Waiting For A Boy Like You

di xx_peaceout
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ogni sogno diventerà realtà ***
Capitolo 2: *** Quando meno te lo aspetti... ***
Capitolo 3: *** Un pomeriggio speciale ***
Capitolo 4: *** Operazione Perfezione ***
Capitolo 5: *** Ballando con 5 stelle! ***
Capitolo 6: *** London: here I am ***
Capitolo 7: *** Invito a Cena ***
Capitolo 8: *** That's What London is About ***
Capitolo 9: *** I know what it means ***
Capitolo 10: *** Ho qualcosa che non va?! ***
Capitolo 11: *** Non è un cattivo ragazzo... ***
Capitolo 12: *** Love ***



Capitolo 1
*** Ogni sogno diventerà realtà ***


Era comodamente sdraiata sul letto ad ascoltare la musica quando sentì sua madre urlare dal piano di sotto di scendere: il pranzo era pronto. Non aveva alcuna voglia di mangiare, era triste e solo una cosa l’avrebbe fatta felice: andare a quel dannato concerto. Valentina aveva diciassette anni, era una ragazza normale: tranquilla, solare con gli amici, pronta a fare amicizia ma anche un po’ riservata con gli sconosciuti. Aveva la testa sulle spalle, insomma. Aveva solo una grande passione, che, ogni tanto, diventava il suo unico pensiero: la musica. In particolare adorava una band inglese composta da cinque ragazzi, Harry, Louis, Niall, Liam e Zayn, gli One Direction, che per la prima volta avrebbero fatto un concerto la sera stessa, ma lei non aveva il biglietto. Scese lentamente dal letto infilandosi le ciabatte infradito, visto il caldo secco che caratterizzava Milano a metà Giugno, e scese svogliata in cucina, dove la aspettavano i suoi genitori. Non proferì parola per tutta la durata del pranzo, mentre i suoi discutevano di lavoro e affari. Il padre lavorava in un’agenzia di viaggi molto grande da pochi mesi, da quando si erano trasferiti a Milano dalla Toscana, terra natale sia di Valentina , sia dei suoi genitori. La madre invece era una semplice impiegata di un’azienda vinicola che pubblicizzava il vino toscano in tutta Italia e all’estero. Non erano una famiglia ricchissima, ma non si potevano lamentare, vista la crisi. “Sergio, non le vuoi dire niente?” disse la madre ad un tratto. Valentina alzò lo sguardo, capendo che si trattava di lei. “Hai ragione, è arrivato il momento…” disse alzandosi per tornare in cucina con una busta. La porse alla figlia che, curiosa, la aprì subito: il biglietto del concerto dei One Direction! Rimase a bocca aperta, non sapeva cosa dire. Si alzò e iniziò a baciare e ringraziare e abbracciare entrambi i genitori. Poi corse in camera sua per chiamare la sua migliore amica, Eva, che aveva lasciato nella sua vecchia città in Toscana. In meno di un’ora si sarebbe ritrovata a essere in prima fila al concerto della sua band preferita. Scelse cosa indossare: short di jeans, una canottiera semplice e converse su cui aveva scritto “1 D”. Era pronta per la serata più bella della sua vita.

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Capitolo 2
*** Quando meno te lo aspetti... ***


Valentina non pensava ad altro da quando era andata a letto la sera precedente: il concerto spettacolare, i ragazzi bravissimi, le fan in delirio. Era stata un’esperienza favolosa, purtroppo però era già terminata. Stava camminando per le strade del centro di Milano, portando a spasso il suo piccolo cagnolino Charlie, un batuffolo di pelo bianco e nero, e pensava a quei cinque bellissimi ragazzi, erano stati spettacolari! Quanto avrebbe voluto conoscerli, stringerli la mano, abbracciarli…ma era tutto un sogno, lo sapeva bene. Passò davanti al negozio “Abercrombie & Fitch”, dove era stata tante volte: c’era una fila infinita di ragazze che aspettavano per fare la foto con un modello, che in fin dei conti non era neanche tanto bello. Aveva comprato un vestito in quel negozio poco tempo prima, ma non aveva ancora avuto l’opportunità di metterlo…non aveva molti amici che organizzassero feste a cui veniva invitata. Quella zona di Milano era anche piena di ricconi: si vedevano girare auto bellissime e lussuosissime, da cui scendevano miliardari incuranti del fatto che il parcheggio, magari, era riservato agli invalidi. Proprio da una di queste macchine, scese un signore sulla cinquantina con un rottweiler gigantesco che iniziò ad abbaiare al piccolo Charlie, che impaurito, scappò dalla parte opposta della strada. "Charlie, fermo!!!" urlò la padrona correndogli dietro. Anche se piccolo, il cucciolo era velocissimo e era già arrivato in fondo alla strada. Fortunatamente per Valentina, però, fu fermato da un ragazzo girato di spalle, che lo aveva preso in braccio e lo stava tranquillizzando. "Oh, grazie, davvero! Si è spaventato a morte quando ha visto quel cagnone!" disse Valentina riprendendo il cucciolo in braccio. "Figurati…" rispose il ragazzo coperto da occhiali da sole scuri e cappello con visiera, che continuava ad accarezzare il cucciolo. "Come si chiama? È carinissimo!" continuò poi lo sconosciuto. "Charlie. È un giocherellone ma da oggi in poi lo dovrei definire più fifone!" rispose scherzosa. "Davvero carino…" "Ti piacciono i cani, eh?" chiese Valentina che intanto aveva notato qualcosa di strano nel ragazzo, qualcosa di familiare. "Sì, li adoro! Soprattutto i cuccioli!" rispose spostando un po’ il cappello con la mano, lasciando intravedere un ciuffo nero di capelli. A quel punto Valentina capì. "O mio dio! Ma tu sei Zayn!"

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Capitolo 3
*** Un pomeriggio speciale ***


"Shhh, non urlare. Sono in incognito!" la zittì il ragazzo guardandosi intorno per controllare che nessuno l’avesse sentita. L’ultima cosa che voleva era essere riconosciuto dalle fan che lo avrebbero assalito e così addio visita di Milano in pace. "Sono una grandissima fan dei One Direction! Ieri ero al vostro concerto, è stato meraviglioso!!!" disse subito Valentina esaltata all’idea di essere faccia a faccia con il suo cantante preferito. "Grazie…" rispose un po’ imbarazzato. Valentina si calmò e iniziò a parlare più tranquillamente. "Scusami, non volevo aggredirti. Ora penserai che sono una esaltata…" disse. "No figurati, sono abituato!" anche Zayn iniziò a tranquillizzarsi: quella ragazza lo incuriosiva. "Senti…io non ho idea di dove sono. Resto a Milano fino a domattina e vorrei vedere un po’ la città…qualcosa di caratteristico. Cosa mi consigli?" continuò poi il ragazzo. "Prima di tutto il Duomo! È qui vicino! E poi a me piace molto il quartiere chiamato Brera, mi ricorda molto la mia città!" rispose Valentina facendo riferimento alla Toscana. "Non sei di qui?" "Vengo dalla Toscana, mi sono trasferita qui a Milano da pochi mesi per il lavoro di mio padre… però ho avuto molte occasioni di visitare Milano e il centro secondo me è bellissimo!" rispose. "Allora puoi farmi da guida! Se mi accompagni ti offro un gelato!" Valentina accettò, anche se non credeva ancora al fatto di parlare così semplicemente con Zayn. Per prima cosa ovviamente gli fece vedere il Duomo, e Zayn, nonostante fosse musulmano, rimase colpito dalla bellezza dell’architettura. E anche l’immensa piazza piena di piccioni e turisti e artisti di strada che mimavano personaggi storici, lo colpì. Mentre mangiavano il gelato e chiacchieravano, Valentina scattava foto ricordo al ragazzo e poi continuavano a camminare, seguiti da Charlie che sembrava molto contento della nuova conoscenza che lo riempiva di coccole e carezze. Dopo aver visitato il quartiere di Brera, tornarono verso il centro: Zayn voleva fare shopping. Valentina lo portò alla Rinascente, lui, se avesse voluto, avrebbe potuto permettersi anche tutto il magazzino! Uscirono dall’ultimo negozio alle 18:30 circa e appena fuori, il cellulare di Zayn squillò. "Oh ciao Harry! Dove siete?" Valentina, sentendo quel nome, sentì il cuore batterle fortissimo. Il ragazzo continuò a parlare e dopo meno di un minuto riattaccò. "Devo tornare in albergo…mi devo preparare per il party di Calvin Klein. " disse mettendo il cellulare in tasca. "Wow, Calvin Klein! Sarete eleganti!" esclamò Valentina. "Eh si…senti, perché non vieni con noi? Ti farebbe piacere?" le chiese Zayn. "Cosa? Stai scherzando? Io…al party di Calvin Klein…con te e gli altri, cioè con gli One Direction?!" balbettò incredula. "Sì, perché no! Ti presento gli altri ragazzi ed è un modo per ringraziarti di questo pomeriggio passato insieme…" "Credo di sognare…e pensare che ero uscita per portare a spasso il cane!" "Già, e adesso sei invitata ad una festa. Se non vieni mi riterrò offeso!" disse sorridendo. Quel sorrisetto faceva sciogliere Valentina già attraverso un computer, figuriamoci vedendolo da vicino, quindi accettò.

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Capitolo 4
*** Operazione Perfezione ***


"Mamma!!! Sali subito in camera mia, mi devi aiutare!" urlò la ragazza appena entrata in casa e buttate le chiavi sul cassettone vicino alla porta.
Salì a corsa in camera e spalancò l’armadio.
"Che succede? Dove sei stata tutto il pomeriggio?" chiese la madre affacciandosi alla porta.
"Non sai chi ho incontrato!" disse guardando tutti i vestiti che aveva.
"Chi?"
"Zayn!!!!" urlò voltandosi verso la madre per vedere la reazione che avrebbe avuto.
"Davvero! Che fortuna!" disse contenta per la figlia.
"E mi ha chiesto di fargli da guida della città, poi l’ho accompagnato alla Rinascente, mi ha offerto un gelato e mi ha invitato con lui e i ragazzi al party di Calvin Klein! Passano a prendermi alle 8:30 sotto casa!"
"Stai scherzando?!" domandò la madre incredula.
"No! È tutto vero!!! Cosa mi metto? Non posso certo andare in jeans! Questo andrà bene?" disse tirando fuori dal guardaroba un vestitino corto blu, senza spalline, tutto ricamato, quello che aveva comprato da Abercrombie e non si era mai messa.
"Mi sembra perfetto!" esclamò la madre.
"Bene, allora mi faccio la doccia e mi vesto! Manca pochissimo!!!"
Corse in bagno, si fece la doccia più veloce della sua vita e tornò in camera.
Ancora in accappatoio, aprì l’armadio dove aveva attaccato un grande specchio, prese la trousse con i trucchi e tirò fuori correttore, mascara, eyeliner, lucidalabbra e gli ombretti che aveva.
Il vestito che si sarebbe messa era blu, quindi, dopo aver steso accuratamente il correttore sulle occhiaie che si ritrovava ogni giorno anche dopo aver dormito per ore e ore, e dopo aver guardato tutti gli ombretti, scelse di non metterne neanche uno. Prese l’eyeliner nero, fece attenzione a non sbaffare, e poi mascara: make-up finito.
Subito dopo tolse il vestito scelto dalla gruccia e lo indossò.
Prese una piccola borsa azzurra che si era comprata a un mercatino natalizio quando era tornata in Toscana per le feste e ci infilò tutto quello che le poteva servire. Cellulare, macchina fotografica, lucidalabbra e fazzolettini. Poi sciolse la coda di cavallo in cui aveva raccolto i capelli e li spazzolò, prese tre ciocche e iniziò a fare una treccia laterale lasciando qualche ciuffo un po’ scompigliato, come aveva fatto Miley Cyrus ad una delle ultime apparizioni lanciando la moda di quell'acconciatura.
Mancavano solo le scarpe. Si precipitò dall’altra parte della stanza, dove in un cassetto teneva tutte le scarpe. Era troppo caldo per indossare le francesine con il tacco, quindi puntò sulle ballerine beige che adorava: stavano benissimo con il vestito per di più.
Erano le 20:20 in punto e Irene era pronta per uscire.
Prima di scendere ed aspettare davanti alla porta cercando di calmarsi, si spruzzò un po’ di profumo e si mise un ciondolo di Swarosky a forma di segno della pace.
Scese le scale, controllò il look allo specchio vicino alla porta e guardò fuori dalla finestra se era arrivato già qualcuno.
Mancavano solo cinque minuti alle 8:30 e Valentina non aveva neanche cenato, ma non aveva per niente fame. L’agitazione era troppa per mangiare.

Nel frattempo, Zayn era tornato in albergo e aveva raggiunto i suoi compagni per prepararsi alla festa.
"Eccoti finalmente! Dove sei stato tutto questo tempo?" chiese Liam vedendolo entrare nella camera.
"A giro per Milano. Ho trovato una guida gentilissima…" rispose appoggiando tutte le buste dello shopping.
"Si…la guida su come spendere i soldi…" disse Niall curiosando nelle buste dell’amico.
"No, l’ho chiesto io di fare shopping! C’è un magazzino stupendo…ma il punto non è questo."
"E qual è il punto?" si intromise Harry, che, uscito dalla doccia, indossava, se così si può dire, solo un asciugamano intorno alla vita.
"Ho invitato questa guida alla festa di Calvin Klein…se non vi dispiace."
"Ahhh, ora è tutto chiaro. È una ragazza!" esclamò Louis.
"Si, ed è molto carina. È anche una nostra fan!" rispose il ragazzo iniziando a descrivere il modo in cui si erano incontrati e com’era lei.
Disse che il suo cucciolo, Charlie era un amore di cagnolino. Disse che lei era simpaticissima e tranquilla, a parte un primo istante di eccitazione quando lo aveva riconosciuto.
Disse che era bella, con i capelli biondi, lunghi, un viso fresco e rilassato, gli occhi verdissimi che l’avevano colpito sin da subito.
"Zayn, Zayn…non ti sarai mica preso una cotta per una fan che non conosci nemmeno?" disse Liam dandogli delle pacche sulla spalla.
"No, non sono così ingenuo, dovreste saperlo. Però per conoscerla l’ho invitata. Così conoscerete una fan in più e una bellissima ragazza, che però passerà la serata con me!"
"In che senso?" chiese Harry malizioso.
"Nel senso che voglio conoscerla io…voi assecondatemi!"
 

Erano le 8 e 33. Già agitata per il ritardo, Valentina si affacciò alla finestra, nascosta dietro la tenda,  e vide fermarsi una macchina nera con i vetri oscurati davanti a casa. Capì che si trattava dei ragazzi, si dette un’ultima sistemata, salutò i genitori e uscì.
"Ciao!" esclamò vedendo Zayn che stava uscendo dall’auto per andarle incontro.
"Stai benissimo, complimenti!" rispose lui aiutandola a salire.
"Ciao Valentina!" esordirono tutti insieme gli altri della band lasciando la ragazza sbalordita: sapevano il suo nome.
"Ciao!!! Piacere di conoscervi!!" disse mettendosi seduta tra Liam e Zayn.
L’auto ripartì e i ragazzi iniziarono a fare conoscenza con la loro fan.

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Capitolo 5
*** Ballando con 5 stelle! ***


Arrivata al party di Calvin Klein, Irene rimase stupita: non era mai stata ad una festa del genere, tanto più di uno stilista insieme alla sua band preferita.
Era pieno di personaggi italiani famosi ma non volle fare tante foto per non metterli a disagio. Sarebbe sembrata una stalker!
"Bevi qualcosa?" mi chiese Zayn avvicinandosi a me già con un bicchiere in mano.
"Cos’è?"
"Un semplice drink, è buono!" disse porgendoglielo.
Non le piaceva l’alcool, ma prese il bicchiere e provò: era molto dolce!
Gli altri quattro si erano sparsi per il locale, ma Zayn restava sempre abbastanza vicino alla ragazza.
Si erano seduti al bancone a parlare e poco dopo erano stati raggiunti da Niall, un po’ allegro.
" Valentina, stai benissimo con questo vestito!" esclamò l’irlandese squadrandola da capo a piedi.
"Oh, grazie!" rispose lei diventando tutta rossa.
Poi Niall si allontanò di nuovo e i due tornarono a parlare da soli.
"Oggi non ti ho chiesto molto di te…" iniziò Zayn.
"Cosa vuoi sapere?"
"Per esempio…dimmi cosa ti piace, cosa studi…"
"Allora. Mi chiamo Valentina , ho 17 anni, studio al liceo linguistico, amo una band inglese uscita da un talent show di nome  xfactor, di cui uno dei componenti è qui davanti a me!" rispose sorridendo.
"Oh, davvero? E come si chiama questa band? Non la conosco!!!" ribatté Zayn facendo scoppiare a ridere Valentina .
Continuarono così per un po’, fino a che, di nuovo, non furono interrotti.
"Ragazzi, su, venite a ballare!!!" li esortarono Louis e Harry prendendo rispettivamente Zayn e Valentina per mano e portandoli al centro del locale dove tutti si stavano scatenando a ballare.
"Beh allora…ti va di ballare?"disse Zayn ritrovandosi in mezzo alla confusione.
"Certamente"

***

Valentina si stava divertendo tantissimo e non si era accorta del tempo che passava.
Lei e tutti gli One Direction si erano seduti in un divanetto mentre li veniva servita una coppa di gelato, buonissima.
"Ti è piaciuto il concerto ieri?" chiese Liam per rompere il ghiaccio.
"Moltissimo! Siete stati grandi…anche se è strano potervelo dire in faccia e non attraverso twitter!"
"Hai twitter? Ti aggiungiamo subito!" e allora tutti la “followarono” scatenando la reazione delle fan che erano online in quel momento e che se ne erano accorte immediatamente.
"Domani resterete ancora a Milano?" chiese poi la ragazza.
"Purtroppo no. Dobbiamo partire per gli Stati Uniti e poi torniamo in Inghilterra per un po’." rispose Niall.
"Ah peccato…"
"Purtroppo partiamo domani mattina…" accennò Zayn.
Valentina non disse niente: sapeva che era il loro lavoro e non sarebbero rimasti per sempre, ma ora che era lì con loro e li stava conoscendo bene, le dispiaceva ancora di più.
"Però tra sole due settimane saremo a casa, cioè ci sarà solo un’ora di differenza tra l’Italia e l’Inghilterra. È più facile tenersi in contatto, così…" accennò Louis sorridendo e guardando Zayn.
"Cosa? Volete tenervi in contatto con me?! Non ci credo…"disse la ragazza che davvero non riusciva a credere  a tutte le cose che le stavano capitando in un solo giorno.
"Si, perché no? Sei simpatica e ci potresti tenere informati di cosa fanno le nostre fan in Italia!" propose Harry.
"Sarebbe grandioso!" esclamò Valentina.
"Bene allora sei assunta!" concluse Liam.
Guardando l’orologio Valentina si accorse che era quasi mezzanotte e lei doveva essere di ritorno a casa a mezzanotte in punto.
"Ragazzi io devo andare via…è tardi!" esclamò alzandosi.
"Ma così presto?" ribatté Niall.
"Si, mi dispiace, ma mia madre è stata chiara…"
"Ti accompagniamo!" propose Louis.
"No, voi restate a divertirvi. È l’ultima sera in Italia! Io prendo un taxi!"
"No assolutamente. Ti accompagno io, tanto tra poco sarei andato a dormire." disse Zayn alzandosi.
"Sei sicuro?"
"Sicurissimo, ti accompagno io." rispose sorridendo alla ragazza.
Salutati tutti i ragazzi, Valentina e Zayn salirono sull’auto che li aveva portati prima alla festa e si fecero accompagnare a casa della ragazza.
"Mi sono divertito tantissimo oggi! Grazie mille di tutto!" disse Zayn durante il tragitto.
"Grazie a te! Io ancora non ci credo di aver passato la giornata con la mia band preferita!"
"Beh, se non ci credi, ci vuole una foto!" esclamò il ragazzo.
Valentina prese la macchina fotografica e si scattarono un po’ di foto divertenti.
"Allora ci sentiamo presto, ok?" disse Zayn una volta arrivati davanti a casa di Valentina.
"Certo, ciao!" lo salutò con la mano.
"Ciao…" rispose il ragazzo mentre la macchina ripartiva.

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Capitolo 6
*** London: here I am ***


“Mamma stai tranquilla andrà tutto bene! Appena atterriamo ti chiamo, ok?”
“Si va bene, fate attenzione mi raccomando a tutte e due!” concluse la madre di Valentina salutando la figlia e l’amica Eva.
Stavano per partire per Londra, dove avrebbero passato due settimane a studiare.
Erano passate 3 settimane da quando Valentina aveva incontrato Zayn e si era fatto sentire alcune volte su twitter, tramite messaggio diretto, chiedendole come stava e lei aveva sempre risposto che stava bene e lo aveva informato della sua vacanza a Londra. In fondo aveva una piccola speranza di vederlo, ne aveva voglia.
Le due ragazze erano molto eccitate, sia per la partenza, sia per il fatto che non si vedessero da alcuni mesi e finalmente potevano passare del tempo insieme senza problemi e scocciature.
Salutati i genitori dopo il check-in, si diressero verso la sala d’attesa. In poco meno di due ore, sarebbero atterrate a Londra.

***
 

“Tra un’ora atterra un volo da Milano…come facciamo a sapere se è quello?” chiese Liam mentre scorreva gli orari degli aerei in arrivo a Heathrow.
“Le mando un messaggio su twitter e glielo chiedo!” rispose Zayn.
“è in volo, non può risponderti!” ribatté Liam.
“Hai ragione…” sospirò buttandosi sul divano.
“Sei sicuro di stare bene?” gli chiese l’amico sedendosi accanto a lui.
“No. Sono nervoso e non so perché…” rispose scocciato.
“Forse è perché hai voglia di vederla…” disse.
“Si, ok, ho voglia di vederla. Ma come è possibile che stia così? La conosco pochissimo e…”
“Non trovare scuse… ammettilo che ti è piaciuta subito!” lo interruppe Liam.
Zayn abbassò lo sguardo.
Nello stesso momento entrarono gli altri della band.
“Allora, qual è il problema?” chiese entrando Louis.
“Il ragazzo è innamorato…” rispose Liam dando delle pacche sulle spalle dell’amico.
“Non sono innamorato! Smettila! Voglio solo andare a prenderla all’aeroporto. Che male c’è?”
“Ma state parlando della ragazza italiana?” chiese Harry.
“Esattamente” rispose Niall che aveva capito.
“Vuole andare a prenderla all’aeroporto. Ma sa solo che arriva oggi pomeriggio. Né a quale aeroporto, né con che aereo, niente!” obiettò Liam.
“E vuoi esporti alle fan e ai fotografi con una ragazza?” chiese Harry che temeva che venisse assalito dalle sue fan.
“Se proprio vuoi andare...dovresti sbrigarti a trovare un cappello e degli occhiali da sole” disse Niall.
“Si ma non so a quale aeroporto andare…” rispose.
“Prova…se sbagli, la chiami e vi mettete d’accordo per vedervi dopo…”
“Ha ragione Niall. Se la vuoi vedere devi tentare!” rispose Louis.
Zayn si alzò, prese occhiali da sole, borsello e cappello e uscì, accompagnato da Niall.
Appena fuori dalla palazzina dove abitavano tutti, in appartamenti diversi, salirono in macchina senza farsi notare e partirono per l’aeroporto di Heathrow: dopo tutto era più probabile che Irene atterrasse lì che a Gatwick visto che arrivava di Milano, o almeno così sperava Zayn.
Dopo circa quaranta minuti arrivarono all’aeroporto, che era abbastanza decentrato e a causa del perenne traffico della capitale era spesso impossibile raggiungerlo.
I due ragazzi andarono subito a controllare gli arrivi e, fortunatamente, c’era un aereo da Milano che era appena atterrato e stavano per uscire i passeggeri.
Niall e Zayn, ben coperti per non farsi riconoscere, si erano messi ad aspettare, mancava poco.
“Sei nervoso?” chiese Niall all’amico.
“Perché dovrei esserlo?”
“Zayn, è ovvio che ti piace. O almeno che sei interessato. Altrimenti non saresti qui…”
“E va bene. Sono un po’ nervoso. Non le avevo detto che sarei venuto…se non mi riconoscesse?”
Niall lo guardò con l’aria di chi vuole far capire di aver appena sentito una cavolata.
“Ok, hai ragione, mi riconoscerà.”

***
 

Valentina e Eva erano appena atterrate.
Scesa la scaletta dell’aereo e messo il primo piedi in suolo inglese, iniziarono a saltellare per la gioia e l’eccitazione.
Andarono subito a prendere i bagagli: volevano andare a vedere l’appartamento che avevano affittato il più presto possibile e poter uscire a fare una giratina a Londra!
L’aeroporto era davvero immenso: c’erano negozi, bar, altri negozi e tantissima gente.
Valentina e Eva girarono un angolo e si ritrovarono nel centro dell’aeroporto, dove c’è un sacco di gente che sta per partire e un sacco di gente che aspetta quelli che arrivano.
Si guardavano intorno come se fossero arrivate nel paese delle meraviglie!
“Vale, guarda! Quel ragazzo ha i capelli uguali a quelli del tuo adorato Niall!” esclamò l’amica indicandole un ragazzo di spalle.
“Hai ragione! E quello accanto a lui ha lo stesso capello che aveva Zayn quando l’ho incontrato a Milano…come sarebbe bello incontrarli…”
Nello stesso istante in cui finì di pronunciare queste parole, i due ragazzi si voltarono.
“O santissimi numi! Sei tu!!!” esclamò Valentina ricordandosi di non urlare il nome di Zayn, o Niall o degli One Direction per non creare confusione.
“Eccovi, vi abbiamo trovato allora! Benvenute in Inghilterra!!!” rispose il ragazzo andandole incontro per abbracciarla.
“Come facevi a sapere quando sarei arrivata?!” chiese lei incredula mentre lo abbracciava.
“Non lo sapevo…abbiamo tentato la sorte!”
“Ciao Niall! Come stai?” disse poi la ragazza salutando l’altro membro della band.
“Benissimo, tu tutto bene?”
“Si, il viaggio è stato perfetto… ah, scusate. Lei è la mia migliore amica, Eva!” disse presentando la ragazza accanto a sé.
“Piacere!” risposero i due ragazzi abbracciando anche lei.
“Allora, vi diamo un passaggio al vostro appartamento, che ne dite?” propose Niall.
“Volentieri!” rispose Valentina.
Si incamminarono, ma non prima che i ragazzi avessero preso le valige per aiutarle.
 

 

Niall guidava come se lo facesse da tantissimo tempo, le ragazze ne erano colpite.
Era già un quarto d’ora che erano nell’auto e stavano parlando, soprattutto i ragazzi raccontavano loro quanto si fossero divertiti in America.
“Quello sarà il prossimo posto dove andrò, dopo Londra!” esclamò Valentina che era sempre stata curiosa di visitare sia l’Inghilterra sia gli Stati Uniti.
“Stasera che piani avete?” chiese Niall abbassando il volume della radio perché non sentiva bene le ragazze sedute dietro.
“Volevamo fare un giretto per Londra…”
“Di sera? Ma Londra è molto meglio con il sole!” esclamò Niall volendo far ridere le ragazze.
Sapevano tutti in quella macchina che le possibilità di andare a Londra e trovare il sole erano pocchissime.
“Però non hai tutti i torti…potremmo riposarci e uscire domani dopo scuola.” Disse Eva.
“Si è meglio…” accordò l’amica.
“Quindi accettereste se vi chiedessimo di venire a cena da noi?” chiese Zayn.
“A cena? Sarebbe fantastico!” esclamò Valentina
“Perfetto!” disse il ragazzo sorridendo.
“Allora, ora potete dirmi dove avete l’appartamento, così vi portiamo a posare le valige…” disse Niall, dato che si stavano avvicinando al centro di Londra.
“Questo è l’indirizzo…Willingdon Street, numero 16” rispose Valentina leggendo il biglietto che teneva in tasca.
“Davvero?” esclamò Zayn stupito.
“Si perché?”
“è dove stiamo noi! Il numero 16 è una palazzina di vari appartamenti, la maggior parte dei quali sono in affitto. Anche noi ne abbiamo uno a testa, a piani diversi. Così siamo vicini ma indipendenti. Il vostro che interno è?” rispose Zayn eccitato all’idea di essere così vicino alle ragazze.
“Credo sia il settimo, al terzo piano.”
“E il mio appartamento è all’ultimo piano, una specie di attico. È perfetto!”
“sembra fatto apposta!”


***

“Eccoci arrivati! Riposatevi pure…ci vediamo dopo!” le salutarono i due terzi dei one direction, chiudendo la porta dietro di loro.
Valentina e Eva fecero il giro dell’appartamento per controllare che tutto fosse a posto e così era.
Era un trilocale piccolo ma per loro bastava. C’erano due stanze da letto un po’ piccole ma carine e sufficienti per due ragazze. Il salotto e la cucina erano insieme, il bagno non era esageratamente grande, ma c’era la doccia e sembrava anche pulito. Insomma per due adolescenti era più che sufficiente.
Le amiche scelsero le loro stanze e iniziarono a sistemare i vestiti nell’armadio per togliere le valige di mezzo. Poi sistemarono le scorte di cibo italiano che le loro mamme avevano fatto loro portare: pasta e qualche barattolo di sugo di pomodoro.
Fatto questo, si riposarono.
Erano comodamente sedute sul divano a fare zapping davanti alla tv per vedere i vari canali inglesi, quando Eva disse cosa pensava dei due ragazzi, nonché anche loro vicini di casa.
“Credo che tu sia la fan più fortunata di tutto il mondo. Hai conosciuto Zayn per caso il giorno dopo essere stata al suo concerto. Quando era in Italia hai passato la serata con lui e con gli altri. Vi siete tenuti in contatto per tutto questo tempo, ora arrivi a Londra e ti viene a prendere all’aeroporto insieme a Niall, ti accompagna a casa e, come se non fosse abbastanza, è nella nostra stessa palazzina e ci ha invitato a cena. Se lo dici a qualche altra fan, ti uccide!” esclamò.
“Beh in effetti… sono stata un po’ fortunata, sì!” ammise sorridendo.
“Comunque devo ammettere anche io che avevi ragione tutte le volte che mi ripetevi che erano belli!”
“Lo so!”
“E secondo me, Zayn si è invaghito di te…” disse abbassando la voce.
“Eva! Non dire stupidaggini! È Zayn Malik, e io sono solo una sua fan molto fortunata…”
“Si, ma non avrebbe fatto tutto questo se non gli interessassi!”
“Si, ma…”
“Niente ma! Piuttosto, ci cambiamo o andiamo in jeans e maglietta?” chiese cambiando argomento.
“Ci cambiamo! Almeno la maglietta… io pensavo di mettermi quella mia carina nuova, ti ricordi? Quella che ho comprato all’outlet prima di partire!”
“Ah si, ci sta bene con i jeans! Io invece mi metto la camicetta a maniche corte così ci sto comoda!”

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Capitolo 7
*** Invito a Cena ***


“Niall apri la porta per favore!” urlò Zayn dalla cucina togliendosi l’imbarazzante grembiulino che si era messo per non sporcare la camicia bianca.
Niall andò ad aprire: le ragazze erano arrivate per cena.
“Benvenute!” disse facendo loro strada.
“Che carino questo appartamento! Per essere abitato da un ragazzo è perfetto!” esordì Eva.
“Grazie! Sono molto ordinato...” disse Zayn quasi urlando facendo capire alle ragazze che era in cucina.
“Zayn, stai anche cucinando? Wow!” disse Valentina avvicinandosi al ragazzo.
“Si! Spero vi piaccia fish & chips!”
“Sicuramente sarà ottimo!”
“E allora andiamo a mangiare!”
“Finalmente, avevo una fame!” esclamò Niall sedendosi a tavola.

***

La cena era stata buonissima, non si sarebbe mai detto ma Zayn Malik, oltre ad essere un talentuoso cantante, era anche un eccellente cuoco.
I quattro ragazzi erano seduti ancora a tavola e stavano mangiando un gelato al cioccolato, mentre parlavano delle due settimane che le ragazze avrebbero passato a Londra, del tempo che potevano passare insieme, di come Zayn avrebbe potuto fare loro da guida per sdebitarsi…
“Ma non ti ho ancora chiesto come sta Charlie!!!” esclamò all’improvviso il padrone di casa.
“Sta benissimo, credo che si ricordi ancora di te!” rispose Valentina.
“Ah si? E come fai a saperlo?”
“Beh…ho attaccato sopra al mio letto alcune delle foto che ci eravamo scattati nell’auto quando mi hai riaccompagnata a casa a Milano e Charlie si avvicina, le annusa e scodinzola.” Disse abbassando lo sguardo.
“Che carino! Adoro i cani e lui mi è particolarmente simpatico!”
“Che ne dite di andare a fare un salto al pub?” esclamò poi Niall.
“Io vengo molto volentieri!” rispose Eva a cui piacevano da morire birra e divertimento.
“Io in realtà preferirei riposarmi…sono un po’ stanca…” disse invece Valentina.
“Ah allora facciamo domani!” disse Niall.
“No no, voi andate!” insistette Valentina.
“Neanche io ho molta voglia di uscire stasera… Niall voi potete andare. Io e Vale restiamo in casa…”disse Zayn.
Niall non rispose subito.
“Va benissimo.” Rispose capendo poi cosa desiderava l’amico.
“Ok a dopo, divertitevi!” disse Zayn mentre i due uscivano.
Valentina li salutò con la mano.
“Ti aiuto a mettere a posto…” disse la ragazza alzandosi dal tavolo appena i due amici furono usciti.
“No, non ti preoccupare, faccio io… domani!” rispose Zayn.
“Sicuro? Non mi dispiace aiutarti…” continuò lei prendendo i piatti in mano.
“Sicuro. Piuttosto, preferisci un film o chiacchiere?”
“ehm, non saprei…decidi tu…”
“Non ho molta scelta…però sono un po’ fissato con Harry Potter…” disse indicando la pila di dvd accanto alla televisione che, in effetti, erano tutti i film della nota saga.
“Mi piace Harry Potter! Ma se tu volevi andare al pub…”
“Valentina, no. Non ci vediamo da tanto, mi fa piacere stare con te” sorrise.
Valentina, rassicurata da quel sorriso, posò i piatti sul tavolo.
Zayn si alzò e prendendola per mano andarono a sedersi sul divano.
“Allora Harry Potter?” chiese poi la ragazza.
“Si…ma ora che ci penso non ti ho mai chiesto quale è la canzone che preferisci del nostro album…”
“è difficile scegliere! Però mi piace molto stand up…”
Zayn iniziò a canticchiare proprio la sua parte in quella canzone.
Quando stava per iniziare il ritornello, Valentina iniziò a cantare insieme a lui.
“Sei brava!” esclamò Zayn finita la canzone.
“Non quanto te e gli altri ragazzi!”
“Non è vero…”
“Beh allora grazie!” rispose abbassando lo sguardo.
Zayn le spostò un ciuffetto di capelli dietro l’orecchio e abbassò un po’ la testa per cercare il suo sguardo.
Valentina continuava a spostare gli occhi, imbarazzata.
Il ragazzo si avvicinò cercando gli occhi verdi della ragazza e finalmente li incrociò.
Si avvicinò ancora e le prese il viso tra le mani. La baciò.

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Capitolo 8
*** That's What London is About ***


Londra al mattino era spettacolare: una leggera luce di qualche raggio di sole iniziava a illuminare la città, circondata da nuvole che promettevano una tipica giornata di pioggia, i lampioni ancora accesi, le auto che iniziavano a girare per le strade. Tutto si stava svegliando piano piano, la settimana, d’altronde, doveva cominciare.
Era il primo lunedì in Inghilterra per Valentina e Eva, che dovevano anche affrontare il loro primo giorno di college.

Valentina si alzò per prima, piena di energia e vogliosa di uscire a scoprire la città. Andò in cucina e preparò la colazione per sé e per l’amica; faceva caldo così aprì il frigorifero e versò direttamente il latte nella tazza, poggiando accanto a questa l’immancabile barattolo di Nutella. Prese qualche fetta di pane, le ricoprì bene con la crema al cioccolato e nocciole e iniziò ad inzupparle nel latte, controllando intanto le mail e inviando un messaggio alla mamma per dirle che tutto era a posto. Aprì twitter dal suo balckberry. Un nuovo messaggio privato: Zayn.
-Hey! Se stai leggendo vuol dire che sei sveglia. Io e i ragazzi staremo fuori tutta la giornata…dobbiamo lavorare. Se ti va ci vediamo stasera… buona giornata!-
“Che dolce” pensò Valentina già pronta a rispondergli.
-Buongiorno Zayn! Certo che mi va di vederti dopo! Non vedo l’ora..-
“No no cancelliamo!” pensò.
-Buongiorno Zayn, certo che mi va di vederti più tardi. Salutami gli altri e buona giornata anche a voi. Vale-
Invio.
Mise da parte il cellulare e continuò a mangiare mentre Eva la stava raggiungendo in cucina. Era un po’ più addormentata, lei e Niall avevano fatto tardi al pub. E poi le due amiche erano state almeno mezz’ora a raccontarsi quello che era successo. Soprattutto, quello che era successo a Valentina.
Si stava facendo tardi, così mentre Eva finiva di mangiare, Valentina si preparava e per le 7:50 erano fuori di casa. Dovevano prendere la metropolitana, scendere alla fermata giusta e trovare la scuola vicina al famoso quartiere Notting Hill, quello del film. Per loro fortuna fu facile e impararono subito il tragitto. La scuola si trovava in un palazzo al cui interno ogni piano corrispondeva a una o più classi, divise per livello di preparazione. Valentina e Eva erano abbastanza brave, quindi, fatto il test di ingresso obbligatorio, furono messe allo stesso piano ma in classi diverse.

La mattinata trascorse velocemente, conobbero ragazzi e ragazze brasiliani e spagnoli e per pranzo erano libere quindi presero da mangiare un panino alla coffe house Starbuck’s sotto la scuola e si incamminarono verso il centro con la cartina a portata di mano. Passarono per Notting Hill, l’Hard Rock Cafè, dove si fermarono subito a comprare una maglietta-ricordo, e poi davanti all’Hotel Ritz e tanti altri posti che avevano visto sempre in TV.
Ogni tanto Valentina controllava con il cellulare twitter, ma non trovava la risposta che cercava.

“Ti ha detto che avrebbero avuto da fare… non preoccuparti!” disse l’amica notando un velo di tristezza.
Valentina non rispose.
“Stasera che si fa? Nuova cena tutti insieme o vi lasciamo soli?” chiese poi.
“Non lo so… perché dovremmo rimanere soli?” rispose.
“Pensaci, ragazza! Sei arrivata a Londra da meno di un giorno e hai già un ragazzo, che per di più è un fighissimo cantante nella band più famosa del momento! Menomale nessuno ci capisce, ti salterebbero addosso tutte le ragazzine di Londra se sapessero che stai con lui” disse sottolineando il lui per evitare di pronunciare il nome.
“Noi non stiamo insieme! È stato solo un bacio…”
“Non lo volevi?”
“Si certo, non lo schifo, però non capisco come mai proprio me..con tutte le ragazze che ha intorno!”
“Vale, apri gli occhi, gli piaci e sai benissimo che al cuore non si comanda!”
 

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Capitolo 9
*** I know what it means ***


Il campanello suonò facendo tornare alla realtà le ragazze che si stavano riposando dopo una giornata passata a camminare per tutta Londra.
Eva era ancora in camera sua a dormicchiare e Valentina era appena uscita dalla doccia. Andò lei ad aprire.
“Ciao!” era Zayn.
“Ciao…Entra!” rispose facendogli strada.
Il suo primo istinto era quello di abbracciarlo fortissimo, ma aveva addosso solo un asciugamano e non era il caso.
“Come è andata la giornata?” chiese la ragazza.
“Bene! Tu e Eva?”
“Bene, grazie. Abbiamo esplorato un po’ Londra quindi ci stavamo riposando…”
“Allora torno dopo!”
“No no! Non disturbi, tranquillo. Solo che…vado a mettermi qualcosa addosso e arrivo, ok?”
“Ok!”
Si fiondò in camera di Eva per svegliarla e vestirsi velocemente.
Afferrò una camicia lunga che di solito indossava con dei leggins e si tirò su i capelli con una pinza, poi tornò dal ragazzo.
“Allora…ti piace la città?” riprese Zayn.
“Si molto…”
“Senti…ti devo parlare…”ribatté.
“Certo dimmi, ti ascolto.”
“Che ne dici di uscire a cena stasera? Potremmo prendere una pizza e poi andare al cinema…ieri sera poi non abbiamo guardato nessun film…”
“Da soli?”
“Si noi due da soli…insomma spero che non ci scovino fan e paparazzi…”
“Cos’hai contro le fan?” rispose in modo ironico per ricordargli che anche lei lo era.
“No niente, è solo che potrebbero farci foto e pubblicarle su internet…e poi conosco le fan, spesso insultano gratuitamente…”
“Si lo so…non deve essere piacevole…”
“No infatti…allora? Accetti o no?” chiese tornando all’appuntamento.
“Sì, mi farebbe molto piacere uscire con te!”
“Allora ti suono verso le 7 ok?” disse avvicinandosi alla porta.
“Perfetto” rispose Valentina.
Zayn le si avvicinò e le stampò un bacetto sulla guancia. Poi uscì chiudendo la porta dietro di sé.
***

Seduti ad un tavolo riparato da finestre e sguardi indiscreti, Valentina e Zayn stavano chiacchierando, seduti uno accanto all’altra, dell’Italia.
Zayn era curioso di conoscere qualcosa di più della ragazza e, conoscendo solo Milano, aveva anche la possibilità di immaginarsi le altre città della famosa penisola.
Valentina parlava tranquillamente, descriveva le cittadine medioevali come Firenze e Siena e il bellissimo mare della costa e dell’Isola d’Elba, le colline, la Maremma. Chiunque dalle sue parole avrebbe capito che la Toscana era bella, dal punto di vista naturalistico e dal punto di vista storico, ma soprattutto che lei l’amava. Era casa sua.
Poi parlarono dell’Inghilterra, della casa di Zayn, della sua famiglia, di come tutto era cambiato dopo le audizioni per xfactor.
E poi al cinema, serata delle repliche, Hunger Games. Valentina lo adorava. Che risate durante la scena in cui salta fuori l’ibrido che sembra un lupo mannaro! Zayn aveva fatto un salto dalla poltroncina e Valentina era scoppiata a ridere, disturbando il resto del pubblico e la serietà della scena.
“Piaciuto il film?” gli chiese poi mentre uscivano dalla sala.
“Molto! Volevo vederlo quando è uscito ma ero in tour… ”
“Da equiparare ad Harry Potter?”
“Oh no scusa ma Harry Potter rimarrà sempre il migliore!” esclamò mettendole un braccio intorno alla vita.
Uscirono dal cinema e si ritrovarono davanti una decina di ragazzine con quadernino, penna e macchina fotografica e cellulare già pronto a scattare foto e a fare filmati.
Partì una serie di “Hi Zayn, how are you?” ma non si aspettavano la presenza della ragazza sconosciuta.
Valentina però sapeva cosa significasse essere fan, aspettare ore, giorni, mesi prima di vedere il proprio cantante preferito, scattargli una foto da lontano o avere un suo autografo o poterlo abbracciare.
Quindi appena le ragazze chiesero di poter avere una foto con lui, si mise da parte e scattò lei stessa tutte le foto che volevano.
“Scusate ragazze, ora devo andare…” disse poi Zayn finite le foto.
Le fan lo salutarono e lui e Valentina si incamminarono verso casa, il cinema non era molto lontano.
“Sei stata gentile…” le sussurrò una volta allontanatisi.
“So cosa vuol dire essere fan…” rispose.
Tenendosi per mano lungo tutto il tragitto, arrivarono a casa senza altre interruzioni.
L’appartamento delle ragazze era ad un piano inferiore di quello di Zayn, quindi si fermarono davanti alla porta per darsi la buonanotte.
“Grazie della bella serata…” disse Valentina.
“Ne avremo altre così se vuoi…finché non riparti…”
“Volentieri…”
Zayn si avvicinò e la prese per i fianchi e la baciò.
 

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Capitolo 10
*** Ho qualcosa che non va?! ***


Altra giornata nuvolosa, altra giornata londinese.
Le ragazze erano uscite da scuola e si erano fermate a prendere un caffè dopo aver fatto una passeggiata.
Eva aveva passato di nuovo la serata con Niall al pub e Valentina era molto contenta per come si stavano mettendo le cose tra lei e Zayn.
“Secondo me quelle due ti stanno fissando…” accennò Eva all’amica indicandole due ragazze in fila per prendere un caffè.
“Perché? Ho qualcosa che non va?! ” disse scherzosa non capendo il perché di quell’atteggiamento.
“No…vabbè non importa. Comunque, torniamo a noi: quanto sei contenta da uno a dieci? Non rispondere mille!” disse ridendo.
Valentina rise.
“Dieci! E tu, miss-io-e-Niall-andiamo-al-pub?!”
“otto…è simpatico e mi diverto!”
Le due amiche restarono qualche altro minuto e poi si alzarono per tornare a casa, il giorno dopo avrebbero avuto una gita ad Oxford e volevano riposarsi.
 

***

Accoccolati sul divano dell’appartamento di Valentina, lei e Zayn stavano parlando abbracciati, quando bussarono alla porta.
“vado io” disse Zayn alzandosi.
“Buonasera! Volevamo fare una visitina!” erano Harry, Liam e Louis, seguiti dai due amanti del pub, Eva e Niall.
“Cosa ci fate qui?” disse Zayn a bassa voce sorpreso e scocciato che fossero piombati lì tutti insieme.
“Volevamo salutare Valentina, visto che abbiamo già conosciuto Eva al pub!”
“Ciao a tutti, è un piacere rivedervi!” disse alzandosi dal divano la diretta interessata e salutando ognuno di loro con un abbraccio.
In verità puzzavano tutti un po’ di alcool, tranne Liam.
“Benvenuta a Londra!” disse lui.
“Grazie!” rispose facendoli accomodare sul divano.
Restarono un po’ a parlare del più e del meno e poi “tutti a nanna!” aveva detto Zayn trascinando i ragazzi fuori e augurando la buonanotte alle ragazze salutandole con la mano.
Appena furono fuori, Eva iniziò a sospirare.
“Ti conosco troppo bene per non capire che è successo qualcosa al pub e vuoi raccontarmi tutto...quindi, c'è qualcosa che devi dirmi?!” chiese Valentina curiosa.
“Beh qualcosina c'è...per esempio che io e Niall ci siamo baciati...”
“Davvero?!”
“Si...ma non dire niente agli altri! Non voglio dirlo, deve rimanere tra di noi!”
“Va bene! Terrò la bocca chiusa! Ora vado a letto...domattina dobbiamo svegliarci presto.”
“Ah è vero, però ti dovevo dire anche che al pub ho incontrato di nuovo quelle ragazze di stamattina, quelle che ti fissavano, e stavolta hanno fissato me e Niall fino a che non si sono decise a salutarlo per una foto insieme.”
“Allora sono delle fan!”
“Si, ma vuol dire che ti hanno vista insieme a Zayn... non mi sorprenderei se domani uscissimo e fossimo circondate dai paparazzi!”
“Ma smettila! Non diventeremo famose per essere andate al cinema o al pub con due terzi degli One Direction! Buonanotte!”

 

La gita ad Oxford stava andando benissimo: c'era il sole, non tirava vento e le due amiche si stavano divertendo insieme ai compagni di scuola.
La città, come si aspettavano, era davvero bella e rappresentava bene lo stile inglese.
Senza contare che erano a Hogwarts, o almeno nella chiesa che era stata trasformata nella scuola di magia più famosa del mondo.
Nel pomeriggio, gli studenti avrebbero avuto un'ora libera per fare un po' di acquisti prima di tornare a Londra e, ovviamente, Valentina e Eva non si sottrassero a questa libertà.
Girarono più negozi possibili per loro stesse e per i vari regalini che dovevano portare a casa e finito lo shopping, si fermarono a prendere un caffè.
Erano letteralmente circondate da buste dello shopping e avevano ancora 15 minuti prima di incontrare i compagni e gli insegnanti per tornare a Londra.
“Continuo a pensare che tu stia diventando famosa, cara mia...” esclamò Eva di punto in bianco, facendo cenno con la testa a delle ragazzine che le fissavano da lontano.
Valentina se ne accorse e non disse nulla, preferiva ignorarle e, soprattutto, non pensare che già tutto il mondo la additasse per quella che era stata al cinema con Zayn. Sperava davvero che qualche sua foto non stesse girando in Internet.
Ad un certo punto le squillò il cellulare: era proprio lui.
“Parli del diavolo...” disse Eva capendo dal sorriso dell'amica di chi si trattasse.
“Hey ciao! Come va?” lo salutò.
“Bene, tu? Ti piace Oxford?”
“Tantissimo! Ci hanno anche lasciato un po' di tempo per fare shopping e ci vedrai tornare piene di buste!”
“Me lo immaginavo!”
Ci fu una piccola pausa in cui nessuno dei due disse niente. Valentina si era soffermata un attimo a controllare se le ragazzine la fissavano ancora e così era.
“Tu che hai fatto oggi?”
“Sono stato in studio insieme ai ragazzi, come sempre. E poi siamo scappati dalle fan mentre ci prendevamo un caffè tutti insieme...”
“Ma non ti scocci di fare sempre le stesse cose? Insomma sempre lavoro, fan, foto, autografi...” disse scherzando.
“Eh già, hai proprio ragione... per questo non vedo l'ora di vederti stasera.” rispose lui.
“A dopo Zayn” disse Valentina che era diventata rossa come un peperone.
“A dopo!”

***

“Allora? Come sta venendo il nuovo album?” chiese Valentina posando il piatto di pasta al pomodoro preparata da lei davanti a Zayn, che cenava con lei ed Eva.
“Bene, mi pare. Ma non mi chiedere anticipazioni!”
“Mmh..va bene. Però dimmi com’è la pasta, buona vero?”
“Niente a che vedere con le vostre minestrine!” aggiunse Eva.
“Devo darvi ragione… ” risponde facendole sorridere.
Finita la cena, continuarono a chiacchierare, fino che non bussarono alla porta.
“Ciao Niall, entra!” disse Valentina facendo entrare il ragazzo.
“Ciao ragazze! Zayn c’è qualcuno che ti aspetta davanti alla porta del tuo appartamento…”
“Chi?” chiese Zayn, ignorando chi potesse essere.
“Perrie, dice che ti deve parlare…” rispose a bassa voce.
“Ah, scusate torno subito!” scattò dalla sedia fiondandosi al piano di sopra e chiudendosi la porta alle spalle.
Eva, tornando tranquilla dopo un attimo di riflessione su quello che stava succedendo, si alzò andando verso Niall e lo abbracciò amichevolmente.
“Birretta al pub come tutti i giorni?” le propose il ragazzo.
“No sono un po’ stanca scusa...”
“Nemmeno se te la offro a casa mia?”
Eva si voltò verso Valentina che stava sparecchiando, come per chiederle il permesso per andare.
“Lo chiedi a me? Potete stare anche qui, io me ne vado a fare due passi. Però prima volevo chiedere una cosa a Niall…” rispose l’amica.
“Dimmi tutto!” rispose lui sedendosi al tavolo.
Valentina posò i bicchieri nell’acquaio e avvicinatasi al tavolo chiese: “Chi è Perrie?”

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Capitolo 11
*** Non è un cattivo ragazzo... ***


“Stanno insieme? Stai scherzando?” ribatté Valentina incredula.
Niall le aveva appena detto che Perrie, la cantante delle Little Mix, era la ragazza di Zayn. Stavano insieme da un po’, ma nessuno doveva saperlo.
“Ma non è possibile…”
“Mi dispiace… ma non preoccuparti, non ti arrabbiare con lui!”
“Che vuol dire non arrabbiarti con lui? È lui che è venuto a prendermi all’aeroporto, nessuno gli ha chiesto niente. Non sono io che l’ho baciato e poi sta con un’altra? Devo parlargli!” urlò la ragazza uscendo di corsa dall’appartamento.
Bussò forte alla porta del ragazzo fino a che non le aprì.
“Hey scusa stavo per tornare giù…” disse vedendola sulla porta.
“Ah si? Dopo avermi nascosto per tutto questo tempo che stai con un’altra?”
“Cosa? Chi te l’ha detto?”
“Niall, ha detto che state insieme! ”
“Non urlare, entra per favore, fammi spiegare!”
“Cosa c’è da spiegare, eh? Ti faccio pena? Mi sembra l’unico motivo per cui tu abbia potuto farmi tutto questo!” le stavano salendo le lacrime agli occhi.
“Valentina calmati ed entra, per favore!” disse prendendole la mano e tirandola dentro l’appartamento.
Chiuse la porta dietro di sé.
“Ciao…piacere di conoscerti. Sono Perrie…” la salutò la cantante avvicinandosi per stringerle la mano.
“Piacere, sono Valentina, quella con cui il tuo ragazzo voleva farti le corna! Ma in 5 giorni è riuscito solo a baciarmi due volte! ”
“C’è stato un malinteso…” disse Zayn cercando di calmare la ragazza.
“Esatto, calmati per favore. Ti voglio spiegare…Zayn esci.” Gli ordinò Perrie.
Quando fu uscito, le due ragazze si sedettero sul divano.
“Io e Zayn non stiamo veramente insieme. Dobbiamo farlo credere alla gente e ai giornali ma non c’è niente di vero. Siamo solo amici in realtà. È tutta pubblicità!”
“E dovrei crederti?”
“Sì! Zayn è un bravo ragazzo, non giocherebbe mai con i sentimenti di qualcuno, credimi. E se ti chiedi se ti hanno visto insieme a lui, sì. Ti hanno anche fotografata e vogliono far scoppiare uno scandalo. Ancora le foto non sono sui giornali di gossip ma entro domani saranno ovunque. Io dovrei fare la parte della povera fidanzata tradita. Ma non ci sto. ”
“Non capisco…”
“Il mondo del gossip è tutto una montatura. Gli scandali sono creati a tavolino, come le relazioni per fare pubblicità e soldi. Fino a che fingevamo entrambi, non c’erano problemi ma ora Zayn vuole stare con te! E non per scherzo. ”
“Oddio… sono una stupida!”
“No, non arrabbiarti con te stessa adesso! Non potevi saperlo. E gli altri della band dovevano aiutarci a tenere il segreto ma sono venuta a parlare con Zayn proprio perché ci siamo stancati entrambi di fingere. È giusto che ognuno stia con chi vuole e sia libero di uscirci insieme.”
“Si ma sono comunque stupida, l’ho trattato malissimo!”
“Per quello puoi rimediare…”
“Grazie mille! Davvero!” disse Valentina, abbracciando Perrie e uscendo poi di corsa per cercare Zayn.
Era seduto sull’ultimo scalino che divideva l’ultimo piano dal terzo piano.
Scese velocemente le scale e si sedette accanto a lui, in silenzio.
“Scusami…” disse Valentina fissando il pavimento.
“Ti sei calmata?” rispose lui.
“Sì, mi dispiace di averti fatto quella scenata ma non potevo immaginare…” Zayn non la fece finire.
Le prese il volto tra le mani e la baciò.

Non fu come la prima volta, questo era quello che si chiama un vero bacio. Lungo. Sofferto. Dolce. Passionale. Desiderato. Trasmetteva tutto quello che stavano provando. Come due anime che finalmente si erano riunite, come se fossero sempre stati una cosa sola. Quando entrambi riaprirono gli occhi, una luce vi brillava.
“Avrei dovuto farlo prima, scusa. Spero non sia troppo tardi…”
Valentina non sapeva più cosa dire, voleva scusarsi di nuovo per tutte le cattiverie dette, ma non riusciva a parlare.
Zayn sorrise vedendola come incantata. Le prese la mano e la strinse. La guardò negli occhi. La baciò di nuovo.
 

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Capitolo 12
*** Love ***


Perrie prese le sue cose e scese le scale per andarsene, quando Valentina, ancora stretta nelle braccia di Zayn, la vide e la fermò per ringraziarla.

“Scusami ancora per la scenata... e grazie per essere stata sincera!” disse.

“Figurati, te l'ho detto: è giusto che sia così. E poi state così bene insieme! Ciao!” rispose andandosene.

Valentina sorrise e Zayn si alzò prendendola per mano e trascinandola nel suo appartamento.

“Che c'è?” chiese la ragazza.

“Voglio farti vedere una cosa...” rispose.

Entrarono, chiuse la porta e portò Valentina in un'altra stanza che lei non aveva notato. C'era una scaletta che portava ad una specie di soffitta, con una grande finestra sul tetto. La aprì e spense la luce.

“Ma è bellissimo! Si vedono le stelle e siamo in centro a Londra!” esclamò la ragazza sedendosi sul pavimento.

“Tieni” disse Zayn porgendole dei cuscini.

Si sdraiarono, uno accanto all'altra, vicini. Non parlavano, Valentina ammirava le stelle, Zayn Valentina.

“Che c'è? Perché mi fissi?” chiese la ragazza accorgendosene.

“Non lo so, sei molto meglio delle stelle, ma vorrei non averlo detto perché è una frase banalissima e smielata...” disse sorridendo.

“Beh si, ma è sempre bello sentirselo dire... ”sorrise. “Vorrei che però tutto restasse così. Io a Londra con la mia migliore amica, nella stessa palazzina della mia band preferita e insieme al ragazzo più bello del mondo...”

Si guardarono. Erano felici in quel momento.

Improvvisamente Valentina, senza dire niente, si alzò e tornò all'appartamento vero e proprio.

Zayn, chiusa la finestra, tornò giù a corsa, come preoccupato per lo strano atteggiamento della ragazza.

“Hey ma...” non finì la frase. Valentina era lì, in piedi, con un lieve sorriso, più bella che mai, e lo guardava silenziosa.

Zayn le andò incontro piano piano, come un pezzo di metallo attirato da una calamita. La prese per i fianchi, con una mano tra i capelli e i loro volti sempre più vicini. Si spostò a baciarle il collo, piano, mentre la tirava a sé, la stringeva. E poi baci, tanti, lunghi, appassionati, fino a quando la prese per mano e la portò nella camera da letto. Lei gli sbottonò la camicia, accarezzandogli il petto, e lui le tolse la maglietta, lasciandola in reggiseno. Iniziò a baciarla sul collo, scendendo piano fino al seno.

Si lasciarono andare, felici, inconsapevolmente innamorati.

***


Erano le sette di mattina e quando Valentina si svegliò vide accanto a sé Zayn, sveglio, con la testa appoggiata su un gomito, che la guardava sorridente.

“Buongiorno...” bisbigliò quando la vide svegliarsi.

“Ciao...” rispose sorridendo.

“Ti va un caffè?” chiese.

“Si grazie...” rispose mettendosi a sedere sul letto.

Zayn si alzò e, ancora in boxer, andò in cucina a preparare la colazione.

Intanto la ragazza si alzò prendendo la camicia del ragazzo e mettendosela addosso. C'era il suo buonissimo profumo che la faceva sentire da dio.

Lo raggiunse in cucina e con calma fecero colazione.

***

“Si può sapere dove sei stata fino ad adesso? Lo posso immaginare ma tua madre no e è da ieri sera che ti cerca e io non so più cosa risponderle!!!” urlò Eva appena Valentina entrò nel loro appartamento.

“Oddio! Avevo lasciato qui il cellulare! La chiamo subito!” disse prendendo il mano il telefono e componendo il numero della mamma.

“Si ma non inventarti cose diverse dalle mie perfette scuse. Le ho detto che eri andata a cena con Zayn e che avevi lasciato il cellulare a casa dove io ero rimasta sola per un forte mal di testa e quando sei tornata io dormivo già e non hai guardato il cellulare, ok?”

“Perfetto, grazie della copertura!”

Sua madre rispose arrabbiatissima e Valentina cercò di calmarla dicendole che stava bene, non era stata rapita e Zayn l'aveva riportata a casa per mezzanotte. La normalità, insomma.

Finita la conversazione, Eva tornò all'attacco.

“Bene adesso voglio sapere tutto! Vi siete chiariti? E poi?!?!” chiese curiosa sedendosi sul divano accanto all'amica.

“Si...Perrie mi ha spiegato come stavano le cose, è stato tutto un malinteso. E poi io e Zayn ci siamo messi a guardare le stelle e poi... ” si mise a ridere.

“Oh sono così contenta per te! Siete perfetti insieme!” disse abbracciandola.

“E tu che hai fatto? Sei stata qui da sola?”

“No...cioè si, ma fino a mezzanotte e mezza sono stata con Niall a chiacchierare...”

“solamente?”

“Si, nient'altro! Ma è dolcissimo... ” disse sorridendo.

“Io lo dicevo che ti sarebbero piaciuti! Mica sono scema, so riconoscere una band brava e con ragazzi pieni di pregi!!!”

Scoppiarono a ridere.

In fondo quell'estate stava trascorrendo proprio bene e sarebbe continuata sulla stessa lunghezza d'onda.


**FINE**

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