Sentiva solamente un fastidiosissimo accumularsi di voci nella sua testa e gridò: " Bastaaaa!Mamma io ho deciso, andrò ad Hogwarts non resterò qui un minuto di più!Io...io, credo di aver sempre saputo che la mia presenza qui non andasse bene ed infondo avevo ragione,sono una strega e questo, fortunatamente  non è il mio posto!"
La ragazza fece un sospiro di sollievo, vedendo con serenità che il suo urlo fosse servito a qualcosa.
" Fai ciò che ritieni giusto!"disse il papà,poco dopo lo accompagnarono la mamma e la sorella con un segno di assenso.
" Ed...ed è giusto partire per Hogwarts..." Alice sorrise, rise a crepapelle come non faceva da tempo ormai, si sentiva rinata era convinta che lì avrebbe trovato la felicità tanto ambita.
" Ecco... questa è la tua lista con su scritto ciò che ti servirà. Preparati per il primo Settembre alle ore 6.00, Hagrid ti verrà a prendere e alle 11.00 prenderai l'Espresso al binario 9 e 3/4, ti spiegherà tutto Hagrid. Ci vediamo allora, signorina Martini. Arrivederci." fece segno col capo alla famiglia e con un sonoro plof svanì nel nulla.
I mesi che restavano al giorno tanto atteso, passarono come niente; tutti i conoscenti di Alice vennero avvisati della partenza per " questo " college londinese.
Alice faceva fatica a credere che quello non fosse uno dei suoi sogni più belli, aveva paura che un brutto mattino la mamma l'avrebbe svegliata; era il suo incubo.
Anche la sua famiglia non credeva ancora a quanto detto dalla preside, erano sicuri che il primo Settembre alle 6.00 del mattino non sarebbe arrivato nessuno a prendere la loro piccola. 
Ma si sbagliavano...
 
 
SPAZIO AUTRICE
 
Ecco... il mio secondo capitolo!
Grazie a AliGrifondoro e MelodyPotter che seguono la mia storia
Recensite!
Grazie!

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Capitolo 3
*** Il guardiacaccia e Hogwarts ***


Le 6.00 del primo Settembre arrivarono e puntuale come un orologio svizzero, Hagrid si presentò sulla soglia della porta con il suo ombrello rosa,Alice si sentì mancare.
Era proprio come se l'era sempre immaginato: altissimo, grosissimo.
" Un uomo gigantesco, aveva il volto quasi nascosto da una criniera lunga e scomposta e da una barba incolta e aggrovigliata, ma si distinguevano gli occhi che scintillavano come neri scarafaggi sotto tutto quel pelame. "
I genitori e la sorella, tentennanti, la lasciarono andare sulla motocicletta blu notte appartenuta a Sirius Black in passato.
Il viaggio fu incredbilmente breve, in un attimo si trovarono al Paiolo Magico, dove li accolse il barista Tom e si accorse di andare incredibilmente d'accordo con il guardiacaccia.
Alice fu entusiasta di vedere Diagon Alley come se l'era sempre immaginata, le strade brulicavano di gente indaffarata, i negozi erano pieni e i maghi e le streghe erano vestiti in quello che poteva sembrare un modo buffo, ma che in realtà era normalissimo.
" Hagrid..."
"...mhm..."
"...non te l'ho ancora chiesto, che tipo è Harry Potter?"
Hagrid le sorrise: " Sai, pensavo che quella doveva essere la prima domanda che mi dovevi fare...tutti mi chiedono quello sai...ormai non è più un bambino, ha 31 anni e tre figli; ci vado qualche volta a trovarlo ma sta sempre impegnato al Ministero.Voglio bene ad Harry, Ron ed Hermione più di chiunque altro. Harry è la persona più leale, più coraggiosa, più matura che ho mai conosciuto. Ti basta?" e sorrise ancora una volta.
" Vorrei tanto conoscerli, tutti quanti..."
" Oh...li conoscerai, certo, sai Neville Paciok sarà il tuo insegnante di Erbologia, è molto bravo!" ma vedendo il viso sconsolato della ragazza disse: "Ti vorranno tutti bene!"
" Lo spero..."
" Cosa ti fa paura?" chiese il mezzogigante.
" Devo iniziare dal terzo anno, i gruppi si sono già formati... e... ho paura di sentirmi sola come mi sentivo sola lì..."
" Oh no non credo proprio... al terzo anno ci sta Teddy, è molto simpatico ci metterò una buona parola io."
" Teddy Lupin? "
" Si, ci assomiglia molto ad Harry.E' amico di Victorie Weasley e Fred Jr. Weasley che quest'anno frequenteranno il primo anno, saranno contenti di avere un'amica come te."
Alice si rassicurò e con Hagrid trascorse le ultime ore rimaste a disposizione comprando tutto il materiale, anche un gufo da granaio e la bacchetta.
La bacchetta che la scelse era di legno di Biancospino, il nucleo di piuma di Fenice, 10 pollici e 3/4, leggermente elastica; Alice in quell'occasione prese consapevolezza di essere davvero una strega e più andava avanti la mattinata più non vedeva l'ora di arrivare ad Hogwarts.
Dopo aver attraverasto con tanta emozione (da parte di Alice) la barriera,
 arrivarono al vagone rosso scarlatto alle 11.00 in punto.
" Hagrid posso venire a farti visita, vero?"
" E me lo chiedi?"
Alice sorrise e salutò Hagrid con un caloroso ciao.
" Ci vediamo ad Hogwarts! " disse il gurdiacaccia sorridendo mentre Alice si affrettava a salire sul vagone.
La ragazza salì sul treno e trovò uno scompartimento libero e lo occupò sedendosi accanto al finestrino, cercando di ingannare il tempo osservando il panorama.
La sua attenzione però venne disturbata da tre ragazzi: uno, che doveva essere il più grande, era abbastanza alto e magro e aveva degli incredibili capelli color turchese; l'altro ragazzo sembrava più piccolo ed aveva capelli rossi e una miriade di lentiggini sul viso; la ragazzina invece aveva capelli biondi ed occhi azzurri con anche lei lentiggini sul viso.
Tutti e tre, vennero sgridati dalla signora dei dolciumi, che li invitò a trovare uno scompartimento.
I tre entrarono nello stesso di Alice.
" Ciao, possiamo sederci? " chiese la ragazzina.
" Certo! "
I ragazzi si accomodarono di fronte ad Alice.
" Sono Victorie  Weasley e frequenterò il primo anno, lui è mio cugino Fred e lui è il nostro amico Ted! " Victorie fece un gran sorriso.
Alice li conosceva tutti, erano i figli dei suoi beniamini ma fece finta di nulla.
Assomigliavano tutti ai loro rispettivi genitori: Victorie era bellissima proprio come doveva esserlo Fleur, Fred aveva i capelli rossi ed era inevitabile che fosse un Weasley. Ma la colpì particolarmente Ted: era un metamorfomagus come la madre che aveva perso tragicamente, ma aveva un qualcosa che lo faceva somigliare anche a Remus, anch'esso morto nella Seconda Guerra Magica, forse l'aria stanca.
" Ciao io sono Alice, Alice Martini "
Ted la scrutò e poi parlò: " Farai il primo?Non ti ho mai vista! "
" In realtà questo sarà il mio primo giorno ad Hogwarts, ma frequenterò il terzo anno..."
Tutti la guardarono ad occhi spalancati, persino Fred che fino ad allora non gli aveva dato molta importanza dato il gatto nero che aveva in braccio.
Alice raccontò la sua storia.
" Wow...quindi tu sai tutto di noi! Siamo famosi! " esclamò Fred.
" Beh... diciamo..."
" Quanto tutto?" "Non mi sono mai piaciuti quei libri...raccontano, in un certo senso, la nostra vita..."
"...Teddy!" lo riprese Victorie.
" Tu sai chi erano i miei genitori... e sai con chi sono cresciuto e..." riflettè un momento "Non sono affari tuoi!"
" Ma...io non mi sono mai voluta fare i fatti vostri, non sapevo neanche che voi esisteste prima di un due mesi fa!" Alice era evidentemente offesa, qual era infondo la sua colpa?
" ...scusami... " disse Ted " Non mi piace l'idea che qualcuno, a parte chi mi conosce veramente, sappia ciò che mi riguarda... sono molto suscettibile su questo genere di cose..."
" Non ti preouccupare! " Alice sorrise e con sua grande gioia Ted la amitò.
" Allora, voi due inizierete il primo anno? "
" Certo, speriamo di essere smistati in Grifondoro... vero Victorie?"
"...sisi...sai nessuno che sia Weasley è mai stato smistato in una casa diversa da Grifondoro... e noi non vogliamo interrompere la tradizone! In più vogliamo trovarci con Teddy!" e fece un gran sorriso.
" Sei un grifondoro?"
"...bè a quanto pare non sai proprio tutto...ahahah...si sono grifondoro, fiero di esserlo!"
Il tempo passò inesorabilemente, e finalmente Alice non si sentì preoccupata, sperava solo di essere smistata in Grifondoro, perchè con Teddy stava bene, non era più antipatico come le sembrava all'inizio del viaggio.
" Guarda! Alice...Fred!" esclamò entusiasta Victorie.
Fuori dal finestrino non c'era più il paesaggio di prati verdi, al loro posto c'era un maestoso castello illuminato, affacciato su di un lago, il Lago Nero.
Alice rimase imbambolata nel vedere ciò che per tanti anni aveva sognato di poter ammirare un giorno. 
Non era la sola, però, anche Fred e Victorie guardavano il castello con un altrettanto sguardo vacuo.
" Hey...youuu...è Hogwarts!" disse Teddy.
" E' bellissimo, Ted è incredibile!"
Teddy le sorrise.
" Alice?... Tutto ok? "
" Si, Ted... tutto ok..."
" Dovrai andare a Hogwarts con la barca con gli studenti del primo! "
" Già..."
Si affrettarono ad uscire dal treno, ma mentre Alice si dirigeva verso Hagrid una mano le fermò il braccio.
" Hey... non importa se non sarai Grifondoro sai... saremo comunque amici..."
" Ne sono sicura Teddy!"
" Ti devo dire grazie... non hai chiesto niente sulla mia famiglia e te ne sono grato, sono in pochi quelli che si comportano come te una volta che sanno che sono orfano... so che è passato tanto tempo e che non li ho mai conosciuti, ma non mi è mai piaciuto parlarne." disse Teddy.
" E' tutto ok. Grazie a te. " si salutarono.
" Ci vediamo poi..."
Ma Alice si era già incamminata.


SPAZIO AUTRICE

Recensite in tanti! =)

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Capitolo 4
*** Incontri ***


Il viaggio sul Lago Nero fu più che emozionante per tutti le matricole, tutti emettevano gridolini di ansia e di eccitazione per la nuova esperienza che avrebbero vissuto da lì a breve.
Arrivarono al castello ed entrarono nella Sala d'Ingresso, quando si aprì la porta per la Sala Grande, Alice si sentì mancare, c'erano tantissimi studenti, tutti maghi e streghe persone come lei. In fondo il tavolo dei professori e in alto l'inconfondibile soffitto stellato nuvoloso con le candele accese.
Tutti aspettavano il loro arrivo e loro non fecero altro che avvicinarsi allo sgabello dove come sempre era accasciato il cappello grigio, consumato.
I ragazzini che la precedettero nell'elenco, vennero smistati in tutte le case.
E arrivò il suo turno:
" Martini Alice "
Tutti la guardarono incuriosita e seppe di essere diventata rossa, ma la cosa che la preoccupava era un'altra: il cappello.
Alice si sedette ed il cappello sulla sua testa riflettè per un pò: " Vedo intelligenza, voglia di sapere, ma vedo anche coraggio... mhm... difficile... ma GRIFONDORO!"
La ragazza corse soddisfatta ed entusiasta verso il tavolo dei grifi, dove l'aspettava Teddy con un sorriso raggiante.
E presto come preannunciato, si uniro anche Victorie e Fred.
" Sono così contenta di essere qui, poi Grifondoro... wow... "
" Io te l'avevo detto, ne ero sicuro!" disse Ted felice, ed i suoi capelli per la prima volta da quando Alice l'aveva incontrato, cambiarono colore diventarono rossi come quelli di Fred.
" ... mi piacciono così! " disse Alice raggiante.
La preside Mcgranitt li accolse con il consueto discorso di inizio anno.
" Buonasera a tutti, vecchi e nuovi! " e sorrise.
" Devo prendere i soliti provvedimenti per i nuovi arrivati. Allora per prima cosa riceverete i vostri orari domattina. "
" Ma io come farò io... io non so combinare nulla con la bacchetta! " disse Alice a Ted.
" Mhm... chiedi alla Mcgranitt, assolutamente, dopo il banchetto."
La Mcgranitt durante il discorso fece cenno al reparto proibito della Biblioteca, alla Foresta Proibita e al limite degli orari, ma Alice ovviamente quelle regole già le conosceva.
I tavoli ri riempirono e si animarono di pietanze di tutti i tipi, e tutti non si attardarono ad iniziarli a gustare.
Continuarono a parlare e a scherzare per il resto del banchetto che si rivelò, come preannunciato, incredibilmente saziante, ma che tuttavia terminò in un battibaleno.
" Alice! Vai chiedi alla Mcgranitt! " gridò Teddy quando tutti si affrettavano a salire nelle rispettive sale comuni. " Ti aspetto io... tu vai a chiedere!"
" ... ok, si... " rispose Alice che si avviò al tavolo dei professori che, intanto, si stavano alzando dalla panche.
" Professoressa Mcgranitt! Posso chiederle..."
" Oh... buonasera signorina Martini, andato bene il banchetto? "
" Oh... si era tutto buonissimo! Però le volevo chiedere una cosa piuttosto urgente."
" Mi dica... allora..."
" Bè... io non conosco la magia e non l'ho mai praticata, per cui non so come farò ad andare al pari con il programma del terzo anno. "
" Oh... mi pare di non averglielo accennato, ma lei prenderà delle lezioni che inizieranno domani."
" E da chi, se posso chiederlo?"
" Da uno studente che ritengo adatto alla circostanza in quanto il più bravo del suo anno. Sto parlando del signor Teddy Lupin che comunque, credo di aver dimenticato d'avvisarlo."
" Teddy?"
" Lo conosce? Oh mi fa piacere, almeno le lezioni risulteranno piacevoli. Le chiedo se può chiamare il signor Lupin e farlo venire qui per avvisarlo."
" Veramente è lì vicino al portone, mi sta aspettando."
" Oh benissimo! Signor Lupin venga un attimo per cortesia!" gridò la Mcgranitt.
Teddy corse verso il tavolo dei professori dove, ormai, c'era solo la Mcgranitt.
" Mi dica professoressa."
" Vorrei che lei domani non seguisse le lezioni per poter fare da insegnante alla signorina Martini! "
" Io? Ok... dovrò insegnarle le basi?" chiese incuriosito Teddy.
" Certo, quello che lei riterrà necessario. Domani non seguirete le lezioni, e nei prossimi giorni effettuerete le vostre lezioni la sera. "
" D'accordo!" dissero in coro Alice e Teddy.
" Molto bene, potete andare! " disse la Mcgranitt con un lieve sorriso.
Fuori dalla Sala Grande Alice ammirò estasiata i corridoi di Hogwarts.
" Non ci credo, io non posso essere qui!"
" Hey, riprenditi! Sarò un insegnante molto severo!" disse Teddy sarcasticamente.
" Siii... non mi avevi detto che eri lo studente PIU' BRAVO DI HOGWARTS!" disse Alice scandendo le parole.
Teddy le lanciò uno sguardo minaccioso.
" Oh... dai è cosi, no?"
" Sono bravo, ma insomma... "
" Anche modesto... " disse Alice.
" Anche? Perchè che cos'altro sono?"
Alice arrossì violentemente. " No era così per dire."
" Si... " Teddy sorrise.
" Eccoci, questa è la signora Grassa!"
" Oh... che bella!"
" Si... " Teddy la guardò torvo.
" Eh... vabbè... " e risero insieme.
" Il drago dorme." disse Teddy.
Il quuadrò li lasciò passare e Alice si trovò per la prima volta nella sua Sala Comune, nella casa che l'avrebbe accolta per altri quattro anni.
" E' fantastica, è come descritta nei libri ed è come riprodotta nei film!"
" Bè è ovvio." " Ora però ci dobbiamo dividere, devi cercare il tuo dormitorio... guarda le targhette vicino alle porte, su una dovrebbe esserci il tuo nome e poi ovviamente entra."
" Anche libretto delle istruzioni!" esclamò Alice.
Teddy sorrise e Alice rimandò.
" Bè allora buonanotte! A domani!"
" Gia ci aspetta una giornata importante e impegnata!"
Alice alzò le sopracciglia.
" Buonanotte!" disse Teddy.
" 'notte!" disse a sua volta Alice.
Alice non faticò a trovare la sua stanza, dove leggendo la targhetta c'erano altre tre ragazze.
Alice aprì la porta. Trovò tre ragazze sedute sui loro rispettivi letti, impegnate a spettegolare. Questo non confortò Alice.
" Ciao!"
" Ciao!" dissero in coro.Poi una ragazza biondina, carina disse: " Tu devi essere quella nuova che ha iniziato dal terzo, Alice Martini. "
" In persona. " rispose Alice. " E voi siete? "
La ragazza biondina si chiamava Carly Stan; la seconda ragazza con i capelli castani e con gli occhi azzurri era Cloe Firly e la terza ragazza dai capelli neri a caschetto era Daisy Boston.Tutte e tre fraquentavano il terzo anno.
" Quello è il tuo letto! " disse sorridendo Cloe.
" Si... "
" Come mai sei arrivata così tardi? " chiese Daisy curiosa.
" Oh... ho dovuto chiedere alla professoressa Mcgranitt delle cose riguardo le lezioni."
" Come hai fatto ad arrivare sola? Tutti si perdono ad Hogwarts... " le chiese sospettosa Carly.
" Non sono arrivata sola, mi ha accompagnata Teddy."
" Teddy? "
" Teddy Lupin!"
" Lo conosci? Sai... lui, di solito, non da confidenza a nessuno." disse Carly.
" Oh no, con me è stato molto gentile, siamo diventati amici!"
" Vi ho visti al banchetto!" disse Cloe.
" Amici eh?" chiese Carly. " Guarda, ti avverto, domani già non ti parlerà più."
" E' impossibile! Mi darà delle lezioni per stare al pari con il programma, non può non parlarmi più!" esclamò Alice infastidita.
Carly parve sorpresa da ciò che disse Alice. " Lascialo stare, intese? " disse Carly.
Alice non rispose e si infilò tra le lenzuola, per fortuna si addormentò subito senza pensare a ciò che avevano detto le ragazze.
 
 
SPAZIO AUTRICE
Eccomi, scusate il ritardo... ma eccolo tutto per voi: il quarto capitolo di " Alice ".
Ringrazio tutti gli utenti che seguono la mia storia, in particolare VeroGranger e Ceci24. Grazie a tutti!
Continuate a recensire in tanti!
Bacioni!
Vostra O children.
 
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Lezioni ***


Eccomi! Scusate l'epico ritardo, ma non immaginate il da fare che ho avuto nel mese di Giugno. Comunque... ecco per voi il quinto capitolo!
 
 
Il mattino seguente Alice si svegliò e si alzò presto, fece colazione nella Sala Grande e ritornò nella Sala Comune quando Teddy si avviava fuori.
" Hey! Ti cercavo! Hai già fatto colazione?" chiese il ragazzo.
" Mi sono svegliata presto, sai, l'emozione... "
" Si... tutto bene?"
" Mai stata meglio!" rispose Alice senza guardarlo negli occhi.
" Tu non me la conti giusta... "
"... uff... senti tu hai intenzione di non parlarmi più?" sbottò Alice.
Sul volto di Teddy un'aria interrogativa prese il sopravvento.
"... ma che stai dicendo?"
" Sono in camera con Carly, Daisy e Cloe... "
"... che botta di... " ma s'interruppe dato lo sguardo di Alice.
"... e... e quelle brave ragazze cosa ti hanno detto?"
" Che tu non sei un amico affidabile e che non dai confidenza a nessuno... "
" Dunque... tzè... riguardo la prima, non possono sapere niente dato che non sono mai stato amico loro e quindi... per la seconda, invece, hanno ragione."
" Non dai confidenza a nessuno?" chiese Alice.
" Di solito... ma tu sei diversa... non sono mai stato bene con una persona quanto lo sono con te... "
Alice arrosì vistosamente e Teddy ne rise.
" Quindi ti dico, di non ascoltare neanche una parola di ciò che ti dicono quelle vipere che, a quanto ne so... " e si avvicinò all'orecchio di Alice " Mi vanno dietro." e rise soddisfatto.
" Che onore, vero?"
Ma Teddy fece finta di non sentire guardando altrove.
" Bene signorina Martini, oggi iniziano le nostre lezioni." 
" Già."
" Ci troviamo al settimo piano alle nove, di fronte all'arazzo di Barnaba il Babbeo! Puntuale!" e uscì dal ritratto.
" Ma... lì c'è... "
Alle nove e cinque Alice arrivò al settimo piano dove sapeva ciò che l'aspettava.
" No, no, così non va bene... cinque minuti di ritardo... " Teddy batteva un dito sul polso.
Alice sorrise: " Ma qui, c'è la Stanza delle Necessità... giusto? "
" Ah, dimenticavo che tu sai tutto di Hogwarts... comunque si, la Stanza va e vieni... "
Sul muro, che entrambi stavano fissando con intensità, comparve un gigantesco portone.
Alice lo guardava con aria sognante.
" Dai, su, entriamo!" Teddy la prese per mano ed entrarono nella stanza:
grandissima e spaziosa da accogliere dei duelli.
" Mhm... ok! Tira fuori la bacchetta Alice... ti insegnerò degli incantesimi piuttosto semplici, ma fondamentali."
Alice annuì.
La ragazza si rivelò molto portata, e riuscì ad imparare e ad eseguire alla perfezione tutti gli incantesimi che Teddy aveva preparato per quel giorno.
" Bravissima!!! Vai benissimo!" dopo aver visto eseguire un eccellente Expelliarmus.
" Teddy?"
" Si..."
" Sai evocare un Patronus?" chiede curiosa Alice.
" Si... mi ha insegnato Harry, sai, lui è molto preparato per quanto riguarda Difesa contro le Arti Oscure..."
" Lo so... sei davvero bravo! Deve essere un incantesimo davvero complicato!"
" Si, sono molto legato al mio Patronus, sai è un lupo! Che buffo! Non credi?" 
Alice si sentì improvvisamente inappropriata vicino ad un Teddy che cercava di nascondere la sua tristezza con un velo di sarcasmo.
" E' proprio un lupo, come quello dei miei genitori... poi mio padre ha insegnato ad Harry come evocarlo." una lacrima rigò lungo la guancia del ragazzo.
" Oh... scusami..." disse.
" Non ti preoccupare Teddy!" la ragazza gli corse incontro e lo abbracciò.
Rimasero così per qualche minuto, poi si staccarono sorpresi dall'imbarazzo.
Teddy si asciugò le lacrime con la manica della tunica : " Vuoi imparare? Possiamo provarci!" sorrise.
" Ok!"
Alice provava e riprovava, ma questo incantesimo le dava del filo da torcere. Evidentamente non riusciva a trovare un ricordo felice abbastanza intenso. 
" Dai ce la puoi fare! Sei una strega molto intelligente... trova il ricordo felice più intenso della tua vita, cercalo... chiudi gli occhi e rovista nella tua mente!" Teddy poggiò le sue mani sulle palpebre della ragazza che sussultò a quel tocco.
Il ragazzo rise : " Tranquilla..." le sussurrò al suo orecchio.
Ed Alice finalmente riuscì ad individuare un ricordo che potesse essere alla portata del potente incantesimo. L'incontro con Teddy.
" Ok, Teddy, sono pronta!" 
" Allora vai!"
Alice impugnò la bacchetta e gridò concentrandosi sul ricordo felice: " Expecto Patronum!!" 
E riuscì, riuscì ad evocare un patronus corporeo: un magnifico cavallo.
Il ragazzo gridò: " Bravissima!!" e si abbracciarono ancora una volta.
" Ehm... ok, per oggi basta. Sei pronta, anzi prontissima per affrontare il terzo anno!" disse Teddy.
" Ma come? Mi sono esercitata per così poco tempo!"
Teddy spalancò gli occhi: " Scherzi vero? Sono le quattordici... oh Merlino, il pranzo!! Corri... deve essere finito da un pezzo!" Teddy e Alice si affrettarono verso la Sala Grande entrambi con un sorriso stampato sul viso.
" Qual è il tuo ricordo felice?" chiese il ragazzo curioso.
" Oh..." disse imbarazzata Alice " Credo che tu non lo saprai mai!" e si mise a ridere guardando il broncio di Teddy.
" Dai! Forza, corri!!"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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