Love, sex and magic.

di Roxy Grover
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Back to Hogwarts. ***
Capitolo 2: *** what a mess! ***
Capitolo 3: *** trying not to love you. ***



Capitolo 1
*** Back to Hogwarts. ***


                                      Back to Hogwarts. 


L'aria fredda di Londra del 1 Settembre, si sentiva anche al binario nove e trequarti. Scarlett Morgan si tirava dietro il suo baule canticchiando una canzone dei The Pretty Reckless mentre Darcy Marshall le stava dietro tirando occhiatacce a chiunque osasse passarle accanto. "Muovi quel culo!" la sua voce arrivò oltre le cuffiette che Scar aveva, le tolse e si voltò guardando male l'amica. "Senti Darce, sono appena le undici meno un quarto, al mattino fatti una bella canna con della camomilla." rimise le cuffie e le voltò le spalle raggiungendo delle panchine. Darcy posò su quest'ultima Ella, il suo gufo nero, e si poggiò contro il baule squadrando quelli del primo anno. "Scusami, sai dirmi dove devo andare per.." una ragazzina dai capelli dorati e boccolati le si avvicinò mostrandole il biglietto per l'espresso ad Hogwarts, chiedendole una mano per trovare il suo vagone. Darcy alzò un sopracciglio e non permise alla giovane nemmeno di terminare la sua frase che le rispose con un bel 'no' secco. La piccola annuì e con un espressione intimorita fece per allontanarsi ma la Marshall pensò allora che essere rude addirittura con una povera bambina del primo anno, era davvero il limite.. e poi le ricordava se stessa da piccola. La raggiunse dopo aver preso un bel respiro. "Hey..da qua." le prese il biglietto e si avvicinò al terzo vagone a partire dalla coda accompagnando la ragazza al suo stipetto che poi le sorrise. In quel momento pensò che avrebbe potuto ricambiare quel sorriso, così lo fece, anche se era sicura che quella ragazza l'avrebbe rivista tra i Grifondoro.
Fece per voltarsi e finì contro un ragazzo robusto che aveva già addosso la sua toga. Lo guardò dal basso e ne valutò l'abbigliamento, doveva essere un Grifondoro. "Si guarda avanti quando si cammina." disse facendo con la testa un movimento quasi storto per poi fissare il ragazzo con disprezzo. "Non ti ho vista perchè per me sei inesistente" azzardò l'atro, passandole accanto e rimanendola imbabolata lì. Scese dal treno e tornò dalla sua migliore amica, che sentì schiamazzare in modo animato da lontano. Si avvicinò alle panchine e notò che non era da sola; finalmente Zayn le aveva raggiunte. "Cosa vi fa ridere così tanto da non aspettarmi e ridere anche con me?" Ecco Darcy comportarsi da solita impicciona quale è. Si mise le mani sui fianchi e sorrise in modo sarcastico al brillante serpeverde. "Ho calato i pantaloni ad un secondo anno." disse poi facendo spallucce. Cinse la ragazza con un braccio e le lasciò un bacio sulla guancia, poi le sussurrò "Sembri quasi vestita con questo cappotto." la ragazza presa male, lo spintonò facendolo ridere. Zayn perse l'equilibrio facendo due passi all'indietro e pestando una scarpetta nera. Si voltò di scatto e guardò una ragazza dai lunghi capelli bruni, ma dopo aver realizzato chi lei fosse si voltò in direzione delle sue due amiche senza darle importanza. 
Harmony Jones, Corvonero. Aveva quindici anni, i suoi genitori erano babbani. Conosceva fin troppo bene quel mondo perchè passava le vacanze con i suoi zii in giro. Portava sempre i capelli sciolti ma in perfetto ordine, era difficile trovarla con i capelli raccolti o con un fermaglio. Indossava un jeans ed una felpa marcata di quelle che si trovano nel mondo dei babbani, anche lei era abituata a cambiarsi in treno come tutte le altre. Passò timorosamente di fianco Zayn guardando di sottecchi Darcy e Scarlett che cominciarono a deriderla come loro solito. "Stupide oche." sussurrò tra se e se. Negli anni Darcy era riuscita a sviluppare un udito impeccabile, così si alzò e la raggiunse spingendola per la spalla e facendola voltare. "Ripeti ciò che hai detto." - "Cosa ho detto?" improvvisamente tutta la timidezza e il terrore di Harmony era sparito. "Quello che hai appena detto." ripetè l'altra cominciando ad irritarsi. "Stupide oche? Si, credo di aver detto 'stupide oche'"disse poi la ragazza battendo le palpebre. Dal viso di Darcy si poteva capire che stava trattenendo nelle mani schiaffi che le avrebbe voluto dare, la prese per il collo della felpa e parlò tra i denti stretti. "Primo, io non sono un oca." si avvicinò di più continuando a parlarle in quel modo ma abbassando il tono di voce. "E secondo.." rinnovò la presa. "Secondo, giù le mani da Zayn. Chiaro?" sebbene la mora avesse un groppo in gola, riuscì a mandarlo giù e a reagire. "Beh, tu sappi che l'ho capito. Non guardi Zayn come lo guardo io .. tu guardi Liam in quel modo." Darcy mollò quindi la presa arrossando in viso. "Ma che.. cazzo dici, smettila." si tirò su le calze colorate e sbottonò il primo bottone del cappotto, poi spinse all'indietro i suoi capelli biondissimi e passò un dito alla fine dei suoi grandissimi occhi azzurri, per sistemarsi il trucco. Tutte gesta da persona nervosa. Poi fece un gran sospiro pronta a pestare la quindicenne se avesse azzardato a dire qualcosa di più, ma Harmony parlò prima che lei potesse fare qualsiasi cosa. "Tranquilla Marshall, non lo saprà nessuno." Darcy restò ad ascoltare mettendo le mani in tasca stringendo i pugni, mentre il treno cominciò a fischiare creando cerchi di nubi che dava segno che il treno era pronto per partire. La corvonero si voltò rimettendosi in direzione del treno quando "Harmony!" gridò Darcy in modo tranquillo per farsi sentire. L'altra si voltò. "Azzardati a dire una sola parola, una.. e il tuo quinto anno te lo rovinerò, promesso." 
A salvare la Corvonero da quella scomoda situazione, fu una voce irritante ed elettronica che si sparse per la stazione, arrivando anche alle orecchie della Morgan che guardava preoccupata la scena, non tanto per Harmony, quanto per l'amica. Darcy si sarebbe fatta venire un attacco isterico di lì a poco. Al secondo richiamo, la bionda si volse verso Zayn. "Vado a svolgere il mio dovere di Prefetto, tieni a bada Darcy." lo vide annuire e sentì un indistinto "Dai Darce, andiamo, non vorrai mica perdere tempo con una del quinto?"mentre si allontanava verso l'espresso avendo un nodo allo stomaco che si stringeva sempre di più ad ogni passo che le sue lucide dècolletès nere facevano sui mattoni della stazione. Posizionatasi ai piedi dell'entrata, assunse la sua consueta aria algida e fredda, metteva quasi in soggezione, era terrificante. "Hey Morgan, ti levi o vuoi che ti scatti una foto?" I suoi pensieri furono fermati da una voce maschile. Quella voce era l'unica capace di farle perdere completamente le staffe. "Almeno avrai qualcosa da ammirare in dormitorio." si piantò sul viso un sorrisino cinico e si spostò, facendo salire il prefetto dei Grifondoro sul treno, per risolvere la questione del rospo perduto di un ragazzino della casata rosso - oro. Un fischio assordante avvertì tutti gli studenti che era il momento di chiudere le porte, infatti Scarlett guardò un 'ultima volta l'orologio che segnava le 11.30 prima di salire anche lei. Continuò a camminare a passo spedito,  cercando il vagone dei suoi compagni, ma scorgendo solo il vagone del Luma - Club. Non fece in tempo a formulare un pensiero cattivo nei confronti di quell' èlite, che la sua migliore amica la trascinò nel tanto agognato vagone successivo. "Darcy! ti sei bevuta il cervello?" La presa in causa scosse il capo e mentre lasciava che l'anta della porta scorresse, le rispose "Soltanto una lemon soda." Scarlett non potè dirle di quanto quella sentenza sapesse di Tassorosso, perchè qualcosa, o meglio qualcuno, le aveva occupato le labbra. "Ciao anche a te, Josh." sentenziò la bionda, rivolta al suo ragazzo con velato sarcasmo. Quel qualcuno era di statura media, moro, e aveva gli occhi di color nocciola. Voci di corridoio dicevano che i due si fossero lasciati, ma in realtà non erano mai stati insieme, seppur comportandosi come una coppietta di due innamorati, nessuno dei due era interessato più che fisicamente all'altro, infatti. "Mi sei mancata dolcezza, dove sei stata in vacanza?" Darcy commentò triste, lasciando che le braccia di Zayn l'afferrassero per farla sedere su di lui. "Non siete andati in vacanza insieme?" ecco di nuovo venir fuori la Darcy impicciona, Scarlett non rilasciava mai nulla di quello che le accadeva nella vita privata, nemmeno a lei.. forse era per questo che la curiosità le stava mangiando l'anima.
In un primo momento la bionda seduta sulle gambe dell'amico, ci rimase male al pensiero che l'amica non le aveva detto la verità, ma poi, strafottente com'era, riprese a guardare fuori dal finestrino pensando a quello che Harmony le aveva detto prima. Vide un giovane dai capelli dorati correre verso il treno che stava cominciando a muoversi e lo indicò ridendo a Zayn. "Guarda, guarda!" il moro le prestò attenzione cominciando a ridere alla vista di Liam Payne che stava per perdere il treno. Per loro sfortuna il Corvonero riuscì a salire sul treno. Liam percorreva affannato il piccolo e stretto corridoio quando si voltò verso la cabina dalla quale sentì provenire risate. Si fermò per un attimo al dilà dell'anta a guardare la scena, e solo quando Darcy si voltò verso il corridoio capì che era Liam. Quel ridere frenetico ed infame le scomparve appena notò che gli occhi di Liam la stavano guardano, ma senza importanza. Solo guardando. Si aggrappò a Zayn spostando la gamba e scorgendo quello che c'era oltre le calze che si fermavano al ginocchio. Non era colpa sua, le veniva spontaneo. Sapeva di essere bella e sapeva di piacere. Aveva sentito che Liam, poi, aveva commentato che le sue gambe fossero le migliori della scuola. Mentre Zayn, che cominciò ad ignorare insieme agli altri ragazzi nel vagone Liam, faceva su e giù con le dita sulla coscia dell'amica, Harmony rientrò in scena tirando Liam per il braccio e lanciando una brutta occhiata alla bionda, che sospirò e prese a sedersi in modo composto accanto a Zayn. Sembrava essere con la testa tra le nuvole, quando non rispose alla domanda di Scarlett "Tu dove sei andata?" Zayn le picchiettò il braccio richiamandola "Darce?" e così lei alzò il viso. "Uhm?" Scarlett roteò gli occhi e rimise in bocca il suo lecca lecca tornando con le spalle contro il sedile. Darcy deglutì e poi agognò qualcosa. "E' già passata la donna del carrello? Perchè non me l'hai detto?" Scarlett accavallò le gambe e guardo l'amica. "Se tu sei con la testa fra le nuvole, non è colpa nostra. E' ancora qui.." le indicò velocemente l'anziana donna che spingeva un carrello dal color dorato pieno di dolci e cibi vari. "Mi scusi." disse con tono dolce, quasi tirando fuori la vera se. La donna dai capelli grigiastri si adagiò verso di lei. "Dimmi cara."
 
Prese le sue solite bolle bollenti, le ciocorane e delle liquirizie. Pagò la donna e poi si voltò intenta a tornare al suo scompartimento, quando notò Liam dietro una lastra in legno che conteneva alcuni cappotti di chi aveva fatto prima a metterli lì, per tenerli a portata di mano una volta arrivati. Stava fumando così con sua spontanea arroganza si avvicinò a questo e lo toccò una sola volta sulla spalla, poi assunse quell'aria superba e incrociò le braccia. "Scommetto che sai bene che non si fuma sul treno, Payne." il ragazzo si voltò dandole un occhiata, poi riprese a guardare verso il finestrino. "Faresti meglio ad indossare la tua toga invece di dare fastidio alle persone, Marshall." Il modo in cui Liam le rispose, la fece sentire snobbata, e dal suo essere, nessuno snobbava Darcy Marshall. Restò a guardare il ragazzo che finì la sua sigaretta, espirando il fumo in direzione della ragazza che rimase lì ancora con tanta presunzione. Forse fù l'odore del ragazzo che l'avvolse, a farla ammorbidire. "..almeno me ne dai una? E' una giornata di merda, ed è appena cominciata." fece scendere le braccia lungo il corpo, roteando gli occhi annoiata. Il biondo sorrise e fece spallucce. Le porse un pacchetto di sigarette contenenti tre, Darcy lo guardò tenendo il pacchetto da un lato, mentre lui continuava a reggerlo da un altro. "Ne sono tre, io te ne ho chiesta una."  e l'altro fece spallucce tirando dalle sue mani una liquirizia e mordendola. "Dovresti saperlo che i Corvonero sono blandi e generosi." Le loro mani si sfiorarono e la ragazza trasalì senza darglielo a vedere. Prese le sigarette e senza nemmeno ringraziarlo si rimise sui suoi passi. Una volta allontanatasi si voltò per poco riuscendo a notare il ragazzo che scosse il capo e poi tornò al suo gruppo. Si poggiò contro le pareti del treno, chiudendo gli occhi. Poi un "Darcy?" proveniente da una voce squillante che faceva capolino dall'anta, la svegliò dal pensare i momenti appena trascorsi qualche attimo prima. "Arrivo." disse all'amica con tono stanco, per poi raggiungerla. Aprì l'anta dello stipetto e tornò a sedersi accanto a Zayn, presa da un impaziente voglia di baciarlo. "Almeno aspetta di arrivare a scuola." disse l'altro ridendo, mettendo la mano sotto la sua giacca.
 
Scarlett aveva sentito distrattamente il discorso tra Darcy e Zayn, i suoi due migliori amici andavano a letto insieme, e a lei stava bene. Il suo essere tesa era dovuto ad altro.. Chissà come l'avrebbero presa quei due se avesse trovato il coraggio di rivelare ciò che era accaduto durante l'estate. Il pensiero dell'estate appena trascorsa le fece salire un brivido lungo la schiena, Josh se ne accorse, e allungò una mano verso di lei, aspettandosi che lei la stringesse, e così fece.
Poggiò la mano sul suo palmo, e intrecciò le dita con le sue, poi la ragazza estrasse con la mano libera, il chupa chups alla ciliegia dalle labbra, passandolo al ragazzo a fianco a lei.
"Perchè Chris, Sophie e Mark sono usciti?" chiese Darcy, notando che nel vagone c'erano solo lei, Zayn e la coppietta di piccioni. Josh aprì la bocca per replicare alla bionda, ma venne anticipato da Zayn. "Privacy." sorrise in modo malizioso, continuando a toccare lascivamente la pelle scoperta della sua compagna.
Scarlett intercettò gli sguardi che i due si stavano scambiando, così strinse più forte la mano del suo ragazzo. "Mi accompagni fuori? Mi manca l'aria." mise su un tono convincente, sussurrandogli quella frase, per renderla ancora più credibile. Il moro annuì, e le stampò un bacio sulle labbra, "Noi andiamo fuori." sentenziò Josh, alzandosi dalla poltroncina, rivolto verso Malik e la Marshall. Darcy continuava ad essere sovrappensiero, così rispose Zayn, facendo un segno d'assenso.
Una volta fuori, Scarlett tirò un sospiro di sollievo. "Ti senti meglio?" chiese dolcemente il ragazzo, mentre la conduceva in uno scompartimento vuoto a prendere una boccata d'aria fresca. "Un po', sì."
Entrarono nel vagone vuoto, precisamente a fianco quello del LumaClub. La bionda Slytherin si avvicinò al finestrino, aprendolo.
"Forse se la Harvey evitasse di straziare con queste sue storie, starei meglio." aggiunse poi, sentendo attraverso le pareti del vagone, la voce di Judith che raccontava una storia alquanto irritante e falsa, sulla Morgan e Styles.
"Ho saputo.." la voce della Gryffindor arrivava alle orecchie dei due Slytherin, ".. da fonte certa.. che.. insomma.. Styles si sia lasciato avvolgere dalle spire del Serpente."
Scarlett gelò.
Ma come osava?
Josh alzò un sopracciglio, "Chi è la stupida che l'ha data ad un Grifondoro?" la domanda probabilmente era stata posta anche da una delle oche starnazzanti dall'altra parte della parete, perchè quasi come se l'avesse sentito, Judith riprese a parlare.. 
"Sto parlando della Morgan." Il cognome di Scarlett non potè essere sentito interamente, poichè la bionda sbattè l'anta scorrevole, con una meta precisa.
"Sai Harvey, se la tua vita sessuale è pari a quella di una primina, non è affar mio, quindi evita di sparare cazzate più grandi della tua verginità, sulla sottoscritta."
I presenti fissarono la scena ammutoliti e con gli occhi sbarrati, tutti compresi Judith, che riottenne dopo pochi istanti il suo sorriso strafottente. "Mi spiace Morgan, divulgo solo la verità."
Josh arrivò dopo poco, guardando con odio il gruppo di parassiti radunati attorno ad un tavolino pieno di prelibatezze. 
"Oh guarda, il ragazzo tradito, ciao Fletcher."
Meredith e Sophie accavallarono le gambe, godendosi la scena non appena dietro i due, comparve Styles. "Trovo allettante che due gelide Serpi come voi vogliano unirsi al LumaClub, ma non potete stare sull'uscio, dovrebbe saperlo un prefetto che si rispetti." lanciò un'occhiata di rimprovero a Scarlett, che in quel momento voleva solo prenderlo a schiaffi.
"Styles, stai zitto." Riassunse di nuovo quel tono freddo e distaccato, Judith rise. "Tra moglie e marito non mettere il dito." enunciò gioiosa di avere qualcosa da poter commentare all'incontro serale del club. Josh passò in malo modo tra Harry e Scarlett, "Sai dove puoi ficcarteli questi detti Babbani?" la fulminò con lo sguardo, e Logan, un ragazzo Corvonero di settima, si frappose tra i due, alzandosi. 
"Rivolgiti a lei di nuovo così e passerai l'anno a vomitare schiopodi sparacoda." Il moro lo guardò in modo agghiacciante "Mi stai minacciando?" lo derise, ma Styles lo allontanò. "Se dovete pestarvi, fatelo a scuola lontano dai miei occhi, non ho intenzione di avere grane il primo-" non potè finire la frase, poichè Logan gli diede uno spintone, allontanandolo in modo violento da Jude. "Vi state rendendo ridicoli semplicemente per difendere una stupida voce di corridoio! Tornatevene ai vostri scompartimenti, non fate parte del club." Judith si guadagnò un'occhiataccia da Harry, lo sapeva che doveva starsi zitto, quella Harvey era una stupidissima Grifondoro pettegola.. Eppure credeva che siccome fosse la fidanzata del suo migliore amico, Louis, potesse fidarsi.. Quanto si sbagliava.
Josh mise le mani nelle tasche dei jeans neri, e si stampò sul volto un ghigno malefico. "Sei segnato, Jones." Scarlett allungò le mani verso il maglioncino del suo ragazzo, tirandolo verso di sè, "Andiamo via, per favore?" Il prefetto dei Grifoni, volse l'attenzione su di lei. Da quand in qua la Morgan evadeva da un litigio senza prima essersi accertata che l'interlocutore fosse impaurito abbastanza da effettuare il suo volere? Non era da lei, ma non ci fece molto caso, come già ribadito non voleva grane il primo giorno, quindi lasciò che fosse Josh a sbrigarsela, nonostante la simpatia tra, non solo Serpeverde e Grifondoro, ma in modo più specifico tra Serpi ed Harry Styles, fosse davvero molto poca. 
Il ragazzo guardò Scarlett, avvicinandosi a lei, che prese parola, "A differenza tua, per metterti in cattiva luce non ho bisogno di dire alla scuola quanto tu sia una ragazza dai.. facili costumi." Il tono calmo, l'insulto velato, l'indifferenza nel modo di porsi, l'aver centrato il bersaglio insomma.. Avevano fatto infervorare l'orgoglio della Grifondoro.
Scarlett non aspettò nemmeno che lei rispondesse, prese Josh per mano ed uscì dal vagone, prendendo a rimproverarlo. "Josh, dovevi lasciar perdere, lo sai che so sbrigarmela da sola, non possiamo metterci così contro i Corvi, prenditela con i Grifondoro, ma non mettere in mezzo Logan, grazie a Courtney hanno tutti dalla loro parte, e non ho intenzione di perdere di nuovo la coppa delle Case." Josh la guardò quasi mortificato, ma il suo spirito di Serpeverde lo fece rinsavire non appena Styles uscì dal vagone con un labbro sanguinante. "Ti hanno dato il ben servito?"
"Oh, mai come quello che hanno dato a te." Lo schernì, ma che diavolo voleva dire? Non fece in tempo a formulare una domanda, che Styles li sorpassò, fermandosi vicino alla bionda. "Dovresti mettere la divisa, siamo quasi arrivati." e detto ciò sparì nel fondo del corridoio. Scar guardò il suo fidanzato, "Dici che Darcy e Zayn hanno finito? Devo cambiarmi.." parlava mentre si dirigevano nel loro vagone di partenza, ma in realtà la sua mente era occupata da tutt'altro.
 
Darcy si stava sistemando addosso la sua divisa, quando Scarlett entrò nel loro vagone. Zayn si volse verso di lei mentre fumava una sigaretta e le sorrise, aveva un espressione soddisfatta e sembrava tranquillo quanto felice, ma forse la sua felicità non era dovuta al rivedere di nuovo Hogwarts, o almeno non del tutto. "Hai già messo la divisa?" Darcy guardò l'amica e poi le rispose sistemandosi i capelli. "Si, perchè tu no?" si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio quando Zayn intervenì con un "Stava meglio senza, come sempre." Scarlett guardò il suo migliore amico alzando un sopracciglio senza restare sconvolta dal dire di lui, essendoci abituata. "Sei proprio un deficente." disse Darcy cercando di mantenere un tono serio, poi gli prese la mano facendogli cenno di uscire. Il ragazzo seppure annoiato, uscì fuori dalla cabina e raggiunse Josh, in modo che le due avessero quel posto tutto per loro così che Darcy potesse tenere compagnia a Scarlett mentre indossava la sua divisa. La bionda tornò a sedersi e fissò Scarlett che cominciava a spogliarsi, poi si accorse che lo sguardo dell'amica era ben saldo su di lei. "Che c'è? Tieniti il tuo lato lesbica per te." disse ridendo, ma Darcy non rise affatto. "Si è sentito quello che ti sei detta con Jude, ed è arrivato fin qui quello che Jude ha messo in giro.. le voci corrono e sai, se fosse vero mi piacerebbe sentirlo dire da te, non da pettegole che odio." annuì l'altra seria, poi si sistemo la gonna nera che aveva sotto la tunica. Scarlett sospirò e le si sedette accanto. "Non è successo niente, io con Styles? Ti prego Darce.." disse poi ridendo ironicamente, poi si alzò ancora prendendo il mantello della toga e poggiandoselo sulle spalle. Darcy abbassò il capo e si sentì di confidarsi con la sua amica. Non faceva che pensarci e sentiva che da un momento all'altro sarebbe potuta scoppiare. Stese le gambe sul sediolino e fissò fuori dal finestrino mentre il treno rallentava. "Harmony mi ha detto che lo sa, se ne è accorta." disse con occhi lucidi mentre riportò lo sguardo su di lei che aveva finito di vestirsi, tenendo in bella vista la sua spilla da prefetto. Scarlett la guardò comprensiva. "E Liam?" l'altra fece spallucce e "Liam non lo sa, e lei non glielo dirà. O giuro che la riempio di Inflatus fino a che non scoppia." 
 Scarlett rise e poi le porse le mani che l'amica prese sorridendo, "Ti voglio bene Darce, siamo io e te." l'abbracciò fino a che il fischio del treno che annunciava il loro arrivo alla scuola, non le fece sobbalzare. "Allora, che hai fatto durante la mia assenza?" disse Scarlett prendendo la sua borsa. Darcy fece lo stesso e poi "Ti faccio solo sapere che non riesco a camminare." scoppiò a ridere e si allontanarono dal treno dopo poco.
Raggiunsero le carrozze con i thestral che li avrebbero condotti dritto al castello per cominciare un altro anno e Darcy non vedeva l'ora. Si aspettava di ri vedere i soliti professori odiosi, il solito preside che amava, e più di tutto fremeva all'idea che avrebbe potuto riusare la magia e dare un anno d'inferno a studenti che non reggeva. Specie i Corvonero. 
Gli studenti del secondo anno al settimo, furono i primi ad arrivare. Portarono i loro bagagli di sopra e si sistemarono nelle loro camerate. Darcy entrò nella porta che portava alla loro stanza. L'aprì e rimase sulla soglia per un pò guardandosi attorno. "E' proprio tutto come l'ho lasciato." disse fissando il suo letto, poi sospirò e con un ultimo sforzo spinse il bagaglio dritto sotto il letto. Guardò entrare Scarlett e fare lo stesso ma a differenza sua, l'amica, si sedette sul suo letto con un sospiro di sollievo, poi si stese tenendo in viso un gran sorriso. "Cosa ti fa sorridere?" Scar volse il capo. "Il fatto che sta per cominciare un nuovo anno." si mise seduta e Darcy rotolò all'altro lato del letto. "Nuovi studenti." - "Nuove torture." - "Nuovi pettegoli da smentire." - "Nuovi mangialumache da osservare." risero entrambe e poi Darcy rimise sù la sua espressione ansiosa. "Un altro anno nella speranza che qualcosa cambi.." sospirò togliendo le scarpe col tacco per mettere qualcosa di più comodo. Era strano e assurdo il modo in cui Scarlett sapesse ogni cosa di lei, ma lei non sapesse tutto su Scarlett. Strano il modo in cui a Darce non dava poi così fastidio la cosa che Scar non le raccontava proprio tutto, Darcy si sentiva di farlo con lei ed era quello a sostenere la loro amicizia. L'amica la guardò e colse lo sguardo sognante dal suo viso, così cambiò argomento con "Ci hai fatto sesso vero? In treno, Darce!" accennò una risata mentre legava i capelli, Darcy rise. "Si." poi fece spallucce e si alzò. "C'è lo smistamento del primo anno, ho bisogno di trovare nuove vittime." le fece cenno col capo di uscire dalla stanza e poco dopo erano nella sala grande. 
Come al solito, il tavolo era bandito di cibo e difronte a lei ci finì Mark che cominciò a mangiare sebbene non avevano dato nemmeno il permesso. Darcy lo osservò alzando un sopracciglio, poi lo guardò disgustato. "Tu fai schifo." - "E tu la dai a tutti." rispose  l'altro col boccone, ciò fece sbuffare Darcy che portò lo sguardò altrove. I Corvonero erano seduti al tavolo di fronte, e proprio di fronte a lei sedeva Liam. Non la guardava, probabilmente non la cercava nemmeno col pensiero, non gli interessava dove fosse seduta, ne cosa aveva indossato. A lui non importava sapere che profumo aveva messo, ne cosa aveva fatto nel treno. Non gli importava nemmeno sapere se aveva fumato tutte e tre le sigarette, a lui non importava di Darcy Marshall e lei cominciò a chiedersi perchè mai a lei importasse così tanto, invece. Scosse il capo e guardò Zayn che sedeva circa cinque posti in più alla sua destra. Gli sorrise e quando notò che Harmony la stava guardando, salutò Zayn con un movimento leggero di mano per poi mandargli un bacio. Zayn rise e le fece un occhiolino. La Marshall si voltò poi con lo stesso sorriso verso Harmony e fece spallucce. Adorava far soffrire le persone, se avesse potuto, avrebbe usato la maledizione Cruciatus su ogni singolo studente di quell'enorme scuola.. ma non su Payne. Voleva smetterla di sentirsi così fottutamente persa nei suoi confronti, ormai non aveva che lui nella testa. Per tutta l'estate non aveva fatto che fissare il suo numero di cellulare, avuto dopo aver torturato una Corvonero dopo di chè usò l'Oblivion in modo che la ragazza non dicesse niente. Ci pensava continuamente, così tanto che lo stomaco cominciò a ripudiarla fino all'odio. Prese un bicchiere di acqua e cominciò a berlo tutto d'un colpo. Lo smistamento prese inizio e cominciò ad osservare uno per uno i nuovi studenti venire assegnati a varie case. Ad ogni nuovo Serpeverde, accennava un sorriso ma niente di più, non era poi così entusiasta a differenza di Scarlett che sembrava esaltarti ad ogni nuovo Slytherin. Si voltò per caso verso i Grifondoro e potè notare il modo in cui Jude parlava ad Amelia di quello che era successo sul treno. Amelia Gray, Corvonero dai lunghi capelli castani e dagli occhi azzurri. Settimo anno ad Hogwarts, migliore amica di Jude; Bella quanto pettegola, così pettegola che Darcy riuscì addirittura a sentire di quello che lei stessa aveva fatto con Zayn, nel treno. Si voltò verso le ragazze e per inaugurare il nuovo anno, estrasse la bacchetta dalla sua toga e con un sussurro evocò un "Serpensortia!" generando un serpente proprio sotto il tavolo delle pettegole. Cominciò a ridere quando queste presero ad urlare, l'intervento del professor Piton, spense subito la fiamma del divertimento della Marshall che si volse verso Scarlett e le fece spallucce. Si aspettava la comprensione dell'amica, ma invece l'altra scosse il capo in segno di disappunto. Il caos causato dal serpente di Darce, venne attutito dal preside Silente che cominciò con le sue solite regole. "Il terzo piano è severamente proibito." questa stessa frase, quasi mezza scuola la ripetè silenziosamente. L'avevano sentita così tante volte, da impararla a memoria. Eppure Darcy, Scarlett, e forse anche Zayn, al terzo piano ci erano già stati. "E l'accesso alla foresta proibita è assolutamente vietato." avrebbe potuto continuare a lungo, ma stranamente, il preside,  si fermò lì concludendo il suo discorso con un "Benvenuti, e bentornati, ad Hogwarts."

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Capitolo 2
*** what a mess! ***


                                                                                    

 

Nei dormitori c'era un silenzio ed una quiete che Darcy aveva ormai dimenticato, non ricordava più quella calma e quella tranquillità che calava su tutta la scuola dopo le 23.00. Si sedette sulla finestra della sua camera che affacciava sulle colline del bosco di Hogwarts. Fissava lo sfondo del suo cellulare che ritraeva una foto di lei con Zayn al secondo anno. Lei e Zayn, divennero amici quasi subito, ma a volte ci pensava e le dispiaceva quello che era il loro rapporto. Sapeva che Zayn lo faceva per divertimento, lei perchè lo faceva? Per un sentimento represso? Fece un altro tiro alla sigaretta e poi ridusse il mozzicone in polvere fino a farlo sparire. Guardò verso il letto di Scarlett e vide che era vuoto, scoperto. Si avvicinò di più per verificare con mano, a causa del buio che non permetteva molto, e ne ebbe la conferma. Aprì il portone di quella stanza del castello e scese le gradinate che portavano agli altri dormitori. Era intenta a raggiungere l'atrio, quando sentì un vociare. Si fermò di colpo pensando fossero due professori e pregando Salazar, si nascose dietro un pilastro. Si sporse di poco per vedere chi fossero e di cosa parlassero, quando riconnobbe i volti. Scarlett era poggiata contro il muro delle scale con le braccia incrociate ed Harry le stava di fronte; conversavano e tutto ciò che Darcy riuscì ad ascoltare fù un "Dimenticalo."
Dimenticare che cosa? In quel momento pensò di sbucare fuori dal nulla e far correre Harry lontano dalla sua amica, ma poi sentì dell'altro. "Oh lo vorrei con piacere, Grifondoro, ma qui lo sanno tutti che siamo stati insieme, con la differenza che io.. sembro fidanzata." sembrò girarci intorno prima di usare il 'sembro', poi continuò "che vuoi che faccia?" - "Qualunque cosa, Morgan. Qualunque cosa." Darcy a quelle parole portò una mano sulla bocca e quasi mancò un gradino e se non si fosse retta alla parete, sarebbe arrivata rotolando per le scale, da Scar. Notò Harry allontanarsi e allora spuntò fuori. Come aveva potuto non dirle qualcosa simile?! Era la sua migliore amica, o lo era solo quando le faceva comodo? Scar non se ne accorse fino a quando la bionda non proferì parola. "Io ed Harry? Ma come ti viene in mente, Darce. Siamo io e te, ti voglio bene, gne gne" disse Darcy con tono ironico citando quello che l'amica le disse, allora Scarlett si voltò verso di lei quasi con sorpresa. "Darce. io.. te lo avrei detto." - "Ah. certo." ma l'amica le passò accanto scendendo tutta la scalinata. "Lascia stare." 
Arrivò nella Sala Grande e su una panchina notò Harmony; piangeva. Restò a guardarla grattandosi il capo e provò ad ignorarla, ma poi fece due passi indietro e le si avvicinò. Si comportava sempre da persona acida che era, si strinse nella felpa e "Stai bene?" le chiese con disinteresse, ma il suo ego, la vera lei, era fin troppo in preoccupazione verso quella ragazza. Jones alzò il viso e si asciugò le lacrime. "Che ci fai qui?" replicò con tono vibrante. La serpe le si sedette accanto. "Non riesco a dormire.." poi la guardò. "Mi dici che è successo?" Harmony rise. "Da quando ti interessa di me?" - "Ti ho solo chiesto cosa è successo, non ti ho chiesto se ti va di prendere una Burrobirra insieme." Harmony rise ancora e si asciugò con i lembi delle maniche della maglia, le acrime che si erano fermate sulle guance. "Non ti piacerebbe saperlo." disse e poi annuì. La bionda roteò gli occhi e fece per alzarsi. "Mi odieresti di più." aggiunse poi Har attirando di nuovo l'attenzione della Slytherin. "Si tratta di Liam." allora Darcy si voltò interessata. "Lui.. mi ha.. baciata ed io.." Darcy cominciò a pensare che se quella notte sarebbe riuscita a dormire, sarebbe stato meglio per tutti. "E tu?" disse poi senza espressioni. "Ed io ci sono stata ed ora.." la bionda rise e parlò tra se e se. "Cos'è una vendetta?" alzò lo sguardò su di lei. "Eh? è una vendetta solo perchè mi scopo Zayn?" il tono di voce della ragazza aumentò di volume, cominciò ad arrabbiarsi. "Ma quale vendetta! ora devi dirmi anche per chi provare qualcosa?" - "Non per lui cazzo, non per lui!!" in quell'arco di tempo pensò di tirare fuori la bacchetta e fare una qualche maledizione verso la Corvonero, ma tutto ciò che evocò fù un Reducto contro una vetrata che si ruppe da lì a poco. "Che diavolo fai? Cosi ci farai espellere!!!" Harmony saltò giù dalla panchina e guardò Darcy correre via.
Percorse l'intero corridoio arrivando al parco. Svoltò l'ultimo viale e quasi come se qualcuno si divertisse a tormentarla, finì contro un corpo. Liam. "Hey! ma dove corri?" disse infastidito. Darcy si fermò col cuore in gola e tirò su col naso. Poi lo ascoltò chiederle "Hai visto Harmony?" Sentiva l'umidità entrare a far parte del suo organismo. "Chi? La tua ragazza?" Liam la guardò in modo strano. "Lei non è la.. insomma l'hai vista o no?" la ragazza si strofinò un occhio e restò a fissare l'altro."Faccio pena vero?" rise d'ironia e si poggiò contro il muretto che attornava il parco. "Che intendi?" Liam le si avvicinò e si sedette accanto a lei. La ragazza prese dalla tasca una canna e l'accese. Liam si spostò di poco per non puzzare di quello, al suo rientro nelle camerate. "Mi conoscono tutti come quella che accoglie le persone a gambe aperte, quella che odia e si fa odiare. Chi mi conosce veramente? Nessuno. Nessuna di queste persone.. nemmeno la mia migliore amica. Nemmeno lei si fida di me." espirò il fumo e si strinse il codino. Poi alzò il capuccio della felpa e Liam le si mise accanto. "Se non hai amici, io comincerei a farmi due domande." provò a dirlo con tono dolce, Liam, ma cole al solito Darcy ne trasse l'intento negativo. "Grazie, Liam, davvero dolce e confortante. " - "Oh non avevo capito volessi conforto da me." si guardarono entrambi per un pò e poi scoppiarono a ridere. Il ragazzo le si avvicinò e le tolse dalle labbra la sigaretta, spegnendola sotto i piedi. "Hey! io la pago questa roba!" disse Darce seguendo i suoi movimenti. Lui stese una mano verso la ragazza e "Piacere, Liam Payne. Corvonero, settimo anno, nulla facente. Faccio scoppiare i calderoni, inciampo nel nulla, perdo i treni ed il mio Gufo non mi sopporta. Ho baciato la mia migliore amica e me ne pento, mi piace una ragazza della scuola e, anche se vorrei, di questo non me ne pento, mia madre è babbana e sono mezzosangue. Sono una schiappa a Quidditch ma ti batto negli scacchi dei maghi. Quasi sempre." nel mentre che Liam parlava, le loro mani erano ancora in una stretta salda, come se l'uno non avesse intenzione di lasciare la mano dell'altro. Sorrise, un sorriso che per un momento riuscì a tirare fuori la vera Darcy. "Oh e il primo giorno di scuola, il primo anno, mi sono fatta prestare una piuma da una Serpeverde e da quel giorno, questa ragazza mi odia." l'altra rise e calò il capo. "Piacere, Darcy.. solo Darcy." e lui imitò un inchino. "Il piacere è tutto mio."
 
I due continuavano a squadrarsi sorridenti, forse per la canna, forse per cause naturali, fatto sta che nel corridoio al settimo piano, il sorriso era la cosa più remota alla quale le tre ragazze sedute in cerchio di fronte la stanza delle necessità, pensavano. Michelle Marin, alta, slanciata e con i capelli scuri, contava i galeoni guadagnati la prima sera, per essere una Serpe sapeva utilizzare l'intelletto fin troppo bene. "Sono 80..100..150 galeoni!" esclamò entusiasta, rivolta a Sophie e ad un nuovo acquisto. Evelyn Johnson, una bionda Tassorosso, la quale però possedeva un certo senso dello stile e dell'umorismo, e poi essendo la caposcuola, aveva una certa quantità di privilegi, come.. andare in Guferia in qualsiasi istante, e questo era fondamentale per il lavoro di Michelle. Esatto, avete capito bene. L'innocua ragazza, ad occhio esterno fragile, si guadagnava da vivere vendendo droga nei pressi di Hogsmeade, Diagon Alley e Hogwarts stessa. "Diviso tre, Marin!" le ricordò la rossa Sophie, alzandosi e sistemandosi i boccoli sulle spalle. "Certo, certo, diviso tre.. ma domani deve ancora arrivare altro denaro." rispose quella con tono indifferente. Eve la squadrò scettica. "Lo spero per te, se voglio posso scalarti tanti punti quanti ne basterebbero a noi per vincere la coppa delle case." - "oh oh qualcuno si fa influenzare dai modi delle Serpi." rispose Sophie canzonandola, poi guardò l'orario sul suo orologio d'oro. "E' stato un piacere contribuire al recesso di neuroni, ma Chris mi aspetta." fece un cenno alle due che dopo aver riposto il denaro in una cassaforte nella stanza delle necessità, seguirono il suo esempio. 
Quella notte fu la più lunga per tutti gli studenti di Hogwarts, chi come Darcy, non riusciva a smettere di far lavorare il cervello a ruota libera, chi come Harmony, aveva un chiodo fisso in testa, chi come gli studenti del primo anno, che erano eccitati per il nuovo giorno, e chi come Scarlett, che aveva il cervello in pappa. Tutti bene o male con l'arrivo del giorno successivo smisero con le seghe mentali, ma solo alla Morgan quella mancanza di sonno fece male. 
Si alzò quella mattina, con la voglia di iniziare l'anno pari a zero. "Ma che ho fatto di male?" continuava a chiedersi, mentre raggiungeva il bagno occupato come sempre da Sophie. Si diede una veloce occhiata nello specchio, e si spaventò di se stessa. Due occhiaie violacee le si espandevano sotto gli occhi del colore del mare, i capelli erano arruffatti manco avesse appena affrontato il sesso migliore della sua vita, e la t-shirt con sopra scritto - come to the dark side, we have cookies. - era messa al contrario. Okay, decisamente non aveva iniziato l'anno col piede giusto, ancora doveva decidere se fosse stato peggio il momento in cui Styles l'aveva bloccata a disquisire come due buoni amici sul fatto che l'intera scuola sapesse che erano andati a letto insieme, il momento in cui Darcy l'aveva fatta sentire l'ultimo schifo del pianeta, o ancora l'attimo in cui la suddetta, ritiratasi nel dormitorio, aveva creato una barriera attorno al letto per non sentire spiegazioni. "Che merda." le sfuggì dalle labbra. Vide Darcy raggiungerla in bagno, mentre Sophie spazzolava i capelli. "Già, che merda, sembri uscita da un film dove la protagonista corre nella foresta tutta la notte. Ma magari mi sbaglio, chi ti sei scopata sta volta? Mark? Anzi no, forse quella mezza sega di Horan." Scarlett guardò la sua migliore amica, con una sorta di odio. Dio che idiota! Non si era accorta che c'era Sophie con loro, la quale faceva parte del LumaClub? Si morse la lingua per evitare di dirle cose poco gentili, poichè seppure idiota, aveva ragione. Le aveva mentito, e questo non giovava al loro rapporto.. che poi perchè le aveva mentito? Sentì di nuovo la voglia riacquisita due istanti prima, scivolare nei menadri delle fondamenta di Hogwarts. "Magari ho scopato con Payne, faccio quello che non riesci a fare tu, tesoro." Darcy si fermò sotto la soglia del bagno e la guardò come se volesse ucciderla, ma poi uscì dalla stanza sbattendo la porta. Quelle due diventavano una bomba ad orologeria quando si buttavano frecciatine. Uscirono un 'ora dopo preparate come se fosse l'ora di teatro, erano perfette. Raggiunsero velocemente la Sala Grande per una colazione e videro loro venire incontro Zayn, che le prese una da una parte e una dall'altra, con un abbraccio sulle spalle. "Allora mie adorate amiche, che si fa oggi?" chiese innocente, non essendo al corrente di nulla. Solo allora Scarlett smise di pensare. 
Cazzo. Cosa avrebbe pensato Zayn? Rintanatasi di nuovo nelle sue seghe mentali, non diede peso a Darcy che allontanò Zayn da lei, portandolo in uno stipetto del corridoio lungo e buio, un ottimo posto dove dar libera pratica ad un film porno, senza essere scoperti. Si diede della stupida, invece di pensare a Darcy che faceva sesso con il suo migliore amico, avrebbe dovuto pensare al fatto che gli avrebbe detto di Styles. Odiava quando litigava con Darce, le si ritorceva tutto contro, infatti quasi come se qualcuno avesse deciso di indurla al suicidio, sulla sua solitaria via al tavolo delle Sepri si posizionò Harry. "La nuova spilla dei prefetti.." disse senza nemmeno degnarla del saluto. Fu allora che Scarlett si sentì toccata, chi era lui per ignorarla? Gli strappò di malo modo la spilla dalle mani, e appurato che tutti li stessero guardando in modo da poter essere i primi ad informare Judith, gli parlò quasi sussurrando in modo minaccioso. "Buongiorno anche a te Styles.. dileguati." camminò a passo spedito verso la sua tavolata sedendosi a fianco a Michelle, che faceva conti con uno strano aggeggio babbano, ma che avevano tutti quel giorno?
 
In effetti il ripostiglio degli oggetti smarriti, non era poi il posto ideale di Darcy per darsi il buongiorno con Zayn. Finirono da una parete all'altra, mentre Zayn la teneva in braccio senza staccarsi dai baci che lui definiva 'selvaggi', che l'amica gli dava. Il moro prese a sbottonarle la camicetta, quando quasi come un senso di colpa, o un peso sulle spalle, Darcy lo fermò. "Aspetta.." il ragazzo la mise giù e la guardò confuso. "Devo dirti una cosa." Zayn si passò una mano tra i capelli e poi si ravvivò il ciuffo. "Cosa?" Darcy si morse il labbro superiore pensando che in quel momento stesse per fare una cazzata. Provò a capire la sua amica e pensò che in fondo se non le aveva detto dell'accaduto era per un motivo validissimo. Una Serpe che faceva sesso con un Grifondoro, ma per favore. Scosse il capo. "Soffro di claustrofobia." gli si avvicinò di nuovo baciandolo di sfuggita e ricomponendosi.
Venti minuti dopo, nella Sala Grande, era tutto come venti minuti prima con l'aggiunta del primo anno. Non avevano fatto nulla i due, quindi Zayn raggiunse il suo gruppo per la lezione di Difesa contro le arti oscure, e Darcy tornò al suo posto dove trovò ancora Scarlett. "Abbiamo lezione." le porse il suo libro che aveva preso in presito. "Pozioni." aggiunse poi, Scarlett la guardò. "Oh, allora mi parli." disse poi alzandosi, e Darcy "Anche io non te lo avrei detto se fosse successo qualcosa con.. tu sai chi." Scarletto sgranò gli occhi e sussurrò "Voldemort?" l'amica annuì e la spintonò leggermente. "Idiota, parlo di .. cosonero." si guardò attorno notando che c'erano Judith, Amelia, Sophie, Courtney e tutta la combriccola ma ci mancava Harmony. Scarlett rise. "Ho capito." sospirò e le sorrise. "Mi dispiace." dissero insieme, poi risero entrambe e Darcy le prese le mani. "Non fa niente." l'abbracciò e la prese sotto braccio, direzionandosi all'aula di Pozioni. "Hey, mica vorresti sul serio fare sesso con Liam?" le chiese poi. "Sei impazzita?" replicò Scarlett. "E poi io non sono così emotiva come te." le colpì con un gesto dolce il naso, facendola sorridere e si diressero alla loro lezione. "Marshall!" Darcy stava per uscire definitivamente dalla Sala Grande insieme alla sua amica, si fermò e si volse verso la voce. Amelia Gray le si avvicinò. "Hai dimenticato il tuo cellulare sulla tavola." le porse il cellulare che lei le strappò quasi da mano e poi notò un sorriso cattivo sul viso di Amelia. Guardò Scarlett battendo le palpebre e "Non ho poggiato il cellulare sul tavolo." l'altra alzò un sopracciglio.

Uscì dall'aula di Pozioni e teneva il libro di Astronomia tra le braccia, si mise sulla strada per raggiungere la lezione successiva passando per il corridoio principale dove sostava mezza scuola. Sentì un gruppo di ragazzi ridere non appena gli passò davanti, pensò fosse per qualche battuta stupida dell'amico pervertito. Continuò a camminare e questa volta le risatine aumentarono, si girò verso una ragazza con corti capelli neri che nascose il viso dietro un libro per non dare a vedere che rideva e le indicò la parete di fronte. La Marshall si voltò verso questa e sopra c'era scritto - scoparsi Zayn Malik con il terrore di svegliarsi con la sifilide - Era uno degli sms che inviò a Scarlett durante l'estate, non riusciva a capire come quella frase fosse finita sulle pareti della scuola. Cercò di non dare peso alla cosa, ma avanzando su un altra parete trovò - Innamorarsi di un Corvonero, bello schifo. - deglutì mentre cominciò a sudare freddo per poi trovare a distanza di due metri un - Se Liam lo sapesse? - sbiancò definitivamente e le sentì il fiato mozzarsi. Guardò alla sua destra ed Amelia le passò accanto. "Metti una password d'accesso al tuo cellulare." poi le fece un occhiolino molto fuori luogo e proseguì tenendo sotto braccio, le sue due amiche pettegole. Gray si era scavata la fossa. Provò ad avanzare mostrandosi sicura come sempre era; le caddero i libri da mano e si calò per raccoglierli. Improvvisamente notò altre due mani aiutarla ad alzare varie pergamene arrotolate con sopra degli appunti che prendeva durante le lezioni di teoria. "Lascia stare, faccio da sola." disse con le parole che le mancavano ad ogni movimento di labbra. Alzò lo sguardo e trovò Liam che le porgeva il suo libro e le sua piuma. Lo guardò e gli occhi le si riempirono di lacrime dall'imbarazzo, poi si schiarì la voce "Grazie.." disse poi con tanta debolezza. Evocò un Scourgify e poi svoltò di corsa il viale e riuscì a sentire una voce che "Non c'è niente da ridere." e le sembrava la voce dello stesso ragazzo che qualche momento prima, l'aveva aiutata. Corse di sopra fino al terzo piano, e si chiuse nei bagni per dare sfogo ad una crisi di nervi. Non aveva mai pianto prima d'ora per una figura così pessima, ma c'era una prima volta per tutto e quella volta non fu Darcy a mettere in imbarazzo qualcuno, a sputtanarla o a trattarla male ma capitò a lei e giurò a se stessa vendetta. La più crudele.
 
Quell'ora di Astronomia, quel giorno, si era rivelata più noiosa di tutte quelle subite negli anni precedenti. Niall Horan, biondissimo Corvonero di settima, colui al quale si attribuiva il merito di aver incantato quasi tutti i cellulari magici in modo da farli funzionare anche all'interno del mondo magico, si chiedeva in effetti, mentre fissava una costellazione rappresentata sul libro, a cosa gli servisse l'Astronomia.. certo, era interessante e affascinante e a lui, che piaceva studiare risultava particolarmente complessa come materia, ma.. hey, perchè non riusciva più a pensare? Si guardò intorno spaesato, per poi fissare la fonte di disturbo. Michelle Marin era ancora impegnata a fare calcoli con quell'aggeggio babbano che avevano studiato in quarta, si chiamava calcolatrice e da ciò che ricordava la mente ben fornita di Niall, serviva a compiere le quattro operazioni fondamentali della matematica.. ad ogni modo la sentì richiamare Sophie. "Sei stata una stronza, è pur sempre una nostra compagna di casa, allearsi con Courtney e Amelia non ti porterà a nulla." sospirò esausta, il biondo notò tutti i movimenti delle persone seduto dietro di lui, e non gli poterono sfuggire i boccolosi capelli della Morgan che si mossero in avanti, facendola sporgere sul banco di Zayn, mettendo in bella mostra la mercanzia. "Hey Zayn, hai visto Darcy?" il moro la guardò male. "Cazzo vuoi che ne sappia, avrà paura le contagi qualche malattia così se la sarà presa di festa, pazienza." Scarlett ci rimase male, e ora che gli prendeva pure a lui? La scena oltre che agli occhi di Niall non potè non essere seguita anche da un altro paio di occhi attenti. "Ma che stai dicendo, Zayn? Hai fumato qualche canna di troppo?" ma Malik non fu in grado di replicare a quella stupida domanda, poichè il professore li richiamò e lei fu costretta a ritornare seduta come i comuni mortali. "Bene!" la sentirono imprecare in tanti, mentre continuava a messaggiare Darcy.
- Dove sei? -
- La lezione va avanti da un pezzo! -
- Sono preoccupata, sbrigati a venire. -
Tutti messaggi inviati senza esito di risposta. L'altro spettatore che aveva assistito alla scena notò l'inquietudine della bionda Slytherin, prese la piuma e scrisse con una calligrafia rotonda su un pezzo di pergamena. 
- Io so cos'è successo, se ti interessa dopo il suono della fine della lezione, ti spiego. -
Lo appallottolò, e lo lanciò dritto tra i seni della ragazza che fissò il pezzo di carta scettica. Chi era che si divertiva a farle canestro nel reggi.. Styles! Non si sa cosa la trattenne dal cruciarlo al centro dell'aula, ma lesse il bigliettino. Alzò un sopracciglio in direzione del Grifondoro, poi con un incantesimo cancellò ciò che c'era scritto e riscrisse con inchiostro verde una risposta:
- Da quand in qua ti interessi di gossip? Che fai, paghi la Harvey per stare zitta e ti ha incastrato nel LumaClub? -
glielo rilanciò e appena lui lesse la risposta, scoppiò a sghignazzare.
- No, io pago solo te, lo sai. -
Quella fu l'ultima risposta, la Morgan strinse un pugno alla lettura della suddetta e gli diede le spalle. Gli dava ai nervi, non poteva abbassare la guardia, era stressante e straziante interagire con lui. Prima o poi lo avrebbe ammazzato senza rimorso, da una vera Sepre qual era. Dopo un quarto d'ora sentirono annunciare la fine dell'ora, e allora Styles si sedette sul banco vuoto a fianco a Scarlett. "Non dirmi che te la sei presa, credevo ci volesse molto di più per farti perdere il self - control." Sorrideva da vero stronzo, ma che idiota! La bionda, aspettò si sfollasse la classe, poi si alzò dalla postazione e aggiustò la sedia sotto al banco, con la gamba snella che fuoriusciva dalla toga, fasciata da un paio di jeans scuri. "Non so cosa tu stia facendo, se ti diverte okay, divertiti pure, ma sappi che la tua importanza nella mia vita è pari a.. " fece finta di pensarci. " .. uhm, zero." sorrise fintamente. "Ergo, parla e sparisci. Come fai sempre d'altronde." si notava una nota di rancore, ma Harry non le diede peso, cosi prese a raccontarle cos'era successo, aggiungendo che Judith non c'entrasse nulla ma Scarlett ne dubitava fortemente. Sicuramente anche se non c'entrava lei in modo diretto, era coinvolta ugualmente. 
Abbandonò l'aula di Astronomia, e cercò per tutta la scuola quelle tre stupidissime presenze. L'avrebbero pagata, e non erano contemplate le buone maniere, specialmente Sophie. Meglio che cambiasse camera in cui dormire, o avrebbe potuto risvegliarsi senza la sua folta chioma rossa. Dopo una buona porzione di tempo per cercare Amelia, la trovò in Biblioteca a litigare con Niall riguardo il metodo di studio. "Silencio!" un fiotto giallo uscì dalla bacchetta, dirigendosi verso la ragazza, che venne privata del dono della parola. Niall sgranò gli occhi, sapeva cos'era successo e aveva immaginato una vendetta, ma non in quel modo diretto, non con quella cattiveria, e non da Scarlett! Seppure fosse una Slytherin, la biondina non si era mai scomposta più di tanto, vederla irata in quel modo era terrificante. "Morgan, hey perchè non vai a prendere una boccata d'ar.." - "No." 
Secca.
"Allora carissima Amelia Gray, meglio conosciuta come ciao-la-do-a-tutti-perchè-Horan-preferisce-il-cervello-alle-tette, ho saputo che hai creato una situazione spiacevole alla mia migliore amica." sorrideva in modo quasi isterico. "Oh scusa, dimenticavo che non puoi rispondermi, che sbadata.." la vide buttarsi verso di lei per ricorrere alle mani, ma la Morgan le lanciò uno Stupeficium, facendola finire contro uno scaffale. "Scusa tesoro, non ti hanno insegnato le buone maniere? Le signorine non usano le mani per picchiarsi, Petrificus Totalus." la canzonò divertita. Niall si avvicinò alla Morgan. "Eddai Scarlett, non.." la bionda lo guardò come se fosse la prima volta che lo vedesse. "Scusa, tu saresti?" il biondo corvo si trovò in difficoltà, odiava l'arroganza delle Serpi. "Scarlett, lascia perdere." una voce che sembrava provenire dalle tenebre fece capolino all'entrata, mentre Amelia era una statua ai piedi dello scaffale dei libri di storia della magia. "Darce.. Darcy! Mi hanno detto cos'è succ-" Ma quella non la fece terminare. "Ripeto, lascia stare Scar.. hanno finito di vivere giorni felici. Finitem Incantatem." La corvonero ritornò libera di muoversi e parlare, e appena se ne accorse, spintonò Niall scappando. Che codarda. Darcy guardò Horan con sufficienza, gli aveva passato compiti in classe diverse volte. "Se ne fai parola con qualcuno.." lasciò intendere gesticolando mentre in pugno armeggiava la bacchetta, ma lui alzò le mani. "Tranquilla Marshall, io mi faccio i cazzi miei." uscì tranquillissimo con le mani nei jeans stretti a sigaretta, Scarlett guardò un' ultima volta Darcy, che aveva un'aria da persona che non agognava altro che la vendetta. Si prosperavano fuochi d'artificio d'ora in poi tra i due gruppi.
 
"Per prima cosa, devo trovare Zayn." le due amiche camminavano mano nella mano, a passo avanzato verso il lago dove Darce sapeva Zayn se ne stava con gli amici durante gli intervalli tra una lezione ed un'altra. "Perchè?" chiese confusa Scarlett. Darcy si fermò "Hanno scritto solo la prima parte del messaggio, ricordi che a quella frase seguiva un - hahaha ovviamente scherzo - ?" guardò l'amica in attesa che lei ricordasse e quando l'altra le fece un cenno, ripresero a camminare. Arrivarono sulla collinetta che Darcy percorse in modo stabile sebbene fosse in pendenza. "Zayn." chiamò l'amico che era insieme ad altri componenti della casata Slytherin. L'amico si voltò e la guardò schifato. "Vattene Marshall." porse lo sguardo di nuovo verso i suoi amici che osservarono la scena ammutoliti. Lei gli si avvicinò "Dobbiamo parlarne." disse con tono fermo, quasi come se lo pretendesse facendo così irritare Zayn. "E di cosa? Di come hai paura che ti passi la Siflide? O magari l'A.I.D.S? Che ne dici Marshall, magari ho anche il cazzo infettato, puoi dirlo a chiunque, vai tranquilla." l'altra lo tirò in disparte nel mentre lui le dava contro. "Idiota!" disse per zittirlo. "Si, l'ho detto ma scherzavo!" prese il cellulare e gli mostrò la conversazione, al che il ragazzo sembrò calmarsi. "Zayn.. come potrei pensare una cosa simile di te? Lo sai che dico un mucchio di cazzate." Scarlett dal capo della collina osservava i suoi amici parlare poggiata ad un albero, sentì due risate insopportabili e si voltò verso Amelia che se la rideva con Judith. Le andò in contro quasi come se avesse intenzione di menarla, ma venne fermata da delle braccia che la presero in vita. "Hai ancora il coraggio di ridere?" Amelia alla sua vista, rabbrividì senza darlo a vedere e strinse il braccio attorno a quello di Jude. 
Josh teneva Scarlett contro di se, e quando le due cretine ripresero a ridere, intervenì Zayn che difese l'amica con un "Mangialumache!" Judith cadde per terra acquisendo in volto un colorito quasi verde. "Jude? stai bene?" Amelia sorresse l'amica e poi guardò Josh, che nel frattempo lasciò Scarlett quando finalmente vide arrivare Darcy. La luce che la bacchetta dell'amico procerò, smosse la curiosità di altri studenti, specie quella di Louis. "Ma che diavolo succede?" disse andando verso la sua meravigliosa, quanto stupida, ragazza. "Questa è la mia ragazza, idiota." disse con tale indifferenza che mandò in bestia Malik. "Idiota a chi, razza di maghetto da quattro soldi?" - "Oh, questi sono quelli che chiami insulti, Malik? Usa un pò d'intelletto, parla di meno e pensa di più." prese la mano alla sua ragazza tirandosela dietro aiutato da Amelia, Louis, evitando ad ogni passo lumache che la Harvey vomitava. Darcy rise, come fecero tutti gli altri spettatori. "Non finisce qui, Gray." poi parlò tra se e se. "Ve lo prometto." si rivolse verso Zayn. "Grazie." l'amico le fece un cenno col capo dopo di chè se ne tornò alla sua pausa con i suoi amici, e Darcy tornò nella scuola accompagnata da Scarlett che sembrava pensierosa. "Che hai?" chiese distrattamente D. "Nulla.. proprio.. proprio nulla" abbozzò un sorriso, la Morgan, e poi Darce si fermò. "Parliamone." - "Parlare di cosa? Sto bene, davvero." accennò una risata. Scarlett era abituata a mostrarsi sempre quella forte anche quando in effetti non lo era o magari non se la sentiva di fingersi tale. "Ti conosco da sette anni.." fece intendere Darcy. "E' solo che.." - "Harry." continuò la Marshall. L'amica annuì. "Bingo." azzardò ancora Darce alla sua espressione, poi rientrarono a scuola. "Mi fa perdere la testa, è irritante, fuori luogo e mi da ai nervi." - "E ti piace." la bionda fece spallucce e Scar la guardò male. "Ma anche no." il modo in cui la Morgan lo disse, confermò ciò che l'amica pensava. "Comunque." disse sospirando, Scar. "Che facciamo con quelle inutilità?" Scar fece spallucce, "Qualcosa ci verrà in mente."
Scarlett la seguì alla lezione di Trasfigurazione, poi Silente chiese a tutti i prefetti una specie di riunione e quindi Scar dovette lsciare Darcy che si recò in Biblioteca. Rimase per tutto il tempo in una posizione pensierosa, mentre creava cerchi concentrici sulla pergamena con la piuma dalla punta bagnata di un colore azzurro - blu. "Ciao." una voce leggera, le urtò i pensieri. Darcy guardò il viso che le si postò avanti e non disse niente, aspettò che l'altra continuasse. "Volevo semplicemente tirarmi fuori da ogni cosa, non c'entro nulla con quello che ti anno fatto." Allora Darcy annuì e rispose ad Harmony. "Non c'è problema." - "Si che c'è problema." la interruppe la mora. "Ho litigato con Courtney." Darce alzò di nuovo il viso. "E a me interessa quanto m'interessa di un Tassorosso." Har roteò gli occhi. "Ti ho difesa.." - "E chi te l'ha chiesto? Non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, tanto meno di una Corvonero, tanto meno di te.. dopo quello che mi hai detto ieri." prese i libri che aveva sul banco e li mise uno sopra l'altro, sembrava stesse per andarsene ed anche Harmony se ne accorse. "A proposito di questo.." disse alzando il tono di voce per farsi sentire ma "Shh!! siamo in Biblioteca." e l'altra si controllò, poi schiarì la voce e la seguì. "Io e Liam abbiamo parlato, non ci interessiamo più di tanto.. o meglio, io non gli interesso più di così."  L'altra lanciò annoiata i capelli biondi dietro le spalle. "Bene, grazie per la news." disse la bionda allontanandosi ma Harmony imperterrita la seguì fino alle gradinate. "Darcy perchè non facciamo una tregua?"  l'altra si voltò innervosita  "L'unica cosa che farò sarà un Avada Kedavra se non la smetti suito."  finì la frase e quasi come se le scale fossero dalla sua parte, presero a cambiare, lasciando la mora sul ballatoio del primo piano. Arrivò fuori la camera dove dormiva e aveva le sue cose, per posare dei libri che non le servivano più, svoltò l'ultimo gradino e ci trovò Liam piegato sulle ginocchia di fronte la porta che non appena udì i suoi passi, si alzò e la guardò. Sorrise.. ancora. "Ciao!" disse entusiasta di vederla. L'altra lo guardò e abbassò il capo. "Ciao.. che ci fai fuori al dormitorio dei Serpeverde? Cioè, come ci sei arrivato? Per di più quello femminile." Liam rise e la seguì in stanza, senza il suo permesso. "Mi sono imbucato con Camille, la tua compagna di stanza. E' che prima nell'atrio ti sono cadute anche queste.." poggiò un paio di pergamene arrotolate sul suo letto e Darcy le guardò. "Solo che sei corsa via.." Darcy annuì "Non ti aspettavi mica che restassi lì a farmi deridere" - "No, no di certo.." Liam rimase al centro della stanza seguendo ogni suo movimento. "Bene, ti ringrazio per la gentilezza ma come ben sai non puoi restare qui." cercò di liquidarlo, lei, posando i suoi libri e invitandolo ad uscire. "Giusto."  Si avviò alla porta. "Volevo anche farti presente che.. mi fa piacere." lei alzò un sopracciglio. "Cosa ti fa piacere?" prese a gesticolare. "Insomma.. se quello che c'era scritto sulle pareti è vero, mi fa piacere."   la ragazza si poggiò contro i piedi del suo letto a baldacchino coperto da un soffice piumone verde. Liam restò a guardare come se si aspettasse da lei un "è vero - non è vero." e lei lo accontentò. "Non mi va di parlarne più di così.."  gli sorrise sufficentemente e lui fece altri due passi verso la porta. "Se hai bisogno di una mano per una qualsiasi vendetta.." a quest'ultima parola fece virgolette con le dita. "Fammi sapere."  l'altra rise e lo guardò uscire pensando che non necessitava assolutamente l'aiuto del ragazzo ma pensandoci, era l'unico più vicino alle cinque oche. Compresa Harmony.   "Liam?"   si sporse dalla porta e riuscì a fermarlo mentre scendeva le scale, poi "Credo che avremo bisogno di un genio come Horan. Ma che questa conversazione ed il fatto che sei stato qui, resti in questa stanza." si indicò la porta alle spalle, e aspettò una replica del ragazzo. Ma tutto ciò che fece, fu sorriderle in segno di approvazione, allora Darcy rientrò nella sua camera e si buttò sul letto attendendo il ritorno di Scarlett per passare un pò di tempo nella buona compagnia della sua migliore amica. 
 
C'era qualcosa che la Morgan odiava più dei Grifondoro?
La risposta è assolutamente sì: le riunioni dei prefetti.
"Allora ragazzi, oggi siete qui riuniti.." l'anziano preside continuava a ciarlare di regole su regole.
Che noia, tanto bene o male le prime sedici le avevano già trasgredite proprio loro prefetti, specialmente Scarlett, che seduta sui gradini utilizzava la penna prendi appunti, troppo distratta per seguire il discorso.
Judith, figura di riferimento femminile di Gryffindor, fissava Harry ridendo e facendogli boccacce, chissà che gli stava dicendo. Courtney con Logan, seguivano attentamente ogni singola fibra che quelle parole emanavano, come si riconoscevano subito i Corvi; invece per Tassorosso c'erano due sconosciuti, che Scarlett fissó attentamente durante tutto il tempo trascorso chiusi nell'ufficio del preside. Una volta usciti, Josh poggió una mano sul sedere della sua ragazza, risvegliandola da quello stato catatonico.
"Dolcezza?" la richiamò con tono basso, lei rivolse su di lui l'attenzione. "Dimmi." corrucció lo sguardo, "Nulla, sei sovrappensiero, è successo qualcosa?" la bionda per tutta risposta scosse il capo. "Nulla, ho solo dormito male.." la buttò lì, notando quanto Fletcher ci tenesse a lei. "Io so perché hai dormito male.." azzardò con tono malizioso, lei rise, ricordandosi che in fondo lei e Josh non stavano insieme da tanto.
Lui la prese per i fianchi, lasciando che la schiena si adagiasse al muro, e la bació con enfasi. "I vostri dormitori sono giù, siete pregati di liberare i corridoi per la cena."
La Morgan lasciò quel piacere di malavoglia, e guardó malissimo Courtney. "Altrimenti che fai? Mi togli punti? Osa solo pensarlo Montgomery, e ti ritroverai nel quadro della Signora Grassa."
Josh era confuso, Scarlett lo mandava al manicomio, prima voleva che lui lasciasse stare i corvi e poi lei andava dritta dritta ad infastidire la fonte..
"Vediamo Scarlett, vuoi davvero che ti faccia passare un anno d'inferno? So più cose io su di te che te stessa." - "Oh, allora ti denunceremo per stalking." la voce di Harmony Jones rimbombó per i corridoi della scuola, Courtney lasció che la sua lingua lunga e velenosa prendesse il sopravvento: "Hai ancora il coraggio di farti vedere in giro?" Harmony fece un sorrisino cattivo, "È la stessa cosa che mi chiedo io dal primo anno che ti ho conosciuta." Josh scoppió a ridere, e si allontanó dalla Morgan. "Sinceramente preferisco cenare piuttosto che stare qui a disquisire con delle persone che non sono degne nemmeno di essere chiamate tali." Josh alzó un sopracciglio, e si voltó sorpreso verso la sua ragazza, "Oddio, anche la Montgomery sfoglia il dizionario ogni tanto!" la presa in causa lo guardò confusa, "Un dizioche?" Harmony scoppió a ridere di gusto, sorpassando l'ex amica, "Qualcuno quest'anno verrá segato in Babbanologia!" detto ció abbandonó Courtney da sola nel lungo corridoio.
"Hey Josh!" la voce di Chris arrivó dal fondo del corridoio, una volta che Courtney se ne fu andata. "Allora stasera poker nella stanza delle necessità?" Scarlett lo guardó e gli fece cenno di raggiungere i compagni, "Dai vai da loro, io porto qualcosa giù a Darce e poi ripeto astronomia, tranquillo.." Josh le diede un bacio a fior di labbra, "Grazie, bionda." le diede una pacca sul sedere e raggiunse i compagni, Scarlett si guardò in giro, e dopo aver appurato di non essere da sola, desideró di non aver mai lasciato Fletcher andare via. "Per tutti i Mago Merlino, sei sempre tra le balle Styles!" roteó gli occhi seccata e fece per andarsene, ma lui la prese per un polso. "Hey, no, aspetta." aveva assunto un tono disperato, così disperato da privilegiarsi dell'attenzione della bionda. "Che vuoi ancora?" la presa sul polso di lei si fece ancora più salda, e guardò prima la mano di lui, e poi i suoi occhi verdi. "Scarlett." il suo tono era serio, forse troppo. "Styles." rispose lei con il cuore che le stava per fuoriuscire dalla cassa toracica. Ma che aveva? Uno strattone fece sì che finisse tra le braccia di Harry, i loro sguardi si incatenarono, e i ricordi di quell'estate si fecero largo in loro.
"Scarlett.." la voce gli si mozzó, deglutirono entrambi con la sensazione di stare per cedere da un momento all'altro. La bionda guardó il riccio. "Lasciami stare Styles, non sono fatta per te." con un movimento brusco, si allontanó da lui. "Scar, ti prego." la ragazza scosse il capo, "Sono seria Harry, lasciami in pace." gli diede le spalle, e l'ultima cosa che Harry vide e udì della ragazza furono le scarpette nere e il loro tichettio che provocavano sulla superficie di pietra.. sarebbe stato un anno incasinato per lui.
Percorse le scalinate verso i dormitori con il cuore che le si era bloccato in gola, le palpitazioni le davano l'impressione che da un momento all'altro si sarebbe potuta ritrovare con il cuore fuori dal petto. Le prese l'ansia così si dovette fermare appena fuori dagli ultimi scalini che portavano alla sua camera. Respirò profondamente cercando di riacquisire un colore roseo in viso invece della pallidità che ottenne non appena finì tra le braccia di Styles. Spinse i capelli all'indietro e si trovò Liam di fronte. "Che cosa ci fai qui?" poi guardò più su scorgendo il capo dell'amica che si sporgeva dalla porta dei loro dormitori. Vide Liam guardare verso Darcy che non sapeva cosa dire, così l'amica continuò "Mi ha riportato delle pergamene.." l'altra alzò un sopracciglio. "Pergamene?" Darcy fece di si più volte col capo. "Pergamene." Liam guardò Scarlett e fece spallucce. "Pergamene.. quelle che le sono cadute prima nel corridoio del.. cioè.." non sapeva come finire la sua frase, Scarlett sospirò e lo sorpassò. "Questa volta la passi Payne." disse a lui entrando in camera. "Promesso." disse guardando un ultima volta verso Darcy che stava ridendo.
 
Allora, ecco il secondo capitolo di questa FAN FICTION a quattro mani. I nostri twitter sono @itsloveforpayne e @kissmestyles per qualunque cosa. Ringraziamo la nostra amica @x_itsJoey per averci creato un Banner stupendo. (:
Speriamo in qualche recensione, baci.

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Capitolo 3
*** trying not to love you. ***


                                                                      

 

Era ormai passato più di un mese dall'inizio del nuovo anno ad Hogwarts, in quel mese era successo di tutto. In primis era arrivata una nuova studentessa da un'altra scuola di magia, Charlotte Collins, così piena di sè da avere due grosse "C" stampate su qualsiasi cosa prevedesse una versione stampabile. Era bassina, con lunghi capelli neri, sempre rigorosamente boccolosi, ed era finita tra le Serpi. 
Andava a genio a tutti, eccetto che a Scarlett e Sophie, per la prima volta le due erano d'accordo su qualcosa: montata.
Era quella la parola che desideravano urlarle contro ogni qual volta il suo muso sbucasse da qualche parte, ma la cosa strana in effetti non era tanto che a Scarlett e Sophie non andasse a genio qualcuno.. quanto che invece Char andasse a genio ai Grifoni, e non solo al club delle Lumache, come ormai avevano rinominato lo squallido LumaClub, ma anche ai ragazzi, che erano sempre diffidenti dalle Serpi, di qualsiasi natura esse fossero.
Harry Styles, il prefetto di Gryffindor, proprio quella mattina era seduto sulle scale all'esterno della Sala Grande, che se la rideva come uno squilibrato con la Collins, che lo spintonava in modo scherzoso, continuando ad ocheggiare.
"Dio, può far parte della combriccola delle Bavose." Altro dispregiativo per il LumaClub, affibiatogli da Scarlett, che stava entrando in Sala Grande con Zayn e Darcy, assistendo a quella scena vomitevole.
"Secondo me può tornarci utile.." asserì Malik, facendo spallucce e prendendo posto a fianco a Mark e Chris che come sempre erano in procinto di masticare anche la ciotola d'acciaio. Scarlett alzò un sopracciglio, lasciando che Josh se la tirasse a fianco a lui, e le baciasse le labbra dolcemente, "Certo, io so come può tornare utile a voi maschi." Darcy tossì in modo eloquente all'amica, sorridendo poi in modo innocente in direzione della nuova arrivata al tavolo, che li fissava quasi terrorizzata. "Salve Jones, qual buon vento?" Harmony abbassò lo sguardo, sforzandosi con tutta la sua volontà di non guardare verso Zayn. Sophie e Meredith, le due cugine, facevano a gara a chi le buttava frecciatine più velenose.. essendo tutte e due parte del gruppo della Harvey, conoscevano a menadito la grandissima, gigantesca, abnorme cotta che la piccola Corvonero nutriva nei confronti di Zayn, ed essendo ormai Harmony fuori dalla combriccola, diventava un bersaglio facile da colpire. Zayn sentì distrattamente le loro risatine spregevoli e si alzò dal tavolo, portandosi fuori la colazione.
Harmony si riprese quasi subito, e rispose snocciolando velocemente tutto ciò che aveva da dire alla Marshall, la quale la fissava in attesa. "Vengo come portavoce della.. Mail.." la guardò intensamente sperando capisse, ma non fu così, corrucciò lo sguardo infatti, "Senti Jones, se nel tuo dormitorio a prima mattina portano le canne, non sono affari miei, ergo sloggia." Harmony la guardò iraconda. "Magari una lavata di cervello da un Corvonero non sarebbe male.. la MAIL." Beh, sicuramente il tono seccato della mora avevano fatto recepire a Darcy che la cosa era urgente, infatti la smise di sbraitarle contro. "Okay, okay, la mail, che mail?"
Harmony era esausta. Proprio non ci arrivava? Tirò fuori una pergamena dalla sua borsa di pelle nera, e le scrisse sopra "Mail", le lasciò il pezzo di pergamena e al suono della campana mollò lì una Darcy rimbambita, che appena prese il foglio in mano, lo vide cambiare l'ordine delle lettere. Ora tutte formavano un grosso "LIAM", beh, la cosa ora aveva molto più senso. "Bene.. Io.." Si alzò dal tavolo e tenendo sempre gli occhi sulla pergamena aggiunse ".. Vado in biblioteca a.. ripetere Storia della Magia per l'ora successiva." Sorrise in modo sospettoso, e lasciò lì le sue Serpi che continuarono a mangiare tranquille, ma Scarlett non aveva aboccato, infatti guardò Josh dicendogli "Mente.." Fece spallucce, forse almeno lei avrebbe dato una smossa a quella noia mortale che era il mese di Ottobre, fu l'unica cosa che riuscì a pensare prima che Styles entrasse in Sala Grande, aiutando Charlotte con la sua borsa leopardata. 
S'irrigidì di colpo. Okay, aveva deciso che da quel momento in poi avrebbe frequentato un corso di yoga babbano, e avrebbe fatto flebo di camomilla e tisane la mattina, perchè qualcosa le stava rodendo lo stomaco, quasi come se le avessero fatto ingerire dell'acido mortale, e lei sapeva cos'era, lo sapeva fin troppo bene. 
"Secondo Freud la gelosia in generale è un sentimento di ansia e incertezza dell'essere umano, causato dalla paura di perdere quello che si pensa di avere."
Le erano venute in mente quelle parole che aveva letto poco tempo prima su un libro di psicologia, Scarlett adorava leggere qualsiasi cosa, dai libri più elaborati, alle targhette degli indumenti. Harry si avvicinò al loro tavolo per appoggiare la borsa di Charlotte sul tavolo, ed ignorò Scarlett, che fissava la sua perfetta manicure. Non si parlavano da circa un mese, anzi, con precisione dalla sera in cui lei gli aveva detto di lasciar perdere.. lo aveva ferito nell'orgoglio, eppure lui non poteva fare a meno di.. lei.
La bionda si alzò, incurante che solo il profumo che portava il ragazzo l'avesse scossa, e una volta salutato Josh, uscì dalla Sala Grande. 
 
Si fermò nei bagni del primo piano e si fissò allo specchio per circa cinque minuti. "Non dev'essere nulla d'importante." parlava col suo ego e fissava il suo viso in attesa di trovare un pò di trucco sbavato o qualcosa da sistemare, ma come al solito la Marshall non aveva niente fuori posto. Fece un bel respiro e uscì da bagno andando verso la biblioteca. Mentre camminava si ritrovò davanti Harmony che "Darce.." ormai anche lei la chiamava come la chiamavano solo Zayn e Scarlett. La bionda si voltò e guardò la ragazza "Prendi fiato, non te la faccio una respirazione bocca a bocca se svieni." rise e la mora continuò "E' che hai un passo veloce e bisogna correrti dietro per acciuffarti. Comunque.." Darcy riprese a camminare "Quello che volevo chiederti è se per caso Zayn ti ha chiesto qualcosa di me." Darcy trattenne una risata mentre camminava verso la biblioteca, "Har, sul serio.. Zayn non si è nemmeno accorto che eri lì. Insomma non voglio illuderti." - "Si ma noi avevamo un patto." continuò l'altra stufando Darcy. "Non avevamo un patto, ti avevo detto che avrei provato a fare qualcosa per farti notare da lui. Ora vai a lezione di Incantesimi, da buona." le passò una mano sulla spalla come se volesse sistemarle la toga e le sorrise. "Ci si vede." disse poi entrando in Biblioteca. Come sempre in quella parte del Castello, calava un mutismo astrale quasi come se la professore McGranit fosse passata di lì e con tutta la sua draconianità avesse evocato un Silencio a tutti. Ovviamente non era così, quindi si trascinò nella biblioteca e cominciò a guardarsi intorno cercando Liam. "Pss." si voltò di scatto dietro di lei, ma non vide nessuno. Continuò ad avanzare e poi "Pss! Marshall!" ripetè ancora una voce che poi Darcy vide provenire dal corridoio pieno di scaffali con libri sui Babbani, alla sua destra. "Mail!" disse sorridendogli facendolo ridere. Gli si avvicinò e gli restò di fronte, "Allora? Harmony mi ha detto che mi volevi." assunse un' espressione interessata e si sistemò gli anfibi che portava. "Si, esatto.." Liam seguiva i suoi movimenti come fosse la prima volta che vedesse qualcuno aggiustarsi delle scarpe e quando la ragazza si ricompose parlò "Ti andrebbe di duellare? Cioè.. così possiamo allenarci." La ragazza corrucciò lo sguardo e "Io non ho bisogno di allenarmi" disse poi con tono ovvio "Ma io si." continuò l'altro "E perchè vuoi che sia io a farti male?" la ragazza mise il musetto prendendolo in giro. "Dai Darce, sii seria. Ti va oppure no?" - "E c'era bisogno di farmi saltare la colazione e venire fino in Biblioteca? Piccolo Pein, si che mi va di renderti ridicolo." a quest'ultima sentenza della bionda, seguì una risata. "Allora ci vediamo più tardi." la ragazza annuì. "Ci vediamo più tardi. E ricorda che sta per arrivare Halloween, potrei usare la trasfigurazione e trasformarti in un-" non riuscì a terminare la sua solita frase stupida e senza senso, la solita frase che usava per mostrare quanto fosse superiore a tutto e a tutti, anche al ragazzo per la quale moriva. "A proposito di Halloween." disse poi Liam schiarendosi la voce. "Credi daranno di nuovo la festa?" l'altra lo guardò stranita "Certo, come ogni anno" annuì poi col capo. "E.. non è che ti andrebbe di v-" questa volta fu lei ad interrompere il biondo. "No.. cioè.. intendo che è meglio di no.." sospirò parlando con sicurezza. "Oh.. okay.. perfetto." il ragazzo sorrise arrosito quasi come se avrebbe voluto non pronunciare mai quella frase e poi raccolse i suoi libri dal tavolo. "Ci si vede." disse poi. Le passò accanto e la ragazza gli prese il polso. "Cosa ci facevi nella sezione Babbani?" chiese poi curiosa lasciandogli il braccio, lui scosse il capo e "Niente, aspettavo te. E aspettavo un 'si'. " Sorrise ancora seccato e preso male, e poi uscì dalla biblioteca lasciando Darcy tra mille scaffali, con la sua mortificazione.
 
"Indovina dove sono?" - "Ahm, non lo so, dove?" Darcy rispose alla telefonata dell'amica mentre percorreva il corridoio per tornare alle scale di marmo e arrivare ai dormitori. "Nella sala dei Trofei." disse Scarlett con voce entusiasta. "Cosa ci fai nella sala dei Trofei?" Scarlett dall'altra parte del telefono, roteò gli occhi e cominciò a camminare nella stanza che faceva uno strano eco ad ogni suo passo, infatti Darcy udiva il ticchettio dei suoi tacchi. "Ci abbiamo messo la pozione Polisucco, idiota." la ragazza annuì ricordando. Durante quel mese, oltre ad essere capitate tante cose, compreso l'arrivo della nuova oca che ronzava attorno a Styles, le due amiche cominciarono a mettere su un piano di vendetta per Courtney e le sue amiche; trasformarsi, per prima cosa, in due Corvonero per accedere ai loro dormitori. "E' vero! Quindi è pronta?" - "Prontissima." replicò l'amica con altra eccitazione. 
Darcy allora arrivò alla sua camera e tolse velocemente la toga. Le sue lezioni avrebbero ripreso due ore più tardi così la ragazza si mise comoda, mentre raggiungeva l'amica nell'ala sinistra del Castello. "Scar?" aprì lentamente l'imponente porta in ferro cercando di non far nessuno tipo di rumore e attirare MrsPurr; tutti sapevano che quella gatta avrebbe fatto sicuramente la spia a Gazza. "Sono qui." la bionda fece apparire una mano e l'agitò da dietro alcuni scaffali. L'altra si avvicinò con passo spedito e poi si mise seduta attorno al calderone fumante così come Scarlett già faceva. "Idea brillante, eh? Non è niente di che. Ma brillante." la Morgan rise. "Allora, sei pronta?" - "Io sono nata pronta." rispose la vendicatrice Slytherin "Sicura che sono dentro?" chiese ancora Darcy, "Si le ho viste entrare poco fa." La Marshall rise e poi osservò Scarlett che maneggiava una specie di cucchiaio fondo, poi con lo stesso prese un pò di Pozione Polisucco e la versò in due piccoli bicchieri. Prese dalla sua toga due bustine in plastica, una contenente i capelli di Emily ed un altro quelli di Genna, due Corvonero. Darcy prese una delle due e versò il contenuto nel bicchiere, poi bevve tutto d'un fiato. Fece un espressione schifata non appena finì di bere il suo contenuto, non riuscì a vedere che faccia tenesse l'amica mentre beveva la sua di porzione, perchè lo aveva fatto contemporaneamente a lei. "Sto per vomitare!" Scarlett si alzò in piedi e si avvicinò ad una vetrata contenente alcuni Trofei vinti negli anni dalle varie case, e riuscì a guardare il suo riflesso. "Sto diventando mora!!" esclamò poi quasi con tono disperato. "Ti stai anche facendo più bassa." aggiunse ridendo Darcy che nel frattempo si era alzata. Scarlett, ormai non più bionda, desiderabile e prosperosa, le puntò il dito contro. "Sei grassa!" disse poi seguendo la sua risata. Non avevano mai usato la Pozione Polisucco insieme, prima d'ora. La 'trasformazione' dei due corpi ebbe una conclusione perfetta, le due giovani erano esattamente le gemelle delle due Corvonero, in tutto e per tutto. Scar prese a squadrare l'amica. "Per tutti i folletti della Gringott, Darce." disse stupita. L'amica fece un giro su se stessa e poi si fermò in direzione dell'altra. "Adoro la magia!"
Come le due ragazze ben sapevano, per accedere alla sala comune dei Corvi bisognava rispondere ad una domanda la quale la risposta stessa faceva da parola d'ordine. Si avvicinarono entrambe e guardarono verso un'aquila di bronzo appeso alla porta d'entrata, che subito chiese "Quanto fa la metà di due terzi di tre quarti di quattro quinti di cinque sesti di sei settimi di sette ottavi di otto noni di nove decimi di 1000?" Per tutto il tempo che la voce poneva loro il quesito, Scarlett, più sveglia dell'amica, seguì ogni parola ricordando il tutto a differenza di Darcy che "E' uno scherzo?" Scar la guardò e fece di no col capo. "Si sa che i Corvonero sono degli intelligentoni. Pensiamoci..allora.." cominciò a fare vari calcoli mentre Darcy non faceva che attendere mentre malediceva quell'odiosa aquila e il suo indovinello matematico. Passarono circa dieci minuti da quando Darcy si sedette annoiata sulle gradinate e poi "Ci sono!" disse Scarlett. Darce poggiò la testa contro il muro e al dire della bionda, sobbalzo. "Dai accediamo in fretta che potrebbero uscire da un momento all'altro." Scar annuì e poi con voce alta e chiaramente disse "La risposta è cento." attesero un minuto e poi videro la porta spalancarsi. Scarlett sorrise soddisfatta di se stessa e Darcy "Per la barba di Merlino, Morgan." la guardò stranita e l'altra replicò "Mi ci è voluto un pò, ma mi sono accorta che contando al contrario di come vengono proposte le frazioni, cioè iniziando dai nove decimi, poi gli otto noni e così via, è molto più semplice." fece spallucce ed entrarono nella Sala Comune. 
Non ci erano mai state prima d'ora, così osservandosi attorno rimase stupefatte dalla bellezza e dal fascino di quella torre; la torre di Corvonevo. Aveva delle graziose finestre ad arco, ed era ampia e circolare e le pareti ricoperte di drappi di seta blu e bronzo. La cupola del soffitto era dipinta con stelle che rispecchiano il tappeto stellato color blu-notte. Tavoli, sedie e librerie occupavano tutto il perimetro della stanza, e una statua in marmo bianco di Corinna Corvonero sedeva accanto alla porta che conduceva ai dormitori del piano di sopra. "Alla faccia.." disse la bionda più piccola. "Dai genio, facciamo questa cosa." si diressero velocemente verso i dormitori e videro delle toghe riposte in perfetto ordine sul letto. Sentirono dopo un pò il fruscio di un acqua e capirono che le due ragazze che circa mezz'ora prima erano tornate nelle loro tane, si stavano preparando per gli studi pomeridiani. "Che facciamo?" disse Darcy sussurrando. Scarlett scrollò le spalle e poi "Nascondiamogli le toghe." affermò con un tono, però, quasi interrogativo. "Nascondiamogli i vestiti." esagerò la più crudele delle due. Aprirono con calma la porta che portava ai bagni delle camerate di Courtney ed Amelia. "Eccoli!" la Marshall indicò dei vestiti riposti su una sedia accanto alle docce, il vociare delle due al dilà dei muri era alto e confuso. Le voci e il loro conversare si confondeva col rumore dell'acqua, ma Darce le sentì commentare "Che faccia aveva!" ed era indiscutibilmente la voce di Amelia. "Giuro che le faccio il culo." disse verso Scarlett, ma l'altra alzò un sopracciglio e le disse di sbrigarsi. Con un "Wingardium Leviosa." prese i vestiti delle ragazze e facendo molto attenzione a non farli urtare da nessuna parte, li prese. "Fatto!" disse Scarlett poi interrompendo l'incantesimo. Si affrettò ad uscire dai bagni quando "Aspetta.. è tempo che aspetto questo momento." prese dalla tasca dei jeans una specie di fuochi artificiali avvolti in carta rossa e firmati con una grande W arancione, che trovò nei sotterranei durante la lezione di Pozioni. Doveva esser stato qualche genio Grifondoro. Li poggiò per terra e poi evocò un "Incendio." verso la miccia del tutto. Li prese e li lanciò verso le docce.
Non erano botti pesanti, giusto qualcosa che avrebbe spaventato le due ragazze cogliendole di sorpresa.
 
Le due correvano impazzite nei corridoi di Hogwarts, "Ti prego Darce, aumenta il passo, stai ritornando te!" avevano il fiatone, ma ridevano e continuavano a correre come se fossero inseguite da una massa di dissennatori, "Certo Scar, prova tu a correre su questi tacchi!" la rimproverò l'amica che poi si buttò letteralmente contro la porta della Sala dei Trofei, accovacciandosi e prendendo il respiro. "Sono viva.." guardò poi Scarlett, "Siamo vive!" scoppiò in una risata cristallina, che contagiò anche la bionda. "Dai, guarda questa divisa, ci entrano dieci me!" sfilò la gonna e la camicetta, e ritornò nei suoi vestiti, guardando poi Darcy con sospetto. "Sei assente, successo qualcosa?" la sua migliore amica non sapeva stare zitta, doveva dirlo a qualcuno, e quel qualcuno aveva due mesi più di lei, era bionda, bella e le si trovava davanti. "Liam mi ha chiesto di andare alla festa di Halloween insieme.." cominciò lei con tono cupo, Scar la incitò a continuare, ".. Ma io gli ho detto di no." sorrise tristemente e poi rindossò le sue ballerine basse di pelle bianca, con la sua divisa. La Morgan la guardava sconvolta, "Come no? E'.. Perchè? .. Cioè.." non sapeva letteralmente che dire.. Darcy moriva dietro a Liam da anni e anni, cosa l'aveva spinta a rifiutare?
"Perchè.. no.." fece spallucce, "Credo ci andrò con Mark, o con qualcuno del mio fan club." ammise divertita, e poi prese la sua borsa, facendo scomparire con un incantesimo tutto il disastro che avevano combinato con la pozione. "Ascolta Scar, io vado a riposare, sono distrutta.." - "Okay Dee, io vado a seguire gli allenamenti di Quidditch, non mi farà male ammirare un po' di fisici scolpiti." sorrise maliziosa, e l'amica poi scomparve aldilà della porta di noce.
Sospirò pesantemente e una volta prese le sue cose, uscì anche lei, dirigendosi al campo da Quidditch, dal quale proveniva un vociare tutt'altro che aulico. "Ma che cazzo Malik! Vuoi che il boccino ti si ficchi in culo per prenderlo?" il tono dolce e sempre amichevole di Josh, fece ridere Scarlett, che andò a prendere posto sulla staccionata. 
Appena l'ultimo notò la sua ragazza, salì in sella alla sua Firebolt e arrivò dritto da lei, "Bella bionda!" Scar rise, e accavallò le gambe, mandandogli un bacio con la mano, "Vai e rendi Malik un cercatore migliore." lo disse quasi con tono di benedizione, "Sì certo, per rendere Malik un cercatore migliore bisogna mettere al posto del boccino, una canna" roteò gli occhi annoiato, e dopo averle fatto un cenno, ritornò giù dai suoi compagni di squadra.
Il vento soffiava leggero, giusto quel poco per smuovere i boccoli dorati del Prefetto, che era assorta nei suoi pensieri.
...
"Morgan..?" 
...
"Scarlett?"
Il riccio le passò una mano avanti agli occhi, e solo in quel frangente si riprese. "Styles!" sbottò spaventata, allontanandosi da lui drasticamente. "Non ti mangio mica." - "Però mi parli, il che è più o meno peggio."
Harry rimase boccheggiante. "Cosa?" Ma cos'aveva? Il potere di fargli andare in pappa il cervello? "Se mi parli devo darti importanza, e non ne hai.. Che ci fai qui?" domandò poi curiosa. Lui prese posto a fianco a lei, "Sei proprio una persona coerente eh, Morgan?" Styles scosse il capo con disappunto, "Ero venuto a prenotare il campo per la squadra ma a quanto pare.." Scarlett concluse per lui "Noi serpi siamo più sveglie e veloci e vi abbiamo fottuti?" sorrise e poi guardò con curiosità un oggetto che Harry aveva tra le mani, probabilmente era babbano e l'aveva passato ad Horan per le dovute modifiche. "Cos'è?" il riccio seguì la traiettoria dello sguardo della bionda "E' un iPod.. Legge musica, foto, video, e ha internet." sorrise, e poi lei notò che aveva nell'orecchio una cuffia con il simbolo dei Grifoni. "Mi dai una cuffia?" chiese con tono calmo e gentile, si stava annoiando, ma non voleva andarsene ora che la sua fonte di divertimento l'aveva raggiunta. Lui non rispose ma le porse la cuffia, e poi cliccò sulla canzone successiva.


                                                                                                       
 
"Adoro le parole di questa canzone." asserì Harry, che bloccò i tasti e guardò avanti a sè.. Aveva buttato l'amo, sapeva che avrebbe innescato curiosità in Scarlett, la quale avrebbe poi cercato di capire tutte le parole del testo. 

"‘Cause trying not to love you, only goes so far, trying not to need you is tearing me apart, ‘cause trying not to love you only makes me love you more."
 
La bionda si girò violentemente verso Harry. Cos'aveva che non andava quel ragazzo? Traeva piacere dal ferirla in quel modo? Sfilò la cuffietta prima che la canzone potesse finire, "Ti ho detto che io non mi diverto a questo gioco." gli occhi blu le si scurirono visibilmente, era diventata triste. "Nemmeno io, Scarlett." fece spallucce "Ma si fa quel che si può." la bionda si alzò, e gli si mise avanti, "Cerca di farlo per qualcun'altro Styles, non mi ripeterò." - "Tanto non mollo, lo sai meglio di me." la sentì fare un mezzo singhiozzo, sintomo di pianto, ma prima che potesse accertarsene, lei era già corsa giù per le scale. Sospirò e rimise entrambe le cuffie, continuando ad ascoltare la canzone. Perchè non poteva stare con lei? .. Non poteva.. toccarla, baciarla, non poteva parlarle, farla ridere, farla sentire sua.. Perchè? Solo perchè lui era un Grifondoro e lei una Serpeverde? Perchè lei era una Purosangue? Non aveva senso. Grifondoro o Serpeverde era pur sempre una persona, Purosangue o Mezzosangue.. Era pur sempre una persona, l'unica in grado, forse, di renderla felice. Josh per lui non rappresentava nemmeno una minaccia, l'aveva avuta più lui quella sera d'estate, che Fletcher in tre anni. Sorrise da solo come un imbecille.. che idiota, era perdutamente innamorato.
 
Si svegliò alle ore sei e mezzo e all'apertura dei suoi occhi si ritrovò avanti soltanto il soffitto di colore verde. "E' tardi." scese dal letto e si piazzo avanti allo specchio. Prese una spazzola e la passò sulle punte dei suoi biondissimi capelli, sistemò il trucco leggero e restò a guardarsi per qualche momento, come suo solito poi diede un'altra occhiata all'ora, ed erano passati soltanto dieci minuti. Si precipitò fuori dai dormitori e scese le gradinate in marmo arrivando nei corridoi larghi ed ampi del castello. Arrivata al corridoio principale, svoltò a destra in modo da poter raggiungere pià velocemente la Sala Grande. Teneva un passo avanzato, non potendo correre a causa della sua gonna molto 'mini'; mentre raggiungeva il posto scelto col ragazzo aspettandosi di non trovarlo, malediceva se stessa e i suoi tacchi per averli nuovamente indossati anche se non erano troppo alti come quelli del giorno prima. "Questa Sala Grande non è mai stata così lontana." borbottò tra se e se prendendo fiato. "Ah no?" le sembrava di aver sentito male, ma quando si voltò verso il primo lungo tavolo alla sua destra, notò il ragazzo. Quello che ogni volta che lei incontrava gli ricordava quanto fosse bello essere se stessi. "Sei già qui." disse sconfitta. "Già, non è bello far aspettare una donna." disse lui alzandosi e affiancandola. "Allora?" - "Stanza delle necessità, per forza." replicò la bionda. Il ragazzo le fece un cenno col capo e si misero in cammino. L'unico rumore che era possibile udire erano i loro passi ed un tossire che il ragazzo provocò; sembrò uno fatto apposta, forse per imbarazzo. Si fermarono di fronte un ampio e grande muro e Liam la guardò. "A cosa stai pensando?" Darcy fissava il muro "Alla stanza proibita del terzo piano." sollevò le sopracciglia con eccitazione ma l'altro le bloccò l'entusiasmo facendo  comparire una porta in legno mogano. "I sotterani? Payne, andiamo!" Liam si avviò alla porta dando la precedenza alla Slytherin che si guardò attorno e con mala voglia poi entrò. "La scacchiera." commentò tra se e se con poca sorpresa. "Preparati." replicò Liam senza dare importanza al commento di lei, forse non lo aveva nemmeno ascoltato. Parlava mentre faceva sparire la porta alle sua spalle "E ricordati che è solo un'allena-" - "Stupeficium!" il ragazzo preso alla sprovvista riuscì ugualmente a schivare l'incantesimo. "Sei sleale." - "Sono una Serpeverde, Expelliarmus!" continuò Darcy allontanandosi di qualche passo. "Impedimenta." rispose allora il giovane facendo barcollare l'avversaria sulle sue bellissime scarpe. "Vacci piano Corvonero!" ma non finì di parlare che "Locomotor Mortis!" la bionda scansò il colpo del Corvo e si fermarono per un attimo. Respiravano mentre l'uno si perdeva negli occhi dell'altro, e nonostante il poco fiato la ragazza parlò ancora. "Perchè ti sei voluto allenare con me?" - "Perchè sei un pezzo forte." rispose senza esitare, facendo ridere Darcy. "Cosa ti fa ridere?" fece spallucce, lei, "Pensavo fosse un modo per vedermi di più, Reducto." si rivolse ad una pedina grande circa tre volte rispetto loro due messi insieme, alle spalle di lui, che 'scoppiando' fece cadere Liam per terra. "O forse lo speravi." commentò a bassa voce, poi tossì. "Magari potrebbe esserlo, se mi lasci vivo. Expelliarmus!" disarmò la giovane che riacquistò il possesso della sua bacchetta un istante dopo "Ah, allora lo ammetti che è questo il tuo scopo." - "Veramente l'hai detto tu." rispose ancora senza tatto il biondo, che nel frattempo si era alzato e si spolverava la toga. Darcy alzò un sopracciglio. "Io ho solo intenzione di torturarti. Avis, Oppugno!" e subito una serie di uccelli apparirono alla punta della bacchetta, appena dopo la luce celestina che la stessa provocò per mano della Serpe. Liam si ritrovò subito attaccato da uccelli di carta e rispose con un Incendio. "Non ti facevo così intelligente." Darcy lo schernì, "Pensi che sarei dovuta finire nei Corvonero?" - "Non ti avrei sopportata." la prese sul ridere, un divertimento alla quale Darcy diede un termine con un "Levicorpus! LIAM JAMES PAYNE." le si avvicinò incazzata mentre il giovane era sospeso in aria per le caviglie. "Continui ad essere sleale." Parlò con difficoltà, ma parlò. La bionda gli si avvicinò tanto vicino da potergli sussurrare. "Io non sono come te." - "Eppure ti piaccio." restò a guardarlo nei profondissimi occhi color miele. "Questo è solo un dettaglio." - "Pensi non sia abbastanza?" Darcy si morse il labbro superiore presa dal nervoso. "Non è che mi metteresti a terra?" Il solo pensiero che lui lo sapesa fece innervosire di più la Marshall che restò immobile usando poi un "Liberacorpus." per interrompere il suo stesso incantesimo. "Sei una tosta, Darce." lei gli sorrise apparendo carina, ma invece "Stupeficium." mettendo definitivamente al tappeto Payne. "Avevamo detto che doveva essere un duello, quindi non divaghiamo." ma non ottenne risposta. Guardò verso il ragazzo più volte aspettandosi che si sarebbe alzato da un momento all'altro, ma non accadde. "Dai, alzati e continua." ma l'altro continuò a non darle cenno, allora gli si avvicinò furtiva e si inginocchio accanto al corpo. Ammise per un attimo a se stessa, che la paura di aver provocato qualcosa a Liam, l'assalì. "Eddai, alzati." lo toccò più volte con la mano sulla spalla ma quando notò che il ragazzo continuava a stare per terra in coma apparente, le venne spontaneo poggiare due dita sul collo di lui per assicurarsi che non fosse svenuto. "Dai, Liam.." si chinò di più verso il ragazzo. L'aria in quella stanza si fece fredda e sentì una di quelle sensazioni che si prova quando c'è in giro un dissenatore. "Payne?" ripetè lei. "Payne!" lo spinse una volta, poi due, alla terza volta il ragazzo portò su il suo corpo cogliendo con sorpresa la ragazza e baciandola. Un semplicissimo bacio a stampo, ma nessuno aveva mai baciato Darcy in quel modo. Sgranò gli occhi e per mantenere la sua reputazione si fece forza e staccò il ragazzo da vicino lei. "Ma che fai?" Liam rise. "Non dirmi che non lo volevi." l'altra lo guardò inespressiva. "Io non.." guardò altrove. Non sapeva se arrabbiarsi o se semplicemente alzarsi e andare via. Avrebbe però voluto spiegargli tutto, tutto quello che era capitato in sette anni ma non ne aveva il coraggio. "Ti ho già detto che è..meglio s-" era abituta ad essere interrotta mentre parlava, le capitava sempre. Ma non lo era mai successo di venire interrotta con un bacio, uno di quelli che si desiderano. Quella volta gli occhi della ragazza erano chiusi mentre le passavano davanti sette lunghi nella speranza che quel momento arrivasse il prima possibile, poi li riaprì "Io ti odio." - "No, non mi odi." ripetè il ragazzo ridendo. "Adesso ci vieni al ballo con me?" chiese ancora, allora Darcy si alzò da terra e prese le sue cose. "Ho lezione di Babbanologia, e poi Erbologia e Storia della Magia, finirò per fare tardi." abbottonò la toga e si diresse alla porta. "Quando ti rivedo?" chiese Liam. "Non lo so." rispose senza voltarsi, il ragazzo la raggiunse e a fermò. "Che devo fare per far si che tu venga con me al ballo?" si guardarono un ultima volta prima che lei prendesse parola. "Niente.." gli sorrise e sparì dietro la piccola porta.

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