Can I be your prince, tonight?

di StylesBoxer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Surprise! ***
Capitolo 3: *** Goodnight, baby ***
Capitolo 4: *** Good Morning ***
Capitolo 5: *** Swimming Pool. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Ariane, una normale ragazza di 16 anni che si trasferisce a Londra per stare da suo fratello. Lascia l’Italia dove non ha nessuno con cui può parlare o può confidarsi, tranne due persone conosciute su un social network. I suoi genitori non la capiscono ma almeno l’hanno appoggiata quando ha deciso di andare a vivere a Londra per iniziare una nuova vita e perfezionare il suo inglese. 

12 Giugno 2010, partenza da Roma per arrivare nella ‘Terra Dei Sogni’.
Passai dei mesi duri, dovevo abituarmi alla nuova scuola, fare nuove amicizie e beh, non sono una tizia che pensa ai ragazzi. O meglio, dopo quel cretino di Matt avevo deciso di non pensarci. Preferivo delle amiche.

Lou aveva degli amici fantastici ai quali mi legai da subito. Liam, Harry, Niall e Zayn. Liam è diventato il mio migliore amico, Harry un confidente, Niall una persona di cui ti puoi fidare e… Zayn? Con Zayn non eravamo nulla. Tranne quei ‘Ciao’ e ‘Come va’ non ci parlavamo proprio. Lui non ha mai voluto conoscere me e io non ho fatto tanto per conoscere lui.

 

 
SPAZIO A MEEEEE
Allora, salve a tutte\i.
Questa fan fiction è la mia prima in assoluto, so siate gentili e buoni  e se volete lasciate una recensione piccola piccola ma almeno so che qualcuno si interessa alla storia.
Allora, questo è il prologo (la vita della ragazza fino a ora). Domani posterò il primo capitolo **
Quindi, non scasso.
Marti xx 

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Capitolo 2
*** Surprise! ***


«Louis per quante persone metto la pasta?»
«Per sei» fu la risposta di mio fratello. Magnifique ci sarebbero stati anche i ragazzi e Malik. Avevo con tutti gli amici di mio fratello -che ormai erano anche miei- lo stesso rapporto, con tutti scherzavo e mi divertivo, tranne che con Zayn. Sarà perché lui non ha mai voluto aggiustare -o meglio creare- un rapporto con me. Evidentemente gli era troppo complicato avere una relazione di amicizia col sesso opposto.
Il campanello suonò e mi riportò sulla Terra; ero troppo occupata per andare. Sentii dei passi verso la cucina, poi delle mani cingermi i fianchi in un abbraccio.
«Buongiorno bellissima» disse la voce roca e sensuale di Harry.
«Buongiorno bellissimo» dissi, lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Voi due, allontanatevi che sono geloso!» Liam! Corsi ad abbracciarlo e lasciargli un semplice bacio sulla guancia. Si, era il nostro saluto.
«Meglio» commentò Louis abbracciando Harry.
Anche Niall fece il suo ingresso nella cucina «E per me niente?» disse con una faccia da cucciolo; corsi ad abbracciarlo e lui mi diede un bacio tenero su una guancia.
«Bene, non ne manca uno?» chiesi, riferendomi a Zayn.
«E' fuori che sta parlando al telefono» mi rispose Liam.
Tornai ai fornelli, poi annunciai «Ragazzi la pasta è quasi pronta, dovete apparecchiare la tavola e andare a chiamare Malik. Chi fa cosa?»
«Io preparo la pasta, Niall e Harry preparano la tovaglia e tu vai a chiamare Zayn» mi disse Liam con un sorriso stampato in volto. Senza oppormi, mi voltai e andai verso la porta. Aprii la porta e osservai con attenzione il pianerottolo che si estendeva davanti a me, ma apparte Lola non vidi nessuno. Adesso voleva anche giocare a nascondino?! Scesi le scale e andai verso il giardino. Doveva stare lì. E lì lo vidi, sotto un albero, o meglio, il mio albero ad accarezzare Polpetta, l'altro mio cagnolino. Com'erano carini. Mi avvicinai e vidi che Polpetta, stranamente con qualcuno che non fossi io, si stava facendo coccolare. Quale magico potere hai, Malik?
Lola mi aveva seguito e anche lei andò verso Zayn che la coccolò. Decisi di avvicinarmi, magari avrebbe coccolato anche me. Ma cosa vado a pensare?! Bah. Mi avvicinai. «Ciao» provai. Lui si voltò e mi rivolse un sorriso, poi mi sussurrò un 'Ehi'. «Ti piacciono i cani?» gli chiesi, giusto per curiosità.
«Si, a volte mi piace stare in un prato con un cane perché so che lui non mi tradirà mai, lo sento come un amico» fece una pausa, come a ricordare un episodio «e a te piacciono i cani?» mi chiese, guardandomi per un attimo negli occhi, come a voler sapere davvero.
«A me piacciono tutti gli animali, in particolare cani e gatti e come hai detto tu prima, loro sono tuoi amici e non ti tradiranno mai» poi ricordai. «Quando ero in Italia non avevo molti amici e quando ero triste stavo sempre con Lola, questo cane è importantissimo per me e gli voglio davvero bene. Per me c'è sempre stata, a differenza delle persone» mi scese una lacrima, non so se per il 'discorsetto' di Lola o per l'amarezza del fatto che non ho mai avuto nessuno al mio fianco. Zayn la notò e la asciugò con un pollice.
«Tranquilla, capisco cosa si possa provare per un cagnolino, a volte gli vuoi più bene di quanto ne voglia a una persona. E d'ora in poi non sarai mai più sola, perché noi saremo con te» Disse abbracciandomi. Poi mi cantò ad un orecchio

I'll be here, by your side,

 no more fears, no more crying.

 Dio, che voce! Ma adesso tutta questa dolcezza e gentilezza nei miei confronti? Da dove l'ha cacciata?
«Meglio?» disse, staccandosi delicatamente.
«Si, grazie» gli risposi con voce tremante.
«Ragazzi vi siete persi? Su che si fredda tutto!» Harry. Mi ero dimenticata il motivo per cui fossi lì.
«Arriviamo!» Gridò Zayn, anche per me. Mi prese la mano e ci dirigemmo verso casa. Era stata una mattinata meravigliosa.
Appena rientati vedemmo tutti seduti attorno al tavolo che ci lanciavano occhiate. Chi maliziose, chi affamate, chi curiose e poi c'era mio fratello che stava uccidendo Malik con lo sguardo.
«Non mi ha mangiato, Louis» gli dissi, notando che mi stava guardando in modo strano, quasi... geloso?
Niall rise alla mia battutina -che tanto battuta non era- e io mi sedetti a capotavola -si, è quello il mio posto- tra Harry e Zayn, mentre dall'altro capo c'era Louis che mandava occhiate a Malik. Ok, Louis geloso mode on.

          ***

Dopo mangiato andai in cucina per lavare i piatti e Liam mi raggiunse.
«Allora, cos'è successo prima?» mi chiese, era una femmina di quarant'anni che viveva in mezzo ai gatti e moriva dal sapere gli ultimi gossip.
«Quando?» volevo vedere quanto resisteva.
«E dai! Prima, con Zayn, giardino, cani, abbraccio. Racconta!»
«Oh, non è successo niente, mi ha detto che gli piacciono i cani e che passa del tempo con loro e io gli ho raccontato di quando in Italia stavo con Lola perché non avevo amici e mi ha detto che ora ci siete voi e non succederà più una cosa così.» Forse avevo lo sguardo sognante perché Liam mi passò una mano davanti la faccia.
«L'unica cosa che so solo io l'hai raccontata a Zayn, perché?»
Cosa ne so, mi sono venute da sole le parole. «Non lo so» risposi sinceramente.
«Ragazzi venite in salotto, Louis deve dire una cosa» ci annunciò Niall che fece un occhiolino a Liam e sparì dietro la porta.
Senza dire nulla, ci dirigemmo verso il salotto e vidi Louis sul tavolino di vetro.
«Louis William Tomlinson, scendi immediatamente da quel tavolino!» Dissi evidenziando l'immediatamente. Niall e gli altri risero e Louis mi cacciò la lingua. Risposi con un pugno sul braccio e una linguaccia. Harry mi invitò a sedermi vicino a lui e io mi sedetti.
« Allora, siamo tutti riuniti perché -fate il rullo di tamburo, please-PERCHE' I RAGAZZI VENGONO A VIVERE DA NOI!» disse con tutto l'entusiasmo del mondo. Harry nascose un sorriso e io capii.
«Dov'è il trucco Tomlinson?» gli chiesi.
«Quale trucco?» rispose.
«IL. trucco» sibilai.
«Ahh, dovrai condividere la camera» disse in un sussurro che però io avevo udito benissimo.
«Che cosa?» gli chiesi, volevo dargli una possibilità di cambiare quello che aveva detto.
«Ha detto che dovrai condividere la camera» mi sussurrò Zayn in un orecchio. Mi ero sciolta a sentire quella voce così vicina per la seconda volta in una sola giornata.
«E con chi?» chiesi a denti stretti a Louis.
«Non con Harry» rispose lui. Meno uno. Avrei evitato di sloggiare quando avrebbe ripotato a casa le sue puttanelle.
«Ah, le camere sono a tre» POSSO SCHIAFFEGGIARE MIO FRATELLO?
«Niall russa, quindi dorme con Lou e Hazza. Ariane io e Zayn dormiamo da te, va bene?» mi chiese Liam con la faccia da cucciolo.
«Per me va bene» gli risposi con un sorriso. Non volevo fare la bambina, quindi accettai.«Zayn?» gli chiesi, per essere sicura che tutti fossero d'accordo.
«Per me non ci sono problemi, lo sapete.» disse con un sorriso.
«Allora le stanze sono fatte!» disse Louis.
«Bene, allora noi andiamo. Ci vediamo stasera... E Lou, cambia le lenzuola eh!» ci salutò Harry.
«A dopo» li salutai, prima di salire per le scale.

 

 

 

SPAZIO ALL'AUTRICEEE

allora, il prologo è tutto attaccato perchè sono un'impedita che non sa usare l'html.

spero che questo capitolo vi piaccia, e ... una recensioncina piccolina fa sempre piacere uu

grazie a quelli che seguono\recensiscono la storia e un grazie speciale ad una mia splendida amica.

GRAZIE PER TUTTO, BEBE'.

Un altro grazie a Claudia, non so come avrei fatto senza di te <3

un bacio a tutti, Marti xx

 

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Capitolo 3
*** Goodnight, baby ***


I ragazzi sarebbero venuti a vivere a casa mia. Avrei condiviso la camera con Liam e Zayn. Dovevo riordinare la camera. Adesso.
Aprii la porta della mia camera, pronta a mettere tutto a posto, cacciare il materasso da sotto il letto, cambiare le lenzuola e lasciare due cassetti per i miei nuovi ‘coinquilini’.
Accesi il computer, aprendo iTunes e mettendo ‘Skyscraper’di Demi Lovato. Amavo quella canzone e adoravo Demi. Per me era sempre stata un modello, nonostante tutto quello che ha passato. Cominciai col togliere un paio di maglie che ormai non mettevo più, lasciando liberi tre cassetti. Dovevano farseli bastare. Poi, misi in ordine la scrivania, riordinando un paio di libri sullo scaffale e lasciando ‘Il meglio di me’ di Nicholas Sparks sul comodino. Misi a posto un paio di scarpe che avevo usato lo scorso Sabato e un paio di Converse del Lunedì. Aprii il cassettone sotto il letto e cacciai il materasso e la rete. Uscii dalla camera e aprii la porta in fondo al corridoio, di fianco al bagno. Entrai e mi diressi verso l’armadio, dove presi due lenzuola, uno per il mio letto -matrimoniale- e uno per il letto singolo in cui avrebbe dormito uno dei due. Rientrai in camera e rifeci i letti. Presi le lenzuola da lavare e le portai nella lavatrice. Quando risalii, trovai Louis sul divano a guardare la tv.
«Fratellino, hai già preparato tutto?» gli chiesi.
«Si, le lenzuola sporche sono in camera. Puoi portarle sotto, per favore?» mi domandò con la faccia da cucciolo. Annuii, voltandomi e salendo in camera. Mi sdraiai sul letto per venti minuti. Ne avevo davvero bisogno.
Dopo questa piccola pausa, uscii dalla camera e andai nella stanza di Lou per prendere le lenzuola e portarle sotto. Entrai con gli occhi chiusi, ma stranamente trovai una camera pulita e ordinata. Mi rigirai su me stessa, osservando sulla parete alcune foto. Ritraevano me e Louis da bambini, ai miei due anni, ai suoi dieci e una sfilza di immagini mi riaffiorarono nella mente. Infine, trovai una nostra foto ai suoi diciotto anni. Ricordo bene quel giorno. Decisi, di malavoglia di raccogliere le lenzuola e portarle in lavatrice. Presi le lenzuola e scesi al piano di sotto.
A mia sorpresa trovai tutti i ragazzi sul divano a parlare. Tutti tranne Niall.
«Cosa fai?»mi chiese Harry.
«Sto andando a scalare l’Everest, Styles. Cosa pensi stia facendo?» gli risposi con ovvietà, prima di scendere le scale e scaricare le lenzuola sul pavimento, vicine alle mie, a fianco alla lavatrice.
Risalii, finalmente trovandoli tutti insieme, sul divano.
«Ciao Ariane!»mi salutò Niall.
«Ciao biondo!»gli risposi io.
«Ti va una pizza?» mi chiese Liam.
«Si, buona idea!» gli risposi. «Per me patatine e wurstel» gli dissi, prima di sparire in cucina. Posai sull’isola la tovaglia, sei bicchieri, sei piatti, sei forchette e sei coltelli. Dato che erano le sette e mezza, decisi di andare in salotto e mettere la tovaglia.
«Una mano non dispiace, eh!» dissi a quei cinque babbuini.
«Ti aiuto io» mi rispose Zayn.
Oh, che carino. Sparimmo entrambi dietro la porta.
Entrati in cucina, Zayn prese sei tovaglioli dal cassetto e le posate. Poi si dileguò dietro la porta. Presi i bicchieri e i piatti e li misi sulla tavola.
«Cosa volete da bere?» chiesi.
«Birra» rispose Lou.
«Birra anche per me» sorrise Niall.
«Anch’io» affermò Harry.
«Zayn?» mi girai verso di lui, per vedere se stesse seguendo il discorso.
«E birra sia.» sorrise soddisfatto. Mamma mia che sorriso!
«Liam, io e te coca-cola, vero?» chiesi a mia volta a Liam.
Lui annuì. Zayn mi seguì in cucina, poi mi chiese «Dov’è da bere?»
«Dobbiamo andare sotto, le tengo sotto le birre» gli dissi, per poi passargli accanto e andando sotto. Sentii dei passi dietro di me. Mi aveva seguita!
Entrai nello sgabuzzino e presi la coca cola; lui era dall’altro lato a prendere la birra. Non appena mi girai, mi trovai a qualche centimetro dal suo viso.
«A-andiamo?» chiesi io, con voce tremante. Stupida voce che tremava quando non doveva.
Lui annuì e con le nostre lattine salimmo di sopra.
«Cos’è successo?» ci chiese Harry, con voce maliziosa.
Zayn entrò in cucina, così mi voltai verso Harry.
«Cosa caspita hai in quella mente contorta, Styles? Cosa poteva mai succedere?»
Harry non rispose, perché Zayn rientrò in sala. Il campanello suonò.
«Nessuno si scomoda?» notando che nessuno si muoveva andai da mio fratello.
«Ho il portafogli sopra, mi dai i soldini per la pizza?»gli chiesi, con la faccia da bambina.
Lui, di malavoglia, si alzò e si diresse verso la porta. Io mi sedetti vicino Liam.
«Se è carino riportami il suo numero!»gli dissi. Niall rise. Che carino quel ragazzo, rideva sempre. E’ questo che adoravo di lui. Aveva sempre il buonumore.
Louis rientrò con sei pizze in mano.
«Allora, com’era?» gli chiesi io.
«Era davvero carina» disse Louis, sottolineando la A.
«E ce l’hai il suo numero, vero?»chiese Harry, speranzoso.
Mio fratello scosse la testa. Mi avvicinai a Harry e gli feci una carezza.
«Su che si fredda!» urlò Niall.
Tutti ci fiondammo sul tavolo, io sempre a capotavola, Harry e Zayn ai miei lati, Louis dall’altra parte.
Cominciammo a mangiare. 
 

                                                                                                                    ***

«Ah, che mangiata!» disse Niall, soddisfatto.
«Niall, hai mangiato anche le fette avanzate mie, di Liam e di Ariane. Ci credo che sei sazio!» disse Zayn, con un sorriso stampato in viso. Amavo i suoi sorrisi.
«Ma io non sono sazio» gli rispose Niall.
Quel ragazzo non ha una fine. Ridemmo tutti.
«Vado in bagno» annunciai.
«Ariane?» mi disse Louis, facendomi capire ciò che voleva dirmi.
«No, Louis.» risposi.
Avevo sofferto di alcuni disturbi. Dopo ogni cena, o almeno la maggior parte, andavo a vomitare in bagno. Non ne avevo mai parlato con nessuno, fino a qualche mese prima, quando Louis mi aveva pregato di raccontargli cosa mi succedeva. Gli raccontai tutto, ma avevo già smesso. Poi lo raccontai anche a Liam, dato che con lui non avevo segreti. Avevo anche sofferto di autolesionismo per qualche mese. Era dovuto al fatto che avevo pochi amici e quelli che avevo erano lontani. Ma smisi quasi subito.
Uscii dal bagno e tornai in salotto. Erano le dieci e nessuno sapeva cosa fare. Liam e Niall avevano sparecchiato e messo tutto in lavastoviglie e adesso stavano tutti seduti su poltrone e divani a pensare qualcosa da fare.
«Perché non facciamo il gioco della bottiglia?»propose Liam.
«Ok» rispondemmo tutti in coro.
Ci mettemmo sul tappeto e cominciammo da Harry. Poi fu il turno di Liam, poi di Zayn.
«Verità» disse Zayn.
«Cosa hai sognato nelle ultime notti?»gli chiese Niall.
«Una ragazza» rispose Zayn, tranquillamente.
Mi venne spontaneo abbassare lo sguardo, non seppi il perché.
«Vogliamo di più!» disse Lou.
«La domanda era chiara: cos’ho sogna nelle ultime notti, e io ho risposto. Passiamo oltre.»
Toccava a me.
«Verità» dissi, ingenuamente.
«Se stasera dovessi portarti qualcuno, di questa casa, a letto, chi sarebbe?» mi chiese Harry.
«Stupido pervertito che non sei altro! Siete tutti d’accordo sulla domanda? Lou?» tutti annuirono.
Credo che cominciai a sudare freddo.
«Ehm… eddai ragazzi!»
«Sbrigati!» mi disse Harry.
«Zayn» risposi, senza pensare.
La bocca di tutti si aprì in una ‘O’ e sulla faccia di Zayn si dipinse un sorriso, poi mi lanciò uno sguardo malizioso, a cui io scossi la testa.
«Avete voluto la verità» dissi io, in mia difesa.
«Credevo non rispondessi» mi disse Harry.
Zayn continuava a fissarmi, soddisfatto.
Continuammo per tutta la serata così, poi, verso mezzanotte, decisi di abbandonare il campo. E con me Liam e Zayn.
Entrati in camera, Zayn la cominciò ad osservare, mentre Liam si sdraiò tranquillamente sul letto singolo.
«Io vado a mettermi il pigiama»annunciai; poi mi diressi verso il bagno.
Rientrai in camera e trovai Liam e Zayn con i boxer.
«Dovevo bussare?» chiesi io, incurante.
I due scossero la testa.
Zayn uscì e restai con Liam.
«Bello il pigiamino!» mi disse Liam. Il mio pigiama era una maglia lunga di Louis che mi arrivava si e no a metà coscia e le coulottes.
«Grazie» gli risposi io, sorridendo.
Zayn rientrò. «Sei velocissimo, Malik» gli dissi io, spiritosamente.
Liam uscì. «Bel pigiama» mi disse Zayn.
«Pure tu?» gli risposi io, ridendo.
«E’ bello.» disse, sorridendo.
«Liam mi ha detto che devo dormire con te»ruppe il silenzio il pakistano.
«Per me non ci sono problemi, lo sai.»
Liam rientrò.
«Allora, voi due dormite insieme, io nel letto singolo dato che Ariane tira i calci la notte» disse Liam.
Gli lanciai un cusino in pieno viso. «Non più!»gli urlai contro.
Zayn rise sotto i baffi. «E tu non ridere, Malik» gli dissi io, lanciandogli un cuscino.
«Ehi, ragazza» mi minacciò lui, lanciandomi un altro cuscino.
«Piccioncini, le smancerie da un’altra parte, per favore» ci disse Liam. Gli lanciammo due cuscini allo stesso tempo. Poi ridemmo tutti e tre.
«Dai, sotto le coperte che è tardi»fece la sua entrata Louis.
«Fratellino che ci fai qui?» gli chiesi
«Siccome hai degli ospiti non significa che io non debba darti la buonanotte» mi rispose Lou, in tutta innocenza.
Mi alzai e gli andai in contro, abbracciandolo e dandogli un bacio fraterno sulla guancia.
«Buonanotte» gli sussurrai in un orecchio.
«Buonanotte» mi disse lui. «E voi due –si rivolse a Liam e Zayn- mettetevi il pigiama!».
Scoppiammo a ridere.
«Buonanotte» e detto questo, Louis uscì dalla camera.
Entrammo tutti e tre nel letto, io nello stesso di Zayn e Liam nell’altro.
«Buonanotte» sussurrai io.
«Buonanotte Ary» mi rispose Liam
«Notte, piccola» mi sussurrò Zayn in un orecchio.
Ora potevo dormire. E sognare.

 

 Spazio a me!!

Allora, forse è un po’ lunghetto (ma forse no) ma mi piace scrivere. #sapevatelo.
Vi piace il capitolo? Ditemi tutto quello che provate per questo capitolo (?)
Un bacio a tutte quelle che seguono\recensiscono la storia
Un ENORME grazie a Simona e Benedetta. Voi sapete perché.
Grazie a Claudia, sei un angelo venuto in terra (?)
Al prossimo capitolo
Marti xx :)

 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Good Morning ***




Un raggio di luce mi risvegliò dal mio sogno, proprio nel momento in cui il ragazzo bello e affascinante si avvicinava al mio viso. Maledissi il sole e me stessa per non aver chiuso bene le persiane. Nel momento in cui il mio cervello inizio a funzionare, mi resi conto di avere un braccio che mi cingeva la vita e un respiro sul mio collo. Aprii gli occhi di scatto, trovando di fronte al mio letto, Liam che dormiva beatamente sul letto singolo. Realizzai che il braccio di Zayn stava esplorando il mio fianco sinistro. Ormai non mi sarei addormentata, così decisi di alzarmi. Ma come facevo senza svegliare Zayn?
'Zayn, togli il tuo braccio impertinente dal mio fianco' pensai.
Come per miracolo, Zayn tolse il suo braccio da sopra di me e ringrazia qualunque forza divina. Come un elefante su un filo per stendere i panni, mi alzai e sgattaiolai fuori dalla porta.
Andai in cucina e trovai un'ombra con un cespuglio in testa. HARRY.
«Buongiorno tesoro» mi salutò Hazza.
«Buongiorno ricciolo» e gli saltai addosso, stritolandolo e lasciandogli un bacio sul collo.
Iniziai ad aprire sportelli e sportellini e presi tre brioches, tre tazze, latte, the, caffè, biscotti, biscottini e qualunque cosa si trovasse in cucina.
«Come mai stai preparando il pranzo degli sposi?» mi chiese Harry, rompendo il silenzio che si era creato.
«Voglio preparare la colazione ai ragazzi, solo per oggi, ovvio» gli risposi. Una risatina.
«Ci vediamo dopo, Hazza» e detto questo, salii le scale.
Con un calcio deciso ma delicato aprii la porta. Liam e Zayn ancora dormivano, posai la colazione sulla scrivania e decisi di svegliarli. Sapevo che Liam amasse che lo si svegliasse con la luce del sole, ma Zayn? Non sapendo cosa fare, mi avvicinai al letto, mi sdraiai vicino a lui e cominciai a sussurrargli in un orecchio.
«Zayn, Zayn svegliati» cercavo di essere più delicata possibile.
«Mmmh» fu la sua risposta.
Liam una volta mi aveva detto che Zayn soffriva il solletico in un modo allucinante e in quel momento mi si accese la lampadina. Mi misi a cavalcioni su di lui e cominciai a solleticargli i fianchi, fino a salire al collo. Cominciò a ridere, fino a quando non gli toccai il punto maggiore, dietro il collo. Zayn si alzò di scatto, facendomi cadere all'indietro sul letto e lui mi cadde sopra.
«Finito?» mi disse con voce roca, ancora impastata dal sonno, avvicinandosi sempre di più al mio viso e bloccandomi le mani.
Scoppiai in una risata. Lui cominciò a farmi il solletico tra il collo e l'orecchio, il mio punto debole. Scoppiai a ridere.
«Zayn, Zayn ti prego! B-Basta!» lo supplicai.
Lui si bloccò, allontanandosi dal mio viso.
«Svegliamo Liam- gli dissi - poi facciamo colazione» continuai, indicando il vassoio sulla scrivania.
«Apri le persiane» ordinai a Zayn mentre mi avvicinai al letto di Liam.
Zayn si diresse verso la finestra e aprì le persiane.
«Liam, svegliati, Liam!» lo svegliai io.
«Buongiorno Ary» mi sussurrò lui
«Buongiorno» gli risposi
«Giorno Zay» disse Liam rigirandosi verso la finestra su cui era appoggiato Zayn.
«Giorno» rispose Zayn.
«Vi ho portato la colazione a letto, solo per oggi, volete mangiare?» gli chiesi.
I due iniziarono a fare la bava guardando il cibo.
«Sedetevi nel letto grande» li invitai io.
Presi la colazione e la misi sul mio letto. Misi la colazione al centro e mi sedetti tra i due ragazzi.
«Benvenuti in questa casa, godetevi questa colazione preparata da me come se fosse l'ultima, anche perché sarà l'ultima, buon appetito» dissi e i ragazzi si tuffarono sulla colazione.
«E poi dite a Niall» commentai io.
«Ary, non essere timida fai come se fossi a casa tua» mi invitò Liam.
Sorrisi, poi presi la tazza e mi ci versai un po' di latte e caffè e presi dei biscotti.

***

A fine colazione, Liam ruppe il ghiaccio «Ragazzi, che ne dite di scendere?» ci chiese
«Si, ormai si sono fatte le undici» dissi, guardando l'orologio.
«Io scendo, voi due vestitevi e scendete» disse riferendosi a me e Zayn.
Io e il moro annuimmo.
«Agli ordini, papà» gli dissi io, con voce da bambina.
Zayn rise. La sua risata. Scossi la testa, come a togliere quel pensiero.
Liam uscì.
«Vai tu o vado io in bagno?» chiesi a mister Malik.
«La precedenza alle donne» mi rispose a tono di 'io conosco e rispetto il galateo'.
Ma semplicemente aveva fatto andare prima me perché lui aveva bisogno di più tempo per aggiustarsi quella cosa che si ritrovava in testa e se sarebbe andato prima e ci avrebbe messo tempo, perchè ce ne avrebbe messo, io l'avrei cacciato dal bagno a calci in culo semplicemente perché il bagno era mio.
Entrai nel bagno, mi feci una doccia veloce, mi avvolsi nell’asciugamano, mi asciugai i capelli ricci, mi misi un filo di matita e uscii, diretta in camera.
Aprii la porta e trovai Zayn sul letto, in mutande e petto nudo, praticamente come l'avevo lasciato a parlare con sua madre, suppongo.
«Certo, certo mamma, ci sentiamo» e chiuse la chiamata.
Si, era la madre.
Poi uscì dalla porta diretto verso il bagno. Appena sentii la porta chiudersi, mi liberai dell'asciugamano, mi infilai reggiseno e mutande e mi diressi verso l'armadio in cerca di qualcosa da mettere. Presi un paio di short di jeans e una canottiera e li buttai sul letto. Mi affacciai dalla finestra e stranamente vidi un sole splendente alto nel cielo... Strano! Quel cielo mi ricordava l'Italia, quando uscivo con quel sole bellissimo e andavo al mare. 
Erano passati dieci minuti ed io continuavo a pensare alla mia adorata Italia, che non mi mancava tantissimo, quando dei passi dietro di me mi fecero distrarre dai miei pensieri. Zayn era appena uscito dal bagno con indosso i boxer e a petto, come al solito, scoperto e bagnaticcio segno che si era fatto una doccia pure lui. Se qualcuno fosse entrato in quel momento avrebbe sicuramente frainteso tutto.
Mi squadrava da capo a piedi, con un'espressione tra il meravigliato e lo stupido e anche un po’ di malizioso...
«Serve qualcosa?» ruppi il silenzio.
«No, avevo dimenticato il gel» prese il gel e fece per uscire quando si rigirò verso di me
«Stai bene così» mi disse, mi lasciò un occhiolino ed uscì.
Mi vestii e poi misi le mie ciabattine.
Scesi al piano di sotto e vidi Louis e Liam che si rincorrevano, Louis con un cucchiaio in mano e Liam aveva in mano un uccello imbalsamato, Niall che si abbuffava di patatine prima di pranzo e Harry che come me stava osservando il tutto. Il riccio mi sorrise e io ricambiai il sorriso, quando Liam urlò qualcosa tipo 'Piccione' e mi ritrovai un piccione imbalsamato che volava per casa. Passò sulla mia testa e Zayn, dietro di me lo prese e lo ributtò a Liam che continuava ad essere rincorso da Louis. Io e Zayn attraversammo il salotto fino ad arrivare al divano dove stavano anche Harry e Niall a godersi lo spettacolo con i popcorn in mano.
Si diceva che quei ragazzi fossero normali, ma chi li conosceva a fondo, sapeva che non era così.
Continuarono così per mezz'ora. Dopo un po', lo stomaco di Niall cominciò a brontolare.
«Io vado a preparare qualcosa per pranzo» dissi, salutandoli e scappando verso la cucina.
'cosa preparo?' 'cosa preparo?' pensavo aprendo sportelli e cassetti.
'Pasta!' ma certo la pasta! Colei che mi salvava ogni volta che toccava a me cucinare.
Accesi la musica in riproduzione casuale. 'A thousand years'
Accesi i fornelli e misi a bollire l'acqua. Nel frattempo continuavo a canticchiare.

I have died every day waiting for you,

 Darling don't be afraid I have loved you for a thousand years.

 I'll love you for a thousand more.

«Sei davvero brava» una voce mise fine al mio concerto.
«Grazie» dissi guardandolo negli occhi.
'Mamma che occhi' pensai ma scacciai subito quel pensiero.
«Ti aiuto?» si offrì gentilmente Zayn.
«No, grazie, posso farcela sola» gli feci un sorriso.
«Non ho dubbi» e detto questo mi fece un occhiolino e si dileguò dietro la porta.
Avevo ancora il colore dei suoi occhi impressi nella mente.
Presi un barattolo di sugo e lo versai nella pentola, poi, una volta cotta la pasta la aggiunsi al sugo.
«Ragazzi, dovete mettere la tavola!» urlai, per farmi sentire da quei cinque imbecilli.
Sentii un rumore, ma non ci feci caso dato che c’era Liam a controllare il tutto.
Sentii, dopo poco, dei passi verso la cucina farsi più decisi e vicini. Dopo qualche secondo due braccia mi cinsero i fianchi e mi si posò un bacio dietro il collo. Solo una persona sapeva quanto adorassi i baci sul collo: Harry.
Senza riflettere e ancora confusa da quel bacio, mi girai, incontrando quei pozzi verdi che tanto adoravo.
«Serve qualcosa?» gli chiesi ancora tra le sue braccia.
«No, volevo solo vedere cosa stava combinando la padrona di casa» mi rispose, accecandomi con uno dei suoi bellissimi sorrisi.
Si staccò da me, prese dei bicchieri e andò in salone.
Presi la pentola e la portai in sala.

 

 

SPAZIO A MEEEE :)

Scusate per l’ENORME ritardo, ma non ho avuto il tempo. E quando ho avuto tempo, ho avuto il blocco dello scrittore per colpa della Edwards. Si, Perrie.
Ringrazio le poche persone che leggono e recensiscono questo straccio.
Grazie davvero :D

Enjoy, Marti xx


Questo che vedete qui a destra è il ‘completo da casa’ di Ariane c: --> ( http://data.whicdn.com/images/27063495/demi-demi-lovato-hot-6_large.jpg )

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Capitolo 5
*** Swimming Pool. ***


Ormai era passata una settimana, facevamo sempre la stessa vita: dormire, mangiare, passeggiare, mangiare, guardare la tv, mangiare e dormire… Tranne per Niall, il quale, qualunque attività facesse, si ritrovava sempre a mangiare.
Ormai eravamo arrivati a Luglio, ma non mi preoccupavo che le vacanze stessero finendo perché  avrei avuto un altro anno di vacanza, eh si… Avevo preso una pausa dalla scuola superiore, e con me Liam, Harry, Niall e Zayn. Louis ha già finito la scuola l’anno scorso e non è andato all’università –e nemmeno credo ci andrà, data la sua scarsa voglia di studiare-
Erano le dieci di mattina e già mi ritrovavo a fare certi pensieri saggi, ‘la vicinanza a Liam mi fa quest’effetto, non c’è altra soluzione.’ Mi ritrovai a pensare.
Mi rigirai dall’altro lato del letto, intenta a svegliare Zayn ma lui non era lì. Bene, non c’è Za… ‘Dove diamine sta Zayn?’ mi ritrovai a pensare.
Non ci volle molto a trovare la risposta, perché vidi Zayn che si era letteralmente buttato a sacco di patate di fianco a me sul letto.
«Buongiorno, bella addormentata» mi sussurrò lui, baciandomi una guancia.
Mugugnai qualcosa simile ad un ‘buongiorno anche a te’, senza molti risultati.
«Louis mi ha detto di svegliarti e dirti che oggi si va in piscina» disse, impassibile. Sapevo che a lui non piaceva molto l’acqua, come me, d'altronde.
Annuii.. Non mi piaceva il mare perché era pieno di coppiette che si sbaciucchiavano nell’acqua, tante modelle che sculettano sul bagnasciuga mentre nella piscina era un po’ diverso...Ma ci andavo per far compagnia ai miei amici. Che poi sarei rimasta sotto l’ombrellone a prendere il sole, non che non fossi abbronzata, anzi! Ma non mi piaceva essere un pesce nell’acqua.
Lasciai Zayn nel letto e mi diressi al piano di sotto per prendere il costume.
Lo presi e risalii in camera per prendere i vestiti.
Mi diressi in bagno, mi misi il costume e sopra la maglietta con gli shorts, scesi a fare colazione e la cucina era vuota. ‘saranno a prepararsi’ pensai.
Finii la colazione e sentii dei passi verso il salotto, poi un bacio sul collo seguito da un
«Buongiorno tesoro» di Harry.
Mi rigirai e gli sussurrai un ‘buongiorno’.

Io, Harry e Zayn in una macchina –guidata da Harry- e Liam, Louis e Niall in un’altra.

Zayn si mise avanti e io dietro, immersa nella musica.

***

Ero troppo immersa nei miei pensieri per accorgermi che avevamo superato la piscina e che ci trovavamo davanti una casa. Ed anche una bella casa, aggiungerei.
Harry mi aprì la portiera, per farmi scendere.
Mi catapultai contro Louis.
«Dove siamo? Non dovevamo andare in piscina?» gli chiesi.
«E infatti ci siamo, questa casa è dei genitori di Liam, ma loro sono in vacanza e Liam ha le chiavi. E anche la piscina» mi sorrise.
Tornai in macchina e presi la borsa, ma la borsa non c’era.
«Ary, l’ho presa io per te» una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare.
«Grazie, Harry» lo ringraziai, prendendo la borsa.
Liam estrasse un mazzo di chiavi e ne infilò una nella porta.
«Ragazzi, non toccate nulla, non sfiorate nulla, non respirate su nulla, non mangiate su nulla, non be..» cominciò Liam, ma io lo bloccai «Ok, andiamo in piscina.»
Quel giardino era immenso, con fiori e piante curatissime, una piscina enorme e una fontana… La casa-sogno, praticamente.
Mi tolsi i vestiti, rimanendo in costume.
Tornarono anche Liam e Niall che nel frattempo stavano trovando qualcosa da mangiare per il piccolo irlandese e i ragazzi si tuffarono nell’acqua, tutti tranne me e Zayn che non avevamo intenzione di entrare.
«Perché non entri?» mi chiese Zayn.
«Non mi va- gli risposi- e tu?»
«Se te lo dico riderai » quella non era una domanda, era un’affermazione.
«Prometto che non riderò» lo rassicurai io.
Chiuse gli occhi e, inaspettatamente, mi prese una mano tra le sue e cominciò a parlare.
«Ho paura dell’acqua, da sempre, ma non lo sa quasi nessuno perché non mi piace confidare il mio segreto alle persone. E poi, ammettiamolo, con un fisico come il mio –si indicò i pettorali- che non sappia nuotare non lo si può nemmeno minimamente sospettare» mi disse, sorridendo all'ultima parte.
«Si, sono dei bei pettorai- dissi ridendo con lui- comunque so cosa significa aver paura dell’acqua, diciamo che un po’ di terrore ce l’ho anch’io. Ma affronteremo tutto insieme, come amici i quali siamo.» dissi, mentre un sorriso si faceva spazio sui nostri volti.
Zayn mi attirò a se, stringendomi in un abbraccio, che ricambiai. Affondai la testa nell'incavo del suo collo e lui, con le sue mani, mi accarezzava la schiena. Aveva un profumo di menta. Menta e tabacco.
«Ci buttiamo insieme?» mi chiese d'un tratto Zayn, staccandosi dall'abbraccio.
«Lo faresti?» gli chiesi io, a mia volta.
«Con te, si» disse, accecandomi con uno dei suoi sorrisi.
Si alzò dalla sdraio e mi prese in braccio, a stile principessa.
«So camminare, sai?» gli chiesi io, terribilmente in imbarazzo.
«Così è più bello» disse lui, scoccandomi un bacio sulla guancia. In una frazione di secondo mi ritrovai sott'acqua, ancora attaccata a Zayn e lui stretto a me.
Risalimmo insieme, ancora appiccicati. O meglio, Zayn stava appiccicato a me e io dovevo reggermi a lui per non affondare.
Scoppiammo a ridere entrambi, staccandoci e raggiungendo gli altri.
«Sei riuscita a far entrare Zayn in acqua? Quali poteri hai, Tomlinson?» mi chiese Louis.
«Io rassicuro la gente, altro-Tomlinson, invece di ridergli contro» dissi io, lanciando sguardi a tutti.
«Beh, che ne dite di fare due passaggi a pallavolo?» propose Liam.

Pranzammo nel giardino di Liam e parlammo del più e del meno.

Alle due decidemmo di rientrare in piscina, in fondo non avevamo mangiato tanto.

Io e Zayn restammo a bordo piscina, mentre gli altri ci invitavano ogni cinque secondi a entrare con loro.

Alle tre e mezzo, con Zayn andammo a sederci sulla sdraio.
«Allora, come te la passi a ragazzi?» mi chiese lui.
Tasto dolente, Malik.
Schivai l’argomento con un ‘non me la passo’ «e tu?» gli chiesi.
In tutta risposta, alzò le spalle. «Non ho mai trovato il vero amore.» disse, con lo sguardo basso.
Lo guardai per bene e notai che era veramente bellissimo. «Ti capisco» gli dissi, in tutta risposta.
Il pomeriggio lo passammo conoscendoci.

***

Arrivati a casa, ci facemmo una doccia e poi preparammo la cena.
Questa volta, fu Harry a cucinare e ci deliziò con delle fettine di pollo e delle patate –per la felicità di Niall- e tutti apprezzammo la cena.
Alle undici, io, Liam e Zayn decidemmo di salire in camera. Era prestino e avremmo parlato un po’.
Dopo esserci messi in ‘pigiama’ –se così vogliamo chiamare i boxer di Zayn- ci coricammo. Zayn stava stretto a me e Liam nell’altro letto. Iniziammo a parlare del più e del meno, finchè Liam ci fece una domanda davvero strana.
«Cosa c’è tra voi due?» chiese, indicando prima me e poi Zayn.
«Niente» rispondemmo all’unisono io e Zayn per poi guardarci negli occhi e scoppiare a ridere.
«A me non la date a bere. In ogni caso, state bene insieme» confessò Liam, guardandoci.
«Forse» commentò Zayn, sottovoce.
Qualcuno bussò alla porta.
«Buonanotte ragazzi» disse Niall, mandandomi un bacio.
«Notte ragazzi. Notte bella, sogni d’oro» disse Harry, avvicinandosi al letto per lasciarmi un bacio sul collo.
«Buonanotte, riccio» gli sussurrai all’orecchio, prima che lasciasse la stanza.
«Malik, Malik, Malik- recitò Louis, in tono tragico- non lo sai che le sorelle degli amici hanno i baffi?» gli chiese.
«Louis, il mondo di Patty?» gli chiese Zayn.
«Lou, a certi livelli?!» gli chiesi io, posandomi una mano sul cuore in segno di disperazione.
«No, non guardo il mondo di patty, ogni giorno su Boing» ci disse Louis, offeso.
«Come ti pare, fratello. Togliti dai piedi» gli dissi, col tono più dolce che avevo.
«Buonanotte, ragazzi. Ah, e Zayn, non la mettere incinta prima dei venti!» gli lanciai un cuscino che lo prese in pieno viso e detto questo, Louis uscì dalla camera. 
Continuammo così per un’altra ora. Poi Liam cadde nel mondo dei sogni e lasciò soli me e Zayn.
«Ci addormentiamo anche noi?» mi sussurrò all’orecchio Zayn. Brividi. Provai solo brividi.
Annuii. «Buonanotte Zayn» gli sussurrai.
«Notte bellissima» mi bisbigliò Zayn all’orecchio. Poi mi lasciò un bacio sulla guancia.






SPAZIO TO MEEEEE 
ancora SCUSATE per il ritardo!!!!
è il fatto che non trovo il tempo DD: 
HELP ME!
vabuò.. qualcuno gentile gentile che mi dice come si mette il meravigliosa banner di Pettyfer? (non so fare nemmeno il nome col link DD:)
SONO UN CASO DISPERATO, LO SO.
grazie per leggere, ragazze. siete AMAZAYN.
buone vacanze a coloro che se lo sono fatte\se le stanno facendo (è.é)\ se le faranno. o a chi resterà a casa u.u
Bacioni a tutti, una recensione non dispiace mai uu
Marti xx

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