Nothing seem the same thing that you were thinking before.

di Girl_writer97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologue. ***
Capitolo 2: *** Yeah, who are you another copy of Justin Timberlake? No, please tell me why are you so vain boy. ***
Capitolo 3: *** Party or what? ***
Capitolo 4: *** First of all, I never said ''you're a geek'' calm,down. ***
Capitolo 5: *** Everything is a mess in my mind. ***
Capitolo 6: *** It's so unfair, isn't it? ***



Capitolo 1
*** Prologue. ***


-Prologo-
<< Ti sei mai sentito solo in una stanza affollatissima di gente che non sa neanche chi sei? >>
<< Mi sento così, mi sento solo, anche se gioco una partita di calcio con amici, e se faccio il cretino sopra la moto. >>
<< La solitudine.. è sintomo di tristezza, se sorridi forse non puoi essere solo, o sentirti tale. >>
<< Credimi, puoi. La solitudine può essere anche un nascondere la tristezza sotto forma di  un sorriso, che anche se sia falso, come una banconota truccata,quel sorriso può mascherare quello che realmente senti. >>
Chiusi il computer, prima di vedere cosa aveva scritto quel ''Wild_boy93'' su le mie email. Dovevo tornare alla realtà, quell'edificio ingiallito mi aspettava, per celebrare un altro funerale, tra biologia, chimica, matematica, letteratura e fisica, il mercoledì era tragica, c'era anche ginnastica alla fine delle lezioni. Okay, non avrete capito niente, e non so perchè dovrei dirvi chi sono.. non è importante, sono solo qualcuno, bhe questo non è esatto, ma posso considerarmi una ragazza, un umana, magari un po' strana ma almeno non un vegetale. Odio il chiasso che c'è nelle città, odio lo smog delle macchine, odio quel fracasso che hai anche nella mente, quando sei sotto pressione. Odio quel fumo che esce da quelle cartucce fatte a mano, e quelle impacchettate, odio essere in trappola tra le mura della mia stanza, è come soffocare. Solo una persona può riempire le mie giornate e quella persona è Brian, il mio migliore amico, dalle elementari, non ho mai avuto amiche dato che sono troppo ''out'' per essere ''in'' e decisamente non mi interessa, l'edificio ingiallito di cui vi parlavo, è l'High School River nella mia città, una piccola città, non troppo caotica, ma benestante. Quest'estate un ragazzo, mi aveva contattato per email, ho letto il suo nickname, mi ha interessato, abbiamo iniziato a parlare, le opzioni erano tre a: era solo un quarant’enne pedofilo, in cerca di flirtare con una ragazza minorenne, b: Poteva essere un ragazzo che non aveva niente da fare e stava cercando di attaccare bottone con qualcuna oppure per finire la c: un ragazzo con una personalità strana ma forte, qualcuno come me, optai per la terza un po’ impaurita di fantasticare troppo, sulla realtà che però poteva benissimo essere un’altra. Non so chi sia come ho appena spiegato, ma mi piace parlare con lui, sembra pensarla come me, e poi mi attrae, non ho mai visto una sua foto, e ad essere sincera non voglio vederla rovinerebbe tutto quello che abbiamo creato , voglio continuare a rispondergli alle email, ma restando anonima,sono anche furba, non voglio essere stuprata o avere uno stalking. Voglio rimanere decisamente quasi invisibile, e non voglio apparire troppo presa. Voglio vivere il mistero, senza troppo pensarci troppo.
<< Niki! La classe di bio è stata spostata in sala laboratorio di scienze. >>
<< Brian, fammi allacciare le converse, arrivo. >>
<< Fai presto! Ah cosa dice il tuo ammiratore segreto nelle email? >>
<< Brian per l'ultima volta, lui non è il mio ammiratore segreto, non so chi sia, adesso andiamo faremo tardi! >>
Lo presi per un braccio, con lo zaino sulla spalla e ci incamminammo, per affrontare l'inferno, ovvero solo una nuova lezione di bio.

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Capitolo 2
*** Yeah, who are you another copy of Justin Timberlake? No, please tell me why are you so vain boy. ***


-Psst, Brian hai la relazione?- Mi girai, alla terza fila, al banco vicino alla finestra dov'era seduto Brian, mi tormentai il mio ciuffo nero, e aspettai la sua risposta. -Niki, non dirmi che te ne sei scordata?- -No, bhe si.. sono stata piuttosto impegnata, con tutti i preparativi per il matrimonio di mia madre.- -Che tua madre si sposa?- -Si, non te l'avevo detto? Con un tipo, conosciuto al corso di salsa, l'anno scorso, ed è la prima volta che la vedo presa, anche più di quanto lo fosse con mio padre- -Misà, che tu da quando ti senti, con quel tizio delle email ti sei scordata che hai un migliore amico, ma comunque quando si sposa, e che pensa tuo fratello?- -Cosa vuoi che gliene importi a Tyler, non se ne mai fregato, da quando mio padre ci ha lasciato, tra una settimana, abbiamo prenotato la casa sul lago, e poi quel ragazzo, non centra niente, tu la settimana prossima vieni con me al matrimonio, scommetto che anche a quell'acido di Tyler farebbe piacere, non mi abbandonare Brian- -Come se avessi scelta, dal tronde..ma con tuo fratello poi? Mi odia, ogni volta sembra che io devo stuprarti, il che è una cosa così retorica e bizzarra ci conosciamo da troppo, lo sa anche lui non capisco perchè mi guarda così male, poi a pensarci forse neanche posso essere dei vostri, mia sorella ha la gara di ballo, e mi sta completamente stressando, da due mesi esatti, se gli do buca mi uccide- -Brian, lo prendo per un sì- gli faccio un occhiolino, e giro la testa prima che lui, mi potesse rispondere, il che fu una botta di culo mostruosa visto che il professor Flick era appena entrato nella classe dopo venti minuti di ritardo, notevole per un professore, e guarda guarda a quanto pare abbiamo perfino un nuovo infiltrato, un classico ''figlio di papà'' stra ricco, con dei capelli da bullo, e un corpo da atleta, con lo sguardo tenebroso alla Edward Cullen, e a vederlo l'aspetto è pari ad un Justin Timberlake rifatto con gli zigomi molto più morbidi e due orecchini in più, per evidenziare il lato ''duro' della personalità, ormai non mi stupisco, non voglio avere un ragazzo è così banale, dopo un po' va a finire che ti mette le corna, e addio. Sarebbe frustrante, restare con un ragazzo così al lungo, sarebbe giurassico, o perfino peggio. Fino a quando il corpo diventa flacido, per dirla tutta, che schifezza. Nella mia classe sono tutte impegnate, o meglio prese tranne le secchione, che sono troppo studiose, che non hanno tempo neanche di guardarli i ragazzi, se non con la coda dell'occhio. Va a finire che si sposeranno con dei libri, e sembreranno ancora più scoppiate. E benvenuti alla High School River, e questo non è tutto, ma potremmo parlarne in seguito. Tommy Clarkson, è a casa con il raffreddore, e il posto a fianco al mio, e vuoto. Il che è un bene dato che avevo già fatto la doccia, e non volevo avere altri spruzzi, per essere spiegata la lezione di storia, o quant'altro, però non sarebbe stato un bene comunque visto, che la sedia era libera e chissà chi avrebbe potuto sedersi, ed io ero già preparata a quel brufoloso e occhialuto di Tommy, e non ad altri. Il professor Flick, era lì a spiegare la visita di quel nuovo individuo, venuto da Bradford, faceva il figo, e salutava tutti, il che mi dava terribilmente hai nervi, ad un certo punto dopo una lungo benvenuto, il professor Flick chiese al moro, dove avrebbe preferito sedersi, e lì tutte le ragazze anche quelle già impegnate con qualcuno della squadra di Basket, indicavano al ragazzo di sedersi accanto a loro, quel belloccio invece sorrideva, e mostrava loro che era troppo figo, per sedersi lì, e non ci pensò due volte, prima che potessi oppormi, a mettere quelle sue scolpite chiappe sulla sedia che apparteneva a Tommy, e cioè la sedia vicino alla mia, per farla in breve il moro, di cui non avevo ascoltato neanche il nome, si era seduto proprio vicino la persona che non lo voleva attorno, ma tanto sarei stata troppo occupata alla spiegazione del signor Flick, e anche a Brian, che sembrava volermi dire qualcosa su quell'individuo, gli feci spallucce e gli sussurrai, anche se non credo che avesse recepito il messaggio, che avremmo parlato più tardi, nella pausa mensa, ovvero il pranzo. Ecco, che il banco del signorino 'sono un figo da paura' era completamente invaso da libri, quaderni, matite e tutto il resto, mentre temperava una matita, si voltò verso di me, in realtà stavo scrivendo la relazione che per miracolo mi aveva passato Brian tramite Corinne una ragazza della fila centrale, mi diede un colpo sul braccio. -Ma che cazzo fai?- lo guardai in canesco. -Ah niente, volevo solo presentarmi alla mia nuova compagna di banco, sono Zayn, Zayn Malik bella- -E con questo?- avevo risposto irritata. -Ma niente, solo che le ragazze pagherebbero per stare al posto tuo, adesso- -E se io pagherei, per farti andare via?- -Senti, calmina, se ti sto in culo, posso cambiare posto- -Magari- gli avevo fatto un sorrisino macabro, ed ero tornata alla mia relazione, se il professor Flick scopriva che non l'avevo fatta, potevo dire addio alla D guadagnata lo scorso anno, e sempre mantenuta, e mi stava bene, in bio, mi stava bene. Questo ragazzo, mi sta innervosendo. Cosa vuole ancora? Le sue labbra erano vicino il mio orecchio, adesso. -So che ti do fastidio..ma non capisco perchè- -Guardati allo specchio..e troverai la risposta, adesso ho cose migliori da fare che ascoltarti- -Lo faccio già tutti i giorni.- -Contento tu- -Ma sai chi sono io?- -Zayn, mi pare che ti chiami così- -Interessante, ti ricordi il mio nome..comunque non sono solo Zayn, sono Zayn Malik ti dice niente?- -Che serve ripetere il tuo cognome,l'hai già detto prima..e in ogni caso non mi interessa, non diventerò tua moglie- -Ma ci speri- -Ma neanche per sogno- -Certo..Bhe se vuoi sapere chi sono veramente, allora incontriamoci dopo scuola, poi se cambiassi idea- -Credi che abbia voglia di giocare? Ho altre cose da fare, che starti dietro. Diamine ti sto a sentire da mezz'ora forse, e mi stai proprio sulle palle, se non ti dispiace..- La campanella era suonata, dovevamo andare nella sala di letteratura, speravo non ci fosse quel ragazzo, l'avrei preso a calci, lui e la sua stupida superiorità, dovevo prendere Brian è andarmene. Ma dov'era finito? Probabilmente, era già lì, mi dovevo dare una mossa, non volevo incontrare quell'essere di nuovo, e infatti quando sentì i miei libri cadere, non vidi la sua faccia per fortuna. -Scusami, ero distratto- -Ehm, tranquillo- -Aspetta, ti do una mano- -Grazie, ma non c'era bisogno.- -Figurati, ah che sciocco non mi sono ancora presentato, sono Harry, molto piacere- Davanti a me c'era un ragazzo riccio, con dei bellissimo occhi verdi. -Sono Niki, ma sei nuovo?- -Ah si, mi sono trasferito qui con degli amici, siamo tutti e cinque nuovi, spero avrò l'occasione di presentarteli.- -Lo spero anch'io, scusa sono in ritardo per la mia lezione, ci si vede in giro Harry- -Ciao, Niki ci si vede in giro- Finalmente un ragazzo gentile in questa scuola, di ragazzi stronzi o secchioni, Harry non poteva proprio essere paragonato a quello Zayn, solo a pensarci mi veniva un nervosismo nauseobondo, ma poi perchè ci stavo pensando, ah lasciamo stare. E' un narcisista, un arrogante, prepotente, e non mi sorprenderei affatto se fosse uno di quei bulletti. Tutto il contrario di Harry, era stato gentilissimo, e io l'avevo travolto con i miei libri, mi sentivo terribilmente in colpa, ed è la prima volta dopo anni, precisamente dopo la separazione dei miei, ero diventata un po' più insensibile, per farla breve. -Eccoti finalmente- Brian mi salutò con la mano io ricambiai, la professoressa Galligar quella di letteratura, mi aveva visto, ma non aveva detto una parola, fortunatamente quella era l'unica classe dove i posti erano a libera scelta, mi sedetti vicino Brian che mi aveva tenuto il posto. -Che fine avevi fatto? Il tuo ammiratore segreto, ti ha scritto?- -No, ho avuto un incidente con i libri- -Del tipo?- -Ma niente, poi un ragazzo mi ha aiutato- -Vuoi diventare come le altre?- -In che senso scusa?- -Vuoi impegnarti, per poi fare le corna, o riceverle?- -Ma ti pare? No per niente, io sto bene così- -Signorina Loran, vuole condividere ciò che sta dicendo con il signor Osmet? le consiglio di farsi un giro, dalla preside- Peggio di così non poteva andare,Brian mi fece una faccia stana, io però prima di andare risi, così rise anche lui e mi mandò un bacio volante. Mi diressi verso l'ufficio della preside, erano tutti così indaffarati, mi sedetti ad una delle sedie lì vicino e aspettai. Dopo un po' vidi passare Harry, che mi salutò con la mano, e dopo mi raggiunse. -Cos'hai combinato?- disse ridendo. -E così ovvio, che io abbia una prof con la luna storta oggi?- -La Gallager?- -Si, esatto.- -Aahah succede anche con me, che mi manda quì- -Tu che ci fai qui, invece anche tu nei guai?- -No, non ancora, sono venuto qui per compilare le iscrizioni, sai il trasferimento ad un altra scuola, ed altro- -Capisco.- -Senti, io e i miei amici diamo una festa stasera, abbiamo invitato un po' di gente, così per conoscerci che ne diresti, di farci un giro? Porta chi vuoi, tieni l'indirizzo, così ti faccio conoscere i miei amici, è poi sarà divertente- -Stasera dici? Vedrò cosa posso fare..se posso ci vengo senz'altro!- -Perfetto, allora ci si vede.- Harry si era allontanato, ancora gentile, ancora impeccabile, massì sarebbe stato divertente, tanto non avevo piani migliori, e a Brian gli avrebbe fatto senz'altro piacere, adora le feste, poi magari se sarei stata ancora diciamo accettabile, avrei avvertito anche Tyler, sempre se non era preso dalla sua play station, in guerre stellari o altre cazzate varie. Dopo l'attesa, fui ''accolta'' nell'ufficio della preside, praticamente non disse niente di interessante, anzi forse anche per lei, non c'era nessun motivo, intendo un motivo valido per essere mandata lì, forse davvero la Gallager si era fatta una canna mentre studiava Lord Tennyson e Shaekspear, oppure era così di suo. Finita quella specie di chiacchierata, mi accorsi che era ora di pranzo, non vedevo l'ora di rincontrare Brian, per dirgli della festa, quando ancora una volta, finì addosso a qualcuno, questa volta non avevo niente a parte la borsa. -Scusami!- Mi tirò su, quante volte dovrò cadere ancora prima di perdere definitivamente la memoria oggi? Starò a vedere, la giornata scolastica non è ancora finita.

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Capitolo 3
*** Party or what? ***


Dov'e che eravamo rimasti? Ah, si ora ricordo. La mia seconda caduta, in una giornata scolastica. Stravolta a travolgermi, non furono i ricci di Harry ne tanto meno quello sguardo arrogante di Zayn, bhe dal'altra parte almeno non avrei rifatto un'altra figura di merda con Harry, degli occhi azzurri, mi guardavano e tenevano lo sguardo su di me. -Stai bene?- disse dopo un ennesimo, 'scusa' come se non fosse abbastanza. -Chi io? si sto bene.- -Meglio così, scusami non ti avevo vista- Mi fa passare anche per un fantasma, adesso andiamo bene. Avevo bisogno di vedere Brian, ero arci stufa di questi incontri inconvenienti, per questa mattina. -Niall, piacere- lo sconosciuto, biondo mi porse la mano. -Sono Nicole, ma mi chiamano tutti Niki- -Vabene, Niki.- Sembrava strano, era stato il primo ad aver detto il mio nome intero, ma bho sembrava che avessi quasi confidenza con lui, sembrava un tipo apposto, suppongo anche lui sia nuovo. Quante nuove matricole,non capitava da tanto, sarà solo una coincidenza. Harry ha perfino detto, che qui ci sono altri suoi quattro amici, perciò altra gente da conoscere. -Allora, hai fame?- Mi ero completamente dimenticata che quel biondo, mi fissava. -Un po' direi..- -Io sono così affamato che mi mangerei ogni cosa, andiamo Niki- Mi prese per il braccio, senza che io avessi potuto replicare, quel ragazzo era strano, ma simpatico. -Veramente io...devo trovare Brian- dissi staccandomi da lui. -Chiunque sia Brian, non mi lasciare solo, fallo venire qui- -Allora, andiamo a cercarlo- -Non è che poi, il cibo finisce?- -Ma sei fuori? Il cibo in mensa, non finisce mai. E' talmente una merda, che nessuno lo prende, tranne il venerdì che c'è pizza- -E come fate a sopravvivere?- -Portiamo provviste- -Ma..ma..io non sapevo..- La sua faccia era al quanto buffa, e non mi trattenni dalle risate. -Vuoi dividere il sandwich con Brian?- I suoi occhi gli s'illuminarono per la felicità mi riprese per il braccio. -Andiamo, forza! cosa stiamo aspettando?- Cercammo Brian dappertutto, ma purtroppo sembrava svanito nel nulla, cosa strana anche perchè, lui è sempre in un tavolo ad aspettarmi, mi sentivo sola, ma in compenso c'era Niall, che mi faceva compagnia. -Allora, l'hai trovato?- -No...qui non c'è...strano, non è da lui- -Bhe..vorra dire che dovrò aspettare..ti va di conoscere qualcuno?- -No, niall devo scappare, sarà per un'altra volta, piacere di averti conosciuto- -Ci vediamo Niki- mi salutò con la mano e mi sorrise io ricambiai. Strano, ma carismatico e parecchio dinamico. Le altre lezioni,furono una totale noia, Brian non c'era, e perfortuna neanche Zayn, non vidi ne Harry ne Niall per l'intera giornata rimasta. Tornai a casa, provai a richiamare Brian mille volte, ma senza alcuna risposta, mi arresi alla cinquantesima, ero distrutta, lessi qualcosa e mi addormentai, A svegliarmi oltre a mio fratello Tyler fu un trillo, proveniente dal mio lap top, cavolo Wild_boy93, mi ero completamente dimenticata. Mi hai fatto preoccupare, come va? Giorno noioso per me, neanche le fusa del mio gatto mi hanno rallegrato. Ciao, sono stata impegnata una tortura assoluta, che non immagini, ma perfortuna stasera vado ad una festa. Che coincidenza anche io ho organizzato una festa con gruppo di amici, peccato non sia la stessa. Non potrebbe, chissà a quanti chilometri di distanza viviamo. Chissà se un giorno c'incontreremo mai. Chi può dirlo, scappo. Avevo spento il computer, suonava stupido andare alla festa senza Brian, ma potevo chiedere a Tyler. Ah comunque, con il tizio delle email non c'è un rapporto d'affetto, e solamente una conoscenza che non verrà mai approfondita. Scendo le scale. -Tyler, stasera danno una festa, ci vieni?- -Che? Festa?Scordatelo, sorellina chiama Brian.- -Non mi risponde...allora si o no?- -Forse- -Ma quanto sei imbecille! Mamma?- -Negozio di torte- -Che tortura..bhe io per le dieci e mezza devo essere pronta- Annuì, con lo sguardo menefreghista. Un altro tentativo fallito, nel chiamare Brian. Dove si sarà cacciato? Scelgo qualcosa per la festa, ma non qualcosa di troppo provocante, vada per un jeans e un top, e le solite converse. Un po' di matita, non troppo mascara. Un ora dopo, vidi che anche Tyler si era vestito, chissà forse anche lui si era rotto le palle di guerre stellari. Una notifica sul cellulare. Fa che sia brian, fa che sia brian. Su Brian, sei ancora in tempo. Invece no, e ancora lui. Divertiti stasera. Anche tu. Era quasi un amico, da quest'estate. Mi andava a genio. Per non parlare che a volte, le sue parole erano come poesie, ci sapeva fare con le parole. Poco dopo, lasciammo un biglietto a mia madre attaccato al frigo, e uscimmo. -L'indirizzo, schiappa- -Tieni, idiota.- -Ma è una via nuova?- -Probabilmente.- -Chi da questa festa?- -Nuove matricole- -Ricche, suppongo- Eravamo di fronte, ad una villla, gigantesca. Sentivamo risate, e urla. Suonammo il campanello. Aprì un ragazzo familiare...il ragazzo era..

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Capitolo 4
*** First of all, I never said ''you're a geek'' calm,down. ***


Ci risiamo, dovrei mettere un segna libro prima di interrompere con questa storia, ma fortunatamente non sono del tutto andata a male, andando a ritroso io e Tyler eravamo finiti difronte quella porta, la festa era già iniziata. Ero come immobilizzata, essì ammetto le gambe mi tremavano le gambe, a vedere quegli occhi guardarmi e non toglierli nemmeno per un secondo dal mio viso, mi sentivo così stupidamente a disagio. -Allora entrate?- Mi sorrise, il ragazzo lì presente invitandoci ad entrare per non farci rimanere fuori a morire di freddo. Era ancora più carino, di come lo ricordavo. Indossando solo una maglietta a mezze maniche, e dei pantaloni a vita bassa. Si aggiustò il ciuffo, sulla capigliatura stra-riccia. Tyler mi spinse per varcare la soglia della porta e in un attimo mi ritroverai anche io dentro, quella villa gigante. Ah già, come se non aveste capito. Il ragazzo, ancora in posizione eretta di fronte i miei occhi, era Harry. Quel ragazzo così bell...gentile, intendevo dire. Non devo assolutamente pensarci ai ragazzi, sono tutti degli stronzi con un fare elegantemente rozzo, e fottutamente fastidioso, primo promemoria della serata: Non guardare Harry negli occhi, e non fissarli i capelli. Tanto per essere sicura, meglio prevenire prima di curare, no? Andiamo avanti..Harry..ci fece strada e mio fratello, scomparve fra la folla per andare a salutare amici di vecchia data. -E' il tuo ragazzo?- mi chiese Harry, sempre senza essere invadente. -No, non ho ragazzi. E' solamente mio fratello- Guardai per l'appunto, Tyler mentre sfoggiava alcuni passi di danza in pista, il che non mi faceva essere fiera di mio fratello, seppure fosse il maggiore, ma mi metteva ancora di più in imbarazzo, e poi davanti a Harry, non avrei avuto più il coraggio di guardarlo in faccia, anche se fui costretta, Harry credo notò il mio disagio, e si limitò a sorridere. Diamine! potrebbe smetterla anche lui, non voglio diventare un peperone, questa sera. Il rosso non si abbina ne al nero del top, e neanche alle converse. Continuavo a fissare Tyler, che sembrava essere divertito. Che famiglia, che famiglia. Ma la mia mente non parlò, e distolsi lo sguardo da quella discoteca fatta in casa, con tanto di luci e dj. Dopo quella pausa, di silenzio dalla conversazione, Harry mi punzecchiò la spalla, dolcemente, e mi prese per un braccio. -Ti va di conoscere i miei, amici adesso?- mi chiese. -Se gli troviamo in tutto questo casino- dissi quasi urlando, mentre la musica mi penetrava nelle orecchie, senza fermarsi, e in queste rimbombava. -Non preoccuparti, seguimi- Ci facemmo strada fra altri ragazzi, intenti a bere drink, e salimmo delle scale. Ci avviammo verso una porta. Ma davvero, quelli sono nascosti qui? Saranno, dei depressi. Ma mentre i miei pensieri vagavano, mi ritrovai in una stanza con un divano, e una televisione a quarantadue pollici, sulla parete. Proprio su quel divano di pelle beige, tre ragazzi mangiavano patatine, e guardavano qualcosa nello schermo. Ma alla nostra entrata,tutti si girarono forse per il rumore, e lo scricchiolio, della porta. -Hey Niki, tutto bene?- Era proprio il biondo, di questa mattina a scuola....cavolo come si chiama ah, si. -Hey Niall, che sorpresa! Tutto bene- dissi. -Ma..?- Harry c'interruppe. Ma Niall, continuò. -Trovato Brian?- Già, Brian. Chissà davvero dov'era finito, non volevo pensare al peggio, ma mi stavo preoccupando, sul serio. Davvero, troppo insolito. Ma scacciai, Brian dalla testa, prima di un eventuale pianto isterico. Feci parlare Harry, ignorando la domanda. -Voi vi conoscete?- domandò il riccio confuso. Niall, cominciò a ridere e come non farlo, la sua risata era super contagiosa, lo seguì, senza pensarci. Harry sembrava tra le nuvole. -Si, da questa mattina- mi affrettai, nel toglierli i dubbi. Gli altri due ragazzi, si avvicinarono a me, porgendomi la mano. -Io sono Liam- -E io Louis- -Niki, come ormai già sapete- -Bel nome!- disse il ragazzo con la maglietta a righe rosse e bianche. -Anche il tuo, lo è- gli risposi. -Allora frequenti, anche tu l'High School River?- Mi chiese l'altro ragazzo, che invece indossava una camici a a quadri. -Si, ormai da una vita- -La trovo, una bella scuola- continuò. -Forse perchè, non la conosci- gli dissi sarcasticamente. Mi rifugiai, negli occhi di Harry che erano tranquilli. -Bhe..- iniziò a dire, ma Liam lo interruppe. -Manca Zayn...dov'è Zayn?- No, ti prego non quel nome. Magari hai solo sentito male,Niki rilassati, hai sentito male.. ma.... -Allora ragazzi, nessuna pupa decente?- Liam, non aveva sbagliato. Ed ecco, mister arroganza che fuma una sigaretta davanti a i miei occhi, che nervoso, m'irrigidì speravo solo di non dare all'occhio, ma nessuno mi stava guardando, un punto a mio favore. -Ah sei qui..dov'eri?- chiese Louis. Mentre Harry disse -Sempre il solito, zayn- -Dovevo aggiustarmi i capelli.- Tutti scoppiarono a ridere. Tutti, tranne io, ma credo che il moro non mi abbia preso ancora inconsiderazione, chissà forse ho il mantello di Harry potter, e non me ne sono accorta. Invece no, mi ha guardato, facendo l'ultimo tiro con la sua malboro consumata, e con una bottiglia di vodka, tra le mani. -Niki...- -Zayn...- Abbassai lo sguardo, Harry mi stava vicino. -Ciao, secchiona com'è che sei qui?- -L'ho invitata io- s'intromise Harry. Il moro mi guardò, e mi passò vicino. ma si rivolse, agli altri. -Vado a rimorchiare, qualcuna- Io ero al massimo, della sopportazione. I ragazzi, non dissero niente. Ma Louis, seguì Zayn non so per quale motivo. Oh bhe...fatti loro. -Scusalo, lui è fatto così- mi disse Harry. -Ma come diavolo fate a sopportarlo?- -Anni di duro lavoro- aggiunse Liam. Sorridemmo, all'unisono tutti anche Niall. -Bhe, andiamo di sotto- propose il biondo. Concordammo tutti, e scendemmo rapidamente quella rampa di sclale. -Che casino, spero solo di non perderti fra questa marea di gente- mi sussurrò Harry. Gli sorrisi, senza dire niente, le mie gote stavano subendo una metamorfosi, Niki ricorda il promemoria, non fare stupidaggini. E' un fottuto ragazzo, non devi neanche guardarlo, ma è così carino, ah al diavolo le carinerie! -Vuoi bere qualcosa?- continuava ad essere così gentile, e avevo la nausea, ma magari se si allontanava mi sarei sentita meglio, provare non costa nulla. -Per me, una cola grazie- -Arriva, subito- Harry, si avviò verso il tavolo, ed ero rimasta sola, non riuscivo a vedere Tyler, ma non dovevo preoccuparmi, dopo di tutto era maggiorenne anche se non li dimostra neanche diciotto anni, e così immaturo. Niall e Liam, erano spariti. E non c'era traccia, di Zayn e potevo stare tranquilla. Senza avvertire harry, decido di prendere una boccata d'aria fresca, e anche provare a chiamare Brian, per l'ennesima volta. Stavo per uscire dalla porta, quella di servizio che si affacciava su un giardinetto, non troppo grande. Sentivo delle voci, e delle risate non troppo lontane. -Ah si..no c'è ma dico l'hai vista..sembra venuta da un altro pianeta...è stranissima quella Niki Lou..- Altre risate in sotto fondo, avevo capito di chi si trattava. Stavolta, un calcio nelle palle non glielo toglie nessuno, giuro. Non mi avevano visto, ancora per poco. -Chi sarebbe la sfigata, Zayn? Sei un egoista..un narcisista..uno stronzo, sai solo il mio nome..anzi neanche quello, ma non mi conosci, giudica tua nonna, ma non me, Mi stai terribilmente sulle palle, non ti azzardare a nominarmi, neanche- Primo premio, per strilletta, vediamo un po' cosa risponde. Gli avevo spaventati, Louis tolse il disturbo e ci lasciò soli. -Nik...non ho detto che sei una sfigata, calmati!- -Ah no, vedi che ho le orecchie, non sono ancora sorda.- -Non volevo, offenderti- -Vuoi conoscermi? Bene, sai che ti dico non me ne fotte un cazzo se i miei genitori si sono separati, se mia padre passa tutto il tempo, con uno che vuole sposare ma che conosce solo da un anno, in una scuola di ballo..trascura me e mio fratello, Tyler, mio fratello è diventato un acido, e credo sia un miracolo se sia venuto qui stasera, a scuola tutti mi odiano..e Brian, il mio unico amico, non si trova da stamattina. Sei soddisfatto Malik? guarda che il mondo non gira intorno a te- Mi guardava, con degli occhi tristi, spenti. Non credevo, valesse la pena di parlare con uno come lui, ma non mi diede scelta. -Io...Niki...scusami, mi sono comportato una merda con te, pensavo che fossi una di quelle viziate..mi dispiace, ma non ti ho chiamato sfigata, scusami.- -L'hai già detto- -Lo so, posso fare qualcosa per farmi perdonare?- -Lasciami sola.- -No non chiedermi, questo- -Eggià certo, perchè adesso che sai tutto, hai compassione per me non è vero?- -No..non è così..faccio l'idiota, ma non sono quello che sembro- -E chi sei, quel ragazzo in quel dannato riflesso?- -Niki..io.. è meglio che vada, poi penso che Harry ti stia aspettando, non vorrai farlo preoccupare. Penso che gli piaci, è un bravo ragazzo, non farlo soffrire.- -Ma..- -Non dire niente, ma perdonami, ti chiedo solo questo, ah un altra cosa, se vuoi posso darti una mano in arte, non te la cavi bene, ho visto i tuoi schizzi, forse disegni con rabbia, se vuoi aiuto, non esitare a chiedere- -Sei il solito antipatico, me la cavo da sola.- -Come vuoi..- Si stava allontanando, quando il cellulare mi vibrò lessi il messaggio, e scoppiai a piangere così d'istinto, non piangevo da un'eternità, ma riuscivo a riconoscere il sapore salato delle lacrime. Zayn, mi vide a terra, e venne da me, urlavo, mi diceva di calmarmi, ma io non potevo, ero troppo triste, mi abbracciò, gli strinsi la maglia che diventò bagnata e sporca di mascara e matita, non riuscivo a fermarmi, le lacrime erano incessanti, mi strinsi ancora di più a Zayn, lui mi accarezzava, senza aprire bocca. Riuscì a vedere un'ombra, una sagoma di un ragazzo, anche il riccio era lì, mi stava fissando si avvicinò, e Zayn sorpreso,si staccò e allora Harry, prese il suo posto, mi stringeva più forte di Zayn, il moro si allontanò del tutto dopo avermi guardato come nessuno aveva fatto mai, e il mio cuore non smetteva di battere, e io tremavo, ero diventata debole, debolissima, mi stavo spezzando, non riuscivo a parlare, avevo le labbra secche, solo dopo ore mi calmai, ma ero pallida, avevo il colore di un giallo ammuffito, Harry mi porse un bicchiere d'acqua, aveva le mani sulla testa, era preoccupato. -Tranquilla Piccola, ho chiamato tuo fratello..sta arrivando, sarete presto a casa, ma se è successo qualcosa, diccelo, possiamo aiutarti, cos'è successo Niki? Guardarmi..parlami.- Zayn, era dietro, un po' nascosto, sentiva tutto, stava fumando un altra sigaretta, anche lui sembrava spaventato, ma poi magari mi sbagliavo. Guardai Harry, l'unica cosa che dissi, balbettando e quasi senza voce fu. -Brian..Brian...-

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Capitolo 5
*** Everything is a mess in my mind. ***


Harry continuava a non capire, tendevo a rincasarmi tra l'incavo del suo collo da dove potevo sfiorare i suoi riccioli che cadevano leggeri sulla nuca, dove le mie dita erano incastrate senza muoversi. Il suo sguardo, era fisso sul mio, cercava di alleviarmi quella specie di dolore, e di spezzare, slegare piano i nodi attorcigliati disordinatamente, nel mio stomaco ma sembrava di riuscirci, ugualmente. Anche se, il risultato non fu dei migliori, forse si era creato un alveare fitto, di farfalle al mio interno, i miei pensieri furono bloccati da tutti quel chiasso fastidioso, e incessante. -Tu, scotti..- disse alla fine Harry, porgendo delicatamente la sua mano, sopra la mia fronte, mezza umida, sudata. Non mi ero accorta, che ero dentro ad un maglioncino felpato, di lana, di un color panna, ricamato, sui bordi delle maniche, gigantesche. Praticamente mi faceva, da vestito. Era caldo, e non avvertivo quei brividi del freddo, che invece percepivo prima con il top scollato. Decisamente, senza nessun'ombra di dubbio, quel maglione mi apparteneva, ci potevo ballare dentro con le braccia. -E, questo?- riuscì a dire flebile, togliendo la sua mano morbida, che era ferma sulla mia fronte, da più di venti minuti. Indicando per l'appunto, quello che indossavo. -Il maglione, intendi?- mi rispose Harry, arricciando le labbra. -E' di Zayn- mi informò lui. Quel nome, mi martellava in testa, non sembrava nel suo stile, adesso noto che al centro, c'è ricamata una renna, ma non troppo grande, però puzzava di fumo, oppure ero io che emanavo quell'odore, dato che poco fa, oppure dev'essere parecchio tempo fa, avevo stretto Zayn,disperato. L'odore del fumo, non svanisce subito, mi dicevo nella mente. -Puzzo di fumo- No, okay l'avevo detto sul serio, ma forse ero ancora in trance, anzi senza il forse, lo ero. Harry, accentuò un ridolino, prima di scoppiare a ridere tutto d'un fiato,scuotendosi i riccioli castani, che gli stavano oscurando quei bellissimi smeraldi, che aveva al posto degli occhi. Poi quando sorrise, mi fece ben notare i denti oltre che perfetti, bianchissimi, sicuramente non come quelli di Zayn, che per la quantità di sigarette che si fumava in una giornata, erano diventati giallastri, capitò anche a mia zia, che era andata al dentista per nascondere il danno, senza risultati però. Ma perchè adesso pensavo, a Zayn? Si, okay mi ha daro un maglione, può essere stato anche gentile, ma resta arrogante, e se crede che mi faccia comprare così, si sbaglia di grosso. Resta un narcisista, un belloccio che bada solo a se stesso, e adesso non dovrei neanche spiccicare una parola, su di lui. Lo odio, lo detesto, e mi va bene così. -L'odore dei vestiti di Zayn, sono tutti così, stavo per darti uno dei miei felponi, ma lui ha insistito e non mi sono opposto oltre, diceva che doveva farsi perdonare, o qualcosa del genere- Mi sorrise, mentre lo diceva. Feci spallucce, ricambiandoli un sorriso, un po' piu forzato del suo, nonostante il suo era del tutto sincero, o così pareva. Comunque...ah, già era come pensavo, il moro voleva avere la coscienza apposto, e poi lavarsene le mani. Bella mossa, mister ''io sono il migliore sulla faccia della terra'' ma ti informò, che il mondo o meglio io me ne frego del tuo ''devo farmi perdenare'' si già, me ne frego, solo perchè non credo tu debba farlo, per farmi capire ancora di più che non mi sono per niente sbagliata sul tuo conto. Però..allora perchè mi tremavano le gambe? Voglio ben dire, se è vero che davvero non me ne frega niente, perchè...diamine, vaffanculo non mi faccio complessi, cerco solo di pensare di meno. Il trucco,si è sciolto. Non è una novità, posso sembrare anche peggio, non è la fine del mondo. Mi consolo nascondendo la mia faccia, con le mie mani. Le lacrime avevano scolorito, praticamente tutto. Ma vabbè, capita. Le ciglia erano bagnate, anche se l'effetto del mascara c'era ancora. Non risposi, non sapevo cosa dire e penso che lui l'abbia capito, anche se mi guarda interrogativo e si tormenta i pollici, in modo agitato. Non muovendo un muscolo. Sbuffo, inizio a sentire caldo, e sono a disagio ad indossare questo maglione, dovrei detestarlo..come detesto..il propietario, dall'tronde, è logico. Ricorda Niki, un altro promemoria, tu lo odi e nonostante tutto quello che è successo, puoi sempre usare la scusa ''mi sono ubriacata'' e per come è fatto Zayn, ci crederà subito, senza chiedere niente, anche perchè se chiederebbe si dimostrerebbe troppo interessato, cosa che lui non è, minimamente, e su questo non ci piove. Il che anche, mi sorprenderebbe. Ma non sono assolutamente abituata, e pronta per questa sorpresa.perchè? Bhe, perchè non succederà. E' troppo occupato, a guardarsi nel suo stesso riflesso, e di aggiustarsi con il gel suo ''amato'' e aggiungerei odioso, ciuffo. Mentre Harry, era immobile accanto a me. La porta della stanza, si aprì velocemente. Ero ormai, nelle braccia di Harry, ed ero abituata alla sua dolcezza, alla sua gentilezza alla sua.... insomma,quando entrò mio fratello, che non era niente a che fare con Harry, mi venne un solo ''ah, sei tu'' un po' delusa, senza mostrarlo troppo ovviamente. Comunque ritornando ad un passo prima, poco prima. Non mi dispiaceva Harry, non mi dispiaceva per niente il suo modo di fare, e più passava il tempo, e più mi rendevo conto che mi metteva persino a disagio parlare con lui e andava a finire che le mie povere guance andavano a fuoco.

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Capitolo 6
*** It's so unfair, isn't it? ***


-Allora rompiscatole, cos'è che non va?- Ero abituata ai stupidi nomignoli che mi dava mio fratello, perciò non mi scaldai tanto. -Credo lei non voglia dirmi cos'è successo- affermò harry, sorseggiando un po' d'acqua da una bottiglia. -Allora Niki?- -Tyler..guarda tu stesso..- presi il mio cellulare dalla tasca dei jeans, e glielo mostrai. -Porca puttana..Niki..io, non pensavo fosse così grave..- -Cosa succede?- Harry si precipitò, di nuovo da noi. -Si tratta di Brian..il mio migliore amico..- dissi con il cuore che quasi mi scoppiava. Tyler gli mostrò il messaggio, era di Brian. Non mi aveva mai mandato un messaggio così, in pocche righe diceva tutto, non era mai stato bravo con le parole a lettere io ero la più brava nonostante, l'antipatia reciproca fra la Gallinger e me. Ma in compenso Brian era uno dei ragazzi più intelligenti che conoscevo. Harry, resto immobile, non disse niente. Tyler invece, mi restituì il telefono, e si sedette accanto a me. -Sorellina..magari si può risolvere..devi stare tranquilla, anche perchè Brian mi deve sfidare ancora alla Play, ricordi? Non può andare via così..- erano le parole più dolci che mio fratello avesse, potuto dire, una lacrima mi rigò il viso. -Quanto dista l'ospedale, da qui?- Chiese Harry, poi continuò. -Se vuoi ti ci accompagno, io insieme a Tyler se vuole venire- Mio fratello, prese la goccia che avevo sulla guancia e la cacciò via, prima che io iniziassi a diventare una fontana. -Che ore sono?- chiese rivolgendosi ad Harry. -Sono le...merda sono le tre di notte!- disse guardando nel suo iphone. -Ehm, vi va di passare la notte qui? Potremmo sempre andarci domattina, posso farmi avere un permesso dalla preside.- -Mamma non torna a casa, l'ha detto lei stessa, chissene frega Niki, puoi dormire con la mia camicia, ti prometto che domani andiamo da Brian, ci puoi contare. Adesso hai bisogno solo di riposare.- -Non vedo alternative- dissi infine io. -Comunque, qui è scomodo, per la notte. Qui ci sono tre camere, io a divido con Louis, Liam con Niall..quella di Zayn è vuota, potete andare lì, ci sono altri due letti.- disse Harry, sedendoci accanto, su quel divano. Aveva ragione era scomodo, ed anche piccolo. Ma, aspetta scherziamo? In stanza con Zayn? Vabbè, almeno c'è mio fratello, chissene frega di lui, della scuola, e anche di mia madre! Voglio solo vedere Brian, non posso ancora crederci, eppure sì è tutto vero, no Niki, Brian non vorrebbe che il tuo viso, sia pieno di lacrime, lui adora il tuo sorriso, fallo per lui. Ma perchè, è tutto così ingiusto. Niente da fare, le lacrime hanno prevalso sopra tutto. -Ehy, Niki..si risolverà tutto..- Harry mi accarezzava la guancia. -Dov'è la camera? sono stanco morto..e Niki anche ha bisogno di riposo, è a pezzi.- -Certo, seguitemi, e un piano di sopra- Dagli occhi di Harry, si notava la stessa stanchezza che aveva mio fratello, io che probabilmente avevo gli occhi rossi dal pianto, sentivo che mi bruciavano un po', ma niente a confronto a come stava il mio cuore, rotto, spaccato in mille pezzi, con un sacco di ferite. Seguimmo Harry di sopra, Zayn dormiva nel suo letto, il mio era praticamente vicino al suo, non ci feci caso e mi misi dentro le coperte, mentre Tyler forse andò al bagno. Mi addormentai all'istante, anche se i pensieri e le preoccupazioni erano aumentate in quegli ultimi dieci minuti. La mattina seguente, una musica mi suonò nelle orecchie. Aprii gli occhi, mi accorsi di avere una doppia coperta, e che nessuno era nella camera, ero praticamente sola. 'fantastico' pensai, mi hanno ,lasciato sola se non mi portano da Brian possono dire addio ai loro gioielli di famiglia, soprattutto Tyler, che me l'ha promesso. Mi chiedevo se, sarebbe stato lo stesso Tyler di ieri sera, ma ne dubitavo. Scesi la rampa di scale, e raggiunsi la cucina. -Ben sveglia, idiota- stesso Tyler, però sorride di più dal solito. -Ehy, dormito bene?- mi salutò con la mano Harry mangiando il latte con i cereali. -Buongiorno Niki!- mi dissero gli altri in coro. -..Ciao- disse una voce dietro di me -Faceva freddino, stanotte eh?- Mi girai, il moro già vestito, aveva una decina di cornetti nelle mani, mi fece l'occhiolino ma non risposi. -Finalmente! Ho una fame..- sentì dire da Niall che iniziava a strafocarsi con quel cornetto al cioccolato e panna, che sembrava gradire alla grande. -Allora andiamo?- dissi io. Harry sorrise. -Finisco di mangiare e prendo la macchina, dammi cinque minuti- -Niki, l'ospedale non chiude- mi disse mio fratello, intento a mangiare una fetta biscottata con la marmellata. -Ospedale?- chiese Niall, sorpreso. -Harry, non disturbarti posso accompagnarla io- disse Zayn, ed io ero sorpresa. -Tu gli hai dato già il maglione, e poi io glielo promesso, non tu, non hai nient'altro da fare?- -Volevo saltare la scuola, okay non ti scaldare tanto ho solamente chiesto- Harry irritato, finì il latte e mi porse la mano. -Sei pronta?- Veramente, avevo le robe della sera prima, il trucco sbavato, e una treccia fatta di fretta, però non mi importava, strinsi la sua mano e lo guardai. -Si, Tyler andiamo- -Dammi un minuto, prendo le chiavi Harry?- -No, usiamo la mia macchina- Mio fratello, fece spallucce e annuì. -Passo a prendere la mia macchina nel pomeriggio- disse infine, dissero tutti si all'unisono. -Sbrighiamoci- -Niki, ci vediamo dopo?- mi guardai dietro, e vidi Niall tutto sporco di cioccolato in faccia, era buffo. -A dopo Zorro.- dissi ridendo. Louis e Liam mi mandarono un bacio volante e Zayn era di spalle. Ci dirigemmo all'ospedale...finalmente.

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