Ancora in due

di Shinji Kakaroth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 02 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 03 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


PIANETA Rybor ANNO SAIYAN 672

"BWA! BWA! BWA!" un bimbo piange disperato mentre nel verde attorno a lui si sta' riempiendo di animali curiosi. Ancora piu' spaventato il bimbo inizia a urlare e continua a piangere. Da un cespuglio sembra che un animale feroce abbia sentito le disperate urla del piccino. Il leoneratto e' una specie di animale molto cattiva. Attacca solo se e' affamato ed e' costantemente affamato! Le zanne feroci si stavano avvicinando inesorabilmente al collo fragile del piccino. La carne si squarcio' e gli occhi scoppiarono nelle orbite. Una mano, piccola ma forte, aveva appena lacerato la testa della belva affamata. "Bardack, smettila di piangere. Non ti servira' a nulla." Il ragazzino fissava il bambino che piano piano smise di piagnucolare, si alzo' in piedi e si mise di fronte al suo fratellone Ravam. "Hai gia' 4 anni e ancora piagnucoli." - "Ma perche' mi hanno mandato su questo pianeta e tutto da solo?" riusci' a dire Bardack trattenendo le lacrime. "Perche' devi migliorare come guerriero e come saiyan. Hai una forza combattiva bassa e credono che mandandoti su un altro pianeta a fare pratica potrai imparare di piu'!" - "Ma perche'? Io voglio tornare a casa!" e stava per rimettersi a piangere quando suo fratello lo fisso' negli occhi e gli disse "Fratellino, lo sai che la mamma e il papa' sono impegnati con gli altri saiyan adulti su un pianeta dove ci sono degli alieni fortissimi. Anche se tornassi dovresti stare solo! Invece io ho convinto il consiglio dei 5 saggi a farmi spedire qua, anche io col pretesto di far pratica. Per fortuna non hanno controllato quali altri ragazzi erano stati spediti quaggiu' altrimenti me lo avrebbero proibito. Lo sai qual'e' la mantalita' di quei vecchi... prima viene il combattimento e poi la famiglia." - "Ma noi non siamo uguali a loro. Perche'?" - "Perche' papa' all'inizio non era cosi' battagliero come lo e' diventato dopo la nostra nascita. Comunque non devi preoccuparti, rimarremo qui un mesetto, combatteremo e vinceremo. Ora preparati, ci mettiamo subito in viaggio." - "Ravam non so che farei se tu non ci fossi. Sei il mio unico amico." - "Nonche' fratello! E ricordati che con me sei al sicuro." Bardack lo fissa e gli dice - "Come sei fortunato fratello, alla nascita avevi gia' 500 di forza combattiva, mentre io avevo appena 50. Come vorrei essere forte come te." - "Vuoi essere forte come me? Bene, allora iniziamoci ad allenare. Cerca col tuo scouter qualche nemico forte e lo andiamo a sconfiggere." - "Va bene fratellone."

I giorni passavano via veloci e i due fratelli combattevano, uccidevano i propri nemici e risparmiavano i deboli. Questa cosa ai saggi non sarebbe di certo piaciuta, Ravam lo sapeva, ma aveva il cuore buono di suo padre e cercava di non fare inutili spargimenti di sangue quando ce ne fosse l'opportunita'. Man mano che i giorni passavano Ravam vedeva la forza di suo fratello svilupparsi e avvicinarsi sempre di piu' al suo grado. Molti lo chiamavano spazzatura solo perche' non era un nobile saiyan, ma lui sapeva che la sua forza non era mai stata posseduta da un saiyan e cercava di tenerla sempre nascosta a chiunque. Soprattutto in questo periodo in cui le lotte intestine tra famiglie Nobili e tribu' saiyan sul pianeta Saiyukya, i bambini che hanno una spropositata forza combattiva vengono assassinati per non essere un problema nel futuro. 'Che rottura la burocrazia... eppure sarebbe bello continuare a vivere combattendo, vivendo e basta. Facendo finta che cio' che importa e' solo l'oggi e non il domani!' questo pensava Ravam ma sapeva che purtroppo avrebbe dovuto sottostare alle leggi della sua tribu'. Senza neanche farci tanto caso si accorse che erano finiti in una citta'. Bardack lo chiamo' e riusci' ad attirare la sua attenzione "Fratellone, cosa facciamo? E' da ieri che non mangio e a dirti la verita' ho una fame!" - "Il super saiyajin della leggenda non si piega di fronte a un po' di fame!" - disse risoluto Ravam, ma il suo stomaco per il disaccordo inizio' a borbottare. "Oh, daccordo, andiamo a mangiare... offro io. Cosa ti va di mangiare? ^_^;;;" - "Vediamo e' da tanto che non mangio l'arrosto della mamma. Era cosi' buono." - "Vediamo un po' se riesco a farne uno anche io." - si avvicina ad un passante, un vecchio signore di mezza eta', e gli fa - "Scusi, sono forestiero, potrebbe indicarmi dove si trova il miglior ristorante della citta'. Io in cambio la lascero' vivere!" Disse sorridente. "Oh, sei proprio buono ragazzino." - credendo che stesse scherzando - "Vedi quel grosso orologio ad acqua? Be' ai suoi piedi troverai cio' che cerchi." - "Oh, grazie!" - "Ragazzino, ma tu sei un alieno?" - gli chiese con una faccia un po' scura - "Naturalmente signore, sono un saiyan e il mio compito e' di vendere questo pianeta per un bel mucchio di denaro." - "Oh, giochi alla guerra." - da dietro apparve Bardack "Fratellone, andiamo io ho fame!" - "Ecco perche' stai cercando un ristorante. Siete affamati, ma perche' non andate in un posto meno costoso?" - "Non si preoccupi per noi, noi ce la caviamo benissimo da soli. Siamo molto forti."

Dopo aver percorso un breve tratto di strada il ristorante era ormai di fronte a loro. Entrati videro che nessuno li andava ad accogliere e allora si sedettero ad un tavolo. Un cameriere si avvicino' per cacciarli via "Gli straccioni qui non sono ammessi. Andate a giocare da un altra parte." - "Io non sto giocando signore. Ho fame, questo e' un ristorante. portatemi un arrosto." - "Ma voi..." Ravam scocciato alzo' l'indice in direzione del muro, e con un breve gesto lo abbatte' in un istante con un colpo d'aria. "Ho fame, cibo! Il guerriero non combatte mai a stomaco vuoto." - "AIUTO! Chiamate Richard!!!" Attesero ancora qualche minuto ed un omone, apparso dalla cucina prese Bardack per la testa "Pulci, se non ve ne andate subito con le buone sono autorizzato a cacciarvi con le cattive." - "Fratello... che ci fai ancora li'?!? Forza fammi vedere quello cha hai imparato in queste 3 settimane." Bardack gli sorrise e con la mano strinse il polso dell'uomo che lo teneva per la testa, finche' il polso non gli si trancio' di netto, e la mano rimase fredda tra le manine innocenti del piccolo guerriero saiyan. Allora tutti iniziarono a gridare in preda al caos. "Bardack, andiamocene via! Questi sono tutti una massa di fifoni." Usciti fuori dalla costruzione Ravam si giro' e lancio' un onda che fece collassare l'edificio. Si sedette per terra e disse "Che bravo fratello che sono, non sono neanche in grado di procurare un pasto a mio fratello minore." - "Ravam, a me basta che stiamo insieme e sono contento." Lo stomaco continuava a rimbrottare ambedue. "Daccordo, salimi sulla schiena e ti porto fuori da questo postaccio, andiamo nella foresta." E subito volarono via dalla citta', verso un boschetto a sud di li'.

Dopo un secondo Ravam era riuscito a individuare una tana di orsosauro. Entro' colpi' con precisione persino al buio, e porto' fuori dalla grotta la carne che quella sera stessa sarebbe diventata un arrosto. Intanto si accorse che una forza combattiva si stava avvicinando a quella di suo fratello, che aveva lasciato a qualche chilometro da li'. Si carico' subito l'orsosauro sulla schiena e si diresse verso il luogo dove si trovava suo fratello.

FRUSH

"Chi e' la'?" - disse Bardack voltandosi verso il posto da cui aveva sentito provenire il rumore. "Ciao. Tu sei uno della mia razza vero?" - un bambino dai capelli corti stava davanti a lui - "Si', sono un saiyan anch'io. Mi chiamo Bardack. Tu come ti chiami." - "Te lo diro' se riuscirai a battermi." Si lancio' sul piccolo che riusci' a malapena a parare il colpo, e non tento' neanche di contrattaccare. Il ragazzino, indispettitosi gli scaglio' un calcio che Bardack riusci' a schivare con facilita'. Allora gli si avvicino' e lo prese per la maglietta, al che Bardack si arrabbio' e scaravento' lo sconosciuto contro un albero. "Questa e' l'ultima cosa che la mamma mi ha dato prima di andare a combattere. Se me la stracci me la pagherai." Posseduto dall'ira, lo straniero lancio' un onda che venne deviata dalla mano del fratello maggiore. "Chi sei tu? Che vuoi fargli?" - disse Ravam indicando suo fratello - "Perche' lo hai attaccato?" Il ragazzino lo fisso' negli occhi e gli disse "Embe'? Che c'e' di strano a volersi battere con qualcuno della propria razza? La lotta e' la nostra vita! Ora spostati, il combattimento tra di noi e' appena iniziato." - "Bardack, ho visto che non ti impegnavi, come mai?" - il fratellino quasi piangente bisbiglio' - "Fame!!!" - "Solo per questo??? Bene, assaggia questi funghi, sono deliziosi. Se vinci ti faro', come premio, un bel arrosto con contorno di funghetti." - "Arrosto???" - si giro' verso il piccolo sconosciuto e disse - "Non mi interessa sapere chi tu sia e cosa voglia da noi, ma per un arrosto faccio questo e altro." - il teppistello dai capelli corti e dalla fascia rossa sul braccio allora gli rispose - "Credi veramente che potrei farmi battere da uno scemo come te? Bene... se sei pronto cominciamo!" Non riusci' a finire la frase che Bardack gli era gia' addosso tempestandolo di pugni e calci. Dopo un vano tentativo di contrattacco lo strano ragazzo si arrese. "Cavoli, sei proprio forte." - "E' tutto merito del mio fratellone, mi ha addestrato lui." - "Bene, mi hai sconfitto, il mio nome e' Toma, mi hanno mandato su questo pianeta per uccidere tutti gli abitanti. Voi siete qui per lo stesso mativo o sbaglio?" - "Si', ma il mio fratellone dice che e' meglio se ci alleniamo, perche' tanto e' inutile uccidere uno che e' debole. Cosi' dice pure la mamma." - "Mamma? Sara' passato un mese dall'ultima volta che ho visto la mia." Ravam senti' nell'aria che la situzione stava diventando malinconica e pesante e allora fece una proposta a Toma - "Perche' non resti con noi questa sera a mangiare? Abbiamo un orsosauro con funghi di contorno. Che ne dici? Non ti alletta l'idea?" - "Mhm... arrosto vero? Il mio preferito."

I tre ragazzini dopo aver mangiato a sazieta' si andarono a stendere lontani dal fuoco per ammirare la bellezza della notte e contemplare la pienezza delle stelle. "La forza..." - Ravam aveva iniziato a dire - "Passiamo una vita a pensare alla forza, ma momenti belli come questi fin'ora ne ho passati pochi." - "Tu parli cosi' perche' sei forte." - lo interruppe Toma - "Credi che nella forza ci sia qualcosa di sbagliato?" - sempre con il massimo relax nel rispondergli, Ravam fisso' una stella brillante, la piu' luminosa, e incomincio' - "Forse nel voler essere forti no, ma nel perseguire ossessivamente questo scopo si'. Il mondo sarebbe piu' bello se i combattimenti fossero fatti solo per il divertimento e non per uccidere. Ma purtroppo queste sono le regole e ne' io ne' voi le potremo mai cambiare. Bene ragazzi... e' ora di riposare." - "Fratello, ma che cos'e' quella palla luminosa nel cielo?" - "Cavoli... e' la luna... Mi spiace tanto per la gente di qui, ma le nostre famiglie ne hanno piu' bisogno di loro di questo pianeta." - "Allora dobbiamo lavorare anche stanotte?" - gli chiese Toma.
"Non preoccuparti, domattina ci sveglieremo riposati e freschi come dei fiorellini. E dato che questi sono gli unici che abbiamo, vi suggerirei di togliervi i vestiti... ci aspetta una lunga notte."
Prima di fissare la luna Bardack vide suo fratello fissare il completo da combattimento appena deposto sul terreno sospirando "Mamma!" Poi la magia si compie e tre scimmioni scatenati iniziano a mettere a ferro e fuoco l'intero pianeta.

L'indomani mattina tutti e tre nudi si risvegliarono, come se niente fosse, volarono verso il posto in cui avevano lasciato i loro vestiti e si accorsero di aver fatto proprio un bel lavoretto. La maggior parte delle citta' che stavano sorvolando erano ridotte ormai a distese di cenere. I corpi carbonizzati si riuscivano a vedere fin da la' sopra, con le loro braccia agonizzanti verso il cielo, sembravano alberi scheletrici e secchi appena buttati giu' dal taglialegne. Il puzzo della putrescenza si elevava per centinaia di metri raggiungendo le narici saiyan. I volti dei ragazzini erano freddi. Non una cicatrice solcava i loro corpi nudi, la coda si stagliava sullo sfondo azzurro del cielo. Qualcuno vedendoli scendere cosi' dal cielo li avrebbe definiti degli angeli. Avevano appena distrutto 19 delle piu' importanti citta' di Rybor.

"In fondo un po' mi dispiace per questi poveretti. Non deve essere affatto divertente ritrovarsi un saiyan sul proprio pianeta." - fece Ravam, ma venne spiazzato da una battuta si suo fratello - "E perche' mai? Sul nostro ce ne sono tanti e hai mai visto nessuno lamentarsi?" - "P...PFFFFFFFFF! AH ah ah ah! E' proprio buona Bardack." - "Bene gente, adesso che si fa? Io voglio andare a casa." - al piu' grande venne un idea - "Forse se distruggiamo tutto e in fretta possiamo tornare a casa... allora..." - TIN TIN TIN TIN TIN TIN - "vediamo la mia navicella e' a 200 km a Nord di qui... quella di Bardack, 39 km a Sud-Ovest mentre quella di Toma e' a 63 Km Nord-Est... Okkey... ora le programmo per venire tutte qui... Ci metterano una mezz'oretta. Intanto rimbocchiamoci le maniche. Direi di dividerci, tanto non credo ci sia qualcuno abbastanza forte da intimorirci, o sbaglio?" - "DICI GIUSTO!" gli fecero Toma e Bardack in coro.

Dopo neanche 3 ore il pianeta era quasi praticamene deserto. I tre riunitisi di nuovo chiamarono la base saiyan piu' vicina con i loro scouter. "La missione e' stata un successo, come al solito. Il pianeta non ha subito gravi o particolari danni. Si puo' subito cercare un possibile acquirente. Venite a prendere il dominio del pianeta. Noi stiamo per tornare a casa." - dalla stazione si senti' un semplice e spartano "Ricevuto! Arrivati avrete una settimana libera e poi riceverete dei nuovi ordini."

Erano in viaggio verso casa. Finalmente avrebbero reincontrato gli amici. Finalmente non sarebbero stati circondati da alieni strani che li fissavano come mostri. E forse avrebbero trovato anche i loro genitori ad attenderli. Ma cosi' non fu. Dopo una giornata di viaggio ed aver espletato tutti i preparativi per l'accoglienza su Saiyukya, i due fratelli salutarono Toma e tornarono a casa.

Vuota. Completamente vuota. Non c'era nessuno vicino al focolare annerito ad aspettarli. Non c'era la mamma a preparare il pranzo (e questo per un saiyan e' una cosa orribile, se sapete quanto mangia un saiyan come me nd SK).

"Lo sapevi anche tu, vero Bardack?" - "Sono ancora in missione..." - "Cosa vorresti fare? Oramai siamo soli e passeremo una settimana qui, o sbaglio?" - Bardack, armatosi a due mani di coraggio, disse - "Andiamoci..."
Ravam lo guardo' sorpreso. "Dove?" - "Sul pianeta dove sta la mamma e il papa', andiamo ad aiutarli, cosi' tornano prima!!!" - "Ma lo sai che quel pianeta e' popolato da alieni molto forti? Per questo ci mandano gli adulti e non noi bambini." - "Non importa, andiamoci, per favore." Ravam si sedette un attimo a pensare e gli venne in mente "Vediamo... per quel pianeta ci vogliono due giorni di viaggio. Quindi sono 4 giorni solo per andare e tornare. Li' troveremo anche papa' e mamma e se facciamo tutto velocemente potremmo anche sprecarci un paio di giorni. Non ne varrebbe la pena, ma se ci tieni cosi' tanto... D'accordo... andiamo." - Bardack felicissimo salto' in aria gridando - "EVVIVA^^" e dopo qualche secondo ando' a sbattere la testa contro il soffitto. "Ahi ohi uhi!" - "Bene, partiamo subito, diciamo che andiamo in un pianeta villeggiatura per divertirci, cosi' non ci proibiranno il viaggio, ma arrivati oltre l'atmosfera del pianeta, dove la gittata dei sensori di sicurezza non arrivano, cambiamo la rotta per il pianeta Kaioh Shin Sukunai." - "Allora andiamo subito."

Trascorsi i due giorni, senza che fosse riscontrata alcuna anomalia nei sensori delle navicelle, avvenne l'atterraggio sul pianeta Kaioh Shin Sukunai. Questo pianeta era abitato da una razza molto forte, ma poco numerosa. I Kaioh Shin, per l'appunto. Questi credevano di essere i piu' forti di tutti, e si ergevano a massime autorita' del cosmo, mentre erano dei semplici alieni. Consideravano il loro pianeta come un santuario e sebbene fossero dotati di grande forza non la usavano, ne' per il bene, ne' per il male. Erano neutrali in ogni combattimento o guerra ed erano gli eremiti del cosmo. Oltre ad avere una grande forza, alcuni dicevano che avessero anche dei poteri speciali che permettessero di potenziarsi, di rigenerarsi e persino di ritornare in vita dopo la morte. Si facevano chiamare dei e tutti li evitavano per il loro pessimo carattere. Per i saiyan non erano altro che una preda come tante altre.

"Vediamo... Ci sono in totale 25 forze combattive ad un livello molto alto. Ce ne sono due che sembrano quelle di mamma e papa'. Livello 15.304 e Livello 25.300. Si' sono proprio loro. Vediamo... ci mettiamo in contatto con loro?" - "No, facciamogli una sorpresa!" - "Daccordo... sbrighiamoci." I due fratelli si diressero ad elevata velocita' verso il luogo dal quale provenivano i dati dei loro genitori. Ma non appena videro, sparsi per il pianeta, alcuni cadaveri di saiyan si preoccuparono e aumentarono la velocita'. Ad un certo punto un onda dal basso saetto' verso Ravam, che accortosi del fatto schivo' con maestria il colpo. "Aspetta Bardack, qualche idiota si sta divertendo a fare il tiro al bersaglio. Facciamogliela vedere noi!" - "Va bene!" Scesi a terra azionarono lo scouter che indico' la presenza di qualcuno dietro a una roccia. Era un Kaioh Shin. Sembrava stesse abbastanza male. "Hey, perche' ci hai attaccati? Vuoi forse morire?" - "Sto per morire, quindi non mi interessa finire la mia vita eliminando un nemico, seppur bambino." - Bardack avvicinandosi lo fisso' dicendogli - "Bene, le tue ultime preghiere le hai dette. Ora muori." gli lancio' contro un onda che perforo' l'alieno agonizzante. "E' strano fratellone." - "Hai ragione, non e' da noi saiyan lasciare un nemico in agonia. La prima regola saiyan e' il rispetto verso il proprio avversario. Non va lasciato a soffrire, ma ucciso subito. Chissa' cosa diavolo accade qui." - TIN TIN TIN TIN TIN TIN - "Maledizione un nemico si sta dirigendo da questa parte... E' un Kaioh Shin." - "Attacchiamolo di sorpresa, cosi' mamma e papa' tornano prima a casa." - Subito furono addosso all'alieno che evito' l'attacco. "Maledizione. Come ha fatto a vederci? Non ha neanche lo scouter per rilevarci." - "Non vi ho visti piccoli nemici, ma vi ho sentito." Il Kaioh Shin aveva una lunga cresta di capelli bianchi come la neve e un viso freddo, magro e sembrava stesse per morire tanto era bianco. Purtroppo la sua forza era veramente elevata. Con un gesto veloce afferro' per il braccio Bardack e lo lancio' contro una roccia. Il piccolo subi' l'azione senza potersi difendere e si schianto' contro l'enorme pietra. Un fiotto di sangue gli usci' dalla bocca e dal naso e il piccino svenne. "Fratello! Come hai osato maledetto." - "Ora mandero' te nello stesso posto in cui e' finito lui." - "Non ci contare. Hai una forza combattiva altissima ma io ti uccidero'. HYAAAAAAAAAAAAA!" - e si lancio' all'attacco senza piu' capire nulla. Il Kaioh Shin evito' il suo attacco e subito gli sferro' un calcio che avrebbe fatto saltar via la gamba del giovane Ravam se non avesse schivato il colpo. Subito da dietro al Kaioh Shin apparve una coda che l'afferro' per la gola, cosi' tanto forte da staccargli il cranio dal corpo. Ravam esterrefatto, ancora seduto per terra osservava la scena senza dire una sillaba. Dopo alcun secondi di esitazione salto' tra le braccia di suo padre. "Ravam, perche' siete qui?" - "Padre, Bardack mi ha chiesto di incontrarvi e avevamo pensato di venirvi a dare una mano." - "Sapete che il consiglio proibisce che i familiari vadano a combattere sugli stessi pianeti, perche' i sentimenti offuscano i nostri veri obbiettivi. Ma tu sai anche come la penso io. Quindi non vi puniro' per quel che avete fatto." Karrot si avvicino' quindi a Bardack che era svenuto, lo prese tra le braccia e si diresse verso il luogo dove stava combattendo sua moglie. "Ce la fai a starmi dietro Ravam?" - "Si', non preoccuparti per me." - 'Proprio la risposta che volevo sentire da lui. Vedo che fare esperienza su altri pianeti l'ha fatto crescere.'

Fine prima parte.

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Capitolo 2
*** Capitolo 02 ***


Padre... Madre...

PIANETA Kaioh Shin Sukunai ANNO SAIYAN 672

Il saiyan volava forte come il vento, mentre il piccino da dietro lo seguiva.
"Stai bene? lo scontro di prima non ti ha danneggiato troppo?"
"Padre, sono preoccupato per Bardack, mi sembra che non stia troppo bene dopo il colpo subito da quel maledetto alieno!"
Il guerriero saiyan allora lo fisso' negli occhi e lo rassicuro' "Non preoccuparti giovane Ravam, all'accampamento abbiamo in dotazione due Medical Machine! Siamo sempre previdenti quando si tratta di pianeti abitati da nemici forti!"
"Sconfiggeremo anche loro... vero padre?"
Karrot coi capelli scompigliati dal vento aggiunse "Spero proprio di si'!"

Dopo alcuni minuti giunsero in prossimita' dell'accampamento e misero il bimbo a riposare mentre gli adulti discutevano. "Maledetti Kaioh... hanno gia' spazzato via Rack e Vannel... come faremo se dovessero sconfiggerci???"
Karrot si intromise - "Sapete come agirebbe il consiglio se tornassimo su Vegeta a mani vuote."
"Ci spazzerebbero via tutti... non resterebbe vivo nessuno!" - fece un altro dal lato.
"Fratello, credi che realmente ci sarebbe bisogno di ammazzarci?" L'uomo che aveva parlato assomigliava a Karrot in maniera straordinaria, se ne stava all'ombra del suo giaciglio, seduto, aspettando il momento adatto per attaccare i propri avversari con la sua eloquenza - "Io sono d'accordissimo! Gli inetti vanno ammazzati come bestie, non deve essere dato loro modo di prosperare!!!"
Karrot si volto'... "Non sono d'accordo col tuo metro valutativo... adesso rifocilliamoci e prepariamoci... domattina si combattera'... la luna piena apparira' su questo pianeta tra 3 giorni e fino ad allora dobbiamo resistere!!! Niente incursioni se non strettamente necessarie... Assolutamente vietato uscire soli... in gruppo siamo invincibili!"
"Secondo me e' una cosa da conigli, solo delle pecore spaventate e vigliacche farebbero questi discorsi... 'Andiamo in giro assieme... beee... non ci attacchera' nessuno beee!' Io dico di annientarli questa stessa notte... e' completamente inutile trasformarsi in scimmioni se li possiamo distruggere benissimo con le nostre forze e un po' di ingegno! Possiamo..."
"KAAROT! FA' SILENZIO!!! Ho sentito un rumore..."

Pian piano tutti iniziarono a mettere mano al proprio scouter.
"Rilevata una forza pari a 3.000!" - disse Ravam - "Sembrerebbe essere Radical."
Usciti fuori dalla tenda, l'ombra della donna affaticata copri' il volto di Karrot di un velo di sollievo. "Radical, moglie mia, finalmente... erano 3 giorni che avevamo perso ogni tua traccia!!! Iniziavamo a credere alla tua morte." - la donna senza dire nulla gli cadde tra le braccia. Pian piano avvicino' la mano alla luce e la trovo' sporca di sangue.
"Forza... alla Medical Machine"
"Ma capitano... Sono entrambe occupate. In una si trova suo figlio Bardack e nell'altra c'e' Zemol, non possiamo far uscire uno dei due, perche' entrambi morirebbero."
"Allora fate entrare Radical nella cabina di suo figlio... cosi' verranno curati entrambi. E sbrigatevi!" - un tono di preoccupazione stava emergendo dalla voce del capitano della squadra incaricata della conquista del Pianeta Tempio dei Kaioh Shin! Era forse preoccupato per le battaglie dei giorni a venire, o forse per la sorte di sua moglie?

'Caldo... sento caldo... sento la tua presenza... dove sei? Perchè sei qui? Quanto ti ho cercato... cullami, stringimi fino a farmi male... per favore dammi un segno... mi vuoi bene?'

TING!!!

Dopo qualche ora la Medical Machine aveva finito il processo di rigenerazione dei tessuti di madre e figlio.
Subito il preoccupato Karrot si presento' davanti alla compagna per constatare il suo stato di salute. La capsula si apri', la donna completamente nuda, usci' dalla cabina, mentre fiotti di acqua con composti chimici curativi fuoriuscivano dalla capsula. Karrot la trovava piu' bella e femminile del solito, mentre stava uscendo dalla Medical Machine con suo figlio addormentato al seno materno. Poi posatolo su un lettino prese un accappatoio e comincio' ad asciugarsi, suo marito le fu accanto ad aiutarla nell'operazione che solitamente era normalissima, ma tra i due stava diventando alquanto sensuale.

"Allora cara, cosa ti ha potuto ridurre in quello stato pietoso di ieri?"
"Tutto fuorche' uno di quegli sporchi Kaioh Shin. Ieri sera stavo pattugliando la zona Est, come ordinatomi, e ad un certo punto un ombra mi ha colpito... era velocissima e mi ha colpito piu' volte finche' non gli ho lanciato un onda, allo stremo delle forze. Credo di avergli distrutto lo scouter. Immediatamente mi sono nascosta... neanche con tutta quella forza mi avrebbe potuto trovare al buio senza scouter!!!"
"E proprio non sei riuscita a capire di cosa si trattasse?" - la donna comincio' a infilare l'undersuit facendo spallucce - "Capisco... quindi c'e' un problema in piu' da risolvere."
"Non credo..." - fece la donna - "Gli ordini erano di attuare il genocidio dei Kaioh Shin e se quello non era un Kaioh Shin non abbiamo il problema di ucciderlo. Potrebbe ostacolarci, ma in quel caso potremmo sempre trasformarci tutti assieme e credo che lo riusciremmo ad abbattere!" - l'uomo fissando la donna si diresse verso suo figlio, che ancora dormiva, e inizio' ad asciugarlo.
"Mhm..."
"Non preoccuparti caro, se faremo tutto per bene riusciremo a sbrigarci in un paio di giorni. Piuttosto lui..." - indicando Bardack - "...che ci fa qui?"

Ravam era amareggiato, quegli alieni parevano piu' forti di quelli combattuti fin'ora, ma lui sentiva la forza che gli attraversava il corpo come una scossa elettrica, sentiva l'adrenalina che gli imponeva di combattere ancora, la paura durante la battaglia lo faceva eccitare e uccidere non gli procurava poi cosi' tanta gioia. Era un saiyan strano, gli piaceva combattere, ma non uccidere. Sapeva che sarebbe diventato molto piu' forte di cosi' combattendo e capiva che uccidere un potenziale nemico non sarebbe servito ad aumentare la sua forza.
"Combattere contro nemici sempre piu' forti e' il destino di noi saiyan vero zio?" - Kaarot, il gemello di suo padre Karrot, lo fissava dal suo angolo buio. Egli era del tutto uguale a suo padre, l'unica cosa che li differenziava era l'espressione. Quella di suo padre era indimenticabile, una sottile malinconica tristezza si trovava nel suo sguardo, non capiva perche'... forse per il fatto che una volta fosse stato un saiyan di pace. Lo sguardo di suo zio era praticamente l'opposto, il tipico esempio di freddezza saiyan, il suo sguardo era glaciale e ti penetrava nelle ossa quando ti guardava, dandoti una sensazione di un misto di terrore e timore reverenziale. Era un perfetto saiyan, spietato, crudele, forte. Solo un neo aveva macchiato per sempre la sua carriera militare... era scappato da piccolo da una battaglia, lasciando il fratello in mano a degli alieni, da cui si riusci' a liberare con l'astuzia.
Kaarot sembro' aver ascoltato la domanda - "Si'... finche' non si adempira' la leggenda." - disse insinuando curiosita' nel fanciullo.
Quale leggenda? Forse quella dei demoni ancestrali che trasformano i piccoli saiyan in dolci per poi mangiarli?"
"NO!" - disse secco - "Quella e' una favoletta!!! Io parlo di una vera profezia. Quando si avverera' tutti i saiyan si inchineranno e avremo trovato il vero Imperatore dei Saiyan!!!"
"Spiegati meglio, non riesco a capire cosa stai dicendo zio!"
"Parlo del leggendario Super Saiyan, sara' lui con la sua forza e la sua rabbia a condurci verso il futuro. Lui avra' in mano la responsabilita' di tutto il pianeta e dovra' difendere il suo buon nome contro ogni razza aliena."
"Il Super Saiyan? La leggenda dice che ne appare uno ogni diecimila anni... ma nella storia non e' mai apparso..."
"Perche' la nostra non e' la razza piu' antica della galassia, ma adesso ho sonno!!! Lasciami in pace."

Lo zio di Ravam era strano. Gli spiego' suo padre che quando erano nati li trovarono abbracciati, come se volessero diventare un unico elemento. "Per questo ci hanno dato due nomi leggermente differenti, io che sono stato estratto per prima sono il maggiore, lui e' il minore." L'uomo era stranissimo, era l'incarnazione dello spirito dei saiyan, era pura combattivita', mentre suo fratello Karrot un tempo era stato un uomo di pace, la cosa che lo distingueva dalla massa era il ciuffo di capelli bruni che portava fiero. La maggior parte dei saiyan aveva i capelli neri, e nascere diverso dagli altri non era visto di buon occhio, ma ebbe la fortuna di nascere in un periodo di grave crisi, in cui ogni forza era ben vista e piu' bambini nascevano meglio era, perche' da adulti avrebbero rimpiazzato i vecchi sui pianeti lontani.

"A cosa pensi piccolo mio."
"A niente madre."
Radical fissava il giovane Ravam con la dolcezza materna che aveva fatto invaghire Karrot - "Perche' non mi chiami mamma come fa tuo fratello."
Cercando di cambiare il discorso Ravam chiese - "Sta' bene adesso? Si e' ripreso?"
"Si'..."
Vedendo il sospiro di sollievo del ragazzino, lo abbraccio' e gli sussurro' all'orecchio - "Non e' stata colpa tua... questo e' il nostro destino, anzi dovresti essere contento per lui, ora la sua forza e' aumentata parecchio."
Ravam era in pensiero, sembrava che sua madre si fosse preoccupata piu' dell'incolumita' e dell'aumento della forza di Bardack che non del suo stato di salute, sentiva un oppressione strana all'altezza del petto, eppure nessuno gli stava schiacciando le costole.
Incomprensibilmente si giro' di scatto e disse "Vado a fare un giro qui attorno per essere sicuro che non ci siano dei nemici... madre." - l'obiezione di Radical non riusci' a raggiungere il giovane impetuoso, che quest'ultimo se ne era gia' andato via, lasciando una leggera aura residua sul posto. 'Figliolo sta' attento."

Ravam sentiva il vento freddo della notte che gli penetrava nelle ossa mentre volava a una velocita' pazzesca contro il nulla... non sapeva bene cosa lo avesse spinto ad andarsene e neanche dove stesse andando. 'Quando arriverò lo capirò da solo.'
Le punte degli alberi piu' alti gli facevano il solletico e il disco lunare allietava la sua ispezione. Dopo un po' rallento' e si decise a tornare indietro... "Maledetti sentimenti infantili." sentenzio' ridendo tra se' e se'. Fini' subito a terra a causa di qualcosa che lo colpi' improvvisamente. 'Un Kaioh Shin?'

"Che stai osservando?"
"Ravam si sta allontanando troppo, forse sarebbe meglio che io..."
"Vai tesoro, ti do' il permesso."
Da donna gli ando' vicino, lo bacio' appassionatamente e da madre volo' via seguendo il segnale dello scouter. Dopo qualche minuto le venne in mente - 'Quanta strada ha fatto in cosi' poco tempo, eppure mi sembra ancora il piccolo bambino che non voleva muovere un solo passo fuori dal suo pianeta.'

TENENENENENENE!!!

Una forza impressionante si era accostata a quella di suo figlio ed in un millesimo di secondo l'aveva colpito gettandolo a terra. 'Sicuramente e' la stessa cosa che ha attaccato me prima... ora la paghera' per aver osato alzare le mani su mio figlio!' e si lancio' con tutta la sua velocita' verso il luogo dove si trovava suo figlio, quasi paralizzato dal colpo ricevuto.

"Tu sei un saiyan?" - risuono' una voce femminile nella notte.
"..." - Ravam stava cercando di riprendersi quando il suo nemico lo prese con la coda per il collo.
"Sai non avevo mai visto un vero saiyan... che strani che siete, avere i capelli e non le corna, il vostro corpo e' rosa e non bianco e avete la coda identica a quella di alcune scimmie che ho incontrato sul pianeta Redd, sai che non siete molto belli?"
"P..parla p...er t...e mos...tro!!!" - al che la ragazzina lo lancio' contro una roccia che avrebbe di certo sfracellato la testolina del ragazzo se non fosse intervenuta Radical ad afferrare in un morbido abbraccio protettivo il figlio.
"Tu sei quella cosa che mi ha colpito vigliaccamente l'altra sera???" - una luce verde brillava all'altezza della faccia dell'estranea, Radical penso' fosse il suo scouter.
"Ma bene, vedo che sei ancora viva... credevo che quello che avevo colpito ieri fosse un animale, sai avevo fame e volevo divertirmi un po' con qualche animale del posto. Ma adesso basta con gli indugi... mi presento... sono la principessina Ice, promessa sposa del re Cold." - le nubi che coprirono la luna si diradarono e il corpo dell'aliena era ora ben visibile alla saiyan e a suo figlio.
"Fai parte della stirpe salamandrica che abita il pianeta Freezer?"
"Sai, siamo molto forti e possiamo conquistare pianeti in men che non si dica, ma siamo pochi. C'e' stata una grave pestilenza che ha decimato le nostre forze e adesso nell'universo gli unici Freezeriani siamo io e Cold, per questo abbiamo deciso di sposarci!!!"
"Io sono Radical, guerriera saiyan di Medio alto livello appartenente all'elite' dei Garhrtot. Tu ti sei impicciata negli affari della sedicesima armata speciale di Vegeta. Adesso tu morirai qui."
"Non credo proprio..." - detto cio' Ice si lancio' contro la saiyan colpendola piu' volte con pugni, calci e ginocchiate al volto, e alla bocca dello stomaco.
Per fortuna per la saiyan il Battle-Suit che portava aveva attenuato parecchio i colpi, ma non le sembrava che quel mostro stesse facendo sul serio. "Sembrerebbe che tu ti stia trattenendo Ice!"
"Infatti lo sto facendo."
Lo scouter segnava 85.000 - "Maledetta... come osi... non credo che lo scouter sia guasto... anche con la mia forza a 25.000 non riusciro' certo a fermarla... devo andare..." - la saiyan pensando all'incolumita' piu' per suo figlio che per se stessa spicco' il volo e lanciandosi, con il figlio in braccio, contro Ice, le sparo' una Power Ball dritta in faccia. La Power Ball non e' un onda d'energia comune... ha il compito di bruciare l'ossigeno a una velocita' tremenda e di formare una cortina fumogena per lasciar scappare i saiyan che fanno uso di questa tecnica. L'onda colpi' il bersaglio dritto sullo scouter, mandandolo in frantumi.
"DANNATA!!! QUESTO E' IL SECONDO CHE MI ROMPI!!! ADESSO TI DEVO UCCIDERE PER FORZA!!!" - ma ormai i due saiyan erano spariti. Giunta alla tenda Radical velocemente adagio' Ravam nella Medical Machine.
"Tornerai come nuovo figlio mio, stanne certo... quella maledetta ce la paghera'."

Fine seconda parte.

PS: In realtà il 1° capitolo l'avevo postato in html ma era proprio la fic che ho scritto tutta attaccata... dopotutto questa fic è mooooooooolto vecchia ed è stata una delle primissime che ho scritto! ^_^;;;;

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Capitolo 3
*** Capitolo 03 ***


Addio Mamma!!!

PIANETA Kaioh Shin Sukunai ANNO SAIYAN 672

"Siamo stati attaccati da un essere potentissimo, aveva ben 85.000 di BP e non mi sembrava nemmeno che si stesse impegnando al massimo!" Radical stava parlando di fronte a tutti i compagni guerrieri e a suo marito, che la osservava perplesso. Aveva esposto i fatti della sera prima, quando era stata colpita a tradimento e a stento era riuscita a portare a casa la pellaccia e di poche ore prima, di come avesse reincontrato quell'essere che l'aveva colpita la prima volta e di quale fosse la sua forza. Ravam era stato subito portato in una Medical Machine e il medico di turno aveva detto che le sue condizioni fisiche non erano gravi
"...e' lo stato mentale che mi preoccupa, sembra che il ragazzo sia caduto in un coma vegetativo che non accenna a farlo svegliare, seppur il suo corpo sia stato guarito in poche ore."
Karrot allora aveva suggerito "Lasciatelo dormire vicino a suo fratello. Quando si svegliera' lo fara' da solo. Sono certo che questo riposo gli giovera'."

'Guardami!!!' apri' gli occhi. Davanti agli occhi di Ravam c'era il vuoto, il nulla. Poi una luce.
"Che diavolo sta accadendo?" una voce dalla luce risplendente colpi' le orecchie del ragazzo
'RAVAM!!!'
"Chi sei tu?" chiese il giovane.
'Non c'e' bisogno che tu parli... pensa cio' che vuoi dirmi!'
'Chi sei tu? Non capisco! Dove sono? Dove sono gli altri?' la luce divenne meno forte e divenne piu' dolce e calda, sembrava volerlo abbracciare.
'Tu conosci la leggenda del primo saiyan?'
Il ragazzo parve spaesato. Non aveva mai sentito parlare di questa leggenda.
'Ti capisco. E' una leggenda molto antica. Dice che una volta sul nostro pianeta non c'erano che scimmie umane, che pian piano diventarono quello che ora hanno preso il nome di "saiyan" e c'era un uomo che permise questa trasformazione, che accelero' il tutto e permise che la tua diventasse una stirpe invincibile!' Il ragazzo stava davanti alla luce perplesso, mentre rapide immagini gli penetravano nella memoria.

Un uomo stava combattendo contro una donna che sembrava essere un'antenata dei saiyan.
"Come ti chiami?" fece l'uomo barbuto.
"Io... Meiyen!" disse con uno sguardo rapito la giovane donna, che per la prima volta aveva visto un'armatura d'acciaio di drago. Ravam sembrava esterrefatto da quella visione, non aveva mai visto nulla che sembrasse cosi' reale. La donna era molto sporca, ma la sua bellezza riusciva a trasparire anche da sotto la sporcizia e aveva dei capelli biondi, lunghi e arruffati che sembravano una matassa di pelo. L'uomo le tese la mano e lei la prese e si tirò su. "Tu non sei come Meiyen... tu sembri diverso."
"Vengo da un mondo diverso ma so già che ti amerò per sempre." Subito i due si unirono e il giovane saiyan li vide allontanarsi. L'uomo aveva la coda.

'Lo sai cosa ti ho mostrato ragazzino???'
Ravam leggermente alterato rispose a tono "NO! Dimmelo tu che cosa diavolo ho visto!!!"
'Calma i tuoi ardori giovanili. Tu sei il primo saiyan che ha veduto l'inizio della sua stirpe.' Ravam sgrano' gli occhi, quello che aveva visto allora doveva essere l'uomo che dette il via alla vera stirpe saiyan, che insegno' ai suoi figli a combattere. Il Primo vero re saiyan... prima della sua morte non c'era mai stata unione tra saiyan e dopo la sua morte vi fu una divisione per zone e tribu'. Era stato il primo unificatore. Durante i suoi viaggi il giovane saiyan aveva imparato nel sonno quelle informazioni. Anche se ormai era una storia dimenticata.
'Vedo che finalmente capisci cio' di cui ti sto parlando. Hai avuto l'onore di vedere di persona come la situazione sia iniziata e sai anche della leggenda su suo figlio?' Il ragazzo tentenno' cercando risposta al quesito nella sua memoria.
"Il figlio del primo saiyan... ODDIO!!! Ora ricordo... da ragazzo riusci' a sconfiggere una potentissima razza di alieni rettiliformi, questi erano fortissimi e venivano dal pianeta Freezer. Lui li ammazzo' tutti trasformandosi non in uno scimmione, ma in un essere leggendario il..."
Un altro flash baleno' nella mente del giovane. Un aura potentissima e chiara avvolgeva il corpo di un ragazzo dai capelli neri come la pece. Piu' di venti freezeriani si stavano dirigendo verso di lui eppure era fermo e non esitava, non mostrava nemmeno il piu' piccolo segno di terrore. Sembrava che fossero solo illusioni e che lo avrebbero oltrepassato senza colpirlo. Poi quando lo scontro era ormai questione di secondi, l'aura attorno al corpo del ragazzo si ingiganti', lasciando attoniti gli alieni per la poderosa onda d'urto. Le vene sul collo gli si ingrossarono e pian piano iniziava ad avere un espressione piu' torva, mentre i suoi capelli schiarivano. Dopo qualche istante era diventato biondissimo e guardava i freezeriani con estremo disprezzo, al che tutti gli si lanciarono addosso. I venti guerrieri avevano coperto il giovane che non sembrava avesse vie di fuga. Improvvisamente i corpi di quattro freezeriani che lo schiacciavano verso il basso si squarciarono, facendolo fuoriuscire tranquillamente. Con un gesto della mano spezzo' un braccio al piu' vicino e ruppe il collo a un altro con un calcio volante. Poi sempre freddo come gli competeva strappo' la colonna vertebrale dalla schiena di un'altro ancora vivo e inizio a succhiarne il midollo. Buttato via il nuovo ninnolo e sputatone fuori il contenuto il giovane squadro' i suoi nemici e li spazzo' via tutti con un'onda fortissima. Alla fine in mezzo alla strada c'era solo lui e dopo aver distrutto le navette con cui i suoi nemici erano atterrati finalmente si rilasso' e ritorno' il ragazzo di sempre. Dietro di lui la sua coda girava piano.

"Lui era... non ci credo!!!"
'Dillo ragazzo!'
"La leggenda parla del figlio del Primo, che avrebbe salvato il pianeta dall'invasione dei freezeriani e che per riuscirci si trasformo' in un guerriero invincibile. Quel ragazzo si chiamava..."
'..Saiya!'
"Maledizione, ma come fai a farmi viaggiare nel tempo??? Io ho visto il leggendario guerriero, il Super Saiyan!!! Colui il quale ha dato il nome alla nostra razza!!!"
'La leggenda non lo dice, ma un difetto cardiaco causo' la morte di Saiya quando aveva quarant'anni, percio' non si pote' sapere molto della sua vita, ma i suoi discendenti esistono fino ad ora. Tu sei uno di questi.'
"Ma tu chi sei??? Come fai a saperlo???"
'Io sono Saiya!' La luce si attenuo' e il ragazzino riusci' a intravedere un'alta figura in piedi dinnanzi a lui.
'Tu sei un mio discendente e devi sapere che sono passati oltre mille anni dalla mia dipartita. Ora la mia razza sta passando un momento difficile, ma col mio aiuto la mia stirpe non finira'. Io sento che tu puoi esserlo...'
"Cosa???"
'Puoi diventare un Super Saiyan!'

"DANNATO ESSERE!!! QUALCUNO CERCHI DI FERMARL...GWUORL!!!" un fiotto di sangue inondo' la bocca del saiyan che sputo' fuori tutto senza poter piu' parlare. Daltronde non sembra che i morti riescano a fare dei grandi discorsi. Il vortice di eventi si stava evolvendo in una maniera pazzesca. Bardack svegliato da sua madre era stato fatto scappare da quest'ultima che aveva espresso il desiderio che tornasse nel luogo dov'erano cadute le navicelle di Bardack e Ravam. All'accampamento era giunto un potentissimo nemico e lui sapeva che non obbedendo alla madre sarebbe stato piu' un peso che un aiuto, rischiando di mettere in pericolo l'esistenza dei suoi genitori. Allora da coraggioso guerriero saiyan qual'era stato addestrato ad essere, decise di mettersi in salvo con suo fratello.
Prese il corpo freddo e rigido di suo fratello e lo lego' a mo' di fagotto sulla schiena e inizio' a volare verso il luogo prefissato. Era in uno stato catatonico da circa mezza giornata, aveva gli occhi aperti ma le pupille erano assenti. Cio' aveva preoccupato un po' tutti nell'accampamento che avevano interpretato la faccenda come un presagio di sfortuna. Ice si presento' di mattina presto all'accampamento e sembbene fossero tanti i guerrieri che le si oposero e avessero tutti un altissima forza combattiva, erano riusciti appena a farle il solletico... Bardack aveva paura... ma non per la sua vita, ma per quella del suo fratellone che non poteva difendersi ridotto in quello stato. La fortuna gli era avversa.

"E ora che siete rimasti in 7 appena che resistenza vorreste pormi? Vi uccidero' lentamente e poi vi succhiero' il midollo dalle osse ancora calde e bagnate di sangue." - Karrot e Radical allora si fissarono negli occhi e si dettero un bacio davanti a tutti.
La cosa stupi' tutti quanti i guerrieri e Kaarot fece tra se' "Allora fanno sul serio? Bene! Mi divertiro'!"
Ice non capiva il significato di quel gesto, che a primo acchito le sembro' rivoltante. Tra i Saiyan l'amore e' una cosa estremamente sacra e privata. Quando due persone si ritrovano a essere innamorati si sposano in fretta e consumano velocemente il matrimonio. Questo perche' l'amore tra i saiyan e' una specie di tabu'. In alcune tribu' si era soliti baciare la propria donna davanti agli altri guerrieri durante una situazione estremamente pericolosa. Il significato profondo del gesto riassumeva piu' o meno questa mentalita' - Sono pronto a morire in ogni momento, non ho rimpianti perche' ho amato. Se mi verrai a prendere morte bacero' allo stesso modo anche te. -

Gli altri si lanciarono addosso al nemico lucertoliforme gridando canzoni saiyan e lanciando urla feroci per intimorire l'avversario, ma niente sembrava funzionare contro quel nemico. Radical e Karrot si lanciarono in un attacco doppio. Il primo si lancio' colpendo il mostro alla gola, facendo leva alla seconda che con le mani intrecciate alle sue precipitava da dietro con un calcio dietro al collo, nella direzione esattamente opposta a quella del primo, tale tecnica permetteva di rompere, nella maggior parte dei casi, il collo dell'avversario che i guerrieri messi alle strette si trovavano davanti!!!
La situazione non era delle migliori e non erano nemmeno riusciti ad ammazzare quel mostro terribile, che pero' aveva smesso di combattere portando le mani alla gola e tossendo furiosamente. "Ma...hhh... coff... ehg..."
Subito le furono addosso i due fratelli che da lati opposti iniziarono a bombardarla con raffiche di onde. Le esplosioni fecero sollevare un enorme cortina di polvere e detriti che annebbiarono la vista dei due guerrieri, i quali stavano continuando il loro attacco pur non vedendo se colpissero o meno l'avversario. Infine Radical preparava una colossale sfera di energia che lancio' al centro del nuvolone. L'esplosione fu colossale. I cinque guerrieri rimasti in vita vennero accecati dall'enorme bagliore provocato e colpiti dalle schegge che si spargevano per l'atmosfera del pianeta all'impazzata.

Era quello il momento della vittoria in cui tutti gridarono "YERAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA'!" Pian piano il nuvolone di polvere si diradava e i guerrieri si erano riuniti, Radical senza forze stava seduta a terra e Karrot le si avvicino' porgendole la mano e lei l'accetto' e si tiro' su. Suo fratello gemello gli si avvicino' e gli strinse la mano come si usava fare dopo ogni vittoria. La felicita' di tutti era alle stelle e orami stavano gia' riunendosi quando quelli che stavano volando in aria vennero disintegrati da un onda che aveva spazzato via tutta la polvere.
Rimasero terrorizzati di fornte alla vista di Ice, piena di escoriazioni e bruciature, ma del tutto incolume dopo l'attacco pauroso che aveva subito. La notte era tarda a venire. La trasformazione in scimmionne non li avrebbe salvati di certo, e neanche lanciare power ball per trasformarsi. I due fratelli allora misero da parte tutto l'astio che l'uno provava per l'altro e inziarono a combattere contro Ice, che pazza di rabbia li sbatte' l'uno contro l'altro. Subito Radical cerco' di contrattaccare, ma venne bloccata dalla mano del mostro che le si serro' attorno alla testa, bloccandole ogni movimento.
"Ora come ti senti, scimmia? In gabbia credo. Ma non preoccuparti... tu e i tuoi compagni mi avete fatto provare il dolore e non vi lascero' morire prima di farvi provare il vero terrore. Ora sai che faremo? Andremo dietro a quelle due scimmiette che sono andate di la'... credo siano tuoi figli, vero? Le faro' a pezzi davanti a te. Poi ammazzero' te e portero' il tuo cadavere di fronte a quei due che moriranno provando odio e amarezza contro me e loro stessi." Subito inizio' a volare a una velocita' spaventosa verso il luogo che il suo nuovo scouter indicava, mentre Radical tenuta per la testa continuava a scalciare e a imprecare.

Bardack stava volando il piu' velocemente possibile, quando venne fermato dal suo scouter che rilevo' due presenze avvicinarsi ad altissima velocita' verso di lui. Una aveva un enorme Battle Power, mentre l'altra era debolissima. Decise di continuare la sua fuga, poteva anche essere un KaiohShin... e se fosse stato un super saiyan? No... i super saiyan esistono solo nelle favole per bambini. Continuava a volare, mentre il dubbio prendeva man mano piede nella sua mente.

"Trovati!" apparve improvvisamente. Non si accorse nemmeno di cio' che stava accadendo, che i due bambini erano stati bloccati da un essere.
"Fate silenzio assoluto e venite con me."
"Chi sei?" chiese Bardack.
"Il mio nome e' Kibith, sono il giovane servitore di Secut, Kaiohshin 132°. So che avete cercato di conquistare questo santuario, ma vi prego di unire le vostre forze alle mie. C'e' un nemico molto piu' forte di voi che sta minacciando la pace di questo pianeta."
"Kibith... non dovresti parlare al nemico." un giovane ragazzino con un'azzurra cresta di capelli sulla testa stava ora parlando a Kibith.
Bardack si ruppe di perdere tempo "Lasciatemi andare stupidi! devo salvare mio fratello, lui mi aiuta sempre quando ne ho bisogno ed e' l'unico affetto che ho nell'universo. Lui deve vive..."

THUUUUUUUUUUUDDDDDDDDDDDDD!!!

Il piccino fini' schiantato al suolo con suo fratello, colpito alla testa da un calcio poderoso. Un essere ignobile stava ridendo a mezz'aria con sua madre bloccata dalla stretta della sua mano.
"Kaioh Shin mi dia la mano." I due scomparvero nel nulla, lasciando Ice completamente sorpresa!
"Non importa... il bersaglio non era lui, erano i tuoi scimmiotti." Scesa al terreno fisso' la nuvola di polvere che svaniva, e uscire da questa il piccolo Bardack che con il suo corpo stava cercando di fare scudo al fratello.
"Vedo che li hai educati malissimo i tuoi figli..." Radical a questo punto sparo' un onda in faccia ad Ice, che la lascio' andare, e inizio' a colpire con estrema freddezza il mostro, sebbene sapesse di essere nettamente inferiore. Con un cazzotto Ice la sbatte' per terra, dove abbatte' una decina di alberi prima di fermarsi al suolo esanime.
"E ora pensiamo a te piccino. Vuoi proteggere tuo fratello vero?" dette un calcio a Bardack che fini' poco piu' in la' e si avvicino' a Ravam.
"Siete tutti cosi' stupidi in questa famiglia?" e con le dita dei piedi inizio' a stringergli le spalle, che iniziarono a sanguinare, ma neanche un urlo usci' di bocca dal ragazzo, ancora in coma.

'VAI! Hanno bisogno di te!'
"Aspetta Saiya... ho ancora molte domande da farti..."
'Un giorno tutti i saiyan saranno liberi e quel giorno io saro' con voi.'

"YAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHAHHHHHHHHHHHHHHHH!!!" il ragazzo si era risvegliato e provava un dolore enorme.
"Allora non sei morto, bene provvedero' io, ma prima guarda un po' tua madre."

WHAAAAAAAM!!!

Con un onda Ice colpi' Radical, che ormai non aveva neanche piu' la forza di reagire. Poi con un altra fece saltare in aria il fratellino Bardack e riprese a infierire su Radical.
"smettila" ma non stava ascoltando e continuava a colpire.
"Smettila!" ma ormai era impegnata a colpire le carni inerti di sua madre!
"BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!" l'ira si impadroni' del giovane guerriero che improvvisamente si alzo' in piedi, dal suo corpo usciva una forza sovraumana e non sapeva cosa stesse succedendo li' attorno, ma si sentiva onnipotente.
A una velocita' sovraumana sferro' un cazzotto contro Ice che venne appena parato, mentre un altro andava a segno contro il mento, sbalzando all'aria il mostro. Bardack era ancora vivo e fissava suo fratello. Attorno a lui ardeva uno strano fuoco e, cosa ancora piu' strana, i suoi capelli erano cambiati... erano tutti biondi e rivolti verso l'alto, come se fossero stati colpiti da una scarica elettrica. Dopo un incessante serie di colpi la maggior parte dei quali parati, Ice sferro' un colpo di coda al volto del ragazzino e si preparo' a lanciare un onda quando si accorse che non si trovava piu' davanti a lui. Una fitta lancinante alla spina dorsale le fece emettere un esasperato urlo di dolore.
"HUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGHHHHHHHHHHHHHHH"

"Non pingere, non avro' pieta' della tua anima. Sappi solo che morirai senza troppi dolori... una sola onda e potrai riposare in pace."
"Ti prego... risparmiami," inizio' a implorare la freezeriana dopo aver capito di essere in estrema inferiorita' di fronte al giovane Super Saiyan "se non sbaglio tu sei il super saiyan della leggenda. Ti prego lasciami libera e io non daro' piu' fastidio alla tua razza. Te lo giuro. Guarda. Tuo fratello e' ancora vivo. Non l'ho ucciso e neanche tuo padre. Lasciami stare."
"Fratellino..." improvvisamente il chiarore che aleggiava attorno al corpo di Ravam si era completamente spento, sulle sue spalle due grosse cicatrici a forma di X testimoniavano lo scontro appena avvenuto. Il ragazzino si avvicino' al fratello nel mentre Ice fuggiva meditando vendetta.
"Bardack! Bardack stai bene?"
"Fra... fr...te...l.."
"Non sforzarti a parlare ci penso io a tutto, ora ti riporto alla Medical Machine e in men che non si dica ritornerai in sesto." intanto la navicella di Ice si stava allontanando a una velocita' inaudita dal luogo del combattimento, verso il pianeta Freezer 1.
"Ma...ma..." il corpo senza vita di sua madre giaceva accanto a un albero. C'era solo una cosa giusta da fare, depporre il suo cadavere in una navicella e darle degna sepoltura sul suo pianeta natale. Aveva amato, odiato, combattuto, ucciso... aveva ferito ed era stata ferita. Ora era momento di riposare per quella eroica combattente che tanto si era prodigata per la salvezza dei suoi figli.
"Mamma. IO TI VENDICHERO'!"
Negli occhi aleggiava una cupa rabbia.

Una volta arrivati sul pianeta Saiyukya i quattro saiyan sopravvissuti fecero in modo di celebrare il funerale nella tribu' Akani, dalla quale proveniva Radical.
Tutti i suoi compagni di battaglie precedenti erano li'... inoltre Karrot suo marito sembrava lo stesso di sempre e pareva che la morte della moglie non lo avesse cambiato piu' di tanto.

Dopo la sepoltura con la sacra terra degli anziani Karrot inizio' a intonare una canzone antica.

"Aratey a gased aa seminod kutin...
Covew jinftuse erync aha qerud arei...

Fernef eh aseroth ton deramun aracake,
ponweser gad zadrekka ahe, kamerotui gane da gane!
Adates cesdes aa nekoret amaratun saiyan!

Senrekat ke dakerses atsukabi narabec...
Urenta ke rexados gerdasmi nonkansos...

Tersos noder ne nemsud yeder ka katerdet!
Adates cesdes aa nekoret amaratun saiyan!
Tun deretaden fertunid adates colsur saiyan!"
____________________________________
Traduzione...

Ascoltate me, pellegrini questo e' il canto del guerriero...
Il combattente che e' morto in battaglia per difendere i suoi compagni...

Osservate il suo spirito e la sua forza che si mischia con il cosmo,
ora sara' per sempre vicino a noi tutti, non abbiate paura quando tocchera' a noi!
Combattiamo lottiamo la morte e' amica ai saiyan!

La battaglia ha precedenza su tutti i sentimenti...
I nostri defunti hanno precedenza su ogni altra cosa...

La terra si macchia di sangue e i mari ci offrono silenzio!
Combattiamo lottiamo la morte e' amica ai saiyan!
Per i nostri servigi la morte avra' riguardo dei saiyan!
____________________________________

Bardack e Ravam in piedi vicino alla lapide funeraria stavano trattenendo a stento le lacrime.
Nel cuore del giovane Saiyan due sentimenti si intrecciavano indissolubilmente, la paura di essere un guerriero troppo piu' forte degli altri e il rancore verso Ice.
'La prossima volta che ci incontreremo sara' di certo l'ultima, in un verso o nell'altro.'

'E quando ti avro' trovato, prega gli dei che possa avere compassione per te e di finirti con un solo colpo!'

Fine.

PS: Spero abbiate gradito questa breve serie... presto pubblicherò anche le altre 3 saghe. 1 dedicata a Ravam e le altre due dedicate a Bardack e alla sua squadra, di cui s'e' parlato pochissimo nell'episodio speciale "le origini del mito".

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